IL CORPO UMANO - icturoldo.com CORPO UMANO.pdf · caverne o sugli alberi. ... Gli ormoni sono...

180

Transcript of IL CORPO UMANO - icturoldo.com CORPO UMANO.pdf · caverne o sugli alberi. ... Gli ormoni sono...

IL CORPO

UMANO

L’EVOLUZIONE

DELL’UOMO

Dai primati agli ominidi Tra i diversi mammiferi comparsi sulla Terra, vi erano i primati, a

cui appartenevano anche le scimmie.

Quando sulla Terra, le piogge iniziarono a diminuire, molte

foreste scomparvero lasciando posto a vaste distese di erbe alte

con cespugli e pochi alberi.

Alcuni primati continuarono a vivere nelle restando simili a

quelli che esistono oggi (scimmie antropomorfe), altri si

adattarono a vivere tra le erbe alte della savana, sviluppando più

avanzate caratteristiche: gli ominidi (5 milioni di anni fa).

Le caratteristiche degli ominidi

Gli ominidi avevano un cranio più grosso e un cervello più

sviluppato.

Avevano il pollice opponibile.

Cominciarono a muoversi adottando la posizione eretta.

Australopiteco

Il primo ominide camminava in posizione quasi eretta e si cibava prevalentemente di frutti, erbe e radici.

Aveva un cervello poco sviluppato, ma cominciò a utilizzare il pollice opponibile che gli consentiva di afferrare gli oggetti.

Viveva in piccoli gruppi e i principali resti furono ritrovati in Africa.

Homo habilis Anch’esso viveva in Africa

e si nutriva di piccoli animali.

Cominciò a scheggiare la pietra per costruire semplici strumenti.

Comunicava a gesti, trovava riparo nelle caverne o sugli alberi.

Il suo cervello era più sviluppato.

Homo erectus Più alto, robusto ed

intelligente dell’Homo habilis, andava a caccia anche di grossi animali, e utilizzava le loro pellicce per proteggersi dal freddo.

Scoprì il fuoco e imparò a conservarlo.

Cominciò a sviluppare la capacità di parlare

Homo sapiens Viveva in Africa, Asia ed

Europa.

Migliorò il linguaggio e la

capacità di costruire attrezzi e

armi con pietre e ossa lavorate

sempre più finemente.

Costruiva ripari.

In Germania visse un tipo

particolare di Homo sapiens:

l’uomo di Neanderthal, fu il

primo a prendersi cura dei

malati e a seppellire i morti.

Homo sapiens sapiens Viveva in tribù organizzate e si

diffuse non soltanto in Africa, Europa e Asia, ma anche in America e Australia.

Utilizzava ogni parte dell’animale catturato: la carne come cibo, la pelle e i denti per costruire abiti e attrezzi.

Faceva incisioni sulle pareti delle grotte dove si riparava

Costruiva tende e capanne.

Utilizzava un linguaggio completo per comunicare.

IL SISTEMA NERVOSO

e

IL SISTEMA ENDOCRINO

La nostra centrale di controllo

e le sue cellule

Il corpo umano funziona correttamente soltanto se tutti i suoi

diversi organi sono coordinati tra loro. Deve tenere conto in

ogni momento delle caratteristiche dell’ambiente in cui

viviamo.

A Questi compiti provvedono

Il sistema

nervoso Il sistema endocrino

Il sistema nervoso è costituito dal sistema nervoso centrale, che è formato dall’encefalo e dal

midollo spinale, e dal sistema nervoso periferico, cioè dall’insieme di tutti i nervi che raggiungono

ogni organo.

Il sistema nervoso

Il sistema nervoso è la centrale di controllo del nostro corpo.

Esso riceve gli stimoli dall’ambiente esterno e quelli prodotti

dall’organismo stesso.

Una volta raccolte queste informazioni, le elabora e produce

risposte adeguate, inviando istruzioni agli organi del corpo

per farli entrale in azione.

Sistema nervoso utilizza impulsi elettrici per ricevere gli stimoli

e per trasmettere i propri comandi.

Impulso

nervoso

Il sistema endocrino

Controlla attività prolungate nel tempo, come la crescita del

nostro corpo.

A questo scopo sfrutta speciali sostanze chimiche: gli ormoni,

che attraverso il sangue raggiungono lentamente gli organi

responsabili delle risposte.

Gli ormoni sono prodotti da organi chiamati ghiandole.

Il sistema nervoso e quello

endocrino agiscono in modo

coordinato, scambiandosi

continuamente informazioni.

I neuroni, le cellule nervose Il tessuto nervoso è fatto di neuroni, cellule particolari capaci di

comunicare tra loro mediante impulsi elettrici.

La parte del neurone che contiene il nucleo è il corpo cellulare; da qui si originano due diversi tipi di prolungamenti:

I dentriti, corti e ramificati, sono le vie attraverso cui il neurone riceve gli stimoli

L’assone, che è un singolo filamento molto lungo con cui il neurone invia gli impulsi ad altre cellule.

I neuroni formano una fitta rete in tutto il corpo e al loro interno gli impulsi elettrici viaggiano

sempre in una sola direzione.

L’assone può essere ricoperto da una guaina protettiva costituita dalla mielina, che funge da isolante

elettrico.

Gli assoni di molti neuroni formano fasci chiamati nervi o fibre nervose.

I collegamenti tra neuroni L’assone di ogni neurone termina con tanti rami sottili su

ciascuno dei quali c’è un piccolo rigonfiamento detto bottone

sinaptico.

Se il neurone viene stimolato, i bottoni sinaptici liberano

sostanze chimiche chiamate neurotrasmettitori.

Questo collegamento elettrico tra neuroni è chiamato sinapsi.

I diversi tipi di neuroni Le cellule nervose possono avere tre diverse funzioni:

I neuroni sensoriali, trasmettono al sistema nervoso gli

stimoli provenienti dall’esterno o da un organo interno

I neuroni di moto o motori, trasmettono impulsi elettrici dal

sistema nervoso a muscoli e ghiandole

I neuroni di associazione, collegano i neuroni sensoriali con

quelli di moto

IL SISTEMA NERVOSO CENTRALE

Com’è costituito

Il sistema nervoso centrale è costituito:

I. Dall’encefalo, formato da

II. Dal midollo spinale, che è contenuto in un canale interno alla colonna vertebrale.

Sono rivestiti da tre membrane sovrapposte, le

menengi.

cervelletto

cervello

midollo

L’encefalo

Se possiamo respirare spontaneamente, sognare, ricordare e

compiere tante altre azioni complesse, è perché il nostro

organismo ha un centro di controllo estremamente efficace:

l’encefalo.

Con il suo chilo ½ scarso di peso, l’encefalo analizza le

informazioni provenienti da tutto il corpo, consentendoci di

pensare e registrare le esperienze.

Il cervello

Il cervello è diviso da un solco nei due emisferi destro e sinistro,

ciascun emisfero è percorso da pieghe e rilievi chiamati

circonvulazioni cerebrali.

Sotto il solco c’è un insieme di fibre nervose, il corpo calloso, che

collega tra loro i due emisferi.

Sostanza grigia

solco

Sostanza

bianca

Corpo

calloso cervelletto

La corteccia cerebrale

Il cervello è suddiviso per convenzione in grandi regioni

chiamati lobi cerebrali.

Nella corteccia esterna dei vari lobi cerebrali ci sono aree

specializzate in determinate funzioni

Aree sensoriali

Aree associative

Aree motorie

La memoria La capacità del cervello di immagazzinare le informazioni è

meravigliosa e misteriosa: gli scienziati non sono ancora

riusciti a capire in che modo essa funzioni.

Sicuramente esistono due tipi di memoria:

La memoria a breve termine

La memoria a lungo termine

La sostanza bianca La sostanza bianca controlla ed elabora gli stimoli provenienti

dall’interno del corpo, grazie a due importanti gruppi di neuroni che formano le aree chiamate

o Talamo

o Ipotalamo

Quest’ultimo collega il sistema nervoso con quello endocrino, controllando la produzione di ormoni da parte della ghiandola ipofisi.

Il cervelletto

Il cervelletto si trova dietro e sotto il cervello e ha anch’esso

due emisferi:

Controlla i movimenti volontari, rendendoli precisi

Mantiene il tono muscolare

Il cervelletto è l’organo che ci permette di mantenere

l’equilibrio e di coordinare i movimenti.

cervelletto

Il midollo allungato

Sotto il cervelletto c’è il midollo allungato, detto anche bulbo.

Esso collega l’encefalo al midollo spinale e contiene importanti

centri nervosi che regolano l’attività cardiaca e respiratoria.

Nel midollo allungato le fibre nervose provenienti dalla parte

sinistra del cervello sono convogliate nella parte destra del

midollo spinale, e viceversa.

Per questa ragione l’emisfero destro del cervello controlla la parte

sinistra del corpo, e viceversa.

Il midollo spinale

Il midollo allungato si prolunga verso il basso diventando il midollo spinale, un cordone lungo circa 50cm che collega l’encefalo al sistema nervoso periferico.

Il midollo spinale è contenuto nel canale formato dalla sovrapposizione dei fori posteriori delle vertebre.

Nella sezione la sostanza grigia ha la forma di una X:

Nella parte dorsale (corna posteriori),

arrivano i neuroni sensoriali

Nella parte centrale questi si collegano

ai neuroni di associazione e a quelli di moto.

Il midollo spinale trasmette i comandi provenienti dall’encefalo e diretti ai muscoli e alle ghiandole.

I riflessi spinali

Queste reazioni rapidissime sono esempi di riflessi spinali, così

chiamati perchè lo stimolo e la risposta sono elaborati

soltanto dal midollo spinale, senza passare per l’encefalo.

IL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO

Com’è costituito

Il sistema nervoso periferico è formato dai nervi che collegano

il sistema nervoso centrale a tutti gli organi del corpo.

Gli assoni delle singole fibre nervose sono riuniti in fasci isolati

da guaine di tessuto connettivo; ogni nervo è formato

dall’insieme di parecchi fasci di questo tipo.

Il sistema nervoso periferico si può dividere in due parti:

Somatico o volontario

Autonomo o vegetativo

Il sistema nervoso volontario

Il sistema nervoso somatico o volontario è costituito da:

12 paia di nervi cranici, che dall’encefalo raggiungono la

testa

31 paia di nervi spinali che escono dai lati del midollo

spinale, attraverso i fori laterali presenti tra le vertebre, e

raggiungono tutte le parti del corpo.

Nervi cranici e nervi spinali I nervi cranici sono: I nervi spinali sono:

I. Olfattivo I. 8 cervicali

II. Ottico II. 12 toracici

III. Oculomotore III. 5 lombari

IV. Trocleare IV. 5 sacrali

V. Trigemino V. 3 coccigei

VI. Abducente

VII. Faciale

VIII. Vestibolococleare

IX. Glossofaringeo

X. Vago

XI. Accessorio Craniale

XII. Ipoglosso

Il sistema nervoso autonomo

Il sistema nervoso autonomo o vegetativo è invece formato da

una serie di rigonfiamenti costituiti da gruppi di neuroni (i

gangli) collegati tra loro da fibre nervose. I nervi di un fascio

(detto simpatico) stimolano l’attività di un organo, mentre

quelli dell’altro (parasimpatico) la rallentano o la bloccano.

IL SISTEMA ENDOCRINO

Com’è costituito

Le ghiandole endocrine, sono a stretto contatto con una fitta

rete di capillari e producono sostanze chimiche, gli ormoni,

che sono presenti nel sangue.

Le ghiandole endocrine sono diverse dalle ghiandole esocrine.

Gli ormoni hanno

il ruolo di

“messaggeri

chimici”.

Il collegamento tra sistema nervoso ed

endocrino

La produzione degli ormoni è regolata dal cervello attraverso

l’ipotalamo: un fascio di nervi lo unisce alla ghiandola ipofisi.

Su comando dell’ipotalamo, l’ipofisi

produce speciali ormoni che vanno a

stimolare un’altra ghiandola

endocrina, questa, di conseguenza,

produce i propri ormoni e li libera

nel sangue.

L’azione dei ormoni

Alcuni ormoni sono prodotti durante tutta la nostra vita, come

l’adrenalina che ci aiuta a reagire alle situazioni di pericolo.

Altri vengono prodotti soltanto in determinati periodi:

La prolattina

L’insulina

Il glucagone

La predominanza di sintomi di distrazione/disattenzione può includere

l'essere facilmente distratti, perdere i dettagli, dimenticare le cose, e spesso passare da un'attività all'altra

l'avere difficoltà a concentrarsi su una cosa

l'essere annoiato con un compito, dopo pochi minuti, a meno che si stia facendo qualcosa di divertente

l'avere difficoltà a focalizzare l'attenzione sull'organizzazione e completamento di un compito o nell'imparare qualcosa di nuovo

l'avere difficoltà a completare o svolgere compiti a casa, spesso perdendo le cose (per esempio, matite, compiti) necessarie per completare le attività

non sembra ascoltare quando gli si parla

sognare ad occhi aperti, facilmente andare in confusione e muoversi lentamente

l'avere difficoltà di elaborazione delle informazioni con la stessa rapidità e precisione degli altri

difficoltà a seguire le istruzioni.

Il ju-jitsu

Il ju-jitsu è un’arte marziale che sfrutta i punti vulnerabili del

nostro organismo.

Alcuni esempi:

1. Arterie polmonari del polso

2. Tendine dell’avambraccio

3. Tendine sopra il gomito

4. Nuca

5. Parte concava sotto il lobo dell’orecchio

LE OSSA E LO

SCHELETRO

A che cosa servono e come sono

fatte le ossa

Le ossa del nostro corpo

costituiscono lo scheletro,

una struttura che sostiene il

corpo, ne mantiene la

forma e protegge gli organi

interni più delicati

Lo scheletro è formato da

molte ossa collegate tra loro

da articolazioni.

Il cuore

Il cervello

La scapola

L’osso in sezione

Le ossa contengono tessuto vivo, che si rinnova

continuamente.

Osso compatto

Membrana

Osso

spugnoso

Midollo

Il tessuto delle ossa

Le cellule del tessuto osseo sono

immerse in una sostanza dura

chiamata sostanza

fondamentale. Questa sostanza è

formata da due componenti

Organica:

osseina

Inorganica: i

Sali minerali

Elastico

Resistente

solido

compatto

Nel tessuto osseo compatto le cellule formano strati

concentrici.

Ogni cilindro viene chiamato osteone, al suo centro passano

Gli osteoni formano il tessuto osseo compatto.

Nel tessuto osseo spugnoso le cellule e la sostanza

fondamentale formano invece una rete tridimensionale molto

meno densa e piena di cavità.

Nervi Vasi

sanguigni

Il calcio

Le cellule delle ossa sono impegnate a demolire e ricostruire il

tessuto osseo.

Grazie a questa attività

Le ossa sono la banca

del calcio per

l’intero organismo.

Il calcio può

essere assorbito

grazie al latte e i

suoi derivati

La cartilagine

La cartilagine è un tessuto molto più elastico e ricco d’acqua

rispetto al tessuto osseo. La cartilagine ricopre molte parti

del corpo, soprattutto le estremità delle ossa nelle

articolazioni.

Cartilagine

Le sue cellule

sono immerse nel

collagene, una

sostanza formata

da proteine.

Come crescono le ossa

Lo scheletro dei neonati è in gran parte costituito da un tessuto

molto elastico, simile alla cartilagine.

Processo di ossificazione

LE OSSA DEL NOSTRO CORPO

Il nostro scheletro è costituito da circa 200 ossa, che in base al

loro aspetto si possono suddividere in tre classi:

Ossa lunghe

Ossa corte

Ossa piatte

Irregolari

La testa

Lo scheletro della testa (o teschio)

comprende il cranio, formato da

ossa piatte saldate insieme a

racchiudere il cervello, e la

faccia, anch’essa formata da ossa

piatte. Le ossa del capo sono

tutte fisse ad eccezione della

mandibola.

Il tronco

Lo scheletro del tronco comprende

La colonna vertebrale

Gabbia toracica

Le prime 24 ossa corte e forate disposte una sull’altra a formare

un canale che racchiude il midollo spinale.

Al fondo della colonna vertebrale si trovano 5 vertebre fuse con

l’osso sacro.

Gli arti

Le braccia e le mani vengono dette

Arti superiori:

• Braccio

• Avambraccio

• Mano

Arti inferiori:

• Coscia

• Gamba

• Piede

Come funzionano le nostre

articolazioni

La possibilità di completare azioni di movimento è data dalle

articolazioni, collegamenti tra le ossa.

Il nostro organismo è dotato di articolazioni

Fisse o immobili

Semimobili

Mobili o sinoviali

I denti

Sono fissi sulle mascelle, superiore ed inferiore (mandibola).

Denti da latte: 20

Denti di un adulto: 32

I denti sono costituiti da I denti si dividono in

L’APPARATO

MUSCOLARE

A che cosa servono e come sono fatti i

muscoli

I muscoli del nostro organismo sono:

Rendono possibili i movimenti grazie alla contrazione

Proteggono le ossa e gli organi interni

Danno forma e dimensione al corpo

Liberano calore quando si contraggono

Si dividono in

o Volontari

o Involontari

Muscoli volontari

I muscoli volontari si contraggono solo quando lo decidiamo

noi

Il movimento è controllato dal sistema nervoso centrale

A volte possono contrarsi in modo automatico, in questo caso

si parla di riflessi

Il tessuto del muscolo striato viene chiamato striato, infatti è

costituito da fasce chiare alternate a più scure.

I MUSCOLI VOLONTARI STRIATI SI CONTRAGGONO

VELOCEMENTE E SVILUPPANO UNA GRANDE POTENZA

• I muscoli volontari che muovono le ossa vengono detti

scheletrici, mentre quelli che fanno muovere la pelle sono i

pellicciai

Muscoli involontari

• Alcuni muscoli componenti il nostro organismo, contraendosi in

maniera involontaria,vengono detti involontari.

• Si tratta di muscoli viscerali, che comprendono i muscoli della

parete dello stomaco e dell’intestino, e quelli dei vasi sanguigni.

• Questi muscoli sono comandati dal sistema nervoso autonomo.

Sono detti muscoli lisci, che si contraggono e si rilassano in modo

lento e regolare.

Il cuore

Il cuore è un tipo particolare di muscolo, infatti il suo tessuto è

striato.

Questo da al muscolo cardiaco la robustezza e la resistenza

necessaria per pompare il sangue, senza interruzioni, per tutto il

corso della vita.

Come sono fatti i muscoli

I muscoli scheletrico sono avvolti da una guaina di

rivestimento e costituiti da una parte centrale rossa: capo o

ventre, che normalmente si inserisce tra i tendini.

I muscoli del nostro corpo

Nel nostro corpo ci sono più di 600 muscoli.

I nomi dei muscoli possono dipendere:

Dal numero di capi muscolari (bicipite, tricipite)

Dalla forma del muscolo (due trapezi)

Dalla posizione del muscolo (gran pettorale)

La testa

I muscoli della testa vengono detti mimici, tra i quali gli

orbicolari.

Ai lati della bocca ci sono i muscoli masticatori, i più

importanti sono i masseteri.

Sul collo i muscoli più evidenti sono gli

sternocleidomastoidei.

Il tronco

Tra i muscoli che uniscono il tronco alle braccia c’è il

deltoide, chiamato in questo modo perché se visto di lato ha

la forma della lettera greca Δ (delta D).

Sempre nel tronco c’è il diaframma, il muscolo più

importante dell’apparato respiratorio.

I muscoli addominali (il retto dell’addome) creano una

parete muscolare robusta ed elastica.

Tra i muscoli che congiungono il tronco alle gambe c’è il

grande gluteo, che costituisce le natiche.

Gli arti Negli arti abbiamo muscoli molto lunghi (bicipite, tricipite)

I muscoli più importanti sono:

Quadricipite

Sartorio

Gracile

Bicipite femorale

Semitendinoso

Gemelli

Tendine di Achille

Peronei

Tibiale

Come si contraggono i muscoli?

Ogni muscolo è composto da speciali cellule chiamate fibre,

riunite in fasci. Ognuna di queste fibre è costituita da tante

miofibrille, formate da lunghe catene di proteine, actina e

miosina.

La contrazione del muscolo avviene quando le molecole di

actina scorrono su quelle di miosina.

Chi fornisce l’energia per la

contrazione dei muscoli?

Per il movimento del muscolo ci sono dei vasi sanguigni che

arrivano anche nella parte più remota del nostro apparato.

I vasi portano al muscolo il glucosio e l’ossigeno.

Quando i muscoli bruciano questi due fattori, producendo

anidride carbonica, si ha la. contrazione aerobica.

Quando corriamo il nostro corpo consuma una grande

quantità di ossigeno e di conseguenza il glucosio si trasforma

in acido lattico, liberando energia, questa è la contrazione

anaerobica.

I crampi

Quando l’acido lattico si accumula nel muscolo, lo affatica e

ne impedisce il movimento, questi sono i famosi e dolorosi

crampi muscolari, che cessano soltanto quando il muscolo è a

riposo.

Quando si è ben allenati i muscoli sono meno soggetti a

questo tipo di dolore.

La termoregolazione

Il muscolo è una macchina poco efficiente, perché disperde

sotto forma di calore la maggior parte dell’energia ottenuta

bruciando il glucosio.

Grazie ad essa possiamo mantenere la nostra temperatura

corporea a circa 37°.

I movimenti resi possibili dai muscoli

Grazie al movimento dei muscoli possiamo svolgere molte

funzioni, le principali sono tre:

La flessione, il movimento opposto è l’estensione.

L’abduzione, il movimento opposto è l’adduzione.

La rotazione.

I muscoli lavorarono in coppia

Ogni muscolo è collegato ad almeno due ossa, e quando si

accorcia le muovere una rispetto all’altra.

I muscoli sono contrattili, possono accorciarsi sotto lo stimolo del

sistema nervoso.

Ma sono anche elastici, cioè quando lo stimolo cessa di agire,

riacquistando la forma iniziale.

Il tono muscolare

Alcuni muscoli, come quelli che sostengono lo scheletro,

sono in continua tensione, grazie ad essa mantengono il loro

tono muscolare.

Permette al corpo di stare retto e rispondere agli stimoli in

modo molto rapido.

Quando un arto è ingessato, questo perde molto rapidamente

il suo tono muscolare.

L’APPARATO

DIGERENTE

La piramide alimentare

La nutrizione, il metabolismo e la

digestione

La nutrizione è composta da 6 fasi:

Assunzione del

cibo Digestione

Assorbimento

Espulsione delle feci

Distribuzione

Assimilazione

La digestione e l’apparato La digestione avviene nell’apparato digerente, un laboratorio

costituito da un lungo tubo, suddiviso in:

Bocca

Faringe

Stomaco

Intestino tenue

Intestino crasso

Queste parti sono collegate tra loro tramite le valvole muscolari:

Cardias

Piloro

Valvola ileocecale

Il nostro apparato digerente

ORA INIZIEREMO A SEGUIRE PASSO PER PASSO IL

CAMMINO PERCORSO DAGLI ALIMENTINEL NOSTRO

CORPO, DURANTE LE VARIE FASI DELLA

DIGESTIONE.

La bocca: inizia la digestione

La bocca è la cavità attraverso cui introduciamo il cibo nel nostro organismo.

Delimitata dalle labbra,

dal palato e

dalla lingua, un organo muscolare che sposta il cibo e lo mette a contatto con la saliva, prodotta dalle ghiandole salivari.

I denti inseriti sulla mascella e sulla

mandibola, frantumano il cibo.

La saliva contiene una sostanza chimica chiamata ptialina, che

spezza le molecole di amido e le trasforma in disaccaridi.

Il cibo frantumato è pronto per passare alla faringe, e viene

chiamato bolo alimentare.

La faringe e l’esofago: il cibo è in

transito verso lo stomaco

La faringe fa parte di due apparati, quello digerente e

respiratorio, infatti in questo tubo passano sia il cibo sia l’aria

che respiriamo.

La faringe comunica con l’esofago e con la trachea.

Qui l’ingresso del cibo è impedito da

una piccola pieghetta di cartilagine,

chiamata epiglottide.

Lo stomaco: il cibo si accumula e

diventa liquido

Attraverso la valvola chiamata cardias, il cibo entra nello stomaco, un organo a forma di sacca che si trova sotto il diaframma.

Lo stomaco svolge molte funzioni: è un contenitore di cibo, un rimescolatore, uno sterilizzatore e un organo digerente. Il bolo alimentare è sottoposto sia all’azione meccanica delle pareti dello stomaco, rivestite da mucosa, sia all’azione chimica del succo gastrico, un liquido acido composto da:

Pepsina

Chimosina

Lipasi gastrica

Gli alimenti stanno nello stomaco per circa 4 ore, gli

zuccheri sono digeriti rapidamente, i lipidi più lentamente.

La sensazione di sazietà che proviamo è dovuta alla chiusura

del cardias, quando lo stomaco è pieno.

Il bolo ora è detto chimo, e attraverso la valvola muscolare

chiamata piloro, può entrare nell’intestino.

Nell’intestino

L’intestino è un tubo lungo

circa 10 metri, ripiegato su se

stesso più volte a occupare

quasi tutta la cavità

addominale.

È formato da intestino

Tenue

Crasso

L’intestino tenue

L’intestino tenue è un tubo lungo dai 6 agli 8 metri, con un

diametro di circa 2 cm, costituito da

• Duodeno

• Digiuno

• Ileo

Il chimo è spinto in avanti dal fenomeno chiamato peristalsi.

Nel duodeno, il tratto più breve dell’intestino tenue, sboccano i

dotti del fegato e del pancreas, che producono la bile e il

succo pancreatico.

duodenocefalopancreasectomia

Il fegato

È la ghiandola più grande del corpo umano: pesa circa 1,5kg,

si trova sotto il diaframma, a destra.

Produce continuamente la bile, un liquido amaro e

verdognolo che viene immagazzinato all’interno della

cistifellea; durante la digestione è riversata nel dotto

coledoco.

La bile contiene i Sali biliari, che emulsionano i lipidi.

Il pancreas

Il pancreas è una ghiandola allungata posta sotto il

diaframma, sulla sinistra.

Produca ogni circa 2l di succo pancreatico, un liquido basico

che neutralizza l’acidità del succo gastrico e permette

l’azione di diversi enzimi:

La tripsina conclude la digestione iniziata dalla pepsina

L’amilasi pancreatica prosegue la digestione dell’amido

iniziata nella bocca con la saliva

La lipasi pancreatica spezzai lipidi in glicerolo e acidi grassi.

Dopo il digiuno e l’ileo …

A valle del duodeno, il digiuno e l’ileo hanno nelle loro

pareti molte ghiandole, che producono il succo enterico.

A questo il cibo è completamente digerito, ed è chiamato

chilo, contenente sostanze che il nostro organismo può

assorbire: aminoacidi, glicerolo, acidi grassi e glucosio.

Inizia l’assorbimento

L’assorbimento delle sostanze semplici inizia nel digiuno.

Nella parete di questo tratto di intestino, ci sono molte

pieghe e milioni di piccole sporgenze chiamate villi

intestinali, lunghi circa 1 mm, costituiti da cellule che a loro

volta sono formati da altre piccole sporgenze: i microvilli.

Ogni villo contiene un capillare del sistema linfatico (detto

vaso chilifero) avvolto da capillari sanguigni, ed è grazie a

questi vasi che le sostanze nutritive vengono assorbite, questo

processo viene chiamato assimilazione.

Mentre il materiale che non viene assimilato si dirige verso la

valvola ileocecale.

L’intestino crasso

L’intestino crasso è lungo circa 2m, ha un diametro di 6cm,

ed è diviso in cieco, colon e retto.

Il cieco è stato soprannominato in questo modo perché è una

corta struttura a fondo cieco, l’appendice.

Segue poi il colon, che nel suo percorso è chiamato

ascendente, traverso e discendente.

Tutto ciò che rimane, passa al retto ed espulso sotto forma di

feci dall’ano.

L’APPARATO

URINARIO

Le sostanze di rifiuto e l’escrezione

Le cellule si procurano l’energia necessaria per le funzioni vitali

demolendo attraverso la respirazione cellulare non soltanto gli

zuccheri, ma anche grassi e proteine.

La respirazione produce

Sostanze

di rifiuto Sostanze

preziose

L’acqua è un componente fondamentale per

la nostra sopravvivenza, infatti bisogna

sempre mantenere l’equilibrio idrico

I rifiuti azotati

Quando la respirazione cellulare usa come “combustibile” le

Proteine, si producono sostanze di scarto

L’ammoniaca

(NH3)

Un composto

inorganico tossico

Trasformata in

Acido urico

urea

Questi sono i rifiuti azotati

Gli organi escretori Il nostro corpo deve allontanare anche

Il processo con cui il nostro corpo elimina questi rifiuti si chiama

Escrezione, e vi partecipano vari organi:

La pelle

Il fegato

I polmoni

L’intestino

I sali minerali

in eccesso

Le sostanze che l’intestino

non può assorbire

A questa depurazione ci pensa l’apparato urinario: esso filtra il

sangue trattenendo i rifiuti azotati, che poi allontana sotto forma di

urina

Com’è fatto l’apparato urinario

Le parti principali che costituiscono l’apparato sono:

I reni

L’urina

Le vie urinarie

Gli ureteri

La vescica

L’uretra

I reni Se si esamina un rene in sezione si possono

distinguere quattro parti:

Zona

midollare

Zona

corticale

Piramide di

Malpighi

Bacinetto

renale

Arteria

renale

Vena

renale

I reni si trovano

appena sopra i

fianchi

(Marcello Malpighi)

Marcello Malpighi nacque a Crevalcore il 10 marzo 1628, e

morì il 29 novembre 1694.

Nel gennaio del 1646, si iscrisse allo Studium di Bologna, dove

studiò la grammatica, la retorica e naturalmente il latino.

Studiò

La respirazione

Il fegato

La circolazione sanguigna

Il gusto

il tatto

Il cervello

I follicoli

I reni

La secrezione

I globuli rossi

L’urina

L’urina è il prodotto finale dell’ escrezione

del rene, attraverso la quale vengono

eliminate le scorie dannose (prodotti

metabolici), contenute nel sangue.

L’urina è composta da acqua

azoto

ammoniaca

Acido cloridrico

potassio

calcio

magnesio

sodio

Cloruro di sodio

Le vie urinarie

Le vie urinarie sono tutti i dotti che compongono l’apparato

urinario.

Fanno parte di queste:

l’uretere

la vescica

l’uretra

L’uretere

In uscita dal rene il bacinetto renale si restringe e diventa un

piccolo canale muscolare, l’uretere, che termina in un sacco

muscolare, detto vescica.

Gli ureteri sono due

e sboccano nella

vescica

La vescica

L’uretere termina in un sacco muscolare,

detto vescica. La vescica serve come

deposito per l’urina: quando ne contiene

circa ¼ di litro avvertiamo lo stimolo a

urinare, cioè espellere l’urina tramite il

sottile tubicino chiamato uretra.

uretere

vescica

uretra

L’uretra

L’uretra è un piccolo tubicino dove viene espulsa l’urina.

L’uretra è collegata alla vescica, che rilascia il liquido.

vescica

uretra

Strato di pelle

Come funziona l’apparato escretore

I reni lavorano in continuazione, giorno e notte, per eliminare i

rifiuti azotati dal sangue con i due processi chiamati

Filtrazione

Riassorbimento

che hanno luogo all’interno dei nefroni

filtrazione riassorbimento

I nefroni

Ogni rene contiene tantissimi nefroni, che sono formati

da:

Capsula di Bowman

glomerulo

Arteria con sangue da

purificare

Vena con sangue purificato

Canale

collettore

dell’urina

Va al bacinetto renale

Tubolo renale

Vocabolario:

Bacinetto renale:

piccola cavità

imbutiforme del rene

che raccoiglie l’urina

convogliandola verso

l’uretere

La filtrazione

Dalle sue pareti, il fitto intreccio dei capillari arteriosi filtra un

liquido che contiene le molecole più piccole presenti nel

sangue.

Queste molecole sono

L’acqua glucosio

L’urea Alcuni Sali

minerali

Il riassorbimento 1

Il tubolo renale, nel suo tortuoso percorso, passa

attraverso la rete dei capillari arteriosi usciti dal

glomerulo. Questi diventano prima capillari

venosi e poi venule che confluiscono nella vena

renale. Lungo il percorso, alcune sostanze

contenute nel sangue vengono assorbite, questo

processo viene chiamato riassorbimento.

Il riassorbimento 2

Il liquido che il corpo espelle come sostanza di rifiuto viene

chiamato urina,

Che è composta da

I canali collettori convogliano l’urina nel bacinetto renale e da

qui, attraverso gli ureteri, la portano nella vescica.

95% d’acqua

5% da rifiuti azotati Sali minerali

Il ruolo regolatorio dei reni

I nostri reni producono ogni giorno da 1,2 a 2 litri di urina,

depurando tra i 120 e i 200 litri di sangue.

Attraverso i processi di filtrazione e riassorbimento, i reni

svolgono tre funzioni importanti:

Regolano l’equilibrio idrico

Regolano l’equilibrio salino

Regolano l’equilibrio chimico

Le malattie renali

L’apparato escretore può essere

danneggiato da varie malattie, come la

nefrite, i calcoli, le coliche renali.

Se i reni non funzionano, l’organismo

viene intossicato, chi soffre di questo

disturbo ha l’insufficienza renale, che

può portare alla morte. Il paziente

dovrà sottoporsi alla dialisi, oppure

potrà fare un trapianto.

Vocabolario:

Nefrite:

infiammazione dei

glomeruli, che fa

aumentare la

concentrazione di azoto

nel sangue e la

pressione sanguigna.

Calcoli:

concentrazione anomala

di Sali minerali

inorganici presente

lungo le vie di

eliminazione degli

escreti e dei secreti.

Coliche renali: dolori

violenti ed improvvisi

causati dai calcoli.

L’effetto diuretico dell’asparago

La pianta di asparago, fa bene ed è ricca di

proprietà curative, ha radice ed il

rizoma che sono considerati suscettibili

di favorire l’eliminazione renale di

acqua ed a dare questa proprietà

diuretica e depurativa all’asparago sono

i saponosidi.

Vocabolario:

Rizoma:

modificazione del

fusto con principale

funzione di riserva.

Asparagi selvatici

Asparagi da orto

La pelle

La nostra pelle Nei processi di escrezione, ha un ruolo importantissimo la cute (o anche

meglio conosciuta come pelle).

È l’organo più esteso del nostro corpo, infatti anche dove abbiamo delle

cavità (bocca, naso … ), la “pelle” continua a diffondersi come mucosa.

La pelle è un tessuto molto speciale, infatti possiede varie caratteristiche:

È elastica

Mantiene costante la temperatura del corpo

Si ripara da sola quando si rompe

Percepisce gli stimoli esterni

Impedisce ai corpi estranei di penetrare all’interno del corpo

La pelle è composta da tre strati: l’epidermide, il derma e l’ipoderma.

L’epidermide

L’epidermide è formata da molti strati di cellule sovrapposte.

Lo strato germinativo, il più profondo, è costituito da cellule

vive che si dividono continuamente.

Lo strato corneo, quello a contatto con l’ambiente esterno, è

formato da cellule morte ma molto resistenti perché

contengono “cheratina”, una proteina che rende la pelle

impermeabile all’acqua.

Lo strato granuloso

Lo strato spinoso

Lo strato basale

Il derma 1

Il derma è lo strato della pelle che si trova sotto l’epidermide,

al suo interno si trovano:

• Vasi sanguigni

• Nervi

• Ghiandole sudoripare

• Ghiandole sebacee

nervi

Il derma 2

La pelle è attraversata dai peli, che si trovano nei follicoli. Crescono a

partire da un bulbo pilifero, alla base del follicolo, dove arrivano le

terminazioni nervose e i vasi sanguigni.

Il bulbo è la sola parte viva del pelo; il suo stelo è costituito da cellule

morte, ricche di cheratina.

Nel follicolo spuntano le ghiandole sebacee, che producono il grasso

che rende flessibile il pelo.

Ogni pelo è collegato a un piccolo

muscolo erettore che lo fa raddrizzare.

L’ipoderma

L’ipoderma, che si trova sotto il derma, è formato da cellule

ricche di grasso e perciò è chiamato anche strato adiposo.

Il grasso funge da isolante e serve

come riserva di energia e fa da

sostegno alla pelle.

L’APPARATO

RESPIRATORIO

Com’è costituito

L’apparato respiratorio è formato dalle vie respiratorie e dai

polmoni.

Cavità nasali

Bocca

Faringe

Laringe

Trachea e

bronchi

Dal naso alla laringe

L’aria entra attraverso le narici, che sono due cavità esterne delle

cavità nasali, in queste l’aria si riscalda e viene filtrata dalla

mucosa nasale, costituita da molti peli e produce muco con cui

intrappola e uccide i batteri che cercano di infiltrarsi all’interno

del nostro organismo.

Le cavità nasali comunicano con un tubo chiamato faringe, dove

transitano sia alimenti sia aria che arriva nella laringe.

Dalla laringe ai polmoni

Dalla laringe l’aria passa nella trachea, un tubo lungo circa

10cm.

Le cellule delle pareti della trachea sono costituite da muco e

hanno ciglia, che intrappolano ed eliminano ogni organismo

estraneo.

Nella parte inferiore della trachea, si ramificano i due

bronchi, ciascuno dei quali entra nel polmone, dividendosi

bronchioli.

I polmoni si trovano sotto il diaframma, e protetti dai

muscoli intercostali.

Ogni bronchiolo termina con gli alveoli polmonari.

I polmoni sono avvolti da due membrane, le pleure, che

scorrono fra loro, grazie al liquido pleurico.

L’aria che entra ed esce dai polmoni

L’aria entra nel nostro organismo durante inspirazione ed

esce con l’espirazione: un atto respiratorio include

un’inspirazione, un’espirazione e una breve pausa tra le due.

La respirazione e lo scambio dei gas

Con l’inspirazione introduciamo nel nostro corpo:

78% d’azoto (N₂)

21% ossigeno (O₂)

0,03% diossido di carbonico (CO₂)

Nella parete degli alveoli e dei capillari sanguigni, che hanno

entrambi lo spessore di una sola cellula, avviene lo scambio

dei gas: con un processo chiamato diffusione.

La respirazione e la circolazione

sanguigna

Dopo il transito negli alveoli, il sangue è privo di anidride

carbonica e ricco di ossigeno.

Quando esso raggiunge le varie tessuti del corpo, l’ossigeno

passa dal sangue alle cellule.

Ai polmoni arriva dal cuore l’arteria polmonare, mentre dai

polmoni va al cuore la vena polmonare.

Nel sangue, O₂ e CO₂ sono trasportati dai globuli rossi,

ricchi di emoglobina.

La capacità polmonare

In un minuto completiamo circa 16 atti respiratori, ma sotto

sforzo se ne arriva fino 70.

La capacità polmonare è intorno ai 5 litri.

Con atti respiratori forzati si rischia di andare in

iperventilazione, e si introducono nel nostro corpo circa 3,5

litri di aria, la media è di 0,5.

Chi controlla la respirazione

La respirazione è un atto prevalentemente involontario,

sottoposto al controllo di cellule apposite alla base del

cervello: il centro respiratorio.

Queste cellule sono in diretto contatto con le arterie

carotidi, dove il sangue scorre da cuore al cervello.

L’APPARATO

CIRCOLATORIO

A che cosa serve l’apparato circolatorio

Molte sostanze devono essere continuamente trasferite da un

punto all’altro del nostro corpo:

Il glucosio deve raggiungere le cellule

L’ossigeno deve essere diffuso a tutte le cellule del nostro

corpo

Le sostanze di rifiuto devono essere trasportate ai reni ed

espulse sotto forma di urina

Gli ormoni devono essere trasportati agli organi su cui

agiscono

Per rendere possibili tutti questi trasferimenti, il nostro

organismo usa:

Il sangue

I vasi sanguigni, che fanno scorrere il sangue grazie al cuore

Vasodilatazione e vasocostrizione

Quando fa molto caldo, il flusso del sangue sotto la nostra

pelle aumenta e di conseguenza anche i vasi sanguigni.

Quando fa freddo, il flusso del sangue sotto la nostra pelle

diminuisce e di conseguenza i vasi sanguigni si restringono.

I vasi sanguigni

Per raggiungere tutte le cellule, il nostro organismo utilizza i

vasi sanguigni, all’interno dei quali scorre il sangue che

trasporta nutrimento e ossigeno.

I vasi sanguigni si dividono in:

Arterie

Vene

Capillari

Le arterie

Le arterie sono i vasi sanguigni che portano il sangue ricco di

ossigeno dal cuore alla periferia.

Man mano che si allontanano dal cuore le arterie si riducono

di diametro, diventando arteriole

Di solito si trovano in zone profonde del corpo, dove sono

più protette, fatta eccezione del collo, delle tempie e del

polso

Le vene

Le vene sono i vasi sanguigni che portano il sangue ricco di

anidride carbonica dalla periferia al cuore.

Le vene ascendenti, hanno sulle pareti interne delle valvole,

dette a coda di rondine, si aprono per far passare il sangue e

si richiudono subito dopo per evitare che torni indietro.

Anche le vene allungandosi si restringono e diventano

venule.

I capillari

I capillari arteriosi sono le

ultime diramazioni delle

arterie, mentre i capillari

venosi sono prime

diramazioni delle vene.

I capillari sono costituiti da

un solo strato di cellule, il

che facilita lo scambio dei

gas, tra il sangue e le cellule

del corpo.

Il sangue

Il sangue è formato da:

1. Plasma

2. Parte corpuscolata

Plasma Il plasma sanguigno è una componente del sangue. È il liquido

in cui sono sospese le cellule sanguigne. Il plasma contiene

proteine, nutrienti, prodotti del metabolismo, ormoni e

elettroliti inorganici.

Il plasma ha un colore giallo paglierino; È composto

principalmente da acqua (92%), proteine (8%) e sali minerali.

Serve come mezzo di trasporto per il glucosio, i lipidi, ormoni, i

prodotti del metabolismo, anidride carbonica ed ossigeno. La

capacità di trasporto dell'ossigeno è relativamente bassa

comparata a quella dell'emoglobina contenuta nei globuli rossi.

I globuli rossi

I globuli rossi (eritrociti) sono le cellule più abbondanti del

sangue(5milioni).

I globuli trasportano in tutto il corpo l’ossigeno e il diossido

di carbonio grazie all’emoglobina, una proteina contenente

ferro.

Sono cellule prive di nucleo e incapaci di riprodursi, sono

prodotti dal midollo spinale che riempie le cavità interne

delle ossa lunghe, vivono per circa 120 giorni e poi vengono

distrutti all’interno della milza o del fegato.

Globuli bianchi

I globuli bianchi (leucociti) hanno dimensione decisamente

più grandi degli eritrociti, per questo motivo sono i corpi

meno abbondanti nel sangue(8000).

Sono prodotti dal midollo osseo e dalla milza, nei linfonodi e

nel timo.

Essi si muovono con pseudopodi, in questo modo possono

raggiungere qualsiasi parte del corpo in cui è richiesto il loro

intervento.

Svolgono la difesa dell’organismo in due modi: si

concentrano nei tessuti, producono anticorpi.

Le piastrine

Le piastrine(trombociti) sono dei frammenti di cellule

prodotti dal midollo osseo (300.000 per mm³)

Le piastrine hanno l’importante funzione di bloccare le

emorragie, grazie ad esse, se la ferita è molto grande, il

sangue ha la possibilità di coagularsi, dando origine a una

massa che a contatto con l’aria si disidrata e forma la crosta,

di conseguenza si formano piccoli grumi che ostruiscono i

vasi sanguigni (trombi).

Infatti le piastrine contengono una sostanza che rende

possibile la trasformazione del fibrinogeno in fibrina.

Il cuore

Il sangue scorre nei vasi sanguigni grazie al cuore.

Nell’apparato circolatorio il cuore è il motore della

circolazione: contraendosi e dilatandosi funziona come una

pompa e dà al sangue la spinta necessaria per farlo scorrere in

tutto il corpo.

Gli atri e i ventricoli

Al suo interno, il cuore è diviso verticalmente da due setti.

Ciascuna metà è divisa in atri e ventricoli.

Dal cuore partono e arrivano i vasi sanguigni più grandi di tutto il nostro organismo.

All’atrio destro arrivano la vena cava superiore ed inferiore. Grazie all’arteria polmonare, il cuore convoglia il sangue da ossigenare ai polmoni.

Infine il sangue torna al cuore attraverso le quattro vene polmonari, che portano il sangue all’atrio sinistro, poi al ventricolo sinistro, e infine, tramite l’arteria aorta esce da cuore.

Vena coronaria.

Il ciclo cardiaco

Il ciclo cardiaco è costituito da due fasi:

Diastole ventricolare, la fase più lunga, durante il quale il

cuore si riempie di sangue

La sistole ventricolare, è la rapida espulsione sanguigna.

In seguito a queste due fasi il ciclo ricomincia.

La circolazione del sangue

Esistono due tipi di circolazione:

Grande circolazione che coinvolge il cuore e tutti gli organi

Piccola circolazione, che coinvolge il cuore e i polmoni.

Grande circolazione

Con la circolazione sistemica, il sangue va dal cuore agli

organi e poi ritorna al cuore.

Il sangue ricco di CO₂ si incanala nei capillari venosi, che poi

confluiscono nelle due grandi vene cave:

Superiore, raccoglie il sangue proveniente dalle braccia e

dalla testa

Inferiore, raccoglie il sangue proveniente dall’addome e dagli

arti inferiori.

Piccola circolazione

Con la circolazione polmonare il sangue è avviato dal cuore ai

polmoni e poi ritorna al cuore.

Nel suo complesso la circolazione del sangue nel corpo è

detta doppia e completa

Doppia perché il sangue passa due volte attraverso il cuore

Completa perché i due tipi di sangue non si mescolano mai.

L’APPARATO

RIPRODUTTORE

La riproduzione umana

Per far nascere un altro essere umano, si devono unire due

cellule speciali, specializzate in questo compito, prodotti

dall’apparato riproduttore:

Lo spermatozoo, o gamete maschile

L’ovulo, cellula uovo o gamete femminile

Ognuno fin dalla nascita ha gli organi

riproduttori, detti caratteri sessuali

primari. Essi però iniziano a

funzionare soltanto attorno agli 11-

15 anni, durante la pubertà.

A quest’età si sviluppano i caratteri

sessuali secondari.

Ovuli e spermatozoi

L’ovulo è una delle cellule più grandi del corpo umano, lo

spermatozoo, invece è una delle più piccole, è formato da:

Una testa

Un collo

Una coda

La fecondazione

Gli ovuli e gli spermatozoi sono prodotti dagli apparati

genitali, che contengono:

I. Ghiandole

II. Organi

III. Canali

Quando uno spermatozoo riesce a raggiungere una cellula

uovo, esso perde la coda, che a questo punto non serve

più, e penetra nel gamete femminile con la testa: è

avvenuta la fecondazione.

Le cellule sessuali hanno solamente

23 cromosomi

Tutte le cellule del nostro corpo nel nucleo hanno 46

cromosomi, costituiti da “gomitoli” di una lunghissima

materia organica: il DNA.

Sia lo spermatozoo che l’ovulo sono muniti di 23

cromosomi, una volta uniti, si crea lo zigote contenente 46

cromosomi.

La mitosi e la meiosi

Lo zigote da origine a tutte le cellule del nuovo organismo,

produce una copia dei suoi 46 cromosomi. Ogni cellula figlia si

duplicherà fino a formare tutte le cellule dell’embrione. Questo

processo è chiamato mitosi.

I gameti sono prodotti con un processo di divisione cellulare, la

meiosi, che avviene solo in alcune delle ovaie e dei testicoli.

L’apparato riproduttore maschile

Vescica

Pene

Testicolo

Glande

Scroto Tubi

seminiferi

Ano

Prostata

Intestino

retto

Uretra

Dotto

deferente

Vescicola

seminale

Il pene

Il pene è l’organo sessuale con cui gli spermatozoi sono

introdotti nell’apparato femminile: in questo modo possono

fecondare l’ovulo.

Il pene è formato da un tessuto spugnoso, ricco di vasi

sanguigni, dotati di speciali valvole.

Quando al suo interno passa sangue arterioso e si riduce il

flusso di sangue venoso, il pene si ingrossa e si irrigidisce:

questo fenomeno è detto erezione.

La parte terminale del pene è detto glande ed è rivestito dal

prepuzio.

L’apparato riproduttore femminile

All’interno dell’apparato genitale femminile può avvenire la

fecondazione e in tal caso l’embrione che si forma trova la

protezione e nutrimento fine alla nascita.

Il percorso degli spermatozoi

Lo spermatozoo può incontrare la cellula uovo soltanto nella

tuba.

Questo può avvenire dopo un rapporto sessuale, quando dello

sperma maschile è emesso nella vagina.

La natura ha sviluppato una serie di strategie biologiche per

rendere possibile la riproduzione:

I. Quando l’ovulo matura, si apre la via d’accesso all’utero

II. La prostata e la vagina producono liquidi che neutralizzano

l’acidità dell’ambiente uterino

III. Il liquido seminale stimola la muscolatura femminile a

contrarsi.

Il ciclo riproduttivo femminile

Gli ovuli continuano a maturare ogni 28 giorni, perciò nel

caso della donna si parla di ciclo riproduttivo o mestruale.

Dipende dall’intervento di quattro ormoni:

Gli estrogeni e il progesterone

Gli ormoni follicolo-stimolante e luteinizzante.

Grazie a questi ormoni avviene l’ovulazione.

La mestruazione

Se la fecondazione avviene, il corpo luteo si continua a

produrre progesterone e mantiene le condizioni ideali per la

sopravvivenza dell’embrione.

Se la fecondazione non avviene, il corpo luteo si riduce e

smette di produrre progesterone. L’ovulo dopo un paio di

giorni muore, vasi sanguigni ritornano alle loro dimensioni

normali e attraverso la vagina è espulso un po’ di sangue

insieme ai frammenti della mucosa uterina. Questo processo

è chiamato mestruazione, da mensis, mese.

Come si forma una nuova vita

La fecondazione avviene soltanto se, quando l’ovulo è nella

tuba, uno spermatozoo riesce a raggiungerlo e penetrare

attraverso i suoi rivestimenti.

Subito la membrana si irrigidisce, impedendo allo

spermatozoo di entrare.

La formazione dell’embrione Le cellule del corpo femminile hanno nel nucleo 46 cromosomi

che comprendono due cromosomi sessuali identici , chiamati

cromosomi X.

Nel nucleo cellulare dei maschi i due cromosomi sessuali sono

invece diseguali: uno è un cromosoma X e l’altro è chiamato

cromosoma Y.

Il sesso del bambino dipende dallo spermatozoo.

Questo processo continua e dopo qualche giorno si forma una

piccola pallina di cellule: l’embrione.

La gravidanza e la placenta

Quando l’embrione raggiunge l’utero, si trova una parete

spessa che la avvolge, lo nutre e lo protegge, questa fase è

detta annidamento.

Inizia così la gravidanza, il periodo di circa nove mesi che

porta alla nascita di un nuovo essere umano.

Le riserve di nutrienti sono state consumate dalla cellula

uovo, perciò serve una nuova fonte di cibo: la parete

dell’utero, che pian piano si trasforma in placenta.

L’embrione cresce all’interno di un sacco ammoniaco pieno

di liquido, che lo protegge dagli urti.

La nascita

Dopo circa 34-40 settimane dalla fecondazione la gravidanza

termina e avviene il parto, cioè la nascita del bambino.

Alcuni ormoni come l’ossitocina stimolano i muscoli

dell’utero a contrarsi e aiutano il bambino a uscire dal corpo

della madre.

Se si creano ostacoli che impediscono la nascita attraverso le

vie naturali, si deve ricorre al parto cesareo.

Le prime esperienze del bambino che

viene al mondo Il bimbo è sempre unito alla placenta materna attraverso il

cordone ombelicale. Alla nascita questo viene legato e tagliato,

tranne una parte che si staccherà da sola dopo alcuni giorni e

lascerà sull’addome del neonato una piccola cicatrice:

l’ombelico.

Il primo vagito ha la funzione di aprire i suoi bronchi e gonfiare i

polmoni, per dare inizio alla respirazione.

Subito dopo la nascita, le ghiandole mammarie producono un

liquido ricco di proteine e anticorpi utili al neonato: il colostro.

La pubertà

Tra gli 11 e i 18 anni, l’organismo cambia profondamente:

questa fase è chiamata pubertà o adolescenza, il periodo in

cui si raggiunge la maturità sessuale.

L’ipotalamo, la parte del cervello che controlla anche il

sistema endocrino, inizia a stimolare la ghiandola ipofisi.

Le ghiandole sessuali, iniziano allora a produrre gli ormoni

che fanno sviluppare i caratteri sessuali secondari.

La maturazione sessuale Sia nei maschi sia nelle femmine iniziano a crescere peli sul

pube e sotto le ascelle; altri cambiamenti sono diversi nei due sessi e accentuano le differenze tra il corpo maschile e femminile.

Nei maschi si ha spesso la pullulazione notturna, cioè l’emissione involontaria di sperma durante la notte.

L’ormone testosterone sviluppa caratteri sessuali secondari: si ingrossano le spalle e il torace, mentre sul viso crescono i primi peli.

Nelle ragazze vengono prodotti estrogeni dalle ovaie, si sviluppa il seno e si allargano i fianchi.

Volevo aggiungere soltanto una cosa …

- Oggi vi ho illustrato una piccola parte (0,01%) di quello che un futuro medico deve studiare, se ora mi ricordo tutta la presentazione, beh … questo perché sono appassionato, e anche se dovrò dedicare allo studio ¾ della mia vita so di potercela fare, perché ho buona forza di volontà.

Io non desidero fare soldi a palate svolgendo questo mestiere, intendo solo aiutare, curare e se è possibile anche salvare delle vite.

“Non si finisce mai di imparare”

Giacomo Saponello

FINE

grazie per

l’ascolto