Il Corrierino di Mileto n.1 - icmileto.gov.it Corrierino di... · e piccoli, ammassati l'uno...

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IL CORRIERINO DI MILETO Con l‛Europa investiamo sul vostro futuro - Riscopriamo l‛Italiano 1 Editoriale L'idea della realizzazione di un giornalino scolastico è nata dall'esigenza di sperimentare la creazione di diversi tipi di testo studiati a scuola, spaziando dalla scrittura, all'arte, all'immagine. Ognuno di noi, in base alle proprie inclinazioni, si è cimentato giornalista, fotografo, inviato, regista e sceneggiatore, scrittore, poeta...cuoco! Che esperienza meravigliosa! Non pensavamo di divertirci tanto e, allo stesso tempo, di imparare tanto. Ci siamo spesso confrontati e talora scontrati sulle decisioni da prendere per il nostro giornalino, ma questo ha fatto di noi un gruppo di lavoro compatto. La scelta delle argomentazioni sviluppate è scaturita dal desiderio di far conoscere la nostra cittadina e soprattutto di esternare in che modo noi la vediamo e come vorremmo che fosse. Per questo abbiamo dedicato ampio spazio alla sua storia, alla sua cultura e alle sue problematiche sociali, ma, soprattutto, abbiamo voluto mettere in risalto le sue bellezze naturali e artistiche. La nostra scuola, invece, è stata fotografata attraverso gli occhi dei nostri collaboratori scolastici, il signor Prestia e il signor Ventrici che rappresentano da anni il punto di riferimento di alunni e docenti e che ci hanno dimostrato grande disponibilità nella realizzazione delle interviste. Sicuramente, la novità più significativa di quest'anno scolastico è stato il cambio di dirigenza, passato alla dott.ssa G. Prostamo. A Lei abbiamo dedicato una lunga intervista durante la quale abbiamo avuto modo di porle domande e curiosità a cui la nuova dirigente ha risposto esponendo anche impressioni e progetti futuri per la nostra scuola. E' stato un momento di confronto e di crescita, in cui ci siamo sentiti veramente giornalisti in erba. Infine, abbiamo dedicato le due nostre rubriche alle gustose ricette culinarie di Marika e alle nostre poesie, in cui abbiamo dato libero sfogo alle nostre licenze poetiche. Ultimo, ma non certo per importanza, il backstage che immortala i momenti più significativi e divertenti del nostro lavoro. Sarà di certo un'esperienza che non dimenticheremo... Buona lettura! SOMMARIO MILETO CAPITALE NORMANNA PAG. 1 PAGINA STORICA: UNA TRAGEDIA DA NON DIMENTICARE PAG. 1 PAGINA CULTURALE: PROVERBI MILETESI PAG. 2 SPAZIO GIOVANI: I NOSTRI LUOGHI DI IN- CONTRO PAG. 3 ATTUALITA‛: APPELLO AI COMMISSARI PRE- FETTIZI PAG. 3 LE INTERVISTE PAG.4 IL NUOVO CHE AVANZA: INTERVISTA AL DIRIGENTE SCOLASTICO PAG. 4 INTERVISTA DOPPIA AI COLLABORATORI SCOLASTICI PAG. 5 LE RUBRICHE PAG. 7 L‛ANGOLO DELLA CUCINA DI MARIKA PAG. 7 L‛ANGOLO DELLA POESIA PAG. 8 BACKSTAGE PAG. 9

Transcript of Il Corrierino di Mileto n.1 - icmileto.gov.it Corrierino di... · e piccoli, ammassati l'uno...

IL CORRIERINO DI MILETO

Con l‛Europa investiamo sul vostro futuro - Riscopriamo l‛Italiano 1

Editoriale L'idea della realizzazione di un giornalino

scolastico è nata dall'esigenza di

sperimentare la creazione di diversi tipi di

testo studiati a scuola, spaziando dalla

scrittura, all'arte, all'immagine. Ognuno di

noi, in base alle proprie inclinazioni, si è

cimentato giornalista, fotografo, inviato,

regista e sceneggiatore, scrittore,

poeta...cuoco! Che esperienza meravigliosa!

Non pensavamo di divertirci tanto e, allo

stesso tempo, di imparare tanto. Ci siamo

spesso confrontati e talora scontrati sulle

decisioni da prendere per il nostro

giornalino, ma questo ha fatto di noi un

gruppo di lavoro compatto. La scelta delle

argomentazioni sviluppate è scaturita dal

desiderio di far conoscere la nostra

cittadina e soprattutto di esternare in

che modo noi la vediamo e come vorremmo

che fosse. Per questo abbiamo dedicato

ampio spazio alla sua storia, alla sua

cultura e alle sue problematiche sociali,

ma, soprattutto, abbiamo voluto mettere

in risalto le sue bellezze naturali e

artistiche. La nostra scuola, invece, è

stata fotografata attraverso gli occhi dei

nostri collaboratori scolastici, il signor

Prestia e il signor Ventrici che

rappresentano da anni il punto di

riferimento di alunni e docenti e che ci

hanno dimostrato grande disponibilità

nella realizzazione delle interviste.

Sicuramente, la novità più significativa di

quest'anno scolastico è stato il cambio di

dirigenza, passato alla dott.ssa G.

Prostamo. A Lei abbiamo dedicato una

lunga intervista durante la quale abbiamo

avuto modo di porle domande e curiosità a

cui la nuova dirigente ha risposto

esponendo anche impressioni e progetti

futuri per la nostra scuola. E' stato un

momento di confronto e di crescita, in cui

ci siamo sentiti veramente giornalisti in

erba. Infine, abbiamo dedicato le due

nostre rubriche alle gustose ricette

culinarie di Marika e alle nostre poesie, in

cui abbiamo dato libero sfogo alle nostre

licenze poetiche. Ultimo, ma non certo

per importanza, il backstage che

immortala i momenti più significativi e

divertenti del nostro lavoro. Sarà di certo

un'esperienza che non dimenticheremo...

Buona lettura!

SOMMARIO

MILETO CAPITALE NORMANNA PAG. 1

PAGINA STORICA: UNA TRAGEDIA DA NON

DIMENTICARE PAG. 1

PAGINA CULTURALE: PROVERBI MILETESI PAG. 2

SPAZIO GIOVANI: I NOSTRI LUOGHI DI IN-

CONTRO PAG. 3

ATTUALITA‛: APPELLO AI COMMISSARI PRE-

FETTIZI PAG. 3

LE INTERVISTE PAG.4

IL NUOVO CHE AVANZA: INTERVISTA AL

DIRIGENTE SCOLASTICO PAG. 4

INTERVISTA DOPPIA AI COLLABORATORI

SCOLASTICI PAG. 5

LE RUBRICHE PAG. 7

L‛ANGOLO DELLA CUCINA DI MARIKA PAG. 7

L‛ANGOLO DELLA POESIA PAG. 8

BACKSTAGE PAG. 9

� � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � �

� � � � � �MILETO CAPITALE NORMANNA

Mileto (Militu in dialetto calabrese, Militos in

greco antico) è un comune di 6809 abitanti

della provincia di Vibo Valentia, situato su una

collina di forma allungata, ad est del gruppo

montuoso del Monte Poro e a sud di Vibo

Valentia. Rinomata nella storia, Ruggero il

Normanno, della famiglia degli Altavilla di

Normandia, la eresse a sua residenza

rendendola una dei centri più importanti non

solo della Calabria, ma dell'intera Europa; oggi

conserva i resti di una cattedrale, fondata nel

1081 ed i resti dell' abbazia benedettina della

S.S.Trinità. A un chilometro a sud di Mileto si

trova la frazione di Paravati, dove viveva

Natuzza Evolo, divenuta famosa in tutta Italia

per una serie di episodi paranormali, tanto da

richiamare a Paravati molti fedeli. Dopo il

terremoto del 1783, che distrusse l' antica

città, la nuova Mileto sorse a circa 2 km ad

ovest in una terra chiamata "Villa del Vescovo".

Il 27 agosto 1860 a Mileto sostò Giuseppe

Garibaldi, prima di completare la sua impresa di

conquista del Regno di Napoli. Durante la

seconda guerra mondiale, il 16 luglio 1943,

Mileto fu attaccata da alcuni aerei americani

che stavano scortando dei bombardieri di

ritorno da Vibo. Nell'attacco persero la vita 39

civili, in gran parte donne e bambini. La città di

Mileto è stata perciò insignita della medaglia di

bronzo al valor civile il 16 luglio 2008.

Natascia Galati, Sharon Muzzopappa, Saverio

Rettura, Roberta Sorrento

PAGINA STORICA UNA TRAGEDIA DA NON DIMENTICARE

Il bombardamento aereo avvenuto a Mileto il 16

luglio 1943 viene ricordato nel libro “Carasace”

di Giuseppe Occhiato, cittadino di Mileto

scomparso qualche anno fa. Il titolo del libro si

riferisce alla località dove è avvenuta la

disgrazia. Tra le vittime ricordiamo in

particolare le tre sorelline D'Onofrio.

Attualmente è in corso l'iter burocratico per

intitolare loro una scuola d'infanzia.

L'avvenimento ci ha molto colpito, anche perché

l'estate scorsa, proprio il 16 luglio, in occasione

del sessantesimo anniversario, è stata

organizzata una manifestazione, ripetuta per gli

emigrati il 16 agosto. Durante la manifestazione

sono state lette alcune parti del libro del Prof.

Occhiato, precisamente gli avvenimenti più

toccanti di questa immane tragedia ai quali sono

stati dedicati anche dei brani realizzati da un

gruppo musicale locale. Il tutto è stato

correlato ad immagini di repertorio. Molti di noi

hanno assistito con commozione alla cerimonia

di commemorazione del tragico avvenimento.

Riportiamo, di seguito, alcune parti del testo

“Carasace” dedicate alla storia delle tre

sorelline. <<Mamma, mamma mia, li scannaru! Li

sfracellaru! Figghi! Figghi mei, povari figghi

scunsulati!>> fu l'urlo tremendo che scaturì

dalla bocca della cilonara donna Maracuncetta

Grillo, madre delle tre sorelluzze D'Onofrio,

non appena si riprese dallo stordimento e poté

vedere per prima quel micidio di cristiani grandi

e piccoli, ammassati l'uno sull'altro e

imporporati di sangue. Ma quando, in mezzo al

mucchio dei corpi sfracellati, scorse le tre

figlicelle sue, sanguinanti e prive di vita, si

gettò sopra di esse ululando come presa da un

male pazzo e grancinandosi la faccia con le ugne

[…]. Le sue gridate risonarono sinistre nel

ferale silenzio che stranamente era caduto su

Carasace […]. L'eco di tutte quelle urla giunse,

acuta e squarciante, fino a Militovecchio […].

Donna Maracatolica Grillo, una madre di

famiglia che allora aveva ventiquattro anni, era

Conte Ruggero presso villa comunale

� � � � � �una delle foritane di Carasace; ormai anziana, è

una delle poche cilonare superstiti, ma dello

sciminio di quel giorno porta ancora, con rabbia

e dolore, il marchio incancellabile impresso nella

propria carne. […]: <<Le tre nocentuzze sorelline

D'Onofrio vennero sdilacerate dalla schegge, e

morirono tutt'e tre: Antonuzza, di quattro anni,

Maria Rosa, di sei […] e Maria, la più

grandicella, di nove anni, che per le ferite morì

il giorno appresso all'ospitale militare di

Monteleone. Erano figlie di Ciccio D'Onofrio e

di una mia parente, Grillo Maracuncetta.>> […]

Altra testimonianza è quella di Teuccia Gulotta.

<<Una cosa appennante>> dice << fu la scena di

quando la cilonara Cuncetta Grillo, la mamma

delle sorelline D'Onofrio, si addunò che le figlie

erano morte. Ma lei non ci voleva credere. Le

sollevava, e quelle cadevano giù. […] << La madre

delle D'Onofrio>>, completò la signora Pina

Naccari, <<aveva portato pure lei le tre casse

con il corredo delle figlie. In una di queste,

dopo aver tolto la biancheria, sistemò le figlie

morte.>> [...]. (Tratto e adattato da “Carasace” di Giuseppe Occhiato).

Giuseppe Cirianni, Martina Evolo, Carolina Furci,

Rocco Pinto

PAGINA CULTURALE I PROVERBI MILETESI

Il proverbio è una massima che contiene norme,

giudizi, dettami o consigli espressi in maniera

sintetica, molto spesso in metafora e in rima e

che sono stati desunti dall‛esperienza comune.

Essi generalmente riportano una verità (o quello

che la gente ritiene sia vero): si dice infatti che

i proverbi siano frutto della saggezza popolare

o della cosiddetta “FILOSOFIA POPOLARE” o

spontanea. Possono contenere similitudini e

metafore che sono tratte da usi, costumi e

leggende del popolo nella cui lingua è nato il

proverbio. In genere si raccolgono e si studiano

in quanto patrimonio culturale, testimonianza di

epoche passate, sopravvivenza di esperienze un

tempo importanti. Di seguito i detti e i proverbi

più diffusi nella città di Mileto.

PROVERBI PIÙ DIFFUSI A MILETO

Militu è longu quantu ‘nu spitu, si

non era po’ viscuvatu era ‘nu casali

sdarrupatu.

Cu staci’ a speranza d’atru e non

cucina, veni a sira e canta a diana.

I fatti da pignata i sapi sulu ‘a

cucchiara chi ‘ i mania.

Pa’ candilora cu non avi carni pia ‘

a fagiola.

Chirica nun fa’ monacu.

Chi te vo’ beni te fa’ ciàngere, chi te

vo’ male te fa’ ridere.

Criscianu l’anni, crìscianu i

malanni.

Cu sparti pijia ‘ a megghju parti.

Cu vaci cu zoppu, zoppìa.

Chiru chi fazzu io’u faci’u ciucciu

mio.

Cu teni libri, teni labbra.

Cu vaci ’o mulinu s’infarina.

Cu zappa fujèndu, cogghji

chiangendu.

‘U fissu parra sempri ’u primu.

‘A troppu cumpidenza è patruna

da mala crianza.

A megghju parola è chida chi non

nesci da vucca.

Cu lava i pedi ’o sceccu, perdi

l’acqua e l’alìssa.

Giuseppe Cirianni

� � � � � �SPAZIO GIOVANI: I NOSTRI LUOGHI DI

INCONTRO A MILETO

Mileto offre molti luoghi di incontro per noi

giovani. Essi sono diversi a seconda del periodo:

in inverno ci ritroviamo su Corso Umberto I a

passeggiare, in estate è più facile ritrovarci

perché non abbiamo impegni scolastici. Nel

tardo pomeriggio, infatti, ci vediamo in Piazza

Badia che si trova accanto alla chiesa della SS.

Trinità.

Dopo cena ci spostiamo al Campo Boario dove si

svolgono diversi spettacoli e spesso anche

tornei di calcio.

Ma il nostro principale luogo di incontro resta la

Villa Comunale, che si trova al centro di Mileto,

accanto al Comune. Il muretto della villetta

rimane il nostro vero luogo di incontro, sia

d‛estate che d‛inverno. “Il muretto” ha

conosciuto il succedersi di tantissime

generazioni di giovani miletesi che si sono

ritrovate, e si ritrovano tutt‛ora, nel cuore della

nostra bella cittadina.

Martina Evolo, Erica Limardo, Serena Parrone,

Saverio Rettura, Andrea Rotaru, Roberta Sorrento

ATTUALITÀ - APPELLO AI COMMISSARI PREFETTIZI

Noi ragazzi della scuola media di Mileto, negli

ultimi mesi, abbiamo partecipato a un progetto

Pon e con le insegnanti abbiamo potuto visitare i

luoghi più importanti di Mileto. Durante la

realizzazione del servizio fotografico per il

nostro giornalino scolastico non abbiamo potuto

fare a meno di notare che qualcosa offuscava la

bellezza del paese. Per prima cosa la

spazzatura, che ricopre marciapiedi e strade e

che si nota in molte foto che abbiamo scattato.

Piazze, chiese, luoghi pubblici: tutto è rovinato

da tantissimi sacchetti maleodoranti.

Indubbiamente la responsabilità è anche di noi

cittadini miletesi che non curiamo come

dovremmo il nostro paese, accumulando rifiuti

Piazza Badia

Campo Boario

Villa comunale

Piazza Badia invasa dai rifiuti

� � � � � �ovunque e rovinando così i pochi spazi verdi

rimasti e i luoghi pubblici. Attraversando le vie

della città un'altra cosa ha colpito la nostra

attenzione: le palme secche di piazza Pio XII

che fino a pochi anni fa erano il simbolo di tutto

il paese e che, per poca cura, sono morte, dando

ora l'immagine di un paese mutilato, privato di

una delle sue caratteristiche più belle ed

importanti.

Questo articolo vuole essere un appello a voi,

commissari prefettizi che rappresentate

l'autorità, affinché ci aiutiate a migliorare il

nostro paese:

VOGLIAMO UNA MILETO MIGLIORE E

SEMPRE PULITA!

Marika Artusa, Ilaria Cichello, Giuseppe Cirianni,

Giuseppe Milidoni, Alessandra Saccà

IL NUOVO CHE AVANZA: INTERVISTA AL DIRIGENTE SCOLASTICO

D. Come ha trovato questa nuova scuola?

Dirigente: Ordinata e pronta a continuare il

percorso educativo didattico avviato negli anni

passati in sinergia con le famiglie, gli enti e le

associazioni presenti sul territorio, quindi mi è

sembrata fin da subito una scuola dove si può

lavorare con serenità perché si può contare

sulla collaborazione delle famiglie.

D. Come si trova?

Dirigente: Bene, perché ogni giorno, in questa

comunità e in mezzo a voi, vivo esperienze che

mi fanno crescere e sono per me linfa per fare

sempre meglio e per dare sempre di più.

D. Quali sono i Suoi progetti per la scuola di Mileto?

Dirigente: Certamente progetti innovativi che

permetteranno alla scuola di stare al passo con i

tempi, di utilizzare strategie e strumenti

innovativi capaci di motivare e di interessare

voi ragazzi e di farvi star bene a scuola.

D. Quali sono i punti di forza?

Dirigente: Sono tanti. E‛ una scuola che si pone

al servizio delle persone, che valorizza le

peculiarità individuali e consente così a

ciascuno di realizzare il proprio percorso di

crescita, che offre molto spazio all‛ascolto, alla

Rifiuti per le strade miletesi

Piazza Pio XII

Il Dirigente scolastico – Dott.ssa G. Prostamo

� � � � � relazione continua tra i soggetti che, a vario

titolo, contribuiscono alla formazione globale

della persona; quindi mi è apparsa non una

scuola chiusa, ma una scuola aperta al territorio

e aperta a tutti gli enti che operano in questo

ambiente. Quando parlo di enti mi riferisco al

comune e alle varie associazioni che sul

territorio operano, tra cui l‛associazione

Maranathà, le associazioni sportive

dilettantistiche Paravati calcio, l‛associazione

Calabria etica, l‛ASL, il consultorio… insomma,

bisogna lavorare insieme. Credo in una scuola

che non veda nel diverso un ostacolo, che

promuova la collegialità, la collaborazione, che

guidi i ragazzi a costruire percorsi significativi

che durino nel tempo. Quindi una scuola che

contribuisca a superare l‛apprendimento

mnemonico e approdi a strategie di

apprendimento significativo. Voi ragazzi dovete

sapere che gli apprendimenti significativi sono

quegli apprendimenti costruiti da voi, che

dureranno nel tempo e vi permetteranno di

adattarvi alle varie situazioni della vita e di

essere, oggi e domani, cittadini consapevoli.

D. E i punti di debolezza?

Dirigente: Io credo in questa scuola e credo

che qualsiasi debolezza vada superata.

D. Ama il suo lavoro?

Dirigente: Si, moltissimo! Dal mio lavoro ho

avuto sempre grandi soddisfazioni e

gratificazioni, mi perfeziono giorno per giorno

e nello stesso tempo divento più esperta e

motivata a fare sempre meglio.

D. Qual era il suo rapporto con gli alunni quando insegnava?

Dirigente: I veri protagonisti della formazione

sono gli allievi che io ho sempre cercato di

coinvolgere, creando per loro un ambiente

semplice di apprendimento. Ho sempre cercato

di stimolare la loro curiosità . L‛obiettivo finale

è stato sempre quello di costruire con loro un

rapporto collaborativo: ad ogni alunno ho

sempre cercato di far capire che ognuno di noi

ha un ruolo importante nel proprio processo di

crescita e maturazione e che la diversità è una

ricchezza. Solo se si apprezza la diversità si

può lavorare in squadra e si può andare lontano

e crescere insieme.

Giuseppe Cirianni, Matteo Corigliano, Giuseppe

Milidoni, Rocco Pinto, Roberta Sorrento

INTERVISTA DOPPIA AI COLLABORATORI SCOLASTICI

D. Da quanti anni lavora in questa scuola?

Prestia: Lavoro in questa scuola da 20 anni.

Ventrici: Mi trovo nella scuola media di Mileto

da 5 anni.

D. I ragazzi di ieri e i ragazzi di oggi: generazioni a confronto!

Prestia: Durante i miei vent‛anni di servizio ho

notato che è molto cambiato l‛atteggiamento

degli alunni verso gli insegnanti e il personale

ata: sicuramente le generazioni precedenti

erano più rispettose verso gli adulti, oggi molto

meno.

Ventrici: Da sempre ogni scuola si è

caratterizzata per la presenza di ragazzi

educatissimi, ma anche di alunni movimentati o

con un comportamento non sempre corretto

verso i collaboratori e gli insegnanti e questo

non è bello, perché l'educazione viene prima di

Il Dirigente scolastico risponde alle nostre domande

� � � � � !tutto, dovrebbe essere fondamentale, prima

l'educazione, poi lo studio…giusto?

D. Come sono gli insegnanti dal suo punto di

vista? E i dirigenti?

Prestia: Gli insegnanti sono tutti squisiti,

perfetti, non c'è niente da dire. I dirigenti che

sono stati a capo della nostra scuola durante

questi anni sono stati tutti di un certo

spessore, hanno gestito la scuola con serietà e

disponibilità verso l'esterno e soprattutto

hanno dimostrato tanto amore per l'istituzione

scolastica.

Ventrici: Gli insegnanti sono bravi e

professionali, si impegnano a dare agli alunni un

avvenire migliore. Per quanto riguarda i

dirigenti, ho potuto conoscere sia la dottoressa

Piro che la dottoressa Prostamo: dirigenti

scolastici che hanno dimostrato di avere a

cuore questa scuola.

D. Cosa cambierebbe della scuola secondaria

di primo grado di Mileto?

Prestia: Io vorrei che i ragazzi dimostrassero

più impegno per lo studio e più amore per la loro

scuola. In secondo luogo, le nostre istituzioni

dovrebbero avere più attenzione verso

l‛istituzione scolastica.

Ventrici: Cambierei alcune cose per il vostro

bene e per il vostro futuro. Proporrei il rispetto

reciproco tra docenti e alunni: mi piace

lavorare con voi perché mi sento non solo e non

tanto un collaboratore scolastico, ma quasi un

genitore che vi dà buoni esempi e buoni consigli,

perché voglio il meglio per voi che siete il

nostro futuro.

D. Se potesse ritornare indietro, rifarebbe

questo mestiere?

Prestia: Sempre! Questo mestiere non me l‛ha

imposto nessuno, l'ho scelto io! Spero di poter

sempre fare il mio lavoro nel miglior modo

possibile, perché l'impegno è impegno.

Ventrici: Si, soprattutto perché mi piace

dialogare con i giovani e indirizzarli verso il

meglio: se crescete bene voi, per il futuro ci

potranno essere prospettive migliori.

D. Tutti gli insegnanti si lamentano del

nostro comportamento. Lei cosa ne pensa?

Prestia: Non hanno tutti i torti. Ci sono ragazzi

che non sanno comportarsi. Ad esempio, molti

ragazzi aspettano con ansia il suono della

campanella dell'uscita da scuola, quasi si

sentissero dei leoni chiusi in una gabbia. Non

comprendono che la scuola è anche amore e

passione.

Ventrici: Anche se molti ragazzi si comportano

male, perché non sono abbastanza maturi o

perché non seguono i consigli degli adulti, è

anche vero che non tutti sono così. Molti sono

educati e rispettosi.

D. Ormai Lei è considerato un punto di

riferimento. Ne è cosciente?

Prestia: Si, certo. Cerco di dare il meglio, sono

qui per voi: senza voi io non avrei avuto un

lavoro. Cerco di comportarmi nel miglior modo

possibile.

Ventrici: Si, lo sento. Mi sono sempre sentito

come una figura vicina e importante per voi.

D. Ogni anno, alla fine della terza media una

parte degli alunni lascia la scuola. Le dispiace

o ne è sollevato?

Prestia: Si, mi dispiace molto. Voglio bene a

ciascuno di voi e nel corso degli anni molti alunni

hanno lasciato un ricordo speciale nel mio cuore,

altri mi sono rimasti affezionati… Insomma, mi

dispiace tanto.

Sig. Ventrici Sig. Prestia

� � � � � "Ventrici: Da una parte mi dispiace moltissimo

perdervi, ma dall'altra sono contento perchè

anche voi avete una vita davanti e una carriera

da costruirvi.

D. Per noi la scuola è come una seconda,

grande famiglia. Lo è anche per Lei?

Prestia: La scuola è come una famiglia,

condividiamo tutto e lavoriamo insieme, ognuno

con il proprio compito.

Ventrici: Certo, perché passo più tempo qui a

scuola con voi che a casa con i miei figli.

…I consigli del Signor Ventrici:

“Quando finirete la scuola media dovrete

intraprendere la strada migliore per voi e

ascoltare sempre i consigli dei vostri genitori

perché nessuno eguaglierà mai il loro amore;

anch'io vi voglio bene come figli, ma il mio

affetto non sarà mai come quello che vi danno i

vostri genitori. E quando, nella vita, vedrete

qualcuno in difficoltà, non esitate a dare il

vostro aiuto, anche offrendo una semplice

parola di conforto. Aiutarsi è fondamentale

nella vita. Fate questo anche con gli

extracomunitari che troppo spesso vivono ai

margini della nostra società e questo non va

bene perché siamo tutti uguali. Per crescere

bene e affrontare bene la vita dovete stare

attenti e rimanere sulla buona strada…”

Marina Evolo, Carolina Furci, Erica Limardo

LE NOSTRE RUBRICHE

L‛ANGOLO DELLA CUCINA di Marika Artusa

Marika, esperta

di cucina, offre

ai nostri lettori

due golosissime

ricette: torta al

limone e torta al

cioccolato…

TORTA AL LIMONE

RICETTA PER 6-8 PERSONE

INGRENDIENTI:

280 GR. DI FARINA

200 GR. DI ZUCCHERO

125 GR. DI BURRO

3 UOVA

3 LIMONI

125 GR. DI YOGURT BIANCO

10 GR. DI LIEVITO PER DOLCI

TEMPO DI PREPARAZIONE: 30 MINUTI

TEMPO DI COTTURA: 55 MINUTI

TEMPO TOTALE: 1 ORA E 25 MINUTI

PROCEDIMENTO:

Montate nella planetaria o con le fruste

elettriche il burro morbido e lo zucchero.

Grattugiate la buccia di tre limoni e spremete il

succo di due. Dopo aver montato burro e

zucchero, aggiungete un tuorlo per volta,

continuando a montare. Unite gradualmente

anche la farina setacciata con il lievito. Infine,

unite il succo e la buccia dei limoni e lo yogurt.

Montate gli albumi a neve e amalgamateli

delicatamente al resto dell'impasto. Versate

l'impasto della torta al limone in una tortiera

del diametro di 20-22cm e cuocete in forno

preriscaldato a 18o° per 50-55 minuti (fate

sempre la prova stecchino!). Fate intiepidire la

torta al limone e toglietela dallo stampo.

La torta al limone realizzata da Marika

� � � � � #TORTA AL CIOCCOLATO

RICETTA PER 6-8 PERSONE

INGREDIENTI:

200 GR. DI FARINA 00

200 GR. DI BURRO A TEMPERATURA

AMBIENTE

100 GR. DI CACAO AMARO IN

POLVERE

5 UOVA

50 ML. DI LATTE

1 BUSTINA DI LIEVITO (16 GR)

TEMPO DI PREPARAZIONE: 25 MINUTI

TEMPO DI COTTURA: 40 MINUTI

TEMPO TOTALE: 1 ORA E 5 MINUTI

PROCEDIMENTO:

Prendere le uova a temperatura ambiente e

separare i tuorli dagli albumi. Montare a neve

ferma gli albumi, poi i tuorli con lo zucchero

per circa 15 minuti. E‛ importante far

incorporare molta aria al composto in questa

fase. Per fare ciò incorporare lo zucchero

(setacciato precedentemente) in due fasi e

sbattere ad una velocità media. Aggiungere il

burro a temperatura ambiente continuando a

mescolare, quindi la farina e il cacao setacciato.

Durante tutte

queste fasi

aggiungere di

tanto in tanto

il latte per

rendere il

composto più

lavorabile.

Incorporate il

chiaro d‛uovo

montato a

neve e il

lievito (setacciato!). Mescolate con una

palettina di silicone o di legno, facendo

attenzione a non smontare il chiaro d‛uovo,

mescolando lentamente dal basso verso l'alto.

Imburrare bene una teglia e rivestirne il fondo

con carta da forno, quindi versarvi il composto.

Cuocere a 170°c per circa 40 minuti.

L‛ANGOLO DELLA POESIA

La poesia è espressione di pensieri e

sentimenti. Ci siamo divertiti a cimentarci

poeti in erba…

L'AMICIZIA

L'amico è un confidente

che ti legge nella mente.

Porge la mano nei momenti veri

e anticipa i tuoi pensieri.

L'amico è come un fratello,

mai tradisce e mai importuna.

Trovarlo è una fortuna vera,

specie se è una persona sincera.

Giuseppe Cirianni, Alessandra Saccà

GLI ANIMALI

Gli animali sono belli,

gatti, cani e pipistrelli.

Fanno tanta simpatia e ti portano allegria!

Gli animali son graziosi, sono teneri e preziosi,

e se amarli tu saprai

da loro amore riceverai!

Giuseppe Cirianni

La torta al cioccolato realizzata da Marika

Marika in cucina

� � � � � $LA PACE

La pace, raggio di luce

dopo tanto dolore

porta serenità in tutti i cuori.

Spezza le lacrime ,

riporta i sorrisi,

è una speranza

che illumina i cuori

e non fa sentire i popoli soli.

Marika Artusa, Sharon Muzzopappa, Alessandra

Saccà

FILASTROCCA SULLA SCUOLA

Quando ci si sveglia al mattino

con la testa sul cuscino,

non abbiamo altri pensieri

se non i compiti di ieri.

In fretta e furia si fa colazione

per arrivare in tempo a lezione.

Anche se non sempre siamo puntuali

troviamo Prestia e Ventrici sempre cordiali.

Cinque ore a giornata,

dieci professori a portata,

tutto è difficile da sopportare

soprattutto quando qualcuno inizia a disturbare!

E poi evviva! La ricreazione è arrivata!

Finalmente ci si diverte all'impazzata!

Passati rapidi i venti minuti

ricominciamo ad essere tutti abbattuti…

Guardando l'orologio si studia per altre tre ore,

aspettando il momento in cui esca il sole,

per sperare di rivederci e stare insieme dopo mangiato

o solamente rimanere sul divano sdraiato.

Dopo una lunga attesa ecco quell'incoraggiante rumore

che dall'emozione ci fa sobbalzare il cuore:

è il suono della campanella

che fa drizzare i baffi al Signor Prestia!

Noi ragazzi così siamo

e ogni giorno a scuola andiamo,

tra amici e professori

trascorriamo gli anni migliori.

Martina Evolo e Carolina Furci

BACKSTAGE

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REDAZIONE:

Direttore: Ilaria Cichello

Redattore: Roberta Sorrento

Caporedattori: Sharon Muzzopappa

Alessandra Saccà

Inviati, fotografi e giornalisti:

Marika Artusa

Giuseppe Cirianni

Maria Alexandra Conalos

Matteo Corigliano

Martina Evolo

Carolina Furci

Flora Elvira Gabriele

Natascia Galati

Erika Limardo

Giuseppe Milidoni

Serena Parrone

Rocco Pinto

Saverio Rettura

Roberta Andrea Rotaru