IL FORMATORE PER LA SICUREZZA Gallarate 21 febbraio 2014.

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IL FORMATORE PER LA SICUREZZA Gallarate 21 febbraio 2014

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IL FORMATORE

PER LA SICUREZZA Gallarate 21

febbraio 2014

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CRITERI GENERALI DELLA FORMAZIONE

1) Veicolo per trasmettere la cultura della sicurezza

2) Deve soddisfare le diverse esigenze dei corsisti

3) Sviluppa ed incrementa le competenze (stabilirle per saperle poi valutare)

4) Deve produrre modificazioni comportamentali: formare informando

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LA FIGURA DEL FORMATORE

A) Possedere competenze B) Saper trasmettere il sapere

attraverso una corretta didattica C) Avere sempre grandi motivazioni

nell’affrontare un corso D) Comunicare correttamente in

funzione delle diversità dei corsisti, controllandone l’efficacia

E) Organizzare nel miglior modo le proprie lezioni, considerando il livello del corso

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LA PREPARAZIONE DELLA LEZIONE

Da preparare sempre preventivamente ,con grande attenzione.

A) Prevedere sempre una scaletta (Power point, cartaceo o lavagna)

B) Scansione dei tempi della lezione in base alla sua durata

C) Verificare per tempo gli aspetti logistici ed organizzativi

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LA CONDUZIONE DELLA LEZIONE

1) Fase introduttiva: spiegazione degli obiettivi; sviluppare nei corsisti la giusta motivazione. Quali sono i concetti che servono all’uditorio per comprendere il mio intervento? Creare il giusto clima emotivo suscitando un interesse immediato. (Battuta per stemperare la tensione)

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LA CONDUZIONE DELLA LEZIONE

2) Coinvolgere i corsisti:trattare temi vicini alle loro esperienze che soddisfino le loro esigenze (verificare il più velocemente esperienze e preparazione dei partecipanti pur sviluppando i temi previsti )

3) Esposizione chiara e semplice dell’argomento: essere sempre comprensibili, usare parole chiave che richiamino poi i sotto-argomenti (slides o lavagna)

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LA CONDUZIONE DELLA LEZIONE

4) Tono della voce, ritmo e linguaggio non verbale: Ancora più importante se non abbiamo sussidi didattici. Volume alto della voce trasmette sicurezza ed entusiasmo, ma per piccoli istanti abbassiamolo, per non appiattire l’intervento. Guardare tutti i corsisti continuamente (anche a gruppi, partendo dall’alto), non solo quelli che ci trasmettono tranquillità. Il ritmo (enfasi posta nelle parole e cadenza nell’esposizione) deve essere ricco di variazioni per ridurre la monotonia.

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LA CONDUZIONE DELLA LEZIONE

Il linguaggio non verbale risulta determinante nell’esito di una lezione. Saper alternare fattivamente l’esposizione verbale, visiva e audiovisiva. Una sapiente gestione delle pause porta gli allievi a riflettere meglio e a metabolizzare velocemente i nostri concetti. Verificare se il messaggio che proponete sia arrivato al mittente e sia stato recepito. IMPARARE A GUARDARE.

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LA CONDUZIONE DELLA LEZIONE

Messaggio inviato 1 Parole 2 Linguaggio corpo

Messaggio recepito o meno

3 Attuazione 4 Risultato

finale

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LA CONDUZIONE DELLA LEZIONE

Consigli pratici: Incominciare da una posizione che

mostri apertura verso l’uditorio (mai nascosti ma davanti al pubblico)

Braccia lungo il corpo, mani mai in tasca, gambe leggermente piegate, mai rigidi ne ciondolanti

Muoversi, mai nella stessa posizione, ma non camminare continuamente avanti ed indietro

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LA GESTIONE DEL GRUPPO

A) Valutazione costante dell’interazione dei corsisti

B) Riconoscimento delle varie tipologie di allievo

C) Coinvolgimento attraverso varie tecniche di comunicazione (conseguenza punti A e B)

D) Porre domande ai corsisti .Feed back lavoro svolto e >

interesse

E) Corretta gestione domande dei corsisti. Mettere paletti-interesse per tutte- no risposte se non sappiamo rispondere-no scontri-mai domande :dubbi

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CONCLUSIONI

1) Preparare preventivamente e con cura gli argomenti. + interesse degli allievi-maggiore

apprendimento-aumenta l’autostima

2) Essere pronti ad “adeguare” gli argomenti in funzione dell’andamento del corso

3) Prepararsi adeguatamente a livello mentale. Pre - corso

4) Valutare oggettivamente la lezione svolta. Post – corso. Biccardi