Il concerto di Natale esaltato dal maestro Silvano Marchese

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L'Eco di Basilicata Calabria Campania Giovedì 1° Gennaio 2015 Lauria 9 L’INIZIATIVA/Colpo di scena a margine della riuscita esibizione della Chorale nella chiesa di San Giacomo. Il maestro ha annunciato le sue dimissioni Il concerto di Natale esaltato dal maestro Silvano Marchese Grande successo di pubblico per il concerto di Natale di beneficenza diretto dal mae- stro Silvano Marchese che si è tenuto nella serata di domeni- ca scorsa 14 dicembre presso la Chiesa di San Giacomo a Lauria. Il Concerto è stato organizzato dall'Associazione Mariana della Medaglia Miracolosa guidata da Gianna Teresa Sisinni ed è stato fina- lizzato ad una raccolta fondi che andranno a favore delle missioni delle Figlie della Carità in Eritrea. Una chiesa gremita di fedeli ha seguito le esibizioni di ben cinque grup- pi: La Chorale Beato Domenico Lentini che ha ese- guito Adeste Fideles, La pre- ghiera del poeta e Quanno nascette Ninno. Il Coro Sacra Famiglia di Galdo che ha ese- guito Innalzate nei cieli lo sguardo, Notte di luce,Stand by me. Il Coro parrocchiale di Pecorone che ha eseguito Donna vestita di sole, In notte placida e Mille cherubini in coro. La Schola Cantorum San Giacomo Maggiore diretta dal maestro Pietro Di Lascio che ha eseguito il Magnificat, Notte di Luce e Fermarono i cieli. La Chorale Lentini ha anche eseguito insieme al gruppo Emsemble Violini di Senise l' Ave Verum Corpus (W.A.Mozart) e la Corale dalla Cantata 147 (J.S.Bach). I giovani allievi di Senise diretti dal maestro Luigi Lofiego hanno anche eseguito il Canone in Re (J. Pachelbel), White Christmas, Astro del Ciel e Jingle Bells. La serata è stata presentata dal giornalista Giacomo Bloisi ed ha visto la partecipazione in prima fila del parroco Don Franco Alagia e degli assessori Lucia Carlomagno e Giuseppe Iannarella in rappresentanza dell' Amministrazione comu- nale. A sorpresa è intervenuto anche il decano dei giornalisti laurio- ti Vincenzo Policastro.Al ter- mine della serata il maestro Silvano Marchese ha annun- ciato il suo ritiro dalla direzio- ne della Chorale Lentini. Sono molto soddisfatto per la riusci- ta dell'evento - ha dichiarato al termine della manifestazione un felicissimo Silvano Marchese. Pasquale Crecca Un momento dell’esibizione Silvano Marchese a destra, a sinistra Giacomo Bloisi La Rassegna della Canzone e della Poesia inedita dedicata al Natale e Dono della Solidarietà #NOTESTROFE DEL NATA- LE si è sviluppata in tre serate (15-18-19 dicembre), le prime due nella Sala Cardinale Brancati e l’ultima nella Tendostruttura Giovanni Paolo II. Le tre serate sono state pre- sentate da Pino Carlomagno e Dominga Chiarelli. Nella prima si è avuta l’esibizione di tutti e 4 i concorrenti delle Canzone inedita riarrangiata e dei 5 con- correnti della Canzone inedita, inoltre si è avuta la lettura di 8 poesie in gara; al termine di ogni esibizione la giuria in sala ha espresso la propria preferen- za attraverso un voto da 1 a 10. La seconda serata ha visto , di nuovo, l’esibizione di tutti e 4 i concorrenti delle Canzone ine- dita riarrangiata e dei 5 concor- renti della Canzone inedita, inoltre si è avuta la lettura delle restanti 9 poesie in gara; al ter- mine di ogni esibizione la giu- ria in sala ha espresso la propria preferenza attraverso un voto da 1 a 10. L’ultima serata ha visto l’alternarsi dell’esibizione di tutte le canzoni e delle poesie in gara, inoltre si è avuta la let- tura di due poesie fuori gara, avente come tema sempre il Natale: Alla Grotta di Benedetto Carlucci di Atella, interpretata da Maria Pia Papaleo e l’altra una medita- zione poetica dal titolo Il senso del Natale recitata dalla stessa autrice Susy Pagliaro di Maratea. Inoltre è stato ospite il profes- sor Tony Condino docente della Cattedra di Pianoforte del Conservatorio di Vibo Valentia, il quale, alle domande di Pino Carlomagno, ha messo in evi- denza la bravura e le capacità che hanno i ragazzi del Mezzogiorno e di contro le dif- ficoltà di emergere in queste regioni, soprattutto per la man- canza di strutture e poca atten- zione da parte degli Enti alla cultura musicale e artistica. Durante le tre serate le poesie sono state lette da Maria Pia Papaleo, alcuni ragazzi del pub- blico, Vincenzo Policastro, quest’ultimo nella serata con- clusiva ha presentato anche una sua poesia scritta anni a dietro dal titolo Natale a Casa Policastro nel ricordo dei natali degli anni 50. La manifestazio- ne oltre ad essere una rassegna di canti e poesie è stata anche occasione per offrire un Dono della Solidarietà; per cui l’as- sociazione La Giovane Lucania ha voluto donare tre cesti nata- lizi, contenenti beni primari, ai tre parroci della comunità lau- riota, di modo che ognuno di loro individuasse una famiglia bisognosa a cui far giungere il dono. Per definire i vincitori ai voti dei giurati delle prime due sere è stato sommato il voto che si è delineato attraverso la con- sultazione online dei video delle esibizioni dal termine della prima serata fino alle ore 20:00 del 19 dicembre per quanto riguarda la canzone ine- dita ed edita, mentre per le poe- sie e per l’autore sulla base dei voti dei giurati. Le categorie premiate durante la rassegna sono state: - la migliore canzone inedita a cui è andata una borsa di stu- dio, una targa e la successiva realizzazione di un video in HD [Quale Natale interpretata da Federico Sola] premiato da Tony Condino e Elio Scaldaferri. - il miglior riaarrangiamento di una canzone edita a cui è anda- ta una borsa di studio, una targa [È la notte di Natale interpreta- ta dai magnifici 20 della Scuola Marconi di Lauria] premiti dall’Assessore Lucia Carloma- gno e Elio Scaldaferri. - premio alla critica all’autore del miglior testo della canzone inedita “Quale Natale” iscritta da Domenico Sola e Federico Sola] premiato da Biagio Lamboglia per l’associazione. -premio alla miglior poesia, inoltre una menzione speciale per i primi 3 [vincitore: Sogno di Mezzanotte di Alessandra Zottoli; secondo posto: Sogno Antico di Francesco Berga- masco; terzo posto pari merito: Comunque Natale di Aurora (Senise) e Un Natale Speciale di Ciminelli Rebecca e Schettini Roselyn] premiata da Rossana D’Orsi e le menzioni lette da Maria Pia Papaleo Le targhe intitolate a Gelsomina Scaldaferri nel ven- tesimo anno dalla sua scompar- sa, per l’occasione è stato rea- lizzato un video e proiettato nella terza serata in suo ricordo. Per il Dono della Solidarietà nella terza serata per la Parrocchia di San Nicola ha ritirato il cesto, donato dall’as- sociazione nella persona di Biagio Lamboglia, il presidente della Caritas Giulia Luglio. Per la Parrocchia di San Giacomo e quella della Madonna del Carmine, i cesti sono stati consegnati da me personalmente domenica matti- na a Don Giuseppe e Don Franco. Da tener conto che la rassegna è riuscita a d intercet- tare partecipanti di diverse aree, in effetti si sono avuti parteci- panti, sia per le canzoni che per le Poesie, autori e interpreti, da Mormanno, Senise, Castel-luc- cio, Lagonegro, Maratea, Muro Lucano, Avigliano, Atella, Rivello, Lauria. La Giuria era composta da: - Maria Pia Papaleo - Vincenzo Policastro -Gerardo CIddio -Rossana D’Orsi L’associazione La Giovane Lucania e il gruppo organizzati- vo ringraziano per la partecipa- zione e si complimentano con gli autori e gli interpreti delle opere presentate attraverso le quali si è avuto modo di risco- prire suoni e parole del NATA- LE. La sorpresa è stata notevole nel vedere che tutti i lavori pre- sentati sono stati di ottima qua- lità. Biagio Lamboglia Affittasi a Lauria rione Inferiore in via Caduti Sette Settembre, una struttura di nuovissima costruzione idonea ad ospitare locali commerciali. Disposta su tre livelli, ognuno pari a 600 metri quadrati, la costru- zione è ubicata in una zona ottimale per l'accesso e adiacente ad ampio parcheggio. Per info chiamare allo 0973.823797 - 338.8954933 - 328.9147201 Lauria, entusiasmo alle stelle per la rassegna di Canti natalizi

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L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 11° GGennaio 22015 Lauria 99

L’INIZIATIVA/Colpo di scena a margine della riuscita esibizione della Chorale nella chiesa di San Giacomo. Il maestro ha annunciato le sue dimissioni

Il concerto di Natale esaltato dal maestro Silvano MarcheseGrande successo di pubblicoper il concerto di Natale dibeneficenza diretto dal mae-

stro Silvano Marchese che si ètenuto nella serata di domeni-

ca scorsa 14 dicembre pressola Chiesa di San Giacomo aLauria. Il Concerto è stato

organizzato dall'AssociazioneMariana della Medaglia

Miracolosa guidata da GiannaTeresa Sisinni ed è stato fina-lizzato ad una raccolta fondiche andranno a favore delle

missioni delle Figlie dellaCarità in Eritrea. Una chiesagremita di fedeli ha seguito leesibizioni di ben cinque grup-

pi: La Chorale BeatoDomenico Lentini che ha ese-guito Adeste Fideles, La pre-ghiera del poeta e Quanno

nascette Ninno. Il Coro SacraFamiglia di Galdo che ha ese-guito Innalzate nei cieli losguardo, Notte di luce,Standby me. Il Coro parrocchiale diPecorone che ha eseguitoDonna vestita di sole, In notteplacida e Mille cherubini incoro. La Schola Cantorum SanGiacomo Maggiore diretta dalmaestro Pietro Di Lascio cheha eseguito il Magnificat,Notte di Luce e Fermarono icieli. La Chorale Lentini haanche eseguito insieme algruppo Emsemble Violini diSenise l' Ave Verum Corpus(W.A.Mozart) e la Coraledalla Cantata 147 (J.S.Bach). Igiovani allievi di Senise direttidal maestro Luigi Lofiegohanno anche eseguito ilCanone in Re (J. Pachelbel),

White Christmas, Astro delCiel e Jingle Bells. La serata èstata presentata dal giornalistaGiacomo Bloisi ed ha visto lapartecipazione in prima filadel parroco Don FrancoAlagia e degli assessori LuciaCarlomagno e GiuseppeIannarella in rappresentanzadell' Amministrazione comu-nale. A sorpresa è intervenuto ancheil decano dei giornalisti laurio-ti Vincenzo Policastro.Al ter-mine della serata il maestroSilvano Marchese ha annun-ciato il suo ritiro dalla direzio-ne della Chorale Lentini. Sonomolto soddisfatto per la riusci-ta dell'evento - ha dichiarato altermine della manifestazioneun felicissimo SilvanoMarchese.

Pasquale Crecca

Un momento dell’esibizione

Silvano Marchese a destra, a sinistra Giacomo Bloisi

La Rassegna della Canzone edella Poesia inedita dedicata alNatale e Dono della Solidarietà#NOTESTROFE DEL NATA-LE si è sviluppata in tre serate(15-18-19 dicembre), le primedue nella Sala CardinaleBrancati e l’ultima nellaTendostruttura Giovanni PaoloII. Le tre serate sono state pre-sentate da Pino Carlomagno eDominga Chiarelli. Nella primasi è avuta l’esibizione di tutti e4 i concorrenti delle Canzoneinedita riarrangiata e dei 5 con-correnti della Canzone inedita,inoltre si è avuta la lettura di 8poesie in gara; al termine diogni esibizione la giuria in salaha espresso la propria preferen-za attraverso un voto da 1 a 10.La seconda serata ha visto , dinuovo, l’esibizione di tutti e 4 iconcorrenti delle Canzone ine-dita riarrangiata e dei 5 concor-

renti della Canzone inedita,inoltre si è avuta la lettura dellerestanti 9 poesie in gara; al ter-mine di ogni esibizione la giu-ria in sala ha espresso la propriapreferenza attraverso un votoda 1 a 10. L’ultima serata havisto l’alternarsi dell’esibizionedi tutte le canzoni e delle poesiein gara, inoltre si è avuta la let-tura di due poesie fuori gara,avente come tema sempre ilNatale: Alla Grotta diBenedetto Carlucci di Atella,interpretata da Maria PiaPapaleo e l’altra una medita-zione poetica dal titolo Il sensodel Natale recitata dalla stessaautrice Susy Pagliaro diMaratea.Inoltre è stato ospite il profes-sor Tony Condino docente dellaCattedra di Pianoforte delConservatorio di Vibo Valentia,il quale, alle domande di Pino

Carlomagno, ha messo in evi-denza la bravura e le capacitàche hanno i ragazzi delMezzogiorno e di contro le dif-ficoltà di emergere in questeregioni, soprattutto per la man-canza di strutture e poca atten-zione da parte degli Enti allacultura musicale e artistica.Durante le tre serate le poesiesono state lette da Maria PiaPapaleo, alcuni ragazzi del pub-blico, Vincenzo Policastro,quest’ultimo nella serata con-clusiva ha presentato anche unasua poesia scritta anni a dietrodal titolo Natale a CasaPolicastro nel ricordo dei natalidegli anni 50. La manifestazio-ne oltre ad essere una rassegnadi canti e poesie è stata ancheoccasione per offrire un Donodella Solidarietà; per cui l’as-sociazione La Giovane Lucaniaha voluto donare tre cesti nata-

lizi, contenenti beni primari, aitre parroci della comunità lau-riota, di modo che ognuno diloro individuasse una famigliabisognosa a cui far giungere ildono. Per definire i vincitori aivoti dei giurati delle prime duesere è stato sommato il voto chesi è delineato attraverso la con-sultazione online dei videodelle esibizioni dal terminedella prima serata fino alle ore20:00 del 19 dicembre perquanto riguarda la canzone ine-dita ed edita, mentre per le poe-sie e per l’autore sulla base deivoti dei giurati. Le categoriepremiate durante la rassegnasono state:- la migliore canzone inedita acui è andata una borsa di stu-dio, una targa e la successivarealizzazione di un video in HD[Quale Natale interpretata daFederico Sola] premiato da

Tony Condino e ElioScaldaferri.- il miglior riaarrangiamento diuna canzone edita a cui è anda-ta una borsa di studio, una targa[È la notte di Natale interpreta-ta dai magnifici 20 della ScuolaMarconi di Lauria] premitidall’Assessore Lucia Carloma-gno e Elio Scaldaferri.- premio alla critica all’autoredel miglior testo della canzoneinedita “Quale Natale” iscrittada Domenico Sola e FedericoSola] premiato da BiagioLamboglia per l’associazione.-premio alla miglior poesia,inoltre una menzione specialeper i primi 3 [vincitore: Sognodi Mezzanotte di AlessandraZottoli; secondo posto: SognoAntico di Francesco Berga-masco; terzo posto pari merito:Comunque Natale di Aurora(Senise) e Un Natale Speciale

di Ciminelli Rebecca eSchettini Roselyn] premiata daRossana D’Orsi e le menzionilette da Maria Pia PapaleoLe targhe intitolate aGelsomina Scaldaferri nel ven-tesimo anno dalla sua scompar-sa, per l’occasione è stato rea-lizzato un video e proiettatonella terza serata in suo ricordo.Per il Dono della Solidarietànella terza serata per laParrocchia di San Nicola haritirato il cesto, donato dall’as-sociazione nella persona diBiagio Lamboglia, il presidentedella Caritas Giulia Luglio.Per la Parrocchia di SanGiacomo e quella dellaMadonna del Carmine, i cestisono stati consegnati da mepersonalmente domenica matti-na a Don Giuseppe e DonFranco. Da tener conto che larassegna è riuscita a d intercet-

tare partecipanti di diverse aree,in effetti si sono avuti parteci-panti, sia per le canzoni che perle Poesie, autori e interpreti, daMormanno, Senise, Castel-luc-cio, Lagonegro, Maratea, MuroLucano, Avigliano, Atella,Rivello, Lauria.La Giuria era composta da:- Maria Pia Papaleo- Vincenzo Policastro-Gerardo CIddio-Rossana D’OrsiL’associazione La GiovaneLucania e il gruppo organizzati-vo ringraziano per la partecipa-zione e si complimentano congli autori e gli interpreti delleopere presentate attraverso lequali si è avuto modo di risco-prire suoni e parole del NATA-LE. La sorpresa è stata notevolenel vedere che tutti i lavori pre-sentati sono stati di ottima qua-lità.

Biagio Lamboglia

Affittasi a Lauria rione Inferiore in via Caduti Sette Settembre, una struttura di nuovissima costruzioneidonea ad ospitare locali commerciali. Disposta su tre livelli, ognuno pari a 600 metri quadrati, la costru-zione è ubicata in una zona ottimale per l'accesso e adiacente ad ampio parcheggio.

Per info chiamare allo 0973.823797 - 338.8954933 - 328.9147201

Lauria, entusiasmo alle stelle per la rassegna di Canti natalizi

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L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 11° GGennaio 22015Lauria 1100

OSCAR CITTADINI/In una società dove si riducono sempre più gli spazi, l’imprenditore lauriota dimostra che si possono riuscire a sviluppare progetti importanti

E’ Pietro D’Imperio il personaggio dell’anno di Lauria Il 2014 è stato un anno chenon ha registrato particolariscossoni se non quella lenta"erosione" che sta interessan-do tutti i centri lucani. Lapopolazione lauriota conti-nua a scendere nei numericosì come la crisi economicasta fiaccando un territoriovocato da sempre all'intra-presa. I cantieri autostradali hannofino ad un certo punto risol-levato l'economia cittadina. Igravi incidenti accadutihanno invece aumentato un

senso di frustrazione. Eppure, in un quadro noncertamente confortante, sonostati visibili tracce evidenti diimpegno, esperienze umane eprofessionali che hanno datolustro alla città. PietroD'Imperio incarna certamen-te lo spirito lauriota protesoa creare dal nulla opportunitàper se stessi e per gli altri.Puntare sull 'allevamentodegli asini, attingere dal pre-zioso latte una linea di pro-dotti di altissima qualitàcome i cosmetici, dimostrano

la voglia di guardareavanti. L'azienda di Pietro "Ilsagittario" dialoga consoggetti e mercati ditutta Europa. A lui,quest'anno, abbiamopensato di dare simbo-licamente l'oscar citta-dino in quanto esempiodi concretezza e lungi-miranza. Dalla tradizio-ne, dalle proprie radicisi può realizzare unprogetto imprenditoria-le importante .

2006: Giovanni SuannoImprenditore

2007: Carlo FortinoGenerale dell’Esercito

2008: Barbara StrappatoDirigente di Polizia

2009: Gianni PittellaParlamentare

2010: Rita ZaccagninoImprenditrice

2011: don Vincenzo IacovinoParroco

2012: Rocco PapaleoArtista

2013: Marcello PittellaPolitico

4 Vincenzo Cosenza. Conoscitore come pochi del web, sbarca sulla Rai come esperto

3 Famiglia Ariete. Paola ed Antonio aiutano in concreto progetti dedicati ai bambini

9 Gino Mastroianni. Inossidibile guida per generazioni di sportivi laurioti

5 Donato Giovinazzo. Maestro e musicista ispiratissimo, è attento ai valori umani

6 Lucia Carlomagno. E’ assessore nel governo cittadino esaltando l’associazionismo

8 Silvano Marchese. E’ il generosissimo esempio di artista legato alla sua passione

Albo dd’Oro

1 Pietro D’Imperio. Imprenditore lungimirante ha puntato la sua vita su idee innovati-

2 Antonio Petraglia. Ha donato alla città uno studio storico straordinario

10 Nicola Carlomagno. Ha assunto il ruolo di responsabile della valle della Croce Rossa

7 Don Franco Alagia. Realizza un sogno: la ristrutturazione della casa canonica

Il 12 dicembre 2014 nella salacardinal Brancati di Lauria leassociazioni Emergency lago-negrese e Tangram hannoorganizzato un evento cultura-le e di impegno civile. Il lavo-ro teatrale portato in scena daMario Spallino e scritto daPatrizia Pasqui è un viaggiodal Nord al Sud compiuto daMario (il nome non è di fanta-sia), l’attore dello spettacolo.In scena con Mario Medici,mediatori culturali, migranti,indigenti… e un barbieretoscano! Le loro storie porte-ranno alla luce l’inadeguatez-za dei luoghi comuni a cuitutti, per abitudine o ignoran-za, spesso ricorriamo. Mario ciporterà in Puglia, e proprio lìincontreremo un’idea che hamesso le ruote: il polibus diEmergency; poi in Sicilia,Polistena, Reggio Calabria.Ma anche Marghera, vicino aVenezia. Anche qui, alPoliambulatorio diEmergency, migranti: come alSud. Anche qui, sempre piùitaliani: come al Sud. Questo èil lavoro che Emergency fa inItalia. E che si chiama, appun-to, “Programma Italia”. Alla fine dello spettacoloabbiamo posto delle domandeai protagonisti. Presidente ConcettinaFerrante, quella che si èsvolta a Lauria è stata unabellissima iniziativa fruttodella collaborazione tra dueassociazioni Emergency eTangram. Avete unito le

vostre energie per presenta-re a Lauria uno spettacolo disuccesso....Un'idea la nostra nata qualchemese fa e alla quale abbiamolavorato molto, perché nonsemplice è l'organizzazione,avendo dovuto ricevere edattendere la disponibilità del-l'attore protagonista dello spet-tacolo, impegnato su diversipalcoscenici, per cui in basealla sua disponibilità abbiamoorganizzato il tutto. Presidente, quale è stata lascintilla che ha generatoquesta iniziativa?Il tutto è partito dalla propostadella socia Antonia che faparte sia dell'AssociazioneTamgram che Emergency, percui lei ha fatto da tramite,come anche la sociaAddolorata che fa parte dellarealtà di Emergency che operanel lagonegrese. Sappiamo poi che nel mesedi gennaio curerete sempre aLauria un'altra iniziativa?Si, il 3 di gennaio saremo nuo-vamente a Lauria con la gior-nalista Piera Carlomagno chepresenterà due libri dal titolo"Le notti della macumba" e"L'anello debole".Addolorata Cantisani, lei datempo fa parte dell'associa-zione Emergency ed in que-sta ultima occasione è stataben lieta di collaborare conun'altra Associazione,Tangram...Proprio così, il nostro intento èdi coalizzarci con altre asso-

ciazioni anche per farci meglioconoscere e dire, a chi ancoranon lo sa, che nel lagonegreseopera un gruppo diEmergency. Quali sono stati gli spuntiche lo spettacolo ha presen-tato per l'occasione alla pla-tea intervenuta presso laSala Brancati di Lauria? Quello che è stato presentatoal pubblico è stato uno spetta-colo davvero importante, per-ché è stato illustrato il nuovoprogramma di Emergency, ilcosiddetto Programma Italia.È stato detto quantoEmergency svolge sul territo-rio italiano attraverso i labora-tori mobili, i centri di primaaccoglienza e di orientamento.Un programma che non èrivolto solo ai migranti chegiungono in Italia ma anche,agli stessi cittadini italiani cheoggi versano in condizioniprecarie e di povertà e che nonpossono permettersi di pagarele cure mediche, essendo ilnostro Servizio Sanitario apagamento. Questo è un periodo impor-tante per la vostraAssociazione...Sicuramente perché ricorre ilventennale della fondazione diEmerency, precisamenteabbiamo festeggiato nel mesedi marzo facendo una manife-stazione; nel marzo del 1994si è costituito il nostro gruppoproprio attorno ad un tavolo diuna cucina. Ricordo i fondato-ri Gino Strada, Teresa Sarti e

altri medici loro amici e colle-ghi. Mario Spallino, due associa-zioni, quella di Emergency eTangram pronte a valorizza-re il suo impegno...Proprio così, credo che larealtà delle associazioni siadavvero bella se a livello,soprattutto locale, riescono atrovare delle sinergie peraggregare le persone e sensibi-lizzarle rispetto a dei temi fon-damentali per la crescita socia-le e umana. Ci dica dello spettacolo cheha presentato a Lauria? Credo che lo spettacolo chepresento da qualche tempo indiverse parti di Italia si sostan-zia nella forma più primitivadel raccontare. Uno spettacoloprivo di effetti speciali maricco della forza del racconto,ciò permette di presentare ilprogramma di Emergency inqualsiasi posto senza l'ausiliodi grandi mezzi tecnici. Unospettacolo curato nella parteteatrale dall'autrice PatriziaPasqui e che fa emergere ilconcetto della non esistenza diuna classifica dei tre punti car-dinali. Per i poveri Nord e Sudè la stessa cosa, non esistonodiritti che valgono per alcuniuomini e non per altri, se cosìfosse si tratterrebbe di privile-gi e non di diritti. Inoltre lo

spettacolo insegna che seognuno di noi si adopera perun minimo ad aiutare gli altri,si può costruire una strada vir-tuosa e lunga. Quando lei ha avuto i primicontatti con la realtà diEmergency?Il mio incontro con l'associa-zione Emergency è avvenutonel 1998 quando seppi dellamine anti-uomo e, mi apparve

assurdo non fare nulla. E’come in un incidente stradalenel quale si decide di prose-guire con indifferenza. Ad assistere al suo spettacoloa Lauria vi erano molti gio-vani, qual è il suo messaggioalle nuove generazioni?Essere giovani in Italia oggi èmolto difficile, sicuramentemolto di più rispetto alla miaepoca.

Tante sono per i giovani le dif-ficoltà rispetto a delle opportu-nità che magari ci sono anchema sono da scoprire. Ai gio-vani raccomando di non cerca-re il capro espiatorio tra ideboli, tra i migranti ma, tracoloro che spendono parte deibilanci nell'acquisto di armi,invece che nella realizzazionedi strutture e realtà che possa-no diminuire il loro disagio.

Lauria, Emergency e Tangram insieme per dare forza all’impegno civile

Centro Estetico

AntoniettaLauria Lauria

Tel. 0973-628216Cell. 338-3704602tonias1959 @libero.it

Da sinistra: Antonia Esposito, Concettina Ferrante, Addolorata Cantisani, Mario Spallino

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LA RICERCA/Il libro, pubblicato da don Filippo Fittipaldi nel 1683, è una fonte preziosa per tracciare la storia del Monastero di San Filippo (terza parte)

L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 11° GGennaio 22015Lauria1111

Clero e vita quotidiana a Lauria nel XVII secolodi Raffaele Papaleo

In due precedenti articolipubblicati su 'L'Eco diBasilicata' abbiamo parlatodel libro "Vita di S.Filippodetto d'Argirione, (…) conuna breve relazione d'unaChiesa, e Reliquia del Santo,che sono in Lauria". Autoredel libro fu don FilippoFittipaldi: un sacerdote diLauria trapiantato nella cittàdel Papa. Il testo fu pubbli-cato a Roma nel 1683, stam-pato dalla tipografia Ignatiode'Lazari. Nel primo articolointitolato "Nuove testimo-nianze sul monastero di SanFilippo a Lauria" (Eco diBasilicata del 15.05.2014pag.11), abbiamo discussodell'importanza del libro inquestione e della figura diSan Filippo d'Agira; dettod'Argirione dal sacerdote diLauria. Nello stesso articolosono state riportate notiziesu don Filippo Fittipaldi, ilquale faceva parte della con-fraternita "De' ChiericiRegolari detti Teatini". Nellenote già pubblicate abbiamoevidenziato la novità impor-tante rivelata dal ritrovamen-to del libro. Il monastero diLauria in origine era dedica-to a San Filippo d'Agira. UnSanto venerato particolar-mente dai monaci italo-greci. Una evidenza chetestimonia il ruolo importan-te avuto dai monaci, dettiBasiliani, che si insediarononell'area della valle delMercure e poi, sul finire delX secolo, anche nella Valledel Noce. Uno di questi inse-diamenti monastici sorse allependici di monte Messina,nei pressi di Lauria; proprionell'area di confine con ilmonte San Filippo. Taletoponimo ha sempre attiratol'attenzione dei ricercatoriche indagano sugli insedia-menti monastici avvenutinell'area della Basilicata sudoccidentale intorno all'annoMille. In un secondo artico-lo, dal titolo "Il monastero diSan Filippo nel libro delSacerdote Fittipaldi" (Eco diBasilicata del 15.06.2014pag.11), si è discusso inmodo più specifico dellenotizie contenute nel libro,delle caratteristiche del sitoin cui sorgeva il monastero edelle influenze che il com-plesso religioso esercitavasul territorio circostante. Inquella occasione è statodescritto l'edificio religiosoin base alle notizie fornitenel libro da don FilippoFittipaldi. Un altro apportoimportante alla discussione èstato dato dallo storicoBiagio Moliterni che nell'ar-ticolo intitolato "L'Abbaziadi San Filippo di Lauria, unastoria che riserva sorpreseimportanti" (Eco diBasilicata dell '1.09.2014pag. 31) ha puntualizzato gliavvenimenti storici che col-legano i fondatoridell'Abbazia di Lauria con imonaci italo-greci prove-nienti dalla Sicilia. Inoltre, lepubblicazioni dello storicoGiovanni Celico inquadranoil problema degli insedia-menti monastici nell'AltoTirreno cosentino e nell'areadel Mercurion in modoampio e, pertanto, se ne rac-comanda la lettura.Questo terzo articolo rap-

presenta una continuazionedei primi due, ai quali sirimanda per maggior com-pletezza. Nelle note cheseguono prendiamo in esamei racconti narrati da don

Filippo Fittipaldi nel suoprezioso libro. Racconti che,talvolta, sfiorano l'aneddoto,ma che forniscono datiimportanti sulla vita quoti-diana; così come si svolgevaa Lauria e nella Valle delNoce molti secoli fa. Alcunipassaggi del libro vengonoriportati integralmente poi-ché ritenuti molto importantie perfettamente esplicativiper le finalità che ci propo-niamo.

Chiese e clero aLauria

nel XVII secolo

Nel testo troviamo conside-razioni, descrizioni e datiproposti dall'autore che aiu-tano a saperne di più sullavita quotidiana che si svol-geva a Lauria verso la metàdel XVII secolo, al tempo incui don Filippo Fittipaldi eraancora a Lauria o, comun-que, aveva notizie del suopaese.Il sacerdote di Lauria scrisseil libro su San Filippod'Argirione mentre era aRoma, aveva frequentazionicon il Cardinale Brancati equando, ormai, non avrebbepiù fatto ritorno nel suopaese di origine. Don Filippomori a Roma il 29 settembredel 1693 presso l'Istituto deiChierici Regolari, dove svol-

geva l'incarico di istruttoredei novizi. Come è lecito aspettarsi daun libro a tema religioso, iprimi dati forniti riguardanole chiese ed alcune particola-rità di esse. Don FilippoFittipaldi nel suo scritto evi-denzia che in Lauria ci sono:"due (Chiese) Parrocchialimolto magnifiche, à tre navi,con più Cappelle, ed in unadi esse, ch'è nel borgo infe-riore, vi ne sono sedici, oltrel'Altare maggiore. Inoltredue Monisteri de' più cospi-cui della Provincia, ambeduedell'Ordine Serafico P.S.Francesco, l'uno de'PadriMinori dell'Osservanza, l'al-tro de' Padri Cappuccini; edil primo per la sua granmagnificenza hà dato occa-sione à più Personaggi, chevi sono stati in diversi tempiper passaggio albergati,d'ammirarlo, e dire, che d'unsi magnifico Conventopotrebbe qualsiasi Città delRegno gloriarsene; di più visono trentadue altre Chiese,tra mezzane, e picciole, oltrele Cappelle, che son purmolte, in cui non si celebrala santa Messa'. Dal libro del sacerdoteFittipaldi si evince che ilpopolo ed il clero di Lauriasono rimasti legati ad unatradizione che è plurisecola-re già nel '600. Tradizione eculto che si esplicitano neiconfronti del Santo e conver-gono verso il sito nel qualesi trova la Chiesa ad essodedicata. Per tale motivo, aLauria intorno alla metà del

XVII secolo, erano ancoraben vive le tradizioni ed ifesteggiamenti in onore diSan Filippo. Don FilippoFittipaldi riferisce che: "Négiorni festivi, per comoditàin particolare de'contadini,ch'abitano in quei contorniné lor poderi, come anchene' giorni feriali, vannoSacerdoti à celebrarvi laSanta Messa: tanto per sod-disfazzione degli obblighidella chiesa, quanto perdevozione de' particolari.. Sicelebra la festa del Santo consingolar dimostrazioni dipietà, e divozione: posciachènella mattina della festa àbuon'ora comincia una granprocessione, dalla ChiesaParochiale del Glorioso SanIacopo Apostolo, ch'è nelborgo inferiore di Lauria, evà à terminare nella Chiesadel nostro Santo, portandosisolennemente una mezza sta-tua del Santo, ch'è di legnoindorato, e colorito, assaiben fatta, e divota, e hà nelpetto la sua Sacra Reliquia.Per ogni buon fine questaStatua si tien ben custoditanella predetta Parochiale,con altre Reliquie, che ingran parte son dono delSignor Cardinal di Lauria: ilquale coll'esemplarità dellavita religiosa; menata buonaparte in Roma, in servigiodella Santa Sede Apostolica,con continue non men'onore-

voli, che (…) fatiche: co'molti volumi della suaprofonda Dottrina: e final-mente colla Sacra Porpora,ha sopra modo nobilitato lanostra Patria, non che la suafamiglia, per altro assaicospicua fra l'altre nobili". Anche questo passo del librodi don Filippo Fittipaldi, cifornisce informazioni pre-ziose. Viene descritta la pro-cessione dedicata a SanFilippo. Popolo e clero par-tono dalla Chiesa Madre diSan Giacomo Apostolo diLauria borgo e giungonofino alla Chiesa di SanFilippo, nei pressi dell'omo-nimo monte. Sono tanti ifedeli che percorrono scalzi isentieri poco agevoli checonducono alle falde delmonte Messina. Con la pro-cessione viene portata 'unamezza statua del Santo ch'èdi legno indorato, e colorito'.E' la stessa statua, dedicata aSan Filippo d'Agira, checustodisce nel petto la sacrareliquia, ovvero il ditomignolo della mano sinistra.Tale statua nel tempo èandata purtroppo perduta.Stessa sorte ha avuto la sta-tua del Santo, più grande,che era custodita nellaChiesa di San Filippo e dellaquale abbiamo già discussoin un precedente articolo. Di particolare importanza èla citazione che, nel suoscritto, don Filippo fa delCardinale Brancati. Si narrache l'alto prelato si era pre-murato di far giungere aLauria preziose reliquie diSanti. Il Cardinale Lauria,

come era comunementechiamato a Roma, era titola-re della Chiesa deiSantissimi Apostoli, luogonel quale sono conservatereliquie tra le più preziosedella cristianità. Il CardinaleBrancati dimostrava così dinon aver dimenticato il suopaese di origine dal qualemancava dal 1630; ovverodall'età di diciotto anni,quando era partito per sem-pre da Lauria dirigendosi,con un suo parente, verso ilconvento di Noepoli. IlCardinale Brancati, facendogiungere preziose reliquienella sua Lauria, intese, pro-babilmente, dare un motivoin più di fede ai suoi com-paesani.Alla processione verso laChiesa di San Filippo parte-cipava un gran numero disacerdoti di Lauria; sia dellaparrocchia di San Giacomo,sia "della Chiesa Parochialedel Borgo Superiore, ch'èquella del Glorioso SanNicolò di Bari". Don FilippoFittipaldi, a questo punto dellibro, ricorda che quando luiera 'Chierico secolare' isacerdoti di Lauria erano piùdi cento, senza contare i'Cherici'. Sempre in occasio-ne della processione, che sifaceva il 12 maggio, l'Abatetitolare della badia dava duecarlini ai sacerdoti e un carli-no "per ciaschedun Chierico;purchè intervengano alVespro, e alla Santa Messa,che solennemente si canta-no".Alla festa, ed al mercato chesi teneva nelle vicinanzedella Chiesa di San Filippo,interveniva molta gente pro-veniente anche dai paesivicini. Don Filippo sottoli-nea la particolare cospicuapresenza delle genti diCastelluccio. Presenza giu-stificata anche da fattori geo-grafici. Castelluccio è, relati-vamente, poco distante dallasede della Chiesa di SanFilippo posta nella omonimacontrada di Lauria. Ladistanza può essere copertain circa due ore percorrendosentieri e scorciatoie di mon-tagna che esistono ancoraoggi. Il mercato si teneva tral'1 e il 12 maggio e costitui-va un momento importanteper l'economia locale. Inesso confluivano merci edanimali posti in vendita. Lapresenza di mercanti era cosìnumerosa che, come riferi-sce don Filippo Fittipaldi, siricavavano trecento ducati"per il solo affitto dellelogge, ò botteghe". Inoltre, imercati periodici fungevanoda incentivo alle relazioni trale genti di paesi limitrofi.

Gli animali rubatinon lasciano

il mercato

Nel suo libro don Filipponarra episodi, del passatoremoto e di quello a lui piùvicino, relativi al monasterodi San Filippo. Sono raccontiche rappresentano una sezio-ne importante delle circaquaranta pagine dedicate allaChiesa di Lauria. Sono unaparte rilevante del libro per-ché vengono riferiti fatti rac-colti dalla tradizione orale edanche notizie di prima manoche hanno avuto in donFilippo un testimone direttoquando, in gioventù, abitavaancora a Lauria. Un episodio particolareriguarda proprio i giorni in

cui si teneva il mercato nel-l'area della chiesa di SanFilippo. Don Filippo narracon meraviglia che "quandoper avventura vi eran menatianimali rubati per venderli,uscir non poteano dal dettoTerritorio, se prima nonveniva il vero Padrone àpigliarseli. (…) Non compa-rendo poi il vero Padrone,quelli rubati animali restava-no à beneficio della Chiesa,fin tanto però che'l veropadrone comparisse". DonFilippo attribuisce alla'influenza' del Santo il parti-colare fenomeno degli ani-mali rubati che si rifiutano dilasciare l'area di San Filippo.

La burla alla statuadel Santo

Un altro episodio avvenutonei giorni del mercato sipotrebbe classificare comecomico, se non fosse per ilfinale drammatico. DonFilippo racconta che un vil-lano di Lauria si fermòdavanti alla statua di SanFilippo e cominciò a giocarea morra. La statua aveva"due dita della man destraalzate, in atto di dar la bene-dizione". Situazione che,considerata volutamente inaltro modo, simboleggiavasempre e solo il 'due'.Pertanto il villano poteva

condurre facilmente il giocoa proprio vantaggio e, per-tanto, vinceva sempre. Fortedella vittoria il villano sisentiva autorizzato a sottrar-re al Santo "uova e buccella-ti". Donativi fatti dai fedelinei giorni di festa e riposti aipiedi della statua. DonFilippo Fittipaldi - che quidimostra anche doti di abilenarratore - continua il rac-conto dicendoci che il villa-no, uscito vittorioso dallachiesa, "volle subito doppo ilgiuoco sparareun'Archibugio, il quale, pergiusto giudicio del Signore,si gli crepò in mano; e cosìrestò con due dita solo nellaman destra, in quella stessamaniera, c'havea giocato, eburlatosi del Santo. Fu breveil giuoco, e la burla: ma fuserio, e durò mentre eglivisse il castigo: che à luistesso dava sempre motivodi pentimento, ed agli altriera d'esempio di non burlarco'Santi: ma con umiltàvenerarli".

Trote pescate nelfiume Noce

Un altro episodio, che donFilippo Fittipaldi ha sentitoraccontare dagli anziani diLauria, è quello della pescadi trote nel fiume Noce. Taleepisodio non è collocato inuna data precisa ma donFilippo dice che riguarda iltempo nel quale: "dettaChiesa era ufficiatada'Monaci, che perciò

Monistero allor chiamavasi,vi fu fra gl'altri un'Abate digran bontà di vita, eZelantissimo altresì dellaRegolare osservanza, qualpiù coll'esempio, che colleparole essigger procurava da'suoi Sudditi". L'abate sitrovò a gestire una situazio-ne particolare. Alcuni mona-ci si recavano spesso a pescanelle acque del fiume Noce;probabilmente nel punto incui le acque di Fiumicelloconfluiscono nel 'FiumeGrande', come era chiamatoil Noce tempo addietro.L'attività della pesca, iniziataper necessità di vitto, diven-ne sempre più rilevante finoad occupare una parte consi-stente delle giornate di alcu-ni monaci. L'Abate - come cinarra don Filippo - " in pre-senza de'Monaci, prostrato àpiè dell'Antichissima Statuadel Santo, supplichevolmen-te pregollo à fare, che ilfiume più pesci non produ-cesse. Fù egli senza dimoraesaudito, del chè ben si chia-rirono i Monaci: tanto chèmancata la pesca, restaronoessi pescati per il Signore coll'amo dell'amor Paterno, eZelo del lor Prelato".L'episodio narrato può essereallegorico. Nel senso che latradizione tramanda, e donFilippo ricorda in formaadatta ai tempi, una disaffe-zione alla regola monastica

operata dei monaci e ricom-posta dall 'Abate. DonFilippo dedica molto spazioalla vicenda; più di quantosia necessario a raccontare ilsemplice accadimento, e conacume osserva che: "l'esserreligioso toglie ben l'huomodal mondo: ma non dall'esserumano". E ancora, si soffer-ma sul fatto che "quei buoniReligiosi, prima per onestaricreazione, ne giorni leciti,andavan molto spesso àpescar trotte in un fiume, chescorre non guari distantedalla Chiesa; e così quantopiù giornalmente eglinoandavansi alla pesca affezio-nando, tanto più raffredda-vansi nel Divin Servizio, epoco a poco in lor distrugge-vasi lo spirito della Religiosaosservanza, quale parea cheannegassero in quel fiume,per il gusto della cattura dipochi pesci, più tosto che perla valuta di quelli". DonFilippo parla di "pesca giàviziosa divenuta" e chel'Abate volle porre rimedioalla questione "con il toglierla causa materiale d'unacotanta licenziosa osservan-za". Insomma, il raccontoparticolareggiato può anchevoler evidenziare le debolez-ze umane e le situazioni chele generano. Debolezze che,se affrontate in modo oppor-tuno, possono essere vinte.In tutto il libro don FilippoFittipaldi si dimostra sempreprudente in ciò che raccontae sempre accorto nel modo incui porge i contenuti. Ilsacerdote di Lauria riesce a

raccontare i fatti in modoonesto e sempre nel rispettodegli elementi della religionecristiana della quale egli èfedele e convinto osservante.

Particolari preziosi

Il libro di don FilippoFittipaldi si rivela, ad unostudio attento, una minierapreziosa di elementi che pos-sono arricchire notevolmentedi nuovi tasselli la storialocale: di Lauria e dei paesivicini. Ad esempio, nella parte fina-le delle pagine dedicate allaChiesa di San Filippo, l'auto-re dice che "Basti solo accen-nare una grazia, la qualeessendo universale, e publicain Lauria, stimerei mio granmancamento il passarla sottosilenzio. Principiò questacolla traslazione, che si fecedella Sacra Reliquia nellanostra Patria, ha sempre con-tinuato, e continua per graziaspeciale del Signore, adintercessione del suo Santo,ed è, non esservi stata pertutto questo tempo, che sonopiù di due secoli, personaveruna offesa dal Demonio.Tanto per il passato ci è statofedelmente trasmesso dalletradizion de' nostri maggiori,ed il presente la sperienzachiaramente ti lo dimostra".In sostanza, don Filippo evi-denzia che in Lauria non sisono verificati casi di 'pos-sessioni demoniache' da piùdi due secoli. Facendo i contisi fa riferimento ad un perio-do che parte dalla metà delXV secolo. A leggere l'infor-mazione in altro modo, pos-siamo dire che a Lauria nonsi verificavano 'possessioni'dalla metà del '400; e da ciòpossiamo dedurre che nonc'erano neanche esorcisti eguaritori da quel tempo.Questo dato è sicuramente damettere in relazione aldiscreto grado culturalemedio della popolazione; oper lo meno di una parte con-sistente ed influente di essa.Lauria, secoli prima, era giàstata sede di Contea. I presìdireligiosi nel paese valnocinoerano tanti, ben attivi e rino-mati in tutta la regione;anche l'artigianato era fioren-te e contribuiva ad elevare lostato sociale medio dellapopolazione. Tutti elementiche concorrevano ad allonta-nare i residui peggiori delmedioevo che altrove contri-buivano alla grave arretratez-za economica e culturale. ALauria non c'era tempo, névolontà, per credere neidèmoni perché non c'eranoquelle condizioni negativeche altrove favorivano cre-denze residuo di un passatooscuro. Anche per questo èimportante la testimonianzascritta di don FilippoFittipaldi che ci rivela le atti-tudini di un popolo devoto eattento ai fatti della religione,ma anche poco propenso allecredenze più superficiali emeno nobili. Con questo terzo articolo ildiscorso sul Monastero diSan Filippo è stato ampliatoutilizzando l'importante scrit-to di don Filippo Fittipaldi.La materia è vasta e richiedeapprofondimenti ed il contri-buto di tutti gli studiosi e deicultori di storia locale. In unprossimo articolo evidenzie-remo, sempre dalle paginedell'Eco di Basilicata, ulte-riori dati e documentazioneinteressante ancora relativaal monastero di San Filippo.

Il Prof. Raffaele Papaleo nell'area dell'antico Monastero di SanFilippo, dove ora sorgono costruzioni adibite a ricovero di animali Il Prof. Raffaele Papaleo con il Signor Biagio Papaleo, proprietario

di una parte dei terreni sui quali sorgeva il Monastero di S.Filippo

Page 4: Il concerto di Natale esaltato dal maestro Silvano Marchese

L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 11° GGennaio 22015Valle ddel NNoce 1122

L’INTERVISTA/L'azienda, nata nel 1879, esporta in tutto il mondo i grandi orologi prodotti a Lagonegro. La curiosa origine di un'industria che esalta l'ingegno lucano

“Michelangelo Canonico”, orologi da torre fino alle SamoaDa oltre 135 anni l'azienda'Michelangelo Canonico' èspecializzata nella produzio-ne di meccanismi di orologi enella elettrificazione di cam-pane. Fu fondata dal signorMichelangelo Canonico nel1879. Nel tempo l'azienda haavuto molti riconoscimenti,tra i quali: una "medagliad'oro al merito industriale "(nel 1892); il " Gran diplomad'onore " (nel 1902) e lafacoltà di inserire lo stemmaReale nell'insegna del labora-torio. Attualmente la fabbricaCanonico si avvale dellecompetenze di sette operai. Ilsignor Pietro Canonico, dacirca settanta anni, è il titola-re dell 'azienda; il figlioMichele è il responsabilecommerciale. La fabbrica èsuddivisa in quattro aree: lacarpenteria; l'area di fabbrica-zione dei meccanismi di col-legamento tra gli orologi e lecampane; la zona, più picco-la, per le prove dei meccani-smi e per la taratura delsuono delle campane; un uffi-cio. La fabbrica vende pro-dotti in tutto il mondo. I mec-

canismi di precisione prodottia Lagonegro sono giunti in:Spagna, Svizzera, Austria,Portogallo, Francia,Inghilterra, Olanda,Germania, Repubblica Ceca,Croazia, Grecia, Australia,Nuova Zelanda, USA e per-fino alle Isole Samoa, nell'Oceano Pacifico, inPolinesia. La 'MichelangeloCanonico' utilizza macchinaridi altissima precisione. Nellafabbrica si lavora con misure

centimetrali o millimetrali. Nell'ufficio viene conservatauna foto di Umberto II diSavoia, figlio del re VittorioEmanuele III, che fa visitaalla fabbrica. Insieme al prin-cipe si vedono i militari dellascorta. La fabbrica può contare sullecompetenze di operai scelti:tutti tecnicamente in grado dieseguire produzioni di altaprecisione. Il personale èmotivato e lavora con l'o-

biettivo di soddisfare nelmodo migliore i clienti che,anche dall'estero, comprano iprodotti della 'MichelangeloCanonico'. L'azienda nasceda una storia un po' buffa, mamolto particolare.Michelangelo Canonico, chenon era di Lagonegro ma diRivello, riparava orologi datasca. Una notte i ladri rubaronotutti gli orologi che possede-va. Da allora Michelangelo

decise di costruire degli oro-logi molto più pesanti che,pertanto, nessuno potevarubare. Così iniziò la produ-zione di orologi da torre per icampanili e per i municipi.L'azienda produce dalla 'a'alla 'zeta' tutto ciò che occor-re per i grandi orologi: dagliingranaggi, alle lancette ed aimeccanismi più sofisticati. E'interessante che la fabbrica diLagonegro sia l 'unica delcentro-sud Italia a montaremeccanismi per gli orologianche all'estero. Nell' azienda si costruisconoorologi con criteri di altissi-ma tecnologia moderna. Lagentilezza del titolare PietroCanonico e del figlio Michelerappresentano un valoreaggiunto importante.

L'intervista Signor Michele Canonico,da quanti anni lavora nel-l'azienda? Lavoro nell'azienda di fami-glia da 27 anni. Ho iniziato alavorare in questa fabbricaall'età di 18 anni. Oggi ne ho

45.Qual è, nel mondo, il luogopiù distante dove sonomontati orologi di vostraproduzione?Nelle Isole Samoa ed in tantialtri luoghi anche lontanissi-mi. Normalmente installiamomeccanismi per orologi nelcentro-sud Italia: inBasilicata, Campania, Puglia,Calabria e Sicilia. Inoltrevendiamo meccanismi edaccessori agli altri installato-ri che, a loro volta, montano iprodotti in tutto il mondo. Inostri prodotti sono arrivati,come detto, fino alle isoleSamoa, in Europa e un po'dovunque. Da quanti anni il SignorPietro Canonico lavora nel-l'azienda ?Mio padre Pietro ha 84 anni.Ha iniziato all'età di 15 anni.Facendo i conti, è parte attivadell'azienda da quasi settantaanni.Chi ha fondato l'azienda?L'azienda è stata fondata nel1879 da MichelangeloCanonico: il mio bisnonno.

La storia particolare l'abbia-mo raccontata. L'azienda da subito ha ini-ziato a produrre molto o cisono voluti tanti anni peravviarla bene?Dobbiamo considerare che,tempo fa, si montavano circaquattro o cinque orologiall'anno . Poi, man mano, laproduzione è aumentata;anche perché i meccanismiche muovono gli orologi sisono semplificati. Anche l'e-conomia globale è cambiatae oggi produciamo tantinuovi orologi.Qual è il suo ruolo nell'a-zienda?Sono il responsabile dellaqualità. Inoltre mi occupodel settore commerciale edegli acquisti. Il titolare è sempre papàPietro?Si, mio padre oltre ad essereil titolare cura un po' tutta laparte tecnica in officina:dalla progettazione dei nuovimodelli alle varie fasi diassemblaggio.

Francesco Santoro

Il presidente del Comitato delRedentore Salvatore Ciriglianodopo aver letto il nostro articolointitolato: “Continua l’impegnodel Comitato del Redentore”,pubblicato sul nostro giornaledatato 15-12-2014, ha ritenutoprecisare quanto segue:“Sebbene tutte le manifestazionicitate nell’articolo suddettofanno parte del nostro ProgettoGenerale d’Idee; dei nostri studidi fattibilità; dei nostri numerosi

progetti, e della nostra propostainoltrata alle Istituzioni per larichiesta dei finanziamenti dellemanifestazioni del cinquantena-rio della statua del CristoRedentore del 2015, è doverosoprecisare che molti progetti, dinotevole impegno economico, aseguito dell’inasprirsi della crisifinanziaria, sono stati accanto-nati. La proposta inoltrata alleIstituzioni con il nostro pro-gramma delle celebrazioni 2015

è a tutt’oggi ancora subordina-ta: -alla data dell’istituzioneformale della “Festa delRedentore”; - ai lavori diristrutturazione del monumentoin fase di preparazione dell’ap-palto, e soprattutto ai finanzia-menti regionali in base ai quali,di concerto con l’amministrazio-ne Comunale, con la condivisio-ne ed il patrocinio della Regionee la collaborazione dell’Apt diBasilicata, si potrà infine stabi-

lire il programma definitivodelle suddette manifestazioni.Ciò chiarito, il Comitato delRedentore per l’informativa allacittadinanza potrà, in questafase, fornire con certezza solo ladescrizione dei progetti princi-pali, nella speranza che oltrealla condivisione delleIstituzioni e al grande impegnodel nostro Governatore dott.Marcello Pittella, trovino prestola loro copertura finanziaria”.

L’equivoco di cui trattasi è sca-turito dal fatto che con il presi-dente Cirigliano non c’è statauna vera intervista, bensì unbreve colloquio telefonico a cuiè seguito l’invio della documen-tazione delle varie proposte edei vari progetti, inviati alleistituzioni per la richiesta deifinanziamenti. Né c’è stata poila possibilità, di rivedere con ilpresidente, l’articolo impostato.Di ciò ci scusiamo con i nostrilettori e con il Comitato delRedentore.

La Redazione

“Continua l’impegno del Comitato del Redentore”

Il Signor Pietro Canonico, titolare dell'Azienda produttrice di orologi da torre di Lagonegro, insieme aFrancesco Santoro, il giovane autore dell'articolo

La statua del Redentore Salvatore Cirigliano

Davvero una bella e sentita tradi-zione religiosa quella che il rioneOndavo di Maratea custodisceormai da decenni in onore diSanta Lucia. Ogni 13 dicembre, giorno in cui sifesteggia la Santa siciliana martirecristiana morta durante le persecu-zioni di Diocleziano, nella cittadi-na tirrenica, in particolare gli abi-tanti dell’Ondavo, presso la cap-pella che si trova in loco, orga-nizzano una festa religiosa e nonsolo. La cerimonia si svolge presso lacappella dedicata a Santa Lucia,che fa sfoggio di un preziosoaffresco del XVI secolo raffigu-rante la Madonna col Bambino traSanta Lucia e San Biagio, mentresul marmo della facciata è incisoil distico latino “Lucida LucentiLuciscis,Lucia,Luce Lux MeaLucescat, Lucia,Luce Tua”. Allamessa segue una breve processio-ne durante la quale i fedeli,accompagnati dalle locali AutoritàCivili e Militari, portano la statuaraffigurante la Santa e, al terminesi ritrovano tutti insieme dinanziad un ricco buffet preparato eofferto dalle signore del rione. Ifesteggiamenti che quest’anno sisono tenuti a Maratea in onore diSanta Lucia, sono stati maggior-mente partecipati e arricchiti dallaricorrenza dei 100 anni (1914-

2014) della donazione alla cappel-la della statua raffigurante appuntoSanta Lucia. Il dono fu fatto nellontano 1914 da parte di FrancescoBrando, nonno di Antonio Santoro(Natella) che commosso ha parte-cipato alla celebrazionedell’Anniversario che, come tuttele ricorrenze che si rispettano, havisto anche il taglio della torta.

Cenni storici su Santa Luciatratti da Wikipedia

I racconti, che risalgono al perio-do normanno e non hanno moltaplausibilità storica, narrano di unagiovane, orfana di padre, apparte-nente ad una ricca famiglia diSyracusae, che era stata promessain sposa ad un pagano. La madredi Lucia, Eutichia, da anni amma-

lata, aveva speso ingenti sommeper curarsi, ma nulla le era giova-to. Fu così che Lucia ed Eutichia,unendosi ad un pellegrinaggio disiracusani al sepolcro di Agata,pregarono sant’Agata affinchéintercedesse per la guarigionedella donna. Durante la preghieraLucia si assopì e vide in sognosant'Agata che le diceva: Lucia,perché chiedi a me ciò che puoiottenere tu per tua madre? Nellavisione sant'Agata le preannuncia-va anche il suo patronato sullacittà. Ritornata a Syracusæ e con-statata la guarigione di Eutichia,Lucia comunicò alla madre la suaferma decisione di consacrarsi aCristo. Il pretendente, insospettitoe preoccupato nel vedere la desi-derata sposa vendere tutto il suopatrimonio per distribuirlo aipoveri, verificato il rifiuto diLucia, la denunciò come cristiana.

Erano in vigore i decreti di perse-cuzione dei cristiani emanati dal-l'imperatore Diocleziano. Il pro-cesso che Lucia sostenne dinanziall'arconte Pascasio attesta la fedeed anche la fierezza di questa gio-vane donna nel proclamarsi cri-stiana. Minacciata di essere espo-sta tra le prostitute, Lucia rispose:"Il corpo si contamina solo se l'a-nima acconsente". Il proconsoleallora ordinò che la donna fossecostretta con la forza, ma leidiventò così pesante, che decine diuomini non riuscirono a spostarla.Il dialogo serrato tra lei ed il magi-strato vide addirittura quasi ribal-tarsi le posizioni, tanto da vedereLucia quasi mettere in difficoltàl'Arconte che, per piegarla all'a-biura, le fece passare la notte in unlupanare insieme ai soldati. Lucianon si piegò a nessun tormentofino a quando, inginocchiatasi,venne decapitata. Prima di morireannunciò la destituzione diDiocleziano e la pace per laChiesa.Privo di ogni fondamento,ed assente nelle molteplici narra-zioni e tradizioni, almeno fino alsecolo XV, è l'episodio di Luciache si strappa gli occhi.L'emblema degli occhi sullacoppa, o sul piatto, è da ricollegar-si, semplicemente, con la devozio-ne popolare che l'ha sempre invo-cata protettrice della vista a moti-vo del suo nome Lucia (da Lux,luce). Essendo in periodo difestiità natalizie vogliamo sottoli-

nerare che nella città di Brescia edin tutta la sua provincia SantaLucia è molto amata, soprattuttodai bambini, che da lei ricevono iregali desiderati. Qui la Santasvolge sostanzialmente le veci diBabbo Natale. Come la leggendapopolare racconta, durante la nottetra il 12 ed il 13 dicembre, SantaLucia passa per tutte le case conun carretto trainato da un asinello,facendo risuonare un campanellod’argento, e distribuisce ai bambi-ni buoni dei doni e dolciumi. Perricevere i doni i bambini devonoscriverle una letterina la settimanaprima del suo avvento, e la seraprima preparare del latte per laSanta e della paglia per l’asinelloda disporre sotto la cappa delcamino, dal quale la Santa scen-derà. Poi devono andare subito aletto, chiudere gli occhi ed addor-mentarsi immediatamente, perchéla Santa non vuole assolutamentefarsi vedere. Se i bambini cerche-ranno di scorgerla, la Santa glibutterà della cenere negli occhi.Qualora i bimbi non siano statiabbastanza buoni ed obbedientidurante l'anno, al posto dei donirichiesti, riceveranno solo del car-bone.

La tradizione di Santa Lucia a Maratea

Foto dell’evento di Santa Lucia. Foto: Calderano

Programmanatalizio

a Maratea 21 DICEMBREBABBO NATALE IN MOTOOre 9,30 part enza daMassadiMarat ea e prosieguo dellamanif estazione lungo le strade-delpaes e a cura dell'Ass.Motoclub "Il Redentore"

PRESEPE VIVENTEOre 15,00 sed e Casa di Riposoa cu ra della Fond azione "Casadi riposo Maria Consolatrice"

CANZONI SOTTO L'ALBEROOre 17,30 Sala MaraCong ress -Via Zà Pagana a cura della ProLoco di Maratea "La Perla"STELVIO CIPR IANI - CONCERTO DI NATALEOre 18,30 Chiesa del Rosario

23 DICEMBREBABBO NATALE ARRIVAIN VOLOOre 14,30 Spiaggia diFiumicello - meteo permettendo a cura dell'Ass. Fly Maratea

MUSICA CON ZAMPOGNALUNGO LE STR ADEOre 17,00 Cersuta, ore 20,30Acquafredda a cura delle Ass.

"Aestus" e "Scuola e Vita

X X V EDIZIONE PRESEPEVIVENTEOre 19,00 Massa di Maratea a cura della Parrocchia di S.Biagio

24 DICEMBREESCUR SIONE CON CANOEE TR ASPORTO PRESEPENELL A GR OTTA DELL ASCIABELL A Ore 10,00 Portodi Maratea -meteo permettendo a cura dellaAss. Fly MarateaFALO' TRADIZIONALOre 24,00 Cersutaa cura dei giovani di Cersuta

A VERITA' - RAPPRSETA-ZIONE HATRAOre 19,00 Sala Maracong ress -Via Zà Pagana a cura dell'Ass. GruteaMarpis26-27-28-29 DICEMBRE

27 DICEMBRECONCERTO BANDISTICOCITTA' DI MAR ATE AOre 19,00 Chiesadell'Annunziataa cura dell'Ass . musicale Bandacittà di Maratea "AristideLimongi"

PORTO PARTYOre 20,00 Porto di Marateaa cura della Pro Loco di Maratea

"La Perla"FIACCOL ATA AL REDEN-TOR EOre 17,30 Centro Storico -meteo permettendo a curadell'Ass. Fly Maratea

29 DICEMBRETOMBOLATA TRADIZIO-NALEOre 20,00 ex scuola elementaredi M assa di Marateaa cura dell'Ass . Nuovi Orizzonti

30 DICEMBRECOR O POLIFONICO "STELLA MARIS"Ore 19,00 Chiesadell'Annunziata

a cura della Pro Loco di Maratea"La Perla" e delle Parrocchie diMa ratea

31 DICEMBRECAPODANNO IN PIAZZACENONE DI FINE ANNO ore 20,30 Piazza Mercato con la collaboorazione delleAssociazioni di MarateaPIER A LOMBAR DI INCONCERTO A SEGUIREDJSET ore 22,30 Piazza Buraglia

02 GENNAIOBA SILIC ATA GOSPELFESTI VAL DIVINIT Y INCONCERT

Ore 19,00 Chiesadell'Annunziata

5 GENNAIOASPE TTANDO LA BEFANAOre 19,00 ex scuola elementaredi Acquafredda a cura delleAss. "Aestus" e "Scuola e vita “

6 GENNAIO PRESEPE Ore 18,00 CentroStorico all'interno della manife-stazione la Befanadistribuiràregali ai bambini

6 GENNAIOMIAZIONE CONCORSO"ADDOBBA LA FRAZIONE"

Lutto Le più sentite condoglianze allafamiglia della giovane Maria RosaLimongi di Maratea, venuta amancare a Trecchina ove risiedevacon il marito e il figlio.

Page 5: Il concerto di Natale esaltato dal maestro Silvano Marchese
Page 6: Il concerto di Natale esaltato dal maestro Silvano Marchese

L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 11° ggennaio 22015Valle ddel MMercure 1144

IL PUNTO/Il sindaco Rocco Bruno è stato dichiarato decaduto dalla carica di primo cittadino. Pronta la replica: “Rimosse tutte le cause di incompatibilità”

Garbuglio al Comune di Rotonda. Il sindaco si difendeRocco Bruno è incompatibilecon la carica di Sindaco. IlTribunale di Lagonegro haaccolto l'azione popolare pro-mossa dal Consigliere diOpposizione Domenico LaValle dichiarando la decaden-za del primo cittadino rotonde-se. Per il Sindaco di Rotonda,secondo quanto riportato sullaOrdinanza disposta dai magi-

strati, sussisterebbe la causa diincompatibilità con la carica diSindaco in ragione del fattoche la Bruno Group spa,società interamente partecipatada parenti prossimi delSindaco, figura quale impresaappaltatrice del servizio relati-vo alla gestione del Rifugio"Fasanelli", una struttura pub-blica montana situata in loca-

lità Pedarreto, che vede ilComune di Rotonda quale sta-zione appaltante. Per i giudici,con l'accordo intervenuto tra ilComune di Rotonda e lasocietà partecipata dai prossi-mi congiunti del Sindaco,sarebbero stati "accessibili alprivato vantaggi di pertinenzapubblica, attraverso l'utilizzodi un bene pubblico, in funzio-

ne incrementativa delle poten-zialità di sfruttamento di quelbene (nei limiti della sua desti-nazione pubblica)" e l'accordomostrerebbe "i connotati tipicidella concessione di beni eservizi pubblici". Per cui sarebbe da ritenersipienamente applicabile al casoquanto disposto dall'articolo61 comma 1-bis del Decreto

Legislativo 267/2000 secondocui: "non possono ricoprire lacarica di sindaco o di presi-dente di provincia coloro chehanno ascendenti o discenden-ti ovvero parenti o affini finoal secondo grado che copranonelle rispettive amministrazio-ni il posto di appaltatore dilavori o di servizi comunali oprovinciali o in qualunque

modo loro fideiussore". IlSindaco Rocco Bruno, dalcanto suo, si difende dichia-rando che "ai primi di giugno(quindi un mese e mezzoprima che il consigliere pre-sentasse il ricorso alTribunale) il ramo d'aziendarelativo al Rifugio Fasanelli èstato ceduto ad un'altra Società(non partecipata da parentientro il secondo grado)". Ed

ora il primo cittadino rotonde-se ricorrerà in Appello per farprevalere la propria posizionerispetto a quanto pronunciatodai giudici in primo gradodimostrando, soprattutto, chela cessione del ramo d'aziendainteressato abbia avuto effica-cia nei confronti dell'ammini-strazione comunale.

Silvestro Maradei

"Voglio dedicare poche righe a chi, inquesto percorso, mi ha preso permano e sostenuto. Pochi mesi fa ini-ziavo con grande entusiasmo la miaavventura. A bordo, tutti i buoni pro-positi ed un unico grande obiettivo:fare di Rotonda il fulcro del turismodel Pollino trasformando le nostre

risorse in opportunità di crescita esviluppo. Si sono susseguiti mesi diduro lavoro, dove, tra mille difficoltà,si è cercato di operare nel miglioredei modi possibili, nell'interesse ditutti, cercando pian piano di restituirela fiducia che i cittadini hanno ripostoin noi, in me. Lavoro che è stato bruscamente inter-rotto da una vicenda ormai nota atutta la collettività: ieri mattina mi èstata notificata l'ordinanza con cui ilTribunale di Lagonegro ha accoltol'azione popolare promossa da unconsigliere di minoranza, dichiarandola mia decadenza dalla carica diPrimo Cittadino. Il motivo dellaincompatibilità, secondo quantodisposto dal Collegio, è legato allalocazione del Rifugio Fasanelli,nonostante ai primi di Giugno (quindiun mese e mezzo prima che il consi-gliere presentasse il ricorso alTribunale) sia stato ceduto il ramod'azienda relativo proprio al RifugioFasanelli ad un'altra Società (non par-tecipata da parenti entro il secondo

grado). Non entro però nel meritodella Ordinanza. Ora ci sono 30 gior-ni per proporre Appello. Non negoche non sono state ore facili. Nellamia testa, in quegli attimi, è passatodi tutto. Impossibile nascondere l'a-marezza per una vicenda che inaspet-tatamente si è conclusa (per ilmomento) negativamente. Ma l'affet-to che sto ricevendo in queste ore datanti cittadini Rotondesi e non solo,mi da la forza e la serenità per andareavanti. Mi convince sempre più chela decisione di tornare per offrire ilmio contributo è stata quella giusta.Sicuramente questa triste vicenda nonmi fermerà e non fermerà assoluta-mente l 'azione di tuttal'Amministrazione. Si continuerà alavorare, come fatto fin dal primogiorno del mandato, nell'interesse ditutta la comunità. Certi che inAppello verrà ristabilito ciò che ilpopolo, con una maggioranza schiac-ciante, ha deciso. Grazie a tutti. Dicuore!".

Rocco Bruno

La lettera del sindaco Bruno ai cittadini

Rocco Bruno

Scorcio di Rotonda

L’associazione TerrAccogliente capitanata da Antonietta Gaudiosi in collaborazione con l’as-sociazione Fitness Dance Pollino ha dato vita il 20 dicembre 2014 presso il locale “Pino lori-cato” ad una kermesse canora molto ben riuscita e curata nei minimi dettagli. L’obiettivo eradi non solo di proporre una serata prenatalizia ma anche di stimolare al senso di comunità cheè un valore da preservare e promuovere. L’iniziativa ha permesso di valorizzare anche le tra-dizioni e la storia locale.

Note sotto l’albero a Castelluccio Inferiore

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L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 11° ggennaio 22015 Lagonegro 1155

L’INIZIATIVA/Grazie al fattivo impegno della Cittadella del Sapere, il centro valnocino è stato il riferimento di due iniziative di grande rilevanza

Un vero e proprio Expò, èstato quello tenutosi il 20 e21 Dicembre 2014 aLagonegro presso il MaterDei a cura del GAL , orga-nizzato dal Dr NicolaTimpone. Una vetrina diprodotti enogastronomici diqualità, sapori e saperi tranatura e tradizioni della terralucana. Formaggi, spezie,miele, confetture, dolci evini pregiatissimi, un venta-

glio di prodotti rigorosamen-te made in Basilicata. Nonsono mancati neanche i pro-dotti di bellezza preparaticon il latte di asina. Una verascoperta rivoluzionaria e toc-casana per la salute del visoe del corpo non solo delledonne ma anche degli uomi-ni. Negli stand vi eranoanche delle opere d’artegenerate dal puntino ad ago;

notevoli le ceramiche di ter-racotta e tantissimi presepiper ricordare la natalità. Alcentro del festival madrinad’eccezione, lei, la DietaMediterranea. Il programmadell’iniziativa è stato fittissi-mo ed è iniziato, con la pre-sentazione della fattoriadidattica illustrata anche daun libro di favole per bambi-ni. I tantissimi visitatorihanno potuto riflettere sul-

l’importanza della DietaMediterranea consideratapatrimonio dell’umanità. Laconduttrice non poteva cheessere colei che ha fattoconoscere in Italia attraversoi programmi televisivi “ladieta”, Rosanna Lambertuccila quale ha presentato gliospiti e reso agevole la lezio-ne della sana e corretta ali-mentazione del prof.

Vincenzo Romano dell’Università di Bologna. Tragli ospiti , il Presidente dellaRegione Basilicata DrMarcello Pittella,l’Assessore al Dipartimentodell’Agricoltura MicheleOttati, i Sindaci DomenicoM i t i d i e r i , A n t o n i oManfredelli, Fausto DeMaria, i GAL di altreRegioni (Veneto e Sardegna)e gli chef che hanno prepara-to ottimi piatti tipici che tuttii presenti hanno potutodegustare e apprezzare. Irelatori da Pittella aTimpone e Manfredellihanno sottolineato l’impor-

tanza di un bene, laDietaMed in Basilicata. LaRegione rappresenta il giar-dino segreto da scoprire per-ché ricca di tutti quei prodot-ti indispensabili per la pira-mide alimentare. E’ necessa-rio, tuttavia , coinvolgeretutti i soggetti attivi dei terri-tori lucani e puntare allaqualità e alla selettivitàdegli alimenti, attraversoattività di informazione,ricerca, corsi di cucina.Educare, insomma, al gusto,accogliere, indirizzare, ospi-tare. Rivello , diventerà ilcentro internazionale di cul-

tura, informazione e forma-zione. La sed logistica dell’ambiziosissimo progetto saràl’ex Convento di SanAntonio, uno spazio che sipresta a tutte le esigenze easpettative che interessano ilbenessere e la salute. LaRegione ha stanziato perquesta inziiativa oltre 1milione di euro.

Agnese Belardi

Lagonegro a“Mezzogiorno

in famiglia”Lagonegro ha ospitato neglistessi giorni la trasmissionetelevisiva di Rai 2“Mezzogiorno in famiglia”,grazie all’AmministrazioneComunale e alla ProlocoKaleidos. Un programmache ha avuto un rilevantesuccesso di pubblico. I par-tecipanti ai giochi proposti

erano costituite da squadredi giovani e studenti localiche si sono guadagnati lavittoria contro squadre dellacittà di Terracina. EnzoGhizzoni ha capitanato lasquadra che in diretta daRoma si è classificata alprimo posto portando la vit-toria a casa. Nella piazzaVenturino Picardi RosariaIacovino ha in diretta televi-siva preparato alcuni piattidella tradizione “lauriscia-na”. Molto divertente è stata la

preparazione delle pizze alritmo di rap del simpaticoartista Acchiappati che hadivertito il pubblico nellostudio televisivo che glihanno tributato lunghissimiapplausi. Originali anche iprotagonisti dell’ arrampica-ta all’albero della cuccagnache hanno mostrato agilità edestrezza nell’accaparrarsisalami e caciotte posti incima. Frattanto che la piazza bruli-cava di attività svariatericreando le atmosferemedioevali e rinascimentali ,le ballerine vestite concostumi d’epoca, seguitedalla preparatissima maestra,Raffaella Croce si esibiva-

no in una tarantella mozza-fiato ritmata e veloce, tantoda contagiare la frizzantepresentatrice, Elena Balleri-ni, la quale non ha resistitoed ha cominciato a saltellareal ritmo della quadriglia . Lapartecipazione alla trasmis-sione TV di Rai 2 "Mezzo-giorno in Famiglia" è andatamolto bene, al di sopra diogni aspettativa. La ProLoco ringrazia tutti i lagone-gresi che hanno reso specialequesto primo appuntamento. Ricordiamo che vi sarà unanuova puntata il 3 e 4 gen-naio 2015 che vedrà ancoraLagonegro protagonistaessendo città vincitrice.

Agnese Belardi

Da sinistra: Nicola Manfredelli, Nicola Timpone, Veronica Maya

I Rananera con Veronica Maya al festival DietaMED

I Mastri polentari al Mater Dei

Al centro la conduttrice Elena Ballerini

Da sinistra: Marcello Pittella, Rosanna Lambertucci, NicolaTimpone, Donato Giovinazzo

Lagonegro raddoppia: dal Festival della DietaMediterranea a “Mezzogiorno in famiglia”

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L'Eco di Basilicata Calabria CampaniaGiovedì 11° GGennaio 22015 Lauria 1166

L’ALBUM/Il quartiere Cafaro è stato il magnifico scenario di una ricostruzione storico-religiosa che appassiona ed entusiasma protagonisti e visitatori

Seconda edizione del Presepe vivente a Lauria Il quartiere Cafaro di Lauria, ormai conosciuto come “lentiniano” perché ha dato i natali al Beato Domenico Lentini, è stato lo scenario anche quest’anno di unospettacolare presepe vivente animato dai volontari del Mov Lucania, dai ragazzi dell’oratorio Beato Lentini della Parrocchia di San Nicola e dell’Oratorio SanDomenico Savio della Parrocchia di San Giacomo. L’Album fotografico è a cura di Pasquale Crecca

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