Il duomo di Verona Storia e arte A cura degli alunni della classe 2I e del prof. Girardi Gaetano.

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Il duomo di Il duomo di Verona Verona Storia e arte Storia e arte A cura degli alunni della classe 2I e del prof. A cura degli alunni della classe 2I e del prof. Girardi Gaetano Girardi Gaetano

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Il duomo di Il duomo di VeronaVerona

Storia e arteStoria e arte

A cura degli alunni della classe 2I e del prof. Girardi A cura degli alunni della classe 2I e del prof. Girardi GaetanoGaetano

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Gli inizi della Chiesa a Gli inizi della Chiesa a VeronaVerona

Verona è tra le poche sedi episcopali dell’Italia settentrionale che Verona è tra le poche sedi episcopali dell’Italia settentrionale che possano vantare un’origine anteriore al IV° secolo.possano vantare un’origine anteriore al IV° secolo.

Si narra che a Verona, nel corso delle persecuzioni di Si narra che a Verona, nel corso delle persecuzioni di Diocleziano, quaranta cristiani furono avviati al martirio e le loro Diocleziano, quaranta cristiani furono avviati al martirio e le loro reliquie si venerano nella chiesa di S. Stefanoreliquie si venerano nella chiesa di S. Stefano

Due soldati bergamaschi, Fermo e Rustico, furono processati e Due soldati bergamaschi, Fermo e Rustico, furono processati e messi a morte a Verona sulle rive dell’Adige e in loro onore si messi a morte a Verona sulle rive dell’Adige e in loro onore si costruirono due cappelle in seguito sostituite dalle chiese di S. costruirono due cappelle in seguito sostituite dalle chiese di S. Fermo Maggiore e S. Fermo Minore nei pressi dell’attuale Ponte Fermo Maggiore e S. Fermo Minore nei pressi dell’attuale Ponte Navi.Navi.

Ma si dovrà giungere alla metà del III° secolo d. C. perché la Ma si dovrà giungere alla metà del III° secolo d. C. perché la comunità cristiana veronese sia tanto cresciuta da essere guidata comunità cristiana veronese sia tanto cresciuta da essere guidata da un vescovo. Il primo fu Euprepio, il secondo Dimidriano, il da un vescovo. Il primo fu Euprepio, il secondo Dimidriano, il terzo Simplicio, quarto Procolo, quinto Saturnino, sesto Lucillo, terzo Simplicio, quarto Procolo, quinto Saturnino, sesto Lucillo, settimo Gricino e poi, ottavo e più importante di tutti, Zeno. settimo Gricino e poi, ottavo e più importante di tutti, Zeno.

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S. ZenoS. Zeno Gli anni, i decenni erano trascorsi e con essi era mutata la Gli anni, i decenni erano trascorsi e con essi era mutata la

politica di Roma nei confronti del cristianesimo diventato politica di Roma nei confronti del cristianesimo diventato ormai una realtà concreta e operante non più perseguibile ormai una realtà concreta e operante non più perseguibile con misure di feroce repressione. L’imperatore Costantino con misure di feroce repressione. L’imperatore Costantino emanò l’editto di Milano del 313 che concedeva la libertà emanò l’editto di Milano del 313 che concedeva la libertà di praticare la religione cristiana alla pari di tutti gli altri di praticare la religione cristiana alla pari di tutti gli altri culti che fiorivano nei territori dell’impero.culti che fiorivano nei territori dell’impero.

A Verona era vescovo Saturnino (303 – 330 d. C.) cui era A Verona era vescovo Saturnino (303 – 330 d. C.) cui era seguito Lucio, detto Lucillo per la piccola statura (330 – seguito Lucio, detto Lucillo per la piccola statura (330 – 356 d. C.), ma la loro opera di diffusione e conversione 356 d. C.), ma la loro opera di diffusione e conversione aveva dato, pare, scarsi frutti.aveva dato, pare, scarsi frutti.

Fu soltanto quando sulla cattedra della diocesi veronese Fu soltanto quando sulla cattedra della diocesi veronese salì il più che cinquantenne Zeno, che la vita del salì il più che cinquantenne Zeno, che la vita del cristianesimo cominciò a germogliare generosamente.cristianesimo cominciò a germogliare generosamente.

Pare che Zeno sia morto assai vecchio nel 380.Pare che Zeno sia morto assai vecchio nel 380.

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La prima cattedraleLa prima cattedrale L'organizzazione del sito dell’attuale cattedrale quale sede primaria della Chiesa L'organizzazione del sito dell’attuale cattedrale quale sede primaria della Chiesa

veronese inizia nella prima metà del IV° secolo. Rispettando il tracciato del terzo veronese inizia nella prima metà del IV° secolo. Rispettando il tracciato del terzo cardo, fu così costruita una chiesa a pianta basilicale oggetto di un parziale cardo, fu così costruita una chiesa a pianta basilicale oggetto di un parziale restauro già poco oltre la metà del secolo, verosimilmente all'epoca restauro già poco oltre la metà del secolo, verosimilmente all'epoca dell'episcopato di S. Zeno (362-372 c.). Tale costruzione, a tre navate ed una sola dell'episcopato di S. Zeno (362-372 c.). Tale costruzione, a tre navate ed una sola abside, era caratterizzata da un podio presbiteriale rialzato rispetto il piano delle abside, era caratterizzata da un podio presbiteriale rialzato rispetto il piano delle navate, e ulteriormente isolato da queste per mezzo di transenne. I suoi resti navate, e ulteriormente isolato da queste per mezzo di transenne. I suoi resti sono oggi visibili grazie allo scavo sotto e a fianco di S. Elena.sono oggi visibili grazie allo scavo sotto e a fianco di S. Elena.

Già ai tempi di S. Zeno questa basilica risultava insufficiente, come costata lo Già ai tempi di S. Zeno questa basilica risultava insufficiente, come costata lo stesso Santo nel suo discorso celebrativo: “Vorrei celebrare, fratelli amatissimi, stesso Santo nel suo discorso celebrativo: “Vorrei celebrare, fratelli amatissimi, l’inaugurazione di questa cittadella sacra con un discorso trionfale….ma voi con il l’inaugurazione di questa cittadella sacra con un discorso trionfale….ma voi con il vostro affollamento l’avete resa felicemente angusta. Si vede bene che la vostra vostro affollamento l’avete resa felicemente angusta. Si vede bene che la vostra fede giunge fino a Dio, se questo luogo non giunge a contenervi tutti…….fede giunge fino a Dio, se questo luogo non giunge a contenervi tutti…….

Degli annessi poco sappiamo, anche se ad est, oltre l'abside della basilica, vi sono Degli annessi poco sappiamo, anche se ad est, oltre l'abside della basilica, vi sono tracce di murature che continuano in direzione dell'attuale cortile del vescovado: tracce di murature che continuano in direzione dell'attuale cortile del vescovado: è inoltre verosimile che il primitivo battistero, alla cui esistenza accenna anche è inoltre verosimile che il primitivo battistero, alla cui esistenza accenna anche un passo dello stesso San Zeno, fosse collocato a sud-ovest, ossia dove esiste un passo dello stesso San Zeno, fosse collocato a sud-ovest, ossia dove esiste tuttora nella veste conferitagli in epoca romanica (la chiesa di S. Giovanni in tuttora nella veste conferitagli in epoca romanica (la chiesa di S. Giovanni in Fonte). Fonte).

È comprensibile che, in questo momento di crescita per la cristianità veronese, la È comprensibile che, in questo momento di crescita per la cristianità veronese, la prima basilica (m. 37,50 x 16,90) potesse risultare ben presto troppo piccola. Fu prima basilica (m. 37,50 x 16,90) potesse risultare ben presto troppo piccola. Fu eretta così, già nella seconda metà del V secolo, una nuova più grande basilica eretta così, già nella seconda metà del V secolo, una nuova più grande basilica (m. 72,80 x 29,20) anch'essa a tre navate con la sola abside centrale, il nartece (m. 72,80 x 29,20) anch'essa a tre navate con la sola abside centrale, il nartece (forse preceduto da un atrio quadriportico), e mosaici pavimentali, con i nomi dei (forse preceduto da un atrio quadriportico), e mosaici pavimentali, con i nomi dei benefattori.benefattori.

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La seconda basilica La seconda basilica paleocristianapaleocristiana

Fu eretta così, già nella seconda metà del V secolo, una nuova più Fu eretta così, già nella seconda metà del V secolo, una nuova più grande basilica (m. 72,80 x 29,20) anch'essa a tre navate con la grande basilica (m. 72,80 x 29,20) anch'essa a tre navate con la sola abside centrale, il nartece (forse preceduto da un atrio sola abside centrale, il nartece (forse preceduto da un atrio quadriportico), e mosaici pavimentali, con i nomi dei benefattori. quadriportico), e mosaici pavimentali, con i nomi dei benefattori. La seconda basilica ebbe vita lunga. Il suo abbandono non La seconda basilica ebbe vita lunga. Il suo abbandono non avvenne prima del VII-VIII secolo e va collegato all'incendio del avvenne prima del VII-VIII secolo e va collegato all'incendio del complesso episcopale ricordato come cosa recente in un complesso episcopale ricordato come cosa recente in un documento dell'anno 806. Lo dimostrano alcuni interventi alle sue documento dell'anno 806. Lo dimostrano alcuni interventi alle sue strutture, legati sia al mutare delle esigenze liturgiche, sia alle strutture, legati sia al mutare delle esigenze liturgiche, sia alle necessità di manutenzione e di restauro. necessità di manutenzione e di restauro.

Parte dei mosaici pavimentali di questa basilica si possono Parte dei mosaici pavimentali di questa basilica si possono osservare sotto il chiostro della Biblioteca Capitolare e di Corte osservare sotto il chiostro della Biblioteca Capitolare e di Corte Canonicato. La curva dell’abside è parzialmente visibile sotto il Canonicato. La curva dell’abside è parzialmente visibile sotto il pavimento della chiesa di S. Elena, mentre in Corte S. Elena delle pavimento della chiesa di S. Elena, mentre in Corte S. Elena delle strisce di lastre di pietra sul selciato mostrano la sede delle due strisce di lastre di pietra sul selciato mostrano la sede delle due file di colonne che la dividevano in tre navate. file di colonne che la dividevano in tre navate.

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Epoca Carolingia: S. Epoca Carolingia: S. Maria MatricolareMaria Matricolare

La basilica paleocristiana nata nel V secolo doveva in seguito far La basilica paleocristiana nata nel V secolo doveva in seguito far parte di un complesso edilizio-monumentale assai importante, parte di un complesso edilizio-monumentale assai importante, tale da giustificarne l'uso quale sede dell'episcopio. tale da giustificarne l'uso quale sede dell'episcopio. Probabilmente spetta a S. Annone (750-780), primo vescovo ad Probabilmente spetta a S. Annone (750-780), primo vescovo ad essere qui sepolto, aver pianificato la vasta opera conclusasi sotto essere qui sepolto, aver pianificato la vasta opera conclusasi sotto l'episcopato di Ratoldo (803-840), e che comportò lo spostamento l'episcopato di Ratoldo (803-840), e che comportò lo spostamento a sud, nell'area tuttora occupata, della cattedrale, che per la a sud, nell'area tuttora occupata, della cattedrale, che per la prima volta è esplicitamente detta dedicata a S. Maria (Ecclesia prima volta è esplicitamente detta dedicata a S. Maria (Ecclesia Sanctae Dei Genitricis Mariae; Ecclesia Matricularis). Della Sanctae Dei Genitricis Mariae; Ecclesia Matricularis). Della ricostruzione-restauro d'epoca carolingia, come pure della ricostruzione-restauro d'epoca carolingia, come pure della primitiva chiesa dedicata a S. Maria Matricolare, nulla resta, primitiva chiesa dedicata a S. Maria Matricolare, nulla resta, perché il rifacimento romanico seguito al terremoto del 1117 perché il rifacimento romanico seguito al terremoto del 1117 comportò una totale ridefinizione architettonica dell'edificio. comportò una totale ridefinizione architettonica dell'edificio.

Secondo studi recenti, anche il così detto atrio di S. Maria Secondo studi recenti, anche il così detto atrio di S. Maria Matricolare, la struttura cioè a volte e colonne posta di fronte alla Matricolare, la struttura cioè a volte e colonne posta di fronte alla chiesa di S. Giovanni in Fonte, tra la cattedrale e S. Elena, non chiesa di S. Giovanni in Fonte, tra la cattedrale e S. Elena, non può essere considerato parte della basilica pacifichiana, bensì un può essere considerato parte della basilica pacifichiana, bensì un passaggio coperto di comunicazione tra le due chiese risalente, passaggio coperto di comunicazione tra le due chiese risalente, come i pulvini ed un capitello già ritenuti anch'essi delI'VIII o IX come i pulvini ed un capitello già ritenuti anch'essi delI'VIII o IX secolo, al XII. secolo, al XII.

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L’Arcidiacono PacificoL’Arcidiacono Pacifico Un personaggio di grandissimo rilievo vissuto in epoca Un personaggio di grandissimo rilievo vissuto in epoca

carolingia, e a cui è attribuito il rifacimento della cattedrale carolingia, e a cui è attribuito il rifacimento della cattedrale distrutta probabilmente da un terremoto o da un incendio nei distrutta probabilmente da un terremoto o da un incendio nei primi anni del IX° secolo, è l’Arcidiacono Pacifico, vissuto dal primi anni del IX° secolo, è l’Arcidiacono Pacifico, vissuto dal 776 all’844.776 all’844.

Le notizie che abbiamo sul suo conto provengono soprattutto Le notizie che abbiamo sul suo conto provengono soprattutto da una lapide murata dentro una cornice barocca collocata da una lapide murata dentro una cornice barocca collocata sopra la porta laterale sinistra della cattedrale attuale. sopra la porta laterale sinistra della cattedrale attuale.

In essa si dice che Pacifico fu un ottimo rinnovatore, quasi un In essa si dice che Pacifico fu un ottimo rinnovatore, quasi un nuovo fondatore delle chiese dei santi Zeno, Procolo, Vito, nuovo fondatore delle chiese dei santi Zeno, Procolo, Vito, Pietro e Lorenzo; di S. Maria Matricolare (Il duomo) e S. Pietro e Lorenzo; di S. Maria Matricolare (Il duomo) e S. Giorgio (l’attuale S. Elena): Inoltre nessuno fu mai tanto abile Giorgio (l’attuale S. Elena): Inoltre nessuno fu mai tanto abile in ogni tipo di arte: dal cesello allo sbalzo dell’oro, dell’argento in ogni tipo di arte: dal cesello allo sbalzo dell’oro, dell’argento e di ogni tipo di metallo prezioso; dalla scultura e l’intarsio di e di ogni tipo di metallo prezioso; dalla scultura e l’intarsio di ogni tipo di legno e da quella del candido marmo statuario. ogni tipo di legno e da quella del candido marmo statuario. Scrisse o raccolse ben 218 codici pergamenacei che Scrisse o raccolse ben 218 codici pergamenacei che costituiscono ancora la base e il vanto della Biblioteca costituiscono ancora la base e il vanto della Biblioteca Capitolare; costruì un orologio notturno mai esistito prima; Capitolare; costruì un orologio notturno mai esistito prima; studiò e collegò tra loro l’Antico e il Nuovo Testamento nella studiò e collegò tra loro l’Antico e il Nuovo Testamento nella nuova scuola per sacerdoti, descrisse gli spazi celesti e scoprì nuova scuola per sacerdoti, descrisse gli spazi celesti e scoprì nuovi modi di scrivere…..nuovi modi di scrivere…..

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La Cattedrale RomanicaLa Cattedrale Romanica L'articolazione dell'area episcopale e canonicale voluta da Ratoldo e L'articolazione dell'area episcopale e canonicale voluta da Ratoldo e

Pacifico nella prima metà del IX secolo fu sostanzialmente ricalcata nel Pacifico nella prima metà del IX secolo fu sostanzialmente ricalcata nel corso della ricostruzione romanica seguita al terremoto del 1117: un corso della ricostruzione romanica seguita al terremoto del 1117: un chiostro canonicale, probabilmente già nella forma attuale, è citato a chiostro canonicale, probabilmente già nella forma attuale, è citato a partire dal 1123; pure del 1123 è la ricostruzione di S. Giovanni in Fonte partire dal 1123; pure del 1123 è la ricostruzione di S. Giovanni in Fonte voluta dal vescovo Bernardo (1122-1135); il restauro di S. Giorgio, o S. voluta dal vescovo Bernardo (1122-1135); il restauro di S. Giorgio, o S. Elena, precede il 1140, anno della riconsacrazione da parte del patriarca Elena, precede il 1140, anno della riconsacrazione da parte del patriarca Pellegrino della chiesa, dopo l'avvenuta profanazione dell'altare Pellegrino della chiesa, dopo l'avvenuta profanazione dell'altare maggiore. maggiore.

La cattedrale venne riedificata a partire dal 1120 circa e consacrata il 13 La cattedrale venne riedificata a partire dal 1120 circa e consacrata il 13 settembre 1187. Si trattava di una chiesa a tre navate, con profonda settembre 1187. Si trattava di una chiesa a tre navate, con profonda abside centrale e corte absidiole laterali ricavate nello spessore del muro, abside centrale e corte absidiole laterali ricavate nello spessore del muro, d'altezza minore dell'attuale e verosimilmente scompartita da due file di d'altezza minore dell'attuale e verosimilmente scompartita da due file di quattro pilastri alternati a tre meno robuste colonne in parte forse quattro pilastri alternati a tre meno robuste colonne in parte forse identificabili con quelle adattate verso il 1502 nella loggia del cortile del identificabili con quelle adattate verso il 1502 nella loggia del cortile del vescovado: la copertura doveva essere a capanna con travatura lignea a vescovado: la copertura doveva essere a capanna con travatura lignea a vista. vista.

Di questa imponente costruzione in tufo restano: la parte inferiore dei Di questa imponente costruzione in tufo restano: la parte inferiore dei muri perimetrali e della facciata; l’articolazione interna a tre navate, muri perimetrali e della facciata; l’articolazione interna a tre navate, divise in cinque grandi campate; le linee del presbiterio quadrangolare divise in cinque grandi campate; le linee del presbiterio quadrangolare coperto da volta a botte e concluso da un’abside centrale semicircolare e coperto da volta a botte e concluso da un’abside centrale semicircolare e da due absidiole laterali, ricavate nello spessore del muro; i due superbi da due absidiole laterali, ricavate nello spessore del muro; i due superbi protiri protiri

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Il duomo romanico Il duomo romanico (Ipotesi)(Ipotesi)

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La cattedrale oggiLa cattedrale oggi

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Il protiro della facciataIl protiro della facciata Il protiro principale è strutturato su due piani. L'inferiore, in marmi bianchi e Il protiro principale è strutturato su due piani. L'inferiore, in marmi bianchi e

rosati, presenta due colonne tortili con capitelli corinzi appoggiate su grifi rosati, presenta due colonne tortili con capitelli corinzi appoggiate su grifi stilofori: queste sostengono un arco a pieno centro con volta a botte stilofori: queste sostengono un arco a pieno centro con volta a botte esternamente impostato su due telamoni, e ai cui lati stanno le figure di S. esternamente impostato su due telamoni, e ai cui lati stanno le figure di S. Giovanni Evangelista e del Battista. Conclude in alto il piano un fregio orizzontale Giovanni Evangelista e del Battista. Conclude in alto il piano un fregio orizzontale con archetti tondi entro cui si alternano fiori e scene di caccia, mentre l'interno con archetti tondi entro cui si alternano fiori e scene di caccia, mentre l'interno della volta reca in bassorilievo i Simboli dei quattro Evangelisti e fasce con della volta reca in bassorilievo i Simboli dei quattro Evangelisti e fasce con rosette e tratti di fregio. rosette e tratti di fregio.

Il piano superiore, in tufo, ha anch'esso un arco a tutto sesto e botte interna, ed è Il piano superiore, in tufo, ha anch'esso un arco a tutto sesto e botte interna, ed è sormontato da un timpano triangolare con spioventi lavorati ad archetti rampanti: sormontato da un timpano triangolare con spioventi lavorati ad archetti rampanti: il tutto si imposta su due grifi e otto tozze colonne, quattro delle quali anche in il tutto si imposta su due grifi e otto tozze colonne, quattro delle quali anche in questo caso non originali (una reca la data 1454). questo caso non originali (una reca la data 1454).

Completano il manufatto il portale strombato e la lunetta. La strombatura attorno Completano il manufatto il portale strombato e la lunetta. La strombatura attorno al portale è data dall'alternarsi di pilastrini, recanti tra l'altro le immagini di dieci al portale è data dall'alternarsi di pilastrini, recanti tra l'altro le immagini di dieci Profeti, e colonnine di varia foggia: gli stipiti della porta sono sormontati da un Profeti, e colonnine di varia foggia: gli stipiti della porta sono sormontati da un capitello corinzio, mentre esternamente, all'altezza delle colonne che sostengono capitello corinzio, mentre esternamente, all'altezza delle colonne che sostengono il protiro, due pilastri recano le immagini di paladini per lo più identificati con il protiro, due pilastri recano le immagini di paladini per lo più identificati con Orlando e Uliviero a causa della scritta, da alcuni discussa, Durindarda incisa Orlando e Uliviero a causa della scritta, da alcuni discussa, Durindarda incisa sulla lama della spada del primo. La lunetta arricchisce, e soprattutto arricchiva sulla lama della spada del primo. La lunetta arricchisce, e soprattutto arricchiva in origine, la sontuosa decorazione plastica del complesso grazie alla policromia e in origine, la sontuosa decorazione plastica del complesso grazie alla policromia e alle dorature in parte ancora leggibili: raffigura la Madonna col Bambino in trono alle dorature in parte ancora leggibili: raffigura la Madonna col Bambino in trono tra l'Annuncio ai pastori e la Visita dei Magi e sormonta una architrave dove tre tra l'Annuncio ai pastori e la Visita dei Magi e sormonta una architrave dove tre medaglioni ospitano i busti delle Virtù Teologali, Fede, Carità e Speranza. medaglioni ospitano i busti delle Virtù Teologali, Fede, Carità e Speranza.

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Il protiro della facciataIl protiro della facciata

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Il protiro della facciataIl protiro della facciata

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Il protiro della Il protiro della facciatafacciata

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Il protiro lateraleIl protiro laterale il protiro laterale. è formato da due ordini di colonne il protiro laterale. è formato da due ordini di colonne

architravate che reggono un arco a tutto sesto con volta a botte architravate che reggono un arco a tutto sesto con volta a botte e timpano triangolare sormontato da un leone scolpito. I fusti e timpano triangolare sormontato da un leone scolpito. I fusti delle colonne inferiori sono d'epoca romana e sostengono delle colonne inferiori sono d'epoca romana e sostengono capitelli romanici figurati agli angoli (figure femminili a sinistra capitelli romanici figurati agli angoli (figure femminili a sinistra e leoni a destra). Anche i pulvini sovrastanti sono scolpiti: a e leoni a destra). Anche i pulvini sovrastanti sono scolpiti: a sinistra, troviamo sulla fronte una donna che regge due coppe sinistra, troviamo sulla fronte una donna che regge due coppe e, sui fianchi, un pesce con un leone e due uccelli; a destra un e, sui fianchi, un pesce con un leone e due uccelli; a destra un uccello per ogni faccia. uccello per ogni faccia.

I sostegni delle colonne superiori raffigurano a sinistra la Storia I sostegni delle colonne superiori raffigurano a sinistra la Storia di Giona scolpita a bassorilievo sulle facce di un parallelepipedo di Giona scolpita a bassorilievo sulle facce di un parallelepipedo (internamente Giona inghiottito dal mostro, sulla fronte lo (internamente Giona inghiottito dal mostro, sulla fronte lo stesso miracolosamente uscito salvo, sul fianco esterno due stesso miracolosamente uscito salvo, sul fianco esterno due mostri alati) e a destra un leone scolpito a tutto tondo: i due mostri alati) e a destra un leone scolpito a tutto tondo: i due capitelli superiori ospitano invece le figure dell'Angelo e della capitelli superiori ospitano invece le figure dell'Angelo e della Madonna annunciata. Resti d'intonaci e d'affreschi trecenteschi Madonna annunciata. Resti d'intonaci e d'affreschi trecenteschi sono infine sulla parete sopra la porta e nella volta a botte. sono infine sulla parete sopra la porta e nella volta a botte.

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Il protiro laterale: Il protiro laterale: particolareparticolare

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L’absideL’abside

L’abside, per un L’abside, per un gioco di masse gioco di masse squadrate e squadrate e geometriche, per geometriche, per finezza di lavoro, finezza di lavoro, ricchezza di ricchezza di materiali ed materiali ed eleganza, testimonia eleganza, testimonia l’armonia originale l’armonia originale dell’edificio dell’edificio romanicoromanico

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Le modifiche Le modifiche quattrocenteschequattrocentesche

Un primo progetto d'ammodernamento della cattedrale forse risale Un primo progetto d'ammodernamento della cattedrale forse risale alla fine del Trecento, all'epoca degli ultimi Scaligeri o di alla fine del Trecento, all'epoca degli ultimi Scaligeri o di Giangaleazzo Visconti, e pare prevedesse un ingrandimento della Giangaleazzo Visconti, e pare prevedesse un ingrandimento della pianta da portare a cinque navate: i pilastri a fascio e i capitelli pianta da portare a cinque navate: i pilastri a fascio e i capitelli fogliati effettivamente realizzati nel Quattrocento, così vicini a fogliati effettivamente realizzati nel Quattrocento, così vicini a quelli dei cantieri del duomo di Milano e di S. Petronio a Bologna (si quelli dei cantieri del duomo di Milano e di S. Petronio a Bologna (si sa anzi che i fabbriceri milanesi vennero proprio a Verona a sa anzi che i fabbriceri milanesi vennero proprio a Verona a prendere il modello per quelli del loro duomo), sembrano del resto prendere il modello per quelli del loro duomo), sembrano del resto seguire un progetto goticheggiante probabilmente ancora ispirato, seguire un progetto goticheggiante probabilmente ancora ispirato, pur ridimensionandolo, a quello trecentesco. pur ridimensionandolo, a quello trecentesco.

I lavori di trasformazione, finiti solo nel tardo Cinquecento, I lavori di trasformazione, finiti solo nel tardo Cinquecento, consistettero principalmente nella sopraelevazione delle navate, consistettero principalmente nella sopraelevazione delle navate, complessivamente portate all'altezza della cuba romanica e dei due complessivamente portate all'altezza della cuba romanica e dei due cori ad essa laterali, nella sostituzione dei colonnati del XII secolo cori ad essa laterali, nella sostituzione dei colonnati del XII secolo con due serie di quattro robusti pilastri a fascio reggenti archi a con due serie di quattro robusti pilastri a fascio reggenti archi a sesto leggermente acuto, e nella copertura interna del tempio con sesto leggermente acuto, e nella copertura interna del tempio con volte a crociera. Lungo i muri perimetrali vennero inoltre addossati volte a crociera. Lungo i muri perimetrali vennero inoltre addossati contrafforti e cappelle, due delle quali, del Santissimo e della contrafforti e cappelle, due delle quali, del Santissimo e della Madonna del Popolo, sporgenti tanto da creare in pianta una sorta Madonna del Popolo, sporgenti tanto da creare in pianta una sorta di transetto. di transetto.

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Ultime modificheUltime modifiche Spetta al vescovo Gian Matteo Giberti (1524-1543) aver Spetta al vescovo Gian Matteo Giberti (1524-1543) aver

sistemato l'area presbiteriale, riqualificandola dal punto di sistemato l'area presbiteriale, riqualificandola dal punto di vista funzionale (arretramento del coro e dell'altare), oltre che vista funzionale (arretramento del coro e dell'altare), oltre che decorativo. Del 1534 è la decorazione ad affresco dell'abside e decorativo. Del 1534 è la decorazione ad affresco dell'abside e dell'arco trionfale, dipinta con un ciclo di soggetto mariano dal dell'arco trionfale, dipinta con un ciclo di soggetto mariano dal pittore Francesco Torbido che si servì di cartoni, pittore Francesco Torbido che si servì di cartoni, commissionati dallo stesso vescovo, di Giulio Romano. Circa commissionati dallo stesso vescovo, di Giulio Romano. Circa dello stesso anno è la conclusione del rifacimento, iniziato nel dello stesso anno è la conclusione del rifacimento, iniziato nel 1527, della pavimentazione di tutta la chiesa che comportò, 1527, della pavimentazione di tutta la chiesa che comportò, tra l'altro, l'eliminazione del dislivello tra area presbiteriale, tra l'altro, l'eliminazione del dislivello tra area presbiteriale, nella fabbrica romanica rialzata, e navate: il pavimento sarà nella fabbrica romanica rialzata, e navate: il pavimento sarà nuovamente rifatto, con l'asportazione di quasi tutti i sigilli nuovamente rifatto, con l'asportazione di quasi tutti i sigilli sepolcrali stratificatisi nei secoli, nel 1880. sepolcrali stratificatisi nei secoli, nel 1880.

La facciata, il cui settore centrale era rimasto all'altezza delle La facciata, il cui settore centrale era rimasto all'altezza delle murature romaniche, venne definita nelle forme attuali nel murature romaniche, venne definita nelle forme attuali nel 1587, anch'essa all'epoca di Agostino Valier il cui stemma è 1587, anch'essa all'epoca di Agostino Valier il cui stemma è collocato sulla sommità al centro: a suo nipote Alberto (1606-collocato sulla sommità al centro: a suo nipote Alberto (1606-1630) toccherà invece di sistemare nel 1628 il portale interno, 1630) toccherà invece di sistemare nel 1628 il portale interno, dotandolo di un nuovo orologio. dotandolo di un nuovo orologio.

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L’internoL’interno

Lo sguardo d'insieme che si può godere una Lo sguardo d'insieme che si può godere una volta entrati nella Cattedrale di Verona, la volta entrati nella Cattedrale di Verona, la chiesa del Vescovo, è straordinario per chiesa del Vescovo, è straordinario per magnificenza e mistero. L'altezza e la magnificenza e mistero. L'altezza e la profondità della navata centrale e profondità della navata centrale e dell'insieme costituisce un colpo d'occhio dell'insieme costituisce un colpo d'occhio unico: ci si sente inadeguati e imperfetti unico: ci si sente inadeguati e imperfetti dinanzi a questi spazi storicamente così dinanzi a questi spazi storicamente così carichi di significati. carichi di significati.

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L’internoL’interno

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La cappella Cartolari-La cappella Cartolari-NichesolaNichesola

La cappella Cartolari-Nichesola è la prima che La cappella Cartolari-Nichesola è la prima che s'incontra all'inizio della navata di sinistra, s'incontra all'inizio della navata di sinistra, appena dopo il sepolcro di Galesio Nichesola, appena dopo il sepolcro di Galesio Nichesola, monumento eretto sulla base degli atti monumento eretto sulla base degli atti testamentari dell'alto prelato veronese diventato testamentari dell'alto prelato veronese diventato vescovo di Belluno (sec. XVI). Costruita dal vescovo di Belluno (sec. XVI). Costruita dal canonico Bartolomeo Cartolari verso il 1468 e canonico Bartolomeo Cartolari verso il 1468 e inizialmente dedicata ai Santi Stefano e Lorenzo, inizialmente dedicata ai Santi Stefano e Lorenzo, fu ristrutturata verso il 1532 dalla famiglia fu ristrutturata verso il 1532 dalla famiglia Nichesola, che commissionò, probabilmente al Nichesola, che commissionò, probabilmente al Sansovino (1486-1570), il rifacimento di pianta e Sansovino (1486-1570), il rifacimento di pianta e altare, collocando all'interno la splendida pala altare, collocando all'interno la splendida pala dell'Assunta del Tiziano (1487-1576). dell'Assunta del Tiziano (1487-1576).

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L’Assunta del TizianoL’Assunta del Tiziano Maria, in cielo su una nuvola che Maria, in cielo su una nuvola che

Le fa da trono, si congeda dagli Le fa da trono, si congeda dagli Apostoli, alcuni increduli e Apostoli, alcuni increduli e angosciati per l'improvvisa angosciati per l'improvvisa dipartita, altri non del tutto dipartita, altri non del tutto convinti dell'evento straordinario convinti dell'evento straordinario cui stanno assistendo, tanto che cui stanno assistendo, tanto che due di loro si attardano a cercare due di loro si attardano a cercare nella tomba vuota il suo corpo. nella tomba vuota il suo corpo. Essa sembra rincuorarli, Essa sembra rincuorarli, accogliendo con lo sguardo dolce accogliendo con lo sguardo dolce e pietoso le loro richieste d'aiuto, e pietoso le loro richieste d'aiuto, promettendo di soccorrerli promettendo di soccorrerli sempre con la preghiera e sempre con la preghiera e lasciando loro come ricordo una lasciando loro come ricordo una cintura che l'Apostolo al centro cintura che l'Apostolo al centro del dipinto raccoglie e sembra del dipinto raccoglie e sembra conservare gelosamente nella conservare gelosamente nella mano sinistra. mano sinistra.

È questa la cosiddetta Madonna È questa la cosiddetta Madonna della cintura, devozione della cintura, devozione particolarmente diffusa durante particolarmente diffusa durante tutto il 1500. tutto il 1500.

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La cappella della La cappella della Madonna del PopoloMadonna del Popolo

La quarta cappella che s'incontra in quest'itinerario La quarta cappella che s'incontra in quest'itinerario all'interno della chiesa cattedrale, è la più cara ai veronesi: all'interno della chiesa cattedrale, è la più cara ai veronesi: è la cappella della Madonna del Popolo, tradizionale e è la cappella della Madonna del Popolo, tradizionale e antico culto della Chiesa locale, addirittura dal XIII secolo. antico culto della Chiesa locale, addirittura dal XIII secolo. L'architettura esterna è del 1500, trasformata L'architettura esterna è del 1500, trasformata internamente nel 1756; la statua della Madonna col internamente nel 1756; la statua della Madonna col Bambino, opera del 1921 dello scultore Vincenzo Cadorin, Bambino, opera del 1921 dello scultore Vincenzo Cadorin, rappresenta la Vergine seduta in trono che fissa con rappresenta la Vergine seduta in trono che fissa con luminosa serenità il Bambino Gesù disteso sulle sue luminosa serenità il Bambino Gesù disteso sulle sue ginocchia. il piccolo rivolge lo sguardo amoroso verso di ginocchia. il piccolo rivolge lo sguardo amoroso verso di noi, mentre angeli svolazzanti sorreggono le corone della noi, mentre angeli svolazzanti sorreggono le corone della Madonna e del Bambino. Ai lati del delicato quadretto Madonna e del Bambino. Ai lati del delicato quadretto familiare due angeli, inginocchiati l'uno ai piedi e l'altro familiare due angeli, inginocchiati l'uno ai piedi e l'altro dietro il capo di Gesù, sembrano invitare coloro che si dietro il capo di Gesù, sembrano invitare coloro che si fermano davanti alla cappella ad un analogo fermano davanti alla cappella ad un analogo atteggiamentoatteggiamento. .

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Il grande organo di Il grande organo di sinistrasinistra

Simmetrici, come altri elementi architettonici all'interno Simmetrici, come altri elementi architettonici all'interno della Cattedrale, i due grandi organi sono collocati nelle della Cattedrale, i due grandi organi sono collocati nelle due navate laterali della chiesa. due navate laterali della chiesa.

L'organo di sinistra, più volte rinnovato, si distingue per L'organo di sinistra, più volte rinnovato, si distingue per l'intaglio e la doratura della sua struttura in legno, e per la l'intaglio e la doratura della sua struttura in legno, e per la decorazione pittorica di Felice Riccio detto il Brusasorzi decorazione pittorica di Felice Riccio detto il Brusasorzi (1539-1605), cui sono da attribuire i dipinti delle portelle (1539-1605), cui sono da attribuire i dipinti delle portelle dell'organo. Mentre aperte esse raffigurano Quattro dell'organo. Mentre aperte esse raffigurano Quattro vescovi veronesi, chiuse rappresentano una bellissima e vescovi veronesi, chiuse rappresentano una bellissima e imponente Dormizione di Maria.imponente Dormizione di Maria.

Notevole, al centro del parapetto, il dipinto che narra Notevole, al centro del parapetto, il dipinto che narra dell'esilio del popolo ebreo in Babilonia, dove i cuori dell'esilio del popolo ebreo in Babilonia, dove i cuori ricolmi di nostalgia impediscono di cantare inni al Signore; ricolmi di nostalgia impediscono di cantare inni al Signore; come pure alcune storie di Davide, "il ragazzo dai capelli come pure alcune storie di Davide, "il ragazzo dai capelli rossi" che affrontò Golia, il campione filisteo, con la sola rossi" che affrontò Golia, il campione filisteo, con la sola forza della fionda e del nome del Signore Dio. forza della fionda e del nome del Signore Dio.

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La cappella MaffeiLa cappella Maffei Alla fine della navata di sinistra, appena superato il grande Alla fine della navata di sinistra, appena superato il grande

organo, si trova la cappella Maffei. organo, si trova la cappella Maffei. Eretta agli inizi del 1500 (l'atto di dotazione è del 1510) dai Eretta agli inizi del 1500 (l'atto di dotazione è del 1510) dai

canonici Francesco e Girolamo Maffei, ha subito numerosi canonici Francesco e Girolamo Maffei, ha subito numerosi rifacimenti e sostituzioni, concluse con la collocazione della rifacimenti e sostituzioni, concluse con la collocazione della pala attuale: la Madonna col Bambino e i SS. Andrea, Annone, pala attuale: la Madonna col Bambino e i SS. Andrea, Annone, Girolamo e Giovanni Battista, opera del pittore Agostino Girolamo e Giovanni Battista, opera del pittore Agostino Ugolini, databile intorno al 1794. Ugolini, databile intorno al 1794.

In quest'opera Maria e il Bambino sono sistemati sopra una In quest'opera Maria e il Bambino sono sistemati sopra una nuvola. Maria, che ha sotto i suoi piedi un serpente-mostro, nuvola. Maria, che ha sotto i suoi piedi un serpente-mostro, guarda verso i Santi Giovanni Battista, Andrea, Girolamo e con guarda verso i Santi Giovanni Battista, Andrea, Girolamo e con più attenzione verso il Santo Vescovo veronese Annone, più attenzione verso il Santo Vescovo veronese Annone, anch'egli, così come altri prelati in altri dipinti sin qui visti, a anch'egli, così come altri prelati in altri dipinti sin qui visti, a rappresentare simbolicamente la Chiesa raccolta in preghiera. rappresentare simbolicamente la Chiesa raccolta in preghiera.

Nella lunetta sopra l'arco una Deposizione del 1500, opera, Nella lunetta sopra l'arco una Deposizione del 1500, opera, secondo l'ultima attribuzione, del Falconetto; autore anche di secondo l'ultima attribuzione, del Falconetto; autore anche di altri affreschi della cappella. altri affreschi della cappella.

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PresbiterioPresbiterio, , tornacoro e tornacoro e abside abside

Conclusa l'osservazione della navata di sinistra, proseguendo nell'itinerario si Conclusa l'osservazione della navata di sinistra, proseguendo nell'itinerario si può raggiungere la cappella maggiore (coro, tornacoro, presbiterio), uno spazio può raggiungere la cappella maggiore (coro, tornacoro, presbiterio), uno spazio straordinario per fatti, luoghi, storie e letture simboliche che riesce ad offrire. straordinario per fatti, luoghi, storie e letture simboliche che riesce ad offrire.

La prima architettura che subito cattura lo sguardo è l'elegante tornacoro La prima architettura che subito cattura lo sguardo è l'elegante tornacoro semicircolare a marmi policromi, opera di Michele Sanmicheli (1534), semicircolare a marmi policromi, opera di Michele Sanmicheli (1534), commissionato probabilmente da parte dell'allora Vescovo di Verona Gian commissionato probabilmente da parte dell'allora Vescovo di Verona Gian Matteo Giberti, per rispondere con sollecitudine alle istanze riformistiche della Matteo Giberti, per rispondere con sollecitudine alle istanze riformistiche della Chiesa dell'epoca. Chiesa dell'epoca.

Al centro del tornacoro, in alto, domina uno splendido Crocefisso in bronzo. È il Al centro del tornacoro, in alto, domina uno splendido Crocefisso in bronzo. È il cosiddetto "gruppo del Calvario": al centro Cristo crocifisso, ai lati i due cosiddetto "gruppo del Calvario": al centro Cristo crocifisso, ai lati i due testimoni privilegiati, Maria, sua madre, e Giovanni, il discepolo prediletto. testimoni privilegiati, Maria, sua madre, e Giovanni, il discepolo prediletto.

Si possono ammirare subito gli affreschi della volta, del catino e dell'arco Si possono ammirare subito gli affreschi della volta, del catino e dell'arco trionfale, tutti opera di Francesco Torbido (1482-1562) su disegni di Giulio trionfale, tutti opera di Francesco Torbido (1482-1562) su disegni di Giulio Romano, al quale il Giberti aveva inizialmente commissionato l'opera. Romano, al quale il Giberti aveva inizialmente commissionato l'opera.

Il primo quadro che s'incontra nel catino è L'Assunzione di Maria e gli Apostoli, Il primo quadro che s'incontra nel catino è L'Assunzione di Maria e gli Apostoli, una scena frequente nelle opere artistiche di soggetto religioso ma qui alquanto una scena frequente nelle opere artistiche di soggetto religioso ma qui alquanto originale: lo squarcio tra le nuvole, Maria circondata da creature angeliche, gli originale: lo squarcio tra le nuvole, Maria circondata da creature angeliche, gli Apostoli increduli e sgomenti ma che sembrano vivere, più che in altre Apostoli increduli e sgomenti ma che sembrano vivere, più che in altre interpretazioni, l'avvenimento con una partecipazione insieme fisica e spirituale. interpretazioni, l'avvenimento con una partecipazione insieme fisica e spirituale.

Più in alto ancora, due scene tratte dalla vita della Vergine Maria, la Nascita e Più in alto ancora, due scene tratte dalla vita della Vergine Maria, la Nascita e la Presentazione al tempio, collocate nella volta, sono degna anticipazione di ciò la Presentazione al tempio, collocate nella volta, sono degna anticipazione di ciò che attende il visitatore uscito dal presbiterio: una meravigliosa Annunciazione, che attende il visitatore uscito dal presbiterio: una meravigliosa Annunciazione, opera sempre del Torbido, unica opera che riporta la data: 1534. opera sempre del Torbido, unica opera che riporta la data: 1534.

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Presbiterio, tornacoro e Presbiterio, tornacoro e abside abside

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La cappella MazzantiLa cappella Mazzanti All'inizio della navata di destra si trova la cappella Mazzanti. All'inizio della navata di destra si trova la cappella Mazzanti. La collocazione della cappella è del tutto analoga alla già vista La collocazione della cappella è del tutto analoga alla già vista

cappella Maffei: in posizione defilata, quasi nascosta, pur se molto cappella Maffei: in posizione defilata, quasi nascosta, pur se molto vicina al presbiterio. vicina al presbiterio.

Ristrutturata nel 1508 dal canonico Francesco Mazzanti, la Ristrutturata nel 1508 dal canonico Francesco Mazzanti, la cappella è dedicata ai Santi Francesco e Agata; notevole è il cappella è dedicata ai Santi Francesco e Agata; notevole è il monumento in stile gotico della Santa vegliata nel suo letto da monumento in stile gotico della Santa vegliata nel suo letto da quattro angeli, denominato Arca di Sant'Agata (1353). In cima alla quattro angeli, denominato Arca di Sant'Agata (1353). In cima alla struttura a baldacchino, a forma di piramide tronca, la Santa è struttura a baldacchino, a forma di piramide tronca, la Santa è invece ripresa nel momento più drammatico della sua vita. Si narra invece ripresa nel momento più drammatico della sua vita. Si narra che il governatore Quinziano, per piegare la vergine ai suoi voleri, che il governatore Quinziano, per piegare la vergine ai suoi voleri, l'abbia sottoposta ad un crescendo di prove, culminate nel l'abbia sottoposta ad un crescendo di prove, culminate nel supplizio dell'asportazione dei seni. Ecco perché Sant' Agata è qui supplizio dell'asportazione dei seni. Ecco perché Sant' Agata è qui presentata con le braccia aperte, come crocefissa, mentre i due presentata con le braccia aperte, come crocefissa, mentre i due aguzzini la torturano con delle grandi cesoie. Scendendo con lo aguzzini la torturano con delle grandi cesoie. Scendendo con lo sguardo alla base della piramide, si possono notare le nicchie a sguardo alla base della piramide, si possono notare le nicchie a bassorilievo raffiguranti Gesù e gli Apostoli, i pilastri laterali bassorilievo raffiguranti Gesù e gli Apostoli, i pilastri laterali stupendamente decorati e l'urna contenente il corpo di S. Maria stupendamente decorati e l'urna contenente il corpo di S. Maria Consolatrice (sorella del vescovo S. Annone), collocata sotto Consolatrice (sorella del vescovo S. Annone), collocata sotto l'altare. l'altare.

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Il sigillo sepolcrale di papa Il sigillo sepolcrale di papa Lucio III°Lucio III°

Tra la cappella Mazzanti e l’organo della navata di Tra la cappella Mazzanti e l’organo della navata di destra il visitatore si trova di fronte al sigillo tmbale destra il visitatore si trova di fronte al sigillo tmbale di papa Lucio III°, morto a Verona nel 1185.di papa Lucio III°, morto a Verona nel 1185.

Membro dell’ordine di Citeaux, durante il Membro dell’ordine di Citeaux, durante il pontificato di Alessandro VI°, suo predecessore, pontificato di Alessandro VI°, suo predecessore, segui molto da vicino e con grande senso della segui molto da vicino e con grande senso della misura tutte le grandi questioni che avevano agitato misura tutte le grandi questioni che avevano agitato la Chiesa.la Chiesa.

A Verona Lucio III° promulgò nel 1184 la celebre A Verona Lucio III° promulgò nel 1184 la celebre costituzione costituzione Ad Abolendum Ad Abolendum destinata a combattere i destinata a combattere i pericolosi sviluppi dell’eresia neo-manicheapericolosi sviluppi dell’eresia neo-manichea

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Il grande organo di Il grande organo di destradestra

Fatto costruire dal vescovo Agostino Valier (1565-Fatto costruire dal vescovo Agostino Valier (1565-1606) e rinnovato dal vescovo Sebastiano II Pisani 1606) e rinnovato dal vescovo Sebastiano II Pisani nel 1683, l'organo che si trova nella navata di destra, nel 1683, l'organo che si trova nella navata di destra, esattamente tra la cappella Mazzanti e la cappella esattamente tra la cappella Mazzanti e la cappella del Santissimo Sacramento, fu decorato dal pittore del Santissimo Sacramento, fu decorato dal pittore Biagio Falcieri, che nel 1683 realizzò sul Iato esterno Biagio Falcieri, che nel 1683 realizzò sul Iato esterno delle portelle una Assunzione particolare, almeno delle portelle una Assunzione particolare, almeno per quanto riguarda l'impatto visivo che ne ricava il per quanto riguarda l'impatto visivo che ne ricava il pellegrino: la Vergine, infatti, è completamente pellegrino: la Vergine, infatti, è completamente spostata a sinistra del dipinto, con gli Apostoli spostata a sinistra del dipinto, con gli Apostoli stupefatti che guardano verso di lei come in estatica stupefatti che guardano verso di lei come in estatica contemplazione. In alto, al centro della tela, nubi contemplazione. In alto, al centro della tela, nubi scure e minacciose sono popolate di angeli. scure e minacciose sono popolate di angeli.

Sempre del Falcieri sono i dipinti collocati sul Sempre del Falcieri sono i dipinti collocati sul parapetto dell'organo: la Nascita di Maria e la parapetto dell'organo: la Nascita di Maria e la Visitazione, databili anch'essi 1683. Visitazione, databili anch'essi 1683.

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La cappella del La cappella del Santissimo SacramentoSantissimo Sacramento

E' detta anche cappella Memo, si trova di fronte alla cappella della E' detta anche cappella Memo, si trova di fronte alla cappella della Madonna del Popolo, dalla quale riprende numerosi motivi architettonici. Madonna del Popolo, dalla quale riprende numerosi motivi architettonici.

Eretta nel 1435 dal vescovo Guido Memo e affrescata l'anno seguente da Eretta nel 1435 dal vescovo Guido Memo e affrescata l'anno seguente da Jacopo Bellini, la cappella fu modificata in varie epoche e completata, nelle Jacopo Bellini, la cappella fu modificata in varie epoche e completata, nelle forme e nello stile in cui oggi si può ammirare, nel 1762. L'arco dal quale si forme e nello stile in cui oggi si può ammirare, nel 1762. L'arco dal quale si accede alla cappella è abbellito da Profeti e Angeli a bassorilievo dello accede alla cappella è abbellito da Profeti e Angeli a bassorilievo dello scultore Diomiro Cignaroli, mentre l'altare, attribuibile a Francesco e Paolo scultore Diomiro Cignaroli, mentre l'altare, attribuibile a Francesco e Paolo Maderno, ha ai lati le statue dei santi Zeno e Nicolò, opera di Francesco Maderno, ha ai lati le statue dei santi Zeno e Nicolò, opera di Francesco Zoppi. Zoppi.

In alto si possono ammirare i marmi, le sculture egli stucchi con cui sono In alto si possono ammirare i marmi, le sculture egli stucchi con cui sono rivestiti lo splendido tiburio e la cupola, da dove intensi fasci di luce rivestiti lo splendido tiburio e la cupola, da dove intensi fasci di luce illuminano tutta l'area della cappella, creando effetti diremmo oggi speciali. illuminano tutta l'area della cappella, creando effetti diremmo oggi speciali.

Più in basso, di fronte, la pala centrale sopra l'altare merita che ci si fermi Più in basso, di fronte, la pala centrale sopra l'altare merita che ci si fermi qualche istante di più. Anche questa volta il tema del dipinto di G.B. Burato qualche istante di più. Anche questa volta il tema del dipinto di G.B. Burato (sec. XVIII), pur se tra i più frequenti nella pittura religiosa di tutti i secoli, (sec. XVIII), pur se tra i più frequenti nella pittura religiosa di tutti i secoli, invita ad una riflessione sui significati profondi della fede. Dell'Ultima Cena invita ad una riflessione sui significati profondi della fede. Dell'Ultima Cena l'artista coglie con ogni probabilità il momento in cui Gesù annuncia il l'artista coglie con ogni probabilità il momento in cui Gesù annuncia il tradimento di uno dei Dodici. Tra loro dominano sentimenti di incredulità tradimento di uno dei Dodici. Tra loro dominano sentimenti di incredulità quasi disperata: Pietro innanzitutto, ma anche altri più lontani fisicamente quasi disperata: Pietro innanzitutto, ma anche altri più lontani fisicamente dal Cristo, esprimono tutto il loro sgomento: mani sul petto in dal Cristo, esprimono tutto il loro sgomento: mani sul petto in atteggiamento di preghiera, quasi a scongiurare la profezia di Gesù. atteggiamento di preghiera, quasi a scongiurare la profezia di Gesù.

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La cappella Emilei La cappella Emilei la cappella Emilei, eretta verso il 1504 dalla nobile famiglia la cappella Emilei, eretta verso il 1504 dalla nobile famiglia

veronese degli Emilei, e poi da loro stessi risistemata, offre al veronese degli Emilei, e poi da loro stessi risistemata, offre al visitatore uno dei momenti artistici e spirituali più intensi. visitatore uno dei momenti artistici e spirituali più intensi.

Vi si ammira la Trasfigurazione di Cristo, del pittore Giambettino Vi si ammira la Trasfigurazione di Cristo, del pittore Giambettino Cignaroli (1706-1760), collocata sopra l'altare: Gesù, su un alto Cignaroli (1706-1760), collocata sopra l'altare: Gesù, su un alto monte, in presenza di tre testimoni, Pietro, Giacomo e Giovanni, monte, in presenza di tre testimoni, Pietro, Giacomo e Giovanni, rivela che il sacrificio estremo della morte in croce sarà rivela che il sacrificio estremo della morte in croce sarà riscattato dalla Risurrezione e Ascensione in cielo. riscattato dalla Risurrezione e Ascensione in cielo.

D'improvviso il volto e le vesti di Gesù diventano sfolgoranti di D'improvviso il volto e le vesti di Gesù diventano sfolgoranti di luce, e, alla presenza di Mosè ed Elia apparsi accanto al Cristo, luce, e, alla presenza di Mosè ed Elia apparsi accanto al Cristo, la voce del Padre proclama: "Questi è il figlio mio, l'eletto; la voce del Padre proclama: "Questi è il figlio mio, l'eletto; ascoltatelo" (Lc 9,35). ascoltatelo" (Lc 9,35).

Inserita in un contesto certamente pregevole quali sono i resti di Inserita in un contesto certamente pregevole quali sono i resti di un trittico originario di Francesco Morone (1471-1529) che un trittico originario di Francesco Morone (1471-1529) che presentano S. Giacomo con un committente e S. Bartolomeo, presentano S. Giacomo con un committente e S. Bartolomeo, l'opera del Cignaroli se ne distanzia per la straordinarietà della l'opera del Cignaroli se ne distanzia per la straordinarietà della luce, degli effetti chiaroscurali e soprattutto del soggetto, Cristo luce, degli effetti chiaroscurali e soprattutto del soggetto, Cristo trasfigurato, con la sua serena fierezza in palese contrasto con trasfigurato, con la sua serena fierezza in palese contrasto con l'angosciosa condizione degli Apostoli. l'angosciosa condizione degli Apostoli.

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La cappella CalcasoliLa cappella Calcasoli Oltrepassata l'entrata laterale della Cattedrale, si incontra Oltrepassata l'entrata laterale della Cattedrale, si incontra

la cappella Calcasoli, eretta appunto da Bernardino la cappella Calcasoli, eretta appunto da Bernardino Calcasoli, per volontà dello zio, il canonico Bartolomeo da Calcasoli, per volontà dello zio, il canonico Bartolomeo da Legnago, intorno al 1503-1504. Legnago, intorno al 1503-1504.

D'architettura analoga alle altre cappelle del Duomo, essa D'architettura analoga alle altre cappelle del Duomo, essa si caratterizza per i suggestivi affreschi del Falconetto, si caratterizza per i suggestivi affreschi del Falconetto, datati 1503, che fanno da contorno al gruppo di dipinti che datati 1503, che fanno da contorno al gruppo di dipinti che si trovano all'interno della cappella. si trovano all'interno della cappella.

Questi ultimi, diversi tra loro per autore, epoca e stile Questi ultimi, diversi tra loro per autore, epoca e stile compositivo, durante il rifacimento della cappella nel XVIII compositivo, durante il rifacimento della cappella nel XVIII secolo sono stati accostati in modo poco opportuno (si secolo sono stati accostati in modo poco opportuno (si notino infatti le diverse proporzioni tra le figure). notino infatti le diverse proporzioni tra le figure).

Due sono gli autori delle opere: a Nicolò Giolfino (1476-Due sono gli autori delle opere: a Nicolò Giolfino (1476-1555) appartengono i Santi Rocco e Sebastiano (a 1555) appartengono i Santi Rocco e Sebastiano (a sinistra), Antonio e Bartolomeo (a destra) e la Deposizione sinistra), Antonio e Bartolomeo (a destra) e la Deposizione (in alto); di Liberale da Verona (1445-1526) è la stupenda (in alto); di Liberale da Verona (1445-1526) è la stupenda Adorazione del Magi (proprio al centro dell'altare). Adorazione del Magi (proprio al centro dell'altare).

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La cappella DionisiLa cappella Dionisi Ultima tappa dell'itinerario all'interno della Cattedrale, la Ultima tappa dell'itinerario all'interno della Cattedrale, la

cappella Dionisi fu costruita tra il 1481 e il 1484 dal canonico cappella Dionisi fu costruita tra il 1481 e il 1484 dal canonico Paolo Dionisi e dedicata ai SS. Pietro e Paolo. Della prima Paolo Dionisi e dedicata ai SS. Pietro e Paolo. Della prima costruzione resta l'arco esterno, sul quale troneggia un costruzione resta l'arco esterno, sul quale troneggia un Redentore e alla base i due santi, e gli affreschi rinascimentali Redentore e alla base i due santi, e gli affreschi rinascimentali con motivi architettonici che fanno da contorno all'intera con motivi architettonici che fanno da contorno all'intera cappella. cappella.

Anche qui, come in altre cappelle, l'elemento di maggior Anche qui, come in altre cappelle, l'elemento di maggior interesse è dato dal dipinto centrale, la Madonna col Bambino e interesse è dato dal dipinto centrale, la Madonna col Bambino e i SS. Pietro, Paolo e Antonio da Padova di Antonio Balestra, i SS. Pietro, Paolo e Antonio da Padova di Antonio Balestra, databile all'incirca verso il 1711. C'è anche una piccola scultura databile all'incirca verso il 1711. C'è anche una piccola scultura che si trova proprio ai piedi della pala principale. Essa descrive che si trova proprio ai piedi della pala principale. Essa descrive il Martirio di Sant'Arcadio, africano di Cesarea di Mauritania, lo il Martirio di Sant'Arcadio, africano di Cesarea di Mauritania, lo stesso luogo d'origine di San Zeno, vescovo di Verona, il quale stesso luogo d'origine di San Zeno, vescovo di Verona, il quale in una delle sue omelie ne narra appunto i momenti più in una delle sue omelie ne narra appunto i momenti più drammatici del martirio subito durante la persecuzione di drammatici del martirio subito durante la persecuzione di Diocleziano del 305 d.C.: il martire è sottoposto al taglio a pezzi Diocleziano del 305 d.C.: il martire è sottoposto al taglio a pezzi delle braccia e delle gambe fino al tronco. Alla brutale violenza delle braccia e delle gambe fino al tronco. Alla brutale violenza dell'aguzzino, Sant'Arcadio risponde con la disarmante dell'aguzzino, Sant'Arcadio risponde con la disarmante tranquillità di chi sa di poter sopportare per amore. tranquillità di chi sa di poter sopportare per amore.

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Il chiostroIl chiostro La vecchia basilica romanica La vecchia basilica romanica

era dotata di cripta e di un era dotata di cripta e di un bellissimo chiostro, superstite bellissimo chiostro, superstite solamente per un lato, in cui solamente per un lato, in cui è visibile una fila di arcate, è visibile una fila di arcate, sostenute da colonnine binate sostenute da colonnine binate in marmo rosso con archi a in marmo rosso con archi a doppia ghieradoppia ghiera