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Coni provinciale: riconfermato Tony Sgromo Sarà un altro quadriennio di qualità per lo sport catanzarese. Infatti, è nuovamente l’avvocato Tony Sgromo il presidente del Comitato provinciale del Coni di Catanzaro. Candidato uni- co per il quadriennio olimpico 2008/2012, Sgromo è stato confer- mato all’unanimità ricevendo 37 pre- ferenze sui 38 aventi diritto al voto (un solo il delegato assente). L’assem- blea elettiva, convocata nelle scorse settimane presso la sala riunioni del Comitato provinciale di via Contessa Clemenza, è stata presieduta da Ca- terina Salerno con Piero Loguzzo pre- sidente dell’assemblea, non vi è stato alcun tipo di incertezza quanto all’esi- to finale e così è giunta la riconferma di Tony Sgromo al vertice del Comita- to provinciale. «Non avrei mai potuto ricoprire ques- to incarico - ha affermato Sgromo - come ho fatto in questi otto anni, se non avessi avuto l’importante suppor- to del mio indispensabile segretario Santo Senese e del responsabile del settore tecnico Franco Fratto, che mi hanno sostenuto in tutto. Siamo inna- morati di quello che facciamo, siamo innamorati dello sport, per questo i ri- sultati che otteniamo sono positivi, perché ogni attività è svolta con amore. Alla base, però fra me, i miei collaboratori e tutti i membri della giunta c’è innanzitutto stima, rispetto e lo sport come passione comune. Ora non ci resta che iniziare a lavorare». Immediatamente Tony Sgromo (sono passati soltanto pochissimi giorni do- po l’elezione) ha deciso anche la for- mazione della nuova Giunta. Per l’uffi- cializzazione è giunto a Catanzaro il presidente regionale del Coni, Deme- trio Praticò, che ha sottolineato l’im- pegno profuso da Sgromo in questi anni. «Oggi è una giornata significati- va e la massiccia presenza delle fede- razioni rende palese che si sta lavorando bene. Antonio Sgromo - ha ribadito Praticò - è un uomo attento e determinato, non a caso è il vicepresi- dente vicario del Coni Regionale. Na- turalmente la sua rielezione mi rende felice, perché sarebbe necessario che più uomini come lui, lavorassero con abnegazione rimboccandosi le mani- che, specie per dare sostegno al set- tore giovanile, purtroppo oggi troppo in crisi». Non ha mancato l’appuntamento an- che il professore Antonio Ammendo- lia. Una presenza importante che conferma la collaborazione tra il Coni e l’Università. Nel presentare, presso il salone del Consiglio provinciale del Coni, la nuova giunta del Coni, Comitato pro- vinciale di Catanzaro, il presidente Antonio Sgromo, ha discusso dei prossimi impegni che il Comitato pro- vinciale di Catanzaro affronterà nel quadriennio con la nuova giunta, così composta: Vincenzo Failla (tecnico), vice presidente Vicario, Paola Cosen- tino (Fsn: Figh) Vice Presidente, Luigi Ricci (Fsn: Fiv) Componente, Cinzia Sandulli (Fsn: Fita) Componente, Al- berto Scerbo (Fsn: Fip) Componente, Enrico Ciaccio (Dsa: Fiwuk) Compo- nente, Salvatore Fulciniti (Eps: U.s. Acli) Componente, Antonio Cardamo- ne (Atleta) Componente, Antonio Co- rasaniti (Rappresentante Cip) Com- ponente. L’intento che si vuole rag- giungere attraverso la nomina dei nuovi membri è quello di superare lo straordinario lavoro realizzato dalla giunta passata, in parte riconfermata. Il numero dei componenti è aumenta- to ed i volti nuovi serviranno per parti- re con un nuovo slancio rinvigorito. Nel salutare la vecchia giunta, il Presi- dente Sgromo ha inteso ringraziare particolarmente Sergio Servidoni che continuerà a coadiuvare quale fidu- ciario della zona lametina, Otello Ce- lia, che coopererà quale fiduciario della zona ionica e Nino Conforti, tutti indispensabili per i successi ottenuti. Vitali per ogni singolo progetto e membri effettivi della giunta il Segre- tario Santo Senese ed il coordinatore del settore tecnico Franco Fratto. La presenza, infine, del Professore Al- berto Scerbo, rimarca ancor più evi- dentemente la volontà di creare un’unione definitiva e sinergica tra Coni ed Università che attraverso il corso di Scienze Motorie rappresenta un punto di riferimento per tutta la Calabria e non solo. Primo impegno di cui, fin da subito, si sta occupando l’avvocato Cinzia San- dulli, è quello di stringere ex novo e rafforzare i già esistenti protocolli d’intesa con le amministrazioni e gli enti locali, grazie ai quali sarà possibi- le affrontare questi quattro anni al top. La pasqua Sportiva che si sovlgerà il 29 marzo, invece, è il primo appunta- mento atletico che attende il comitato provinciale di Catanzaro, mentre so- no da tempo in lavorazione le kermes- se nazionali "Giocosport" e "Giochi della Gioventù". Il nuovo motto della giunta "solamente con l’umiltà si va avanti!" è già in cammino. L’avvocato catanzarese reggerà l’ente sportivo per il prossimo quadriennio olimpico "Ringrazio per il supporto ricevuto da tutti quanti in questi otto anni" SPORT Calabriacity il Corriere www.quinotizie.info l'informazione sportiva della tua città dei due mari Marzo 2009 In questo numero Catanzaro pagina 6 Vigor Lamezia L’arrivo di mister Danilo Pierini in panchina non ha portato alcun frutto Soverato La Frigorcarni si sbarazza in tre soli set e con facilità di un Messina poco competitivo pagina 35 Mister Provenza cerca l’appoggio degli addetti ai lavori per riuscire a fare sempre meglio pagina 30 Calcio Volley femminile Calcio Servizi a cura di Carlo Talarico per il Corriere dei due mari SPORT

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Ed. Sportiva nr. 2 Marzo 2009 Commenti, interviste, cronaca Il giornale sportivo della grande area metropolitana Catanzaro - Lamezia - Soverato

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Coni provinciale: riconfermato Tony Sgromo

Sarà un altro quadriennio di qualitàper lo sport catanzarese. Infatti, ènuovamente l’avvocato Tony Sgromoil presidente del Comitato provincialedel Coni di Catanzaro. Candidato uni-co per il quadriennio olimpico2008/2012, Sgromo è stato confer-mato all’unanimità ricevendo 37 pre-ferenze sui 38 aventi diritto al voto (unsolo il delegato assente). L’assem-blea elettiva, convocata nelle scorsesettimane presso la sala riunioni delComitato provinciale di via ContessaClemenza, è stata presieduta da Ca-terina Salerno con Piero Loguzzo pre-sidente dell’assemblea, non vi è statoalcun tipo di incertezza quanto all’esi-to finale e così è giunta la riconfermadi Tony Sgromo al vertice del Comita-to provinciale.«Non avrei mai potuto ricoprire ques-to incarico - ha affermato Sgromo -come ho fatto in questi otto anni, senon avessi avuto l’importante suppor-to del mio indispensabile segretarioSanto Senese e del responsabile delsettore tecnico Franco Fratto, che mihanno sostenuto in tutto. Siamo inna-morati di quello che facciamo, siamoinnamorati dello sport, per questo i ri-sultati che otteniamo sono positivi,perché ogni attività è svolta conamore. Alla base, però fra me, i mieicollaboratori e tutti i membri dellagiunta c’è innanzitutto stima, rispettoe lo sport come passione comune.Ora non ci resta che iniziare alavorare».Immediatamente Tony Sgromo (sonopassati soltanto pochissimi giorni do-po l’elezione) ha deciso anche la for-mazione della nuova Giunta. Per l’uffi-cializzazione è giunto a Catanzaro ilpresidente regionale del Coni, Deme-trio Praticò, che ha sottolineato l’im-pegno profuso da Sgromo in questianni. «Oggi è una giornata significati-va e la massiccia presenza delle fede-razioni rende palese che si stalavorando bene. Antonio Sgromo - haribadito Praticò - è un uomo attento edeterminato, non a caso è il vicepresi-dente vicario del Coni Regionale. Na-turalmente la sua rielezione mi rendefelice, perché sarebbe necessario chepiù uomini come lui, lavorassero conabnegazione rimboccandosi le mani-

che, specie per dare sostegno al set-tore giovanile, purtroppo oggi troppoin crisi».Non ha mancato l’appuntamento an-che il professore Antonio Ammendo-lia. Una presenza importante checonferma la collaborazione tra il Conie l’Università.Nel presentare, presso il salone delConsiglio provinciale del Coni, lanuova giunta del Coni, Comitato pro-vinciale di Catanzaro, il presidenteAntonio Sgromo, ha discusso deiprossimi impegni che il Comitato pro-vinciale di Catanzaro affronterà nelquadriennio con la nuova giunta, cosìcomposta: Vincenzo Failla (tecnico),vice presidente Vicario, Paola Cosen-tino (Fsn: Figh) Vice Presidente, LuigiRicci (Fsn: Fiv) Componente, CinziaSandulli (Fsn: Fita) Componente, Al-berto Scerbo (Fsn: Fip) Componente,Enrico Ciaccio (Dsa: Fiwuk) Compo-nente, Salvatore Fulciniti (Eps: U.s.

Acli) Componente, Antonio Cardamo-ne (Atleta) Componente, Antonio Co-rasaniti (Rappresentante Cip) Com-ponente. L’intento che si vuole rag-giungere attraverso la nomina deinuovi membri è quello di superare lostraordinario lavoro realizzato dallagiunta passata, in parte riconfermata.Il numero dei componenti è aumenta-to ed i volti nuovi serviranno per parti-re con un nuovo slancio rinvigorito.Nel salutare la vecchia giunta, il Presi-dente Sgromo ha inteso ringraziareparticolarmente Sergio Servidoni checontinuerà a coadiuvare quale fidu-ciario della zona lametina, Otello Ce-lia, che coopererà quale fiduciariodella zona ionica e Nino Conforti, tuttiindispensabili per i successi ottenuti.Vitali per ogni singolo progetto emembri effettivi della giunta il Segre-tario Santo Senese ed il coordinatoredel settore tecnico Franco Fratto. Lapresenza, infine, del Professore Al-

berto Scerbo, rimarca ancor più evi-dentemente la volontà di creareun’unione definitiva e sinergica traConi ed Università che attraverso ilcorso di Scienze Motorie rappresentaun punto di riferimento per tutta laCalabria e non solo.Primo impegno di cui, fin da subito, sista occupando l’avvocato Cinzia San-dulli, è quello di stringere ex novo erafforzare i già esistenti protocollid’intesa con le amministrazioni e glienti locali, grazie ai quali sarà possibi-le affrontare questi quattro anni altop.La pasqua Sportiva che si sovlgerà il29 marzo, invece, è il primo appunta-mento atletico che attende il comitatoprovinciale di Catanzaro, mentre so-no da tempo in lavorazione le kermes-se nazionali "Giocosport" e "Giochidella Gioventù". Il nuovo motto dellagiunta "solamente con l’umiltà si vaavanti!" è già in cammino.

L’avvocato catanzarese reggerà l’ente sportivo per il prossimo quadriennio olimpico

"Ringrazio per il supporto ricevutoda tutti quanti in questi otto anni"

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In questo numero

Catanzaro

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Vigor Lamezia

L’arrivodi misterDanilo Pieriniin panchinanon ha portatoalcun frutto

Soverato

La Frigorcarnisi sbarazzain tre soli sete con facilitàdi un Messinapoco competitivo

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Mister Provenzacerca l’appoggiodegli addettiai lavoriper riuscire a faresempre meglio

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di Carlo Talarico

A Catanzaro pare di assistere alla lot-ta di Don Chisciotte contro i mulini avento, una lotta impari per sconfigge-re qualcosa che è quasi impossibilesuperare. Ma dovrà pur iniziarsi daqualche parte. E per fortuna c’è chi ciprova. Il riferimento è alle parole checiclicamente pronuncia l’allenatoredel Catanzaro, Nicola Provenza, perdescrivere certi vizi dell’ambiente chesegue le aquile. Gli occhi che vengo-no da lontano, vedono, scrutano, so-no il migliore punto di osservazioneper scalfire il marcio, questo è princi-pio sacrosanto. Chi vive sempre nellostesso ambiente, invece, fa il callo adeterminati discorsi perdendo di vistaquello che è il modo migliore, e co-munque più efficiente, nel gestire lecose. E così il tecnico giallorosso, altermine di una delle tante gare vinte inquesta stagione, introduce discorsiseri che vanno ben oltre la partita: "Hola fortuna di lavorare su un gruppo divalore, come sostengo dall’inizio delcampionato, anche se a volte si ecce-de in giudizi troppo positivi o negativi,senza mantenere quel necessario di-stacco per valutare quello che stannofacendo questi ragazzi". Detto in pa-role povere, i giudizi della piazza sonotroppo influenzati dall’emotività figliadel risultato. Se perdi sei un brocco,se pareggi in casa sei una schiappa,

se pareggi fuoricasa la squadrapoteva dare dipiù, se vinci seimeglio di Mouri-nho. Quello evi-denziato dall’al-lenatore campa-no è, purtroppo,un dato di fattoche accompa-gna il Catanzaroda tantissimi an-ni, o meglio daquando si è tro-vato, in un tristegiorno della suagloriosa storia,relegato in serieC2, campionatoche sta strettoalla piazza chepretende inquesta catego-ria di vincere amani basse, mache, non sidimentichi, per ilCatanzaro rap-presenta unoscoglio insupe-rabile, essendo-ne venuto fuorisoltanto graziead un ripescag-gio dopo la se-

conda finaleplay off persa.Dunque la C2,le aquile, sonoriusciti semprea perderla e maia vincerla. Cisarà un perchédietro a questaamara verità.Presto detto.Società debolie indebitate,squadre con-trabbandateco-me vincenti chenon mantengo-no le attese del-la vigilia, tifose-ria che pressa enon perdona ilminimo risultatonegativo, con laconseguenza dimettere frettaalle società co-strette a cam-biare in corsa,con tutti i guaiche ne conse-guono in casidel genere.Questo èl’estremo rias-sunto della se-rie C2 dell’U.S.

e dell’F.C. Catanzaro. Contro questimalvezzi si sta battendo dall’inizio Ni-cola Provenza, l’ultimo samurai delcalcio giallorosso. "C’è invece da elo-giare la volontà della squadra tirandodritto per la propria strada - dice mi-ster Provenza - senza pensare a nien-te altro che al proprio lavoro e al risul-tato. Questi ragazzi stanno avendouna volontà che mi sorprende giornodopo giorno". E poi, ancora, il tecnicomette un altro dito nella piaga delletroppe parole (o meglio aspettative)che ruotano intorno al clan gialloros-so: "Negli ultimi tre o quattro mesi og-ni volta che rientro nello spogliatoio altermine della partita, vedo che questiragazzi non si stanno godendo moltoil frutto del loro lavoro, perché tutto in-torno si guarda alle altre squadre.Questa è una cosa che secondo meha degli accenti paradossali ed è ilmotivo per il quale sto continuando atirare dritto per la mia strada e i ragaz-zi fanno altrettanto. Sono encomiabiliper questo. In un’altra piazza in ques-to momento loro sarebbero gratificatidiversamente, purtroppo vedo dalleespressioni di molte persone che cistanno intorno, poca soddisfazione.E’ una cosa da correggere perché ame non piace lavorare in una dimen-sione diversa da quella che è l’umiltà,il sacrifico e la volontà. Sono abituatoa lavorare così e così voglio lavorareanche a Catanzaro".

I desideri di mister Nicola ProvenzaL’allenatore vorrebbe un ambiente più vicino alla squadra

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Marzo 2009

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di Carlo Talarico

Maso ne fa settan-ta. Giovedì 12 mar-zo, infatti, ilpopolare massag-giatore del Catan-zaro calcio spegnele candeline più im-portanti di una esi-stenza dedita allavoro e alla fami-glia, oltre che alpallone. MasinoAmato è, senzaretorica, il testimo-ne più autentico dimezzo secolo dellastoria calcisticagiallorossa. Ne ha viste dicotte e di crude, ha cura-to migliaia di caviglie epraticato altrettanti mas-saggi per alleviare i dolori-ni che hanno afflittogenerazioni di calciatoriche, nel corso dei decen-ni, hanno vestito la glo-riosa casacca dell’UnioneSportiva. Proverbiale, poi,il suo scatto, con tanto diborraccia in alto per se-gnalare all’arbitro l’ingres-so in campo, per arrivareprima possibile dal calcia-tore finito malamente aterra. Giuseppe Amato, inarte "Masino", originariodi Chiaravalle Centrale,inizia la sua carriera ingiallorosso nella suaqualità di masseur nel1959, non ancora venten-ne, entrando a far partedello staff della De Marti-no (la Primavera di queitempi). In quella stagioneil Catanzaro del presiden-te Ceravolo vince il cam-pionato di serie C eguadagna la cadetteria.Nella stagione seguente,Masino, le cui doti profes-sionali emergono imme-diatamente, debutta inprima squadra nella dop-pia trasferta di Parma (29novembre 1959) e poi a Verona. Daallora in poi, e per diversi decenni, nonesiste più una domenica calcisticasenza Masino. Ha vissuto da silen-zioso protagonista tutte le battagliegiallorosse, passando di presidente inpresidente e arrivando fino ad oggi incui il suo operato viene dispensatocon la solita maestria nelle sole garecasalinghe. La storia professionale diMasino è la storia dell’Unione Sporti-va Catanzaro che anche grazie ad unpersonaggio come lui è riuscita adiventare la regina delle squadre pro-vinciali. Masino, infatti, è sempre stata

una persona che ha fatto gruppo espogliatoio evitando polemiche o pa-role alle spalle. Più volte il suo operatoè stato pubblicamente lodato dagli al-lenatori, basti pensare alla fantasticastagione 1970/1971, quella della pri-ma storica promozione in serie A.Masino, allora, ebbe la sua importanzariuscendo a recuperare moralmente efisicamente Paolo Braca, reduce dauna brutta frattura di tibia e perone.Elogi piovono su Masino anchedall’allenatore Gianni Seghedoni peraver rimesso in sesto Pierluigi Busat-ta, nel giro di meno di una settimanadopo lo spareggio sfortunato di Bolo-

gna contro l’Atalanta eper quello decisivo delSan Paolo di Napoli con-tro il Bari. Simpatizzantedella Juventus, Amato, ri-mane tale fino al gennaiodel ’72, allorquando la"Vecchia Signora" delcalcio italiano esce scon-fitta dal "Militare" accu-sando il Catanzaro diaver annaffiato il terrenodi gioco. Da quel giornoMasino diventa solo esoltanto giallorosso, lostile Catanzaro prevalesu quello bianconero tan-to decantato ma alquantosbiadito in quella circo-stanza. Insieme al medicosociale Geppino Martinoforma una delle coppiepiù invidiate da tutto ilpanorama nazionale, lasapienza di un primariocon l’esperienza di unlavoratore autentico, unmix che ha assicurato alCatanzaro lustri di tran-quillità sul fronte sanita-rio. Masino Amato, nelsuo percorso di una vita èarrivato ad essere Masinoanche perché ha trovatosostegno nella famiglia, lasua bella famiglia formatainsieme alla signora Fran-

cesca che lo hareso papà di tre fi-gli, Alessandro eRoberto (che pro-fessionalmentehanno voluto segui-re le orme paterne)e Maria Grazia. Ora,allo scoccare dellesettante primavere,non resta che augu-rare al popolareMaso tantissima se-renità, quella che loha accompagnatosempre, lavorandosempre per il Ca-tanzaro. Il suo Ca-tanzaro. Auguri!

Tre punti erano stati preventivati allavigilia e tre punti sono arrivati. La Ca-tanzarese Stefano Gallo non ha maisofferto contro un Mirto mai in partita.Il risultato finale (5-1) fa capire ildivario tra le due formazioni di calcio acinque. La Catanzarese è andata asegno con Cipparrone (doppietta),Lanciano e Corea (doppietta).Una gara in poche arole perfetta quel-la giocata dai giallorossi che non han-no mai sofferto la tecnica di Benenatiné la forza fisica del resto della squad-ra cosentina, ma sono riusciti ad im-porre il loro gioco sin dal primo minutosenza grosse difficoltà e comandandole operazioni per tutto l’incontro. Sol-tanto un pizzico di imprecisione e disfortuna hanno impedito a Cipparronedi sbloccare i risultato prima del minu-to numero 15’ e quindi di arrotondareil punteggio. Segnato il primo gol, gra-zie ad un preciso sinistro dalla distan-za, la gara si è messa in discesa. Ilraddoppio è stato messo a segno dalcapitano, Lanciano, bravo su rimessalaterale, mette forte una palla in mez-zo, trova la deviazione del portiere eporta a due le reti della sua squadra. IlMirto appare più intimorito chetramortito e non riesce a superaremetà campo per diversi minuti, poicerca la rete con un paio di tiri perniente precisi che non creano proble-mi a Patruno. Il tre a zero porta ancorauna volta la firma di Cipparrone, ma ilmerito è da attribuire a Corea che siprocura un rigore sacrosanto: dal di-schetto Cipparrone è infallibile. Il Mir-to però non si arrende e accorcia ledistanze con un gran sinistro al volo diPace, imparabile per Patruno. Finisceil primo tempo e nella ripresa la Ca-tanzarese rientra in campo determina-ta a chiudere la gara, perché gli ospiti,nel frattempo, hanno preso coraggioe cominciano anche a dare qualchecalcio di troppo. Il Mirto però si scop-re e lascia molto spazio alle ripartenzegiallorosse. Il 4-1 porta ancora la firmadi capitan Lanciano: passaggio in pa-rallela di Mardente per il capitano chedi prima intenzione batte a rete da ol-tre quindici metri e trafigge il portiereospite. Il Mirto accusa il colpo si disu-nisce e, quale conseguenza, subisceanche la rete del 5-1: Patruno servealla perfezione Voci lungo l’out di sini-stra, in due contro uno, Voci scaricasu Corea che comodamente appog-gia in rete e chiude, di fatto, i conti.Nel finale va in scena l’accademia deigiallorossi. Con questi tre punti, la Ca-tanzarese mantiene saldamente ilcontrollo della classifica, guadagnan-do anche due punti sulla più prossimainseguitrice, la Fata Morgana, fermatain casa sul 5-5 dal Carpe Diem. Ora ipunti di distacco sono cinque.La stessa distanza che c’è dall’Atleti-co Panarea, vittorioso sul Kroton per6-2.

Sport Catanzaro

Masino Amato, storico massaggiatore dell’U.S. Catanzarocompie 70 anni trascorsi tutti tra famiglia, lavoro e pallone

Calcio a cinqueLa CatanzareseStefano Gallosi sbarazzacon facilitàdel Mirto

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Rimane la delu-sione e zeropunti in classifi-ca per la Nauti-ca Alcaro cheavrebbe merita-to di più dal par-quet di Bari. Ca-tanzaro,dunqueperde il con-fronto direttoper l’accesso aiplayout al termi-ne di 40 minutiche hanno vistola squadracalabreseatten-ta in difesa, an-che se global-mente è manca-to un pizzico dicattiveria agoni-stica che in al-cuni frangenti avrebbe potuto esserel’arma in più. Comunque sia, la scon-fitta del Canicattì a Corato lascia an-cora speranze per evitare la retroces-sione diretta in serie C dilettanti. Oraservirà incamerare i due punti nelconfronto col Bernalda.Buone prestazioni individudali sonostate offerte da Shorter, Cattani e

Ogliaro, mentre Savazzi ha difettatonella continuità.Dopo la positiva gara disputata con-tro Sarno, si è invece smarrito DeMonaco. La differenza tra le duesquadre è stata tutta nei rimbalzi of-fensivi: 1 per Catanzaro contro i 25dei pugliesi.La storia della partita ha visto parziali

favorevoli unavolta a favoredell’una, unavolta favorevoleall’altra. Il primobreaksignificati-vo è stato quellocon cui Catan-zaro si era por-tata a condurresul 26-16 deldel 13’, realiz-zando fra la con-clusione del pri-mo periodo e,appunto i primitre minuti dellasecondafrazione, uncomplessivo15-2 che avevaconsentito di ri-baltare il 14-11

avversario. Poi Bari, sospinta dallerealizzazioni di Barozzi e dalle triple diCiocca, concretizzava un parziale di17-5. A questo punto si registrava lareazione della Alcaro (parziale 10-0).Poi si andava avanti punto a punto, al39’ la spuntavano i padroni di casa.Alla fine il tabellone dice Bari 67, Ca-tanzaro 63.

Nulla da fare al co-spetto della capoli-sta per la Stella Az-zurra Volley. Troppoforti le ragazze dellaNike per il giovanesestettocatanzareseche nulla hannopotuto opporre difronte allo strapoteretecnico e fisico dellaformazione reggina,autentica corazzatacostruita per vincereil torneo di Serie C.La formazione reggi-na allenata daGiovanni Fascì sc-hiera una formazionein grado di lottareper l’alta classifica anche in serie B2con Crucitti ed Angelova in palleggio,Dastola opposta, Neves, Tortora e Ni-coletti al centro, Praticò, Speranza eTsvetkova di mano, con Baccellieri li-bero. La formazione della Stella Azzur-ra schiera il sestetto base, nonostantel’influenza che in settimana aveva de-cimato l’organico (alla fine sono statecolpite 7 giocatrici su 12 della rosadella prima squadra), quindi Ceniti eBarone in palleggio, Sgrò, Zurlo e Mi-gale di mano, Lodari opposta, Siracu-

sa e Dolce al centro con Astorino libe-ro. Il primo set vede immediatamenteuna partenza brillante per le padronedi casa che infliggono un umiliante17-3 alle intimorite giocatrici dellaStella Azzurra. Da questo momento legiovani della Stella Azzurra iniziano agiocare con meno timore reverenzialee cercano di contrastare le forti avver-sarie. Il set si chiude con un netto25-10 finale. Secondo e terzo setvedono una maggiore spregiudicatez-za delle ragazze di coach Peppe Fiori-

ni che cercano digiocare con meno ti-more e riescono inalcuni momenti a te-nere testa allequotate avversarie.Certo, la differenza ènetta tra le due com-pagini e i parzialichiusi 25-14 e25-16 lo testimo-niano, ma almeno leatlete catanzaresihanno provato adivertirsi in campo,sfruttando al megliol’esperienza fornitadal giocare controun avversario di livel-lo tecnico superiore.

Al termine della gara coach Fiorini haavuto modo di chiarare: "Faccio icomplimenti alla formazione di GianniFascì che ha dimostrato una grandeforza interiore e altrettante determina-zione. Per noi ora inizia la parte decisi-va della stagione, quella che alla finedell’anno emetterà i responsi definiti-vi, soprattutto riguardo alla zona bas-sa della classifica. Sono fiducioso chela formazione che ha affrontato la Nikenel secondo e terzo set saprà togliersibelle soddisfazioni".

Coach Simone attendeva una rea-zione della sua Stirparo Volley dopola sconfitta rimediata nell’ultimagara casalinga contro Potenza. Edin effetti, a Messina, contro unasquadra in piena lotta per evitare laretrocessione diretta, Troka e com-pagni, pur non convincendo fino infondo, sono riusciti ad imporre idiritti di una maggiore cifra tecnicaincamerando l’intera posta in paliodimostrando grande professionalitàe voglia di non considerare chiusaprima del tempo una stagione cheha già regalato diverse soddi-sfazioni e che, nonostante non saràpossibile giungere al traguardo playoff, va annoverata come molto posi-tiva.Nella città dello Stretto, la Stirparoparte discretamente portandosiavanti nella prima frazione, poi però,come spesso è capitato durantequesto campionato, un momento diamnesia nel momento di chiudere ilset, regala nuova linfa ai padroni dicasa che chiudono a loro favore lafrazione dopo un interminabile van-taggio.Potrebbe essere una mazzata ed in-vece la Stirparo, trascinata soprat-tutto da un ritrovato Troka e dalpositivo apporto di Manolo Gaeta-no, innesta la marcia giusta e senzaincontrare eccessiva resistenza daparte di un Domenico Savio troppofalloso si porta sull’uno pari. Il terzoset risulterà quello decisivo con laStirparo che mantiene i nervi saldi epur senza compiere nulla di trascen-dentale, sfruttando le pochezze av-versarie, si porta avanti chiudendoancora ai vantaggi. L’ultimo set ègiocato più che altro per onor di fir-ma con Catanzaro che non sbagliapiù nulla con Romanò e Benenatiche si incaricano di mettere a terra ipalloni finali e portare a casa trepunti fondamentali, più che per laclassifica, per il morale della squad-ra cara ai fratelli Stirparo.

Sport Catanzaro

La Nautica Alcaro perde a Bari uno scontro decisivo per la zona play outLe speranze sono ora rimandate al match contro la diretta rivale Bernalda

Stella Azzurra ko con onore contro la capolista NikeE coach Fiorini trae auspici positivi per il prosieguo

La Stirparo Volleysi riscatta andandoa vincere a Messinadopo la sconfittacasalinga

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Marzo 200930 [email protected] QuiNotizie - il Corriere dei due mariSport Lamezia

Addio a Fofò Ammirata e benvenutoa Danilo Pierini. Ma la Vigor Lameziaultima era e ultima è rimasta.Andiamo con ordine. Lunedì 16 feb-braio il sodalizio biancoverde emanail seguente comunicato stampa: "Lasocietà Vigor Lamezia S.r.l. comuni-ca di aver sollevato dall’incarico diresponsabile tecnico della primasquadra l’allenatore sig. AlfonsoAmmirata. La società ringrazia mi-ster Fofo’ per la professionalità, ladedizione al lavoro e la grande uma-nità dimostrata in questi due anni eper la stupenda stagione scorsa cul-minata con la storica conquista deiplay off. Certi che questa decisionetanto sofferta non intaccherà il rap-porto di profonda stima creatosi econsolidatosi nel tempo, coglie l’oc-casione per augurargli le migliori for-tune personali e professionali".Muore un papa e se ne fa, necessa-riamente, un altro. Così il sempre so-lerte ed efficiente ufficio stampa del-la Vigor retto con professionalità daGian Maria Cataldi, nella stessagiornata del 16 febbraio, dirama unaltro comunicato. Eccolo: "La VigorLamezia calcio comunica di aver in-gaggiato Danilo Pierini quale nuovoallenatore. Lo stesso verrà presenta-to alla stampa domani 17 febbraio,alle ore 12.30, presso la sala stam-pa del Guido D’Ippolito".Arriva, dunque, il nuovo allenatore

che, nei desideri della dirigenza tuttae del direttore generale CarmineDonnarumma, deve risollevqre ilmorale della squadra e dell’ambien-te tutto.Certo l’esordio che il calendario ri-serva non è dei più agevoli. Toccaandare in casa del Catanzaro (allo-ra) secondo in classifica. La Vigordisputa una bella gara, tutta cuore egrinta ma non riesce a portare acasa punti venendo punita dalla retedi Iannelli in avvio di ripresa. La sfor-tuna e il portiere del Catanzaro nonconsentono il pareggio. Al debuttocasalingo di Danilo Pierini, una setti-mana dopo contro l’Andria, terminacon l’ennesima sconfitta interna inuna stagione avara di risultati alD’Ippolito. Pierini ci riprova la setti-mana successiva, ovvero pochi gior-ni fa, in quel di Cassino. Ma la com-pagine biancoverde viene sommer-sa di reti (ne prende cinque e ne fadue). Tre gare zero punti per il nuovotecnico.Si dirà che non era certo la gara diCassino quella giusta per risalire lachina e conquistare punti importantiper cercare di agganciare il penulti-mo posto che regala la chance deiplay out. Anche se nel calcio bisog-na provarle sempre tutte, la sconfittain terra laziale di quattro giorni ad-dietro in un certo senso era preventi-vabile. Certo, non nella misura in cui

è arrivata.A questo punto non serve a nulla fa-re troppe elucubrazioni mentali: ilvero e proprio rush finale per i bian-coverdi di Pierini inizia domenicaprossima con la gara interna controil Manfredonia, diretta concorrentenella lotta per non finire in serie D.Cinque sono le lunghezze che sepa-rano i pugliesi dai lametini. Ed è in-dubbio che domenica sera questedovranno diventare due, se si vuoleavere un briciolo di possibilità. Solocosì si potrà sperare. Altrimenticalerà il buio sul calcio professioni-stico nella città della Piana ove icommenti nei bar come per stradainiziano ad essere improntati al pes-simismo. E non potrebbe esserediversamente. "Occorre comunqueabbandonare l’ultimo posto e, dalmatch contro il Manfredonia a segui-re, questo deve essere l’unico obiet-tivo. Quando si tocca il fondo bisog-na reagire e non abbattersi. Ad oggimancano nove partite ( cinque al"D’Ippolito" e quattro in trasferta).Tutto è ancora possibile" . Questi ealtri i commenti di quei tifosi irriduci-bili che ancora ci credono. Fin qui,per così dire, gli aspetti attuali ac-compagnati dalla forza di reagire.Ma in tanti imprecano contro la so-cietà per le cattive scelte fatte du-rante l’allestimento della squadra.Impossibile dargli torto. Il rischio

concretissimo di scivolare negliabissi del dilettantismo qualcunodovrà pure accollarselo, di ceto an-che se è pur vero che i processi van-no fatti solo al termine della stagioneallorquando si chiuderanno i conti esi potrà chiedere anche perché tantiimprenditori insieme non sono riu-sciti a mantenere una categoria af-frontata, nel recente passato, senzaalcuna difficoltà. Ora, ribadiamo, ètempo di sostenere fino in fondo lasquadra. E’ tempo di incitare i coloridella città e di non arrendersi finquando la matematica lo consentirà.Mister Pierini anche dopo la severabatosta di Cassino si è detto fidu-cioso e gli auspici sono quelli di riu-scire subito a ricompattare il gruppoe a concentrarsi sulla partita di do-menica che diventa fondamentaleper imbastire qualunque tipo di di-scorso futuro anche perché, diver-samente il baratro è vicino ora piùche mai visto il risultato che ha allon-tanto la penultima posizione delManfredonia vittorioso in casa. Imargini quindi sono sempre più risi-cati per la squadra biancoverde,reduce (Ammirata+Pierini) dal suosesto ko di fila in questo girone di ri-torno giunto ormai a metà del suo ar-ticolato percorso. Obiettivo play out,non resta che centrare questo obiet-tivo, l’unico realisticamente perse-guibile a questo punto dell’annata.

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L’arrivo di Danilo Pierini non inverte la rottaVigor Lamezia sempre più ultima in classifica

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Marzo 2009QuiNotizie - il Corriere dei due mari Sport Lamezia 31

Un pareggio casalingo che valeoro e rafforza il primo posto delSambiase e, conseguentemente,le aspirazioni dei giallorossi diapprodare direttamente, dopo 20anni, in serie D. E il pari è figlio diun match che ha visto i lametini,sull’1-0, sciupare tanto, e un Ba-galadi bravo a capitalizzare la par-te centrale della ripresa dei giallo-rossi di casa alquanto abulici. Ireggini, fra andata e ritorno, han-no preso 4 punti al Sambiase.Aita e Campolo, da ex calciatori dibuon livello, hanno giocato unasorta di partita a scacchi. Cattura-re palla all’avversari all’altezzadell’interdizione, ripartendo e cer-cando di evitare i lanci lunghi.Gli ospiti hanno spesso messo infuorigioco gli avanti del Sambiasecercando un esasperato posi-zionamento alto per dare pochepossibilità alla finalizzazione dellamanovra di casa. Schieramentinon molto difformi ma duttili.Sambiase col 4-3-2-1, Bagaladi

cou camaleontico 4-2-3-1.Lasciare libero, al 34’, che Curcioavanzasse per decine di metri, èstato letale. La difesa del Bagala-

di nel gestire quel radente bassodel fluidificante sinistro di misterAita, è parso imbarazzante. Lapalla, infatti, giungeva al sempre-

verde Diego Burgo che riuscivaad infilarsi fra le maglie delladifesa reggina (che in quella cir-costanza forse pensava più a farscattare l’offside che a difendere)e controllava eludendo il portierecon palla che colpiva il palo: lostesso Burgo, con freddezza, ri-badiva a rete. Esplodeva di gioia ilD’Ippolito coi tifosi che urlavano"serie D serie D".Ci provava subito la vicecapoli-sta. Conclusione (37’) di Laurendiche Piazza in tuffo a terra respin-geva. Le squadre si allungavano eil Bagaladi prestava più il fiancoalle ripartenze del Sambiase. Ni-colazzo respingeva una conclu-sione da dentro l’area di Staffa epoco dopo Martello, lanciato sulfilo dell’offside, falliva il raddop-pio facendosi ammaliare da Ti-ziano sulla cui respinta De Lucacalciava alto. Allo scadere altraghiotta opportunità per gli uominidi mister Alberto Aita con El Aou-di che s’incuneava fra le magliereggine, non più armoniche neimovimenti per far scattare il fuori-gioco, e pure stavolta Tiziano riu-sciva ad evitare ai suoi la secondacapitolazione che avrebbe chiusodefinitivamente la contesa. Sul ri-lancio in avanti, Piazza uscivatempestivamente all’altezza dellapropria trequarti per anticipareCorona e alcuni secondi dopoDelfino di testa spediva al lato dabuona posizione.Lo scarso cinismo del Sambiasenello scorcio finale del primo tem-po, a lungo andare, finiva col ri-percuotersi negativamentesull’undici di Aita anche nella ri-presa. Corona riceveva da Delfino(9’) ed in area da ottima posizionesi vedeva respinto il tiro del possi-bile pari. Gli ospiti guadagnavanometri col Sambiase votato a co-prirsi e ripartire ma mentalmentepoco sciolto, quasi come fosseattanagliato dalla paura di vince-re. Nosdeo di testa (15’) divoravail raddoppio. Campolo operava unpaio di cambi e dava una versionepiù offensiva ai suoi. Corona, insospetto offside, su punizione diLaurendi, mandava al lato. Tiziano(25’) era ottimo su Martello epoco dopo Ficara sbucciava daottima posizione. Piazza paravaplasticamente (30’) su piazzato diDi Maggio.Era il preludio al pariche giungeva poco dopo con DiMaggio abile ad incunearsi fra lemaglie della difesa giallorossa.Aita spediva in campo Guido con-ferendo, solo allora, più equilibrioai suoi che riconquistavano metridi campo. Il Sambiase, così, chiu-deva senza affanni la gara. Ma laserie D è sempre più vicina.

Il Tiriolocontinua asognare.Dopo il pariinterno conil Fuscaldoe la sostaforzata nellatrasferta diTorretta(gara so-spesacausa ven-to), il Tirioloè tornato amarciare ot-tenendo 8punti nellesuccessivequattro garecontro Raf-faele Nica-stro, MirtoCrosia, Ser-sale (gara direcupero) e Corigliano.Contro la Raffaele Nicastro garaequilibrata nella prima frazione digioco che termina con il risultatodi 1-0 grazie alla rete del solitoFabiano su cross dalla destra diTalarico. Nella ripresa vanno a se-gno Andrea Canino su punizione,ancora Fabiano e poi Talarico. Ilgoal della bandiera per la Raf-faele Nicastro porta la firma di DeSensi. Nella gara successiva lasquadra allenata da Marotta haottenuto un buon punto in casa

del Mirto Crosia. Il Tiriolo, privo diRomagnuolo, Fazio e Canino, èandato a segno con Fabiano sucalcio di rigore che ha risposto alvantaggio dei locali.Nella settimana successiva alMirto si è disputata la gara direcupero in casa del Sersale, loscontro diretto per il quinto postoche vale i play off. Ne esce inden-ne il Tiriolo che porta a casa unbuon punto mantenendo i giallo-rossi di Rosati a due lunghezze.Al vantaggio di Zoffreo nel primo

tempo harispostoFabiano adinizio ripre-sa.Nell’ultimoturno il Ti-riolo Mar-telletto harifilato ungran tris alCoriglianoultimo inclassifica.Doppio Fa-biano e Ni-sticò i mar-catori delmatch. Perquanto ri-guardal’Under 18,duevittorieconsecuti-ve negli ul-

timi due turni per i ragazzi di mi-ster Renda. 4-2 alla Raffaele Ni-castro (con goal di Quinzi, Ana-nia, Fazio e Canino) e 2-1 allaPromosport (con goal di Ferrainae Soluri).Infine, è da rilevale che il giovaneLorenzo Fazio è stato convocatoper la Rappresentativa RegionaleJuniores per una amichevole con-tro la Vibonese Berretti insiemead altri 16 under 18 militanti insquadre di Promozione e Eccel-lenza.

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Il Sambiase pur pareggiando in casa inizia a sentire la serie DE il pubblico dopo venti anni inizia a sognare a occhi aperti

Continua il momento magico del Tiriolo MartellettoL’obiettivo del play off è sempre più alla sua portata

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Marzo [email protected] QuiNotizie - il Corriere dei due mariSport Lamezia

E’ terminato con uno 0 a 0 privo digrosse emozioni l’anticipo di cam-pionato tra la Promosport e ilSant’Umile Mongrassano. Le duecompagini, bisognose di conquistga-ree l’intera posta in palio, non hannoperò dimostrato quella fame di vitto-ria che sarebbe stato lecito attender-si alla vigilia. Pochi sono stati i sus-sulti, fatta eccezione per il rigore, cheavrebbe potuto permettere alla Pro-mosport di portarsi in vantaggio, falli-to (è il terzo sugli ultimi tre) da Sirian-ni in apertura di seconda frazione.Ora ai lametini tocca difendersi dallospettro dei play out e tenere a badal’avanzata del Tortora quint’ultimo ingraduatoria. Per il Sant’Umile Mon-grassano, invece si affievolisce lapossibilità di lottare per il primoposto.Il match comunque non ha of-ferto grossi sussulti, e così il primotempo fa registrare due potenzialipalle gol, equamente divise tra le duecompagini. La prima la confezionaDe Rose su calcio di punizione dalladistanza sul quale Caravella si fa tro-

vare pronto. La seconda (16’) inveceè tutta opera di Sirianni che difendepalla da un avversario, si gira all’inter-no dell’area e fa partire un diagonaleche però termina al sua corsa sul fon-do. Pericoloso anche un tiro cross diLioi poco dopo che trova quasi im-preparato Viola. Nella ripresa il giocodiventa meno noioso, con gli ospitiche vanno vicini al vantaggio imme-diatamente. Ma sul tiro da posizionedefilata di Apicella Caravella ci metteil piedone e respinge. Passano due

minuti e Paciola fatutto bene, entrain area dalla sini-stra ma sbaglia laconclusione man-dando alto soprala traversa. Al 5’l’episodio chiavedelmatch:Fanelloconquista un cal-cio di rigore fa-cendosi travolge-re da Viola in usci-ta; alla battuta si

presenta Sirianni che si fa però irreti-re dal portiere cosentino. Il rigore fal-lito frena la verve dei biancoverdi cheperò vanno ancora vicini al vantaggiocon Ariosta al 23’, ma il tiro a botta si-cura da pochi passi dalla linea di por-ta finisce alle stelle. Al 37’ l’ultimadoppia chance per i ragazzi di misterPullia con Fanello, che prima respin-ge sulla linea un colpo di testa delcompagno Piccoli e poi su susse-guente angolo svetta sopra tutti man-dando però alto.

Alla vigilia era unagara proibitiva, macol passare dei mi-nuti lo spauracchiodella Engeco VolleyLamezia non ha fattopaura all’Icq Rossa-no. Al cospetto dellacapolista EngecoLamezia, le ragazzedi Mario Porretta so-no state capaci di fa-re la voce grossacontro la forte for-mazione lametina.Una prestazionespettacolare graziead un approccio allapartita che ha con-sentito alla forma-zione rossanese difare la figura della corazzata dellaserata. Dall’altra parte della rete laformazione di Guzzo, dopo averavuto vita facile nel primo set, non èriuscita più ad avere in mano leredini dell’incontro, subendo il ri-torno delle locali che sono riuscitea capovolgere la situazione ed adaggiudicarsi il match. Un derby chenon ha tradito le aspettative dellavigilia, pubblico delle grandi occa-sioni a tifare dal primo all’ultimopunto e grande spettacolo in cam-po. E’ stata una partita vera giocataa viso aperto senza risparmio dicolpi, con grandi rigiocate sia dauna parte che dall’altra. Nella for-mazione bizantina ha brillato più di

tutti la stella Santos seguita daTsankova e Froes, nell’EngecoAprea e David con Bodziak che do-po il primo set è stata costretta aduscire.Partenza alla pari con le due forma-zioni che lottano punto a punto finoal 14 pari. Subito dopo due muri diAprea spianano la strada allelametine che da lì a poco si portanosul 13 -20. Per l’Icq Rossano èbuio pesto, sembra una di quelleserate da dimenticare in fretta ecosì il set scivola via in un baleno:17-25. Nel secondo parziale anco-ra partenza alla pari con le localiche riescono a ad imprimere unaforte pressione. Si gioca punto a

punto fino al 16-16.Da questo momen-to in poi, Scollo ecompagne realizza-no un parziale di7-0 portandosi sul22-16. Il pubblico siscalda ed incomin-cia a tifare a granvoce e la squadra amettere giù pallonialla grande portan-dosi prima sul23-18 e subito do-po sul 24-20, sichiude sul 25-22.Nella terza frazionela partenza è similealle precedenti, silotta sul filo di lanafino al 16-14 poi,

sono le ragazze di Porretta a salireancora una volta in cattedra ed adettare legge: finisce 25-20. Nelquarto ed ultimo set le lametine letentano tutte per riaprire la partitacon diversi cambi effettuati da RinoGuzzo per spronare la propriasquadra ma, contro tanta veemen-za delle rossanesi ogni tentativo ri-sulterà vano. Infatti anche in questafrazione si lotta alla pari fino ad arri-vare 16-15 poi, due acuti di Tsan-kova lanciano in orbita l’Icq che daquel momento in poi, non troveràpiù ostacoli fino alla fine.Finisce 25-21 con il pubblico fe-stante ad applaudire le due squad-re.

Grande successo nella "Danzasportiva 2009", il campionato inter-regionale del Csen, che si è svoltoal Palazzetto dello Sport di LameziaTerme.La manifestazione è stata organizza-ta dalla Palestra Fisiodinamic, inparticolare dagli insegnanti Luigi Ni-cotera, Lina Ferraro e GiuseppeMalerba e dallo Csen, ente ricono-sciuto dal Coni e rappresentato daFrancesco De Nardo, con la colla-borazione dell’assessorato allosport del Comune.Tutto esaurito al palazzetto dellosport per il Campionato interre-gionale che ha potuto contare su ol-tre 1.000 partecipanti nelle variecategorie.Si è potuto così ammirare sul par-quet del palazzetto di Lamezia Ter-me un centinaio circa di squadreprovenienti da tutto il Meridione, ecirca 100 coppie provenienti dallaCalabria e non solo, il tutto con lanecessaria partecipazione di 20giudici che hanno dato il via ad unamanifestazione dagli alti livelli tecni-ci e coreografici.La gara ha avuto momenti entusias-manti dove il confronto sportivo trale varie squadre è stato appas-sionante, con un altissimo livellotecnico.La gara interregionale può essereclassificata come la manifestazioneprincipe non solo a Lamezia Termema di tutto il Sud Italia, con la pre-senza delle più prestigiose scuoledi danza del Mezzogiorno.Sono state consegnate circa 400coppe e targhe, medaglie e diplomiper tutti i partecipanti ed i finalistiche poi parteciperanno ai cam-pionati nazionali.Per la realizzazione di questo even-to sono stati impiegati tre mesi diduro lavoro e la partecipazione diben 50 persone dell’organizzazioneimpegnate a ritmi sostenuti già damolti giorni prima dell’evento.La madrina della manifestazione èstata Valentina della trasmissione"Amici" di Canale 5, acclamata inmaniera calorosa e entusiasta dalnumerosissimo pubblico che non hamai smesso di incitare i vari atleti.La manifestazione ha anche per-messo a tanti giovani e persone diconfrontarsi e conoscersi nella bel-la città di Lamezia Terme creandocosì anche un positivo fenomeno diturismo sportivo. Sono tanti, infatti,gli atleti e le persone che hanno al-loggiato e ristorato presso i varihotel e ristoranti della città e delcomprensorio. Estrema è stata lasoddisfazione manifestata dall’as-sessore allo Sport, Francesco Car-novale, il quale si è congratulato perla bella riuscita della manifesta-zione.

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La Promosport non riesce a superare il Sant’UmileSirianni non riesce a trasformare un calcio di rigore

Volley femminile. L’Engeco Lamezia si ferma a RossanoUno stop da dimenticare in fretta per il sestetto di Guzzo

Riuscitala manifestazioneDanza sportiva 2009organizzatain maniera impeccabiledalla palestra Fisiodinamic

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Marzo 200934 [email protected] QuiNotizie - il Corriere dei due mariSport Soverato

Quattro tifosi denunciati e ora èmolto più che concreto il "rischio"della diffida. tutto ciò per una garadi calcio dell’ultimo campionatodilettantistico.Ci saranno dunque strascichi giudi-ziari piuttosto pesanti per l’inva-sione di campo a Cardinale avvenu-ta durante una partita del torneo diterza categoria.Quattro tifosi della locale squadra dicalcio dell’Ambrosiana sono, infatti,stati denunciati dai Carabinieri peravere invaso il terreno di gioco nelcorso dell’incontro giocatosi a Car-dinale con l’Amaroni.I Militi dell’Arma hanno, poi anchesegnalato al Questore di Catanzaroi tifosi responsabili dell’invasione dicampo per la conseguente applica-zione del divieto di accesso allecompetizioni sportive. Le personedenunciate sono due trentaduenni,un ventunenne ed un minore (dicias-settenne). L’identificazione deiquattro giovani è stata possibile do-po le indagini dei militari dell’Armache sono riusciti a fare chiarezzasugli svolgimenti di quello che dove-va essere un tranwuillo e sanopomeriggio di sport ma che, invece,di è trasformato in un pomeriggio diordinaria (o meglio straordinaria)follia.I quattro tifosi, infatti, sarebbero res-ponsabili dell’aggressione in cui so-

no rimasti feriti ben sette giocatoridell’Amaroni.I dirigenti di quest’ultima squadra, ilgiorno seguente alla disputa dellagara, hanno depositato al comitatocalabrese della Federazione GiocoCalcio che organizza il torneo, unalunga e articolata memoria perspiegare quanto accaduto nel follepomeriggio vissuto a Cardinale.L’episodio è accaduto un paio dimercoledì fa pomeriggio a Cardina-le dove era in programma il recupe-ro della partita tra la squadra locale,l’Ambrosiana, contro l’Asd Amaroni08.La gara terminata 1 a 1 era filata vialiscia senza alcun particolaremomento di tensione, salvo quellinormalissimi di tutte le partite. Nien-te di grave, in altri termini si potevapresagire.Al triplice fischio, però, una discus-sione tra due giocatori, nata proba-bilmente per l’esultanza dopo il goldel pareggio, ha scatenato unaviolenta e inaspettata reazione.Secondo quanto si è avuto modo diapprendere, un gruppo di tifosilocali avrebbe scavalcato la rete direcinzione entrando sul rettangolodi gioco.Ad avere la peggio, stando ai refertimedici, sarebbero stati giocatori os-piti (ben sette).Una furibonda lite interrotta a fatica

dai quattro carabinieri in servizio alcampo sportivo che per evitare con-seguenze peggiori hanno chiestoimmediati rinforzi alla vicina stazionedi Guardavalle.Riportata, anche se a fatica, la cal-ma in campo, i malconci giocatoridell’Amaroni sono stati costretti im-mediatamente a lasciare l’impiantosenza neanche fare la doccia e,scortati da una pattuglia di militaridell’Arma, hanno fatto refertare idanni subiti.Una volta lasciato lo stadio, infatti,giocatori e dirigenti si sono recatidirettamente al pronto soccorsodell’ospedale "Pugliese" di Catan-zaro per ricevere le cure del caso.In totale sono risultate sette le per-sone, alcuni giovanissimi, che sonostati medicati dai sanitari catanzare-si.Il più grave ha avuto una prognosi diventi giorni per la frattura del settonasale e quattro punti di sutura sullabbro, un altro giocatore ha avutouna prognosi di dodici giorni, un al-tro ancora di dieci e gli altri quattrodi sette giorni ciascuno.Non ci sono parole per commentarequesti fatti che dire incresciosi èdire poco. Il tutto, si ribadisce in unanormalissima partita di terza catego-ria, ultimo campionato di tutte le ca-tegorie organizzate dalla Figc. non èun buon esempio, non c’è che dire.

Ancora una sconfitta per il Badolatoche da questa domenica si trova ulti-mo in classifica nel girone B del cam-pionato di calcio di Promozione. Lagara Natile-Badolato, disputata sulterreno di gioco (ai limiti della pratica-bilità) di Ardore, non è stata spetta-colare anche se ha offerto spunti in-teressanti. Il Natile ha meritato la vit-toria, anche se il risultato finale (3-1)non rende giustizia al Badolato chenon ha demeritato. Il Natile scende incampo motivato e desideroso di farpropria la gara, tanto che già al 10’trovano già il gol: da un’azione dallafascia destra, Paolo Luciano crossaper Frammartino che in posizionecentrale di pallonetto non sbaglia edinsacca. In avvio di ripresa il Badolatotrova il gol pareggio: Fodero dalla si-nistra colpisce la traversa, dopo unbatti e ribatti in area, Lattari si fa tro-vare proprio sotto la porta e di testarealizza il momentaneo pareggio. Ilocali accusano il colpo ma dopo 4’di confusione Giorgi in posizionecentrale realizza. Il Badolato non sidà per vinto e cerca di impensieriregli avversari prima con il solito Fraiet-ta che manda sul portiere e poi conPapaleo, il quale però sfiora solo ilpalo alla sinistra di Carlino. Gli ospitici provano ma non concretizzano, co-sa che invece fa il Natile al 36’ conProcopio il quale splendidamente si-gilla il risultato sul 3-1 finale.

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Calcio. Un mercoledì pomeriggio di folliaA Cardinale una gara di terza categoria diventa un rodeo

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Il Badolato gioca benema perde ad Ardorecontro il Natile (3-1)

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Marzo 2009QuiNotizie - il Corriere dei due mari Sport Soverato 35

Vittoria agevole co-me da previsioni perlaFrigorcarniSovera-to che archivia, inun’ora di gioco, lapratica Messina ina-nellando la terza vit-toria consecutiva erafforzando ulterior-mente il terzo postoin classifica. CoachMontemurro nel se-stetto di partenza op-ta per la diagonaleErbetta-Savo-stianova, con Spas-sova e Delfino martel-li, Rotondo e Scilipoticentrali con Iazzetti li-bero. Il primo setsembra partire con le padroni di casacon l’inerzia della gara in mano, non acaso il 10-5 iniziale fa pensare ad unandamento in discesa per la Frigor.Ben presto però, Messina rientra nelset, complice anche qualche inge-nuità delle soveratesi, colte probabil-

mente anche un po’ di sorpresadall’atteggiamento combattivo dellesiciliane; si arriva sul 19-19 ma Sove-rato fa valere il maggiore tasso tecni-co e l’esperienza e riesce, pur nongiocando al meglio, ad incamerare ilprimo punto. Nel secondo set entra

Vanni per Rotondo,questa volta non c’è sto-ria sin dall’avvio, infatti ipunteggi ai time-out tec-nici dicono 8-3 prima e16-7 poi per la Frigor, laquale si aggiudica senzadifficoltà il parziale e siporta sul doppio vantag-gio. Nel terzo set illeit-motiv è sempre lostesso, padroni di casa acondurre nel punteggioagevolmente, trascinatein attacco da capitan Sa-vostianova (14 punti perlei) e Messina che cercadi limitare i danni; il van-taggio diventa di ampieproporzioni e si chiude

velocemente con un netto 3-0. Ilcampionato si conferma più che maiaperto ed equilibrato, il secondo pos-to dista solo tre punti e la vetta non èpoi così lontana; il sodalizio jonicopuò quindi ancora sognare il grandesalto.

Un gol di Paparo nel cuore dellaseconda frazione di gioco fagrande il Soverato e piega laresistenza dell’Africo consen-tendo ai padroni di casa di inca-merare altri tre punti vitali per lasua rincorsa ai playoff. Una rin-corsa ormai quasi completata inpieno grazie a questo successo.quella control’Africo è stata unavittoria tanto importante quantomeritata perché le poche azionidella gara sono tutte dei caval-lucci marini e vedono Paparogrande protagonista. Il numeronove nel primo tempo colpisce ilpalo con un bel destro dal limitecol portiere immobile. Ma è l’uni-ca situazione interessante che siricorda nel primo tempo, ancheperché l’Africo fa poco o nientee cerca solo un punticino persmuovere una classifica comun-que abbastanza tranquilla. Nellaripresa il Soverato si fa più intra-prendente in avanti, trovando larete del vantaggio. L’azione sisviluppa sui piedi di Gullà che fapartire un cross delizioso per ilpiede di Paparo che sigla la reteche vale tre punti. L’Africo non èmai riuscito a rendersi veramen-te pericoloso dalle parti di Lom-bardo, che pure ha controllatocon autorevolezza. Tre punti chefanno volare il Soverato in alto,vincendo partite così ha dimos-trato ancora una volta di essereuna delle degne rappresentantinella corsa ai play off.

Ancora un’occasione sprecata. Laseconda nel giro di quattro giorniper il Marina di Gioiosa, che vederidursi le possibilità di aggancio alprimo posto a cinque giornate daltermine del campionato. Merito an-che del Guardavalle di mister Rii-tano, venuto nella tana dei neraz-zurri con la tranquillità di non averniente da perdere giocando inscioltezza. E la quasi totale assen-za di pressione dalla mente deigiallorossi ospiti porta Menniti ecompagni a comandare le opera-zioni per quasi tutto l’arco dellaprima frazione di gioco, nel corsodella quale si rendono pericolosicon un colpo di testa di Fossellasu corner di Catuogno che trova ilsalvataggio di Cagliuso propriosulla linea di porta. Nella ripresa ilritmo si alza e dopo un bell’invito diCarbone in verticale per Roccisa-no, anticipato dalla chiusura di Us-sia, sugli sviluppi del corner se-guente arriva il vantaggio del nu-mero dieci, bravo a girarsi e a tro-vare l’angolino basso alla sinistradel portiere. I ragazzi di Silvanosembrano poter controllare la par-tita, ma nel finale subiscono la retedel pareggio con Menniti, che anti-cipa tutti in area girando di collodestro al volo un corner di Catuog-no verso la porta di Scordino,apparso non impeccabile nella cir-costanza. Un buon punto per gliospiti di mister Riitano che riesco-no così ad agganciare al sestoposto il Bocale.

Tre punti senza grossi problemi perla Serrese ai danni del Locri. La Ser-rese si regala un’iniezione di fiduciae guadagna, così, punti decisivi perevitare la temuta retrocessionediretta. Il team di casa evidenziaqualche miglioramento in fase dipossesso palla, ma permangono iproblemi relativi all’incompletezzadell’organico e all’incapacità di dareprofondità alla manovra. L’avvio digara è caratterizzato da una fase distudio con gli attaccanti che spessosono avulsi dal gioco e i portieri inattesa inoperosa. Ma la partita si sb-locca improvvisamente al 25’ ptquando lo specialista Galeano, conla complicità del portiere ospite,trasforma una punizione da posi-zione defilata. Passano 10’ e lascena si ripete con esito diverso: Fi-schetti stavolta respinge affannosa-mente a pugni chiusi. Al 45’ pt Tri-podi crossa per Galeano che, però,non ce la fa ad imprimere forza alpallone. In apertura di ripresa laSerrese cerca il raddoppio. Al 13’ stLucà non libera con precisione,Tassone raccoglie e prova una con-clusione dal limite dell’area cheviene alzata sopra la traversa da Fi-schetti. Poi il gioco latita e la garasembra addormentarsi, salvo ri-svegliarsi nel finale allorquando laSerrese piazza il colpo del ko. Al 44’st, infatti, il raddoppio biancoblù simaterializza con la deviazione sotto-rete di Corbo che tocca in manieragoffa ma efficace la punizione delsolito Galeano.

Una serie C2 di basket ancorascoppiettante ma sempre nel segnodi Pianopoli e Soverato.Ripercor-riamo il quadro dell’ultima giornata.A Villa San Giovanni una rissa tragiocatori in campo ha stravolto l’an-damento della gara. Espulsi DeStefano,Vinci e Surace per i padro-ni di casa, il duo argentino Gonza-les e Spaltro, invece, per il Pollino,che subirà la seconda sconfittaconsecutiva dopo il ko infrasettima-nale contro Botteghelle. Non bastail rientro di Perrone a coach Silellaper espugnare il PalaCaminiti. 92 a84 per il quintetto villese che verrànuovamente trascinato dalla vogliadi vincere del classe ’87 GiovanniPellicanò, coadiuvato alla grandedal giovane Giulio Aversa, anche luiampiamente sopra la doppia cifracon 24 punti. Vittoria importantissi-ma per la Virtus Catanzaro che, inuna versione più giovane che mai,(assenti Caldarola squalificato eMarano infortunato), gioca una bellagara contro l’Aba. I ragazzi di Catta-ni vogliono assolutamente evitare ilplayout e vincendo il match, si ren-dono conto che il sesto posto, utileper la zona playoff non è poi cosìlontano. Corrado Motta, classe 92ed Antonio Pulinas, classe ’90 sonoi principali artefici della vittoriagiallorossa.Termina 93 a 77, all’Abanon bastano i 31 punti del "solito"Geri. Si siede al quarto posto in so-litudine la Botteghelle Basket chebrinda a cospetto di un Rende giun-to in riva allo stretto in formazione ri-maneggiata. Pesano le assenze diLorenzi, Trombino e Federico.Coach Dattola troverà ottimi spuntidal trio Cugliandro, Pensabene,Cilione. I biancoblu controlleranno ilmatch e faranno girare al meglio tut-ti gli effettivi di un collettivo che hatutte le carte in regola, a questopunto per non farsi sfuggire unbuon piazzamento play off. 77 a 64il finale. Successi hanno fatto regi-strare le due di testa. Al PalaCus, laPalmieri Pianopoli ha faticato perpoco più di due quarti prima diavere pienamente ragione di un CusCosenza che registrerà una sconfit-ta preventivabile.46 a 82 per la Pal-mieri, che troverà l’hight di giornatadal capitano Fabio Caruso.Fatica più del previsto la Ranieri So-verato, invece, per avere ragione diun Cap che promette scintille da quifino al termine del torneo. Soveratonon sta attraversando un buonmomento da un po’ di settimane eservirà tutta la grinta di Giannottaunitamente alle le magie di Aguirre-zabala per frenare la corsa dei reg-gini. Nove punti di scarto finale trale due squadre, il top scorer dellagara sarà l’esterno reggino DaniloMarte (26 punti).

Sport Soverato

Volley femminile. Nessun problema per la FrigorcarniArchiviata in poco più di un’ora il match con Messina

Soverato vittoriosoPlay off alla portata

Per il Guardavalle un buonpareggio a Marina di Gioiosa

Tre punti d’oro per la Serreseai danni di un Locri spento

Basket. Serie C2Pianopoli e Soveratoproseguono la loroinarrestabilemarcia. Alle altrerimangono le briciole