Il Centro Storico Di Castellaneta

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Breve Saggio

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Il centro storico di Castellaneta

La parte più antica di Castellaneta si trova sul punto più alto, il colle Archinto (241 metri s. l. m.) ed è

circondato da due lati dalla gravina. Il centro storico mantiene ancora oggi il suo aspetto settecentesco,

anche se il tessuto edilizio è stato varie volte modificato. In epoca medievale i quartieri in cui è suddiviso

si chiamavano vicinie, ed ancora oggi alcune di esse sono esistenti, come il Muricello, Porta Grande, la

Marina

Da notare il campanile a vela con tre campane.

Chiesa di S. Maria del Rifugio Convento di S. Maria del Rifugio

Percorrendo Via Vittorio Emanuele si arriva a Largo Menzullo e si giunge ad uno slargo, l’antico Sedile, che

costituiva in passato la piazza principale, sede delle antiche Carceri e del Municipio.

Via Vittorio Emanuele Vico Sedile Via Carrare

Entrando in uno dei vicoli si può ancora cogliere la tipologia edilizia di base (abitazione), ovvero la domuncola, la

piccola casa, di pianta quadrata, con una sola stanza di dimensioni limitate, spesso suddivisa da un tramezzo di legno.

La facciata presentava un piccolo ingresso ed una finestra. I suoi abitanti erano contadini, popolani.

Dall’unione (accorpamento) di due o più domuncole si otteneva la domus, la casa più grande, di dimensioni maggiori

in quanto sopraelevata di uno o due piani. E’ questo il tipo edilizio più diffuso, cioè il modulo a schiera, frequente nelle

città di origine medievale.

Via Carrare Vicolo San Marco Via Carrare

Nel Medioevo i diversi strati sociali erano costituiti dai nobili, dai mediani (uomini di legge, medici, piccoli proprietari,

mercanti) e dai popolani (contadini e artigiani). I nobili e i mediani vivevano in case grandi e ben arredate, con finestre

protette da bellissimi vetri, le loro case venivano chiamate palatium (palazzo), alte di norma due o tre piani, con vano

scala interno e con androne. Successivamente vennero inglobati nel tessuto edilizio ed oggi possiamo coglierne la

presenza dai portali in pietra finemente lavorati, in cui spesso sono presenti stemmi di famiglia o date. Tra quelli

degni di nota ricordiamo Palazzo Catalano, Palazzo Sarapo, Palazzo Speziale e Palazzo Frisini.

Via Vittorio Emanuele Vico Gigante

Vico Del Vecchio Vico del Rosario

L’artigiano viveva un po’ meglio del contadino, in quanto aveva al piano terreno la bottega e la cucina, al primo piano

vi era la camera da pranzo con il camino, al secondo piano uno stanzone era l’unica camera da letto. Queste case non

avevano vetri perché molto costosi a quell’epoca, per cui le finestre erano protette da tela cerata o carta, e i letti a

baldacchino erano muniti di pesanti tendaggi. Sul retro della casa vi era un piccolo giardino, l’orto, e tutte le case

erano prive di impianti igienici.

Definizione dell'evoluzione delle tipologie edilizie

Casa povera monocellulare

Casa su due piani accorpati

Rifusioni di due unità cellulari

Case "a palazzo"

CHIESA DI S. GIUSEPPE (1728) Questa chiesa si affaccia su Via Carrare; affiancata da due vicoli, è molto prossima alla

gravina ed è una delle poche cappelle private ancora esistenti nel centro storico, fu infatti fondata per devozione da

Angelo Sarapo.

Chiesa di S. Giuseppe Vico S. Giuseppe

CHIESA DI S. CHIARA (annessa al Monastero di S. Chiara) datata 1600.

La facciata è molto semplice, l’interno è ad aula unica con tre altari. Anche questa chiesa presenta un campanile a

vela. La costruzione della chiesa iniziò nel 1633, annessa al Monastero delle Monache. Sul lato destro della chiesa vi

sono due vani, uno dei quali aveva la funzione di sacrestia ed in esso si trovava la tipica ruota delle clausure, che

costituiva l’unico punto di contatto con il mondo esterno.

Via Vittorio Emanuele Monastero di S. Chiara Chiesa di S. Chiara

Proseguendo nel percorso, ci si avvia verso una delle zone più suggestive e meglio conservate del centro

antico, il Muricello, uno dei quartieri più antichi del paese, vicino al ciglio della gravina; il suo nome

deriva dalla presenza di un muro basso che correva lungo il confine, a strapiombo, e costituiva l’unica

fortificazione da quel lato naturalmente protetto.

Via Muricello Via Muricello Via Muricello

Vico Cozzariello

CHIESA DI S. GIOVANNI AL MURICELLO

Di questa chiesa non è stato possibile ricostruire la storia antica e le origini. La facciata è semplice, con un campanile

a vela. L’ interno è costituito da un’aula rettangolare di 11 metri per 4,50. In fondo è presente un tramezzo su cui è

poggiato l’unico altare frontale e sul lato sinistro un portale cieco in carparo decorato. Sulla destra sono stati ritrovati,

in fase di restauro, dipinti murali, coperti da vari strati di intonaco, uno dei quali raffigura S. Maria della Pesola

(Madonna con bambino e Santi adoranti).

Chiesa di S. Giovanni Vico S. Giovanni

LA CATTEDERALE

E’ un edificio di notevole importanza artistica, prima dedicata a S. Nicola e in seguito a S. Maria Assunta, fu fondata

nel XIII secolo. Ad essa si accedeva in origine da Via Muricello, sul lato sinistro dell’attuale edificio. Questo sta ad

indicare che la chiesa primitiva aveva un andamento perpendicolare a quella attuale. Nel XIV secolo fu costruita una

nuova chiesa in stile romanico pugliese, di cui rimane solo il campanile a pianta quadrata, a due piani con bifore su

ogni lato. Fu del tutto ricostruita nel XVIII secolo.

Cattedrale Piazza F. De Martino

La facciata fu realizzata nel 1771 in pietra calcarea bianca, alle estremità sono collocate le statue di S. Nicola e S.

Gennaro mentre sulla sommità poggiano le statue raffiguranti le Virtù Cardinali: Prudenza, Fortezza, Temperanza

e Giustizia.

Interno Pulpito Soffitto ligneo

L’interno è in stile neoclassico con tratti barocchi, la navata centrale è coperta da un prezioso soffitto ligneo

riccamente decorato con tre grandi tele racchiuse da cornici in legno intagliato e dorato, dipinte nel 1739 da Carlo

Porta, pittore molfettese.

Le colonne sono in muratura ma decorate con stucco lucido marmorizzato, mentre ai lati dell’altare maggiore vi è

il coro, con stalli in legno intagliato e decorato.

Navata destra Cappella di S. Nicola

In fondo alla navata destra è ricavata la Cappella di S. Nicola, riccamente decorata, nella cui nicchia è conservata

la Statua a mezzo busto di S. Nicola.

Navata sinistra Cappella della SS. ma Trinità

In fondo alla navata di sinistra troviamo la Cappella della SS. ma Trinità, con una decorazione realizzata in legno

intagliato e dorato, con due colonne per lato. Al centro il dipinto della SS. ma Trinità.

Coro

Proseguendo nella navata di sinistra c’è l’ingresso alla sacrestia, ambiente spazioso e decorato con fasce di stucco ed

un pregevole pavimento in pietra calcarea. Uscendo dalla Sacrestia troviamo tre cappelle, protette da grate: la prima

dedicata al Crocifisso, la seconda al SS. mo Sacramento, decorata con stucchi eleganti, la terza dedicata a Maria SS.

ma Consolatrice. Proseguendo oltre Piazza F. De Martino troviamo il Palazzo Vescovile, che si sviluppa attorno ad un

cortile e si presenta con una facciata particolarmente spoglia e priva di interesse. Nella successiva Piazza Immacolata,

sorge il Palazzo Baronale, affacciato sulla parete scoscesa della gravina, vicino alla Cattedrale, costituendo la

contrapposizione tipicamente medievale tra potere politico e potere religioso.

Palazzo Frisini Palazzo Frisini

Palazzo Catalano Piazza F. De Martino Pendio della Chiesa

Via Carrare Particolare architettonico Vico III Sacco

Vico III Sacco

Guida realizzata dalla

Associazione Aulon-Res Castellaneta (TA)

NOTE BIBLIOGRAFICHE

. Miccoli (2000). Le chiese del Centro Storico di Castellaneta. Itinerario storico artistico.

Castellaneta e il suo territorio, Dielle Comunicazioni

Il Centro Storico di Castellaneta: analisi delle costanti tipologiche, studio delle tecniche costruttive premoderne, analisi del degrado. Tesi di Laurea in Restauro Architettonico, Facoltà di Architettura “G. D’Annunzio”, Pescara.