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ORIZZONTI LONTANI – laboratorio di astrobiologia___________

LABORATORIO DIDATTICO IN COLLABORAZIONE CON INFINI.TO INSERITO NEL QUADERNO DIDATTICO MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI DI TORINO PAG.130

ObiettiviCom’è nata la vita sulla Terra? Quali sono le caratteristiche necessarie affinché si sviluppi su un pianeta? La Terra è l’unico pianeta oppure ce ne sono altri in grado di ospitare forme di vita? Per rispondere a queste domande il Museo Regionale di Scienze Naturali, il Life Learning Center e INFINI.TO - Parco Astronomico propongono un percorso alla scoperta della vita partendo dall’analisi di come è nata sulla Terra per arrivare a capire se è possibile che nasca (o che sia già nata) altrove.

Rivolto a studenti e docentiDall’ottavo anno del primo ciclo a tutto il secondo ciclo d’istruzione.

Incontri e contenuti Il percorso si articola in tre incontri.

Il primo incontro, della durata di due ore presso il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, prevede un’attività sperimentale in cui, attraverso l’analisi di modelli, osservazioni al microscopio, esperienze di Oparin e di Miller, si cerca di capire che cosa sia la vita e come possa originarsi.

Il secondo incontro, della durata di due ore, è tenuto dal Life Learning Center. Gli studenti esaminano il problema della vita da un punto di vista molecolare. Con esperimenti pratici e simulazioni cercano di trovare risposte alle domande: come sono nati il DNA e le prime proteine? Come si è formata la membrana delle cellule? Come hanno fatto le varie componenti ad assemblarsi?

Il terzo incontro, della durata di un’ora e mezza circa presso INFINI.TO, conclude il percorso didattico con un’attività tra gli exhibit interattivi del Museo e lo spettacolo nel Planetario digitale, in un viaggio ideale che dal nostro sistema planetario ci porta alla ricerca di pianeti extrasolari per analizzarne caratteristiche e potenzialità a ospitare la vita.

Note informative Numero massimo di allievi: 25 Verrà fornita una dispensa didattica per ogni allievo Gli studenti devono avere matita, gomma e righello La durata complessiva della visita presso Infini.to è di circa 2 ore e mezza

compresi gli spostamenti per raggiungere il parco astronomico e quelli interni. Per informazioni scrivere una mail a [email protected] o telefonare al numero 011 8118740

Costi attività al Museo Regionale di Scienze Naturali e presso Infini.to indicati nel sito del Museo di Scienze Naturali: www.regione.piemonte.it/museoscienzenaturali

INFORMAZIONI UTILI Le esercitazioni del secondo incontro si svolgeranno nella sede dell’LLCTorino in Via Giuria, 15. Per informazioni relative all’attività di divulgazione del Life Learning Center di Torino (LLC Torino): Dott.ssa Enrica Favaro e-mail: [email protected]; [email protected]

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BIOTECNOLOGIE - Percorsi per la didattica delle scienze della vita___

LABORATORIO DIDATTICO INSERITO NEL QUADERNO DIDATTICO MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI DI TORINO PAG.48/49

ObiettiviL’obiettivo del progetto è quello di offrire un’esperienza completa sulle biotecnologie e sulle scienze della vita, comprendente nozioni di base, aggiornamento, approfondimenti e, soprattutto, esperienze sul campo, attraverso esercitazioni in laboratorio e un incontro con giovani ricercatori. Sono proposte le seguenti attività di laboratorio – massimo di 30 allievi per esercitazione:

Un DNA per capello Invito alla scienza con delitto Accendi il batterio! Cosa c’è nel piatto?

Rivolto a studenti e docenti del Secondo ciclo d’istruzione Note informative

Durata del laboratorio: quattro ore Numero massimo di allievi: 30 Costi indicati nel sito del Museo di Scienze Naturali di Torino

www.regione.piemonte.it/museoscienzenaturali/

UN DNA PER CAPELLO Esercitazione di analisi del DNA Che cos’è la “prova del DNA”? Come fanno gli scienziati coinvolti nelle indagini forensi ad analizzare il DNA di un individuo avendo a disposizione solo pochissime tracce, come, ad esempio, un capello? In questa esercitazione gli studenti analizzano le sequenze geniche che presentano differenze (polimorfismi) in soggetti diversi, mediante la tecnica della reazione a catena della DNA polimerasi o PCR. Questa tecnica è utilizzata comunemente nei laboratori di ricerca e di analisi, poiché permette di studiare la distribuzione dei geni in una popolazione, ma anche di identificare la presenza di patogeni o di geni marcatori di malattie. Gli studenti possono usare un loro capello (facendo attenzione che vi sia anche il bulbo pilifero) dal quale estraggono il materiale genetico. Effettuano quindi una reazione di PCR per amplificare il tratto di DNA di interesse. La miscela di DNA così ottenuta è analizzata mediante elettroforesi su gel di agarosio, per separare i frammenti di DNA e determinarne la dimensione. Il risultato dell’esperimento viene infine visualizzato mediante radiazioni ultraviolette che rendono visibile il DNA legato a un colorante fluorescente nel gel.

INVITO ALLA SCIENZA CON... DELITTO Esercitazione sulle indagini forensi Il direttore di una importante casa farmaceutica è stato trovato morto nel suo ufficio. Cinque persone fermate dalla polizia, numerosi indizi sulla scena del delitto, ma… è suicidio o omicidio? C’è un assassino? Chi è? Gli studenti possono scoprirlo in questo laboratorio all’insegna della scienza del giallo, immedesimandosi con i personaggi di CSI e delle altre fiction televisive poliziesche. I ragazzi imparano a raccogliere campioni senza contaminarli, scoprono le tecniche usate per isolare le improntedigitali, conducono esami tossicologici e test del DNA per scoprirne potenzialità e limiti, alla ricerca dell’assassino. Dal punto di vista tecnico gli studenti isolano materiale genetico da campioni biologici ritrovati sulla

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scena del crimine. Amplificano il DNA ottenuto con la tecnica della Reazione a catena della polimerasi (o PCR), lo analizzano con enzimi di restrizione e lo isolano mediante corsa elettroforetica. Al termine delle loro analisi i partecipanti confrontano i risultati con le interviste ai testimoni e gli interrogatori ai sospettati per individuare i possibili moventi e le dinamiche dell’omicidio. Il tutto per arrivare al termine dell’esercitazione con l’individuazione del vero colpevole del delitto.

ACCENDI IL BATTERIO! Esercitazione sul clonaggio di un gene Come si fa a trasferire un gene da un organismo a un altro? Come si fanno a produrre farmaci come l’insulina? In questo laboratorio gli studenti provano le tecniche quotidianamente utilizzate nei laboratori di ricerca per identificare la funzione dei geni e per sintetizzare farmaci ricombinanti. L’attività prevede il trasferimento di un gene codificante la proteina GFP (Green Fluorescent Protein) all’interno di batteri E. coli per la sua amplificazione (“clonaggio”). L’esperienza si basa sul principio che il codice con cui viene letto il DNA è uguale in tutti gli organismi viventi, dai batteri all’uomo: pertanto è possibile trasferire un gene da una specie a un’altra ottenendo lo stesso prodotto proteico, in questo caso la proteina fluorescente GFP, che emette luce verde quando esposta a radiazioni UV. Allo stesso tempo i batteri, moltiplicandosi, replicano il gene inserito in numerose copie. Gli studenti isolano il gene per la GFP utilizzando gli enzimi di restrizione appropriati e lo purificano mediante la tecnica di elettroforesi su gel di agarosio, che permette di identificare la presenza di specifici frammenti di DNA determinandone la dimensione. Inseriscono quindi il gene d’interesse in un vettore plasmidico, ovvero una sequenza di DNA in grado di trasportare e far sintetizzare il gene all’interno dei batteri. Il vettore viene poi introdotto nei batteri, e questi seminati su piastre con o senza selezione antibiotico: l’antibiotico permette la crescita solo ai batteri modificati.

COSA C’E’ NEL PIATTO? Esercitazione di identificazione delle specie In questo laboratorio gli studenti sperimentano un metodo per identificare il tipo di specie animale utilizzata nella produzione di alimenti contenenti carne. Per conseguire questo obiettivo eseguono l’estrazione del DNA da un frammento di carne di origine ignota utilizzando un kit apposito e l’agitatore termico. Una volta estratto il DNA ne amplificano un frammento mediante la tecnica della reazione a catena della polimerasi o PCR. In particolare, il frammento analizzato appartiene al gene del citocromo B presente nel DNA dei mitocondri. Questa sequenza è composta da 359 nucleotidi di cui alcuni sono diversi a seconda della specie. Identificano la presenza di determinati nucleotidi specifici mediante la digestione del DNA amplificato con enzimi di restrizione e la visualizzazione del risultato mediante elettroforesi su gel di agarosio. Infatti, la presenza di determinati nucleotidi in una specie determina la capacità dell’enzima di restrizione di tagliare la sequenza di DNA in determinati punti e quindi di generare dei frammenti di dimensioni note. Pertanto, al termine dell’esercitazione gli studenti possono comparare i risultati da loro ottenuti con la mappa di restrizione per risalire alla specie carnea di cui hanno fatto l’analisi. E’ possibile, su prenotazione, far precedere o seguire le attività sulle biotecnologie da una visita guidata tematica di un’ora alla sezione “All’origine della variabilità” delle nuove sale espositive “Lo spettacolo della Natura” costi indicati nel sito del Museo di Scienze Naturali.

INFORMAZIONI UTILI Le esercitazioni si svolgeranno nella sede dell’LLCTorino in Via Giuria, 15 Per informazioni relative all’attività di divulgazione del Life Learning Center di Torino (LLC Torino): Dott.ssa Enrica Favaro e-mail: [email protected]; [email protected]

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PROGETTI ASSOCIAZIONE CASA DEGLI INSEGNANTI__

- LETTURA E SCRITTURA CREATIVA: dall’enfasi del lettore nella Primaria alla invenzione di un “giallo” nelle Superiori.

Due laboratori della “Casa” dedicati l’uno alle “superiori”, l’altro alle “elementari” perseguono lo stesso obiettivo di avvicinare alla parola scritta gli allievi attraverso il gioco, l’immedesimazione, la creatività ed il lavoro di gruppo.

1. Scrivere un Romanzo GialloIl Giallo, sia nelle vesti del romanzo o del racconto poliziesco sia in quelle del telefilm d’azione o psicologico, è un genere che affascina un po’ tutti. C’è chi è attratto dalla sfida intellettuale che comporta lo scioglimento dell’enigma, da risolvere insieme al detective, chi dagli aspetti intricati della trama costellata di indizi, chi dalla personalità dell’eroe ‘solutore’ e via discorrendo. Su questo interesse poggiano la prima parte e la seconda parte del nostro progetto didattico che si propone di approfittare di questo magico momento per catturare l’attenzione del giovane lettore mettendolo di fronte a una situazione misteriosa e interessante. 1^ parte: lettura: qual è quel particolare “gusto” che hanno i racconti gialli? E’ l’emozione della ricerca della verità, dello studio di un problema, in sintesi di un’indagine. L’attività consiste nella lettura di “pezzi” di racconti gialli, smontati in modo tale che, interrogando puntualmente il testo, i ragazzi possano affinare i loro processi logici e, di conseguenza, le loro capacità investigative. Saranno chiamati a riconoscere gli indizi; formulare ipotesi; verificarle e scoprire eventuali false piste; sciogliere l’enigma. 2^ parte: scrittura: in questa fase del percorso si inviteranno gli studenti a interagire con delle precise indicazioni ideate dalla prof.ssa Tullia Piccolo e presenti sulla piattaforma MOODLE, opportunamente studiate per permettere loro di scrivere degli “avvincenti” racconti gialli. Durante il percorso lo studente imparerà a controllare ogni genere di testo (descrittivo,narrativo, dialogico), a creare i propri personaggi, le atmosfere e i moventi, muovendosi liberamente nell’affascinante mondo del genere poliziesco. Infatti, il giallo é un gioco a incastro, un puzzle, un mosaico in cui tutti i tasselli inventati/creati devono trovare, nell’architettura del testo una logica concatenazione e giustificazione. Anche se l’obiettivo principale è quello di imparare a scrivere divertendosi, questo progetto è finalizzato a far acquisire competenze logiche, creative e linguistiche.

2. Organizzare un Reading ShowNella scuola Primaria ottenere una lettura fluida ed espressiva è un obiettivo tanto desiderato da tutte le maestre, quanto difficile da conseguire. La drammatizzazione, l’uso di effetti sonori, di sottofondi musicali sono espedienti utili allo scopo. In primo luogo bisogna leggere in modo efficace e coinvolgente il testo scelto, fermarsi davanti a qualche dialogo vivace, distribuire le parti (in questa fase tre o quattro battute al massimo) e far rileggere a più voci, abituando gli allievi a scoprire in quanti modi diversi eppure efficaci sia possibile interpretare un testo. Quando il gioco diventa conosciuto, si potrà di discutere con gli allievi su quale tono, quale timbro, quale inflessione si adatta meglio a quel personaggio, quali sentimenti sono in campo, cosa bisogna trasmettere con la voce, quanto devono durare i silenzi tra le battute e perché… Nessuna lettura di qualsiasi pagina del manuale scolastico coinvolgerà la Vostra classe come lo studio di un testo da rappresentare e, sempre attraverso il gioco, si condurrà la classe a fare l’analisi di un testo, perché la storia deve essere compresa, bisogna soffermarsi e rispondere a dubbi e lati oscuri, motivare le battute, spiegare le ragioni, i sottintesi, gli intrecci perché per i lettori la storia dev’essere trasparente. Infine si assegnano stabilmente le parti e si legge a più voci.

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In questo modo i ragazzi non leggeranno più in modo piatto e monotono, ma cercheranno, in futuro, di capire meglio il significato di una pagina. Intendiamoci: non esistono percorsi salvifici o attività miracolose, ma il lavoro ora descritto raccoglie e sottende molte competenze, e soprattutto le mostra tutte insieme, come fa un coro con le voci che lo compongono: simultaneamente. Infine, di sicuro impatto coreografico l’utilizzo di disegni a commento della storia scansionati e organizzati in Power Point, proiettati alle spalle dei lettori, che dovranno disporre di microfono e leggio.

REFERENTI: Rino Coppola, Annamaria Moiso, Tullia Piccoli

- QUATTRO PICCOLE MANI: con pianoforte e voce recitante Pianoforte: Diego Mingolla e Laura Vattano - Voce recitante: Ilenia Speranza

Destinatari: Alunni della scuola dell'infanzia e della scuola primaria

Nonostante la sua vocazione prettamente solistica il pianoforte, grazie alle sue enormi potenzialità timbriche, riesce ad evocare efficacemente il lavoro di un ensemble di strumenti, di un’orchestra e persino di una compagine teatrale. La fantasia dei compositori, prendendo spunto dai più vari tessuti narrativi, ha dato vita ad un ricco repertorio di musiche “spettacolari” che trasfigurano l’esperienza del “suonare” in un vero e proprio evento drammaturgico. La tastiera del pianoforte vuole quindi essere presentata come luogo ideale per “concertare” il lavoro di due solisti. La dinamica dell’esecuzione a quattro mani approfondisce necessariamente l’aspetto cooperativo del fare musica in funzione di un obiettivo espressivo comune. Questa esperienza presenta anche un aspetto ludico esaltato dalla possibilità di commentare e raccontare impianti narrativi particolarmente vividi come quelli attinenti al repertorio della fiaba e del racconto per l’infanzia. La conduzione dell’incontro sarà affidata ad un’attrice, risorsa che permetterà di ricreare la giusta intensità nella ricezione del testo cui la musica si ispira. Verranno impiegate opportune tecniche di narrazione tipiche della lettura animata e del teatro ragazzi cui farà da integrazione l’ascolto del repertorio musicale. Non mancherà l’analisi del testo musicale con particolare riferimento alla scelta delle tecniche più consone alla rappresentazione del testo così come alla “strategia” di conduzione dell’esecuzione con la quale si confronteranno i due solisti impegnati in un raffinato gioco di squadra. L'incontro vuole offrire un'esperienza “ravvicinata” delle tecniche attraverso le quali il suono musicale può essere impiegato come strumento narrativo. In particolare verranno valorizzati gli elementi ritmici, timbrici, melodici scelti dai compositori per rappresentare attraverso la musica scenari fantastici legati all'immaginario infantile. Nel corso dell'incontro gli alunni avranno la possibilità di osservare da vicino la pratica strumentale e di rivolgersi direttamente ai musicisti con domande riferite al loro “lavoro di squadra” raccogliendo così l'opportunità di comprendere quanto la pratica musicale sia connessa con l'ascoltare l'altro. Il percorso prevede un incontro della durata di 1 ora e mezza per ogni gruppo (da una a tre classi).

- MUSICA E LETTERATURA: linguaggi artistici a confronto

Un progetto per le classi quarte e quinte delle scuole secondarie di secondo grado

Per comprendere una civiltà, un’epoca storica, una corrente culturale è necessario intrecciare conoscenze diverse che abbraccino la storia, la filosofia, l’arte, la musica, la

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letteratura. La cultura è infatti il prodotto di apporti diversi provenienti da molteplici ambiti artistici che spesso sono in dialogo fra loro, si influenzano, dando vita a creazioni complesse quanto originali. L’intenzione degli incontri è proprio quella di trasmettere ai ragazzi alcune competenze per riconoscere la musica come un linguaggio da imparare a decifrare nei suoi elementi specifici, sviluppando contemporaneamente il collegamento tra la stessa e alcuni testi della letteratura italiana e straniera. Durante le lezioni i docenti proporranno ai ragazzi un ascolto analitico di brevi brani musicali, non troppo complessi, scomponendoli nei loro elementi sintattici. Durante gli incontri di studenti avranno la possibilità di partecipare a delle lezioni frontali a più voci, con lettura-recitazione e commento di testi poetici e letterari e ascolto dal vivo di repertorio dell'epoca trattata. Sarà inoltre cura dei docenti sottoporre ai ragazzi un confronto anche con opere pittoriche, scultoree ed architettoniche, utilizzando supporti video e fotografici. Il percorso Musica e letteratura prevede un incontro della durata di due ore. Per le classi quarte : Il passaggio dal Classicismo al Romanticismo. Per le classi quinte: Il Simbolismo

REFERENTE: Laura Vattano

- GRUPPO DI RICERCA PER L’INTEGRAZIONE E LA DIDATTICA INCLUSIVA Proposto e coordinato da Claudio Berretta in collaborazione con: Comitato per l'Integrazione Scolastica, Casa degli Insegnanti Stanza delle Necessità Educative Speciali

Destinatari: docenti di sostegno e curricolari di scuole di ogni ordine e grado

Un'occasione di confronto, riflessione, progettazione e supporto reciproco, nella direzione del superamento della condizione d’isolamento che spesso vivono gli insegnanti e che costituisce uno dei principali ostacoli allo sviluppo di una scuola efficace ed inclusiva; nell'ottica dell'apprendimento continuo, della progettazione comune e della ricerca-azione, tipico delle comunità professionali di pratica e di apprendimento. Sono previsti incontri a cadenza più o meno mensile.Le adesioni per questo progetto dovranno tramite e-mail al seguente indirizzo: [email protected]

Per info e iscrizioni ai laboratori scrivere a: [email protected]

LE SCHEDE COMPLETE DEI PROGETTI SONO SCARICABILI DAL SITO: www.lacasadegliinsegnanti.it

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CinemAmbiente Tv – film per l’educazione ambientale

CinemAmbiente Tv - Film per l’educazione ambientale è un progetto didattico per portare i film a tema ambientale all’interno delle scuole attraverso internet.L’insegnante collegandosi al sito www.cinemambiente.tv può ricercare in un archivio i film per argomento e per ordine di scuola, visionarli preventivamente e proiettarli liberamente in classe con un videoproiettore o con le Lim.Sono disponibili oltre di 200 titoli, tra documentari, corti di fiction e animazione sui diversi aspetti dell’argomento «ambiente», corredati da dossier di approfondimento.Uno strumento semplice e un efficace supporto all’insegnamento che permette di affrontare in modo coinvolgente l’insegnamento dell’educazione ambientale.CinemAmbiente TV - Film per l’educazione ambientale è uno strumento semplicissimo da usare ma molto efficace per le lezioni di educazione ambientale. Si inserisce nelle realtà comunicative del web 2.0 e sviluppa la finalità del Festival CinemAmbiente: creare una coscienza ambientale attraverso il linguaggio cinematografico.

Obiettivi• Offrire alle scuole uno sistema multimediale, intuitivo e dinamico per L’educazione ambientale• Creare uno strumento flessibile e implementabile: l’archivio di film e i materiali didattici saranno costantemente aggiornati, anno dopo anno.• Coinvolgere il maggior numero di realtà scolastiche attraverso una tecnologia ormai diffusa sul territorio.• Facilitare e promuovere l’utilizzo dei linguaggi audiovisivi nella didattica.

Requisiti tecniciL’uso di CinemAmbiente TV - Film per l’educazione ambientale non comporta particolari conoscenze tecniche ne’ attrezzature speciali. Con una comune connessione internet si possono vedere in streaming i film contenuti nell’ archivio in qualità DVD.

Requisiti software minimi:Microsoft Internet Explorer 8 Firefox 3 Safari 3 Flash player 9Adobe Acrobat Reader

Per informazioni e costi

www.cinemambiente.tvInfo: [email protected] - 0118138864

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Museo A come Ambiente___conoscere e giocare con l'energia, i trasporti, i rifiuti, l'acqua, l’alimentazione, la sicurezza, i cambiamenti climatici, gli eventi naturali, il piccolissimo (atomo molecole, cellule), l’aria, il suolo…

La proposta è rivolta alla scuole superiori di primo e secondo grado

“MERAVIGLIARSI DELL’AMBIENTE!” Attività didattiche, visite e laboratori, buone pratiche a casa e a scuola in stretto rapporto con i programmi scolastici. Unico museo in Europa interattivo e multimediale, dedicato interamente alle tematiche ambientali e all'educazione ambientale per tutte le età, in rete con istituzioni didattiche, aziende, enti, associazioni, soggetti attenti allo sviluppo sostenibile all'interno del circuito museale piemontese, si propone come museo - laboratorio così articolato: esposizioni con exhibit, macchine, esperimenti, osservazioni, proiezioni, laboratori, con percorsi scelti insieme agli insegnanti e con continua possibilità di approfondimenti

l'energia/i trasporti, l’aria; i rifiuti (primo piano e guscio), l'acqua, il suolo; l’alimentazione (buono, pulito, giusto) il piccolissimo (atomo, molecole, la cellula) i cambiamenti climatici, i fenomeni naturali, la sicurezza in casa, a scuola, in strada, al lavoro.

GLI ALLESTIMENTI SONO IN CONTINUA EVOLUZIONE, AGGIORNAMENTO E APPROFONDIMENTO. Gli insegnanti possono gratuitamente visitare il Museo da settembre a novembre al lunedì e al giovedì pomeriggio su prenotazione. Possono richiedere l’opuscolo ISTRUZIONI PER L’USO via email.

informazione di base e divulgazione alla domanda concreta "che cosa posso fare io per l'ambiente e partire da casa mia, dalla mia famiglia e dalla mia scuola”

percorso attraverso i principali temi del rapporto dell'attività dell'uomo con l'ambiente; piacevole, divertente, istruttivo, studiato e collaudato, organizzato in funzione delle varie età, collegato in forma curiosa a tanti aspetti della vita quotidiana

stile divulgativo con tanti aspetti di scoperta, di coinvolgimento sensoriale, di emozione, di spettacolo, di gioco e di informazione

per aiutare interpretazioni, per favorire nuovi comportamenti individuali, cittadini responsabili, buone pratiche collettive…

esplorazione umanistica e scientifica, a partire dalla sfera domestica e dall'attualità

riferimenti forti ai programmi scolastici, passando anche attraverso l'evoluzione della scienza e delle tecniche che accompagnano la vita delle persone e la società nel futuro

Sul sito indicazioni dei temi generali e specifici collegati ai programmi delle scuole superiori che si possono affrontare al Museo.Accanto alle esposizioni e exhibit dell'energia, dei trasporti, dei rifiuti, dell'acqua, dell’alimentazione… anche laboratori scientifici. (affiancano la visita con animatore, a scelta tra le proposte dell'elenco sul sito www.museoambiente.org ).

altre indicazioni informazioni e prenotazioni: telefono 011.0702535, fax 011.0702532 un'esplorazione approfondita del Museo non può esaurirsi in un'unica visita, il

Museo propone una sezione per volta costi a carico della classe: visita al Museo A come Ambiente € 7,00; visita e

laboratorio manuale o scientifico € 11,00 per partecipante;

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gruppi (minimo 5 persone): sabato e domenica prezzo speciale biglietto singolo € 5,00

visitatori singoli: costo visita € 7,00 fino al 31.12.2012 omaggio per i bambini al di sotto dei 6 anni

il museo è aperto alle scuole nei giorni feriali mentre il sabato e la domenica pomeriggio ai singoli e alle famiglie

COUPON IN OMAGGIO PER OGNI STUDENTE IN VISITA Tutti gli studenti sottodiciotto in visita con la classe e l’insegnante ricevono un

coupon gratuito (valore 7 euro) per tornare a visitare il Museo nelle varie aree al sabato e domenica.

calendario visita con animatore 1 ora e 30 minuti per una sezione (salvo richieste

particolari) laboratorio aggiuntivo fino a 1 ora e 30 minuti attività dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 17.30 per le scuole e i

gruppi, minimo 15 persone, su prenotazione NOTA. sabato e domenica dalle ore 14.00 alle ore 19.00 (orario invernale) e

ore 14.30 - 19.30 (orario estivo)

INSEGNANTI “AMICI DELL’AMBIENTE” la formula di iscriversi come amici del museo in cambio di tanti materiali e vantaggi e accesso al sito internet per gli insegnanti con aggiornamento continuo di materiali didattici (l’iscrizione vale per sempre) e inoltre viene allargata anche a chi non è insegnante. Vantaggi e modalità di iscrizioni sul sito www.museoambiente.org

NEWS LETTER PER INSEGNANTI accanto alla news letter settimanali che avvisano sull’attività del week end, gli insegnanti e i genitori possono iscriversi alla NEWS LETTER SCUOLA che vengono inviate periodicamente durante l’anno scolastico con novità, appuntamenti, idee, materiali didattici, segnalazioni, proposte…

DA SETTEMBRE A DICEMBRE: INGRESSO RIDOTTO PER LE CLASSI AD INIZIO ANNO SCOLASTICO: un’offerta particolare per le classi che vogliono iniziare la scuola al Museo per poi sviluppare percorsi di didattici sui temi ambientali, percorsi nelle esposizioni e laboratori scientifici e di manualità creativa: ingresso ridotto (6 euro invece di 7) per la visita e 11 euro per la visita e il laboratorio

Museo A come AmbientePropone educazione ambientale, divulgazione scientifica e attualità ecologica.Fa emergere con i suoi percorsi gli intrecci tra le tematiche trattate, a partire da situazioni ed esperienze vicine al visitatore (la casa, la città), per esaminare gli aspetti critici e problematici, le conoscenze di base necessarie per discutere e suggerisce anche quanto ognuno può realizzare in positivo con i propri quotidiani comportamenti.Situato in corso Umbria 90, vicino al centro di Torino, a piazza Statuto ed alla Stazione Ferroviaria di Porta Susa; vicino alla tangenziale Sud, attraverso l'asse di ingresso di corso Regina Margherita, nel grande e nuovo polmone di Torino, il Parco Dora, ex fabbrica Michelin, trasformata in struttura museale con due nuovi ampliamenti.

Il Museo ha firmato un Protocollo d’intesa permanente con l’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte (Ministero della Formazione, Istruzione, Università e Ricerca) riconosce il Museo A come Ambiente un punto di riferimento importante di educazione ambientale per i percorsi didattici delle scuole di ogni grado (www.piemonte.istruzione.it/accordi/protocolli_intese.shtml)

MUSEO A COME AMBIENTE - corso Umbria 90 – Torino -telefono 011.0702535 e-mail: [email protected] sito internet (link esterno): http://www.museoambiente.org/

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ECOMUSEO REGIONALE DELLE MINIERE E DELLA VAL GERMANASCA NOVITÀ 2013-2014 - L’Ecomuseo delle Miniere raddoppia!

Situato in Val Germanasca, a circa 70 Km a sud-ovest di Torino, l’Ecomuseo delle Miniere con i suoi 4 Km di gallerie e cunicoli offre al pubblico la possibilità di vivere entusiasmanti momenti di conoscenza. L’Ecomuseo è inoltre dotato di un Dipartimento didattico che si occupa della progettazione e dell’animazione delle attività specifiche per le scuole ed è composto da personale altamente qualificato nelle discipline tecniche, scientifiche, ambientali ed etnografiche.Con l’avvio dell’anno scolastico 2013-2014 l’Ecomuseo arricchisce l’offerta didattica con una nuova avvincente proposta e con attività specifiche per le scuole, ideate in base ai diversi livelli scolastici ed all’età dei partecipanti: dall’ultimo anno della scuola dell’infanzia, sino alle scuole secondarie di secondo grado. Ad affiancare Scopriminiera e le sue visite guidate ai sotterranei della miniera Paola (sviluppate sul tema del contadino-minatore) arriva ora Scoprialpi, con il nuovo percorso di visita alla miniera Gianna interamente incentrato sul tema della geologia ed in particolare sull’Orogenesi delle Alpi.

• Presso Scopriminiera sarà possibile affiancare alla visita in sotterraneo alla Miniera Paola alcuni laboratori ed itinerari didattici che approfondiranno tematiche etnografiche, storiche e naturalistiche (accompagnate anche a visite ad altri siti e/o escursioni esterne);

• Presso Scoprialpi, a completamento della visita in sotterraneo alla Miniera Gianna nella quale i ragazzi vestiranno i panni di uno scienziato in viaggio nel tempo e nello spazio, nuove attività di approfondimento sui temi legati alle scienze della terra (minerali e rocce, terremoti, energie rinnovabili, ecc….).

Queste attività permetteranno di stimolare gli studenti attraverso l’esperienza diretta, la scoperta ed il contatto con ambienti unici ed incontaminati. Le proposte troveranno all’interno dell’Ecomuseo una rete di strutture (musei, esposizioni permanenti, centri di visita) che forniranno un valido appoggio interpretativo e logistico alle attività che in parte potranno essere svolte all’aperto.Bambini e ragazzi saranno protagonisti di esperienze uniche e avvincenti che, attraverso il gioco e la scoperta, li condurranno nella costruzione del sapere. La visita potrà essere concepita come libera scoperta degli elementi espositivi o come approfondimento di alcuni temi specifici, sempre con l’accompagnamento di personale specializzato.

Un ampio ventaglio di scelte per gli insegnanti, ai quali si chiede di individuare ed interpretare le soluzioni che possano essere di miglior spunto ed interesse per i loro allievi, scegliendo così la proposta più adatta al percorso educativo intrapreso.Per rendere maggiormente confortevole il soggiorno sul territorio dell’Ecomuseo è possibile accedere a servizi di ristorazione a prezzo convenzionato (prenotazione obbligatoria).Si prega inoltre di segnalare l’eventuale presenza di diversamente abili. Alcuni siti, ed in particolare i sotterranei delle miniere Paola e Gianna, consentono un accesso solo parziale alle carrozzelle.

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA:Ecomuseo Regionale delle Miniere e della Val Germanasca

Scopriminiera/ScopriAlpiLoc. Paola – 10060 Prali (TO) - Tel./Fax 0121.806987www.scopriminiera.it - [email protected]

Orario prenotazioni ed informazioni: dal lunedì al venerdì (martedì escluso) dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 17.00.

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Premesse

Il Percorso Formativo 2013/2014 "Educare alla Legalità e al rispetto dell’Ambiente CONVIENE!” vuole contribuire all’Educazione alla Legalità nelle Scuole, proponendola attraverso alcune delle sue molteplici sfaccettature: educazione alla cooperazione, al rispetto dell’ambiente, al corretto utilizzo delle risorse, in primis dell’acqua. L’originalità della proposta sta nel fatto che per raggiungere gli obiettivi ci si servirà dei documenti delle Agenzie dell’ONU e della collaborazione delle Organizzazioni Internazionali.Nel dicembre 2010 l’Assemblea Generale dalle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione con cui proclama il 2013 “Anno Internazionale della Cooperazione nel campo delle risorse idriche”.All’UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza, la Cultura e la Comunicazione) è stata affidata la responsabilità della preparazione e delle celebrazioni di questo Anno Internazionale. Nel designare il 2013 come “Anno Internazionale per la Cooperazione idrica”, le Nazioni Unite riconoscono che la cooperazione è essenziale per trovare un equilibrio tra le diverse esigenze e priorità e per condividere questa preziosa risorsa, utilizzando l'acqua come strumento di pace. La promozione della cooperazione idrica implica un approccio interdisciplinare, che coinvolge fattori culturali, educativi e scientifici, e tocca diverse dimensioni della nostra vita: legali, istituzionali, economiche, religiose, etiche, sociali, politiche. Di fondamentale importanza è quindi l’educazione al corretto utilizzo dell’acqua, in tutti i settori: energetico, industriale, produzione alimentare, uso domestico. Il Diritto all’acqua è stato riconosciuto dalle Nazioni Unite, con la Risoluzione 64/292 del 28/07/2010, quale diritto umano universale e fondamentale. Si può intendere come estensione del Diritto alla vita citato all’Art.3 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: “Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona”. La Risoluzione ONU del 2010 riconosce: “il diritto all'acqua potabile sicura e pulita ed ai servizi igienico-sanitari come diritto umano essenziale per il pieno godimento della vita e di tutti i diritti umani”.L’Anno Internazionale per la Cooperazione idrica rappresenta inoltre un modo per rinnovare l’attenzione sul DESS - Decennio delle Nazioni Unite per l’Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2005-2014, il cui obiettivo principale è quello di integrare i principi, i valori e le pratiche dello sviluppo sostenibile in tutti gli aspetti dell'educazione e dell'istruzione, per un futuro più sostenibile in termini di integrità ambientale, sostenibilità economica e società giusta per le generazioni presenti e future.

Il Centro UNESCO di Torino ed i Programmi per le Scuole del PiemonteIl Centro UNESCO di Torino è impegnato dalla sua fondazione (1983) nella realizzazione di Programmi per le Scuole finalizzati a promuovere la conoscenza dei Diritti Umani, facilitando il dialogo tra le culture e le generazioni, nonché la salvaguardia dell’ambiente, proponendo ai docenti ed ai giovani studenti non solo momenti di formazione, ma anche di realizzazione di azioni concrete. Per l’Anno scolastico 2013/2014 la proposta del Centro UNESCO è: Percorso Formativo “Educare alla Legalità ed al rispetto dell’Ambiente CONVIENE!”

Centro UNESCO di Torino

PERCORSO FORMATIVO 2013/14 "Educare alla Legalità e al rispetto dell’Ambiente

CONVIENE!”

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Destinatari Istituti Scolastici della Regione Piemonte: Scuole Primarie e Secondarie di I e II grado.

Obiettivi- Educare alla legalità, come rispetto di regole comuni e principio base di una

convivenza sostenibile,- formare docenti che sappiano trasmettere ai giovani la conoscenza dei nuovi

Diritti e Doveri, - aumentare in giovani e adulti il senso di responsabilità e la volontà di

partecipazione,- educare i giovani studenti a cooperare per la salvaguardia dell’ambiente e per

una convivenza sostenibile e pacifica, - celebrare il 2013 “Anno Internazionale della Cooperazione nel campo delle risorse

idriche”.

Attività previste e cronoprogramma I. Giornata di apertura18 Novembre 2013. Celebrazione della Giornata Mondiale UNESCO della Scienza. Ore 9.00-13.00, Luogo da definire Lancio dell’iniziativa con l’intervento di esperti, aperto a tutti i docenti ed i ragazzi.Contenuti principali: La convenienza della Legalità, L’Ambiente: usi ed abusi, Come educare alla legalità ed alla cittadinanza.

II. Corso di Formazione Quattro incontri formativi, presso il Centro UNESCO di Torino, Campus ONU, per insegnanti e genitori delle classi aderenti all’iniziativa. Durante gli incontri saranno approfonditi, grazie ad esperti del settore, i temi oggetto del Percorso Formativo. Ore 15.00-18.00 25 novembre 2013, Legalità ed ambiente nella Dichiarazione dei Diritti Umani, nella Costituzione Italiana, leggi e normative internazionali; 16 dicembre, La convenienza dell’Acqua pubblica, presso la SMAT di Torino, con visita guidata agli impianti 20 gennaio 2014, Ambiente e legalità: in collaborazione con Centro Regionale Antidoping e Tossicologia, UNICRI, CIF/OIL. 24 febbraio Presentazione di varie metodologie per il lavoro in aula e per la presentazione dei lavori.Modalità di utilizzo virtuoso delle nuove tecnologie e del web.

III. Proposte operativeFebbraio-aprile 2014 Gli insegnanti formeranno gruppi di lavoro di classe o di interclasse per realizzare lavori (relazioni, disegni, interviste, power point, video ecc.) su uno dei temi segnalati. Tali lavori saranno poi presentati durante un evento pubblico, a tutti i partecipanti al Percorso. Per agevolare la scelta del tema da approfondire si indicano i seguenti filoni:

legalità e comportamenti di giovani ed adulti; legalità ed ambiente nella letteratura italiana e straniera; la risorsa acqua nel territorio piemontese.

Ogni classe potrà scegliere uno dei filoni proposti ed approfondirlo con tematiche e tecniche a sua scelta.

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IV. Giornata di chiusura - presentazione e valutazione dei risultati. Maggio 2014, ore 9-13, Luogo da definireGiornata conclusiva, per la presentazione e valutazione al pubblico dei lavori delle classi e dei loro esiti, con la partecipazione di esperti, insegnanti e studenti aderenti al Percorso.

Presentazione dei risultatiSi richiede alle scuole di presentare una relazione finale che contenga:

la composizione del gruppo di lavoro, compresi i nominativi degli insegnanti responsabili

una breve descrizione dell’oggetto dei lavori svolti le riflessioni del gruppo di lavoro in merito a quanto avranno imparato fotografie, video, disegni, documenti da allegare alla relazione

Saranno auspicabili cartelloni di sintesi da esporre in occasione della Giornata Conclusiva. I lavori dovranno essere consegnati sia in forma cartacea che informatica (CD o DVD), entro e non oltre il 14 aprile 2014.

I partnerIl Centro UNESCO di Torino, autore del progetto, coordinerà e realizzerà le attività previste, grazie alla collaborazione della Regione Piemonte, dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, della Prefettura di Torino, del Centro Regionale Antidoping, dell’Università e del Politecnico di Torino, dell’UNICRI (United Nations Interregional Crime and Justice Research Institute), del CIF/OIL (Centro Internazionale dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro).

ISCRIZIONI: l’iscrizione all’iniziativa dovrà pervenire al Centro UNESCO di Torino, entro il 14 ottobre 2013, tramite l’apposito modulo scaricabile dal sito www.centrounesco.to.it, da restituire via fax al numero 011.6936425 o via email all’indirizzo [email protected]

PER INFORMAZIONI: Centro UNESCO di Torino, tel e fax 011.6936425, email: [email protected]

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GIOVANI PER I GIOVANI – IV EDIZIONE La mente e il cervello spiegati da giovani ricercatori agli studenti delle scuole superiori

Il Centro di Scienza Cognitiva dell’Università e Politecnico di Torino e l’Associazione Mente e Cervello offrono seminari e lezioni sulle neuroscienze rivolte agli studenti del 4° e 5° anno delle scuole superiori. Le lezioni e i seminari saranno tenuti da giovani ricercatori del Centro di Scienza Cognitiva.

Le neuroscienze sono in rapidissimo sviluppo. Negli ultimi anni, l’avanzamento delle conoscenze in questo ambito è stato sorprendente ed entusiasmante. Purtroppo questa massa di informazioni fatica a raggiungere le strutture educative della nostra società. In particolare, le nostre scuole superiori hanno scarso accesso a questo flusso importante di scoperte, nonostante il contributo di primo piano dato dai ricercatori del nostro Paese. Per questa ragione, è importante creare un filo diretto tra i giovani ricercatori che operano nelle università e gli studenti degli ultimi anni delle scuole superiori.

Il beneficio del progetto per gli studenti è duplice: da una parte l’aumento di conoscenze sulle ultime scoperte sulla mente e il cervello; dall’altra la possibilità di entrare in contatto diretto con giovani ricercatori che lavorano in prima persona nell’ambito della ricerca.

Il progetto è alla sua IV Edizione e tra il 2010 e il 2013 ha visto la partecipazione di circa 30 Istituti di istruzione superiore del territorio piemontese per un totale di oltre 4000 studenti coinvolti. L’iniziativa ha inoltre riscosso un notevole successo, testimoniato dai feedback ricevuti attraverso i questionari di valutazione compilati dagli insegnanti, dall’interesse suscitato nei mass-media, e dall’entusiastica partecipazione ai convegni organizzati al termine di tutte le edizioni del progetto, dove i ricercatori coinvolti hanno potuto confrontarsi con gli insegnanti e gli studenti che hanno preso parte all’iniziativa.

Per questa nuova edizione, Giovani per i Giovani potrà contare sul contributo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Grazie a questo, il progetto assumerà quest’anno una forma nuova e più ricca, sia dal punto di vista della modalità di intervento, sia per quanto concerne le tematiche affrontate.

Modalità di intervento Sono previste quattro modalità di intervento: - lezioni frontali di 1 ora rivolte alle singole unità-classe- conferenze / seminari di 2 ore, rivolti ad un gruppo di classi - Mini-corsi da 3 incontri di 2 ore ciascuno, per classi singole o gruppi di classi- Formazione dei formatori - 2 incontri da 3 ore - rivolti agli insegnanti degli istituti. Ogni scuola ha la possibilità di selezionare 2 fra le 4 modalità proposte, assicurandosi in qualsiasi caso un totale di 6 ore di intervento per ogni modalità. I temi trattati includono, tra gli altri, le emozioni, la comunicazione, la memoria, la neuroimmagine, la percezione, il cervello sociale e l’impatto delle nuove tecnologie sullo sviluppo cognitivo. Il Centro di Scienza CognitivaIl Centro di Scienza Cognitiva è stato fondato nel 1992 come iniziativa congiunta dell’Università e del Politecnico di Torino. Negli ultimi anni ha preso parte all’iniziativa anche l’Università del Piemonte Orientale, ed il Centro è ora costituito dalle tre più importanti università del Piemonte. La ricerca svolta presso il Centro di Scienza Cognitiva copre un’ampia gamma di argomenti legati allo studio della mente, del cervello e del comportamento umano. In linea con la tradizione della scienza cognitiva,

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il Centro riceve contributi da diverse discipline tra cui psicologia, filosofia, biologia, informatica e intelligenza artificiale.Per ulteriori informazioni consultare il sito http://www.psych.unito.it/csc

L’Associazione Mente e Cervello

L’Associazione Mente e Cervello sostiene e promuove la ricerca teorica e applicata in scienza cognitiva. Per informazioni sulle attività dell’associazione consultare il sito: www.mentecervello.com

Informazioni e prenotazioni per l’anno scolastico 2013/2014Per informazioni, e per prenotazioni per l’anno scolastico 2013/2014 contattare l’Associazione Mente e Cervello: [email protected], fax: 011.19834235. Sede operativa: Centro di Scienza Cognitiva, Dipartimento di Psicologia, via Po 14, 10123 Torino.

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INFINI.TO – Museo dell’Astronomia e dello spazio____________ Destinatari: Studenti e docenti delle scuole di ogni ordine e grado

Nel Museo sono utilizzati tutti i moderni strumenti delle esposizioni scientifiche all’avanguardia, immagini spettacolari, exhibit interattivi, ipertesti, simulazioni per l’approfondimento, video-installazioni, personaggi guida, totem-archivi.

Lo scopo non è “istruire” quanto piuttosto creare ambienti esperienziali in cui siano la curiosità del visitatore e il suo interesse a muovere il processo cognitivo. Toccare, provare, sperimentare per vivere direttamente la scienza sono le parole chiave per comprendere la filosofia che anima l’intera struttura e le attività proposte.

Accanto alle visite guidate nel Museo, ai laboratori e alle proiezioni nel Planetario, Infini.to offre un ricco calendario di incontri: dalle serate per l’osservazione diretta al telescopio ai seminari e agli eventi in cui il linguaggio della scienza e quello di altre discipline si intrecciano.

La proposta didattica prevede:

lvisite guidate diversificate per ogni ordine di scuolal laboratori didatticil proiezioni nel planetariol mostre, conferenzel attività didattiche nelle scuolel attività ludiche di approfondimentol corsi di formazione per docenti

Giornata Porte Aperte3 Ottobre 2013Come ogni anno, durante la giornata Porte Aperte verrà presentata la nuova proposta didattica.

NOVITÀ 2013Anche per questo anno scolastico INFINI.TO presenta molte novità nella sua offerta didattica. Punta di diamante è il nuovo planetario digitale, completamente ammodernato nel 2013. Questo nuovo sistema rende il planetario in dotazione ad INFINI.TO uno degli strumenti più avanzati al mondo per la riproduzione della volta stellata. Tutti gli spettacoli presenti nell’offerta didattiche degli scorsi anni sono quindi stati interessati da una profonda revisione nell’ottica di sfruttare al meglio le grandi potenzialità offerte dal nuovo strumento.

CONTATTI per INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI:

INFINI.TO - Museo dell’Astronomia e Planetario Via Osservatorio 8 10025 Pino Torinese [email protected] www.planetarioditorino.itTel. 011 8118740 Fax 011 8116605

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TORINO CITTÀ APERTA PROMOTORIIl progetto è promosso dall’UCIIM e dall’associazione Interdependen ce, i cui formatori guidano i ragazzi, in collaborazione con la Piccola Casa della Divina Provvidenza (Cottolengo), l’Associazione Islamica delle Alpi, l’associazione Progetto Leonardo ONLUS.

DESTINATARIStudenti del triennio della scuola secondaria di secondo grado.

OBIETTIVIChi è giovane si trova oggi in una condizione assai particolare. Rischia di avere molte informazioni, ma nessuna davvero importante. Di sapere tanto del mondo, ma di vederlo sempre dallo schermo. Di lasciar scorrere le immagini come chi è abituato alla vita virtuale. Di lasciar scorrere la propria vita senza averla davvero incontrata.Proponiamo un percorso al di là dello schermo. In cui si incontrano storie autentiche, ricche di soffe renza e di speranza. Nel cuore della città, crogiolo di culture, si apre uno spazio in cui scoprirsi uomi ni di questo mondo.

MODALITÀDue giorni nel cuore di Torino, a Porta Palazzo, quartiere simbolo della multietnicità, con gli immigrati, i poveri, i malati, il volontariato. Con chi soffre e chi si prende cura. Con le comunità degli stranieri e le loro storie di vita. La visita alla moschea testimo-nia della realtà multietnica della città odierna, quella al Cottolengo, dove si è ospitati, pone di fronte al bisogno e alla malattia: varie forme di incontro con l’altro, e in fondo con se stessi.

PROGRAMMA DELL’ATTIVITÀ

PreparazioneUn incontro a scuola, con studenti e insegnanti, della durata di due ore: lavoro individuale e di gruppo.

Svolgimento Primo giorno (Porta Palazzo):mattino: interviste nel quartiere multietnico e visita alla moschea (centro di culto Taiba);pomeriggio: incontri con le culture altre, in particolare dell’Africa e dell’India; cena presso la Piccola Casa della Divina Provvidenza (Cottolengo);dopo cena: uscita con i volontari di strada che aiutano i senza dimora;pernottamento presso il Cottolengo. Secondo giorno (Cottolengo):mattino: visita della Piccola Casa della Divina Provvidenza;pranzo; primo pomeriggio: rielaborazione e verifica dell’esperienza svolta.

CONTRIBUTO ECONOMICO RICHIESTOIl progetto intende essere autosufficiente. Si richiede pertanto un contributo di € 42,00 per ciascun ragazzo partecipante, al fine di sostenere i costi dell’organizzazione e del soggiorno (cena del primo giorno, pernottamento, colazione, pranzo del secondo giorno). Parte del contributo viene devoluta alle comunità coinvolte.

INFORMAZIONI E ADESIONIAssociazione Interdependence (www.interdependence.eu)3459911721, [email protected]

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Visita al “MUSEO- LABORATORIO DI PACE”Cesedi in collaborazione con Spazio Pace e Servizi Civili

“La legalità non è il risultato: è la premessa dell’impegno politico” Roberto Saviano

TIPOLOGIE DI VISITA 1. Visita laboratorio un percorso guidato tra formazione e laboratori connessi ai “5 punti di Johan Galtung”. 2. Visita itinerante un viaggio tra i luoghi cittadini simbolo di Pace: dallo Spazio Pace e Servizi Civili, ai viali del Parco Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, all’emporio equo-solidale “Casa Wiwa”. 3. Visita evento confronto su eventi e fatti cittadini, nazionali e internazionali con ospiti, testimoni e approfondimenti. 4. Visita demo incontro di assaggio del Museo-laboratorio di Pace.5. Visita lezione dedicato alle classi di scuole secondarie, un appuntamento nel programma didattico su temi geo-politici, storici e sociali.

OBIETTIVI 1. Promuovere una cultura di pace, nonviolenza, legalità, diritti umani e cittadinanza attiva. 2. Offrire un luogo in cui si agisca il dialogo sul presente, la riflessione sul passato, il pensiero su possibili percorsi per il futuro. 3. Stimolare un’esperienza di vissuto personale e di gruppo che supporti la crescita di consapevolezza e impegno.

AZIONI-CONTENUTIOltre ai percorsi del tutto originali e innovativi sono elementi centrali i “mediatori museali”. I mediatori vi accompagneranno lungo tutto il percorso proponendo approfondimenti con metodi interattivi e forniranno informazioni per esplorare luoghi e storie di pace. Il percorso museale passa attraverso i principi dell’azione nonviolenta descritta nei 5 punti di Galtung, con supporti di materiale cartaceo, video e web per l’approfondimento degli argomenti. L’approccio è di tipo laboratoriale con animazione attraverso esercitazioni, role play, immagini per la riflessione su violenza e nonviolenza personale e sociale, per la costruzione di percorsi di pace e giustizia.

Si organizzano inoltre:

1. Cineforum, visione di pellicole con discussioni di approfondimento.2. Percorsi personalizzati per gruppi con interventi progettati su differenti esigenze e livelli.3. Mostre di documentazione e libri sui temi della pace, della nonviolenza, della legalità, della resistenza alle guerre, alle mafie, alle violazioni dei diritti umani.

ADESIONI Gli insegnanti interessati potranno partecipare tutto l’anno su prenotazione, è possibile acquisire informazioni in loco, senza prenotazione, tutti i giovedì dalle 10.00 alle 12.00.Il Museo–laboratorio di Pace offre l’opportunità di poter differenziare la visita assecondando gli interessi e le esigenze dei gruppi o dei singoli visitatori.Il Museo è situato all’interno del Parco Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, in piazza S.S.ma Annunziata, 7 - Collegno (To).

REFERENTE Rocco Paolo Padovano Spazio Pace e Servizi Civili Tel. 011/4015876 [email protected]

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STORIA DI UN’ATTESA SENZA RESA

Cesedi in collaborazione con il Comitato Cercando Fabrizio

DESTINATARI: Il progetto è rivolto alle scuole medie superiori di Torino e provincia.

Il “Comitato Cercando Fabrizio e...” nasce a Collegno, Torino, il 21 marzo 2013. Si propone di continuare le ricerche di Fabrizio Catalano, studente 19enne, scomparso da Assisi il 21 luglio 2005, fornendo però al tempo stesso sostegno a altre famiglie di persone scomparse. Il Comitato vuole inoltre farsi portavoce di coloro che ancora attendono verità e giustizia, vuol dare voce a chi voce non ha, vuol informare e sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni sul grave problema degli scomparsi, al fine di ottenere collaborazione, sostegno e strumenti normativi e operativi adeguati. Per realizzare tutto questo, il “Comitato Cercando Fabrizio e...” organizza e promuove diverse tipologie di eventi, destinati a un pubblico vario, per contrastare l'oblio e l'indifferenza. Maggiori info su: www.fabriziocatalano.it

PROGETTO“Storia di un’attesa senza resa” è il Progetto che il “Comitato CERCANDO FABRIZIO E...” ha pensato per gli studenti delle scuole medie superiori. Nasce dall'esperienza di Caterina Migliazza, presidente del Comitato, madre di Fabrizio Catalano e co-autrice del libro “Cercando Fabrizio: storia di un'attesa senza resa”. La sig.ra Catalano in passato ha già avuto modo di condividere il suo dramma con alcune classi liceali, riscontrando sempre vivo interesse e partecipazione da parte dei ragazzi. Il fenomeno delle persone scomparse in Italia ha numeri impressionanti: in media 28 persone scompaiono ogni giorno. Tuttavia la maggior parte di queste storie non raggiunge mai l'orecchio delle persone comuni, condannando quindi lo scomparso all'oblio e la sua famiglia alla solitudine e allo sconforto. L'attesa senza resa di Fabrizio Catalano vuol diventare il simbolo delle tante, troppe attese di cui nessuno parla, che hanno però il diritto di essere raccontate e il dovere di essere ascoltate.

OBIETTIVIIl Progetto si propone come obiettivo l’informazione e la sensibilizzazione sul fenomeno degli scomparsi, perché “informare è prevenire”. Dal 1974 ad oggi risultano oltre 25.000 persone delle quali non si ha alcuna notizia e che sono ufficialmente ancora da ricercare. Parallelamente emerge dallo stesso rapporto un altro dato sconcertante: i cadaveri censiti non identificati sono circa 800. (Fonte: Ministero dell'Interno). La scuola è una “comunità educante” al servizio dei cittadini che, attraverso la collaborazione e il confronto costruttivo, si apre ai problemi degli altri e a tematiche che a volte sono indifferenti perché poco visibili. Il comitato vuole sensibilizzare i ragazzi sul problema delle persone scomparse, dall’angoscia in cui precipita la famiglia alle innumerevoli difficoltà che essa si trova ad affrontare (di tipo burocratico, legale, giuridico); ma rappresenta anche un’occasione per riflettere sul prezioso supporto, materiale e psicologico che, in casi del genere, viene ad assumere la solidarietà.

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MODALITÀIncontri con gruppi di classi, organizzati con gli insegnanti interessati, per una o due ore di lezione preferibilmente al sabato. Durante gli incontri verranno presentati audiovisivi e il libro CERCANDO FABRIZIO – “Storia di un’attesa senza resa” che aiuteranno i giovani a rapportarsi con l’argomento proposto. Sarà garantita la partecipazione di Caterina Catalano, mamma di Fabrizio e co-autrice del libro.

DESTINATARIIl progetto è rivolto alle scuole medie superiori (biennio e triennio) di Torino e provincia.

PERIODO di ATTIVITA’Intero anno scolastico 2013/2014

ADESIONEI docenti interessati sono pregati di fare pervenire al CE.SE.DI l’apposita scheda entroil 16 ottobre 2013

REFERENTI: CE.SE.DI . COMITATO CERCANDO FABRIZIO ENRICCI BAION PATRIZIA Caterina MIGLIAZZA CATALANO Tel. 011/8613617 – fax 011. 8613600 Cell. 3771613415 e-mail: [email protected] e-mail:[email protected] www.fabriziocatalano.it     

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SSS A SUSA LA SICUREZZA FA SCUOLA

Un’ESPERIENZA UNICA all’insegna della SICUREZZA e del DIVERTIMENTOA cura del Centro di guida sicura MotorOasi Piemonte di Susa (TO), gestito dalla Società CONSEPI

Attività formativa di una giornata di informazione e sensibilizzazione alla sicurezza stradale che si svolge presso il Centro MotorOasi Piemonte attraverso divertenti lezioni e dimostrazioni pratiche mirate a “INFORMARE e SENSIBILIZZARE GLI STUDENTI SUI RISCHI CHE SI CORRONO IN STRADA E SULL’IMPORTANZA DEL RISPETTO DELLE NORME E DEI SISTEMI DI PROTEZIONE”

DESTINATARIAllievi delle scuole: Primarie, Secondarie di primo grado, Secondarie di secondo gradoQuesto progetto è rivolto a tutte le fasce scolastiche perché è di fondamentale importanza insegnare già ai più piccoli – quali utenti deboli della strada – ad affrontare il traffico urbano e poi formare i più grandi, prossimi protagonisti attivi della strada, prima con le biciclette, poi con il ciclomotore e infine con l’auto.

OBIETTIVIIl progetto ha l’obiettivo di diffondere la cultura della sicurezza stradale agli studenti e dimostrare loro che occorre acquisire una maggiore consapevolezza del rischio dovuto alla mobilità e intraprendere ogni azione possibile per ridurlo.Uno dei metodi sicuramente più efficaci per ottenere un apprezzabile cambiamento è quello di offrire un programma fatto di teoria e di pratica e offrire così un’opportunità unica: vivere un’esperienza esclusiva, all’insegna della sicurezza e del divertimento.

MODALITÀ DI SVOLGIMENTO

La giornata è suddivisa in tre sessioni:

ATTIVITÀ TEORICANel corso di questa lezione verranno fornite agli alunni le principali nozioni educative e le regole che occorre osservare per la strada per potersi muovere in piena sicurezza, con particolare attenzione sull’importanza di una guida più consapevole, corretta, prudente e responsabile da parte di tutti, verso tutti.Saranno proiettati filmati sulla sicurezza stradale che riguardano ogni utente della strada: pedone, ciclista, motociclista e automobilista e che, grazie alla loro schematicità e semplicità, permetteranno di illustrare concetti importanti in modo chiaro e comprensibile.All’arrivo del gruppo scolastico presso MotorOasi Piemonte e successiva sistemazione in auditorium si inizierà con una breve illustrazione dello svolgimento della giornata e delle regole di comportamento alle quali i partecipanti dovranno attenersi.La parte teorica verrà svolta dagli istruttori di guida sicura in maniera divertente e discorsiva; gli stessi si confronteranno con i ragazzi in forma di dialogo stimolando gli studenti alla conversazione ed al confronto con esempi di comportamento e di educazione.

PROVE PRATICHE e DIMOSTRATIVE svolte sulla PISTA DI GUIDA SICURALa parte pratica della giornata viene svolta su una PISTA appositamente studiata ed allestita con attrezzature tecniche, hardware e software grazie ai quali vengono simulate situazioni di emergenza quotidianamente riscontrabili sulla strada.

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A seconda dell’età degli alunni verranno approntati percorsi didattici atti a dimostrare i comportamenti da tenere nelle situazioni sopra indicate.

Alunni delle Scuole PRIMARIE

Percorso ludico-motorio con l’utilizzo di biciclette.Dimostrazione dell’istruttore in pista con i bambini a bordo di un veicolo di proprietà del Centro MotorOasi Piemonte.

Alunni delle Scuole SECONDARIE DI PRIMO GRADO

Percorso ludico-motorio con l’utilizzo di bicicletteDimostrazione da parte degli istruttori di esercizi con lo scooter.Dimostrazione dell’istruttore in pista con i bambini a bordo di un veicolo di proprietà del Centro MotorOasi Piemonte.

Alunni delle Scuole SECONDARIE DI SECONDO GRADO

Per i ragazzi minorenni senza patente: dimostrazione in pista dell’istruttore con i ragazzi a bordo di un veicolo del Centro di Guida Sicura; verranno svolti esercizi di Slalom, Franata, Sottosterzo e Sovrasterzo.Per i ragazzi maggiorenni neopatentati saranno approntati programmi giornalieri appositamente studiati a seconda del numero dei ragazzi e dei mezzi disponibili per l’espletamento del corso.

3. TEST con i SIMULATORI DI GUIDA In quest’area gli alunni a seconda dell’età e della statura assisteranno o effettueranno prove atte a dimostrare l’uso corretto delle cinture di sicura attraverso i seguenti simulatori:

- Impatto a bassa velocitàDue sedili montati su un carrello scorrevole su di una rotaia, dopo aver ricevuto una lieve accelerazione, subiscono un arresto improvviso. L’obiettivo del test è rendere consapevoli della decisività delle cinture di sicurezza durante un urto, anche a bassa velocità.- Ribaltamento autovettura e sgancio corretto delle cinture di sicurezzaLa simulazione è finalizzata a far comprendere l’importanza di un uso adeguato delle cinture di sicurezza in caso di auto ribaltata; avviene in condizioni di totale sicurezza e sotto stretta sorveglianza di personale specializzato, che fornisce anche indicazioni relative ad uno sgancio corretto delle cinture volto ad evitare traumi cranici e danni alla colonna vertebrale.- Simulatore moto Riding TrainerIl Riding Trainer è uno strumento che, ricreando le sensazioni di guida trasmette da un ciclomotore, rende possibile la corretta percezione dei rischi che si incontrano quando si guida nel traffico caotico piuttosto che in montagna.La semplicità di utilizzo, gli interessanti contenuti e la realistica grafica computerizzata fanno del simulatore un vero e proprio strumento didattico per l’educazione stradale dei ragazzi.Ogni prova sarà seguita direttamente da uno o più istruttori di guida sicura.

PERIODOAnno scolastico 2013-2014.SEDELe attività vengono svolte presso il Centro di guida sicura MotorOasi Piemonte di Susa.

Per informazioni, costi e iscrizioni CONSEPI S.p.A.Tel. 0122 32752 – [email protected]