IL GAZZETTINO - Comune di Santa Venerina...Nedda, che aveva udito da dietro il muricciolo, si fece...

2
Giovanni Verga Sacro Cuore Bongiardo “Compo- stiamoci bene!”

Transcript of IL GAZZETTINO - Comune di Santa Venerina...Nedda, che aveva udito da dietro il muricciolo, si fece...

  • IL GAZZETTINOCURIOSITÁ

    SACRO CUORE e BONGIARDO

    3.Parco Princessa

    4.Teatro Eliseo

    5.Chiesa Maria SS. del Carmelo

    Nedda, che aveva udito da dietro il muricciolo, si fece rossa, sebbene nessuno la vedesse.L'indomani, prima di giorno, quand'ella si affacciò all'uscio per partire, trovò Janu, col suo fagotto infi-lato al bastone.- O dove vai? - gli domandò.- Vengo anch'io a Bongiardo, a cercar lavoro -.

    Lo scrittore Giovanni Verga narra che un giorno il suo caminetto gli riportò alla memoria la fiamma che vide una volta ardere nel focolare di una fattoria alle pendici dell’Etna. Dinnanzi a quel fuoco si un gruppo di donne si asciugava-no i vestiti al ritorno dal raccolto delle olive. Dopo essersi asciugate tutte le ragazze si misero a balla-re a ritmo di musica, solo una di esse, Nedda, se ne stava triste e in disparte perché aveva la mamma malata. Il sabato, al ritorno dal lavoro, trovò la mamma che si era aggravata cosa che le fu confermata dal medico. Nonostante le cure, avute grazie al sostegno economico dello “zio” Giovanni, la madre morì. Dopo la morte della mamma, lo “zio” Giovanni le propose un nuovo lavoro ad Aci Catena. Un giorno Jano, un giovane del paese, che ormai da qual-che tempo la corteggiava le regalò un fazzoletto di seta e le promise che l’avrebbe sposata. Dopo qualche tempo Nedda e Jano andarono a lavorare insieme a Bongiardo e una domenica, durante una gita in campagna, i due si abbandona-rono uno nelle braccia dell’altro e presto capirono di aspettare il frutto del loro amore. Intanto Jano, nonostante fosse sofferente di malaria, andava lo stesso a lavorare per mettere da parte i soldi per potersi sposare. La fortuna non fu dalla sua parte, poiché durante la potatura di un ulivo, cadde dall’albero e morì. A causa della fragilità della bambina, che morì poco dopo la nascita, Nedda restò sola.

    I quartieri di Sacro Cuore e Bongiardo si trovano nell’area ovest del Comune di Santa Venerina. Il quartiere di Sacro Cuore ha il suo centro nella piazza Regina Elena, da molti nota come Piazza del Sacro Cuore, o Piazza del Munipicio, per gli edifici principali che la circondano. Anti-camente era denominata “U Chianu ‘o Rinazzu”, perchè il torren-te Salaro, durante le forti piogge invernali, straripando dall’alveo naturale e passando per l’attuale via Martoglio, vi depositava una grande quantità di sabbia. La piazza, posta in modo quasi equidistante tra i borghi di Santa Venerina e di Bongiardo, nella seconda metà del 1800, divenne zona di espan-sione di entrambi i quartieri. Fu precisamente nel 1875 che l’Ing. Rapisarda di Acireale, con l’aiuto dei cittadini del quartiere “Rinazzu”, edificò la Chiesa del Sacro Cuore di Gesù, chiamata così per volere del Papa in quanto in Sicilia non esistevano Chiese con questo nome. Fino agli anni sessanta del secolo scorso, la piazza si presentava come uno slargo della sede stradale. Successivamente,con l’abbattimento delle case poste sul ciglio della Via Vittorio Emanuel III, dal lato sud, e la costruzione del Palazzo Municipale negli anni sessanta, prese l’odierna conformazione.

    Il quartiere di Bongiardo , già nel 1124 denominato “Blanchard”, ha il suo centro nella Piazza Regina Margherita, anticamente intitolata a Maria SS. del Carmelo. Il termine “Blanchard”du menzionato per la prima volta dal Diploma di Ruggero il quale il re Normanno confermava al vescovo di Catania, il feudo di Mascali e nel contempo ne determinava i confini “usque ad vivum fontem de hospitali Blanchardi”. La piazza, denominata Piazza Regina Margherita dopo la nascina del Comune di Santa Venerina, fu fortemente voluta da Don Rosario Fichera, dopo il terremoto del 1914, come area di sicurezza per la borgata, espropriando parte della proprietà della famiglia Carpinato. Rimase per decenni a fondo naturale e durante la seconda guerra mondiale fu adibita a orto di guerra. Agli inizi degli anni cinquanta del secolo scorso fu sistemata e pavimentata. Nel 1985 fu ingrandita, inglobando la strada che la cingeva ad anello. Su di essa sorge la Chiesa Maria SS. del Carmelo, costruita nel 1723 dai coniugi Pulvirenti. Nel quartiere si trovano anche il Teatro Eliseo costruito negli anni cinquanta del secolo scorso dalla famiglia Scuderi e acquistato dal Comune agli inizi degli anni novanta, ed il Parco Princessa con l’annesso anfiteatro.

    notizie e curiosità su Santa Venerina

    C O N O S C I I L T U O T E R R I T O R I O ? ? ? ?

    all'uscio per partire, trovò Janu, col suo fagotto infilato al bastone.

    a cercar lavoro -.

    Lo scrittore narra che un giorno il suo caminetto gli riportò alla memoria la fiamma che vide una volta ardere nel focolare di una fattoria alle pendici dell’Etna. Dinnanzi a quel fuoco si un gruppo di donne si asciugava

    C O N O S C I I L T U O T E R R I T O R I O ? ? ? ?

    2.Chiesa Sacro Cuore

    1.Edificio Comunale

    Assistenza al C.O.C.Assistenza al C.O.C.

    Assistenza a scuolaAssistenza a scuola

    Io mi composto bene!Io mi composto bene!

    I volontari si impegnano nelle attività proprie dei progetti di appar-tenenza. Ad esempio, il pre e post-scuola rivolto agli alunni delle scuole elementari e della scuola media, garantendo un servizio che va dalle ore 7.30/8.00 (medie), 13.30/14.00 (elementari) e 14.00/14.30 (medie). Alcuni volontari, inoltre, partecipano alle attività scola-stiche affiancando l’insegnante e gli alunni, favorendo quindi occa-sioni di socializzazione e confronto all’interno del gruppo classe.

    I volontari hanno dedicato parte del loro servizio alla collaborazione con i membri del C.O.C. (Centro Operativo Comunale), al fine di rispondere in maniera tempestiva alle emergenze presentatesi in segui-to al terremoto.

    Supporto agli Uffici del ComuneSupporto agli Uffici del Comune

    In generale, i ragazzi di servizio civile sono impegnati in attività di affiancamento e miglioramento dei servizi comunali, ad esempio occupandosi della gestione dei moduli di richiesta di raccolta rifiuti ingombranti e biodegradabili, informatizzazione di registri di scari-co mediante il programma Microsoft Excel.

    I volontari del servizio civile hanno partecipato al corso di compostaggio nel mese di gennaio. Il corso è composto da 4 appuntamenti presieduti dall’ingegnere Santo Oliveri del Comune di Santa Venerina e da altri volontari ambientali specializ-zati in materia geopedologica. Gli appun-tamenti hanno trattato tematiche differen-ti legate alla differenziata e al compo-staggio. In particolare:• Il primo appuntamento si concentra sulla presentazione del problema inquinamento ambientale;• Il secondo su come gestire la compostie-ra in modo da non far marcire il compost e avere una buona qualità del prodotto;• Il terzo sui vantaggi della differenzia-ta e i frutti socio-ambientali ottenuti in questi ultimi anni;•Il quarto di recupero e ripasso.Frequantare il corso di compostaggio è necessario per aderire al progetto “Compo-stiamoci bene!”

    12

    54

    3

  • I mandarini ripieni sono un dessert al cucchiaio perfetto per concludere un pasto elegante e raffinato.

    Ingredienti:6 mandarini200 gr panna per dolci2 tuorli1 cucchiaio di maizena4 cucchiai di zuccherosucco di limone

    PreparazioneInnanzitutto lavate bene i mandarini e tagliate via la calotta. Svuotateli delica-tamente con un cucchiaino, cercando di non romperli.Conservate i gusci e le calotte in freezer. Schiacciate la polpa in un colino e ricavate-ne il succo : ve ne serviranno 200ml. Inizia-te a preparare la crema pasticcera al manda-rino. Sbattete i tuorli con lo zucchero in una ciotola. Aggiungete la maizena e mescola-te. Quindi aggiungete il succo dei mandarini, trasferite tutto in una pentolino e iniziate a cuocere a fiamma bassa. Una volta ottenuta una crema liscia e setosa, trasferitela in un ciotola e lasciatela raffreddare. Montate la panna ben fredda di frigo e, una volta raffreddata completamente la crema, incorpo-ratela mescolando delicatamente con un movi-mento dal basso verso l’alto.Trasferite la mousse così ottenuta in una stringa da pasticciere, riprendete i gusci di mandarino e riempiteli con la mousse. Abbina-te a ogni guscio pieno il suo cappellino e servite i mandarini ripieni, o conservateli in frigorifero fino al momento di servire. Suggerimenti: Per aromatizzare la crema basta aggiungere un po’ di cannella. Abbinare con il liquore “Amaro di Sicilia” ideato nel 1870 a Santa Venerina.

    MONUMENTO 1

    1

    I progetti del Servizio Civile Nazionale 2019I progetti del Servizio Civile Nazionale 2019

    ASSOCIAZIONE

    PERSONAGGIO

    RICETTA

    Laboratori creativiLaboratori creativi

    Negli anni 50 dalla famiglia Scuderi fu costruito il Cine Teatro Eliseo costituito da duecento posti fra sala e tribuna. E’ rimasto chiuso per tanto tempo fino a quando negli anni 90 il Comune decise di acquistarlo e restaurarlo. Nel Novembre 2015 è stato riaperto e i cittadini vi trovarono al suo interno momenti di intrattenimento e spensieratezza. Ultimamente la struttura è stata utilizzata per ospitare le due passate edizioni del premio internazionale di giornalismo “Maria Grazia Cutuli” e qualche spettacolo natalizio.

    I volontari del servizio civile hanno realizzato, in occasione delle festività natalizie, un laboratorio rivolto ai bambini dai 5 ai 10 anni, denominato “Natale creativo” In un primo momento, i volontari hanno scelto di ricorrere al teatrino delle ombre cinesi per mettere in scena la favola di “Rudolph”, la renna dal naso rosso”, al fine di coinvolgere maggiormente i più piccoli. La seconda fase dell’attività era destinata alla realizzazione da parte dei bambini di alcuni dei personaggi appartenenti alla favola precedentemente narrata attraverso l’utilizzo di bottiglie di plastica, cartoncino, colori e materiale vario. Scopo principale del laboratorio era quello di stimolare la manualità e la creatività nei bambini, dandogli l’oppo-rtunità di costruire in prima persona degli oggetti da poter portare a casa. Sfortunatamente, questa attività è stata solamente progettata ma mai attuata a causa dell’evento sismico del 26/12/18 che ha colpito anche il paese di S. Vene-rina.

    I volontari del Servizio Civile in occa-sione del “Carnevale 2019”, hanno organizza-to una Festa in Maschera per i bambini tra i 5 e i 10 anni, nella giornata di giovedì grasso 28 febbraio. Dopo una breve illustrazione delle masche-re della tradizione italiana del Carneva-le, i bambini si serviranno di cartoncinoe forbice per creare le forme geometriche che unite dal cordoncino daranno vita alle diverse marionette. I bambini si ispire-ranno alle 25 maschere tradizionali per decorare le loro marionette.

    Giovanni Pappalardo nacque a Santa Venerina nel 1922. Si laureò in Medicina e Chirurgia all’Università di Torino nel 1948 e conseguì la specializzazione in Pediatria nel 1952. Lavorò presso le Molinette di Torino come assistente a Pietro Sisto e Achille Mario Dogliotti. Tornato in patria, svolse con professionalità, dedizione e profonda umani-tà il ruolo di medico di famiglia.Impegnato nella politica locale con Partito Socialista Italiano fu più volte eletto sindaco di Santa Venerina.

    Come nasce la consulta??? La Consulta Giovanile è un organo consultivo del Consiglio Comunale dell’Amministrazione Comunale che si propone di contribuire al miglioramento della vita di relazione della comunità locale, di favorire l’aggregazione giovanile, di contrastare i fenomeni di disagio giovanile, di favorire lo scambio sociale e culturale tra generazioni.

    Di cosa si occupa? Si occupa principalmente di elaborare progetti e attività ineren-ti i giovani, si pone come punto di riferimento ed informazione per singoli e gruppi interessati alla realizzazione di iniziati-ve, promuove dibattiti, ricerche ed incontri e forme di volonta-riato e collaborazione con il terzo settore.

    Quali progetti avete per il vostro futuro? Coinvolgere più ragazzi possibili nelle attività che svolgeremo quali per esempio i già conosciuti “MovitiFemmu”, “Via dell’Arte”, “Mascheroni di Carnevale”, nonchè nell’organizzazione di nuove iniziative.

    Il teatro prima e dopo la ristrutturazione.

    Alcune delle locandine degli spettacoli al Teatro Eliseo.

    1

    1