IL CORPO IN PSICOTERAPIA - UNITRE Torino...W.Reich IL CARATTERE: DA REICH ALLA S.I.A.R. Reich: il...
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IL CORPO IN PSICOTERAPIA
La Psicoterapia Reichiana
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CHI SONO?
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- Psicologa Psicoterapeuta e Analista Reichiana - Psicologa Volontaria del Servizio Consulenza Giovani W. Reich - Psicoterapeuta Volontaria presso il CSM di Chieri - Psicoterapeuta di gruppo - Formatrice A.I.D.O.S.
Chiara Valleri - Psicoterapia Corporea. Corso Bramante 61, Torino. Tel. 3297433260
Chiara Valleri
WILHELM REICH - 1897 nacque nella Galizia austriaca da una
famiglia ebrea - Laurea in medicina nel 1922
- 1919 partecipò ad una conferenza di psicoanalisi - 1920 divenne membro della Società Psicoanalitica
Viennese ed iniziò il lavoro da psicoanalista - 1922 - 1928 assistente clinico nella Clinica
Psicoanalitica di Freud - 1928-1930 creò Centri di Igiene e Consultazione
Sessuale (destinati alle persone meno abbienti)
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Dedicò particolare attenzione alla PREVENZIONE delle malattie
mentali.
Sempre dedito al sociale, impegnato in politica, consapevole della
miseria economica e sociale che i suoi pazienti subiscono a causa del
periodo storico.
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WILHELM REICH: L’ALLONTANAMENTO DA FREUD
Si distaccò dal maestro Freud e dalla psicoanalisi dopo averne constatato i limiti:
nonostante la ricostruzione della scena originaria traumatica non si verificava la
remissione dei sintomi.
“sul piano teorico ero riuscito a chiarire perfettamente il sintomo (…). I miei
colleghi più anziani considerarono il lavoro che avevo svolto completo e corretto.
Io invece mi allontanai dalla riunione con un senso di insoddisfazione”.
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LO SVILUPPO DELL’ANALISI REICHIANA
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GLI ALLIEVI DI W. REICHOLA RAKNES: riconosciuto come uno dei maggiori allievi di Reich, sarà anche suo paziente. Ha dato origine al movimento del pensiero
reichiano in Europa
ALEXANDER LOWEN: ha portato in America e nel mondo intero il pensiero reichiano. Paziente di Reich.
sviluppò una sua metodologia: ANALISI BIOENERGETICA.
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IL MOVIMENTO REICHIANO IN ITALIA
FEDERICO NAVARRO: introdusse Reich in Italia e la sua figura è strettamente legata al movimento reichiano in Italia e all’estero.
Sviluppò la Vegetoterapia Carattero Analitica. Per lui l’analista possedere tre qualità: Umorismo, Umiltà, Umanità.
S.I.O.V. SOCIETà ITALIANA DI ORGONOMIA E VEGETOTERAPIA: prima associazione reichiana nata in italia
S.I.R.T.O. SCUOLA ITALIANA DI RICERCA E TERAPIA ORGONICA: approfondimento di tematiche reichiane e scuola di psicoterapia
S.E.Or. SOCIETà EUROPEA DI ORGONOTERAPIA S.I.A.R. SOCIETà ITALIANA DI ANALISI REICHIANA: nata nel 1992
dalla scissione con la SEOr
Da Navarro alla S.I.A.R.
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L’ANALISI DEL CARATTERE “La difficoltà della guarigione è determinata da -tutto il modo di essere- o - carattere- dei malati. Nella cura l’armatura caratteriale si manifesta come
-resistenza caratteriale-. Tutta l’esperienza del passato viveva nel presente sotto forma di atteggiamenti caratteriali. Questi potevano
essere percepiti come un’armatura che circondava l’organismo vivente (…) in ogni caso aveva la funzione di proteggere dal dispiacere”.
Da queste considerazioni nasce L’ANALISI DEL CARATTERE “Ogni irrigidimento muscolare contiene la storia e il significato del suo
sorgere”
Cosa significa questo? Si può lavorare dal corpo alla psiche!
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“E’ sorprendente vedere come lo scioglimento di un irrigidimento muscolare riproduce anche quella situazione nella memoria in cui la repressione della pulsione si era verificata.
“Gli atteggiamenti muscolari…danno la possibilità di evitare la complicata deviazione attraverso le strutture psichiche…”
“La nevrosi non è soltanto l’espressione di un disturbo dell’equilibrio psichico, ma è anche l’espressione di un disturbo cronico dell’equilibrio vegetativo”
“Allentando gli atteggiamenti caratteriali cronici riusciamo ad ottenere reazioni del SNV, a liberare anche gli atteggiamenti muscolari corrispondenti.”
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W.Reich
IL CARATTERE: DA REICH ALLA S.I.A.R.Reich: il nostro carattere è una corazza, una grande corazza fatta di cuoio inespugnabile, una
difesa psichica e, mi permetto di aggiungere, fisica, che ci limita dallo stare al mondo in modo
spontaneo.
Si ha l’idea di un senso di movimento, di una qualcosa di modificabile e non
permanentemente stabilito.
Il carattere, etimologicamente e anche dal punto di vista SIAR, è un’altra cosa, è un’impronta,
o meglio, sono tante impronte, tanti segni incisi raccolti durante il cammino, che ci portano ad
essere quel che siamo, e questo non necessariamente od esclusivamente in senso negativo.
Il carattere è la soluzione più economica che la persona ha trovato per affrontare il mondo, è la
configurazione del nostro modo di stare nel mondo. Il Sé si forma grazie alle relazioni ed ai
segni incisi che, sommandosi, vanno a formare il carattere della persona.
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Una persona crescendo può non riconoscersi più in certi tratti caratteriali, può sentirsi non
appropriato a certe situazioni che ha, fino ad un dato momento, affrontato sempre allo
stesso modo.
La visione di Reich così negativa del carattere, visto come un imprigionamento
della vera natura di una persona all’interno di una corazza lo spinge,
necessariamente, a porre il suo abbattimento come unico progetto terapeutico,
invece di aiutare la persona a comprendere la propria interiorità, darle una
nuova forma utile al vivere nel mondo in modo attivo e personale.
Ma se per Reich il carattere è qualcosa da scalfire, per la SIAR non è pensabile poter vivere
senza carattere, si avrà quindi bisogno di formarne un altro.
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IL CARATTERE: DA REICH ALLA S.I.A.R.
CARATTERE = SEGNO INCISO
Carattere deriva dal greco charrasso che significa incidere, imprimere.
Tutte le esperienze significative vanno a incidere sul futuro carattere del bambino. Più precoce è l’esperienza, più l’incidenza sarà grande: più sarà lontana dalla coscienza, più difficile sarà gestirla in età adulta.
“Il carattere è il modo di essere specifico della persona, esprime il suo passato, la sua storia biologico-biografica, il suo incontro-scontro con il mondo, la storia delle sue relazioni oggettuali […], ma è anche l’insieme strutturato delle difese”.
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MODELLO SIAR
Sé sistema vivente Definiamo l'uomo come un nucleo di energia cosmica focalizzato, molto
organizzato e specializzato, immerso in un sistema più vasto di campi energetici in relazione tra loro.
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COME SI REPRIME UN’EMOZIONE?
Trattenendo il respiro 17
COME LAVORAVA REICH SUL CORPO?
TUTTO PARTE CON LA RESPIRAZIONE. PARTICOLARE ATTENZIONE ALL’ESPIRAZIONE:
MODALITà CHE MAGGIORMENTE AIUTA IL RILASCIO DELLA CONTRATTURA MUSCOLARE.
INIZIANO COSì A NASCERE I PRIMI “ACTING” DI VEGETOTERAPIA.
INSIEME A REICH, OLA RAKNES NE STRUTTURò ALTRI. DOPO DI LORO NAVARRO
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https://www.youtube.com/watch?v=uyqKY4pr59o&fbclid=IwAR0ZGIlT9NNa4WpYcRCUWTGrg-aMClXWmo-ps0buCa24qcNECiXCBvVNEts
CHE MUSCOLATURA SI ATTIVA QUANDO SI TRATTIENE IL
PIANTO?- labbro inferiore
- muscolatura orale
- muscolatura mascellare
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PERCHÉ UN ACTING È TERAPEUTICO?
La sua esecuzione può riportare la persona a rivivere alcune antiche situazioni, ma può anche permettere di sperimentare modalità di
risposta diverse e più funzionali rispetto a quelle passate.
La sua esecuzione opera su diverse dimensioni:
1.Muscolare-energetico -> alcune parti di noi possono essere più o meno scariche energeticamente. Senza movimento ci si sente più scarichi, possiamo quindi affermare che è il movimento muscolare a generare energia. (es. imprinting sguardo)
2.Simbolico -> si arriva in terapia con la sensazione di sentirsi persi
3.Biografico -> l’acting dà la possibilità di lavorare sui vissuti biografici della persona. Non è un movimento ginnico ma la ri-attualizzazione di un vissuto, andando a recuperare e riparare un’antica carenza.
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PERCHÉ UN ACTING È TERAPEUTICO?
- Permettono di lavorare sul pre-verbale e pre-soggettivo -> è solo attraverso l’utilizzo del corpo che si può recuperare e superare un’esperienza vissuta allora. - Consentono di prendere coscienza delle proprie parti e vissuti corporei - Procurano senso di piacere, una volta che la funzione, di una data parte, è stata ristabilita - Può avere valenza diagnostica
Il lavoro corporeo, per essere funzionale, deve essere sempre integrato al lavoro psicologico.
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LA TEORIA DEI TRE CERVELLI
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1. Cervello rettiliano:
livello omeostatico non-sociale
(territorialità, predazione e fuga, raccolta e consumo di cibo, regolazione omeostatica, riproduzione, pattern di sonno e veglia, svolgimento di routine, ricerca del già conosciuto, adesione a reazioni di massa in presenza di simboli, bandiere.)
2. Sistema limbico:
livello sociale/emotivo
(formazione dei gruppi e dei legami, sistemi motivazionali sociali e presiede alle funzioni della memoria e della cura dei piccoli e della specie)
comparsa delle emozioni
3. Neocorteccia:
livello cognitivo superiore
(esplorazione interna, immaginazione ed astrazione, ricerca di significato, formazione di strutture compatte e coerenti di significato)
CARATTERE = SEGNO INCISO
Inciso dove? Nei 7 livelli corporei
1. occhi - orecchie - naso 2. bocca 3. collo 4. torace - braccia 5. diaframma 6. addome 7. bacino - gambe
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LIVELLI CORPOREI
Quali sono i primi livelli corporei con cui entriamo in contatto con il mondo?
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LE FASI EVOLUTIVELe osservazioni ed elaborazioni successive all’individuazione dei livelli ha
portato la S.I.A.R. a definire le fasi di sviluppo della persona ancorate alla corporeità
1. Fase dell’energia autogena -> dalla fecondazione all’annidiamento. “Ci piace pensare che, se il nuovo nucleo energetico proviene da un atto di amore, abbia una dotazione energetica vitale” Ferri & Cimini
2. Fase trofo-ombelicale -> dall’annidiamento al parto. Relazione madre-bambino è fondamentale.
3. Fase oro-labiale -> dal parto alla comparsa dei primi denti. Aspetto più pregnante è l’allattamento, il suo “come”.
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LE FASI EVOLUTIVE
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4. Fase muscolare -> masticazione, prensione, deambulazione e controllo sfinterico, evoluzione del pensiero e linguaggio. Prendono risalto il padre e le altre figure familiari.
5. Prima fase genito-oculare -> dalla prima erotizzazione genitale alla pubertà. Aumento dell’energia del bacino e maggior presenza della neocortex, iniziando lo sviluppo di una coscienza di sé più evoluta
6. Seconda fase genito-oculare -> dalla pubertà alla maturità. Uscita dalla famiglia e incontro col mondo dei pari, l’adolescenza.
Le osservazioni ed elaborazioni successive all’individuazione dei livelli ha portato la S.I.A.R. a definire le fasi di sviluppo della persona ancorate alla
corporeità
I MOMENTI DI PASSAGGIO
1. Il parto -> il primo grande, significativo, momento di passaggio
2. Lo svezzamento -> passaggio da primo campo a secondo campo 3. Passaggio alla prima fase genito oculare -> interessamento
energetico del bacino 4. Passaggio alla seconda fase genito oculare -> dalla famiglia al
mondo, l’adolescenza
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I TRATTI CARATTEROLOGICI
Questi tratti sono direttamente connessi alle fasi precedentemente illustrate e ad un arrestarsi, un fissarsi in una specifica fase evolutiva, che si manifesta nel livello corporeo corrispondente e che va a generare un tratto caratterologico (un modo di essere), le cui modalità saranno in relazione al meccanismo di difesa utilizzato: rimozione o insoddisfazione. La rimozione determina un blocco, una chiusura nella quale però permane un senso di vuoto. In relazione con il tempo, un tempo che non c’è stato e non potrà tornare.
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I TRATTI CARATTEROLOGICI- Fase intrauterina
-Tratto orale
- Tratto coatto
- Tratto fallico
- Tratto isterico
- Tratto genitale33
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FASI EVOLUTIVE LIVELLI CORPOREI
TRATTI DEL CARATTERE CAMPI SUB SISTEMI
CENTRALI SUB SISTEMI PERIFERCI ACTING
G. O. 2° 1° 7°
GENITALE 3° NEOCORTEX SIST. PSICHE ROTAZIONE DEGLI OCCHI (CON E SENZA LUCE) MOSTRARE I DENTI FELINO CODA MEDUSA
G. O. 1° 5°
3°
ISTERICO
FALLICO 2° NEOCORTEX
SIST. LIMBICO SIST. PSICHE ROTAZIONE DEGLI OCCHI (CON E SENZA LUCE) MOSTRARE I DENTI FELINO CODA MEDUSA
MUSCOLARE 4° COATTO 2° SIST. LIMBICO SIST.
MUSCOLARE STRIATO
RESPIRAZIONE TORACO-NASALE TERGICRISTALLO (CON E SENZA LUCE) MORDERE (MOVIMENTO DI MASTICAZIONE) COLLO FUORI COLLO E NO A DESTRA E SINISTRA APRIRE E CHIUDERE LE MANI MANI TESE VERSO L'ALTO IO E I PUGNI CALCI E NO
ORO LABIALE 2° ORALE 1° SIST. LIMBICO SIST. NEURO VEGETATIVO RESPIRAZIONE ADDOMINO-BOCCALE PUNTO FISSO (CON E
SENZA LUCE) NASO-CIELO (CON E SENZA LUCE) BOCCA SPALANCATA PESCE (MOVIMENTO DI SUZIONE)
INTRA UTERINO 6° INTRA UTERINO 1° SIST. LIMBICO
R-COMPLEX
SIST. NEURO VEGETATIVO
SIST. NEURO ENDOCRINO
MANI SULLE ORECCHIE A CONCHIGLIA
MANI SULLE ORECCHIE PIATTE
GRAZIE!
35Chiara Valleri - Psicoterapia Corporea. Corso Bramante 61, Torino. Tel. 3297433260