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Il bollettino ASSIRI Novità Appuntamenti Informazione ASSIRI -Associazione Iridologica Italiana- Via A. Hofer 12/b-39021 Laces (BZ) - e_mail:[email protected] www.assiri.it ANNO 2017 n.1 Cari soci ASSIRI, nella speranza che l’anno nuovo abbia avuto un buon inizio per tutti, con questo primo numero del nostro bollettino vogliamo offrire ai nostri associati delle informazioni sulle attività dell’associazio- ne e vari articoli riguardanti l’iridologia e terapia complementare. Troverete le date aggiornate dei corsi e seminari 2017 sul nostro sito Internet www.assiri.it. Come sempre sarà nostra premura offrire corsi e seminari con docenti di fama nazionali e interna- zionali diventando così un simposio della ricerca e documentazione dell’iridologia, e fenomenolo- gia, e rispettando in questo modo lo Statuto ASSIRI. L’attività essenziale dell’associazione è naturalmente nella diagnostica iridologica secondo la scuola tedesca Angerer, Deck, Broi, Markgraf, Karl, Hauser, Stolz, Wenske e altri. Il bollettino uscirà tre volte all’anno e il membro del direttivo Dott.ssa Marcella Minafra sta stu- diando approfonditamente la modalità di presentazione con il supporto del comitato scientifico ASSIRI. Trentesimo anniversario Vogliamo ricordare che quest’anno l’ASSIRI compie 30 anni e questo lo possiamo definire un record per la sopravvivenza di un’associazione senza fini di lucro. Ringraziamo tutti i nostri associati per il loro contributo anche per l’anno 2017, ed in particolare la nostra insostituibile segretaria Aloisia Stricker Di Gilio per la sua instancabile attività trentennale. Sarò lieto di un prossimo incontro e vi saluto cordialmente. Padre Dr. Emilio Ratti Corsi base: iridologia classica secondo Rizzi - Deck - Angerer Coldrano - dal 17 al 23 luglio Corsi di approfondimento: iridologia, medicina complementare e terapie naturali La patofisiologia dei pigmenti Rudolf Stolz Oltre alle costituzioni e alle diatesi, la cosiddetta “patocromia” e la presenza di pigmenti nell’iride sono considerate il terzo pilastro della diagnosi iridologica, poiché possono fornire delle indicazioni preziose per comprendere le cause di molti disturbi metabolici di origine organica. “I pigmenti – afferma il prof. Herget, di Gießen (D) – possono indicarci la presenza di gravi tare ereditarie ad uno stadio in cui né i metodi clinici né quelli sierologici sono in grado di rilevare segni patologici”. In linea di massima, ogni pigmento molto marcato va considerato non fisiologico. I pigmenti sono delle sostanze dotate di colorazione propria, che si accumulano in modo diffuso o granulare all’interno delle cellule o negli spazi intercellulari. In questi casi si parla di impregnazione tossica causata da tossine umorali. Prevalentemente si tratta di emoglobina - nei suoi metaboliti di sintesi (porfirine) o di catabolismo (bilirubina, urobilina ecc.) – e di altre sostanze prodotte dal processo metabolico. Le tossine sono costituite da metalli, soprattutto ferro e rame, ma anche arsenico e oro. Se a partire nel settore irideo corrispondente a un organo s’innesca uno stimolo permanente che dalla parete dei vasi capillari si dirama verso il filtro molecolare nello strato subendoteliale, la conseguente microrottura dei vasi può dar vita a un accumulo di pigmenti molecolari anche di dimensioni rilevanti (porfirine, biliverdine ecc.) nel mesenchima irideo. Articolo completo sul sito www.assiri.it, area soci Relazione del presidente

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Il bollettino ASSIRI

Novità

Appuntamenti

Informazione

ASSIRI -Associazione

Iridologica Italiana-

Via A. Hofer 12/b-39021 Laces (BZ) -

e_mail:[email protected]

www.assiri.it

ANNO 2017 n.1

Cari soci ASSIRI, nella speranza che l’anno nuovo abbia avuto un buon inizio per tutti, con questo primo numero del nostro bollettino vogliamo offrire ai nostri associati delle informazioni sulle attività dell’associazio-ne e vari articoli riguardanti l’iridologia e terapia complementare. Troverete le date aggiornate dei corsi e seminari 2017 sul nostro sito Internet www.assiri.it. Come sempre sarà nostra premura offrire corsi e seminari con docenti di fama nazionali e interna-zionali diventando così un simposio della ricerca e documentazione dell’iridologia, e fenomenolo-gia, e rispettando in questo modo lo Statuto ASSIRI. L’attività essenziale dell’associazione è naturalmente nella diagnostica iridologica secondo la scuola tedesca Angerer, Deck, Broi, Markgraf, Karl, Hauser, Stolz, Wenske e altri. Il bollettino uscirà tre volte all’anno e il membro del direttivo Dott.ssa Marcella Minafra sta stu-diando approfonditamente la modalità di presentazione con il supporto del comitato scientifico ASSIRI. Trentesimo anniversario Vogliamo ricordare che quest’anno l’ASSIRI compie 30 anni e questo lo possiamo definire un record per la sopravvivenza di un’associazione senza fini di lucro. Ringraziamo tutti i nostri associati per il loro contributo anche per l’anno 2017, ed in particolare la nostra insostituibile segretaria Aloisia Stricker Di Gilio per la sua instancabile attività trentennale. Sarò lieto di un prossimo incontro e vi saluto cordialmente. Padre Dr. Emilio Ratti

Corsi base: iridologia classica secondo Rizzi - Deck - Angerer

Coldrano - dal 17 al 23 luglio

Corsi di approfondimento: iridologia, medicina complementare

e terapie naturali

La patofisiologia dei pigmenti Rudolf Stolz

Oltre alle costituzioni e alle diatesi, la cosiddetta “patocromia” e la presenza di pigmenti nell’iride sono considerate il terzo pilastro della diagnosi iridologica, poiché possono fornire delle indicazioni preziose per comprendere le cause di molti disturbi metabolici di origine organica. “I pigmenti – afferma il prof. Herget, di Gießen (D) – possono indicarci la presenza di gravi tare ereditarie ad uno stadio in cui né i metodi clinici né quelli sierologici sono in grado di rilevare segni patologici”. In linea di massima, ogni pigmento molto marcato va considerato non fisiologico. I pigmenti sono delle sostanze dotate di colorazione propria, che si accumulano in modo diffuso o granulare all’interno delle cellule o negli spazi intercellulari. In questi casi si parla di impregnazione tossica causata da tossine umorali. Prevalentemente si tratta di emoglobina - nei suoi metaboliti di sintesi (porfirine) o di catabolismo (bilirubina, urobilina ecc.) – e di altre sostanze prodotte dal processo metabolico. Le tossine sono costituite da metalli, soprattutto ferro e rame, ma anche arsenico e oro. Se a partire nel settore irideo corrispondente a un organo s’innesca uno stimolo permanente che dalla parete dei vasi capillari si dirama verso il filtro molecolare nello strato subendoteliale, la conseguente microrottura dei vasi può dar vita a un accumulo di pigmenti molecolari anche di dimensioni rilevanti (porfirine, biliverdine ecc.) nel mesenchima irideo.

Articolo completo sul sito www.assiri.it, area soci

Relazione del presidente

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Page 2 I l bo l let t ino ASSIRI Numero 1—2017

TARAXACUM OFFICINALIS

Il tarassaco: incontro con la pianta

basi di fitoterapia, medicina popolare e curiositá

IL TARASSACO E L’IRIDOLOGIA

Marina Mach

Il tarassaco fa parte della famiglia delle compositae, chiamata anche asteraceae., sot-tofamiglia delle cichoriaceae. È conosciuto con diversi nomi. Alcuni di questi sono:

dente di leone (in tedesco Löwenzahn): nome che deriva dalla conformazione delle foglie lanceolate e con margine dentellato. Crescono come una rosetta basale di foglie muniti di gambi corti e sotteranei

cicoria di campagna: che indica un luogo dove ama crescere questa pianta perenne (quando si raccoglie la pianta preferire piante spontanee su terreni non coltivati).

piscialletto (in tedesco Pissnelke o Bettpisser, in francese Pissenlit): ci ricorda la forte indicazione diuretica della pianta. Per questo non è consigliabile utilizzarla la sera. Questo peró anche per il fatto della sostanza amara, che stimola il fegato, e se stimolato la sera ci da disturbi di sonno

soffione: chi di noi durante le passeggiate non ha raccolto il fiore dopo la sua in-fluorescenza a forma di sfera, che ci ricorda una piccola palla di lana, e dopo aver soffiato osservato il volo dei piccoli archeni danzanti ?

In tedesco nella zona di Appenzell-Svizzera viene chiamato anche Sonnwendlig. Questo perché il fiore si gira sempre verso il sole (Sonne-sole, wenden-girarsi ver-so). Un vecchio detto contadino dice che, se il fiore del tarassaco è ancora “aperto” la sera, si avvicina il brutto tempo L’origine del nome tarassaco viene dal greco “taraké” che significa scompiglio. Il tarassaco ha la facoltà di rimettere ordine nel nostro organismo proprio grazie alle sue eccellenti proprietá.

Ma a cosa servono le sostanze amare in una pianta? Le sostanze amare (possono provocare disturbi gastrici da iperacidità) in una pianta sono “tonificanti, corroboranti, equilibranti, diaforetiche, diuretiche, espulsive, stimolano il metabolismo epato-pancreatico (succhi salivari, gastrici, biliari, pancreatici), l’attivitá ematica ed enzimatica e l’appetito, tonificano il sistema endocrino e sono anti-parassitarie, aumentano la peristalsi ed agiscono indirettamente sul drenaggio diuretico e sul cuore” (Alexander Willige). Giá sapendo solo, che il tarassaco contiene questa sostanza ci fa capire quanto è preziosa la pianta che cresce fino a 2000 m, diffusa ovunque nei prati, nel luoghi erbosi o sassosi, lungo il margine della strada, e che con il suo giallo acceso spesso colora campi interi (se un campo è pieno di tarassaco indica che è stato concimato troppo). Oltre alle sostanze amare troviamo nella radice steroli, inulina (in primavera 2% in autunno 40% - in autunno le piante “ritirano” la propria “forza” nelle radici. Infatti il momento migliore per raccogliere le radici delle piante è proprio l’autunno - ev. anche in pri-mavera, quando nella natura tutto ritorna alla vita), carboidrati, vitamine (queste soprattutto nelle foglie: A - Vitamina A nel tarassa-co 14.000 U.I./100 g, nella carota 11.000 U.I./100g - B, C, D), sali minerali. L’uso sia a livello curativo che a livello alimentare del tarassaco è molto vasto. La definirei come una delle piante piú importanti per l’uomo (non me ne abbiano le femministe se uso solo “uomo”, ma ovviamente parlo della specie e non del sesso) vedendo i vari effetti benevoli sul nostro corpo.

Le radici secondo le monografie Escop (European Scientific Cooperative on Phytotherapy ) “si usano nel recupero della funzionali-tà epatica e biliare, nelle dispepsie e inappetenze”. Si usa come digestivo e come disintossicante epatico, diuretico e depurative. Mol-to utilizzato nelle cure disintossicanti primaverili, ma consigliabile anche in autunno. Le radici, che crescono a fittone, raccolte in autunno (tra settembre e novembre), possono essere usate se tostate come surrogato del caffè. Nella medicina popolare si utilizzano le radici. anche come blando lassativo (questo dovuto alla sostanza amara, che “contrae” la muscolatura ed aiuta cosí l’espulsione del bolo intestinale), in caso di disturbi reumatici e, nella gotta, nelle affezioni cutanei.

Articolo completo sul sito www.assiri.it, area soci

L‘iride ...

È un elemento costitutivo dell’occhio, e non lo specchio

su cui proiettare le proprie fantasie (Josef Deck)

Vediamo soltanto ciò che conosciamo (Josef Karl)

... e ciò che ci aspettiamo di vedere (Hermann Biechele)

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Page 3 I l bo l let t ino ASSIRI Numero 1—2017

Nel tentativo di ristrutturare le lezioni che mi competevano, del corso avanzato ASSIRI, mi sono imbattuta in un’idea: perché non dare un approccio metodologico che sia in sintonia con quello naturopatico?

Il punto di partenza è stato definire le fondamenta del metodo che consistono nella triade: VITALISMO, CAUSALISMO e UMORISMO. In Iridologia Naturopatica inda-gare il vitalismo del Soggetto significa andare ad osservare tutte quelle strutture che ci parlano della sua ENERGIA VITALE; ricercare il Causalismo vuol dire risalire all’E-ZIOLOGIA PRIMARIA; valutare l’Umorismo consiste nello stabilire la qualità dei suoi UMORI.

Il VITALISMO comprende l’ENERGIA NERVOSA, le capacità di RISPOSTA IM-MUNITARIA, l’ENERGIA STRUTTURALE e l’attività METABOLICA. Per avere informazioni su tutte queste declinazioni del Vitalismo dobbiamo valutare:

Il dinamismo pupillare

L’ O.P.I. (presenza, spessore, forma e colore)

Dimensione e forma della zona della CORONA

Integrità e spessore del MARGINE della CORONA

ANGOLO di FUCHS

TRAMA (grado di destrutturazione)

MARGINE CILIARE Questo elenco di strutture da valutare va ad integrare il già appreso ai Seminari INDICE di VITALITA’ che scaturisce dalla somma-toria di O.P.I., MARGINE del COLLARETTO e TRAMA. A cosa ci serve la valutazione del Vitalismo del soggetto?

A valutare il patrimonio energetico di partenza

A valutare la situazione energetica attuale

………………………. Articolo completo sul sito www.assiri.it, area soci

Willy Hauser

LA NEURO-GASTROENTEROLOGIA… la nuova scienza In base agli studi internazionali, il 20% della popolazione soffre di disturbi dell’umore originati dall’apparato gastrointestinale. Le terapie adottate finora si sono dimostrate poco efficaci, e i costi macroeconomici causati da queste patologie sono estremamente elevati. La sostanza che svolge un ruolo centrale in questi disturbi è la serotonina. Il 95% della quantità prodotta dall’organismo è prodotta dalla mucosa dello stomaco, dell’intestino tenue e del colon. Nel solo intestino una persona adulta a 100 milioni di cellule nervose, e queste svolgono un ruolo determinante per la sua qualità di vita. La flora intestinale umana ricopre una superficie di circa 300mq. Per l’organismo umano i villi sono come le radici di una pianta, e la flora intestinale corrisponde al nostro humus vitale. Pur essendo la sede centrale del sistema nervoso enterico, l’intestino tenue non è sufficientemente considerato nelle topografie iridee più diffuse. Segno topografico 1: Le dimensioni della siepe sono un segno del potenziale nervoso enterico. La presenza diffusa di cripte e solchi indica una labilità dei tessuti e della funzionalità dell’intestino tenue Segno topografico 2: La struttura e la consistenza della siepe rappresentano l’equilibrio fra il sistema simpatico e quello parasim-patico, soprattutto nel sistema nervoso enterico

Segno topografico 3: Lo spessore e la struttura dell’orlo pupillare rappresenta-no la rete del sistema nervoso vegetativo ed enterico Segno topografico 4: Un’eterocromia centrale indica una dissonanza di fattori genetici fra la costituzione di base e la disposizione gastrointestinale Segno topografico 5: La costituzione individuale è il fattore più importante fra quelli che influiscono sul sistema nervoso enterico. Per esempio una dispo-sizione acida, discrasica, etc.

Da ricordare: L’equilibrio del metabolismo della serotonina è la base del benessere.

Curare e riequilibrare lo stato dell’umore che ci viene dalla “pancia” è il nostro obiettivo principale del futuro

IRIDOLOGIA NATUROPATICA dott. Cristina Enriotti

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Iridologia:

medicina preventiva e la promozione della salute

Alexander Willige M.A., Hp

Retroscena della medicina preventiva / Iridologia e la promozione della salute

Iridologi conosciuti sottolineano l’importanza della disciplina nella prevenzione. Wenske (nel circolo Uslari) ha coniato il detto: “l’iridologia è soprattutto una progno-stica, una previsione. Con essa è possibile fare una prevenzione primaria, che ha mol-to piú effetto di una riparazione successiva. Hauser (Felke-Institut) vede la possibili-tà, di ottenere informazioni costituzionali come “base di una medicina preventiva”. Karl (Gruppo di lavoro per la diagnosi dall’oc-chio e fenomenologia J.Angerer), Hauser e Stolz fanno il seguente bilancio: ”il sistema sanitario (…) è in una profonda crisi. Il futuro ha bisogno di metodi, che abbiano un costo minore e che permettano una informazione anticipata efficiente. L’iridologia ha i migliori presupposti per questo e esaurisce le grosse richieste di una diagnostica d’avviso nel singolo, nonché una diagnostica preventiva in particolare.” L’iridologia è un rilevamento diagnostico dall’iride, dall’occhio e dai suoi annessi, dato soprattutto dalla lettura costituzionale e di disposizione. È una diagnostica d’avviso per eccellenza, con la quale si riconosce la tendenza alla malattia (disposizione, d iatesi) per tempo. Il vecchio maestro Deck ha dimostrato con un esame clinico dei segni dell’organo e delle malattie nell’iride (1954) di riuscire a rico-noscere 2/3 delle malattie cliniche manifeste. L’iridologia offre buone possibilità di farsi un quadro sulla costituzione del paziente e di valutarla. Il suo pregio si trova nel ricono-scimento delle disposizioni, in uno stadio preclinico su un asse temporale biografico (nel senso di Caplan), che offre la possibilità di correggere un’alimentazione errata o uno stile di vita sbagliato, per poter impedire referti clinici manifesti in un secondo tempo. Due degli iridologi accademici tedeschi e medici costituzionali Herget e Schimmel, hanno riassunto le loro esperienze con la diagnosi iridologica in modo pregnante: “la diagnosi iridologica consiste in prima battuta in uno specchio delle disposizioni ereditarie (costituzioni). Si possono addirittura definire una segnaletica genetica (Deck). E’ cosí possibile fare delle prognosi e delle diagnosi con questi segni genetichi dell’occhio, quest’ultime perchè tante malattie hanno lo stesso percorso costituzionale” ANTICHITÁ ELLENICA “…su Apollo medico, su Asclepio, su Egea e Panacea” si basava il giuramento medico di Ippocrate: “Utilizzeró il regime (diaitéma) per aiutare i pazienti secondo le mie possibilitá ed il mio criterio ma mi asterrò dall’apportare danno ed ingiustizia”. Nella opinione corrente l’origine della medicina tradizionale europea si trova generalmente nelle opere del famoso medico greco Ippocrate di Kos (466-377). Nelle scritture dei suoi successori, il Corpus hippocraticum, troviamo oltre ad indicazioni di medici-nali fitoterapici anche le basi della terapia umorale, della terapia patogenetica, e dei rapporti giusti ed errati dei succhi del nostro corpo come presunta causa di malattie. Tale teoria è stata superata solamente verso il 1850, il periodo delle grandi scoperte nel campo della chimica, con la patologia cellulare di Virchow. Per Ippocrate era chiaro che: “le malattie non ci colpiscono a ciel sereno, bensí per piccoli peccati quotidiani che vanno contro natura. Se questi si sono accumulati si manifestano poi tutti di colpo.” Pensieri e indicazioni per la gestione della vita quotidiana e della vita intera venivano chiamati dagli antichi greci δίαιτα . A tutt’oggi viene intesa come un modello dello stile di vita olistico. L’idea della diaita si focalizzava sui tre campi:

una alimentazione sana adeguata

il movimento

una vita regolata.

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