Il fenomeno alle porte dei Castelli Romani Viaggio …...Albano-Cecchina-Pavona 6 Disagi a Pavona e...

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Febbraio 2020 - Numero 15 [email protected] Viaggio tra la prostituzione Buche, strade sempre più impraticabili Ancora bollette pazze per i contribuenti AlbAno Focus GenzAno I cittadini si oppongono all’antenna lAnuvio pag. 13 Il fenomeno alle porte dei Castelli Romani pag. 22 Morte nel mistero su via Cinque Archi cronAcA Al via gli eventi per il Carnevale in città pagg. 2 - 3 pag. 8 pag. 21 pag. 16

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Febbraio 2020 - Numero 15 [email protected]

Viaggio tra laprostituzione

Buche, strade sempre più impraticabili

Ancora bollette pazze per i contribuenti

AlbAno

Focus

GenzAno

I cittadini si oppongono all’antennalAnuvio pag. 13

Il fenomeno alle porte dei Castelli Romani

pag. 22

Morte nel mistero su via Cinque Archi

cronAcA

Al via gli eventi per il Carnevale

in città

pagg. 2 - 3

pag. 8

pag. 21pag. 16

Attualità 2

Africane, bulgare, romene. Santa Palomba, quartiere periferico di Pomezia, è co-

nosciuto soprattutto per le prosti-tute che affollano la via Ardeatina e le sue traverse. Spesso non hanno più di trent’anni e alcune non sem-brano neanche maggiorenni. Un’of-ferta congeniale alla domanda di sesso a pagamento proveniente da Pavona, Albano, Cecchina, Castel Gandolfo, Genzano e Ariccia, oltre che dal comune pometino. I disagi che questo commercio illegale crea sono molteplici: dai rischi per la cir-colazione stradale agli atti osceni in luogo pubblico, fino a veri e propri episodi di violenza ai danni dei resi-denti e delle stesse meretrici. Il fenomeno nasce intorno agli anni Sessanta, quando l’arrivo delle grandi multinazionali nella zona ha attirato manodopera da tutta Italia. L’ingente flusso di denaro, unito al disagio esistenziale di lavoratori spesso privi di qualsiasi legame fa-miliare, ha facilitato la nascita di un mercato nero, pronto a soddisfare i desideri inespressi di operai e im-piegati. Chi pensa che si tratti di qualcosa di casuale si sbaglia di grosso. A ogni meretrice viene assegnato un tratto di strada, gratuita-mente o a pagamento. Nel tar-do pomeriggio veicoli sospetti scaricano le donne nelle zone prestabilite, spartite in base a etnia, età e bellezza. Passano po-chi minuti e alcuni corrieri della criminalità organizzata depositano accanto alle ragazze sacchi pieni di legna, utilizzata per accendere i fuochi. Una volta finita si brucia di tutto, compresi rifiuti in plastica e in gomma. I roghi alzano cortine di fumi tossici che di notte impedisco-no una corretta visuale della strada. Più volte si sono verificati incidenti a causa di rallentamenti improvvi-si, necessari ai clienti che vogliono negoziare il prezzo dell’amplesso. Concordato il dovuto, automobi-lista e prostituta si appostano in luoghi appartati. In alcuni casi il rapporto si consuma sotto le fine-stre delle abitazioni, noncuranti dello sguardo attonito dei residenti e dei loro figli. Giunta l’eiaculazio-ne, preservativi grondanti sperma vengono abbandonati in parcheggi e cortili. I cittadini sembrano i soli a credere che un quartiere diverso sia pos-

sibile, anche se Santa Palomba ha pochi punti di aggregazione. Uno è la parrocchia Sant’Antonio di Pa-dova, che più volte ha organizzato missioni evangelizzatrici di strada, fermate dalla violenza d e i

pro-tettori. Un altro è il Comitato di quartiere, che ha ot-tenuto la concessione di un campo sportivo trascurato sulla via Arde-atina, dove hanno fondato un’as-sociazione di calcio sociale. Infine i residenti realizzano progetti di cittadinanza attiva, finanziati at-traverso una pesca di beneficien-za con premi offerti dalle imprese della zona. Tutto ciò però non basta. La po-lizia municipale non copre le ore notturne e i carabinieri hanno troppe poche volanti per sorve-gliare l’intero comune. L’installa-zione di telecamere sembra esse-re una soluzione sensata, a patto che rimangano nascoste a coloro

che hanno scel-to il vandalismo

come proprio sti-le di vita. Reazioni

di pancia portano ad accusare di lassismo le

forze dell’ordine, dimen-ticando che anche gli agenti

sono padri e madri di famiglia esposti al pericolo. Ma quanto vale il mercato della prostituzione? Secondo il Coordi-

namento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori (Co-dacons) la spesa dei clienti abituali è pari a 110 euro al mese. Una me-dia che tiene conto sia delle pre-stazioni delle escort, per le quali si arriva a pagare anche 500 euro per poche ore, sia delle prostitute di strada, abbordabili con appena 30 euro. 

Mirko Giustini

Attualità 3

Prostituzione, dai Castelli Romani alla via Ardeatina: il caso Santa Palomba Viaggio alla radice di un fenomeno che alle porte di Albano crea numerosi disagi, tra violenze, degrado e sfruttamento

Daniela Boccacci, 63 anni, è una maestra di scuola

elementare che insegna e abita sulla via Ardeatina. Quando può, non fa mancare il suo supporto alle ragazze in strada.  Cosa può fare il singolo cittadino per queste donne?Non so. Io preparo un thermos di caffè, farcisco qualche panino ed esco in strada. E non dimentico mai di portare qualche carezza e parole di conforto.Da dove vengono le prostitute dell’Ardeatina?Principalmente dall’Est Europa. Come Claudia, 20 anni. Lei è di origine romena ed è in Italia

da quattro mesi. Quando le ho chiesto perché fa questo mestiere mi ha detto che non trova lavoro. Cosa pensano dei clienti?Ho fatto la stessa domanda a Ina, 25 anni. Dopo quattro anni che si prostituisce le fa schifo avere rapporti con così tanti uomini, soprattutto perché la maggior parte sono sporchi, sia come pulizia che come richieste. Come finiscono in strada?Alcune sono vittime della tratta. Altre per necessità. Sandra, 37 anni e madre di un bambino di cinque, è arrivata dalla Bulgaria e ha lavorato come lavapiatti, come hanno fatto molte

ragazze italiane all’estero. Poi il ristorante è fallito ed è stata licenziata. Lei è stanca di questo lavoro e tornerà presto a casa.Perché alcune scelgono di prostituirsi in Italia e non cercano un altro lavoro nel loro paese?Dipende dal paese di origine e dalle situazioni personali. Diana ad esempio viene anche lei dalla Bulgaria. Una donna bellissima: 36 anni, alta, formosa, begli occhi e lunghi capelli neri. Era scappata dal suo paese perché gli stipendi sono di 200 euro al mese, ma il costo della vita è paragonabile a quello italiano. Una volta pagato l’affitto, con quali soldi dovrebbe mangiare? Non ha più i genitori ed è figlia unica. Mi ha spiegato che andrà in Spagna, dove lì avrebbe un

fidanzato. Non lo ha fatto finora perché con i soldi del meretricio ci sta pagando un corso di informatica.

Mirko Giustini

“Ogni tanto vado da loro con panino e caffè”Il racconto di una maestra che porta conforto alle prostituteIl fenomeno nasce intorno agli

anni Sessanta, quando l’arrivo delle grandi multinazionali nella zona ha attirato manodopera da tutta Italia. L’ingente flusso di

denaro, unito al disagioesistenziale di lavoratori

spesso privi di qualsiasi legame familiare, ha facilitato la nascita

di un mercato nero, pronto a soddisfare i desideri inespressi

di operai e impiegati

Registrazione al Tribunale diVelletri n. 20/2011 del 7/11/2011

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Via dei Pini Rioli – Velletri (RM)Stampato il 5 febbraio 2020

Albano 4

L’assise ha discusso del futuro del Tmb e della discarica di Albano

Ancora una volta il destino dell’impianto Tmb di Roncigliano e dell’annessa

infausta discarica rimane avvolta nel mistero e nelle preoccupazioni di amministratori e, ancora più dei cittadini. Il Consiglio comunale albanense di lunedì 3 febbraio non ha fatto luce su quanto sta accadendo, se non limitarsi a fare un resoconto dei fatti, peraltro già noto, né tantomeno si è risolto con una presa di posizione unanime da parte dell’assise. Il punto all’odg di un consiglio convocato già in ora tarda, è stato inserito a seguito delle richieste giunte da parte dei consiglieri di minoranza, ma si è poi risolto in interventi individuali fini a se stessi, messi a verbale sì, ma senza un reale risvolto ufficiale sulla tematica.

I FATTIE’ stato il consigliere delegato alla Gestione dei Rifiuti, Luca Andreassi, a prendere la parola e a ripercorrere fatti e date dal 15 luglio scorso, quando al Comune è pervenuta la comunicazione della Colle Verde di aver rilevato il ramo d’azienda, riferito all’impianto Tmb di Roncigliano, dalla Pontina Ambiente, annunciando di volerlo riattivare dopo l’incendio avvenuto a giugno del 2016. Dopo un iniziale diniego, in forza dell’autorizzazione integrata ambientale (AIA), che sarebbe scaduta poco dopo, nell’agosto 2019, la Regione Lazio circa due mesi dopo ha invertito la rotta prolungando i termini di scadenza dell’autorizzazione, dando così il via libera alla riattivazione dell’Impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti indifferenziati. “Da quel momento abbiamo messo in campo la nostra contrarietà - ha asserito Andreassi-. Abbiamo scritto al Prefetto e alla Procura di Velletri, ed abbiamo fatto ricorso al Tar dove, respinta la richiesta di sospensiva, aspettiamo di entrare nel merito”.

LE IPOTESIIl sentore che ci sia dell’altro è ben evidente, sebbene le carte non lo dicano. In una nota inviata

a novembre, infatti, la Colle Verde non parla più di Tmb ma fa riferimento ad altri progetti in maniera confusa, compostaggio o biometano, sui quali la minoranza ha chiesto di vederci chiaro. “In base alle richieste che avanzerà la società - ha detto Massimiliano Borelli - valuteremo le ricadute sul nostro territorio e la compatibilità con le linee di sviluppo della nostra comunità e dei territori limitrofi”. “Trovo che sia fantascienza - ha aggiunto ancora Andreassi - che qualcuno possa ipotizzare di fare un impianto diverso da quello esistente senza attivare un nuovo iter autorizzativo. Noi dobbiamo attenerci alle carte e dobbiamo essere tutti d’accordo sul fatto che siamo contrari ad impianti tmb che vanno ad inserirsi in territori dove la raccolta differenziata supera in media il 65%. E ancor più dobbiamo essere fermamente contrari al fatto che il Tmb di Roncigliano possa accogliere rifiuti di sub ambiti diversi da quello di cui fa parte Albano, poichè, come ha stabilito il piano dei rifiuti della Regione Lazio, ogni sub ambito deve essere autosufficiente. Il Comune di Albano ha già dato e come già detto più volte noi non pagheremo l’incompetenza di altri”.

GLI INTERVENTI“Vogliamo impegnare l’Amministrazione a mettere in campo ogni azione possibile per impedire la riattivazione del sito di Roncigliano - ha detto il consigliere in quota Lega Matteo Mauro Orciuoli -. Zingaretti durante la campagna elettorale si è impegnato con la cittadinanza a non concedere più autorizzazioni, il problema quindi è strettamente politico”.“Da tempo i cittadini attendevano la possibilità di discutere dell’argomento - ha esordito Federica Nobilio (FdI) nel corso del suo intervento, al termine del quale ha poi lasciato l’aula -. Non capiamo come sia stato possibile cadere dalle nuvole quando da tempo si sapeva che qualcosa stava accadendo. Ed ancora oggi non sappiamo che cosa si intende fare su quel sito. Ma ad oggi è possibile sapere se e di cosa ci dobbiamo preoccupare? Questo ci aspettavamo di veder scritto sui manifesti affissi dall’Amministrazione in città, sui quali invece è stato pubblicizzato

un fantomatico ricorso al Tar che non ha portato alcun risultato”.“Mi aspettavo che l’azione amministrativa fosse affiancata anche un’azione politica - ha detto Massimo Ferrarini (FdI)-. E soprattutto mi aspettavo che il consigliere Borelli prendesse le distanze dal suo presidente, presso la cui segreteria lavora, perchè così facendo ha dimostrato di non rispettare i nostri concittadini e di non voler bene al nostro territorio. La partita va giocata sul piano politico, mi aspetto un’iniziativa di partito forte - se lo farete sarò al vostro fianco – è perchè purtroppo non sono sicuro che la discarica non riaprirà vista l’emergenza rifiuti della nostra Regione”.“Non ho mai avuto timore di ribadire la mia posizione su questo tema - ha risposto Massimiliano Borelli, candidato a sindaco alle amministrative della prossima primavera - perchè è sempre stata chiara e contraria alla realizzazione di questi impianti fin da quando, con allora Marrazzo governatore, si paventava la realizzazione di un inceneritore. Non svendo la mia comunità per uno stipendio. Oggi

ancora non sappiamo qual è il futuro dell’impianto - ha aggiunto Borelli -, sappiamo solo che è stato autorizzato un percorso di riattivazione del solo Tmb, mentre la discarica c’è ed ha ancora un potenziale, ma non rientra nell’iter di riattivazione richiesto da Colle Verde”.“La posizione politica della nostra amministrazione è ben chiara e sta nella storia dei fatti - ha concluso il sindaco Nicola Marini -, ora non capiamo quale debba essere la nostra difficoltà nel sostenere quello che abbiamo sostenuto per anni. Aspettiamo che il Tar entri nel merito e poi ci sarà il Consiglio di Stato. Siamo fiduciosi e convinti che questa materia debba essere definita nel più breve tempo possibile, e per questo abbiamo fatto quello che era necessario fare con toni duri ed aspri.Ora vedremo che cosa farà la Regione anche in base a quello che richiederà la Colle Verde, fermo restando che per nuove realizzazioni saranno attivate le necessarie procedere, nell’ambito delle quali faremo tutte le nostre mosse”.

Su Roncigliano Consiglio inconcludente

Erano circa le 22,00 quando il consiglio comunale di Albano ha iniziato a discutere dell’Impianto Tmb di Roncigliano, ultimo

punto all’ordine del giorno di un’assise posticipata più volte fino ad arrivare al tardo pomeriggio. Una discussione che si è svolta in presenza di alcuni cittadini, pochi in realtà rispetto all’importanza del tema, visto anche l’orario tardo che ha sicuramente fatto desistere in molti. La richiesta di un consiglio comunale aperto alla cittadinanza, presentata dalla minoranza, è rimasta disattesa poiché non presentava le 8 firme necessarie, ma, per contro, poco o nulla è stato fatto per comunicare alla popolazione l’appuntamento e per facilitarne la partecipazione. Se a ciò si aggiunge l’assenza nel Comune di Albano delle riprese in streaming delle sedute consiliari – dal 2010 è attivo solo quello radiofonico - il quadro si complica ulteriormente e penalizza certamente la partecipazione democratica ad uno dei temi forse più sentiti dalla cittadinanza non solo di Albano ma anche dei territori limitrofi.

M.E.

Discussione off limitsOrari notturni per tema delicato

di Michela Emili

La minoranza ha richiesto un’azione politica forte contro Zingaretti

Albano-Cecchina-Pavona 6

Disagi a Pavona e zone limitrofe, ma anche in centro

Volano i cerchioni e la protesta dei cittadini si fa sempre più esasperata.

Ormai la situazione disastrata dell’asfalto sulle strade cittadine di Albano ha raggiunto livelli non più accettabili, che minano fortemente la sicurezza di pedoni e automobilisti. Nei giorni scorsi ad alzare la voce è stato il Comitato per la salute e la sicurezza dei Cittadini di Pavona, il quale ha denunciato ancora una volta le difficoltà vissute dai cittadini della frazione, costretti a fare la gincana tra le numerose e vistose buche. “Le strade sono ormai in condizioni esageratamente pericolose con buche e voragini che stanno provocando danni ingenti alle auto e alla pazienza degli automobilisti” ha dichiarato il referente del comitato Marco Moresco. Le strade più dissestate sono via Tenutella, via del Mare, via Ardeatina, via Cancelliera e molte altre limitrofe, su cui i cantonieri della Città Metropolitana intervengono a spot, con asfalto freddo, per coprire in maniera precaria qualche buca qua e là, senza prevedere un intervento davvero risolutivo. In virtù della situazione il sindaco di Albano, Nicola Marini, ha diffidato la Città Metropolitana di Roma Capitale ad intervenire

sulle strade maggiormente critiche, tra cui appunto Albano-Torvaianica, Roncigliano, Tenutella e Cancelliera. Ma le criticità non riguardano solo le strade di proprietà della Città Metropolitana. Anche su molte altre arterie cittadine si segnalano evidenti difficoltà, come quelle riscontrate su via Tacito, strada che conduce all’ospedale Regina Apostolorum. “La diffida alla città metropolitana sembra più uno spot elettorale che una reale attenzione alla città – ha sentenziato Massimo Ferrarini, consigliere comunale di Fratelli d’Italia -. Tropo spesso in questi anni non si è fatto nulla”.

Strade impraticabili per colpa delle bucheMonta la protesta dei cittadini per l’inerzia degli Enti di competenza

Ci sono novità per via Tenutella, arteria cittadina di proprietà della Città Metropolitana, che presenta un pericoloso restringimento,

oltre ad essere buia e con un manto stradale fortemente dissestato. Il Comune di Albano ha approvato all’unanimità dei presenti l’acquisizione gratuita al patrimonio comunale della porzione di terreno necessaria all’ampliamento dell’arteria stradale del centro abitato. Un problema annoso che ha visto più volte i cittadini segnalare disagi e situazioni di pericolo, che oggi vede una prima svolta concreta da parte della città metropolitana, che, a seguito dell’approvazione dell’assise comunale, potrà attivare le procedure di gara per l’affidamento dei lavori.Grazie a tre emendamenti presentati negli anni passati, i primi due dall’allora consigliere metropolitano Marco Silvestroni, e di Massimiliano Borelli poi, nel 2019 l’ente di secondo livello ha messo in bilancio l’allargamento della strada, e per il 2020 il rifacimento dell’asfalto e dell’illuminazione, per un totale di circa 360mila euro. Un lavoro dunque che verrà completato solo più avanti e per il quale si spera che le risorse stanziate bastino per la totalità degli interventi, che in caso contrario non prevederanno l’installazione dei punti luce.

Passi avanti per via Tenutella

Vanno avanti, a Cecchina, i lavori di rifacimento del

Campo sportivo, che uscirà completamente restaurato al termine dell’intervento programmato nei mesi scorsi. Presso l’impianto di viale Spagna gli operai stanno lavorando alacremente, portando a compimento l’intervento di manutenzione straordinaria, resosi necessario dal deperimento della struttura. I lavori sono stati finanziati dall’Istituto di Credito Sportivo, e stanno interessando il terreno di gioco, ma anche la pista d’atletica e gli spogliatoi.Al termine degli stessi la frazione di Albano disporrà di un

manto in erba sintetica di ultima generazione, a disposizione di tutti gli atleti che torneranno sul rettangolo verde di Cecchina.

Proseguono i lavorial Campo di Cecchina

L’intervento è stato finanziato dall’Istituto di Credito Sportivo

“Continua il dramma sociale di 26 famiglie che hanno

acquistato la loro prima casa con tutti i risparmi di una vita nella zona di edilizia economica e popolare Cecchina 2 (Via Madonna degli Angeli 9) e che adesso rischiano di perdere tutto a causa del fallimento del costruttore, la società edilizia ACF srl”. A darne comunicazione è il Partito Comunista dei Castelli Romani, dopo la nuova udienza di fallimento del Tribunale di Roma.“Le 26 famiglie di lavoratori con basso reddito e numerosi figli – hanno dichiarato i Comunisti – hanno già

sborsato cifre elevatissime (da 50.000 a 150.000 euro) alla società di costruzione ACF srl e alla banca per l’acquisto della prima casa in edilizia economica e popolare, finanziata dalla Regione Lazio. Nonostante ciò il curatore fallimentare ha avanzato l’ipotesi che le 26 famiglie debbano ripagare da zero le proprie abitazioni, altrimenti le case verranno messe all’asta a prezzo di mercato, e senza che il Comune abbia fatto nulla per salvaguardare il fine pubblico dell’opera. Tale ipotesi è assolutamente irricevibile per il dramma sociale che rischia di far esplodere sul territorio”.

Il dramma sociale di 26famiglie a rischio casa

A denunciare quanto accade a Cecchina è il Partito Comunista

Ariccia - Albano 8

Rabbia per le barriere architettoniche agli ambulatori di via Galleria di Sotto

Gli ambulatori della Asl di via Galleria di Sotto, ad Albano, sono inaccessibili per i disabili. La situazione è tristemente nota,

e ripercorsa nelle parole di una cittadina disabile che, recandosi nel mese di gennaio presto la struttura, ha trovato per giunta anche l’ascensore rotto. Ma le difficoltà iniziano già dall’ingresso, poichè la struttura sanitaria, a dispetto, a quanto sembra, del progetto iniziale -, è priva di rampe che permettano l’accesso dal parcheggio, obbligando quindi anche le persone con stampelle e gli anziani con bastone a muoversi sui sampietrini.Ma veniamo al racconto… La signora, che utilizza un deambulatore per camminare, una volta giunta presso la struttura, già in pessime condizioni strutturali, si è vista davanti

l’ascensore guasto, senza che qualcuno l’avvisasse.“Sono rimasta impietrita - ha confidato la donna -. Dovevo

scendere al piano sotto e mio marito era stato invitato dal

guardiano ad allontanarsi in fretta con la macchina, con la quale era giunto

quasi a ridosso dell’entrata per farmi scendere”. “Nessuno mi ha avvertito né tantomeno aiutato

quando da sola ho iniziato a scendere le scale con molta fatica, chiedendo solo che mi venisse portato almeno il deambulatore” ha continuato la donna. Una situazione davvero umiliante per quanti si trovano ad accedere agli ambulatori dell’Asl, che non presentano alcun accorgimento per i disabili o per le persone anziane.

Disavventura per una disabile all’Asl

E’ stato identificato grazie alle telecamere di videosorveglianza il 25enne ariccino che

ha follemente imbrattato le pareti bianche di Palazzo Chigi con una sperticata dichiarazione d’amore. Le scritte, comparse all’alba di lunedì 3 febbraio, sonio state prontamente rimosse per ristabilire il decoro di uno degli edifici più importanti e rappresentativi della città, salvo poi avviare le indagini che hanno consentito alla polizia locale di individuare il colpevole. Il giovane, che risiede nel centro storico, dovrà rispondere del reato di danneggiamento e imbrattamento di bene pubblico, sottoposto a anche alla tutela dei Beni Culturali e Architettonici. Merito della pronta risposta all’atto vandalico va al sistema di videosorveglianza fatto installare nel centro storico dall’Amministrazione Di Felice.

ARicciATelecamere incastranoil vandalo innamorato

Non solo degrado e mancanza di sicurezza in alcuni

parchi comunali di Albano. A quanto pare diversi spazi verdi sono invasi infatti dalla Processionaria, così denunciato nei giorni scorsi da Roberto Cuccioletta, coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia. “Oltre ai ratti che gironzolano per Albano – ha premesso – duole segnalare che molti pini sono attaccati dalla processionaria. Quello che più preoccupa è la presenza dei nidi sui pini della scuola della Rossini, ma gli alberi infestati sono tanti, in tutto il territorio. Topi, sporcizia, buche, degrado, infestazioni: questa - ha dichiarato Cuccioletta - è la città che il centrosinistra ci ha regalato. La cosa più sconfortante è vedere consiglieri e assessori della maggioranza adoperarsi in questi giorni, a pochi mesi

dalle elezioni amministrative, a postare sui social network fotografie di interventi di manutenzione quasi a dichiarare un interessamento per il territorio che non può certamente essere evidenziato solo e soltanto a ridosso di un appuntamento così importante

per la cittadinanza”.Particolarmente colpita

Villa Doria, per la quale ci si chiede, a questo punto, se non sia il caso di intervenire con celerità, visto che è frequentata

quotidianamente, tra i tanti, anche

da anziani e mamme coi bambini. “Tale

atteggiamento – ha ribadito Cuccioletta – appare come un maldestro tentativo di manipolazione piuttosto che un reale interesse per il territorio.”A rincarare la dose anche Massimo Ferrarini, consigliere comunale e candidato proposto da FDI alla guida della coalizione del centrodestra: “La determinazione con cui

è stato affidato il servizio di disinfestazione prevede interventi a richiesta contro la processionaria del pino. Il trattamento preventivo della processionaria deve essere eseguito tra agosto e settembre; la lotta contro la processionaria del pino è un adempimento obbligatorio ai sensi del Decreto Ministeriale 30 ottobre 2007 ed è un onere del Comune. La determina è l’ennesima conferma della cultura del “rattoppo” adottata dall’amministrazione del PD. Tipica cultura di chi non fa prevenzione ma – ha concluso Ferrarini – adotta sistemi alla giornata”.

“Topi, sporcizia e oraanche la… Processionaria”

A denunciare l’infestazione del parassita negli spazi pubblici sono cuccioletta e Ferrarini (Fdi)

Roberto Cucciolettae Massimo Ferrarini

Tutto pronto per l’11^ edizione di “Albano Jazz”, l’evento organizzato dall’Associazione

Culturale «La Musica», sotto la direzione artistica del Maestro Roberto D’Andrea e con il contributo economico dell’Assessorato alla Cultura, al Turismo e allo Spettacolo del Comune di Albano.L’appuntamento inaugurale è previsto per domenica 9 febbraio, alle ore 17.30, a Palazzo Savelli, con il trio «Lucrezia de Seta».Domenica 23 febbraio, alla stessa ora e nello stesso luogo, sarà la volta dei «Washing Machines Quartet».Penultimo appuntamento, alle ore 21 in Sala Nobile, con il «Gypsy Jazz Trio».Gran chiusura domenica 22 marzo alle ore 17.30, sul palcoscenico del teatro Alba Radians, con Andrea Molinari «51».

Al via l’11^ edizionedi Albano Jazz

La testimonianza “Ho trovato anche l’ascensore rotto”

Ariccia 9

Qualità e convenienza vanno di pari passo nel SuperStore Decò di via

Cancelliera, che da alcune settimane è sbarcato alla grande anche nel cuore dei Castelli Romani, in quella via Cancelliera (proprio nel Centro Commerciale Arcobaleno, al fianco di Oviesse), che rappresenta il punto di riferimento per gli acquisti di decine di migliaia di cittadini di tutto il comprensorio, a partire da Albano, Ariccia, Cecchina, Pavona, Castel Gandolfo, Lanuvio e Genzano. Aperto tutti i giorni, dal lunedì alla domenica, dalle 8 alle 20.30, vi si trovano reparti  con prodotti freschissimi  (ortofrutta, pescheria, macelleria, panificio),  Cucina/Gastronomia (con possibilità di poter pranzare),  Enoteca  (con vini, liquori e birre speciali), Congelato sfuso, ed aree dedicate agli  stili di vita  (Biologico, Senza Glutine, Vegan, Etnico) e agli  speciali tematici.Alle centinaia di referenze dei prodotti a marchio, si sommano le apprezzatissime linee Decò: Gusto, Bio, Senza lattosio e Senza glutine. Tutto pur di soddisfare ogni gusto ed offrire soluzioni ai vari bisogni dei clienti, mantenendo la qualità e la bontà dei prodotti, senza mai

rinunciare alla qualità Decò. Ad arricchire il tutto lo “Sconto Over 65”, che il mercoledì, per l’intera giornata, dà il diritto ad uno sconto del 10% su tutti i prodotti (con eccezione delle offerte già scontatissime, presenti in volantino). Tanta convenienza per tutti ogni lunedì, quando i punti valgono doppi e si può così incrementare più velocemente il computo della propria tessera. Decò funge anche da Servizio Amazon Locker, rappresentando un punto di ritiro self-service dove

ricevere e ritirare i propri acquisti su Amazon. Tra i punti di forza l’accettazione di tutti i Buoni Pasto, compresi i Repas: buoni pasto che si potranno utilizzare sull’intero importo della spesa. Presenti tutti i banchi, dalla pescheria alla macelleria, passando per la gastronomia, oltre ad un forno capace di sfornare prodotti deliziosi, compresa della pizza prelibatissima, prenotabile anche su ordinazione (con 10 euro si può portare a casa una pizza alla pala, con 1 litro di Coca-Cola in

omaggio). L’invito è quello di recarvi da Decò, nella certezza che ci ritornerete senz’altro, visto che a qualità e convenienza si abbinano anche la comodità di due ampi parcheggi, anche al coperto, con più di 400 posti auto. Su “Castelli Notizie” online, cliccando sul banner che troverete in ogni articolo, potrete scaricare il volantone con tutte le offerte praticate presso il SuperStore di via Cancelliera, 36, all’interno del Centro Commerciale Arcobaleno. Buoni acquisti a tutti!

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Si tratta di dissuasori di velocità che, al momento, non contengono autovelox

Hanno fatto discutere anche ad Ariccia, così come accaduto qualche settimana fa ad Albano e Castel Gandolfo, le

colonnine “box velox” posizionate nel territorio ariccino. Al pari di quelle posizionate nei Comuni limitrofi anche quelle installate in zona Galloro, in via Perlatura, via Ginestreto e via Rufelli (alcune delle quali poi rimosse) sono semplici colonnine che fungono da dissuasori di velocità, un pò come i tabelloni che indicano la velocità di percorrenza agli automobilisti, spronandoli, in questo modo, a decelerare. “Al momento – hanno confermato a Castelli Notizie dal Comando di Polizia Locale ariccino – i “box velox” sono vuoti. Non hanno nessun software rilevatore all’interno e sono stati installati in punti dove si verificano spesso incidenti stradali gravi o dove le automobili e le moto sfrecciano  ad alta velocità. Rientrano in un programma sulla sicurezza stradale studiato negli scorsi anni dall’Amministrazione comunale, su disposizione

del Sindaco Roberto Di Felice, per aumentare la sicurezza sulle strade centrali e periferiche,

anche su segnalazione di molti residenti”.Va altresì ricordato che l’utilizzo

dell’autovelox e del “targa system”, regolato dalle leggi regionali e dalle

disposizioni dei Prefetti, “può essere attivato solo in strade molto pericolose e in punti dove non è possibile fermare le auto. Deve essere segnalato da appositi cartelli stradali che avvisano del controllo almeno 150 metri prima e, in caso contrario, deve esserci la

pattuglia che ferma l’automobilista trasgressore e gli contesta la

violazione seduta stante”. “Nei prossimi mesi – hanno aggiunto dal

Comando di Polizia Locale – gli autovelox saranno attivati a turno, uno alla volta, e segnalati dovutamente con cartelli visibili a dovuta distanza. Ad oggi – hanno ribadito e concluso - non è stata elevata alcuna sanzione, essendoci limitati ad utilizzare i dissuasori visivi come contrasto all’alta velocità, su strade ad alto tasso di incidentalità”.

Anche Ariccia ha le sue colonnine “box velox”

Sulla cantina sociale “Fontana di Papa Vini d’Italia” sta per calare definitivamente il

sipario. L’ultimo atto dell’azienda dislocata lungo la via Nettunense è stato sancito dal giudice del Tribunale di Velletri, che nei giorni scorsi ne ha decretato il fallimento.I sindacati Cgil, Cisl e Uil avevano tentato tutte le strade e mediazioni possibili in questi ultimi 3 anni per salvare la storica cantina ariccina, fino al triste epilogo che mette la parola fine ad una realtà storica nei Castelli Romani.Presso la struttura lavorano ancora circa 20 persone e i sindacati, i lavoratori e la stessa Flai Cgil, si sono detti molto preoccupati per le conseguenze che avrà il fallimento dell’azienda. Fontana di Papa era nata nel 1959, ed è stata a lungo il volto di circa 150 piccoli e medi produttori delle  Colline romane,  che cooperavano per produrre un grande vino nei loro 400 ettari vitati.

Fallita la cantina sociale “Fontana di Papa”

Genzano 10

Nei giorni scorsi è stato designato il nuovo Consiglio Direttivo degli esercenti genzanesi

E’ un Consiglio Direttivo rinnovato quello che è emerso dall’Assemblea

dell’Associazione  Commercianti  di Genzano, che ha confermato alla presidenza Marcello Conforti, spalleggiato dalla vice, Laura Valeri. Nel corso dell’incontro si è discusso sulle cause che determinano la grave crisi del commercio a Genzano, riassunte attraverso delle spiegazioni ben precise, dal calo del reddito delle famiglie alla chiusura delle attività e alla desertificazione commerciale di alcune strade, passando per un’offerta da qualificare, allo stato di abbandono della città in tema di parcheggi, strade, verde e giardini, senza tralasciare patrimonio storico e archeologico ed illuminazione stradale. Nel novero delle criticità anche la grande distribuzione e la concorrenza delle vendite on-line, come pure la fase  di stallo istituzionale dovuto al commissariamento dell’Amministrazione comunale.“La nostra città - hanno evidenziato i  commercianti  - ha bisogno urgente di rinascere per decoro urbano e accoglienza. E’ intenzione del prossimo Consiglio Direttivo di incalzare l’Amministrazione su tutti i temi che riguardano il territorio, ma dovremo  ripensare ad una offerta commerciale che faccia il più possibile da argine alla grande distribuzione e al commercio on-line, utilizzando quello che può offrire il Progetto della Rete di Imprese di Genzano già finanziata dalla Regione Lazio e che lo sarà di nuovo nel corso del 2020, a partire dalla pubblicità sui 2 led wall e la realizzazione  del Marketing Territoriale attraverso l’App cliente e l’App commerciante”.“Faremo incontri con piccoli gruppi

di soci della Rete e con quei colleghi che vogliono aderire al progetto e questo permetterà  di “dialogare” con i clienti per proporre loro nuovi prodotti, offerte e quant’altro (fidelizzazione).  Per quanto riguarda la realizzazione degli eventi istituzionali l’Assemblea ha deliberato che l’Associazione Commercianti  contribuirà alla loro realizzazione solo con idee, proposte e progetti lasciando alle Istituzioni e alla  rinata Pro Loco  l’organizzazione operativa degli stessi.Per approfondimenti e i nominativi del nuovo Direttivo vi invitiamo a leggere l’apposito articolo sul sito di Castelli Notizie. 

I propositi della rinnovata Associazione Commercianti

Nuovo slancio per la Pro Loco

di Genzano, dopo la nomina del nuovo presidente,  Bruno Facciolo, e della sua vice,  Silvia Bongianni. Invitando i cittadini ad unirsi e collaborare attraverso il  tesseramento, e partendo dall’esperienza maturata negli scorsi anni, la nuova presidenza punta ad un maggiore slancio in termini di partecipazione, ed ha già preso parte al tavolo organizzativo per il Carnevale per fare la propria parte.

L’associazione si è attivata per la ricerca di una sede che sia pubblica e possa fungere da base logistica e aggregativa. “Siamo convinti – hanno dichiarato entrambi – che se riusciremo a creare un struttura solida e partecipata potremmo

essere un valore aggiunto per la città e per l’organizzazione degli eventi, affiancando con efficienza e spirito di collaborazione il Comune e le altre associazioni presenti sul territorio, che già portano avanti appuntamenti

importanti per la comunità”. “La Pro Loco – hanno evidenziato – è apolitica e aperta a tutti, non ha scopo di lucro ed è composta da volontari. Il nostro obiettivo è coinvolgere quanti più cittadini possibili e per fare del bene alla città”.

Per informazioni ed iscrizioni:349 5029547 – 3394530528 [email protected]

Cambio di passoper la Pro Loco

Alla presidenza Bruno Facciolo,con Silvia Bongianni come vice

Bruno Facciolo e Silvia Bongianni

Potete provare la nuova vettura della Renault in Via Appia Sud, 213 a Velletri

E’ stato presentato lo scorso 18 gennaio, da Pulicati Auto, a Velletri, il nuovo Suv compatto Renault

CAPTUR, testato per voi da CN MOTORS.Nei giorni scorsi, in coincidenza con la sua presentazione ufficiale, siamo andati alla scoperta del nuovo Renault Captur, il B-Suv della casa transalpina, che abbiamo toccato con mano grazie all’ospitalità offerta da Pulicati Auto di Velletri.

IN GENERALE - Basata sulla piattaforma CMF-B (la stessa della Clio), la seconda generazione del crossover francese cresce rispetto al modello precedente ed è più lunga di ben 11 centimetri. Una maturazione ben visibile anche nell’aspetto, visto che ora ha una linea più grintosa e sportiva.

ESTERNI - Il design esterno, seppur stravolto, è riuscito a conservare le caratteristiche proporzioni che permettono di riconoscere il nuovo Captur a colpo d’occhio. Il design laterale è stato completamente rivisto e il particolare che più risalta è la fiancata scolpita, con eleganza, da una nervatura che corre lungo tutto il fianco. Il tetto ora molto più spiovente, si tocca con la fiancata che risale sul posteriore, accentuando la forma a cuneo del veicolo.Il frontale diventa ancor più importate grazie anche alla calandra ampliata ed al cofano caratterizzato da possenti nervature. I fari hanno la caratteristica forma C-Shape che viene ripresa anche per i gruppi ottici posteriori. A completare il carattere dinamico di questo nuovo modello, ci sono i cerchi che arrivano fino a 18 pollici.Il nuovo Captur, come detto, cresce in lunghezza, arrivando a 4,23 metri, ed anche il passo trova giovamento aumentando di 2 cm.

INTERNI - Gli interni sono stati rivoluzionati in termini di qualità, confort e dotazioni. I materiali con cui sono rivestite le superfici sono gradevoli al tatto ed alla vista. Plastiche morbide per la plancia e le portiere, ecopelle per volante e sedili. Questi ultimi sono ora più avvolgenti e comodi e la testa è ben protetta dal nuovo poggiatesta a forma di “virgola”.La console centrale è stata ridisegnata ed al centro prende posto il grande schermo per i servizi multimediali.

Sulla fascia orizzontale sono disposti, su due livelli, gli elementi decorativi personalizzabili e le bocchette di aerazione. Anche qui viene introdotto lo Smart Cockpit che avvolge il driver con le informazioni necessarie alla guida.La massima espressione di questa innovazione è il cruscotto digitale che fornisce molte più informazioni che su tradizionale cruscotto analogico.Anche il volante è un’altra novità che non può passare inosservata, con i suoi comandi retroilluminati e le sue dimensioni ridotte rispetto al passato, grazie all’adozione di un nuovo airbag più compatto. Altri dettagli che aumentano il senso di confort e qualità sono lo specchietto retrovisore interno senza cornice e le prese USB nel bracciolo, supportate da una a 12V.

MOTORI - Nuova anche la gamma dei motori co potenze che oscillano da 100 a 155 CV per i motori a benzina e da 95 a 115 CV per i Diesel.Sul lato benzina abbiamo il nuovo 3 cilindri turbo 1.0 TCe da 100 cv ed il 1.3 TCe FAP nella versione da 130 CV e 240 Nm, con prezzo a partire 23.050

euro. Entra inscena anche il 1.3 TCe 155 FAP, da 154 cv, che sfrutta le buone doti dinamiche del nuovo telaio con prezzi a partire da 25.900 euro.

Per i Diesel invece, viene offerto il 1.5 Blue dCi, in due step di

potenza diversi: 95 CV 240 Nm e 115 CV 260 Nm

rispettivamente a partire da 20.850 euro e 23.150 euro. Questo nuovo

motore è stato a g g i o r n a t o per essere sempre più

vicino all’ambiente e rispettoso delle nuove e restringenti norme anti inquinamento, adottando un sistema di riduzione catalitica selettiva (SCR).Ma la versione più attesa è sicuramente la TCe 100 GPL da 100 CV e 160 Nm offerta a partire da 18.500 euro.Da abbinare a queste motorizzazioni sono disponibili diverse trasmissioni: manuale 5 o 6 rapporti o ad una trasmissione automatica a doppia frizione EDC a 7 rapporti.

DOTAZIONI - L’auto ha dotazioni moderne come i fari full led caratterizzati dalla nuova firma luminosa C-Shape, presente anche nei gruppi ottici posteriori assottigliati.

All’interno lo schermo centrale del sistema multimediale, ampiamente personalizzabile, è offerto in diverse configurazioni fino a 10.2”. Inoltre, la vettura è connessa, grazie alla sim integrata, e ciò permette di avere dati sempre aggiornati ed il sistema è compatibile con Android Auto ed Apple CarPlay. Per il driver display digitale, offerto al posto della tradizionale strumentazione analogica del cruscotto, sono disponibili schermi da 7” a 10,2”. Sulla versione da 10,2” sarà possibile visualizzare anche le informazioni relative alla navigazione. Per completare l’offerta tecnologica l’auto è munita di Frenata d’emergenza attiva con riconoscimento di ciclisti e pedoni, Cruise control adattivo che riesce a seguire l’andamento del traffico e Lane Centering (centraggio e mantenimento della corsia).

ANCHE IBRIDA - Nuovo Captur è la prima auto del gruppo con motorizzazione E-TECH Plug-in. Questa è basata su una tecnologia sviluppata da Renault F1 Team. Insieme al nuovo motore benzina 1.6 litri, lavorano altri 2 motori elettrici alimentati da una batteria da 9,8 KWh e 400V. Nuovo Captur, è in grado così di percorrere fino a 65 km in modalità elettrica in ciclo urbano e fino a 135 km/h di velocità.Il nuovo Captur lo potrete vederlo, provare e magari prenotare presso Pulicati Auto, in via Appia Sud, 213 (Velletri). Il gruppo Pulicati Auto Srl si pone come punto di riferimento per chi cerca qualità dei servizi, serietà, competenza tecnica e cortesia. Nello showroom troverete tutti i nuovi veicoli Renault e Dacia, oltre ad un usato plurimarche.

CN Motors 11

Da Pulicati Auto vi aspettail Nuovo Renault Captur

Via Appia Sud, 213VELLETRI (Roma)Phone: 06.9628980Email: [email protected]: www.pulicatiautosrl.it

PULIC AT I AU TO

Genzano 12

Il movimento civico ha denunciato lo stato delle Olmate e di Parco Sforza Cesarini

“Facciamo ripartire Genzano: ambiente, investimenti, sicurezza”. Questi i capisaldi

del manifesto del movimento civico Città Futura, diffuso nelle scorse settimane per tutta Genzano. Un proposito, quello dei civici, che è stato in seguito rivolto anche e soprattutto sul fronte della tutela del verde pubblico. Nel mirino è finita la manutenzione dei parchi e dei giardini comunali, visto che “i rifiuti, le erbacce e le panchine rotte scoraggiano i genitori a portare i bambini in spazi pubblici lasciati nel completo abbandono”.  Dal Parco Donatori di Sangue di via Napoli, allo stato del parco di via delle Regioni, “dove i resti delle radici e dei rami degli alberi caduti e tagliati sono ancora lì dopo diverse settimane”, passando per il Parco Europa, nei pressi del palazzetto, sono diversi i punti critici individuati da Città Futura. “Il Comune arranca nel mantenere i servizi e non si fa niente per invertire la rotta fin qui seguita. Un altro luogo storico di

Genzano abbandonato e lasciato degradare è quello delle Olmate. La nuova Amministrazione avrà il compito di rivalutarlo, progettando panchine nuove, un’area per gli amici a quattro zampe, la potatura costante degli alberi, la gestione del bar Oasi e dell’Anfiteatro per eventi culturali e del tempo libero, e la creazione di percorsi attrezzati per chi ama correre o camminare lungo i viali. Il tutto con pochi investimenti e tanta voglia di fare”.Persino peggiori le sorti del Parco Sforza Cesarini, incastonato tra il Palazzo adiacente e lo specchio lacustre del Lago di Nemi. Non è passato neppure un lustro da quando il Parco brillava di luce propria e a recarvisi erano in tanti. Da allora tutto è precipitato e l’area è stata avvolta da trascuratezza e degrado. Non un caso, allora, che sia proprio il movimento dell’ex Sindaco Flavio Gabbarini, a tornare con forza ed impeto sul tema, sperando di restituire all’area attrattiva e decoro. “Nel 2015 ben 11mila visitatori

hanno ammirato le bellezze del parco, esempio di giardino romantico di stile inglese. Tre anni di abbandono con i 5 Stelle, seguiti dal commissariamento, hanno causato tutto ciò. I nuovi amministratori - hanno concluso i civici - dovranno ricominciare da capo nel ricostruire un patrimonio unico, che dovrà tornare ad essere un luogo irrinunciabile per i turisti”.

Il degrado del verde pubblico nel mirino di Città Futura

Il sub commissario prefettizio, Luigi Bombagi, ha consegnato nelle mani di 3 agenti della Polizia

Locale genzanese, gli Encomi di Servizio per alcuni interventi di importanza rilevante sul territorio.Alla presenza del tenente Gianfranco Silvestri sono stati premiati il maresciallo Marco Toti e l’agente Marco Becherini, per aver soccorso un 70enne privo di sensi alla fermata bus del Co.Tra.L. in piazza Frasconi. L’uomo, trasportato dal 118 al nuovo Ospedale dei Castelli, è stato curato per il grave malore e poi dimesso.Altro Encomio di Servizio è andato all’agente  Barbara Napoleoni, per essersi messa a disposizione per molte ore, nonostante libera dal servizio, il giorno della violenta tromba d’aria che ha colpito Genzano dopo Natale, provocando numerosi danni, molti dei quali causati dalla caduta di alberi.  

3 encomi per la Polizia Locale

Genzano 13

Cittadini trattati come evasori per somme mai richieste prima

La storia di ripete a Genzano. In questi giorni stanno arrivando a casa di molti cittadini, residenti nelle frazioni, avvisi

di accertamento della Tassa per l’Occupazione degli Spazi e delle Aree Pubbliche (Tosap) retroattive per gli ultimi 5 anni, comprensive di sanzioni e interessi. Praticamente bollette che si triplicano per corrispondere alla società Tre Esse Italia, cui il Comune a governo 5 Stelle ha appaltato la riscossione dei tributi, il dovuto per l’occupazione del suolo pubblico di abitazioni e garage, in forza di una normativa che a Genzano non era stata mai applicata per le zone periferiche. Ancora una volta, dopo il caso della Assoservizi sulla Tarsu, i cittadini di Genzano sono trattati come evasori senza che siano stati mai messi a conoscenza della tassa da corrispondere.

L’ESPERIENZA NON INSEGNADopo la vicenda della Assoservizi, rea, sul finire del 2014, di aver spedito accertamenti Tarsu per la prima volta su garage e pertinenze, per un totale di 4 milioni di euro, considerando morosi tutti gli utenti che non avevano mai versato queste somme, ora si ripete un caso analogo, seppur con somme e dimensioni inferiori. Allora, l’Amministrazione targata Gabbarini, sulla scia della sommossa popolare che le esose bollette giunte a casa dei contribuenti avevano provocato, rescisse preventivamente il contratto con la società di via Sardegna, in forza di un vizio procedurale commesso dalla Assoservizi. Successivamente il Tar del Lazio, nel dicembre del 2015, ed il Consiglio di Stato il mese dopo, diedero ragione al Comune. Oggi è ancora in corso il procedimento penale a carico della srl, per abuso di potestà pubblica. Durante la breve parentesi grillina, però, l’Amministrazione ha esternalizzato nuovamente i servizi di riscossione, che, una volta concluso il rapporto con la Assoservizi, erano stati ripresi dagli uffici comunali.

LA RABBIAGli accertamenti hanno messo sul piede di guerra tanti cittadini, che, oltre alla beffa di vedersi chiedere una somma mai richiesta prima, si trovano a dover pagare anche esose sanzioni. In molti lamentano di dover pagare anche se la propria abitazione non interrompe alcun marciapiede, ed anche non avendo richiesto alcun divieto di sosta. Il regolamento comunale sulla Tosap recita che “la Tassa non è dovuta per i semplici accessi posti a filo con il manto stradale e in ogni caso quando manchi un’opera visibile che renda concreta l’occupazione e certa la superficie sottratta all’uso pubblico”. La

logica, seguita negli anni precedenti, prevedeva il pagamento della Tosap solo in centro, dove l’accesso alle proprietà private comporta evidentemente un’occupazione di suolo pubblico che sottrae spazio di pubblica utilità. Lo stesso non si può dire per le zone decentrate e rurali. “L’esperienza purtroppo non è servita – ha detto Flavio Gabbarini in merito -. Il Comune ha appaltato il servizio di riscossione ad una società che ora punta solo a fare cassa, e non c’è nessuno che difende i cittadini. I casi vanno vagliati uno ad uno e credo che in molti non debbano pagare. Li invito a fare ricorso in autotutela”.

Ancora bollette pazze per i contribuenti

di Michela Emili

Recapitati avvisi di accertamento Tosap per i residenti delle periferie

Genzano 14

Il veterano della politica genzanese sostenuto da 2 liste civiche

Ha registrato un gran pienone la presentazione del candidato Sindaco Luca Lommi per le prossime

amministrative di Genzano. In tanti si sono radunati nella sala panoramica del ristorane “Da Tittò” per assistere al primo incontro pubblico del candidato, che ha lanciato così la sua candidatura – sostenuta dalle liste “Noi Domani” e “Genzano non si lega” -, forte di una lunga esperienza da consigliere comunale, sia di maggioranza che di minoranza. Lommi ha intrattenuto i presenti con un discorso lungo e concreto, nel quale ha voluto affrontare i problemi tangibili e quotidiani di una città “lasciata allo sbando per incompetenza”. Ai microfoni, prima di Luca, si sono avvicendati Gianluca Quadrana, consigliere regionale della Lista civica per Zingaretti, e Pasquale Boccia, già Sindaco di Rocca di Papa e consigliere metropolitano, mentre in sala era presente il consigliere regionale veliterno Daniele Ognibene e la vicesindaca del Comune

di Velletri, Giulia Ciafrei. “Vogliamo guardare avanti e farlo in maniera più inclusiva possibile – ha detto Lommi -, insieme ai cittadini, per tornare ad essere un paese in cui migliora la qualità della vita, oggi fortemente diminuita. Un paese - ha aggiunto Luca Lommi - che non lascia chiudere lo sportello Acea, che non perde il Giudice di Pace, che cura i suoi parchi e i suoi spazi pubblici, che migliora il servizio

di raccolta differenziata e abbassa i costi in bolletta per i cittadini, e che, soprattutto, non azzera i servizi sociali perchè il nostro dna ci ha sempre spinto a mettere in campo misure consistenti a protezione delle fasce più deboli della popolazione”. Luca Lommi ha parlato anche di sicurezza, con il potenziamento del Comando della Polizia locale e un comandante a tempo pieno, e la necessità di nuovi investimenti per l’ampliamento della videosorveglianza; della capacità di reperire fondi sovracomunali, soprattutto europei; dello sport e delle tante associazioni sportive che operano sul territorio, nei tanti centri sportivi della città che non vengono gestiti come dovrebbero. E poi ancora le farmacie comunali, i parcheggi, la cultura con il Palazzo e il Parco Sforza Cesarini e non ultima l’Infiorata, con la

necessità di potenziare l’evento tornando a coinvolgere tutta la città, le periferie e i comuni limitrofi, e dandogli nuovamente un respiro nazionale ed internazionale. Le ultime parole sono state riservate al delicato tema della sanità. “Dobbiamo fare presto - ha detto Lommi - non si può tenere una struttura come il “De Santis” inutilizzata. Lì potrebbe venirci una Casa della Salute e dobbiamo dialogare con la Regione per avere risposte”. Lommi ha concluso lanciando l’impegno di tutta la squadra di candidati sul territorio, che con entusiasmo e serietà stanno sostenendo e facendo conoscere il progetto politico a contatto con le persone, più che sui social, e che mira ad essere il più trasparente possibile, anche rendendo nota, prima delle elezioni, la squadra di assessori.

Luca Lommi in rotta verso le Comunali 2020Bagno di folla per il candidato Sindaco alla presentazione ufficiale

Se vuoi visitare San Pietrobur-go, una delle

città più belle del mondo, non puoi perdere la possibilità di visitarla nel perio-do in cui non dorme mai e mostra tutto il suo magnifico splen-dore. Tra la fine di maggio e la prima metà di luglio, infat-ti, a San Pietroburgo si verifica il fenome-no delle Notti Bian-che: il sole splende fino a 19 ore conse-cutive. La discesa del sole è poi lenta, spa-risce all’orizzonte ma il cielo rimane illu-minato anche dopo mezzanotte, ed il crepuscolo continua fino alla successi-va alba, rendendo il buio della notte qua-si impercepibile. Uno scenario suggestivo ed una luce solare notturna che donano

alle bellezze architet-toniche ancora mag-giore bellezza, apren-dosi ai turisti con rinnovata e frizzante energia. Iamu Viag-gi organizza dal 20 al 27 giugno un tour all inclusive - con pen-sione completa ed acqua ai pasti -. ricco di escursioni e visite guidate alla scoperta delle affascinanti cit-tà imperiali, non solo San Pietroburgo ma anche Mosca. Sette giorni alla sco-perta della Capitale

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Genzano 15

Tra sorprese e conferme la scelta in vista delle Amministrative di maggio è ormai alle porte

E’ una clessidra che continua a far scorrere i suoi granellini di sabbia quella che, in maniera inesorabile, segna il

conto alla rovescia in vista delle elezioni comunali genzanesi. In attesa che la data delle Amministrative diventi ufficiale (prevedibile che verrà collocata sul finire di maggio) c’è ancora il cartello “lavori in corso” nel cantiere delle coalizioni chiamate a misurarsi col consenso popolare.Al momento le uniche candidature certe, in quanto già ufficializzate, sono quelle di Carlo Zoccolotti (forte del sostegno del Partito Democratico) e quella dell’ex consigliere comunale Luca Lommi, a capo di un cartello elettorale che muove i passi nel centrosinistra, ma che punta ad attrarre consensi in maniera trasversale. Ufficializzata anche la candidatura di Marco Massa, che non è riuscito a coalizzare su di se le attenzioni del centrosinistra e che ha finito per chiudere poi le porte ad un suoi coinvolgimento col centrodestra, rimanendo impantanato sulla sua velleità di candidatura, che per ora è limitata al sostegno di una lista civica.Clamoroso, nel centrodestra, il passo indietro di Fabio Papalia, che sembrava il candidato designato di una coalizione chiamata al gran colpaccio. Impegni lavorativi, tuttavia, hanno spinto il pur giovane, ma già esperto, esponente di Fratelli d’Italia, a tirare i remi in barca, lasciando il campo ad altre figure. Forte del sostegno della Lega, e del placet di Forza Italia, il mirino sembrerebbe essersi posizionato su Michele Savini, già consigliere comunale di AttivaMente. Tra il suo nome e quello di Maria Grazia Barbaliscia, figlia del compianto Vittoria, uscirà con tutta probabilità il nome del candidato sindaco di un centrodestra che rischia però di veder evaporato il sostegno che sarebbe arrivato in dote da Papalia e dal suo gruppo.Parimenti articolata la situazione nel centrosinistra, dove la volontà di annunciare anzitempo la candidatura di Zoccolotti, da parte del Pd e di Italia Viva, non ha poi generato quell’amalgama che nella sezione piddina di via Garibaldi si sperava. Non un caso che persino dall’entourage del partito di Renzi si siano fatti altri nomi per trovare una quadra attraverso una figura che potesse mettere d’accordo tutti. Le discussioni in atto in tutto il centrosinistra genzanese lascerebbero presagire una proliferazione di nomi sulla scheda elettorale, quasi a

spostare la discussione politica e la possibilità di trovare convergenze solo al secondo turno di votazione. Emblematici, però, per scongiurare una tale ipotesi, gli appelli di Genzano Possibile e, a seguire, di Articolo Uno, che hanno richiamato tutti all’unità della coalizione; non un caso che indiscrezioni vogliono Patrizia Mancini e Bruno Romagnoli avanti nelle trattative col Pd, all’insegna di un

dialogo che restituisca distensione e serenità d’animo all’intera

coalizione.Strategie e tatticismi

sotto traccia che non hanno intaccato la determinazione di Luca Lommi, forte di

un riscontro popolare che ha superato persino le

attese nella sua prima uscita da candidato sindaco.

Proprio alla presentazione della sua candidatura, tra i tanti convenuti, era presente anche l’ex sindaco Flavio Gabbarini, lui che, proprio in questo giorni ha spinto sull’acceleratore della sua “Città Futura”, non disdegnando neppure dei video veicolati

sui social, in vista di un possibile blitz, qualora la situazione non dovesse sbloccarsi.Ma il tempo per chiudere il quadro e partire si fa sempre più stretto e, su tutti i fronti, potrebbero esserci ulteriori novità. A quanto pare, tra chi si sfila, e chi pur nel novero preferisce restare ancora lontano dai riflettori, c’è proprio chi, come il Sindaco del quinquennio apertosi nel 2011, sente di avere in se tutte le prerogative per prendersi la rivincita rispetto al cocente smacco del ballottaggio del 2016.E la sensazione è che se qualcuno glielo chiedesse con maggior impeto, allargando la cerchia di coloro che già lo stanno facendo, Flavio Gabbarini non riuscirebbe a non rispondere “presente”. Allora si che ne vedremmo davvero delle belle, considerando che il suo successore, Daniele Lorenzon, ha già alzato bandiera bianca, rinunciando alla ricandidatura, e suggellando, di fatto il fallimento di un’azione amministrativa che sarebbe stata prevedibilmente bocciata sonoramente dall’elettorato genzanese, che di fronte alla faida in atto nel Movimento 5 Stelle, rischia di ritrovarsi innanzi ad una scheda elettorale orfana della lista pentastellata.

Trattative febbrili per individuare il nuovo Sindaco di Genzano

Ancora danni da maltempo a Genzano e nel territorio circostante, che dalla

serata di martedì 4 febbraio e per tutta la notte e la mattinata seguente è stato sferzato dai forti venti. Ad avere la peggio, ancora una volta, sono stati gli alberi, già messi a dura prova nella bufera di fine dicembre. Notte di duro lavoro per i Vigili del Fuoco dei vari distaccamenti dei Castelli, impegnati per rimuovere i rami e gli alberi pericolanti, ed in azione unitamente alla Protezione Civile e la Polizia Locale.Le raffiche di vento, secondo gli esperti di Meteo Cloud, sono arrivate a lambire addirittura i 115 km orari. Mentre il repentino abbassamento delle temperature ha portato la colonnina di mercurio a toccare in alcune zone dei Castelli Romani i 10 gradi sotto zero, si è reso necessario lo spargimento di sale nelle quote ad altitudine più elevate, come i territori di Rocca di Papa, Rocca Priora e Nemi (nel tardo pomeriggio di martedì la neve è tornata a far capolino nelle alture, come ai Campi D’Annibale).A Genzano sono volate tegole dai tetti delle palazzine popolari di viale delle Regioni, con l’area che è stata delimitata e messa in sicurezza dai pompieri.Ad Ariccia un grosso albero è caduto all’interno di una abitazione su un cancello d’ingresso nella zona di Montegentile,

rendendo necessario l’arrivo dei Vigili del Fuoco di Nemi, che hanno lavorato diverse ore.Un albero è caduto sull’Appia, nei pressi della rotatoria di via Fontana della Rosa (a Velletri), mentre altri alberi sono crollati sulla provinciale Velletri-Nettuno, nella zona di Campoverde, ma anche nei pressi della centralina ortofrutticola di Rioli, tra Genzano e Velletri.Protezione Civile lungamente impegnata anche nel vasto territorio di Lanuvio, coi volontari coordinati da Marco Baccarini che hanno girato in lungo e in largo, fornendo la propria assistenza in tutti quei casi in cui si è reso necessario il loro prezioso intervento.

Ancora danni per i venti impetuosi Alberi sradicati e tetti scoperchiati per la furia del maltempo

di Daniel Lestini

I Vigili del Fuoco a Genzano, in via delle Regioni

Velletri 16

Il 56enne Leonello Antonetti è stato trovato cadavere in una cunetta lungo i Cinque Archi

E’ avvolta dal mistero la tragica fine di Leonello

Antonetti, il 56enne di Velletri trovato cadavere lungo la via dei Cinque Archi, la strada che collega Velletri con Nettuno. Saranno i risultati dell’esame autoptico a dover far luce sull’esatta causa della morte dell’uomo, il cui corpo è stato rinvenuto in una cunetta della provinciale. Sin dalle prime battute si è pensato possa essere stato investito da un pirata della strada, che dopo averlo falciato si è dileguato tra le ombre della sera. I risultati dell’autopsia saranno cruciali per indirizzare le indagini portate avanti dai Carabinieri di Velletri, chiamati a ricostruire quanto accaduto a poche decine di metri dall’incrocio con via Passo dei Coresi, al km 6 della strada che collega la città volsca con la pianura pontina. L’uomo non era rientrato a casa e i familiari, notevolmente

preoccupati, si erano messi alla sua ricerca, fino al rinvenimento del cadavere, avvenuto all’indomani mattina. Sul posto è poi sopraggiunta una volante della Polizia di Velletri, insieme ai Carabinieri della locale stazione. Proprio quest’ultimi hanno avviato le indagini e sul luogo della tragedia è accorso anche il magistrato Giuseppe Travaglini.L’uomo viveva col fratello maggiore in un’abitazione posta in una traversa distante poche centinaia di metri dal luogo della tragedia e si arrangiava con dei lavoretti di trasloco e potatura.

Una morte avvolta dal mistero

E’ stato un vero e proprio ultimatum quello che

l’assessore veliterno Romano Favetta ha lanciato alla Città Metropolitana, esortandola ad intervenire nelle disastrate strade del vasto territorio veliterno, di competenza dell’ex Provincia. “O intervenite entro 48 o faremo da soli, facendovi poi pagare le spese”, è stato, in sintesi, il diktat dell’assessore, che ha raggiunto il risultato auspicato, visto che gli operai metropolitani sono entrati in azione lungo la via dei Cinque Archi (con qualche rattoppo), facendo molto meglio lungo lo Stradone del Vivaro, riasfaltato. “Adesso – ha commentato speranzoso l’amministratore veliterno – aspettiamo che anche le altre strade vengano asfaltate.Per ora diciamo grazie sperando

che in tempi brevi si faccia la messa in sicurezza almeno dei tratti pericolosi”.Ai Pratoni l’intervento è stato più radicale e rassicurante in vista dell’arrivo del grande freddo. Preoccupa, invece, lo stato della via dei Laghi, dove ci si è limitati ad una parziale raschiatura, cui si spera possano seguire lavori più articolati.

Dopo l’ultimatum dell’Assessore FavettaRiasfaltati i Pratoni

Solo rattoppi ai 5 Archi

Mentre sul fronte della rotonda a Santa Maria

dell'Orto tutto tace, le uniche ruspe che si sono viste in azione, finora, sono quelle che qualche centinaio di metri più su, in direzione centro storico, hanno provveduto a spallare i silos dell'ex stabile del Co.Pro.Vi., per far posto ad un iperstore del Conad. Con la Delibera del 18 novembre 2019 la Giunta comunale ha infatti dato il via libera alla Società Cooperativa PAC 2000A, per l'intervento di demolizione e ricostruzione, con parziale cambio di destinazione d'uso a commerciale.Il gruppo, che fa capo alla cooperativa Conad, opera, attraverso società controllate e con proprie insegne, in tutti i canali della distribuzione organizzata. Nel progetto è prevista la cessione al patrimonio comunale delle aree pubbliche necessarie per gli standard urbanistici, e la realizzazione di opere infrastrutturali f i n a l i z z a t e all'adeguamento delle

opere di urbanizzazione primaria, consistenti nella realizzazione di una rotatoria su viale Oberdan, di una strada a doppio senso di marcia lungo il confine sud del lotto ed un ponte carrabile per l'attraversamento ferroviario che riconnetta la strada con via del Campo Sportivo e via Colle Palazzo.L'insieme delle opere proposte è previsto a scomputo di oneri di urbanizzazione nei limiti di legge, ed in quanto tali si configurano come opere di pubblica utilità, che una volta ultimate verranno assunte in carico a l l ' A m m i n i s t r a z i o n e comunale.Le aree che saranno cedute saranno pari a 7817 mq, di cui 4700 a parcheggio pubblico e

verde, e 3117 a viabilità pubblica. L'importo complessivo delle opere di urbanizzazione, ad opera della società proponente, è di 1 milione 114mila euro.Da capire che tipo d'impatto queste opere potranno avere su un quadrante cittadino già abbastanza ingolfato dalla compresenza di numerosi istituti scolastici, il campo sportivo e la vicina Caserma dei Carabinieri. Nelle intenzioni iniziali la bretella che ora si ferma in via Fontana delle Fosse, sarebbe dovuta proseguire, per sbucare proprio in quella zona di viale Oberdan. Un'eventualità, questa, che sembra al momento tramontata...

Da.Le.

Un Iperstore Conad nell’area dell’ex Co.Pro.Vi.Ruspe in azione in viale Oberdan, dove un tempo “regnava” la cooperativa dei produttori di vino

Velletri 17

Nonostante gli annunci tutto tace sul fronte dell’attesa rotonda

La stagione delle foglie cadenti è filata via, lasciando

il posto all’inverno, senza che del cantiere tanto atteso, all’incrocio di Santa Maria dell’Orto, si sia vista neppure l’ombra. Eppure i sospirati lavori per la rotatoria erano stati annunciati in partenza proprio per l’autunno ormai passato. A dichiararlo era stato il Sindaco di Velletri, Orlando Pocci, che aveva stabilito in un lasso di 150 giorni il tempo effettivo per i lavori, “gran parte dei quali – disse - da effettuarsi nelle ore notturne”.

Parole che generano il disappunto del suo predecessore,

Fausto Servadio, che ricordò a tutti che il progetto era stato già

approntato e sviscerato durante la sua Giunta, con diversi revisioni

portate a compimento d a l l ’ a r c h i t e t t o competente. Come a dire che tutto era pronto, ma da allora ad oggi quasi 2 anni sono passati invano.Da evidenziare che nel 2017 l’Associazione “Lorenzo Pocci” lanciò una petizione su Change.org proprio per sensibilizzare i vertici comunali sull’esigenza di costruire una rotonda in quella zona, per rendere più fluido il traffico in un incrocio dove convergono diverse strade, e in cui le possibili manovre rendono davvero schizofrenica la viabilità.

Santa Maria dell’Orto A quando la Rotatoria?

Lo scorso 14 febbraio il sindaco di Velletri, Orlando Pocci, insieme ai colleghi dei Comuni di Ariccia, Lanuvio,

Genzano, Castel Gandolfo, Albano, Nemi, Artena e Lariano, ha inviato una nota congiunta al Ministro dell'Interno, al Prefetto di Roma e al comandante dei Vigili del Fuoco di Roma, per richiedere l'assegnazione di un'autoscala presso la sede distaccata dei vigili del fuoco di Velletri. La richiesta nasce dalla constatazione del fatto che in nessuno dei distaccamenti della zona è prevista in dotazione un'autoscala, indispensabile in caso di incendio o soccorso ai piani alti o in siti industriali. Le sedi più prossime munite di autoscala, alta 30 metri, sono le Caserme dei pompieri del Tuscolano 2° e Pomezia, ma queste devono servire anche parte di Roma e il Litorale, oltre che la provincia, e dunque spesso il mezzo risulta indisponibile, generando una grave mancanza in termini di soccorso e tempestività su tutto il territorio, soprattutto in questo quadrante dei Castelli Romani che ne è sprovvisto. Spesso, a sopperire tale mancanza, sono intervenuti i volontari della protezione civile di Lanuvio o quelli di Genzano, che hanno in dotazione piattaforme mobili con cestello, e che in molti casi hanno permesso di dare risposte al territorio con maggiore celerità, anche in caso di alberi e rami pericolanti. Per l'assegnazione è stata proposta la sede di Velletri in quanto idonea per la sua posizione strategica rispetto alla popolazione attualmente meno servita, e poichè, grazie ai suoi spazi, si presta meglio ad accogliere il mezzo.La vicenda è stata rappresentata anche al Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Ing. Fabio Dattilo, mediante una nota dell'onorevole Fabio Rampelli, il quale ha raccolto la richiesta del consigliere comunale Paolo Felci per il tramite del consigliere regionale Fabrizio Ghera.

Chiesta un’autoscala per i Vigili del Fuoco

Castelli Romani sprovvisti del mezzo di emergenza

Ruspe in azione nell’ex Coprovi

La rotonda di Santa Maria dell’Orto a Velletri

Velletri 18

C’è anche un po’ di Velletri nella 70^ edizione del

Festival della Canzone Italiana. Per il quarto anno consecutivo, infatti, Marilena Capretti, hairstylist di Velletri, è ancora una volta protagonista nel pettinare cantanti, artisti e vip che stanno calpestando il palco dell’Ariston per il Festival di Sanremo, il cui gran finale è atteso per la serata di sabato 8 febbraio. “La soddisfazione più grande è quando un artista richiede personalmente la mia presenza perchè sa come lavoro” ha dichiarato la giovane parrucchiera di Velletri, il cui lavoro è stato apprezzato anche da Amadeus, nuovo conduttore e direttore artistico del Festival.“Fare televisione è una cosa impegnativa” ha dichiarato Mary, che di esperienza ne ha accumulata tanta. “Ci sono delle regole da rispettare – ha

aggiunto - perché poi quello che creiamo viene visto da tutti e la responsabilità è enorme”.A Marilena Capretti, con lo staff di “Al Pacino Look Maker”, sono state affidate 5 produzioni Rai: il Red Carpet, Uno Mattina, Prima Festival, L’altro Festival e Italia Si. Tra i suoi ultimi backstage, Marilena Capretti ha lavorato

anche per lo show di Siani “Stasera Felicità” e curerà, come ormai di consueto, il look di Claudio Baglioni nel tour estivo alla Terme di Caracalla, quando il popolare cantautore romano si esibirà coi brani del nuovo album. Ancora una grande soddisfazione, quindi, per Marilena, titolare, insieme al socio Simone Cedroni, del salone di parrucchieri uomo-donna “Backstage”, che si trova a Velletri, in via Virginia Vezzi.

C’è un pò di Velletri al Festival di Sanremo

Mary Capretticon Amadeus

Da alcuni giorni è stato riattivato a Velletri il progetto di accoglienza per l’Emergenza Freddo, a cura dell’associazione San Girolamo Emiliani.

Presso la Parrocchia di San Martino, lungo Corso della Repubblica 245, uomini e donne, senza fissa dimora, potranno essere ospitati ogni sera, dalle 20, sino alle 7.30 del mattino seguente. L’accoglienza proseguirà fino al 31 marzo, sperando che le temperature non raggiungeranno i valori che lo scorso anno misero in difficoltà tantissime persone, rendendo ancora più valorosa l’ospitalità resa dall’associazione.

Emergenza Freddo, un tetto a San Martino

Il tuo cane ha paura dei forti rumori come temporali, fuochi di artificio o spari dei cacciatori? Un addestratore ed un tecnico veterinario

spiegheranno cosa si può fare per aiutare Fido a superare la paura dei forti rumori. L’incontro formativo cinofilo dal titolo “Dammi la zampa, non avere paura” è gratuito ed è patrocinato dal Comune di Velletri.Per sapere come aiutare il proprio amico a 4 zampe, basta recarsi domenica 9 Febbraio, alle 15:30, presso l’aula consiliare del Comune di Velletri, all’incontro promosso ed organizzato dal CRAC (Centro riabilitazione e addestramento cinofilo). Il programma prevede, alle 15:30, l’approfondimento su “Ansia e paura, come superarle con l’addestramento cognitivo; dalle 17 il focus passerà ai prodotti omeopatici, per capire quali possono aiutare e perchè.

Incontro per superare la paura dei cani

Se cercate uno Studio Dentistico all’avanguardia, dove professionalità e

competenza vanno a braccetto con l’innovazione, lo Studio del dottor Marco Conte è quello che fa per voi. Al civico 14-16 di via Luigi Novelli, nel cuore di Velletri, troverete ad aspettarvi un medico che vanta una ventennale esperienza nel settore, in grado di garantire prestazioni di assoluto livello, secondo i più alti standard internazionali, con strumenti e materiali di primissimo piano, tutti certificati. Nel suo studio vengono trattati tutti i casi, dai più semplici ai più complessi, utilizzando materiali e strumenti di ultima generazione e prestando massima cura all’igiene e alla sterilità. Lo Studio Dentistico dott. Marco Conte, grazie ai costi contenuti e alla qualità delle prestazioni erogate, è in grado di rendere accessibili a tutti le cure implantari, garantendo il risultato e la durata nel tempo delle protesi.Nel suo studio si può semplificare l’intervento implantare grazie ad una tecnica computerizzata certificata. Le modalità d’intervento è lo stesso dott.

Conte ad evidenziarle: “Essendo da sempre sensibile nei confronti degli ostacoli e delle paure che i pazienti incontrano prima di decidere di sottoporsi ad un intervento implantare è nata in me l’esigenza di utilizzare questa innovativa tecnologia, finalizzata adeseguire un intervento breve, senza incisione, con una precisione maggiore e con minori problematiche post intervento”.Nella sostanza dei fatti è oggi possibile eseguire in pochi minuti un intervento senza incisioni. “Si simula l’intervento al computer con un software innovativo - evidenzia il dentista - e si trasferiscono le informazioni della sede degli impianti su una mascherina in resina con dei fori, che indicheranno dove inserire l’impianto. Gli studi scientifici confermano che il successo implantare dipende dalla

posizione degli impianti e quindi della protesi”.“In questi anni - ha aggiunto - il mio obiettivo è sempre stato quello di offrire ai miei pazienti competenza, e m p a t i a , comprensione e adattabilità verso ogni esigenza. Sono sempre alla ricerca, per deontologia e forma mentis, di ogni soluzione e innovazione nel campo dentale, che sappia offrire ai miei pazienti le migliori cure secondo i più alti standard. E questa dell’impiantologia semplice è una nuova metodica che rispecchia lamia mission”. Altro punto di forza rispetto alla implantologia tradizionale è l’assoluto contenimento dei costi di questa tecnica. Non corrisponde al vero, quindi, che il costo sia più elevato, anzi. “Se prima per mettere 6 impianti impiegavo un’ora e mezza - racconta il dott. Marco Conte - oggi con l’implantologia guidata ne impiego appena 20, con benefici per il paziente e per l’operatore”.

A questo punto non resta che prendere contatto

con la struttura e toccare con mano le straordinarie

qualità di un professionista all’avanguardia, per il quale la salute e la piena soddisfazione dei pazienti rappresentano da sempre l’imperativo di prim’ordine del proprio impegno quotidiano, proteso a restituire un sorriso smagliante a tutti.

Tecnologie innovative e costi contenuticon lo Studio Dentistico del dott. Conte

Studio dentiSticodott. Marco conteVia Luigi novelli 14/16Velletri (roma) tel.: 06.9641594 www.dottorcontemarco.it [email protected]

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SOCIALE

ANIMALI

Velletri 19

Dovrebbe sorgere in zona Colle San Clemente, nei pressi della Cisterna-Campoleone

Un nuovo spettro ambientale aleggia su Velletri, dopo la presentazione del progetto di un impianto anaerobico da

parte della soc. Latina Biometano srl. Si tratta di un impianto da 40-50 mila tonnellate, dai costi ingenti, che ricaverebbe biogas e biometano da biomasse agro industriali e deiezioni animali. Dovrebbe sorgere su circa 7 ettari di terreno attualmente coltivato, nel contesto agricolo di Colle San Clemente, altra zona ricca di colture di pregio. A darne conto, per Castelli Notizie, è Aldo Garofolo, già consulente dei No-Inc, ed esperto “combattente” per tutte le battaglie ambientali.“Come è stato denunciato nel corso del convegno del 18 gennaio al Dopolavoro Ferroviario di Velletri - premette Garofalo - l’impianto avrebbe un impatto enorme per la zona a causa delle emissioni odorigene, dei fumi da combustione del biogas, della produzione di nuovi rifiuti e dello spandimento nei campi di pericoloso digestato. E’ emerso che la società, furbescamente, riscuoterebbe dal GSE i lauti incentivi alle energie “rinnovabili” per la cessione e vendita di biometano alla rete Snam, ma per soddisfare gli elevati fabbisogni interni di energia comprerebbe dalla stessa Snam metano da fonte fossile per ben 600 mila metri cubi a prezzo di mercato. Sono previste oltre 40.500 tonnellate di biomasse in entrata, tra letami vari e scarti

agro industriali, che produrranno 78.000 mc di digestato maleodorante di cui 55.000 avviati a compostaggio aerobico, 17.250 liquido a spandimento diretto nei campi e 5.750 solido sparso in campi o serre.Lo spandimento diretto dei digestati nei campi è altamente rischioso per la possibile presenza di spore di batteri che producono neurotossine e per quella di inquinanti metallici, salini, organici, tra cui fitofarmaci e antibiotici. Il tutto grazie al recente regolamento comunitari, secondo cui il digestato non è più considerato rifiuto.L’impianto - ribadisce Aldo Garofalo - equivale a una centrale termo-elettrica e per soddisfare il 20% degli autoconsumi la società Latina Biometano brucerà in loco parte del biogas prodotto, con tutte le conseguenze del caso. Per l’altro 80% degli autoconsumi comprerà e utilizzerà circa 600.000 metri cubi di gas fossile dalla rete SNAM che andranno ad alimentare un cogeneratore di energia. Così Latina Bio riscuoterebbe su tutta la produzione gli incentivi (375€ per ogni CIC - Certificati di Immissione al Consumo) concessi dal GSE al biometano da fonti rinnovabili, oltretutto pagando per l’autoconsumo un prezzo di mercato decisamente più basso. A mio modesto parere si tratta di una pratica furbesca che non dovrebbe essere consentita visto che per produrre energia da fonti rinnovabili si avvale di fonti fossili; una

follia pura.Dunque stiamo parlando di un impianto industriale vero e proprio, con diversi camini e sorgenti di emissioni dal forte impatto, che non ha alcun titolo per inserirsi nel contesto agricolo del luogo. Tanto più che nella sezione di purificazione del biogas dagli inquinanti, per produrre biometano al 98% da immettere nella rete Snam, si generano ulteriori emissioni e rifiuti pericolosi sotto forma di carboni attivi esausti. Sarà rilevante sull’inquinamento anche il traffico veicolare, calcolato, per difetto, in circa 8000 automezzi l’anno, con punte di un mezzo ogni 15-17 minuti”.

Daniel Lestini

Nuovo spettro ambientale perVelletri con l’impianto biometano

Pianta dei 5 digestori anaerobici a cupola

Attimi di pura follia, a Velletri, al termine del derby di 1^ Categoria, che domenica 2 febbraio ha visto il

Real Velletri superare di misura la V.J.S. col punteggio di 1 a 0. Al triplice fischio di una partita maschia sugli spalti si è scatenato il parapiglia, fino all’avvenuta aggressione da parte di un 16enne nei confronti di un uomo di 40 anni, ferito gravemente alla testa e costretto a ricorrere alle cure mediche del Pronto Soccorso cittadino. Un epilogo, davvero amaro, per quella che doveva essere una festa dello sport, ma che tale non è stata. Quanto accaduto è passato al setaccio degli agenti di Polizia, prontamente intervenuti. Dopo aver perso tanto sangue l’uomo si è accasciato, privo di sensi. Fulmineo l’arrivo dell’autoambulanza, che ha fatto il suo ingresso sulla pista d’atletica del campo veliterno, per poi correre a sirene spiegate verso il nosocomio, scortata dalla volante della Polizia.Non appena si sono sparse le prime voci dell’aggressione è arrivata la dura condanna

del Sindaco,   Orlando Pocci: “Il campo sportivo, che ricordo essere dedicato a Giovanni Scavo, atleta di elevato spessore morale, deve restare un luogo di sport, di lealtà e di concordia”.Ferma condanna anche da parte dell’Assessore allo Sport, Alessandro Priori, che era presente sugli spalti in occasione della “stracittadina”: “Ogni evento sportivo dovrebbe terminare con un applauso e mai con una sirena” ha dichiarato a caldo l’amministratore veliterno.

La stracittadina di 1^ Categoria è terminataall’insegna della violenza sugli spalti

Follia al derby VJS - REAL40enne ferito da un 16enne La candidatura di Velletri a città ospitante

del Lazio Pride, avanzata dall'Arcigay Castelli Romani, non è stata ben accolta dalla dirigenza della Lega, che ha affidato al coordinatore castellano, Tony Bruognolo, e al capogruppo cittadino Giorgio Greci, il compito di esternare il proprio disappunto. “Ognuno è libero di esercitare la propria sessualità come crede - hanno premesso i due -, ma non si capisce come una città afflitta da una crisi economica senza precedenti e con evidenti problemi di carattere sociale, con attività commerciali al collasso e famiglie che faticano ad arrivare a fine mese, debba diventare il fulcro di una manifestazione anacronistica e senza senso. Al giorno d’oggi non crediamo ci siano ancora discriminazioni sotto il punto di vista degli orientamenti sessuali; al contrario, gli omosessuali godono di ottima reputazione e sono parte integrante della nostra società; Velletri - hanno aggiunto Bruognolo e Greci -, sede diocesana e città di ferventi cattolici, come accoglierebbe una manifestazione che si preannuncia piena di provocazioni e di eccessi? Ma, soprattutto, - concludono i due - come reagirebbe la variopinta maggioranza del Sindaco Pocci al grande clamore mediatico di tale evento?".

La Lega contro l’ArcigayPolemiche per la candidatura di Velletri

a città ospitante del Lazio Pride

L’arrivo dell’ambulanza

Velletri 20

Grazie al progetto di solidarietà approntato da un gruppo di veliterni e larianesi

Si concluderà nel reparto di Pediatria dell’Ospedale di Velletri la pregevole

iniziativa del Progetto “Regaliamo un Sorriso”, nato lo scorso novembre da un’idea di Katia Pilato, Vanessa Perciballi, Loredana Galante, Barbara Mandrelli, Fabio Fabbri, Ilenia Giuditta ed Emiliano Bartoli, persone a c c o m u n a t e non da associazioni o partiti politici, ma da un unico obiettivo, quello di realizzare un sogno chiuso in un cassetto di

due dolcissimi bambini che si sono conosciuti nei reparti o n c o l o g i c i de l l ’Osped ale p e d i a t r i c o “Bambino Gesù”.

M e r c o l e d ì 12 febbraio si

procederà alla consegna dei doni

raccolti presso l’Ospedale “Colombo” di Velletri, così come è già avvenuto il 22 gennaio nei reparti di oncologia dell’ospedale pediatrico romano e del Policlinico “Gemelli”. Merito della macchina della solidarietà messa in moto dagli organizzatori, che hanno raccolto moltissimi regali e che hanno inteso ringraziare anche Marco Quattrocchi, per la sua preziosa collaborazione.

Regalato un Sorriso ai bambini dei reparti oncologici

L’analisi dei comportamenti disfunzionali messi in atto ai danni dell’altro apre a diverse riflessioni.

Gli atti vessatori e persecutori si inseriscono nelle dinamiche relazionali che possono coinvolgere una o più persone. Riconoscere le caratteristiche di tali comportamenti assume un ruolo di primaria importanza non solo per gli addetti ai lavori, ma anche per ciascuno di noi, sia nell’ottica di comprensione del fenomeno, sia nell’ottica della messa in atto di comportamenti riparativi o di aiuto e sostegno alle vittime di queste situazioni.Non si può infatti intervenire su aspetti che non si conoscono. Spesso riconoscere significa salvare una vita umana. Significa riflettere sulle motivazioni intrinseche che spingono i persecutori ad essere tali, e le vittime a restare disarmate o congelate dinanzi a tali forme di prevaricazione.A tal proposito appare certamente

utile comprendere cosa s’intenda per atti vessatori e persecutori. Dal punto di vista psicologico entrambi sono legati da elementi comuni: entrambi si prolungano nel tempo e tendono a mantenere il controllo sulla vittima. Negli atti vessatori i costanti maltrattamenti fisici, psicologici e le costrizioni esercitate su persone più deboli, indifese, incapaci sfociano in un completo annullamento della vittima che non si mostra in grado di reagire al proprio aguzzino.Negli atti di persecuzione l’insieme di azioni di forza messe in atto sono finalizzate a stroncare le difese altrui, costringendo la vittima designata alla totale dipendenza dal proprio persecutore.Possono essere riconosciuti. Essi si configurano nell’assillare, molestare, ossessionare, minacciare, ricattare, denigrare l’altro. Un insieme di comportamenti che quindi tendono a danneggiare una persona, la propria famiglia, che sfociano spesso nella calunnia o che portano, anche nei casi più estremi, alla gogna sociale e mediatica.Vissuti soverchianti che tendono ad

annientare e nel tempo ad annullare completamente la vittima tanto da portare anche al suicidio come nei casi dello stalking. Chi subisce atti vessatori e persecutori si sente profondamente solo, ha vergogna e paura ad uscire allo scoperto. Anni di vessazioni e persecuzioni annichiliscono lo spirito della vittima.Un primo passo per affrontare tali vissuti è dunque riconoscerli, saper chiedere aiuto, non isolarsi, riprendere il controllo della propria vita.Questa l’attenzione che si è voluta porre sul convegno tenutosi al tribunale di Velletri lo scorso 29 gennaio. L’associazione Emotivazione di cui mi pregio di fare parte, grazie all’impegno del presidente Luigi Iavarone, sempre attento alle tematiche sociali e alla formazione ed informazione dei professionisti che operano nel campo del sociale, ha promosso in merito a questo argomento il Master di primo livello in “violazione interpersonale, bullimo, mobbing e stalking”c/o l’universita UNIPEGASO. Mi pregio di fare parte del corpo docenti composto da persone di immensa

preparazione umana e culturale e di contribuire a seminare il seme della consapevolezza e della conoscenza di temi cosi importanti come questi.

Dott.ssa Rosj GuidoStudio: Albano Laziale,via Rossini, 14Studio: Roma-Infernetto,via Umberto Giordano, 70Tel. 340.9332030

P E R S A P E R N E D I P I U ’

Quando anni di vessazioni e persecuzioni annichiliscono lo spiritodi Rosj Guido

Gli atti vessatori al centro del convegno che si è tenuto pressoil Tribunale di Velletri a cura dell’associazione Emotivazione

Eventi 21

16, 20, 23 e 25 febbraio l’evento che coinvolge tante associazioni

L’addio ai carri allegorici è stato un duro colpo per il Carnevale genzanese, ma la comunità ha saputo reagire

rivoluzionando la tradizionale festa che tanto piace ai bambini. Abbandonati i mastodontici carri, tra i più grandi nel panorama dei Castelli Romani, impossibilitati a circolare per l’assenza delle certificazioni necessarie, nella città commissariata si punterà tutto sulle parate in costume. Varie le realtà e associazioni locali che hanno preso parte all’organizzazione del Carnevale, che si terrà nei giorni di domenica 16, giovedì 20, domenica 23 e la chiusura di Martedì Grasso del 25 febbraio. Nei giorni precedenti è stato diramato, anche mediante il Comune, un avviso per invitare i cittadini a partecipare alle sfilate in maschera, che avranno come tema “La Casa di Carta”, “La Dolce Vita”, “Coco”, “Mary Poppins & Spazzacamini” e “Anni ‘70”. Ci sarà inoltre la partecipazione della società sportiva Cynthia, che quest’anno festeggerà il centenario dalla nascita, e sfilate di auto d’epoca dell’associazione “Lazio Automobilismo”.Il tutto arricchito dalla presenza, a giorni alterni, di artisti di strada, majorettes, banda musicale, il gruppo folcloristico “la Racchia di Vejano”, il trenino dell’Avis e tanto altro.La Pro Loco, inoltre, anche quest’anno riproporrà il concorso per la maschera più bella #aCarnevaletuttinsiemeVale. Una bella risposta cittadina alla burocrazia, che ha messo un freno ad una tradizione tanto cara ai genzanesi.

M.E.

Il Carnevale genzanese si trasforma

Il Carnevale Popolare Veliterno 2020 parte in anticipo rispetto agli altri Comuni

e farà la sua prima uscita già domenica 9 febbraio. Il gruppo organizzativo haannunciato la programmazione, sempre con grande passione, nonostante le ristrettezze economiche. Un lavoro che parte da lontano e che ha visto tanti volontari adoperarsi durante l'anno per organizzare un Carnevale sempre più in grande. I carri a sfilare quest'anno saranno ben 7, ed 8 saranno i gruppi in maschera che parteciperanno al corteo per portare la gioia carnascialesca nel centro della città. La partenza della parata è prevista alle ore

15 da piazza Caduti sul lavoro. Si replicherà, poi, domenica 16 e 23, ed infine martedì 25 febbraio. "Dopo un anno di lavoro finalmente ci siamo - ha detto l'assessore Alessandro Priori -, un grande impegno condiviso che ha permesso di aumentare il numero dei gruppi e dei carri ella sfilata, perchè il Carnevale a Velletri va non solo mantenuto ma anche migliorato".

Velletri anticipa il suo evento maxiPrima sfilata domenica 9 febbraio dalle ore 15

L’addio forzato ai grandi carri ha lasciato il posto alle sfilate a terra

Torna il tanto atteso appuntamento con il Carnevale larianese e con la quarta

edizione del "Premio Walter Pantoni" che andrà alla maschera più originale e bella. Si inizia domenica 16 febbraio alle ore 15 con la prima uscita dei carri allegorici, per poi replicare domenica 23 e martedì 25. Giovedì 20 febbraio la festa in maschera si sposterà all’interno del Centro Polifunzionale “T. Bartoli”, con la premiazione della maschera prescelta per la categoria Junior. Quella per la categoria Senior verrà premiata invece il giorno 23 febbraio in Piazza S. Eurosia.

Sfida tra maschere

Un carro del 2017

Nonostante i lavori per il sottopasso di via dei Piano di Monte Savello l'attesissimo

Carnevale di Pavona si farà regolarmente, pur se ridimensionato rispetto alla consuetudine. Ci saranno 3 sfilate: il Giovedì Grasso (20 febbraio) e il Martedì Grasso (25 febbraio), inframmezzate da quella domenicale, del 23 febbraio. Non ci saranno i carri allegorici, ma non mancheranno i gruppi mascherati e gli artisti di strada. La festa carnascialesca si svolgerà su piazza Nenni e via Ciuffini, con le giostre e gli intrattenimenti per i più piccoli localizzati nella zona di piazza Berlinguer. "Una formula nuova - hanno fatto sapere gli organizzatori - per tener fede alle esigenze di sicurezza e salvaguardia dell'ordine pubblico, in coincidenza coi celeberrimi lavori".

PAVONAFesta ristretta per i lavori al sottopasso

Quest’anno sfileranno ben 7 carri allegorici

LAriANO

Lanuvio - Nemi 22

Corteo cittadino per scongiurare l’installazione su via LavinienseCittadini lanuvini in subbuglio, da diversi giorni, di fronte ai

lavori di installazione di un ripetitore della Wind Tre in via Laviniense. Il tema è stato sviscerato nel corso di un Consiglio comunale infuocato, dove non sono mancate dure schermaglie tra maggioranza ed opposizione. Nei giorni a seguire neppure la pioggia, a tratti battente, ha frenato la voglia di manifestare il proprio disappunto da parte dei tanti lanuvini scesi in strada per manifestare contro l’Antenna di telefonia mobile, da installarsi a ridosso del centro storico, in un terreno privato.Tra i manifestanti anche svariati bambini, con tanto di cartelli e striscioni. In strada, con la fascia tricolore, anche il Sindaco, Luigi Galieti, che già in Consiglio comunale era stato chiaro: “Sulle onde elettromagnetiche ci sono studi controversi, ma è risaputo che i bambini sono ancora più sensibili ad assorbirne gli effetti. Ho il diritto dovere di occuparmi della salute pubblica” ha dichiarato il Primo cittadino.In precedenza l’opposizione non le aveva mandate a dire alla maggioranza, che si era comunque difesa con gli artigli negli interventi del Vicesindaco, Andrea Volpi e l’Assessore all’Ambiente, Mario Di Pietro.“Il Sindaco – ha tuonato dai banchi della minoranza Rodolfo D’Alessio – ha firmato due incarichi legali, a dimostrazione di come la cosa fosse già nota da anni. Non potevano non sapere” ha aggiunto l’ex candidato sindaco, che ha accusato la maggioranza di aver sottovalutato la cosa. “Si poteva cercare la soluzione, senza dare colpa all’Arpa e alla Regione – ha aggiunto il capogruppo di Lanuvio Unita verso il Futuro -. E ci si poteva attivare per tempo ed individuare altre zone”.“Non c’è alcuno scaricabarile perchè la situazione è limpida e chiara” ha replicato Andrea Volpi, prima di aggiungere: “Se un domani verrà qualcuno e presenterà al SUAP una richiesta per installare un antenna il Sindaco non ha alcun potere per bloccarla”.Parole che non hanno convinto Edoardo Tomei: “Amministrare è difficile, ma quando ci sono difficoltà bisogna aprirsi alla cittadinanza, non chiudersi.

Confrontarsi, esporsi, con coraggio, senza limitarsi a mostrarsi i muscoli o rifugiarsi nell’autotutela”.Parole al vetriolo anche da parte di Gabriella Ferrari, un tempo membro di maggioranza e oggi, invece, tra i più agguerriti oppositori della stessa. Una Ferrari che si è presentata in Consiglio con delle confezioni di Maalox, Gaviscon, Biochetasi e Bostik, utili, a suo dire, per calmare i bruciori di stomaco degli esponenti della Giunta comunale rei di interromperla con frequenza. Particolarmente agguerrite alcune mamme del comitato spontaneo sorto a contrasto della contestata installazione. A poche centinaia di metri il cantiere sta li a dimostrare che il basamento per ospitare l’antenna è già pronto e la battaglia sembra poter sortire un esito tutt’altro che scontato…nonostante la mozione approvata in aula consiliare, che sollecita un intervento del Presidente della Repubblica, contro il proliferare indiscriminato delle antenne.

Lanuvio si scaglia control’antenna di telefonia mobile

Il 14 gennaio, all’età di 77 anni, è

deceduto presso il Policlinico Tor Vergata, l’ex sindaco di Ariccia e Consigliere c o m u n a l e di Lanuvio, V i t t o r i o s o Frappelli. Da alcuni giorni era ricoverato presso il Nuovo Ospedale dei Castelli, prima del trasferimento d’urgenza presso il Policlinico romano, dove è poi venuto a mancare.Vittorioso Frappelli, detto Piero, originario di Benevento, da tanti anni abitava a Lanuvio, Comune nel quale si era legato così tanto da candidarsi a Sindaco. Un’esperienza, questa, che seguì quella di Sindaco di Ariccia, carica che ricoprì dal 2001 al 2005, alla guida di una coalizione di centrodestra.Cordoglio alla famiglia è stato

espresso dal sindaco di Lanuvio, Luigi Galieti,

e altri esponenti politici locali e nazionali, visto che era stato un membro attivo della Democrazia Cristiana e dell’UDC. Anche

l’amministrazione comunale e il

sindaco di Ariccia Roberto Di Felice,

hanno espresso cordoglio per la grave perdita.Di recente aveva presentato “Tante vite in una”, il libro ispirato alla sua vita professionale e politica, nel quale ha raccontato la sua vita, di artista circense, stewart di aereo e politico. Frappelli ha girato il mondo con il circo, facendo anche il domatore di tigri. E’ stato anche funzionario in vari uffici della Asl Roma H, originario di Benevento, ha sempre vissuto ai Castelli Romani.

AriCCiASi è spento Vittorioso Frappelli

La maggioranza del Sindaco di Nemi, Alberto Bertucci,

ha perso nei giorni scorsi due importanti componenti. Il consigliere Giovanni Libanori e la vicesindaca Edy Palazzi sono infatti usciti dal gruppo "Uniti per Nemi" per aderire al Gruppo Misto, portando allo scoperto una rivalità che si prefigurava già da diverso tempo. A scatenare la decisione è stata la delibera di giunta firmata dal Sindaco Bertucci e dall'assessore Pietro Pazienza, in assenza della vicesindaca, con il quale è stato deciso "di non disporre più a decorrere dal 1marzo 2020 dell'utilizzo del comando dell'architetto Galanti, dipendente del Comune di Artena", che nel Comune nemorense, da

maggio 2018 riveste il ruolo di responsabile dell'ufficio tecnico. Una decisione non concertata ed un atto di imperio che i due non hanno gradito, e, pur dichiarando di restare in maggioranza, hanno sottolineato di votare in futuro solo quegli atti che risponderanno al programma elettorale. Edy Palazzi, dal canto suo, ha dichiarato di rimettere la delega di vicesindaco ma di mantenere quelle di assessore, proprio per assolvere al compito per il quale è stata eletta. "Posso in parte comprendere la mancata condivisione di questa scelta, dettata anche da legami personali - ha dichiarato Bertucci -, ma il programma elettorale rimane il nostro faro".

Libanori e Palazzi al gruppo mistoNEMi

Lariano 23

Il 30enne è risultato tra i vincitori del premio Giovane Manager 2019

C’è il 30enne Luca Quaresima di Lariano tra i 10 vincitori della tappa romana del

premio Giovane Manager 2019, il contest lanciato dal Gruppo Giovani di Federmanager, finalizzato valorizzare le eccellenze professionali under 44, in collaborazione con Hays Italia.Grande soddisfazione per il giovane imprenditore larianese, che ha studiato dapprima alle scuole elementari di Colle Fiorentino e poi al Liceo Classico di Velletri, per laurearsi in Ingegneria Gestionale presso l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma. A seguire il Master sulle International Companies presso il distaccamento di Latina de “La Sapienza”, e la laurea magistrale in Management.“Vengo da una famiglia normale - racconta Luca a “Castelli Notizie” - e dall’età di 14 anni, per pagarmi gli studi, ho lavorato come cameriere per 9 anni. Questa è stata per me una scuola di vita, durante la quale ho potuto conoscere lo spirito di sacrificio e la gestione delle persone”.Decisivo quanto accaduto 5 anni fa: “Sono stato contattato dalla più importante azienda europea della logistica 4.0 per il frozen food, pionieri delle Warehouse automatizzate in Olanda, che mi ha offerto un contratto a tempo indeterminato. Prima di allora non ero mai uscito dall’Italia, ma con coraggio e sacrifici ho deciso di intraprendere questa avventura internazionale. In pochi anni ho avuto la possibilità di implementare vari hub logistici e Warehouse automatizzate: in Inghilterra, la più grande warehouse autorizzata europea, nell’Est Europa il più grande

polo logistico automatizzato di quel versante del Vecchio Continente, e in Australia, dove mi sono trasferito due anni per l’implementation della più grande Warehouse multitemperature dell’Emisfero Sud”.“18 mesi fa – racconta ancora Luca - ho ottenuto il ruolo di Europe Operations and Logistics Manager, responsabile per le operations performance di tutte le aziende in Europa e delle nuove implementazioni e start up. Tutto questo mi ha permesso di diventare, pur giovanissimo, uno dei massimi esperti italiani della logistica 4.0 e nella gestione e sviluppo di Warehouse automatizzate”.Nonostante abbia iniziato a girare il mondo per lavoro non è mai venuto meno l’attaccamento per Lariano: “Il legame con il mio paese è fondamentale, in quanto sono stati i valori, il sacrificio e l’umiltà la chiave per il mio successo lavorativo. Ancora oggi torno quasi tutti i weekend dalla mia famiglia, a Lariano, e colgo l’occasione per condividere questo importante riconoscimento con loro, con la mia futura moglie e con tutte le persone che hanno creduto in me, a partire dalla mia azienda, senza la quale non sarebbe stato possibile raggiungere questo riconoscimento”.

Luca Quaresima, vanto e orgoglio di Lariano

“Il legame con il mio paese è fondamentale, in quanto sono stati i valori,

il sacrificio e l’umiltàla chiave per il mio

successo lavorativo”

Pur girando il mondo per lavoro il manager larianese è fortemente attaccato al suo paese

La premiazione di Luca Quaresima

A distanza di meno di un mese da quanto filmato nella zona del Vivaro, un altro

avvistamento di lupi è stato registrato nel territorio. Ad immortalare 3 lupi lungo la strada è stato un cittadino larianese, Valentino D’Ascenzi, che ha fotografato gli animali lungo la strada ai confini con Artena, nella zona del Colubro.

Avvistati 3 lupi aiconfini con Artena

“Le solite ed inutili soluzioni “tappa buchi” che non

risolvono il problema”: così il gruppo consiliare “Insieme per Cambiare Lariano” ha commentato l’annuncio di un finanziamento finalizzato al rifacimento delle strade. “Ben vengano quei fondi per non continuare a fare pericolosi slalom su strade ridotte a colabrodo e non vedere distrutte gomme e sospensioni delle auto. Ma c’è ben poco da gioire, visto che il paese che più ci rimetterà è proprio Lariano, l’unico che non ha una tangenziale, definanziata nel 2013 dal primo Caliciotti, e che subisce il traffico pesante nel centro abitato. L’unica vera soluzione – hanno aggiunto - è la bretella Cisterna-Valmontone, che nonostante inutili riunioni, falsi proclami, e colossali bugie, non verrà fatta, né dal Governo Pd-M5s, tanto meno dalla Regione Lazio governata dal Pd”.

“L’unica soluzione è la BretellaCisterna – Valmontone”

“Un fatto allucinante”. Così la consigliera regionale Francesca De Vito, ha definito quanto accade a Lariano nella gestione del trasporto

pubblico locale. La consigliera del Movimento 5 Stelle, ha chiesto all’Amministrazione Zingaretti di controllare che i soldi pubblici vengano dati secondo il codice degli appalti. “Vogliamo controllare come vengono gestiti i soldi pubblici e controllare chi non ha controllato” ha tuonato Paolo Fiorini, a nome degli attivisti larianesi.

“Più attenzione al Trasporto pubblico”

Anche nel scuole di Lariano gli studenti sono stati sensibilizzati alla diminuzione dell’uso della plastica, attraverso la consegna di

borracce ecologiche.La consegna ai ragazzi delle terze medie si è tenuta presso il Centro Polifunzionale, in presenza del Sindaco Maurizio Caliciotti, dell’assessore Fabrizio Ferrante Carrante e dell’assessore Maria Grazia Gabrielli, e del dirigente scolastico Patrizia Fiaschetti. Le  borracce  ecologiche sono state fornite dal Consorzio dei Castelli Romani, di cui il Comune di Lariano fa parte.A breve, grazie anche alla collaborazione della Volsca Ambiente e Servizi Spa, le borracce verranno fornite anche alle Medie ed Elementari.

Borracce ecologiche per gli alunni