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IL DISEGNO DELLA STORIA | Lucia KRASOVEC LUCAS | Paolo DEBERTOLIS | Senad HODOVIĆ | Goran ANTONIC | Italia & Bosnia I Herzegovina ©2011

IL DISEGNO DELLA STORIA

Lucia KRASOVEC LUCAS | DiAP, Facoltà di Architettura e Società, Politecnico di Milano, IPaolo DEBERTOLIS | Dip. Univ. Clinico di Biomedicina, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Trieste, I

Senad HODOVIĆ | Direktor Local Museum, Visoko, BIH Goran ANTONIC | Local Museum, Visoko, BIH


Altri paesaggi molte storie

Visoko conta circa 17.000 abitanti, si trova sulla strada che unisce Zenica a Sarajevo sulle sponde del fiume Bosna, alla confluenza con il Fojnicka. La regione circostante la città conta circa 46.000 abitanti; amministrativamente fa parte del Cantone di Zenica-Doboj della Federazione di Bosnia Erzegovina

Con la costruzione di un castello, sulla sommità della collina prospiciente, e con lo sviluppo del borgo, la cittadella medievale di Visoko visse l’avvicendarsi dei vari regni balcanici e del dominio ottomano.


La ricerca in corso interessa l’ambito territoriale di Visoko, cittàsituata nella parte centrale della Bosnia I Herzegovina a circa 30 km nord di Sarajevo, dove si sta avviando un progetto di studio interdisciplinare in collaborazione con l’Università di Trieste, il Politecnico di Milano e il Museo della città di Visoko. .


Obiettivi

Recupero della storia attraverso la valorizzazione delle sue tracce taangibili

Conservazione della memoria storica collettiva

Innescare processi virtuosi per lo sviluppo ambientale e umano


Studio antropologico della popolazione

in relazione all’urbanistica ed al territorio

[Paolo Debertolis]


• cosa sono gli stećak?

• il fattore storico temporale dei luoghi ritmato dalla presenza degli stećak

• la simbologia pagana scolpita sugli stećaknon presenta legami diretti con il linguaggio grafico delle religioni presenti sul territorio, la cristiana e la musulmana


Stećak presente nella foresta di Gornji Bakići nel comune di Olovo con simbologia escusivamente pagana


Schematizzazione della simbologia presente su lo stećak di Gornji Bakići


Tomba della scacchiera della Civiltà Nuragica in Sardegna (Neolitico)


• Trattandosi di steli non è possibile una datazione precisa

• Bisogna basarsi su altri parametri per valutare l’epoca del manufatto e la sua contestualizzazione in rapporto al territorio

• L’evidenza di resti organici nelle immediate vicinanze possono farci comprendere il loro legame con il territorio (Carbonio 14)


Datazione dei resti ritrovati valutati con il Carbonio 14

• Attualmente anche il nostro gruppo di ricerca sta effettuando analisi di questo tipo con la tecnica del radiocarbonio presso l’Accademia Nazionale Scientifica Ungherese a Debrecen (Ungheria) all’Istituto di Fisica Nucleare (ATOMKI)


• Nei pressi della località di Radovici nella Valle di Visoko lo sviluppo urbano ha richiesto la costruzione di una strada che ha attraversato un sito ricco di stećak

• Alcuni di essi (regolarmente orientati a nord) sono stati spostati dalla loro sede originale e posti a lato dell’entrata di una fabbrica situata nelle vicinanze

• Ma sono anche emersi resti umani in parte rimossi ed in parte che continuano ad emergere dalla scarpata a lato della strada

Un esempio del rapporto tra nuova urbanizzazione e del territorio


Lo scheletro di Radovici

• La datazione al radiocarbonio ha indicato un’età media di 310 anni (+-40aa) (ATOMKI)

• Ciò indica che il sito considerato sacro sin dall’antichità è stato usato come cimitero dalla popolazione non musulmana fino al 1700


[Lucia Krasovec Lucas]

Proiezione video

Dobro došli

Territorio Paesaggio Architettura


L’interesse della ricerca è rivolto, in questa fase, principalmente agli stećak, oggetti scultorei di presunta epoca medioevale, dove alcuni hanno probabilmente origini molto più lontane, con forme diverse a tema religioso e votivo, che hanno assunto il ruolo di simbolo e presupposto per questo studio che mira alla comprensione dell’evoluzione di quel territorio.


L’obiettivo della ricerca, in questa prima fase, èfondamentalmente quello di individuare, catalogare e pubblicare gli stećak, al fine di costruire un archivio informatico dinamico degli stessi e del territorio, propedeutico quindi alla loro conservazione e supporto per comprendere la struttura e il genius loci del sito, per diventare elemento principale di riferimento per il ridisegno urbano della città e del paesaggio.


Nella prima fase si andrà ad effettuare il rilievo e la rappresentazione grafica degli stećak presenti nell’area piùprossima di Visoko. Questa attività porterà alla conoscenza concreta di questi elementi, che verranno mappati con sistema GPS e rilevati puntualmente, e attraverso la loro datazione verranno ampliate le conoscenze storiche e culturali delle popolazioni precedenti, al fine di rendere accessibili e riconoscibili questi "micro paesaggi", facilitandone l'accesso e, soprattutto, la comprensione e la lettura, la conservazione e la valorizzazione. È già stata attivata l’acquisizione documentale con videoriprese dei siti e degli stećak, il rilievo fotografico e la loro collocazione georeferenziata.


Il progetto prevede la fase di "esplorazione" del territorio e delle sue memorie, alla ricerca degli elementi naturali caratteristici e dei suoi manufatti più rappresentativi.E' necessario sin da subito il coinvolgimento della popolazione residente e dei soggetti depositari della "memoria" dei luoghi e delle tradizioni, che potranno fornire il necessario supporto alle fasi di indagine e catalogazione delle testimonianze presenti.


Sul territorio rimangono una serie di segni indelebili dispersi, alcuni facilmente identificabili e riconoscibili, altri che necessitano invece di più attenzione per essere colti ed interpretati.Alcuni degli elementi censiti potranno divenire oggetto di interventi di ripristino e valorizzazione, affiancando in molti casi alla funzione di conservazione e "risveglio" della memoria dei luoghi, anche nuove funzionalitàattribuibili ai manufatti ed alle opere realizzate in passato.

SVILUPPO LOCALE


Gli obiettivi importanti del progetto sono non solo la conservazione e la valorizzazione degli stećak, elementi tipici del paesaggio, ma anche offrire occasioni diverse ed innovative di avvicinamento all'ambiente e al paesaggio rurale conosciuto, riducendo il crescente "scollamento" fra il territorio e la popolazione residente.

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