Il genocidio cambogiano

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IL GENOCIDIO CAMBOGIANO

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Storia del genocidio cambogiano, dell'ascesa e del declino di Pol Pot

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IL GENOCIDIO CAMBOGIANO

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Lo spietato governo del famigerato Pol Pot, leader marxista è accusato d’aver causato l’auto genocidio della propria popolazione: dal 1975 al 1979. Due dei sei milioni di cambogiani perirono di fame, stenti, malattie e per le violenze e le esecuzioni dei fanatici rivoluzionari maoisti che governavano questo sventurato paese dell’Indocina.

INTRODUZIONE

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I LUOGHI

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POL POT

LA VITA IN BREVE Saloth Sar, noto come Pol Pot (1925 15 aprile 1998), era un borghese che però si appassionò, in Francia, alla questione operaia, diventando marxista. Fu un politico, rivoluzionario e dittatore cambogiano, capo dei guerriglieri comunisti della Cambogia, i Khmer Rossi. Fu anche primo ministro del paese e capo del partito che portò il nome di Kampunchea Democratica (= partito comunista) dal 1976 al 1979, quando la sua dittatura venne rovesciata dal vicino stato del Vietnam.

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Pol Pot era nazionalista e anche anti colonialista: voleva infatti che la Cambogia fosse indipendente. Per questo : - vietò tutto ciò che fosse estraneo alla cultura cambogiana e vicino a quella occidentale; - vietò l'istruzione di tipo occidentale (studio delle lingue) e informazione in generale; - vietò anche alcune religioni; - fece chiudere le banche; - fece diventare dello stato tutte le fabbriche esistenti (in modo che non ci fossero capitalisti troppo ricchi).

LE IDEE DI POL POT: ALL’ORIGINE DEL GENOCIDIO

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Il suo modello di riferimento erano Mao Tse Tung e Tito (comunsiti). Po Pot, infatti, in Francia si era appassionato all’ideologia marxista e per questo credeva che tutti dovessero avere pari accesso alle risorse. Egli, come tutti i comunisti marxisti, vedeva nelle fabbriche fonti di disparità sociali tra proprietari e operai: riteneva che si dovesse ritornare tutti alla coltivazione della terra: IL MONDO NUOVO DOVEVA RINASCERE DALLA TERRA. Egli parlava di "BALZO IN AVANTI”, ovvero alla rinascita della Cambogia attraverso un massivo impiego di tutti i cambogiani nell'agricoltura.

LE IDEE DI POL POT: IL “BALZO IN AVANTI”

Mao Tse Tung e Tito

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In Cambogia esisteva un'etnia, Khmer, composta prevalentemente da contadini analfabeti. Sfruttando il malcontento di questi contadini e il desiderio di diventare una grande nazione indipendente e ricca, fondò prima un esercito rivoluzionario (formato dai Khmer analfabeti delle montagne) e poi un vero e proprio partito, la Kampuchea Democratica o Comunista. Pol Pot aveva una grande ammirazione per Tito: per questo andrà a vivere diversi anni in

Jugoslavia.

L’APPOGGIO DEI KHMER E LA KAMPUCHEA DEMOCRATICA

In viola, l’etnia khmer

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L’ASCESA DI POL POT

Quando nel 1954 salì al trono Norodom Sihanouk, da re, mise fuorilegge Pol Pot e il suo partito, temendo che facesse cadere la sua monarchia. Per 12 anni Pol Pot visse nelle foreste e rimpolpò le fila del suo esercito di Khmer. Nel 1965, uccidendo il segretario in carica del Partito Kampuchea, Pol Pot divenne segretario ed entrò a far parte della vita politica. Bandiera del partito

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Pol Pot in marcia nelle foreste

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IL COLPO DI STATO DI LON NOL

Nel 1970 un generale militare, Lon Nol, abbatte la monarchia e sale al potere: Lon Nol è appoggiato dagli Usa, che vogliono che la Cambogia sia sotto il dominio democratico degli Usa e contro i comunisti vietnamiti. Sihanouk, allora, si allea paradossalmente con i suoi nemici, i comunisti cambogiani (Khmer rossi) e i comunisti vietnamiti (Vietcong)

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LE ALLEANZE

•USA (DEMOCRATICI) •LON NOL (GENERALE MILITARE) •POL POT E KHMER ROSSI(COMUNISTI)

•SIHANOUK (RE CAMBOGIANO) • VIETNAMITI COMUNISTI (VIETCONG)

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1969-1973 L’INTERVENTO E IL RITIRO DEGLI STATI UNITI

Gli Stati Uniti (Nixon) iniziano quindi, sfruttando la Cambogia, a bombardare la zona tra Cambogia e Vietnam, provocando 150000 vittime sia in Cambogia che in Vietnam (1969-1973). Spalleggiati dagli Usa (democratici), i Khmer (comunisti) si sentono forti e vanno al potere e iniziano una durissima guerra contro il Vietnam (comunista) . Quando però nel 1973 l'opinione pubblica americana costringe gli USA a ritirarsi dal conflitto (troppe vittime), i khmer andarono definitivamente al potere: nel 1976 Pol Pot destituisce definitivamente Sihanouk e va al potere.

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Come abbiamo visto, Pol Pot credeva nella necessità di abolire le fabbriche (fonte di disuguaglianze) e favorire lo sviluppo della Cambogia potenziando notevolmente l’agricoltura, attraverso una collettivizzazione dell’agricoltura e un uso massivo di cambogiani nelle “fattorie”. Per questo invase la capitale e costrinse 2 milioni di cambogiani ad andare a lavorare nelle fattorie. Nelle fattorie si doveva lavorare 18h al giorno e c'era un solo giorno di riposo ogni 15.

1976: POL POT AL POTERE: INIZIA IL GENOCIDIO

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LE “FATTORIE” CAMBOGIANE

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<<La follia di Pol Pot però, al di là delle discutibili misure economiche intraprese e di discendenza sovietica, si attua soprattutto nei confronti dei cosiddetti "nemici della rivoluzione". Uccide senza pietà migliaia di politici e burocrati che si oppongono alle sue idee, ma anche tutti i disertori o disubbidienti di qualsiasi misura. Svuota la capitale di Phnom Penh, facendola precipitare nella miseria e nella malattia, e semina "mine antiuomo" in tutto il territorio. È un'uccisione continua di civili e non, oppositori ma anche sostenitori, senza mezzi termini. Un cambogiano su quattro, secondo le ultime statistiche, muore tra il 1975 e il 1979, senza contare le vittime di torture inimmaginabili messe in atto dai guerriglieri rossi. Tra i massacrati, ci sono soprattutto i bambini. >> (dal web)

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Per questo molti Cambogiani fuggono in Vietnam, in cerca di rifugio, ma i Khmer li inseguono e ne fanno stragi. Nel 1978 il Vietnam invade la Cambogia, che lascerà solo nel 1989 e che vendicherà i suoi morti: Intanto la politica di agrIcoltura forzata e di deportazione nelle fattorie cambogiane produce sempre più vittime, specie tra i più deboli: L'INTERA CAMBOGIA ERA DIVENTATA UN ENORME CAMPO DI CONCENTRAMENTO. I deboli, i disabili, gli oppositori o i vietnamiti venivano giustiziati Nel 1979 i VIETNAMITI FANNO CADERE IL GOVERNO DI POL POT

L’ESODO CAMBOGIANO: UCCISIONE DI PROFUGHI DA PARTE DI KHMER E VIETNAMITI

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Mentre il Vietnam punisce i Cambogiani sostenitori di Pol Pot e i cambogiani in genere, Pol Pot vive rifugiato nella foresta in clandestinità. Venne accusato di crimini contro l'umanità e nel 1998 fu consegnato da suoi ex sostenitori al tribunale internazionale per essere condannato. La storia vuole che sia morto la notte prima del processo, 15 aprile 1998, ma sono molto probabili le ipotesi di suicidio.

1979-1998: LA FINE

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Il totale delle vittime risulta dunque di 1.854.000. La maggioranza delle stime approfondite varia da 1.671.000 a 1.871.000 morti, cioè tra il 21% e il 24% della popolazione totale. Di questi, da 300.000 a 1.000.000 sono morti giustiziati.

TOTALE VITTIME

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