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1/30 IL DATA WAREHOUSE GEOGRAFICO PER IL GOVERNO DEL TERRITORIO – Sessione Osservatori Socio Economici. Il sistema G eowebs tarter- S is temi Territoriali 14 g iug no 2007 IL DATA WAREHOUSE GEOGRAFICO PER IL GOVERNO DEL TERRITORIO Sistemi Territoriali, 14 giugno 2007 SESSIONE: OSSERVATORI SOCIO-ECONOMICI: ILSISTEMA SESSIONE: OSSERVATORI SOCIO-ECONOMICI: ILSISTEMA GEOWEBSTARTER GEOWEBSTARTER Giacomo Giusti Area Studi e Ricerche - Settore Analisi e indagini statistiche – Ufficio SISTAN Istituto Guglielmo Tagliacarne

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IL DATA WAREHOUS E GEOGRAFICO PER IL GOVERNO DEL TERRITORIO – S ess ione Osservatori S ocio Economici. Il s is tema Geowebstarter- S is temi Territoriali 14 giugno 2007

IL DATA WAREHOUSE GEOGRAFICO PER IL GOVERNO DEL TERRITORIO

Sistemi Territoriali, 14 giugno 2007

SESSIONE: OSSERVATORI SOCIO-ECONOMICI: ILSISTEMA SESSIONE: OSSERVATORI SOCIO-ECONOMICI: ILSISTEMA GEOWEBSTARTERGEOWEBSTARTER

Giacomo GiustiArea Studi e Ricerche - Settore Analisi e indagini statistiche – Ufficio

SISTANIstituto Guglielmo Tagliacarne

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L’attività di analis i e indagini statistiche dell’IstitutoL’attività di analis i e indagini statistiche dell’IstitutoTagliacarneTagliacarne

Ufficio SISTANUfficio SISTAN

Studi e ricerche Studi e ricerche settoriali basate settoriali basate

sulla analisi sulla analisi quantitativaquantitativa

Analisi e Analisi e indagini indagini

statistichestatistiche

Stime di indicatori Stime di indicatori socio economici su socio economici su scala provinciale e scala provinciale e

sub provincialesub provinciale

Banche dati Banche dati statistiche e statistiche e

georeferenziategeoreferenziate

Indagini sul campo,Indagini sul campo,Cati, Cati, CawiCawi: ELAB: ELAB

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Il settore delle analis i e delle indagini s tatis tichesettore delle analis i e delle indagini s tatis tiche dell’Istituto Tagliacarne, all’interno del quale si colloca l’ufficio SISTAN della Fondazione, concentra la propria attività su più filoni:

banche dati s tatis tiche georeferenziate

Tale attività si è sviluppata a partire dalle banche dati Sistema Starter e Geo Starter, ed ha portato ad oggi alla realizzazione della piattaforma Geo Web Starter, nonché di una serie di prodotti specifici:

Geo Web S tarter è una innovativa piattaforma web, composta da banche dati statistiche e cartografiche, che contiene informazioni riguardanti sezioni di censimento, comuni, province, regioni, aree di livello europeo (NUTS2 e NUTS3) e paesi del mondo. Oltre ad essere una banca dati di vastissime dimensioni Geo Web Starter si configura come un ambiente di lavoro condiviso per la gestione, l’elaborazione e la rappresentazione dell’informazione statistica.http://www.tagliacarne.it/gws/

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Con l’Atlante delle Infrastrutture il CNEL, con l’ausilio dell’Istituto Tagliacarne ed avvalendosi delle tecniche di navigazione GIS, consente agli utilizzatori di: localizzare le infrastrutture presenti sul territorio italiano

(raggruppate in 10 categorie); conoscerne caratteristiche qualitative e quantitative;

verificare la compresenza di infrastrutture diverse (e confrontarle);

valutarne l’entità rispetto alla superficie, alla popolazione o alle aziende presenti e realizzare mappe tematiche;

selezionare infrastrutture/unità territoriali per analisi di “bacini”.

L‘Atlante della competitività delle province è un ipertesto corredato da una banca dati composta da oltre 500 indicatori a livello provinciale (con riepiloghi regionali, per macro ripartizione e nazionale) organizzati in nove macro-aree:

• Popolazione e territorio• Il tessuto imprenditoriale • Il mercato del lavoro• I principali risultati economici • Apertura dei mercati• Tenore di vita • Competitività del territorio • Contesto sociale • Qualità della vita

Il sistema riporta anche analisi condotte su particolari aggregazioni sub-provinciali, come i sistemi locali del lavoro e i distretti industriali.

http://www.unioncamere.it/Atlante/

http://www.portalecnel.it/

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Realizzazione di indagini diretteDal 2005 è stata avviata una attività di rilevazione diretta ed elaborazione dati, Elab, che gestisce le indagini previste nelle attività di ricerca dell’Istituto (indagini dirette, CATI, CAWI).

S tudi e ricerche settoriali basate sull’analis i quantitativaGli studi riguardano anzitutto l’attività istituzionale realizzata con l’Unioncamere, focalizzata sui temi della contabilità economica territoriale, sugli indicatori infrastrutturali nonché, nell’ultimo biennio, sul calcolo delle Parità di Potere d’Acquisto a livello regionale. Altri studi riguardano approfondimenti settoriali, ricerche sul tema dei prezzi, analisi dello sviluppo socio-economico locale.

S time di indicatori socio economici su scala provinciale e sub provincialeIl calcolo di indicatori socio-economici a livello territoriale costituisce una delle dimensioni istituzionali dell’attività dell’Istituto e del Sistema camerale. Negli ultimi anni l’Istituto si è particolarmente impegnato nella stima di aggregati quali il valore aggiunto, redditi, consumi su scala provinciale e comunale. La produzione statistica si è concentrata anche su una maggiore analisi settoriale del valore aggiunto, su aggregati economici sull’artigianato, sul patrimonio delle famiglie, sul reddito disponibile per ampiezza dei nuclei familiari.

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Negli anni recenti è cresciuta la domanda di informazione statistica territoriale, sia sul versante pubblico che su quello privato.

Nel primo caso, un elemento unificante alla base queste motivazioni può essere individuato nei cambiamenti istituzionali intervenuti nell’ultimo decennio, orientati ad un generalizzato avvicinamento dell’amministrazione al territorio.

Per quanto riguarda il settore privato, anche grazie allo sviluppo dell’informatica, è cresciuto l’utilizzo (e la relativa domanda) di dati geocodificati.

La domanda di informazione statistica territorializzataLa domanda di informazione statistica territorializzata

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Volendo schematizzare l’evoluzione del rapporto intercorrente tra informazione statistica e territorio è possibile individuare una prima fase in cui la componente territoriale ha rappresentato più che altro un necessario tramite attraverso il quale svolgere l’operazione di raccolta di informazioni statistiche, una seconda, in cui il territorio è divenuto un necessario livello per la restituzione di informazioni, e una terza, in cui lo stesso è divenuto un soggetto portatore di esigenze informative.

L’evoluzione temporale del rapporto tra informazioneL’evoluzione temporale del rapporto tra informazione statistica e territoriostatistica e territorio

Territorio come soggetto di interlocuzione nella individuazione di esigenze informative

Statistiche per il territorio

Dagli anni ’90 ad oggi

Territorio come ambito rispetto al quale restituire set di informazioni statistiche

Statistiche sul territorio

Dagli anni ’70 alla fine degli anni ‘80

Territorio come luogo di origine di flussi di informazioni quali-quantitative

Statistiche dal territorio

Fino agli anni ‘70

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Ciò che potremmo definire come “paradosso territoriale dell’informazione statistica” è che, a fronte di una minore disponibilità e ricchezza di informazioni, la domanda locale spinge per livelli di analisi e tempestività nell’ottenimento di dati socio-economici spesso disattesi dall’offerta.Si pensi alle esigenze conoscitive connesse con la delimitazione dei territori per fini di programmazione economica e per la progettazione di interventi in genere.

La sovrapposizione di esigenze nell’analis i statisticaLa sovrapposizione di esigenze nell’analis i statistica territorialeterritoriale

Dimensioni di interesse

Dettaglio territoriale

Tempestività/serie storiche

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I livelli di disaggregazione dei dati territorialiI livelli di disaggregazione dei dati territorialiPer l’Italia: da 5 ripartizioni a 380.000 sezioni di censimento

Ripartizioni geografiche (5, Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud, Isole)

Regioni (20, 21 se si considerano le province autonome di TR e BZ)

Province (attualmente 107, a breve 110) Aree intermedie (aggregazioni sub-provinciali o sovra-

comunali) Comuni (attualmente 8.101) Aree sub-comunali (località abitate, CAP, municipi,

circoscrizioni, zone, quartieri, sezioni di censimento) Per l’Ue a 25 paesi: da 89 Nuts 1 a 112.000 Lau

Nuts 1 (89, ripartizioni geografiche) Nuts 2 (254, regioni e province autonome) Nuts 3 (1.214, province) Lau 1 (3.334, aggregazioni di comuni) Lau 2 (112.119, comuni)

Nuts: Nomenclature Units of Territories for Statistics; Lau: Local administrative unit)

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I territori di riferimento sono intrinsecamente diversi…I territori di riferimento sono intrinsecamente diversi…Agli stessi livelli di aggregazione di partenza corrispondono territori molto diversi tra loro. Aosta è sia una regione che una provincia, così come il Lussemburgo è uno stato Nuts 0) un’area Nuts 1, Nuts 2 , Nuts 3… E’ un comune Roma con quasi 2,6 milioni di abitanti e Morterone in provincia di Lecco che non ne raggiunge 40. Lo stesso dicasi per le aree europee: di seguito si presentano i casi “estremi” per le Nuts 3.Madrid>5,6 mil.ni abitanti Orkney Islands circa 19,2 mila abitanti

Norrbottens lõn>106 mila kmq Melilla circa 13 kmq

Quasi 300 volte

Oltre 8.000 volte

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…… anche in ambito europeoanche in ambito europeoSe guardiamo le Nuts 3, le stesse considerano le province italiane, i dipartimenti francesi, i kreise tedeschi, ecc.: territori con una dimensione media per area molto diversificata.Ordine Stati Numero medio Ue=100 Ordine Stati Numero medio Ue=100

abitanti abitanti1) Polonia 849,0 225 14) Lettonia 387,6 1032) Spagna 807,8 214 15) Danimarca 359,4 953) Repubblica Ceca 729,1 193 16) Portogallo 348,1 924) Cipro 722,7 192 17) Lituania 345,4 925) Slovacchia 672,5 178 18) Estonia 270,7 726) Francia 618,0 164 19) Finlandia 260,6 697) Italia 559,3 148 20) Belgio 241,3 648) Ungheria 506,5 134 21) Austria 232,0 629) Irlanda 499,5 132 22) Grecia 216,1 57

10) Lussemburgo 449,9 119 23) Malta 199,3 5311) Regno Unito 447,8 119 24) Germania 188,0 5012) Svezia 426,6 113 25) Slovenia 166,3 4413) Paesi Bassi 405,6 108

Ue 25 377,2 100

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I territori cambiano: le nuove province in Lombardia, I territori cambiano: le nuove province in Lombardia, Marche, Puglia e SardegnaMarche, Puglia e Sardegna

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I territori cambiano: i comuni negli ultimi 15 anniI territori cambiano: i comuni negli ultimi 15 anni

Anno n° Comuni

Comuni creati Comuni modificati Comuni soppressi

1991 8.101 Monserrato (CA) Cagliari (CA) - 1992 8.102 Fiumicino (RM) Roma (RM) - 1993 8.104 Boville (RM), Statte

(TA) Marino (RM), Taranto (TA)

-

1994 8.104 - - - 1995 8.101 Due Carrare (PD),

Porto Viro (RO) Marino (RM) Boville (RM), Carrara S. Giorgio (PD),

Carrara S. Stefano (PD), Contarina (RO), Donada (RO)

1996 8.102 Padru (SS) Buddusò (SS) - 1997 8.102 - - - 1998 8.100 Montiglio Monferrato

(AT) - Colcavagno (AT), Scandeluzza (AT),

Montiglio (AT) 1999 8.100 Mosso (BI), Cavallino-

Treporti (VE) Venezia (VE) Mosso Santa Maria (BI), Pistolesa (BI)

2000 8.100 - - - 2001 8.101 Fonte Nuova (RM) Guidonia Montecelio

(RM), Mentana (RM)

-

2002 8.101 - - - 2003 8.100 San Siro (CO) - Santa Maria Rezzonico (CO) e

Sant’Abbondio (CO) 2005 8.101 Baranzate (MI) Bollate (MI) - 2006 8.101 - - -

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I livelli territoriali di partenza nelle analis iI livelli territoriali di partenza nelle analis i

Le aree per le quali si dispone di dati sottendono sostanzialmente territori amministrativi.Ciò da un lato può porre dei problemi, perché il livello di aggregazione adottato è condizionato a priori, con una notevole eterogeneità, come già visto, delle zone appartenenti allo stesso livello di aggregazione.Nel contempo, aggregazioni territoriali che non coincidono con livelli “decisionali” nel medesimo ambito territoriale, possono portare a situazioni di impasse nel caso in cui vi sia una sovrapposizione di territori e, quindi, di competenze. In altre parole, se si guarda all’utilizzo dei dati (in realtà anche all’organizzazione delle rilevazioni), la corrispondenza con livelli amministrativi ne rafforza la fruibilità e l’efficacia.

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Il ruolo delle aree intermedieIl ruolo delle aree intermedieQueste aree rispondono spesso a fini specifici (ad esempio i distretti industriali per l’individuazione puntuale di attività manifatturiere integrate nel territorio), diventando quindi funzionali all’approccio territoriale per ambiti circoscritti, superando anche i confini amministrativi di livello superiore. Le aree diventano quindi un mezzo attraverso il quale operare in modo più puntuale e circostanziato anche su questioni quali la destinazione di risorse o la pianificazione di linee di sviluppo del territorio.Aree Principali soggetti coinvolti/interessati

Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) Istat, Apat, RegioniAree bancarie Banca d'ItaliaAree dei Centri per l'impiego ProvinceAree Progetti Integrati Territoriali (PIT) RegioniAree socio-sanitarie RegioniAziende di promozione turistica (APT) Istat, RegioniAziende Unità Sanitari Locali (ASL) Ministero della saluteBacini commerciali Regioni, Ministero dello sviluppo economicoComunità montane Istat, Province, RegioniCorti di appello, circondari Istat, Ministero della GiustiziaDistretti industriali Istat, RegioniRegioni agrarie Istat, Inea, Ministero delle politiche agricoleSistemi Locali del Lavoro (SLL) IstatZone altimetriche Istat

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Le prospettive di analis i sub comunaleLe prospettive di analis i sub comunale

Nelle analisi su scala comunale, soprattutto con riferimento alle realtà di maggiore dimensione, è sempre più necessario disporre di dati e indicatori riferiti alla dimensione sub comunale.Lo schema delle “differenze nelle differenze” (riscontrabile nel nostro territorio a vari livelli) si ripresenta anche nei grandi comuni, in cui i valori medi nascondono al proprio interno profonde disparità, delle quali si potrebbe tener conto anche nella costruzione di indici (ad esempio misurando la variabilità interna dei fenomeni).Rispetto al passato è possibile oggi ottenere basi informative riferite alle sezioni di censimento (e in prospettiva, ricavare nuovi dati a partire da archivi anagrafici). L’Istituto Tagliacarne dispone nella propria banca dati Geo Web Starter del database censuario, attraverso il quale, ad esempio, è possibile isolare la realtà di Murano all’interno del comune di Venezia…

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Le attività di fabbricazione e lavorazione del vetro a Le attività di fabbricazione e lavorazione del vetro a Murano (1)Murano (1)

LocalitàAddetti nelle Unità locali

(N.)

Numero Unità locali (N.)

Burano 10 9Campalto 3 2Case sparse 7 1Dese 1 1Favorita 31 1Lido 20 9Mestre 296 42Murano 1.731 245Tessera 3 1Venezia 221 92Zelarino 1 1

Totale 2.324 404

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Le attività di fabbricazione e lavorazione del vetro a Le attività di fabbricazione e lavorazione del vetro a Murano (2)Murano (2)

LocalitàAddetti nelle Unità locali

(N.)

Numero Unità locali (N.)

27042 VENEZIA - 1544 53 827042 VENEZIA - 1545 90 1827042 VENEZIA - 1547 55 127042 VENEZIA - 1548 6 627042 VENEZIA - 1550 25 1227042 VENEZIA - 1551 1 127042 VENEZIA - 1552 3 127042 VENEZIA - 1557 3 127042 VENEZIA - 1558 5 327042 VENEZIA - 1559 2 127042 VENEZIA - 1560 7 327042 VENEZIA - 1561 3 127042 VENEZIA - 1562 32 1027042 VENEZIA - 1563 3 327042 VENEZIA - 1564 4 227042 VENEZIA - 1565 1 127042 VENEZIA - 1566 1 127042 VENEZIA - 1568 1 127042 VENEZIA - 1569 6 227042 VENEZIA - 1572 2 127042 VENEZIA - 1573 6 427042 VENEZIA - 1574 1 127042 VENEZIA - 1575 3 227042 VENEZIA - 1578 33 427042 VENEZIA - 1580 5 427042 VENEZIA - 1581 270 3527042 VENEZIA - 1582 150 1327042 VENEZIA - 1583 16 527042 VENEZIA - 1584 4 427042 VENEZIA - 1585 159 3027042 VENEZIA - 1586 275 1727042 VENEZIA - 1587 33 427042 VENEZIA - 1588 16 227042 VENEZIA - 1595 457 43

Murano 1.731 245

VENINI SOCIETA' PER AZIONIBAROVIER & TOSO VETRERIE ARTISTICHE RIUNITE S.R.L.

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Un esempio di informazione puntuale (1)Un esempio di informazione puntuale (1)Sono le strutture sanitarie ospedaliere di Olbia (San Giovanni di Dio) e Paolo Dettori di Tempio Pausania

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Un esempio di informazione puntuale (2)Un esempio di informazione puntuale (2)Indicatore Valore

Posti letto (unità) 303OSPEDALE CIV. PAOLO DETTORI 147OSPED,CIV. SAN GIOV.DI DIO 156

Reparti (unità) 16OSPEDALE CIV. PAOLO DETTORI 6OSPED,CIV. SAN GIOV.DI DIO 10

Posti letto utilizzati (unità) 294OSPEDALE CIV. PAOLO DETTORI 147OSPED,CIV. SAN GIOV.DI DIO 147

Reparti utilizzati (unità) 16OSPEDALE CIV. PAOLO DETTORI 6OSPED,CIV. SAN GIOV.DI DIO 10

Totale personale (unità) 687OSPEDALE CIV. PAOLO DETTORI 266OSPED,CIV. SAN GIOV.DI DIO 421

Totale personale medico (unità) 161OSPEDALE CIV. PAOLO DETTORI 60OSPED,CIV. SAN GIOV.DI DIO 101

Totale personale infermieristico (unità) 305OSPEDALE CIV. PAOLO DETTORI 106OSPED,CIV. SAN GIOV.DI DIO 199

Dimessi (unità) 13.018OSPEDALE CIV. PAOLO DETTORI 5.617OSPED,CIV. SAN GIOV.DI DIO 7.401

Giornate di degenza (unità) 82.610OSPEDALE CIV. PAOLO DETTORI 35.167OSPED,CIV. SAN GIOV.DI DIO 47.443

Giornate disponibili (unità) 107.316OSPEDALE CIV. PAOLO DETTORI 53.658OSPED,CIV. SAN GIOV.DI DIO 53.658

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La costruzione di indicatori territoriali: alcune La costruzione di indicatori territoriali: alcune puntualizzazioni necessariepuntualizzazioni necessarie1) Gli indicatori che si intende costruire hanno come obiettivo quello di essere esplicativi di dimensioni (o parte di dimensioni) di interesse (ad es.: presenza di km di strade per dotazione di infrastrutture stradali), spesso di natura complessa.L’intensità dei fenomeni viene colta con rispondenza diversa da parte di dati e indicatori. In alcuni casi la stessa può essere solamente approssimata (si pensi alla propensione all’innovazione valutata in base alla presenza di imprese hi-tech); in altri si può verificare l’impossibilità di individuare “correlati empirici” per determinati fenomeni (ad es. differenziali nei livelli dei prezzi).

2) I dati e i relativi indicatori si riferiscono a determinati livelli territoriali.La dimensione territoriale non è ininfluente rispetto alla disponibilità di informazioni statistiche: al crescere del dettaglio diminuisce la quantità (e la qualità) dei dati.

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In particolareIn particolare

Dati e indicatori possono: esistere per livelli più aggregati e non per livelli

disaggregati; presentare una copertura parziale; essere disponibili con tempestività non soddisfacente.

Nell’analisi territoriale, più che in altri casi, si deve spesso ricorrere alla integrazione di fonti, ovvero ampliare la gamma di informazioni reperibili a tutto il Sistema Statistico Nazionale (SISTAN).

In generaleIn generale

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L’evoluzione dell’informazione territoriale nel PSNL’evoluzione dell’informazione territoriale nel PSNDelle attività previste nel PSN 2006-2008 oltre tre quarti prevedono al minimo ripartizioni “di base” (escludendo il livello nazionale). La dinamica nei confronti del programma 2000-2002 evidenzia una crescita dei livelli regionali. A testimonianza delle difficoltà nell’affrontare dimensioni territoriali di dettaglio, si rilevano decrementi per diverse voci, tranne nel caso delle ripartizioni sub-comunali e delle altre ripartizioni territoriali. Minimo livello territoriale di riferimento dei PSN PSN var.

dati disponibili 2000-2002 2006-2008 %Ripartizioni territoriali di base 711 747 36- Comune 122 78 -44- Comune capoluogo 11 8 -3- Provincia 190 176 -14- Regione 173 255 82- Ripartizione geografica 39 47 8- Nazione 176 183 7Ripartizioni territoriali sub-comunali 8 11 3Ripartizioni territoriali multicomunali 67 53 -14Altre ripartizioni territoriali 1 8 7Punti di rilevamento 3 19 16Altro riferimento 62 48 -14Non indicato 15 36 21

Totale 867 922 55

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Basi informative disponibili a livello comunale: alcune Basi informative disponibili a livello comunale: alcune esemplificazioniesemplificazioni

Censimento Popolazione e Abitazioni (2001), Censimento Industria e servizi (2001), Censimento dell’Agricoltura (2000) - IstatDati su stock e flussi di imprese per settore dai registri delle CCIAA - InfocamereAnagrafe della popolazione - IstatStrutture ricettive e presenze turistiche (Istat-Enit e Istituto Tagliacarne)Sportelli bancari, depositi e impieghi (Banca d’Italia)Abbonamenti RAIImmatricolazioni e circolante per tipo di mezzi ACICompravendite abitazioni – Agenzia Territorio

Una considerazione: in prospettiva crescerà il ruolo dei dati ricavabili da fonte amministrativa e da informazioni ottenibili da archivi anagrafici (geocodifica) o da database geografici (ad es. infrastrutture).

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Indicatori demografici: attualità e Indicatori demografici: attualità e prospettiveprospettiveLe basi informative, provenienti in larga parte dalle anagrafi dei comuni e dall’Istat presentano buoni livelli di tempestività (uno-due anni data) e dettaglio territoriale (comune, i grandi comuni si spingono anche alle ripartizioni sub-comunali). Dal Censimento sulla popolazione del 2001 si ricavano molti dati per sezione di censimento.Particolarmente rilevanti sono i dati sulla struttura per età della popolazione, data la notevole incidenza del fenomeno dell’invecchiamento della popolazione in molte realtà del Paese.Un tema ineludibile per gli sviluppi futuri riguarda le presenze straniere, fenomeno in crescita di impatto su molti versanti sulla società e sull’economia italiana.Paesi di provenienza, livelli di regolarizzazione, presenza minorile sono solo alcuni temi da richiamare all’attenzione futura.

Presenze s traniereTemi da sviluppare

Titoli di s tudio, mobilità sul territorioLimiti

Uno-due anni data (anche bilancio mens ile)

Tempestività

ElevatoDettaglio nei contenuti

Comunale, s i può scendere al di sottoDettaglio territoriale

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IL DATA WAREHOUS E GEOGRAFICO PER IL GOVERNO DEL TERRITORIO – S ess ione Osservatori S ocio Economici. Il s is tema Geowebstarter- S is temi Territoriali 14 giugno 2007

Indicatori sul mercato del lavoro: attualità e prospettiveIndicatori sul mercato del lavoro: attualità e prospettiveL’impegno dell’Istat è notevole, concentrato soprattutto sulla più ampia rilevazione sul campo. L’origine campionaria limita le possibilità di analisi, soprattutto volendo incrociare informazioni e territorio, anche se l’Istat ha realizzato stime per piccole aree (SLL).Il sistema camerale contribuisce in modo sostanziale con l’indagine Excelsior sul versante della domanda di lavoro e di specifiche professionalità.La tempestività è molto soddisfacente (un anno-data) mentre molti problemi hanno certo i frequenti cambiamenti nelle classificazioni adottate (serie storiche).Tra i temi rilevanti in prospettiva, oltre al sempre presente lavoro irregolare, gli stranieri, la mobilità, il turn over, le forme contrattuali e il tema del pubblico impiego.

Lavoro irregolare, s tranieri, mobilità, turn-over, forme contrattuali, pubblico impiego

Temi da sviluppare

Cambiamenti frequenti nelle clas s ificazioni (serie s toriche)

Limiti

Un anno-dataTempestività

Limitato dall’origine campionaria dei dati

Dettaglio nei contenuti

S ostanzialmente provincialeDettaglio territoriale

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Indicatori sulla struttura produttiva: attualità e prospettiveIndicatori sulla struttura produttiva: attualità e prospettiveLa base informativa fondamentale per anni è stata quella censuaria, ferma però all’anno 2001. In termini di aggiornamento, con riferimento alla componente privata, è particolarmente significativa e aggiornata la fonte camerale (Infocamere), che presenta però alcuni limiti (ad esempio l’elemento dimensionale, la qualità nel dettaglio delle attività economiche).Nel mese di dicembre sono stati pubblicati dall’Istat i dati ASIA unità locali 2004 archivio che in prospettiva presenta notevoli possibilità di utilizzo.E’ sempre più pressante l’esigenza di geo-referenziazione di dati sulla presenza di imprese sul territorio e si sta sviluppando molto il tema dell’imprenditorialità straniera ed è sempre di attualità la relazione tra imprese (gruppi) e la “questione dimensionale”.

Geo-referenziazione attività, imprenditorialità s traniera, rapporti tra imprese, “questione dimens ionale”

Temi da sviluppare

Is tituzioni pubbliche e private (nonprofit)Limiti

Anche un anno data (anche bilancio mens ile)Tempestività

Elevato per le attività economiche, meno per dati associati (addetti)

Dettaglio nei contenuti

Comunale, s i può scendere al di sottoDettaglio territoriale

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Indicatori di contabilità economica: attualità e Indicatori di contabilità economica: attualità e prospettiveprospettiveIl tema è tra quelli di maggiore interesse per una serie di motivazioni. Essendo le stime basate su più fonti, si paga il ritardo dell’ultima. Esistono previsioni realizzate da Prometeia. L’Istat ha sviluppato attività in tale direzione (indicatori per provincia e SLL), che vede un impegno specifico dell’Istituto Tagliacarne, anche in sperimentazioni comunali.Gli aggregati presentano diverse difficoltà nella territorializzazione (valore aggiunto piuttosto che reddito disponibile o spesa delle famiglie.Se il livello di dettaglio e l’aggiornamento non sono ancora soddisfacenti, utili apporti arriveranno dalla valorizzazione di nuove basi informative sulla struttura produttiva (ASIA unità locali). L’Istituto, con Unioncamere e Istat sta lavorando su indici di Parità di Potere d’Acquisto Regionali (PPA-R).

S fruttamento di dati di s truttura (AS IA), PPA-R

Temi da sviluppare

Difficoltà nella realizzazione di s time di dettaglio per tutto il territorio nazionale, frequenti cambiamenti nelle serie

Limiti

Due anni-dataTempestività

Ancora scarso rispetto alle necess ità (macro settori) e tipologie di aggregati

Dettaglio nei contenuti

Provinciale, sperimentazioni sub-provinciali e comunali

Dettaglio territoriale

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Indicatori infrastrutturali: attualità e prospettiveIndicatori infrastrutturali: attualità e prospettiveL’argomento ha visto recenti applicazioni da parte dell’Istat, un impegno specifico dell’Istituto Tagliacarne e studi di Confindustria.Facendo riferimento a fonti svariate l’aggiornamento degli indici può essere variabile, anche se abbastanza soddisfacente, vista l’inerzia ipotizzabile del fenomeno soprattutto per livelli aggregati. Il livello di dettaglio dei contenuti è variabile a seconda delle categorie (alcune possono essere quasi scoperte in toto).Sono scarse le informazioni sull’utilizzo delle informazioni puntuali e sul traffico per quelle di rete.Molto si potrà fare lavorando su basi informative accessibili, scendendo a livelli di dettaglio territoriale maggiori, tenendo conto in tal caso dell’accessibilità delle risorse.

S fruttamento di bas i informative pubbliche

Temi da sviluppare

Difficoltà nel tener conto dell’utilizzo effettivo delle risorse

Limiti

Due anni-dataTempestività

Variabile a seconda delle categorieDettaglio nei contenuti

Provinciale, prime sperimentazioni sub-provinciali

Dettaglio territoriale

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Indicatori sul turismo e i beni culturali: attualità e Indicatori sul turismo e i beni culturali: attualità e prospettiveprospettive

A conclusione di questa analisi, si vuole portare in evidenza un tema particolarmente rilevante per le prospettive di sviluppo di molte realtà locali.Data l’eterogeneità dell’argomento, è più difficile inquadrare in modo univoco aspetti specifici (tempestività, dettaglio), variabili da caso a caso.Per la componente turistica in senso stretto le statistiche sull’offerta presentano un notevole dettaglio, sulle presenze l’articolazione è per APT ma è possibile effettuare ricostruzioni su base comunale. La vera carenza riguarda il turismo “non ricettivo” connesso a vacanze brevi, crociere e seconde case utilizzate per vacanza.Molto è da fare sul tema dei beni culturali, la cui abbondanza nel nostro Paese è tale da rappresentare un asset fondamentale per la crescita futura.L’Istituto ha avviato per il MiBAC una attività di ricerca mirata alla quantificazione economica delle attività produttive potenzialmente coinvolte nel sistema economico integrato dei beni culturali.