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A ll’interno del giornale troverete un supplemento dedicato alla raccolta dei rifiuti che introdurremo nel mese di novembre in accordo con gestione Ambiente e se le condizioni sanitarie consentiranno di effet- tuare tutti i passaggi propedeutici all’avvio del servizio. Gli obiettivi sono noti: ridurre la produzione com- plessiva di rifiuti; aumentare la percentuale dei materiali raccolti e riciclati; migliorare la quali- tà dei materiali raccolti; agevolare l’impegno a carico degli utenti; contenere l’aumento dei costi; salvaguardare l’ambiente. È necessario che si com- prenda sino in fondo che solo la riduzione dell’in- differenziato, ovvero la frazione che non si può in nessun modo riciclare, sarà direttamente proporzionale a quella delle discariche. La raccolta differenziata porta a porta è un segno di civiltà su cui è inutile stare a discutere e il porta a porta dà i ri- sultati migliori. Può essere perfezionata ma è l’unico metodo che sta dando ottimi risultati. Già introdotta nei pae- si accanto al nostro, in corso di avvio nella città di Tortona, dopo una fase di adattamento, è ora una prassi. La collaborazione di ogni cittadino e l’abitu- dine che presto ci faremo sarà fondamentale. Sapremo fare bene, ne sono convinto. Luglio 2020 - numero 7 - Iscr. Tribunale di Alessandria n. 25/2014 del 21.01.2014 - on-line: www.comune.castelnuovoscrivia.al.it Mensile di informazione del Comune di Castelnuovo Scrivia - Direttore responsabile: Gianni Tagliani - Stampa: Tipografia Fadia Soc. Coop. il della Bassa Valle Scrivia E-Distribuzione, Banca d’Italia e Banco BPM rispondono a palazzo Centurione N el mese scorso il Sindaco, Gianni Tagliani, aveva in- viato due lettere di sollecito con la richiesta di chia- rimenti per una serie di disservizi. La prima alla Banca d’Italia nella quale si chiedeva di intervenire per la chiusu- ra temporanea del Banco BPM in piazza. Si sottolineava che il disagio lamentato dagli utenti era elevato perché non avevano più uno sportello di riferimento in zona e il suggerimento, dato dallo stesso Banco BPM, di servirsi dell’agenzia di Voghera e di Casei Gerola era in palese violazione del Decreto sulla migrazione tra le regioni. La Banca d’Italia inviò una diffida al Banco BPM con la ri- chiesta di ulteriori chiarimenti e dal 25 giugno l’agenzia di Castelnuovo Scrivia è stata riaperta. Altre sono ancora chiuse. Successivamente il Banco BPM, nel comunicare l’apertura, invia alla Banca d’Italia e al Sindaco una lettera in cui precisa che “siamo spiacenti per il disagio vissuto dalla comunità ma Le rappresentiamo che l’obbiettivo principale del nostro Istituto è sempre stato quello di garantire la sicurezza di clienti e dipendenti. Per questo motivo abbiamo dovuto assumere le misure precauzio- nali e restrittive necessarie a rendere minimi i rischi per la salute di tutti”. “Le motivazioni della Banca, obiettivamente, sono risibili ma l’obiettivo della riapertura è stato raggiunto e questo ci soddisfa”, dice Tagliani. Sui disservizi in paese per continui cali di tensione una seconda diffida è partita nei confronti di E-Distribu- zione con l’interessamento della Prefettura. Si sa che una vecchia linea passa sotto il paese e la ricerca dei guasti non è così semplice. Tuttavia - dice il Sindaco - si  sono visti per almeno una decina di giorni gli operai al lavoro nel nostro paese e dalla società è arrivata una comunicazione in cui si precisa che “facendo rife- rimento alla sua comunicazione e ai colloqui telefonici intercorsi nel frattempo con i tecnici della nostra Unità Operativa di Alessandria Nord sia con la vostra spett. le Amministrazione che con la Prefettura di Alessan- dria, le confermiamo che le problematiche sono state risolte con l’effettuazione di lavori sui nostri impianti terminati il 13 giugno”. Il “Nido” è aperto: l’impegno del Comune e delle operatrici Un mese di luglio insolito per i piccoli che frequentano la struttura riaperta dopo la pandemia Era il 1970 e vi raccontiamo cosa accadde 50 anni fa L’inaugurazione delle scuole medie, la politica, la Scrivia e Pierangelo Soldini Il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti sarà in vigore da novembre Il supplemento all’interno Era fallita la ditta: mezzo milione di euro dalla Regione Riassegnato l’appalto per la Casa della Salute Consegnati al Consorzio CEAM di Casale Monferrato i nuovi lavori per la ristrutturazione completa dell’edificio che ospita il distretto

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All’interno del giornale troverete un supplemento dedicato alla

raccolta dei rifiuti che introdurremo nel mese di novembre in accordo con gestione Ambiente e se le condizioni sanitarie consentiranno di effet-tuare tutti i passaggi propedeutici all’avvio del servizio.Gli obiettivi sono noti: ridurre la produzione com-plessiva di rifiuti; aumentare la percentuale dei materiali raccolti e riciclati; migliorare la quali-tà dei materiali raccolti; agevolare l’impegno a carico degli utenti; contenere l’aumento dei costi; salvaguardare l’ambiente. È necessario che si com-prenda sino in fondo che solo la riduzione dell’in-

differenziato, ovvero la frazione che non si può in nessun modo riciclare, sarà direttamente proporzionale a quella delle discariche. La raccolta differenziata porta a porta è un segno di civiltà su cui è inutile stare a discutere e il porta a porta dà i ri-sultati migliori.

Può essere perfezionata ma è l’unico metodo che sta dando ottimi risultati. Già introdotta nei pae-si accanto al nostro, in corso di avvio nella città di Tortona, dopo una fase di adattamento, è ora una prassi. La collaborazione di ogni cittadino e l’abitu-dine che presto ci faremo sarà fondamentale.Sapremo fare bene, ne sono convinto.

Luglio 2020 - numero 7 - Iscr. Tribunale di Alessandria n. 25/2014 del 21.01.2014 - on-line: www.comune.castelnuovoscrivia.al.it

Mensile di informazione del Comune di Castelnuovo Scrivia - Direttore responsabile: Gianni Tagliani - Stampa: Tipografia Fadia Soc. Coop.

il della Bassa Valle Scrivia

E-Distribuzione,Banca d’Italia eBanco BPM rispondono a palazzo Centurione

Nel mese scorso il Sindaco, Gianni Tagliani, aveva in-viato due lettere di sollecito con la richiesta di chia-

rimenti per una serie di disservizi. La prima alla Banca d’Italia nella quale si chiedeva di intervenire per la chiusu-ra temporanea del Banco BPM in piazza. Si sottolineava che il disagio lamentato dagli utenti era elevato perché non avevano più uno sportello di riferimento in zona e il suggerimento, dato dallo stesso Banco BPM, di servirsi dell’agenzia di Voghera e di Casei Gerola era in palese violazione del Decreto sulla migrazione tra le regioni. La Banca d’Italia inviò una diffida al Banco BPM con la ri-chiesta di ulteriori chiarimenti e dal 25 giugno l’agenzia di Castelnuovo Scrivia è stata riaperta. Altre sono ancora chiuse. Successivamente il Banco BPM, nel comunicare l’apertura, invia alla Banca d’Italia e al Sindaco una lettera in cui precisa che “siamo spiacenti per il disagio vissuto dalla comunità ma Le rappresentiamo che l’obbiettivo principale del nostro Istituto è sempre stato quello di garantire la sicurezza di clienti e dipendenti. Per questo motivo abbiamo dovuto assumere le misure precauzio-nali e restrittive necessarie a rendere minimi i rischi per la salute di tutti”.“Le motivazioni della Banca, obiettivamente, sono risibili ma l’obiettivo della riapertura è stato raggiunto e questo ci soddisfa”, dice Tagliani.

Sui disservizi in paese per continui cali di tensione una seconda diffida è partita nei confronti di E-Distribu-zione con l’interessamento della Prefettura. Si sa che una vecchia linea passa sotto il paese e la ricerca dei guasti non è così semplice. Tuttavia - dice il Sindaco - si  sono visti per almeno una decina di giorni gli operai al lavoro nel nostro paese e dalla società  è arrivata una comunicazione in cui si precisa che “facendo rife-rimento alla sua comunicazione e ai colloqui telefonici intercorsi nel frattempo con i tecnici della nostra Unità Operativa di Alessandria Nord sia con la vostra spett.le Amministrazione che con la Prefettura di Alessan-dria, le confermiamo che le problematiche sono state risolte con l’effettuazione di lavori sui nostri impianti terminati il 13 giugno”.

Il “Nido” è aperto:l’impegno del Comunee delle operatriciUn mese di luglio insolito per i piccoli che frequentano la struttura riaperta dopo la pandemia

Era il 1970 e viraccontiamo cosaaccadde 50 anni faL’inaugurazione delle scuole medie, la politica, la Scrivia e Pierangelo Soldini

Il nuovo sistemadi raccolta deirifiuti sarà in

vigore da novembre

Il supplemento all’interno

Era fallita la ditta: mezzo milione di euro dalla Regione

Riassegnato l’appaltoper la Casa della SaluteConsegnati al Consorzio CEAM di Casale Monferrato i nuovi lavori per la ristrutturazione completa dell’edificio che ospita il distretto

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2 IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 7 – Luglio 2020

Notizie in colonnaDall’8 luglio le domande  per la copertura dei costi di costruzione Approvate dalla Giunta regionale le modalità di ac-cesso a quanto prevede l’articolo 18 della legge RipartiPiemonte, che per il 2020 stanzia 26 milioni di euro per coprire per un importo non superiore a 50.000 euro i costi di costruzione dovuti al Comu-ne, fino al 100% nel caso di recuperi o al 50% nel caso di nuovi stabili.

Proroga al 15 luglio per il pagamento del bollo auto La Giunta regionale ha prorogato al 15 luglio la scadenza del pagamento del bollo auto senza alcun aggravio per il contribuente. La decisione è stata assunta dopo che nei giorni scorsi si sono verificati alcuni problemi tecnici che hanno impedi-to agli utenti di provvedere al pagamento.

Ammesse le vendite promozionali Dal 1° al 31 luglio i commercianti piemontesi po-tranno effettuare vendite promozionali in attesa dell’inizio vero e proprio dei saldi estivi, fissato per il 1° agosto.

Bicicletta, turismo all’aria aperta Bike ed escursionismo, percorsi e servizi per scoprire il Piemonte a ritmo lento. Nasce con questa filosofia Piemontescape, la nuova piattaforma web regionale dedicata alle attività all’aria aperta. La realizzazione sarà punto di riferimento per turisti e visitatori per questa stagione estiva. La nuova piattaforma offre tutte le informazioni sulle offerte bike ed escursioni-smo, le due principali proposte outdoor piemontesi, con i servizi turistici collegati. Le due sezioni disponi-bili presentano le proposte turistiche e i percorsi scelti e inseriti dalle Agenzie Turistiche Locali e dai Consorzi turistici, in modo da attrarre e orientare i potenziali visitatori tra le diverse attività che si possono speri-mentare in ciascuno dei singoli territori piemontesi.

Stato Civile di giugnoNati. Baudassi Amelia di Paolo e Barbero Bruna; El Kassassi Assil di Ahmed e Hamouch RababMatrimoni. Bortolotto Cristina con Crepaldi Achille Morti. Parlato Assunta di anni 77; Scarabelli Piera Maria Rosa di anni 76; Migliore Salvatore di anni 76; Calopristi Angela di anni 88; Franzoso Esterina di anni 85; Santi Franco Ubaldo Antonio di anni 87; Scacheri Paolina di anni 95; Tognin Anna Maria di anni 94; Cu-rone Luigi Secondo di anni 81.

Il libro sulla storia del paesein dirittura d’arrivoGià pronta la bozza completa di “Castelnuovo nei se-coli”, foto e copertina comprese.Ora si provvederà a una attenta correzione delle bozze e poi, a metà luglio si procederà ad avviare la stampa delle 276 pagine.Buona l’adesione dei castelnovesi e di “amici esteri” per coprirne i costi con un preacquisto: alla data at-tuale ben 79 famiglie!

La messa in piazza nel ricordo dei defunti e il cambio della bandiera

La retromarcia della Regione sulle slot machine e sulla caccia a specie protette

Domenica 28 giugno è stata celebrata sul sagrato della piazza la ricorrenza del santo pa-trono san Desiderio, sia pure con oltre un mese di ritardo rispetto al tradizionale 23 maggio.

Concelebranti don Paolo ed Ernesto Stramesi.In occasione dell’esposizione del bu-sto è stata benedetta la croce posta sulla sommità del pennone, croce che da trent’anni prepara Luigi Bloi-se contornandola con rami di alloro, una candela benedetta a Pasqua, due sacchetti contenenti sale e gra-no e rami di gualdo in semenza.Benedizione anche della bandiera sostituita ogni anno, riportante la scritta in latino “Liberaci o Signore dalla fame, dalle pestilenze e dalla guerra - Liberaci o Signore dagli in-cendi e dalle calamità naturali”.La messa è stata dedicata a tutti co-

loro che sono stati uccisi dal Corona virus e a chi non ha avuto un funerale pubblico. Una dome-nica di emozione e partecipazione per tutti i castelnovesi.

La corale “Beato Stefano Bandello” arricchisce la cerimonia

Nei mesi scorsi era emerso che i partiti della maggioranza intendevano autorizzare

la caccia a quindici tra uccelli e mammiferi selvatici: sei specie di anatra (Fischione, Canapiglia, Mestolone, Codone, Marzaiola, Moriglione); cinque specie di uccelli acquatici (Folaga, Porciglione, Frullino, Pavoncella, Combattente); specie delle zone aperte come l’Allodola, il Merlo e specie caratteristiche ed esclusive delle alte montagne, cioè la Pernice bianca e la Lepre variabile. Molte sono considerate minacciate di estinzione o comunque presenti con popolazioni così ridotte da non giustificare un prelievo come quello ipotizzato. Una mattanza oltretutto inserita nel disegno di legge “omnibus” collegato alla legge finanziaria 2020 del Piemonte, un blitz vero e proprio costituito da una singola frase tra 58 articoli di tutt’altro genere. Una sorta di favore alle associazioni dei cacciatori. Per questo, le opposizioni hanno alzato un muro per ostacolare il voto favorevole alle quindici nuove specie cacciabili, presentando ben 1.800 emendamenti.

Una situazione che alla fine ha spinto la maggioranza a ritirare buona parte delle modifiche alla normativa sulla caccia. Così, a oggi, sono state salvate otto specie: merlo, pavoncella, moriglione, frullino, lepre variabile, mestolone, porciglione e combattente. Sean Sacco e Domenico Ravetti, i più battaglieri degli oppositori, appoggiati dalle associazioni ambientaliste e da movimenti di opinione hanno convinto la Regione a ritirare le proposte più imbarazzanti dalla legge “omnibus”. Dopo giorni di dibattito si è ottenuto anche un altro risultato importante: il ritiro degli emendamenti scandalo sulla liberalizzazione del gioco d’azzardo. Per ora sono stati limitati e non eliminati i danni: per la lobby venatoria e delle slot machine però, per ora, niente Natale in anticipo.Le varianti ai temi in oggetto verranno quindi discussi in Commissione prima di riapprodare in Consiglio regionale.Ci si augura che si mantenga la forte pressione da parte di associazioni e cittadini.

Distribuzione mascherine al mercatoL’amministrazione comunale, grazie ai volontari di Protezione Civile, organizza per sabato 11 e 18 luglio una distribuzione straordinaria di mascherine. Il luogo in cui i cittadini potranno recarsi è piazza delle Erbe (ex mercato) nei seguenti orari: dalle ore 8 alle 12 e dalle 14 alle 18. Verrà registrato il nome di chi ritira le masche-rine e saranno distribuite sulla base dei componenti all’anagrafe nell’ambito delle famiglie.

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3IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 7 – Luglio 2020

In giardino con RitaHOYA, il fiore di cera

Hoya è un genere che comprende circa 200 specie di piante succulente, spesso lianose, originarie del

Sud Est Asiatico. Il suo nome comune “fiore di cera” lo deve ai suoi bellissimi fiori a forma di stella e raccolti in una suggestiva sfera, paiono fatti di cera e spesso secernono goccioline di nettare dolciastro.La coltivazione in estate è molto semplice: un ango-lo luminoso ma non al sole diretto del balcone o del giardino, annaffiando quando il terriccio inizia a seccare senza ristagni acqua nel sottovaso. Proprio in estate la pianta si riempie di “palle” di fiori. In inverno è necessario riparare la pianta al caldo, ad esempio dietro una finestra luminosa, riducendo le ba-gnature a una ogni 15 giorni.Io uso vasi abbastanza capien-ti, almeno 20 cm di diametro e un terreno adeguato alle piante grasse, quindi sabbioso e che non trattenga troppo l’acqua.Dato che molte specie hanno lunghi steli, aiuto la pianta con un qualche supporto su cui si possa arrampicare; ad esempio un ba-stone abbastanza robusto su cui aiuto la pianta ad avvinghiarsi. Oppure la appendo in modo che gli steli ricadano verso il basso.Un trucco: la pianta rifiorisce l’anno successivo spes-so dove ha già fiorito, quindi non bisogna tagliare i fiori secchi ma lasciarli cadere da soli e non tagliare i lunghi rami a meno che non si voglia fare una talea: si tagliano circa una decina di centimetri di un ramo senza fiori con almeno 2-3 coppie di foglie e lo si appoggia in orizzon-tale in un nuovo vaso dove radica in meno di un paio di settimane.Nei garden si trova spesso la specie “Hoya bella”.

Rita Corino

In giardino con RitaRipartono i lavori alla Casa della Salute: nuovo appalto dell’ASL

DATI ANAGRAFICI al primo giugno Dai 5.000 abitanti tondi tondi del novembre 2019 siamo, al primo giugno 2020, a 4.938 persone, di cui 2.391 maschi e 2.547 femmine.Un calo notevole dovuto in gran parte dalla trentina di morti per il Coronavirus.782 coloro che hanno da 0 a 20 anni, 976 da 21 a 40, 1.529 da 41 a 60, 1235 da 60 a 80, 416 oltre gli 80 anni.I nuclei famigliari sono 2.196, di cui un terzo con un solo componente. Gli immigrati del 2019 sono stati 134 (49 stranieri) e gli emigrati 195 (66 stranieri).L’anno scorso sono nati solo 23 bambini (nel 2015 furono54).89 i morti del 2019 e si prevede che a fine anno 2020 saranno assai di più visto che a giugno si è già raggiunta questa cifra.22 i matrimoni celebrati, 15 con rito civile e 7 con rito religioso.Per quanto riguarda gli stranieri sono in tutto 395 (8%). Si pensa che ve ne siano altri cinquanta non regolarizzati.Fra le maggiori componenti 161 dal Marocco, 84 dall’India, 74 romeni, 18 albanesi, 16 dal Senegal, 12 dalla Cina.Sono 138 i castelnovesi che vivono all’estero.

Si è sbloccata finalmente una querelle durata quasi un anno, quella dell’affidamento dei lavori per la nuova Casa della Salute che era già naufragato ancora prima di iniziare. Giovedì sono stati conse-

gnati al Consorzio CEAM di Casale Monferrato, impresa seconda in gra-duatoria dopo la gara bandita dall’ASL. E finalmente, se non ci saranno ulteriori intoppi, i lavori inizieranno subito.La Casa della Salute, individuata all’interno dei locali che attualmente ospitano il distretto sanitario, è un progetto ambizioso che la Regione Piemonte finanziò sull’intero territorio. Tre in provincia di Alessandria di cui una nel nostro paese. Coerentemente alle linee di indirizzo orien-tate alla creazione di un punto di accoglienza e prestazioni, l’obiettivo che si pone con tale struttura è quello di un sistema integrato di servizi a cui si possono rivolgere tutti i cittadini per trovare una risposta ai loro problemi di salute. Una sede in cui si concentrano i servizi territoriali che erogano prestazioni sanitarie, tra i quali gli ambulatori di Medicina Generale e Specialistica ambulatoriale e i Servizi Sociali. L’istituzione della Casa della Salute va nella direzione della medicina portata sul territorio che per la nostra Regione non è sicuramente un fiore al’occhiello. Ovvero, sul territorio, c’è davvero poco. Con questa struttura in cui la Regione ha investito mezzo milione di euro per l’a-deguamento dei locali, sicuramente potrà migliorare l’assistenza ter-ritoriale aggregando diversi servizi e proponendo una valida centrale organizzativa degli stessi. Nel frattempo il progetto, approfittando della rassegnazione per il falli-mento dell’impresa vincitrice, è stato migliorato. Vediamo cosa preve-de. Al piano terra si manterranno, con la necessaria manutenzione, gli ambulatori per i prelievi, le vaccinazioni, quella di Medicina pubblica e il consultorio di ostetricia e ginecologia. Saranno inoltre presenti, e con-fermati, i locali adibiti a sala d’attesa, ufficio e Cup. Oltre, naturalmente ai servizi igienici. Al primo piano si realizzeranno gli ambulatori per i medici di famiglia e si manterranno quelli destinati a: infermieristico, otorinolaringoiatria e dermatologia, neurologia e fisiatria, diabetologia e dietologia, cardiologia e pneumologia, chirurgia e vulnolugia, oculi-stica. I lavori saranno suddivisi in tre fasi: la prima riguarderà il primo piano nella zona nord e il rifacimento di alcune parti del tetto, la secon-da il primo piano in zona sud e l’ultima il piano terra.

Gli obiettiviRealizzare un presidio sul territorio di cure primarie con l’idea di una Sanità spal-mata sulla regione è l’incentivo principale per la realizzazione. Garantire la continuità assistenziale e tera-peutica per 24 ore, sette giorni su sette, è un progetto ambi-zioso che dovrà tro-vare essenzialmente la collaborazione dei medici di Medicina Generale. Ciò assicu-rerà un punto unico di accesso alla rete dei servizi e la presa in carico delle doman-de. Si opererà per programmi condivisi di integrazione socia-le e sanitaria ricompo-nendo le separazioni storiche esistenti tra le professioni sanitarie realizzando concreta-mente l’attività interdi-sciplinare tra medici, specialisti, infermieri, ostetriche e terapisti. Accanto alle cure lo sviluppo dei program-mi di prevenzione ba-sati sule conoscen-ze epidemiologiche sviluppando con gli ospedali del territorio e quelli di riferimento cure specialistiche e una diagnostica stru-mentale di secondo livello.

Erano bloccati per il fallimento della ditta vincitrice

Un progetto ambizioso che sarà un fiore all’occhiello per il nostro Comune

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4 IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 7 – Luglio 2020

È una delle poche realtà in provincia ad aver deciso la ripresa dell’attività

Una risposta alla socialità, ai bisogni delle famiglie e dei loro piccoli.Si programma il prossimo anno formativo: ci sono ancora alcuni spazi per iscriversi

L’economista premio Nobel J. Heckman ha dimostrato che i bambini che hanno frequentato servizi all’infanzia di qualità, come il nido, ottengono migliori risultati scolastici ma soprattutto presentano

maggiori competenze cognitive e socio-emozionali, rispetto ai coetanei che non li hanno mai frequentati. Si comprende dunque come sia di fondamentale importanza investire nei servizi educativi anche al fine di ridurre le disuguaglianze sociali e di sviluppo che emergono fin dai primi anni di vita. Come rileva l’ultimo rapporto di Save the Children del 2019, le politiche educative per la prima infanzia possono contribuire, assieme ad altre politiche di welfare e di sostegno alla genitorialità, a bloccare il circolo vizioso della trasmissione della disuguaglianza. L’epidemia mondiale di covid 19, tra i suoi tanti effetti negativi, ha anche leso i diritti dei bambini e delle bambine, influenzando il loro futuro.Nei lunghi mesi di lock-down, le educatrici hanno mantenuto un filo di co-municazione con i bambini attraverso la pagina facebook “asiloprimavera” e sulle chat di sezione per comunicare con i genitori, coordinandosi anche con la dottoressa Giulia Bettaglio, psicologa che da alcuni anni segue nei percorsi di formazione il personale e offre un servizio di consulenza psicopedagogica individualizzata per le famiglie. In particolare, la pagina Facebook è stata la via attraverso la quale portare avanti forme di didattica a distanza: seppur con tutti i limiti che lo strumento possiede e le esigenze di vicinanza e contat-to che la fascia di età zero/tre necessita. Ogni settimana le educatrici hanno pubblicato contenuti che rientravano in tre macro- aree: proposte di gioco e attività ludiche da realizzare a casa; letture di storie, filastrocche e canzoni, dirette aperte a tutti con la proposta di un laboratorio specifico da realizzare insieme. La prolungata sospensione dei servizi educativi ha messo a dura prova le fa-miglie, costrette a grossi sacrifici per armonizzare esigenze di lavoro e di cura ma ancora di più ha avuto effetti sullo sviluppo delle potenzialità e dell’iden-tità psico-sociale dei piccoli utenti. Alla luce di questa consapevolezza emerge quanto sia fondamentale pensare a come riaprire i nidi dopo il periodo di lock down, bilanciando i diritti dei bambini, per garantire il loro diritto a giocare e

stare insieme agli altri, con l’esigenza di tutelare la salute in tempi di covid 19.Per queste ragioni, l’Amministrazione Comunale ha fortemente voluto trova-re una modalità per riaprire il nido. Con la collaborazione delle educatrici, per

tutto il mese di giugno, si è andati alla ricerca delle soluzioni con cui attivare un centro estivo che permettesse ai bambini di riappropriarsi di una nuova socialità e di ritrovare giochi e spazi conosciuti. La risposta da parte delle famiglie è stata molto positiva: su 36 bambini iscritti, hanno aderito a questa proposta estiva in 27. Seguendo scrupolosamente le linee guida nazionali e regionali, dal 1° al 31 luglio i bambini hanno la possibilità di frequentare il nido dalle 7.30 alle 14 con pasto incluso, senza variazione di costi della ret-ta che già veniva corrisposta, ma anzi con la riduzione prevista per il tempo part-time. Visto il grande numero di adesioni si è preferito, per non dover escludere nessuno, di optare per un tempo part-time allungato, rispetto all’o-rario tradizionale, per venire incontro alle esigenze di tutti e poiché il rispetto dei nuovi rapporti numerici, previsti dai protocolli, non consentiva di garan-tire l’intera giornata.Il nido è dotato di un ampio spazio verde ombreggiato e trattato contro le zanzare che è stato possibile suddividere in aree non comunicanti tra loro, dove i bimbi possono giocare, correre e divertirsi in totale sicurezza. Come prescritto dalle linee guida, infatti, la quasi totalità della giornata si svolge all’esterno. I bimbi sono suddivisi in piccoli gruppi seguiti sempre dalla stessa educatrice che propone laboratori e attività in base a una programmazione collettiva e alle diverse fasce di età. In questa fase particolare, è necessario conciliare il diritto alla socialità dei bambini con la tutela della salute di tutti, sapendo di non poter mantenere quel distanziamento fisico che è proprio ca-ratteristica imprescindibile per chi lavora a contatto con i bambini da zero a tre anni: la vicinanza fisica risponde ad un bisogno primario di relazione e di cura. Per ridurre al minimo il rischio, oltre alla suddivisione in gruppi distin-ti, ogni mattina i bambini vengono accolti nella zona “triage”. Qui, all’aperto, viene presa la temperatura con termo scan, compilata la scheda sulle condi-zioni di salute predisposta dalla Regione Piemonte e igienizzate le mani; gli ingressi e le uscite dei bimbi avvengono a orari scaglionati per evitare code. La collaborazione delle famiglie a questo proposito è stata di fondamentale importanza per il corretto svolgimento di tutte le procedure e a loro va un caloroso ringraziamento. È stata davvero una piacevole sorpresa assistere alla reazione dei bambini il primo giorno di apertura. Hanno dimostrato di riconoscere e ricordarsi perfettamente di spazi e persone ma soprattutto hanno manifestato gioia e felicità nel ritrovarsi insieme.

Le Educatrici

Riaperto il nido per tutto il mese di luglio

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Partirà a novembre il nuovo serviziodi raccolta dei rifiuti porta a porta

A settembre il calendario degli appuntamenti con i cittadini per illustrare le regole del nuovo sistema e rispondere alle domande con Gestione Ambiente

IIL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 7 – Luglio 2020

SPECIALE

PORTA A PORTA

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CHE COSA CAMBIADiverso colore dei contenitori: carta e cartone andranno nel contenitore con coper-chio giallo (prima bianco); imballaggi in plasti-ca e lattine andranno nel contenitore con co-perchio bianco (prima giallo); il vegetale andrà nel contenitore con coperchio beige (prima verde).

CHE COS’È IL “PORTA A PORTA”È un nuovo modo di realizzare la raccolta dei rifiuti urbani.Prevede l’eliminazione dei contenitori su strada, con il vantaggio immediato di avere vie e piazze più belle, libere e pulite, e la fornitura di contenitori più pic-coli alle singole utenze.

Il servizio di raccolta Porta a Porta consiste nella separazione dome-stica delle diverse tipologie di rifiuto, che saranno poi ritirate diretta-mente sotto casa dagli operatori di Gestione Ambiente, secondo orari e frequenze stabiliti nel calendario che verrà fornito gratuitamente a ogni utente insieme al kit di nuovi contenitori, al manuale di spiega-zione del nuovo sistema e al depliant “Dove lo butto?”.

1PERCHÉ SI FA• È un obbligo di legge: vanno rispettate le normative vigenti contenute nel Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti.• È un obbligo morale nei confronti delle generazioni future.• Per non saturare le discariche.• Per ridurre la produzione complessiva di rifiuti.

• Per aumentare la percentuale dei materiali raccolti e riciclati.• Per migliorare la qualità dei materiali raccolti.• Per contenere l’aumento dei costi.• Per salvaguardare l’ambiente.

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COME SONO I NUOVI CONTENITORII contenitori sono dotati di un dispositivo elettronico (TAG) e di un codice alfanumerico stampati sul lato e as-sociati a ogni singola utenza per permettere la misurazione dei rifiuti prodotti (che vengono così rilevati a ogni svuotamento), in prospettiva dell’applicazione della tariffa puntuale.

Hanno, inoltre, uno spazio bianco per permettere alla singola utenza di personalizzarli, attraverso un pennarello indelebile, al fine di ren-derli riconoscibili e di non scambiarli con quelli dei vicini! Se richiesto, è possibile comunque dotare i contenitori di una serratura con cilindro europeo (a carico dell’utente) con chiave personalizzata. Il costo è di 18 euro e comprende la fornitura e l’installazione.

5LE REGOLE DEL PORTA A PORTALo svuotamento dei contenitori è svolto secondo i giorni previsti dal calendario fornito ai cittadini nella fase di distribuzione. • Esporre i contenitori solo se pieni, possibilmente comprimen-do (ma non troppo!) i materiali conferiti all’interno. Se i conteni-tori non sono del tutto pieni, è consigliabile esporli al successivo

passaggio di raccolta.• Esporre i contenitori solo nei giorni e orari di raccolta indicati nel calendario, che abbiamo consegnato insieme ai contenitori e scaricabile dal sito di Gestione Ambiente.• Esporre i materiali conferiti negli appositi contenitori, in strada su suolo pubblico, in modo ordinato davanti al proprio civico, in una posizione che non intralci il passaggio pedonale e sia facilmente accessibile per gli operato-ri ecologici (non è prevista la raccolta in aree/strade private).• Non esporre e abbandonare sacchi e altro materiale sopra e a lato dei con-tenitori.• Ritirare dal suolo pubblico il contenitore dopo lo svuotamento o co-munque entro la giornata di raccolta. • Evitare di abbandonare sacchi o altro materiale sopra e a lato degli stessi.• È opportuno avere cura del lavaggio dei contenitori.

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SERVIZIO DEL VEGETALE - contenitore carrellato da 240 lt con coperchio beige. Questo contenitore sarà conse-gnato solo se l’utente vorrà attivare il servizio di raccolta del vegetale, che sarà oggetto di contributo. La scelta è stata fatta per rispettare il concetto di equità: ora tutti pagano il servizio nella tassa rifiuti anche se non tutti ne fanno uso.

Così, invece, lo attiverà e pagherà solo chi ne farà effettivamente uso.Per il 2021 il costo è ripartito tra una quota fissa annuale a contenitore di 20 euro, e 1 euro ad ogni svuotamento.UTILIZZO DELLA COMPOSTIERA come alternativa ai contenitori dell’umido e del vegetale con possibilità di sconto in bolletta. Dal sito di Gestione Ambiente (www.gestioneam-biente.net) è possibile scaricare la “Guida al compostaggio domestico”.

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CHE COSA CAMBIADiverso colore dei contenitori: carta e cartone andran-no nel contenitore con coperchio giallo (prima bianco); im-ballaggi in plastica e lattine andranno nel contenitore con coperchio bianco (prima giallo); il vegetale andrà nel conte-nitore con coperchio beige (prima verde).

Raccolta del vegetale solo su richiesta e a pagamento.Utilizzo della compostiera come alternativa ai contenitori dell’umido e del vegetale con possibilità di sconto in bolletta se non si ritira il con-tenitore dell’umido. Dal sito di Gestione Ambiente (www.gestioneam-biente.net) è possibile scaricare la “Guida al compostaggio domestico”.Contenitori dotati di un dispositivo elettronico (TAG) e di un codice alfanumerico associati alla singola utenza, per permettere la misurazione dei rifiuti prodotti (che vengono così rilevati a ogni svuo-tamento), in prospettiva dell’applicazione della tariffa puntuale.

3CHE COSA SI RACCOGLIEOgni utenza (comprese quelle comunali) domestica e non do-mestica (in base alla propria attività), verrà dotata di conteni-tori per le seguenti frazioni:• secco non riciclabile (indifferenziato) - contenitore da 120 lt con coperchio grigio;

• carta e cartone - contenitore da 120 lt con coperchio giallo;• imballaggi in plastica e lattine - contenitore da 120 lt con coperchio bianco;• umido - contenitore marrone da 10 lt da tenere come sotto lavello (in-sieme ai sacchetti biodegradabili) e contenitore di maggiore volumetria, da 23 lt, per l’esposizione su suolo pubblico. Alle utenze non domestiche (grossi produttori) uno soltanto da 120 litri;• vegetale - contenitore carrellato da 240 lt con coperchio beige. Questo contenitore sarà consegnato solo se l’utente vorrà attivare il servizio di rac-colta del vegetale, che sarà oggetto di contributo. La scelta è stata fatta per rispettare il concetto di equità: ora tutti pagano il servizio nella tassa rifiuti anche se non tutti ne fanno uso. Così, invece, lo attiverà e pagherà solo chi ne farà effettivamente uso. Il costo è ripartito tra una quota fissa annuale a con-tenitore di 20 euro, e 1 euro ad ogni svuotamento, a partire da gennaio 2021.

Resterà stradale solo il contenitore per la raccolta del vetro, ma utilizzabile unicamente dalle utenze domestiche. Le utenze non do-mestiche, invece, potranno essere dotate di un contenitore dedicato con coperchio blu.I contenitori per la raccolta dei farmaci scaduti si trovano presso le far-macie e gli ospedali.I contenitori per la raccolta delle pile si trovano presso le rivendite, i pun-ti vendita di tabacchi ed elettrodomestici, oppure dislocati sul territorio.

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I CONTROLLI PER MIGLIORARELA QUALITÀ DELLA RACCOLTAGli operatori ecologici applicheranno sul conteni-tore un adesivo (l’utente dovrà poi staccarlo e conferirlo nel secco non riciclabile) SE:• il contenitore non è pieno - Adesivo Giallo - (a esclu-

sione del contenitore dedicato alla raccolta dell’umido che può essere esposto anche se non pieno) e procederanno comunque allo svuota-mento;• il contenitore contiene materiale non conforme al giusto tipo di rac-colta, oppure è esposto nel giorno/orario sbagliati - Adesivo Rosso - e non procederanno allo svuotamento. Il contenitore non svuotato andrà ritirato ed esposto nuovamente con le modalità corrette per il successivo passaggio di raccolta.• la raccolta è perfetta – Adesivo VerdeCi sarà, quindi, un controllo dei conferimenti a cui poi seguiranno mi-sure sanzionatorie per i comportamenti errati e reiterati, a discrezio-ne di ogni singolo Comune. L’obiettivo è ridurre le esposizioni, pro-durre meno indifferenziata possibile e differenziare correttamente, al fine di contenere i costi.

Il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti

LE CONSEGNE DEI KITGli operatori di Gestione Ambiente conse-gneranno porta a porta, nei giorni che co-municheremo tramite avvisi/locandine, il kit di contenitori insieme a un kit informativo che comprende:• il depliant “Dove lo butto?”, con indicazioni precise su dove conferire ogni singolo rifiuto • una guida sul nuovo sistema di raccolta dei rifiuti Porta a Porta • il calendario dei passaggi di raccolta dei rifiutiGli operatori, muniti di tesserino di riconosci-mento, consegneranno gratuitamente a domi-cilio il kit del Porta a Porta. A ogni utente verrà rilasciato un modulo da firmare, con i codici dei contenitori consegnati. Si potrà delegare un’altra persona al ritiro del kit. Se nessuno sarà presente in casa, lasce-remo nella cassetta della posta tutte le indica-zioni per concordare una nuova consegna o il ritiro del kit direttamente presso gli uffici.Una volta consegnati tutti i nuovi contenitori, si darà la data di avvio, tutte le indicazioni su come procedere e quando verranno a ritirare i vecchi contenitori di Gestione Ambiente.

Speciale PORTA A PORTAII IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 7 – Luglio 2020

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CHE COSA CAMBIADiverso colore dei contenitori: carta e cartone andranno nel contenitore con coper-chio giallo (prima bianco); imballaggi in plasti-ca e lattine andranno nel contenitore con co-perchio bianco (prima giallo); il vegetale andrà nel contenitore con coperchio beige (prima verde).

SERVIZI AGGIUNTIVIOltre al sistema Porta a Porta, si potranno conferire gratuitamente i rifiuti urbani differen-ziabili ai Centri di raccolta, secondo le mo-dalità previste. In alternativa, solo per i rifiuti ingombranti, si può chiamare il Numero Verde gratuito 800.085.312 o compilare il modulo on line sul sito www.gestioneambiente.net per prenotare il ritiro gratuito a domicilio.

UN’ESIGENZA IN PIÙ E LARISPOSTA NEL SERVIZIO PANNOLINII cittadini che necessitano dei contenitori per il rifiuto secco sanitario (perché hanno in casa bambini da 0 a 3 anni, persone anziane op-pure disabili) devono chiedere l’autorizzazione presso il Comune, al fine di poter verificare che la richiesta sia attendibile.Quindi, dovranno compilare e firmare l’ap-posito modulo reso disponibile dallo stesso, che verrà poi trasmesso a Gestione Ambiente S.p.A.I passaggi di raccolta rimangono con le stesse frequenze e giornate di ritiro del rifiuto secco non riciclabile.Lo smaltimento dei contenitori per il rifiuto secco sanitario non è addebitato in bolletta, ma è un servizio gratuito.• un contenitore in più per il rifiuto secco sani-tario alle utenze • un punto di raccolta unico per il rifiuto secco sanitario con accesso controllato.

LE CONSEGNE DEI KITGli operatori di Gestione Ambiente conse-gneranno porta a porta, nei giorni che co-municheremo tramite avvisi/locandine, il kit di contenitori insieme a un kit informativo che comprende:• il depliant “Dove lo butto?”, con indicazioni precise su dove conferire ogni singolo rifiuto • una guida sul nuovo sistema di raccolta dei rifiuti Porta a Porta • il calendario dei passaggi di raccolta dei rifiutiGli operatori, muniti di tesserino di riconosci-mento, consegneranno gratuitamente a domi-cilio il kit del Porta a Porta. A ogni utente verrà rilasciato un modulo da firmare, con i codici dei contenitori consegnati. Si potrà delegare un’altra persona al ritiro del kit. Se nessuno sarà presente in casa, lasce-remo nella cassetta della posta tutte le indica-zioni per concordare una nuova consegna o il ritiro del kit direttamente presso gli uffici.Una volta consegnati tutti i nuovi contenitori, si darà la data di avvio, tutte le indicazioni su come procedere e quando verranno a ritirare i vecchi contenitori di Gestione Ambiente.

LA TARIFFA PUNTUALEQUANDO IL SISTEMA

SARÀ A REGIMELa tariffa puntuale è un nuovo metodo di pagamento della raccolta rifiuti che si baserà, in parte, sul numero di svuotamenti dei con-tenitori dedicati al conferimento del secco non riciclabile, effettuati da ogni utenza.La tariffa puntuale sarà commisurata all’effettiva produzione di rifiuti, secondo il principio comu-nitario “paga quanto produci”, come avviene per gli altri servizi di rete (energia, gas, acqua, etc.). La tariffa puntuale è costituita da una quota fissa e una variabile. La quota fissa è annuale e copre i costi generali del servizio (come le strutture fisiche, le risorse umane, gli strumenti informatici) e i servizi svolti per la collettività (come lo spazzamento delle strade, la pulizia del territorio, lo svuotamento dei cestini pubblici, etc.). La quota variabile, anch’essa annuale, va-ria con l’aumento o la diminuzione del numero di svuotamenti del contenitore del secco non ri-ciclabile, rilevati al momento della raccolta. Ciò significa che per l’importo della quota va-riabile della tariffa sono conteggiati solo gli svuotamenti del secco; più spesso si espone il contenitore grigio, più si paga. In altre parole, se si differenzia di più si pagherà di meno. Con la tariffa puntuale sarà, quindi, applicato un si-stema di calcolo della bolletta più preciso e più equo; inoltre, con questo sistema, ogni famiglia sarà ancora più incentivata a selezionare i ma-teriali riciclabili in modo da ridurre al minimo la quantità dei rifiuti indifferenziati da smaltire.

IIIIL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 7 – Luglio 2020Speciale PORTA A PORTA

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PER RESTARE INFORMATI Sul sito www.gestioneambiente.net, sulla pagina Facebook gestioneambientespa costante-mente vengono pubblicate notizie, approfondimenti, chiarimenti. A disposizione anche l’app “Gestione ambiente” scaricabile su Google Play per dispositivi Android, su App Store per dispositivi Apple.

3Fornitura di CONTENITORI CONDOMINIALI (intestati al condominio):• da 1100 lt (o da 240 lt solo per condomini con poche famiglie) per secco non riciclabile, carta e cartone,

imballaggi in plastica e lattine;• da 120 lt o 240 lt carrellati per l’umido (verrà anche fornito il contenitore marrone da 10 lt da tenere come sotto

lavello, insieme ai sacchetti biodegradabili).Su richiesta: c’è la possibilità di avere un contenitore del vegetale condominiale oggetto di canone annuale. Sarà associato al condominio con ripartizione della bolletta da parte dell’amministratore tra tutti i condomini.

Vantaggi: • minor numero di contenitori esposti in cortile o nella parte comune del condominio.

Svantaggi: • la tariffa puntuale, calcolata sul numero di svuotamenti del contenitore del secco non riciclabile (indifferenzia-

to), sarà ripartita in base al numero di componenti familiari presenti in ogni appartamento e quindi non sarà direttamente dettata dalla produzione del rifiuto (art. 7, decreto 6 aprile 2017);

• ogni utente pagherà anche se non conferisce nel contenitore del secco;• il contenitore dell’umido da 120 lt o 240 lt chiederà un maggiore impegno nel lavaggio/pulizia rispetto al con-

tenitore domestico da 23 lt.

Se si opta per questa soluzione l’Amministratore ha l’obbligo di comunicare l’elenco degli utenti (nome, cognome e codice fiscale) per la fatturazione puntuale. Prestazione patrimoniale imposta.

2Fornitura MISTA DI CONTENITORI composta da:• contenitori condominiali da 1100 lt (o da 240 lt solo per condominii con poche famiglie) per carta e cartone e

imballaggi in plastica e lattine;• contenitori individuali da 120 lt per secco non riciclabile (indifferenziato);• il contenitore dell’umido potrà essere intestato alla singola utenza (23 litri) o al condominio (120/240 litri).

Su richiesta: c’è la possibilità di avere un contenitore del vegetale condominiale oggetto di canone annuale. Sarà associato al condominio con ripartizione della bolletta da parte dell’Amministratore tra tutti i condomini.

Vantaggi: • la tariffa puntuale sarà conteggiata calcolando il numero di svuotamenti dei contenitori dedicati al rifiuto del

secco non riciclabile (indifferenziato). In questo modo ognuno è responsabile di ciò che produce e pagherà effet-tivamente in base alla quantità di rifiuti prodotti.

Svantaggi: • il contenitore dell’umido da 120 lt o 240 lt richiederà un maggiore impegno nel lavaggio/pulizia rispetto al con-

tenitore domestico da 23 lt.

1Fornitura del KIT STANDARD DI CONTENITORI per ogni singola utenza domestica, composto da:• contenitore carrellato da 120 lt con coperchio grigio per il secco non riciclabile;• contenitore carrellato da 120 lt con coperchio giallo per carta e cartone;• contenitore carrellato da 120 lt con coperchio bianco per gli imballaggi in plastica e lattine;• contenitore marrone da 10 lt da tenere come sotto lavello e non da esporre (insieme ai sacchetti biodegradabili)

e contenitore di maggiore volumetria, da 23 lt, da esporre su suolo pubblico (con il manico rivolto verso l’alto, in modo da attivare il sistema anti randagismo) per l’umido.

Su richiesta: contenitore carrellato da 240 lt con coperchio beige per il vegetale, consegnato solo se l’utente vorrà attivare il servizio di raccolta del vegetale, che sarà oggetto di un canone annuale di 20 euro a contenitore e di 1 euro a svuotamento.

Vantaggi: • ogni utenza ha il controllo del proprio rifiuto prodotto in termini qualitativi (materiale conforme) e quantitativi

(libertà di esporre i contenitori quando lo si ritiene opportuno, ovvero solo se sono pieni);• conseguente controllo sulle eventuali sanzioni in caso di errori nella raccolta e, una volta a regime con la tariffa

puntuale, verifica del numero effettivo di svuotamenti effettuati del proprio contenitore del secco non riciclabile (indifferenziato), gli unici che saranno conteggiati nella parte variabile della tariffa;

• possibilità di custodire i propri contenitori in cantina, garage o spazi condominiali.Svantaggi: • necessità di spazio proprio per la custodia dei contenitori;• gestione individuale dell’esposizione dei contenitori su suolo pubblico e del ritiro degli stessi dopo lo svuota-

mento o comunque entro la giornata di raccolta.

Le utenze condominiali: possibili soluzioni

Speciale PORTA A PORTAIV IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 7 – Luglio 2020

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5IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 7 – Luglio 2020

La manutenzione delle campane:ritornano le corde Il Consiglio comunale ha approvato il conto consuntivo relativo all’anno 2019: il

risultato è certamente positivo e consente di affrontare il triennio 2020/2022 con una buona sicurezza finanziaria potendo programmare interventi sul patrimonio.La relazione è stata svolta dal vice sindaco Girani che ha la delega al Bilancio. “Vo-glio partire dal risultato d’esercizio che ribadisce e conferma la tendenza avviata da tempo: basti pensare che negli ultimi 13 anni non abbiamo mai fatto ricorso ad anticipazioni di cassa e non ci sono debiti fuori bilancio; che le spese di rappresen-tanza sono a zero e abbiamo ridotto drasticamente il ricorso ai mutui scendendo alla percentuale del 2,61% (sul 10% consentito) e riducendo la nostra esposizione a un milione e 800 mila euro. Inoltre abbiamo affrontato diversi investimenti in conto capi-tale utilizzando nostri fondi e in particolare contributi regionali e statali partecipando a bandi, che hanno contenuto le spese correnti”.Questo si riflette e si specchia nei risultati dell’esercizio 2019 che si chiude con un avanzo di amministrazione di € 1.733.979,64 e con un fondo cassa di € 1.284.050,00.L’avanzo si articola su diverse voci: alcune vincolate altre libere o di indirizzo. Innan-zitutto abbiamo accantonato € 550.672 a garanzia del fondo crediti di dubbia esigi-bilità per effetto e coperture per l’esito degli accertamenti a seguito della lotta all’e-vasione fiscale per IMU e TARI e altri 69.924 sono accantonati per i mutui residui.Le altre somme che compongono l’avanzo sono destinate per 801.000 a fondi liberi (ovvero possono essere utilizzati ove esiste necessità d’investimento o anche in spese correnti, questa possibilità è stata determinata, in via eccezionale, dall’emer-genza coronavirus) e infine altri € 307.000 saranno destinati solo per investimenti in conto capitale.Alcune linee d’investimento sono già tracciate e rappresentate nel Fondo Pluriennale Vincolato, ovvero sono opere avviate in esercizi precedenti o nell’esercizio in corso, ma che si proiettano sui futuri piani finanziari con risorse economiche, però, già stanziate e debitamente finanziate. Queste spese riguardano la ristrutturazione delle scuole per adeguamento dei fabbricati secondo criteri antisismici, l’illuminazione pubblica con la trasformazione di tutti i punti luce con impianti a led o per interventi urgenti per i danni causati dall’alluvione. Già acquistati un nuovo camion e il monta feretri oltre ad un nuovo server per la gestione dell’attività degli uffici comunali. Nel 2019, invece, sono terminati i lavori per il nuovo campo da basket esterno nell’a-rea scolastica delle medie, l’antincendio del palazzo Municipale, la manutenzione straordinaria del campo da bocce e il secondo lotto di asfalti.Dalla relazione allegata alla delibera si legge la relazione del rag. Claudio Guida: “L’a-nalisi particolareggiata dei suddetti dati finanziari consente autonomamente di valu-tare: l’avvenuto raggiungimento degli obiettivi prefissati nel bilancio preventivo in or-dine alle partite correnti, con un consolidamento delle entrate tributarie a fronte della drastica riduzione dei trasferimenti erariali e con incrementi contenuti della pressione fiscale locale anche legati a fatti inerenti a modifiche normative; l’economicità della gestione dei servizi produttivi efficacemente assicurati alla cittadinanza la cui qualità viene giudicata soddisfacente in rapporto alle risorse utilizzate; la realizzazione degli investimenti correlati alle risorse disponibili e alla necessità del rispetto degli obiettivi di finanza pubblica”.

Approvato il consuntivo 2019un bilancio solido per i prossimi anni

Da palazzo CenturioneChiesa parrocchiale

Sono stati svolti ed ultimati, seppur con un po’ di ritardo dovuto all’emergenza sanitaria che ci ha

colpito, i lavori al concerto di campane della nostra Chiesa Parrocchiale. I tecnici della ditta Trebino di Uscio (Ge) avevano evidenziato da tempo come il complesso di bronzi non fosse più in sicurezza in molte sue componenti. A febbraio quindi la deci-sione di intervenire. Sono stati sostituiti: isolatori in legno, contrappesi, forcelle e bulloni (tutte com-ponenti che erano ormai consunte e deteriorate dagli anni di esposizione agli agenti atmosferici).Le campane erano inoltre consumate nel punto

di battuta del ba-tacchio, pertanto sono state ruotate di 30° per variarne il punto di impat-to. Approfittando dell’occasione, si è revisionato anche il castello di sostegno in ferro e ghisa; per fortuna la struttura è ancora robusta, per cui l’intervento è stato minimo. È stato ripristinato anche il suono ma-

nuale con le corde (da ben 36 anni sostituito da quello motorizzato e di fatto resa non più necessaria la figura del campanaro, che con precisione e pun-tualità si occupava di “tirare” le campane). Ora è possibile anche suonare le campane manualmente come un tempo. Infine, senza aggiunta di spesa, è stata motorizzata dalla ditta Trebino la piccola cam-pana settecentesca e fuori concerto tonale che si tro-va al centro della cella campanaria. Da anni era in disuso e muta, ma ora potremo sentirla nuovamen-te scandire i veloci rintocchi che un tempo richia-mavano i fedeli ritardatari alle funzioni religiose.Grazie innanzitutto al nostro parroco don Paolo, per aver permesso questo intervento di manu-tenzione (ma anche di salvaguardia) degli antichi bronzi datati 1850.Grazie al gruppo di volontari del “Presepe vivente” 2019 che hanno dato un notevole aiuto per sostene-re le spese. Grazie ai castelnovesi che hanno contri-buito e a quelli che contribuiranno.La spesa per gli interventi è di circa 10.000 euro e non è stata ancora coperta interamente.Ci affidiamo quindi alla vostra generosità. I rintoc-chi festosi delle nostre campane vi ringrazieranno. A presto!

F.R.

L’Eccidio del Secco sarà ricordato nella Chiesa parrocchiale il 26 luglio

Il 76° anniversario dell’Eccidio del Secco sarà ricordato nella Chiesa parrocchiale in occasione della Santa Messa di domenica 26 luglio alle ore 11. Nonostante il periodo di restrizioni si vuole rappresentare

la volontà di non dimenticare ciò che accadde in questi luoghi il 29 giugno 1944 e, soprattutto, di testimoniare, con la presenza, la vicinanza dell’intera collettività locale alle famiglie delle sette vittime di quella violenza così disumana e incomprensibile da renderci, ancora oggi, inaccettabile il fatto che possa essere accaduta. I fatti che si susseguirono nel pomeriggio di quel 29 giugno e che culminarono nella cruenta uccisione prima di Carlo Galanti di Molino dei Torti e poi di Giuseppe Sottotetti e della moglie Maria Balduzzi, dei loro figli Pietro e Gino Sottotetti, della loro parente, sfollata da Voghera, Anna Maria Pomo e di Giuseppe Castellini sono a noi tutti noti grazie anche alla ricostruzione storica di quegli eventi compiuta nel corso degli anni.

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La popolazione ammontava a 6057 abitanti. I nati furono 76, di cui 43 bambine. I defunti 73 e una cinquantina i matrimoni.

Neve e arteBen sette le forti nevicate, sino a due giorni prima di San Giuseppe. La piazza e le vie erano ricoperte da spessi strati di neve, tanto che il neosin-daco Mussio chiese agli agricoltori castelnovesi di mettersi a disposizione gratuitamente con i loro mezzi e una trentina di questi, per due settimane, riempirono rimorchi di neve e li svuotarono a Scrivia presso il ponte.L’abbondanza di materiale indusse due gruppi, suddivisi in sbadilanti e artisti, a creare autentiche opere d’arte di neve e ghiaccio nelle sere di gen-naio. Fra i “plasmatori” ricordo Angiolino Mandirola, Santini Giuseppe, Luigi Curone, Gianfranco Isetta. Ne vennero fuori una perfetta riprodu-zione del castello, una Sfinge, una Venere di Milo e una Paolina Bonaparte coricata. Stupende!Visite affollate al mattino nell’angolo della piazza accanto al bar di Gedeò. Qualche pia donna si lamentò per quelle nudità e accolse con gioia il so-praggiungere del disgelo.Scuole medieViene inaugurata la prima parte della nuova scuola media, sita in Zibide, quella stessa che ora si vorrebbe parzialmente demolire e rendere atta alle nuove norme di sicurezza.Elezioni provinciali e comunaliNel nostro collegio provinciale sono eletti il 7 giugno Osvaldo Mussio (Pci), Francesco Carpignano (Msi) e Angiolino Rossa (Psiup).Per la prima volta si vota per il Comune con la proporzionale. Il Pci ottiene 1.404 voti e otto eletti: Mussio Osvaldo 399 preferenze, Bru-netti Antonello 190, Balduzzi Pietro 89, Civelli Aldo, Casasco Gianni, Cor-radini Lino, Staltari Luigi, Gavio Ercole.La Dc con 1382 voti elegge 7 rappresentanti: Ferrari Lorenzo 229, Guagni-ni Antonio 187, Pessini Gennaro 164, Fossati Carlo, Zerba Giancarlo, Roda Felice, Veronese Emilio.Psi ottiene 2 eletti: Curone Giuseppe 106 e Cairo Ernesto 41.Psu due eletti: Scaffino Pietro 128 e Chicchino Augusto 95.Pli un eletto, Torti Ugo con 66 preferenze.Il 18 agosto, con un colpo di scena, il partito liberale si allea con Pci e Psi e viene creata una amministrazione avente Mussio sindaco, Curone vice, assessori effettivi Cairo, Torti, Brunetti, assessori supplenti Casasco e Corradini.“Scrivia impazzisce!”Questo il titolo a prima pagina del quindicinale Ar me pais. Otto ottobre, dopo due giorni di pioggia fitta, arriva la prima ondata di pie-

na che giunge a un me-tro dal culmine delle 13 arcate del ponte. Effet-tuiamo un sopralluogo con il neo maresciallo Gildo Alfano e si deci-de l’allerta. Continua a piovere e nel pomerig-gio una seconda ondata addirittura supera la sommità del ponte, al-laga una parte del paese e almeno un terzo del territorio. Il ponte resi-

ste ma la strada per Sale viene spazzata via per ottanta metri in prossimità delle case agricole.Due episodi di coraggio hanno illuminato quella giornata.Gino De Faveri viene sorpreso dalla piena in mezzo alla Scrivia, alza la benna dello scavatore e vi si rifugia sopra. La situazione è drammatica (lo scavatore finirà, rovesciato, a una cinquantina di metri più a valle). Sen-tono le sue urla Ernesto Lunasco e Arduino Chioatto, corrono al barcé

di Ernesto, risalgono a fatica il fiume lungo la riva e poi si lasciano andare alla corrente agganciando perfetta-mente il mezzo e così salvando De Faveri. Poco lontano le mac-chine sulla strada per Sale sono bloccate dalla chiusura del ponte. Il primo con-ducente, Luigi Con-faloniere di Casale, ospita sul suo mezzo assai pesante Anna Bisio la cui “Cinque-cento” viene trasci-nata dall’acqua. Arri-vano dalle case vicine Giovanni Gatti e Ser-gio Bellini che, dopo vari lanci a vuoto, riescono ad agganciare con un cavo l’auto del Confalo-nieri. Questi aiuta Anna a salvarsi ma subito dopo la strada cede e l’auto scompare nei flutti. Il corpo verrà ritrovato da Angelo Vignoli, dopo due settimane di ricerche, in una enorme catasta di legna nei pressi dell’orto ad Danièl. Omaggio a Pierangelo SoldiniIl 5 dicembre a Palazzo Centurione il sindaco Mussio festeggia i sessanta anni di Pierangelo Soldini, scrittore castelnovese, autore di libri, diari, cro-nache di guerra e direttore di importanti settimanali nazionali e gli con-segna una medaglia d’oro. Una serata particolarmente riuscita e affollata di amici, estimatori e coetanei. Ho cercato la foto del pubblico scattata dal fotografo Virginio Torti e ho scoperto che fra quella marea di persone non ce n’è neppure una ancora vivente, eccetto il sottoscritto che in un angoli-no a destra controlla che tutto vada per il meglio.I cinemaMolti i punti di ritrovo, quali i bar, i ristoranti, lo chalet estivo, gli oratori gestiti dai viceparroci e soprattutto frequentati i due cinema, uno gestito da laici (Verdi) l’altro dalla Parrocchia (Lux). Per intuirne il tipo di pubbli-co cito alcuni titoli della programmazione di fine anno.Il Lux: L’isola del tesoro, Bambi, La caduta dell’impero romano, Ercole contro Ursus.Il Verdi: I dolci vizi della casta Susanna, Il dottor Tersili, Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, Soldato blu, Anonimo veneziano.Scuola serale per lavoratoriUna delle mie prime iniziative amministrative fu quella di dare il via a una scuola per lavoratori privi di licenza elementare o media. Si formò un grup-po di una trentina di volontari e si tennero lezioni tutte le sere seguendo l’impostazione di don Milani con tanto di testi di carattere sociale, sinda-cale e politico. Una settantina gli iscritti con esame finale. Il tutto gratuito, testi ciclostilati, incontri con personaggi di valore, assemblee aperte a tutti, spese di gestione a carico del Comune. Un’esperienza, coordinata da Lu-ciano Valle e Mario Giachero, assai formativa anche per i giovani docenti i quali ancora oggi sono attivi all’interno della comunità castelnovese.La scuola ebbe ottimi risultati e fu di esempio per un processo educativo autogestito ad alto livello.Dura ovviamente la reazione all’interno dell’Amministrazione comunale da parte del partito liberale che non accettava l’impostazione della scuola e i vari manifesti relativi agli scioperi dei calzaturieri e alla richiesta “Voglia-mo il potere politico subito e il potere economico il più presto possibile”.

Antonello Brunetti

San Desiderio 1971 – I quattro protagonisti degli atti di coraggio durante l’alluvione dell’ottobre 1970 ven-gono decorati con medaglia al Valor civile, concessa dal Presidente della Repubblica.Da sinistra: Arduino Chioatto, Gino De Faveri, Erne-sto Lunasco, l’assessore regionale Domenico Mar-chesotti, Anna Bisio, Giovanni Gatti, Sergio Bellini, il prefetto e il sindaco Osvaldo Mussio.

6 IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 7 – Luglio 2020

Cinquant’anni fa Accadde a Castelnuovo nel 1970

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Da un censimento del 1531 risulta la presenza sul territorio di Castelnuovo di sette mulini sul Grue (Grove o anche

Golubrue) e ben undici su l’aqua de Scrippia sino al Po. Gli Statuti castelnovesi disciplinavano i mulini e la loro operatività, oltre all’uso e la pulizia dei canali e dei fossi.Tra i proprietari si segnalava il marchese Marini, feudatario di Castelnuovo, padrone del mulino di Zibide, di Gualdenazzo (detto di San Cristoforo) e del mulino Nuovo (sul Grue). Erano proprietari pure le monache di Santa Chiara, insediate in paese, le potenti, anche economicamente, abbazie tortonesi di Santo Stefano e San Marziano, il vescovo e i nobili del circondario. Le rive della Scrivia e dei canali da essa derivanti si prestavano alla loro predisposizione. Non bisogna dimenticare che l’acqua, fino alla rivoluzione industriale, era in pratica l’unica fonte di energia. Con la diffusione dei mulini ad acqua si esaurì la funzione delle macine a mano e di quelle attivate da cavalli o asini, salvo, particolarità castelnovese, che per trattare i semi di lino e le foglie del gualdo.La Scrivia e i mulini richiamano un cenno sul sistema irriguo, il cosiddetto acquarezzo, già importante nel 1278 secondo la testimonianza di un cronista di eccezione, Tomeno Berruti.Per la piana castelnovese, oltre alla Scrivia, fonte di irrigazione erano il Grue, il rio Calvenza e i due Calvenzoli. Per favorire un maggiore afflusso di acqua verso i mulini e il fossato, nel Seicento era stato costruito un canale sospeso che forniva la possibilità di scavalcare il Grue (ora a qualche decina di metri dalla fine del cavalcavia da Tortona) unendosi poi alla roggia del Martinetto all’altezza dell’imbocco dell’attuale cavalcavia per Viguzzolo.Tale tipo di struttura era denominata “il bregno”, ar brëgn, (persona piagnucolosa) fatta con due teste di ponte costituite da grosse

pietre di fiume, bitume di calcina, pali incrociati e grandi tavole di quercia. Manutenzione difficile poiché questo tipo di canali sospesi perdono acqua non essendo il legno il materiale ideale per questo scopo.

Alla fine del 1639 Tortona chiede, per imporre tasse ai castelnovesi, che si faccia un censimento dei mulini sulla Scrivia e risulta che vi sono due mulini a tre e due mole, di proprietà dei Marini, vicino alla porta Molina. Due altri, a due ruote, sul Grue, di Filippo Torti e di Gianpaolo Valenti. Infine esiste un mulino “da sandone”, un mulino natante appiardato, collegato con catene e passatoie alla riva, spostabile a seconda del tiraggio della corrente.

Questo intreccio di rogge, oltre alla movimentazione delle macine, consentiva di irrigare i campi su una superficie che Leone Crespi quantifica nel 1879 in 228 ettari.

Struttura di un “bregno”, ponte a scavalco, definito anche aqua ins l’aqua.

Un sandone sulla Scrivia che utilizza la cor-rente del fiume.

Gli antichi mulini di CastelnuovoAltri tempi / di Antonello Brunetti

“Fondamenti elementari e pratici nel settore dell’energia elettrica”, que-

sto il titolo del volumetto (Art&Coop, Ca-stelnuovo Scrivia 2020) scritto da Guido Sacco, dipendente a riposo dell’ENEL, ove è entrato nel 1967, e che ha svolto presso l’Ufficio studi di Alessandria gran parte della sua attività professionale (per maggiori dettagli si può leggere la contro-copertina del libro). Il testo tratta in modo sintetico e divulgativo dei principali con-cetti base del “pianeta elettrico”, offrendo al lettore non esperto la possibilità di ca-pire meglio la produzione, distribuzione e utilizzo dell’energia elettrica. Interessante anche il capitolo sugli impianti di illumina-zione stradale pubblica e privata, la par-te sulla domotica applicata agli impianti tecnologici e alle strutture ospedaliere e quella opportunamente dedicata alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro in campo elettrico. L’amico Guido Sacco – che è anche ingegnere industriale – van-ta altresì una intensa attività di ricerca in campo elettrico, che lo ha portato anche a una prestigiosa collaborazione con l’U-niversità del Piemonte orientale di Ales-sandria, al seguito del professor Trivero. Complimenti dunque per questa nuova brillante iniziativa, ancor più meritoria in quanto il ricavato del libro (in vendita an-che da Cassinelli e tabaccheria Orsi, al prezzo di copertina di € 14) andrà all’O-spedale e al canile di Tortona (in memo-ria del veterinario Paolo Pisa). Molta bella, infine, la dedica che compare nelle prime pagine, rivolta al collega e amico dell’au-tore Gianni Beccaria, con quel profetico annuncio “sono certo che lo leggerai…”.

r.c.d.

7IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 7 – Luglio 2020

EditoriaGuido Sacco ci racconta l’energia elettrica inun pratico manuale

Page 12: il della Bassa Valle Scrivia - comune.castelnuovoscrivia.al.it · che il disagio lamentato dagli utenti era elevato perché non avevano più uno sportello di riferimento in zona e

8 IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 7 – Luglio 2020

Il sapiente ronzio delle apilamiacastelnuovo segreta

Ho molto piacere di raccontare qualcosa di Al-berto Torti (7 agosto 1910 -10 ottobre 1996),

che è stato per me un grande amico e una persona di straordinarie doti di saggezza e di semplicità (cosa ben diversa dalla superficialità). Lo conobbi che era già anziano, ma ci frequentammo spes-so per la comune amicizia con il pittore Michele Mainoli (del resto anche lui amava dipingere). Un luogo di incontro classico fu il Bar Umberto di Mario e Rosetta (da “Barnass”), dove si chiacchie-rava in modo appassionato e garbato, in un clima di grande umanità e vivacità intellettuale. Gli ar-gomenti di conversazione erano i più vari, ma mai banali o volgari. Sapeva ascoltare con attenzione e rispetto l’interlocutore, e poi pacatamente espo-neva le proprie ragioni, sempre ben argomenta-te e corroborate dall’esperienza. Anche nei suoi tratti somatici (era di media statura, piuttosto

magro ma forte ed agile) e nel modo di muoversi (solitamente lento e talvolta trasognato) esprime-va una certa naturale eleganza ed ebbe un’ottima educazione (quella vera, non basata su regole for-mali di etichetta, ma schiettamente fondata sulla dignità e valore della persona). Per questo ogni incontro con lui era sempre rilassante e gioioso, in quanto riusciva a valorizzare la personalità e i talenti degli altri. Conobbi anche la sua secon-da moglie Antonietta (sposata nel 1985), che fu sempre gentile e rispettosissima dei talenti del marito. Tra i suoi mille interessi, ebbe una grande passio-ne per le api (come il mio amico Gianni), divenen-do per questo un provetto apicoltore (del resto veniva familiarmente chiamato Alberto “ad iavi”). Ricordo le molte curiosità sulla vita di questi stu-pendi insetti e, a suo dire, sui benefici effetti per-sino delle loro punture per l’artrosi (a differenza della tossicità delle punture delle vespe). Altra originale competenza di Alberto fu la radioeste-sia. Interrogando il suo pendolino riusciva non soltanto a trovare acqua, ma anche a trovare ri-sposte nel mistero di vari comportamenti umani. Per i suoi trascorsi in Spagna – e per l’amore di Mainoli per la cultura e la lingua spagnola – per noi (vero Paolo?) fu sempre Alberto “de avecas!” (pronuncia di “de abejas”, cioè delle api), con quel suo pizzico di originalità e di sorniona acutezza nello sguardo.

R.C. Delconte

Vista da lontano, la cascina Cerro, data l’au-stera imponenza che la contraddistingue, suggerisce l’idea del monastero anche se,

in realtà, mai ospitò religiosi di nessun tipo.Edificata nella seconda metà dell’Ottocento dal fi-landiere Vittore Luraghi, fu abitata da una colonia di contadini che condivisero i tre o quattro piani dello stabile con una tribù numerosa come i di-scendenti d’Abramo: i bachi da seta.Ignoti i deodoranti e i cosmetici, almeno tra i “paesani”, uomini e vermi mischiavano, senza mai imprecare, le loro peculiari esalazioni, indubbiamente sgradevoli.L’allevamento dei bachi iniziava di norma a fine marzo, dopo che “ar bigatè” - un certo Chierici di Rivanazzano - aveva fornito all’utenza un’onda o più d’embrioni, simili nelle dimensioni, a feci di vacca e brulicanti come dei formicai.L’iter vitale degli animaletti, alimentati con foglie di gelso e straordinariamente prolifici, durava qua-ranta giorni.Ma non è di bachicoltura che si vuole parlare, bensì dell’edificio che portava fino a poco tempo fa, in quanto è stato demolito, il rustico nome di Cerro. Tramontata l’era della seta e andata a ca-tafascio una pletora di filandieri, la cascina venne acquistata dalla dinastia dei Pareta (Bensi) che, al commercio degli ortaggi da loro stessi ottenuti, abbinarono quella dei suini.Per fare questo e cioè con l’obiettivo d’un alleva-mento razionale, commissionarono a un impresa-rio del posto un vasto porcile alla cui costruzione collaborarono, in qualità di garzoni, Luigi Celot-ti (Giané ad Celot), Amilcare Stramesi (ar fiô du savatinò) e Giovanni Bagnerà (Meranda), futuro capo guardia castelnovese.Basta: un mattino, mancati i mattoni o altro ma-teriale edilizio, i tre apprendisti vennero lasciati in temporanea “licenza”.Essendo poveri in canna e per nulla disposti a impiegare il tempo oziosamente, decisero di ri-empire le ore che li separavano dal desinare, con la raccolta della legna, sempre assai scarsa nelle case dei meno abbienti, specie quando gli inverni avevano la coda lunga.E cosi, armati di roncola appesa al retro dei pan-taloni come facevano gli adulti, si trasferirono sulla

riva destra del Grue, dove le robinie crescevano più rigogliose.Ma un bel momento, vuoi per inesperienza, vuoi per il desiderio d’impinguare più rapidamente il fasci-notto, non s’avvidero che, con gli arbusti, apparte-nenti al demanio, stavano tagliando le pianticelle di “Giò Beltrami” la cui villa confinava con il torrente.Sorpresi dal padrone inferocito e identificati loro malgrado, seguì la denuncia di rito a chi di dovere.Trascorsi non più di due giorni, si presentò in Tavernelle dove Ernesto Stramesi, padre di Amil-care, aveva il deschetto da ciabattino, la guardia campestre Faccaro che irruppe nel laboratorio senza neppure bussare.Fu redarguito dall’artigiano, semplice, alla mano, ma intransigente su certi principi di mutuo rispetto e fu messo alla porta con l’avvertenza di usar le dovute maniere.In capo a un mese a Castelnuovo, sede del Man-damento, venne celebrato il processo e, poiché i “presunti rei” mancavano di patrocinatore, sem-pre costosi per gli indigenti, fu nominato un avvo-cato d’ufficio nella persona dell’avv.to Sormani di Sale il quale, nel corso dell’arringa improvvisata, tuonò contro la parte lesa definita “Grandet, Ar-pagone” e chi più ne ha più ne metta, col risultato che il pretore, uomo d’idee moderne e illuminate, mandò assolti gli imputati con formula piena.Triste, abbacchiato e con la coda fra le gambe, l’accusatore lasciò la sala dell’udienze, accolto in strada da una bordata di fischi; infatti, i paesani mal tolleravano certe meschinità. Ma il conto dei guai con i “Beltram” non era chiuso.Più tardi Sideri, padre di Gio, caduto in preda alle Erinni – certe forme di mania di persecuzione fra il ceto dei ricchi era di casa - fu caricato sul landò di Milio ad Barzega, avendo come scorta il capo guardia Lorenzo Prandi e come traguardo l’ospe-dale psichiatrico.Poiché durante il tragitto il poveretto continuava a ripetere che il suo internamento era un’infamia, venne soprannominato il “signor Infamia”.In conclusione Celotti, Stramesi e Bagnera svol-sero il loro servizio militare nell’Arma dei Carabi-nieri (a quel tempo Reali) segno che la loro fedina penale era rimasta immacolata.

Ernesto Stramesi

Il processo nel mandamento:assolti con l’avvocato d’ufficio

La storia L’ambiente della cascina Cerro