Il Giornale di CastelnuovoAl via la 25a Settimana del Commercio che unisce la Garfagnana Il...

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Il Giornale di Castelnuovo Agosto è il mese più caldo dell’anno, è il mese delle ferie, è il mese che milioni di persone dedicano al ri- poso, in tutto il mondo, ma non in Garfagnana. Sem- bra quasi che una magia si abbatta sugli abitanti del- l’antica Caferonia trasfor- mandoli in una sorta di gnomi laboriosi. Ogni scusa è buona per alzarsi presto la mattina ed andare tardi a letto la sera. Si ripuli- scono giardini, case, piaz- zette, paesi interi, si rifanno vetrine, si organiz- zano cucine attrezzatissime in mezzo ai boschi, e il tutto per accogliere gli ospiti di agosto. Verranno parenti lontani, amici e so- prattutto forestieri, e non si deve fare brutta figura, ne va della faccia di intere fa- miglie e talvolta paesi. I Garfagnini si lasciano alle spalle il loro modo di es- sere critici, polemici, invi- diosi, campanilisti per la- vorare fianco a fianco al- l’organizzazione di moltissime sagre e feste paesane, e il tutto fa vera- mente una gran bella im- pressione. Sono moltissimi i turisti presenti e viene posta in essere una vera e propria gara per metterli nella difficoltà di scegliere dove trascorrere le loro giornate di vacanza. In queste serate estive si sta volentieri sulle terrazze a godersi una tregua dalla calura pomeridiana, a chiacchierare dell’oggi, ma soprattutto a ritornare in- dietro nei tanti ricordi di ieri, e in sottofondo qua e la nella valle riecheggiano dai piccoli paesi le note di musiche ballate e qualche fuoco d’artificio sparato in onore del patrono. In que- ste giornate di lavoro ed in- contro c’è il tempo per la riconciliazione, per la sod- disfazione, per le risate at- torno ad un tavolo a notte fonda. Dunque bravi Gar- fagnini, che fate della vo- stra valle una vera e propria culla dove l’ospite che arriva gode di tutte le attenzioni, bravo a chiun- que di voi ama questa terra e la lucida come una spec- chio per poterne andare fieri. Ma si sa gli incante- simi come cominciano poi devono finire, e già dai primi giorni si settembre le porte si richiudono e dietro riprendono i chiacchiericci che ci riportano ad essere come isole di un arcipe- lago. C’è di bello che il cuore batte ancora forte quando sfogliando il calen- dario dell’anno dopo si trova il mese di agosto al suo posto e con esso sicuri, tornerà la magia del- l’estate. m.g. Periodico di informazioni, opinioni e approfondimenti della Garfagnana Redazione via traversa Vecchiacchi, 17 - 55032 Castelnuovo di Garfagnana (Lucca). Email: [email protected] - www.ilgiornaledicastelnuovo.it Direzione via Terme di Traiano, 25 - 00053 Civitavecchia (Roma) Registrazione n. 871/07 del 19/12/2007 presso il Tribunale di Lucca A Fahrenheit su Radio3 Rai Andrea Giannasi ha parlato della Garfagnana Bookcrossing: “pane e libri” Il seme del futuro La cultura Con il Bookcrossing ab- biamo gettato un seme. Un seme importante che prima o poi è destinato a dare un germoglio. Abbiamo - distribuendo 700 libri - dato la cultura in mano a tutti, e al con- tempo messo la Garfa- gnana per un giorno al centro del mondo. Dall’Inghilterra all’Au- stralia, si muovono ogni anno milioni di libri “libe- rati” e “Il Bookcrossing Garfagnana 1.0” è rimbal- zato attraverso il sito mondiale di riferimento dell’iniziativa (www.bo- okcrossing.com - che ha 697.000 iscritti e muove circa 5 milioni di libri) in ogni angolo della terra. Possiamo essere fieri di questa iniziativa che ripe- teremo il prossimo anno coinvolgendo la Rai, al- cuni importanti quoti- diani nazionali e quanti desidereranno entrare a far parte del “Bookcrossing Garfagnana 2.0”. Attenzione però. Il Book- crossing è fatto di libri, di lettori, di scrittori. E’ un grande evento che appar- tiene a tutti perchè nasce con il semplice scopo di donare ad altri un libro che secondo il lettore può aiutare tutti a crescere e migliorarsi. Questo lo scopo. Questo il fine del Bookcrossing. Crescere. Seminare oggi per poi un giorno poter cogliere i frutti. Per avere una so- cietà critica, matura, di- sposta a liberare un libro perchè lo ama. Buona lettura. Il direttore Anno II - Numero 9 - Agosto 2008 OMAGGIO Venerdì 25 luglio nella mattinata ha preso il suo via ufficiale l'iniziativa che rende liberi i libri, ov- vero il Bookcrossing. E' questa una modalità di fruizione della letteratura che contempla la libera cir- colazione di testi, contras- segnati preventivamente con l'etichetta del Book- crossing. Chiunque entri in possesso di uno di questi libri è invitato a leggerlo, e poi a "liberarlo", ovvero donarlo ad un altro lettore, oppure più semplicemente lasciarlo in bella evidenza in un luogo dove possa es- sere raccolto da altri, un bar, una panchina, un treno. L'iniziativa inserita nel festival letterario di Barga, "Tra le Righe" ha avuto il suo sigillo ufficiale con una cerimonia nel cen- tro di Barga. Un mare di libri si sono trovati ad oc- cupare temporaneamente la scalinata che porta al Teatro dei Differenti, sotto l'ombra benevola del cam- panile del Duomo. Alla ce- rimonia ha presenziato un rappresentante del comune di Barga, patrocinatore della manifestazione. Tra gli altri erano presenti Maurizio Poli, il direttore del Giornale di Castel- nuovo, Andrea Giannasi, quello del Giornale di Barga, Luca Galeotti, e Si- mone Togneri. Alcuni mu- sicisti di lingua anglosassone hanno rice- vuto alcune copie liberate di testi in inglese, a testi- monianza che il bookcros- sing ha una valenza uni- versale. Altre copie sono state liberate nella popo- lare osteria del Casciani (dove si è parlato di “Pane e libri”), e da qui il mare di libri ha preso la sua via raggiungendo prima Ca- stelnuovo, poi la Pieve e tutti gli altri paesi della Garfagnana, per finire anche con la cittadina di Lucca. Nel pomeriggio il nostro direttore è stato in- tervistato da Radio3 Rai proprio sul Bookcrossing parlando della Garfa- gnana, di Barga, di Castel- nuovo. Al prossimo anno. Gabriele Coli Tante feste, nei preziosi paesi della valle, fanno della nostra terra un luogo unico e inimitabile La Garfagnana al centro del mondo Il programma a pagina 2

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Il Giornale di Castelnuovo

Agosto è il mese più caldodell’anno, è il mese delleferie, è il mese che milionidi persone dedicano al ri-poso, in tutto il mondo, manon in Garfagnana. Sem-bra quasi che una magia siabbatta sugli abitanti del-l’antica Caferonia trasfor-mandoli in una sorta dignomi laboriosi. Ogni scusaè buona per alzarsi prestola mattina ed andare tardia letto la sera. Si ripuli-scono giardini, case, piaz-zette, paesi interi, sirifanno vetrine, si organiz-zano cucine attrezzatissimein mezzo ai boschi, e iltutto per accogliere gliospiti di agosto. Verrannoparenti lontani, amici e so-prattutto forestieri, e non sideve fare brutta figura, neva della faccia di intere fa-miglie e talvolta paesi. IGarfagnini si lasciano allespalle il loro modo di es-sere critici, polemici, invi-

diosi, campanilisti per la-vorare fianco a fianco al-l’organizzazione dimoltissime sagre e festepaesane, e il tutto fa vera-mente una gran bella im-pressione. Sono moltissimii turisti presenti e vieneposta in essere una vera epropria gara per metterlinella difficoltà di sceglieredove trascorrere le lorogiornate di vacanza. Inqueste serate estive si stavolentieri sulle terrazze agodersi una tregua dallacalura pomeridiana, achiacchierare dell’oggi, masoprattutto a ritornare in-dietro nei tanti ricordi diieri, e in sottofondo qua ela nella valle riecheggianodai piccoli paesi le note dimusiche ballate e qualchefuoco d’artificio sparato inonore del patrono. In que-ste giornate di lavoro ed in-contro c’è il tempo per la

riconciliazione, per la sod-disfazione, per le risate at-torno ad un tavolo a nottefonda. Dunque bravi Gar-fagnini, che fate della vo-stra valle una vera epropria culla dove l’ospiteche arriva gode di tutte leattenzioni, bravo a chiun-que di voi ama questa terrae la lucida come una spec-chio per poterne andarefieri. Ma si sa gli incante-simi come cominciano poidevono finire, e già daiprimi giorni si settembre leporte si richiudono e dietroriprendono i chiacchiericciche ci riportano ad esserecome isole di un arcipe-lago. C’è di bello che ilcuore batte ancora fortequando sfogliando il calen-dario dell’anno dopo sitrova il mese di agosto alsuo posto e con esso sicuri,tornerà la magia del-l’estate.

m.g.

Periodico di informazioni, opinioni e approfondimenti della GarfagnanaRedazione via traversa Vecchiacchi, 17 - 55032 Castelnuovo di Garfagnana (Lucca).Email: [email protected] - www.ilgiornaledicastelnuovo.it

Direzione via Terme di Traiano, 25 - 00053 Civitavecchia (Roma)Registrazione n. 871/07 del 19/12/2007 presso il Tribunale di Lucca

A Fahrenheit su Radio3 Rai Andrea Giannasi ha parlato della Garfagnana

Bookcrossing: “pane e libri”

Il seme del futuro

La culturaCon il Bookcrossing ab-biamo gettato un seme.Un seme importante cheprima o poi è destinato adare un germoglio.Abbiamo - distribuendo700 libri - dato la culturain mano a tutti, e al con-tempo messo la Garfa-gnana per un giorno alcentro del mondo.Dall’Inghilterra all’Au-stralia, si muovono ognianno milioni di libri “libe-rati” e “Il BookcrossingGarfagnana 1.0” è rimbal-zato attraverso il sitomondiale di riferimentodell’iniziativa (www.bo-okcrossing.com - che ha697.000 iscritti e muovecirca 5 milioni di libri) inogni angolo della terra.Possiamo essere fieri diquesta iniziativa che ripe-teremo il prossimo annocoinvolgendo la Rai, al-cuni importanti quoti-diani nazionali e quantidesidereranno entrare afar parte del “BookcrossingGarfagnana 2.0”.Attenzione però. Il Book-crossing è fatto di libri, dilettori, di scrittori. E’ ungrande evento che appar-tiene a tutti perchè nascecon il semplice scopo didonare ad altri un libroche secondo il lettore puòaiutare tutti a crescere emigliorarsi. Questo loscopo. Questo il fine delBookcrossing. Crescere.Seminare oggi per poi ungiorno poter cogliere ifrutti. Per avere una so-cietà critica, matura, di-sposta a liberare un libroperchè lo ama. Buona lettura.

Il direttore

Anno II - Numero 9 - Agosto 2008OMAGGIO

Venerdì 25 luglio nellamattinata ha preso il suovia ufficiale l'iniziativache rende liberi i libri, ov-vero il Bookcrossing. E'questa una modalità difruizione della letteraturache contempla la libera cir-colazione di testi, contras-segnati preventivamentecon l'etichetta del Book-crossing. Chiunque entri inpossesso di uno di questilibri è invitato a leggerlo, epoi a "liberarlo", ovverodonarlo ad un altro lettore,oppure più semplicementelasciarlo in bella evidenzain un luogo dove possa es-sere raccolto da altri, unbar, una panchina, untreno. L'iniziativa inserita

nel festival letterario diBarga, "Tra le Righe" haavuto il suo sigillo ufficialecon una cerimonia nel cen-tro di Barga. Un mare di

libri si sono trovati ad oc-cupare temporaneamentela scalinata che porta alTeatro dei Differenti, sottol'ombra benevola del cam-panile del Duomo. Alla ce-rimonia ha presenziato unrappresentante del comunedi Barga, patrocinatoredella manifestazione. Tragli altri erano presentiMaurizio Poli, il direttoredel Giornale di Castel-nuovo, Andrea Giannasi,quello del Giornale diBarga, Luca Galeotti, e Si-mone Togneri. Alcuni mu-sicisti di linguaanglosassone hanno rice-vuto alcune copie liberatedi testi in inglese, a testi-

monianza che il bookcros-sing ha una valenza uni-versale. Altre copie sonostate liberate nella popo-lare osteria del Casciani(dove si è parlato di “Panee libri”), e da qui il mare dilibri ha preso la sua viaraggiungendo prima Ca-stelnuovo, poi la Pieve etutti gli altri paesi dellaGarfagnana, per finireanche con la cittadina diLucca. Nel pomeriggio ilnostro direttore è stato in-tervistato da Radio3 Raiproprio sul Bookcrossingparlando della Garfa-gnana, di Barga, di Castel-nuovo.Al prossimo anno.

Gabriele Coli

Tante feste, nei preziosi paesi della valle, fanno della nostra terra un luogo unico e inimitabile

La Garfagnana al centro del mondo

Il programma a pagina 2

Pagina 2 Numero 9 - Agosto 2008 Il Giornale di Castelnuovo

Al via la 25a Settimana del Commercio che unisce la Garfagnana

Il programma della festanel centro di Castelnuovo

Giovedi 14 AgostoGiornata MedioevaleOre 21.00: Carosello deigruppi storici - Piazza Um-berto I.Rassegna di Gruppi storicidal Medioevo al Rinasci-mento per le strade di Ca-stelnuovo. Arcieri, cavalieri, disfidecon le armi, dame, sorti-giani e messeri.- Music Corner

Venerdi 15 Agosto Giornata della SolidarietàDalle ore 16,00: in Piazzadelle Erbe sarà presenteuno stand della Misericor-dia di Castelnuovo cheopera nel campo della soli-darietà.Alle ore 21,00: Smaske-rando D'estatePiazza delle Erbe. La com-pagnia Teatral-musicaleSmaskerando ci offre unaserata di varietà.Dalle ore 17,00 alle 24,00:Apertura continuata deinegozi- Music Corner

Sabato 16 AgostoGiornata del VolontariatoOre 21,00: Orto Sociale"Fragole, Pomodori &Company - Saperi diversi eantichi Sapori" - PiazzaUmberto I.I volontari della Misericor-dia di Castelnuovo orga-nizzano una cenaall'aperto. Un "serpentone"di tavoli partirà da PiazzaUmberto e si snoderà pertutta Via Vittorio Ema-nuele. Sarà presente unostand della Fratres (dona-tori di sangue).Ore 21,30 : Prego vuol bal-lare con noi...! in Piazzadelle Erbe con la scuolaA.S.D. Armonia del Movi-mento.

- Music Corner

Domenica 17 AgostoGiornata della Musica edelle specialità tipicheOre 18,00- 24,00: Festa della"Ciccia" in Garfagnana -Via Vittorio EmanueleL'Associazione Macellaidella Provincia di Lucca of-frirà la possibilità di degu-stare la bontà e laraffinatezza della "Ciccia"della Garfagnana cotta allabrace. Ore 18,00-24,00: Jazz&FoodPiazza Umberto I e stradelimitrofe. I prodotti tipiciGarfagnani saranno degu-stati al ritmo di Jazz!Ore 21,00 : I Freakclownpresentano "Andemm" -Piazza Delle Erbe.Sono Clown? Non troppo.Stanno al circo o al teatro?Tutti e due. Sono giocolierio acrobati? Uno spettacoloper tutti, tutto da ridere!

Lunedì 18 Agosto Giornata del BambinoOre 14,00: V Concorso didisegno a tema "Il mondodei mitici Super eroi" -Piazza delle ErbeOre 15,00 : Basket e Tennis:il torneo dell'Amicizia!Piazza delle Erbe si tra-sforma in due campi digara dedicati al Basket edal Tennis dove verrannodisputati dei tornei per en-trambi le discipline! Le As-sociazioni Cefa Basket eT.C. Castelnuovo si uni-scono per far vincere losport! Ore 18,00 : Nutella BreakMerenda con pane e nu-tella per Tutti !Ore 20,30 : Animazione perbambini e premiazioneconcorso disegno e dei tor-nei di mini-basket e mini-tennis.Ore 21,15 :VideoGames che

passione!Ore 21,00: VIII Edizionedella gara delle torte (Eli-minatorie). Chiunque puo'presentare le proprie tortedolci in ogni Rione.-Music Corner

Martedì 19 AgostoGiornata della Celiachia edelle Tradizioni PopolariOre 16,00: GSG-Garfa-gnana Senza Glutine.Piazza delle ErbeOre 21,30: Rimando conL'Armando. Piazza delleErbe. L'Ares Teatro diFrancesco Burroni presentaquesto divertente spetta-colo di improvvisazione inversi dedicato alle tradi-zioni popolari toscqane. Ore 21,00 Giochi da tavoloe simulazione. Via Farini.Cartomanti e Chiromantiper i Rioni- Music Corner

Giovedì 21 Agosto Giornata dello SportOre 21,00: Serata GialloBlù. Piazza Umberto I.Spettacolo con la presenta-zione della Squadra U.S.Castelnuovo.Ore 21,00 : Il Body Planetpresenta in Piazza delleErbe : esibizione di MasterClass di Indoor Cycling,Push Power, Fitbal e delGruppo Funky della pale-stra Antares di Piazza alSerchio.- Music Corner

Venerdì 22 AgostoGiornata del GarfagninoOre 21,00: Una stella inGarfagnana - 2^ EdizioneIn Piazza Umberto I assi-sterete alla seconda edi-zione del concorso canorodedicato a tutti i cantantinon professionisti delleGarfagnana e non.Presenta: Paolo Mellucci

Il Giornale di CastelnuovoRedazione: via traversa

Vecchiacchi, 1755032 Castelnuovo

di Garfagnana

Direttore Andrea Giannasi Caporedattrice Barbara Coli

In redazioneAndrea Settefonti Piergiorgio Leaci

Gabriele Coli Fausto Tanzarella

Direzione e sede legale:via Terme di Traiano, 25

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Giannasi editoreP.iva 09345201009

Stampa Tipografia A. Rosa

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IL GIORNALE SI TROVA ACastelnuovo - Presso tutte le

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di via San GiovanniBarga - Edicola Poli (via Pascoli)Gallicano - Edicola (via Serchio)Fornaci di Barga - Edicola e li-

breria c/o ConadLucca, Piazza Napoleone,

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con la partecipazione diIlaria Pilo e la sua scuolaCentro Studi Danza Artis'tdi Castelnuovo.

Sabato 23 AgostoGiornata del Mercante edella Protezione CivileOre 11,00: IV RadunoVespa Club GarfagnanaSotto il segno dell'AriostoOrganizzato dal VespaClub Garfagnana sottol'egida del V.C.I. Parata diVespa in Via FariniOre 17,00: Le forze dell'or-dine e la protezione civilein Garfagnana Via VittorioEmanuele e Piazza delleErbe. Esercitazioni, simulazionied azioni stupiranno ilpubblico presente inPiazza delle Erbe dalle ore20,00! Sarà presente unostand della Fratres (dona-tori di Sangue).Ore 17,30: EsposizioneAuto. Via Farini.Ore 21,00: Mercatino sottole stelle. Ogni negozio alle-stirà una propria banca-rella offrendo prodotti diqualità a prezzi imbattibili.-Music Corner

Sabato 24 AgostoGiornata di FestaOre 15,30: Stadio Comu-nale di Castelnuovo I torneo di calcio “Setti-mana del Commercio” frale squadre giovanili del-l'US Castelnuovo.Ore 17,45: Premiazione delTorneo di Calcio.La Banda Musicale di Ca-stelnuovo Garfagnana sa-luterà tutti i partecipantiaccompagnando intera-mente l'evento.Ore 18,00: Lancio nelVuoto! Stadio Comunale.Ore 21,15: 25... Ma non lidimostra!Piazza Umberto I.Spettacolo di varietà dedi-

cato al 25 compleannodella manifestazione “Set-timana del Commercio”.Musica dal vivo , cabaret etante altre sorprese sa-ranno i protagonisti di que-sta serata. Presentano:Paolo Mellucci e Katia Co-simini

Dal 14 al 24 AgostoDISCO BARAONDA alMercato Ortofrutticolo

Presentazione di Paolo MellucciSiamo alla vigilia della Venticinquesima settimana del commercio, una tappa importante per Castelnuovodi Garfagnana, per l'associazione Compriamo a Castelnuovo che quest'anno compie 25 anni. Dal 1983 per25 anni imperterrita la festa è andata avanti. Questa manifestazione, di punta per Castelnuovo, ha il compitodi accompagnare il turismo e far conoscere sempre di più i prodotti tipici, il luogo, le caratteristiche, gli usie le consuetudini di questo territorio. Quest'anno la settimana si preannuncia molto interessante; sono 11 giorni si suol dire di fuoco; iniziamo conla serata medioevale e poi strizziamo l'occhio sicuramente ad un aspetto sociale culturale e cioè ripropo-niamo una serata dedicata interamente alla celiachia.Guardiamo anche alla solidarietà facendo una serata dedicata alla misericordia di Castelnuovo e vi invi-tiamo sicuramente a partecipare perchè la Misericordia ha tanto bisogno della nostra solidarietà. E poi ab-biamo due manifestazioni importanti che sono la seconda edizione della stella in Garfagnana, concorsocanoro, e il 24 di Agosto ci saranno i paracadutisti allo stadio comunale una manifestazione molto interes-sante per tutti, per i giovani per i meno giovani. E poi la sera concluderemo con uno spettacolo veramente al fulmicotone; ci saranno tantissimi ospiti. In-somma ce n’è veramente per tutti i gusti e noi che cosa possiamo dire: vi aspettiamo venite a Castelnuovovenite a conoscere le usanze venite a conoscere i prodotti tipici venite a conoscere quello che è la nostra splen-dida terra Garfagnina.

Il Giornale di Castelnuovo Numero 9 - Agosto 2008 Pagina 3

Il Castracani padre di CastelnuovoFece costruire il ponte di Santa Lucia per aprire la cittadina al futuro

Nome simbolico, quasi“boghesiano”, che evocainfantili ricordi e paurosisogni autunnali CastruccioCastracani è forse il veropadre di Castelnuovo.Tracciamo alcuni punti. Lacittadina nacque sul colledi San Nicolao intorno al700 con chiare origini Lon-gobarde. Dal 740 nei primidocumenti si fa cenno a S.Pietro. Nel 1000 fu co-struita la prima Rocca allaconfluenza tra la Turrite eil Serchio, ma fu poi Ca-struccio Castracani dal1314 a fortificarla e a faredificare il ponte per colle-gare l'antico borgo di "Cel-labarotti" (l'attuale SantaLucia). Il ponte, che avevauna leggera gobba dell’ar-cata, venne poi distruttodai tedeschi alla fine dellaSeconda Guerra Mondiale,ma rimase quasi intatta laPorta Miccia che è sicura-mente l’ingresso più anticodi Castelnuovo. Castruc-cio, ghibellino, che era

stato esiliato da Lucca per-ché di parte avversa,quando con Uguccionedella Faggiuola scese in To-scana con i favori dell’im-peratore, iniziò una guerra,ricevendo anche la scomu-nica papale, scuotendo leterre tra saccheggi e care-stie. Fu un grande condot-tiero e con Castelnuovodimostrò una lungimi-ranza unica. E purtropposi dovranno attendere altritre secoli per vedere unnuovo reggente (nel nuovocaso Alfonso d’Este) in-tento a costruire un nuovoangolo della cittadina.Entrambi edificarono pen-sando al futuro. Lo feceroovviamente con scopi mili-tari, ma nel costruire per-misero a Castelnuovo didiventare il vero motoredell’intera valle. Nei secoliil potere della Pieve di Fo-sciana e poi dell’anticaContea Vescovile di Piazzaal Serchio, così come l’im-ponente Rocca di Casti-

glione fieramente lucchese,e ancora l’estense Campor-giano, dovettero cedere ilpasso al capoluogo. E cosìgli uffici più importanti delDucato, e poi dall’800 lescuole e il Seminario, i no-tarili e la sede del governa-tore finirono aCastelnuovo. Dunque ti-rando la corda potremmodare merito di tutto questoa Castruccio Castracani. Rimane certo che l’aprirela Porta Miccia e costruireil Ponte per “Cellabarotti”fu per Castelnuovo unevento storico unico. Ilvero “ponte” di lancio peril proprio futuro. Molto piùdel nostro tanto amato – esapete quanto noi del Gior-nale ci teniamo – LudovicoAriosto. E’ chiaro dunqueche Il Giornale di Castel-nuovo “adotta” il Castruc-cio Castracani condottieroper il futuro. Infine unanota letteraria. Di Castruc-cio scrisse la vita NicolòMachiavelli nel 1520. Daquel libro abbiamo trattoun aneddoto della vita delcondottiero: “Sendo invitatoa cena da Taddeo Bernardilucchese, uomo ricchissimo esplendidissimo, e, arrivato incasa, mostrandogli Taddeouna camera parata tutta didrappi e che aveva il pavi-mento composto di pietre fine,le quali, di diversi colori di-versamente tessute, fiori efronde e simili verzure rap-presentavano, ragunatosi Ca-struccio assai umore in bocca,lo sputò tutto in sul volto aTaddeo. Di che turbandosiquello, disse Castruccio: - Ionon sapevo dove mi sputare,che io ti offendessi meno.”Evviva Castruccio Castra-cani “padre” di Castel-nuovo.

Andrea Giannasi

Fumatori, cattive abitudini

Il dito nell’occhioIl titolo non la dice tutta sui fumatori che per il piaceredi tenere la sigaretta in bocca non pensano ai dramma-tici danni che essa provoca ai loro organismi. Da questogiornale non vogliamo lanciare un nuova campagnaanti fumo, bensì ci vogliamo occupare del destino degliscarti dell’antico vizio. In questi giorni di bel temposono molte le occasioni che abbiamo per passeggiarelungo le nostre strade e non di rado incontriamo rifiutidi ogni genere ai bordi della carreggiata. Ad onor delvero questi incontri sono più frequenti nelle strade di

periferia dove la pulizia non è frequente come in centrostorico. La parte del leone, in quella che potrebbe esserela classifica della “vergognosa maleducazione”, spettaai fumatori che si sbarazzano in maniera sistematica enoncurante di mozziconi e pacchetti vuoti accartocciatilungo le pubbliche vie. La postazione ideale da dove compiere il gesto è solita-mente l’auto, che sfrecciando veloce si allontana dalluogo della contaminazione ambientale senza lasciaretraccia. Non si tratta di un’esagerazione, è una vera e propriacontaminazione, considerato che ci vogliono lunghis-simi anni perché la natura riesca a degradare la carta, laplastica, l’alluminio senza poi parlare del filtro. Oltre al danno ecologico dobbiamo aggiungere quelloeconomico legato alla necessità, da parte delle ammini-strazioni, di spendere denaro per ripulire le immondi-zie, distogliendo cisì preziosi fondi da altri servizipubblici. Se i fumatori non pensano alla propria salutealmeno pensino a quella degli altri e comincino a smal-tire i loro rifiuti con senso civico e rispetto delle leggi.Avremo una paese più bello, vivibile e con qualche ser-vizio in più.

Pagina 4 Numero 8 - Agosto 2008 Il Giornale di Castelnuovo

Un racconto di Gian Mirola riproposto da Umberto Bertolini

La macchina da scrivereinventata in GarfagnanaInauguriamo questanuova rubrica curata dalprof. Umberto Bertoliniche dall’archivio audio diRadio Nord Garfagnanasta raccogliendo la memo-ria della nostra terra.Ecco un racconto di GianMirola.

L’inventore della macchinada scrivere è, per acquisitafama enciclopedica, l’avvo-cato Giuseppe Ravizza, daNovara, morto oscuro e de-luso a Livorno il 30 ottobre1855. Citazione eruditainutile in quanto tutti i mieilettori lo sapevano. Maprima ancora un’altra mac-china (come dire: un’ante-nata di quella del Ravizza)fu inventata da un Garfa-gnino, Pellegrino Turri daCastelnuovo. E di lui nes-suno sa quasi nulla.Umberto Dallari ne dis-sertò su “LA LETTURA”del 1908. “Un fascicolo dilettere” egli scrisse, “bat-tute sulla macchina delTurri verso i primi dell’ot-tocento si trovano nell’Ar-chivio di Stato di ReggioEmilia”. Bene. Ed ora vi raccontocome quel famoso arche-tipo s’insinua nella storia.Il Turri che era uomo coltoe non mancava d’ingegnopratico, volle rendersi utilead una amica cieca, Caro-lina Fantoni, nipote del

poeta fivizzanese, Gio-vanni Fantoni, in Arcadia“LABINDO” (1755 - 1807).Come il Turri e la contes-sina Fantoni si fossero co-nosciuti non è ben noto.Si sa che il garfagnino fa-ceva parte delle Guardiedei Nobili del Duca di Mo-dena col grado di Briga-diere; si sa che DonnaCarolina era nata in Fiviz-zano, il 3 marzo 1781 e chediventò cieca, nel fior deglianni, dopo una grave ma-lattia.Impietosito dal caso di-sgraziato, il Turri vollemettere a disposizione lesue cognizioni di mecca-nica per la costruzione diun ordigno, il qualeavrebbe servito alla poveracieca per comunicare congli amici lontani, senza bi-sogno di intermedi. LaFantoni definì, nelle suelettere, l’invenzione delTurri “una preziosa stam-peria” ed anche più sem-plicemente “La tavoletta”.Quest’ultimo nome po-trebbe far supporre che lamacchina fosse alquantosimile a quella usata dallamarchesa Du Deffand econsistesse, cioè, in un te-laio rettangolare, di legno ometallico, nel quale, a con-veniente distanza l’unodall’altro, fossero dispostitanti fili metallici rappre-sentanti le righe di scrit-

tura.Supposto che il telaioavesse le stesse dimensionidel foglio sul quale si do-veva scrivere e che le let-tere e gli spazi fra le parolefossero costituiti da piccolisigilli, distinguibili al tattoper segni speciali esistentisul manico, la Fantoni nonavrebbe avuto che disporreil telaio sulla carta e, se-guendo i fili, stampare se-condo questi le letteredesiderate, con l’avver-tenza, dopo impressa unalettera, di sostituire al si-gillo il dito della mano li-bera per appoggiare controdi esso il sigillo della letterasuccessiva. Questa spiegazione se ar-monizza la parola “tavo-letta” coi caratteri stampati,non è per nulla soddisfa-cente perché non vengonfuori un congegno ed unprocedimento che nonavrebbe mai consentito diottenere una scrittura rego-lare. Con tutto ciò, siccomela versione ufficiale è que-sta, io l’ho accettata e ritra-scritta. Esaminando, però,il fac-simile di un branoscritto che il Dallari riportaa corredo del suo articolone “LA LETTURA” si puònotare che i caratteri, prividi apostrofi e segni d’inter-punzione e tutti maiusco-letti, appaiono a distanzaregolare e uniforme, salvo

ABBIGLIAMENTO UOMO DONNA BAMBINO ABBIGLIAMENTO UOMO

La biografia di Almiro Giannottiin arte “Gian Mirola”

"Nell'anno del Signore 1979 e in questo giorno quattordice-simo sciopero generale in piena facoltà di mente, entro a farparte dell'inclita famiglia di Radio Nord Garfagnana. Buona gente, un consiglio, cambiate stazione o chiudete la vo-stra radio, già, perché le cose che dirò non saranno affatto pia-cevoli.” Così esordiva Gian Mirola nella prima puntata della suarubrica radiofonica settimanale “Quattro chiacchierequattro”: una presentazione essenziale, efficace dellasua natura, del suo stile, del suo porsi con ironia pun-gente rispetto al mondo, con grande comprensioneverso l'umanità. Ed ecco i fatti essenziali della sua vita. Almiro Giannotti (Gian Mirola) era nato ad Eglio il 19-6-1915 da Ottavia Soraggi e Alfezio Giannotti (Grillo-rosso). All’età di tre anni perse la madre. Poco più che ragazzino iniziò a lavorare facendo un po’di tutto, e lavorando e studiando riuscì ad ottenere il di-ploma magistrale. Nel 1942 si sposò con Linda Chelottie da lei ebbe due figli: Leonardo e Idea. Nel 1944 morì tragicamente il padre (aveva 55 anni).Dal 1951 al 1955 fu sindaco del Comune di Molazzana.Morì a Castelnuovo Garfagnana il 24-8-2001. La sua missione fu di raccontare la sua gente al mondointero attraverso la scrittura, la parola e l'immaginesenza nulla chiedere in cambio.

Umberto Bertolini

gli evidenti errori com-messi dalla scrittrice, chenon sono diversi da quellidi una dattilografa attualepoco esperta.Regolare, meno un rigo unpo’ troppo spostato inbasso, appare, invece, l’in-terlineatura.Nel brano riprodotto si de-duce poi che con la mac-china di cui si parla sipoteva stampare usandoinchiostro o carta nera. Inche modo non è facile adire. Il congegno dovevaavere una forma alquantoembrionale, ma esso certa-mente rappresenta un an-tenato, in linea moltodiretta, delle attuali mac-chine da scrivere.Viene il fatto di chiederci:cosa ne avvenne poi?Ed ecco quanto se ne sa.Nell’ottobre del 1808, lacontessa Madre, Madda-lena Fantoni, scriveva alTurri pregandolo di ado-perarsi per trovare un ma-rito alla figlia. Se nededuce che la macchina dascrivere, per quanto utile edilettevole, non le bastavapiù.“Le basterebbe un uomo”,scriveva la contessa, “pas-sati i quarant’anni, benmantenuto, che non le fac-cia mancare da mangiare,né da vestire, senza faresforzi e che fosse di bonamorale; non occorre poi

tanta nobiltà, non importe-rebbe neppure in Reggio,ma anche in quei paesi cir-convicini. Lei desidere-rebbe questo marito: iodesidero che riesca a tro-varglielo, ma non so se ne-anche con questo poleessere contenta, benché ilmio cuore lo desideri viva-mente?Il marito fu trovato nellapersona del trentenne Do-menico - Ravani Pollai diRibola, conoscente del Fan-toni e del Turri; le nozzeebbero luogo a Fivizzano il23 ottobre 1809.Pellegrino morì diciannoveanni dopo, cioè nel 1828;Carolina il 9 gennaio 1841,in Reggio, lasciando parec-chi figli, i quali, due giornidopo la sua morte, regala-rono in segno di ricono-scenza la macchina dascrivere al Giuseppe Turri,figlio di Pellegrino. E ciòaccadeva quattordici anniprima che a Novara si co-struisse l’altra, quella delRavizza.E, dunque, è bene che sisappia, la prima macchinada scrivere fu costruita inGarfagnana, non a Novara.Senza voler togliere nullaal novarese, cui va tutta lanostra ammirazione, ab-biamo inteso dare a Cesarequel che è di Cesare.

Gian Mirola

Il Giornale di Castelnuovo Numero 9 - Agosto 2008 Pagina 5 Riflessioni sugli agriturismi e la loro collocazione culturale

Agriturismo al bivioSempre più turismo e meno agricoltura

In un racconto i ricordi di una estateCome è cambiata e quanto la terra di Garfagnana dal 1976 ad oggi

Cominciava l’estate del1976, quando ricordo miamadre dirmi che non ap-pena finita la scuola sareiandato in vacanza dainonni e dallo zio in Garfa-gnana. Il viaggio fu lungoe pieno di curve e mi ad-dormentai senza aver fi-nito di contarle. Fuisvegliato dalla mamma edall’abbaiare di un caneche correva intorno allamacchina furiosamente.Eravamo arrivati a casa deinonni e se non fosse inter-venuto lo zio a legare laLupa, questo il nome dellabestia, non saremmo maiscesi. Ricordo una casa, lastalla, il metato, isolati traselve, campi e un vigneto,poi una miscellanea diodori forti e confusi cheavrei imparato a distin-guere e riconoscere per lapresenza del fieno appenatagliato, del maiale all’in-grasso, del verde ramedato alle viti e dalla naturache viveva tutto attorno.La nonna festosa e sorri-dente, il nonno scontroso egeloso delle sue cose, lo zioindaffarato, erano la mia

nuova famiglia estiva contanti parenti e vicini chespesso venivano. Si man-giava bene e saporito, per-ché l’orto era ben curato ealla fine del pasto nonmancava la sorpresa di undolcissimo fico o di tantemore e susine. Senza par-lare del pane fatto al fornoa legna dalla nonna tutti isabato mattina. Non scor-derò quella domenica,quando il sole induriva laterra, che mio zio mi presecon se ed andammo a fareil bagno in una piccolavasca naturale, che egli

stesso aveva preparato coni sassi grossi, nel fosso giùin fondo alla selva. La nottedormivo su un letto cheaveva il materasso imbot-tito di foglie di gran turco,affondavo, e la mattina misvegliavo alle prime luciche entravano dalla fine-stra piena di spifferi e fes-sure. Non possodimenticare gli insetti checoabitavano la stanza in-sieme a me, erano tanti. Avolte giocavo con la Lupa egli montavo anche a mo’ disella; tanto abbaiava agliestranei quanto si conce-

deva agli amici. Passavomolte ore nelle selve a cor-rere in discesa a rotta dicollo, ad arrampicarmi suicastagni più vecchi, a co-struire rifugi, a cercare bos-soli lasciati da unapostazione antiaerea che ri-cordavano nel tempo diguerra. Un giorno il nonnoera riuscito a catturare lapiccola talpa che imperver-sava nell’orto, e compia-ciuto dell’impresa chiamòtutti a raccolta e dopoaverla mostrata ne decretòla morte sbattendola vio-lentemente a terra. Era laprima volta che ne vedevouna, era piccola, sembravadolce e non credevo che leipotesse essere una minac-cia. Piansi e scappai dietroal metato. Quella sera lanonna non permise ad al-cuno di entrare nell’argo-mento e nell’aiaascoltammo il raccontodello zio circa una sagra diun paese vicino e chiac-chiere fatte da altri conta-dini venuti in visita. Lamattina il nonno meravi-gliò il mio piccolo mondo.Chiamò e mi portò in una

Oramai, in questi tempimoderni, il cosiddetto mer-cato è diventato il vero mo-tore di tutta la nostraesistenza. Sull’ipoteticocampo da gioco dell’econo-mia, le squadre che si af-frontano, controbattono asuon di domande e succes-sive offerte. Vince chi ricava maggiorsoddisfazione e/o profittoeconomico. spesso vinconoentrambe le formazioni, inalcune occasioni si lascianocon reciproca insoddisfa-zione. Perché abbiamofatto questo preamboloeconomico se vogliamoparlare di agriturismo ? Larisposta muove dalle osser-vazioni di nostri lettori sulfatto che oramai anchequesta forma di vacanza acontatto con la terra si vavia via standardizzando. Ilturista che entra in unastruttura ricettiva nel Se-nese, sui colli romani, inValtellina o in Garfagnanatrova un’offerta molto si-mile: prato all’inglese, pi-scina, aria condizionata,

soffitti in travi di legno, gri-gliate miste… più precisa-mente un’offerta standard.A dire il vero la formulasembra funzionare visto ilcrescente numero di turistiche ogni anno passano leloro vacanza in vecchi ca-solari ristrutturati. L’agri-turismo funge come unvero e proprio termostato,ossia compie la misura-zione e di conseguenza in-traprende azioni perregolare l’ambiente circo-stante. Un termometro in-vece si limita a misurare latemperatura dell’am-biente senza dare il via adazioni di mutamento. Se-condo il parere di alcuni ilvero agriturismo dovrebbefunzionare come il secondostrumento, ovvero inserirsinella vita rurale preesi-stente e presentarsi ai turi-sti come si sarebbepresentato un contadinodel 1976 a suo nipote in va-canza dalla città. Amarcorddi vecchi nostalgici o pre-cursori di nuove strategiedi mercato ? Oggi il turista

domanda piscina e ariacondizionata, ma domanicosa vorrà chiedere? Eb-bene crediamo che la sfidadi un territorio sia quella dievitare di offrire lo stan-dard, di non essere agritu-rismo/granturismo/grandhotel, bensì luogo di pro-duzione, incontro, degu-stazione e perchè no! Inauguriamo in Garfa-gnana i week end di la-voro in campagna. Dallosfalcio, alla coltivazione delgranturco, delle patate,della cura dell’orto e poidell’arte culinaria con corsiinterni nelle cucine comunidegli agriturismo. E quiapriamo un’altra porta:l’agriturismo vero è co-mune. Si dorme in camereseparate ma si deve vivereinsieme; cucinare insieme.Non che manchino espe-rienze simili ma non sideve competere sul campodegli alberghi. La terra èun’altra cosa. L’agrituri-smo è un fatto di cultura ela Garfagnana questa cul-tura può offrirla.

stanza giù in cantina doveteneva delle bottiglie delsuo vino, con fare solennee pomposo ne aprì una inmio onore e chiedendo lamia complicità, affinchéquello diventasse il nostrosegreto, me ne offrì un bic-chiere colmo. Era di colorerosso e odorava di uva, mail sapore era aspro tant’èche fui felice quando riu-scii a leggere nel fondo delbicchiere “Duralex made infrance”, avevo finito e ilnonno mi guardava consguardo compiaciuto. Conlui andai il giovedì al mer-cato, un altro giorno a ve-dere nascere un vitellino inuna stalla lontana e poteisalire sul cassone del trat-tore. Una mattina ecco lamamma e il babbo, mi ve-nivano a prendere perchéandavamo al mare e do-vevo salutare e ringraziare.Sarei tornato l’anno dopo.Non riuscii a dire una pa-rola, la gola era ingrossatae gli occhi colmi di lacrime.Ciao mia semplice ed an-tica Garfagnana, non tiavrei mai più incontrato.

Il merlo giallo

Tutelare e difendere il territorioL'Associazione per il Turismo in Garfagnana e in MediaValle del Serchio, che raggruppa circa 60 aziende turi-stiche ed associazioni, congiuntamente alla Sezione CAIGarfagnana apprendono dalla stampa ed elogiano gliinterventi che la Comunità Montana della Garfagnanasta realizzando per il recupero delle strutture abbando-nate nelle aree del demanio regionale. Proprio in queiterritori oggetto di recupero stiamo però assistendo adun fenomeno preoccupante e devastante. Lo scorso 20Luglio si è svolta una gita del calendario Cai della Se-zione R. Nobili di Castelnuovo su quelle strade che por-tano al rifugio Monte Tondo, ripristinate con soldipubblici, i partecipanti a quella bella gita si sono trovatiperò nel bel mezzo di una manifestazione motociclisticafuoristrada che, dopo il suo passaggio, ha ovviamentegià compromesso parte del lavoro di ripristino delfondo stradale. Basta recarsi lungo i sentieri e le stradedemaniali appenniniche per rendersi conto che il terri-torio è invaso da frotte di fuoristradisti (moto e dovepossibile Jeep) che, incuranti di qualsiasi divieto, si spin-gono fino sui crinali e addirittura sul percorso Gea(Grande Escursione Appenninica) che recentemente,proprio grazie ai fondi della Regione Toscana e all'im-pegno dei volontari del CAI, è stato ripristinato e for-nito di adeguata segnaletica. Per non parlare poi delle"scuole di fuori strada" o ancor peggio, del "Raid" fuoristrada che è stato autorizzato lo scorso Maggio e che hapermesso a decine di mezzi di gareggiare proprio inquei territori la cui bellezza è vanto e promozione perla nostra valle, quei territori il cui slogan promozionalerecita "dove il tempo non corre" ... ormai solo quello.Alla luce di quanto esposto le associazioni scriventichiedono una urgente riflessione ed un serio lavoro chepermetta la repressione di tale fenomeno ed un conse-guente ritorno ad iniziative coerenti per il nostro terri-torio e con le poltiiche di sviluppo sostenibile da piùparti invocate.Associazione per il Turismo in Garfagnana e Media Valle del

Serchio. Club Alpino Italiano Sez. R. Nobili di Castelnuovo

Lo strano concerto del musicista bosniaco nato a Sarajevo

L’ira di Goran Bregovic

Pagina 6 Numero 9 - Agosto 2008 Il Giornale di Castelnuovo

chiedendo e ottenendo unsilenzio quasi surreale luiche ha abituato il pubblicoad esplosioni di festa me-ravigliose e contagiose. Eproprio il contagio parevavolesse frenare lo stessoBregovic che alla fine haparlato poco. Per fortunala sua storia e la sua mu-sica ormai corrono da sole.Certo nel suo comporta-mento può aver influito ilfatto che a giugno nellasua casa di Belgrado ilquasi sessantenne bo-sniaco, cadendo da un al-bero si sia procurato unafortissima e pericolosacontusione vertebrale. Rimane certo che il musici-sta nato a Sarajevo in Gar-fagnana non era il veroBregovic. Peccato.

In Fortezza c’erano centi-naia di persone ad atten-dere il maestro dellamusica slava. Il musicantebuono per matrimoni e fu-nerali. La colonna sonoravivente di alcuni film delserbo di etnia rom EmirKusturica. E non si è fattoattendere Goran Bregovicche salito sul palco, accom-pagnato dalla “Weddingand Funeral band”, hadato il via ad un concertounico, anomalo, certo danon dimenticare.Lezioso, a tratti cattivo,quasi infastidito, il musici-sta bosniaco ha bacchettatochi lo attendeva in piedi,poi ha interrotto In the dea-thcar (colonna sonora delfilm Arizona Dream giratoda Kusturica nel 1993)

La Giornata della Solidarietàe la cena della Misericordia

Due importanti eventi perla Misericordia di Castel-nuovo nell’ambito del 25°della Festa Compriamo aCastelnuovo. Venerdi 15 Agosto per laGiornata della Solidarietàdalle ore 16,00 in Piazzadelle Erbe sarà presenteuno stand della Misericor-dia di Castelnuovo cheopera nel campo della soli-darietà.Sabato 16 Agosto inveceper la Giornata del Volon-tariato dalle ore 21,00 verrà

presentato l’Orto Sociale "Fragole, Pomodori & Com-pany - Saperi diversi e antichi Sapori" - Piazza UmbertoI.I volontari della Misericordia di Castelnuovo organiz-zano una cena all'aperto. Un "serpentone" di tavoli par-tirà da Piazza Umberto e si snoderà per tutta Via VittorioEmanuele. Sarà presente uno stand della Fratres (dona-tori di sangue).

MESSAGGIO PROMOZIONALEFotocronaca della Motomessa

Spesso accade di perdereun oggetto e di mettere inpiedi ricerche enormi alfine di scovarlo. Ma allafine lo troviamo esatta-mente dove doveva essere.Ebbene secondo noi la Mo-tomessa rappresenta unevento che contiene millestorie e altri mille piccoli egrandi eventi. Una magiache fonde passione, amici-zia e tanti valori.Per questo crediamo siagiusto ringraziare gli orga-nizzatori e i partecipantiperchè ci hanno dimostratoche quello che cerchiamo avolte può essere molto vi-cino a noi.

La Fortezza di Montalfonsomotore della Garfagnana

Inaugurata e lanciata ormai verso un futuro - speriamo- di grandi eventi, di movimenti socio-culturali, di aspet-tative e prospettive di lavoro; questo in grandi linee ilpercorso dedicato alla Fortezza di Montalfonso.Dopo anni di lavori che hanno visto impegnati il Co-mune, la Provincia, enti pubblici e privati, la strutturaormai (salvo in alcune parti) è fruibile al grande pub-blico. Si tratta di un grande risultato che deve esseredi merito a chi negli anni ha creduto in questo pro-getto. Auspichiamo e lanciamo a questo punto la pro-posta di farla diventare “fortezza delle donne”diventando laboratorio, luogo di lavoro, sito per unnido, ma soprattutto vera e concreta opportunità perl’imprenditorialità femminile.In campo molto c’è ancora da fare: segnaliamo ancoral’annosa e conosciuta questione dell’accesso alla For-tezza. La strada è inadeguata e mancano i parcheggi. Equesto fattore rappresenta un vero handicap se consi-deriamo che anche il “Sentiero dell’Ariosto” (ma chissàperchè questo nome considerato che quando il gover-natore era a Castelnuovo sul colle pascolavano solo pe-core e vacche!), è completamente impraticabile (almenofino al momento di andare in stampa). Inoltre andreb-bero tagliati gli alberi nei pressi delle mura e installareun idoneo ed efficace impianto di illuminazione (sulmodello delle Verrucole), per mettere in risalto la po-tenza della Fortezza. Ma sappiamo che tutti sono già allavoro per risolvere questi problemi.In ogni caso complimenti a tutti per l’ottimo lavoro.

CALCIO - Angiolo Masotti traccia brevemente la lunga storia del calcio nel capoluogo della Garfagnana

La storia del calcio a CastelnuovoDall’Apua Mater, la Virtus et Robur, il San Marco, all’Unione Sportiva

Il Giornale di Castelnuovo Numero 9 - Agosto 2008 Pagina 7

Avvocato Angiolo Ma-sotti, storico del calcio edappassionato di calcio, siadel Castelnuovo maggiore(che oggi rischia moltodella sua storia) che dellaVirtus et Robur che militain terza categoria, ci puòraccontare un po' la storiadi questa rinascita calci-stica?L'idea di creare questasquadra nasce da ungruppo di amici, tre annior sono, prendendo comeriferimento quello che erail vecchio nome del Castel-nuovo storico. Infatti il Ca-stelnuovo nella sua storiaha avuto quattro nomi inepoche diverse. Nasce nel 1919, con il nomedi Apua Mater, un nomederivato dal latino eviden-temente, cosa molto invoga all'epoca, ed è unasquadra che partecipa inquell'anno al campionatodei Liberi. In questa squa-dra giocavano anche alcunipersonaggi molto noti chehanno fatto la storia re-cente della Garfagnana,come il professor Zerbiniad esempio, insignito conla medaglia d'argento inoccasione della primaguerra mondiale. Tra glialtri anche il conte Carli,colui che si presume sia ilpadre dell'automobile elet-trica.

Che cosa viene dopo ApuaMater?Apua Mater ha una vitabreve, e negli anni venti,tra il '23 e il '25, il Castel-nuovo Calcio assume la de-nominazione di Virtus etRobur, che era una squa-dra il cui presidente si chia-mava Angelini,probabilmente un impie-gato di banca che più tardi

si trasferì a Milano. An-ch'essa partecipava al cam-pionato dei Liberi, iDilettanti di quell'epoca,come venivano indicati uf-ficialmente, e riuscì nel-l'impresa di vincerneun'edizione proprio in que-gli anni. Poi anche la Virtus etRobur è scomparsa ed èstata sostituita da unanuova compagine cheaveva assunto il nome diSan Marco.

Perchè proprio il nomeSan Marco?Non esistono informazionicerte sul fatto di questanuova denominazione,posso fare solo un'ipotesiche affonda le sue radicinella presenza a Castel-nuovo a partire dagli anniventi di un circolo Giu-liano-Dalmata, un circolodi irredentisti dalmati, ov-vero della costa jugoslavadell’adriatico. Gli appartenenti a questocircolo erano soliti parteci-pare alle manifestazioniportando a spalla i leoni diTrau e Spalato, il simbolodella Dalmazia. Molto pro-babilmente il motivo è que-sto, la spiegazione dicarattere religioso è invecedifficilmente collegabile aCastelnuovo, in quantoSan Marco non appartienealla cultura religiosa delpaese.

Come si arriva finalmenteall'Unione Sportiva Ca-stelnuovo?La nascita della denomina-zione attuale della societàsportiva che partecipava alCampionato di C2 risalealla fine degli anni trenta,precisamente '38-'39. Dall'epoca in cui è nata

fino ad oggi la società nonaveva mai cessato la sua at-tività, fatto che ritengomolto importante, inquanto credo che sianopoche le società di piccolecittadine che possano van-tare una longevità così im-portante. Si parla infatti di una con-tinuità calcistica ininter-rotta di oltre settanta anni.Un episodio che è storia lo-cale è il fatto che in occa-sione del primobombardamento che Ca-stelnuovo ha subito nellaseconda guerra mondiale,nella cittadina era in corsoun torneo di calcio, patro-cinato dalla Todt, dispu-tato tra le squadre chesvolgevano attività lavora-tiva lungo la strada d'Arni.Nel pomeriggio doveva te-nersi una partita di calcioche evidentemente non sisvolse per il sopraggiun-gere dell'evento bellico, inquanto nella mattina didomenica fu bombardataproprio la zona della sta-zione dove sorgeva a quel-l'epoca il campo sportivo.

Ma il calcio a Castelnuovoè sopravvissuto anche allaguerra.A testimonianza e ad onoredella passione sportiva deiCastelnuovesi, occorre direche appena terminata laguerra, nel '45-'46 la squa-dra fu subito pronta a par-tecipare al campionatodilettanti di quell'anno.

g.c.

Articolo a cura di GabrieleColi tratto dalla video intervi-sta ad Angiolo Masotti pre-sente sullo spazio web di YouTube del Giornale di Castel-nuovo.

Aperte le antiche terme

Aperte dal 10 al 20 agosto le antiche terme di Torrite acura del comitato che da anni sta recuperando le antichevestigia.“Le acque termali di Torrite, insieme a quelle di Pieve Fo-sciana, hanno da sempre destato viva curiosità, come partico-lari fenomeni naturali da indagare, ma hanno pure avuto unutilizzo come acque medicinali. Anche di recente sono stateoggetto d’indagine scientifica da parte di ricercatori dell’Uni-versità di Pisa, ultimi di una tradizione di studi e di osserva-zioni già avviate nel XVII e ancor più nel XVIII secolo. Oltreai naturalisti le sorgenti termali avevano già richiamato l’at-tenzione degli scrittori di storia locale: dal Bertacchi, al Mi-cotti, al Paolucci e al Pacchi che ne segnalavano le scaturiginie le qualità teraupetiche. Anche i duchi di Modena non man-carono di visitare le terme o di promuovere una migliore cap-tazione delle sorgenti calde. Al momento, per opera di ungruppo di volontariato, i resti murari delle terme, ubicati pocoa valle della centrale Enel di Torrite, sulla sponda del fiumeTurrite Secca, sono stati oggetto di un intervento di rimessain vista, con il taglio della vegetazione che le ricopriva e la ri-mozione di parte dei materiali di crollo o depositati dalleacque.”

Brano a cura di Mariano Verdigi

Angelo Fiori in mostra

Da venerdì 15 a domenica 24 agosto nella Rocca Ario-stesca si terrà l’esposizione di pittura di Angelo Ro-berto Fiori.Tra i molti critici che hanno scritto di Fiori riportiamoun brano del giornalista de La Nazione Mario Rocchi:“C’è sempre da meravigliarsi davanti ai quadri di AngeloFiori. Non è comunque una meraviglia estatica, quella cioè dichi resta estasiato di fronte a certe creazioni, ma una meravi-glia oserei dire conscia, vale a dire consapevole dell’evoluzionedi un pittore, che comunque sorprende sempre. Angelo Fiori, che espone alla Rocca Ariostesca di Castelnuovo,è sicuramente un artista anomalo per il nostro tempo. Fuori da ogni corrente, fuori dal circuito commerciale di bassalega, fuori dai compromessi mercantili, il pittore garfagninosegue una sua idea, segue i principi da cui non si è mai di-staccato, che sono quelli della ricerca dell’essenza della pit-tura… discorso principale che è, per lui, quello di giungere daipretesti figurali, all’astratto scavalcando le altre correnti comeil cubismo…”.

Pagina 8 Numero 9 - Agosto 2008 Il Giornale di Castelnuovo

PERSONAGGI DELLA GARFAGNANA - Da Sassi combattè in tutta Italia

Nicola Fabrizi patriotaLa storia dell’eroe risorgimentale nativo di Sassi

Nicola Fabrizi, secondo lefonti storiche più attendi-bili nacque a Modena il 4aprile del 1804, mentre se-condo alcuni storici, nac-que il 31 marzo dello stessoanno a Sassi, piccolo borgonel comune di Molazzana,per essere poi portato dalpadre a Modena, capitaledel Ducato, di cui la Garfa-gnana era provincia, perterminare i suoi studi nellacittà di Ghirlandina e peroffrire al figlio tutte quelleopportunità che nel paesedi origine non avrebbe maipotuto avere.A sostegno di ciò, esisteun'antica tradizione oraleche vuole il Fabrizi nato aSassi il 31 Marzo 1804. In-fatti, lo stesso Giovanni Pa-scoli chiese che fosseapposta una targa comme-morativa sulla facciatadella casa della famiglia Fa-brizi a Sassi, per segnalareil luogo e la data di nascitadi questo patriota risorgi-

mentale. Il Fabrizi fu un uomo daicostumi severi, educatoagli ideali di libertà e diuguagliamza e tutta la suavita fu caratterizzata da ar-dente patriottismo e inte-grità. Tra le varie eroicheimprese, ricordiamo cheprese parte all'insurrezionedi Modena del 1831 e chetentò di soccorrere Ancona,ma lì fu arrestato in mare eportato a Toulon, stazionenavale della Francia e in se-guito processato a Marsi-glia. In questa disavventura, co-nobbe Giuseppe Mazziniin esilio e ne condivise gliideali della sua GiovineItalia: indipendenza, unità,libertà, concordando sulfatto che per ottenere risul-tati, occorreva una grandemobilitazione popolare,dato che la liberazione ita-liana non si poteva conse-guire attraverso l'azione dipochi settari. L'entusiasmo

e la sinergia tra i due per-sonaggi erano così forti cheorganizzarono il tentativodell'invasione della Savoia,che purtroppo fallì, conclu-dendosi con arresti, car-cere e condanne a morte.Fabrizi si rifugiò allora inSpagna, dove combattècontro i Carlisti, ottenendocome riconoscimento unamedaglia al valore sulcampo di battaglia (18 lu-glio 1837). Alla fine dellaseconda guerra carlista isti-tuì un centro di cospira-zione a Malta e aiutò Crispia organizzare la rivolu-zione siciliana del 1848.Successivamente, con unacompagnia di patrioti vo-lontari, si distinse nella di-fesa di Venezia, e dopocontinuando per Roma, in-tervenne in aiuto di SanPancrazio. Dopo la caduta di Roma,fece ritorno a Malta perl'approvigionamento diarmi e scorte che portò inSicilia, dopo avere nel 1859,lavorato con Crispi allapreparazione della rivolu-zione siciliana del 1860.Così, mentre Garibaldisalpava da Genova versoMarsala, Fabrizi approdòa Pizzolo, e dopo unadura ed estenuante batta-glia, si unì a Garibaldi aPalermo. Per il coraggio el'impegno sotto il comandoGaribaldino, fu insignitodella carica di Governatoredi Messina e di Ministrodella guerra. Altra carica venne conferi-tagli durante la guerra del

1866, quando fu nominatoCapo di Stato di Garibaldi.La sua lotta non fu attivasolo sul campo di battaglia,dove si distinse per la te-nacia e la fermezza dellesue idee, ma pure incampo politico, comequando cercò di promuo-

Il cacciatorpediniere

Nicola Fabrizi ha avuto l'onore di dare il nome ad uncacciatorpediniere italiano costruito nei cantieri Oderoa Sestri tra il 1916 e il 1918. La nave aveva un disloca-mento di 840 tonnellate, una lunghezza di 73,5 metri; eralargo 7,3 metri e aveva una immersione di scafo di 3metri. Disponeva di 4 caldaie per 2 turbine, che pote-vano sviluppare una velocità massima di 30 nodi.Il "Nicola Fabrizi" apparteneva alla classe di cacciator-pediniere Giuseppe La Masa. L'armamento era compo-sto da 4 pezzi da 102/45, 2 da 76/30 e 4 tubi lanciasilurida 450 mm.L'equipaggio era formato da 99 uomini. Derivato dalla classe Rosolino Pilo come tutte le unitàprecedenti fu attrezzato per la posa di mine, il lancio dibombe torpedini da getto ed il dragaggio in corsa. Nel1929 venne classificato torpediniera. Dopo il 1940 l'ar-mamento fu modificato in due pezzi da 102, 6 da 20 e 2tubi lanciasiluri da 450. Fu radiato nel 1957.

vere in Parlamento un ac-cordo tra i capi della sini-stra, e dal 1878 in poi, il suoimpegno di garantire il ri-torno di Crispi al potere.Purtroppo questo progettorimase inattuato, perchè sispense il 31 marzo 1885.

Piergiorgio Leaci

Dopo la mortedell’eroe a Modenasulla casa del padrenel 1886 fu appostauna targa in ri-cordo della nascitadell’eroe che av-venne il 31 marzodel 1804. A Sassi sitrova la casa dellafamiglia.