il geometra ligure - A & G Architetti & Geometri associati · Il geometra ligure - N° 2/ 2013...

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il geometra ligure 2 aprile maggio giugno 2013 Tariffa Regime Libero: “Poste Italiane S.p.A.” Sped. abb. post. 70% - DBC Genova In caso di mancato recapito restituire a: Collegio Geometri Viale Brigata Bisagno, 8/1-2 – 16129 Genova che si impegna al pagamento della tariffa Contiene I.R.

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il geometraligure

2aprilemaggiogiugno

2013

Tariffa Regime Libero: “Poste Italiane S.p.A.” Sped. abb. post. 70% - DBC Genova

In caso di mancato recapito restituire a:Collegio Geometri Viale Brigata Bisagno, 8/1-2 – 16129 Genova

che si impegna al pagamento della tariffaContiene I.R.

il geometraligure

2aprilemaggiogiugno2013

anno 62° - 2 aprile - maggio - giugno 2013Tariffa Regime Libero: “Poste Italiane S.p.A.” Sped. abb. post. 70% - DBC Genova Tassa pagata Autorizzazione del Tribunale di Genova n. 318 del 29/11/54

Direttore Responsabile Arnoldo Juvara

Segretario di Redazione Marco Russello

RedattoriRoberta ArenaAlessio DanovaroPaolo De LorenziFilippo FinocchiaroFranco GarbarinoMauro MatteiAndrea MerelloAdolfo MorassoLiliana OlceseAlessandro OmbrinaRoberto OmbrinaAdriano RodariSimone Verucci

Direzione AmministrazioneRedazione e Distribuzione16129 Genova Viale Brigata Bisagno, 8/1-2Tel. 010.5700735 [email protected] www.collegio.geometri.ge.it

Hanno collaborato a questo numeroProf. Sebastiano MusarraGeom. Claudia Marchiandi

La presente pubblicazione è distribuita gratuitamente agli iscritti all’albo professionale della Provincia di Genova ed ai Collegi Geometri e Geometri Laureati d’Italia. La riproduzione degli articoli, schizzi e fotografie è permessa solo citando la fonte. Le opinioni espresse dagli Autori, Redattori, Corrispondenti non impegnano né la Direzione, né la Redazione, né il Collegio di cui il periodico è l’organo.

Stampato nel mese di giugno 2013 da Antica Tipografia LigureVia Luigi Canepa 13 B-C r - 16165 Genova

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

Genova, Galleria d’Arte Moderna

Foto di copertina: “Problemi”, A.G. Santagata

sommario54 Editoriale: “Urla di dolore”

55 La salvaguardia della Laguna di Venezia: SISTEMA

MO.S.E. per la difese delle acque alte

58 Come scrivevamo: La strada sopraelevata

61 Convenzione con il Comune di Genova -

Settore Musei

65 Un fiorire di attività all’Istituto Tecnico

“Firpo - Buonarroti” di Genova

67 ANACI DAY 2013

69 Progetto solidarietà: un gesto concreto

71 Giurisprudenza

79 Legislazione

81 Comunicazioni dal Consiglio Nazionale Geometri

84 Estratti da “Il Giornale”

87 Recensioni: “Le nuove tasse e le agevolazioni

sugli immobili”

Il geometra ligure - N° 2/ 2013

P ur consapevole che il presente ar-ticolo riguarda opere che risultano non coerenti con gli argomenti che

di solito vengono trattati in questa rivista, in quanto esterne dal nostro consueto terri-torio ligure, mi sento in dovere di dedicare queste poche righe al sistema MO.S.E. di Venezia per due semplici motivi: il pri-

mo in quanto riguarda un’opera unica al mondo per tecnica costruttiva, ingegneria strutturale, progettazione finalizzati per far fronte alla complessità dei problemi tra cui l’estensione e la valenza del territorio, il secondo perchè alcuni geometri del Collegio

di Genova, tra cui lo scrivente, hanno avuto l’onore di poter visitare il cantiere e le opere già completate.

I l M O . S . E . (acronimo di MO-dulo Sperimentale

La salvaguardia della Laguna di Venezia: SISTEMA MO.S.E. per la difesa delle acque altegeom. Franco Garbarino

Elettromeccanico) è un’opera consistente in un sistema integrato di difesa, costituito da 4 schiere di paratoie mobili a scomparsa in grado di isolare la Laguna di Venezia dal Mar Adriatico, durante gli eventi di alta marea (e comunque ad una quota superiore a ml. 1,10) fino ad un massimo di ml. 3,00.

La Laguna di Venezia è accessibile dal Mar Adriatico attraverso varchi, c.d. bocche, in particolare quella del Lido (interessata dal traffico turistico via mare, in quanto antistante a Venezia), quella di Malamocco (interessata dal traffico marittimo industriale e trasporti, in quanto antistante il porto di Marghera) e quella di Chioggia (interessata dal traffico di pescherecci).

L’intervento comprende altresì lavori complementari tra cui il rafforzamento dei litorali, il rialzo delle rive, nonché la pavimentazione e la riqualificazione della laguna.

I lavori che hanno un costo complessivo di circa 5.400 milioni di euro, sono stati

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La salvaguardia della Laguna di Venezia: SISTEMA MO.S.E. per la difesa delle acque alte

commissionati dal Ministero delle Infra-strutture e dei Trasporti con il Magistrato alle acque di Venezia, nonchè al Consorzio di Venezia Nuova che fa da interfaccia con le aziende incaricate ai lavori e unificate al Consorzio stesso.

L’intervento ha avuto inizio nel 2003 e si prevede l’ultimazione dei lavori entro il 2015.

Le principali fasi operative per la realiz-zazione dell’opera consistono in:- scavo a sezione ristretta, della larghezza

di mt. 48 e profondità di ml. 11 eseguite direttamente nel fondale del mare, in corrispondenza delle bocche, per l’alloggiamento delle strutture in cemento armato atte a contenere oltre che le paratoie, anche gli impianti tecnici per il funzionamento delle paratoie, ed i condotti per il transito degli addetti ai lavori;

- realizzazione dei monoblocchi di speciale conglomerato cementizio armato (ferro utilizzato di tipo INOX sezione minima 26), effettuato su terraferma, delle dimensioni di mt. 48 x 60 x h 11, con utilizzo di calcestruzzo autocompat tante pr ivo di fenomeni di fessurazione;

- trasporto dei monoblocchi con

appositi carrelli, guide e catamarani, il tutto appositamente costruito, per l’alloggiamento e assemblaggio dei vari elementi sul fondale delle bocche;- realizzazione delle paratoie di tipo idraulico, ancorate con apposite cerniere ai monoblocchi, che attraverso un sistema di area compressa, consentono lo svuotamento ed il sollevamento delle paratoie, isolando la laguna dal mare.

I tempi di messa in esercizio delle paratoie sono di circa 30 minuti e 15 minuti per la riapertura delle bocche.

Le tecnologie, le tecniche costruttive, i materiali impiegati e la realizzazione dell’impianto di cantiere utilizzati ed appli-cati sono pressoché unici al mondo.

Ad esempio, per l’area di cantiere che abbiamo visitato (opere nella bocca di Ma-lamocco) è stata realizzata una piattaforma di 13 ettari interamente strappata al mare. L’area viene utilizzata, oltre che per la co-struzione di cassoni, anche per le attività di servizio al cantiere (officine, magazzi-ni, uffici, spogliatoi, area di betonaggio) nonché per attività complementari, quali mense, alloggi per le maestranze, punto di pronto soccorso. Sono state altresì realizzate banchine predisposte per ricevere tutte le materie prime (cemento, ferro) in quanto

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trattandosi di un’isola, tutto il materiale arriva via mare.

Per la realizzazione di un singolo cassone occorre circa un anno di lavoro, realizzato in 20 fasi lavorative, impiegando 10.000 mc. di calcestruzzo e 3.500 tonnellate di ferro, con un peso di 22.500 tonnellate. Considerata l’elevata quantità di acciaio è pressoché impossibile vibrare il calcestruzzo con i sistemi tradizionali. Per tale motivo viene utilizzato uno speciale calcestruzzo autocompattante, privo di qualsiasi effetto ritiro, al fine di garantire l’assemblaggio dei vari cassoni, con una tolleranza di mm. 2,5 (su una base di ml. 48!!!).

Una volta realizzati i cassoni, gli stessi vengono trasportati dal sito di fabbricazione alla banchina mediante un sistema di 84 carrelli con pistoni idraulici (che hanno la portata di 330 tonnellate ciascuno).

Tali carrelli sono posti sotto i cassoni e attraverso un sistema di binari, trasporta-no i cassoni alla banchina di circa 3.000 mq., ove, con apposito sistema denominato

Syncrolift corrispondente ad una piattaforma-ascensore, vengono immersi nel fondale i singoli cassoni. Tale sistema, progettato dalla Roll Royce, è ad oggi unico al mondo.

Tutto quanto sopra illustrato ci è stato dettagliatamente descritto dall’Arch. Monica Ambrosini, che ci ha accompagnato lungo il viaggio tra Venezia ed il cantiere, e dall’Ing. Enrico Pellegrini, di-rettore di Cantiere di Malamocco della ditta Fincosit Spa.

La salvaguardia della Laguna di Venezia: SISTEMA MO.S.E. per la difesa delle acque alte

A volte basta un attimo per scordare una vita,ma a volte non basta una vita per scordare un attimo.

Jim Morrison