Il dubbio del tradimento sulla fine dei fratelliCervi
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Dario Fertilio nel suo ultimo libro sostiene l’ipotesi che la strage
dei sette contadini reggiani sia stata favorita dall’intolleranza
del Partito comunista locale nei confronti della loro indipendenza
di Mirella Serri
Il dubbio del tradimentosulla fine dei fratelli Cervi
Indagini storiche Una inquietante rilettura della famosa rappresaglia fascista
Archimede aspettava VincenzoOnfiani, il segretario comuna-le, alla stazione di Bagnolo manon ebbe il coraggio di far par-
tire il colpo mortale. Aggiunse così un’altrastelletta alla sua carriera di gappista falli-mentare. Al partigiano era già capitato dinon riuscire, al momento opportuno, a fareil tiro al bersaglio con il fascista designato,come nel caso del Fagiani che comandavala Settantanovesima legione. Il delitto On-fiani andrà comunque in porto per l’inter-vento tempestivo del compagno che gli erastato affiancato. La morte del gerarchettodi provincia scatenerà la rappresaglia degliuomini diMussolini e uno degli episodi piùcruenti della guerra civile: l’allineamento,in una fredda alba, di Aldo, Gelindo e de-gli altri fratelli Cervi, al muro del poligonodi tiro di Reggio Emilia. Questo assassinio,notissimo nel dopoguerra dopo l’uscita dellibro di memorie di Alcide, I miei sette figli,ora viene messo al centro dello straordi-nario mosaico narrativo costruito da DarioFertilio ne L’ultima notte dei fratelli Cervi(Marsilio editore). Fertilio si addentra tra leombre che ancora oggi circondano l’ucci-sione di Antenore e di Ferdinando l’apicol-tore, di Gelindo il primogenito, di Agostinoe di Ovidio, che si occupavano della stalla,e di Aldo che, aiutato da Ettore, si dedicavaagli affari. Il partigiano dal grilletto difficile,Archimede, nel racconto di Fertilio indossai panni di un avventuroso Sherlock Holmesdella Bassa padana. A spingerlo alla ricercadi bugie e segreti è il sospetto che l’omicidiocommissionatogli del segretario comunaleOnfiani sia stato un espediente dei comuni-sti della zona di Reggio Emilia per scatenarela ritorsione emandare amorte i Cervi. Pro-prio così: i sette fratelli – Fertilio lo ricostrui-sce sulla base di attendibili documentazioni– erano arrivati a uno scontro frontale con il
Pci reggiano che li accusava di essere trop-po indipendenti rispetto al partito. A raffor-zare l’ipotesi dell’intolleranza comunista neiconfronti dei fratelli antifascisti, c’è anche latestimonianza di un’autorevole tonaca, ilparroco che vide, nelle ore che precedetterol’arresto, i Cervi impegnati nella disperataricerca di ospitalità per sfuggire alle camicienere. Lacercaronopresso le cosiddette “casedi latitanza” organizzate dal partito comu-nista, trovandole tutte stranamente sbarra-te. Nel pool dei militi che misero in ceppii ragazzi Cervi nella notte del 25 novembre1943, infine, sembra sia stato presente an-che il tenente della milizia fascista RiccardoCocconi. Era un doppiogiochista che as-
surgerà, dopo la liberazione, alla carica diviceprefetto di Reggio e, nel 1951, a quelladi presidente della Federcoop. Terminato ilconflitto, la vicenda dei Cervi fu ricostruitada Renato Nicolai che intervistò lo sfortuna-to padre coadiuvato nella scrittura da ItaloCalvino per confezionare un’esemplare au-tobiografia politica con il tono da favola. Siaggiunse la supervisione di Palmiro Togliat-ti, Giancarlo Pajetta, Luciano Romagnoli eSandro Curzi. I versi di Salvatore Quasimo-do immortalaronoAlcide come una quercianodosa sormontata da sette stelle a indicare“la via dell’avvenire”. Ora che si avvicinanoi settant’anni da quel lontano sacrificio, ilracconto-verità di Fertilio rivela gli inquie-tanti risvolti che coinvolsero i compagnireggiani e riesamina l’antico monumentoo mito antifascista dei Cervi. Finendo perconfermare l’eccezionalità dell’esperienzapartigiana dei sette fratelli in una storia nonsolo di eroi ma anche di spie e di traditori.
© riproduzione riservata
La famiglia
Sopra, la copertina
del libro di Dario
Fertilio (Marsilio,
256 pagg., 17 euro);
a sinistra, in alto, il
padre dei fratelli Cervi
con Palmiro Togliatti;
in basso, i sette
fratelli con il padre, la
madre e le sorelle.
ALI
NA
RI
Sette | 37—14.09.2012106