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Tecnico delle lavorazioni artistiche. “Il disegno è la sincerità nell’arte . Non ci sono possibilità di imbrogliare . O è bello o è brutto.” Salvador Dalì.

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Tecnico delle lavorazioni artistiche.

“Il disegno è la sincerità nell’arte .

Non ci sono possibilità di imbrogliare .

O è bello o è brutto.”

Salvador Dalì.

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L’arcobaleno stramazza in un temporale che finisce, l’umana tenerezza perde colore , il grigio avanza ,diventa un grigio su ogni passione . Cosa se n’è andato , mestamente come un cane malmenato? L’amore: Stati di inesistenza o vuoti dell’anima . Trapassano il dire insensato, l’incoerenza , questo unico mondo di brame nello scorrere inumano nel sogno, chiamato”esistenza”, ti abbraccio con tenera dolcezza, in aridi ritorni senza speranza E’ ciò che riflette la luce pallida della luna sognante Pensiero umano che tenta di fiorire Quando ciò, tutto ha lasciato,o apre gli occhi. Peter Spada. Peter Spada è originario di Giamole (Alessandria), è un artista poliedrico, capace di spaziare dalla pittura alla poesia per interpretare e descrivere la realtà .

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INDICE Sezione personale

Curriculum vitae in formato europeo La mia storia scolastica e formativa La mia storia lavorativa e/o di stage / tirocinio Autovalutazione delle caratteristiche personali agite nel corso

Consegna UDA 1: “Visita alla fiera Valenza gioielli”

Consegna UDA 2: “i trend del 2014”

Consegna UDA 3: “Che ruolo vorresti avere all’interno di una azienda”

Consegna UDA 4: “il processo di progettazione e di prototipazione” “relazione sul ciclo di lavorazione”

Consegna UDA 5: “Glossario / vocabolario di oreficeria in lingua inglese”

Consegna UDA 6: “Conflict-Free Diamonds”

Project Work Breve storia della bulgari /Quando Bulgari acquisisce Crova. “Qualità” Bulgari:un esempio da seguire. E ora si inizia a lavorare /Mettiamo in pratica quello che stiamo imparando. In questa azienda viene organizzato il corso di “formazione” per la “Sicurezza sul luogo di lavoro”. Nel corso dello stage il Project Word ,si è modificato.

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La mia storia scolastica e formativa Ho frequentato la scuola professionale For.Al per tre anni conseguendo un attestato di qualifica come orafo progettista nell’anno formativo 2005/2006. Nel secondo e terzo anno ho avuto la possibilità di imparare le tecniche orafe direttamente in azienda facendo stage. Ho imparato a limare, segare, fare un traforo, bucare, saldare . Fortunatamente il primo anno sono riuscita a imparare molte cose grazie a un tutor che mi ha molto seguita e mostrato come mettere in pratica molte tecniche. La seconda esperienza sfortunatamente non è stata costruttiva come la prima , non sono riuscita ad arricchire le mie conoscenze perché mi era stato assegnato un tutor che non aveva molto tempo per insegnarmi .

La mia storia lavorativa Ho frequentato la scuola professionale For.Al per tre anni conseguendo un attestato di qualifica come orafo progettista nell’anno formativo 2005/2006. Nel secondo e terzo anno ho avuto la possibilità di imparare le tecniche orafe direttamente in azienda facendo stage. Ho imparato a limare, segare, fare un traforo, bucare,s aldare . Fortunatamente il primo anno sono riuscita a imparare molte cose grazie a un tutor che mi ha molto seguita e mostrato come mettere in pratica molte tecniche. La seconda esperienza sfortunatamente non è stata costruttiva come la prima, non sono riuscita ad arricchire le mie conoscenze perché mi era stato assegnato un tutor che non aveva molto tempo per insegnarmi .

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GRIGLIA DI OSSERVAZIONE

Elementi da osservare

Esito Motivazione

Motivazione all’apprendimento

X Molto motivato

□Abbastanza motivato

□Poco motivato

□Non motivato

Cerco sempre di apprendere quanto più possibile per essere un orafo completo.

Comprensione dei compiti affidati

X Si

□Abbastanza

□Poco

□No

Riesco sempre a capire con facilità i compiti che mi vengono assegnati.

Capacità di riflessione

X Si

□Abbastanza

□Poco

□No

La pazienza è sempre stata la mia alleata per quanto riguarda le mie capacità di riflessione .

Essere propositivo/a X Si

□Abbastanza

□Poco

□No

Mi piace e cerco sempre di imparare cose nuove.

Puntualità X Sempre puntuale

□Quasi sempre puntuale

□Poco puntuale

□Non puntuale

Fin da bambina ho cercato di essere sempre puntuale perché per me la puntualità e una forma di rispetto verso il prossimo.

Rispetto verso i colleghi di corso

X Sempre rispettoso

□Quasi sempre rispettoso

□Poco rispettoso

□Non rispettoso

Sono sempre stata rispettosa ed educava verso i miei compagni e colleghi di lavoro.

Collaborazione con i colleghi di corso

X Sempre collaborativo

□Quasi sempre collaborativo

□Poco collaborativo

□Non collaborativo

Credo che la base di tutto sia il sapersi relazionare con gli altri e saper fare lavoro di gruppo per crescere professionalmente.

Pulizia e cura degli ambienti

X Si

□Abbastanza

□Poco

□No

L’ordine e la pulizia sono la prima cosa da considerare se si vuole lavorare bene.

Pulizia e cura degli strumenti

X Si

□Abbastanza

□Poco

□No

cerco sempre di mantenere i miei attrezzi puliti cosi al momento dell’uso sono perfetti.

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Profilo Professionale

Denominazione Profilo professionale

TECNICO DELLE LAVORAZIONI ARTISTICHE.

Descrizione sintetica delle competenze tecniche e delle caratteristiche personali collegate al profilo professionale:

Competenze Professionali Caratteristiche personali DISEGNO Buone capacità nel disegno professionale a

mano.

LAVORAZIONE AL BANCO Buone conoscenze delle attrezzature e delle tecniche orafe

INGLESE Sufficienti conoscenze della lingua inglese

PROGETTAZIONE CAD Buone capacità della progettazione con il programma Rhinoceros4.0

ORGANIZZAZIONE AZIENDALE Sapere com’è formata una azienda e il suo organigramma e le specifiche funzioni di

ogni reparto

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Il mio progetto professionale Obiettivo: Mi piacerebbe realizzare una mia linea di gioielli che sia alla portata di tutti. Spero un giorno di riuscire ad aprire un laboratorio orafo. Le “attitudini” e gli “interessi” che metterò in gioco saranno… Sono una persona molto Creativa e mi piace arricchire le mie capacità per cercare di essere un orefice e un artista migliore. Cercherò di essere sempre informata sulla moda e le tendenze. Cercherò di apprendere il più possibile dai corsi che ho svolto e che sto tuttora svolgendo ,e di sfruttare per la mia formazione tutte le opportunità che mi saranno proposte per essere più completa possibile nel lavoro. Un giorno spero di trovare un impiego e di avere un ruolo importante per l'azienda. Nel lavoro metterò tutte le mie conoscenze nel settore che ho acquisito durante la mie esperienze di lavoro. Perché sono sempre stata affascinata dal mondo dell’oreficeria. Da bambina ho avuto la possibilità di visitare la fabbrica di oreficeria dove lavorava un mio zio e quando vidi per la prima volta come si realizzava un bracciale e come si incassava ho subito pensato che quello poteva essere il mio mestiere, e poi credo che fare ciò che piace come lavoro sia una cosa molto importante. Le “opportunità” da non lasciarmi sfuggire saranno: Carpire durante gli stage e i posti di lavoro per approfondire e acquisire sempre nuove tecniche Sicuramente non mi faro sfuggire l'opportunità di lavorare a fianco a persone con esperienza e imparare a lavorare nel migliore dei modi. Spero di essere in grado di realizzare una linea di gioielli da me progettata, perché non ho ancora molta esperienza e quindi spero che con l’aiuto e i consigli dei miei futuri colleghi si possano risolvere le eventuali problematiche. Spero di saper riconoscere sempre gli sbagli e di riuscire in qualche modo a risolverli al meglio.

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Il mio piano d’azione Obiettivo:

Il mio piano d'azione è di cercare un impiego come orafo. Il mio primo obbiettivo è cercare di svolgere al meglio lo stage, dimostrare tutto quello che ho imparato con la scuola e con le esperienze lavorative, cercare di dimostrare sempre il mio interesse per questo mestiere e di mostrarmi interessata ad imparare sempre di più ,cercando di essere tenuta in considerazione per una eventuale assunzione.

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UDA1 Riflessione sul compito-progetto

Breve descrizione delle attività IL giorno 30/10/2012 gli alunni della scuola professionale consorzio per la formazione professionale nell’alessandrino hanno visitato la fiera orafa di Valenza, un evento del periodo autunnale importante che serve da ispirazione a ragazzi e visitatori appassionati dell’arte orafa. Purtroppo non ho partecipato a questo evento ma ho comunque avuto l’opportunità di osservare le opere degli artisti orafi valenzani grazie ai cataloghi che sono stati regalati ai miei compagni . Ho avuto la possibilità di avere più informazioni sulle nuove linee dei grandi marchi orafi, grazie all’utilizzo di internet. Ho potuto infatti ammirare l’immagine di alcuni gioielli che mi hanno colpito molto sulla sua leggerezza e semplicità. Mi hanno particolarmente colpito alcuni gioielli. Si tratta di una linea di preziosi in argento ,un metallo meno prezioso dell’oro ma comunque molto bello che essendo meno costoso va incontro alle esigenze del mercato. A mio parere questa linea darà un tocco di luce a calore al look nelle fredde giornate invernali. Si tratta di gioielli innovativi dal taglio moderno e sofisticato. Nei gioielli hanno proposto l’utilizzo di perle che però sono state completamente rivisitate e riproposte in chiave moderna. La linea propone orecchini, bracciali e una collana in argento che si fa apprezzare grazie anche a un prezioso diamante posto vicino alla chiusura . Il corpo centrale è formato da più “spezzoni” di perle che danno l’impressione di morbidi e preziosi ciuffetti di frange.

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Concept uda 2

UDA2

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Riflessione sul compito-progetto Breve descrizione delle attività: Come primo lavoro ci è stato consegnato una UDA dal titolo “i trend del 2014”. Il trend aveva tre “stili” tra cui FOLK & CO ,natura e storico. Io ho scelto lo stile Folk. Inizialmente siamo stati suddivisi in gruppi in base alla scelta del tema. Successivamente i gruppi avevano il compito di consultare libri, riviste che ci sono state regalate alla fiera di valenza e internet per cercare l’ ispirazione dalle immagini trovate. IO ad esempio avevo il compito di ricercare delle immagini utilizzando internet . Non mi sono trovata molto bene perché forse per un errore nella ricerca non sono riuscita a trovare elementi interessante inerenti con il tema da me scelto. Con il consulto di un mio compagno però sono riuscita a fare una ricerca più corretta dove ho trovato delle immagini interessanti e che mi hanno ispirata nel progettare il mio gioiello. Gli elementi che mi hanno ispirato di più sono state le frange e i tessuti . Ho cercato poi di progettare un gioiello che potesse dare l’idea di un gioiello morbido e leggero si alla vista che per quanto riguarda i materiali e la portabilità . Vorrei utilizzare come materiali delle catene o comunque un materiale che ricordi la leggerezza delle frange. Tutto questo verrà tenuto da delle coppette in oro giallo, l’dea è quella di fare delle coppette traforate, alcune mantenerle semplici cioè il oro giallo liscio e lucido ,altre invece utilizzando la tecnica a smalto. Ho pensato di disegnare un orecchino anche perché non ho mai progettato orecchini ma ho sempre progettato anelli e collane. Questo per me è stata una vera sfida perché non avendo mai progettato orecchini non avevo le basi e quindi con l’aiuto della professoressa ho imparato a considerare le dimensioni reali di un orecchino e cercare di disegnarlo con le giuste proporzioni. Nel progettare il mio gioiello folk ho fatto delle varianti e quindi ho disegnato dei bracciali e delle collane che poi ho selezionato . Così facendo sono riuscita a trasformare il lavoro dell’uda 2 al lavoro per il concorso “il filo d’oro”. La collana che ho scelto da presentare al concorso è una collana dalla forma abbastanza importante ma che è alleggerita grazie a una retina tubolare viola che oltre a essere leggera come materiale è abbastanza leggera alla vista. Anch’essa viene tenuta da delle coppette in oro giallo lucido dove verranno saldate dei fili che abbracciano la retina tubolare.

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UDA 3. CHE RUOLO VORRESTI AVERE ALL’INTERNO DI UN’ AZIENDA ORAFA?

(Sviluppo prodotto) Annuncio: Cercasi addetto sviluppo prodotto da inserire all’interno dell’area tecnica . La risorsa che stiamo cercando supporterà lo sviluppo e mantenimento del prodotto orafo dal punto di vista tecnico in particolare supporterà il responsabile nelle seguenti attività:

Progettazione di nuovi prodotti

Definizione e monitoraggio delle procedure di collocamento del prodotto

coerenti con le esigenze di business.

Requisiti richiesti :

Cerchiamo una persona proattiva ,con ottima capacità di lavorare in team ,che si

sappia relazionare in modo positivo e proattivo.

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Valenza, 5 dicembre 2012

All’attenzione del responsabile del personale.

Salve , Sono una giovane donna di 25 anni , ho da poco conseguito il diploma di corrispondenza in tecnico delle lavorazioni artistiche e ho una buona conoscenza della lavorazione orafa. Rispondo all’inserzione della sua azienda perchè ritengo di possedere i requisiti e lo spirito di iniziativa richiesti . Ho avuto modo di mettere alla prova le mie capacità presso un’azienda di rilevanza nell’ambito orafo valenzano nella quale ho ricoperto per un periodo di 5 anni il ruolo di esecutore produttivo e di ricerca all’interno del reparto di microfusione al fine di migliorare il rapporto tra costo e tempo di esecuzione del prodotto. Inoltre ho maturato ed affinato le mie capacità progettuali attraverso un corso riconosciuto a livello europeo di progettazione CAD nello specifico con il programma Rhinoceros 4.0. Tutte le mie esperienze si sono svolte in ambienti lavorativi numerosi e mi hanno quindi permesso di imparare a lavorare in gruppo e a gestire democraticamente i problemi quotidiani. Ringraziandola per l’attenzione rimango a sua disposizione per ogni ulteriore chiarimento e per un eventuale colloquio. Fiduciosa in un positivo riscontro le allego il mio curriculum vitae. Le porgo cordiali saluti . In fede

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LE PRINCIPALI FUNZIONI AZIENDALI PROTAGONISTE NELLO SVILUPPO PRODOTTI SONO:

Il Marketing

La progettazione

La produzione

RUOLO DELLA PROGETTAZIONE NELLO SVILUPPO PRODOTTO LA PROGETTAZIONE RICERCA LA MIGLIORE RISPOSTA,IN TERMINI DI PRODOTTO, ALLE ASPETTATIVE DEL CLIENTE COSA FA :

1. Definisce la forma del prodotto

2. Identifica le prestazioni

3. Disegna i componenti

4. Ricerca le migliori soluzioni “producibile”

5. Valuta la “funzione “dei componenti

6. Garantisce la migliore prestazione

7. Entro i limiti di costo assegnati

RUOLO DELLA PRODUZIONE NELLO SVILUPPO PRODOTTO LA PRODUZIONE RICERCA LE MIGLIORI SOLUZIONI INDUSTRIALI, IN TERMINI DI PRODUCIBILITA’, COSTI E QUALITA’. COSA FA :

Definisce ed ottimizza il ciclo produttivo

Progetta e realizza il sistema produttivo

Definisce la logistica operativa

Ricerca la migliore soluzione negli “acquisti”

Programma e controlla la prima produzione

Garantisce il prodotto a magazzino

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Il processo di sviluppo prodotto Il processo di sviluppo prodotto è la sequenza di passi (attività) che un azienda intraprende per ideare, progettare, realizzare e commercializzare un prodotto. In alcune aziende il processo di sviluppo prodotto segue procedure ben precise, documentate e ripetibili. In altre aziende il processo è molto più casuale, disorganizzato, tanto che non si è nemmeno in grado di esprimere la sequenza delle operazioni Vantaggi di un processo di sviluppo prodotto ben definito UN PROCESSO DI SVILUPPO BEN GESTITO ASSICURA: Qualità: Le fasi del processo sono ben identificate ed è previsto un controllo al termine di ogni fase Coordinamento: Sono ben definiti i ruoli e le interazioni tra i diversi soggetti che compongono il team di sviluppo Pianificazione: Sono ben definiti i tempi di ciascuna fase e gli eventi critici al termine di ciascuna fase Gestione: È possibile il monitoraggio continuo di tutti gli eventi Documentazione La documentazione dettagliata rende possibili ottimizzazioni future. Capacità richieste ad un gruppo di sviluppo prodotto. FATTORI DETERMINANTI NELLA “SFIDA”DELLO SVILUPPO PRODOTTO Capacità di compromesso Attenzione e conoscenza delle “evoluzioni “ Leadership tecnica settoriale riconosciuta Motivazione personale Attenzione al dettaglio Capacità decisionale anche in assenza di informazioni complete Capacità di lavoro in team

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UDA3

Riflessione sul compito-progetto Breve descrizione delle attività Durante queste ore di lezione ci siamo soffermati e approfondito tutti i tipi di lavorazione orafa. Grazie a questi approfondimenti riguardanti questi tipi di lavorazioni ,abbiamo capito bene come sono formate le fasi di lavorazioni interne di una fabbrica e i ruoli che svolge ogni singola persona . Dopo aver stabilito i ruoli inerti, siamo passati a classificarli in un “organigramma” che può variare in base al numero di dipendenti e all'importanza che si da alla divisione dei ruoli. Una volta aver visto tutti questi punti siamo passati alla fase personale del progetto cioè descrivere il ruolo che vorremmo ricoprire all'interno di una azienda . Questo progetto è molto importante ,per capire e orientarsi verso il settore che uno ritiene più appropriato alle attitudini.

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Uda 4

Riflessione sul compito-progetto

Breve descrizione delle attività:

Dopo aver studiato la parte teorica di come si fa il calcolo della fattibilità di un gioiello

abbiamo avuto modo di metterla in pratica facendo il calcolo dei costi su un gioiello che

abbiamo progettato al CAD.

Abbiamo trovato i volumi e i pesi di tutti gli elementi, successivamente abbiamo trovato

i costi.

Ho scelto di inserire nel mio portfolio le attività previste in questo modulo perché

rappresentano per me un grande passo in avanti nella professione e anche perché sono

collegate ad argomenti che mi interessano molto.

Nell’eseguire questa attività penso di aver imparato a elaborare un percorso di

progettazione e analisi dei conti in un processo produttivo.

Di ciò che ho fato mi è piaciuto soprattutto riuscire ad trovare i costi di un gioielli che

ho precedentemente progettato al CAD.

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Uda 5

Riflessione sul compito-progetto

Breve descrizione delle attività: Il glossario è stato veramente un lavoro di gruppo, sono molto contenta del risultato. Nel gruppo avevamo il compito di ricercare tutti gli attrezzi di oreficeria, una volta trovate le immagini le abbiamo riportate su word e abbiamo creato un schema a griglia per poterle catalogare e scrivere il nome tradotto in inglese. È stata una bellissima esperienza e grazie a questo lavoro ho imparato molti vocaboli.

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Project word

BVLGARI gioielli

La ditta di gioiellieri italiani “Bulgari” (il marchio è invece BVLGARI) nacque a Roma nel 1884 grazie all'argentiere greco originario dei monti dell'Epiro Sotìris Voùlgaris (in greco: Σωτήρης Βούλγαρης). Famosi per i loro argenti ad inizio secolo scorso nei primi del novecento sviluppano disegni di gioielli. Il nome "Bulgari" è un adattamento del cognome del fondatore.

Breve storia La famiglia di gioiellieri Bulgari ha origine da un'antica dinastia proveniente da un piccolo villaggio dell'Epiro, Kalarites, dove il capostipite, Sotirios, produceva oggetti in argento.Sotirio decise di abbandonare l'Epiro ,arrivò in Italia, la voglia di modernità e la tradizione la rendevano ai suoi occhi un mondo nuovo. La prima tappa fu Napoli nel 1881. Grazie al suo estro ed alla magnifica fattura dei suoi oggetti, il suo successo non tardò. Un furto improvviso lo indusse a trasferirsi a Roma nel 1884, anno che ad oggi è riconosciuto come l'anno di fondazione del marchio. Con il socio, Demetrio Kremos, espose le sue creazioni all'interno di una gioielleria di via Sistina. Il successo ed il gradimento della clientela hanno permesso a Sotirio, deciso di affrontare la sua avventura imprenditoriale da solo, di aprire pochi anni dopo la sua prima boutique in Via Sistina, e nel 1895 in Via Condotti, 28. Lo storico negozio, ancor oggi simbolo del marchio, venne aperto nel 1905 al n 10. La particolare insegna del negozio fa capire come Sotirio fosse orientato verso le più moderne tecniche di marketing, chiamò il negozio” Old Curiosity Shop”. Ispirandosi al romanzo di Charles Dickens aveva intuito che ciò avrebbe determinato interesse da parte di benestanti clienti anglosassoni e nobili. Sotirio capì che il marchio non poteva rimanere limitato a creazioni in argento e pensò alla realizzazione di prodotti di qualità e preziosità maggiori. Nei primi anni del ventesimo secolo si poté notare un notevole cambiamento a partire dall'impronta delle vetrine esterne che meno affollate di oggetti davano risalto alle “nuove” creazioni. Ispirandosi a grandi gioiellieri dell’epoca, specialmente parigini, creò oggetti in platino, smeraldi, diamanti di altissima fattura e scomponibili, come collane che potevano trasformarsi in bracciali e spille.

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Uda 6 Riflessione sul compito-progetto

Breve descrizione delle attività: Dopo aver visionato il film “Blood Diamond” siamo stati divisi in gruppi, ognuno aveva il compito di documentarsi secondo le criteri richiesti. Ad esempio alcuni miei compagni dovevano fare una relazione trattando l’argomento “i bambini soldato” Io e la mia compagna Spanò Serena dovevamo documentarci sulle misure e le leggi stabilite che si sono adottate per diciamo “tamponare” questo grave problema. Dopo aver letto e impostato le relazioni le abbiamo confezionate e abbiamo cercato di renderla una relazione unica. Abbiamo avuto la possibilità di fare delle rappresentazioni,f ar capire anche agli altri ragazzi quello che abbiamo appreso durante queste ricerche e di quando il nostro giudizio riguardo ai diamanti fosse cambiato. Volevamo far capire quanta crudeltà e violenza c’è dietro a una pietruzza luccicante e cosi preziosa. Ho portato a termine questo lavoro con un buon successo. Ho scelto di inserire nel mio portfolio le attività previste in questo modulo perché rappresentano per me un grande passo in avanti nella professione e anche perché sono collegate ad argomenti che mi interessano molto.

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Quando Bulgari acquisisce Crova.

Nel 1845 Emanuele Crova apre a Solonghello Monferrato una bottega come fabbro ferraio dopo 105 anni di attività viene premiato con la medaglia d'oro della camera di commercio di Alessandria. Nel 1977, dopo 20 anni di esperienza nel settore orafo, Pier Vittorio Crova fonda con la moglie Piera ,il gruppo” Crova”. Il punto di partenza è un laboratorio nel centro storico di Valenza, fino alla metà degli anni '80 possedeva solo 3 /4 negozi e l'azienda lavorava solo ed esclusivamente per Bulgari. A fine degli anni '80 iniziarono a dedicarsi anche alla realizzazione di bracciali per orologi di alta qualità, infatti nel 1994 la ditta “Crova” apre uno stabilimento a Solonghello Monferrato ,un paesino situato a una trentina di chilometri da Valenza . Questo stabilimento ha permesso al gruppo di aumentare clienti alcuni interessati all'orologeria di alta qualità e provenienti da diverse parti del mondo. Il gruppo “Crova” è il primo caso al mondo di un’ azienda del settore orafo che ha ottenuto nel 1999 la certificazione di qualità iso 9001. Nel 2002 il gruppo Bulgari acquisisce il 50% del gruppo Crova, transizione che conferma un rapporto che durava da 25 anni .

Nel 2004 il gruppo “Crova” viene completamente acquisito dal gruppo Bulgar

“Qualità” Bulgari: un esempio da seguire.

Ogni prodotto Bulgari, un gioiello,

un orologio, un profumo o un accessorio, è un oggetto che viene controllato nei minimi dettagli, deve essere sempre coerente con la tradizione qualità Bulgari.

I gioielli Bulgari prendono “forma” attraverso un disegno, successivamente l'artigiano grazie al talento manuale e all'esperienza valuterà materiali e i colori adatti alla vestibilità dell’oggetto e alla coerenza con la tradizione e lo stile Bulgari.

Gli orologi Bulgari, dal design raffinato e dai meccanismi sofisticati, vengono severamente controllati secondo i criteri di certificazione Svizzera, garanzia di alta qualità .

Tutti gli orologi “Bulgari” vengono prodotti in Svizzera.

Al fine di garantire lo stesso livello di qualità anche i profumi sono prodotti con la stessa cura ed attenzione .

Per questo tutti i profumi vengono direttamente controllati alla “ Bulgari Parfums”.

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E ora si inizia a lavorare.

Nel periodo compreso tra l'11 di febbraio e il 27 di marzo mi è stata data la possibilità di svolgere lo stage nell' azienda “ Bulgari gioielli”, nel reparto ricerca e sviluppo .

Per meglio comprendere il processo e il ruolo del reparto di “ricerca e sviluppo” ho cercato di approfondire il significato di alcune espressioni :Ricerca e sviluppo,progettazione, produzione e obbiettivi.

Ricerca e sviluppo

“Il processo di ricerca e sviluppo” è la sequenza di passi (attività) che un azienda intraprende per ideare, progettare, realizzare e commercializzare un prodotto. In alcune aziende il processo di ricerca e sviluppo segue procedure ben precise, documentate e ripetibili. In altre aziende il processo è molto più casuale, disorganizzato, tanto che non si è nemmeno in grado di esprimere la sequenza delle operazioni

Ruolo della progettazione nello sviluppo del prodotto.

LA PROGETTAZIONE RICERCA LA MIGLIORE “RISPOSTA”,IN TERMINI DI PRODOTTO, ALLE ASPETTATIVE DEL CLIENTE : Definisce la forma del prodotto , identifica le prestazioni , disegna i componenti , ricerca le migliori soluzioni ”producibile”, valuta la “funzione “dei componenti , garantisce la migliore prestazione ,entro i limiti di costo assegnati.

Ruolo della produzione nello sviluppo del prodotto.

LA PRODUZIONE RICERCA LE MIGLIORI SOLUZIONI INDUSTRIALI, IN TERMINI DI PRODUCIBILITA’, COSTI E QUALITA’:

Definisce ed ottimizza il ciclo produttivo , progetta e realizza il sistema produttivo, definisce la logistica operativa , ricerca la migliore soluzione negli “acquisti”, programma e controlla la prima produzione, garantisce il prodotto a magazzino

Un processo di sviluppo ben gestito assicura al raggiungimento di fondamentali obbiettivi.

Attraverso la “qualità”, le fasi del processo sono ben identificate ed è previsto un controllo al termine di ogni fase Coordinamento: vengono ben definiti i ruoli e le interazioni tra i diversi soggetti che compongono il team di sviluppo. Durante la “pianificazione” vengono definiti i tempi di ciascuna fase e gli eventuali eventi critici al termine di ciascuna fase. Con il termine “Gestione” si vuole indicare il monitoraggio continuo di tutti gli eventi. La ”Documentazione” dettagliata rende possibili “ottimizzazioni” future.

Capacità richieste ad un gruppo di sviluppo del prodotto.

FATTORI DETERMINANTI NELLA “SFIDA”DELLO SVILUPPO PRODOTTO

La capacità di compromesso, l’attenzione e la conoscenza delle “evoluzioni “, una leadership tecnica settoriale riconosciuta ,la motivazione personale, l’attenzione al dettaglio, la capacità decisionale anche in assenza di informazioni complete.

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Mettiamo in pratica quello che stiamo imparando.

Durante la prima settimana sono stata affiancata da un tutor, mi è stato mostrato il laboratorio, con i macchinari, i modelli in resina e gli oggetti in microfusione .

Ho visitato il “reparto gomme”, ho compreso come si imposta un modello a una staffa, come deve essere posizionato il piantone di un modello per fare in modo che la gomma,

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e successivamente le cere, abbiano il giusto spessore e non si evidenzino bolle. Ho avuto la possibilità di provare a fare le “gomme siliconiche a freddo”, di vedere come si tagliano e come si registrano.

Mi sono molto divertita, ho imparato nuove tecniche, soprattutto a non sottovalutare il ruolo importante sia del gommista che del cerista. Dopo avermi mostrato i metodi di lavorazione mi sono stati dati degli oggetti in oro da testare. Mi sono stati dati vari modelli di anelli, il primo era un anello in oro bianco, dovevo smerigliare il gambo con la carta smeriglio, prima con la 400 e poi con la 600. Dopo aver smerigliato il gambo e “portato a misura” mandrinandolo, ho adattato la “testa”,si trattava di un medaglione piatto all'interno del quale si incastrava una medaglia in onice.

Nel secondo lavoro ho trovato difficoltà e ho dovuto dedicargli più tempo.

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Con le indicazioni del mio tutor aziendale ho iniziato a “smerigliare” con la carta 400, essendo grezza si riesce a togliere eventuali sdoppiature, ho controllato la rotondità del gambo e la presenza di eventuali difetti come” bavette” e “pori”, che possono formarsi a causa della fusione. Successivamente ho spiantonato i pavè, li ho adattati al gambo, controllati più volte e ho tolto i pori utilizzando il laser.

Il laser è uno strumento molto utile, risolve molti problemi, permette di vedere i pori 10 volte più grandi, essendo dotato di un ingrandimento. Per togliere i pori bisogna appoggiare un filo di metallo come l'oro ,argento o alpacca sull'oggetto, mirare con l’obbiettivo la parte interessata, laserare il filo per fare in modo che questo si fonda con l'oggetto e copra i pori.

Sistemato e smerigliato le parti “sporate” ho mandato l'anello e i suoi componenti a incassare e successivamente al reparto dei “saldatori” a forno.

Questo metodo di saldatura non è adottato da tutte le aziende anzi, credo che la “Bulgari” sia una delle pochissime aziende orafe valenzane che utilizzano questa tecnica, se non l'unica. L'oggetto viene assemblato e legato con il fil di ferro per fare in modo che non si muova e che tutti i componenti siamo aderenti tra loro e inserire nelle parti da saldare una pasta particolare che ha questo scopo. L’oggetto è stato inserito nel forno e con il calore la pasta si è sciolta e ha saldato l'oggetto. Questo è un ottimo metodo perchè a differenza della tecnica della saldatura con il fiammino, rende l'oggetto molto più pulito, quasi non si vede la saldatura. Nella ditta ho potuto fare nuove esperienze, utilizzare per esempio metalli preziosi come l’oro bianco, oro giallo e oro rosa.

immagina pubblicizzata su internet

Anello Bulgari:girevoli in oro rosso e onice .

Ho riscontrato molta difficoltà nella lavorazione del palladio. Il difetto maggiore del palladio puro è la sua morbidezza, risulta un metallo pastoso, infatti quando ho marchiato il gambo si sono formate delle ammaccature molto evidenti che per fortuna sono riuscita a sistemare, grazie al consiglio del mio tutor.

I procedimenti utilizzati per preparare questo anello sono stati molti, comunque con pazienza sono riuscita a portarli a termine .

Inizialmente ho smerigliato l'interno del gambo con la carta 600, essendo il palladio un metallo molto morbido con una carta smeriglio più grezza avrei rischiavo di consumare

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troppo metallo, di avere un gambo troppo sottile, successivamente l'ho” mandrinato” cercando di dargli una bella rotondità e l'ho portato alla misura giusta. Dopo aver controllato tutte le misure dei gambi, li ho smerigliati esternamente. Ho smerigliato il tondino con la scritta “Bulgari”, prima utilizzando un passacarta con la carta smeriglio al 600 e ho spianato la parte piatta su una tavola con la carta smeriglio, sempre al 600.

Ho successivamente aiutato un collega a fare dei test su dei modelli di anelli rivisti.

Anello pubblicizzato su internet . Anello Bulgari:”Parentesi”

Realizzare questo anello è stato molto interessante e divertente.

Mi è sembrato quasi di completare un puzzle, tutti i componenti dovevano combaciare perfettamente, anche un minimo difetto si sarebbe notato. Questo anello ha all'interno una mola che permette all'anello terminato di adattarsi al dito. I componenti vendono prima spazzolati con uno spazzolino di ferro e poi smerigliati con un dischetto speciale chiamato “dischetto sfrangettato”. Si chiama così perché sui bordi del dischetto vengono farti dei taglietti, che permettono di smerigliare oggetti anche un po’ arrotondati.

Finito di smerigliarli bisognava adattarli alla molla.

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In questa azienda viene organizzato il corso di “formazione” per la “Sicurezza sul luogo di lavoro”.

Molto interessante è stata la lezione relativa alla sicurezza sul posto di lavoro.

E’ stato spiegato il corretto uso dei macchinari, dei prodotti chimici, si è parlato di allarmi e uscite antincendio.

Ho imparato molto su come leggere i cartelli dei macchinari, le etichette dei prodotti chimici, differenziare i prodotti dannosi da quelli prodotti altamente tossici, le nozioni di primo soccorso . Alcuni macchinari hanno dei cartelli con scritto che possono essere dannosi per chi porta il pacemaker, altri sono dannosi per le donne in gravidanza perchè le vibrazioni di alcuni macchinari, compreso il trapano a colonna può causare danni al bambino. Tutte cose utili e interessanti che hanno catturato sicuramente la mia attenzione.

A questo punto il tutor d’azienda mi ha dato da preparare due anelli entrambi in oro bianco. uno con una pietra centrale molto vistosa e uno decisamente più semplice.

immagine anello pubblicizzata su internet. Anello “Bulgari” in oro bianco.

Questo anello è stato abbastanza semplice da realizzare anche perchè tutti i componenti non avevano particolari difetti da sistemare, come prima cosa ho controllato che il gambo fosse a “misura”, l'ho smerigliato internamente con la carta smeriglio al 600, ho smerigliato con un dischetto gli elementi che una volta incassati dovevano essere saldati.

L'ultimo anello che ho preparato è stato un anello della linea parentesi.

Anello in oro bianco abbastanza semplice, era necessario smerigliare il gambo con la carta smeriglio al 400 e poi al 600, portarlo a misura e poi saldare un bordino precedentemente adattato perfettamente al gambo , e cercando di mantenere lo stesso filo di luce su tutto il bordino.

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Nel corso dello stage il Project Word ,si è modificato

Mi è stata data la possibilità di realizzare un mio progetto che poi successivamente abbiamo deciso che poteva essere il progetto da presentare al concorso “Il filo d'oro”.

Primo disegno della struttura base del progetto

Ho realizzato questo progetto da sola con la consulenza dei modellisti.

Il progetto era la realizzazione di un globo di fili posizionate come parallele e

meridiane.

Per realizzarlo ho preparato dei cerchietti di filo, li ho saldati, mandrinati per renderli

quanto

più possibile perfettamente rotondi

Il primo cerchio è stato la prima “meridiana”, ho realizzato altri cerchietti di varie

misure cioè “le parallele”, ho fatto degli “incrani” per incastrarli tra loro.

Ho misurato la prima meridiana e l'ho moltiplicata per 3,14(Pi greco), così facendo ho

trovato la misura perfetta per realizzare le altre meridiane. Ho saldato i cerchietti, li ho

segati a metà per poi posizionarli e puntarli al laser e poterli “saldare a fiamma”.

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Per rendere più reale in mio globo ho disegnato su una lastra in alpacca spessa al100

segato l'Italia baciata dal sole.

Ho pensato di dare movimento al mio pezzo, volevo che il globo girasse come il mappamondo, così con la consulenza dei modellisti siamo arrivati alla conclusione che la miglior soluzione fosse l' inserire delle coppette nei poli e poi fare un foro dove successivamente dovevo inserire un filo della misura del foro, saldarlo e tagliarlo a misura giusta.

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Doveva inoltre avere un sostegno esterno per poterlo impernare e farlo girare Purtroppo non sono riuscita a finirlo in tempo in azienda ma ho comunque terminato il progetto a scuola .

Inizialmente si era pensato di fare un ciondolo ma alla fine mi è stato consigliato di fare

un anello.

Per realizzare il gambo dell'anello ho pensato di utilizzare un filo un po’ più spesso e ho cercato una forma, che indossata, permettesse di fare risaltare di più il globo. Sono stata supportata dal mio insegnante. La realizzazione di questo anello ha richiesto impegno e molta attenzione. Non credevo di “farcela”, di riuscire a trovare soluzioni ai problemi che sono sorti nel realizzare soprattutto la struttura del globo ma sono riuscita a raggiungere l’obbiettivo che mi ero prefissata, questo è stato per me una grande soddisfazione.

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Portfolio

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Hobby Mi piace ascoltare la musica, disegnare e creare gioielli . Grazie all’arte mi rilasso, esprimendo ciò che ho dentro, sensazione ed emozioni. Desideri e progetti Nella mia vita desidero avere una famiglia unita ,amare con tutto il cuore.

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Visita alla fiera “Valenza Gioielli” Il giorno 30-10-12 noi studenti della scuola “ FOR.AL ” abbiamo avuto la possibilità di visitare la fiera orafa di Valenza ,la professoressa Battistella il giorno prima della fiera ci ha lasciato la “consegna” scrivere una relazione ,conoscere i materiali utilizzati dai gioielli esaminati . Appena siamo arrivati e siamo entrati nel padiglione espositivo siamo stati divisi in gruppi in base al tema che ci era stato assegnato in precedenza della professoressa Battistella Un gioiello che mi ha colpito è un ciondolo che rappresentava un gufo, era semplice e molto raffinato era stato realizzato in oro bianco e incassato con pietre blu opaco, può essere utilizzato come anello, orecchini e bracciale. Un altro gioiello che ha attirato la mia attenzione è stato un orecchino elegante e semplice in stile floreale, composto da un filo non molto sottile di rame lucido con delle foglie ed incassato con i brillantini . Il gioiello che ho ritenuto molto è stato un ciondolo di “Gemtique” realizzato in oro bianco e traforato e incassato tra pietre miste cioè ametista ,topazio turchese e brillanti raffigurava due farfalline . Ho ammirato la collezione che si chiama “Oro-trend” di alta gioielleria valeziana ,ha attirato la mia attenzione soprattutto una spilla a forma di una rosa traforata e incassata con pietre topazio rosa e brillanti e pave’ realizzata il oro bianco :si inserisce nello” stile floreale “.

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RELAZIONE Il Naturalismo è una corrente basata sull’ arte, che nacque in Francia poi diffuse in tutta Europa alla fine dell’ Ottocento ,che interesso le arte figurative e arti applicate. Si configuro come stile ad ampio che abbracciava i più disparati campi architettura design d’ interni gioielleria, il movimento trae le origini dall’ ideologia estetica . Una delle caratteristiche che più importante dello stile è l ispirazione alla natura di cui studia gli elementi strutturali traducendoli in una linea dinamica e ondulata con tratto “a frusta”. Semplice figure sembravano prendere vita e evolversi naturalmente in forme simili alle piante e fiori . Per i primi due secoli l'accento fu posto sulle gemme, specialmente sul diamante, e il gioielliere o l'orafo si occupavano principalmente di incastonare pietre, per un loro vantaggio puramente economico. Ma ora stava nascendo un tipo di gioielleria completamente differente, motivato più da un'artista-designer che da un gioielliere in sola qualità di incastonatore di pietre preziose. Nella maggior parte delle opere di quel periodo le pietre preziose retrocessero in un secondo piano. I diamanti furono per lo più utilizzati con un ruolo secondario, accostati a materiali meno noti come il vetro, l'avorio e il corno. A questo punto io ho scelto il tema “Nature Illussion”, ed ho cominciato ad realizzare dei schizzi che rappresentano un movimento floreale .Tutto questo lavoro del bozzetto ho cominciato ad approfondire un orecchino audace che ha scelto la docente. E’ caratterizzato materialmente oro , bombato traforato collocato con dei fili d’ oro ,catenine e incassato con brillanti. Nel periodo successivo, ho creato un disegno sempre lo stesso tema un bracciale tutto a filo materialmente oro bianco e incassato tra le pietre ( rubini e brillanti) che rappresenta una medusa che abbraccia il polso .Questo bracciale per me e stato importante e l’oggetto rappresenta me e le mie origini .

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CHE RUOLO VORRESTI AVERE ALL’INTERNO DI UN’ AZIENDA ORAFA? Settore: banco orafo (artigiano) Sono una ragazza di 19 anni neodiplomata in ambito orafo con i voti medi ( 7;8) , con ipocausa bilaterale di origine neurosensoriale. Ho frequentato il corso inglese , possiedo la patente europea cad. Sono in fase di studio per quanto riguarda il programma Rhinoceros 4.0, fin ora con buoni risultati. Buona manualità per quanto riguarda il lavoro al banco come orefice .In futuro vorrei fare un mestiere che sia soprattutto manuale come artigiano orafo, modellazione in cera, incassatore di pietre preziose. Spero che questa esperienza lavorativa mi darà tante soddisfazioni. Grazie per la vostra disponibilità Distinti saluti

OPERAI/E ORAFI DA BANCO • NECESSARIA ESPERIENZA RECENTE NELLA MANSIONE - AUTONOMIA LAVORATIVA, SERIETA', DINAMISMO ORAFO DA BANCO: L'orafo è in grado di progettare e fabbricare, con competenza ed entro le scadenze previste, gioielli e altri oggetti in metalli nobili. Attenendosi alle direttive di lavoro, svolge le seguenti attività:- elaborazione di progetti per la sagomatura e la realizzazione di gioielli e oggetti su scala conforme all'originale, lettura ed interpretazione di disegni, piani e istruzioni tecniche e loro trasposizione sul materiale. - scelta e utilizzazione di utensili e macchine per la lavorazione di metalli nobili. - fabbricazione di gioielli e altri oggetti tramite lavorazione del metallo (sagomatura a freddo) e giunzione delle singole parti tramite saldatura, fusione, incollatura. - fabbricazione di montature per pietre preziose. - levigatura, trattamento con acidi, smaltatura e incisione di gioielli - esecuzione di lavori semplici di riparazione e manutenzione di attrezzi e macchine per la lavorazione di metalli nobili - registrazione dei dati tecnici relativi al processo lavorativo e ai risultati.

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Il mio portfolio

Tecnico delle

lavorazioni artistiche

INDICE

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Sezione personale • Curriculum vitae in formato europeo • La mia storia scolastica e formativa

La mia storia lavorativa e/o di stage / tirocinio • Autovalutazione delle caratteristiche personali agite nel corso

Sezione orientativa • Descrizione del profilo • Progetto personale • Piano di azione

Sezione professionalità • Presentazione del compito-progetto • Scheda di assegnazione del compito • Riflessione sul compito-progetto • Rubrica di valutazione del compito-progetto • Autovalutazione del comportamento

Sezione Project Work - Idea progetto / Significatività per la figura del tecnico - Contesto (analisi del territorio e della singola azienda) - Innovazione ( per l’azienda, per il destinatario finale, per il cfp) e Economicità - Valutazione - Documentazione e Riflessione

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La mia storia lavorativa Nel 2007 mi sono iscritta nella scuola ISA Giarre (Catania) facendo esperienze di laboratorio con smalto, sbalzo cesello e al banco. Al terzo anno ho conseguito la qualifica di maestro d’arte , fino al diploma di Maestro d’Arte Applicata, sezione arte dei metalli ed oreficeria 2011/2012. Le mie prime difficoltà sono iniziate dal primo anno con il disegno geometrico e disegno professionale con il passare del tempo ho affrontato e superato le difficoltà iniziali con l’ aiuto dei docenti . Nei mesi estivi frequentato un laboratorio di riparazioni presso la gioielleria “Guglielmino” a Giarre per fare pratica . Mi sono trasferita a Valenza per avere la possibilità di studiare quello che mi piace per avere in futuro delle opportunità lavorative . Io spero che di avere e dare nuove soddisfazione e per i sacrifici che sto facendo. Con la scuola non ho mai fatto esperienze di lavoro o stage. un amico di famiglia mi ha ospitato nella gioielleria per fare nuove esperienze ed affinare la manualità. al banco orafo ho fatto delle riparazioni su manufatti in oro, ho inciso i nomi nelle fedi nuziali. per la prima volta ho svolto uno stage in una fabbrica artigiana, presso “ Battistella gioielli” ho iniziato a lavorare con gli anelli a contorno a mettere le punte, a saldare. tutti questi passaggi sono fondamentali per la manualità e l’ allenamento con gli strumenti. ho costruito le bastine in metallo partendo dalla lastra e prendendo le misure delle pietre. tutto questo lavoro artigianale è molto complesso, ma è importante apprendere le tecniche tradizionali.

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Elementi da osservare Esito Motivazione

Motivazione all’apprendimento

□Molto motivato X Abbastanza motivato □Poco motivato

Comprensione dei compiti affidati

□Si X Abbastanza □Poco

Capacità di riflessione □Si X Abbastanza □Poco □No

Essere propositivo/a □Si X Abbastanza □Poco

Puntualità X Sempre puntuale □Quasi sempre puntuale □Poco puntuale

Rispetto verso i colleghi di corso

X Sempre rispettoso □Quasi sempre rispettoso □Poco rispettoso □Non rispettoso

Collaborazione con i colleghi di corso

X Sempre collaborativo □Quasi sempre collaborativo □Poco collaborativo

Pulizia e cura degli ambienti □Si X Abbastanza □Poco □No

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Pulizia e cura degli strumenti □Si X Abbastanza □Poco □No

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Profilo professionale

Denominazione Profilo professionale

TECNICO LAVORAZIONE ARTISTICHE

Descrizione sintetica delle competenze tecniche e delle caratteristiche personali collegate al profilo professionale:

Competenze Professionali Caratteristiche personali

Progettazione di gioielli disegnati a mano libera.

Molto precisa anche con l’uso degli strumenti

Laboratorio orafo Sto imparando nuove tecniche

Lavorazione a filo Abbastanza precisa

Lavorazione al cad Mi piace la progettazione con il software Rhinoceros 4.0

Lingua Inglese Ho una conoscenza di base della lingua straniera

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Il mio piano d’azione Obiettivo: Dopo la scuola sarò disponibile e disposta a lavorare in una fabbrica artigianale , mi piacerebbe lavorare tutti giorni e voglio rappresentare le mie opere artigianale orafa se mi sarà data l’opportunità. Il mio progetto professionale Obiettivo: In questo momento voglio studiare e apprendere tutte le tecniche e le lavorazioni poi se avrò l’opportunità di lavorare ,vorrei anche mantenermi economicamente da sola. Voglio crearmi un futuro qui e stabilirmi qui se avrò le possibilità. Le “attitudini” e gli “interessi” che metterai in gioco saranno… A me piace molto questo lavoro perchè è creativo e ti aiuta ad esprimere te stesso. Credo che metterò in gioco tutta me stessa e mi impegnerò a realizzare il mio progetto lavorativo. Perché (motivazioni personali per la realizzazione del progetto) Il progetto per me è importante per costruirmi un futuro in questo settore e darò il meglio di me stessa. Le “opportunità” da non lasciarmi sfuggire saranno Questa scuola offre molte possibilità di lavoro da non lascarsi sfuggire e molti corsi di specializzazione che e opportuno seguire per un futuro migliore. Nella vita ci sono sempre degli ostacoli e bisogna superarli parlandone con qualcuno o tenere duro e rimboccarsi le maniche e andando avanti.

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Project work BREVE STORIA DELL’AZIENDA: La ditta Battistella s.r.l si distingue per la produzione di gioielli curati e raffinati, dove il “Made in Italy” si conferma ancora una volta sinonimo di qualità e stile. Tipologia di prodotto realizzato in azienda : La tradizione orafa valenzana da noi è evidente del pezzo unico ,alla produzione in serie di gioielli in montatura ,le nostre creazione vengono realizzate con il massimo impegno e cura dalle mani di esperti orafi mantenendo inalterata la lavorazione a lastra a filo. Numeri addetti: 6 Se ci sono più reparti, specificare quali : reparto di pulitura, reparto di gomme, reparto di microfusione e reparto di orefice L’ azienda produce per conto terzi

Settimana 1 Ho svolto lo stage presso la ditta Battistella , una fabbrica artigianale si distingue per la produzione di gioielli curati e raffinati, in questa ditta il “Made in Italy” si conferma ancora una volta sinonimo di qualità e stile. Ho iniziato a lavorare al “banco orefice”, ho cominciato a tagliare il piantone dell’oggetto di un anello a contorno ,limare, passare la carta nel contorno dell’ oggetto, infine lo traforato nei buchi. Successivamente ho continuato la lavorazione a filo sugli anelli a contorno. Ho sistemato le punte centrali e per la prima volta ho provato e imparato a saldare . I passaggi successivi sono stati di rifinitura del pezzo :lo pulito la saldatura, l’ ho aperto i buchi e lucidato.

Settimana 2 Ho successivamente posizionato le testine in cere , e i fili che contornano le pietre dell’ oggetto, lo creando così il “cestino” vero e proprio. Ho successivamente fissato i fili con il gesso e infine , ho tolto la cera, e saldato i fili. Ho tolto il gesso e ho proceduto all’ operazione di imbianchimento. Ho messo le testine sul mastice e ho iniziato a” girare” e tagliare i fili all’ altezza che mi occorreva per realizzare il cestino. Ho tolto il mastice e ho saldato una cerniera per fissare i fili al centro. La “testina” era così ultimata ,il ora avrei dovuto “ piazzare” il gambo .

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Settimana 3 Terminati i primi passaggi ,il mio tutor mi ha insegnato a realizzare le “bastine” per incassare le pietre. Ho squadrato un pezzo di lastra d’ oro basandosi sulla misura delle pietre ho proseguito dando la forma (ovale ,ottagono, goccia) e la dimensione. E’ un lavoro che viene svolto con seghetto e lima e richiede precisione allenamento.

Settimana 4 A metà stage ho iniziato il mio project work, il mio “ capolavoro” . Mi sono ispirata alle linee geometriche in particolare al cerchio , e ho disegnato un ciondolo composto da 3 cerchi di materiali diversi ho usato ottone e alpacca in filo di diversi spessori ,dal 2mm a 0,50mm ho creato i vari cerchi che servivano per la realizzazione del ciondolo. Ho iniziato utilizzando un filo molto spesso l’ho riscaldato, attraverso le varie” tratte della trafila” lo raggiunto lo spessore che mi servivano.

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Settimana 5 Successivamente ho ridotto lo spessore dei fili da 1.60mm a 0,60 mm e li ho saldati. A questo punto ho realizzato la “contro maglia” con anellini di alpacca di varie carature : 0.25; 0.20; 0.15 ; 0.10 ; 0.07 li ho saldati .

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Settimana 6 Successivamente ho posizionato sulla cera di anellini e con i fili spessori da( 0.90 a 0.80) ho realizzato i griff , infine ho aggiunto il gesso attorno e saldato. Ho proseguito con l’impernatura mediante un filo che fo fatto passare negli anelli e fermato con una pallina spessa 0.50mm. Nel retro della “contro maglia” ho preparato un filo con bordino di spessore 0.95 saldato con una cerniera e posizionato l’ ultima biglierina di griff .

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Questi oggetti parteciperanno al concorso” Il filo d’ oro” IV edizione. ASPETTI POSITIVI Confronto del mondo di studio al mondo professionale. Liberta nel lavoro con un ottimo controllo CRITICITA’ RISCONTRATE Nuovo mondo di lavoro con piccola esperienza personale, tempo troppo corto di lavoro ALTRO Ho potuto superare la maggior parte di miei difficoltà