Il Cuccio - Porlezza · tiva del lavoro ( curriculum vitae,siti utili ed altre opportunità ) -...

24
14 6 Notiziario del Comune di Porlezza Il Cuccio Via Garibaldi, 66 - 22018 Porlezza (Como) www.comune.porlezza.co.it Registrazione del Tribunale di Como n. 2/1993 - DRT Convenzione n.5 Direttore Responsabile: Alessandro Gini - Consulenza editoriale grafica e stampa: www.nuovaera.info Anno IV N. 4 DICEMBRE 2008 3 EVENTI Le immagini della mostra zootecnica ATTUALITA’ inchiesta sulla galleria di Porlezza SOCIALE Nuovi servizi in arrivo EDIZIONE SPECIALE: GIORNALE E CALENDARIO DEL 2009, PER UN NUOVO ANNO RICCO DI SERENITA’

Transcript of Il Cuccio - Porlezza · tiva del lavoro ( curriculum vitae,siti utili ed altre opportunità ) -...

Page 1: Il Cuccio - Porlezza · tiva del lavoro ( curriculum vitae,siti utili ed altre opportunità ) - sostenere le persone che sono fuori dal mondo del lavoro nell’in-dividuare un proprio

14

6

Notiziario del Comune di PorlezzaIl Cuccio

Via Garibaldi, 66 - 22018 Porlezza (Como) www.comune.porlezza.co.itRegistrazione del Tribunale di Como n. 2/1993 - DRT Convenzione n.5Direttore Responsabile: Alessandro Gini - Consulenza editoriale grafica e stampa: www.nuovaera.info

Anno IV N. 4

DICEMBRE 2008

3

EVENTI Le immagini della mostra zootecnica

ATTUALITA’ inchiesta sulla galleria di Porlezza

SOCIALE Nuovi servizi in arrivo

EDIZIONE SPECIALE: GIORNALE E CALENDARIO DEL 2009,PER UN NUOVO ANNO RICCO DI SERENITA’

Page 2: Il Cuccio - Porlezza · tiva del lavoro ( curriculum vitae,siti utili ed altre opportunità ) - sostenere le persone che sono fuori dal mondo del lavoro nell’in-dividuare un proprio

2

L’editorialeIN

PR

IMO

PIA

NO Lavori non stop

per un paese sempre più bello

Il CuccioDirettore Responsabile: Alessandro Gini

Responsabile di Redazione: Attilio Giossi

Hanno collaborato:la Giunta, le Associazioni,

Aleardo Noli, Pasqualino De Falco,Flavio Mazzoni, Nicoletta Intraina

Mattia Sacchi, Carlo Martinelli, Vitale Scanu, Battaglia Ermanno

Foto: Attilio Giossi, NuovaeraMartinelli Carlo, Battaglia Ermanno, Foto Cente,

FotoStudio 3

Per contatti con la redazione inviareuna e-mail a: [email protected]

www.comune.porlezza.co.it

Realizzazione grafica,consulenza editoriale e stampa:

Nuovaera servizi editoriali - ComoTel. 031.526.527

www.nuovaera.info

Il tempo scorre veloce ed il no-stro mandato amministrativo vol-ge ormai al termine. Pur vicini a questa importante scadenza, l’entusiasmo che ci ha animato fin dal principio, non ci ha an-cora abbandonato ed anche in quest’ultima fase numerosi e no-tevoli sono i lavori che si stanno realizzando o che inizieranno a breve.Anzitutto stiamo completando la pavimentazione del centro sto-rico, in particolare delle “strec-ce”: ordine, pulizia e conserva-zione della storicità del centro sono così garantiti attraverso una notevole valorizzazione dello stesso. A breve, meteo permet-tendo, procederemo a posare il porfido anche nella via Centrale della frazione di Tavordo.Dopo una fastidiosa attesa, do-vuta a difficoltà tecniche, stanno procedendo di buon passo i la-vori di rifacimento dell’illumina-zione del secondo tratto di via Garibaldi, che comprendono anche l’interramento delle antie-stetiche linee aeree dell’energia elettrica ed una adeguata illumi-

nazione della ristrutturata chiesa “della Madonna del Rezzo”.Sul lungo lago, intanto, sono cominciati i lavori per la rea-lizzazione della struttura desti-nata all’accoglienza turistica: un’opera fondamentale per il rilancio turistico del nostro Pae-se ed anche un valore aggiunto alle infrastrutture di Porlezza, mi sembra corretto ricordare il co-spicuo finanziamento regionale di cui gode questo intervento.Altro lavoro in procinto di rea-lizzazione, è il primo lotto dei cassonetti interrati per la rac-colta differenziata dei rifiuti. Dopo un’attenta analisi di costi e benefici e dopo esserci accer-tati della soluzione di alcuni pic-coli inconvenienti iniziali legati all’uso di questi impianti, abbia-mo appunto deciso di passare alla fase realizzativa, godendo, anche in questo caso, di un im-portante finanziamento da parte della Provincia di Como.Abbiamo intanto completato le procedure di finanziamento e di appalto anche per il rifacimento dei marciapiedi in fregio alla via Ceresio, dal lungo lago Matte-otti, fino alla frazione di Agria. I lavori risultano già assegnati all’impresa appaltatrice ed appe-na le condizioni meteorologiche lo permetteranno, potrà essere dato il via all’intervento. Giova ricordare che il 50% del costo è finanziato a fondo perduto dalla regione Lombardia.Nell’area del “Campus scolasti-co”, la cui apertura ufficiale, il 18 ottobre scorso, tanto succes-so ha ottenuto, si sta ultimando

un’ulteriore piccola palestra per ginnastiche morbide e corsi di danza: locali salubri, ottimamen-te illuminati e caratterizzati da colori vivaci, con pavimentazio-ne in parquet e specchi alle pare-ti, donano un’immagine di gran-de accoglienza e professionalità a questa ulteriore struttura.Nella stessa area è in fase avan-zata di progettazione la strada di collegamento tra via dei Mazzi e la via Provinciale con i relativi parcheggi, mentre sono già sta-te reperite le somme necessarie per il tunnel di collegamento tra la scuola elementare ed il locale mensa.Da quanto sin qui esposto, risul-ta evidente come si stia proce-dendo con alacrità, nonostante i sempre più pressanti vincoli burocratici, a mettere in cantie-re opere importanti e necessa-rie: esaurita la fase delle opere di maggior spessore, ci stiamo ora dedicando a quelle di minor importo, ma sicuramente non meno importanti e necessarie, assieme con un’ancora maggio-re attenzione alla manutenzio-ne dell’esistente. Costante è poi l’attenzione con cui seguiamo i vari bandi di finanziamento che, via via, si rendono disponibili e ciò ci ha ampiamente ripagati con consistenti importi, ottenuti a fondo perduto.Quindi fino all’ultimo, piede premuto sull’acceleratore dei la-vori pubblici, per un paese sem-pre più moderno, accogliente e vivibile.

Il Sindaco Sergio Erculiani

Page 3: Il Cuccio - Porlezza · tiva del lavoro ( curriculum vitae,siti utili ed altre opportunità ) - sostenere le persone che sono fuori dal mondo del lavoro nell’in-dividuare un proprio

3

a sostegno dei cittadini SOC

IALE

PROGETTO”SPORTELLO EMPORIO”

In un periodo così cruciale l’Ammi-nistrazione ha messo in campo un progetto che risulta essere un nuovo ed importante sostegno alla cresci-ta ed all’affermazione professionale dei giovani e delle donne.Tale progetto, già avviato con suc-cesso in altre realtà, è promosso in-teramente dal Comune di Porlezza, Assessorato alle Politiche Sociali e sarà realizzato da PariComo, Associazione femminile no profit, esperta in interventi di politiche atti-ve del lavoro e , in particolare, nello sviluppo di servizi di accompagna-mento al lavoro.Obiettivi del servizio:- fornire informazioni sul mercato del lavoro e sulle opportunità for-mative esistenti - fornire strumenti per la ricerca at-tiva del lavoro ( curriculum vitae,siti utili ed altre opportunità )- sostenere le persone che sono fuori dal mondo del lavoro nell’in-dividuare un proprio progetto pro-fessionale.- sostenere i giovani e le donne nel-la ricerca di un lavoro da svolgere come professionisti autonomi o con forme di autoimpiego.- imparare a riconoscere ed analiz-zare le proprie competenze profes-sionali- accrescere le competenze impren-ditoriali- favorire forme di empowerment- sviluppare competenze gestionali in ambito economico/finanziario

A chi è rivolto il servizio?- a donne e giovani disoccupati o inoccupati che vogliono inserirsi nel mercato del lavoro o che desi-derano cambiare lavoro- a donne e a giovani che ipotizzano come scelta lavorativa anche forme di autoimpiego- a donne che si reinseriscono nel mondo del lavoro dopo un’assenza

In questo momento di particolare difficoltà del sistema economico/finanziario mondiale, di crisi generalizzata del mondo del lavoro, in cui si prospettano nuovi e molteplici licen-ziamenti, in cui tutti tocchiamo con mano l’aumento del costo della vita e contemporane-amente il venir meno delle risorse, l’Amministrazione Comunale di Porlezza, si dimostra sensibile a queste problematiche ed intende promuovere alcune iniziative a sostegno dei propri cittadini. L’Assessore alle Politiche Sociali Dr. Attilio Giossi

per motivi familiari (nascita di un fi-glio o assistenza a parenti anziani)- a donne e giovani che hanno già maturato una propria idea impren-ditoriale, ma che necessitano di una consulenza specialistica per concretizzarlo.Attività che sarà erogata dallo “Sportello Emporio per giovani e donne”.

Saranno offerti gratuitamente i se-guenti servizi:- accoglienza/chek orientativo sui bisogni- informazioni sui servizi presenti sul territorio e sul lavoro autono-mo.- Tre percorsi di gruppo per orienta-mento al lavoro- Consulenze individuali e/o in pic-coli gruppi- Bilanci di competenze- Tecniche di ricerca del lavoro

Lo sportello erogherà i suoi servi-zi presso il comune di Porlezza a partire dal mese di marzo 2009, sino alla metà di luglio e dal mese di settembre fino a dicembre.Sono previste 2 giornate di aper-tura al mese, il lunedi’/mercoledi’ dalle ore 15.00 alle ore 18.00

SERVIZI: QUANTE NEWS!

AREA ANZIANI1) Voucher volto al sostegno ed alla formazione degli assistenti fami-liari che si occupano di anziani al domicilio

E’ un contributo economico, non in denaro esclusivamente, per acqui-stare prestazioni di assistenza socio-assistenziale, al fine di consentire la permanenza nel normale ambiente di vita dell’anziano e ridurre il ri-corso a strutture residenziali.

A chi è rivoltoAlle persone che sono in possesso dei seguenti requisiti:- età superiore ai 75 anni- anziani parzialmente autosuffi-cienti nelle mansioni della vita quo-tidiana, ma completamente privi di rete familiare di sostegno.- Alle persone anziane totalmen-te non autosufficienti o con gravi compromissione socio assistenziali che vivono presso il loro domicilio con il sostegno di parenti di riferi-mento.

Cosa fareLa domanda deve essere presentata all’assessore alle Politiche Sociali

Page 4: Il Cuccio - Porlezza · tiva del lavoro ( curriculum vitae,siti utili ed altre opportunità ) - sostenere le persone che sono fuori dal mondo del lavoro nell’in-dividuare un proprio

4

a sostegno dei cittadiniSO

CIA

LE dottor attilio Giossi, presso la Segre-teria del Comune di Porlezza.

2) TelesoccorsoServizio che fornisce una risposta alle richieste di aiuto e, grazie allo strumento delle telefonate, svolge un’azione preventiva e di tutela del-le fasce deboli della popolazione più esposta a rischi di natura sociale e sanitaria.

A chi è rivoltoAlle persone anziane che vivono sole e/o che vivono in coppie o con altri familiari con un livello di autosufficienza del nucleo familiare tale da non assicurare continuati-vamente un’autonoma risposta alle emergenze sanitarie e sociali.

Cosa farePresentare la domanda all’Ufficio di Piano dei Servizi e degli Interventi Sociali di Menaggio

A chi rivolgersiAll’assessore alle Politiche Sociali dottor Attilio Giossi, presso la Se-greteria del Comune di Porlezza.

Area TrasversaleServizio inserimenti lavorativi (sil)

Il servizio ha lo scopo di sostene-re l’integrazione socio-lavorativa a favore delle persone che si trovano in una situazione di grave disagio sociale o a rischio di emarginazio-ne. Il SIL promuove percorsi perso-nalizzati sulla base delle potenziali abilità che la persona possiede, la motivazione al lavoro e le caratteri-stiche personali.Il SIL utilizza quali strumenti prin-cipali la borsa lavoro e il tirocinio formativo per accompagnare e sup-portare il processo di inserimento lavorativo attraverso la stipula di convenzioni con le ditte che offro-no la loro disponibilità.Il SIL fornisce informazioni ai dato-ri di lavoro che intendono usufruire delle agevolazioni legate al colloca-mento mirato di persone con disa-bilità, pur non essendo soggetti agli obblighi previsti dalla legge 68/99. Il SIL supporta e affianca le aziende nella gestione dei soggetti inseriti.

A chi è rivolto- A persone che appartengono alle fasce deboli, ai disabili e ai soggetti a rischio di emarginazione che han-no ancora delle potenziali abilità,

ma che non riescono a trovare in autonomia una collocazione lavo-rativa a causa del loro disagio.- Al mondo del lavoro interessato all’inserimento di persone fragili mediante consulenze e/o interventi di sostegno durante il percorso di inserimento lavorativo.

A chi rivolgersiAll’assessore alle Politiche Sociali dottor Attilio Giossi, presso la Se-greteria del Comune di Porlezza.

Interventi sociali a favore di fami-glie numerose con 4 o piu’ figli di cui almeno uno minorenne

Gli interventi a favore di famiglie numerose si configurano come strumento volto a sostenere i geni-tori nelle fasi più critiche del loro e fondamentale ruolo per un sano sviluppo dei figli. Tali interventi si realizzeranno attraverso l’erogazio-ne di titoli sociali a famiglie con 4 o più figli, di cui almeno uno mi-norenne. Si prevedono le seguenti tipologie di intervento:1. Voucher sociale a sostegno dell’inserimento dei bambini da 0 a 3 anni in servizi di cura e/o socia-lizzazione accreditati presenti nel territorio (Asilo Nido, Micro Nido)2. Voucher sociale a sostegno della genitorialità a favore di famiglie che necessitano di sostegno a domicilio per lo svolgimento del proprio ruo-lo genitoriale3. Buono sociale a sostegno della fruizione di servizi integrativi (ser-vizio mensa, centri ricreativi diurni, colonia estiva, centro prima infan-zia)

A chi è rivoltoPossono accedere ai titoli sociali sopra descritti, le famiglie numero-se con:- residenza del bambino e di alme-no uno dei genitori in un comune del Distretto di Menaggio;- reddito ISEE inferiore ai 30.000,00.

Per accedere al Voucher sociale a sostegno dell’inserimento dei bam-bini da 0 a 3 anni in servizi di cura e/o socializzazione , il bambino do-vrà avere meno di 3 anni ed essere iscritto in un servizio di cura e socia-lizzazione presente nel Distretto di Menaggio (Asilo nido, micro nido). Per accedere al Voucher sociale a sostegno della genitorialità a favore di famiglie che necessitano di soste-gno a domicilio per lo svolgimen-to del proprio ruolo genitoriale, la domanda dovrà essere completata con la relazione da parte dei servizi sociali competenti, che indichi l’op-portunità di attivazione di un servi-zio di assistenza domiciliare di tipo indiretto, erogato da soggetti indivi-duati dai servizi sociali competenti e accreditati con l’ente locale.Per accedere al Buono sociale a so-stegno della fruizione di servizi inte-grativi, il minore dovrà essere iscrit-to ad uno seguenti servizi, purché formalmente riconosciuti dall’ente locale: servizio mensa scolastica (scuola dell’infanzia, scuola prima-ria e secondaria di 1° e 2° grado), soggiorni estivi della durata di al-meno 2 settimane, centri ricreativi diurni, centri prima infanzia (ad es. “Spazio Bambino”).

Cosa fareLe domande per l’erogazione dei titoli sociali sopra descritti, relativi al periodo gennaio- giugno 2009, dovrà essere presentata all’Azien-da Sociale Centro Lario e Valli da almeno un genitore del bambino o da chi eventualmente ne eserciti la tutela, attraverso la compilazione dell’apposito modulo, entro il 30 gennaio 2009. La domanda dovrà essere obbligatoriamente corredata dalle certificazioni richieste.L’assenza e/o l’incompletezza del-la documentazione richiesta sul-la domanda di assegnazione so-spendono i tempi di definizione dell’istruttoria stessa. La domanda è individuale e riferita ad un sin-golo bambino. È consentito per lo stesso nucleo familiare presentare più domande, relative anche a titoli sociali differenti. Per ogni eventuale chiarimento e per la presentazione delle domande, potete contattare la Responsabile dei Servizi Prima Infanzia dott.ssa Monica Vanini, reperibile, previo appuntamento, chiamando al numero 0344/30274 oppure 338/1471607.

Page 5: Il Cuccio - Porlezza · tiva del lavoro ( curriculum vitae,siti utili ed altre opportunità ) - sostenere le persone che sono fuori dal mondo del lavoro nell’in-dividuare un proprio

SOC

IALE

terza età

5

Festa dei giovani adulti Al Polo Scolastico è un successoneSabato 29 novembre si è svolta la festa della terza età, o dei cosiddetti “anziani” (termine ormai supera-to…), voluta e organizzata dall’as-sessorato alle Politiche sociali, in collaborazione con il Circolo an-ziani cittadino. Giornata davvero super, ogni anno migliore e più fre-quentata. La giornata è iniziata alle 10 nei locali del nuovissimo Polo scolastico-sportivo-culturale di via Osteno, una bella realtà davvero di grande prestigio per Porlezza, fiore all’occhiello dell’attuale dirigenza. Impossibile passare in rassegna in questo spazio, i numeri e i particola-ri tecnico-logistici su cui si articola questa cittadella della cultura e del-lo sport che, a detta dei visitatori e di ispettori d’alto rango, risulta diffi-cile trovarne di simili in zona e addi-rittura nella provincia. Ci ripromet-tiamo di ritornare sull’argomento in un prossimo numero. Accenniamo solo che al Polo scolastico-ricreati-vo-culturale di Porlezza (a proposi-to, a quando un nome unitario per qualificarlo?), fanno capo la Scuola dell’infanzia (150 bambini), le clas-si Elementari, le Medie, la Scuola alberghiera, due grandi palestre po-lisportive (una con ampi spalti per gli spettatori - e solo la pallavolo re-gistra 200 praticanti) e l’Accademia internazionale di musica “5 Valli”. Complessivamente la popolazio-ne scolastica di Porlezza supera le 1200 unità!Questo il programma della giorna-ta. Riunione generale nell’atrio del-

le Scuole medie. A seguire, presen-tazione sul grande schermo della maestosa aula magna delle diapo-sitive illustrate dal sindaco, dal vice sindaco e dal direttore scolastico. Poi Santa Messa, sempre nell’aula magna gremitissima, celebrata dal parroco don Angelo. I partecipanti si sono poi recati per il pranzo co-munitario al ristorante interno della Scuola, potenzialmente capace di preparare 2000 coperti al giorno, che attualmente serve la ristorazio-ne agli alunni delle elementari. Il pranzo, a giudizio di tutti era mini-mo un “quattro stelle” di gradimen-to. Comprendeva un aperitivo con cocktail di stuzzichini, l’antipasto, un primo, un secondo, il dessert, vino a volontà, caffè e digestivi. Il tutto preparato in maniera super dallo chef della mensa e dalla sua équipe, coadiuvato dai ragazzi del-la Scuola alberghiera Vanoni (che ha 150 allievi). Una lunga tombo-lata con lotteria finale ha chiuso la giornata, incorniciata anche dall’ab-bondante nevicata della notte. Un felice incontro con 246 partecipan-ti, ogni anno sempre più numerosi e disponibili a vivere l’appuntamento con vivacità e famigliarità. Abbiamo visto conversare, ridere e ballare al-legramente giovani pensionati con ottantenni, signore mature con gio-vincelli di secondo pelo, suore con amiche attempate. Una bella fami-glia! Chi l’ha detto che l’anzianità comincia a 65 anni… Ora bisogna spostare i paletti, minimo di dieci

anni, settantacinque e oltre. Il direttivo del Circolo era presente al completo, guidato da Domenico Leone (un nome una garanzia!), fondatore e presidente del Circolo. Questi i nomi che lo compongono attualmente: Capelli Lucia, Falchi M. Bambina, Ferrari M. Luisa, Fiaschitello Marina, Grassi Enrica, Lamberti Agnese, Leone Domenico e Assunta, Rampini Ferruccio e Augusta, Selle Pierangela. Da parte di tutti va a loro un grosso ringra-ziamento, con l’auspicio e l’augu-rio che l’attuale direttivo possa con-tinuare con la straordinaria attività che lo ha finora distinto. Squadra che vince non si tocca, come si suol dire. Il 10 dicembre si è radunato il Direttivo per la programmazione delle attività del 2009. Io sono convinto che l’Ammini-strazione comunale possa andare giustamente orgogliosa di aver co-perto, dalla Scuola per l’infanzia, alla Unitré, al servizio di trasporto per pensionati, al Circolo anziani, la sua offerta socio assistenziale-culturale-sportiva per ogni fascia di età della nostra cittadina, anche se a dire il vero manca un polo ri-creativo per i giovani, cosa cui però l’Amministrazione comunale sta già pensando, dimostrando di tener ben presente lo scopo primario del-la comunità: il bene comune.A tutti i più cordiali auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo.

Vitale Scanu

Page 6: Il Cuccio - Porlezza · tiva del lavoro ( curriculum vitae,siti utili ed altre opportunità ) - sostenere le persone che sono fuori dal mondo del lavoro nell’in-dividuare un proprio

ATT

UA

LITA

La galleria Porlezza compie 20 anni... e si vedono tutti

inchiesta

6

Come in molti atti che si compio-no spesso o in luoghi che sempre si praticano, anche la galleria “Por-lezza”, che oramai ha superato i vent’anni di vita, sembra non rac-chiudere nessuna negatività per chi la pratica giornalmente.Non è precisamente così; e non è così a prescindere dal tracciato di questo manufatto, con due semi-curve ed un’uscita pericolosa, di-rettamente incombente sul centro abitato e che ha deturpato il pa-esaggio del lungo-lago, per non parlare dell’inquinamento fonico e dell’aria. Ovviamente non si può ri-mediare a questo stato di cose!Facciamo invece una ricerca ed an-diamo a leggerci il D.L. n. 264 del 5 ottobre 2006, pubblicato sulla G.U. n. 235 del 9 ottobre 2006, recante “Attuazione della direttiva 2004/54/CE in materia di sicurezza per le gallerie della rete stradale transeu-ropea”. Questa normativa contiene disposizioni che riguardano tutte le gallerie che superino i 500 ml. di lunghezza, e norme più severe per quelle di lunghezza tra i 1’000 e i 1’500 ml., come è il caso della no-stra (ml. 1’088).A scorrere questo Decreto, è ovvio che al cittadino comune salga la fi-ducia nel gestore, data la severità con la quale viene giustamente trat-tato l’argomento; ma poi, nei fatti, viene qualche legittimo dubbio.Vediamo senza apporre commenti i passi che riguardano la galleria in oggetto: al paragrafo 2.3.2.: “Nelle gallerie esistenti sprovviste sia di corsie di emergenza sia di banchine pedonabili di emergenza devono essere adottate misure supplemen-tari e/o rafforzative per garantire la sicurezza, tramite apposita analisi di rischio”; al paragrafo 2.3.3.: “Le uscite di emergenza devono con-sentire agli utenti di abbandonare a piedi la galleria e raggiungere un luogo sicuro in caso di incidente o incendio. Queste uscite devono

costituire anche una via di acces-so alla galleria, a piedi, per i servizi di pronto intervento”. Al paragra-fo 2.3.5.: “Devono essere previste uscite di emergenza se le analisi dei rischi pertinenti, comprese la diffu-sione del fumo e la velocità di pro-pagazione alle condizioni locali, rivelano che la ventilazione e le al-tre misure di sicurezza sono insuffi-cienti a garantire la sicurezza degli utenti”. Al paragrafo 2.3.9.: “Mez-zi appropriati, ad esempio porte, devono impedire la propagazione del fumo e del calore nelle vie di fuga dietro l’uscita di emergenza, consentendo così agli utenti di rag-giungere l’esterno in condizioni di sicurezza e ai servizi di pronto in-tervento di accedere alla galleria”. In altri paragrafi si parla diffusa-mente di impianto idrico e di altre imprescindibili attrezzature. Tra le altre manchevolezze, non c’è trac-cia di alcun telefono d’emergenza per chiamare i soccorsi.Ci fermiamo qui, per non tediare i lettori. Facciamo invece un giro vir-tuale nella galleria “Porlezza”.Illuminazione:Si direbbe decisamente insufficien-te;Ventilazione:

Si direbbe a funzionamento alterna-to;Banchine pedonabili: InesistentiCorsie di emergenza: InesistentiVie di fuga: Una galleria trasversale chiusa da pesanti porte metallicheImpianto idrico: InesistenteImpianto antincendio:InesistenteE in questa specie di grande trap-pola quotidianamente migliaia di veicoli leggeri, di veicoli pesanti, di motociclette si infilano non proprio allegramente, non avendo alternati-ve praticabili.

Aleardo Noli

Page 7: Il Cuccio - Porlezza · tiva del lavoro ( curriculum vitae,siti utili ed altre opportunità ) - sostenere le persone che sono fuori dal mondo del lavoro nell’in-dividuare un proprio

7

iniziative ATTU

ALITA

Il turismo per fronteggiare la crisi economica internazionaleLa crisi finanziaria che, partita dall’America, sta attraversando tutto il mondo, inevitabilmente approde-rà sulle rive del Ceresio. Non dob-biamo nascondere questa eventua-lità, saremmo degli struzzi.L’esame dei dati disponibili sullo stato del Sistema Turistico Lago di Como, di cui siamo parte, al di là di singole corrispondenze personali in più o in meno, ci dice che l’aver te-nuto il passo con i risultati generali conseguiti, è la dimostrazione della vitalità e delle potenzialità turisti-che del nostro territorio. Una buona programmazione di eventi, soste-nuta da un ufficio d’informazioni turistiche riconosciuto di ottimo livello, la promozione della nostra offerta affidata ad una guida e ad al-tro materiale informativo presentato alle Fiere internazionali di settore di Barcellona, Lugano, Londra ecc. sono stati gli strumenti che ci hanno fatto recuperare su alcuni ritardi del passato.Questi risultati ci consentono di po-ter affrontare a viso aperto le difficili sfide che si presentano all’orizzonte. La nostra strategia è già tracciata: - il nuovo ufficio di informazione e promozione turistica programmato

dall’Amministrazione Comunale è ormai realizzato e sarà compito di chi dovrà gestirlo, di trarre il mas-simo vantaggio derivante dalla sua collocazione, strategicamente utile sul lungolago, con orari mirati che ne consentano l’apertura per l’inte-ro anno.- L’opportunità di migliorare la mo-bilità dei turisti con un battello ed un pullman cabrio a ciò destinati.- Il nostro non comune patrimonio di bellezze naturali e paesaggisti-che.- La nuova scuola alberghiera che sta già selezionando nuove profes-sionalità da quei ragazzi che stu-diano e si preparano a fornire una risposta più qualificata nel settore dell’accoglienza.Queste nostre potenzialità oltre ad essere i punti forza della nostra pro-mozione sono “le antenne” che già ci segnalano che verranno turisti

sempre più esigenti e meno disposti a spendere il loro denaro inutilmen-te, e che saranno disposti a farlo solo in cambio di prodotti e servizi migliori e meno costosi.C’è infine ancora una cosa che dobbiamo fare ad ogni costo. Una cosa che malgrado non costi nulla facciamo grande fatica a metter in campo. Mi riferisco alla necessità di “fare squadra”, così difficile ep-pure così necessaria per affrontare insieme le sfide che il mercato ci impone. Un’occasione importan-te, l’Associazione P.A.R.C.A. “Vivi Porlezza”, la offre a tutti, cittadini e operatori economici, anche non iscritti, invitando alla partecipazio-ne attiva con proposte e riflessioni alla nostra Assemblea annuale che terremo come di consueto all’inizio del nuovo anno.

Pasqualino De FalcoPresidente “Vivi Porlezza”

verifica imposta rifiuti: precisazioniLa norma impone che nei termini della prescrizione, si proceda alla verifica della corretta corresponsione da parte dei cittadini delle varie imposte. Fra queste la più consistente è quella che riguarda lo smaltimento rifiuti, la quale, è utile ri-cordare, copre circa il 92% dell’effettivo costo di raccolta e smaltimento. L’attività di verifica era già stata preannunciato sul sito internet comunale e sul n.4 del 2007 de Il Cuccio. Occorre poi precisare che l’accertamento riguarda solo gli ultimi cinque anni, mentre per molte posizioni l’irregolarità riscontrata va oltre il quinquennio. per questi anni, essendo intervenuta la prescrizione, all’utente non potrà essere richiesto alcun pagamento.L’imposta in questione è incassata sulla base di una auto-dichiarazione prodotta dagli utenti, cui spetta quindi l’effettiva conoscenza delle superfici su cui applicare la tariffa. Nel tempo, la norma statale, si è modificata, stabilendo, tra l’altro, che la superficie minima tassabile riguardo alla Tarsu, non possa essere inferiore all’ottanta per cento della superficie accatastata dell’immobile. Dovendo procedere agli accertamenti così come prescritto dalla legge, si sono prodotti gli avvisi che in questi giorni molti cittadini hanno ricevuto. Si tratta in buona sostanza di un atto dovuto che prevede, laddove vi sia adesione entro il termine di 60 gg. una cospicua riduzione delle sanzioni. Pur comprendendo il disagio dei cittadini che, in buona fede, ritenevano di avere correttamente adempiuto ai propri doveri di contribuente, purtroppo la riduzione della sanzione è l’unica agevolazione che l’A.C. può porre in essere per sminuire questo senso di ingiustizia subita. Altra agevolazione possibile, è il pagamento rateizzato della cifra richiesta. Al termine delle verifiche in corso, le superfici totali tassabili, saranno sensibilmente superiori a quelle fino ad oggi note, questo sicuramente potrà evitare aumenti della tariffa di riferimento, se non offrire una diminuzione, con innegabili vantaggi per tutti.

Page 8: Il Cuccio - Porlezza · tiva del lavoro ( curriculum vitae,siti utili ed altre opportunità ) - sostenere le persone che sono fuori dal mondo del lavoro nell’in-dividuare un proprio

8

università

Il grande significato dell’Unitre per il territorio

ISTR

UZI

ON

E

“Nessuno ha mai condannato la sapienza alla povertà”, sosteneva Cicerone. In altre parole, nessuno è condannato a non sapere. Un principio che bisognerebbe inseri-re nella Costituzione: Ogni persona ha il diritto di conoscere e sapere tutto quello che vuole, in ogni età, perché non si finisce mai di impara-re. La formazione continua e inin-terrotta, non è perciò una semplice moda, uno sfizio, ma una necessità, un diritto, e oggi anche un dovere; il progresso infatti è diventato così veloce e così vario e ricco ogni giorno di informazioni nuove, che si rischia di restare maledettamente indietro.L’Amministrazione comunale, spon-sorizzando la Unitre, ha perciò fatto un’operazione culturale di grande contenuto. Essa infatti, come ha il dovere di fornire i servizi sociali, anagrafici, urbani, catastali, ecc., altrettanto è in obbligo di proporre offerte culturali al cittadino contri-buente. Sono avvantaggiati coloro che si ritrovano amministrazioni più accessoriate culturalmente, che si dimostrano attente non solo alla componente organizzativa, o economica, o turistica, ma anche all’innalzamento del livello cultura-le della propria comunità. Ma cos’è, nel concreto, la Unitre (os-sia l’Università delle tre età)? Potrem-mo rispondere che è semplicemente un mezzo per restare giovani.Il cervello dell’uomo è il più com-plesso e pesante tra i cervelli de-gli esseri animati: 1.500 gr (il più prossimo è quello del cavallo, 500 gr). Esso racchiude mille miliardi di neuroni. Il genoma umano (ossia il complesso dei caratteri ereditari) è composto da 3 miliardi e mezzo di coppie base. I nostri cromosomi, ossia quei componenti della cellu-la che racchiudono il nostro DNA con tutta la ricchezza caratteriale dell’individuo, sono strutturati per

essere esercitati. Quanto più la mente le stimola, tanto più le cellu-le restano attive e vitali. E’ falso che ci sia un patrimonio genetico ere-ditario di intelligenza. Difatti i figli possono eccellere in ogni campo e avere genitori incompetenti, o vice-versa. I nostri antenati erano arre-trati ma non stupidi. L’intelligenza non si eredita, ma si trae dallo stu-dio, dall’ambiente, dall’esperienza. Acculturati si diventa. Noi oggi sia-mo più progrediti e attrezzati ma non per questo più intelligenti dei nostri antenati, perché non si diven-ta intelligenti solo con i surrogati: il computer, internet, la calcolatrice, ma unicamente interiorizziamo una materia. Con tutti gli strumenti che noi oggi maneggiamo, tanti stenta-no a fare un’operazione matematica senza la calcolatrice, parecchi fan-no fatica a scrivere manualmente senza il computer o le tastiere, una larga per-centuale ha dimenticato la bellezza delle relazioni interper-sonali a causa del telefonino. Siamo diventati esseri solitari e introversi, più attrezzati ma non più intelli-genti. Siamo noi, in prima persona, che stimoliamo il nostro cervello. A contatto con la cultura esercitia-mo una ginnastica intellettuale con cui interiorizziamo le varie materie e questo ci conserva svegli e vita-li. Anche nel cervello degli anziani nascono sempre nuovi neuroni, se-condo le ultime scoperte scientifi-che, ma si attivano solo se la nostra iniziativa li tiene continuamente in esercizio. L’offerta culturale che la Unitre pro-pone è per la mente come il carbu-rante che si immette in un motore per farlo funzionare.L’invecchiamento della popolazio-ne è un fenomeno sociale, diventato vera emergenza, che tutti conoscia-mo. Commisurati alla fascia degli anziani, che sempre più si allarga, i conti sociali non tornano più nei

sistemi previdenziali, nei costi della salute, nell’industria, nell’organiz-zazione dei servizi e del tempo li-bero. Ma è la categoria di “anziano” per la fascia d’età che la fa iniziare dai 65 che non regge più. Da quel limite semmai inizia una larga zona della vita di oggi che denota un in-vecchiamento a geometria variabi-le. Anziano non è più sinonimo di vecchio e la terza età non è più l’ul-tima delle età. L’evoluzione positiva della durata della vita della popola-zione ha portato alla nascita di nuo-ve categorie, come la “quarta età” e i “giovani anziani”. Questa nuova categoria dei “giovani anziani”, che si dedicano ai nipoti o fanno volon-tariato, praticano sport, viaggiano o si dedicano agli hobby o alle pas-sioni messi da parte durante la vita lavorativa, sono una grande risorsa per la società, in gran parte da recu-perare e valorizzare. E’ dovere del-le amministrazioni offrire loro una migliore qualità di vita e diversifi-cate opportunità di inserimento nel sociale, perché non vengano dila-pidate tante capacità ancora vivaci e quel patrimonio di esperienza, di memoria civica, che i “giovani an-ziani“ possiedono. I “giovani anzia-ni” sono la insostituibile cinghia di trasmissione dal passato al futuro. E’ la “quarta età”, quella fascia di lun-godegenti senza ritorno, che richie-de un numero crescente di strutture medicalizzate e di impegno a fondo perduto. La Unitre, in parole equivalenti, ha molteplici funzioni: - tenere il cervello dest o e in eserci-zio, pratica sempre raccomandabile per gli anziani e indispensabile per i giovani;- comunicare con gli altri, costituire un’occasione d’incontro tra amici e restare vivi e vegeti senza imbesuir-si; - soddisfare interessi e curiosità cul-turali, per non restare attardati nei

Page 9: Il Cuccio - Porlezza · tiva del lavoro ( curriculum vitae,siti utili ed altre opportunità ) - sostenere le persone che sono fuori dal mondo del lavoro nell’in-dividuare un proprio

università

9

ISTRU

ZION

Epercorsi della vita;- migliorare le nostre capacità e abilità, se no il cervello si arruggi-nisce; - conoscere meglio il mondo, leg-gere bene i dati che ogni giorno il progresso ci porta in casa, accettare le innovazioni a ragion veduta, con mentalità ricettiva;- avere una buona conoscenza del territorio, per capire chi siamo con

affettuosa attenzione alla memoria del passato e conoscere quindi la nostra identità per traghettarla ai nostri figli, perché il futuro comin-cia ieri. Infatti: Propriae civitatis ori-ginem et successiones quaecumque fuerint nescire, idem fere esse arbi-tror quod seipsum ignorare (Paolo Giovio), ignorare l’origine e gli av-venimenti dell propria città, credo che equivalga a ignorare se stessi;

- dare un orientamento con compe-tenza ai figli, ai giovani, alla scuola, con ragionevole consapevolezza.Con la Unitre si resta giovani, si dà uno scopo all’autunno della vita e si vive meglio. Auguriamo alla nostra Unitre di po-tersi consolidare e poter offrire così una sempre maggiore e varia offerta culturale ai cittadini.

Vitale Scanu

nuovo anno accademico Le immagini della presentazione

Page 10: Il Cuccio - Porlezza · tiva del lavoro ( curriculum vitae,siti utili ed altre opportunità ) - sostenere le persone che sono fuori dal mondo del lavoro nell’in-dividuare un proprio

10

scuola

Con le famiglie un patto educativo di corresponsabilità

ISTR

UZI

ON

E

Approvato dal Collegio dei Do-centi e dal Consiglio di Istituto lo scorso ottobre 2008 il Patto edu-cativo di corresponsabilità che è stato consegnato alle Famiglie e agli Studenti durante le riunioni per l’elezione dei rappresentanti dei genitori.

La Scuola è l’ambiente di appren-dimento in cui promuovere la for-mazione di ogni Studente/Studen-tessa, la sua interazione sociale, la sua crescita civile.L’interiorizzazione delle regole può avvenire solo con una fatti-va collaborazione con la Fami-glia; pertanto la Scuola persegue l’obiettivo di costruire un’alleanza educativa con i genitori, mediante relazioni costanti nel rispetto dei reciproci ruoli.La Scuola intende essere unani-memente determinata nel perse-guire alcuni obiettivi che ritiene fondamentali:Il rispetto della persona nella sua integralità;- Il rispetto delle cose come beni di fruizione comune;- L’integrazione nel gruppo come contesto in cui costruire la sociali-tà e la corresponsabilità;- L’attenzione e la valorizzazione delle diversità;- L’educazione alla pace e alla tol-leranza;La Scuola offre a studenti/Studen-tesse e famiglie:- Accoglienza: adeguando l’offer-ta formativa ai bisogni di tutti gli alunni/alunne, soprattutto a quelli con particolari esigenze formative, attuando strategie di intervento e collaborazione mirate al recupero di qualunque forma di disagio ed allo sviluppo delle potenzialità.- Dialogo aperto con le famiglie e il territorio per la ricerca e la re-alizzazione di strategie educative

comuni;- Condivisione e corresponsabilità nel rapporto educativo ricercando la più ampia collaborazione con i genitori.La Scuola propone, a tal fine, il seguente patto educativo e ne chiede la sottoscrizione ai genito-ri degli studenti/Studentesse.

LA SCUOLA SI IMPEGNA A:- creare un clima sereno e corret-to, adeguato per il massimo svi-luppo delle conoscenze e delle competenze, la maturazione dei comportamenti e dei valori, il so-stegno nelle diverse abilità, l’ac-compagnamento nelle situazioni di disagio, la lotta ad ogni forma di pregiudizio e di emarginazione- esplicitare la propria offerta for-mativa, gli obiettivi del curricolo, le modalità di verifica e i criteri di valutazione;- realizzare i curricoli disciplina-ri nazionali e le scelte progettua-li, metodologiche e pedagogiche elaborate nel Piano dell’Offerta Formativa, tutelando il diritto ad apprendere;- incoraggiare e rassicurare gli alunni/alunne mettendo in rilievo i progressi personali;- procedere alle attività di verifica e di valutazione in modo congruo rispetto ai programmi e ai ritmi di apprendimento, chiarendone le modalità e motivando i risultati;

- tenere sotto controllo le dinami-che relazionali dei ragazzi, inter-venendo per risolvere le situazioni di conflitto;- affrontare i problemi di compor-tamento e di relazione degli stu-denti/Studentesse tenendo atteg-giamenti di rispetto nei loro con-fronti;- comunicare costantemente con le famiglie in merito ai risulta-ti, ai progressi nelle discipline di studio, alle difficoltà, oltre che ad aspetti inerenti il comportamento e la condotta;- prestare ascolto, attenzione e ri-servatezza ai problemi degli stu-denti, così da favorire l’interazio-ne pedagogica con le famiglie.

LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A:- prendere atto del Regolamento d’Istituto che è sovraordinato a questo Patto Educativo;- informarsi sul progetto educativo della Scuola e sulla sua organiz-zazione;- confrontare il proprio modello educativo con quello proposto dalla Scuola;- instaurare un dialogo costruttivo con i docenti, rispettando la loro libertà di insegnamento e la loro competenza valutativa;- valorizzare l’esperienza scolasti-ca del figlio/figlia apprezzandone i risultati e sostenendone la moti-vazione e l’impegno;- sostenere il figlio/figlia nei mo-menti di difficoltà, ricercando il dialogo e la collaborazione con i docenti;- tenersi aggiornata su impegni, scadenze, iniziative scolastiche, controllando costantemente il li-bretto personale e le comunica-zioni Scuola-Famiglia, firmando eventuali avvisi e comunicazioni e partecipando con regolarità alle riunioni previste;

Page 11: Il Cuccio - Porlezza · tiva del lavoro ( curriculum vitae,siti utili ed altre opportunità ) - sostenere le persone che sono fuori dal mondo del lavoro nell’in-dividuare un proprio

scuola

11

ISTRU

ZION

E- partecipare attivamente alle ini-ziative proposte dalla Scuola;- far rispettare l’orario d’ ingresso a Scuola, limitare le uscite anticipa-te, giustificare in modo plausibile le assenze;- verificare, attraverso un contat-to frequente con i docenti, che lo Studente/la Studentessa segua gli impegni di studio e le regole della Scuola;- intervenire, con coscienza e re-sponsabilità, rispetto ad eventuali danni provocati dal figlio a carico di persone, arredi, materiale di-dattico, anche con il recupero e il risarcimento del danno.

LO STUDENTE SI IMPEGNA A:- instaurare rapporti di collabora-zione e di rispetto con i compa-gni, gli insegnanti e il personale della Scuola;- mantenere comportamenti cor-retti nei modi, nelle espressioni e nell’abbigliamento;- seguire attentamente le lezioni contribuendovi in maniera attiva;- intervenire nelle discussioni in modo pertinente e nel rispetto delle idee altrui;- riconoscere le proprie capacità, le proprie conquiste ed i propri insuccessi come occasione di cre-scita;

- portare a termine il lavoro asse-gnato a Scuola e a casa;- rispettare gli impegni e le sca-denze, far firmare puntualmente comunicazioni e avvisi;- avere cura degli spazi, degli arre-di, delle attrezzature della Scuola e del materiale proprio e dei com-pagni.

Installati i nuovissimi PC presso l’aula multimediale della sede di Porlezza (15 postazioni) e presso la sede di San Bartolomeo (10 postazioni).

Prof. Caterina De Pasquale

Inaugurazione nuovo polo scolastico Le immagini di una giornata storica

Page 12: Il Cuccio - Porlezza · tiva del lavoro ( curriculum vitae,siti utili ed altre opportunità ) - sostenere le persone che sono fuori dal mondo del lavoro nell’in-dividuare un proprio

scuola di musica

Accademia 5 Valli Porlezza Corsi per tutti i gusti e livelli

ISTR

UZI

ON

E

La riapertura dei corsi dell’Accade-mia è stata accolta molto positiva-mente da numerosi giovani e meno giovani che gioiosamente possono esplorare il meraviglioso mondo della musica; esplorazione non ri-servata ai soli iscritti, ma anche a tutti coloro che desiderano avvi-cinarsi al nostro Centro Culturale per vivere insieme emozioni sia ludiche, sia spirituali in presenza di saggi, concerti, ascolto musicale con commento analitico.Come già annunciato sia sul Vademecum, sia sui Formulari di Iscrizione, l’Accademia presenta tre Sezioni di studio: sezione ama-toriale, sezione pre-professionale, sezione professionale.La sezione amatoriale si rivolge a chi ama la musica ma non vuole farne una professione.La durata dei corsi sarà flessibile e dipenderà, oltre dal livello di pre-parazione musicale iniziale, dal grado di profitto che lo studente desidererà raggiungere durante il percorso didattico.I Corsi della Sezione pre-profes-sionale sono unici in tutta Europa e offrono una possibilità impareg-giabile a chi ancora è indeciso se

fare, o no, della musica la sua pro-fessione.I corsi sono stati istituiti in Svizzera dalla prestigiosa S.S.P.M. (Società Svizzera di Pedagogia Musicale) con cui la nostra Accademia è ri-uscita ad instaurare un ottimo rap-porto e una stretta collaborazione, per potenziare lo scambio culturale tra Svizzera ed Italia e in particola-re tra Ticino e Regione Insubria. La nostra Accademia ha così l’ono-re di potere ospitare questi corsi a Porlezza.Il piano di studi di questa Sezione si divide in tre livelli: corso di livello elementare, corso di livello medio, corso di livello preparatorio al pro-fessionale; gli esami si sosterranno in Ticino, in collaborazione proprio con la S.S.P.M.La Sezione professionale, invece, ospita i candidati che intendono portare avanti gli studi professiona-li. I corsi di questa sezione sono fi-nalizzati alla preparazione agli esa-mi d’ammissione al Conservatorio, da cui lo studente potrà continua-re la propria formazione fino ad ottenere il Bachelor e il Master di Musica.Allo scopo di ottenere informazioni

esaurienti relative alle tre sezioni, si consiglia di leggere il Vademecum e i tre formulari relativi: formula-rio Corsi Amatoriali, formulario Corsi Pre-professionali, formula-rio Corsi Professionali. I formulari sono disponibili sia in Accademia, via Ferrovia 2, sia in Biblioteca Comunale.Prima di congedarci dai gentili lettori, l’Accademia desidera rin-graziare tutti gli iscritti e gli attenti fruitori di saggi, concerti,e incontri organizzati da noi; i numerosi so-stenitori e i gentili cittadini del co-mune di Porlezza e di tutti i comuni delle cinque valli; il Sindaco Sergio Erculiani, che si è dimostrata perso-na attenta ai bisogni dei cittadini e molto propensa alla cultura; il cor-po insegnante per l’ottimo lavoro che sta svolgendo; i membri del co-mitato e il Professor Gervasini, sti-mato Presidente, e tutte le persone che in vario modo hanno contribu-ito a dare il via a questo importante percorso culturale.

Accademia di musica “ 5 Valli”Prof. Fernando Ghilardotti,

Direttore Didattico

12

Page 13: Il Cuccio - Porlezza · tiva del lavoro ( curriculum vitae,siti utili ed altre opportunità ) - sostenere le persone che sono fuori dal mondo del lavoro nell’in-dividuare un proprio

Tombolata Centro Ricreativo anzianiPremi per tutti e tanto divertimento

iniziative di successo

IIo raduno off road

13

EVEN

TI

Tra gli appuntamenti che si sono avvicendati sul

territorio in questi mesi, alcuni hanno davvero

riscosso un successo importante sia di critiche

sia di pubblico. E’ il caso del secondo raduno

off-road organizzato insieme all’associazione

“Vivi Porlezza” e che ha visto imperversare su

e giù da dune e dossi, potenti fuoristrada, pron-

ti a sfidarsi in acrobazie. Anche quest’ultima

edizione è stata talmente apprezzata che già

tutti sin d’ora tutti si a

ugurano di poter assistere

ad una nuova esibizione, a dimostrazione che

a volte le idee nuove vengono premiate!

Page 14: Il Cuccio - Porlezza · tiva del lavoro ( curriculum vitae,siti utili ed altre opportunità ) - sostenere le persone che sono fuori dal mondo del lavoro nell’in-dividuare un proprio

Nona Mostra Zootecnica di Porlezza

rassegneEV

ENTI

L’importanza assunta da questa Mo-stra è dimostrata ancora una volta dall’incredibile numero di visitatori che, nei giorni 4 e 5 ottobre, sono affluiti ininterrottamente nel vasto perimetro fieristico in località “Pra-to Rotondo”. Un bilancio altamente positivo quello della 9a edizione che ha visto allevatori, produttori, enti ed associazioni legate all’agri-coltura di montagna delle Comunità Montane della provincia di Como, “confrontarsi” e mostrare in “pas-serella” i risultati ottenuti dopo un anno di intenso lavoro: bovini (in primo piano quelli di razza Bruna), equini, ovini e poi tanti animali da cortile, formaggi, miele e vino, ma-nufatti artigianali, macchine agrico-le e da giardino…La manifestazione promossa dalla Comunità Montana Alpi Leponti-ne, con il sostegno economico ed organizzativo delle due Comuni-tà limitrofe, Lario Intelvese e Alto Lario Occidentale, della Regio-ne Lombardia, della Provincia di Como, della Camera di Commercio di Como, del Comune di Porlezza e dell’A.P.A. (Associazione Provin-ciale Allevatori di Como e Lecco) ha seguito un consolidato copione. La giornata di sabato ha avuto ini-zio, alle ore 9, col festoso arrivo de-gli alunni delle scuole elementari di Grandola ed Uniti, Menaggio e San Siro che hanno partecipato ai tre la-boratori didattici appositamente al-lestiti: lavorazione del latte, tosatura delle pecore e ferratura dei cavalli. Occasione, questa, per far loro sco-prire attività agricole e lavori che hanno accompagnato per secoli lo sviluppo dell’agricoltura nel nostro territorio. Dopo l’apertura al pubblico, av-venuta alle ore 10, e l’avvio della rievocazione degli antichi mestie-ri ad opera del Gruppo Folclorico della Val Cavargna, si è proceduto alla visita guidata delle numerose autorità intervenute all’inaugura-zione. Il presidente della Comunità Montana, Sauro Vable e l’assessore all’Agricoltura , Fabio Conti, con gli altri componenti del Direttivo e

il sindaco di Porlezza, Sergio Ercu-liani, accompagnati dalle musiche della “Filarmonica S. Cecilia”, han-no accolto gli assessori della Pro-vincia di Como, Ivano Polledrotti e Dario Bianchi, i presidenti delle Comunità Montane, Marco Braga (Alto Lario Occidentale) e Oscar Gandola (Lario Intelvese) e i sindaci di numerosi comuni. Dopo aver vi-sitato gli stand istituzionali e quelli dei prodotti tipici, la sosta nell’area ristorante gestita dalla efficiente Pro Loco di Plesio, ha permesso agli ospiti di assaporare specialità culinarie locali. Nel pomeriggio la manifestazioneè proseguita con il battesimo della sella (giri gratuiti a cavallo per bambini) e con uno spettacolo equestre nel quale si sono esibiti gli allievi della scuola di equitazione di Massimiliano Fer-rario del Maneggio “Prato Rotondo” e i cavalli andalusi di Paolo Abate. Domenica 5 ottobre, giornata de-dicata agli allevatori dei bovini di razza Bruna e ai produttori di for-maggi. Si è cominciato di buon’ora con la sfilata dei circa settanta capi nel vasto ring, suddivisi in categorie e valutati da un giudice dell’Asso-ciazione Nazionale Razza Bruna, mentre una qualificata giuria, in una sorta di conclave, iniziava la valutazione della produzione ca-searia presentata all’8° “Concorso Formaggio d’Alpe San Lucio”. Dalle

13 alle 14, grande festa con l’asse-gnazione dei titoli e la distribuzione dei ricchi premi ai vincitori delle numerose categorie e degli attesta-ti di partecipazione ad allevatori e casari. Nel pomeriggio, la ripetizio-ne dello spettacolo equestre con la presentazione di numerose razze di cavalli e il battesimo della sella, hanno deliziato in particolar modo i bambini che, tra l’altro, seguiti da personale qualificato, hanno potuto divertirsi in uno “spazio gioco” loro riservato.Alle 18, come da programma la Mo-stra ha chiuso i battenti. Tutti stanchi ma soddisfatti. Gli organizzatori per l’elevato afflusso di visitatori (favo-rito anche da splendide giornate di sole), gli agricoltori per i riconosci-menti ottenuti e gli espositori per i buoni affari conclusi. A tutti gli appassionati, un’augura-le arrivederci per la X edizione nel 2009!

FrabeFoto Lanfranconi e VerdeBlu

Un ringraziamento a tutti coloro che hanno lavorato per la buona riuscita della manifestazione: Il Comune di Porlezza, il gruppo AEM di protezio-ne Civile di Milano, le GEV (Guar-die Ecologiche Volontarie), la Croce Azzurra di Porlezza, la Croce Rossa di Valsolda e Como, la Pro Loco di Plesio e il personale delle Comunità Montane.

14

Page 15: Il Cuccio - Porlezza · tiva del lavoro ( curriculum vitae,siti utili ed altre opportunità ) - sostenere le persone che sono fuori dal mondo del lavoro nell’in-dividuare un proprio

15

EVEN

TI

Laboratori didattici

Scolari o Contadini?

mostra zootecnica

Bovini e cavalli

Razza Bruna e formaggi:le premiazioni

Page 16: Il Cuccio - Porlezza · tiva del lavoro ( curriculum vitae,siti utili ed altre opportunità ) - sostenere le persone che sono fuori dal mondo del lavoro nell’in-dividuare un proprio

16

curiosità

Mini storia dei biglietti di Natale

CU

LTU

RA

Tutti conosciamo bene i bigliettini di auguri natalizi. In questo perio-do di fine anno - oggi però è una consuetudine molto diminuita - essi invadono le cassette della posta e sono l’incubo degli uffici postali. Sono ormai di dimensioni tali che i nostri postini vedono messa a dura prova la loro pazienza. Almeno ogni quattro o cinque anni i cartoncini di Natale vanno fuori moda e vengo-no sostituiti da altri, sempre più vi-stosi, più colorati, più tempestati di pagliuzze e soprattutto, sempre più grandi..Qual è la storia di questi cari bi-gliettini d’auguri? Vennero alla luce in Gran Bretagna nel 1846 e si diffusero così rapidamente che una ventina di anni dopo erano già stampati in milioni di esemplari. Sembra che la loro paternità si da attribuire a un certo John Calcott Horseley, della Royal Academy. Ma sicuramente non avrebbero assunto l’importanza che hanno oggi, sen-za l’intervento di sire Hernry Cole, impiegato dell’Archivio dell’Acca-demia che, come attività seconda-ria, faceva l’editore in Bond Street. Quell’anno Cole incaricò Horseley di preparare un bozzetto per presen-tare agli amici gli auguri di Natale. L’esito fu una composizione divisa in tre parti, ciascuna delle quali era delimitata da tralci di vite. La parte centrale mostrava una famiglia rac-colta intorno a una bella tavola im-bandita a festa. Le due parti laterali rappresentavano la distribuzione di abiti e di cibo per i poveri e sotto campeggiava la scritta: “Buon Nata-le e felice Anno Nuovo”. Senza dubbio la cosa era nuova e non si poteva certo immaginare come sarebbe stata accolta dalla gente. Perciò di quel cartoncino vennero stampati solamente 50 esemplari, ognuno venduto a uno scellino. In brevissimo tempo i car-toncini furono tutti esauriti e così l’editore ne fece stampare immedia-

tamente altri 2000, pure venduti in un batter d’occhio. Un vero succes-sone. Sir Cole non riuscì a riservar-si l’esclusiva per i suoi cartoncini, tanto si diffuse la trovata. Il Natale seguente l’idea venne copiata da moltissimi imitatori.Di anno in anno la produzione au-mentava e i disegni si moltiplicava-no, seguendo la moda, i gusti, gli avvenimenti più noti. Le ditte più importanti non lesinarono il dena-ro e incaricarono pittori famosi di preparare i vari motivi ornamentali, tanto che ci fu una gara pubblica, tenutasi nel 1880 e nella quale fu giudice il pittore John Millais. Par-teciparono con successo parecchi pittori. Il primo premio era di 100 ghinee e venne attribuito ad un cartoncino il cui soggetto aveva per motto: “Pace e prosperità”. Sui cartoncini comparvero ben presto i versi dei poeti. Si narra a questo proposito, che una volta vennero offerte a un certo Tonnyson 1000 ghinee per alcuni versi. Tonnyson rifiutò l’offerta, ma altri suoi colle-ghi furono ben lieti di potersi offrire per somme molto minori in cambio della pubblicità che potevano rica-vare dalla diffusione dei cartoncini natalizi., che ormai si stampavano in tirature elevatissime. Alcuni veni-

vano realizzati in carta trasparente, con contorni increspati e nastri dai colori vivacissimi.Il motivo sempre presente, comun-que, era la neve, i rametti di vischio e il pettirosso saltellante sui rami. Più tardi arrivò anche Babbo Nata-le. Oggi i cartoncini sono veri affari per gli editori, poiché il campo si è allargato a dismisura. Si possono ammirare fiori, soggetti architettoni-ci e sportivi, riproduzioni di quadri artistici e perfino di attori famosi.Naturalmente, era inevitabile, sono spuntati anche i collezionisti. Tra i più attivi fu Jonathan King, che si dedicò a quest’obby per ben 50 anni. Quando andò in pensione, pensò di offrire la sua collezione al British Museum. Essa comprendeva circa 700 grandi volumi per un peso complessivo di sei tonnellate. Il Bri-tish Museum si disse spiacente di re-spingere questa offerta, non avendo i locali sufficienti per ospitare una raccolta così monumentale.Solo nel 1911 il London Museum ne accolse una piccola parte ben selezionata, sfogliando la quale si può verificare lo scorrere del tem-po, delle mode e il continuo variare delle abitudini umane.

V. S.

Page 17: Il Cuccio - Porlezza · tiva del lavoro ( curriculum vitae,siti utili ed altre opportunità ) - sostenere le persone che sono fuori dal mondo del lavoro nell’in-dividuare un proprio

17

fiaba di natale CU

LTUR

A

Una favola per meditare sulle imminenti festivitàDue uomini, entrambi molto malati occupavano la stessa stanza d’ospe-dale.A uno dei due uomini era permesso mettersi seduto sul letto per un’ora al giorno.Il suo letto era posto vicino all’unica finestra della stanza.L’altro uomo doveva restare sempre sdraiato.Stando lì , i due uomini fecero cono-scenza ed incominciarono a parlare fra loro per ore.Parlarono delle loro mogli, delle loro famiglie,delle loro case, del loro la-voro, del servizio militare e dei viag-gi che avevano fatto.Ogni pomeriggio l’uomo che stava vicino alla finestra poteva sedersi sul letto e passava il tempo a raccontan-do al suo compagno di stanza tutte le cose che poteva vedere fuori dal-la finestra e l’uomo nell’altro letto incominciò a vivere e a godere di ciò che gli veniva raccontato e il suo mondo era reso più bello e più vivo da tutte le cose e dai colori del mondo esterno che gli venivano de-scritti.La finestra dava su un parco con un

delizioso laghetto. Le anatre e i ci-gni giocavano nell’acqua mentre i bambini facevano navigare le loro barche giocattolo.Giovani innamorati camminavano abbracciati tra fiori di ogni colore e c’era una bella vista della città in lontananza.Mentre l’uomo vicino alla finestra descriveva tutto ciò nei minimi par-ticolari, l’altro uomo, dall’altra par-te della stanza chiudeva gli occhi e immaginava la scena.In un caldo pomeriggio l’uomo del-la finestra descrisse una parata che stava passando e sebbene l’altro uomo non potesse sentire la banda, poteva vederla con gli occhi della mente così come l’altro uomo della finestra gliela descriveva.Passarono i giorni e le settimane.Un mattino l’infermiera che iniziava il turno e che si apprestava ai soliti controlli di inizio giornata, trovò il corpo senza vita dell’uomo vicino alla finestra, morto praticamente nel sonno.L’infermiera si rattristò molto e chia-mò gli inservienti per protare via il corpo.

Non appena gli sembrò appropriato, l’altro uomo chiese se poteva spo-starsi nel letto vicino alla finestra.L’infermiera fu felice di fare il cam-bio e, dopo essersi assicurata che stesse bene, lo lasciò solo.Lentamente e dolorosamente l’uomo si sollevò su un gomito per vedere dopo tanto tempo il mondo esterno. Si sforzò e si voltò lentamente per guardare fuori dalla finestra vicina al letto. Essa si affacciava su un muro bian-co.L’uomo rimase stupito e chiese all’infermiera cosa poteva aver spin-to il suo amico morto a descrivere delle cose così meravigliose fuori dalla finestra.L’infermiera rispose che l’uomo era cieco e non poteva nemmeno vede-re il muro .“Forse voleva farle coraggio”, disse, perché si prova una grande felicità nel rendere felici gli altri, anche a dispetto della nostra situazione.Un dolore diviso e dimezzato, men-tre una felicità condivisa è raddop-piata.Buon Natale!

congratulazioni alle neo laureateUn plauso a tre giovani cittadine di Porlezza che negli scorsi mesi hanno completato il proprio iter univer-sitario. Ecco un altro valido esempio da imitare per tutte le giovani leve del nostro paese.

Raffaella Dello MargioLaurea in Scienze del Servizio Sociale

Università di Napoli

Federica GiossiLaurea in Informatica

Università dell’Insubria

Tazzini MichelaLaurea in Educazione professionale

Università di Bologna

Page 18: Il Cuccio - Porlezza · tiva del lavoro ( curriculum vitae,siti utili ed altre opportunità ) - sostenere le persone che sono fuori dal mondo del lavoro nell’in-dividuare un proprio

la recensione

18

Censimento dei lavatoi di Como e Prealpi in un libro fotografico

CU

LTU

RA

Con una ricerca, durata circa cin-que anni, sono stati fotografati e catalogati tutti i lavatoi di Como – compreso – e dei Comuni del-le Prealpi lariane, ossia dei paesi a nord di Como, sul lago e nelle vallate fino alla confluenza della Valtellina, includendo la costa di Bellagio. Una ricerca meticolosa che ha permesso di esaminare at-tentamente tipologia e architetture – alcune splendide – dei lavatoi di Valsolda, Valli Cavargna, Rezzo, Porlezza, Alto Lario, Valle d’Intel-vi, paesi del lago.Si tratta di una settantina di Co-muni con oltre 270 strutture, uti-lizzate tuttora in almeno il 20 % dei casi. Ogni lavatoio è classifi-cato con una nota didascalica, in cui vengono evidenziati le pietre e i materiali di costruzione, di-mensione accuratamente rilevata, struttura, architettura e, in alcuni casi, note aneddotiche. Questa seconda parte interamente

fotografica è preceduta da una se-zione storiografica in cui vengono esaminati l’origine, la figura della lavandaia, la tutela monumentale e la relativa Legge nell’ottica della valorizzazione turistica di questa interessantissima espressione di

architettura spontanea popolare. Dai lavatoi di antiche città, al con-fronto con le costruzioni di pianu-ra, si è potuto seguire l’evoluzione di questi manufatti, perfettamente interpretabili nella loro trasforma-zione, da quelli rotondi di Loggio Valsolda e Faggeto Lario, ai più antichi – datati e scolpiti nel grani-to – di Cerano d’Intelvi e Castello Valsolda (in via Caslano e detto di Fogazzaro per avervi il sommo let-terato dedicato una poesia), privi di copertura, a quelli sempre più completi, coperti e architettonica-mente suggestivi, come quello di Ossuccio, Grona o, absidale, di Tavordo di Porlezza.

Il libro, curato tipograficamente e rilegato “Lavatoi – architettura e ti-pologie dei lavatoi di Como e delle Prealpi lariane”, autore testi Ga-briele Pagani, foto di Paola Rota, è edito da Edlin, Milano, con costo copertina di euro 28,00.

Auguri sinceri a due cittadine di Porlezza, campionesse di straordinaria longevità.

Le nonne centenarie

Marelli Rosa AntoniaIl 4 ottobre ha raggiunto i 100 anni e poi purtroppo ci ha lasciati

Bergna Teresa, 100 anni festeggiati il 30/11/2008presso la Casa Albergo Stella

Page 19: Il Cuccio - Porlezza · tiva del lavoro ( curriculum vitae,siti utili ed altre opportunità ) - sostenere le persone che sono fuori dal mondo del lavoro nell’in-dividuare un proprio

sicurezza

19

CO

NSIG

LI UTILI

Prevenire le aggressioni occhi aperti, in discoteca e per stradaIn DiscotecaLe discoteche sono piacevoli luoghi di divertimento e di incontro, ma purtroppo alcune volte l’ascolto del-la musica e lo stare insieme non sono sufficienti per quanti sono alla ricer-ca di sensazioni particolari. Inoltre, l’atmosfera che si respira in discote-ca, la folla e il calo dell’autocontrollo personale, talvolta possono causare risse o liti anche per futili motivi:Ecco allora qualche suggerimento.- se notate che qualcuno, all’interno del locale, vi guarda con insistenza o manifesti atteggiamenti provocatori, segnalatelo al personale addetto alla sicurezza, che verificherà la situazio-ne e farà in modo di proteggervi- non guardate insistentemente e non fate commenti indirizzati all’altrui ragazzo/a, né sorrisi ironici o provo-catori a sconosciuti- alcuni studi hanno messo in eviden-za che talvolta l’abbigliamento ec-cessivamente stravagante o succinto richiama l’attenzione di persone par-ticolarmente violente che avevano travisato le intenzioni della vittima- se prendete un drink, tenete in mano il bicchiere fino a quando non avete finito di bere: qualche malintenzio-nato potrebbe versarvi dentro a vo-stra insaputa una strana sostanza… - se urtate involontariamente qualcu-no presentate prontamente le vostre scuse e non preoccupatevi di quello che potrebbero pensare di voi- se vi capita di assistere a una rissa, allertate immediatamente il persona-le addetto alla sicurezza del locale e, prima di intervenire direttamente, cercate di coinvolgere anche altri nella vostra attività di aiuto, perché la vostra intenzione di mediazione potrebbe essere equivocata e finire col farvi diventare parti attive.Recenti statistiche hanno rilevato che una buona parte dei reati denunciati di molestia sessuale aviene in disco-teca e in altri luoghi di ritrovo. Quin-di, seguire qualche accorgimento può essere utile per prevenire incon-tri spiacevoli:- non unitevi da sole a gruppi di sco-nosciuti anche se avete appena fatto amicizia con uno di loro- se conoscete persone nuove, pre-sentatele agli amici con voi

- prima di allontanarvi con una per-sona appena conosciuta o se deci-dete di farvi accompagnare a casa, avvisate sempre le persone con cui siete arrivate.

Scippi e rapineScippi e rapine sono tra gli episodi di criminalità diffusa che più destano allarme sociale, sia per la frequenza con cui si verificano sia per le con-seguenze che talvolta comportano per le vittime, non di rado donne e anziani. Lo scippo avviene con uno “strappo” e proprio per questa dina-mica, la probabilità che la vittima re-sti ferita è molto alta.Si è invece in presenza di rapina quando si cedono i propri averi o va-lori a seguito di violenza o minaccia. E’ comunque responsabile di rapina chi, inizialmente determinato a com-mettere uno scippo, prosegue l’azio-ne violenta direttamente sulla vittima che gli oppone resistenza.Alcune precauzioni possono essere d’aiuto, ma ricordate che nulla vale tanto quanto la vostra incolumità e quella di chi vi è vicino, soprattutto in caso di rapina.- Camminate sul marciapiedi oppo-sto rispetto al senso di marcia dei veicoli, così da poter controllare chi eventualmente si avvicina in auto o in moto, e mantenetevi il più possi-bile lontano dal margine- se siete a piedi, all’incrocio, aspet-tanto il verde del semaforo, sostate sul marciapiedi vicino al muro (se esiste) e non in prossimità del pas-saggio dei veicoli- tenete la borsa dal lato opposto a quello del traffico, ma lasciatela im-mediatamente nel caso in cui venga agganciata da uno scippatore- nei limiti del possibile, evitate di transitare su strade isolate o, di sera, poco illuminate- le borse portate a tracolla sono un facile bersaglio per gli scippatori- per limitare i danni, sarebbe meglio tenere documenti e denaro in tasche separate dei vestiti e non portare die-tro molto denaro e oggetti di valore. Se siete a piedi e avete riscosso mol-to denaro in banca, al bancomat o all’ufficio postale, dividete il denaro in più tasche. Ricordate, comunque,

che per i vostri acquisti è sempre preferibile utilizzare i servizi bancari (bancomat e carta di credito)- se all’esterno della banca o dell’uf-ficio postale vedete delle persone che vi insospettiscono oppure teme-te che qualcuno vi stia aspettando, non uscite da soli ma attendete che qualcun altro esca con voi- se notate una persona in apparen-te difficoltà siate prudenti, in quanto potrebbe trattarsi di un espediente per rapinarvi. In generale, le circo-stanze di tempo e di luogo saranno comunque per voi un ottimo indica-tore per capire cosa sta effettivamen-te accadendo- se siete in bici, evitate di porre bor-sa e zaino nel cestino davanti a voi- tenete presente che, se vi muovete con un passeggino o con una carroz-zina, avete ridotta capacità di reazio-ne e quindi potreste rappresentare una preda più facile per un eventua-le scippatore o malintenzionato- se siete in auto, quando vi ferma-te ai semafori, evitate di tenere i fi-nestrini completamente abbassati e bloccate le portiere- non tenete la borsa sul sedile o in un posto visibile e raggiungibile- quando parcheggiate, non lasciate all’interno dell’auto oggetti, anche di scarso valore, visibili dall’esterno dell’abitacolo- quando siete in autostrada e avete bisogno di fermarvi per riposare, non sostate in aree troppo isolate perché potreste essere facilmente aggredibili da qualche malintenzionato.

Page 20: Il Cuccio - Porlezza · tiva del lavoro ( curriculum vitae,siti utili ed altre opportunità ) - sostenere le persone che sono fuori dal mondo del lavoro nell’in-dividuare un proprio

20

CO

NSI

GLI

UTI

LIsalute

Riflessione per una cena mancata Giovedì 30 ottobre 2008 è stata organizzata la Cena Sociale della Delegazione Cinque Valli della LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) presso il ristorante Il Ritro-vo di Porlezza, che l’ha ospitata con raffinata cortesia.Mi è dispiaciuto molto non essere presente ma purtroppo coincideva con un precedente impegno profes-sionale importante (l’invito a parte-cipare al 2° Convegno Nazionale ANISC - Associazione Nazionale Italiana Senologi Chirurghi- dal ti-tolo molto ambizioso e rilevante “Il senologo chirurgo oltre la sala ope-ratoria”).La cena, programmata ormai da tempo, non poteva essere certo ri-mandata. Ho dovuto scegliere tra la cena ed essere presente al con-vegno. Ho scelto il convegno, e la scelta è stata in parte sofferta ma estremamente motivata.Ho ritenuto infatti più importante partecipare al convegno proprio per poter portare il mio (e quello delle donne di Porlezza) contribu-to al movimento d’opinione per il riconoscimento della figura del chi-rurgo senologo, quale specialista dedicato alla prevenzione, diagnosi e terapia delle malattie del seno.Mi sembra superfluo ricordare che il seno è delicato, il seno è fragile!Per questo occorre continuare a lottare perché sia riconosciuta la fi-gura del chirurgo senologo, che lo sappia trattare con tutte le attenzio-ni che occorrono.La mia scelta, quindi, è stata fatta proprio nell’interesse delle donne. In particolare, nell’ambito dell’ANI-SC, sono uno dei referenti del pro-getto per l’istituzione di una scuola di specializzazione in senologia. E’ un progetto importantissimo per-ché la formazione è la condizione necessaria ed indispensabile per il riconoscimento della figura profes-sionale.La mia assenza alla cena sociale, inoltre ha costretto tutti a riflettere che la Delegazione 5 Valli di Por-lezza della LILT deve necessaria-mente camminare autonomamente,

da sola. E lo può fare, perché è cre-sciuta…La mia presenza non è essenziale, ma è essenziale l’entusiasmo delle tante volontarie che costituiscono il gruppo che lavora e collabora con me.Loro sono la “LEGA”, io sono solo il “vostro” senologo.Ed è per questo che molte donne mi hanno reclamato, come mi è stato poi riferito.A tutte le volontarie va un grazie sentito e speciale, per quanto fanno in ambulatorio e per quanto hanno fatto nell’organizzazione della se-rata.Mi sembra doveroso nominarle una ad una:Anna Gilardoni, il nostro primo, storico presidente;Dorilda Fumagalli;Marinella Dell’Era;Maria Greco;Luisa Mancassola;la mitica ed indistruttibile Corina Selva;Giuseppina Farfalletti, paziente, mamma e donna speciale;Maria Rita Sampietro, compagna di classe alle elementari, e amica ritrovata quasi per caso, ma con molto piacere, in questa avventura di Porlezza;Elena Invernizzi, sempre solare e ovviamente abbronzata;Lorella Panizzoli, che inserisce i dati delle visite nel database del computer, con velocità e precisione formidabili;

e, ultima arrivata, la leggiadra Du-ilia.Infine devo ringraziare con sincera simpatia l’Amministrazione Comu-nale di Porlezza per la particolare sensibilità dimostrata nei confron-ti di questo importante problema di salute delle donne e per il con-seguente aiuto prezioso che ci ha sempre dato e che continua a darci, mettendoci a disposizione, tra l’al-tro, i locali della sede e dell’ambu-latorio di Tavordo.In particolare ringrazio i sindaci Scappatura ed Erculiani, e il colle-ga amico Dr Giossi che tanto hanno fatto per la nostra associazione.Al congresso ANISC ho incontrato tanti amici e colleghi e tra essi an-che il Prof Francesco Schittulli, chi-rurgo senologo di Bari e Presidente Nazionale della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. Gli ho portato un sasso della prevenzione, dipinto da Piera Zara con la collaborazione del marito Enrico Colombo (anche a loro vanno i più cari ringraziamenti) e soprattutto il saluto delle donne di Porlezza.“Salutamele tutte” mi ha risposto, cosa che faccio volentieri e con or-goglio dalle pagine del Cuccio.Infine desidero augurare a nome mio e del Consiglio della Delegazione 5 Valli un sereno Natale a tutti, in particolare alle donne alle quali ho dovuto levare un pezzettino amma-lato del loro seno, incoraggiandole a continuare nella loro lotta e ad essere d’esempio per diffondere la cultura della prevenzione.... perché prevenire è vivere.

Giorgio M BaratelliChirurgo Senologo

Direttore della Delegazione 5 Valli di Porlezza della LILT

A Natale regalati la prevenzione!Ricordo a tutte che per prenotare una visita-ecografia mammaria pres-so il Centro di Senologia (a Tavordo, vicino al lavatoio) basta telefonare al numero 333 239 22 22.Non serve impegnativa.

Page 21: Il Cuccio - Porlezza · tiva del lavoro ( curriculum vitae,siti utili ed altre opportunità ) - sostenere le persone che sono fuori dal mondo del lavoro nell’in-dividuare un proprio

Concorso fotografico 2008Questa la classifica finale dell’ultima edizione del concorso

CO

NSIG

LI UTILI

salute

Riflessioni sulla Coda ... della Stella Cometa

21

Solo nel Vangelo di Matteo si trova un generico riferimento ad una stel-la che guidò il cammino dei Magi da oriente fino alla capanna di Bet-lemme.Giotto, nell’affresco della cappel-la degli Scrovegni a Padova, fu il primo a dipingere la natività con una stella dotata di coda, in sosti-tuzione della stella ad otto punte, come fino a quel momento si era fatto secondo la tradizione liturgica. Pare che questo debba essere messo in relazione al passaggio nel 1301 della cometa di Halley, osservato direttamente dal pittore.L’invenzione di Giotto venne poi ripetuta da tutti gli altri pittori ed entrò cosi a far parte delle tradizioni natalizie, probabilmente per l’espli-cito messaggio simbolico della coda della cometa, che, come una freccia indica la direzione di marcia verso il bene.Nel nostro Natale ci sono molte frecce, tutte indicano qualcosa da acquistare, qualche ristorante dove mangiare o qualche spiaggia esoti-ca o località sciistica alla moda, da raggiungere per una vacanza inver-nale.Manca la freccia che ci indichi chia-ramente il bene; oppure, se c’è, è

così piccola e silenziosa che è sof-focata dalle altre. Penso che il Natale debba farci ri-flettere su questo, singolarmente e come comunità di uomini.Penso che la risposta alla classica domanda “dove andiamo?” non può essere che una sola: alla ca-panna di Betlemme, seguendo la stella cometa.Il problema è che non è facile tro-varla tra le tante luci colorate, inter-mittenti, che si rincorrono, (quanti soldi sprecati, penso ai bambini dell’Africa), e nel frastuono del-le strade e dei centri commerciali, nuovi non-luoghi della nostra mo-dernità.Per trovare la stella cometa non serve il cellulare, internet, l’i-pod, il palmare.Forse la si può trovare nel buio ma-

gico della notte, se si ha la saggezza di guardare in alto sopra le cime dei pini e le vette dei monti e l’umiltà poi di guardarsi dentro. Forse biso-gna tornare a scoprire i segni e le tracce, come hanno fatto duemila anni fa i Magi.Forse la si può trovare se si ritorna ad ascoltare il silenzio, senza paura di rimanere soli con sé stessi.Una condizione imprescindibile per trovare la stella cometa, come qualsiasi altra cosa, è di mettersi a cercare. E proprio il mettersi a cer-care costa fatica, perché vuol dire rimettersi in gioco e abbandonare le proprie certezze consolidate.L’augurio quindi, come cantavano gli U-2 (I still have not found what I’m looking for - non ho ancora trovato quello che sto cercando), è di continuare a cercare senza sco-raggiarsi, anche se la ricerca pare infruttuosa e inconcludente, facen-dosi aiutare da una vecchia stella cometa che ancora oggi è in grado di indicare la giusta direzione.

Natale 2008

Dr Giorgio M Baratelli Chirurgo senologo, Ospedale di

Gravedona

SEZIONE PORLEZZA SEZIONE ESTATE PORLEZZESE

1o

DAMIANOCEREGHINI

(foto 1)

2o DAMIANO CEREGHINI (foto 37)3o RENATO DONELLI (foto 14) ALESSANDRO BAROLLO (foto 53)4o TERENZIO FIGINI (foto 51)

2o SILVIA BARELLI (foto 74)3o MARINA ZINETTI (foto 99)4o ALESSANDRO GRECO (foto 57) MARINA ZINETTI (foto 100)

1o

FEDERICOCEREGHINI

(foto 74)

Page 22: Il Cuccio - Porlezza · tiva del lavoro ( curriculum vitae,siti utili ed altre opportunità ) - sostenere le persone che sono fuori dal mondo del lavoro nell’in-dividuare un proprio

ASD PorlezzeseSP

OR

T

In un panorama multidisciplinare il calcio la fa sempre da padrone

22

E’ veramente una bella scelta quella che propone la ASD Porlezzese ai molti appassionati sportivi del terri-torio, il che sempre maggiormente qualifica il lavoro svolto da tutti co-loro che a vario livello non lesina-no impegno e sacrificio. Molti sono i giovani dediti a diverse discipline che frequentemente raggiungono traguardi di prestigio e vedono pre-miati i loro sforzi: a tutto vanto del-la nostra Polisportiva che si afferma come leader nel territorio. Parliamo del Basket, del Volley, del Karate, del’Atletica leggera, della Pesca, del Nuoto, del Tennis e del Calcio. Non poco per una piccola comunità quale è la nostra che con orgoglio consente ad appassionati di tutte le età di dilettarsi nel proprio sport pre-ferito. Ciò rimarca la pluralità delle attività della ASD Porlezzese, che grazie alla dedizione dell’attuale Consiglio Direttivo e dei suoi vali-di collaboratori ha assunto un ruolo importante non solo sportivo, ma a nostro avviso di ben maggior valo-re sociale che numerose famiglie hanno dimostrato di apprezzare con lusinghieri riconoscimenti a tutti gli addetti ai lavori.Parliamo con Gianni Grassi, Presidente della ASD Porlezzese che dal 2004 con i suoi collaboratori si è prodigato per dare sempre maggior lustro alla nostra Polisportiva.Ci dà la conferma che tuttora il cal-cio esercita un fascino particolare e di grande attrazione verso i piccoli sportivi. Seppur con diverse disci-pline a disposizione optano in gran numero per il tanto amato sport na-zionale. Grassi snocciola dei numeri impressionanti per una realtà come Porlezza: oltre 140 ragazzi tra i 6 e

i 18 anni, praticamente dalle scuo-le elementari alle superiori si sono iscritti quest’anno nella squadra di calcio.E cosi suddivisi nelle varie catego-rie: “primi calci, pulcini, esordienti, giovanissimi, allievi e juniores: una moltitudine di ragazzi calpesta il no-stro campo sportivo con entusiasmo e sano agonismo, quindi!Non si deve dimenticare la squadra superiore, attualmente militante in 2a categoria, che vede una ventina di giovani impegnati nel campiona-to provinciale e che stanno lottando con alterna fortuna. Anche squadre ben più blasonate delle nostre cate-gorie nazionali devono assaporare l’amaro della bassa classifica. Mai perdersi d’animo, nel calcio si ha sempre una chance per recuperare. Forza dunque.Il Presidente, ovviamente fiero dei ri-sultati ottenuti prova ad analizzarne “le cause”. In primis crediamo che avere degli istruttori quali Spaggiari, Picchierri e Cammarano, preparati e seri sia una buona garanzia per tutti i genitori che affidano i loro figli allo “sport“. Poi cita la costante disponi-bilità di parecchi genitori, e non fa nomi il nostro Presidente per evitare di dimenticarne qualcuno. Genitori che seguono gli allenamenti, ac-compagnano i “piccoli campioni“ alle partite domenicali condividen-do con loro impegno e passione, gioie e dolori in base al risultato ot-tenuto.Grassi sottolinea inoltre con orgo-glio il “successo“ della Polisportiva che mai sino ad ora aveva potuto contare su un così cospicuo numero di genitori che vivono con i loro figli dei momenti di sport. Ci sentiamo

una “seconda famiglia“ dice, non si drammatizzano più di tanto le scon-fitte, inevitabili, ma si cerca di far gruppo, di far emergere valori sani, indipendentemente dal risultato sportivo. Si mira a crescere in un am-biente sano. In un contesto sociale difficile, quale stiamo attraversando, pur in un isola tutto sommato felice quale è Porlezza, un grazie credo vada detto da parte di tutti.Il Presidente si ritiene infine molto soddisfatto del lavoro svolto e si au-gura di poter continuare con sempre maggior successo. “Voglio ringrazia-re tutti i miei collaboratori: dirigenti, consiglieri, accompagnatori, addetti al campo, al bar del campo sportivo. Tutte persone che dedicano tempo al servizio altrui, sottraendolo ai propri interessi ed alla famiglia. Ringrazio anche l’Amministrazione Comunale che ha sempre sostenuto ogni attività della Polisportiva - dice Gianni -. Non ci può essere una attività, qualunque essa sia, che possa funzionare bene senza la sensibile e tangibile presen-za degli Amministratori. Il gioiellino quale è il campetto polivalente del nuovo Palazzetto consente la pratica di altri sport ed è stato accolto dalla Polisportiva con sincera gratitudine. Ci mancava proprio conclude, augu-rando a tutti un Buon Natale di sere-nità, gioia e sport!Ricordiamo, per chi volesse curiosa-re sull’attività della ASD Porlezzese di fare un “giretto sul web“. Il sito ufficiale della ASD Porlezzese, ricco di notizie, immagini e curiosità é: www.porlezzese.com un bel lavoro creato e curato da Eric Bonfanti: gra-zie e complimenti.

Flavio Mazzoni

Page 23: Il Cuccio - Porlezza · tiva del lavoro ( curriculum vitae,siti utili ed altre opportunità ) - sostenere le persone che sono fuori dal mondo del lavoro nell’in-dividuare un proprio

23

tennis SPOR

T

Un maestro polivalente Il tennis può sognare in grandeOggi parliamo di Tennis, visto che continua l‘impegno della società sportiva Porlezzese ad ingaggiare insegnanti veramente capaci. A questo proposito facciamo quat-tro chiacchere con Alessandro Cammarano , nato a Como il 09-02-1978. La sua passione per lo sport e l‘insegnamento sono ev-identi, i ragazzi lo seguono con attenzione sia nel tennis che in altre discipline sportive.Quanti ragazzi attualmente sono iscritti a tennis?“Al momento ci sono 40 iscritti, più una decina in lista di attesa perché non c‘erano più posti. Di questi 40, 23 sono maschi e 17 femmine”.Quali sono le prospettive?“Le prospettive sono quelle di far crescere il maggior numero di ragazzi praticando questo splen-dido sport che purtroppo negli anni passati contava solo pochi praticanti nella nostra zona. Al momento data l‘esiguità delle strutture presenti in Porlezza la polisportiva organizza l‘attività a livello amatoriale e indirizza qualche “talento” verso Centri Tennis dove lo praticano a livello agonistico”.In un prossimo futuro riuscire-mo ad organizzare tornei pro-vinciali? “Per il momento non ci sono in-dicazioni in tale direzione, pro-prio per i motivi sopra esposti. Ma non disperiamo! Vengono organizzati, solitamente alla fine dell‘anno, tornei tra i ragazzi e le ragazze appartenenti alla polis-portiva”.Impegnamoci allora tutti con Alessandro, per far sì che questo sogno si realizzi.

Carlo Martinelli

Curriculum vitae

Carriera scolastica:

- 1996-1997 diploma come perito informatico presso l’ITIS Magistri Cumacini2000-2001 Diploma ISEF con-seguito presso l’Istituto superi-ore di educazione fisica della Lombardia Milano2006-2008: Insegnante di ed-ucazione fisica presso l’istituto comprensivo di Porlezza.

Novità a breve

in libreria e biblioteca.

Il libro del nostro

concittadino

Mario Maggi,

un curioso

vocabolario sul

dialetto di

Porlezza,

sarà presentato e

pubblicato

nelle prossime

settimane

Alessandro Cammarano

Page 24: Il Cuccio - Porlezza · tiva del lavoro ( curriculum vitae,siti utili ed altre opportunità ) - sostenere le persone che sono fuori dal mondo del lavoro nell’in-dividuare un proprio

IN B

REV

Eauguri

24

“Quelli che vennero prima”

AL RÒCH E LA BRUNA

In un “amen” vegneva giô la nòcc, moriva al dì.Fiocava, l’eva neev fina, per riid, senza stremì.Somejava che al moond de colp al s’a fermass,intaant che s’a sbiancava i técc, i scées e i sass.Mì ma regordi, ma paar, d’en ce-reghett pininche dala sagréstìa al meteva foeu al sò capin.Al seva indôa na’: In una ca’ con tanta paas,dal Ròch e dala Bruna, che i gh’eva tanta braas.Al fioeu al tornava de corza ala gésa iluminada,cert che l’inceenz l’avéss podüu fà la sôa fümada;col foeugh bèl pizz, che la neev fina fava scigàl’eva sicür sicür che un tesoor al gh’avéss scià.

* * *Ma imagini quaj vòlt, vardando in vòlt per bende vedé al Ròch ‘ni strécc del cieel col carr del fén ;e in un altro sitt, sôra a quela nìgô-la in foond, ciara,la Bruna setada giô a sgranà car-lon, che la ciciara.

di Aleardo Noli

IL ROCCO E LA BRUNA

In un attimo scendeva la notte, mo-riva il giorno.Nevicava, era neve fine, per scher-zo, che non preoccupava.Sembrava che il mondo di colpo s’arrestasse,intanto che s’imbiancavano i tetti, le siepi e i sassi.Io mi ricordo, mi sembra, di un pic-colo chierichettoche dalla sacristia metteva fuori il suo capino.Lui sapeva dove andare: In una casa con tanta pace,dal Rocco e dalla Bruna, che ave-vavno così tanta brace.Il ragazzino tornava correndo alla chiesa piena di luci,certo che l’incenso avrebbe potuto spandere i suoi aromi;col turibolo ben acceso, che la neve fine faceva sfrigolareera sicurissimo d’avere con sè una specie di tesoro.

* * *

Qualche volta mi immagino, guar-dando ben bene in altodi vedere il Rocco nei vicoli del cielo con il carro del fieno;e poco più in là, sopra quella nuvola in fondo, chiara,la Bruna seduta a sgranare grano-turco, mentre parla.

A SPECIAVUM ‘NA SURE-LA (*) ATTENDEVAMO UNA SORELLAA ga sevum tücc: C’eravamo tutti:Al Foeugh, d’aranz e d’òr, Il Fuo-co, d’oro aranciato,‘na funtana de frìspoll rôss; una fontana di faville rosse;l’ Aqua de vedro, gelada, l’ Ac-qua di vetro, gelida,nel sédèll de ramm. nel secchio di rame.L’ òri sùla porta, L’alloro sulla porta,la lücèrna sul calèss la lanterna sul calessetiraa a spécc. tirato a lucido.Evùm invidaa la Lùna, Avevamo invitato la Luna,che ricamava quiiéta che rica-mava tranquillasul rubin. sulla robinia.Tütt l’eva proont, Tutto era pronto,a fiadavum adasi respiravamo pianoper migna roomp al giàzz per non rompere il ghiacciodel laghétt di fòo. del laghetto dei faggi.Ma tì Ma tuta sée migna vegnüda. non sei venuta.

(*) NOTA DELL’AUTORE:Al fruitore di questa lettura il compito di creare la génesi di questa Sorella.

Ti auguro il tempoPer un sorriso

Per un abbraccioPer un bacio.

Ti auguro il tempo Per te stesso

E il tempo per gli altri.Ti auguro il tempo per le piccole cose

e per quelle grandi.Ma soprattutto

Ti auguro il tempo autenticoDove tu possa sentirti felice.

Auguri

L’Amministrazione

Comunale e la

Redazione de Il Cuccio

augurano

a tutti i cittadini di

Porlezza

un sereno Natale e un

Felice Nuovo Anno

La poesia