Caverne, geni maligni e Grandi Fratelli: The Truman Show (P.Weir, 1998)
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Dai primati agli ominidi Tra i diversi mammiferi comparsi sulla Terra, vi erano i primati, a
cui appartenevano anche le scimmie.
Quando sulla Terra, le piogge iniziarono a diminuire, molte
foreste scomparvero lasciando posto a vaste distese di erbe alte
con cespugli e pochi alberi.
Alcuni primati continuarono a vivere nelle restando simili a
quelli che esistono oggi (scimmie antropomorfe), altri si
adattarono a vivere tra le erbe alte della savana, sviluppando più
avanzate caratteristiche: gli ominidi (5 milioni di anni fa).
Le caratteristiche degli ominidi
Gli ominidi avevano un cranio più grosso e un cervello più
sviluppato.
Avevano il pollice opponibile.
Cominciarono a muoversi adottando la posizione eretta.
Australopiteco
Il primo ominide camminava in posizione quasi eretta e si cibava prevalentemente di frutti, erbe e radici.
Aveva un cervello poco sviluppato, ma cominciò a utilizzare il pollice opponibile che gli consentiva di afferrare gli oggetti.
Viveva in piccoli gruppi e i principali resti furono ritrovati in Africa.
Homo habilis Anch’esso viveva in Africa
e si nutriva di piccoli animali.
Cominciò a scheggiare la pietra per costruire semplici strumenti.
Comunicava a gesti, trovava riparo nelle caverne o sugli alberi.
Il suo cervello era più sviluppato.
Homo erectus Più alto, robusto ed
intelligente dell’Homo habilis, andava a caccia anche di grossi animali, e utilizzava le loro pellicce per proteggersi dal freddo.
Scoprì il fuoco e imparò a conservarlo.
Cominciò a sviluppare la capacità di parlare
Homo sapiens Viveva in Africa, Asia ed
Europa.
Migliorò il linguaggio e la
capacità di costruire attrezzi e
armi con pietre e ossa lavorate
sempre più finemente.
Costruiva ripari.
In Germania visse un tipo
particolare di Homo sapiens:
l’uomo di Neanderthal, fu il
primo a prendersi cura dei
malati e a seppellire i morti.
Homo sapiens sapiens Viveva in tribù organizzate e si
diffuse non soltanto in Africa, Europa e Asia, ma anche in America e Australia.
Utilizzava ogni parte dell’animale catturato: la carne come cibo, la pelle e i denti per costruire abiti e attrezzi.
Faceva incisioni sulle pareti delle grotte dove si riparava
Costruiva tende e capanne.
Utilizzava un linguaggio completo per comunicare.
La nostra centrale di controllo
e le sue cellule
Il corpo umano funziona correttamente soltanto se tutti i suoi
diversi organi sono coordinati tra loro. Deve tenere conto in
ogni momento delle caratteristiche dell’ambiente in cui
viviamo.
A Questi compiti provvedono
Il sistema
nervoso Il sistema endocrino
Il sistema nervoso è costituito dal sistema nervoso centrale, che è formato dall’encefalo e dal
midollo spinale, e dal sistema nervoso periferico, cioè dall’insieme di tutti i nervi che raggiungono
ogni organo.
Il sistema nervoso
Il sistema nervoso è la centrale di controllo del nostro corpo.
Esso riceve gli stimoli dall’ambiente esterno e quelli prodotti
dall’organismo stesso.
Una volta raccolte queste informazioni, le elabora e produce
risposte adeguate, inviando istruzioni agli organi del corpo
per farli entrale in azione.
Sistema nervoso utilizza impulsi elettrici per ricevere gli stimoli
e per trasmettere i propri comandi.
Impulso
nervoso
Il sistema endocrino
Controlla attività prolungate nel tempo, come la crescita del
nostro corpo.
A questo scopo sfrutta speciali sostanze chimiche: gli ormoni,
che attraverso il sangue raggiungono lentamente gli organi
responsabili delle risposte.
Gli ormoni sono prodotti da organi chiamati ghiandole.
Il sistema nervoso e quello
endocrino agiscono in modo
coordinato, scambiandosi
continuamente informazioni.
I neuroni, le cellule nervose Il tessuto nervoso è fatto di neuroni, cellule particolari capaci di
comunicare tra loro mediante impulsi elettrici.
La parte del neurone che contiene il nucleo è il corpo cellulare; da qui si originano due diversi tipi di prolungamenti:
I dentriti, corti e ramificati, sono le vie attraverso cui il neurone riceve gli stimoli
L’assone, che è un singolo filamento molto lungo con cui il neurone invia gli impulsi ad altre cellule.
I neuroni formano una fitta rete in tutto il corpo e al loro interno gli impulsi elettrici viaggiano
sempre in una sola direzione.
L’assone può essere ricoperto da una guaina protettiva costituita dalla mielina, che funge da isolante
elettrico.
Gli assoni di molti neuroni formano fasci chiamati nervi o fibre nervose.
I collegamenti tra neuroni L’assone di ogni neurone termina con tanti rami sottili su
ciascuno dei quali c’è un piccolo rigonfiamento detto bottone
sinaptico.
Se il neurone viene stimolato, i bottoni sinaptici liberano
sostanze chimiche chiamate neurotrasmettitori.
Questo collegamento elettrico tra neuroni è chiamato sinapsi.
I diversi tipi di neuroni Le cellule nervose possono avere tre diverse funzioni:
I neuroni sensoriali, trasmettono al sistema nervoso gli
stimoli provenienti dall’esterno o da un organo interno
I neuroni di moto o motori, trasmettono impulsi elettrici dal
sistema nervoso a muscoli e ghiandole
I neuroni di associazione, collegano i neuroni sensoriali con
quelli di moto
Com’è costituito
Il sistema nervoso centrale è costituito:
I. Dall’encefalo, formato da
II. Dal midollo spinale, che è contenuto in un canale interno alla colonna vertebrale.
Sono rivestiti da tre membrane sovrapposte, le
menengi.
cervelletto
cervello
midollo
L’encefalo
Se possiamo respirare spontaneamente, sognare, ricordare e
compiere tante altre azioni complesse, è perché il nostro
organismo ha un centro di controllo estremamente efficace:
l’encefalo.
Con il suo chilo ½ scarso di peso, l’encefalo analizza le
informazioni provenienti da tutto il corpo, consentendoci di
pensare e registrare le esperienze.
Il cervello
Il cervello è diviso da un solco nei due emisferi destro e sinistro,
ciascun emisfero è percorso da pieghe e rilievi chiamati
circonvulazioni cerebrali.
Sotto il solco c’è un insieme di fibre nervose, il corpo calloso, che
collega tra loro i due emisferi.
Sostanza grigia
solco
Sostanza
bianca
Corpo
calloso cervelletto
La corteccia cerebrale
Il cervello è suddiviso per convenzione in grandi regioni
chiamati lobi cerebrali.
Nella corteccia esterna dei vari lobi cerebrali ci sono aree
specializzate in determinate funzioni
Aree sensoriali
Aree associative
Aree motorie
La memoria La capacità del cervello di immagazzinare le informazioni è
meravigliosa e misteriosa: gli scienziati non sono ancora
riusciti a capire in che modo essa funzioni.
Sicuramente esistono due tipi di memoria:
La memoria a breve termine
La memoria a lungo termine
La sostanza bianca La sostanza bianca controlla ed elabora gli stimoli provenienti
dall’interno del corpo, grazie a due importanti gruppi di neuroni che formano le aree chiamate
o Talamo
o Ipotalamo
Quest’ultimo collega il sistema nervoso con quello endocrino, controllando la produzione di ormoni da parte della ghiandola ipofisi.
Il cervelletto
Il cervelletto si trova dietro e sotto il cervello e ha anch’esso
due emisferi:
Controlla i movimenti volontari, rendendoli precisi
Mantiene il tono muscolare
Il cervelletto è l’organo che ci permette di mantenere
l’equilibrio e di coordinare i movimenti.
cervelletto
Il midollo allungato
Sotto il cervelletto c’è il midollo allungato, detto anche bulbo.
Esso collega l’encefalo al midollo spinale e contiene importanti
centri nervosi che regolano l’attività cardiaca e respiratoria.
Nel midollo allungato le fibre nervose provenienti dalla parte
sinistra del cervello sono convogliate nella parte destra del
midollo spinale, e viceversa.
Per questa ragione l’emisfero destro del cervello controlla la parte
sinistra del corpo, e viceversa.
Il midollo spinale
Il midollo allungato si prolunga verso il basso diventando il midollo spinale, un cordone lungo circa 50cm che collega l’encefalo al sistema nervoso periferico.
Il midollo spinale è contenuto nel canale formato dalla sovrapposizione dei fori posteriori delle vertebre.
Nella sezione la sostanza grigia ha la forma di una X:
Nella parte dorsale (corna posteriori),
arrivano i neuroni sensoriali
Nella parte centrale questi si collegano
ai neuroni di associazione e a quelli di moto.
Il midollo spinale trasmette i comandi provenienti dall’encefalo e diretti ai muscoli e alle ghiandole.
I riflessi spinali
Queste reazioni rapidissime sono esempi di riflessi spinali, così
chiamati perchè lo stimolo e la risposta sono elaborati
soltanto dal midollo spinale, senza passare per l’encefalo.
Com’è costituito
Il sistema nervoso periferico è formato dai nervi che collegano
il sistema nervoso centrale a tutti gli organi del corpo.
Gli assoni delle singole fibre nervose sono riuniti in fasci isolati
da guaine di tessuto connettivo; ogni nervo è formato
dall’insieme di parecchi fasci di questo tipo.
Il sistema nervoso periferico si può dividere in due parti:
Somatico o volontario
Autonomo o vegetativo
Il sistema nervoso volontario
Il sistema nervoso somatico o volontario è costituito da:
12 paia di nervi cranici, che dall’encefalo raggiungono la
testa
31 paia di nervi spinali che escono dai lati del midollo
spinale, attraverso i fori laterali presenti tra le vertebre, e
raggiungono tutte le parti del corpo.
Nervi cranici e nervi spinali I nervi cranici sono: I nervi spinali sono:
I. Olfattivo I. 8 cervicali
II. Ottico II. 12 toracici
III. Oculomotore III. 5 lombari
IV. Trocleare IV. 5 sacrali
V. Trigemino V. 3 coccigei
VI. Abducente
VII. Faciale
VIII. Vestibolococleare
IX. Glossofaringeo
X. Vago
XI. Accessorio Craniale
XII. Ipoglosso
Il sistema nervoso autonomo
Il sistema nervoso autonomo o vegetativo è invece formato da
una serie di rigonfiamenti costituiti da gruppi di neuroni (i
gangli) collegati tra loro da fibre nervose. I nervi di un fascio
(detto simpatico) stimolano l’attività di un organo, mentre
quelli dell’altro (parasimpatico) la rallentano o la bloccano.
Com’è costituito
Le ghiandole endocrine, sono a stretto contatto con una fitta
rete di capillari e producono sostanze chimiche, gli ormoni,
che sono presenti nel sangue.
Le ghiandole endocrine sono diverse dalle ghiandole esocrine.
Gli ormoni hanno
il ruolo di
“messaggeri
chimici”.
Il collegamento tra sistema nervoso ed
endocrino
La produzione degli ormoni è regolata dal cervello attraverso
l’ipotalamo: un fascio di nervi lo unisce alla ghiandola ipofisi.
Su comando dell’ipotalamo, l’ipofisi
produce speciali ormoni che vanno a
stimolare un’altra ghiandola
endocrina, questa, di conseguenza,
produce i propri ormoni e li libera
nel sangue.
L’azione dei ormoni
Alcuni ormoni sono prodotti durante tutta la nostra vita, come
l’adrenalina che ci aiuta a reagire alle situazioni di pericolo.
Altri vengono prodotti soltanto in determinati periodi:
La prolattina
L’insulina
Il glucagone
La predominanza di sintomi di distrazione/disattenzione può includere
l'essere facilmente distratti, perdere i dettagli, dimenticare le cose, e spesso passare da un'attività all'altra
l'avere difficoltà a concentrarsi su una cosa
l'essere annoiato con un compito, dopo pochi minuti, a meno che si stia facendo qualcosa di divertente
l'avere difficoltà a focalizzare l'attenzione sull'organizzazione e completamento di un compito o nell'imparare qualcosa di nuovo
l'avere difficoltà a completare o svolgere compiti a casa, spesso perdendo le cose (per esempio, matite, compiti) necessarie per completare le attività
non sembra ascoltare quando gli si parla
sognare ad occhi aperti, facilmente andare in confusione e muoversi lentamente
l'avere difficoltà di elaborazione delle informazioni con la stessa rapidità e precisione degli altri
difficoltà a seguire le istruzioni.
Il ju-jitsu
Il ju-jitsu è un’arte marziale che sfrutta i punti vulnerabili del
nostro organismo.
Alcuni esempi:
1. Arterie polmonari del polso
2. Tendine dell’avambraccio
3. Tendine sopra il gomito
4. Nuca
5. Parte concava sotto il lobo dell’orecchio
A che cosa servono e come sono
fatte le ossa
Le ossa del nostro corpo
costituiscono lo scheletro,
una struttura che sostiene il
corpo, ne mantiene la
forma e protegge gli organi
interni più delicati
Lo scheletro è formato da
molte ossa collegate tra loro
da articolazioni.
Il cuore
Il cervello
La scapola
L’osso in sezione
Le ossa contengono tessuto vivo, che si rinnova
continuamente.
Osso compatto
Membrana
Osso
spugnoso
Midollo
Il tessuto delle ossa
Le cellule del tessuto osseo sono
immerse in una sostanza dura
chiamata sostanza
fondamentale. Questa sostanza è
formata da due componenti
Organica:
osseina
Inorganica: i
Sali minerali
Elastico
Resistente
solido
compatto
Nel tessuto osseo compatto le cellule formano strati
concentrici.
Ogni cilindro viene chiamato osteone, al suo centro passano
Gli osteoni formano il tessuto osseo compatto.
Nel tessuto osseo spugnoso le cellule e la sostanza
fondamentale formano invece una rete tridimensionale molto
meno densa e piena di cavità.
Nervi Vasi
sanguigni
Il calcio
Le cellule delle ossa sono impegnate a demolire e ricostruire il
tessuto osseo.
Grazie a questa attività
Le ossa sono la banca
del calcio per
l’intero organismo.
Il calcio può
essere assorbito
grazie al latte e i
suoi derivati
La cartilagine
La cartilagine è un tessuto molto più elastico e ricco d’acqua
rispetto al tessuto osseo. La cartilagine ricopre molte parti
del corpo, soprattutto le estremità delle ossa nelle
articolazioni.
Cartilagine
Le sue cellule
sono immerse nel
collagene, una
sostanza formata
da proteine.
Come crescono le ossa
Lo scheletro dei neonati è in gran parte costituito da un tessuto
molto elastico, simile alla cartilagine.
Processo di ossificazione
LE OSSA DEL NOSTRO CORPO
Il nostro scheletro è costituito da circa 200 ossa, che in base al
loro aspetto si possono suddividere in tre classi:
Ossa lunghe
Ossa corte
Ossa piatte
Irregolari
La testa
Lo scheletro della testa (o teschio)
comprende il cranio, formato da
ossa piatte saldate insieme a
racchiudere il cervello, e la
faccia, anch’essa formata da ossa
piatte. Le ossa del capo sono
tutte fisse ad eccezione della
mandibola.
Il tronco
Lo scheletro del tronco comprende
La colonna vertebrale
Gabbia toracica
Le prime 24 ossa corte e forate disposte una sull’altra a formare
un canale che racchiude il midollo spinale.
Al fondo della colonna vertebrale si trovano 5 vertebre fuse con
l’osso sacro.
Gli arti
Le braccia e le mani vengono dette
Arti superiori:
• Braccio
• Avambraccio
• Mano
Arti inferiori:
• Coscia
• Gamba
• Piede
Come funzionano le nostre
articolazioni
La possibilità di completare azioni di movimento è data dalle
articolazioni, collegamenti tra le ossa.
Il nostro organismo è dotato di articolazioni
Fisse o immobili
Semimobili
Mobili o sinoviali
I denti
Sono fissi sulle mascelle, superiore ed inferiore (mandibola).
Denti da latte: 20
Denti di un adulto: 32
I denti sono costituiti da I denti si dividono in
A che cosa servono e come sono fatti i
muscoli
I muscoli del nostro organismo sono:
Rendono possibili i movimenti grazie alla contrazione
Proteggono le ossa e gli organi interni
Danno forma e dimensione al corpo
Liberano calore quando si contraggono
Si dividono in
o Volontari
o Involontari
Muscoli volontari
I muscoli volontari si contraggono solo quando lo decidiamo
noi
Il movimento è controllato dal sistema nervoso centrale
A volte possono contrarsi in modo automatico, in questo caso
si parla di riflessi
Il tessuto del muscolo striato viene chiamato striato, infatti è
costituito da fasce chiare alternate a più scure.
I MUSCOLI VOLONTARI STRIATI SI CONTRAGGONO
VELOCEMENTE E SVILUPPANO UNA GRANDE POTENZA
• I muscoli volontari che muovono le ossa vengono detti
scheletrici, mentre quelli che fanno muovere la pelle sono i
pellicciai
Muscoli involontari
• Alcuni muscoli componenti il nostro organismo, contraendosi in
maniera involontaria,vengono detti involontari.
• Si tratta di muscoli viscerali, che comprendono i muscoli della
parete dello stomaco e dell’intestino, e quelli dei vasi sanguigni.
• Questi muscoli sono comandati dal sistema nervoso autonomo.
Sono detti muscoli lisci, che si contraggono e si rilassano in modo
lento e regolare.
Il cuore
Il cuore è un tipo particolare di muscolo, infatti il suo tessuto è
striato.
Questo da al muscolo cardiaco la robustezza e la resistenza
necessaria per pompare il sangue, senza interruzioni, per tutto il
corso della vita.
Come sono fatti i muscoli
I muscoli scheletrico sono avvolti da una guaina di
rivestimento e costituiti da una parte centrale rossa: capo o
ventre, che normalmente si inserisce tra i tendini.
I muscoli del nostro corpo
Nel nostro corpo ci sono più di 600 muscoli.
I nomi dei muscoli possono dipendere:
Dal numero di capi muscolari (bicipite, tricipite)
Dalla forma del muscolo (due trapezi)
Dalla posizione del muscolo (gran pettorale)
La testa
I muscoli della testa vengono detti mimici, tra i quali gli
orbicolari.
Ai lati della bocca ci sono i muscoli masticatori, i più
importanti sono i masseteri.
Sul collo i muscoli più evidenti sono gli
sternocleidomastoidei.
Il tronco
Tra i muscoli che uniscono il tronco alle braccia c’è il
deltoide, chiamato in questo modo perché se visto di lato ha
la forma della lettera greca Δ (delta D).
Sempre nel tronco c’è il diaframma, il muscolo più
importante dell’apparato respiratorio.
I muscoli addominali (il retto dell’addome) creano una
parete muscolare robusta ed elastica.
Tra i muscoli che congiungono il tronco alle gambe c’è il
grande gluteo, che costituisce le natiche.
Gli arti Negli arti abbiamo muscoli molto lunghi (bicipite, tricipite)
I muscoli più importanti sono:
Quadricipite
Sartorio
Gracile
Bicipite femorale
Semitendinoso
Gemelli
Tendine di Achille
Peronei
Tibiale
Come si contraggono i muscoli?
Ogni muscolo è composto da speciali cellule chiamate fibre,
riunite in fasci. Ognuna di queste fibre è costituita da tante
miofibrille, formate da lunghe catene di proteine, actina e
miosina.
La contrazione del muscolo avviene quando le molecole di
actina scorrono su quelle di miosina.
Chi fornisce l’energia per la
contrazione dei muscoli?
Per il movimento del muscolo ci sono dei vasi sanguigni che
arrivano anche nella parte più remota del nostro apparato.
I vasi portano al muscolo il glucosio e l’ossigeno.
Quando i muscoli bruciano questi due fattori, producendo
anidride carbonica, si ha la. contrazione aerobica.
Quando corriamo il nostro corpo consuma una grande
quantità di ossigeno e di conseguenza il glucosio si trasforma
in acido lattico, liberando energia, questa è la contrazione
anaerobica.
I crampi
Quando l’acido lattico si accumula nel muscolo, lo affatica e
ne impedisce il movimento, questi sono i famosi e dolorosi
crampi muscolari, che cessano soltanto quando il muscolo è a
riposo.
Quando si è ben allenati i muscoli sono meno soggetti a
questo tipo di dolore.
La termoregolazione
Il muscolo è una macchina poco efficiente, perché disperde
sotto forma di calore la maggior parte dell’energia ottenuta
bruciando il glucosio.
Grazie ad essa possiamo mantenere la nostra temperatura
corporea a circa 37°.
I movimenti resi possibili dai muscoli
Grazie al movimento dei muscoli possiamo svolgere molte
funzioni, le principali sono tre:
La flessione, il movimento opposto è l’estensione.
L’abduzione, il movimento opposto è l’adduzione.
La rotazione.
I muscoli lavorarono in coppia
Ogni muscolo è collegato ad almeno due ossa, e quando si
accorcia le muovere una rispetto all’altra.
I muscoli sono contrattili, possono accorciarsi sotto lo stimolo del
sistema nervoso.
Ma sono anche elastici, cioè quando lo stimolo cessa di agire,
riacquistando la forma iniziale.
Il tono muscolare
Alcuni muscoli, come quelli che sostengono lo scheletro,
sono in continua tensione, grazie ad essa mantengono il loro
tono muscolare.
Permette al corpo di stare retto e rispondere agli stimoli in
modo molto rapido.
Quando un arto è ingessato, questo perde molto rapidamente
il suo tono muscolare.
La nutrizione, il metabolismo e la
digestione
La nutrizione è composta da 6 fasi:
Assunzione del
cibo Digestione
Assorbimento
Espulsione delle feci
Distribuzione
Assimilazione
La digestione e l’apparato La digestione avviene nell’apparato digerente, un laboratorio
costituito da un lungo tubo, suddiviso in:
Bocca
Faringe
Stomaco
Intestino tenue
Intestino crasso
Queste parti sono collegate tra loro tramite le valvole muscolari:
Cardias
Piloro
Valvola ileocecale
Il nostro apparato digerente
ORA INIZIEREMO A SEGUIRE PASSO PER PASSO IL
CAMMINO PERCORSO DAGLI ALIMENTINEL NOSTRO
CORPO, DURANTE LE VARIE FASI DELLA
DIGESTIONE.
La bocca: inizia la digestione
La bocca è la cavità attraverso cui introduciamo il cibo nel nostro organismo.
Delimitata dalle labbra,
dal palato e
dalla lingua, un organo muscolare che sposta il cibo e lo mette a contatto con la saliva, prodotta dalle ghiandole salivari.
I denti inseriti sulla mascella e sulla
mandibola, frantumano il cibo.
La saliva contiene una sostanza chimica chiamata ptialina, che
spezza le molecole di amido e le trasforma in disaccaridi.
Il cibo frantumato è pronto per passare alla faringe, e viene
chiamato bolo alimentare.
La faringe e l’esofago: il cibo è in
transito verso lo stomaco
La faringe fa parte di due apparati, quello digerente e
respiratorio, infatti in questo tubo passano sia il cibo sia l’aria
che respiriamo.
La faringe comunica con l’esofago e con la trachea.
Qui l’ingresso del cibo è impedito da
una piccola pieghetta di cartilagine,
chiamata epiglottide.
Lo stomaco: il cibo si accumula e
diventa liquido
Attraverso la valvola chiamata cardias, il cibo entra nello stomaco, un organo a forma di sacca che si trova sotto il diaframma.
Lo stomaco svolge molte funzioni: è un contenitore di cibo, un rimescolatore, uno sterilizzatore e un organo digerente. Il bolo alimentare è sottoposto sia all’azione meccanica delle pareti dello stomaco, rivestite da mucosa, sia all’azione chimica del succo gastrico, un liquido acido composto da:
Pepsina
Chimosina
Lipasi gastrica
Gli alimenti stanno nello stomaco per circa 4 ore, gli
zuccheri sono digeriti rapidamente, i lipidi più lentamente.
La sensazione di sazietà che proviamo è dovuta alla chiusura
del cardias, quando lo stomaco è pieno.
Il bolo ora è detto chimo, e attraverso la valvola muscolare
chiamata piloro, può entrare nell’intestino.
Nell’intestino
L’intestino è un tubo lungo
circa 10 metri, ripiegato su se
stesso più volte a occupare
quasi tutta la cavità
addominale.
È formato da intestino
Tenue
Crasso
L’intestino tenue
L’intestino tenue è un tubo lungo dai 6 agli 8 metri, con un
diametro di circa 2 cm, costituito da
• Duodeno
• Digiuno
• Ileo
Il chimo è spinto in avanti dal fenomeno chiamato peristalsi.
Nel duodeno, il tratto più breve dell’intestino tenue, sboccano i
dotti del fegato e del pancreas, che producono la bile e il
succo pancreatico.
duodenocefalopancreasectomia
Il fegato
È la ghiandola più grande del corpo umano: pesa circa 1,5kg,
si trova sotto il diaframma, a destra.
Produce continuamente la bile, un liquido amaro e
verdognolo che viene immagazzinato all’interno della
cistifellea; durante la digestione è riversata nel dotto
coledoco.
La bile contiene i Sali biliari, che emulsionano i lipidi.
Il pancreas
Il pancreas è una ghiandola allungata posta sotto il
diaframma, sulla sinistra.
Produca ogni circa 2l di succo pancreatico, un liquido basico
che neutralizza l’acidità del succo gastrico e permette
l’azione di diversi enzimi:
La tripsina conclude la digestione iniziata dalla pepsina
L’amilasi pancreatica prosegue la digestione dell’amido
iniziata nella bocca con la saliva
La lipasi pancreatica spezzai lipidi in glicerolo e acidi grassi.
Dopo il digiuno e l’ileo …
A valle del duodeno, il digiuno e l’ileo hanno nelle loro
pareti molte ghiandole, che producono il succo enterico.
A questo il cibo è completamente digerito, ed è chiamato
chilo, contenente sostanze che il nostro organismo può
assorbire: aminoacidi, glicerolo, acidi grassi e glucosio.
Inizia l’assorbimento
L’assorbimento delle sostanze semplici inizia nel digiuno.
Nella parete di questo tratto di intestino, ci sono molte
pieghe e milioni di piccole sporgenze chiamate villi
intestinali, lunghi circa 1 mm, costituiti da cellule che a loro
volta sono formati da altre piccole sporgenze: i microvilli.
Ogni villo contiene un capillare del sistema linfatico (detto
vaso chilifero) avvolto da capillari sanguigni, ed è grazie a
questi vasi che le sostanze nutritive vengono assorbite, questo
processo viene chiamato assimilazione.
Mentre il materiale che non viene assimilato si dirige verso la
valvola ileocecale.
L’intestino crasso
L’intestino crasso è lungo circa 2m, ha un diametro di 6cm,
ed è diviso in cieco, colon e retto.
Il cieco è stato soprannominato in questo modo perché è una
corta struttura a fondo cieco, l’appendice.
Segue poi il colon, che nel suo percorso è chiamato
ascendente, traverso e discendente.
Tutto ciò che rimane, passa al retto ed espulso sotto forma di
feci dall’ano.
Le sostanze di rifiuto e l’escrezione
Le cellule si procurano l’energia necessaria per le funzioni vitali
demolendo attraverso la respirazione cellulare non soltanto gli
zuccheri, ma anche grassi e proteine.
La respirazione produce
Sostanze
di rifiuto Sostanze
preziose
L’acqua è un componente fondamentale per
la nostra sopravvivenza, infatti bisogna
sempre mantenere l’equilibrio idrico
I rifiuti azotati
Quando la respirazione cellulare usa come “combustibile” le
Proteine, si producono sostanze di scarto
L’ammoniaca
(NH3)
Un composto
inorganico tossico
Trasformata in
Acido urico
urea
Questi sono i rifiuti azotati
Gli organi escretori Il nostro corpo deve allontanare anche
Il processo con cui il nostro corpo elimina questi rifiuti si chiama
Escrezione, e vi partecipano vari organi:
La pelle
Il fegato
I polmoni
L’intestino
I sali minerali
in eccesso
Le sostanze che l’intestino
non può assorbire
A questa depurazione ci pensa l’apparato urinario: esso filtra il
sangue trattenendo i rifiuti azotati, che poi allontana sotto forma di
urina
Com’è fatto l’apparato urinario
Le parti principali che costituiscono l’apparato sono:
I reni
L’urina
Le vie urinarie
Gli ureteri
La vescica
L’uretra
I reni Se si esamina un rene in sezione si possono
distinguere quattro parti:
Zona
midollare
Zona
corticale
Piramide di
Malpighi
Bacinetto
renale
Arteria
renale
Vena
renale
I reni si trovano
appena sopra i
fianchi
(Marcello Malpighi)
Marcello Malpighi nacque a Crevalcore il 10 marzo 1628, e
morì il 29 novembre 1694.
Nel gennaio del 1646, si iscrisse allo Studium di Bologna, dove
studiò la grammatica, la retorica e naturalmente il latino.
Studiò
La respirazione
Il fegato
La circolazione sanguigna
Il gusto
il tatto
Il cervello
I follicoli
I reni
La secrezione
I globuli rossi
L’urina
L’urina è il prodotto finale dell’ escrezione
del rene, attraverso la quale vengono
eliminate le scorie dannose (prodotti
metabolici), contenute nel sangue.
L’urina è composta da acqua
azoto
ammoniaca
Acido cloridrico
potassio
calcio
magnesio
sodio
Cloruro di sodio
Le vie urinarie
Le vie urinarie sono tutti i dotti che compongono l’apparato
urinario.
Fanno parte di queste:
l’uretere
la vescica
l’uretra
L’uretere
In uscita dal rene il bacinetto renale si restringe e diventa un
piccolo canale muscolare, l’uretere, che termina in un sacco
muscolare, detto vescica.
Gli ureteri sono due
e sboccano nella
vescica
La vescica
L’uretere termina in un sacco muscolare,
detto vescica. La vescica serve come
deposito per l’urina: quando ne contiene
circa ¼ di litro avvertiamo lo stimolo a
urinare, cioè espellere l’urina tramite il
sottile tubicino chiamato uretra.
uretere
vescica
uretra
L’uretra
L’uretra è un piccolo tubicino dove viene espulsa l’urina.
L’uretra è collegata alla vescica, che rilascia il liquido.
vescica
uretra
Strato di pelle
Come funziona l’apparato escretore
I reni lavorano in continuazione, giorno e notte, per eliminare i
rifiuti azotati dal sangue con i due processi chiamati
Filtrazione
Riassorbimento
che hanno luogo all’interno dei nefroni
filtrazione riassorbimento
I nefroni
Ogni rene contiene tantissimi nefroni, che sono formati
da:
Capsula di Bowman
glomerulo
Arteria con sangue da
purificare
Vena con sangue purificato
Canale
collettore
dell’urina
Va al bacinetto renale
Tubolo renale
Vocabolario:
Bacinetto renale:
piccola cavità
imbutiforme del rene
che raccoiglie l’urina
convogliandola verso
l’uretere
La filtrazione
Dalle sue pareti, il fitto intreccio dei capillari arteriosi filtra un
liquido che contiene le molecole più piccole presenti nel
sangue.
Queste molecole sono
L’acqua glucosio
L’urea Alcuni Sali
minerali
Il riassorbimento 1
Il tubolo renale, nel suo tortuoso percorso, passa
attraverso la rete dei capillari arteriosi usciti dal
glomerulo. Questi diventano prima capillari
venosi e poi venule che confluiscono nella vena
renale. Lungo il percorso, alcune sostanze
contenute nel sangue vengono assorbite, questo
processo viene chiamato riassorbimento.
Il riassorbimento 2
Il liquido che il corpo espelle come sostanza di rifiuto viene
chiamato urina,
Che è composta da
I canali collettori convogliano l’urina nel bacinetto renale e da
qui, attraverso gli ureteri, la portano nella vescica.
95% d’acqua
5% da rifiuti azotati Sali minerali
Il ruolo regolatorio dei reni
I nostri reni producono ogni giorno da 1,2 a 2 litri di urina,
depurando tra i 120 e i 200 litri di sangue.
Attraverso i processi di filtrazione e riassorbimento, i reni
svolgono tre funzioni importanti:
Regolano l’equilibrio idrico
Regolano l’equilibrio salino
Regolano l’equilibrio chimico
Le malattie renali
L’apparato escretore può essere
danneggiato da varie malattie, come la
nefrite, i calcoli, le coliche renali.
Se i reni non funzionano, l’organismo
viene intossicato, chi soffre di questo
disturbo ha l’insufficienza renale, che
può portare alla morte. Il paziente
dovrà sottoporsi alla dialisi, oppure
potrà fare un trapianto.
Vocabolario:
Nefrite:
infiammazione dei
glomeruli, che fa
aumentare la
concentrazione di azoto
nel sangue e la
pressione sanguigna.
Calcoli:
concentrazione anomala
di Sali minerali
inorganici presente
lungo le vie di
eliminazione degli
escreti e dei secreti.
Coliche renali: dolori
violenti ed improvvisi
causati dai calcoli.
L’effetto diuretico dell’asparago
La pianta di asparago, fa bene ed è ricca di
proprietà curative, ha radice ed il
rizoma che sono considerati suscettibili
di favorire l’eliminazione renale di
acqua ed a dare questa proprietà
diuretica e depurativa all’asparago sono
i saponosidi.
Vocabolario:
Rizoma:
modificazione del
fusto con principale
funzione di riserva.
Asparagi selvatici
Asparagi da orto
La nostra pelle Nei processi di escrezione, ha un ruolo importantissimo la cute (o anche
meglio conosciuta come pelle).
È l’organo più esteso del nostro corpo, infatti anche dove abbiamo delle
cavità (bocca, naso … ), la “pelle” continua a diffondersi come mucosa.
La pelle è un tessuto molto speciale, infatti possiede varie caratteristiche:
È elastica
Mantiene costante la temperatura del corpo
Si ripara da sola quando si rompe
Percepisce gli stimoli esterni
Impedisce ai corpi estranei di penetrare all’interno del corpo
La pelle è composta da tre strati: l’epidermide, il derma e l’ipoderma.
L’epidermide
L’epidermide è formata da molti strati di cellule sovrapposte.
Lo strato germinativo, il più profondo, è costituito da cellule
vive che si dividono continuamente.
Lo strato corneo, quello a contatto con l’ambiente esterno, è
formato da cellule morte ma molto resistenti perché
contengono “cheratina”, una proteina che rende la pelle
impermeabile all’acqua.
Lo strato granuloso
Lo strato spinoso
Lo strato basale
Il derma 1
Il derma è lo strato della pelle che si trova sotto l’epidermide,
al suo interno si trovano:
• Vasi sanguigni
• Nervi
• Ghiandole sudoripare
• Ghiandole sebacee
nervi
Il derma 2
La pelle è attraversata dai peli, che si trovano nei follicoli. Crescono a
partire da un bulbo pilifero, alla base del follicolo, dove arrivano le
terminazioni nervose e i vasi sanguigni.
Il bulbo è la sola parte viva del pelo; il suo stelo è costituito da cellule
morte, ricche di cheratina.
Nel follicolo spuntano le ghiandole sebacee, che producono il grasso
che rende flessibile il pelo.
Ogni pelo è collegato a un piccolo
muscolo erettore che lo fa raddrizzare.
L’ipoderma
L’ipoderma, che si trova sotto il derma, è formato da cellule
ricche di grasso e perciò è chiamato anche strato adiposo.
Il grasso funge da isolante e serve
come riserva di energia e fa da
sostegno alla pelle.
Com’è costituito
L’apparato respiratorio è formato dalle vie respiratorie e dai
polmoni.
Cavità nasali
Bocca
Faringe
Laringe
Trachea e
bronchi
Dal naso alla laringe
L’aria entra attraverso le narici, che sono due cavità esterne delle
cavità nasali, in queste l’aria si riscalda e viene filtrata dalla
mucosa nasale, costituita da molti peli e produce muco con cui
intrappola e uccide i batteri che cercano di infiltrarsi all’interno
del nostro organismo.
Le cavità nasali comunicano con un tubo chiamato faringe, dove
transitano sia alimenti sia aria che arriva nella laringe.
Dalla laringe ai polmoni
Dalla laringe l’aria passa nella trachea, un tubo lungo circa
10cm.
Le cellule delle pareti della trachea sono costituite da muco e
hanno ciglia, che intrappolano ed eliminano ogni organismo
estraneo.
Nella parte inferiore della trachea, si ramificano i due
bronchi, ciascuno dei quali entra nel polmone, dividendosi
bronchioli.
I polmoni si trovano sotto il diaframma, e protetti dai
muscoli intercostali.
Ogni bronchiolo termina con gli alveoli polmonari.
I polmoni sono avvolti da due membrane, le pleure, che
scorrono fra loro, grazie al liquido pleurico.
L’aria che entra ed esce dai polmoni
L’aria entra nel nostro organismo durante inspirazione ed
esce con l’espirazione: un atto respiratorio include
un’inspirazione, un’espirazione e una breve pausa tra le due.
La respirazione e lo scambio dei gas
Con l’inspirazione introduciamo nel nostro corpo:
78% d’azoto (N₂)
21% ossigeno (O₂)
0,03% diossido di carbonico (CO₂)
Nella parete degli alveoli e dei capillari sanguigni, che hanno
entrambi lo spessore di una sola cellula, avviene lo scambio
dei gas: con un processo chiamato diffusione.
La respirazione e la circolazione
sanguigna
Dopo il transito negli alveoli, il sangue è privo di anidride
carbonica e ricco di ossigeno.
Quando esso raggiunge le varie tessuti del corpo, l’ossigeno
passa dal sangue alle cellule.
Ai polmoni arriva dal cuore l’arteria polmonare, mentre dai
polmoni va al cuore la vena polmonare.
Nel sangue, O₂ e CO₂ sono trasportati dai globuli rossi,
ricchi di emoglobina.
La capacità polmonare
In un minuto completiamo circa 16 atti respiratori, ma sotto
sforzo se ne arriva fino 70.
La capacità polmonare è intorno ai 5 litri.
Con atti respiratori forzati si rischia di andare in
iperventilazione, e si introducono nel nostro corpo circa 3,5
litri di aria, la media è di 0,5.
Chi controlla la respirazione
La respirazione è un atto prevalentemente involontario,
sottoposto al controllo di cellule apposite alla base del
cervello: il centro respiratorio.
Queste cellule sono in diretto contatto con le arterie
carotidi, dove il sangue scorre da cuore al cervello.
A che cosa serve l’apparato circolatorio
Molte sostanze devono essere continuamente trasferite da un
punto all’altro del nostro corpo:
Il glucosio deve raggiungere le cellule
L’ossigeno deve essere diffuso a tutte le cellule del nostro
corpo
Le sostanze di rifiuto devono essere trasportate ai reni ed
espulse sotto forma di urina
Gli ormoni devono essere trasportati agli organi su cui
agiscono
Per rendere possibili tutti questi trasferimenti, il nostro
organismo usa:
Il sangue
I vasi sanguigni, che fanno scorrere il sangue grazie al cuore
Vasodilatazione e vasocostrizione
Quando fa molto caldo, il flusso del sangue sotto la nostra
pelle aumenta e di conseguenza anche i vasi sanguigni.
Quando fa freddo, il flusso del sangue sotto la nostra pelle
diminuisce e di conseguenza i vasi sanguigni si restringono.
I vasi sanguigni
Per raggiungere tutte le cellule, il nostro organismo utilizza i
vasi sanguigni, all’interno dei quali scorre il sangue che
trasporta nutrimento e ossigeno.
I vasi sanguigni si dividono in:
Arterie
Vene
Capillari
Le arterie
Le arterie sono i vasi sanguigni che portano il sangue ricco di
ossigeno dal cuore alla periferia.
Man mano che si allontanano dal cuore le arterie si riducono
di diametro, diventando arteriole
Di solito si trovano in zone profonde del corpo, dove sono
più protette, fatta eccezione del collo, delle tempie e del
polso
Le vene
Le vene sono i vasi sanguigni che portano il sangue ricco di
anidride carbonica dalla periferia al cuore.
Le vene ascendenti, hanno sulle pareti interne delle valvole,
dette a coda di rondine, si aprono per far passare il sangue e
si richiudono subito dopo per evitare che torni indietro.
Anche le vene allungandosi si restringono e diventano
venule.
I capillari
I capillari arteriosi sono le
ultime diramazioni delle
arterie, mentre i capillari
venosi sono prime
diramazioni delle vene.
I capillari sono costituiti da
un solo strato di cellule, il
che facilita lo scambio dei
gas, tra il sangue e le cellule
del corpo.
Plasma Il plasma sanguigno è una componente del sangue. È il liquido
in cui sono sospese le cellule sanguigne. Il plasma contiene
proteine, nutrienti, prodotti del metabolismo, ormoni e
elettroliti inorganici.
Il plasma ha un colore giallo paglierino; È composto
principalmente da acqua (92%), proteine (8%) e sali minerali.
Serve come mezzo di trasporto per il glucosio, i lipidi, ormoni, i
prodotti del metabolismo, anidride carbonica ed ossigeno. La
capacità di trasporto dell'ossigeno è relativamente bassa
comparata a quella dell'emoglobina contenuta nei globuli rossi.
I globuli rossi
I globuli rossi (eritrociti) sono le cellule più abbondanti del
sangue(5milioni).
I globuli trasportano in tutto il corpo l’ossigeno e il diossido
di carbonio grazie all’emoglobina, una proteina contenente
ferro.
Sono cellule prive di nucleo e incapaci di riprodursi, sono
prodotti dal midollo spinale che riempie le cavità interne
delle ossa lunghe, vivono per circa 120 giorni e poi vengono
distrutti all’interno della milza o del fegato.
Globuli bianchi
I globuli bianchi (leucociti) hanno dimensione decisamente
più grandi degli eritrociti, per questo motivo sono i corpi
meno abbondanti nel sangue(8000).
Sono prodotti dal midollo osseo e dalla milza, nei linfonodi e
nel timo.
Essi si muovono con pseudopodi, in questo modo possono
raggiungere qualsiasi parte del corpo in cui è richiesto il loro
intervento.
Svolgono la difesa dell’organismo in due modi: si
concentrano nei tessuti, producono anticorpi.
Le piastrine
Le piastrine(trombociti) sono dei frammenti di cellule
prodotti dal midollo osseo (300.000 per mm³)
Le piastrine hanno l’importante funzione di bloccare le
emorragie, grazie ad esse, se la ferita è molto grande, il
sangue ha la possibilità di coagularsi, dando origine a una
massa che a contatto con l’aria si disidrata e forma la crosta,
di conseguenza si formano piccoli grumi che ostruiscono i
vasi sanguigni (trombi).
Infatti le piastrine contengono una sostanza che rende
possibile la trasformazione del fibrinogeno in fibrina.
Il cuore
Il sangue scorre nei vasi sanguigni grazie al cuore.
Nell’apparato circolatorio il cuore è il motore della
circolazione: contraendosi e dilatandosi funziona come una
pompa e dà al sangue la spinta necessaria per farlo scorrere in
tutto il corpo.
Gli atri e i ventricoli
Al suo interno, il cuore è diviso verticalmente da due setti.
Ciascuna metà è divisa in atri e ventricoli.
Dal cuore partono e arrivano i vasi sanguigni più grandi di tutto il nostro organismo.
All’atrio destro arrivano la vena cava superiore ed inferiore. Grazie all’arteria polmonare, il cuore convoglia il sangue da ossigenare ai polmoni.
Infine il sangue torna al cuore attraverso le quattro vene polmonari, che portano il sangue all’atrio sinistro, poi al ventricolo sinistro, e infine, tramite l’arteria aorta esce da cuore.
Vena coronaria.
Il ciclo cardiaco
Il ciclo cardiaco è costituito da due fasi:
Diastole ventricolare, la fase più lunga, durante il quale il
cuore si riempie di sangue
La sistole ventricolare, è la rapida espulsione sanguigna.
In seguito a queste due fasi il ciclo ricomincia.
La circolazione del sangue
Esistono due tipi di circolazione:
Grande circolazione che coinvolge il cuore e tutti gli organi
Piccola circolazione, che coinvolge il cuore e i polmoni.
Grande circolazione
Con la circolazione sistemica, il sangue va dal cuore agli
organi e poi ritorna al cuore.
Il sangue ricco di CO₂ si incanala nei capillari venosi, che poi
confluiscono nelle due grandi vene cave:
Superiore, raccoglie il sangue proveniente dalle braccia e
dalla testa
Inferiore, raccoglie il sangue proveniente dall’addome e dagli
arti inferiori.
Piccola circolazione
Con la circolazione polmonare il sangue è avviato dal cuore ai
polmoni e poi ritorna al cuore.
Nel suo complesso la circolazione del sangue nel corpo è
detta doppia e completa
Doppia perché il sangue passa due volte attraverso il cuore
Completa perché i due tipi di sangue non si mescolano mai.
La riproduzione umana
Per far nascere un altro essere umano, si devono unire due
cellule speciali, specializzate in questo compito, prodotti
dall’apparato riproduttore:
Lo spermatozoo, o gamete maschile
L’ovulo, cellula uovo o gamete femminile
Ognuno fin dalla nascita ha gli organi
riproduttori, detti caratteri sessuali
primari. Essi però iniziano a
funzionare soltanto attorno agli 11-
15 anni, durante la pubertà.
A quest’età si sviluppano i caratteri
sessuali secondari.
Ovuli e spermatozoi
L’ovulo è una delle cellule più grandi del corpo umano, lo
spermatozoo, invece è una delle più piccole, è formato da:
Una testa
Un collo
Una coda
La fecondazione
Gli ovuli e gli spermatozoi sono prodotti dagli apparati
genitali, che contengono:
I. Ghiandole
II. Organi
III. Canali
Quando uno spermatozoo riesce a raggiungere una cellula
uovo, esso perde la coda, che a questo punto non serve
più, e penetra nel gamete femminile con la testa: è
avvenuta la fecondazione.
Le cellule sessuali hanno solamente
23 cromosomi
Tutte le cellule del nostro corpo nel nucleo hanno 46
cromosomi, costituiti da “gomitoli” di una lunghissima
materia organica: il DNA.
Sia lo spermatozoo che l’ovulo sono muniti di 23
cromosomi, una volta uniti, si crea lo zigote contenente 46
cromosomi.
La mitosi e la meiosi
Lo zigote da origine a tutte le cellule del nuovo organismo,
produce una copia dei suoi 46 cromosomi. Ogni cellula figlia si
duplicherà fino a formare tutte le cellule dell’embrione. Questo
processo è chiamato mitosi.
I gameti sono prodotti con un processo di divisione cellulare, la
meiosi, che avviene solo in alcune delle ovaie e dei testicoli.
L’apparato riproduttore maschile
Vescica
Pene
Testicolo
Glande
Scroto Tubi
seminiferi
Ano
Prostata
Intestino
retto
Uretra
Dotto
deferente
Vescicola
seminale
Il pene
Il pene è l’organo sessuale con cui gli spermatozoi sono
introdotti nell’apparato femminile: in questo modo possono
fecondare l’ovulo.
Il pene è formato da un tessuto spugnoso, ricco di vasi
sanguigni, dotati di speciali valvole.
Quando al suo interno passa sangue arterioso e si riduce il
flusso di sangue venoso, il pene si ingrossa e si irrigidisce:
questo fenomeno è detto erezione.
La parte terminale del pene è detto glande ed è rivestito dal
prepuzio.
L’apparato riproduttore femminile
All’interno dell’apparato genitale femminile può avvenire la
fecondazione e in tal caso l’embrione che si forma trova la
protezione e nutrimento fine alla nascita.
Il percorso degli spermatozoi
Lo spermatozoo può incontrare la cellula uovo soltanto nella
tuba.
Questo può avvenire dopo un rapporto sessuale, quando dello
sperma maschile è emesso nella vagina.
La natura ha sviluppato una serie di strategie biologiche per
rendere possibile la riproduzione:
I. Quando l’ovulo matura, si apre la via d’accesso all’utero
II. La prostata e la vagina producono liquidi che neutralizzano
l’acidità dell’ambiente uterino
III. Il liquido seminale stimola la muscolatura femminile a
contrarsi.
Il ciclo riproduttivo femminile
Gli ovuli continuano a maturare ogni 28 giorni, perciò nel
caso della donna si parla di ciclo riproduttivo o mestruale.
Dipende dall’intervento di quattro ormoni:
Gli estrogeni e il progesterone
Gli ormoni follicolo-stimolante e luteinizzante.
Grazie a questi ormoni avviene l’ovulazione.
La mestruazione
Se la fecondazione avviene, il corpo luteo si continua a
produrre progesterone e mantiene le condizioni ideali per la
sopravvivenza dell’embrione.
Se la fecondazione non avviene, il corpo luteo si riduce e
smette di produrre progesterone. L’ovulo dopo un paio di
giorni muore, vasi sanguigni ritornano alle loro dimensioni
normali e attraverso la vagina è espulso un po’ di sangue
insieme ai frammenti della mucosa uterina. Questo processo
è chiamato mestruazione, da mensis, mese.
Come si forma una nuova vita
La fecondazione avviene soltanto se, quando l’ovulo è nella
tuba, uno spermatozoo riesce a raggiungerlo e penetrare
attraverso i suoi rivestimenti.
Subito la membrana si irrigidisce, impedendo allo
spermatozoo di entrare.
La formazione dell’embrione Le cellule del corpo femminile hanno nel nucleo 46 cromosomi
che comprendono due cromosomi sessuali identici , chiamati
cromosomi X.
Nel nucleo cellulare dei maschi i due cromosomi sessuali sono
invece diseguali: uno è un cromosoma X e l’altro è chiamato
cromosoma Y.
Il sesso del bambino dipende dallo spermatozoo.
Questo processo continua e dopo qualche giorno si forma una
piccola pallina di cellule: l’embrione.
La gravidanza e la placenta
Quando l’embrione raggiunge l’utero, si trova una parete
spessa che la avvolge, lo nutre e lo protegge, questa fase è
detta annidamento.
Inizia così la gravidanza, il periodo di circa nove mesi che
porta alla nascita di un nuovo essere umano.
Le riserve di nutrienti sono state consumate dalla cellula
uovo, perciò serve una nuova fonte di cibo: la parete
dell’utero, che pian piano si trasforma in placenta.
L’embrione cresce all’interno di un sacco ammoniaco pieno
di liquido, che lo protegge dagli urti.
La nascita
Dopo circa 34-40 settimane dalla fecondazione la gravidanza
termina e avviene il parto, cioè la nascita del bambino.
Alcuni ormoni come l’ossitocina stimolano i muscoli
dell’utero a contrarsi e aiutano il bambino a uscire dal corpo
della madre.
Se si creano ostacoli che impediscono la nascita attraverso le
vie naturali, si deve ricorre al parto cesareo.
Le prime esperienze del bambino che
viene al mondo Il bimbo è sempre unito alla placenta materna attraverso il
cordone ombelicale. Alla nascita questo viene legato e tagliato,
tranne una parte che si staccherà da sola dopo alcuni giorni e
lascerà sull’addome del neonato una piccola cicatrice:
l’ombelico.
Il primo vagito ha la funzione di aprire i suoi bronchi e gonfiare i
polmoni, per dare inizio alla respirazione.
Subito dopo la nascita, le ghiandole mammarie producono un
liquido ricco di proteine e anticorpi utili al neonato: il colostro.
La pubertà
Tra gli 11 e i 18 anni, l’organismo cambia profondamente:
questa fase è chiamata pubertà o adolescenza, il periodo in
cui si raggiunge la maturità sessuale.
L’ipotalamo, la parte del cervello che controlla anche il
sistema endocrino, inizia a stimolare la ghiandola ipofisi.
Le ghiandole sessuali, iniziano allora a produrre gli ormoni
che fanno sviluppare i caratteri sessuali secondari.
La maturazione sessuale Sia nei maschi sia nelle femmine iniziano a crescere peli sul
pube e sotto le ascelle; altri cambiamenti sono diversi nei due sessi e accentuano le differenze tra il corpo maschile e femminile.
Nei maschi si ha spesso la pullulazione notturna, cioè l’emissione involontaria di sperma durante la notte.
L’ormone testosterone sviluppa caratteri sessuali secondari: si ingrossano le spalle e il torace, mentre sul viso crescono i primi peli.
Nelle ragazze vengono prodotti estrogeni dalle ovaie, si sviluppa il seno e si allargano i fianchi.
Volevo aggiungere soltanto una cosa …
- Oggi vi ho illustrato una piccola parte (0,01%) di quello che un futuro medico deve studiare, se ora mi ricordo tutta la presentazione, beh … questo perché sono appassionato, e anche se dovrò dedicare allo studio ¾ della mia vita so di potercela fare, perché ho buona forza di volontà.
Io non desidero fare soldi a palate svolgendo questo mestiere, intendo solo aiutare, curare e se è possibile anche salvare delle vite.
“Non si finisce mai di imparare”
Giacomo Saponello