Il futuro è già prossimo · 2013-03-30 · neta Marte. Un braccio robotico che impa-ra un...

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Non è certo facile “pre” vedere l’andamen- to futuro della tecnologia, ma le continue evoluzioni scientifiche e la tendenza gene- rale dei ricercatori, possono invece permet- terci di “vedere”, a medio termine, almeno una cosa: l’avvento di strumentazioni sem- pre più piccole, più veloci e sempre meno costose. Alcune tra le tecnologie emergen- ti, che sono il frutto della ricerca e che pro- vengono da laboratori di sviluppo, hanno il potenziale di poter cambiare la vita di ognuno di noi e rispondere ad interrogativi che mai avremmo pensato di porci. Un esempio è la rete “neurale”, ovvero l’indirizzo degli “scienziati del computer” che vogliono simulare l’abilità di una per- sona nel riconoscere determinati modelli. Per portare a compimento questo progetto, verranno integrati migliaia di microproces- sori specializzati, un genere di neurone al silicone, sopra dei microcircuiti. I collegamenti neurologici nel cervello umano vengono modellati dal movimento di elettroni attraverso il modello del circui- to stesso. Queste reti neurali cercheranno di “imparare” le discriminazioni di base attraverso una serie di prove di cultura. Per esempio, la differenza tra la propria voce e quella di un amico produrrà esempi diversi. Il sistema tenta di indovinare dopo ciascuno esempio, e impara a discriminare la differenza attraverso prova ed errore. Un altro argomento che ci pone di fronte a perplessità e giustificata curiosità è quello delle cosìdette “nanomacchine”, ovvero microcongegni che incorporano cambi, leve, lenti, e sensori che sono più piccoli del “punto” che state leggendo alla fine di questa riga. Queste macchine microscopiche potrebbe- ro intervenire per “ripulire” le arterie ostruite di una persona, per depurare l’os- sigeno dalle sostanze inquinanti in aumen- to, immettere continuamente pressione nei pneumatici o somministrare endovenosa- mente medicine. Come un minuscolo bull- dozer (x) , le nanomacchine possono infine trasportare atomi attraverso una superficie, creando molecole artificiali. Sempre rimanendo in argomento “intelli- genza artificiale” prendiamo in esame un piccolo capolavoro dell’ingegneria digitale che ha dell’incredibile se paragonato agli hardware di soli qualche anno fa, ovvero il “cubo” della memoria. Questo mezzo plastico e chiaro, delle dimensioni di un cubetto di zucchero, è capace di immagazzinare permanentemen- te fino a 6.5 TB (6.5 bilioni di byte) di dati. Viene usato un singolo raggio laser, rifles- so negli angoli giusti, per registrare i dati. Quando i raggi colpiscono l’angolo, si alte- rano il plastico, rilasciando molecole blu che vengono utilizzate per rappresentare la cifra 1 binaria. Le molecole chiare sono considerate 0. I dati vengono letti da un tipo diverso di laser che riflette via le molecole “1” come un segnale rosso, scoperto da un sensore. Al momento, i cubi devono essere tenuti al freddo. A temperatura ambiente, infatti, verrebbero persi tutti i dati. Ma legato al problema memoria hardware, che come abbiamo appena visto sarà sempre più potente e sempre meno ingombrante, la vera rivoluzione, che è già cominciata e che interesserà ogni singolo utilizzatore di pc, è quella legata all’innovazione dei computer portatili, ovverro al “cosa” verrà dopo gli stes- si. Ingegneri e proget- tisti designer stanno collaborando da an- ni per studiare nuo- vi computer portati- li. L’intento è quello di creare un hard- ware “comodo” per migliorare le per- formance lavorati- ve e sempre più fantascientifico. Per esempio, un computer utilizzato per contenere l’inventario, includerebbe un analizzatore ottico sulla mano o sul brac- cio, con un sistema di database attivato vocalmente indossato attorno al collo. Un medico di pronto intervento userà un sensore sulla sua mano per leggere i segna- li vitali che verranno inviati all’ospedale prima dell’arrivo del paziente. Sempre nella ricerca medico scientifica, oltre che dell’intrattenimento, grande svi- luppo e utilizzo avranno gli ologrammi, ovvero, l’immagine virtuale in tre dimen- sioni che si può osservare da qualsiasi angolazione e che sembra galleggiare nello spazio. Da tempo le immagini olografiche posso- no essere viste anche su carte di credito, copertine di periodici, e manifesti. Per crearle sono necessarie ore di riprese filmate di un oggetto da molti angoli di ripresa. I ricercatori stanno usando “super- computers” per riprendere un oggetto generato dal computer stesso, farlo ruotare, e immagazzinare le immagini per poi proiettarle. Sebbene ora possano essere create solamente forme semplici, i pro- grammi grafici del futuro permetteranno all’utente di creare in modo interattivo un ologramma, in base a come verrà disegna- to sullo schermo. Ed infine non poteva certo mancare in un articolo dedicato al prossimo futuro della nostra vita, un cenno sui “robot” del futu- ro. Combinando intelli- genza artificiale e robotica, i ricercatori stanno creando robot che imparano dai lo- ro stessi movimenti. Nell’Illinois un’equi- pe di ricercatori sta applicando il com- portamento degli in- setti per costruire robot con più arti idraulici che scopra- no ed evitino ostacoli, per esplorare il pia- neta Marte. Un braccio robotico che impa- ra un movimento preciso, complesso, come imburrare il pane, è la promessa per il progredire di arti artificiali controllati. Il futuro è già prossimo L A UDACE Memento Audere Semper Cultura, Scienza e Tecnologia Reti neurali, nanomacchine, cubi di memoria e robotica nella vita quotidiana: non si tratta di fantascienza, ma di realtà a portata di mano EDIL EDIL BAGNO BAGNO ORCHIDEA ORCHIDEA srl srl Tel: 02/2543360 Fax:02/2543121 Via A. Grandi 2, angolo via Milano 105 COLOGNO MONZESE - MILANO IDRAULICA - RISCALDAMENTO - CONDIZIONAMENTO - SANITARI EDIL COSTRUZIONI s. a. s. di LOMBARDI FRANCESCO E TOTA FELICE DALLE FONDAMENTA AL TETTO, IN SICUREZZA E CONVENIENZA SUL MERCATO DA OLTRE 14 ANNI SEDE LEGALE: Via F. BARACCA n. 820093 COLOGNO M. - MI Tel.: 335.5736118 - 335.6269426 Il Busker è in Via S.Anna 2 - Vimodrone (MI) Tel 02.25007083 - e.mail: [email protected] Il Busker è in Via S.Anna 2 - Vimodrone (MI) Tel 02.25007083 - e.mail: [email protected]

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Non è certo facile “pre” vedere l’andamen-to futuro della tecnologia, ma le continueevoluzioni scientifiche e la tendenza gene-rale dei ricercatori, possono invece permet-terci di “vedere”, a medio termine, almenouna cosa: l’avvento di strumentazioni sem-pre più piccole, più veloci e sempre menocostose. Alcune tra le tecnologie emergen-ti, che sono il frutto della ricerca e che pro-vengono da laboratori di sviluppo, hanno ilpotenziale di poter cambiare la vita diognuno di noi e rispondere ad interrogativiche mai avremmo pensato di porci. Un esempio è la rete “neurale”, ovverol’indirizzo degli “scienziati del computer”che vogliono simulare l’abilità di una per-

sona nel riconoscere determinati modelli.Per portare a compimento questo progetto,verranno integrati migliaia di microproces-sori specializzati, un genere di neurone alsilicone, sopra dei microcircuiti. I collegamenti neurologici nel cervelloumano vengono modellati dal movimentodi elettroni attraverso il modello del circui-to stesso. Queste reti neurali cercherannodi “imparare” le discriminazioni di baseattraverso una serie di prove di cultura. Per esempio, la differenza tra la propriavoce e quella di un amico produrrà esempidiversi. Il sistema tenta di indovinare dopociascuno esempio, e impara a discriminarela differenza attraverso prova ed errore.

Un altro argomento che ci pone di fronte aperplessità e giustificata curiosità è quellodelle cosìdette “nanomacchine”, ovveromicrocongegni che incorporano cambi,leve, lenti, e sensori che sono più piccolidel “punto” che state leggendo alla fine diquesta riga. Queste macchine microscopiche potrebbe-ro intervenire per “ripulire” le arterieostruite di una persona, per depurare l’os-sigeno dalle sostanze inquinanti in aumen-to, immettere continuamente pressione neipneumatici o somministrare endovenosa-mente medicine. Come un minuscolo bull-dozer (x) , le nanomacchine possono infinetrasportare atomi attraverso una superficie,creando molecole artificiali. Sempre rimanendo in argomento “intelli-genza artificiale” prendiamo in esame unpiccolo capolavoro dell’ingegneria digitaleche ha dell’incredibile se paragonato aglihardware di soli qualche anno fa, ovvero il“cubo” della memoria. Questo mezzo plastico e chiaro, delledimensioni di un cubetto di zucchero, ècapace di immagazzinare permanentemen-te fino a 6.5 TB (6.5 bilioni di byte) di dati.Viene usato un singolo raggio laser, rifles-so negli angoli giusti, per registrare i dati.Quando i raggi colpiscono l’angolo, si alte-rano il plastico, rilasciando molecole bluche vengono utilizzate per rappresentare lacifra 1 binaria. Le molecole chiare sono considerate 0. I dati vengono letti da un tipo diverso dilaser che riflette via le molecole “1” comeun segnale rosso, scoperto da un sensore.Al momento, i cubi devono essere tenuti alfreddo. A temperatura ambiente, infatti,verrebbero persi tutti i dati. Ma legato alproblema memoria hardware, che comeabbiamo appena visto sarà sempre piùpotente e sempre meno ingombrante, lavera rivoluzione, che è già cominciata eche interesserà ogni singolo utilizzatore di

pc, è quella legataall’innovazione deicomputer portatili,ovverro al “cosa”verrà dopo gli stes-si. Ingegneri e proget-tisti designer stannocollaborando da an-ni per studiare nuo-vi computer portati-li. L’intento è quellodi creare un hard-ware “comodo” permigliorare le per-formance lavorati-ve e sempre più fantascientifico. Per esempio, un computer utilizzato percontenere l’inventario, includerebbe unanalizzatore ottico sulla mano o sul brac-cio, con un sistema di database attivatovocalmente indossato attorno al collo. Un medico di pronto intervento userà unsensore sulla sua mano per leggere i segna-li vitali che verranno inviati all’ospedaleprima dell’arrivo del paziente. Sempre nella ricerca medico scientifica,oltre che dell’intrattenimento, grande svi-luppo e utilizzo avranno gli ologrammi,ovvero, l’immagine virtuale in tre dimen-sioni che si può osservare da qualsiasiangolazione e che sembra galleggiare nellospazio. Da tempo le immagini olografiche posso-no essere viste anche su carte di credito,copertine di periodici, e manifesti. Per crearle sono necessarie ore di ripresefilmate di un oggetto da molti angoli diripresa. I ricercatori stanno usando “super-computers” per riprendere un oggettogenerato dal computer stesso, farlo ruotare,e immagazzinare le immagini per poiproiettarle. Sebbene ora possano esserecreate solamente forme semplici, i pro-

grammi grafici del futuro permetterannoall’utente di creare in modo interattivo unologramma, in base a come verrà disegna-to sullo schermo. Ed infine non potevacerto mancare in un articolo dedicato al

prossimo futuro dellanostra vita, un cennosui “robot” del futu-ro. Combinando intelli-genza artificiale erobotica, i ricercatoristanno creando robotche imparano dai lo-ro stessi movimenti.Nell’Illinois un’equi-pe di ricercatori staapplicando il com-portamento degli in-setti per costruirerobot con più artiidraulici che scopra-

no ed evitino ostacoli, per esplorare il pia-neta Marte. Un braccio robotico che impa-ra un movimento preciso, complesso,come imburrare il pane, è la promessa peril progredire di arti artificiali controllati.

Il futuro è già prossimo

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Reti neurali, nanomacchine, cubi di memoriae robotica nella vita quotidiana: non si trattadi fantascienza, ma di realtà a portata di mano

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Il Busker è in Via S.Anna 2 - Vimodrone (MI)Tel 02.25007083 - e.mail: [email protected]

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