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Il Gesso: dalla polvere alla polvereRitiro e recupero delle lastre in gesso rivestito

Ritiro e recupero delle lastre in gesso rivestitoIl Gesso: dalla polvere alla polvere

- 100% Naturale

- Perchè Knauf Recycling

- In cantiere: l’applicatore

- Il conferimento: il rivenditore

- La trasformazione: stabilimento di riciclo

- Il riuso: stabilimento di produzione

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100% NaturaleIl gesso è un materiale naturale al 100%. Estratto dalle cave, viene utilizzato per la produzio-ne di lastre in gesso rivestito senza che siano aggiunti componenti di natura chimica dannosi per l’ambiente.Nella trasformazione in lastre, il gesso viene associato a fogli di cartone di armatura sui due lati della lastra per migliorarne la compattezza. Il cartone è anch’esso un materiale ecologico e pertanto il manufatto finale è naturale e riciclabile. La normativa in materia ambientale attualmente in vigore, riconosce questa peculiarità e classifica il cartongesso come “rifiuto speciale non pericoloso”: per questa tipologia di materiali di scarto da cantiere è previsto il conferimento in centri di raccolta specializzati.Da qui lo smaltimento avviene in discariche autorizzate oppure si procede al riutilizzo in ambiti particolari. Questa modalità di gestione dello scarto da cantiere comporta costi di un certo peso per tutti gli attori della filiera, in particolare per l’applicatore che contribuisce con una spesa variabile tra i 100 e i 200 euro per tonnellata di gesso smaltito.

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Lo smaltimento può avvenire anche presso

impianti di produzione di inerti, soprattutto

cementifici dove è utilizzato come ritardante:

la percentuale di utilizzo ammessa è pari allo

0.4-0.6% del prodotto finale, quota che richie-

de una quantità molto inferiore alla disponibi-

lità totale degli scarti di gesso.

Altri ambiti di utilizzo sono nella riqualificazio-

ne dei fanghi o come inerte per compattare in

modo solidale i substrati ghiaiosi di terrapieni

stradali o industriali.

Il gesso di cui sono composte le lastre da

rivestimento è solfato di calcio bi-idrato

(CaSO4*2H2O) che non nuoce all’ambiente

ma che contiene solfati solubili che percolan-

do nel terreno possono aumentare il contenuto

di solfati delle falde acquifere. Lo stoccaggio

in discarica del gesso è tuttavia limitato dal

divieto di contatto con sostanze organiche

presenti nei rifiuti di molte discariche. Di qui

la difficoltà a trovare per il gesso, discariche

autorizzate a basso costo.

a base di gesso che non contengono sostanze

pericolose.

(Categoria 17 del Catalogo Europeo dei Ri-

fiuti “Rifiuti delle operazioni di costruzione e

demolizione compreso il terreno proveniente

da siti contaminati”).

Il D.Lgs. 152/06 definisce le norme in mate-

ria ambientale e viene definito comunemente

come “Codice dell’Ambiente”. Tra queste an-

che le norme che classificano i rifiuti e indica-

no vincoli e modalità di smaltimento o di recu-

pero: il cartongesso rientra nel codice CER 17

08 02 che identifica i materiali da costruzione

Che fine fa il gesso di scarto?

Per saperne di più

Smaltimento sostenibile

L’attività di smaltimento richiede un impegno da parte di applicatori e imprese edili necessario e importante ma di-retto esclusivamente all’eliminazione fine a se stessa del rifiuto da cantiere. Lo smaltimento a norma presso disca-riche autorizzate ha comunque un impatto ambientale: il prodotto giunto a fine vita viene infatti eliminato senza valutare il suo potenziale di risorsa.Il concetto di smaltimento sostenibile consente di trasfor-mare il rifiuto in risorsa, la necessità in opportunità: per questo la normativa orienta in modo chiaro verso soluzioni che prevedano l’utilizzo del rifiuto come risorsa da reinse-rire nel ciclo di vita del prodotto.Passare dallo smaltimento in discarica al riciclo significa:

1. Ridurre l’impatto ambientale utilizzando il gesso di scarto come materia prima secondaria e re-immetterlo nel ciclo produttivo

2. Ridurre i costi di smaltimento per applicatori e imprese edili.

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Perchè Knauf RecyclingKnauf propone ai suoi clienti e applicatori un servizio che permette di rimettere in circolazione il materiale di gesso scartato dai cantieri o dismesso: Knauf Recycling consente di recuperare fino al 100% del gesso utilizzato nelle lastre.L’attività di riciclo avviene tramite una serie di processi tecnologici innovativi, altamente efficaci, che prevedono la separazione del gesso dal cartone e il recupero integrale di entrambi i materiali. La polvere di gesso recuperata è di alta qualità, praticamente esente da cartone e pronta ad essere riutilizzata nel ciclo produttivo. Il cartone può essere recuperato per qualsiasi utilizzo, ad eccezione della produzione di involucri per alimenti. Il progetto di recupero del cartongesso rientra nell’attenta politica di sostenibilità di Knauf, da anni orientata a ridurre al minimo l’impatto ambientale di ogni fase di produzione.Il conseguimento della Certificazione 14001 per lo stabilimento e tutti i siti produttivi e commerciali attesta la continua ricerca di miglioramento del rapporto dell’azienda Knauf con le risorse naturali. Il sistema di recupero del cartongesso Knauf Recycling propone per la prima volta in Italia una filiera del riciclo che comporta vantaggi per tutti gli attori, dal cantiere al riuso.

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Nel 2010 Knauf ha conseguito la Certificazione ambientale 14001 per lo stabilimento di Ca-

stellina Marittima (PI): lo standard normativo definisce le modalità di gestione e controllo più

efficaci per limitare l’impatto ambientale delle attività di produzione senza intaccare i profitti

dell’azienda.

Lo stabilimento Knauf di Castellina Marittima è inserito in un ecosistema tipicamente toscano, tra

le colline ed il mare. È una precisa scelta di Knauf quella di mantenere inalterato il panorama

circostante con un programma di ripristino ambientale basato su tecniche di idrosemina e piantu-

mazione di specie arboree tipiche della zona.

Per saperne di più

Applicatore e impresaAccantonamento scarti

di lavorazioneL’applicatore raccoglie gli scarti dilavorazione in cantiere e, a lavoro

finito, li conferisce presso un rivenditore autorizzato.

Stabilimento di ProduzioneRiuso per nuove lastre in gesso rivestitoIl gesso recuperato mantieneinalterate tutte le qualità chimico-fisiche dei minerali. Può quindi essere miscelato con il gesso proveniente dalla cava purchè sia garantita una separazione integrale dal cartone nel ciclo produttivo.

Stabilimento di ricicloTrasformazione degli scarti in materie prime secondarie (M.P.S.)Il cassone viene trasportato nello stabilimento autorizzato alla trasformazione degli scarti. Questi vengono trasformati in polvere di gesso e cartone, materie prime secondarie destinatea stabilimenti di produzione per ilreinserimento nel ciclo produttivo.

RivenditoreConferimento e

stoccaggio degli scartiIl rivenditore Knauf Recycling mantiene

un’area di stoccaggio degli scarti. Al raggiungimento della quantità

consentita, il rivenditore contatta lo stabilimento di riciclo che provvede

a ritirare il cassone degli scarti.

In cantiere: l’applicatoreL’impiego dei sistemi a secco comporta il notevole vantaggio di utilizzare un’ampia percentuale del materiale da costruzione quantificato in fase progettuale, riducendo al minimo gli sfridi. L’esperienza conferma che, nei cantieri che utilizzano le lastre in gesso rivestito, gli scarti di produzione si attestano, mediamente, attorno al 7-10% del materiale costruttivo approvvigionato. I residui di lavorazione vengono raccolti, accan-tonati e poi conferiti presso la discarica autorizzata più vicina, che spesso dista qualche decina di chilometri. Ogni discarica prevede dei costi di smaltimento che sono a carico di chi conferisce i materiali: in genere le spese vanno dai 10 ai 20 euro ogni 100 Kg.

Il ciclo di recupero dei rifiuti di gesso parte sempre dal cantiere, dove l’applicatore raccoglie gli scarti della produzione. A fine lavori, il materiale scartato viene conferito presso il più vicino rivenditore di zona aderente al servizio Knauf Recycling: la capillarità dei punti di raccolta rappresenta per l’applicatore un vantaggio consistente in termini di costi e tempo impiegati per trasporto. Al momento del con-ferimento è richiesto un contributo minimo, calcolato in modo da dare la possibilità di smaltire anche solo pochi chilogrammi di materiale.

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La lontananza dalle discariche e i costi di

conferimento possono indurre a cercare

alternative immediate come l’abbando-

no del rifiuto o l’interramento non auto-

rizzato. Si ricorda che la legge prevede

sanzioni anche gravi per chi smaltisce i

rifiuti in maniera illegale (il D.Lgs 152 del

2006 “Testo Unico Ambientale” stabilisce

le sanzioni a carico di produttori e gestori

di rifiuti speciali non pericolosi).

Il Sevizio Knauf Recyclingper l’Applicatore

Facilitazione allo smaltimento grazie

alla vicinanza dei punti di raccolta.

Fornitura di cassoni personalizzati

in cantiere.

Supporto e consulenza normativa.

Maggiori informazioni su www.knaufrecycling.it

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Il conferimento: il rivenditoreIl rivenditore ha un ruolo chiave nel rapporto tra azienda di produzione e cliente: un legame basato sulla prossimità, la fiducia, la competenza, la consulenza e il servizio. Per questo il rivenditore può avere un ruolo importante anche nella filiera dello smaltimento, e fornire al proprio cliente un servizio totale, che va dalla consulenza in fase di vendita al sup-porto per lo smaltimento degli scarti di produzione.Grazie alla sua vicinanza all’applicatore, al rivenditore è affidato il compito di raccogliere e stoccare temporaneamente i rifiuti di cartongesso. La normativa consente lo stoccaggio di una determinata quantità massima di scarti, al raggiungimento della quale il rivenditore contatta lo stabilimento di trasformazione che organizza il ritiro del cassone.

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Il Decreto ministeriale del 5 febbraio 1998

(e successive modificazioni) stabilisce le

regole per l’individuazione e lo stoccag-

gio dei rifiuti non pericolosi destinati al

recupero: in esso vengono precisate le

diverse attività consentite. L’attività R13

definisce le modalità di messa in riserva

dei rifiuti non pericolosi e destinati al re-

cupero, tra i quali il codice CER 170802

che riguarda gli scarti del cartongesso.

Il rivenditore farà richiesta di autorizza-

zione per l’attività R13.

L’unica attività consentita è la conserva-

zione provvisoria dei rifiuti conferiti. Per

questo ruolo di passaggio il rivenditore

gestisce la presa in carico dei materiali,

rilasciando all’applicatore la ricevuta.

Per saperne di più

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Servizio di consulenza sulla normativa.

Supporto nella procedura di autorizzazione R13.

Fornitura e custodia dei cassoni personalizzati.

Garanzia di sicurezza e trasparenza del processo.4

Il Sevizio Knauf Recyclingper il Rivenditore

Maggiori informazioni su www.knaufrecycling.it

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La trasformazione: stabilimento di ricicloIl progetto Knauf Recycling prevede l’accordo con stabilimenti di riciclo, posti su tutto il territorio italiano, specializzati nella trasformazione dei rifiuti di cartongesso in materie prime secondarie di qualità, utili ad essere re-impiegate in un’ampia serie di processi produttivi.Per perseguire questa finalità, il processo di recupero degli scarti scelto da Knauf Recycling è altamente innovativo e produce solo materie prime secondarie di elevata qualità e purezza. Presso lo stabilimento di trasformazione vengono custoditi i cassoni vuoti dei Rivenditori: alla richiesta di recupero del cassone pieno, il trasportatore preleva il cassone vuoto dallo stabili-mento e lo consegna al rivenditore che ha chiesto il ritiro. Il materiale di scarto che giunge negli stabilimenti viene sottoposto a più fasi di vaglio per eliminare ogni residuo non compatibile con la qualità richiesta al prodotto finale. Appena giunti in stabilimento gli scarti sono sottoposti ad un’analisi qualitativa a campione in laboratorio, per attestare l’affidabilità del conferitore.

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Il processo produttivo prevede una prima fase di riduzione di

volume degli scarti; questi vengono poi immessi in una mac-

china che provvede alla separazione meccanica del gesso

dalla carta.

Il prelavorato passa poi in una tramoggia che vaglia il gesso,

ridotto in polvere di granulometria variabile, e lo riversa nei

cassoni come prodotto finito: in questo modo si è recuperato

il 98% del gesso originario (cartone presente inferiore allo

0,05%).

Un secondo passaggio agisce ulteriormente sulla carta, levi-

gandola dal gesso residuo: il risultato finale è una polvere di

gesso sottile che porta la quantità recuperata al 100% dello

scarto conferito. Anche il cartone così ripulito può essere riu-

tilizzato in qualsiasi processo produttivo riguardante la carta,

ad eccezione dell’utilizzo per usi alimentari.

In base al decreto sulla gestione dei rifiuti non pe-

ricolosi (Decreto ministeriale del 5 febbraio 1998),

gli stabilimenti di riciclo, dopo un processo di au-

torizzazione, possono svolgere attività R13 e R5.

Con l’attività R13 possono stoccare in maniera tempo-

ranea i rifiuti conferiti ed effettuare attività di cernita,

selezione, frantumazione e riduzione volumetrica.

La trasformazione degli scarti di gesso in Materie Prime

Secondarie - gesso e cartone - afferisce all’attività R5 che

riguarda il riciclo o il recupero di sostanze inorganiche

(diverse dai metalli).

Gli stabilimenti di riciclo sono certificati ISO 9001 per

il Sistema Qualità dello stabilimento e ISO 14001 per

l’impatto ambientale.

Per saperne di più

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Il riuso: stabilimento di produzioneIl gesso è un materiale naturale, puro, che non perde nel tempo e nell’uso le preziose qualità che lo caratterizzano. Si presta perfettamente quindi ad essere re-immesso nel processo di pro-duzione delle lastre in gesso rivestito. Una volta tornata in stabilimento come materia prima secondaria, la polvere di gesso viene unita alla roccia di gesso proveniente dalla cava. Il gesso di scarto torna a vivere in nuove lastre, pronte ad essere utilizzate in nuove costruzioni. Riutilizzare la materia prima riciclata diventa una scelta precisa di rapporto sostenibile con l’ambiente.

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Impatto ambientale

Knauf, nell’attività quotidiana, si fa carico di dare il proprio contributo per la tutela dell’ambiente. Espressione più evidente di questa scelta è la certificazione ISO 14001, conseguita già nel 2009, che impegna l’azienda a limitare l’impatto ambientale delle attività di produzione. L’impegno di Knauf si sviluppa nell’osservanza dei principi del LCA (Life Cycle Assesment) che allarga il controllo dell’impatto sull’ambiente di tutte le fasi di vita del prodotto. Le lastre in gesso rivestito Knauf sono finalizzate alla costruzione di edifici confortevoli ed energicamente efficienti, che riducano per questo le emissioni in atmosfera di CO2. La volontà di allargare il controllo sul prodotto anche alle fasi finali di utilizzo per attivare azioni di recupero, rientra in questa politica di attenzione all’ambiente e di tutela nel rispetto delle generazioni future, un impegno da sottoscrivere nella Carta dei Valori che Knauf vuole condividere con tutti i propri clienti.

Tutti i diritti sono riservati ed oggetto di protezione industriale. Le modifiche dei prodotti illustrati, anche se parziali, potranno essere eseguite soltanto se esplicitamente autorizzate dalla società Knauf s.a.s. di Castellina Marittima (PI).Tutti i dati forniti ed illustrati sono indicativi e la società Knauf s.a.s. si riserva di apportare in ogni momento le modifiche che riterrà opportune, in conseguenza delle proprie necessità aziendali e dei procedimenti produttivi.

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