il domani

16
il Domani dello Sport Catanzaro Edizione Il domani dello sport Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09 www.ildomanidellosport.it Venerdì 8 Giugno 2012 > euro 1,00 > Anno XV - Nr. 136 Questo pomeriggio alle 18.00 parte il campionato europeo di calcio CATANZARO Cosentino, molto arrabbiato, ha risposto in conferenza alla polemica scatenata da Giampà, difendendo Cozza a pag. 6 CRONACA Dall’inizio del 2012 ben 910 prestazioni allergologiche al presidio di Scilla a pag. 5 All’interno supplemento GIOCHI E SCOMMESSE dell’8/6/2012 1 X 2 Consiglia Consiglia POLONIA-GRECIA POLONIA-GRECIA 1.95 3.20 4.00 REGGINA In attesa dell’ufficialità dell’ingaggio di Dionigi al timone amaranto, Breda si accommiata da Reggio con un velo di polemica a pag. 7 NAZIONALE In attesa dell’esordio di domenica contro la Spagna, l’Italia prosegue il ritiro con Thiago Motta che suona la carica a pag. 12 PRONTI VIA! PRONTI VIA! 2.00 3.15 3.90

description

Edizione del 08 Giugno 2012

Transcript of il domani

ilDomani dello Sport

CatanzaroEdizione

Il domani dello sport Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma1. Aut. CBPA-SUD/CZ/326/09 www.ildomanidellosport.it

Venerdì 8 Giugno 2012 > euro 1,00 > Anno XV - Nr. 136

Questo pomeriggio alle 18.00 parte il campionato europeo di calcio

CATANZAROCosentino, molto arrabbiato, ha risposto in conferenza alla polemica scatenata da Giampà, difendendo Cozza

a pag. 6

CRONACADall’inizio del 2012ben 910 prestazioniallergologicheal presidio di Scilla

a pag. 5

All’interno supplemento GIOCHI E SCOMMESSE dell’8/6/2012

1 X 2

Consiglia Consiglia

POLONIA-GRECIAPOLONIA-GRECIA

1.95 3.20 4.00

REGGINAIn attesa dell’ufficialità dell’ingaggio di Dionigi al timoneamaranto, Bredasi accommiata da Reggio con un velo di polemica

a pag. 7

NAZIONALEIn attesa dell’esordio di domenica controla Spagna, l’Italiaprosegue il ritirocon Thiago Mottache suonala carica

a pag. 12

PRONTI VIA!PRONTI VIA!2.00 3.15 3.90

CRONACA CALABRIA

F ilippo Cogliandro è unuomo solare, aperto,disponibile, pronto a

vedere il bicchiere sempremezzo pieno. È gioioso dicarattere, parla con ampi gestie sorride spesso, accompa-gnando i ricordi. Eppure a trat-ti si perde: lo cogli altrove, losguardo fisso nel suo mondoincomunicabile, il voltoimprovvisamente tirato. Quan-do quasi nessuno ancora l’ave-va fatto, lui aveva osato. Nel“lontano” (sembra passato unsecolo, tanto nella sua vita enel suo ambiente è cambiato)2008 ha denunciato i suoiestortori. Che sono stati arre-stati e condannati. Ormai,però, manca poco al loro “finepena”. Usciranno: e hanno giu-rato di fargliela pagare. È que-sto il tarlo di Filippo? Forse.«Ma non potevo non farlo:come avrei potuto guardare in

faccia i miei figli? Cresceran-no, cosa avrei lasciato loro,un’attività che pian piano altrigli avrebbero rubato? Nonavrei saputo perdonarmi che imiei figli mi additassero comecolui che aveva pagato: emagari anche loro sarebberostati costretti a farlo. E nonavrei mai potuto rinnegare miopadre. Devo sforzarmi dilasciare un territorio liberodalla mafia». Perché questo èl’esempio fondamentale concui Filippo è cresciuto: s’è

nutrito a pane e dignità, pane edesiderio di non piegarsi, panee resistenza alle cosche.Filippo è nato il 25 dicembredel 1969 ed è il terzo di cinquefigli: la sua famiglia – moltounita, davvero una “cosa sola”,anche adesso che ciascuno s’èsposato e a sua volta ha costi-tuito una propria famiglia –gestisce da oltre cinquant’anniun’area di servizio a Lazzaro,sulla Statale.È quella l’attività principaledella famiglia, l’eredità delpadre, Demetrio, un uomotutto d’un pezzo che è stato il“faro” per tutti, la “roccia”quasi incrollabile cui ciascunoha agganciato la propria vitanella certezza che non avrebbemai potuto cedere.Il distributore negli anni ’80 fupreso di mira dai criminali:furti, danneggiamenti, tentatividi scasso, fino a una rapina.Demetrio Cogliandro, però,riconobbe i malviventi: lidenunciò e li fece arrestare:erano personaggi legati allamalavita del territorio, che ilgestore dell’area di servizioaveva visto tante volte.La denuncia suscitò grandeclamore. E le cosche glidichiararono guerra. «Da lìcominciarono i guai», ricordaoggi Filippo. Così fu: telefona-te anonime, atti intimidatori,minacce, spari sul portone, larichiesta di pizzo. Ma maidirettamente.«Venivano – racconta Filippo– con la scusa di avere avutol’auto danneggiata da benzinacattiva e volevano essere risar-citi. Ma mio padre non cedettemai, li mandava via in malomodo. E sapeva chi erano. Neltempo la situazione peggiorò.

In paese si diceva che miopadre non avrebbe passato ilNatale. A un certo punto, pla-tealmente, fu affrontato eschiaffeggiato. Ma lui conti-nuò a non cedere».Sino a quando, la sera del 12dicembre 1986, alla chiusuradell’area di servizio, fu gam-bizzato. All’ospedale, dove furicoverato, i medici dovetteroattendere giorni prima che ilforte calore provocato dai pal-lini diminuisse per potere,quindi, intervenire sulle tanteferite. Anche in quel caso,però, Demetrio Cogliandroreagì subito. In positivo, rassi-curando i figli e la moglie:«Non vi preoccupate, vedreteche d’ora in poi ci lascerannoin pace».E così fu. «Mio padre ebbe ungrande coraggio – sottolineaFilippo – ma ancora una voltaaveva ragione. Dopo che ave-vano ottenuto la loro vendetta,ci hanno lasciato in pace.Anche se successivamentevenne intercettata una telefo-nata – di cui lui venne a cono-scenza – in cui certi personag-gi parlavano della possibilità di“prendere a Cogliandro unodei figli”. Erano gli anni deisequestri di persona, anni terri-bili per la Calabria. Allora miopadre decise di non eseguirepiù alcun tipo di lavoro diristrutturazione, non volevaneppure che abbellissimo levetrine, era contrario a qualun-que tipo di ampliamento. Noinon capivamo, perché l’attivitàandava bene e volevamomigliorarla. Ma lui si oppone-va. Non voleva, insomma,compiere nulla che potesseattirare l’attenzione». Perché lesanguisughe erano sempre in

agguato: e Demetrio Coglian-dro lo sapeva. «Per tutti noi infamiglia – dice Filippo – miopadre è stato un bell’esempio,mi ha permesso di reagire. Cidiceva: evitate di frequentarecerta gente. E ricordatevi chese pagate una volta, paghereteper sempre».Ecco da dove tutto è comincia-to. anche se è stato ed è terri-bilmente difficile. «Dopo ladenuncia – afferma Filippo –la mia attività s’è fermata: nellocale non è entrato più nessu-no, quasi con una sorta di“passaparola”. Quella del 2008per me è stata un’estate tragi-ca: non potevo pagare gli sti-pendi, né i contributi, le ban-che mi avevano chiuso leporte. Sono stato abbandonatoda tutto e da tutti. La Prefetturaaiuta i pentiti, i collaboratori digiustizia, ma le vittime dimafia sono lasciate sole. L’uni-ca vera, aperta solidarietà èarrivata, oltre che dalla miafamiglia, dal sindaco di Motta,Paolo Laganà, che poi con lasua giunta ha approvato ladelibera che esenta chi sioppone al pizzo dal pagamentodei tributi. E la Camera dicommercio ha abolito per 5anni il balzello della tassa diiscrizione: è un bel segnale.Per il resto, il vuoto. Qualcunodei miei colleghi ristoratori ocommercianti sottovoce, senzafarsi notare, mi ha detto“bravo”: evidentemente “quel-li” avevano già battuto il terri-torio. Ma pian piano, con l’aiu-to fondamentale di “Libera” edi don Ciotti, sono riuscito ariemergere. Oggi mi dico chedovevo farlo: per me, per miopadre, per i miei figli, per lacittà».

La storia di Filippo Cogliandro rimasto solo e con il ristorante sempre vuoto

Andrea Splendore

Sulla rotta della cocaina

2 il Domani dello Sport Venerdì 8 Giugno 2012

il Domani dello Sport già il Domani

DirettoreGUIDO TALARICO

Direttore responsabileORLANDO ROTONDARO

CaporedattoreFRANCESCO PUNGITORE

Redazione CalabriaTel. 0961.023922Loc. Serramonda88044 Marcellinara (CZ)[email protected]

EDITORET&P Editori SRL - Tel. 0961.023922Loc. Serramonda88044 Marcellinara (CZ)Testata reg. - trib. Cz n. 64 del15/7/1997R.O.C. Numero 5606

La testata fruisce dei contributi statalidiretti di cui alla Legge 7 agosto 1990n. 250 e seguenti modifiche

PUBBLICITÀNazionale, locale e giudiziariaMEDIATAG SPASEDE CALABRIA LOC. SERRAMONDA88044 MARCELLINARA (CZ)Tel. 0961.023922Fax 0961.903421

Tariffa a modulo 46x19 mm h. Com-merciale euro 103,00 - Occasionale euro129,00 - Corsi di formazione euro129,00 - R.P.Q. euro 78,00 - Necrologioeuro 77,00 cad. - Economici euro 0,62 aparola. Supplemento colore: 40%

DistribuzioneMedia Services (Calabria)

CENTRO STAMPAStabilimento tipografico DE ROSEC/da Pantoni Marinella87040 MONTALTO U. (CS)Tel. 0984.934382

Responsabile del trattamento datiDlgs 96/2003 ORLANDO ROTONDARO

Nel 2008 FilippoCogliandrodenunciò i suoiestorsori che furonoarrestati econdannati, ma chetra poco usciranno

In 18 mesi sequestrati 673,24 Kg di polvere bianca

I n appena diciotto mesi nelporto di Gioia Tauro sono stati

sequestrati 1.082 chili di cocaina.Un quantitativo incredibile chedimostra, qualora ve ne fosse ilbisogno, quanto la rotta delladroga tra il Sud America e l'Euro-pa passi proprio dal porto calabre-se. Complessivamente, dall’iniziodell’anno, nel porto di Gioia Taurosono stati sequestrati 673,24 kg dicocaina che si aggiungono ai1.082 chili di cocaina sequestratinel 2011. In questo bilancio siinserisce il nuovo sequestro effet-tuato dalla Guardia di finanza.Circa 300 chili di cocaina purasono stati sequestrati in collabora-zione con l’agenzia delle dogane,nel porto di Gioia Tauro. La drogaera nascosta in tre container partitidal Sud America a bordo del mer-cantile Msc Poh Lin, che dopo il

transito dallo scalo calabrese eranodiretti al nord. Secondo gli investi-gatori, una volta messa sul merca-to, la cocaina avrebbe fruttatocomplessivamente 60 milioni dieuro. La cocaina, divisa in 267panetti, era occultata in nove bor-soni neri nascosti nei tre container,tra scarti di alluminio, prodotti ali-mentari e legumi, partiti da diverselocalità del Sud America. Ad insospettire gli investigatori èstata la comparazione tra la docu-mentazione doganale e le caratteri-stiche fisiche del carico, destinatoad aziende del nord Italia nondirettamente operanti nei relativisettori. L’operazione, coordinatadalla Dda di Reggio Calabria incoordinamento con la Procura diPalmi, è stata condotta dai finan-zieri del Goa del Nucleo di poliziatributaria di Reggio Calabria, da

quelli del Gruppo di Gioia Tauro edai funzionari dell’Agenzia delleDogane – Ufficio centrale antifro-de e Svad di Gioia Tauro, in colla-borazione con la Direzione centra-le servizi antidroga. L’operazionesi inquadra nell’ambito di una piùvasta attività di polizia giudiziariaed è stata portata a termine dopouna serie di incroci documentali econtrolli su numerosi container intransito nel porto di Gioia Tauro,anche con apparecchiature scannerin uso alla Dogana. Le indagini della guardia di finan-za puntano adesso ad individuare iresponsabili del traffico internazio-nale di stupefacenti e sono condot-te dalla Dda reggina e dalla Procu-ra di Palmi, sotto il coordinamentodel procuratore aggiunto MichelePrestipino e del pm AlessandraCerreti.

L’INSOSTITUIBILE SOSTEGNO DI «LIBERA»

Traditi e abbandonati. È questolo stato d’animo di quasi35mila immigrati che lo

Stato italiano ha prima accolto e poilasciato a loro stessi. Ma dopo mesipassati invano a cavallo di attese e rin-vii, adesso la bomba sociale dei rifu-giati in Italia rischia di scoppiare perdavvero. Da 8 mesi i Comuni italianiche hanno firmato la convenzione conil Ministero dell’Interno per i progettidi accoglienza Sprar e EmergenzaNord Africa, sono costretti ad antici-pare le somme per il sostentamentodegli immigrati. Tutta colpa dei ritardidello Stato, che impiega mesi per tra-sferire le risorse necessarie agli entilocali aderenti, mettendo in grossa dif-ficoltà le amministrazioni locali. Ilproblema riguarda appunto quasi35mila rifugiati e 279 comunità, tra lequali i comuni di Acquaformosa(Cosenza) e Riace (Reggio Calabria),dove i due sindaci Giovanni Manoc-cio e Domenico Lucano sono staticostretti a firmare un comunicato con-giunto nel quale paventano il rischiodi “nuove Rosarno”, ovvero di nuoverivolte di immigrati, questa volta esa-sperati da uno Stato che sembra esser-si dimenticato di loro. Tutto ciò acausa del ritardo di 8 mesi accumulatodalla Protezione Civile, nel trasferireai due centri calabresi le risorse perl’attuazione dei progetti di accoglien-za. I progetti Sprar sono partiti nell’a-prile del 2001 grazie ad un accordo tral’agenzia delle Nazioni Unite per irifugiati (Unhcr), il Ministero dell’In-terno e l’Associazione Nazionale deiComuni Italiani (Anci). Con la leggen.189 del 2002 il ministero ha pro-mosso «la realizzazione di interventidi «accoglienza integrata» che preve-dono, oltre alle misure di vitto e allog-gio, servizi di assistenza, orientamen-to, informazione, accompagnamentoper i rifugiati», ospitati inizialmentenei centri di prima accoglienza. Leformulazioni contenute nella legge sitraducono in finanziamenti stanziati afavore degli enti aderenti, che forni-

scono alloggio ad ogni famiglia traquelli a disposizione del comune, adiscrivere i bambini a scuola e all’asilo,e ad aiutare i genitori a cercare unimpiego. La quota destinata dal Mini-stero ai comuni è di 22 euro al giornoper ogni rifugiato. Il progetto Emer-genza Nord Africa invece è statomesso a punto nell’aprile 2011 perrispondere all’ondata di immigrazionesuccessiva ai conflitti scoppiati inLibia e alle rivolte in tutto il NordAfrica. Per ogni rifugiato spostato daiCentri di Accoglienza e accolto da unodei comuni aderenti, l’ente ha diritto aun rimborso di 46 euro al giorno.Come si legge sul sito dell’Unhcr, inItalia dal luglio 2001 al dicembre2009 sono stati accolti oltre 26 milatra richiedenti asilo e rifugiati. Se nel2003 i progetti territoriali Sprar erano50 con mille 365 posti a disposizione,nel 2010 i beneficiari presenti nei cen-tri della rete Sprar sono stati 6 mila855 a fronte di circa 10 mila domandepresentate. Nonostante ciò l’Italiaresta molto indietro agli altri paesieuropei. Infatti la Germania accogliequasi 600 mila rifugiati, il RegnoUnito circa 240 mila, mentre la Fran-cia 200 mila. Come già raccontato daLinkiesta, il comune di Acquaformosaaderì con successo all’iniziativa l’annoscorso, ricevendo un finanziamento di3 anni per l’accoglienza e l’integrazio-ne di 15 persone all’interno del pro-

prio tessuto sociale. Grazie al progettoSprar, per il periodo 2011-2013 lecasse comunali saranno rimpinguateper un importo totale di 180 mila euroall’anno ripartiti tra il Ministero degliInterni (125mila euro) e la RegioneCalabria (10mila) e il comune stesso(44 mila). Il progetto Emergenza NordAfrica invece, non ha funzionatocome ci si aspettava e il Ministero,attraverso la gestione affidata alla Pro-tezione Civile, in questo caso nononora i suoi impegni da ben 8 mesi.Per questa ragione «si è venuta a crea-re una grave emergenza di convivenzacivile dovuta al rifiuto da parte dei for-

nitori storici di generi di prima neces-sità (alimentari, farmacie ecc.) di con-tinuare a far credito agli immigrati»,come sottolineano i sindaci aderentialla Rete dei Comuni Solidali in unalettera al Ministro per la CooperazioneInternazionale Andrea Riccardi. Lesollecitazioni al suo dicastero però,non finiscono qui. Il 9 Maggio scorsoil deputato calabrese del Pd FrancoLaratta ha chiesto in un’ interrogazio-ne parlamentare al ministro AnnaMaria Cancellieri e allo stesso Riccar-di di «intervenire per impedire unarivolta dei migranti sullo stile di quelladi Rosarno di un paio di anni fa, e per

facilitare le politiche di accoglienza eintegrazione». Proprio il giorno doposi è tenuto al Viminale un vertice tra ilministro Cancellieri e l’Associazionedei Comuni (Anci), per annunciare lacostituzione di un tavolo tecnico cheavrà l’obiettivo di proporre un pianod’azione con l’indicazione dei tempi edelle risorse finanziarie per uscire dal-l’emergenza. «Ad oggi però, dopomesi di attese e rinvii, ancora non cisono novità per gli immigrati», con-ferma a Linkiesta il sindaco diAcquaformosa Giovanni Manocciononostante la Corte dei Conti, a cui èdemandato lo sblocco dei finanzia-menti, sia tenuta a liquidare le presta-zioni entro 60 giorni, dietro presenta-zione di fattura. I disservizi riguardanoanche le nuove richieste di asilo politi-co che giungono agli enti locali. Infattia fronte di circa 1600 migranti che laCalabria ha già accolto e dislocato inpiù centri, a partire da aprile 2011 gra-zie al progetto Emergenza Nord Afri-ca, il 70% delle nuove richieste diasilo vengono respinte a priori, senzavalutare la reale sussistenza dei requi-siti. La carenza dei fondi destinati aglienti di accoglienza non consente diaccogliere altri immigrati che scappa-no da guerre o dittature, e allo stessotempo taglia le gambe a qualsiasi slan-cio di solidarietà.

3il Domani dello SportVenerdì 8 Giugno 2012

CRONACA CALABRIAIMMIGRAZIONE

Andrea Splendore

TRADITI E ABBANDONATI

E rano stati destinati alcomune nel 1999 erimasti imbrigliati

nella burocrazia, fino ad ogginon avevano conosciuto asse-gnatari ufficiali e dunque nonavevano esplorato il destinoper cui la legge li aveva defi-nitivamente sottratti alle ndri-ne ben 13 anni prima. Inveceun’amministrazione commis-sariata proprio per infiltrazio-ni mafiose, per la prima volta,li assegna socialmente edadotta un regolamento perfavorire questa fruttuosa pras-si.E’ accaduto in provincia diReggio Calabria a Condofuridove questa mattina si è svol-ta la cerimonia di consegna ditre unità confiscate definitiva-mente, alla presenza di donLuigi Ciotti, presidente diLibera, proprio alcuni giornidopo la grave intimidazione aLibera Reggio Calabria e alreferente Mimmo Nasone.Si tratta di unità confiscate alcrimine mafioso: due terrenidi Marasà (14.620,00 mq) ePotamise (27.394,00 mq) edel fabbricato sito in Limara –via Telesio (120 mq), oggiconsegnati rispettivamentealla SELA Società Cooperati-va Sociale a r.l., alla A.T.S.Onlus IPF Nazionale e I.P.F.Sez. n. 55 di Condofuri, consede a Gallico (RC) ed allaCooperativa Sociale “LaNostra Valle” con sede inCondofuri.Al fianco della terna commis-sariale straordinaria, compo-sta da Giuseppe Castaldo,Antonia Surace e Maria LauraTortorella che da quasi dueanni guidano l’amministrazio-ne comunale, e a don Ciotti,presenti autorevoli rappresen-tanti di Istituzioni e Forze del-l’ordine tra cui il procuratorereggente della DDA regginaOttavio Sferlazza, la vicedirettrice dell’Agenzia Nazio-nale Beni Confiscati e Seque-strati alle mafia, Maria Rosa-ria Laganà, il vicario del Pre-fetto di Reggio GiuseppinaMaria Patrizia Di Dio Datola,l’assessore alla Legalità edalla Cultura della ProvinciaEduardo Lamberti Castronuo-

vo ed il consigliere provincia-le Pierpaolo Zavettieri, oltreche una folta schiera di sinda-ci del comprensorio jonico.Un momento di festa per lalegalità che sfida le lungaggi-ni burocratiche per approdaread una svolta che producelavoro e prospettive oltre cherappresentare un’importantepagina calabrese nel lungocammino per una piena appli-cazione della legge 109 del1996 che affianca all’aggres-sione mafiosa dei patrimoniillecitamente accumulatianche il riutilizzo sociale edunque la restituzione allacollettività in termini di servi-zi. Una situazione, quella diquesti beni infatti, sbloccatadalla terna commissarialeinsediata dal Viminale per iltramite della Prefettura diReggio Calabria, all’indomanidello scioglimento per infiltra-zioni mafiose deliberato dalConsiglio dei Ministri nell’ot-tobre del 2010.I tre commissari insediatisi,hanno, in questi mesi lavoratoalla stesura del regolamento,strumento di trasparenza perl’assegnazione con proceduraad evidenza pubblica dei beniche, pur se lentamente e dopooltre 15 anni dall’approvazio-ne della legge 109, comincia adiffondersi nelle pratiche

degli enti locali. Il primocomune ad adottarlo in tuttaItalia fu un comune della pro-vincia reggina, quello di Meli-to Porto Salvo.Le note del quartetto d’archi‘Ensemble Piccola Orchestra’hanno aperto e chiuso la ceri-monia di consegna che si èscelto di celebrare presso lostabile di via Telesio, solotemporaneamente adibito, inquesti anni, ad ospitare alcuneclassi scolastiche ma adessoassegnato alla cooperativa ‘Lanuova valle’ di Condofuri,presieduta da Filippo Paini,che ne farà un ostello per gio-vani. La cooperativa, con il

supporto della stessa commis-sione prefettizia, è già al lavo-ro per reperire le risorsenecessarie per adeguare lastruttura. Un momento difesta e di affermazione dellalegalità ma anche di memoriae di profonda riflessione.Don Ciotti sul fronte dei beniconfiscati, instancabilmente,invoca una Politica del fareche sblocchi le migliaia dibeni – sui dodici mila totali(1720 solo in Calabria, secon-da regione dopo Sicilia eCampania) – ancora sottopo-sti ad ipoteca bancaria o occu-pati dai familiari dei prevenu-ti, toccando anche il tasto

dolente dell’accesso a misuredi sostegno di carattere econo-mico per l’effettivo riutilizzo,affinchè non si disperda lapotenzialità rappresentata dal-l’uso sociale dei beni sottrattia chi li ha accumulati violan-do le leggi, inquinando interiterritori e le loro economie.Importanti novità si registranosul fronte europeo che adessosi prepara a far proprio il prin-cipio non solo della confisca,per altro già passato in Com-missione, ma anche del riuti-lizzo sociale. Immancabile ilricordo di Melissa nelle paroledi don Ciotti. ‘Melissa vive,hanno scritto i suoi amici suun foglietto bianco al cimiteroed è così. Dobbiamo esserenoi a farla vivere perché quel-la carica di esplosivo ha colpi-to ciascuno di noi’.L’iniziativa si è poi spostatanei locali del centro servizi diLugarà, sempre a Condofuri,nell’occasione sarà denomina-ta Casa della cultura e dellalegalità, nel cui giardino èstato piantato un albero sim-bolo della legalità, frutto diimpegno, su impulso dell’Uf-ficio Territoriale per la Biodi-versità del Corpo Forestaledello Stato. Anche Poste Ita-liane ha realizzato un appositoannullo filatelico e due folderdedicati a Falcone e Borselli-no. Allestita inoltre la Mostra “Lalegalità nel fumetto”, curatadall’Associazione Attivamen-te di Lamezia Terme.

CRONACA CALABRIA

4 il Domani dello Sport Venerdì 8 Giugno 2012

Il comune di Condofuri commissariato per infiltrazioni mafiose realizza il bando

CONSEGNATI TRE BENI CONFISCATI

I tre commissari(nella foto in alto)hanno lavorato alla stesura del regolamento per l’assegnazione

Ieri mattina aCondofuri si èsvolta la cerimoniadi consegna di treunità confiscatedefinitivamente

La terra delle “primule”.Pur di scampare all’u-mido delle celle e ai

ferri degli “sbirri”, boss e pic-ciotti d’un certo spessorehanno scelto di darsi alla mac-chia. I loro fascicoli personalisono in bella evidenza sullescrivanie dei responsabilidelle unità investigative men-tre le foto segnalatiche cam-peggiano nelle bacheche degliuffici operativi. Il ricercato “numero uno” èEttore Lanzino, ritenuto dallaDda il capo dei capi dellamalavita cosentina. Si tratta di un “uomo d’onore”proveniente dalla cosca untempo guidata da Franco Pinoche, però, al contrario del suovecchio boss, non ha maiceduto alle sirene del pentiti-smo. Lanzino è irreperibile dal set-tembre di quattro anni faquando il gip di Catanzaro,Tiziana Macrì, ordinò il suoarresto per gli omicidi delcosentino Vittorio Marchio edel “mammasantissima” diSan Lucido, Marcello Calva-no. È ufficialmente “uccel dibosco” dal settembre del2008. In manette è invece fini-to un suo storico sodale, Fran-cesco Presta, arrestato dallapolizia nei mesi scorsi in unalloggio universitario.Edgardo Greco, 45 anni, diCosenza, è invece latitantedall’ottobre del 2006. La Corte di assise di appellodi Catanzaro, nelle scorse set-

timane, gli ha inflitto l’erga-stolo, ritenendolo correspon-sabile dell’imboscata costatala vita, il cinque gennaio del1991, ai fratelli Stefano e Giu-seppe Bartolomeo.I germani, diventati troppo“autonomi” rispetto allecosche cosentine, venneromassacrati a colpi di sprangaall’interno di una pescheriaall’epoca nella disponibilitàdei fratelli Mario e PasqualePranno. I Bartolomeo furono attirati intrappola con la promessa dellaconsegna di due giubbini:appena entrati nella pescheriafu sbarrata la porta e finironocon l’essere selvaggiamentecolpiti da Edgardo Greco ealtre quattro persone. I lorocadaveri vennero trasferiti inSila e sotterrati.Tre anni dopo, nel 1994, furo-no disseppelliti e squagliatinell’acido per timore che,sulla base delle rivelazioni deipentiti, potessero essere ritro-vati. Nel gennaio del 1997, durante

il maxiprocesso “Garden”,Greco chiese di collaborarecon la giustizia. La richiesta venne accompa-gnata da clamorose rivelazio-ni.L’uomo parlò di un ipotetico“piano” elaborato per scredi-tare i pentiti ed inquinare alcu-ne indagini. Nonostante le confessioni resenell’aula bunker di via degliStadi, non ottenne però l’am-missione al programma diprotezione riservato ai colla-boratori di giustizia e tornònel “giro”.Franco Bruzzese, condannatoa 12 anni con sentenza defini-tiva per un tentato omicidiocompiuto in via Popilia, è allamacchia da quasi due mesi.Celestino Abbruzzese, capocarismatico della criminalitànomade di Cassano, s’è datoalla latitanza il mese scorsomentre era ricoverato pergravi motivi di salute nell’o-spedale di Catanzaro. Sfuggea un’ordinanza di custodiacautelare emessa dal Gipdistrettuale su richiesta dellaDda di Catanzaro.Pure i fratelli Antonio eRoberto Presta, di Roggiano,ricercati per narcotraffico,sono “uccelli di bosco” dalluglio di due anni fa.Chiude la lista delle “primule”Alessandro Dias Moreira, 33anni, di Aprigliano, condanna-to per spaccio di stupefacentidalla procura di Cosenza elatitante dall’aprile del 2002.

CRONACA CALABRIA

5il Domani dello SportVenerdì 8 Giugno 2012

Da Lanzino a Greco da Abbuzzese ai Presta

D all'inizio dell'anno adoggi al servizio di

allergologia del presidioospedaliero di Scilla (Rc) sonostate eseguite 910 prestazioni.Con lo svolgimentodell'attivita' per due giorni asettimana, gli specialistiAntonino Musarra e MarcelloCilia hanno nello specificoeffettuato 485 visiteallergologiche, 365 proveallergiche, 60 indagini difunzionalita' respiratoriaL'attivita' - informa una notadell'ufficio stampa dellaGiunta regionale - haregistrato un costante e rapidoincremento con una semprecrescente richiesta diprestazioni.Attualmente, perseguendoanche le direttive delPresidente della regione ecommissario ad acta per ilPiano di rientro GiuseppeScoppeliti per l'abbattimentodelle liste d'attesa, il tempomedio per effettuare una visitae' di circa tre settimane.Nel reparto di Scilla i pazienti,provenienti non solo dallaprovincia di Reggio Calabriama da tutta la regione, sonostati esaminati per allergie

respiratorie, alimentari,professionali, da farmaci e daveleno di imenotteri. Inparticolare sono stati eseguititest di tolleranza a farmaci inregime di osservazioneprolungata e non di dayhospital, consentendo diconseguenza un notevolerisparmio per l'aziendasanitaria.I test per le allergie da farmacisono attualmente eseguiti inpochissimi centri della nostraregione. E per la prima volta inCalabria, nell'ospedale diScilla, e' stata attuata ladesensibilizzazione a farmaci.Infatti in due casi riguardantipazienti infartuati dellaprovincia reggina allergiciall'aspirina (farmaconecessario per la loro terapiaanticoagulante) e' statoutilizzato con successo unprotocollo didesensibilizzazione rapida neiconfronti del farmaco che haconsentito ai pazienti dipoterlo assumere senzareazioni avverse.''Tali protocolli - affermanoMusarra e Cilia - potrebberoessere adottati anche neiconfronti delle principaliallergie alimentari, come lattee uovo, specialmente neipazienti pediatrici, se ilnumero delle presenzesettimanali degli specialistivenisse incrementato. Cio' consentirebbe anche unapiu' agevole esecuzione deitest per le allergie da contattola cui lettura dei risultati sieffettua dopo 48 e 96 oredall'applicazione''.

Dall’inizio dell’anno 910prestazioni allergologiche

Nel Cosentino tanti i boss latitanti. Tra loro EttoreLanzino, uomod’onore, ritenutodalla Dda il capo deicapi della malavita

I TANTI LATITANTIIMPRENDIBILI

Al Presidioospedaliero diScilla, per duegiorni a settimana,sono state eseguite910 prestazioni nel 2012

SPORT CALABRIA

CATANZARO Un arrabbiato Cosentino difende mister Cozza e rilancia sullo stadio

6 il Domani dello Sport Venerdì 8 Giugno 2012

E’il giorno della replica diCozza, dopo le dure affer-mazioni di ieri da parte di

Mimmo Giampà, nel corso di unincontro con la stampa che si è tenu-to al Guglielmo Hotel. Il piccolocentrocampista di Girifalco ha scari-cato la responsabilità della sua man-cata riconferma sul tecnico gialloros-so. Accuse pesanti, che vengonorispedite al mittente dal presidenteCosentino in un'affollata conferenzastampa al Benny Hotel di Catanzaro.Il presidente dà vita a un vero show,dicendosi tradito e attaccando dura-mente Giampà, reo di aver rinuncia-to per soldi al rinnovo contrattuale.Presenti anche Cozza - molto piùpacato del solito - e l'AD Pecora cheha ricostruito il contatto con Giampàper il rinnovo. UsCatanzaro.net haseguito l conferenza stampa con que-sta diretta scritta, in attesa poi delresoconto video da parte del nostroinviato Francesco Panza.12.10 - Appena iniziata un'affollatis-sima conferenza stampa. Presentil'allenatore Cozza, l'AD Pecora e ilpresidente Cosentino. All'incontropresenti non solo i giornalisti maanche un nutrito gruppo di tifosi.Complessivamente un centinaio dipersone. 12.15 - Parla il presidente Cosentino.«Che un giocatore si possa permette-re di fare una conferenza stampa par-lando di altre persone, altri tesseratinon esiste in nessuna squadra delmondo». Cosentino ricostruisce l'in-contro con Giampà, dicendo che ilcentrocampista giallorosso era statochiamato per tempo, ma è lui che haperso tempo perché evidentementenon voleva rifirmare con il Catanza-ro. «Ha chiesto un triennale. Per luila cosa più importante era il compen-so. Io gli ho proposto un biennale elui ha ancora preso tempo per pen-

sarci. Non gli è piaciuta l'offerta diPecora». 12.20 - Un arrabbiatissimoCosentino adesso difende l'operatodi Cozza. «Cozza ha sposato il pro-getto-Catanzaro. Aveva offertemigliori. Ha rifiutato un milione dieuro d'ingaggio da squadre più fortiperché mi aveva stretto la mano. Iodecido il meglio per le mie società enon devo dare conto a Giampà delmio operato. Cozza ha la fiducia miae della società».12.25 - Cosentino urla: «Giampàpoteva chiarirsi, non andare a direcerte cose in conferenza stampa».Cozza prende la parola per dire che èGiampa a non avere rispettato lui.«Di tutto quello che ha detto ieriGiampà, non c'è niente di vero. Holetto cose che non stanno né in cielo,

né in terra. Quando Giampà mi hachiamato a dicembre tante volte pervenire a chiudere la carriera a Catan-zaro, io stesso ho detto che Giampàpoteva giocare anche con la sigarettain bocca. Perché avrei dovuto chia-mare Giampà? Non sono stato io acacciare Giampà. Il sottoscritto nonha cacciato nessuno».12.30 - Cozza, più morbido del pre-sidente, non vorrebbe neanche nomi-nare Giampà «perché ieri ha dettotroppe cavolate». Ma in realtà si rica-de sempre nell'argomento. «I tifosidevono sapere con chi hanno avuto ache fare in questi sei mesi. Io hochiamato solo i giocatori infortunatiper sapere come procedeva il lororecupero. Accursi compreso. Gli altrigiocatori non sono tenuto a chiamar-li, anzi sono loro che devo stare adisposizione mio e della società finoal 30 giugno».12.35 - Riprende la parola Cosentinoper ribadire che il padrone del Catan-zaro è solo lui. «La società è mia, isoldi li tolgo io. Passa tutto attraver-so me. Marco e Ciccio sono il miobraccio destro. Discuto con loro l'ac-quisto dei calciatori o dei collabora-tori, ma alla fine decido io. Il Diret-tore Generale sono io, finché voglio.Quando invece riterrò opportuno

prendere un altro DG, lo farò».Cosentino è infuriato e utilizzaparecchie espressioni molto coloriteper spiegare le sue scelte. 12.38 - È ilmomento di Marco Pecora che spie-ga il suo contatto con Giampà. «Era-vamo d'accordo che avremmo ridi-scusso a giugno. Lui, quando cisiamo sentiti, mi ha detto che iosapevo quanto avremmo dovuto dar-gli. Io gli ho risposto che su quellecifre non si poteva chiudere. Cifresuperiori ai nostri standard, superiorialla categoria. Non potevamo crearedisparità con gli altri calciatori».Interviene Cosentino con una duris-sima espressione: «Era vero l'amoredi Giampà per il giallorosso. Ma erail colore dei soldi».12.42 - Cosentino vuole chiudere ilcapitolo Giampà. Si sente amarezzanelle sue parole. Sembra tradito daGiampà. «Non vogliamo interferen-ze di alcun genere. Io spendo e iodecido quello che devo fare. Faremoil massimo, porteremo a Catanzaro ilmeglio per la categoria. Per me Cic-cio Cozza è un figlio, è legato a me.Non esiste nessuna squadra che haun legame del genere col suo allena-tore. Lui ha veramente l'amore perquesti colori».12.45 - Iniziano le domande dei

giornalisti. Cosentino conferma chel'accordo con Giampà era di sei mesiper poi ridiscutere. «Io non vogliopiù fare contratti di tanti anni com'e-ra nel passato». Anche Cozza tornasul suo rapporto di Giampà: «Nonho mai avuto problemi con Giampà.Io non dico che lui non ci tenga alCatanzaro, ma ieri non lo ha dimo-strato, dicendo una marea di cavola-te. Io non ce l'ho con lui. Però hafatto una conferenza stampa che nonsta né in cielo né in terra perchéancora è un tesserato». Cosentinoinsiste che la frattura con Giampà èsolo una questione di soldi. E adom-bra la possibilità che possa essersiaccasato con un'altra società.12.50 - Cozza ribadisce che Giampàpoteva far parte del progetto tecnico.Cosentino, invece, è durissimorispondendo ad una domanda sullapossibilità di ricucire. «Per noiGiampà è come se fosse morto. Nes-sun margine. Io gli ho dato il cuorema adesso è morto». 12.55 - Si passa alla questione-sta-dio. Cosentino: «Sono in contattocon Scopelliti per i famosi 5 milionidi euro. Ho chiesto un anticipo diquesti soldi per completare la palaz-zina. Ma con la bocca è facile parla-re, bisogna vedere poi i fatti. La miasperanza è che si possano completa-re i lavori per avere già lo stadiopronto per il girone di ritorno, ma miaccontenterei anche di averlo prontoper il 2013-14. 13.00 - La conferen-za stampa si è appena conclusa.Applausi dei tifosi presenti che piùvolte, durante l'incontro, hannoaccompagnato con gli applausi i pas-saggi più veementi del presidenteCosentino, davvero arrabbiato conGiampà per le parole di ieri.

Cosentino urla:«Giampà potevachiarirsi non andarea dire certe cose inconferenza stampa.Cozza ha la fiduciamia e della società»

Luca Ogrilio

Cozza: «E’Giampàche mi ha mancatodi rispetto. Non io a lui. Ieri ha dettotroppe cavolatee non possoaccettarle»

«GIAMPA’ VIA PER SOLDI»

L e vicende societariedel Taranto, si stannointrecciando inevita-

bilmente a quelle della Reggi-na, ovviamente per quantoconcerne la posizione diDavide Dionigi.Il tecnico è in attesa, cosìcome al tifo rossoblù, di averenotizie sul futuro. Lui ha giàaccettato la Reggina, la Reg-gina stessa è pronta ad acco-glierlo, ma c'è il lungo accor-do con il Taranto che intralciale nozze. Nella giornata di ieri, i mediatarantini parlavano dei versa-menti degli arretrati ad alcunicalciatori, quelli con più mer-cato, come Sciaudone, maanche Chiaretti e Sosa. L'o-biettivo del presidente D'Ad-dario è chiaro: consegnareuna certa "ricchezza" al grup-po subentrante, da utilizzarepoi nel mercato in uscita, vistii tanti interessi per i prospettirossoblù. Foti avrebbe anche preso con-tatti con Pieroni, per capire lasua posizione sulla eventuale

"liberazione" di Dionigi e diqualche altro calciatore sottocontratto con il Taranto. Neidesideri dell'ex dirigente del-l'Ancona, la speranza di otte-nere qualcosa in cambio delvia libera di Re Davide e deicalciatori accostati alla Reggi-na e non solo.Ma le ultime notizie prove-nienti dalla Puglia, non fannoindurre all'ottimismo i tifosidel Taranto. Le speranze disalvare il calcio ad alti livelli,sono davvero appese al lumi-cino. E intanto, Dionigi e la Reggi-na aspettano.Manca poco all'ufficializza-zione del nuovo allenatore daparte della Reggina. Ieri mat-tina, si è chiusa di fatto la sta-gione 2011-2012, con l'ultimoallenamento diretto da Rober-to Breda. Questa mattina, sulle colonnedi Gazzetta del Sud, il tecnicoveneto ha ripercorso la stagio-ne, prendendosi le sueresponsabilità ma scaricando-ne qualcuna anche sul grup-po.RAMMARICO - «Rifarei lestesse cose, anche se nutro ilrammarico di non aver impie-gato di più Barilla nel trattoiniziale, a parte Bonazzoli. E'nella natura di tutti noi l'ideadi migliorarsi. Non significariuscire, perché interferisconodiverse variabili. La fortemotivazione ti fa miglioare.C'è stato un processo di cre-

scita, però non abbiamo coltol'obiettivo sportivo. Mi assu-mo le mie responsabilità, èandata così. In prospettiva eroconvinto di potere accedere aiplayoff. Se la componentegiovanile può originare il fal-limento? Molti dei ragazzisperavano nella Serie A e sisono ritrovati a disputare la B;il gruppo non sempre ha man-tenuto le motivazioni. Colpamia se si è "sentito" neiplayoff a prescindere».INCERTEZZE - «Pensavamoad una squadra da primi posti.Non era scontato. Dovevi bat-tagliare con un gruppo giova-ne. Le prestazioni c'erano,alternate alle difficoltà. Anda-vamo a rete con vari elementi,forse sono stato io a non darecertezze per cui ho scontenta-to qualcuno».NICOLAS VIOLA - «Gliriconosco la qualità. Io hooccupato quel ruolo per unavita. Sta facendo cose impor-tanti. Deve crescere. Maggio-re rapidità di pensiero? Sì eno».

SPORT CALABRIA

7il Domani dello SportVenerdì 8 Giugno 2012

REGGINA

P rimi abboccamentiall’Hilton di Milano.Diversi i dirigenti

presenti nella sede delmercato per intavolare oconcludere trattative. Traquesti, non può mancare ilpresidente Lillo Foti, da ieriimpegnato nella locationmeneghina. Presente anche il direttoresportivo del Crotone, Giu-seppe Ursino, che ai nostrimicrofoni precisa subito:«No, col presidente Fotinon c’è stato nessun con-fronto».Nemmeno per LeonardoTerigi, difensore classe ’91,che piace alla Reggina:«Rimane al Crotone»,risponde con fermezza il dspitagorico, che ha appunta-mento con il Genoa, com-proprietaria del cartellino,per la prossima settimana.«Ma penso non ci sianoproblemi – ribadisce –,

rimane». Ursino è dunquegià al lavoro per allestireuna squadra competitiva, alpari della stagione appenaconclusa. Sui rumors che nelle scor-se settimane lo accostava-no al Siena per sostituireGiorgio Perinetti precisa:«Io non sono mai stato incontatto col Siena, lo dice-vano i giornali. Era un piacere essereaccostato a squadre diserie A, però non ho maiparlato con quelli del Siena.D’altronde mi trovo benissi-mo a Crotone, ho la stimadei dirigenti quindi non c’ènessun problema. Poi se capiterà l’occasionedi andare in serie A la deci-sione la dovranno prenderesempre i dirigenti, perché iosono sempre grato allasquadra del Crotone chemi dà la possibilità di lavo-rare con tranquillità».

Ursino (ds Crotone): «Terigiresta con noi, non va a Reggio»

Breda è rimastodeluso dalcomportamento del gruppo pur amettendo le proprie colpe perla brutta stagione

BREDA DELUSODIONIGI VICINO

Dionigi ha già dettodi sì alla Regginama attende notiziefresche cheufficializzino la suascelta favorita dallasituazione Taranto

SPORT INTERNAZIONALE

8 il Domani dello Sport Venerdì 8 Giugno 2012

C inque anni dopo lelacrime dell'alloraministro dello Sport,

Giovanna Melandri, almomento dell'annuncio del-l'assegnazione a sorpresa daparte dell'Uefa a Polonia eUcraina, il sofferto camminoorganizzativo dell'europeo dicalcio è finito: per la primavolta dalle Olimpiadi diMosca 1980, una grandemanifestazione sportiva sispinge nell'Est più lontano delvecchio continente. Si parte oggi con il matchinaugurale Polonia-Grecia(ore 18) per poi replicare inserata con Russia-RepubblicaCeca. Poi sarà una girandoladi partite, due al giorno fino amartedì 19, per poi passarealla fase ad eliminazionediretta. Polonia ed Ucrainacondividono 535 chilometri diconfine, ma sono entitàprofondamente diverse chenei secoli scorsi si sono spes-so combattute, ma adessosono unite nel nome del cal-cio. Profondamente cattolica,attaccata alla propria identitànazionale e proiettata versoOccidente la Polonia, chetiene molto a far bella figuranon solo con la sua squadra,ma anche dal punto di vistaorganizzativo (anche se nontutto è stato fatto, ad esempioi più di mille chilometri distrade ed autostrade non rea-lizzati), più fatalista ed orto-dossa l'Ucraina, che guardaancora alla Russia e quindi

all'Est come suo punto di rife-rimento. Tutti e due i Paesistanno concludendo alcunilavori all'ultimo momento esono accomunati dal fatto chei loro alberghi hanno per l'oc-casione quadruplicato i prezzi.A livello di strutture, anche seKiev e Donetsk sono state let-teralmente tirate a lucido (inparticolare i loro stadi, che di

certo non sfigurano paragona-ti ai grandi impianti dell'occi-dente), sta meglio la Polonia,e non a caso ben 13 delle 16nazionali partecipanti, quindianche cinque di quelle che ilsorteggio ha collocato hannoscelto di stare in ritiro nellapatria di Karol Wojtyla e LechWalesa, artefici di una rivolu-zione socio-culturale che

negli anni '80 ha cambiato ilmondo. Quella 'arancionè è invece larivoluzione ucraina, che anco-ra si porta dietro 'scoriè e con-seguenze. Il caso della prigio-nia dell'ex Premier IuliaTimoshenko e dei maltratta-menti che avrebbe subito incarcere ha provocato più di unappello al boicottaggio calci-

stico, così come polemiche anon finire hanno provocato leproteste continue delle fem-ministe sul presunto aumentodella prostituzione e quelledegli animalisti per la 'spari-zionè dalle strade di molti(troppi) cani randagi. Dal punto di vista calcisticol'Europeo è un torneo chespesso provoca sorprese, bastipensare al successo della Gre-cia nel 2004 in casa del Porto-gallo della 'generazione d'oròdei Figo e Rui Costa e dell'a-stro nascente Cristiano Ronal-do, della Danimarca richiama-ta all'ultimo momento nel1992 e della Cecoslovacchianel 1976 ai rigori contro lagrande Germania L'Italia l'ha vinto solo unavolta, nessuno ha conquistatola Coppa per due volte diseguito e ci prova adesso laSpagna, grande favorita assie-me alla Germania, mai cosìmultietnica, per quella chedovrebbe essere una ripetizio-ne della finale del 2008 aVienna. Ma attenzione ad un'Olandaancora fortissima e desiderosadi rivincita dopo la sconfitta aisupplementari nella finale delMondiale sudafricano. Gli azzurri reciteranno laparte dell'outsider di lusso,Ibrahimovic con la Sveziatenterà di diventare finalmen-te decisivo anche in campocontinentale, Inghilterra, conRoy Hodgson ct di frescanomina, e Francia promettonosorprese. Comunque vada,Euro 2012 è un torneo affasci-nante.

I campioni uscenti, che sono anche campioni del mondo, sono favoriti ma occhio alle sorprese

L a stella dell'Inghilterra,Wayne Rooney, squalifica-

to per le due prime partite, hagrandi speranze per l'Europeo dicalcio in Polonia e Ucraina checomincia domani. A differenza dimolti esperti del Regno Unito,che a causa dei molti infortuni edella squalifica di Rooney non siaspettano molto dall'Inghilterra,l'attaccante del Manchester Uni-ted vede perfino la possibilità diun trionfo per la squadra di RoyHodgson. «Perchè non potrem-mo vincere? Abbiamo i giocatorie la qualità per farlo», ha dettoRooney alla BBC. «Abbiamodavvero qualcosa di grande den-tro di noi. Se c'è gente che non cispera è un problema suo», haaggiunto l'attaccante 26enne. Traaltri, l'ex attaccante Alan Shearer,

si è espresso in termini moltopessimistici sulle possibilità di vit-toria finale dell'Inghilterra. «Perquanto posso ricordare questa èla prima volta che partecipiamoad un torneo senza grandi spe-ranze. Appena un mese fa nonavevamo neanche un allenatoreed inoltre ci sono troppi infortuna-ti», ha spiegato il capocannonieredi Euro 1996. Oltre ai titolariFrank Lampard, Gareth Barry eGary Cahill, tutti infortunati, il ctdell'Inghilterra, Roy Hodgson,deve rinunciare a Rooney per leprime due partite, contro la Fran-cia lunedì e quattro giorni dopocontro la Svezia. «Mi sto prepa-rando come se dovessi giocarequelle due partite», ha comunqueassicurato l'attaccante del Man-chester United.

Carlo Liguori

SPAGNA DA BATTERE MA...

n

Rooney: «Questa volta ci siamo anche noi»

SPORT NAZIONALE

10 il Domani dello Sport Venerdì 8 Giugno 2012

C on Thiago Motta “sgrida”Mario Balotelli: un rimproveroda ex compagno Inter e con il

sorriso sulle labbra, ma anche un chiaromessaggio. »Come l'ho ritrovato? Ugualeagli anni Inter - ha detto il centrocampistaazzurro - mi fa arrabbiare, e non solo me.Deve avere la responsabilità di sapere chedifende la maglia della Nazionale. Lui cipuò far fare il salto di qualità, ma deveavere la consapevolezza che deve aiutare icompagni soprattutto in campo« ArrivaSpagna-Italia, e più che una partita di cal-cio è come sempre una sfida tra due cultu-re sportive. «Voglio ricordare che l'anticaItalia ha vinto, e ha vinto tanto»: cosìThiago Motta, a 72 ore dall'esordio azzur-ro contro gli spagnoli, ha risposto ad uninviato di Marca che chiedeva che Italiasarà, se quella del catenaccio o una squa-dra più moderna. «Prandelli ci chiedesempre di giocare la palla, ma gioco belloo non bello quel che conta alla fine è vin-cere». «In questo momento essere preoc-cupati è normale. Tre sconfitte non vannobene anche se si tratta di amichevoli».Thiago Motta non nasconde qualche timo-re: l'esordio a Euro 2012 si avvicina e l'Ita-lia si avvia ad affrontare la Spagna, dome-nica, dopo aver perso gli ultimi 3 match dicollaudo. «Il nostro atteggiamento è lacosa più importante -dice il centrocampi-sta italo-brasiliano-. Bisogna essere gene-rosi e aiutarsi a vicenda, la base è entrarein campo con questo approccio. Abbiamoun grandissimo gruppo ma, ripeto, è fon-damentale partire con questa consapevo-lezza». Nel centrocampo azzurro, il gioca-tore del Paris Saint Germania può occupa-re più di un ruolo. «Più avanti o più die-tro? Mi trovo bene in tutte e due le posi-zioni. Ho giocato spesso in entrambi imodi, mi trovo bene comunque». L'impor-tante, ribadisce, è sacrificarsi tutti quanti.È inevitabile, a questo punto, che il discor-so scivoli su Mario Balotelli: con l'attac-cante, Motta ha condiviso lo spogliatoiodell'Inter. «Mi fa arrabbiare anche qui. Èun ragazzo per bene, gli vogliamo benetutti», dice sorridendo. «Abbiamo bisogno

di lui, abbiamo bisogno che sia in forma,lo conosciamo e sappiamo che può fare ladifferenza. Ma deve avere la consapevo-lezza che gioca in una grande squadra edeve aiutare i compagni, soprattutto dentroal campo. Fuori, già gli vogliamo bene».Quattro anni fa, quando l'Italia giocava gliEuropei in Austria e Svizzera, Giaccheriniera in C2. Dopo quattro anni sembra desti-nato a vivere da titolare la spedizione inPolonia e Ucraina. »Ho sentito Conte - hadetto, parlando nel ritiro di Cracovia - gliho detto che gli sono vicino in questomomento e l'ho ringraziato per quello chemi ha dato sia da punto di vista umano chetecnico, perchè se sono qua gran parte delmerito è suo«. »Ma non lo vedo come unriscatto - ha detto - io il corso della miacarriera lo rifarei perchè mi ha fatto capiretante cose e se sono arrivato qua è perchèho passato dei momenti difficili, sonostato bocciato tante volte per il mio fisico,ma sono sempre ripartito e quindi sonocontento di essere arrivato fin qua«. Dopolo scudetto vinto con la Juventus che loproietterà anche nel palco del calcio euro-peo, è pronto ad esordire con la Nazionaleper regalare una vittoria ad un calcio scon-volto dalle polemiche. »In questo periodopensiamo solo a noi stessi - ha detto - perfar bene all'Italia e per cercare di vincerequesto europeo. Il calcioscommesse è unabrutta storia perchè tocca tutti quelli chesono nell'ambito del calcio, ma ci sono imagistrati che risolveranno la questione«.Sul protagonista degli Europei fa inveceun nome: »Penso che Balotelli possa esse-re il giocatore che può dare qualcosa inpiù a questa squadra«. Dalla serie C2 allamaglia azzurra in quattro anni. EmanueleGiaccherini vive un sogno, con la consa-pevolezza di chi sa di esserselo meritato.Perchè per realizzare questi sogni servetanto lavoro, bisogna impegnarsi, sacrifi-carsi e tapparsi le orecchie rispetto a chi ticritica sostenendo che sei fisicamente ina-deguato per il calcio moderno. Eccolo lì, ilGiak, il ragazzo di Talla, paese del Casen-tino, che è arrivato in Polonia solo con lesue gambe. Ha scalato i gradini del calciocol Cesena: ci è arrivato da riserva in serieC, è diventato uno degli artefici della sal-

vezza in A dell'anno scorso. E così, grazieai suoi dribbling, alla sua tecnica e ad unanon comune duttilità tattica ha costruito ilsuo pezzetto di scudetto della Juve. È pro-prio al suo tecnico, Antonio Conte, la prin-cipale dedica per questo traguardo: »Hosentito Conte - racconta dal ritiro di Cra-covia - gli ho detto che gli sono vicino inquesto momento e l'ho ringraziato perquello che mi ha dato sia dal punto di vistaumano che tecnico, perchè se sono quagran parte del merito è suo«. E di quellavolontà incrollabile che lo ha portato aivertici del calcio. »Ma non lo vedo comeun riscatto - ha detto - io il corso della miacarriera lo rifarei perchè mi ha fatto capiretante cose e se sono arrivato qua è perchèho passato dei momenti difficili, sonostato bocciato tante volte per il mio fisico,ma sono sempre ripartito e quindi sonocontento di essere arrivato fin qua«. Tiran-dosela poco e mettendosi a disposizionetotale di Prandelli che sta pensando di uti-lizzarlo largo nel 3-5-2, modulo col qualeil ct pensa di affrontare la Spagna. E che aGiaccherini piace: »Mi trovo benissimo inquel ruolo che ho già fatto anche in passa-to. Ti devi sacrificare molto perchè devifare tutta la fascia, ma ho le caratteristichesia fisiche sia tattiche per farlo al meglio.Noi siamo qui per vincere e Balotelli è ilgiocatore che ci può dare qualcosa in più«.Se gli fanno delle domande in inglesediventa tutto rosso. A scuola non era il suoforte, ma urge un ripasso perchè l'annoprossimo, con la Juventus, c'è da viaggiaremolto con la Champions League. Aglieuropei, così, vive la sua tempesta di emo-zioni, per il salto dai polverosi campi diprovincia all'elite continentale. Senzadimenticare la visita ai campi di Asu-chwitz e Birkenau che lo ha commossofino alle lacrime. »Mi sono messo a pian-gere quando ho sentito i racconti deisopravvissuti - ammette - non ti puoi ren-dere conto finchè non ci vai di persona, èuna cosa che mi rimarrà sempre dentro«.Un viaggio che vale una vita, per tantimotivi. Il piccolo Giak è diventato unuomo. E domenica, davanti ai professorispagnoli, avrà il suo primo vero esame dimaturità.

ITALIA Tocca a Thiago Motta e Giaccherini

ULTIME VOCI DAL RITIRO

E’stata la prestigiosa location dell'Ara Pacis a fare da cor-nice alla presentazione della nuova maglia della Roma

per la stagione 2012-2013. La divisa, indossata dal giovanecentrocampista della Primavera, Valerio Verre, richiama allatradizione, anche per venire incontro alle richieste della tifose-ria, con il ritorno al colletto che aveva caratterizzato le magliestoriche delle stagioni tra la fine degli anni '70 e gli anni '80,con il bordo arancio a contrasto, oltre al recupero del caratteri-stico colore rosso porpora. Si torna poi ai calzettoni dello stes-so colore della maglia con una fascia orizzontale arancio,come nella stagione dello scudetto 1982-1983. Il tutto realiz-zato e confezionato dalla Kappa, partner storico dell'AsRoma.«A Zeman chiediamo emozioni, se fossero accompa-gnate dai risultati, sarebbe perfetto. È difficile dare un obietti-vo preciso quando gli avversari hanno presupposti economicie strutture più importanti della nostra. Ma non rinunciamo allapossibilità di vincere, l'obiettivo è di riuscirci nel minor tempopossibile». Così il direttore generale della Roma, Franco Bal-dini, sul nuovo ciclo giallorosso cominciato con l'ingaggio deltecnico Zdenek Zeman. «Col tecnico ci siamo appena riuniti,ieri per la prima volta, per pianificare gli obiettivi di mercatoda perseguire - ha spiegato il dg a margine della presentazionedella nuova maglia per la stagione 2012-13 - Credo ci siaun'ottima comunione di intenti, soprattutto tra lui e Sabatini.Mi fa sperare che alla fine saranno centrati gli obiettivi dientrambe le parti, quelli che l'allenatore chiede e quelli chealla società sarà permesso di conseguire. Le cose sono iniziatenel migliore dei modi, ma non mi pare il caso di fare nomi».L'unica eccezione è per smentire le voci di mercato legate aun interessamento per Giuseppe Rossi: «Sinceramente è unacosa che ha poco senso, Rossi ha avuto un infortunio che nonsoltanto lo terrà fermo per qualche mese ma che lo si dovràsottoporre a un'altra operazione, nel migliore dei casi saràpronto per marzo dell'anno prossimo. L'interesse c'è stato inpassato, prima che si facesse male, adesso non possiamo spac-ciarlo per obiettivo di mercato».«Zeman? Lo abbiamo appena presentato e stiamo comincian-do con lui a vedere quali sono le esigenze di mercato. L'horitrovato quasi immutato, è lo stesso Zeman che avevo lascia-to e che ho ritrovato in più occasioni», ha spiegato il dg a mar-gine della presentazione della nuova maglia per la stagione2012-13, parlando del nuovo allenatore. Il dg non si sbilanciasul calcio mercato. «Entro il 30 giugno ci sarà la ricapitalizza-zione che deve essere fatta e in quel caso stabiliremo e vedre-mo il budget. Top player? Sono già lì pronti per sbocciare.Adesso bisogna aiutare a dare corpo a questo entusiasmo tro-vando i giocatori adatti per poterlo fare. Il nostro indirizzo èquello di privilegiare giocatori giovani, il che vuol dire nonesclusivamente giocatori giovani, la linea sarà seguita comun-que», ha concludso Baldini.

Location prestigiosaper la nuova Roma

Carlo Liguori

ROMA

O gbOklahoma Cityvola alle finali Nba. IThunder sono i cam-

pioni della Western Conferen-ce dopo il successo casalingoper 107-99 in gara 6 contro iSan Antonio Spurs: serie chiu-sa per 4-2 grazie alla quartavittoria consecutiva e ora ilteam nato nel 2008 preparal'assalto al titolo. I Thunderarrivano al gran ballo finalecon la superstar Kevin Durantin condizioni strepitose. L'ala ha giocato tutti i 48minuti della sesta sfida conSan Antonio, chiudendo con34 punti (9/17 al tiro), 14 rim-balzi, 5 assist e 2 stoppate. Èstato Durant a tenere a galla iThunder nel primo tempodominato dagli Spurs, capacidi condurre di 18 punti e diarrivare all'intervallo a +15(63-48). Ed è stato ovviamen-te Durant, nella ripresa, ainnescare la rimonta della for-

mazione allenata dal coachScott Brooks. Russell West-brook (25 punti, 8 rimbalzi e 5assist) e James Harden (16, 5e 4) hanno aggiunto altro car-burante. San Antonio ha bril-lato a metà, aggrappandosi aisuoi totem. Tony Parker (29punti e 12 assist) ha dominatoil primo tempo, ma nel secon-do ha segnato appena 8 punti.Tim Duncan (25 punti e 14rimbalzi) ha fornito l'ennesi-ma prova sopraffina, tenendo

vive le speranze dei nero-argento anche nel quartoperiodo. È mancato l'apportodi Manu Ginobili (10 punticon 4/12 al tiro) mentre l'otti-mo Stephen Jackson (23 punticon 6/7 dal campo) è stato tragli ultimi ad arrendersi. Allafine, però, la difesa dei Thun-der ha fatto la differenza, con-cendo agli Spurs la miseria di36 punti nella seconda metàdella gara. Oklahoma City orapuò ricaricare le batterie invista di gara 1 delle Finals:giocherà casa a prescinderedal nome degli avversari,Boston Celtics o Miami Heat.«Abbiamo fatto solo un passoin più verso il nostro sogno,ma è comunque una splendidasensazione», ha detto Durant,tra prudenza e euforia, dopo laserata memorabile. La stellaha cominciato a festeggiareancor prima della fine dellapartita: con 14« da giocare, e

con il gioco interrotto per unfallo, ha abbracciato mammae fratello. »Anche quandoavevamo un record di 3 vitto-rie e 29 sconfitte (nel 2008-2009, ndr) la proprietà e i tifo-si ci hanno trattato come sefossimo campioni. Stasera eravamo sotto di 18 eavremmo potuto mollare, pen-sando a gara 7. Ma non è suc-cesso, non abbiamo mai mol-lato«, ha esultato Brooks.Delusione e tanto fair playnello spogliatoio di San Anto-nio. Gli Spurs, dopo aver vinto leprime 2 gare della serie,hanno incassato un mortiferopoker: il gruppo di meravi-gliosi veterani non è riuscito acambiare marcia quando ladifesa dei Thunder ha trovatoil modo di 'sporcarè l'attaccoenciclopedico di coach GreggPopovich».Sembra un copione di Hol-

lywood«, ha detto il tecnicodei texani riferendosi allacavalcata dei Thunder neiplayoff. ». Prima hanno battuto Dallas,poi i Lakers e adesso hannosconfitto noi: in totale, 10degli ultimi 13 titoli«, haaggiunto, evidenziando il pal-mares delle squadre che hannoprovato a contrastare Oklaho-ma City. »Non so se qualcunoabbia mai fatto qualcosa delgenere».

SPORT INTERNAZIONALE

12 il Domani dello Sport Venerdì 8 Giugno 2012

NBA I Thunder trascinati da Kevin Durant dopo i Lakers fanno fuori gli Spurs

OKLAHOMA UN «TUONO» IN FINALE

Diploma honoris causa per Fabio Capello in strategìe dello sport

D iploma 'Honoris causà perFabio Capello. Il diploma è

stato consegnato all 'ex ct dellanazionale inglese oggi a Milanodurante la cerimonia di cosnegna deidiplomi alla 7° classe del Master inStrategie per il Business dello Sport,che dal prossimo anno diventaMaster Universitario di I l ivelloentrando a far parte della ChallengeSchool di Cà Foscari. «È un ricono-scimento che mi da grande orgoglioe soddisfazione -ha sottolineatoCapello- e ai ragazzi che da oggi siapprestano ad entrare nel mondo del

lavoro dico di non arrendersi alleprime difficoltà, il talento va coltivatocon sacrificio e dedizione, ogni gior-no e, cosa più importante, è neces-sario capire qual è l'identità dellasquadra in cui si gioca, l'azienda, e ilcampo di gioco, ovvero il mercato».Alla consegna presente anche Raf-faele Pagnozzi, segretario generaledel Coni, che ha tenuto a sottolinea-re come lo sport italiano sia ora tuttoconcentrato alle prossime Olimipiadidi Londra «cui guardiamo con fiducia- ha detto - perchè sappiamo diavere talento».

Kevin Durantormai maturo può diventare ungrande del basketNba, si candida aMvp dei play-off

Prima hannoeliminato i Lakers,poi gli Spurs al di làdelle aspettative.Ora Oklahomaparte favorita

GIOCHI & SCOMMESSE13il Domani dello SportVenerdì 8 Giugno 2012

a cura della redazione di

TOTOGUIDA SCOMMESSE14 il Domani dello Sport Venerdì 8 Giugno 2012

Hammarby 6 (3-3)Brage 5 (3-2)Degerfors 5 (1-4)Halmstad 5 (3-2)Varbergs 5 (2-3)Angelholms 4 (2-2)Brommapojk 4 (3-1)Falkenberg 4 (1-3)Ljungskile 4 (2-2)Trelleborg 4 (3-1)Varnamo 4 (3-1)Assyriska 3 (2-1)Osters 3 (1-2)

«UNDER»

Jonkopings S. 8 (4-4)Landskrona 8 (5-3)Umea 8 (4-4)Osters 7 (4-3)Angelholms 6 (3-3)Assyriska 6 (2-4)Brommapojk 6 (2-4)Falkenberg 6 (4-2)Ljungskile 6 (3-3)Varnamo 6 (2-4)Degerfors 5 (4-1)Trelleborg 5 (2-3)Varbergs 5 (3-2)

«OVER»

Landskrona 9 (5-4)Angelholms 8 (4-4)Jonkopings S. 8 (4-4)Falkenberg 7 (5-2)Ljungskile 7 (3-4)Trelleborg 7 (4-3)Umea 7 (2-5)Brage 6 (2-4)Brommapojk 6 (2-4)Hammarby 6 (3-3)Osters 6 (4-2)Varbergs 6 (3-3)Varnamo 6 (3-3)

«GOAL»

Halmstad 6 (3-3)Degerfors 5 (1-4)Assyriska 4 (3-1)Brommapojk 4 (3-1)Hammarby 4 (2-2)Osters 4 (1-3)Varbergs 4 (2-2)Varnamo 4 (2-2)Brage 3 (2-1)Falkenberg 3 (0-3)Ljungskile 3 (2-1)Umea 3 (3-0)Angelholms 2 (1-1)

«NO GOAL»

SuperettanSVEZIA

IL TURNO PRECEDENTE(10ª GIORNATA)

PARTITE DAL 02-06 AL 01-08Angelholms - Hammarby 1-1Brommapojk - Umea 2-1Varbergs - Jonkopings S. 4-1Falkenberg - Degerfors 4-1Landskrona - Ljungskile 2-1Varnamo - Osters 1-2Brage - Halmstad Rin.Assyriska - Trelleborg Pos.

IL TURNO SUCCESSIVO(11ª GIORNATA)

Trelleborg - Landskrona 07-06Degerfors - Hammarby 09-06Halmstad - Varbergs “ “Jonkopings S. - Varnamo “ “Umea - Brage “ “Brommapojk - Angelholms 10-06Ljungskile - Falkenberg “ “Osters - Assyriska 12-06

ClassificaOSTERS 28 10 9 1 0 22 8 5 0 0 11 4 4 1 0 11 4HAMMARBY 18 10 5 3 2 14 12 2 2 1 7 6 3 1 1 7 6BROMMAPOJK 18 10 6 0 4 14 16 5 0 0 9 3 1 0 4 5 13HALMSTAD 17 9 5 2 2 15 6 4 1 0 10 3 1 1 2 5 3ANGELHOLMS 16 10 4 4 2 15 12 3 1 1 8 6 1 3 1 7 6LANDSKRONA 16 10 5 1 4 17 15 4 0 1 12 7 1 1 3 5 8VARBERGS 15 10 4 3 3 14 11 3 1 1 9 5 1 2 2 5 6ASSYRISKA 14 9 4 2 3 14 11 2 2 0 6 1 2 0 3 8 10LJUNGSKILE 13 10 3 4 3 14 14 2 2 1 8 5 1 2 2 6 9FALKENBERG 12 10 3 3 4 15 13 2 1 2 10 8 1 2 2 5 5JONKOPINGS S. 12 10 3 3 4 21 21 1 3 1 12 10 2 0 3 9 11BRAGE 11 9 3 2 4 10 13 1 1 2 3 5 2 1 2 7 8DEGERFORS 10 10 3 1 6 14 16 3 0 2 13 8 0 1 4 1 8TRELLEBORG 6 9 1 3 5 11 16 1 2 2 7 7 0 1 3 4 9VARNAMO 5 10 1 2 7 9 21 0 2 3 4 7 1 0 4 5 14UMEA 5 10 1 2 7 11 25 0 0 5 2 14 1 2 2 9 11

PARTITE RETI IN CASA RETI FUORI RETI

PT G V N P F S V N P F S V N P F SREGOLAMENTOPromosse leprime 2. La 3ª alplay-off con laterz’ultimadell’Allsvenskan. Retrocedonodirettamente leultime 2. La 13ªe la 14ª vanno alplay-out. In casodi arrivo a paripunti si tieneconto delladifferenza reti.

TRELLEBORG 6UMEA 4-2 ssBROMMAPOJK 0-2 tBRAGE 1-1 =VARBERGS 2-2 =VARNAMO 1-2 tLANDSKRONA .FALKENBERG .HAMMARBY .DEGERFORS .

LANDSKRONA 16ASSYRISKA 3-2 ssANGELHOLMS 1-2 tFALKENBERG 2-1 ssHAMMARBY 4-1 ssDEGERFORS 0-2 tLJUNGSKILE 2-1 ssTRELLEBORG .OSTERS .JONKOPINGS S. .

DEGERFORS 10BRAGE 3-2 ssVARBERGS 0-1 tVARNAMO 6-1 ssASSYRISKA 0-0 =LANDSKRONA 2-0 ssFALKENBERG 1-4 tHAMMARBY .ANGELHOLMS .LJUNGSKILE .

HAMMARBY 18VARBERGS 1-1 =VARNAMO 1-0 ssASSYRISKA 0-2 tLANDSKRONA 1-4 tFALKENBERG 2-2 =ANGELHOLMS 1-1 =DEGERFORS .LJUNGSKILE .TRELLEBORG .

HALMSTAD 17OSTERS 1-2 tJONKOPINGS S. 3-2 ssANGELHOLMS 0-0 =UMEA 4-0 ssBROMMAPOJK 2-0 ssVARBERGS .VARNAMO .ASSYRISKA .LANDSKRONA .

VARBERGS 15HAMMARBY 1-1 =DEGERFORS 1-0 ssLJUNGSKILE 2-2 =TRELLEBORG 2-2 =OSTERS 0-1 tJONKOPINGS S. 4-1 ssHALMSTAD .UMEA .BROMMAPOJK .

JONKOPINGS S. 12ANGELHOLMS 2-2 =HALMSTAD 2-3 tUMEA 3-3 =BROMMAPOJK 2-3 tBRAGE 0-1 tVARBERGS 1-4 tVARNAMO .ASSYRISKA .LANDSKRONA .

VARNAMO 5FALKENBERG 2-3 tHAMMARBY 0-1 tDEGERFORS 1-6 tLJUNGSKILE 2-2 =TRELLEBORG 2-1 ssOSTERS 1-2 tJONKOPINGS S. .HALMSTAD .UMEA .

UMEA 5TRELLEBORG 2-4 tOSTERS 0-4 tJONKOPINGS S. 3-3 =HALMSTAD 0-4 tANGELHOLMS 1-3 tBROMMAPOJK 1-2 tBRAGE .VARBERGS .VARNAMO .

BRAGE 11DEGERFORS 2-3 tLJUNGSKILE 1-1 =TRELLEBORG 1-1 =OSTERS 0-1 tJONKOPINGS S. 1-0 ssUMEA .BROMMAPOJK .ANGELHOLMS .VARBERGS .

BROMMAPOJK 18LJUNGSKILE 1-3 tTRELLEBORG 2-0 ssOSTERS 1-4 tJONKOPINGS S. 3-2 ssHALMSTAD 0-2 tUMEA 2-1 ssANGELHOLMS .BRAGE .VARBERGS .

ANGELHOLMS 16JONKOPINGS S. 2-2 =LANDSKRONA 2-1 ssHALMSTAD 0-0 =FALKENBERG 1-3 tUMEA 3-1 ssHAMMARBY 1-1 =BROMMAPOJK .DEGERFORS .BRAGE .

LJUNGSKILE 13BROMMAPOJK 3-1 ssBRAGE 1-1 =VARBERGS 2-2 =VARNAMO 2-2 =ASSYRISKA 3-1 ssLANDSKRONA 1-2 tFALKENBERG .HAMMARBY .DEGERFORS .

FALKENBERG 12VARNAMO 3-2 ssASSYRISKA 0-0 =LANDSKRONA 1-2 tANGELHOLMS 3-1 ssHAMMARBY 2-2 =DEGERFORS 4-1 ssLJUNGSKILE .TRELLEBORG .OSTERS .

OSTERS 28HALMSTAD 2-1 ssUMEA 4-0 ssBROMMAPOJK 4-1 ssBRAGE 1-0 ssVARBERGS 1-0 ssVARNAMO 2-1 ssASSYRISKA .LANDSKRONA .FALKENBERG .

ASSYRISKA 14LANDSKRONA 2-3 tFALKENBERG 0-0 =HAMMARBY 2-0 ssDEGERFORS 0-0 =LJUNGSKILE 1-3 tOSTERS .JONKOPINGS S. .HALMSTAD .UMEA .

Il pronostico di TSTSHalmstad-Varbergs 1/GoalJonkopings-Varnamo 1/OverBrommapojkarna-Angelholms 1Osters-Assyriska 1/Goal

Le possibili sorpreseUmea-Brage 1Ljungskile-Falkenberg X

Jonkopingse Halmstad,«1» per lacontinuità

GIÀ DISPUTATA

CAMPO PARTENTI

Quinté - Sistema per 10 cavalliSistema sviluppato con 2 schede T5 (cavalli nell’esatto ordine di arrivo)

€ 90.00

Vincente F3-4 piazzati P0-1 piazzato (max 4° posto) S

1716-19-4-11-188-15-7-14

1716-19-4-11-1816-19-4-11-1816-19-4-11-1816-19-4-11-18-8-15-7-14

1° Arr.2° Arr.3° Arr.4° Arr.5° Arr.

€ 60.00

1716-19-4-11-1816-19-4-11-188-15-7-1416-19-4-11-18

1° Arr.2° Arr.3° Arr.4° Arr.5° Arr.

€ 150.00

TRISQuarté - Sistema per 9 cavalliSistema sviluppato con 6 schede T4 (cavalli nell’esatto ordine di arrivo)

€ 13.50 € 9.00

€ 76.50

17-16-1917-16-1917-16-19-4-11-184-11-18

1° Arr.2° Arr.3° Arr.4° Arr.

1 vincente e 1-2 piazzati F1-2 piazzati P0-1 piazzato S

17-16-194-11-188-15-7

17-16-1917-16-194-11-188-15-7

1° Arr.2° Arr.3° Arr.4° Arr.

17-16-1917-16-198-15-74-11-18

1° Arr.2° Arr.3° Arr.4° Arr.

1° Arr.2° Arr.3° Arr.4° Arr.

17-16-198-15-717-16-194-11-18

1° Arr.2° Arr.3° Arr.4° Arr.

17-16-194-11-1817-16-194-11-18

1° Arr.2° Arr.3° Arr.4° Arr.

€ 13.50 € 13.50

€ 13.50 € 13.50

17-16-194-11-1817-16-198-15-7

Tris - Sistema per 11 cavalliSistema sviluppato con 2 biglietti T3 (cavalli nell’esatto ordine di arrivo)

€ 40.00

Un vincente e 0-1 piazzato F1-2 piazzati P0-1 piazzato (max 3° posto) S

€ 20.00 € 20.00

1° Arr.

2° Arr.

3° Arr.

17-1617-16-19-4-11-1817-16-19-4-11-18

17-1619-4-11-188-15-7-14-20

1° Arr.

2° Arr.

3° Arr.

17-1619-4-11-188-15-7-14-20

I NOSTRI SISTEMIMODENA TROTTO - PR. FIUME PANARO - m. 1600VENERDI’ 8 GIUGNO - ORE 18.30

1 LAZARON BABA 16002 MAZINGA FEZ »3 GHILAN CAR »4 LUPO D'ARNO »5 NERONE DEL VENTO »6 NORTON VALM »7 MATTEUS »8 NICOZ »9 NINFA GAS »

10 MINERVA GAS »11 NUTELLA FANS »12 MIRACLE BIEFFE »13 GUINNES »14 GALEB »15 MATRIZ DI AZZURRA »16 NADINE BI »17 ISIDORO DEL RIO »18 IPPOLITO JET »19 MOMBASA BI »20 MA PERCHE' DI RE »

N. cavallo metri driver classifica

1716194

11188

157

1420923

1061

125

13

P. Molari Mas. Esposito M. Legnani M. Di Nicola M. Maccagnani Luca Farolfi M. Brevini G. Palanga Fr. Facci A. Vitagliano P. Leoni S, Capenti M. Rivara A. Fonte M. Favaron And. Esposito B. Congiu M. Barbini P. Baldi G. Pacileo

Pro

babi

li in

ter

naP

ossi

bili

Da

escl

uder

ePe

r la qu

ota