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Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale – 70% DCB Milano Il Giornale dei Pensionati della “Ca’ de Sass” Anno 40°, numero 101, giugno 2010 Associazione Pensionati CARIPLO e Banca Intesa Con la partecipazione di 315 iscrit- ti, di cui 131 presenti e 184 per de- lega, il 24 maggio scorso si è svolta a Milano, presso il Centro San Fedele, l’assemblea annuale della nostra As- sociazione. Ospite graditissimo il Cavalier Mario Boselli, confermato Presidente del Fondo Pensioni Cari- plo per il triennio 2009-2011. Nel suo breve e simpatico intervento ha avuto parole di stima per i consiglie- ri e il personale del Fondo e ha rassi- curato i presenti circa la solidità pa- trimoniale e la serietà con cui lo stesso viene gestito, accomiatandosi con queste gradite parole: “Con il vostro lavoro avete onorato la Banca e il vostro Paese”. Nell’ordine sono poi intervenuti il Presidente Gio- vanni Catenaccio, che ha riferito sul bilancio e l’attività dell’Associazio- ne, e Ulderico Acerbi, Revisore dei conti, che ha letto il verbale del Col- legio dei Revisori. L’assemblea ha approvato all’unanimità. Sull’anda- mento del Fondo Pensioni Cariplo ha parlato il Consigliere Giorgio Sacchi anche a nome dell’altro no- stro Consigliere Aurelio Pellegrini. Ha quindi ripreso la parola il Presi- dente Catenaccio sulla critica situa- zione dell’Agoal e sui problemi all’o- rizzonte per la Cassa Sanitaria; di quest’ultima ha riferito in modo esauriente Sergio Marini, Consi- gliere della Cassa Sanitaria. I testi degli interventi sono riportati inte- gralmente nel Giornale. Esprimo a tutti i soci presenti il mio più vivo ringraziamento per la partecipazione al consueto in- contro annuale, che, da un lato, segna un importante momento di informazione e di confronto diret- to sui problemi della nostra cate- goria e, dall’altro, dimostra una evidente ed apprezzabile volontà di partecipazione alle vicende del- la vita associativa. Il primo argomento da affrontare riguarda l’analisi del bilancio chiusosi al 31 dicembre 2009, che ciascuno di voi avrà avuto già mo- do di esaminare. Il rendiconto in questione si presta a rilievi mode- ratamente positivi, in primo luogo perché quest’anno presenta un avanzo di gestione superiore a quello dell’esercizio 2008. Non va peraltro dimenticato che tale avanzo, quantunque contenu- to in termini assoluti, va letto an- che alla luce di un ulteriore dato: l’accantonamento, molto pruden- ziale, di ulteriori diecimila euro al fondo spese legali, che si è ritenu- to opportuno effettuare essendo ancora pendente in Cassazione l’annosa causa riguardante il VAP, per la quale non si conoscono né il tempo della decisione né tanto meno l’esito. Va da sé, comunque, che una volta chiusa la vertenza suaccennata e con l’auspicio di non doverne radicare altre, siffatto accantonamento non avrebbe più ragion d’essere: di conseguenza, l’importo in discorso andrà a in- crementare il fondo di riserva. Richiamo la vostra attenzione sul conto economico e, in particolare, sulle spese generali, lievitate note- volmente rispetto all’esercizio pre- cedente, ma comunque ben com- pensate da minori oneri per le at- tività associative e per spese di ammortamento. Sempre con rife- rimento al conto economico os- servo che, quanto alle rendite, a un incremento delle quote asso- ciative dovuto, come vedremo in seguito, a un certo aumento delle adesioni, è corrisposto un inevita- bile decremento degli interessi at- tivi, per effetto della crisi anche fi- nanziaria che coinvolge ormai da lungo tempo il nostro Paese, no- nostante le rassicurazioni contra- rie di chi può avere interesse a sminuirne la portata che, peraltro, è sotto gli occhi di tutti. Sotto il profilo patrimoniale la si- tuazione che emerge dal bilancio appare pienamente soddisfacente e di indubbia solidità, il che permet- te all’Associazione di guardare al futuro, almeno sotto l’aspetto eco- nomico-finanziario, con una certa tranquillità. Nello specifico, richia- mo in particolare alla vostra atten- zione il dato relativo al Fondo di riserva, di importo assai significati- vo e in costante incremento. a pagina 2 CONDIZIONI AGEVOLATE DI ALTRE BANCHE ALLE PAGINE 7-8-9 Le vicende dell’Associazione nel 2009 L’Assemblea in sintesi

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Il Giornale dei Pensionatidella “Ca’ de Sass”Anno 40°, numero 101, giugno 2010

Associazione Pensionati CARIPLO e Banca Intesa

Con la partecipazione di 315 iscrit-ti, di cui 131 presenti e 184 per de-lega, il 24 maggio scorso si è svolta aMilano, presso il Centro San Fedele,l’assemblea annuale della nostra As-sociazione. Ospite graditissimo ilCavalier Mario Boselli, confermatoPresidente del Fondo Pensioni Cari-plo per il triennio 2009-2011. Nelsuo breve e simpatico intervento haavuto parole di stima per i consiglie-ri e il personale del Fondo e ha rassi-curato i presenti circa la solidità pa-trimoniale e la serietà con cui lostesso viene gestito, accomiatandosicon queste gradite parole: “Con ilvostro lavoro avete onorato la Bancae il vostro Paese”. Nell’ordine sonopoi intervenuti il Presidente Gio-vanni Catenaccio, che ha riferito sulbilancio e l’attività dell’Associazio-ne, e Ulderico Acerbi, Revisore deiconti, che ha letto il verbale del Col-legio dei Revisori. L’assemblea haapprovato all’unanimità. Sull’anda-mento del Fondo Pensioni Cariploha parlato il Consigliere GiorgioSacchi anche a nome dell’altro no-stro Consigliere Aurelio Pellegrini.Ha quindi ripreso la parola il Presi-dente Catenaccio sulla critica situa-zione dell’Agoal e sui problemi all’o-rizzonte per la Cassa Sanitaria; diquest’ultima ha riferito in modoesauriente Sergio Marini, Consi-gliere della Cassa Sanitaria. I testidegli interventi sono riportati inte-gralmente nel Giornale.

Esprimo a tutti i soci presenti ilmio più vivo ringraziamento perla partecipazione al consueto in-contro annuale, che, da un lato,segna un importante momento diinformazione e di confronto diret-to sui problemi della nostra cate-goria e, dall’altro, dimostra unaevidente ed apprezzabile volontàdi partecipazione alle vicende del-la vita associativa.Il primo argomento da affrontareriguarda l’analisi del bilanciochiusosi al 31 dicembre 2009, checiascuno di voi avrà avuto già mo-do di esaminare. Il rendiconto inquestione si presta a rilievi mode-ratamente positivi, in primo luogoperché quest’anno presenta unavanzo di gestione superiore aquello dell’esercizio 2008.Non va peraltro dimenticato chetale avanzo, quantunque contenu-to in termini assoluti, va letto an-che alla luce di un ulteriore dato:l’accantonamento, molto pruden-ziale, di ulteriori diecimila euro alfondo spese legali, che si è ritenu-to opportuno effettuare essendoancora pendente in Cassazionel’annosa causa riguardante il VAP,per la quale non si conoscono néil tempo della decisione né tantomeno l’esito. Va da sé, comunque,che una volta chiusa la vertenzasuaccennata e con l’auspicio dinon doverne radicare altre, siffattoaccantonamento non avrebbe più

ragion d’essere: di conseguenza,l’importo in discorso andrà a in-crementare il fondo di riserva.Richiamo la vostra attenzione sulconto economico e, in particolare,sulle spese generali, lievitate note-volmente rispetto all’esercizio pre-cedente, ma comunque ben com-pensate da minori oneri per le at-tività associative e per spese diammortamento. Sempre con rife-rimento al conto economico os-servo che, quanto alle rendite, aun incremento delle quote asso-ciative dovuto, come vedremo inseguito, a un certo aumento delleadesioni, è corrisposto un inevita-bile decremento degli interessi at-tivi, per effetto della crisi anche fi-nanziaria che coinvolge ormai dalungo tempo il nostro Paese, no-nostante le rassicurazioni contra-rie di chi può avere interesse asminuirne la portata che, peraltro,è sotto gli occhi di tutti.Sotto il profilo patrimoniale la si-tuazione che emerge dal bilancioappare pienamente soddisfacente edi indubbia solidità, il che permet-te all’Associazione di guardare alfuturo, almeno sotto l’aspetto eco-nomico-finanziario, con una certatranquillità. Nello specifico, richia-mo in particolare alla vostra atten-zione il dato relativo al Fondo diriserva, di importo assai significati-vo e in costante incremento.

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CONDIZIONI AGEVOLATE DI ALTRE BANCHE ALLE PAGINE 7-8-9

Le vicende dell’Associazione nel 2009

L’Assemblea in sintesi

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anno 40°, numero 101, giugno 2010AAssemblea

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In definitiva, alla luce delle risul-tanze documentali che ho testé illu-strato e che certamente avrete po-tuto esaminare e verificare, vi chie-do, sentita anche la relazione delCollegio dei Revisori, di approvareil bilancio al 31 dicembre 2009.

L’attività dell’AssociazioneAl 31 dicembre 2009 l’Associazio-ne annoverava 5.158 iscritti controi 5046 che risultavano associati al31 dicembre dell’anno precedente.In tempi in cui è sempre meno av-vertito lo spirito di appartenenzache una volta consentiva un travasoquasi automatico nella nostra Asso-ciazione dei lavoratori che lasciava-no il lavoro, l’aver sostanzialmentemantenuto stabile il numero degliiscritti, per di più confortato da unnon disprezzabile incremento, nonpuò che essere motivo di soddisfa-zione, tanto più che attualmente gliiscritti costituiscono circa il 71 percento di coloro che hanno titoloper aderire rispetto al 67 per centodello scorso anno. Il dato costituisce anche un sicuroindice di apprezzamento per l’atti-vità svolta in Associazione, attivitàche, resa gratuitamente e con sa-crificio da molti, dà i suoi fruttianche in termini di visibilità. L’af-

fermazione non sembri retorica,dato che anche lo scorso anno 523soci si sono avvalsi del servizio diconsulenza e assistenza che l’Asso-ciazione offre nelle varie materie,mentre altri 181 si sono rivolti ainostri esperti fiscali per la compi-lazione del modello 730.Un cenno particolare merita poil’impegno per il funzionamentodello sportello “leggero” della Cas-sa Sanitaria di Gruppo, articolatosinella predisposizione di 3.476 im-pegnative, 992 consulenze telefo-niche, 1.412 domande di rimborsoricevute, esaminate e trasmesse allasede della Cassa e 245 impegnativeannullate, per un totale di 6.125interventi. Ancora una volta, quin-di, i numeri confermano la bontàdell’intuizione che anni or sonoabbiamo avuto nel proporci comesupporto alla Cassa Sanitaria diGruppo per la routine quotidiana,con evidente vantaggio per gli as-sociati e, per converso, con altret-tanto vantaggio per l’operativitàdella Cassa stessa.I dati illustrati mi confermano nel-la convinzione che, come sempre,la nostra Associazione, forte dellaconsolidata esperienza dei propricollaboratori, è stata capace diadempiere pienamente le propriefinalità. Ciò è stato reso possibile

dal lavoro svolto da tutti coloroche, rendendosi disponibili, met-tono le proprie competenze e leproprie professionalità al serviziodegli associati. Accanto a costoro,un ringraziamento particolare vaal Segretario Giuseppe Passaglia eai suoi collaboratori, signori Mana-ra e Tiritiello, nonché a quei sociche prestano la propria opera sulpiano organizzativo e contabile. Il quotidiano contatto con gliiscritti, infatti, è lavoro prezioso alquale va associata spesso una buo-na dose di pazienza e disponibilitàall’ascolto e, quindi, maggiormen-te meritevole di considerazione.Anche a costoro vada il più sentitoringraziamento.Auspico infine che, proprio per lavisibilità che deriva dall’impegnodi molti volontari, coloro che siavvalgono delle opportunità loroofferte da questi ultimi, possanocontribuire, anche attraverso ilpassaparola, a convincere chi fino-ra non ha apprezzato l’attività as-sociativa e non ha capito la conve-nienza di far parte di questa Asso-ciazione, onde consentirle di con-tinuare nel meritorio impegno cheprofonde nell’interesse esclusivodella categoria.

Giovanni F. Catenaccio

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anno 40°, numero 101, giugno 2010 FFondo Pensioni

Risultati positivi per il Fondo Pensioni Cariplo 2009Dopo la ben nota, gravissima crisiche nel 2008 ha colpito tutti imercati finanziari del mondo, for-tunatamente nel corso dell’annoin esame si è riscontrata una gene-rale risalita di tutti i listini, che haallontanato ipotesi veramente di-sastrose, nonostante la perduranterecessione economica mondiale.Dopo le perdite evidenziate nell’e-sercizio 2008 da entrambe le Se-zioni, derivanti esclusivamente daimercati finanziari, l’anno in esamesi è chiuso con risultati da ritenersimolto positivi: la gestione finan-ziaria globale si è chiusa con unmargine positivo di oltre 113 mi-lioni di euro, contro una perditadi oltre 77 milioni riscontrata nel2008, mentre la gestione immobi-liare evidenzia un risultato positi-vo di oltre 32 milioni di euro(contro oltre 27 milioni per il2008). Complessivamente, la ge-stione ha generato una redditivitàdel 6,72% da ritenersi molto sod-disfacente. Quanto detto riguardaentrambe le gestioni.Per quanto attiene alla Sezione I,che ci riguarda direttamente, i ri-sultati sono i seguenti:- margine della sezione finanziariaoltre 58 milioni di euro, controuna perdita di oltre 32 milioni dieuro riscontrata nel 2008; - margine della gestione immobi-liare 7,8 milioni di euro, a frontedi un margine di 5,4 milioni dieuro relativo al 2008.Per quanto concerne la gestione fi-nanziaria ricordiamo che solo gliinvestimenti azionari (circa 77 mi-lioni di euro) e le obbligazioni cor-porate (circa 52 milioni di euro)sono affidati a gestori esterni,mentre tutto il resto (oltre 411milioni di euro) viene gestito di-

rettamente con risultati davveroapprezzabili. Il risultato della ge-stione mobiliare della nostra Se-zione per l’anno in esame è statodell’11,23%. Anche nel 2009 èstata seguita una politica indirizza-ta alla riduzione al minimo dei ri-schi derivanti dall’estrema volati-lità dei mercati finanziari, confor-memente alle finalità specifichedella nostra Sezione.Il settore immobiliare ha fornitorisultati soddisfacenti anche se harisentito della situazione di stallodel mercato; attualmente la per-centuale in immobili della Sezionesupera il 40% e appare piuttostoelevata in relazione alle disposizio-ni COVIP, che prevedono debbascendere al 20% entro il 2012. Alriguardo sono già state assunte ledecisioni del caso per dare inizioalle procedure di vendita per uncongruo numero di stabili. Qual-che preoccupazione deriva da al-cuni immobili, per lo più com-merciali, che risultano sfitti e che,nonostante ripetute iniziative, nontrovano acquirenti.Anche per l’anno in esame unqualificato collegio di attuari,usando come sempre criteri alta-mente cautelativi, ha provveduto aesaminare il bilancio della nostraSezione e ha indicato la riservamatematica occorrente in 889 mi-lioni di euro contro risultanze dibilancio pari a 898 milioni. Nel2009 è quindi stato possibile rias-sorbire il disavanzo precedente dicirca 10 milioni di euro e ottener-ne uno di circa 9 milioni. Tale avanzo, che non superal’1% del patrimonio, deve, inbase allo statuto, essere destinatoa riserva. Quindi, anche per lo scor-so esercizio l’art. 44 dello statuto

stesso non potrà essere attivato. Terminata la disamina specificadei numeri, riteniamo di potertranquillamente dichiarare cheesistono tutti i presupposti favo-revoli per la continuità nel tem-po dell’erogazione della parteintegrativa delle nostre pensioni.Nell’esaminare ora quella che pos-siamo considerare la parte “politi-ca” dell’esercizio, non possiamoche evidenziare come il fattoretempo giochi inevitabilmente anostro sfavore; ormai, numerica-mente, i pensionati e gli attivi distretta provenienza Cariplo nonsuperano il 10% della popolazioneIntesa Sanpaolo e, di conseguenza,anche la stragrande maggioranzadelle OO.SS. non ha alcun inte-resse ad adoperarsi in nostro favo-re. L’unica organizzazione sindaca-le che agisce in favore del Fondoin generale è la Falcri, con la qualemanteniamo stretti rapporti, maanche quest’ultima in sede azien-dale risulta minoritaria.Come è a tutti noto, qualsiasi mo-difica statutaria deve passare ob-bligatoriamente attraverso un ac-cordo tra le così dette “parti socia-li”, cioè Azienda e OO.SS., e allostato attuale appare veramenteproblematico, in particolare perquanto riguarda l’indispensabilemodifica dell’art. 44, coinvolgerela maggioranza delle organizzazio-ni sindacali. È veramente incredi-bile dover constatare come deci-sioni riguardanti un ceto moltoben definito e un patrimonio disua esclusiva pertinenza debbanodipendere da entità assolutamenteestranee e con intendimenti ovvia-mente contrapposti. Da parte no-stra manteniamo viva l’attenzione

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per non perdere l’occasione di inse-rire le nostre giuste aspettative qua-lora si rendessero necessarie varia-zioni statutarie che, come sapete,sono soggette a referendum.Un ulteriore segnale di come tuttoil passato venga sistematicamentecancellato risulta dalla designazio-ne del Presidente del Collegio sin-dacale, carica che, pur spettandostatutariamente all’Azienda, dasempre era stata riservata a un di-rigente del Ministero del Lavoro;il che, a nostro avviso, rappresen-

tava un ulteriore presidio di garan-zia per tutti gli iscritti. Nell’ultimorinnovo degli organi sociali delnostro Fondo l’Azienda ha invecedeciso di designare alla presidenzadell’organo di vigilanza un pro-prio rappresentante, già presentecome sindaco nel precedentetriennio. Spiace segnalarlo, mal’interessato ha già ripetutamenteesternato verbalmente e per iscrit-to una marcata insofferenza versoi pensionati.Nella relazione dello scorso annoavevamo dato notizia dell’esistenza

di un progetto aziendale per lacostituzione di un “FAP di Grup-po” dove, attraverso veicoli finan-ziari (Sicav e fondi immobiliari),avrebbero potuto confluire so-prattutto le attività del FondoCariplo; ultimamente è stata fattauna ripresentazione limitata ai so-li immobili che, peraltro, ancheper il deciso diniego nostro e ditutti i rappresentanti degli attivi,è stata, almeno per il triennio incorso, accantonata.

Giorgio Sacchi - Aurelio Pellegrini

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anno 40°, numero 101, giugno 2010AAgoal

segue da pagina 3

Richiamato l’articolo apparso in argomento sull’ul-timo numero del Giornale e confermata in pienol’opinione ivi espressa, non posso sottacere che, al-meno per quanto a mia conoscenza, la situazionedel Dopolavoro è da allora andata peggiorando, siasotto il profilo organizzativo sia sotto quello eco-nomico-finanziario.Quanto al primo aspetto, l’Azienda ha pienamenterealizzato il proprio intento, già manifestato nel lu-glio del 2009 e pervicacemente perseguito, di priva-re Agoal di qualsiasi supporto, contravvenendo, amio avviso, a un preciso accordo sindacale che nonmi risulta sia mai stato formalmente disdettato.In tale contesto, fin dallo scorso mese di gennaio,Intesa Sanpaolo ha richiamato il Segretario e i di-pendenti distaccati e ha revocato ad Agoal l’appal-to dei punti di ristoro aziendali. In particolare,questa revoca ha comportato l’immediata, forzatarinuncia a un introito di circa 350 mila euro.Relativamente al secondo aspetto, la precarietà del-la situazione economico-finanziaria si misura an-che su due ulteriori elementi: il grave arretrato nelpagamento delle semestralità di mutuo (8) per l’ac-quisto degli immobili di Follonica e Alassio; l’inti-mazione di sfratto per morosità appena notificata

dalla proprietà dell’immobile di via Unione. È al-tresì evidente, anche alla luce della lettera che mol-to scorrettamente l’Azienda ha inoltrato “ai soci diAgoal”, ma di fatto a tutti i dipendenti, poiché èstata resa pubblica mediante Intranet, con la quale,ribadendo motivazioni tanto pretestuose quantoinconsistenti, ha, di fatto, abbandonato completa-mente Agoal al proprio destino. Destino che, stan-te il permanere della situazione qui descritta, ri-schia di portare allo scioglimento dell’ente, conconseguente perdita di un’altra istituzione socialestorica, costruita dai lavoratori e distrutta per l’in-sipienza di troppi, a qualsiasi livello, ai quali IntesaSanpaolo ha dato un’ottima mano.A ciò aggiungasi che è in fase di realizzazione, conil beneplacito di quasi tutti i sindacati, il CircoloUnico, sull’organizzazione del quale è meglio sten-dere un pietoso velo per come viene progettato.Dunque, anche alla luce di tale ultimo avvenimen-to, è difficile sostenere che Agoal possa avere futu-ro, perché le forze che può mettere in campo nonpermettono di essere ottimisti. Anzi, il timore realeè quello della liquidazione, alla quale, se del caso,dovrà ovviamente provvedere il nuovo Consiglio,sempre che abbia almeno l’opportunità di nascere.

Agoal, la stretta finale

Giovanni F. Catenaccio

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anno 40°, numero 101, giugno 2010 CCassa Sanitaria

No alla separazione dei pensionatidagli attivi nella Cassa Sanitaria

Come ricorderete, l’attuale CassaSanitaria nasce formalmente il 1°gennaio 2003, a seguito di accor-do sindacale del 13.4.2001, inte-grato da ulteriori intese del22.12.2001 e 5.12.2002, con laconfluenza delle precedenti Cassedi COMIT e CARIPLO.Detti accordi, citati all'art.1 delloStatuto, determinano di fatto l'esi-stenza delle “Fonti Istitutive”, purnon essendo le medesime previsteper le Casse Sanitarie, ma solo peri Fondi di Previdenza.Nei fatti, tutte le decisioni non at-tribuite al CDA vengono deman-date ai sottoscrittori di tali accor-di, che hanno facoltà di modificar-ne il contenuto.Il Personale in quiescenza, nonpotendosi costituire in Sindaca-to né partecipare alle contratta-zioni, non ha sottoscritto tali ac-cordi e viene purtroppo escluso daqualsiasi riunione delle “Fonti”,subendo, inascoltato, in pratica ledeterminazioni dalle medesimeespresse.

PensionatiLa nostra gestione – così comequella degli “esodati”, la cui etàmedia è prossima alla nostra - è ti-picamente passiva, ma viene com-pensata dalla gestione attiva delPersonale in servizio, come accadein tutte le Casse sanitarie esistenti,in base ai principi della “mutua-lità” e della “solidarietà”.I nostri quattro rappresentanti inConsiglio si battono per mantene-re uguali prestazioni per tutti gliiscritti, senza alcuna distinzione dicategoria (Attivi, Esodati o Pensio-

nati), ma ultimamente sta matu-rando sia nella Banca che, ahimè,anche in alcune componenti sin-dacali l'opinione che si debba per-venire ad una gestione distinta, nelsenso che ciascuna categoria deveessere autosufficiente e, in caso didisavanzo, si debba procedere me-diante aumento delle contribuzio-ni e/o taglio di prestazioni.Purtroppo così è al Sanpaolo, equesto ovviamente ci danneggia.Intesa Sanpaolo è tornata a pro-porre una radicale revisione, sullafalsariga di quanto già fatto nel2007, in vista della creazione di unFondo integrativo di assistenzasanitaria del Gruppo Intesa San-paolo che andrebbe ad unificare letre gestioni esistenti: Cassa Sanita-ria Intesa (la nostra), Cassa Sanita-ria Sanpaolo, Fondo interno C.RPadova e Rovigo, oltre alle molte-plici realtà attualmente gestite tra-mite Polizze Assicurative (es. Ban-conapoli).

Queste le principali novità in di-scussione:1. costi di gestione (ordinaria e

straordinaria) a carico dellaBanca, entro limiti determinati;

2. gestione amministrativa dellepratiche di rimborso affidata inoutsourcing, cioè ad un enteesterno;

3. gestione contabile separata indue specifiche sezioni: Persona-le in servizio e Personale inquiescenza;

4. meccanismi di solidarietà e so-stenibilità: possibilità di desti-nazione di parte dei saldi positi-vi degli iscritti in servizio a fa-

vore dei Pensionati, laddove ri-chiesto; in caso di passività del-la/e sezioni, necessità di proce-dere alla revisione delle presta-zioni e/o contribuzioni sino alraggiungimento dell'equilibrio;

5. Governance, affidata ad unConsiglio Direttivo i cui Consi-glieri vengono: nominati dallaBanca (6), eletti dagli Iscritti“attivi” (6), eletto dagli IscrittiPensionati (1);

6. contribuzione su doppia formu-la: parte fissa per ogni iscritto(pagata per i Dipendenti dallaBanca e dai Pensionati per sémedesimi) e parte variabile sinoa concorrenza; per esempio, sela parte “fissa” fosse € 900 e lapercentuale complessiva 2,3%,il Collega versa la fissa e la dif-ferenza sino a concorrenza dellapredetta percentuale; qualorainvece la percentuale fosse infe-riore ad € 900, tale cifra diventail contributo dovuto: quindiuna specie di “minimo” per tut-ti i Pensionati.

* * *Per fornire qualche dato utile acomprendere il pericolo che stia-mo correndo, vi segnalo che nellanostra Cassa il bilancio 2009 evi-denzia:− per gli attivi uno sbilancio posi-

tivo contributi/prestazioni pariad € 8,3 milioni;

− per gli esodati (la cui età è assaivicina alla nostra) uno sbilancionegativo pari ad € 2,4 milioni;

− per i pensionati uno sbilancionegativo pari ad € 6,8 milioni.

a pagina 6

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CCassa Sanitaria anno 40°, numero 101, giugno 2010

Questi semplici dati ci dicono, intutta chiarezza, che la mancanza diun esplicito meccanismo di com-pensazione fra attivi ed altri pro-vocherebbe una pesante ricadutasulla nostra categoria, con conse-guenti revisioni in aumento deicontributi ed in diminuzione delleprestazioni.La discussione fra Banca e Orga-nizzazioni sindacali è in corso apartire dal 19 maggio 2010; ci sia-mo fatti parte attiva con i Sindaca-ti, non essendo presenti alle tratta-tive, per ottenere un puntuale ag-giornamento delle trattative, pre-cisando che la nostra categoria:• non accetta alcuna forma di di-

scriminazione che violi i principidi solidarietà e mutualità, sempre

rispettati nella storia delle relazio-ni sindacali nel nostro Paese;

• si riserva di agire in ogni sedeopportuna per contrastare que-sto ennesimo tentativo di inter-ferenza operato dall'Azienda, alloscopo di dividere le categorie,con l'offerta di farsi carico deicosti operativi quale controparti-ta, pur senza quantificarne laconsistenza (nel 2009 circa 3,1milioni di €);

• per unanime espressione deiquattro Consiglieri presenti inrappresentanza del Personale inquiescenza, ha altresì dichiaratodi essere disponibile ad esami-nare eventuali correttivi specifi-ci, per assicurare un equilibriocomplessivo della Cassa, tenen-do peraltro conto del fatto che

il nuovo modello contributivosopra descritto potrebbe da soloassicurare tale equilibrio, a con-dizione che si mantenga co-munque l'unitarietà delle cate-gorie nella Cassa.

Se è vero, come è vero, che “l'u-nione fa la forza”, questo è il mo-mento di dimostrarlo, per contra-stare una chiara tendenza da partedi Intesa Sanpaolo di trasformareradicalmente la Cassa Sanitaria,con nefaste conseguenze per il Per-sonale in quiescenza e per i proprifamiliari.

Sergio Marini

Consigliere ANPEC (Associazione Nazionale

Pensionati Esodati Comit)

segue da pagina 5

Imposta di bollo sui Depositi Amministrati In risposta ai nostri interpelli con i quali segnalavamo il mancato rimborso dell’imposta di bollo erroneamenteapplicata sul Deposito Amministrato collegato al conto di accredito della pensione, abbiamo ricevuto la seguentelettera di chiarimenti che pubblichiamo integralmente.

La risposta di Intesa Sanpaolo Torino, 31 marzo 2010

Egregio Presidente,

Con la presente siamo lieti di comunicare alla Vostra spettabile Associazione di essere pervenuti ad unarisoluzione delle problematiche informatiche che hanno determinato un’errata applicazione dell’imposta dibollo sui depositi amministrati collegati ai conti di accredito della pensione degli Associati.

Pertanto, in data 23 marzo u.s. con causale “storno scrittura” abbiamo provveduto al rimborso sui sud-detti conti dei bolli erroneamente addebitati nel secondo e terzo trimestre 2008.

Nel riformulare a Lei e ai Vostri associati le scuse per le anomalie verificatesi, Le porgiamo distinti saluti.

Intesa Sanpaolo S.p.A.Divisione Banca dei TerritoriDirezione Marketing Privati

Enti e OrganizzazioniTito Nocentini

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anno 40°, numero 101, giugno 2010 BBanche

Condizioni agevolate di altre bancheChi visita abitualmente il nostro sito ha già avuto modo di prendere nota e valutare le agevolazioni offerte ai no-stri soci da Carimilo e da Banca Popolare di Sondrio. Per doverosa completezza di informazione pubblichiamoanche nel Giornale un quadro delle condizioni di favore proposte dalle citate Aziende di credito ai nostri iscrittiche volessero stabilire un rapporto bancario con le stesse, precisando che tali condizioni sono in vigore al mo-mento di andare in stampa. Facciamo nuovamente presente che l’iniziativa è partita dalle banche offerenti, alle quali gli interessati devonorivolgersi direttamente per prendere decisioni in assoluta autonomia. Dato l’aspetto personale di tali decisioni,l’Associazione ha scelto di astenersi dal fornire suggerimenti e ancor meno raccomandazioni. Per questo motivo,confidando nella loro comprensione, invitiamo i soci a non telefonare in Segreteria per precisazioni o altro.

Tasso creditore su c/a Attuale 1,00%

Tasso debitore su c/c e/o operazioni difinanziamento

Verrà concordato di volta in volta, a condizioni di partico-lare favore

Spese fisse di tenuta conto EsentiSpese unitarie per operazione Esenti, per operazioni illimitatePeriodicità di liquidazione interessi TrimestraliSpese per produzione estratto conto EsentiDomiciliazione delle utenze Gratuita

SCRIGNO Internet Banking

Pagamenti on line bollo auto, mod. F23 – F24: € 0,00Pagamenti on line di MAV e RAV: € 0,00Pagamenti on line del canone TV: € 2,00Bonifici on line: € 1,50

Carta BANCOMAT Esente

Prelevamento BANCOMATGratuiti su sportelli ATM della bancaPrelevamenti su sportelli ATM di altri istituti:

40 gratuiti/anno, successivi € 1,30

Custodia e amministrazione titoli Esente

Negoziazione titoli

Obbligazioni Italia: 0,15%Obbligazioni estere: 0,20%Azioni Italia: 0,30%Azioni estere: 0,50%

BANCA POPOLARE DI SONDRIO

La Banca si riserva di modificare le condizioni inbase all’andamento dei mercati finanziari, dandonepreventiva comunicazione. Conferma inoltre lapossibilità di accedere al credito al consumo e aimutui per acquisto e ristrutturazione di abitazioni.Gli importi erogati e le relative condizioni econo-miche, comprese le spese di istruttoria, verrannoconcordati di volta in volta, sulla base delle carat-teristiche delle operazioni. Precisa che tutte le con-dizioni economiche riservate ai soci dell’Associa-

zione Pensionati CARIPLO e Banca Intesa potran-no essere riconosciute anche alle cointestazioni confamigliari conviventi o con parenti in linea diretta.Ai rapporti riferiti solamente a famigliari degliiscritti verranno invece riservate condizioni daconcordarsi di volta in volta, ma, comunque, diparticolare favore. Per quanto attiene all’aperturadi depositi a risparmio in capo agli iscritti o coin-testati con famigliari conviventi la Banca confermail tasso praticato sul conto corrente.

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anno 40°, numero 101, giugno 2010BBanche

Spese fisse di gestioneSpese per operazione € 0,00Canone periodico/spese forfetarie € 0,00Numero di operazioni comprese nel forfait IllimitateSpese di invio estratto conto (ogni invio) € 0,00Spese di liquidazione € 0,00Imposta di bollo Nella misura pro tempore vigente

Spese variabili di gestioneComunicazioni trasparenza e/o documenti sintesi € 0,00

Remunerazione delle giacenzeTasso creditore annuo nominale Tasso unico 0,75%

Valute sui versamentiContanti Giorno del versamentoA/C emessi dalla stessa Banca Giorno del versamentoA/C emessi da altre Banche 1 giorno lavorativoA/B stessa Banca e stesso sportello Giorno del versamentoA/B su piazza e nostro Istituto 2 giorni lavorativiA/B fuori piazza 2 giorni lavorativi

CARIMILO SPACondizioni valide fino al 31-12-2010 per PENSIONATI E FAMILIARI (anche non conviventi) APE

OPERATIVITÀ CORRENTE E GESTIONE DELLA LIQUIDITÀ

Carta Bancomat/PagoBancomatCarta di debito (cosiddetta carta Bancomat) € 0,00Commissione per prelievi effettuati in Italia– su sportelli Bancomat stessa Banca € 0,00– su sportelli Bancomat altra Banca € 0,00

Carta di credito/multifunzioneQuota associativa € 0,00Limite di utilizzo (plafond) Da € 1.300,00Carta aggiuntiva € 0,00Blocco Carta € 0,00E/C mensile € 1,50

Libretto degli assegniCosto singolo libretto € 0,00

UtenzePagamento con domiciliazione € 0,00

BonificiBonifici ordinari Italia € 0,00

Servizio di accesso ai canali remotiInternet Banking informativo e/o dispositivo € 0,00Internet Banking dispositivo + trading € 0,00 per i titolari di deposito titoli

SERVIZI DI PAGAMENTO

Fido di C/C

Tasso debitore annuo nominale 2% fino a 3 mensilità di pensione/stipendio, comunque 1% superiore al tasso creditore

Commissione massimo scoperto entro fido 0,00 %Commissione mancato utilizzo 0,00 %Spese di istruttoria € 0,00Spese di liquidazione interessi debitori € 0,00

SERVIZI DI FINANZIAMENTO

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BBancheanno 40°, numero 101, giugno 2010

Mutui 1° e 2° casa (salvo merito creditizio senza limiti di importi con tasso minimo 3%)Loan to cost fino all’80% Fino a 30 anni a tasso variabile eu 3 mesi + spread 1,3%Loan to cost compreso tra 60 e 70% Fino a 30 anni a tasso variabile eu 3 mesi + spread 1%Loan to cost compreso tra 40 e 60% Fino a 30 anni a tasso variabile eu 3 mesi + spread 0,85%Spese di istruttoria 0,25% dell’importo nominale del mutuo deliberato

Deposito titoli a custodia e amministrazioneDiritti custodia e amministrazione titoli € 0,00Spese per invio posizione titoli € 0,00Imposta di bollo € 0,00

Operatività su titoli allo sportello

Sottoscrizione BOT

0,05% per buoni con durata pari o inferiore a 170 giorni, 0,10% per buoni con durata compresa tra 171 e 330 giorni,0,15% per buoni con durata pari o superiore a 331 giorni.Diritto fisso: 0

Negoziazione Obbligazioni e titoli di Stato quotati Italia 0,20% minimo € 10,00Negoziazione Azioni quotate Italia 0,30% minimo € 10,00

Negoziazione Azioni quotate estere 0,30% minimo € 30,00 – 40,00 in relazione ai mercati dinegoziazione

Diritto fisso € 0,00Operatività su titoli canale Internet

Sottoscrizione BOT

0,05% per buoni con durata pari o inferiore a 170 giorni, 0,10% per buoni con durata compresa tra 171 e 330 giorni,0,15% per buoni con durata pari o superiore a 331 giorni.Diritto fisso: 0

Negoziazione Obbligazioni e titoli di Stato 0,185% minimo € 5,00 massimo € 25,00Negoziazione Azioni Italia 0,185% minimo € 5,00 massimo € 25,00Diritto fisso € 0,00

Risparmio GestitoFondi: commissione sottoscrizione esente

SERVIZI DI INVESTIMENTO

Tasso Quello tempo per tempo vigente per il c/cSpese per operazione € 0,50Bollo Nella misura pro tempore vigenteCosto libretto € 0,00Spese fisse annuali € 0,00Estinzione € 10,00

LIBRETTI RISPARMIO

CARIMIPLO SPA precisa che il rilascio delle carte dicredito è a costo zero per il richiedente e che per i pen-sionati è prevista la possibilità di ottenere uno scopertodi c/c per un importo pari a tre mensilità di pensione;

ovviamente la Banca è disponibile a considerare incre-menti di detto ammontare. Inoltre è possibile la con-cessione di prestiti personali sotto forma di aperture dicredito semplice al tasso fisso, allo stato attuale, del 3%.

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GGita sociale anno 40°, numero 101, giugno 2010

La gita sociale del 2010 si svolgerà in due località posteai margini dell’anfiteatro morenico gardesano e precisa-mente a Borghetto sul Mincio e al Parco Sigurtà di Va-leggio, in provincia di Verona. Il programma della gitaprevede al primo punto la visita di Borghetto, dove unaguida condurrà i partecipanti attraverso l’antico villag-gio con i vecchi mulini per la macina dei cereali, il ca-stello Scaligero con la Torre Tonda, che è quanto rima-ne del primitivo maniero del X secolo, Palazzo Guarien-ti e la bella chiesa di San Pietro. La visita prosegue conla poderosa diga-ponte, costruita nel 1393 per GianGaleazzo Visconti, lunga quasi 600 metri. Dopo la so-sta per il pranzo il pomeriggio sarà dedicato alla visitalibera del Parco Giardino Sicurtà. Si potrà passeggiareper i viali del parco, immersi nel verde di una dellerealtà botaniche e paesaggistiche più belle d’Europa. Alle casse sarà consegnata al visitatore una piantina cheillustra i punti più interessanti raggiungibili a piedi condue distinti percorsi della durata di circa 50 minuti cia-scuno. Chi volesse vedere il parco comodamente sedu-

to, può usare il trenino elettrico che compie il girocompleto del parco in circa mezzora.La gita avrà luogo sabato 9 ottobre 2010. La Segrete-ria dell’Associazione fornirà agli interessati il pro-gramma della giornata e i moduli di iscrizione a par-tire dal 28 giugno.

In gita a Borghetto e al Parco Sigurtà di Valeggio sul Mincio (Vr)

MERCATINO IMMOBILIAREL’Associazione non assume alcuna responsabilità per le questioni che a qualsiasi titolo, in relazione agli an-nunci, dovessero sorgere fra le parti interessate.

MILANO Adiacenze viale Espinasse vendesi appartamento ottimo stato composto da ingresso, soggiorno con angolo cottura,ampia camera letto, bagno, solaio, biesposto. 3° piano con ascensore. Monzini Maria Luisa / tel. 02 2611.1151 oppure 02 20.49.697

MILANOAdiacenze viale Umbria vendesi bilocale di mq 70 più cucina abitabile e servizi, balcone, piano alto. Prezzo. € 280.000.Giraldi Francesco / cell. 320 97.11.783

Hanno collaborato a questo numero:Giovanni F. Catenaccio, Ermanno Cavagnera, Dorval Deganis, Pietro Locatelli, Dante Manara,

Sergio Marini, Giuseppe Passaglia, Aurelio Pellegrini, Giorgio Sacchi, Luigi Serafini.Le foto sono di Ermanno Cavagnera.

I racconti della NormannaÈ il titolo dell’ultima fatica letteraria del nostro collega Giancarlo Maderna, che segnalo ai nostri soci. Il volume, edito dalla ACR – Il Mulino, si compone di sedici lunghi racconti. Chi fosse interessato ad aver-ne copia può rivolgersi al sottoscritto presso l’Associazione Pensionati il martedì e il mercoledì mattina.

Luigi Serafini

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RRicordianno 40°, numero 101, giugno 2010

Ricordi e tristi realtàNon vorrei apparire patetico ed es-sere giudicato come una di quellepersone che vivono solo di ricordie non intendono aprirsi alle realtàdel modo d’oggi. Di fatto, però,prima di mettermi davanti alla ta-stiera del mio computer per ripor-tare queste riflessioni, ho fatto unbreve esame di coscienza e mi sonodetto che potevo anche rischiare diapparire legato ai ricordi, ma pote-vo anche certamente affermare didisporre di alcuni elementi del tut-to obiettivi che possono essere og-getto di valutazione oggi, anche seavrei preferito non conoscerli.Credo che tutti ricordino quandoesisteva Cariplo e con essa quellache era la nostra proprietà: la Fon-dazione Cariplo. Erano certamen-te un'unica cosa, al punto che gliAmministratori di Cariplo eranogli stessi Commissari della Fonda-zione, anche se la nomina in Fon-dazione era allargata ad altri. Eracosì vero, che tutti venivano chia-mati Commissari. Insomma, Cari-plo si identificava con la Fonda-zione e viceversa.Poi siamo andati in Borsa; anzino, perché siamo stati fermati al-l'ultimo giro e vi è chi andava af-fermando che la motivazione do-

veva essere ricercata nel fatto che,grazie al notevole patrimonio diCariplo, avremmo dovuto imbar-care il "debole" Ambroveneto, ilquale, essendo allora banca quota-ta, formalmente ci doveva acqui-stare. Così è nata Intesa; poi è ve-nuta avanti Comit e poi il Sanpao-lo di Torino e da queste unioni so-no apparsi diversi loghi e nomi fi-no alla nuova ultima denomina-zione sociale.Questa è storia; possiamo discute-re fin che vogliamo, ma il percorsoè fatto ed è questo, riassunto ov-viamente per linee essenziali.Quello che mi lascia allibito è che,in tutti questi passaggi e fusioni, laFondazione Cariplo risulta oggiavere in portafoglio azioni di Inte-sa Sanpaolo limitatamente a unaquota del 4,7 % dell'intero capita-le sociale. Mi lascia veramentesconcertato anche il solo pensareche la Fondazione C.R. di Padovae Rovigo detenga una partecipa-zione superiore (4,9 %). Il presente confronto non vuoleassolutamente mancare di conside-razione verso questa rispettabilissi-ma Fondazione; anzi, complimen-ti per l'ottima scalata alla parteci-pazione in Intesa Sanpaolo, ma,

molto semplicemente, mi sareiaspettato cose assai diverse per lanostra Fondazione Cariplo. Vederediluito il patrimonio Cariplo al4,7 % in Intesa Sanpaolo non mipare sia facile da accettare.Con tecnicismi e argomentazioni

di alta finanza ci sarà certamentechi è in grado di assicurare giusti-ficazioni a tale risultato comescambi azionari, altre acquisizionidi partecipazioni e così via. Purcon tutte le giustificazioni possibi-li, per me questa rimarrà una tristerealtà, perché è indiscusso che laFondazione Cariplo e la Sua Cari-plo sono state dei pilastri su cui siè costruita questa nuova granderealtà bancaria (Intesa Sanpaolo)e, vedere questo nuovo scenario,lascia al fondo molta amarezza incoloro i quali con tanto lavoro, fa-tica e dedizione, come dipendentidel Gruppo Cariplo, hanno con-tribuito a costruire quel grandepatrimonio.Non ho la presunzione di volereanche far riflettere coloro che han-no gestito la Fondazione sulla basedi queste discutibili strategie, an-che perché questo sarebbe tuttoun altro capitolo.

Pietro Locatelli

L’angolo delle poesieCompleannoOggi, un anno in più!Cosa vuoi che sia?Ma sono 77! Beh, una bazzecola.Non guardare le rughe,ascolta il tuo cuore.Domani sarai appena nato!E comincerai un’alba a sorpresa,di nuovo, per scalare la vetta …della Vita.Meglio ignorare la quota,tanto c’è il sole … della Fede!

Angelo Pastori

Stella cadente

Notte d’agosto: dalla poltrona in giardinoscrutava con ansia nel cieloper cogliere una stella cadente.

Essa gli cadde innanzi;lui fu felicee si assopì sorridendo.

Ma la fiamma lo avvolse, anche il roseto cancellòe il solitario pinodel grande giardino.

Era caduta la ciccadi una Muratti lightal Ragionier Crocetti3° piano, scala B.

Pedro

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SSantuario anno 40°, numero 101, giugno 2010

Il Santuario di San Giuseppe, la chiesa dei “cariplini”

Qualche tempo fa ho partecipatoa una visita guidata della chiesa diSan Giuseppe in via Verdi a Mila-no, davanti alla quale i “cariplini”erano soliti sostare in attesa di ri-prendere il lavoro pomeridiano,soprattutto quando l’intervallo peril pranzo era di due ore. Non avreimai immaginato che questa chiesaavesse un posto di tale rilievo nelpanorama architettonico dellacittà di Milano! Citata nei testi distoria dell’arte come uno dei mi-gliori esempi del barocco milane-se, situata nella ex contrada di SanGiuseppe, essa fu eretta nei primianni del 1600 sul progetto definiti-vo dell’architetto Francesco MariaRichini e aperta al culto nel 1616.Ma perché nacque la chiesa di SanGiuseppe, la prima in assoluto de-dicata da Milano a questo santo?Sul piano teologico per molti se-coli San Giuseppe fu consideratouna figura secondaria, e solo a par-tire dal 1300, grazie a San France-sco e ai predicatori francescani, siebbe un recupero del suo ruolo. AMilano il culto per questo santorisale al 1440, quando la festa diSan Giuseppe appare per la primavolta nel calendario liturgico am-brosiano. Alcuni anni dopo (1459)la Confraternita dei Falegnami edei Carpentieri lo adottò come pa-trono, con diritto ad una cappellain Duomo, proprio di fronte allacappella degli Orefici (bellissimala vetrata dedicata a Sant’Eligio,loro patrono, visibile ancora oggiin fondo alla navata destra dellanostra cattedrale).Sotto gli Sforza il culto per il santoacquisì maggiore solennità per un

fatto politico. Alla morte di France-sco Sforza, avvenuta l’8 marzo1466, il figlio e successore GaleazzoMaria, che si trovava in Francia,rientrò solennemente a Milano il19 marzo assumendo il potere. Perringraziamento venne dichiaratofestivo il giorno di San Giuseppe efu costruito un altare in Duomo(distrutto nel XVII secolo).Nel 1503, circa cento anni primache il Richini vi costruisse l’attualechiesa, sullo stesso posto il frate

minore Francesco da San Colom-bano fondò il “Luogo pio di SanGiuseppe”, costituito da una casacon annessa una sala capitolare euna piccola chiesa per le devozio-ni. Il rinnovamento della vita reli-giosa voluto dal cardinale CarloBorromeo investì anche i Luoghipii, che dovettero obtorto collo ade-guarsi alle sue direttive. La norma-tiva introdotta prevedeva che talienti fossero gestiti da dodici Gen-tiluomini che dovevano operare

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SSantuarioanno 40°, numero 101, giugno 2010

fattivamente a favore delle fanciul-le indigenti da maritare fornendoloro una dote, aiutare gli studentipoveri con borse di studio e in ge-nerale praticare la carità. Il Luogo pio di San Giuseppe ven-ne abolito nel 1784 a seguito diun dispaccio reale di Giuseppe II.La chiesa tuttavia si salvò, diven-tando sussidiaria della parrocchiadi Santa Maria del Carmine, e neidecenni successivi si arricchì di al-tre pregevoli opere d’arte. Ma perla nostra storia è cruciale il 14agosto 1878, giorno in cui l’Am-ministrazione della Cassa di Ri-sparmio, che otto anni prima ave-va acquisito l’edificio della canoni-ca, acquistò anche la chiesa di SanGiuseppe e l’area antistante (l’at-tuale largo Victor De Sabata).Osservandola dall’esterno, la chiesaattuale si presenta con una facciataa due ordini raccordati da volutedove, al centro, è rappresentata laSacra Famiglia, mentre nella partebassa, a sinistra e a destra rispetti-vamente, si trovano le statue diSan Pietro (con le chiavi in mano)e San Paolo (con la spada). In alto,sul secondo ordine della facciata, visono le statue di San GiovanniBattista (a sinistra) e di San Gio-vanni Evangelista (a destra).Entrando, si nota subito la pavi-mentazione realizzata con gli stessi

marmi usati per il Duomo di Mi-lano. Degno di attenzione è soprat-tutto il bellissimo disegno centrale,i cui raggi sono l’esatta proiezionedei costoloni della cupola. Esami-nando l’aula ottagonale centrale sipossono ammirare quattro grandistatue poste agli angoli delle pareti.Si tratta di profeti dell’Antico Te-stamento: Daniele, Ezechiele, Ge-remia e Isaia.Sopra l’altare laterale destro vi èuna pala del Procaccini rappresen-tante la morte di San Giuseppe, incui l’autore dipinge il santo mo-rente prima che Gesù inizi la suavita pubblica. Accanto al letto dimorte si possono vedere la Ma-donna e Gesù (cosicché alla Tri-nità celeste si affianca la Trinitàterrena) affiancati dai santi mila-

nesi per eccellenza: Ambrogio, Bar-naba e Carlo Borromeo. Sull’altareopposto si trova una pala del Ghe-rardini, detto il Ceranino (era il ge-nero del Cerano), con lo sposaliziodi Maria e Giuseppe. Due altariminori affiancano il presbiterio: suquello di sinistra vi è un dipinto diGiovanni Stefano Donadi detto ilMontalto (La Predica del Battista);su quello di fronte campeggia unatela di Andrea Lanzani che raffigu-ra la fuga in Egitto.Sopra l’altare centrale si può am-mirare la statua di San Giuseppein prezioso marmo di Carrara af-fiancato da due statue allegorichedelle virtù: quella a sinistra, con inmano una colomba, riproduce laCastità, quella a destra, affiancatada un unicorno, la Verginità. Nelpaliotto dell’altare il bassorilievoricorda la morte del Santo, mentresulla porta del tabernacolo è rap-presentato un episodio del re Da-vide ricordato da Gesù.Questa è la chiesa di San Giuseppe,la chiesa dei “cariplini”, con le suepenombre e i suoi silenzi, davantialla quale siamo passati migliaia divolte, alcune volte di corsa perchéeravamo in ritardo, altre volte ve-dendola ma senza osservarla con at-tenzione, mentre si passeggiava inattesa di rientrare a laorà.

Dorval Deganis

La piacevole sorpresa di scoprire, dopo quasi cinquant’annidal primo incontro, la vera bellezza del Santuario di SanGiuseppe conferma la tendenza a trascurare il bello che cicirconda. Ciò vale in particolare per Milano, che le sue co-se più preziose le lascia vedere solo a chi le sa cercare. Ag-giungo due brevi annotazioni all’articolo dell’amico Dega-nis. La prima è che la Cariplo ha dedicato alla sua chiesadue monografie: Il San Giuseppe del Richini, scritta daMons. Enrico Cattaneo ed edita nel 1957, e La chiesa diSan Giuseppe nella storia artistica milanese dal Cinque-cento all’Ottocento, opera della storica dell’arte Simonet-

ta Coppa, pubblicata nel 1997. La seconda è che la chiesadi San Giuseppe rischiò più volte di essere demolita. A sal-varla definitivamente – mi raccontò un giorno EttoreCajelli – fu il cardinale Schuster d’intesa con il PresidenteDe’ Capitani. Ne trovo conferma nella frase che chiude ilsaggio di Mons. Cattaneo: “… il Cardinale Alfredo Il-defonso Schuster, valutando storicamente la bella chiesa,volle ridonarla all’antico onore di Santuario con decretodel 15 novembre 1931. Ed il 22 aprile 1945, mentre Mi-lano viveva nel timore e nella speranza, consacrava la chie-sa, come supplice preghiera per la salvezza della città”.

e.c.

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SSocietà anno 40°, numero 101, giugno 2010

� Maleducazione (in) metropolitana �Frequento quotidianamente lametropolitana milanese e semprepiù spesso avverto la sensazione ditrovarmi in una specie di “cortedei miracoli”: borseggiatori, accat-toni con cellulare, musicanti, po-veri relitti umani privi di gambe odi braccia, mentecatti dallo sguar-do ebete, “punkabbestia” con gros-si cani senza guinzaglio (fortunata-mente più intelligenti deipadroni). Anche in que-sto ambiente, che eufe-misticamente definireicolorito, si manifesta unodei segni distintivi deitempi in cui viviamo: ladilagante maleducazione,che l’ignoranza domi-nante rende ancor più fa-stidiosa. È una forma diinciviltà trasversale a tut-ti i ceti sociali, a tutte leetà, a tutte le etnie e atutto il paese, a giudicareda quanto si vede, si sen-te e si legge: una maledu-cazione globale, insom-ma. E i diversi, ossia lepersone educate, sonoindifesi quando non svil-laneggiati. Nessuno ormai cede ilposto agli anziani, ai disabili e alledonne incinte, salvo qualche raramosca bianca (di solito pensiona-ti), ed è altrettanto impensabileche qualcuno chieda “permesso”oppure dica “scusi”, due parole in-trovabili nel lessico imperante.Purtroppo, ad aggravare la situa-zione concorrono anche le mode,come l’uso degli zaini, sempre piùingombranti, al posto di borse ecartelle: questione di gusti, maquando si entra in una vettura, la

logica, prima dell’educazione, vor-rebbe che li si tenesse per mano,evitando di farne un corpo con-tundente. L’alternativa allo zaino èil trolley, la valigia con le rotelleche si usa trascinare con decisanoncuranza senza preoccuparsi dieventuali ostacoli (quasi sempre gliarti inferiori altrui). Vengono infi-ne le carrozzine e i passeggini che,

oltre ad avere dimensioni e ruoteda camion, sono usati come arietiper abbattere colui che, incauta-mente, non si scansa al passaggiodegli orgogliosi genitori. Quando mi trovo in simili situa-zioni provo una crescente insoffe-renza, che talvolta mi induce areagire bruscamente. Passato il di-sappunto, mi chiedo se per casonon stia diventando un noiosobrontolone, ma mi autoassolvo su-bito, perché, parafrasando una ce-

lebre battuta, non sono io ad esse-re insofferente ma loro ad esserescreanzati (mi si passi il terminedesueto).Comunque, questi comporta-menti incivili diventano ancorpiù irritanti quando si verificanoin situazioni ambientali fastidio-se. D’estate, ma non solo, a chientra in una vettura del metrò

può capitare di essereinvestito da una folatadi miasmi e afrori, siaautoctoni sia interna-zionali, provenienti in-differentemente da chiindossa abiti firmati eda chi veste di stracci.“Et l’odeur du métrome revient aussitôt …”cantava Mouloudij inLe mal de Paris, sigladella fortunata serie te-levisiva del Commissa-rio Maigret, magistral-mente interpretato daGino Cervi. Non soquale percezione olfat-tiva avesse colpito l’ar-tista franco-algerinoquando compose quel-la bella canzone, maescludo che avrebbe

trovato una così felice ispirazionese, invece di trovarsi nel métro pa-rigino, fosse entrato in una vettu-ra della MM di oggi. Quel versomi ricorda un vecchio calembourappreso anni fa da un simpaticocollega. “Quando avvertono ef-fluvi sgradevoli - mi diceva - i mi-lanesi traducono in francese l’e-spressione ‘odore di spade e discudi’, ma la pronunciano in per-fetto dialetto meneghino”.

Ermanno Cavagnera

Messaggio pubblicitario del Comune di Milano per l’Expo (aprile 2010).

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AAnagrafeanno 40°, numero 101, giugno 2010

Sono entrati a far parte della nostra Associazione e li accogliamo con un cordiale“benvenuti!”:Abbiati Ernestina (Chiavari), Accorsi Elena (Milano), Addesa Mario (Triuggio), Aliverti Rita Daniela(Milano), Angè Bruna (Milano), Bacci Nello (Vanzago), Bellomi Guglielmo (Melegnano), Benzonelli Vel-leda (Garlasco), Bernardinello Maria Maddalena (Milano), Bertulio Elisa (Pregnana Milanese), BorghiMaria Teresa (Milano), Bovio Sandro (Bellinzago Novarese), Bracchi Candida (Grignasco), BrugnerottoLidia (Milano), Bussolo Giuseppe (Voghera), Camiglia Maddalena Bice (Menaggio), Carugo Cesarina(Milano), Casati Patrizia (Milano), Castelli Giovanna Jone (Milano), Cattabriga Maria Grazia (Milano),Cerri Giovanna (Milano), Cigoli Patrizia (Milano), Corno Marialuisa (S. Pietro all’Olmo di Cornaredo),Costevi Giuliana (Milano), Cutrona Agata (Segrate), Dall’Aglio Geremia (Vigevano), Della Pace Angela(Milano), Falchetti Rosolino (Goito), Fantino Valeria (Agrate Brianza), Ferrari Gabriele (Settimo Milane-se), Ferreri Nicola (Bresso), Galbusera Carlo Giuseppe (Giussano), Giardini Italo (Gorgonzola), Grado-gna Rosalba (Casorezzo), Grieco Caterina (Cologno Monzese), Laus Giuseppina (Milano), LedeanFrançoise (Milano), Lisci Ottavio (Milano), Lisi Antonio (Biassono), Magni Marisa (Erba), Maiello Raf-faele (Casorezzo), Malgrati Carlo (Vanzago), Marchesini Laura Loredana Maria (Milano), MascheroniGiovanni (Sant’Angelo Lodigiano), Mauri Gianni (Seregno), Mazzone Maria (Milano), Mereghetti Nadia(Baranzate), Meroni Alda (Caronno Pertusella), Minerva Marisa (Brescia), Mitta Lidia Flavia (Calolzio-corte), Mongelli Nicoletta (Milano), Montagna Lucia (Milano), Mossotti Daniela Marcella (Milano),Nolli Bruna (Cremona), Paggi Federico (Cusano Milanino), Pastori Giuseppina (Desio), Pentasuglia Pa-squale (Pieve Emanuele), Pinotti Francesca (Milano), Pisoni Lidia (Buscate), Pollice Vincenzo (Milano),Porro Lucia (Baruccana di Seveso), Pozzi Angela (Bollate), Protti Marco (Torre d’Arese), Raffaeli MariaTeresa (Ca’ d’Andrea), Rena Carmela (Arese), Resta Nicoletta (Viadana), Rovelli Enrico (Vimercate),Ruggeri Nadia (Vignate), Samarati Rita (Tribiano), Sessa Camillo Maria (Vermezzo), Sette Ada (Brescia),Tocalli Santo (Morbegno), Uboldi Eraldo Pietro (Peschiera Borromeo), Uboldi Mirella (Milano), Verga-glia Luiselda (Rho), Zacchi Gaetana (Monza).

Ci hanno lasciato:Alborghetti Mario, Annacondia Rosa, Armandola Giuseppe, Baldini Antonietta, Barberini Luigina, Baz-zani Giuseppe, Bizioli Alma, Bocca Emilio, Bollani Germana, Borroni Chiara, Bosi Giuseppina, BrivioElsa, Camana Luigi, Campagnaro Luigia, Campiglio Jean Victor, Cappello Ciro, Casella Carlo Alberto,Cattaneo Alberto, Chiesa Norma, Cini Domenico, Crapella Maria, Crippa Attilio, De Marco Mario,D’Auria Enrica, Falavena Federico, Faverzani Gianluigi, Ferrari Ida, Ferraris Elvio, Gabrieli Gianvincen-zo, Giltri Carlo, Giorelli Giovanni Battista, Guarnori Carla, Guffanti Giovanni Battista, Guzzetti Luigi,Inzeo Leonardino, Labò Elda, Maderna Eugenio, Mantova Mara, Marconi Alessandro, Mariani OresteSilla, Mariano Annamaria, Marsico Giovanni, Massone Vittorio, Mauri Pietro Giovanni, Milanesi Giulio,Minotti Maria Luisa, Miotti Domenico, Musolino Enrico, Nava Giovanni, Nera Anna Maria, PasottiLuigi, Perdomini Emilio, Perego Alfredo, Pozzi Letizia, Raimondo Teodoro, Ressico Silvana, Riboni Car-lo, Ronzoni Battista, Rudoni Maria, Sacchi Francesca, Salmoiraghi Cesarino, Sangiorgio Giannino, Scop-pini Luigi, Sguazzi Ester, Spadari Giuseppe, Tamarozzi Romeo, Tongini Folli Giovanni, Vanotti Giuseppi-na, Villa Vittorio, Zampini Antonio, Zanchi Liliana.

L’Associazione esprime alle famiglie il suo partecipe cordoglio.

Anagrafe Situazione al 31 maggio 2010

Page 16: Il Giornale dei Pensionati della “Ca’ de Sass” giugno 2010.pdf · Il primo argomento da affrontare riguarda l’analisi del bilancio ... tunatamente nel corso dell’anno in

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SSegreteria anno 40°, numero 101, giugno 2010

Notizie

Direttore Responsabile: Giovanni F. Catenaccio - Redattore: Ermanno CavagneraTestata: Alberto Locatelli

Grafica, Impaginazione, Stampa: Areaimmagine - MilanoDirezione, Redazione e Amministrazione: Via dell’Unione, 1 - Milano

Registrazione: Tribunale di Milano n.127 del 18 Aprile 1975 (licenziato alle stampe il 8/6/2010 - tiratura 5.500 copie)

visitate il nostro sito Webwww.pensionaticariplo.it

per la nostra posta elettronicae-mail: [email protected]

NOTIZIE IN BREVE DALL’ASSOCIAZIONE

LA SEGRETERIA INFORMA Gli uffici dell’Associazione Pensionati resteranno chiusi dal 9 al 16 agosto compresi. I recapiti telefonici sono 02-866.497 e 02-877.253. Fax diretto: 02-86.99.36.24.

CONSULENZE• Rag. Giorgio ARDORE - Problemi di carattere assistenziale (case di riposo)

- Problemi di carattere assicurativo

• Rag. Piero BACCHETTA - Assistenza investimenti finanziari e gestione risparmio

• Rag. Giovanni BASSANO - Problemi di carattere condominiale

• Sig. Roberto BORIOLI - Assistenza nel campo dei mutui (preferibilmente via e-mail: [email protected])

• Rag. Franco CAJA - Problematiche previdenziali

• Sig. Enzo CAPOLONGO - Problemi di carattere fiscale

• Avv. Giovanni CATENACCIO - Problemi di carattere legale

• Avv. Agostino COLACE - Problemi di carattere legale

• Rag. Domenico CONTE - Ricorsi avverso notifica di cartelle esattoriali

• Dr. Benito COVOLAN - Assistenza investimenti finanziari e gestione risparmio

• Avv. Ferdinando DE PAOLA - Problemi di carattere legale

• Rag. Angela MANGIONE - Problemi di carattere fiscale

• Dr. Giovanni MAZZAMUTO - Assistenza investimenti finanziari e gestione risparmio

• Geom. Enrico MONETA - Problemi di carattere catastale, urbanistico, compilazione delle dichiarazioni di successione

• Dr. Aurelio PELLEGRINI - Assistenza investimenti finanziari e gestione risparmio

• Sig. Roberto RAZZABONI - Problematiche previdenziali

• Sig. Luigi SERAFINI - Problemi di carattere assistenziale (assistenza agli anziani, case di riposo, iniziative di solidarietà)

Come ogni anno, le consulenze saranno sospese in linea di massima dal 15 luglio al 15 settem-bre. Si ricorda che il servizio di assistenza e consulenza viene prestato a titolo gratuito ed esclu-sivamente previo appuntamento da richiedere tramite la Segreteria dell’Associazione oppureall’indirizzo e-mail: [email protected]