IL DOLORE

21
IL DOLORE E' una sensazione spiacevole provocata (in genere) da fattori potenzialmente dannosi per le cellule. Le cellule “offese” liberano molecole che agiscono direttamente o attivano altri fattori che stimolano i recettori del dolore.

description

IL DOLORE E' una sensazione spiacevole provocata (in genere) da fattori potenzialmente dannosi per le cellule. Le cellule “offese” liberano molecole che agiscono direttamente o attivano altri fattori che stimolano i recettori del dolore. I RECETTORI DEL DOLORE (nocicettori) - PowerPoint PPT Presentation

Transcript of IL DOLORE

Page 1: IL DOLORE

IL DOLORE

E' una sensazione spiacevole provocata (in genere) da fattori potenzialmente dannosi per le cellule.Le cellule “offese” liberano molecole che agiscono direttamente o attivano altri fattori che stimolano i recettori del dolore.

Page 2: IL DOLORE

I RECETTORI DEL DOLORE (nocicettori)

Problema: recettori specifici o esagerata stimolazione di altri recettori?

Sono terminazioni nervose libere.Sono distribuiti nel derma (strato sottocutaneo), nelle capsule che avvolgono gli organi, nel parenchima (non sempre), nei visceri

Page 3: IL DOLORE

LE FIBRE DOLORIFICHE

Sono piccole fibre mielinizzate (A), o fibre amieliniche (C).Danno luogo a due tipi di dolore: acuto, pungente, abbastanza localizzato; urente, male localizzato, con maggiore sofferenza

Page 4: IL DOLORE

LE VIE DEL DOLORE

Il neurone afferente si interrompe nelle corna posteriori del midollo spinale, fa sinapsi con un secondo neurone che attraversa la linea mediana, sale nella via anterolaterale e arriva al talamo; il terzo neurone raggiunge la corteccia somestesica primaria.A livello della prima sinapsi avviene un controllo delle afferenze dolorifiche.

Page 5: IL DOLORE
Page 6: IL DOLORE

IL CONTROLLO DELLA PORTAIl neurone primario libera sostanza “P”. L’interneurone inibitorio (inibizione presinaptica) libera “encefalina”.L’interneurone inibitorio è stimolato sia da altre vie afferenti sia da vie discendenti.La percezione dolorifica è così controllata sia da stimoli periferici (tatto, vibrazione), sia dal controllo superiore (esempi)

Page 7: IL DOLORE
Page 8: IL DOLORE

IL DOLORE RIFERITOSpesso il dolore che nasce da organi interni è percepito come dolore cutaneo (es. cuore/braccio).Concetto di dermatomero: convergenza di neuroni primari a livello segmentale sullo stesso neurone secondario.Importanza del dolore riferito per la semeiotica.

Page 9: IL DOLORE
Page 10: IL DOLORE
Page 11: IL DOLORE
Page 12: IL DOLORE

ALTERAZIONI DELLA PERCEZIONE DOLORIFICA

Iperalgesia: stimolazioni non dolorifiche provocano dolore (si può accompagnare ad arrossamento e contrattura dei muscoli).Dolori spontanei: l’origine della percezione dolorifica non è nelle terminazioni nervose (es. arto fantasma)

Page 13: IL DOLORE

ANESTESIA E ANALGESIAAttenuazione o abolizione della percezione dolorifica: centrale o periferica, fisiologica o farmacologica.

Page 14: IL DOLORE

SIGNIFICATO DEL DOLORE

Il dolore è un fenomeno fisiologico che ha lo scopo di avvertire l’organismo dello stato di sofferenza delle sue cellule. Spesso è eccessivo e rappresenta il maggior segno di uno stato alterato. Per questo si cerca di abolirlo.

Uno stato di analgesia è però pericoloso.

Page 15: IL DOLORE

RITMI BIOLOGICI

Molte funzioni sono cicliche.Ritmi: mensili, circadiani (diurni)Variazioni circadiane: alcuni ormoni, temperatura, stato di attenzione, sonno/veglia.L’”orologio biologico “ è localizzato nel nucleo soprachiasmatico (ipotalamo),

Page 16: IL DOLORE

IL SONNO

È un ritmo circadiano regolato dal ciclo luce/ombra. In assenza di stimolazioni luminose (o altri segnali) il ritmo si allunga.Il sonno è un fenomeno attivo, che comprende diverse fasi.

Page 17: IL DOLORE

ELETTROENCEFALOGRAMMA

Registrazione dalla superficie del cranio con elettrodi bipolari multipli: si registrano onde EEG che variano in ampiezza e frequenza.Onde piccole ad alta frequenza: desincronizzazione.Onde ampie a bassa frequenza: sincronizzazione.

Page 18: IL DOLORE

STATO DI VEGLIA

Rilassata: onde a circa 12 HzAttenzione: brusco passaggio a rtimo a 35-40 Hz e basso voltaggioAttività specifiche: onde fasiche

Page 19: IL DOLORE

FASI DEL SONNO

Da 1 a 4: progressiva riduzione di frequenza e aumento di ampiezza delle onde EEG. Riduzione progressiva del tono muscolare; aumento della soglia per il risveglio.Fase REM (rapid eye movements): brusca comparsa di onde EEG ad alta frequenza. Caduta del tono muscolare, movimenti degli occhi e del corpo, sogni; soglia per il risveglio molto elevata.

Page 20: IL DOLORE

MECCANISMI DEL SONNO

Importanza della sostanza reticolare bulbo-mesencefalica; sincronizzazione del talamo.Sonno indotto dalla stimolazione di particolari aree; abolito dalla distruzione delle stesse. Possibilità di interventi farmacologici (es. serotonina).

Page 21: IL DOLORE

SIGNIFICATO FISIOLOGICO DEL SONNO

È uno stato attivo, non rappresenta una riduzione di attività nervosa.La sincronizzazione di ampie aree di cervello probabilmente facilita l’omeostasi del SNC.Al sonno REM è attribuita importanza per la fissazione della memoria.La deprivazione prolungata di sonno (patologica o comportamentale) porta a morte.