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IL FUNGO Periodico del Gruppo Micologico e Naturalistico “Renzo Franchi” di Reggio Emilia - Associazione di Volontariato - ONLUS Siti Internet - http://space.comune.re.it/micologico; http://it-it.facebook.com/people/Gruppo-Micologico-Franchi/100000945364455. e-mail: [email protected] - Anno XXXII - n° 4 - dicembre 2014 Sped. in abb. post. 70% DBC - Reggio E. Tassa riscossa - Taxe perçue (contiene inserto redazionale) Registrazione Trib. Reggio E. N° 531 del 15/11/1982. Direttore responsabile: Paolo Vecchi. Proprietario: Ulderico Bonazzi. Periodico del Gruppo “Renzo Franchi” di R.E. (A.M.B.) -Via Amendola, 2 - 42122 R.E (I) - Tipografia: Grafitalia (0522 511251) Comitato di Redazione: U. Bonazzi, L. Cocchi, G. Donelli, F. Franceschetti, G. Borgatti, G. Valentini CORSO DI MICOLOGIA (e non solo) 2015 IL 19 DICEMBRE SI E’ SVOLTA LA CENA DI CHIUSURA DELL’ATTIVITA’ SOCIALE 2014 DEL GRUPPO MICOLOGICO E NATURALISTICO «R. FRANCHI» DI REGGIO EMILIA (AMB) CON LA CONSEGNA DEI DIPLOMI AI SOCI FEDELI E FEDELISSIMI. 26/01 - Micologia: approccio alle nozioni fondamentali. Rel. M. Comuzzi 02/02 - Le specie comuni e facili del Genere Agaricus. Rel. U. Bonazzi 09/02 - Genere Tricholoma: primi passi. Rel. C. Orlandini 16/02 - Boletaceae. Parte I. Rel. G. Simonini 23/02 - Boletaceae. Parte II. Rel. G. Simonini 02/03 - Funghi comuni e di facile determinazione. Rel. G. Donelli 09/03 - Ascomiceti epigei comuni. Rel M. Comuzzi 16/03 - Funghi simili ma diversi a confronto. Rel. U. Bonazzi 23/03 - La vita delle piante e altre cose. Alcune loro strategie riproduttive. Rel A. Montecchi 30/03 - Approccio al Genere Cortinarius. Rel. C. Orlandini 13/04 - Solo Russula facili e commestibili. Rel. G. Donelli 20/04 - Micotossicologia: problemi e incertezze. Rel. R. Nadalutti 27/04 - Genere Amanita: le specie da ricordare. Rel. M. Comuzzi 04/05 - Frutti agresti commestibili e velenosi. Rel. G. Valentini, A. Montecchi, E. Canovi 11/05 - Raccolta funghi: leggi, regolamenti ed altro. Rel. L. Cocchi. 18/05 - Le farfalle del nostro territorio. Rel. P. Gallingani 25/05 - Cartografia, GPS, smartphone. Rel. M. Colli 01/06 - Quattro chiacchiere con gli uditori Speriamo di vedervi numerosi. A coloro che già sanno, ricordo che c'è sempre qualcosa da imparare. Giuseppe Donelli, Responsabile del corso. Anche nel 2015 il Corso di Micologia (e non solo) si terrà presso il Centro Sociale «Il Carrozzone», affiliato ANCESCAO (Via Gallinari, 1 - 42124 Reggio Emilia - Tel. 0522 381412). Al Corso, che inizierà lunedì 26 gennaio 2015 (ore 21,00), sono invitati tutti i cittadini che desiderano iniziare a conoscere i funghi ed i loro ambienti di crescita e vogliono approfondire ed accrescere le loro conoscenze micologiche, botaniche ed ecologiche. Tutte le lezioni si baseranno sulla proiezione di diapositive, lucidi e videoproiezione. COME CI SI ISCRIVE AL CORSO L'iscrizione al Corso è possibile presso la sede del Gruppo (via Amendola, 2 - RE - ingresso principale del San Lazzaro) tutti i lunedì sera dalle ore 21,00 alle ore 23,00 e durante lo svolgimento del Corso stesso. La quota di iscrizione è di € 45,00 per i non Soci e dà diritto a ricevere un «gadget micologico»; per i Soci del Gruppo Micologico l’iscrizione è gratuita e con il versamento di € 7,00 anche i Soci potranno ricevere il gadget. Le quote servono per coprire le spese di organizzazione. PROGRAMMA Una quarantina di Soci ha creato la giusta atmosfera partecipando alla cena di auguri presso il Centro Sociale «Il Carrozzone», svoltasi il 19 dicembre 2014, dimostrando la vitalità del Gruppo «R. Franchi». All’allegria della serata ha certamente contribuito l’ottima cucina che, come il servizio, è stata preparata da un gruppo di volontari del Centro Sociale a dimostrazione che quando il volontariato è in grado di unire disinteressata disponibilità umana a competenza e professionalità può davvero risultare «un’arma vincente» anche in tempi di crisi. D’altra parte è proprio su questo potenziale che anche il nostro Gruppo poggia tutta la sua attività. Ed è certamente con questo spirito che sono stati premiati, con la consegna dei «Diplomi di Fedeltà» i seguenti Soci: ? per 35 anni di iscrizione: Paolo Bizzocchi, Luigi Cocchi, Carlo Fantuzzi, Oden Ligabue, Paolo Vecchi (Direttore Responsabile di questo giornalino) ? per 20 anni: Antonio Carri, Umberto Lodesani, Edris Orlandini Tutti i Diplomi sono stati consegnati, ai Soci premiati presenti, dal Presidente del Gruppo Franchi, Prof. Ulderico Bonazzi. Le foto sono di Luigi Cocchi e Orlando Princiotta A sx i coniugi Mazzoni, che ringraziamo per avere sollevato per primi la questione «RAI-Gyromitra», a dx i coniugi Montecchi che il giorno dopo (20 dic14) festeggeranno le nozze d’oro. TANTI AFFETTUOSI AUGURI Luigi Cocchi Paolo Bizzocchi Oden Ligabue Paolo Vecchi A sx uno scorcio della sala, a dx Elia Canovi, animatore della bella serata

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IL FUNGOPeriodico del Gruppo Micologico e Naturalistico “Renzo Franchi” di Reggio Emilia - Associazione di Volontariato - ONLUSSiti Internet - http://space.comune.re.it/micologico; http://it-it.facebook.com/people/Gruppo-Micologico-Franchi/100000945364455.

e-mail: [email protected] - Anno XXXII - n° 4 - dicembre 2014Sped. in abb. post. 70% DBC - Reggio E. Tassa riscossa - Taxe perçue (contiene inserto redazionale)

Registrazione Trib. Reggio E. N° 531 del 15/11/1982. Direttore responsabile: Paolo Vecchi. Proprietario: Ulderico Bonazzi. Periodico del Gruppo “Renzo Franchi” di R.E. (A.M.B.) -Via Amendola, 2 - 42122 R.E (I) - Tipografia: Grafitalia (0522 511251)

Comitato di Redazione: U. Bonazzi, L. Cocchi, G. Donelli, F. Franceschetti, G. Borgatti, G. Valentini

CORSO DI MICOLOGIA (e non solo) 2015

IL 19 DICEMBRE SI E’ SVOLTA LA CENA DI CHIUSURA DELL’ATTIVITA’ SOCIALE 2014DEL GRUPPO MICOLOGICO E NATURALISTICO «R. FRANCHI» DI REGGIO EMILIA (AMB)

CON LA CONSEGNA DEI DIPLOMI AI SOCI FEDELI E FEDELISSIMI.

26/01 - Micologia: approccio alle nozioni fondamentali. Rel. M. Comuzzi

02/02 - Le specie comuni e facili del Genere Agaricus. Rel. U. Bonazzi

09/02 - Genere Tricholoma: primi passi. Rel. C. Orlandini16/02 - Boletaceae. Parte I. Rel. G. Simonini23/02 - Boletaceae. Parte II. Rel. G. Simonini02/03 - Funghi comuni e di facile determinazione. Rel. G. Donelli09/03 - Ascomiceti epigei comuni. Rel M. Comuzzi16/03 - Funghi simili ma diversi a confronto. Rel. U. Bonazzi23/03 - La vita delle piante e altre cose. Alcune loro strategie

riproduttive. Rel A. Montecchi30/03 - Approccio al Genere Cortinarius. Rel. C. Orlandini13/04 - Solo Russula facili e commestibili. Rel. G. Donelli20/04 - Micotossicologia: problemi e incertezze. Rel. R. Nadalutti27/04 - Genere Amanita: le specie da ricordare. Rel. M. Comuzzi04/05 - Frutti agresti commestibili e velenosi. Rel. G. Valentini, A.

Montecchi, E. Canovi11/05 - Raccolta funghi: leggi, regolamenti ed altro. Rel. L. Cocchi.18/05 - Le farfalle del nostro territorio. Rel. P. Gallingani25/05 - Cartografia, GPS, smartphone. Rel. M. Colli01/06 - Quattro chiacchiere con gli uditori

Speriamo di vedervi numerosi. A coloro che già sanno, ricordo che c'è sempre qualcosa da imparare. Giuseppe Donelli, Responsabile del corso.

Anche nel 2015 il Corso di Micologia (e non solo) si terrà presso il Centro Sociale «Il Carrozzone», affiliato ANCESCAO (Via Gallinari, 1 - 42124 Reggio Emilia - Tel. 0522 381412). Al Corso, che inizierà lunedì 26 gennaio 2015 (ore 21,00), sono invitati tutti i cittadini che desiderano iniziare a conoscere i funghi ed i loro ambienti di crescita e vogliono approfondire ed accrescere le loro conoscenze micologiche, botaniche ed ecologiche. Tutte le lezioni si baseranno sulla proiezione di diapositive, lucidi e videoproiezione.

COME CI SI ISCRIVE AL CORSOL'iscrizione al Corso è possibile presso la sede del Gruppo (via Amendola, 2 - RE - ingresso principale del San Lazzaro) tutti i lunedì sera dalle ore 21,00 alle ore 23,00 e durante lo svolgimento del Corso stesso. La quota di iscrizione è di € 45,00 per i non Soci e dà diritto a ricevere un «gadget micologico»; per i Soci del Gruppo Micologico l’iscrizione è gratuita e con il versamento di € 7,00 anche i Soci potranno ricevere il gadget. Le quote servono per coprire le spese di organizzazione.

PROGRAMMA

Una quarantina di Soci ha creato la giusta atmosfera partecipando alla cena di auguri presso il Centro Sociale «Il Carrozzone», svoltasi il 19 dicembre 2014, dimostrando la vitalità del Gruppo «R. Franchi». All’allegria della serata ha certamente contribuito l’ottima cucina che, come il servizio, è stata preparata da un gruppo di volontari del Centro Sociale a dimostrazione che quando il volontariato è in grado di unire disinteressata disponibilità umana a competenza e professionalità può davvero risultare «un’arma vincente» anche in tempi di crisi. D’altra parte è proprio su questo potenziale che anche il nostro Gruppo poggia tutta la sua attività. Ed è certamente con questo spirito che sono stati premiati, con la consegna dei «Diplomi di Fedeltà» i seguenti Soci: ?per 35 anni di iscrizione: Paolo Bizzocchi, Luigi Cocchi, Carlo Fantuzzi, Oden Ligabue, Paolo Vecchi (Direttore Responsabile di questo giornalino) ?per 20 anni: Antonio Carri, Umberto Lodesani, Edris OrlandiniTutti i Diplomi sono stati consegnati, ai Soci premiati presenti, dal Presidente del Gruppo Franchi, Prof. Ulderico Bonazzi.

Le foto sono di Luigi Cocchi e Orlando Princiotta

A sx i coniugi Mazzoni, che ringraziamo per avere sollevato per primi la questione «RAI-Gyromitra», a dx i coniugi Montecchi che il giorno dopo

(20 dic14) festeggeranno le nozze d’oro. TANTI AFFETTUOSI AUGURI

Luigi Cocchi

Paolo Bizzocchi

Oden Ligabue

Paolo Vecchi

A sx uno scorcio della sala, a dx Elia Canovi, animatore della bella serata

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uova al tartufo(dal sito: www.appuntidimicologia.it)

1 o 2 uova fresche; 120 grammi di pane raffermo

grattugiato; tartufo bianco a piacere; una noce di burro; sale

e pepe q.b.

Ingredienti:

Preparazione: In una padella soffriggere la noce di burro, poi

aggiungere l'uovo, salare, macinarvi sopra il pepe e portare a

cottura secondo i propri gusti. Sull'uovo appena impiattato

iniziare con la mandolina la “danza” del Tartufo, facendo

cadere le scaglie in quantità desiderata. Mentre il profumo si

sprigiona, gustare il piatto con crostino di pane caldo ed un

buon bicchiere di Nebbiolo: un trionfo di aromi riempirà la

vostra serata. Un ultimo consiglio per i patiti del tartufo: se

provate a consumare questo piatto da soli, in religioso

silenzio, arriverete ad emozionarvi, dimenticando tutti i

problemi di una giornata che è girata per il verso sbagliato!

UNA RICETTA AL MESEa cura di U. Bonazzi

IL FUNGO n. 4 - dicembre 2014 Varie - pag. 2

raggiungere Orchidea per stare in qualche modo vicino a lei, lui si stava consumando in una tristezza indicibile, ma in qualche modo sarebbero stati uniti per sempre, poiché "forte come la morte è l'amore, tenace come gli inferi è la passione.... Le grandi acque non possono spegnere l'amore né i fiumi travolgerlo”. (Dal Cantico dei Cantici).Orchidea era sempre più triste, i suoi semi non germogliavano il marito la incolpava di essere incapace e di saper dare alla luce solo semi morti, la maltrattava e la minacciava di darle il libello di ripudio (Dt 24), di prendersi in sposa un'altra Orchidea che lo sapesse rendere padre.. ah, se si fosse morso la lingua...Orchidea stava seppellendo i suoi piccoli semi proprio mentre le spore arrivavano, uno spirito buono passava di li, esse si posarono sul terreno e vennero seppellite insieme ai semi.Per una strana attrazione fatale, le spore entrarono nel seme .. Uniti per sempre! Potenza dell'amore che tutto può! Un'alba dietro l'altra passarono 18 anni....... Che succede oggi? Al villaggio c'è uno strano fermento, gente che va, gente che viene,... capisco, un censimento..i soliti romani che contano le persone per fargli pagare le tasse...Ci sono anche due giovani sposi...lei è un po' stanca ma radiosa e raggiante si accarezza la rotondità del ventre, il suo Bambino sta per venire al mondo, lui premuroso e instancabile guida con perizia l'Asinello che la porta in groppa. Cercano ospitalità da lontani parenti, nei giorni del censimento ogni posto vale oro, l'oro luccica e acceca e fa dimenticare legami di sangue e dovere di ospitalità. Il Bambino non può nascere per strada, ma sembra che nessuno abbia posto per la culla del Re dei re, Giuseppe, lo sposo, è un uomo giusto e timorato, si affida a Dio, Lui provvederà. Attraversano il villaggio senza trovare alloggio, poi Asinello prende le redini e si avvia verso la campagna in direzione del bosco...c'è una piccola casa isolata...è la casa di un povero contadino, anche lui non può ospitarli, la tristezza da anni riempie la sua casa, ma... nella grotta che fa da stalla ci sono i suoi armenti,un bove e qualche pecora, se vogliono passare la notte al coperto possono sistemarsi nel fienile, è ben riparato dal vento e dal freddo, Asinello potrà stare assieme al bove, è un animale tranquillo e mansueto, faranno certo amicizia. Giuseppe e sua moglie Maria benedicono il Cielo e invocano benedizioni sul contadino e sulla sua casa, poi si preparano un giaciglio nel fieno, sono veramente sfiniti. Al mattino presto, il contadino va nella stalla per far uscire gli animali e...sorpresa!!!! Non sono più due gli ospiti ma tre! C'è un fagottino con un ciuffetto di capelli ritti che lo guarda dalla mangiatoia...nella notte è nato il Bambino Gesù.Oh meraviglia! Che gioia! Che bellezza! Presto, bisogna far festa! Già, festa, ma con cosa? Non ha neppure una gallina per fare un pò di brodo per la partoriente...beh qualcosa troverà. Giuseppe è un gran lavoratore, non vuole certo pesare sulle spalle di questo povero che nonostante tutto lo ha accolto, per cominciare va sul limitare del bosco a raccogliere legna per il fuoco. Ne ha raccolta una bella fascina, quando delle voci attraggono la sua attenzione:"Raccoglimi Giuseppe, sono un buon fungo" "prendi anche me", "portami a casa, sulla brace sono delizioso"...sono un gruppo di funghi che vogliono essere un dono. Giuseppe li raccoglie con delicatezza, quando ecco, una voce melodiosa... "Giuseppe, Giuseppe.. io non sono commestibile, sono solo una piccola Orchidea ma sono nata dall'amore e per amore, il Bambino Gesù è l'Amore, raccoglimi, portami da lui e dalla sua mamma".Questa è la mia prima fioritura, è veramente fuori stagione, ma si sa, a Natale

Sia benedetto l'amore che sempre è il più forte...specialmente a Natale di Maria Antonella, la Zia dei funghi (Volterra - dic 2014)

La cara amica Maria Antonella Coppolecchia, la «Zia dei Funghi», anche quest’anno ci regala una bella favola «micologica e natalizia». Maria Antonella, alla quale facciamo tanti auguri insieme alla sua famiglia, é Vicepresidente del Gruppo Micologico di Volterra (AMB) e membro del Comitato scientifico nazionale dell’AMB. Nella foresta sul Monte Hermon la vita scorreva tranquilla e in grande armonia. I maestosi cedri con le loro cime che sembravano toccare il cielo, le svolazzanti felci che danzavano a ogni alito di vento, le splendide orchidee e i magnifici funghi vivevano insieme e in pace con animali di ogni specie. Era tutto troppo bello e perfetto perché potesse durare, il diavolo ci mise la coda e...i cedri cominciarono a farsi concorrenza l'un l'altro: " sono più bello io... sono più alto... le mie pigne sono più belle delle tue... i tuoi semi sono scarsetti e rachitici.... i miei aghi sono verdi e brillanti, i tuoi sono gialli di livore... fatti più in la che stai godendo del mio sole... non provare a succhiare la mia acqua con le tue stupide radici...e tu Suillus (Pinarolo, pinaiolo, pinaccio, pinè, bignè...) dei miei stivali, non pensare più minimamente di intrecciare le tue ife con le mie radicole! Non ho bisogno di simbionti io! Basto a me stesso!!! Va a fare la tua micorriza da un'altra parte! Questa cosa addolorò molto le altre creature del bosco, gli animali cominciarono ad allontanarsi, ma piante e funghi dovevano per forza stare li e fare buon viso a cattiva sorte. L'equilibrio ormai però era rotto, ognuno cominciò a pensare solo a se stesso o al più al più a quelli della sua specie. Una giovane orchidea era legata a un giovane fungo, stavano sempre insieme, (le linguacce li chiamavano gli inseparabili...) godevano uno della presenza dell'altra, senza secondi fini, era solo una splendida amicizia fra due esseri che si affacciavano alla vita. Nelle tiepide notti di primavera passavano ore a contare le stelle, nelle giornate assolate si riparavano insieme sotto le fronde di "nonna Felce" felici soltanto di condividere la bellezza del creato. Le rispettive famiglie non vedevano la cosa di buon occhio, papà e mamma Orchidea temevano che la figlia si innamorasse del fungo, loro avevano in mente "un pateracchio" con una nobile Orchidea che viveva nella valle della Beqa', i signori Micetes da parte loro asserivano che il giovane fungo avrebbe dovuto legare le sue spore solo e soltanto con quelle di un suo pari ...che tristezza!!! In maniera più o meno subdola cercarono di dividere i due giovani, ma più li dividevano e più loro cercavano di stare insieme...ciò che crea difficoltà spesso rende più forti, la tenera amicizia divenne un travolgente sentimento. Orchidea fu obbligata a convolare a nozze e a seguire il marito in uno dei suoi possedimenti, un boschetto nelle vicinanze di Gerusalemme, il posto veramente bello, una splendida città in lontananza, ma senza fungo niente sarebbe più stato bello o interessante. Nel giro di pochi mesi Orchidea intristì e appassì sempre più, dando alla luce piccolissimi semi non fertili, come tutto ciò che non è generato dall'amore. Fungo si ritirò in solitudine e lasciò le sue spore al vento chiedendo loro di

(continua a pag. 5)

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IL FUNGO n. 4 - dicembre 2014 Micologia - pag. 3

COLLEGATI AL NOSTRO SITO WEB http://space.comune.re.it/micologico/

Scheda 60: Langermannia gigantea (Batsch : Pers.) Rostk.

RUBRICA “ FUNGHI - METALLI - RADIOATTIVITA’ ”a cura di Luigi Cocchi & Luciano Vescovi

Per chi è lontano dal mondo dei funghi o per chi né ha un approccio solo superficiale questa specie spettacolare è certamente fra quelle più sorprendenti. Lo verifichiamo sempre alle Mostre, quando riusciamo ad esporla, dalle domande e dall'interesse mostrati dal pubblico. A colpo d'occhio appare proprio come una grossa palla biancastra. L. gigantea nasce in luoghi erbosi (prati, pascoli, coltivi, parchi e giardini) molto concimati e pertanto ricchi di sostanze organiche azotate e con bassa acidità. Questa specie appartiene alla Classe Basidiomycetes, Subclasse

Gastromycetidae (dal greco gast?r-gastrós = ventre, stomaco e mýkēs-ētos = fungo: questo nome indica che la parte imeniale, dove vengono prodotte le spore, è interna al corpo fruttifero). Inoltre, in particolare, tutte le specie della famiglia Lycoperdaceae, a maturazione, emettono le spore, come “sbuffi di polvere” da un opercolo (un foro) che si apre nella parte superiore del carpoforo ed infatti l'etimologia del nome della Famiglia Lycoperdaceae (e del Genere Lycoperdon) significa (dal

Langermannia gigantea (Batsch : Pers.) Rostk.Corpo fruttifero: di molti centimetri di diametro, da 10 a oltre 50, con una circonferenza che può arrivare anche a 2 metri.

.Carne (gleba): carne bianca all'inizio, poi sempre più brunastro- ocracea,

Sapore ed odore fungino, gradevole, molto profumato.Spore: sferoidali o largamente ellissoidali; finemente verrucose con breve peduncolo.Sporata: brunastra.Habitat: estate ed autunno in prati, pascoli, orti, giardini, sia in pianura che in montagna.Commestibilità: da considerarsi un buon commestibile, finché la carne interna è ancora completamente bianca.Note: è un fungo fra i più grandi potendo raggiungere “diametri” anche oltre 50 cm ed un peso fino a 30 kg. Non può essere scambiato con altre specie non commestibili.

Langermannia gigantea (Batsch : Pers.) Rostk. - Moflette giganti, vesce di lupo, vescie: nomi dialettali valdostani (in lingua Patois); Fungo bovin: nome dialettale veronese; Balla de fûmme: nome dialettale ligure; Loffe de lù: nome dialettale di Borzoli (Genova); Vescia maggiore: nome dialettale toscano; Vescia lupa: nome dialettale senese; Vescia lupaja: nome dialettale aretino; Vescia gigante, Loffa gigante: nomi dialettali della provincia di Massa Carrara; Bessa gigante: nome dialettale di Costacciaro (Perugia); Bescia: nome dialettale di Collepino di Spello; Boccia: nome dialettale di Spoleto (Perugia); Boccia de montagna: nome dialettale di Scheggino (Perugia); Loffa de montagna: nome dialettale di Monteleone di Spoleto (Perugia); Vezza: nome dialettale di Arrone (Terni); Vescica gigante: nome dialettale campano; Piritu 'e lupu rannu: nome dialettale cosentino; Vescia ranna: nome dialettale della Sila Greca; Funciu agnellinu: nome dialettale di Fleri (Catania).

subgloboso, tondeggiante,

Parte esterna (esoperidio) liscia, fragile, biancastra, fugace; parte interna (endoperidio) fragile, biancastra o grigio-giallastro, frammentandosi evidenzia la gleba

pulverulenta e giallo-verdognola nel fungo maturo.

3,5-5,6 µm;

Nomi volgari e dialettali di

UN FUNGO AL MESEa cura di Ulderico Bonazzi

Langermannia gigantea (Foto di U. Bonazzi)

(continua a pag. 7)

Si ricorda che il CD allegato al “Dizionario dei nomi dialettali e volgari dei funghi in Italia e nel Canton Ticino” è stato aggiornato con 6123 nuovi nomi

per 530 specie e con l'aggiunta di 250 immagini. Ora il costo totale è di € 10,00

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IL FUNGO n. 4 - dicembre 2014 Attività del Gruppo - pag. 4

Le Mostre, dopo il Corso annuale di Micologia e le Uscite Didattiche, rappresentano il momento più significativo dell’attività di divulgazione micologica, di sensibilizzazione ed educazione ambientale e di prevenzione sanitaria che il nostro Gruppo svolge ogni anno in provincia di Reggio Emilia. Lo sforzo organizzativo e l’impegno sono notevoli, ma qualificanti; le persone che entrano in contatto con noi sono diverse migliaia. In particolare è da sottolineare che questa intensa attività è resa possibile dallo studio, dalla preparazione e dall’aggiornamento continuo dei Micologi e dei Botanici del Gruppo che rendono disponibile un patrimonio di conoscenze senza le quali tutte queste attività non sarebbero nemmeno pensabili. C’é una continuità naturale tra il Corso di Micologia che organizziamo nella prima parte di ogni anno e le Mostre: per chi vuole cominciare il suo cammino nella conoscenza della Natura attraverso la Micologia e la Botanica le Mostre costituiscono un’occasione straordinaria di lavoro fianco a fianco con chi tale cammino ha da tempo iniziato. Per non correre il rischio di dimenticare qualcuno non voglio fare i nomi (se non in qualche foto, per motivi redazionali) dei Soci e degli Amici che hanno contribuito all’organizzazione, nel 2014, di sei Mostre (sette se si considera la giornata di Cervarezza, già documentata nel precedente numero di questo giornalino). Dico soltanto che, pur con qualche necessario aggiustamento alla “macchina organizzativa”, la partecipazione di una trentina di Soci, oltre alla soddisfazione per i risultati raggiunti, rende in pieno il senso dell’importanza di appartenere ad un’associazione di volontariato qual’é il Gruppo Micologico e Naturalistico “Renzo Franchi” di Reggio Emilia - Associazione Micologica Bresadola. La rassegna fotografica che qui si presenta vuole documentare il nostro lavoro nel 2014. Purtroppo non abbiamo immagini della Mostra di Praticello di Gattatico. Ora la sfida che abbiamo è di reggere un impegno analogo nel 2015. Abbiamo bisogno del contributo di ciascuno. Grazie ed auguri a tutti . Il responsabile organizzativo delle Mostre Luigi Cocchi

Le immagini sono di Mauro Comuzzi e di Claudio Orlandini

SONO APERTE LE ISCRIZIONI AL GRUPPO MICOLOGICO E NATURALISTICO

“R. FRANCHI” DI REGGIO EMILIA - ASSOCIAZIONE MICOLOGICA BRESADOLA

ISCRIVETEVI - ISCRIVETEVI - ISCRIVETEVI

SE AMATE LA NATURA VENITE A CONOSCERLA CON NOI ATTRAVERSO LA MICOLOGIA

PER L’ANNO 2015

Due momenti della Mostra. Da una stima del Comune di Guastalla risulta che la Mostra è stata

visitata da circa 6.000 persone

Mostra di Guastalla - 28 set 14

Mostra nell’ambito della manifestazione VIAROMAVIVA a Reggio Emilia. A dx, in primo piano, il socio Mario Benassi

XXXIX Mostra Reggiana del Fungo (RE) - 20/21set 14

Giornata di Studio e Mostra di Albinea - 25/26 ott 14

Il Gruppo di ricerca e studio e tanta gente alla Mostra

1° Foto - da sx: Ulderico Bonazzi, Mauro Comuzzi, Miriam Borgogni, Mario Benassi, Anna Bondavalli - organizzatori della Mostra.

2°Foto - Gruppo di visitatori, in gran parte partecipanti al «Campionato Mondiale del Fungo»

Mostra di Cerreto Laghi 4/5 ott 14

Due momenti della Mostra nell’ambito della «Sagra del Tartufo»

Mostra di Viano - 8/9 nov 14

16 nov 2014 - Tradizionale «polentata» in casa del Presidente Prof. Ulderico Bonazzi,

munifico ospite. Un brindisi alla salute rivolto a tutti.

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TESSERAMENTO 2015Le quote sociali 2015, invariate rispetto al 2014, sono:

Soci € 30,00; Familiari € 1,60; Soci sostenitori oltre € 30,00. Il versamento della quota potrà essere fatto direttamente in sede o sul C.C.P. N° 10550424 intestato a "Il Fungo” o sul C.C.B. N. 000100232113 aperto presso Unicredit Banca, Agenzia di Via Gandhi (42123 - RE), le cui coordinate IBAN sono le seguenti:

IT 38 J 02008 12813 000100232113. I Gruppi, gli Enti, le Associazioni interessati a ricevere regolarmente "Il Fungo" dovranno versare € 8,00 per rimborso spese postali. I soci di altri Gruppi A.M.B. potranno, in base allo statuto, divenire anche nostri soci, ricevendo in tal modo regolarmente sia “IL FUNGO” che “IL FUNGO REGGIANO”, versando la quota di € 15,00 (per i residenti all’estero vanno aggiunti € 7,00 per spese postali)

IL FUNGO n. 4 - dicembre 2014 Varie - pag. 5

Ciao Romano, te ne sei andato all’improvviso, nonostante la malattia che si sperava venisse superata. Ti vogliamo ricordare come si vede dalla fotografia qui a lato, perché tu eri così: allegro, spiritoso, disponibile. Con te una bella risata era molto facile. Sei sempre stato presente negli impegni più importanti del nostro Gruppo e te ne siamo grati. La tua presenza, per esempio all’ingresso delle nostre Mostre, lasciava sempre un segno tangibile: mettevamo sì un cesto con il cartello «Offerta Libera», ma senza di te ed il tuo modo di rivolgersi ai visitatori, così simpatico ed accogliente, spesso il raccolto era molto magro. Possiamo senz’altro dire che la tua concezione del volontariato ed il tuo modo concreto di realizzarlo erano disinteressati ed improntati alla generosità, tanto che siamo convinti che, pur di fare qualcosa di utile per il Gruppo, preferivi «rimetterci» del tuo e di questo ti ringraziamo con tutto il cuore. Siamo vicini ai tuoi familiari e porgiamo loro le nostre più sentite condoglianze.Al centro della foto una Mostra del Gruppo Franchi a Civago (una ventina di anni fa), consegna un premio ad un partecipante al concorso indetto dalla locale «Pro Loco». A destra il Sindaco di allora di Villa Minozzo, Paolo Bargiacchi.

«Romano» Iotti (29 gennaio1933 - 5 novembre 2014) mentre, ad

In ricordo di Italo Iotti (Romano per tutti gli amici)di Luigi Cocchi

VERBALE SPOGLIO SCHEDE VOTAZIONI ORGANI SOCIALI GRRUPPO MICOLOGICO E NATURALISTICO “R. FRANCHI”

In data 27/10/2014, presso la sede del Gruppo Franchi, si è riunito il Seggio Elettorale nelle persone di Torricelli Fabrizio (Presidente), Burani Massimo e Ligabue Oden (Scrutatori) per effettuare lo scrutinio elettorale. Dal conteggio delle schede risultano: N. 28 votate il 26/06/2014 durante l’Assemblea ordinaria dei Soci; N. 20 giunte a mezzo posta; N. 5 su delega. Totale N. 53.Lo spoglio ha dato i seguenti risultati:

RINNOVO MEMBRI DEL DIRETTIVO1) Montecchi Amer, preferenze 37; 2) Bonazzi Ulderico, preferenze 34 -

precede per anzianità d'iscrizione; 3) Donelli Giuseppe, preferenze 34; 4) Comuzzi Mauro, preferenze 33; 5) Cocchi Luigi, preferenze 29; 6)Franceschetti Franca, preferenze 28; 7) Ciavarella Angelo, preferenze 27; 8) Fornasari Raffaello, preferenze 24; 9) Simonini Giampaolo, preferenze 22; 10) Orlandini Claudio, preferenze 20; 11) Borgogni Miriam, preferenze 17; 12) Gabbi Simona, preferenze 16; 13) Nadalutti Roberto, preferenze 15 -precede per anzianità d'iscrizione; 14) Valentini Gualberto, preferenze 15; 15) Campioli Anacleto, preferenze 13 - precede per anzianità d'iscrizione; 16) Orlandini Adolfo William, preferenze 13; 17) Bizzocchi Alberto, preferenze 11 - precede per anzianità d'iscrizione; 18) Dalla Salda Simone, preferenze 11; 19) Benassi Mario, preferenze 10; 20) Ferrari Paolo, preferenze 9; 21) Carpi Aldo, preferenze 7; 22) Rurini Giovanni, preferenze 5; 23) Burani Massimo, preferenze 1.Risultano pertanto eletti: Montecchi Amer, Bonazzi Ulderico, Donelli Giuseppe, Comuzzi Mauro, Cocchi Luigi, Franceschetti Franca, Ciavarella Angelo, Fornasari Raffaello, Simonini Giampaolo, Orlandini Claudio, Borgogni Miriam, Gabbi Simona, Nadalutti Roberto, Valentini Gualberto, Campioli Anacleto.

ELEZIONE DEI REVISORI DEI CONTI1) Araldi Gianfranco, preferenze 30; 2) Canovi Elia, preferenze 29; 3) Bizzocchi

tutto può succedere. Che cavolo era successo? Orchidea aveva seminato semi morti...l'Amor che muove il sole e le altre stelle (dirà Dante dopo qualche anno..) aveva fatto un grandissimo miracolo! Ricordate le spore sepolte con i semi? Perché fossero indivisibili per sempre, l'amore fece in modo che i semi dell'orchidea non potessero germogliare senza l'amico fungo e dette all'orchidea in dote non un solo fiore ma uno stelo ricchissimo di piccoli, meravigliosi fiorellini. Ma, il pranzetto? Mentre Giuseppe raccoglie nel bosco, il contadino sale in casa per impastare un pò di farina e cuocere un pane. "Abba, Abba", sente chiamare...o mio Dio! Non è possibile! E' Honi suo figlio! Sono anni che non lo vede, è andato via per un diverbio con suo fratello, per questioni di capre e di campi.. Oh Cielo, ha con se anche una piccola carovana...e sua moglie Abigaille con quattro figli maschi. Sono tornati e…chiedono di restare.... Honi ha fatto fortuna in terra d'Egitto ma la nostalgia della casa paterna era troppo grande, sono venuti via con la scusa del censimento, ma, se il padre li accoglie rimarranno per sempre. Abigaille, il cui nome vuol dire piccola ape, si mette subito all'opera, in quattro e due sei prepara pane, focacce e una specie di polenta di miglio, Honi nel frattempo sta preparando un grasso montone. Manca solo il contorno...a quello contribuisce Giuseppe con i suoi splendidi funghi. Su, via, tutti a tavola! Il contadino non crede ai suoi occhi, ha con se il figlio perduto, una nuora stupenda, quattro splendidi nipoti, Giuseppe, Maria che con una corona di orchidee sui capelli sembra una regina, e il Dio Bambino. Quella che per anni era stata una casa fredda e triste ora brilla di luce e risuona di risa infantili Sia benedetto il nome del Signore che ripaga mille volte un gesto di carità! Sia benedetto l'amore che sempre è il più forte...specialmente a Natale.

Paolo, preferenze 20; 4) Bizzocchi Alberto, preferenze 6.Risultano pertanto eletti: Araldi Gianfranco, Canovi Elia, Bizzocchi Paolo.

ELEZIONE DELEGATI ASSEMBLEA NAZIONALE1) Bonazzi Ulderico, preferenze 16 - precede per anzianità d'iscrizione; 2) Cocchi Luigi, preferenze 16; 3) Comuzzi Mauro, preferenze 14; 4) Franceschetti Franca, preferenze 2.Risultano pertanto eletti: Bonazzi Ulderico, Cocchi Luigi. Supplente: Comuzzi Mauro.Firme: IL PRESIDENTE (Torricelli Fabrizio); GLI SCRUTATORI (Burani Massimo, Ligabue Oden) REGGIO EMILIA 27/10/2014

(continua da pag. 2) Favola di Natale

Il Gruppo «R. Franchi» è su FACEBOOK http://it-it.facebook.com/profile.php?id=100000945364455

Scaricate dal sito del Ministero della Salute (http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_

226_allegato.pdf) e diffondete la favola di Francesca Assisi:

«Funghi...belli da vedere, ma non sempre buoni da mangiare»

e ricordate che, almeno fino all’età d 12-13 anni, ai bambini non vanno MAI dati funghi da mangiare.

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F U N G H I M I S T IQuesta non vuole essere una rubrica vera e propria con una rigorosa periodicità e a tema fisso, ma una sorta di libero spazio

dove scrivere curiosità, stranezze, informazioni particolari sul mondo dei funghi e dintorni. Mi capita spesso, infatti,

leggendo libri, riviste e pubblicazioni diverse (soprattutto in riferimento al lavoro di ricerca nel quale sono impegnato) di

incappare in notizie strane e curiose, a volte di interesse scientifico, altre volte solo note di colore e folklore, ogni tanto

vere e proprie superstizioni legate ad usanze e credenze di popoli anche molto lontani, nel tempo e nello spazio, da noi. Ho

allora pensato che potrebbe essere gradevole, utile e divertente, per i nostri lettori, ritrovare su “Il Fungo” tali notizie.

Naturalmente sarebbe anche simpatico se ogni lettore, a sua volta, mi comunicasse notizie strane sul mondo dei funghi

trovate durante le sue letture o sentite raccontare, in modo da portarle a conoscenza di tutti. In questa puntata pubblichiamo due notizie tratte, la prima, da RAI NEWS 24 dell’ 8 nov 2014 e, la seconda, da News Letters di «Le Sceinze» del 13 nov 2014.

Il volume (528 pag.) rilegato contiene 290 f o t o c o l o r e 3 4 3 micrografie degli autori (H. Ladurner & G. Simonini), 21 tavole a colori di E. Rebaudengo e di F. Boccardo. Chiavi di determinazione in inglese, italiano, francese e tedesco.

Prezzo € 56,00

A. Montecchi e M. Sarasini si sono formati all'interno dell'A.M.B. La simbiosi tra due personalità molto diverse ha fatto nascere u n ’ o p e r a d i l i v e l l o assoluto.

Prezzo ai Soci: 70,00 Spese spedizione:

+ € 2,00 Italia; + € 10,00 Estero

La Redazione invita i lettori a contribuire al giornalino con articoli, idee, materiale vario. E’ preferibile che tali contributi ci pervengano su supporto elettronico o per e-mail entro il mese precedente la pubblicazione (giugno, settembre, dicembre). Sono comunque graditi anche contributi in altri formati: in questo caso contattare il numero 348 3125968

e-mail: [email protected]

A cura di Luigi Cocchi; e-mail: [email protected]

Da una ricerca svizzero-tedesca: l’antibiotico che non ti aspettiUn fungo che cresce e si sviluppa nelle feci equine sembra in grado di tracciare una nuova strada nella ricerca farmacologica sugli antibiotici

Un gruppo di ricercatori dello ETH di Zurigo e dell'Università di Bonn ha scoperto un nuovo agente antibatterico, la Copsina, che è sviluppato da una ben nota e diffusa specie funghi, la Coprinopsis cinerea (Schaeff.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo. La novità sta nel fatto che si tratta di una proteina, mentre gli antibiotici tradizionali sono spesso composti organici non proteici. La copsina appartiene al gruppo delle "defensine", piccole proteine che sono normalmente prodotte da molti organismi per combattere microrganismi che causano le malattie. Anche l'organismo umano ne produce: se ne trovano nei tessuti della pelle e nelle mucose.Perché è interessante: L'applicazione farmacologica della capsina è di là da venire, ha spiegato il professor Markus Aebi, micologo dell'ETH che ha partecipato alla ricerca (Copsin, a novel peptide-based fungal antibiotic interfering with the peptidoglycan synthesis). L'interesse suscitato dalla capsina, infatti, risiede in due differenti aspetti che la caratterizzano. Prima di tutto ci sono le sue particolarissime qualità di resistenza e stabilità: la capsina non si degrada con il calore (anche se sottoposta per ore alla temperatura di 100°C) ed è molto resistente all'azione degli enzimi proteolitici. È dunque davvero un'eccezione, tra

tutte le proteine. L'altro aspetto molto promettente della capsina è quello legato alla capacità del fungo che la produce di moderarne il rilascio. Il professor Aebi si dice affascinato da questo fenomeno: "Come hanno fatto i funghi - si chiede - ad utilizzare per milioni di anni queste sostanze antibiotiche, senza che i batteri reagissero sviluppando una resistenza specifica?" Ecco spiegato il motivo dell'interesse scientifico di questa scoperta: capire il meccanismo di controllo e di rilascio della capsina potrebbe aiutare biologi, medici e farmacologi a comprendere come scongiurare il proliferare di batteri resistenti agli antibiotici, un fenomeno che, dopo appena settantanni dal loro esordio terapeutico, già ne inibisce in moltissimi casi un efficace uso clinico.Implicazioni industriali: Se qualcuno considerasse questa scoperta ancora troppo acerba per ritenerla davvero interessante, infine, i ricercatori ricordano che, se anche non si riuscisse a utilizzarla in campo terapeutico, la capsina potrebbe sostituire una vasta gamma di antibiotici utilizzati nell'industria alimentare, perché è capace di uccidere molti agenti patogeni pericolosi, tra i quali anche la Listeria, un temutissimo batterio capace di indurre pericolose patologie nell'uomo. (Stefano Lamorgese)

Foreste: dove aumentano, dove scompaiono

sudorientali, dove ben il 31 per cento delle aree boschive esistenti sono state interessate da continui eventi di taglio e ripiantumazione di piante a rapida crescita da parte delle industrie del settore. Il Brasile, ha mostrato la più significativa diminuzione nella perdita di foreste che nell'arco di tempo considerato si è dimezzata, passando da un massimo di circa 40.000 chilometri quadrati nel 2003-2004 ai 20.000 chilometri quadrati nel 2010-2011. Le regioni in cui si è avuto il maggiore aumento delle superfici a foresta sono quelle boreali. L'aumento appare legato a politiche di riforestazione, all'abbandono di aree già agricole, e al recupero di vaste zone – soprattutto in Siberia – in precedenza devastate da incendi, la principale causa di riduzione degli ecosistemi a foresta in questa parte del globo. Per realizzare questa mappa - che ha una risoluzione spaziale di 30 metri e verrà aggiornata ogni anno - sono state utilizzate oltre 650.000 immagini riprese dal satellite Landsat assemblate ed elaborate con la tecnologia massicciamente parallela di Google Earth Engine, appositamente per l'analisi di questotipo di dati, che ha permesso di compiere in pochi giorni il lavoro che avrebbe richiesto a un singolo computer ben 15 anni.

Fra il 2000 e il 2012 sono andati persi a livello globale 2,3 milioni di chilometri quadrati di foresta, solo in parte compensati da un aumento di 800.000 chilometri quadrati delle superfici a foresta in altre regioni del globo. Il dato emerge dalla prima dettagliata mappa ad alta risoluzione dei cambiamenti nella copertura forestale a livello globale, realizzata grazie alla collaborazione fra ricercatori dell'Università del Maryland e Google. Le modalità di realizzazione della mappa e i primi risultati della sua analisi sino illustrati in un articolo pubblicato su “Science”. Dal database messo a punto da Matthew C. Hansen e colleghi risulta che le regioni tropicali, nelle quali si trova il 32 per cento delle foreste del pianeta, sono le uniche che mostrano una tendenza all'aumento della deforestazione poiché la riduzione del fenomeno in Brasile nel corso dell'ultimo decennio è stata più che compensata da un peggioramento in altre regioni, e in particolare in Indonesia, Malesia, Paraguay, Bolivia, Zambia e Angola. Paraguay, Malesia e Cambogia, dove i tassi di deforestazione - oltre a essere i più elevati - stanno continuando a crescere. La zona con il più alto tasso di “disturbo all'ecosistema”, ossia di cambiamento nei livelli di copertura forestale, è quella delle regioni subtropicali degli Stati Uniti

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IL FUNGO n. 4 - dicembre 2014 Varie - pag. 7

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greco): lúkos (λύκος) = lupo e pérdomai (πέρδοµαι) = scorreggiare, cioè "scorreggia di lupo". La maggior parte dei Gasteromiceti é commestibile quando l'interno del corpo fruttifero è ancora completamente bianco. L. gigantea, il nome lo dice, è un fungo commestibile di grandi dimensioni potendo raggiungere il peso anche di alcune decine di chilogrammi. Presentiamo, come al solito, le seguenti tabelle: ?Tab. 1: Dati per tutti i campioni (11352 camp.)?Tab. 2: Dati Famiglia Lycoperdaceae (185 camp. senza L. gigantea)?Tab. 3: Dati Langermannia gigantea (16 camp.)Per quanto riguarda i metalli pesanti tradizionalmente oggetto delle nostre considerazioni, cadmio (Cd), piombo (Pb) e mercurio (Hg) il confronto fra le colonne grigie intitolate “Med” (mediana dei valori) delle Tab. 1 e 3, mostra che questa specie, per questo aspetto, non presenta problemi. Ricordiamo che, dal punto di vista legislativo, i riferimenti sono i “tenori massimi”, negli alimenti del commercio, di questi metalli pesanti stabiliti dalla regolamentazione comunitaria. Il Reg. (CE) N. 466/2001, che stabiliva i tenori massimi di Cd e Pb (rispettivamente 0,2 e 0,3 mg/kg di sostanza fresca) solo per i funghi coltivati, è stato abolito e superato dal Reg. N. 629/2008 che ha rivisto tali tenori massimi introducendo, per Cd, limiti anche per i funghi selvatici. Per Pb non è cambiato nulla (viene mantenuto il limite di 0,3 mg/kg di sostanza fresca per i funghi coltivati e non viene posto nessun limite per i funghi selvatici) mentre per Cd viene abbassato il limite a 0,05 per i funghi coltivati (ad eccezione di Agaricus bisporus, Pleurotus ostreatus e Lentinus edodes per i quali viene mantenuto il limite di 0,2) e viene introdotto il limite di 1 mg/kg di sostanza fresca per i funghi selvatici. Anche per mercurio (Hg) non cambia nulla (non vengono stabiliti limiti né per i funghi coltivati né per i selvatici). Ricordiamo che l'unità di misura dei valori delle nostre tabelle è milligrammo per chilogrammo di sostanza secca, in sigla mg/kg s.s.: perciò, per potere confrontare i dati delle tabelle con i limiti della CE, bisogna moltiplicare tali limiti per dieci contenendo i funghi, mediamente, il 90% d'acqua. Facendo riferimento al nostro ”fungo di riferimento” (Tab. 1, colonna grigia intitolata Med) questa specie si caratterizza per avere concentrazioni di elementi chimici in generale con valori più bassi per alluminio (Al), manganese (Mn), potassio (K), rubidio (Rb – ricordiamo che le concentrazioni di Rb sono correlabili con l'acidità del substrato di crescita), sodio (Na), stronzio (Sr), titanio (Ti) e più alti per argento (Ag), fosforo (P), mercurio (Hg), rame (Cu), selenio (Se), zinco (Zn) e zolfo (S). Di particolare interesse è il valore alto della concentrazione di Cu (questo valore è alto, ma in minore misura, anche per la Famiglia Lycoperdaceae, come si può vedere dalle Tabelle): questo dato è, secondo noi, caratterizzante L. gigantea. Anche per questa specie sono interessanti i valori di fosforo (P), magnesio (Mg), potassio (K) , zinco (Zn) e zolfo (S) per i relativamente bassi valori delle deviazioni standard: ancora una volta abbiamo la conferma che questa considerazione ha valore generale, come ripetiamo da tempo, in quanto riteniamo tali elementi fisiologici per tutti i funghi. Conclusioni Per gli aspetti che noi studiamo questa specie può considerarsi pulita. Date le dimensioni dei carpofori viene spesso consumata in forma di “cotoletta”. Ricordiamo comunque che in generale tutti i funghi non sono mai da considerare “alimento” e vanno quindi consumati con parsimonia.

(continua da pag. 3)Scheda 60: Langermannia gigantea

AGEVOLAZIONI PER I SOCI

In seguito ad accordi con il nostro Gruppo verranno concessi sconti a tutti i soci A.M.B. in regola con il pagamento della quota sociale annuale da:® BAR LOCANDA Tini - Ospitaletto di Ligonchio (RE) - Tel 0522 899138; Fax 0522 899639®Eventuali altre ditte disponibili ad agevolazioni per i soci A.M.B. sono reperibili sui nostri siti web: http://space.comune.re.it/micologico/AGEVOLAZIONI.htm

http://it-it.facebook.com/profile.php?id=100000945364455

Un ulteriore consiglio è quello di non consumare funghi crudi perché, oltre al caso di numerose specie che contengono tossine termolabili, il consumo di funghi crudi può più facilmente provocare fenomeni di intolleranza. Comunque sia noi consideriamo sempre la commestibilità dei funghi ben cotti. BibliografiaPer ragioni di spazio facciamo riferimento alla bibliografia presentata nei numeri precedenti de «Il Fungo»

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Diversi funghi, creduti per lungo tempo esclusivi di altri continenti, in seguito sono stati reperiti anche in Europa ed anche nella nostra provincia: questa rubrica continua a presentare funghi reperibili in California e fino ad oggi non segnalati nelle nostre zone, nella

speranza che qualche amico possa smentire questa affermazione, documentandone la presenza.

I FUNGHI DELLA CALIFORNIAda Michael Wood & Fred Steven (traduzione e commenti di U. Bonazzi)

IL FUNGO n. 4 - dicembre 2014 Micologia - pag. 8

Cappello: 4-11 cm di larghezza, convesso, largamente convesso a quasi piano con l'età, presenta una depressione centrale; il margine è inizialmente involuto, a maturità revoluto; la superficie si presenta lievemente viscida col tempo umido, glabra, vagamente zonata con bande che si alternano dal rosa-marrone al bruno-rossastro e al marrone-arancio, spesso è costellata di macchie più scure. Imenio: lamelle da adnate a subdecurrenti, moderatamente larghe, strette, fragili; inizialmente pallide poi color pesca intenso e quindi arancio intenso con lattice bianco rapidamente ingiallente.Gambo: 3-6 cm di altezza, 1-2 cm di spessore, fragile, più consistente vicino alla base, tendente a restringersi nella zona apicale, mentre a volte ha un lieve ingrossamento alla base; superficie leggermente vischiosa, glabra, non scrobicolata, da color pesca intenso a pallido, rosa-marrone; alla base presenta peli chiari.Carne: nel cappello ha uno spessore di 0,5-1,0 cm, più sottile al margine; color crema che ingiallisce rapidamente al taglio; odore lieve; sapore pepato. Nel gambo trasuda un lattice bianco che al taglio ingiallisce; non presenta alcun velo.Microscopia: 7-8 x 6-6,5 µm, spore da subglobose a ellissoidali, in parte reticolate; gli ornamenti sono amiloidi.Sporata: giallo pallido.

Habitat: in boschi di latifoglie e conifere in esemplari sparsi; fruttifica da inizio a metà invernoCommestibilità: tossico, può causare gravi disturbi gastrointestinali. Il gusto pepato dovrebbe servire per prevenirne il consumo.Commenti: Lactarius xanthogalactus si riconosce per un cappello irregolarmente suddiviso in zone da bruno-rossastro a rosato-marrone e bianco, col lattice che vira al giallo. Altri caratteri sono la mancanza di un margine del cappello villoso e di scrobicoli sul gambo. Per molti anni era stato scambiato col Lactarius chrysorrheus o L. vinaceorufescens. In una recente monografia del genere Lactarius della California di Andrew Methven è stato affrontato il problema:la conclusione è che al materiale locale si adatta meglio la descrizione di Peck per Lactarius xanthogalactus piuttosto che per Lactarius chrysorheus e L. vinaceorufescens. Si potrebbe confondere il Lactarius xanthogalactus con Lactarius rubidus, un'altra specie invernale rosso-marrone, ma quest'ultima ha un colore uniforme senza zonature sul cappello, un lattice acquoso e un odore dolce, specialmente quando essiccato. Meno comune nella nostre zone è Lactarius rufus, una specie di colore rosso-marrone uniforme e con un lattice bianco immutabile e un gusto estremamente piccante.BibliografiaPeck - 1907: Bull. Torrey Bot. Club 34: 346.

SE AMI LA NATURA IMPARA A CONOSCERLA ATTRAVERSO LA MICOLOGIA

Lactarius xanthogalactus Peck

Via D. Cecati, 3/1 - Reggio EmiliaTel e fax 0522 431875

e-mail: [email protected] WEB: www.reggiogas.it

Lactarius xanthogalactus Peck (Foto di Michael Wood)