Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

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1 IL LIBRO TIBETANO DEI MORTI Il Manoscritto del Bardo Thödol Dalla versione di W.Y. Evans - Wentz Edizione Carote e Lillà www.carotelilla.it

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IL LIBRO

TIBETANO

DEI MORTI

Il Manoscritto del Bardo Thödol

Dalla versione di W.Y. Evans - Wentz

Edizione Carote e Lillà

www.carotelilla.it

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Indice

ˇ Introduzione ˇ pag. 6

ˇ Libro I ˇ Il Chikhai Bardo ed il Chönyid Bardo pag. 7

• Le Riverenze

• Introduzione – Il Trasferimento del Principio Cosciente –

La Lettura di Questo Thödol – L‟Applicazione di

questo Thödol da Parte dell‟Officiante.

ˇ Parte I ˇ Il Bardo del Momento della Morte pag. 13

• Istruzioni sui Sintomi della Morte, o Prima Perte del

Chikhai Bardo: La Chiara Luce Originaria Vista al

Momento della Morte.

• Instruzioni sul Secondo Stadio del Chikhai Bardo: La

Luce Secondaria Immediatamente dopo la Morte.

ˇ Parte II ˇ Il Bardo dell‟Esperienza della Realtà pag. 21

• Istruzioni Preliminari concernenti l‟Esperienza della

Realtà durante il Terzo Stadio del Bardo, Chiamato il

Chönyid Bardo, quando Appaiono le Visioni Karmiche

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• La Comparsa delle Divinità Pacificatrici, dal Primo al

Settimo Giorno – Il Primo Giorno – Il Secondo Giorno

– Il Terzo Giorno – Il Quarto Giorno – Il Quinto

Giorno – Il Sesto Giorno – Il Settimo Giorno

• La Comparsa delle Divinità Furiose, dall‟Ottavo al

Quattordicesimo Giorno - Introduzione – L‟Ottavo

Giorno – Il Nono Giorno – Il Decimo Giorno –

L‟Undicesimo Giorno – Il Dodicesimo Giorno – Il

Tredicesimo Giorno – Il Quattordicesimo Giorno

• Conclusione, che Dimostra l‟Importanza Fondamentale

degli Insegnamenti del Bardo

ˇ Libro II ˇ The Sidpa Bardo pag. 75

• Le Riverenze

• Versetti Introduttivi

ˇ Parte I ˇ Il Mondo dell‟Aldilà pag. 77

• Il Corpo del Bardo. La Sua Nascita e le Sue Facoltà

Sopra-normali

• Caratteristiche dell‟Esistenza nello Stato Intermedio

• Il Giudizio

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• L‟Influenza Totalmente Determinante del Pensiero

• La comparsa delle Luci dei sei Loka

ˇ Parte II ˇ Il Processo della Rinascita pag. 95

• La Chiusura della Porta dell‟Utero – Metodo per

Prevenire L‟ingresso in un Utero – Primo Metodo per

Chiudere la Porta dell‟Utero – Secondo Metodo per

Chiudere la Porta dell‟Utero – Terzo Metodo per

Chiudere la Porta dell‟Utero – Quarto Metodo per

Chiudere la Porta dell‟Utero – Quinto Metodo per

Chiudere la Porta dell‟Utero

• La Scelta della Porta dell‟Utero – Le Visioni Premonitrici

del Luogo della Rinascita – La Protezione dalle Furie

Tormentatrici

• La Scelta Alternativa: una Nascita Sopranormale o una

Nascita nell‟Utero – Nascita Sopranormale per

Trasferimento in un Reame Paradisiaco – Nascita

nell‟Utero: Il Ritorno al Mondo Umano

• Conclusioni Generali

ˇ Appendice ˇ pag. 121

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I. „Il Sentiero dei Buoni Voti per Invocare l‟Aiuto dei

Buddha e dei Bodhisattva‟

II. 'Il Sentiero dei Buoni Voti per Salvarsi dal Pericoloso

ed Angusto Passaggio del Bardo'

III. 'I Versetti Fondamentali dei Sei Bardi'

IV. „Il Sentiero dei Buoni Voti che Proteggono dalla Paura

del Bardo '

V. Il Colophon

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Introduzione

La tradizione Tibetana ci ha lasciato questo testo antichissimo

che ha lo scopo sia di prepararci durante la vita al nostro

viaggio ultraterreno, sia di permetterci di accompagnare

praticamente i nostri cari al momento del passaggio nell‟Al di

Là, o Stato Intermedio, cioè quella parte di esistenza che è

compresa tra la morte e la rinascita.

Lo scopo del testo, come si vedrà leggendolo, è quello di

portare lo spirito del defunto allo stato di Illuminato e condurlo

così fuori dal ciclo di morte e rinascita nel quale sono

intrappolati tutti gli esseri viventi.

Purtroppo non tutti, a causa del karma che ognuno si è creato

con le proprie azioni durante la vita, riescono, nonostante

questo aiuto, a sottrarsi al Samshara, e per costoro l‟uscita dallo

Stato Intermedio comporterà la rinascita. Ma anche qui il Testo

Sacro dei Tibetani è d‟aiuto, perché grazie ad esso è possibile

quanto meno scegliere il luogo della rinascita, potendo

assicurarsi un‟esistenza felice e che permetta di accumulare

karma buono di cui ci si potrà avvantaggiare durante il

successivo passaggio nello Stato Intermedio o Bardo.

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LIBRO I

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Il Chikhai Bardo ed il Chönyid

Bardo

E‟ qui spiegato il confronto faccia a faccia con la Realtà nello

Stato Intermedio: ovvero la grande liberazione attraverso

l‟ascolto mentre ci si trova nel piano dell‟aldilà, grazie alla

“Profonda Dottrina dell‟Emancipazione della Coscienza

attraverso la Meditazione sulle Divinità Pacifiche e sulle

Divinità Furiose.”

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Le Riverenze

Al Divino Corpo di Verità, all‟Incomprensibile, alla Luce

Infinita;

Al Divino Corpo del Dono Perfetto, che è il Loto ed alle

Divinità Pacifiche ed alle Divinità Furiose;

All‟Incarnazione del Loto, Padma Sambhava, Che è il

Protettore di tutti gli esseri coscienti;

Ai Guru, ai Tre Corpi, ci inchiniamo.

Introduzione

Questa Grande Dottrina di Liberazione attraverso l‟ascolto, che

conferisce la libertà ai devoti con facoltà mentali comuni,

mentre si trovano nello Stato Intermedio, è diviso in tre parti: i

preliminari, il soggetto vero e proprio, e la conclusione.

Come prima cosa, i preliminari, I Libri Guida, per

l‟emancipazione degli esseri, dovrebbero essere approfonditi in

vita con la pratica.

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Il Trasferimento del Principio Cosciente

Attraverso le Guide, gli intelletti più elevati dovrebbero essere

liberati con assoluta sicurezza; ma se non lo fossero, allora,

mentre si trovano nello Stato Intermedio dei Momenti della

Morte, dovrebbero praticare il Trasferimento, che conduce

automaticamente alla liberazione grazie al semplice

ricordarsene.

Perciò anche i devoti con facoltà mentali comuni dovrebbero

essere sicuramente liberati, ma lo saranno solo se, mentre si

trovano nello Stato Intermedio della Realtà, persisteranno

nell‟ascoltare questa Grande Dottrina di Liberazione attraverso

la Lettura.

Pertanto, i devoti dovrebbero per prima cosa esaminare i

sintomi della morte mentre, progressivamente, questi si

manifestano (nel loro corpo morente), seguendo l‟Auto-

Liberazione (attraverso l‟osservazione delle) Caratterstiche dei

Sintomi della Morte. Poi, quando tutti i sintomi della morte si

saranno manifestati completamente, essi dovrebbero applicare

il Trasferimento, che conferisce la liberazione attraverso il solo

ricordo del procedimento.

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La Lettura di questo Thödol

Se il trasferimento è stato effettivamente determinato, non è

necessario leggere questo Thödol; ma se il Trasferimento non è

stato effettivamente determinato, allora questo Thödol deve

essere letto, correttamente ed in modo comprensibile, accanto

al corpo del defunto.

Se non c‟è la salma, allora il letto o la sedia del defunto deve

essere occupato dal lettore, che deve impersonare il potere

della Verità. Quindi, evocando lo spirito del defunto, leggerà,

immaginando che questo sia presente ed in ascolto. Durante

questo tempo a nessun parente ed a nessuna persona cara sarà

permesso di piangere o di gemere, poiché questo non è bene

per il defunto. È pertanto fondamentale che costoro si

trattengano.

Se il corpo è presente, nel momento stesso in cui termina

l‟ultimo respiro, il Lama (che è stato la guida spirituale del

defunto) o un fratello della Fede che egli professava, o un

amico per il quale il defunto provava grande affetto, porrà le

labbra vicino ad un suo orecchio e, facendo attenzione a non

toccarlo, leggerà per lui questo Grande Thödol.

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Applicazione Pratica di questo Thödol da parte

dell‟Officiante

Ed ora la spiegazione del Thödol stesso.

Se potete mettere insieme una grande offerta, donatela in

adorazione della Trinità. Se ciò non è possibile, allora

raccogliete qualsiasi oggetto su cui potete concentrare i vostri

pensieri e create mentalmente un‟offerta illimitata e offritela in

adorazione.

Quindi devono essere recitate sette volte oppure tre volte il

“Sentiero dei Buoni Voti per Invocare l‟Aiuto dei Buddha e dei

Bodhisattva”.

Dopo questo, recitate il “Sentiero dei Buoni Voti che

Proteggono dalla Paura del Bardo”, il “Sentiero dei Buoni Voti

per Salvarsi dal Pericoloso ed Angusto Passaggio del Bardo”,

e “I Versetti Fondamentali dei Sei Bardi” che devono essere

lette in modo chiaro e con l‟intonazione appropriata.

Poi questo Grande Thödol deve essere letto tre o sette volte, a

seconda delle circostanze. Dapprima si ha il confronto faccia a

faccia con i sintomi della morte mentre questi si verificano al

momento del decesso; poi l‟applicazione del grande vivo

ricordo, faccia a faccia con la Realtà mentre si trova nello Stato

Intermedio; ed infine, i metodi di chiusura delle porte

dell‟utero quando, mentre, nello Stato Intermedio, il defunto,

non liberato, cerca di rinascere.

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PARTE I

Il Bardo del Momento della Morte

Istruzioni sui Sintomi della Morte, o Primo Stadio del

Chikhai Bardo: La Chiara Luce Primordiale Vista al

Momento della Morte

Dapprima vi è il confronto faccia a faccia con la Chiara Luce,

durante lo Stato Intermedio dei Momenti della Morte:

Qui ci possono essere alcuni che, pur avendo ascoltato molte

volte gli insegnamenti religiosi, non la riconoscono; ed altri che

pur riconoscendola hanno scarsa familiarità con essa. Ma ogni

classe di individui che hanno ricevuto gli insegnamenti pratici

chiamati Guide si troveranno, se il Thödol viene applicato loro,

a confrontarsi faccia a faccia con la Chiara Luce fondamentale;

e, senza alcuno Stato Intermedio, otterranno il Dharma-Kāya

senza nascita, attraverso il Grande Cammino Verticale.

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Ecco il modo di applicazione:

La situazione migliore si ha se è disponibile il guru dal quale il

defunto ha ricevuto le istruzioni preparatorie; ma se questi non

c‟è, allora va bene un fratello di Fede; se anche quest‟ultimo

non è disponibile, va bene un uomo istruito nella stessa Fede.

Se nessuno di questi fosse disponibile, allora dovrebbe leggere

il Thödol una persona in grado di farlo parecchie volte

correttamente ed in modo comprensibile. In questo modo si

riporterà alla mente del defunto quello che aveva già sentito in

precedenza riguardo al confrontto faccia a faccia e arriverà a

riconoscere immediatamente la Luce Fondamentale ottenendo

con ogni certezza la Liberazione.

Per quanto riguarda il tempo di applicazione di queste

istruzioni:

Quando cessa la respirazione, la forza vitale viene richiamata

nel centro nervoso della Saggezza ed il Conoscitore sperimenta

la Chiara Luce della condizione naturale. Allora, poiché la

forza vitale viene scagliata indietro e vola verso il basso

attraverso i nervi destro e sinistro, sorge momentaneamente lo

Stato Intermedio.

Le precedenti direttive dovrebbero essere applicate prima che

la forza vitale fluisca nel nervo sinistro dopo aver attraversato

il centro nervoso dell‟ombelico.

Il tempo necessario di norma per questo spostamento della

forza vitale è quello dell‟inspirazione, oppure più o meno il

tempo che si impiega a consumare un pasto.

Allora il modo per l‟applicazione delle istruzioni è:

Quando il respiro è sul punto di cessare è bene che il

Trasferimento sia stato realizzato con efficacia, se

l‟applicazione non è stata efficace, allora rivolgiti al defunto

così:

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“Oh, nobile essere (nome della persona), è giunto per te il

momento di cercare il Sentiero (nella realtà). Il tuo respiro sta

per cessare. Il tuo guru ti ha posto in precedenza in confronto

faccia a faccia con la Chiara Luce; ed ora tu la stai

sperimentando nella sua Realtà nello stato del Bardo, in cui

tutte le cose sono come il cielo vuoto e senza nuvole, ed il nudo

intelletto senza macchia è come un vuoto trasparente senza

circonferenza né centro. In questo momento, riconosci te

stesso e resta in questo stato. Io pure, in questo momento, sono

qui faccia a faccia con te.”

Dopo averlo letto, bisogna ripeterlo molte volte all‟orecchio

del morente, prima che la respirazione cessi, così da

imprimerla nella mente del morente..

Se il respiro è prossimo a fermarsi, bisogna girare il morente

sul fianco destro, in quella che si chiama la “Posizione del

Leone Sdraiato”. Le pulsazioni delle arterie, sul lato destro e

sinistro della gola, devono essere compresse.

Se la persona morente tende ad addormentarsi, o se lo stato di

torpore avanza, deve essere fermato, e le arterie vanno premute

gentilmente ma con fermezza. In modo che la forza vitale non

sia in grado di ritornare nel nervo mediano e sia sicuro il suo

passaggio attraverso l‟apertura Braminica.

Ora deve essere applicato il reale confronto faccia a faccia.

È in questo momento che il primo bagliore del Bardo della

Chiara Luce di Realtà, che è lo Spirito Perfetto del Dharma-

Kāya, viene sperimentato da tutti gli esseri coscienti.

L‟intervallo tra la cessazione dell‟espirazione e la cessazione

dell‟inspirazione è il tempo durante il quale la forza vitale

rimane nel nervo mediano.

La gente comune definisce questo lo stato in cui il principio

cosciente svanisce. La durata di questo stato è incerta. Dipende

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dalla costituzione, buona o cattiva, e dallo stato dei nervi e

della forza vitale. In coloro che hanno avuto anche una piccola

esperienza pratica dello stato fermo e tranquillo del dhyāna, ed

in quelli che hanno nervi saldi, questo stato si mantiene per un

lungo tempo.

Nel confronto faccia a faccia, la ripetizione, di quanto sopra

riportato all‟indirizzo del defunto, deve continuare fino a che

un liquido giallognolo incomincia ad uscire dagli orifizi del

cadavere.

In quelli che hanno condotto una vita cattiva o che hanno nervi

fragili, lo stato succitato dura solo quanto uno schioccare di

dita. Per contro, in altri, questo può durare quanto il tempo

necessario a consumare un pasto.

In vari Tantra è detto che questo stato di svenimento persiste

per tre giorni e mezzo. Molti altri trattati religiosi dicono

quattro giorni, comunque sia, questo confronto faccia a faccia

con la Chiara Luce deve essere continuato per tutto il tempo.

Quando la morte è imminente, parlando all‟orecchio del

morente in tono basso, lo si inciti:

“Oh, nobile essere (o, se è un prete, Venerabile Signore), non

lasciare che il tuo spirito venga distratto.”

Se è un fratello di Fede, o qualche altra persona, allora lo si

chiami per nome, e si dica così:

“Oh, nobile essere, nome della persona, ciò che è chiamata

morte è ora giunta da te, decidi così: Ecco l‟ora della mia

morte. Per trarre profitto da questa mia morte, agirò per il bene

di tutti gli esseri coscienti, che popolano le infinite immensità

dei cieli, così da ottenere lo stato Perfetto del Buddha, mi

rivolgerò loro con amore e compassione e dirigerò tutto il mio

sforzo verso l‟Unica Perfezione.”

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“Forma così i tuoi pensieri, particolarmente nel momento in

cui il Dharma-Kāya della Chiara Luce, nello stato successivo

alla morte, può essere realizzato per il bene di tutti gli esseri

coscienti, e sappi che tu ti trovi in questo stato; decidi di

ottenere il massimo dono dello Stato del Gran Simbolo, nel

quale ora ti trovi:

Anche se non posso rendermene conto, pure io riconoscerò

questo Bardo e, dominando il Gran Corpo d‟Unione del Bardo,

apparirò in qualunque forma possa recare beneficio a tutti gli

esseri, indistintamente. Servirò tutti gli esseri senzienti, infiniti

nel loro numero come i confini del cielo.

Mantenendoti risoluto in questa decisione, cerca di ricordare le

pratiche di devozione che eri uso praticare durante la tua vita.”

Nel dire questo, il lettore potrà avvicinare le sue labbra

all‟orecchio, e lo ripeterà in modo comprensibile,

imprimendolo chiaramente sulla persona morente, così da

impedire al suo spirito di distrarsi anche per un solo istante.

Quando l‟ultimo respiro è stato esalato, si deve comprimere

con decisione il nervo del sonno. Se si tratta di un Lama o di

una persona più elevata o più istruita di te, inculcagli queste

parole:

“Reverendo Signore, ora che stai sperimentando la Chiara Luce

Fondamentale, cerca di restare in questo stato che stai

sperimentando.”

Nel caso si tratti di altre persone, il lettore si porrà in confronto

faccia a faccia in questo modo:

“Oh, nobile essere (il suo nome), ascolta. Stai ora

sperimentando lo Splendore della Chiara Luce di Pura Realtà.

Riconoscila.

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Oh, nobile essere, il presente intelletto, nella vuota natura reale,

senza alcun aspetto di caratteristica o di colore, naturalemente

vuoto, è la vera Realtà, il Bene Universale.

Il tuo intelletto, che è ora vuoto, non va però considerato come

il vuoto del nulla, ma come l‟intelligenza stessa, senza ostacoli,

brillante, palpitante e felice, nella piena consapevolezza, il

Buddha Universalmente Buono.

La tua coscienza, non formata in nessuna cosa, che è in realtà

vuota, ed il tuo intelletto, brillante e felice, sono inseparabili.

La loro unione è lo stato di Dharma-Kāya di Illuminazione

Perfetta.

La tua coscienza brillante, vuota e inseparabile dal Gran Corpo

di Splendore, non ha né nascita né morte, ed è la Luce

Immutabile, il Buddha Amitābha.

È sufficiente conoscere questo. Riconoscere la vacuità del tuo

intelletto è lo stato di Buddha, e considerarlo come la tua stessa

coscienza è mantenersi nel divino spirito del Buddha.”

Ripetete questo distintamente e chiaramente tre o sette volte.

Ciò richiamerà allo spirito del morente i precedenti confronti

faccia a faccia fatti in vita con il suo guru. In secondo luogo,

farà sì che la nuda coscienza venga riconosciuta come Chiara

Luce; ed in terzo luogo, riconoscendo la propria essenza, il

morente si unirà permanentemente al Dharma-Kāya e la

Liberazione sarà certa.

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Istruzioni Concernenti il Secondo Stadio del Chikhai

Bardo: La Chiara Luce Secondaria Vista

Immediatamente Dopo la Morte

Così la Chiara Luce primordiale è stata riconosciuta e la

Liberazione ottenuta. Ma se si teme che la Chiara Luce

primordiale non sia stata riconosciuta, allora si può dare per

certo che vi sarà un albeggiare sul defunto che è chiamato la

Chiara Luce secondaria, che apparirà per la durata

approssimativa di un pasto, dopo che l‟ultimo respiro sarà stato

esalato.

A seconda del buono o del cattivo karma, la forza vitale

defluisce giù o nel nervo di destra o in quello di sinistra ed esce

attraverso alcune aperture del corpo. Subentra allora una

condizione di lucidità dello spirito.

Si dice che lo stato della Chiara Luce Primordiale perduri per il

tempo di un pasto, dipendendo però dalle buone o cattive

condizioni dei nervi ed anche dal fatto che sia stato in

precedenza praticato o meno il confronto faccia a faccia.

Quando il principio di coscienza esce dal corpo, esso si chiede:

“ Sono morto o non sono morto?” Ma non è in grado di

stabilirlo. Vede i suoi parenti ed i suoi conoscenti come era

abituato a vederli prima. E ne sente anche il pianto. Le

terrificanti illusioni karmiche non sono ancora comparse. E

nemmeno sono comparse le spaventose apparizioni o

esperienze causate dai Signori della Morte.

Durante questo intervallo le istruzioni devono essere applicate

dal Lama o dal lettore:

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Ci sono dei devoti che si trovano allo stadio perfezionato ed

altri che sono allo stadio di visualizzazione. Se si tratta di un

devoto nello stadio perfezionato, allora si deve chiamarlo tre

volte per nome e ripetere di continuo le istruzioni

summenzionate del confronto faccia a faccia con la Chiara

Luce. Se si tratta di un devoto allo stadio di visualizzazione,

allora si legga per lui la descrizione introduttiva ed il testo della

Meditazione sulla sua divinità tutelare, e poi si dica:

“Oh, nobile essere, medita sulla tua divinità tutelare (ed il

nome di questa deve essere pronunciato dal lettore). Non farti

distrarre. Concentra con ardore il tuo spirito sulla tua divinità

protettrice. Medita su di lei come se fosse il riflesso della luna

nell‟acqua, visibile ma pure inesistente. Medita su di lei come

se fosse un essere con un corpo fisico.”

Così dicendo il lettore imprimerà ciò.

Se il defunto è una persona comune, si dica:

“Medita sul Grande Signore Compassionevole.”

Posti così in confronto faccia a faccia anche quelli che non si

aspetterebbero di riconoscere il Bardo saranno senza aluna

esitazione in grado di riconoscerlo.

Le persone che in vita si sono confrontate faccia a faccia con la

Realtà per mezzo di un guru, ma che non hanno familiarizzato

con essa, non saranno in grado di riconoscere con chiarezza il

Bardo da sole. Un guru o un fratello della Fede dovrà

imprimere vividamente tali persone.

Ci possono anche essere quelli che, pur avendo familiarizzato

con gli insegnamenti possono, a causa della violenza della

malattia che ne ha determinato la morte, essere mentalmente

incapaci di resistere alle illusioni. Anche per loro, queste

istruzioni sono assolutamente necessarie.

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Ancora, ci sono quelli che, anche se avevano precedentemente

familiarizzato con gli insegnamenti, si sono meritate di passare

ad uno stato di esistenza miserabile a causa della rottura di voti

o per non aver compiuto con onestà degli obblighi essenziali.

Per costoro queste istruzioni sono indispensabili.

Se il primo stadio del sentiero del Bardo è stato riconosciuto al

volo, tanto meglio. Altrimenti, attraverso l‟applicazione di

questo diverso richiamo del defunto, mentre è nel secondo

stadio del Bardo, il suo intelletto sarà risvegliato ed otterrà la

Liberazione.

Mentre è nel secondo stadio del Bardo, il corpo del defunto è

nello stato chiamato il brillante corpo illusorio (il corpo astrale

dei teosofi).

Non rendendosi conto se sia morto o meno, il defunto

raggiunge uno stato di lucidità. Se le istruzioni vengono

applicate con successo al defunto mentre egli è in questo stato,

allora, attraverso l‟incontro con la Realtà Madre e con la

Visione Personale delle forme pensiero, il karma non potrà

esercitare il suo controllo. Come i raggi del sole scacciano le

tenebre, la Chiara Luce sul Sentiero scaccia il potere del karma.

Quello che è chiamato il secondo stadio del Bardo sorge sopra

il corpo-mentale. Il „Conoscente‟ resta dentro i luoghi in cui

sono state confinate le sue attività. Se in questo momento,

questo speciale insegnamento viene applicato in modo efficace,

allora l‟obiettivo sarà stato raggiunto; perché le illusioni

karmiche non saranno arrivate in tempo per trascinare di qua e

di là il defunto distogliendolo dal suo obiettivo che è

l‟Illuminazione.

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PARTE II

Il Bardo dell‟Esperienza della Realtà

Istruzioni Introduttive Riguardo l‟Esperienza della

Realtà durante il Terzo Stadio del Bardo, Chiamato il

Chönyid Bardo, quando Compaiono le Apparizioni

Karmiche.

Anche se la Chiara Luce Primordiale non è stata riconosciuta,

la Liberazione viene raggiunta riconoscendo la Chiara Luce del

secondo Bardo. Se non si viene liberati nemmeno attraverso

questa, allora sorge quello che è chiamato il terzo Bardo o

Chönyid Bardo. In questo stadio del Bardo, si manifestano le

illusioni karmiche. È molto importante che questo Grande

Confronto faccia a faccia con il Chönyid Bardo venga letto:

esso ha molto potere e può dare un grande beneficio.

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Adesso il defunto può vedere che il suo cibo viene messo da

parte, che il suo corpo è privo di indumenti, che la sua coperta

per dormire è stata rimossa; può udire ogni pianto ed ogni

gemito dei suoi amici e dei suoi parenti e, anche se può vederli

e sentirli mentre lo chiamano, loro non possono sentirlo quando

è lui a chiamarli, cosicché si allontana dispiaciuto.

In questo momento sperimenta suoni, luci e radiosità che lo

intimoriscono, lo spaventano, e lo terrorizzano e lo affaticano

pesantemente. È adesso che il confronto faccia a faccia col

Bardo di Realtà deve essere applicato. Si chiami il defunto per

nome e, in modo corretto e comprensibile, si spieghi a lui

quanto segue:

“Oh, nobile essere, ascolta con attenzione assoluta, senza farti

distrarre: Ci sono sei stati del Bardo, chiamati: lo stato naturale

del Bardo nell‟utero; il Bardo dello stato dei sogni; il Bardo

dell‟equilibrio estatico durante la meditazione profonda; il

Bardo del momento della morte; il Bardo di Realtà; il Bardo

del processo inverso dell‟esistenza samsarica. Questi sono i sei

stati.

Oh, nobile essere, tu sperimenterai ora tre Bardi, il Bardo del

momento della morte, il Bardo di Realtà, ed il Bardo della

ricerca della rinascita. Di questi tre stati, fino a ieri hai

sperimentato il Bardo del momento della morte. Anche se la

Chiara Luce di Realtà è sorta su di te, non sei stato in grado di

riconoscerla, ed ora devi vagare qui. Sperimenterai ora il

Chönyid Bardo ed il Sidpa Bardo.

Presta totale attenzione a quello con cui sto per porti in

confronto faccia a faccia, ed accoglilo:

Oh, nobile essere, ciò che è chiamata morte è ora giunta. Tu

stai abbandonando questo mondo, ma non sei il solo; la morte

viene per tutti. Non aggrapparti a questa vita per sentimento o

per debolezza. Anche se per debolezza vi restassi attaccato, non

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hai il potere di restare qui. Non otteresti nient‟altro che di

vagare in questo samsara. Non attaccarti, non essere debole.

Ricordati della Preziosa Trinità.

Oh, nobile essere, qualsiasi paura o terrore possa assalirti nel

Chönyid Bardo, non dimentircare queste parole; e conservando

il loro significato nel cuore, vai avanti: in esse si trova il vitale

segreto del riconoscimento.

„Ahimè! Quando la Mutevole Esperienza della Realtà sorge su

di me, che ogni pensiero di paura o di terrore o timore per ogni

cosa si faccia da parte, possa io riconoscere che qualunque

apparizione è il riflesso della mia stessa coscienza, possa io

riconoscere che esse sono della stessa natura delle apparizioni

del Bardo: in questo momento fondamentale per conseguire

una grande fine, possa io non temere le schiere delle Divinità

Pacificatrici e delle Divinità Furiose, che sono soltanto mie

forme pensiero.

Ripetiti queste parole chiaramente, e, ricordandoti il loro

significato mentre le ripeti, vai avanti. Grazie a loro, qualunque

visione spaventosa o terrificante possa apparire, il

riconoscimento sarà certo. Non dimenticare il segreto vitale

che esse contengono.

Oh, nobile essere, quando il corpo e lo spirito sono stati

separati, hai sperimentato una fugace visione della Pura Verità,

sottile, brillante, vivida, abbagliante, gloriosa e radiosamente

impressionante, che ha le sembianze di un miraggio che si

muove attraverso un panorama primaverile in un continuo

fluire di vibrazioni. Non esserne però intimidito, né

terrorizzato, né intimorito. Questa è l‟irradiazione della tua

stessa vera natura. Riconoscila.

Dal centro di questa irradiazione uscirà il suono naturale della

Realtà, arriverà rimbombando come migliaia di tuoni

simultaneamente. Questo è il suono naturale del tuo stesso

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essere. Non essere intimidito da esso, né terrorizzato, né

timoroso.

Il corpo che hai ora è detto il corpo-mentale delle abitudini. Da

quando non hai più un corpo materiale di carne e di sangue,

qualunque cosa avvenga, rumori, luci o raggi, nessuna può farti

del male. Ti è succificiente sapere che queste apparizioni sono

unicamente tue forme pensiero. Sappi riconoscere che questo è

il Bardo.

Oh, nobile essere, se non riconoscerai ora le tue proprie forme

pensiero, qualunque meditazione o devozione tu possa aver

fatto mentre eri nel mondo umano, se tu non incontrerai i

presenti insegnamenti, le luci ti intimidiranno, i suoni ti

intimoriranno ed i raggi ti terrorizzeranno. Se non incontrerai

questa fondamentale chiave di insegnamento, non potendo

riconoscere i suoni, le luci ed i raggi, ti troverai a dover vagare

nel Samsara.

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Il sorgere delle Divinità Pacificatrici, dal Primo al

Settimo Giorno

Presumendoche il defunto sia costretto dal suo karma a passare

attraverso i quarantanove giorni dell‟esistenza del Bardo, cosa

che rappresenta la norma per le persone comuni, nonostante i

frequenti confronti faccia a faccia, sono qui illustrati nei

dettagli le prove ed i pericoli che giornalmente egli incontrerà e

dovrà cercare di superare, durante i primi sette giorni, nei quali

compaiono le Divinità Pacificatrici; il primo giorno viene

conteggiato, su indicazione del testo, dal momento nel quale

normalmente c‟è da aspettarsi che il defunto si rende conto di

essere morto e di trovarsi sulla via della rinascita, quindi tre

giorni e mezzo o quattro dopo la morte.

Page 27: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

27

Il Primo Giorno

Oh, nobile essere, sei rimasto svenuto durante gli ultimi tre

giorni e mezzo. Non appena uscirai da questo svenimento, ti

domanderai: “Cosa è successo?”

Oh, nobile essere, ora che il ciclo della tua vita è sospeso, tutte

le cose ti appaiono come luci e divinità. Tutto lo spazio appare

pervaso di luce azzurra. Ora dalla terra del Buddha centrale ti

appare il signore Vairochana, il Buddha di Zaffiro, Splendore

del Sole, Bianco, Spazio, Ruota, Centro, Saggezza della Realtà,

Regno del Buddha di Zaffiro, (Consorte: Dharma-Dhatu); con

il suo corpo bianco, seduto su di un leone con in mano una

ruota ad otto raggi, unito alla sua consorte Dhatvishvari, l'

Origine della Madre Celeste.

Esso è l‟aggregazione della materia scissa nel suo stato

primordiale che è la luce blu.

Dal centro del cuore della coppia la luce blu della Saggezza

della Realtà, la purezza naturale della coscienza, di un colore

blu chiaro e vivido, incredibilmente intenso, brilla acutamente

accecando il tuo sguardo.

A fianco ad essa splende la luce bianco opaco dei deva, che ti

colpisce in fronte.

E, a causa del potere del cattivo karma, la gloriosa luce blu

della Saggezza del Dharma-Dhātu, evoca in te paura e terrore,

e tu la vuoi fuggire. E genereri una preferenza per la bianca

opaca luce dei deva.

Non lasciarti intimorire dalla divina luce blu che ti appare

brillante, abbagliante e gloriosa. Non la devi temere! E' il

raggio di luce del signore trascendente, la ”Saggezza della

Page 28: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

28

perfezione della Realtà”! Lasciati attrarre da essa con fiducia e

profondo rispetto.

Non lasciarti attrarre dalla luce bianca e opaca dei deva. Non

aggrapparti ad essa, non essere debole. Se ti aggrappi ad essa,

dovrai vagare nelle dimore dei deva e sarai trascinato nel

vortice dei Sei Loca. Questa è un ostacolo che ostruisce il

Sentiero della Liberazione. Non guardarla.

Fissa con fede profonda la brillante luce blu. Concentra con

ardore il tuo pensiero su Vairochana, il Sole Splendente, e

ripeti con me questa preghiera:

”Mentre sto vagando nel ciclo della vita, spinto dalla profonda

ignoranza,

Possa il signore Vairochana, il Sole Splendente, guidarmi nel

cammino della chiara luce della Saggezza della Realtà che è

perfezione!

Lungo la via possa la sua consorte Dhatvishvari, l' Origine

della Madre Celeste,

Sostenermi, salvarmi dalle pericolose difficoltà dello stato

intermedio e condurmi alla perfetta illuminazione!”

Pregando così, con fede umile e profonda, sarai assorbito

dall‟arcobaleno, nel cuore di Vairochana, il Sole Splendente, e

otterrai lo stato di Buddha nel Sambhoga-Kāya, nel Regno di

Centro della Densa Concentrazione.

Page 29: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

29

Il Secondo Giorno

Ma se, a dispetto delle preghiere, e nonostante questo

confronto faccia a faccia, a causa del potere dell‟odio o di un

oscuro Karma il defunto è stato spaventato dalla luce gloriosa

ed è fuggito, oppure è stato sopraffatto dalle illusioni, allora, il

Secondo Giorno, verrà ad accoglierlo Akshobhya, Spirito di

Diamante-Folgore, Buddha Incrollabile, Blu, Acqua, Scettro,

Vajra, Est, Saggezza dello Specchio, Regno del Buddha di

Diamante-Fulmine (Consorte: Lochana) con le divinità che lo

attorniano, come pure verranno ad accoglierlo le cattive azioni

commesse da lui e che gli hanno fatto meritare l‟Inferno.

Per il confronto faccia a faccia, si deve chiamare il defunto per

nome e dire:

“Oh, nobile essere, ascolta senza distrarti.

Nel Secondo Giorno la pura forma dell‟acqua brillerà come

una luce bianca. In questo momento dalla terra pura blu

orientale, il signore Vajrasattva, lo Spirito di Diamante-

Folgore, ti appare innanzi assiso su un elefante con in pugno

uno scettro di diamante folgore a cinque punte, unito alla sua

consorte illuminata Lochana, la Radiante, attorniato dai

Bodhisattva Kshitigarbha and Maitreya, e con le Bodhisattva

femminili, Lasema and Pushpema. Queste sei divinità

Buddiche appaiono davanti a te.

Dal cuore della coppia dello Spirito di Diamante Folgore

risplende davanti a te bianca e penetrante, chiara e brillante,

insostenibile al tuo sguardo, la luce bianca della Saggezza dello

Specchio. E vedrai splendere accanto a lei l‟opaca luce grigio-

fumo dall‟Inferno che ti colpirà.

Poi, a causa del potere dell‟odio, sorgerà la paura, sarai

spaventato dal bagliore della luce bianca e desidererai fuggire

Page 30: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

30

da essa; e ti sentirai attratto dall‟opaca luce grigio-fumo

dell‟Inferno. Agisci allora in modo da non essere spaventato

dalla brillante, abbagliante, nitida luce bianca. Sappi che essa è

la Saggezza. Affidati ad essa con fede umile e fervente. Questa

è la luce della grazia del Buddha Vajra-Sattva. Prega, accresci

il tuo amore per lei pensando ”E' la luce della compassione

dello Spirito di Diamante Folgore! Prendo rifugio in essa!”

Non lasciarti attrarre dall‟opaca luce grigio-fumo dell‟Inferno.

Questa è la strada che si è aperta per accoglierti a causa del

cattivo karma che hai accumulato per mezzo dell‟odio

profondo. Se sarai attratto da essa, precipiterai nei Mondi

Infernali, e, candutovi, dovrai sopportare patimenti

intollerabili, senza che ti sia fissato un tempo sicuro per

uscirne. È questa un ostacolo che ostruisce il Sentiero della

Liberazione, non guardarla, ed evita l‟odio. Non lasciarti

attrarre da essa, non essere debole.

Abbi fiducia nella brillante luce bianca che ti abbaglia!

Indirizza la forza intensa della tua volontà verso lo Spirito di

Diamante-Folgore e rivolgi questa preghiera:

”Ahimè! Mentre sto vagando nel ciclo della vita spinto da

profondo odio

Possa il signore di Diamante-Folgore guidarmi nel cammino

della Chiara Luce della Saggezza dello Specchio!

Lungo la via possa la sua consorte Lochana, la Radiante,

Sostenermi, salvarmi dalle pericolose difficoltà dello Stato

Intermedio e condurmi alla Perfetta Illuminazione!”

Pregando così, con fede umile ed intensa, sarai assorbito nella

luce arcobaleno, nel cuore del Buddha Vajra-Sattva e otterrai lo

stato di Buddha nel Sambhoga-Kāya, nel Regno Orientale del

Buddha di Diamante-Fulmine.

Page 31: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

31

Il Terzo Giorno

Ancora, nonostante il confronto faccia a faccia condotto in

questo modo, qualche persona, a causa dell‟offuscamento

dovuto al cattivo karma ed alla brama, per quanto colpita dal

gancio dei raggi di grazia, sfugge ad esso. Allora, il Terzo

Giorno, il Buddha Ratnasambhava, Origine delle Gemme,

Buddha d'Oro, Utero della Gemma, Giallo, Terra, Gioiello,

Sud, Saggezza della Giustizia, Regno del Buddha d'Oro

(Consorte: Mamaki) e le divinità che lo accompagnano, lungo

il cammino luminoso dal mondo umano, verranno insieme ad

accoglierla.

Di nuovo, chiamando il defunto per nome, imprimi il confronto

faccia a faccia così:

“Oh, nobile essere, ascolta senza distrarti.

Il Terzo Giorno la forma primordiale dell‟elemento terra

brillerà davanti a te come una luce gialla. In questo momento

dalla gialla terra di Buddha meridionale di Shrimat, appare il

giallo signore Ratnasambhava, l'Origine delle Gemme, in sella

a un magnifico cavallo mentre porta una gemma preziosa che

esaudisce i desideri, unito alla sua consorte Mamaki la Madre

Divina.

I due Bodhisattva, Ākāsha-Barbha e Samanta-Bhadra, assisititi

dalle due Bodhisattva femminili, Mahlaima and Dhupema - in

tutto sei forme Buddiche – verranno a splendere nel mezzo di

un arcobaleno. Dal cuore della coppia Origine delle Gemme

risplende davanti a te, gialla e penetrante, chiara e accecante,

adorna di gocce scintillanti, insostenibile al tuo sguardo la luce

gialla della Saggezza della Giustizia e penetra nel centro del

tuo cuore. Accanto ad essa, che è la luce della Saggezza, la

Page 32: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

32

triste luce giallo-bluastra del mondo umano colpirà il tuo

cuore,

Poi, a causa del potere della brama, tu svilupperai paura verso

l‟abbagliante luce gialla e scapperai da essa. E ti sentirai

attratto dalla triste luce giallo-bluastra del mondo umano.

In questo momento non temere la brillante, chiara, abbagliante

luce gialla, ma sappi che essa è la Saggezza; in questo stato,

mantenendo il tuo spirito remissivo, credi in essa fermamente e

con umiltà.

Se la riconoscerai come l‟irradiazione del tua propria coscienza

- anche se non hai praticato l‟umiltà, la fede e la preghiera –

allora ti unirai indissolubilmente con tutte le immagini ed i

raggi e diventerai un illuminato.

Se non riconosci l‟irradiazione della tua coscienza, allora

pensa, con fede: “Ecco l‟irradiazione della grazia del Buddha

Ratnasambhava; prenderò rifugio in essa.”, e prega. Questo è il

gancio dei raggi del Buddha Ratnasambhava, Origine delle

Gemme; credi in esso.

Non lasciarti attrarre dalla triste luce giallo-bluastra del mondo

umano. Questa è la via aperta dalla tua continua propensione

alla cieca brama venuta ad accoglierti. Se tu agirai attratto da

essa, rinascerai nel mondo umano e dovrai soffrire la nascita,

l‟invecchiamento, le malattie e la morte; e non avrai la

possibilità di uscire dalla palude dell‟esistenza terrena. Questa

è un ostacolo che ostruisce il Sentiero della Liberazione.

Perciò, non guardarla, e abbandona la tua brama, abbandona le

tue propensioni; non lasciarti attrarre da essa; non essere

debole. Abbi fede nella luce brillante ed abbagliante. Concentra

il tuo pensiero ardente sul Buddha Ratnasambhava, e prega

così:

Page 33: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

33

“Ahimè! Mentre sto vagando nel ciclo della vita spinto da

brama violenta,

Possa il signore, Buddha Ratnasambhava, Origine delle

Gemme, guidarmi nel cammino della chiara luce della

Saggezza della Giustizia!

Lungo la via possa la sua consorte Mamaki, la Madre Divina,

sostenermi, salvarmi dalle pericolose difficoltà dello stato

intermedio e condurmi alla perfetta illuminazione.”

Pregando così, con profonda umiltà e fede, ti fonderai in un

arcobaleno nel cuore del Buddha Ratnasambhava , il Divino

Padre-Madre, ed otterrai lo stato di Buddha nel Sambhoga-

Kāya, nel Regno Meridionale del Buddha d'Oro.

Page 34: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

34

Il Quarto Giorno

Attraverso queste sedute faccia a faccia, per quanto deboli

possano essere le sue capacità mentali, il defunto raggiungerà

senza alcun dubbio la Liberazione. Tuttavia, nonostante queste

ripetute sedute faccia a faccia, ci sono anime che, essendosi

create un karma molto brutto, o avendo mancato ai loro voti, o,

non essendosi ancora compiuto il loro destino, si dimostrano

incapaci di effettuare il riconoscimento: il loro offuscamento ed

il cattivo karma creato dal loro egoismo e dalla loro avarizia

determinano in esse il timore per i suoni e per le radiosità,

facendoli fuggire. Allora, il Quarto Giorno, il Buddha

Amithabha, Buddha di Rubino, Buddha della Luce Infinita,

Rosso, Fuoco, Loto, Ovest Saggezza del Discernimento, Regno

del Buddha di Rubino (Consorte: Pandaravasini) e le divinità

che lo accompagnano verrano ad accoglierlo, e

contemporanenamente ad esse verrà ad accoglierlo la luminosa

via del Preta-loka, che proviene dall‟egoismo e

dall‟attaccamento.

Si chiami allora ancora il defunto per nome, nella seduta faccia

a faccia, in questo modo:

“Oh, nobile essere, ascolta senza distrarti.

Il quarto giorno brillerà la luce rossa , che è la forma originale

dell‟elemento fuoco. In questo momento dalla terra rossa di

Occidente ti appare dinnanzi il rosso Amithabha, il Buddha

della Luce Infinita, seduto su un trono di pavone con in mano

un loto, unito alla sua consorte Pandaravasini, la Bianca e Pura,

con i Bodhisattva Chenrazee e Jampal, assistiti dalle

Bodhisattva femminli Ghirdhima e Aloke. I sei corpi di

Illuminazione brillano su di te circondati da un arcobaleno.

Page 35: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

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Dal cuore della coppia di Amithaba risplende davanti a te rossa

e penetrante, chiara e accecante, imperlata di gocce,

insostenibile al tuo sguardo, la luce rossa della Saggezza del

Discernimento e penetra con precisione nel tuo cuore.

Non aver paura.

Accompagnandosi a questa, brilla su di te, accanto alla luce

della Saggezza, anche la luce rossa opaca proveniente dal

Preta-Loka. Agisci in modo da non lasciarti attrarre da essa.

Abbandona l‟attaccamento e la debolezza.

In questo momento, a causa del forte influsso

dell‟attaccamento, sarai terrorizzato dall‟abbagliante luce rossa,

e scapperai da essa. Sentendo l‟attrazione dell‟opaca luce rossa

del Preta-loka.

In questo momento, non avere paura della gloriosa,

abbagliante, chiara, radiosa luce rossa. Riconoscila come la

Saggezza del Discernimento, se manterrai la tua intelligenza in

uno stato remissivo allora ti unirai a questa luce in modo

inseparabile e raggiungerai lo stato di Buddha.

Se non la riconosci, pensa: “Essa è la radiosa grazia di Buddha

Amithabha, prenderò rifugio in essa”; Credi in essa con umiltà

e pregala. Questo è il gancio radioso della grazia di Buddha

Amithabha. Credi in essa umilmente, non fuggirla. Anche se tu

fuggissi, ti seguirebbe perché è inseparabile da te. Non temere.

Non lasciarti attrarre dall‟opaca luce rossa del Preta-loka. Essa

é la via luminosa, dovuta all‟accumularsi del tuo forte

attaccamento all‟esistenza samsarica, venuta ad accoglierti. Se

vi resterai attaccato, precipiterai nel Mondo degli Spiriti

Infelici e dovrai soffrire fame e sete insopportabili. Non avrai

la possibilità di ottenere la Liberazione. Questa opaca luce

rossa è un ostacolo che ostruisce il tuo cammino lungo il

Sentiero della Liberazione. Non attaccarti ad essa e lascia

andare le tue abituali propensioni. Non essere debole. Credi

Page 36: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

36

nella brillante, abbagliante luce rossa. Riponi con assoluta

determinazione la tua fede in Buddha Amithabha, il Padre-

Madre, e prega così:

“Ahimè! Mentre vago per il Samsara, a causa della potenza

dell‟attaccamento,

Possa io essere guidato dal signore Amithaba, Buddha della

Luce Infinita, sul radioso sentiero di luce della Saggezza del

Discernimento;

Possa la Divina Madre, Pandaravasini, la Bianca e Pura,

proteggermi;

Possa io essere condotto in sicurezza attraverso i pericolosi

tranelli del Bardo;

E possa io essere posto nello stato Perfettissimo del Buddha.”

Pregando così, con umiltà e fervore, ti fonderai nel cuore del

Divino Padre-Madre, il Buddha Amithabha, in un arcobaleno,

ed otterrai lo stato di Buddha nel Sambhoga-Kāya, nel Regno

Occidentale del Buddha di Rubino.

Page 37: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

37

Il Quinto Giorno

E‟ impossibile che il defunto non si sia ancora liberato.

Tuttavia, nonostante questa seduta faccia a faccia, alcuni esseri

coscienti sono incapaci di abbandonare certe propensioni per

via della lunga convivenza con esse, e, a causa del cattivo

karma e dell‟invidia, che hanno evocato in loro paura e terrore

verso i suoni e le radiosità, il radioso gancio della grazia non è

riuscito ad afferrarli, ed essi si trovano ancora ad aggirarsi nel

quinto giorno. Qui il Buddha Amoghasiddhi, Buddha di

Smeraldo, L'Infallibile Perfezione, Verde, Aria, Doppio Vajra,

Nord, Saggezza Onnipotente, Regno del Buddha di Smeraldo

(Consorte: Dolma), con il suo seguito di divinità e con la luce e

la radiosità della sua grazia, verrà ad accoglierli.

In questo momento la seduta faccia a faccia consiste nel

chiamare il defunto per nome e dirgli:

“Oh, nobile essere, ascolta senza distrarti.

Nel quinto giorno la luce verde della forma originale

dell‟elemento aria brilla su di te. In quel momento dalla verde

terra di Buddha settentrionale, il verde signore Amoghasiddi, il

Signore Infallibile, ti appare seduto su un trono d'aquila, con in

mano una croce di diamante-folgore unito alla sua consorte la

Nobile Stella Verde, con il suo seguito, i due Bodhisattva

Chag-na-Dorje e Dibpanamsel, assistiti da due Bodhisattva

femminili, Gandhema and Nidhema. Queste sei forme

Buddiche contornate da un arcobaleno brillano su di te.

Dalle forme originali dell‟aggregato della volontà, dal cuore

della coppia del Signore Infallibile risplende, verde e

penetrante, chiara e accecante, adorna di rugiada scintillante,

insostenibile al tuo sguardo, la luce verde della Saggezza

Onnipotente e penetra con precisione il centro del tuo cuore.

Non aver paura. Questo è il potere naturale della saggezza della

Page 38: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

38

tua mente. Rimani in uno stato di assoluta remissione ed

imparzialità.

Lo affianca una luce di colore verde opaco, proveniente

dall‟Asura-loka, prodotta dai sentimenti di invidia, che splende

su di te. Medita su di essa con imparzialità, senza repulsione né

attaccamento. Non lasciarti attrarre da essa: se possiedi

capacità mentali limitate, non lasciarti attrarre da essa.

Qui, a causa della potente interferenza dell‟invidia, sarai

terrorizzato dall‟abbagliante radiosità della luce verde e

fuggirai da essa; e sperimenterai un‟attrazione verso l‟opaca

luce verde dell‟Asura-loka. In questo momento non temere la

gloriosa e chiara, radiosa ed abbagliante luce verde, ma

riconoscila, essa è la Saggezza; e permetti al tuo intelletto di

essere remissivo. Oppure pensa: “Questo è il radioso gancio

della luce della grazia del signore Amoghasiddhi, che è

l‟Infallibile Perfezione.” Credi in essa. Non scappare.

Anche se tu fuggissi, essa ti inseguirebbe, poiché siete

inseparabili. Non aver paura.

Non lasciarti attrarre dall‟opaca luce verde dell‟Asura-loka.

Questa è la via karmica determinata dalla forte invidia, ed è

venuta ad accoglierti. Se ti lascerai attrarre da essa, cadrai

nell‟Asura-loka e dovrai dibatterti nelle intollerabili sofferenze

delle liti e della guerra. Questa è un ostacolo che ostruisce il

sentiero della Liberazione. Non farti attrarre da essa.

Abbandona le tue predisposizioni. Non essere debole. Abbi

fede nell‟abbagliante radiosità verde, e, concentrando tutto il

tuo pensiero sul Divino Padre-Madre Buddha Amoghasiddhi,

prega così:

“Ahimè! Mentre sto vagando nel ciclo della vita spinto da

profonda invidia,

Possa il signore Amoghasiddi, l'Infallibile Perfezione, guidarmi

nel cammino della Saggezza Onnipotente

Page 39: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

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Lungo la via possa la sua consorte buddha Samayatara, la

Nobile Stella Verde, sostenermi, salvarmi dalle pericolose

difficoltà dello Stato Intermedio e condurmi alla perfetta

illuminazione!”

Pregando così, con fede intensa ed umile, ti fonderai nel cuore

del Divino Padre-Madre Buddha Amoghasiddhi dentro un

arcobaleno, e raggiungerai lo stato di Buddha nel Sambhoga-

Khaya, nel Regno Settentrionale del Buddha di Smeraldo.

Page 40: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

40

Il Sesto Giorno

Poiché è stato messo a confronto con i vari stadi, per quanto

compromessi fossero i suoi rapporti karmici, il defunto avrebbe

dovuto comunque effettuare il riconoscimento in uno o

nell‟altro di questi stadi; ed effettuato il riconoscimento, è

impossibile che non si sia liberato. Tuttavia, nonostante i

confronti faccia a faccia di questo tipo, qualcuno, abituato a

seguire predisposizioni karmicamente pesanti e privo di

familiarità e di sincera attrazione verso la Saggezza, può venir

ricondotto indietro dalla potenza di qualche sua cattiva

tendenza, a dispetto delle molte occasioni che gli sono state

date.

Il gancio radioso della luce della grazia non è stato in grado di

afferrarlo; allora questi può trovarsi ancora a vagare, scendendo

in basso a causa dell‟insorgere di sentimenti di paura e di

terrore verso le luci e le radiosità.

Allora tutti i Divini Padri-Madri ed i Cinque Ordini (di Dhyani

Buddha) con i loro assistenti verranno a risplendere su di lui

simultaneamente. Allo stesso tempo, anche le luci provenienti

dai Sei Loka verranno a splendere su di lui

contemporaneamente.

Il confronto faccia a faccia per lui, avviene chiamando il

defunto per nome, ed è questo:

“Oh, nobile essere, fino a ieri ognuna delle Divinità dei Cinque

Ordini ha brillato su di te, una per volta; e ti sei confrontato con

loro faccia faccia, ma, a causa dell‟influsso delle tue cattive

propensioni, sei rimasto spaventato e terrorizzato e ti trovi

ancora qui.

Page 41: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

41

Se tu avessi riconosciuto la radiosità dei Cinque Ordini di

Saggezza, che sono l‟emanazioni delle tue forme-pensiero,

avresti ottenuto lo stato di Buddha nel Sambhoga-Kāya,

venendo assorbito dall‟arcobaleno di uno o dell‟altro dei

Cinque Ordini di Buddha. Ma adesso osserva senza distrarti.

Ora le luci di tutti i Cinque gli Ordini, chiamate le Luci

dell‟Unione delle Quattro Saggezze, verranno ad accoglierti.

Fai in modo di riconoscerle.

Oh, nobile essere, in questo Sesto Giorno, i quattro colori degli

stati originali dei quattro elementi (acqua, terra, fuoco e aria)

risplenderanno su di te simultaneamente. In questo momento,

dal Regno Centrale della Forza Proiettiva del Seme, il Buddha

Vairochana, il Divino Padre-Madre, con i suoi assistenti, verrà

a splendere sopra di te. Dal Regno Orientale della Felicità

Suprema, il Buddha Vajrasattva, il divino Padre-Madre, con i

suoi assistenti, verrà a splendere su di te. Dal Regno

Meridionale dotato di Gloria, il Buddha Ratnasambhava, il

Divino Padre-Madre, con i suoi assistenti, verrà a splendere su

di te. Dal Felice Regno Occidentale dei Cumuli di Fiori di

Loto, il Buddha Amithabha, il Divino Padre-Madre, con i suoi

assistenti, verrà a splendere su di te. Dal Regno Settentrionale

delle Perfette Buone Azioni, il Buddha Amoghasiddhi, il

Divino Padre-Madre, con accanto i suoi assistenti, verrà, in

mezzo ad un arcobaleno, a splendere su di te, proprio in questo

momento.

Oh, nobile essere, sopra un cerchio esterno a queste cinque paia

di Dhyani Buddha verrano, anche loro, a splendere su di te, i

Quattro Guardiani delle Porte, gli Infuriati: il Vittorioso, il

Distruttore del Signore della Morte, il Re dal Collo di Cavallo,

l‟Urna di Nettare, con le Quattro Guardiane femminili delle

Porte: la Portatrice del Pungolo, la Portatrice della Trappola, la

Portatrice della Catena, la Portatrice della Campana, e accanto

a loro, il Buddha dei Deva, chiamato Colui che Ha il Potere

Page 42: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

42

Supremo, il Buddha degli Asura, chiamato Forte Intreccio

(Tessitura), il Buddha dell‟Umanità, chiamato il Leone di

Shakyas, il Buddha del Regno Animale, chiamato il Leone

Incrollabile, il Buddha dei Preta, chiamato Colui che Ha la

Bocca Fiammeggiante, il Buddha del Mondo Inferiore,

chiamato il Re della Verità: - essi sono gli otto Padri-Madri

Guardiani delle Porte ed i Sei Maestri, i Vittoriosi -.

Il Padre Totalmente Buono e la Madre Totalmente Buona, i

Grandi Antenati dei Buddha Samata-Bhadra (e Samanta-

Bhadrha), il Divino Padre e la Divina Madre, anche loro

verranno a splendere.

Queste quarantadue divinità, dotate di perfezione, originate da

dentro il tuo cuore, essendo il prodotto del tuo puro amore,

verranno per splendere. Riconoscile.

Oh, nobile essere, questi regni non sono venuti da qualche

luogo esterno a te. Essi vengono dalle quattro suddivisioni del

tuo cuore, e, includendo il suo centro, costituiscono le cinque

direzioni. Essi originano da dentro il tuo cuore e splendono su

di te. Anche le divinità non sono venute da qualche altro luogo:

esse esistono dall‟eternità dentro le facoltà del tuo intelletto.

Riconosci che sono di questa natura.

Oh, nobile essere, le dimensioni di tutte queste divinità non

sono grandi, né piccole, ma proporzionate. Esse hanno i loro

ornamenti, i loro colori, il loro modo di sedere, i loro troni e gli

emblemi che appartengono ad ognuno.

Queste divinità sono unite in gruppi di cinque paia, e ogni

gruppo di cinque è circondato da cinque cerchi di radiosità, i

Bodhisattva maschili condividono la natura dei Divini Padri, e i

Bodhisattva femminili condividono la natura delle Divine

Madri. Tutti questi divini conclavi verranno a splendere su di te

in un unico conclave completo. Queste sono le tue divinità

protettrici. Riconoscile come tali.

Page 43: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

43

Oh, nobile essere, dai cuori dei Divini Padri-Madri dei Cinque

Ordini, i raggi di luce delle Quattro Saggezze, unite,

assolutamente chiari e belli come raggi di sole, si avvolgeranno

in fili, verranno a splendere su di te e colpiranno il tuo cuore.

Su questo sentiero di radiosità, della Saggezza del Dharma-

Dhatu, verranno a splendere magnifiche sfere di luce, di colore

blu, emettendo raggi, ognuna apparirà come una coppa

turchese rovesciata, circondata di sfere simili, più piccole,

gloriose con altre cinque sfere satelliti, di luce della stessa

natura, ancora più piccole e punteggiate attorno da cinque

chiazze stellate, senza che né il centro né i bordi del sentiero di

luce blu restino privi della gloria delle sfere grandi e piccole.

Dal cuore di Vajrasattva, verrà a splendere, come uno specchio

rovesciato, il bianco sentiero di luce della Saggezza dello

Specchio, bianco e trasparente, magnifico ed abbagliante,

glorioso e terrificante, reso ancora più magnifico da sfere

circondate da altre sfere più piccole di luce traspartente e

radiosa.

Dal cuore di Ratnasambhava verrà a splendere il sentiero di

luce gialla della Saggezza della Giustizia, reso magnifico da

sfere gialle, ognuna simile a coppe d‟oro rovesciate, circondate

da altre sfere più piccole,.

Dal cuore di Amithabha, verrà a splendere il chiaro, brillante

sentiero di luce rossa della Saggezza del Discernimento, sul

quale si trovano sfere, simili a coppe di corallo rovesciate,

emettendo raggi di Saggezza, estremamente brillanti ed

abbaglianti, ciascuna glorificata da cinque sfere satellite della

stessa natura – senza lasciare né il centro, né i bordi del rosso

sentiero di luce, privi della gloriosa luce delle sfere grandi e di

quelle satellite più piccole –.

Esse verranno a splendere davanti al tuo cuore

simultaneamente.

Page 44: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

44

Oh, nobile essere, tutte queste sono le radiosità delle tue facoltà

intellettive venute a splendere. Non sono venute da nessun altro

luogo. Non essere debole, non farti terrorizzare, e resta nella

condizione della non formazione del pensiero. In questo stato

tutte le forme e le radiosità si fonderanno in te, e otterrai lo

stato di Buddha.

Il verde sentiero di luce della Saggezza Onnipotente non

splenderà su di te, perché la facoltà di Saggezza del tuo

intelletto non è perfettamente sviluppata.

Oh, nobile essere, queste sono chiamate le Luci delle Quattro

Saggezze Unite, ed è chiamato il Sentiero Interiore Attraverso

Vajrasattva.

In questo momento devi ricordarti gli insegnamenti sul

confronto faccia a faccia che hai ricevuto dal tuo guru. Se ti sei

ricordato il significato di questi confronti, avrai riconosciuto

tutte quelle luci che hanno brillato su di te, come il riflesso

della tua stessa luce interiore, e, avendole riconosciute come

amiche fidate, ti sarai affidato a loro come un essere riconosce

la propria madre.

E credendo nell‟immutabile natura della pura e santa Verità,

avrai prodotto in te il flusso tranquillo del Samhadhi; e,

essendoti fuso nel corpo dell‟intelletto perfettamente evoluto,

avrai ottenuto lo stato di Buddha nel Sambhoga-Khaya, da cui

non vi è più ritorno.

Oh, nobile essere, accanto alla radiosità della Saggezza,

verranno a splendere anche le impure, illusorie luci dei Sei

Loka. Se ci si domanda: “Cosa sono?” Esse sono la luce bianco

opaco dei Deva, la luce verde opaco degli Asura, la luce giallo

opaco degli Esseri Umani, la luce azzurro opaco degli Animali,

la luce rosso opaco dei Preta e la luce grigio fumo dell‟Inferno.

Così queste sei verranno a splendere accanto alle sei radiosità

Page 45: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

45

di Saggezza. Perciò non lasciarti spaventare né attrarre da esse,

ma rimani nella condizione di non pensiero.

Se ti lascerai spaventare dalla pura radiosità della Saggezza e

attrarre dalle luci impure dei Sei Loka, allora prenderai corpo

in uno dei Sei Loka e dovrai sopportare le sofferenze del

Samsara, non sarai mai liberato dall‟Oceano del Samsara e

sarai trascinato qua e là e patirai le sofferenze che vi si trovano.

Oh, nobile essere, se sei uno di coloro che non hanno potuto

udire le eccellenti parole di un guru, avrai paura della pura

radiosità della Saggezza e delle divinità che qui vedrai.

Essendo così spaventato, sarai attratto dagli impuri oggetti

samsarici. Non agire così. Credi umilmente nell‟abbagliante e

pura radiosità della Saggezza. Raccogli la mente nella fede e

pensa: “Le compassionevoli radiosità della Saggezza dei

Cinque Ordini di Buddha sono venute a prendermi mosse a

pietà, io prendo rifugio in esse.”

Non cedendo all‟attrazione verso le illusorie luci dei Sei Loka e

rivolgendo con assoluta devozione tutta la tua mente verso i

Divini Padre e Madre, i Buddha dei Cinque Ordini, prega così:

“Ahimè! mentre vago nel Samsara a causa della potenza di

cinque maligni veleni,

Possa io essere guidato dai Cinque Conquistatori Vittoriosi sul

radioso e brillante sentiero delle Quattro Saggezze unite,

Possano i Cinque Ordini delle Divine Madri proteggermi,

Possa io essere salvato dagli impuri sentieri luminosi dei Sei

Loka ed essere salvato dai tranelli del terribile Bardo;

Possa io essere accolto nei cinque puri Reami Divini.”

Page 46: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

46

Pregando così, il defunto riconoscerà la sua luce interiore e,

immergendosi in essa, otterrà in un solo momento lo stato di

Buddha: attraverso l‟umile fede, il comune devoto arriva a

riconoscere sé stesso e ottiene la Liberazione; anche i più

umili, attraverso il potere della preghiera pura, possono

chiudere le porte dei Sei Loka, e, comprendendo il vero

significato delle Quattro Saggezze unite, ottenere lo stato di

Buddha attraverso Vajrasattva.

Così, attraverso il confronto faccia a faccia condotto in questo

modo dettagliato, coloro che sono destinati ad essere liberati

arriveranno a riconoscere la Verità e molti, con questo

strumento, otterranno la Liberazione.

I peggiori tra i malvagi, con un pesante carico di cattivo karma,

non avendo alcuna predilezione verso alcuna religione, e alcuni

che hanno mancato i loro voti, a causa della potenza delle

illusioni karmiche, non riconosceranno la Verità, anche se

confrontati faccia a faccia con essa, e vagheranno verso luoghi

più bassi.

Page 47: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

47

Il Settimo Giorno

Nel Settimo Giorno, dai santi regni paradisiaci, verranno a

ricevere il defunto le Divinità Detentrici della Conoscenza.

Contemporaneamente, anche il sentiero del mondo delle bestie,

creato dalle passioni oscure e dall‟ignoranza, verrà a riceverlo.

Il confronto faccia a faccia in questo momento è, chiamando il

defunto per nome, il seguente:

“Oh, nobile essere, ascolta senza distrarti.

Nel Settimo Giorno verranno a splendere le variopinte radiosità

delle propensioni di purezza. Contemporaneamente, dai santi

regni paradisiaci, le Divinità Detentrici della Conoscenza

verranno a riceverti.

Dal centro del Cerchio, avvolto in un alone radioso di luce

arcobaleno, si innalzerà, danzando ed eseguendo mudrha di

incanto, il supremo Detentore dela Conoscenza, il Signore Loto

della Danza, Supremo Detentore della Conoscenza e che

Matura i Frutti del Karma, risplendendo di tutti e cinque i

colori, abbracciato dalla Divina Madre, la Rossa Dhakinhi, e

verrà a splendere, impugnando un coltello a mezzaluna e un

teschio con sangue.

Dalla parte Est di questo Cerchio, si innalzerà, danzando ed

eseguendo mudrha di incanto, la divinità chiamata il Detentore

della Conoscenza che Dimora sulla Terra, di colore bianco, con

una sorridente espressione radiosa, abbracciato dalla Bianca

Dhakinhi, la Divina Madre, e verrà a splendere, impugnando

un coltello a mezza luna ed un teschio con sangue.

Dalla parte Sud di questo Cerchio, si innalzerà, danzando ed

eseguendo mudrha di incanto, la Divinità Detentrice della

Page 48: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

48

Conoscenza chiamata Colui che Ha Potere Sulla Durata della

Vita, di colore giallo, sorridente e radioso, abbracciato dalla

Gialla Dhakinhi, la Divina Madre, e verrà a splendere, tenendo

un coltello a mezza luna e un teschio con sangue.

Dalla parte Ovest di questo Cerchio, si innalzerà, danzando ed

eseguendo mudrha di incanto, la Divinità Detentrice della

Conoscenza del Gran Simbolo, di colore rosso, sorridente e

radioso, abbracciato dalla Rossa Dhakinhi, la Divina Madre, e

verrà a splendere, tenendo un coltello a mezza luna ed un

teschio con sangue.

Dalla parte Nord di questo Cerchio, si innalzerà, danzando ed

eseguendo mudrha di incanto, la Divinità chiamata il Detentore

della Conoscenza Auto-Evoluta, di colore verde, con

un‟espressione per metà rabbiosa e per metà sorridente,

abbracciato dalla Verde Dhakinhi, la Divina Madre, e verrà a

splendere, tenendo un coltello a mezza luna ed un teschio con

sangue.

Sul cerchio esterno, attorno a questi Detentori della

Conoscenza, verranno a ricevere il fedele e a punire

l‟infedelede innumerevoli schiere di dhakinhi - dhakinhi degli

otto luoghi di cremazione, dhakinhi delle quattro classi,

dhakinhi delle tre dimore, dhakinhi dei trenta luoghi santi e dei

ventiquattro luoghi di pellegrinaggio - eroi, eroine, guerrieri

celesti, e divinità protettrici dei fedeli, maschili e femminili,

ognuno abbellito con sei ornamenti di osso, portando tamburi e

trombe di femori, taburelli fatti con teschi, gigantesche

bandiere di pelle umana, baldacchini di pelle umana, festoni di

pelle umana, fumi di incenso di grasso umano, e innumerevoli

strumenti musicali di ogni tipo, riempiendo di suoni, così

potenti da stordire il cervello, e tutti i sistemi del mondo,

facendoli vibrare, scuotere e tremare e danzando nei modi più

vari.

Page 49: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

49

Oh, nobile essere, cinque radiosità colorate, della Saggezza

della Nascita Simultanea, che sono le propensioni purificate,

vibrando ed abbagliando come fili colorati, lampeggiando

radiosi e trasparenti, magnifici e capaci di infondere paura,

usciranno dai cuori delle cinque principali Divinità Detentrici

della Conoscenza e colpiranno il tuo cuore, così brillanti che i

tuoi occhi non potranno sopportarne la vista.

Nello stesso tempo, un‟opaca luce blu, proveniente dal mondo

bestiale verrà a splendere accanto alla Radiosità della

Saggezza. Allora, per l‟influenza delle illusioni delle tue

propensioni, tu ti sentirai spaventato dalla radiosità dei cinque

colori; e fuggirai da essa, e ti sentirai attratto verso la luce

opaca proveniente dal mondo bestiale. Non avere paura di

quella radiosità brillante dei cinque colori, non sentirti

terrorizzato, riconosci questa Saggezza come tua.

Dentro queste irradiazioni, il suono naturale della Verità

romberà come un migliaio di tuoni. Il suono arriverà ad ondate

successive, si sentirà: “Uccidi! Uccidi!” e udrai mantra che

evocano paura. Non aver paura. Non fuggire. Non lasciarti

terrorizzare. Riconoscili come facoltà intellettuali della tua

stessa luce.

Non lasciarti attrarre dalla opaca luce blu del mondo delle

bestie, non essere debole. Se ti lascerai attrarre, cadrai nel

mondo delle bestie, dove domina l‟ignoranza e patirai le

infinite sofferenze della schiavitù, del mutismo e

dell‟ignoranza; e per un lunghissimo tempo non potrai uscirne.

Non farti attrarre da essa. Riponi la tua fede nella brillante e

abbagliante radiosità dei cinque colori. Concentra la tua mente

sulle divinità, sui Conquistatori Detentori della Conoscenza.

Pensa unicamente a ciò: “Le Divinità che Detengono la

Conoscenza, gli Eroi e le Dhakinhi sono venuti dai santi regni

paradisiaci per accogliermi. Supplico tutti loro: „Fino ad oggi,

Page 50: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

50

nonostante i Cinque Ordini dei Buddha dei Tre Tempi abbiano

tutti inviato i raggi della loro grazia e della loro compassione,

ancora io non sono stato salvato da essi. Ahimè! povero me!

Possano le Divinità che Detengono la Conoscenza non

lasciarmi precipitare più in basso, e mi afferrino con il gancio

della loro compassione, e mi guidino ai santi paradisi.”

Pensando in questo modo, in assoluta concentrazione, prega in

questo modo:

“Oh, Divinità Detentrici della Conoscenza, vi prego,

ascoltatemi;

Mentre vago per il Samsara fuori dal vostro amore infinito, a

causa delle mie troppo forti propensioni,

Guidatemi sul Sentiero, Sullo splendente sentiero luminoso

della Saggezza nata Simultaneamente;

Possano le schiere degli Eroi, e i Detentori della Conoscenza

guidarmi;

Possano le schiere delle Madri, le Dhakinhi, proteggermi;

Possano essi salvarmi dagli spaventosi tranelli del Bardo, E

condurmi nei puri Regni Paradisiaci.”

Pregando così, con profonda fede ed umiltà, non c‟è dubbio

che il defunto rinascerà nei puri Regni Paradisiaci, dopo essersi

fuso, nella luce arcobaleno, nel cuore delle Divinità Detentrici

della Conoscenza.

Anche i Panditi di ogni classe, giungendo al riconoscimento in

questo stadio, otterranno la liberazione; anche coloro che

hanno cattive predisposizioni sono certi di essere qui liberati.

Page 51: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

51

Qui termina la parte del Grande Thödol riguardante il

confronto faccia a faccia con le Divinità Pacificatrici del

Chönyid Bardo e del confronto faccia a faccia con la Chiara

Luce del Chikhai Bardo.

Page 52: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

52

Il Sorgere delle Divinità Furiose, dall‟Ottavo al

Quattordicesimo Giorno

Introduzione

Deve essere ora descritto il modo in cui sorgono le Divinità

Furiose.

Nel precedente Bardo delle Divinità Pacificatrici, vi erano sette

stadi di insidie. Il confronto faccia a faccia ad ogni stadio

dovrebbe aver determinato il riconoscimento di ognuno di essi

da parte dei vari defunti, permettendo così loro di essere

liberati.

Moltitudini saranno liberate attraverso questo riconoscimento;

ma, anche se moltitudini ottengono la liberazione in questo

modo, poiché il numero degli esseri senzienti è enorme, il

cattivo karma potente, l‟oscurità fitta, e le cattive propensioni

mantenute troppo a lungo, la Ruota dell‟Ignoranza e

dell‟Illusione non si esaurisce, e nemmeno accellera il suo

corso. Nonostante il confronto faccia a faccia così dettagliato,

una grande maggioranza dei defunti vaga sempre più verso il

basso, senza essere liberata.

Pertanto, al termine delle apparizioni delle Divinità

Pacificatrici e Detentrici della Conoscenza, venute a dare il

benvenuto al defunto, sorgeranno le cinquantotto Divinità

Furiose, bevitrici di sangue ed avvolte dalle fiamme, che altro

non sono se non le stesse Divinità Pacificatrici che hanno

mutato aspetto, conformandosi al luogo (o centro psichico del

Page 53: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

53

corpo del Bardo del defunto da cui hanno origine); e

nonostante siano le stesse, non assomigliano alle precedenti.

Questo è il Bardo delle Divinità Furiose; e, essendo esse

influenzate dalla paura, dal terrore e dal timore, il

riconoscimento diventa più difficoltoso. L‟intelletto, non

guadagnando in indipendenza, passa da uno stato di debolezza

ad una serie di stati di confusione. Ma, se il defunto riesce a

riconoscerle anche solo un poco, la sua liberazione è più facile

in questo stadio. Se ci si domanda perché? È perché al sorgere

delle radiosità che producono paura, terrore e timore,

l‟intelletto è assolutamente concentrato e senza distrazioni.

Ecco perché.

Se a questo stadio il defunto non incontra questo tipo di

insegnamenti, qualsiasi conoscenza, anche se vasta come

l‟oceano, non gli sarà di alcuna utilità. Ci sono abati detentori

delle discipline (o bhikkhu) e dottori in dissertazioni

metafisiche che si aggirano in questo stadio e, non effettuando

il riconoscimento, vagano nel Samsara.

Quanto alle persone comuni, è importante menzionarle!

Scappando per paura, terrore o timore esse precipitano nei

mondi di infelicità e soffrono. Ma anche l‟ultimo dei fedeli

delle mistiche dottrine del mantrayanha, appena vedrà le

divinità bevitrici di sangue, le riconoscerà come le sue divinità

protettrici e l‟incontrarle sarà come incontrare dei suoi

conoscenti umani. Egli crederà in loro e, iniziando a fondersi

con loro, in un attimo, otterrà lo stato di Buddha.

Avendo meditato sulla descrizione di queste divinità bevitrici

di sangue, mentre si trovava nel mondo degli uomini, e

avendole venerate o pregate, o avendo almeno visto i loro

quadri o le loro immagini, assistendo al sorgere delle divinità

di questo stadio, il risultato sarà il loro riconoscimento e la

liberazione.

Page 54: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

54

Ancora, alla morte di quegli abati detentori delle discipline e di

quei dottori in dissertazioni metafisiche (che restano privi di

queste istruzioni del Bardo), per quanto possano essersi

assiduamente votati alle pratiche religiose, e per quanto siano

stati devoti nel mondo umano, non si verificherà per loro alcun

segno straordinario come l‟alone arcobaleno (presso la pira

funebre) o reliquie ossee (nelle ceneri). Questo perché quando

essi erano in vita le dottrine mistiche (o esoteriche) non hanno

mai trovato spazio nel loro cuore, perché ne hanno parlato in

modo sprezzante, e perché non hanno mai fatto la conoscenza

(attraverso l‟iniziazione) delle divinità delle dottrine mistiche

(o esoteriche); così, quando queste sorgono nel Bardo, essi non

le riconoscono. Improvvisamente si materializza ciò che essi

non hanno mai visto prima e precipitano, a causa di ciò, negli

stati della sofferenza. Perciò, queste sono le ragioni per cui agli

osservanti delle discipline e delle dottrine non si presentano tali

segni, come l‟alone arcobaleno, le reliquie ossee o le ossa a

forma di semi (dai resti delle loro pire funebri).

Il più umile dei devoti mantrayhanici, che può apparire poco

raffinati nei modi, poco industrioso, privo di tatto, che non può

vivere in accordo con i suoi voti, che in ogni caso può essere

sciatto nelle sue vesti, ed anche incapace, forse, di praticare con

successo gli insegnamenti ricevuti, non deve essere disprezzato

e nemmeno si deve dubitare di lui, ma si porti rispetto alle sue

dottrine esoteriche (o mistiche). Perché a lui può essere

sufficiente solo questo per ottenere la liberazione a questo

stadio.

Anche se gli atti (compiuti per fede) possono non essere stati

molto eleganti mentre era nel mondo umano, alla sua morte ci

sarà almeno uno dei segni tipici, come la radiosità arcobaleno,

le immagini d‟osso, e le reliquie ossee. E ciò perché le dottrine

esoteriche (o mistiche) possiedono grandi onde di benedizione.

Page 55: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

55

Costoro, i devoti mistici mantrayhanici, con uno sviluppo

psichico normale, che hanno meditato sulle visualizzazioni e

sui processi di perfezionamento e hanno praticato gli essenziali

(o mantra essenziali), non hanno bisogno di vagare così in

basso, lontano dal Chönyid Bardo. Appena essi cessano di

respirare, vengono condotti nei puri regni paradisiaci dagli Eroi

e dalle Eroine e dai Detentori della Conoscenza. Come segno

di ciò il cielo sarà sgombro di nuvole; essi si fonderanno con la

radiosità dell‟arcobaleno; il sole splenderà, ci sarà un dolce

profumo d‟incenso, musica nel cielo, radiosità; reliquie di ossa

e immagini d‟osso (nelle loro pire funebri).

Pertanto, per gli abati (o detentori della disciplina), per i

dottori, e per quei mistici che hanno mancato ai loro voti, e per

tutta la gente comune, questo Thödol è indispensabile. Invece

coloro che hanno meditato sulla Grande Perfezione e sul

Grande Simbolo riconosceranno la Chiara Luce al momento

della loro morte; e, ottenendo il Sambhoga-Khaya, tutti questi

saranno tra coloro che non hanno bisogno della lettura di

questo Thödol. Riconoscendo la Chiara Luce al momento della

morte, essi riconosceranno anche le visioni delle Divinità

Pacificatrici e delle Divinità Furiose durante il Chönyid Bardo,

e otterranno il Sambhoga-Khaya; oppure, effettuando il

riconoscimento durante il Sidpa Bardo, otterranno il Nirmhana-

Khaya; e, rinascendo nei piani più alti, incontreranno, nella

prossima rinascita, questa Dottrina, ed allora gioiranno della

continuità del karma.

Pertanto, questo Thödol è la dottrina attraverso la quale può

essere ottenuto lo stato di Buddha senza la meditazione; la

dottrina che libera attraverso il suo solo ascolto; la dottrina che

conduce sul Sentiero Segreto esseri pieni di cattivo karma; la

dottrina che produce una differenziazione istantanea (tra coloro

che sono iniziati ad essa e coloro che non lo sono): perché è la

dottrina profonda che Dona la Perfetta Illuminazione

Page 56: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

56

all‟istante. Quegli esseri senzienti che sono stati raggiunti da

essa non possono cadere negli stati di infelicità.

Questa dottrina mantrayhanica e il Thödol uniti insieme

diventano come un mandala d‟oro intarsiato di turchesi.

Riuniteli.

Essendo stata mostrata in tal modo la natura indispensabile di

questo Thödol, viene ora illustrato il confronto faccia a faccia

con il sorgere delle Divinità Furiose del Bardo.

Page 57: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

57

L‟Ottavo Giorno

Chiamando ancora il defunto per nome, rivolgiti a lui così:

Oh, nobile essere, ascolta senza distrarti.

Non essendo stato capace di riconoscere le Divinità

Pacificatrici, quando hanno brillato su di te nel Bardo

precedente, tu sei venuto a vagare così lontano. Ora,

nell‟Ottavo Giorno, le Divinità Furiose bevitrici di sangue

verranno a splendere. Comportati in modo di riconoscerle

senza lasciarti distrarre.

Oh, nobile essere, il Grande Glorioso Buddha-Heruka, esce dal

tuo stesso cervello e splende vivido su di te; egli è di colore

marrone scuro; con tre teste, sei mani e quattro piedi

saldamente piantati; la faccia destra è bianca, la sinistra, rossa,

quella centrale marrone scuro; il corpo emette fiamme radiose;

i nove occhi sono spalancati in uno sguardo terrificante; le

sopracciglia frementi come lampi, i denti sporgenti, luccicanti e

sovrapposti; emette violente grida di „a-la-la‟ e „ha-ha‟ e sibili

penetranti; i capelli sono di un colore giallo-rossastro, dritti e

radiosi; le teste sono ornate con teschi essicati; col sole e la

luna; ha neri serpenti e una ghirlanda di teste umane appena

recise attorno al corpo; la prima mano destra regge una ruota,

quella di mezzo, una spada e l‟ultima una scure; la prima mano

sinistra, una campana, quella di mezzo, una calotta cranica e

l‟ultima un vomere; il suo corpo è abbracciato alla Madre,

Buddha-Krotishaurima, la cui mano destra gli cinge il collo,

mentre la sinistra offre alla sua bocca una conchiglia colma di

sangue, mentre emetteun rumore palatale simile a scricchiolii e

strepiti ed un suono roboante e fragoroso come un tuono;

entrambe le divinità emanano radiose fiamme di saggezza, che

ardono da ogni poro del corpo ed ognuno contiene uno scettro

di fuoco; stanno in piedi, con una gamba piegata e l‟altra diritta

Page 58: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

58

e tesa, sopra un baldacchino sostenuto da aquile cornute. Non

temere ciò. Non essere spaventato. Riconosci questo come

l‟incarnato del tuo stesso intelletto. Poiché esso è la tua divinità

tutelare, non lasciarti prendere dal terrore. Non avere paura

perché in realtà è Buddha Vairochana, il Padre-Madre.

Simultaneamente al riconoscimento ottieni la liberazione:

riconoscendolo, ti fondi in un momento con la tua divinità

tutelare e consegui lo stato di Buddha nel Sambhoga-Khaya.

Page 59: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

59

Il Nono Giorno

Ma se il defunto fugge da loro, poiché sono insorti in lui la

paura ed il terrore, allora, nel Nono Giorno, verranno a

riceverlo le divinità bevitrici di sangue dell‟Ordine del Vajra.

Pertanto, il confronto faccia a faccia si svolge, chiamando il

defunto per nome, in questo modo:.

Oh, nobile essere, ascolta senza distrarti.

Il bevitore di sangue dell‟Ordine del Vajra, chiamato il Buddha

Vajra-Heruka, compare dal quarto orientale del tuo cervello, e

brilla su di te; egli è di colore blu scuro; con tre facce, sei mani

e quattro piedi fermamente piantati; nella prima mano destra

regge uno scettro, in quella di mezzo una calotta cranica,

nell‟ultima una scure; nella prima mano sinistra, una campana,

in quella di mezzo una calotta cranica e nell‟ultima un vomere:

il suo corpo è abbracciato da Madre Vajra-Krotishaurima, la

cui mano destra gli cinge il collo, mentre la sinistra offre alla

sua bocca una conchiglia colma di sangue. Non aver paura.

Non essere terrorizzato. Non temere. Riconosci che esso è

l‟incarnato del tuo stesso intelletto. Non provare terrore, poiché

esso è la tua divinità tutelare. In realtà è il Buddha Vajrasattva,

il Padre e Madre. Credi in loro. Riconoscendoli, conseguirai

immediatamente la liberazione. Proclamandoli tali li riconosci

come divinità tutelari e, fondendoti con esse, in un attimo,

ottieni lo stato di Buddha.

Page 60: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

60

Il Decimo Giorno

Se ancora il defunto non ha effettutao il riconoscimento, a

causa della grandezza dell‟oscurità delle sue azioni malvage, e

fugge le divinità in preda al terrore ed alla paura, allora, nel

Decimo Giorno, la divinità bevitrice di sangue dell‟Ordine del

Gioiello verrà a riceverlo.

Pertanto nel confronto faccia a faccia, chiamando il defunto per

nome, procedi così:

Oh, nobile essere, ascolta.

Nel Decimo Giorno, la divinità bevitrice di sangue dell‟Ordine

della Gemma chiamata Ratna-Heruka, esce dal quarto

meridionale del tuo cervello e viene a splendere su di te. Egli è

di colore giallo; ha tre facce, sei mani e quattro piedi

fermamente piantati; la faccia destra è bianca, la sinistra, rossa

e quella centrale, giallo scuro; è avvolto dalle fiamme; nella

prima delle sue sei mani regge una gemma, in quella di mezzo,

un tridente, nell‟ultima un bastone; nella prima di sinistra, una

campana, in quella di mezzo una calotta cranica, nell‟ultima un

tridente; il suo corpo è abbracciato dalla Madre Ratna-

Krotishaurima, la cui mano destra gli cinge il collo, mentre la

sinistra offre alla sua bocca una conchiglia colma di sangue.

Non aver paura. Non essere terrorizzato. Non temere.

Riconoscilo come l‟incarnato del tuo stesso intelletto. È la tua

divinità tutelare, non esserne terrorizzato. In realtà è il Padre-

Madre Buddha Ratnasambhava. Credi in loro. Nel momento

stesso in cui le riconosci, ottieni la liberazione.

Page 61: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

61

L‟Undicesimo Giorno

Se ancora il defunto, nonostante il confronto faccia a faccia, a

causa della malvagità delle sue propensioni è stato sommerso

dal terrore e dalla paura e non ha riconosciuto le sue divinità

protettrici, e fugge da loro, allora, nell‟Undicesimo Giorno, il

beviotre di sangue dell‟Ordine del Loto verrà a riceverlo.

Pertanto il confronto faccia a faccia è, chiamando il defunto per

nome, così:

Oh, nobile essere, nell‟Undicesimo Giorno, la divinità il

bevitrice di sangue dell‟Ordine del Loto, chiamata il Buddha

Padma-Heruka, esce dal quarto occidentale del tuo cervello e

viene a splendere su di te. Egli è di colore nero rossiccio, ha tre

facce, sei mani e quattro piedi fermamente piantati, la faccia

destra è bianca, la sinistra, blu, la centrale rosso scuro; nella

prima mano destra delle sue sei mani regge un loto, in quella di

mezzo, un tridente, nell‟ultima una mazza; nella prima mano

sinistra, una campana, in quella di mezzo, una calotta cranica

colma di sangue, nell‟ultima, un piccolo tamburo; il suo corpo

è abbracciato da Madre Padma-Krotishaurima, la cui mano

destra gli cinge il collo, mentre la sinistra offre alla sua bocca

una conchiglia rossa colma di sangue; sono il Padre e Madre

uniti. Non aver paura. Non essere terrorizzato. Non temere.

Gioisci. Riconoscili come il prodotto del tuo stesso intelletto,

poiché sono le tue stesse divinità tutelari, non avere paura. In

realtà essi sono il Padre-Madre Buddha Amithabha. Credi in

loro. In concomitanza con il riconosciemnto, giunge la

liberazione. Per mezzo di questo riconoscimento,

riconoscendoli come le tue divinità tutelari, in un solo

momento ti fondi in esse, ed ottieni lo stato di Buddha.

Page 62: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

62

Il Dodicesimo Giorno

Può essere che il defunto, a dispetto dei confronti faccia a

faccia, sia ancora trascinato indietro dalle sue propensioni

malvage, dal terrore e dalla paura, allora il riconoscimento non

avviene ed egli fugge. Pertanto, nel Dodicesimo Giorno, la

divinità bevitrice di sangue dell‟Ordine Karmico,

accompagnata da Kerima, Htamenma e Wang-chugma,

verranno a riceverlo. Non riconoscendole si scatenerà ancora il

terrore.

Qui, il confronto faccia a faccia è, chiamando il defunto per

nome, in questo modo:

Oh, nobile essere, nel Dodicesimo Giorno, la divinità bevitrice

di sangue dell‟Ordine Karmico, chiamata Karma-Herua,

originata dal quarto settentrionale del tuo cervello, brilla su di

te. Egli è di colore verde scuro; ha tre facce, sei mani e quattro

piedi fermamente piantati; la faccia destra è bianca, la sinistra,

rossa e quella di mezzo, verde scuro; egli è maestoso; nella

prima mano destra delle sue sei mani, regge una spada, in

quella di mezzo, un tridente, nell‟ultima, un bastone; nella

prima di sinistra, una campana, in quella di mezzo una calotta

cranica, nell‟ultima un vomere; il suo corpo è abbracciato dalla

Madre Karma-Krotishaurima, la cui mano destra gli cinge il

collo, mentre la sinistra offre alla sua bocca una conchiglia

rossa; sono il Padre e la Madre uniti. Non aver paura. Non

essere terrorizzato. Non temere. Riconoscili come

l‟incarnazione del tuo stesso intelletto. Sono le tue divinità

protettrici, non aver paura. In realtà essi sono il Padre-Madre

Bhagavhan Amogha-Siddhi. Credi; sii umile ed affettuoso. In

concomitanza del riconoscimento, avviene la liberazione.

Attraverso questa identificazione, riconoscendole come le tue

divinità tutelari, in un solo momento ti fondi in loro ed ottieni

Page 63: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

63

lo stato di Buddha. Grazie agli insegnamenti scelti dal guru le

puoi riconoscere come forme pensiero, originate dalle tue

stesse facoltà mentali. Una persona che riconosce una pelle di

leone per ciò che è, è libero dalla paura, allo stesso modo uno,

che non sa di trovarsi di fronte ad una pelle di leone impagliata,

si spaventa, ma venendogli confermato da più persone che

quella è solo una pelle di leone, ecco che è libero dalla paura.

Similmente, anche qui, quando sorgono vaste come i cieli le

schiere delle divinità bevitrici di sangue, di proporzioni enormi,

con membra enormi, è naturale che insorgano paura e terrore.

Ma, appena si ode il confronto faccia a faccia, le si riconosce

come proprie divinità prottetrici e come proprie forme

pensiero. Allora sulla Chiara Luce Madre – alla quale ci si è

abituati in precedenza – sorge una Chiara Luce Secondaria, la

Chiara Luce della Discendenza. Esse vengono insieme, come

due intime conoscenze, unite inseparabilmente, e sorge una

radiosità di autoliberazione, ed attraverso l‟autoilluminazione e

l‟autoconoscenza si viene liberati.

Page 64: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

64

Il Tredicesimo Giorno

Se il confronto faccia a faccia non viene realizzato, anche

persone buone già sul Sentiero dell‟Illuminazione, precipitano

da qui e vagano nel Samsara. Allora da dentro il cervello del

defunto si originano le Otto Divinità Furiose, le Kerimas, e le

Htamenmas, che hanno la testa di diversi animali, e verranno a

splendere su di lui.

Allora il confronto faccia a faccia si svolge, chiamando il

defunto per nome, in questo modo:

Oh, nobile essere, ascolta senza distrarti.

Nel Tredicesimo Giorno, dal quarto orientale del tuo cervello

vengono emesse le Otto Kerima e brillano su di te. Non aver

paura.

Dalla parte est del tuo cervello brilla su di te la Kerima Bianca,

che impugna un cadavere nella mano destra, come una mazza,

e nella sinistra regge una calotta cranica piena di sangue. Non

aver paura.

Dalla parte sud, la Tseurima Gialla, che impugna una arco con

la freccia incoccata, pronta a colpire; da quella ovest, la

Pramoha Rossa, che regge la bandiera del leviatano; da quella

nord, la Petali Nera, che regge uno scettro ed una calotta

cranica colma di sangue; da sud-est, la Pukkase Rossa, che

tiene nella mano destra degli intestini e li porta con la sinistra

alla bocca; da sud-ovest, la Ghasmarhi Verde Scuro, che nella

sinistra porta una calotta cranica colma di sangue che rimesta

con uno scettro che tiene nella destra, bevendo con maestoso

piacere; da nord-ovest, la Tsandhal Bianco-Giallastra, che

stacca la testa ad un cadavere, nella mano destra tiene un cuore,

Page 65: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

65

con la sinistra porta il cadavere alla bocca e lo divora; da nord-

est la Smasha, Blu Scuro, che stacca la testa ad un cadavere e

la mangia; queste sono le Otto Kerima delle Dimore (o Otto

Direzioni), anche loro brillano su di te, circondando i Cinque

Padri Bevitori di Sangue. Ma non aver paura.

Oh, nobile essere, dal cerchio esterno a loro, le Otto Htamenma

delle regioni del cervello brillano su di te: da est quella

Marrone Scuro, con la Testa di Leone, che ha le mani

incrociate sul petto e stringe un cadavere tra le fauci, mentre

scuote la criniera; da sud quella Rossa, con la testa di Tigre,

che ha le mani incrociate in basso, e sogghigna mostrando le

zanne e guardando con occhi sporgenti; da ovest, quella con la

Testa di Volpe, che ha un rasoio nella mano destra e regge

nella sinistra un intestino, che divora leccandone il sangue; da

nord quella Blu Scuro, con la Testa di Lupo, che dilania con le

mani un cadavere e guarda con occhi sporgenti; da sud-est

quella Bianco-Giallastra, con la Testa d‟Avvoltoio, che porta

sulle spalle un cadavere gigantesco e tiene in mano uno

scheletro; da sud-ovest quella Rosso Scuro con la Testa

dell‟Uccello dei Cimiteri, che porta un cadavere sulle spalle; da

nord-ovest quella Nera, con la Testa di Corvo, che regge nella

sinistra una calotta cranica colma di sangue e nella destra

impugna una spada, mentre sta mangiando cuore e polmoni; da

nord-est quella Blu Scuro con la Testa di Gufo, che regge uno

scettro nella destra, una calotta cranica nella sinistra, mentre

mangia.

Queste Otto Htamenma delle otto regioni, circondano allo

stesso modo i Padri Bevitori di Sangue, usciti da dentro il tuo

cervello, e brillano su di te. Non aver paura. riconoscile come

forme pensiero prodotte dalle tue stesse facoltà intellettuali.

Page 66: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

66

Il Quattordicesimo Giorno

Oh, nobile essere, nel Quattordicesimo Giorno brillano su di te

le quattro Guardiane delle Porte, anch‟esse originate da dentro

il tuostesso cervello. Di nuovo. Riconoscile. Dal quarto est del

tuo cervello brilla la Dea Bianca con la Testa di Tigre, la

Divinità Portatrice del Pungolo, reggendo nella mano sinistra

una calotta cranica colma di sangue; da quello sud, la Dea

Gialla con la Testa di Scrofa, la Divinità Portatrice del Laccio;

da quello ovest, la Dea Rossa, con la Testa di Leone, la

Divinità Portatrice della Catena di Ferro; e da quello nord, la

Dea Verde, con la Testa di Serpente, Divinità Portatrice della

Campana. Hanno origine così dal tuo cervello anche le Quattro

Guardiane delle Porte, e brillano su di te; riconoscile come tue

divinità protettrici.

Oh, nobile essere, sul Cerchio esterno a queste trenta divinità

furiose, brillano su di te le Heruka, le ventotto possenti dee

dalle differenti teste, portatrici di diverse armi, uscite dal tuo

stesso cervello. Non aver paura. Riconosci che qualunque cosa

splende su di te è una tua forma pensiero, generata dalle tue

stesse facoltà intellettuali. In questo momento cruciale,

ricordati gli insegnamenti scelti dal guru.

Oh, nobile essere, da est sorge la Dea Rhakshasa, di colore

Marrone Scuro, con la Testa di Yak, che porta uno scettro ed

un teschio; e la Dea Brahma, di colore Giallo-Rossastro, con la

Testa di Serpente, che ha un tridente in mano; e la Dea Grande,

di colore Nero Verdastro, con la Testa di Leopardo, che ha un

tridente in mano; e la Dea della Curiosità, di colore Azzurro,

con la Testa di Scimmia, che regge una ruota; e la Dea

Vergine, di colore Rosso, con la Testa di Orso delle Nevi, che

impugna una corta lancia; e la Dea Indra, di colore Bianco,

con la Testa d‟Orso, che porta in mano un nodo fatto di

Page 67: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

67

intestini: le sei Yogini dell‟Est, originate da dentro il quarto

orientale del tuo cervello, brillano su di te; non aver paura.

Oh, nobile essere, da sud sorge la Dea delle Delizie, di colore

Giallo, con la Testa di Pipistrello, che impugna un rasoio; e la

Dea della Pace, di colore Rosso, con la Testa di Leviatano, che

tiene in mano un urna; e la Dea Amrita, di colore Rosso, con la

Testa di Scorpione, che regge in mano un loto; e la Dea della

Luna, di colore Bianco, con la Testa di Nibbio, che impugna

uno scettro; e la Dea del Bastone, di colore Verde Scuro, con la

Testa di Volpe, che brandisce una mazza; e la Dea Rhakshashi,

di colore Nero-Giallastro, con la Testa di Tigre, che reca in

mano una calotta cranica colma di sangue: le Sei Yogini del

Sud, originate da dentro il quarto meridionale del tuo cervello,

brillano su di te, ma non aver paura.

Oh, nobile essere, da ovest sorge la Dea Divoratrice, di colore

Nero-Vedastro, con la testa di Avvoltoio, che impugna un

bastone; e la Dea delle Delizie, con la Testa di Cavallo, che

regge l‟enorme tronco di un cadavere; e la Dea Possente, di

colore Bianco, con la Testa d‟Aquila, che impugna una mazza;

e la Dea Rhakshashi, di colore Giallo, con la Testa di Cane, che

regge uno scettro ed un rasoio, col quale ferisce; e la Dea del

Desiderio, di colore Rosso, con la Testa di Upupa, che

brandisce un arco e una freccia e prende la mira; e la Dea

Custode dell‟Abbondanza, di colore Verde, con la testa di

Cervo, che reca un urna nelle mani: le Sei Yogini dell‟Ovest,

originate dal quarto occidentale del tuo cervello, brillano su di

te; non aver paura.

Oh, nobile essere, da nord sorge la Dea del Vento, di colore

Azzurro, con la Testa di Lupo, che agita una bandiera; e la Dea

Donna, di colore Rosso, con la Testa di Stambecco, che

impugna un palo accuminato; e la Dea Scrofa, di colore Nero,

con la Testa di Scrofa, che reca in mano un nodo di zanne; e la

Page 68: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

68

Dea della Folgore, di colore Rosso, con la Testa di Corvo, che

tiene tra le mani il cadavere di un bambino; e la Dea dal Grosso

Naso, di colore Nero-Verdastro, con la Testa di Elefante, che

regge in mano un grosso cadavere e beve sangue da un teschio;

e la Dea dell‟Acqua, di colore Azzurro, con la Testa di

Serpente, che reca in mano un nodo di serpenti: le Sei Yogini

del Nord originate dal quarto settentrionale del tuo cervello,

brillano su di te, non aver paura.

Oh, nobile essere, le Quattro Yogini delle Porte, originate

anch‟esse dal tuo cervello, verranno a splendere su di te: da est

la Dea Mistica di colore Nero, con la Testa di Cuculo, che

impugna un uncino di ferro; da sud la Dea Mistica di colore

Giallo, con la Testa di Capra, che reca in mano un cappio; da

ovest la Dea Mistica di colore Rosso, con la Testa di Leone,

che impugna una catena di ferro; e da nord, la Dea Mistica di

colore Nero-Verdastro, con la Testa di Serpente: le Quattro

Yogini Custodi delle Porte, originate da dentro il tuo cervello,

brillano su di te.

Poiché queste Ventotto Possenti Dee sono anch‟esse

emanazione del potere delle Divinità Furiose prodotte da te

stesso, riconoscile.

Oh, nobile essere, le Divinità Pacificatrici sono emanate dal

vuoto del Dharma-Khaya; riconoscile. Dalla Radiosità del

Dharma-Khaya sono emanate le Divinità Furiose; riconoscile.

In questo momento, quando le Cinquantotto Divinità Bevitrici

di Sangue, emanate dal tuo stesso cervello, brillano su di te, se

le riconosci come le irradiazioni del tuo stesso intelletto, ti

fondi in solo istante nel corpo delle Bevitrici di Sangue e

immediatamente ottieni lo stato di Buddha

Page 69: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

69

Oh, nobile essere, se non riconosci ora queste divinità e le

fuggi per paura, verrai ancora sommerso dalle sofferenze. Se

tutto ciò non viene riconosciuto, la paura, generata dalle

Divinità Bevitrici di Sangue, riempie di timore e di terrore e fa

perdere i sensi: le forme pensiero si trasformano in apparizioni

illusorie e ci si trova a vagare nel Samsara; se non ti lasci

intimorire o terrorizare, sei libero dal Samsara.

Inoltre, i corpi delle più grandi Divinità Pacificatrici e Furiose

si estendono come i confini dei cieli; i corpi di quelle

intermedie sono vaste come il Monte Meru; ed i corpi delle più

piccole sono diciotto volte la misura del tuo corpo. Non

lasciarti terrorizzare da ciò; non temere. Se riconosci che tutti i

presenti fenomeni che brillano possenti con forme e radiosità

divine altro non sono che emanazioni del tuo intelletto, nello

stesso istante in cui le riconosci, consegui lo stato di Buddha. Il

precetto:”Lo stato di Buddha si otterrà in un solo istante.” Si

applica ora. Ricordandolo, si ottiene lo stato di Buddha,

fondendosi in un solo momento con le Radiosità ed i Khaya.

Oh, nobile essere, qualsiasi visione spaventosa o terrificante ti

appaia, riconoscila come tua forma pensiero.

Oh, nobile essere, se non riconosci e sei spaventato, tutte le

Divinità Pacificatrici brilleranno davanti a te nella forma di

Maha-Khala; e le Divinità Furiose brilleranno in forma di

Dharma-Rhaja, il Signore della Morte; le tue forme pensiero

diventeranno Illusioni (o Mhara) e tu vagherai per il Samsara.

Oh, nobile essere, se non si riconoscono le proprie forme

pensiero, per quanto si possa essere istruiti nelle scritture, sia i

Sutra che i Tantra, ed anche se si è praticata la religione per un

kalpa, non si consegue lo stato di Buddha. Se si riconoscono

invece le proprie forme pensiero, con un solo, importante gesto

e con una sola parola si consegue lo stato di Buddha.

Page 70: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

70

Se non si riconoscono immediatamente le forme pensiero, le

sembianze di Dharma-Rhaja, il Signore della Morte,

brilleranno davanti al Chonyid-Bardo. I corpi più grandi di

Dharma-Rhaja, il Signore della Morte, estesi come i cieli,

quelli intermedi grandi come il Monte Meru, i più piccoli

grandi diciotto volte il corpo di un uomo, vengono a riempire i

sistemi del mondo. Essi vengono mordendosi con i denti

superiori il labbro inferiore, con gli occhi vitrei, i capelli ritti in

testa, con ventri gonfi ed i corpi consunti, tenendo in mano un

registro del karma, lanciando acute grida dalle loro bocche:

“Colpisci! Uccidi!”, leccando un cervello umano, bevendo

sangue, staccando teste dai corpi e strappando cuori. Arrivano

così, riempiendo i mondi.

Oh, nobile essere, quando si manifestano simili forme pensiero,

non aver paura, non essere terrorizzato; il corpo che ora

possiedi è il corpo mentale delle tue propensioni, anche se

ucciso, ferito o fatto a brani, non può morire. Non devi avere

paura, poiché il tuo corpo è, in realtà, fatto di vuoto. Anche i

Signori della Morte sono emanazioni delle tue facoltà

intellettuali; essi non sono fatti di materia; il nulla non può

ferire il nulla. Le emanazioni delle tue facoltà intellettuali,

esteriorizzate, le Pacificatrici, le Furiose, le Bevitrici di

Sangue, Quelle con Diverse Teste, gli arcobaleni, le terrificanti

sembianze del Signore della Morte, non esistono realmente. Di

questo non c‟è dubbio. Così, sapendo ciò, tutte le paure ed il

terrore si autoestinguono, e fondendoti in un solo istante,

ottieni lo stato di Buddha.

Se lo riconosci in questo modo, usando la tua fede ed il tuo

affetto verso le divinità protettrici e confidando che esse sono

venute ad accoglierti in mezzo ai tranelli del Bardo, pensa: “Io

prendo rifugio in loro.”; e ricordando la Preziosa Trinità,

esprimi verso di lei affetto e fede. Qualunque sia la tua divinità

Page 71: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

71

protettrice, ricordala ora, e chiamandola per nome, pregala

così:

“Ahime! Sto aggirandomi nel Bardo; corri a salvarmi,

sostienimi con la tua grazia, oh, Preziosa Protettrice!”

Chiamando per nome il tuo guru, prega così:

“Ahimè! sto aggirandomi nel Bardo; salvami! Non lasciare che

la tua grazia mi abbandoni!”

Abbi fede anche nelle Divinità Bevitrici di Sangue ed innalza

questa preghiera:

“Ahimé! Mentre mi aggiro nel Samsara, a causa del potere di

prepotenti illusioni,

Possano le schiere dei Buddha, delle Pacificatrici e delle

Furiose guidarmi sul luminoso sentiero della liberazione dal

terrore, dalla paura e dal timore;

Possano le schiere dell Divinità Furiose, Ricche di Spazio,

coprirmi le spalle, Salvarmi dalle spaventose insidie del Bardo,

E pormi nello stato Perfettamente Illuminato del Buddha.

Mentre mi aggiro da solo, separato dai cari amici, mentre le

vuote forme dei miei pensieri brillano qui,

Possano i Buddha, esercitando la forza della loro grazia,

impedire che la paura, il timore ed il terrore giungano nel

bardo.

Mentre le cinque brillanti Luci della Saggezza splendono qui,

Possa il riconoscimento avvenire senza paure e senza timori.

Mentre i corpi divini delle Pacificatrici e delle Furiose brillano

qui,

Possa io ottenere la sicurezza di essere libero dalla paura e

possa riconoscere il Bardo.

Page 72: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

72

Mentre a causa del potere del cattivo karma, sto sperimentando

le sofferenze,

Possano le Divinità Tutelari dissolvere la sofferenza;

Mentre il naturale suono della Realtà rimbomba come migliaia

di tuoni,

Possa questo venire mutato nel suono delle Sei Sillabe (Om-

ma-ni-Pad-me-Hum).

Mentre, senza protezione, il karma si deve abbattere qui su di

me,

Supplico il Grazioso Compassionevole di proteggermi;

Mentre soffrono qui i tormenti delle mie propensioni karmiche,

Possa la beatitudine della Chiara Luce sorgere;

Possano i Cinque Elementi non levarsi come nemici;

Ma possa io contemplare i regni dei Cinque Ordini degli

Illuminati.”

Così, con profonda fede ed umiltà, va innalzata la preghiera,

per mezzo della quale tutte le paure svaniscono e si ottiene

senza dubbio lo stato di Buddha nel Sambhoga-Khaya: Essa è

importante! Va ripetuta in questo modo, senza distrarsi, tre o

sette volte.

Per quanto pesante possa essere il cattivo karma e per quanto

debole sia il karma restante, non è possibile che la liberazione

non venga raggiunta. Se, comunque, a dispetto di tutto quanto

fatto in questi passaggi, il riconoscimento non è ancora stato

effettuato, allora, essendoci il pericolo che il defunto vaghi nel

terzo Bardo, chiamato il Sidpa Bardo, il confronto faccia a

faccia a lui inerente, sarà mostrato qui di seguito

dettagliattamente.

Page 73: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

73

Conclusione, che Dimostra l‟Importanza

Fondamentale degli Insegnamenti del Bardo

Qualsiasi siano state le pratiche religiose di una persona,

profonde o limitate, durante i momenti della morte, si

presentano diverse illusioni ingannevoli; pertanto questo

Thodol è indispensabile. Per coloro che hanno meditato molto,

la Verità reale si manifesta non appena il corpo ed il principio

di coscienza si separano. È importante acquisire esperienza

mentre si è in vita: coloro che hanno riconosciuto la reale

natura del loro essere, e ne hanno così avuto qualche

esperienza, ottengono un grande potere durante il Bardo dei

Momenti della Morte, quando sorge la Chiara Luce.

Ancora, la meditazione sulle divinità del Mistico Sentiero del

Mantra, sia nello stadio di visualizzazione sia nello stadio

perfezionato, mentre si è in vita, ha una grande influenza

quando le visioni pacifiche e furiose sorgono nel Chonyid

Bardo. Così la pratica di questo Bardo è particolarmente

importante anche quando si è vivi; tienilo con te, leggilo,

imparalo a memoria, ricordalo perfettamente, leggilo

regolarmente per tre volte di seguito; fai in modo che le parole

ed i significati non possano essere dimenticati nemmeno se

fossi tormentato da un centinaio di carnefici.

Esso è chiamato la Grande Liberazione Attraverso l‟Ascolto,

perché perfino coloro che hanno commesso i cinque peccati

capitali sono certi di venire liberati se lo udranno con i loro

orecchi. Pertanto va letto in mezzo a grandi adunanze. Lo si

divulghi. Anche se è stato ascoltato una sola volta, ed anche se

non è stato capito, verrà ricordato nello Stato Intermedio senza

che se ne perda una sola parola, perché lì la mente diventa nove

volte più lucida. Perciò esso deve essere portato alle orecchie

di tutte le persone viventi; dovrebbe essere letto al capezzale di

Page 74: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

74

tutte le persone malate; dovrebbe essere letto accanto a tutti i

cadaveri; esso dovrebbe essere diffuso ovunque.

Coloro che incontrano questo testo sono davvero fortunati.

Fatta eccezione per quelli che hanno accumulato molti meriti e

si sono liberati di molta oscurità, è difficile incontrarlo. Ed

anche quando si incontra, è difficile comprenderlo. La

liberazione sarà ottenuta semplicemente non dubitando mentre

lo si ascolta. Si abbia perciò molta cura di questa dottrina, è

l‟essenza di tutte le dottrine.

Il “Confronto Faccia a Faccia quando si sperimenta la Realtà

nello Stato Intermedio, chiamato “L‟Insegnamento che Libera

Attraverso il Semplice Ascolto” e “Che Libera Attraverso la

Semplice Vicinanza” termina qui.

Page 75: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

75

LIBRO II

Il Sidpa Bardo

Questo è conosciuto come la parte principale di ciò che è

chiamato „La Profonda Essenza della Liberazione Attraverso

l‟Ascolto‟ - il ricordo, il chiaro confronto faccia a faccia nello

Stato Intermedio quando si cerca la rinascita.

Page 76: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

76

Le Riverenze

Alle Divinità Riunite, Agli Dei Tutelari, ai Guru

Con Umiltà ci inchiniamo:

Possano Essi concedere la Liberazione nello Stato Intermedio

Versetti Introduttivi

Prima, nel Grande Bardo Thodol,

fu insegnato il Bardo chiamato Chonyid;

Ed ora, nel Bardo chiamato Sidpa,

il vivido ricordo è qui portato.

Page 77: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

77

PARTE I

Il Mondo del Dopo la Morte

(Istruzioni Introduttive per l‟Officiante): Anche se fino a qui

sono stati forniti nel Chonyid Bardo molti vividi ricordi –

escludendo quelli che avevano grande familiarità con la Verità

reale e coloro che avevano un buon karma – quelli che avevano

un cattivo karma a causa della mancanza di familiarità con la

Verità o a causa del cattivo karma dovuto agli influssi, sono

stati assaliti dalla paura e dal terrore, ed hanno avuto difficoltà

nel compiere il riconoscimento. Costoro vanno oltre il

Quattordicesimo Giorno, e per reimprimerli vividamente è

necessario leggere quanto segue.

Page 78: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

78

Il Corpo Del Bardo: La Sua Nascita e Le Sue Facoltà

Sopranormali

Quindi, dopo aver reso omaggio alla Trinità ed aver recitato le

invocazioni d‟aiuto ai Buddha ed ai Bodhisattva, si dica quanto

segue per tre o sette volte, chiamando il defunto per nome.

Oh, nobile essere, ascolta bene, e ricorda che la nascita nel

mondo Infernale, nel mondo dei Deva ed in questo corpo del

Bardo è del tipo chiamato nascita sopranormale.

Infatti, mentre stavi sperimentando la radiosità delle

Pacificatrici e delle Furiose, nel Chonyid Bardo, essendo

incapace di riconoscerle, subito dopo la tua morte, sei svenuto

dalla paura, per circa tre giorni e mezzo; poi, quando ti sei

riavuto dallo svenimento, il „Conoscitore‟ si è sollevato nella

sua condizione primordiale ed è scaturito un corpo radioso,

somigliante al tuo corpo precedente – come dice il Tantra:

“Avendo un corpo senza carne, somigliante al precedente ed a

quello che sarà prodotto, dotato di tutte le facoltà dei sensi e

del potere del movimento senza limiti, che possiede miracolosi

poteri karmici, visibile agli stessi occhi celestiali della stessa

sua natura.

Allora, questo è l‟insegnamento:

Questo corpo radioso – che si dice somigliante al „precedente

ed a quello che sarà prodotto‟ (intendendo che si avrà un corpo

proprio come quello di sangue di carne, come il precedente

corpo umano delle propensioni) – sarà dotato di certi segni e di

certe qualità perfette, come ne posseggono gli esseri dai grandi

destini.

Page 79: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

79

Questo corpo, nato dal desiderio, è una forma pensiero

allucinatoria dello Stato Intermedio, ed è chiamato corpo del

desiderio.

In questo momento – se devi rinascere come Deva – ti

appariranno visoni del mondo dei Deva; similmente, nel caso

tu debba nascere come un asura, o un essere umano, o una

bestia, o un preta o un essere infernale, ti apparirà una visione

del luogo.

Di conseguenza, la parola „precedente‟ (nella citazione)

implica che prima del terzo giorno e mezzo tu hai creduto di

avere lo stesso tipo di corpo di quello di carne e di sangue, da

te posseduto nell‟esistenza precedente, a causa delle tue

propensioni abituali; e la parola „prodotto‟ è così usata perché,

dopo, ti apparirà la visione del tuo futuro luogo di nascita.

Pertanto, l‟espressione completa „al precedente e a quello che

sarà prodotto” si riferisce a questo.

In questo momento, non andare dietro alle visioni che ti

appaiono. Non lasciarti attrarre; non essere debole: se per

debolezza ti affezionassi ad esse, dovresti vagare tra i Sei Loka

soffrendone le pene.

Fino all‟altro giorno non sei stato capace di riconoscere il

Chonyid Bardo e hai dovuto vagare scendendo lontano, fino a

qui. Ora se vuoi aggrapparti alla Verità reale, devi permettere

al tuo spirito di riposare senza distrazioni nella condizione del

non agire e del non provare attaccamento, dello stato privo di

oscurità, primordiale, luminoso e vuoto della tua mente, a cui

sei stato introdotto dal tuo guru. In questo modo conseguirai la

liberazione senza dover entrare nella porta del ventre. Ma se

non sei capace di riconoscere te stesso, allora, chiunque siano

la tua divinità tutelare e il tuo guru, medita su di loro, in uno

stato di intenso affetto ed umile affidamento, proteggendo la

Page 80: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

80

corona della tua testa. Ciò è di grande importanza. Non

distrarti.

(Istruzioni per l‟officiante): Parlate così, e, se da ciò

conseguirà il riconoscimento, si otterrà la Liberazione, senza

bisogno di aggirarsi per i Sei Loka. Se, tuttavia, il cattivo

karma rendesse difficile il riconoscimento, allora dite quanto

segue:

Oh, nobile essere, ascolta ancora: “Dotato delle facoltà di tutti i

sensi e del potere del movimento senza limiti” significa che

quando vivevi potevi essere cieco, o sordo, o zoppo, ma in

questo Piano Dopo la Morte, i tuoi occhi vedono, le tue

orecchie odono i suoni e tutti gli altri tuoi organi di senso sono

integri, molto acuti e perfetti. Per questo il corpo del Bardo è

detto “dotato di tutte le facoltà dei sensi”. Questo è un

indicatore del fatto che sei morto e che stai aggirandoti nel

Bardo. Comportati in base a questo. Ricorda gli insegnamenti;

ricorda gli insegnamenti.

Oh, nobile essere, „movimento senza limiti‟ significa che il

corpo attuale, essendo un corpo del desiderio della tua mente, è

separato dal suo sostegno, non è un corpo di materia

grossolana, cosicché adesso tu hai il potere di attraversare i

cumuli di massi, le colline, i macigni, la terra, le case ed il

Monte Meru stesso senza alcun impedimento. Eccetto Buddha

Gaya ed i ventre materno, anche il Re dei Monti, il Monte

Meru stesso, può essere attraversato da te, avanti e indietro,

senza alcun impedimento. Anche questo ti indica che stai

aggirandoti nel Sidpa Bardo. Ricorda gli insegnamenti del guru

e prega il Signore Compassionevole.

Oh, nobile essere, sei in realtà dotato del potere di agire in

modo miracoloso, che non è, però, il frutto di un Samhadhi, ma

un potere da te acquisito naturalmente, e pertanto è un potere

karmico. Tu sei capace di attraversare in un momento i quattro

Page 81: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

81

continenti che circondano il Monte Meru. Oppure puoi recarti

istantaneamente in qualunque luogo desideri; hai il potere di

arrivarci nel tempo che un uomo impiega a piegare o a

distendere la sua mano. Non desiderare questi vari poteri

illusionistici e di cambiamento di forma, non desiderarli.

Non c‟è nessuno di tali poteri, che potresti desiderare, che non

potresti esibire. Esiste in te ora la capacità di esercitarli senza

impedimento. Sappilo e prega il guru.

Oh, nobile essere, „visibile ai puri occhi celesti della stessa

natura‟ significa che questi esseri della stessa natura, essendo

di composizione simile o di simile livello di conocenza dello

Stato Intermedio, si potranno vedere reciprocamente. Per

esempio, quegli esseri destinati a nascere tra i deva si vedranno

gli uni con gli altri (e così via). Non innamorarti di loro, ma

medita sul Compassionevole.

„Visibile ai puri occhi celesti‟ significa che i deva, essendo nati

puri in virtù del merito, sono visibili ai puri occhi celestiali di

coloro che praticano il dhyhana. Questi non li vedranno

sempre; quando sono concentrati li vedranno, quando non lo

sono, non li vedranno.

Page 82: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

82

Caratteristiche Dell‟Esistenza Nello Stato Intermedio

Oh, nobile essere, il possessore di questa specie di corpo vede i

luoghi ed i suoi parenti come si vedono in sogno.

Vedi i tuoi parenti ed i tuoi familiari e parli loro, ma non ricevi

alcuna risposta. Allora, vedendo loro e la tua famiglia piangere,

pensi: “Sono morto! Cosa farò adesso?” e provi una grande

sofferenza, proprio come un pesce preso e messo sulle braci

ardenti. In questo momento stai sperimentando una tale

sofferenza. Ma sentirti infelice non ti sarà di alcun aiuto

adesso. Se hai un guru divino, pregalo. Prega le Divinità

Protettrici, il Compassionevole. Anche sentire attaccamento

verso i tuoi parenti e familiari non ti farà bene. Perciò, non

attaccarti. Prega il Signore Compassionevole; e non sentirai

nessun dolore, nessun terrore, nessun timore.

Oh, nobile essere, quando ti senti spinto qua e là dal vento del

karma, che è sempre in movimento, il tuo spirito, non avendo

un oggetto su cui soffermarsi, è come una piuma sballottata in

giro dal vento, che cavalca il respiro. Incessantemente ed

involontariamente ti aggiri senza fine. A tutti coloro che stanno

piangendo dici: “Sono qui, non piangete!” ma loro non ti

sentono e tu pensi: “Sono morto!” e di nuovo ti sentirai molto

infelice. Non sentirti infelice.

C‟è una luce grigia come al crepuscolo, sia di giorno che di

notte, per tutto il tempo. Puoi rimanere in questo stato per una,

due, tre, quattro, cinque, sei, sette settimane, fino al

quarantanovesimo giorno. Si dice che normalmente le

sofferenze del Sidpa Bardo vengono vissute per circa ventidue

giorni; ma a causa dell‟influenza determinata dal karma, non vi

è un periodo fissato con sicurezza.

Page 83: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

83

Oh, nobile essere, da un momento all‟altro, il terribile vento del

karma, terrificante ed insostenibile, ti sospingerà da dietro, con

raffiche spaventose. Non aver paura,. è una tua illusione. Una

fitta, terrificante oscurità appare continuamente di fronte a te, a

dal suo centro escono grida spaventose e terrorizzanti come

“Colpisci! Uccidi!” e minacce simili. Non le temere.

In altri casi, persone con un karma molto cattivo, producono

karmicamente dei rhakshasa o demoni divoratori di carne, che

portano varie armi e gridano “Colpisci! Uccidi!” e così via,

facendo un tumulto spaventoso. Essi attaccano di sorpresa

come gareggiando tra loro per chi riuscirà ad afferrare la

persona. Sorgono anche apparizioni illusorie di venire inseguiti

da varie terribili bestie predatrici. Neve, pioggia, tenebre,

raffiche di vento e l‟allucinazione di essere inseguito da molte

persone, come se stessero arrivando, e rumori come se una

montagna crollasse, o se mari infuriati tracimassero, o si

levasse un fuoco ruggente o un vento devastatore.

Quando arrivano questi rumori, rimanendo terrorizzati, si cerca

di scappare in ogni direzione, senza badare a dove si sta

scappando. Ma la via è ostruita da tre terribili precipizi, uno

bianco, uno nero ed uno rosso. Essi sono profondi ed evocano

terrore e la sensazione di cadervi dentro. Oh, nobile essere,

questi non sono veri precipizi, sono la Collera, l‟Avidità e

l‟Ignoranza.

Riconosci in questo momento che ti trovi nel Sidpa Bardo.

Invoca il nome del Compassionevole, prega con fervore così:

“Oh, Signore Compassionevole, e mio Guru e Preziosa Trinità

non permettete che io (nome del defunto) scenda nei mondi

infelici.” Fai questo e non dimenticartene.

Altri, che hanno accumulato meriti, e sono stati sinceramente

devoti alla religione, sperimentano piaceri deliziosi, felicità e

benessere in misura completa. Il gruppo di esseri neutri che

Page 84: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

84

non hanno né acquisito meriti, né si sono creati karma cattivo,

non sperimentano né piacere né dolore, ma una sorta di

incolore, indifferente ottusità. Oh, nobile essere, qualunque

cosa ti arrivi in questo modo, per quanto possa essere

deliziosamente piacevole ciò che sperimenti, non lascirti

attrarre; non farti stordire da essi; non farlo; pensa: “ Possano il

Guru e la Trinità essere onorati da queste delizie donate dal

merito.” Abbandona ogni attaccamento, ogni brama.

Anche se tu non provi né piacere, né dolore, ma solo

indifferenza, mantieni la tua attenzione assolutamente

concentrata sul Grande Simbolo, senza pensare che stai

meditando. Questo ha un‟enorme importanza.

Oh, nobile essere, adesso ti trovi per un breve momento a

ristorarti alle teste di ponte, nei templi, attraverso gli sthupa

delle otto qualità, ma non puoi restare lì molto a lungo, perché

il tuo spirito è stato separato dal tuo corpo. A causa di questa

impossibilità di indugiare, ti senti spesso turbato, contrariato e

in preda al panico. A volte il Conoscitore si sente appannato,

provvisorio ed inconsistente. Al che ti trovi a pensare: “Ahimè!

sono morto! Cosa farò adesso?” e a causa di questo pensiero il

Conoscitore diventa triste ed il suo cuore gelato, e sperimenti

una tristezza senza fine. Poiché non puoi trovare ristoro in

nessun luogo, e ti senti costretto ad andare avanti, non perderti

in pensieri ma permetti alla tua mente di restare rilassata.

Come cibo puoi prendere solo quello che ti è stato destinato, e

nessun altro. In quanto agli amici, in questo momento, non vi è

nessuna certezza.

Queste sono le indicazioni riguardo al vagare del corpo

mentale sel Sidpa Bardo. In questo momento felicità o

sofferenza dipendono dal karma.

Vedi la tua casa, i tuoi servitori, la tua famiglia, la tua salma e

pensi: “Sono morto! Cosa faccio adesso?” e oppresso da una

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85

intensa tristezza, ti sorge questo pensiero: “Oh, cosa non darei

per avere un corpo!” e così pensando andrai aggirandoti qua e

là alla ricerca di un corpo.

Anche se tu riuscissi ad entrare per nove volte nel tuo corpo

esanime, a causa del lungo intervallo da te trascorso nel

Chonyid Bardo – esso sarà gelato in inverno e decomposto in

estate, o, altrimenti la tua famiglia l‟avrà cremato o sepolto o

gettato nelle acque o dato agli uccelli o agli animali da preda.

Perciò, non trovando nessun posto dove entrare, ti senti

scontento ed hai la sensazione di essere spinto dentro crepacci

e fenditure tra rocce e macigni. Questo tipo di sofferenze si

sperimentano nello Stato Intermedio quando si cerca di

rinascere. Anche se cerchi un corpo, non troverai altro che

sofferenza. Metti da parte il desiderio di un corpo; e permetti

all‟intelletto di restare in uno stato dimesso, e cerca di restarvi.

Così, per mezzo del confronto faccia a faccia, si ottiene la

liberazione dal Bardo

Page 86: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

86

Il Giudizio

(Istruzioni per l‟Officiante): può anche darsi che a causa

dell‟influenza del cattivo karma il riconoscimento non sia

ancora avvenuto. Pertanto, chiama il defunto per nome, e digli

quanto segue:

Oh, nobile essere (il suo nome), ascolta. Le sofferenze che stai

provando derivano dal tuo karma; non sono dovute ad altro,

solo al tuo karma. Dunque prega fervidamente la Preziosa

Trinità, affinché ti protegga. Se non preghi, se non sai come

meditare sul Grande simbolo o su qualche divinità protettrice,

allora lo Spirito Buono, nato simultaneamente a te, verrà

adesso e conterà le tue buone azioni con ciottoli bianchi, e lo

Spirito Cattivo, nato simultaneamente a te, verrà e conterà le

tue cattive azioni con ciottoli neri. Al che sarai molto

spaventato, timoroso, terrorizzato e tremerai e ti verrà da

mentire, dicendo: “Non ho mai fatto male, davvero!”

Allora il Signore della Morte dirà: “Consulterò lo Specchio del

Karma.”

Così dicendo, egli guarderà nello Specchio, in cui tutte le

azioni buone e cattive sono vividamente riflesse. Mentire non

gioverà.

Poi, una delle Furie Carnefici del Signore della Morte metterà

attorno al tuo collo una corda e ti trascinerà avanti, egli ti

decapiterà, ti strapperà il cuore, ti eviscererà, succhierà il tuo

cervello, suggerirà il tuo sangue, mangerà le tue carni,

sgrannocchierà le tue ossa, ma tu sarai incapace di morire. Se

pure ridotto a brani, il tuo corpo sopravviverà. Le continue

ferite determinano in te profondi dolori e tormenti.

Page 87: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

87

Anche nel momento in cui i ciottoli vengono contati, non

spaventarti, non farti terrorizzare, non dire menzogne, non aver

paura del Signore della Morte.

Il tuo corpo, essendo un corpo mentale, non è in grado di

morire anche se viene decapitato e smembrato. In realtà, il tuo

corpo è fatto di vuoto; così non c‟è bisogno che tu abbia paura.

i Signori della Morte sono tue proprie allucinazioni. Il corpo

del desiderio è un corpo di propensioni e di vacuità. La vacuità

non può ledere la vacuità. Ciò che è senza qualità non può

ferire ciò che è senza qualità.

In realtà, al di là delle proprie allucinazioni, non c‟è niente al di

fuori di sé stessi, non ci sono Signori della Morte, né dei, né

demoni, né lo Spirito della Morte con la testa di Toro.

Riconosci ciò.

In questo momento, agisci in modo da riconoscere che sei nel

Bardo. Medita sul Samhadhi del Grande Simbolo. Se non sai

come meditare, allora analizza semplicemente con cura la vera

essenza di quello che ti sta spaventando. In realtà non è fatto di

qualcosa, ma è la Vacuità e cioè il Dharma-Khaia

Questa Vacuità non è della stessa natura della vacuità del

niente, ma una vacuità di fronte alla vera natura della quale tu

provi timore, e davanti alla quale il tuo spirito brilla con

maggior chiarezza e lucidità; questo è lo stato del mentale del

Sambhoga-Khaia.

In questo stato, al cui interno tu stai esistendo, stai

sperimentando, con intensità insopportabile, la vacuità e lo

Splendore inseparabili. Il Vuoto per natura brillante e lo

Splendore per natura vuoto, e lo Splendore inseparabile dal

Vuoto – lo stato dello spirito primordiale non trasformato, cioè

lo Hady-Khaia. E la potenza di questo, che brillando

liberamente, si irradia dovunque.; questa è il Nirmhana-Khaia.

Page 88: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

88

Oh, nobile essere, ascoltami senza distrarti. Attraverso il

semplice riconoscimento dei Quattro Khaia, sei sicuro di

ottenere l‟Emancipazione perfetta in uno di questi. Non

lasciarti distrarre. La linea di demarcazione tra i Buddha e gli

esseri coscienti corre qui. Questo è un momento di grande

importanza; se sei distratto adesso, ti ci vorranno innumerevoli

eoni per uscire dalla Palude della Sofferenza.

C‟è un detto, la cui veridicità trova riscontro qui:

“In un momento, si è creata una differenziazione marcata; In un

momento, è stata raggiunta l‟Illuminazione Perfetta.”

Fino a questo momento appena passato, tutto questo Bardo ha

brillato su di te ed ancora tu non lo hai riconosciuto, perché eri

distratto. Di conseguenza hai sperimentato la paura ed il

terrore. Se ti dovessi distrarre adesso, le corde della divina

compassione degli Occhi del Compassionevole, si spezzeranno,

e tu cadrai nel posto dal quale non c‟è liberazione immediata.

Perciò, stai attento! Anche se non hai ancora riconosciuto ciò –

nonostante i confronti faccia a faccia – riconoscendolo qui

otterrai la liberazione.

(Istruzioni per l‟Officiante): se ti stai rivolgendo ad una

persona illetterata, che non sa come meditare, dì questo:

Oh, nobile essere, se non sai in che modo meditare, opera in

modo tale da ricordarti del Compassionevole, del Sangha, del

Dharma, e del Buddha e prega. Accetta che tutte queste

paurose e terrificanti apparizioni altro non sono che le tue

divinità protettrici, o lo stesso Compassionevole. Ricorda il

nome mistico che ti è stato dato nel momento della sacra

iniziazione quando eri un essere umano, e il nome del tuo guru

e dilli al Giusto Re dei Signori della Morte. Anche se tu cadessi

in precipizi, non subiresti alcun male. Evita la paura ed il

terrore.

Page 89: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

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L‟Influenza Determinante del Pensiero

(Istruzioni per l‟Officiante): Dite ciò, perché attraverso il

confronto faccia a faccia, nonostante la precedente mancata

liberazione, la liberazione può sicuramente essere conquistata

qui. È comunque possibile che la liberazione non possa essere

ottenuta nemmeno dopo questo confronto faccia a faccia; e

poiché sono necessarie fervide e continue ripetizioni, chiamate

ancora il defunto per nome, e parlate come segue:

Oh, nobile essere, le esperienze dirette sono di gioia

momentanea, seguite da momentanea tristezza, di grande

intensità, come il tendersi e l‟allentarsi dell‟azione meccanica

della catapulta. Non provare attaccamento per la gioia, né

dispiacere per la tristezza.

Se sei destinato a rinascere in un piano più elevato, la visione

di questo piano più elevato sorgerà su di te.

I tuoi familiari viventi possono – al fine di fare offerte a tuo

beneficio – sacrificare molti animali, celebrare cerimonie

religiose, e dare elemosine. Ma poiché la tua visone non è

purificata, potresti essere incline ad incollerirti per le loro

azioni e ciò, in questo momento determinerebbe la tua rinascita

all‟Inferno: Qualunque cosa facciano coloro che hai lasciato

dietro di te, comportati in modo tale che nessun pensiero di

rabbia possa sorgere in te, e medita con amore su di loro.

Inoltre, anche se ti senti attaccato ai beni del mondo, lasciateli

alle spalle, o, vedendo questi beni in possesso di altre persone

ed essendo abituato a possederle, potresti sentirti, per

debolezza, attaccato ad essi, o provare rabbia verso i tuoi

successori, e ciò potrebbe condizionare il momento psicologico

in modo tale che, anche se sei destinato a rinascere su di un

Page 90: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

90

piano più elevato e più felice, sarai obbligato a rinascere

all‟Inferno, o nel mondo dei preta (spiriti infelici). D‟altro

canto, anche se sei attaccato ai beni terreni che ti sei lasciato

alle spalle, non sei in grado di possederli, ed essi non ti sono di

alcun utilità. Pertanto liberati dall‟attaccamento verso di essi,

gettali via per sempre, rinuncia ad essi col cuore. Non conta chi

sarà a godere dei tuoi beni terreni, non avere sentimenti di

avarizia, ma sii pronto a rinunciare a tutto spontaneamente.

Pensa che stai affidando ogni cosa alla Preziosa Trinità ed al

tuo guru, e resta distaccato, libero dalla debolezza del

desiderio.

Ancora, quando, durante alcune recitazioni del Kamkanhi

Mantra fatte a tuo beneficio, seguendo il rito funebre, o quando

viene compiuto per te un qualche rito per alleggerire il tuo

cattivo karma, che ti condurrebbe a rinascere in regioni

inferiori, la vista che essi vengono condotti in modo non

corretto, confuso dal sonno e dalla distrazione e senza

l‟osservanza di voti e con carenza di purezza (da parte di

qualche officiante), e tali cose indicano leggerezza – e tu sarai

in grado di vedere tutto quanto perché sei dotato del limitato

potere karmico della prescienza – potresti sentirti mancare la

fede ed essere incapace di credere. Tu sei in grado di cogliere

ogni paura ed ogni spavento, qualsiasi azione malvagia,

condotta irreligiosa e rituali recitati in modo scorretto. Nella

tua mente potresti pensare: “Ahimè! Essi mi stanno tradendo!”.

Pensando così, sarai estremamente depresso, e, per il grande

risentimento, ti ritroverai incredulo e privo di fede, invece che

colmo d‟amore ed umile fiducia. Se questo turbasse la

psicologia del momento, rinasceresti in uno degli stati di

sofferenza.

Tale pensiero, non solo non sarà di alcuna utilità per te, ma ti

recherà gran danno. Per quanto scorretto sia il rituale ed

inappropriata la condotta dei sacerdoti che celebrano i riti

Page 91: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

91

funebri, pensa: “Come! I miei pensieri devono essere impuri!

Come può essere che le parole del Buddha siano sbagliate?

Sono come il riflesso dei difetti sul mio viso visti in uno

specchio; i miei pensieri devono essere impuri! Quanto a loro (i

sacerdoti), il Sangha è il loro corpo, il Dharma la loro parola e,

nel loro spirito, essi sono realmente il Buddha: prendo rifugio

in essi.”

Pensando così, riponi fiducia in loro e prova nei loro confronti

sincero amore. Allora, qualunque cosa essi facciano per te

andrà davvero a tuo vantaggio. Esercitare un simile amore è

perciò molto importante; non dimenticarlo.

Ancora, anche se tu fossi destinato a rinascere in uno degli stati

infelici e la luce di questo stato infelice risplendesse già su di

te, se i tuoi successori ed i tuoi parenti compissero i riti

religiosi bianchi, liberi da cattive azioni, e se gli abati ed i

sacerdoti istruiti si votassero in corpo, parole e spirito, al

compimento corretto dei riti meritorii, la gioia di sentirsi

grandemente incoraggiato nel vedere loro, con la sua sola virtù,

eserciterebbe un tale influsso psicologico su questo momento

che, anche se ti fossi meritato una rinascita in un mondo

sventurato, ciò ti porterebbe invece ad una rinascita in un piano

più elevato e più felice. Non devi dunque creare pensieri empi,

ma esercitare il puro affetto e l‟umile fede verso tutti con

imparzialità. Ciò è molto importante. Da questo momento sii

estremamente attento.

Oh, nobile essere, per riassumere: la tua attuale intelligenza

nello Stato Intermedio non ha nessun oggetto stabile su cui fare

affidamento; essendo di poco peso ed in continuo movimento,

qualunque pensiero ti venisse ora – sia pio che empio –

eserciterà un grande potere; perciò non pensare con la tua

mente cose empie, ma ricordati qualche esercizio di devozione;

o, se non sei abituato a nessuno di tali esercizi, con pura

Page 92: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

92

affezione e umile fede, prega il Compassionevole, o la tua

divinità tutelare; con assoluta determinazione, innalza questa

preghiera:

“Ahimè! Mentre mi aggiro solo, separato dai cari amici, io

prego che, Quando il vuoto corpo riflesso delle mie stesse idee

mentali sorge su di me, Possano i Buddha concedermi il potere

della loro compassione, e fare sì che non ci siano paura, timore

o terrore nel Bardo. Prego che, quando sopporto le sofferenze,

a causa della potenza del cattivo karma, Possano le divinità

protettrici scacciare i tormenti. Quando le migliaia di tuoni del

Suono della Realtà rimbomberanno, Possano essere tutti il

suono delle Sei Sillabe, Quando il karma mi segue, senza che

ci sia alcuna protezione, Possa il Compassionevole

proteggermi. Quando sopporto qui la sofferenza delle

propensioni karmiche, Possa la radiosità della chiara e felice

luce del Samhadhi splendere su di me.”

Una fervente preghiera in questa forma, ti sarà guida sicura;

puoi essere certo che non resterai deluso. Ciò è di grande

importanza; attraverso la sua recitazione, di nuovo arriva il

ricordo; e riconoscimento e liberazione avvengono.

Page 93: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

93

Il Sorgere delle Luci dei Sei Loka

(Istruzioni per l‟Officiante): Malgrado tutto – nonostante

queste istruzioni vengano ripetute spesso – se il riconoscimento

è difficile, a causa dell‟influenza del cattivo karma, maggior

beneficio verrà dal ripetere questo altro confronto faccia a

faccia parecchie volte dal principio alla fine. Una volta in più,

chiamate il defunto per nome, e dite così:

Oh, nobile essere, se tu non sei stato capace di cogliere quanto

sopra, d‟ora in avanti il corpo della vita passata diventerà

sempre più sfumato ed il corpo della vita futura diventerà

sempre più definito. Rattristato da questo, “Oh, quali

sofferenze dovrò sopportare? Ora andrò a cercare il corpo che

dovrò avere adesso”. Pensando così, andrai di qua e di là,

incessantemente e distrattamente. Allora brilleranno su di te le

luci dei Sei Loka. La luce del luogo nel quale stai per nascere,

per potere del karma, brillerà più distintamente.

Oh, nobile essere, ascolta. Se tu desideri conoscere quali sono

queste sei luci che brillano su di te, esse sono: la luce bianco

opaco del mondo dei Deva, la luce verde opaco del mondo

degli Asura, la luce giallo opaco del mondo degli Uomini, la

luce azzurro opaco del mondo delle Bestie, la luce rosso opaco

del mondo dei Preta, e la luce grigio fumo del mondo Infernale.

In questo momento, per il potere del karma, il tuo corpo

diventerà del colore della luce del mondo dove stai per nascere.

Oh, nobile essere, la speciale magia di questi insegnamenti è

particolarmente importante in questo momento: qualunque luce

brilli su di te adesso, medita su di essa come se fosse il

Compassionevole; da qualunque luogo provenga la luce pensa

che esso è il Compassionevole. Questa è una magia

estremamente profonda; e può evitare la rinascita. Oppure,

Page 94: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

94

qualunque sia la tua divinità tutelare, medita sulla sua

immagine a lungo – come se fosse una immagine apparente

non esistente nella realtà, come prodotta per magia. Questa è

chiamata l‟immagine puramente illusoria. Allora lascia che la

divinità tutelare svanisca dai suoi bordi, fino a che non

scompare del tutto; e poniti nello stato di Chiarità e di Vuoto –

che tu non puoi concepire – e rimani in questo stato qualche

tempo. Medita ancora sulla tua divinità tutelare; poi medita

ancora sulla Chiara Luce: fai ciò alternativamente. Dopo, lascia

che la tua mente svanisca gradualmente, iniziando dai bordi.

Ogni luogo pervaso dall‟etere, è pervaso dalla coscienza; ogni

luogo pervaso dalla coscienza, è pervaso dal Dharma-Khaya.

Resta tranquillo nello stato non creato del Dharma-Khaia. In

questo stato, la nascita è impedita e si ottiene la Perfetta

Illuminazione.

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95

PARTE II

Il Procedimento Della Rinascita

La Chiusura della Porta della Utero (o del Ventre)

(Istruzioni per l‟Officiante): Di nuovo, se a causa della grande

debolezza nelle devozioni e per la carenza di familiarità con

queste non si riesce a capire, si può venire sommersi dalle

illusioni, e si può trovarsi a vagare verso le porte delle matrici.

Le istruzioni per la chiusura delle porte delle matrici diventano

allora molto importanti; chiamate il defunto e per nome e dite

questo:

Oh, nobile essere, se non hai capito quanto avvenuto prima di

questo momento, a causa dell‟influenza del karma, tu avrai la

sensazione di salire, o di muoverti in orizzontale, o di scendere.

Perciò medita sul Compassionevole. Ricorda ciò. Poi, come

detto sopra, si abbatteranno su di te raffiche di vento, bufere di

Page 96: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

96

ghiaccio, grandine, e tenebre, e avrai l‟impressione di venire

perseguitato da molte persone. Per sfuggire da queste, quelli

che sono privi di karma meritorio avranno l‟impressione di

fuggire verso luoghi di sofferenza; quelli che hanno acquisito

buon karma avranno l‟impressione di giungere in luoghi felici.

Quindi, oh, nobile essere, in qualunque continente o luogo tu

stia per nascere, i segni di questo luogo brilleranno su di te.

In questo momento ci sono parecchi profondi insegnamenti

vitali. Ascolta senza distrarti. Anche se non hai compreso i

precedenti confronti faccia a faccia, qui anche coloro che sono

molto deboli nelle devozioni riconosceranno i segni. Perciò

ascolta.

(Istruzioni per l‟Officiante): Ora è molto importante servirsi dei

metodi per chiudere la porta del ventre. È perciò necessario

mettervi la massima attenzione. Ci sono due modi di chiudere:

impedire a chi vuole entrare di entrare, e chiudere la porta della

utero che potrebbe essere attraversata.

Page 97: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

97

Metodo per Prevenire l‟Entrata in un Ventre

Le istruzioni per impedire all‟essere di entrare sono queste:

Oh, nobile essere (il suo nome), qualunque sia la tua divinità

tutelare, medita tranquillamente su di essa, come sul riflesso

della luna nell‟acqua, apparente ma non esistente, come una

illusione prodotta per magia. Se tu non hai una particolare

divinità protettrice, medita sul Compassionevole o su di me; e,

con questo nella mente, medita tranquillamente.

Poi, lascia che la divinità tutelare svanisca dai bordi, medita,

senza forme-pensiero, sulla vuota Chiara Luce. Questa è una

magia molto profonda; in virtù della quale non si entra nel

ventre.

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Primo Metodo per Chiudere la Porta della Utero

Medita in questo modo; ma se anche ciò si dimostrasse

insufficiente ad evitarti di entrare in una utero, o se ti scoprissi

pronto per entrare in una di queste, ecco allora l‟insegnamento

profondo per chiudere le porte dei ventri. Ascoltalo:

“Quando, in questo momento, ahimè! il Sidpa Bardo sorge,

tenendo in mente una sola determinazione, persevera nell‟unirti

alla catena del karma buono; chiudi la porta del ventre, e

ricorda l‟alternativa. È questo il momento in cui sono necessari

ardore e puro amore. Abbandona l‟invidia e medita sul Guru

Padre-Madre.”

Ripeti ciò, con le tue labbra, distintamente, e ricorda il suo

significato vividamente, e medita su di esso. È essenziale

mettere questo in pratica.

Il significato dell‟insegnamento: “Quando, in questo momento,

il Sidpa Bardo sorge su di me” è che ora ti stai aggirando per il

Sidpa Bardo. Come segni di questo, se guardi nell‟acqua, o

dentro uno specchio, non vedrai il riflesso del tuo volto o del

tuo corpo; ed inoltre il tuo corpo non proietterà nessuna ombra.

Tu hai gettato via il tuo corpo fatto di materia grossolana, fatto

di carne e di sangue. Questi indicatori ti confermano che ti stai

aggirando nel Sidpa Bardo.

In questo momento, tu devi concepire nella tua mente, senza

distrarti, una sola risoluzione. Concentrarsi su una sola

risoluzione è molto importante adesso. Equivale a dirigere la

corsa di un cavallo usando le redini.

Qualsiasi cosa tu desideri ti verrà davanti. Non pensare alle

cattive azioni di cui vorresti mutare il corso. Ricorda le tue

relazioni spirituali con il Lettore di questo Bardo Thodol, o con

qualcuno da cui hai ricevuto insegnamenti, iniziazioni o

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99

l‟autorizzazione spirituale a leggere i testi religiosi mentre eri

nel mondo degli uomini; e insisti nel portare avanti le buone

azioni: questo è l‟essenziale. Non lasciarti distrarre. La linea di

confine tra l‟ascesa o la discesa si trova qui. Se darai spazio

all‟indecisione anche per un solo secondo, dovrai sopportare

tormenti per un tempo lunghissimo. Questo è il momento. Il

momento è questo. Tieni forte il singolo proponimento.

Unisciti ostinatamente alla catena delle buone azioni.

Adesso è il momento di chiudere la porta del ventre. “Questo è

il momento in cui sono necessari ardore e puro amore”, che

significa che è giunto il momento, prima di tutto, di chiudere la

porta dell‟utero, poiché ci sono cinque metodi per chiuderla.

Impara bene questo a memoria.

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Il Secondo Metodo per Chiudere la Porta del Ventre

Oh, nobile essere, in questo momento avrai la visione di

maschi e di femmine in accoppiamento. Quando li vedrai,

ricordati di trattenerti dall‟andare in mezzo loro. Considera

come padre e madre il Guru e la Madre Divina, medita su di

loro ed inginocchiati; sii umile ed abbi fede; innalza con grande

fervore preghiere con la tua mente, e chiedi la loro protezione.

Grazie a questa sola decisione, il ventre si chiuderà

sicuramente; ma se non si fosse chiuso nemmeno in questo

modo, e ti ritrovassi pronto ad entrarvi, medita sul Guru Padre-

Madre Divino, su qualche divinità protettrice, o sul

Compassionevole Protettore e su Shakti; e meditando su loro,

offri loro devozioni mentali. Prendi con ardore la decisione di

chiedere un dono. Attraverso questo, la porta del ventre verrà

chiusa.

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Il Terzo Metodo per Chiudere la Porta della Utero

Ancora, se non si fosse chiusa tramite ciò, e ti trovassi pronto a

entrare nell‟utero, ti viene mostrato qui il terzo metodo per

sottrarti all‟attaccamento-avversione:

Ci sono quattro tipi di nascita: quella attraverso l‟uovo, quella

attraverso l‟utero, quella per trasferimento, e quella attraverso

il calore e l‟umidità. Tra queste quattro, quelle attraverso

l‟uovo e attraverso l‟utero hanno caratteri comuni.

Come detto sopra, appaiono visioni di maschi e femmine in

accoppiamento. Se, in quel momento, si entra nell‟utero

attraverso i sentimenti di attrazione-repulsione, si può nascere

come cavallo, gallina, cane, o essere umano.

Se si nasce maschi, sorge nel Conoscitore la percezione di

essere un maschio, e compare un intenso sentimento di odio

verso il padre e di gelosia ed attrazione verso la madre. Se si

nasce femmine, sorge nel Conoscitore la percezione di essere

una femmina, e compare un sentimento di intenso odio verso la

madre e di intensa attrazione ed affetto verso il padre. Per

questa causa secondaria – entrando nel sentiero dell‟etere,

proprio nel momento in cui lo sperma e l‟ovulo stanno per

unirsi – il Conoscitore sperimenta la felicità della nascita

simulatena, e sviene. Egli si ritrova chiuso nella forma di un

uovo, nello stato embrionale, ed emergendo dall‟utero ed

aprendo i suoi occhi può trovarsi trasformato in un giovane

cane. Precedentemente era stato un uomo, ma ora è diventato

un cane, costretto a sopportare le sofferenze del canile. O un

giovane maiale in un porcile, o una formica nel formicaio, o un

insetto, o un verme in un buco, o un vitello, o un capretto, o un

agnello, stati dai quali non vi è ritorno. Sperimentando così il

mutismo, l‟ignoranza, e la miserabile oscurità intellettuale, e

una varietà di tormenti. In modo simile, si può scendere

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all‟inferno, o nel mondo degli spiriti infelici, o da un capo

all‟altro dei Sei Loka, e sopportare inimmaginabili tormenti.

Coloro che sono voracemente inclini verso l‟esistenza

samsarica, o quelli il cui cuore non ne ha paura – Fatto

terribile! Terribile! Ahimè! – e coloro che non hanno ricevuto

gli insegnamenti di un guru, cadranno così nelle ripide

profondità del Samshara, e proveranno sofferenze intollerabili

e senza fine. Se vuoi evitare tale destino, ascolta le mie parole

ed impara a memoria i miei insegnamenti.

Rifiuta i sentimenti di attrazione o di repulsione, e ricorda il

metodo di chiusura della porta della utero che ti sto mostrando.

Chiudi la porta del ventre. Questo è il momento in cui sono

necessari ardore e puro amore. Come ti è già stato detto:

“Abbandona la gelosia e medita sul Guru Padre-Madre.”

Come spiegato sopra, se dovrai rinascere maschio, sorgerà in te

attrazione verso la madre e repulsione verso il padre, e se

dovrai rinascere femmina sorgerà in te attrazione verso il padre

e repulsione verso la madre, insieme ad un sentimento di

gelosia per l‟uno o per l‟altro che ti pervade.

Poiché in questo momento vi è un insegnamento profondo. Oh,

nobile essere, quando sorgono attrazione e repulsione, medità

così:

“Ahimè! Che essere dal cattivo karma sono! Se ho vagato

finora nel Samshara è stato a causa dell‟attrazione e della

repulsione. Se continuerò a sentire attrazione e repulsione,

allora vagherò senza fine nel Samshara e soffrirò nell‟Oceano

dei Tormenti per un tempo lunghissimo, affondandovi dentro.

Adesso non devo più agire attraverso l‟attrazione e la

repulsione. Ahimè! d‟ora in poi non agirò più attraverso

attrazione e la repulsione!

Page 103: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

103

Meditando così decidi con fermezza di mantenerti in tale

risoluzione. È detto nei Tantra: “La porta della rinascita verrà

chiusa solo da questo.”

Oh, nobile essere, non lasciarti distrarre. Mantieni la tua mente

assolutamente ferma in questa decisione.

Page 104: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

104

Il Quarto Metodo di Chiusura della Porta del Ventre

Di nuovo, se anche quanto è stato fatto non ha chiuso la porta

della utero, e ci si trova pronti per rinascere, allora essa deve

essere chiusa per mezzo dell‟insegnamento chiamato: “Il Falso

e l‟Illusorio.” Medita in questo modo:

“Oh, la coppia, il padre e la madre, la pioggia scura, le raffiche

di tempesta, i suoni stridenti, le apparizioni terrificanti, e tutti i

fenomeni, sono, nella loro vera natura, illusioni. In qualunque

modo possano apparire, non c‟è nulla di vero; tutte la loro

materia è irreale e falsa. Essi sono come sogni o apparizioni;

sono impermanenti, non stabili. Quale vantaggio c‟è

nell‟attaccamento? Quale vantaggio c‟è nell‟avere paura o

terrore di essi? Questo significa vedere come esistente ciò che

non esiste. Tutte queste sono allucinazioni della mente. La

stessa mente illusoria non esiste dall‟eternità, pertanto come

possono questi fenomeni stessi esistere?”

“Poiché non ho ancora compreso ciò, ho ritenuto il non

esistente come esistente, l‟irreale come reale, l‟illusorio come

vero, ed ho vagato nel Samshara così a lungo, ed anche ora se

non li riconoscerò come illusioni, allora, mi aggirerò per il

Samshara per lunghe epoche, certo di cadere nella palude dei

vari tormenti.

Infatti, tutti questi sono come sogni, come allucinazioni, come

echi, come le città dei Mangiatori di Profumi, come miraggi,

come immagini nello specchio, come fantasmagoria, come la

luna riflessa nell‟acqua. Mai reali, nemmeno per un istante. In

verità, essi sono irreali, sono falsi.”

Mantenendoti stabile su questo pensiero, la credenza che essi

siano reali svanisce; e poiché questo resta impresso nella

memoria profonda, si ritorna indietro: se la consapevolezza

Page 105: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

105

dell‟irrealtà rimane in questo modo impressa profondamente, la

porta della utero resterà chiusa.

Page 106: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

106

Il Quinto Metodo per Chiudere la Porta della

Rinascita

Di nuovo, anche quando questo è stato fatto, se la convinzione

che i fenomeni siano reali resta inalterata, la porta della

rinascita non è chiusa; e, se si è pronti per rinascere, bisogna

allora chiudere questa porta meditando sulla Chiara Luce,

questo è il quinto metodo. La meditazione viene svolta come

segue:

“Ecco! Tutte le sostanze sono nel mio principio cosciente; e

questo principio cosciente è vacuità, non nato, senza fine.”

Meditando così, lasciate che la mente sia nello stato del non

creato – come, per esempio, il versare l‟acqua nell‟acqua. Lo

spirito deve rimanre nella sua posizione mentale più naturale,

non modificata, chiara e vibrante. Mantenendo questa rilassata,

non creata, le porte della rinascita dei quattro tipi di nascita

resteranno certamente chiuse. Si mediti così fino a che la

chiusura non è compiuta con successo.

(Istruzioni per l‟Officiante): Ti sono stati dati sopra molti

insegnamenti profondi per chiudere la porta della utero. È

impossibile che essi non riescano a liberare le persone con

capacità intellettive elevate, medie o inferiori. Se ci si chiede

perché dovrebbe essere così, è perché: primo, la coscienza del

Bardo possiede un potere di percezione sopranormale di una

qualità limitata, qualunque cosa si dica a qualcuno, viene colta.

Secondo, perché, anche se si è sordi o ciechi, qui, in questo

momento, tutte le facoltà sono perfette, e si può udire qualsiasi

cosa ci venga rivolta. Terzo, essendo continuamente

perseguitati dal timore e dal terrore, si pensa: “Cos‟è meglio?”

ed essendo allertati e consapevoli, si è sempre portati ad

ascoltare qualunue cosa possa venir detta. Da quando la

Page 107: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

107

coscienza è senza un sostegno, essa va immediatamente in

qualunque luogo la mente la conduca. Quarto, è facile attirarla.

La memoria è nove volte più lucida di prima. Anche se

ignoranti, in questo momento, per azione del karma, l‟intelletto

diviene eccezionalmente chiaro e capace di meditare su tutto

ciò che gli viene insegnato. Dal momento che il Conoscitore

possiede queste qualità.

È per tale motivo che i riti funebri sono altrettanto efficaci.

Perciò, il perseverare nella lettura del Grande Bardo Thodol per

quarantanove giorni è di assoluta importanza. Anche se non si

viene liberati con un confronto faccia a faccia, si può venire

liberati in uno successivo; è questa la ragione per cui sono

necessari così tanti e diversi confronti faccia a faccia.

Page 108: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

108

La Scelta della Porta della Rinascita

(Istruzioni per l‟Officiante): Nonostante tutto ciò, esistono

molte classi di coloro che – anche se portati a ricordare, ed

istruiti a dirigere i loro pensieri in assoluta focalizzazione – non

vengono liberati, a causa del grande potere di oscurità del

cattivo karma, e per mancanza di abitudine alle azioni pie, e per

la forte abitudine, nel corso di eoni, alle azioni empie. Perciò,

se la porta della rinascita non è stata chiusa per questo, viene

dato di seguito anche un insegnamento per la scelta di una

porta della utero. Adesso, invocando l‟aiuto di tutti i Buddha e

di tutti i Bodhisattva, si ripeta la formula del Rifugio; e,

chiamando ancora una volta il defunto per nome, si dica per tre

volte quanto segue:

“Oh, nobile essere, (nome), ascolta. Per quanto le istruzioni dei

precedenti confronti faccia a faccia ti siano state date con

assoluta focalizzazione, ancora tu non le hai comprese. Perciò,

se la porta della utero non è stata chiusa, è prossimo il

momento di appropriarti di un corpo. Seleziona la utero

seguendo le migliori istruzioni. Ascolta attentamente, e tieni a

mente.

Page 109: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

109

Le Visioni Premonitrici del Luogo della Rinascita

Oh, nobile essere, ora arrivano i segni e le caratteristiche del

luogo della rinascita. Riconoscili. Osservando il luogo della

rinascita, scegli anche il continente.

Se devi rinascere nel Continente Orientale di Lupah, vedrai un

lago ornato da cigni maschi e femmine. Non andarvi. Ricorda

la repulsione per questo luogo. Se si va in questo Continente –

benché esso sia felice e calmo – sappi che è quello dove la

religione non predomina. Perciò, non entrarvi.

Se devi rinascere nel Continente Meridionale di Jambu, vedrai

delle case grandi e bellissime. Entraci, se devi entrarvi.

Se devi rinascere nel Continente Occidentale di Balang-Chod,

vedrai un lago ornato da cavalli, maschi e femmine. Non

andare nemmeno lì, ma ritorna indietro. Per quanto vi siano

ricchezza ed abbondanza, in questa terra la religione non

prevale, non entrarvi.

Se devi rinascere nel Continente Settentrionale di Daminyan,

vedrai un lago ornato da armenti, maschi e femmine, o alberi.

Per quanto la vita duri a lungo, e per quanto vi si trovino dei

meriti, anche questo Continente è uno dove la religione non è

predominante. Perciò, non entrarvi.

Questi sono segni premonitori della rinascita. Riconoscili. E

non entrarvi.

Se si deve rinascere come deva, allora si vedranno templi

magnifici, edificati con diversi metalli preziosi. Qui si può

entrare; perciò entraci pure.

Se si deve rinascere come asura, si vedranno o foreste

incantevoli oppure cerchi di fuoco rotanti in direzioni opposte.

Page 110: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

110

Ricordati della repulsione; e fai tutto quello che puoi per non

entrarvi.

Se si deve rinascere tra le bestie, appariranno caverne rocciose

e profondi buchi nella terra. Non entrare qui dentro.

Se si deve rinascere tra i preta, si vedranno pianure desolate e

nude, basse caverne, radure nella jungla e foreste grandissime.

Se si va qui, rinascendo come un preta, si sarà tormentati dalla

fame e dalla sete. Ricordati della repulsione; e fai tutto quello

che è in tuo potere per non entrarvi.

Se si deve rinascere all‟Inferno, si udranno suoni simili a

lamenti, dovuti al cattivo karma. Si sarà attratti ad entrarvi in

modo irresistibile. Appariranno distese di tenebre, case nere e

case bianche, voragini nere nella terra, strade nere lungo le

quali si dovrà andare. Se si va qui, si entra nell‟Inferno; e,

soffrendo insopportabili pene di freddo e calore, si dovrà

restarvi per moltissimo tempo prima di uscire. Non infilarti in

mezzo a questo. È stato detto: “Impiega tutta la tua energia,

fino all‟ultimo”, è necessario.

Page 111: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

111

La Protezione dalle Furie Tormentatrici

Oh, nobile essere, per quanto non piaccia, cionondimeno,

essendo braccati dalle furie tormentatrici, ci si sente forzati

senza volerlo ad andare avanti; con le furie tormentatrici

davanti, e i distruttori di vite come un‟avanguardia che

precede, e tenebre e uragani karmici, e rumori e neve e pioggia

e terrificanti tempeste di grandine e trombe d‟aria ghiacciate;

sorge il pensiero di scappare da loro.

Pertanto, cercando un rifugio a causa della paura, si apre la

vista sulle suddette grandi dimore, caverne di roccia, scavi,

jungle e fiori di loto, che si chiudono quando si entra in essi; e

vi si fugge a nascondersi dentro e si teme di uscirne, e si pensa

“E‟ meglio non uscire adesso”. E avendo paura di andare via da

lì, ci si sente fortemente attratti in tali rifugi. Temendo,

nell‟uscire, di ritrovare la paura ed il terrore del Bardo. Ma, se

si resta lì dentro, per timore di incontrare le orrende creature,

allora ci si appropria di un corpo miserabile e si soffrono

terribili tormenti.

Questi sono indicatori che spiriti cattivi e rhakshasa (demoni)

stanno interferendo. Per questo momento ci sono istruzioni

profonde. Ascolta; e fai attenzione:

In questo momento – quando le furie tormentatrici ti stanno

dando la caccia, e quando ti trovi sommerso dalla paura e dal

terrore – visualizza istantaneamente l‟Heruka Supremo, o

Haya-Grďva, o Vajra-Pani, o un‟altra divinità protettrice, se ne

hai una, perfetta nelle forme, enorme, con membra massicce,

infuriata e d‟aspetto terrificante, capace di ridurre in polvere

tutti questi spiriti malefici. Visualizzalo istantaneamente. Le

onde benefiche ed il potere della sua grazia allontaneranno le

furie tormentarici e avrai così la forza di scegliere la porta della

Page 112: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

112

utero. Questa è la magia vitale dell‟insegnamento profondo,

pertanto tienilo bene in mente.

Oh, nobile essere, il dhyani e le altre divinità nascono dal

potere del Samhadi. I preta (spiriti o ombre infelici) e gli spiriti

maligni di alcuni ordini sono coloro che, cambiando i loro

sentimenti (o attitudini mentali) mentre sono nello Stato

Intermedio, assumono questa forma che poi mantengono in

seguito, e diventano preta, spiriti malvagi, e rhakshasa

(demoni), possedendo il potere di mutare aspetto. Tutti i preta,

che esistono nello spazio, che attraversano il cielo, e le ottomila

specie di spiriti malefici, sono divenuti ciò per aver mutato i

loro sentimenti nel corpo mentale nel piano del Bardo.

In questo momento, sarà molto importante ricordarsi del

Grande Simbolo riguardo alla Vacuità, se non si è stati

preparati su questo, si educhino i poteri a osservare tutte le cose

come illusioni (o maya). Se non riuscite a fare nemmeno

questo, allora non fatevi attrarre da nulla. Meditando sulla

Divinità Tutelare, il Grande Compassionevole, si raggiungerà

lo stato di Buddha nel Sambhoga-Khaya.

Page 113: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

113

La Scelta: Nascita Sopranormale o Nascita Nella

Utero

Oh, nobile essere, se comunque, a causa del poter del Karma,

tu dovrai entrare in una utero, ti verranno ora date le istruzioni

per la selezione della porta della utero. Ascolta.

Non entrare in nessuna utero che ti sia accessibile. Se le furie

tormentatrici ti vogliono obbligare ad entrarvi, medita su

Hayagriva.

Poiché tu possiedi un modesto potere sopranormale di

prescienza, tutti i luoghi di rinascita ti saranno noti, uno dopo

l‟altro. Scegli di conseguenza.

Ci sono due alternative; il trasferimento in un puro regno di

Buddha, e la selezione di una impura porta della utero

samsarica, ecco come si compie:

Page 114: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

114

Nascita Sopranormale per Trasferimento in un Regno

Paradisiaco

In primo luogo – per il trasferimento in un paradiso puro – la

proiezione è diretta (attraverso il pensiero o la meditazione) in

questo modo:

“Ahime! Come è triste che, durante tutti gli innumerevoli kalpa

fin dal tempo illimitato e senza inizio, sino ad ora, ho vagato

nella Palude del Samshara. Oh, che pena non essere stato

liberato, fino ad ora, nello stato di Buddha, attraverso il

riconoscimento della coscienza come il “sé stesso”! Ora questo

Samshara mi disgusta, mi fa orrore, mi ripugna; è ora giunto il

momento di prepararsi a fuggirlo. Agirò io stesso in modo di

rinascere nel Felice Regno Occidentale, ai piedi del Buddha

Amithabha, miracolosamente in mezzo ad un fiore di loto.

Pensando così, dirigi la decisione (o il desiderio) con fervore,

o, allo stesso modo, verso qualunque Regno tu possa

desiderare; o dirigi il tuo voto verso quel Regno che desideri di

più, con estrema concentrazione e senza distrarti. Così facendo,

la rinascita avrà luogo istantaneamente in quel Regno.

Oppure, se desideri andare alla presenza di Maitreya, nei Cieli

di Tashita, dirigi un voto fervente in questo modo e pensa:

“Andrò alla presenza di Maitreya, nei Cieli di Tashita, perché

l‟ora è scoccata per me nello Stato Intermedio.” La rinascita si

otterrà miracolosamente dentro un fiore di loto alla presenza di

Maitreya.

Page 115: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

115

Nascita dalla Utero: Il Ritorno al Mondo degli Uomini

Se, tuttavia, una tale nascita sopranormale non è possibile, e ci

si rallegra di entrare in una utero o vi si deve entrare, vengono

qui dati gli insegnamenti per selezionare una porta della utero

dell‟impuro Samshara. Ascolta:

Guardando i Continenti sopracitati con il potere sopranormale

della prescienza, scegli quello dove la religione prevale, ed

entra lì.

Se la nascita dovrà avvenire sopra un cumulo di impurità, si

verrà attirati verso quella massa impura da un odore piacevole,

e si otterrà così la rinascita.

In qualunque modo esse possano apparire, le matrici o le

visoni, non considerarle per come sono o per come appaiono; e

senza provare attrazione o repulsione potrai scegliere una

buona utero. Poiché anche qui è importante dirigere il voto,

rivolgiti così:

“Ah! Desidero nascere come un Imperatore dell‟Universo, o

come un Bramino, simile al grande albero di Sal; o come il

essere di un adepto delle potenze siddhiche; o in una famiglia

senza alcuna macchia nella sua discendenza; o in un uomo di

casta che sia colmo di fede; e, essendo nato così, essere dotato

di grandi meriti così che possa essere capace di servire tutti gli

esseri coscienti.”

Pensando così, dirigi il tuo voto, ed entra nell‟utero. Nello

stesso tempo, innonda di grazia e di buona volontà l‟utero nel

quale stai entrando, trasformandolo in una dimora celeste. E

credendo che i Coquistatori ed i loro Figli (o Bodhisattva) delle

Dieci Direzioni, e le divinità tutelari, specialmente il Grande

Compassionevole, lostiano dotando di potenza, pregali, ed

entra nell‟utero.

Page 116: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

116

Nel selezionare la porta dell‟utero, c‟è una possibilità di errore:

a causa dell‟influenza del karma, buoni uteri possono apparire

cattivi e cattivi uteri possono apparire buoni; un tale errore è

possibile. Anche in quel momento, essendo importante la

magia dell‟insegnamento, fai subito quanto segue:

Anche se una porta dell‟utero appare buona, non lasciarti

attrarre; se appare cattiva, non provare repulsione. Essere liberi

dall‟attrazione e dalla repulsione, o dal desiderio di prendere o

di evitare – e cioè entrare nello stato di completa imparzialità –

è la più potente delle magie. Ad eccezione unicamente dei

pochi che hanno avuto alcune esperienze pratiche, è difficile

sbarazzarsi dei resti del male delle cattive propensioni.

(Istruzioni per l‟Officiante): Pertanto, se incapaci di staccarsi

dall‟attrazione e dalla repulsione, quelli con una mente limitata

e quelli con un cattivo karma, saranno esposti al rischio di

prendere rifugio tra le bestie. Il modo di evitare che questo

accada è chiamare nuovamente il defunto per nome e dire:

Oh, nobile essere, se non sei capace di sbarazzarti

dall‟attrazione e dalla repulsione, e non conosci la magia per

selezionare la porta dell‟utero, qualunque siano le

sopradescritte visioni che possano apparirti, invoca la Preziosa

Trinità e prendivi rifugio. Prega il Grande Compassionevole.

Cammina con la testa sollevata. Riconosci di trovarti nel

Bardo. Respingi ogni debolezza ed ogni attrazione verso i figli

e le figlie ed ogni relazione lasciata alle tue spalle; non ti sono

di alcun vantaggio. Entra nella Bianca Luce dei deva, o nella

Luce Gialla degli esseri umani; entra nelle grandi dimore di

metalli preziosi e nei deliziosi giardini.

(Istruzioni per l‟Officiante): Ripetete ciò, rivolgendovi al

defunto, per sette volte di seguito. Poi dovete elevare

„L‟Invocazione ai Buddha ed ai Bodhisattva‟, „Il Sentiero dei

Page 117: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

117

Buoni Voti che Proteggono dalle Paure del Bardo‟, „I Versetti

Fondamentali del Bardo‟, e „Il Salvatore dalle Insidie del

Bardo‟. Queste devono essere lette tre volte di fila. Deve poi

essere letto „Il Thadol‟ che libera gli aggregati del corpo. Ed

anche „Il Rito che da Sé Conferisce la Liberazione con le

Propensioni.‟

Page 118: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

118

Conclusioni Generali

Attraverso la lettura appropriata del Bardo, quei devoti (o yogi)

che sono avanti nella comprensione al momento della morte

potranno fare l‟uso migliore del Trasferimento. Essi non

avranno bisogno di attraversare lo Stato Intermedio, ma

andranno dritti lungo il Grande Sentiero Verticale. Altri, che

sono un po‟ meno pratici, riconoscendo, al momento della

morte, la Chiara Luce nel Chonyid Bardo, andranno in alto.

Coloro che sono inferiori a questi saranno liberati –

concordemente alle loro particolari abilità ed alle connessioni

karmiche – quando una o l‟altra delle Divinità Pacificatrici o

Furiose sorgeranno su di loro, nelle successive due settimane,

durante il Chonyid Bardo.

Ci sono parecchi momenti critici, e la liberazione può essere

ottenuta in uno o nell‟altro attraverso il riconoscimento. Ma

coloro che hanno connessioni karmiche molto deboli, nei quali

la quantità di ottenebramento è grande per via delle cattive

azioni, devono vagare sempre più giù, giù sino al Sidpa Bardo.

Ma anche qui ci sono, come pioli di una scala, molti tipi di

confronti faccia a faccia (o richiami), attraverso i quali la

liberazione può essere , nell‟uno o nell‟altro, attraverso il

riconoscimento. Ma quelli con debolissime connessioni

karmiche, a causa del non riconoscimento, saranno vittime

della paura e del terrore. Per essi ci sono vari livelli di

insegnamento per chiudere le porte dell‟utero e per selezionare

la porta della rinascita; e, in uno o in un‟altro di questi, essi

apprenderanno il metodo della visualizzazione e potranno

applicare le illimitate virtù per migliorare la loro condizione.

Anche il più infimo di loro, sollevandosi dall‟ordine delle

bestie, sarà capace – grazie all‟applicazione del Rifugio – di

evitare di entrare nelle sofferenze; e ottenendo il grande

Page 119: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

119

beneficio di un corpo umano libero e perfettamente dotato,

potrà incontrare, nella prossima rinascita, un guru che sia un

amico virtuoso, ed ottenere i voti.

Se questa Dottrina arriva nel Sidpa Bardo, sarà come il

connettersi di buone azioni, paragonabile al porre un canale in

un canale di scarico rotto; tale è questo Insegnamento.

Coloro che hanno un pesante karma cattivo non possono

assolutamente fallire dall‟essere liberati tramite l‟ascolto di

questa Dottrina. Ci si può chiedere: perché? È perché, in quel

momento, tutte le Divinità Pacificatrici e Furiose sono presenti

per accogliere il defunto, e poiché i Mhara e gli Sterminatori

similmente vengono a riceverlo accanto a loro, il semplice

ascolto di questa Dottrina muterà la sua vista, e si conseguirà la

liberazione; perché non dipende più da un corpo di carne e

sangue, ma da un corpo mentale che è un simulacro. A

qualsiasi distanza uno possa aggirarsi nel Bardo, può udire e

muoversi, perché si possiedono i sottili sensi della percezione e

della prescienza sopranormali; e, ricordando ed apprendendo

istantaneamente, la mente può essere cambiata. Perciò essa è di

grande utilità qui. È come il meccanismo di una catapulta. È

come lo spostamento di un grande tronco che cento uomini non

possono trasportare, ma che, se posto sull‟acqua, può essere

trainato dovunque si voglia in un momento. È come

controllare un cavallo per mezzo delle briglie.

Dunque, ponendovi accanto a chi ha lasciato questa vita – se

c‟è il corpo – imprimete questo con energia, più e più volte,

fino a che il sangue e un liquido giallastro non iniziano a uscire

dalle narici. Per tutto questo tempo il cadavere non deve essere

disturbato. Le regole che devono essere osservate a questo fine

sono: nessun animale deve essere ucciso per conto del defunto;

i parenti non devono piangere o disperarsi vicino al corpo

esanime, ma compiere azioni virtuose più che sia possibile.

Page 120: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

120

Anche questa Grande Dottrina del Bardo Thodol, come

qualsiasi altro testo religioso, può essere esposto in altri modi.

Se essa è unita alla fine de La Guida e recitata diventa molto

efficace. In ogni modo essa dovrebbe essere recitata

spessissimo. Le parole ed i significati dovrebbero essere tenuti

a mente; e, quando la morte è inevitabile ed i sintomi della

morte vengono riconosciuti – se le forze lo consentono – il

morente dovrebbe recitarlo da sé, e riflettere sui significati. Se

le forze non lo permettono, allora un amico dovrebbe leggere il

libro ed imprimerlo con energia. E non vi sono dubbi circa la

sua liberazione.

La Dottrina è quella che libera per mezzo della vista, senza

bisogno della meditazione o del rito del sadhana; questi

Profondi Insegnamenti liberano sia attraverso l‟ascolto che

attraverso la vista. Questi Profondissimi Insegnamenti liberano

coloro che hanno un pessimo karma attraverso il Sentiero

Segreto. Nessuno dovrebbe dimenticare il suo significato e le

sue parole, nemmeno se braccato da sette mastini.

Attraverso queste Istruzioni Selezionate, si consegue, al

momento della morte, lo stato di Buddha. Se i Buddha dei Tre

Tempi (Passato, Presente e Futuro) cercassero, non

troverebbero una dottrina superiore a questa. Così è completato

“Le Gocce Profonde del Cuore della Dottrina del Bardo,

chiamato il Bardo Thodol, che libera gli esseri incarnati”.

Qui finisce il libro Tibetano dei Morti

Page 121: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

121

APPENDICE

Nel nostro manoscritto, immediatamente dopo il testo del

Bardo Thodol, vi sono tredici fogli di riti e preghiere (il

sentiero dei buoni voti), che tutti i lettori professionali del

Bardo Thodol devono conoscere, di solito a memoria, e

applicare se necessario; essi sono allegati qui di seguito:

Page 122: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

122

I:

Il Sentiero dei Buoni Voti per Invocare l‟Aiuto

dei Buddha e dei Bodhisattva

Istruzioni per l‟Officiante: questa è l‟invocazione per ottenere

l‟aiuto dai Buddha e dai Bodhisattva:

Si offra alla Trinità ogni offerta concreta (fatta dal defunto o

dai suoi familiari), insieme con quelle create mentalmente: e,

tenendo in mano dell‟incenso profumato, si ripeta, con grande

energia, quanto segue:

Oh, Buddha e Bodhisattva, dimoranti nelle Dieci Direzioni,

dotati di Grande Compassione, dotati di prescienza, dotati della

vista divina, dotati d‟amore, che date protezione agli esseri

coscienti, acconsentite, grazie al potere della vostra grande

compassione di venitìre qui; acconsetite di accettare queste

offerte concrete qui deposte e quelle create mentalmente.

Oh, Compassionevoli, voi possedete la saggezza della

comprensione, l‟amore della compassione, il potere di

compiere azioni divine e di porteggere, in misura inarrivabile.

Compassionevoli, (nome del defunto) sta passando da questo

mondo al mondo dell‟al di là. Egli sta lasciando questo mondo.

Sta per compiere un grande salto. Non ha amici. Grande è la

sofferenza. Non han nessun difensore, è semza protettori, senza

forze e senza parenti. La luce di questo mondo si è spenta. Va

in un altro luogo. Entra nel buio profondo. Cade in un ripido

precipizio. Entra in una jungla di solitudine. È braccato dalle

Forze Karmiche. Va nel Vasto Silenzio. È trasportato nel

Grande Oceano. È spinto sul Vento del Karma. Va nella

direzione dove non esiste stabilità. È sorpreso dal Grande

Conflitto. Ossessionato dal Grande Spirito dell‟Afflizione. È

Page 123: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

123

spaventato e terrorizzato dai Messageri del Signore della

Morte. Il suo karma attuale lo spinge verso continue esistenze.

Egli non ha forza. È arrivato per lui il momento in cui deve

camminare da solo.

Oh, Compassionevoli, difendete (nome del defunto) che è

senza difese. Proteggetelo, poiché è senza protezione. Siate le

sue forze ed i suoi cari. Proteggetelo dalla grande tristezza del

Bardo. Sottraetelo al rosso vento del Karma. Sottraetelo alla

grande paura ed al grande terrore dei Signori della Morte.

Salvatelo dal lungo e angusto cammino nel Bardo.

Oh, Compassionevoli, non lasciate che la forza della vostra

compassione sia debole; e aiutatelo. Non abbandonatelo nelle

sofferenze. Non dimenticate i vostri antichi voti; e non lasciate

che la forza della vostra compassione sia debole.

Oh, Buddha e Bodhisattva, non lasciate che la potenza del

metodo della vostra compassione sia debole verso di lui.

Impadronitevi di lui con la vostra grazia. Non lasciate cadere

questo essere animato sotto il potere del karma cattivo.

Oh, Trinità, proteggilo dalle sofferenze del Bardo.

Ripeti tre volte questo, insieme ai presenti, con grande umiltà e

fede,.

Page 124: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

124

II:

“Il Sentiero dei Buoni Voti per Salvarsi dal

Pericoloso ed Angusto Passaggio del Bardo”

[1]

Oh, Conquistatori ed i vostri Figli, che dimorate nelle Dieci

Direzioni,

Oh, Congregazione dei Conquistatori Perfettamente Buoni

vasta come l‟oceano, Pacificatori e Furiosi,

Oh, Guru e Deva e voi Dhakinhi, i Fedeli, Ascoltate con grande

amore e compassione: Ci inchiniamo,

Oh, assemblea dei Guru e dei Dhakinhi; col vostro grande

amore, conduceteci lungo il Sentiero.

[2]

Quando, a causa dell‟illusione, io ed altri stiamo aggirandoci

nel Samshara,

Possano i Guru della Linea Ispirata guidarci

Lungo il brillante sentiero di luce dell‟ascolto senza

distrazione, riflettendo e meditando,

Possano le schiere delle Madri proteggerci,

Possiamo noi essere salvati dal terribile passaggio nel Bardo,

Possiamo noi essere posti nel perfetto Stato di Buddha.

Page 125: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

125

[3]

Quando, a causa dell‟odio, ci aggiriamo nel Samshara,

Possa il Buddha Akshobhya condurci

Lungo il brillante sentiero di luce della Saggezza dello

Specchio,

Possa la Madre Lochana proteggerci,

Possiamo noi essere salvati dal terribile passaggio nel Bardo,

Possiamo noi essere posti nel perfetto Stato di Buddha.

[4]

Quando, a causa della brama, ci aggiriamo per il Samshara,

Possa il Buddha Ratnasambhava guidarci

Lungo il brillante sentiero di luce,

Possa la Madre Mamakhi proteggerci,

Possiamo noi essere salvati dal terribile passaggio nel Bardo,

Possiamo noi essere posti nel perfetto Stato di Buddha.

[5]

Quando, a causa dell‟egoismo, ci aggiriamo nel Samshara,

Possa il Buddha Amithaba condurci

Lungo il brillante sentiero di luce della Saggezza del

Discernimento,

Possa la Madre Pandaravasini, proteggerci,

Page 126: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

126

Possiamo noi essere salvati dal terribile passaggio nel Bardo,

Possiamo noi essere posti nel perfetto Stato di Buddha.

[6]

Quando, a causa dell‟invidia, ci aggiriamo nel Samshara,

Possa il Buddha Amoghasiddhi condurci

Lungo il brillante sentiero di luce della Saggezza Onnipotente,

Possa la Madre, la Fedele Tara, proteggerci,

Possiamo noi essere salvati dal terribile passaggio nel Bardo,

Possiamo noi essere posti nel perfetto Stato di Buddha.

[7]

Quando, a causa dell‟ignoranza, ci aggiriamo nel Samshara,

Possa il Buddha Vairochana condurci

Lungo il brillante sentiero di luce della Saggezza della Realtà,

Possa la Madre Origine della Madre Celeste, proteggerci,

Possiamo noi essere salvati dal terribile passaggio nel Bardo,

Possiamo noi essere posti nel perfetto Stato di Buddha.

[8]

Quando, a causa dell‟illusione, ci aggiriamo per il Samshara,

Possano i Buddha delle Divinità Furiose condurci

Page 127: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

127

Lungo il brillante sentiero di luce dell‟abbandono delle

allucinazioni di paura, di timore e di terrore,

Possano le schiere delle Enormi Divinità Furiose, proteggerci,

Possiamo noi essere salvati dal terribile passaggio nel Bardo,

Possiamo noi essere posti nel perfetto Stato di Buddha.

[9]

Quando, a causa delle propensioni, ci aggiriamo nel Samshara,

Possano i Detentori della Conoscenza condurci

Lungo il brillante sentiero della Saggezza sorta

Simultaneamente,

Possano le schiere delle Madri, delle Dhakinhi proteggerci,

Possiamo noi essere salvati dal terribile passaggio nel Bardo,

Possiamo noi essere posti nel perfetto Stato di Buddha.

[10]

Possano gli elementi eterici non sollevarsi come nemici,

Possa arrivare il momento del Regno del Buddha Azzurro;

Possano gli elementi dell‟acqua non sollevarsi come nemici;

Possa arrivare il momento del Regno del Buddha Bianco;

Possano gli elementi della terra non sollevarsi come nemici;

Possa arrivare il momento del Regno del Buddha Giallo;

Possano gli elementi del fuoco non sollevarsi come nemici;

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128

Possa arrivare il momento del Regno del Buddha Rosso;

Possano gli elementi dell‟aria non sollevarsi come nemici;

Possa arrivare il momento del Regno del Buddha Verde;

Possano gli elementi dei colori dell‟arcobaleno non sollevarsi

come nemici;

Possa arrivare il momento in cui tutti i Regni dei Buddha siano

visibili.

Possa arrivare il momento in cui tutti i Suoni possano essere

riconosciuti come nostri stessi suoni;

Possa arrivare il momento in cui tutte le Radiosità possano

essere riconosciuti come nostre stesse radiosità;

Possa arrivare il momento in cui il Tri-Khaya sia realizzato nel

Bardo.

Page 129: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

129

[III:]

L‟Inizio

„I Versetti Fondamentali dei Sei Bardi‟

[1]

Ora, quando sta sorgendo su di me il Luogo di Rinascita del

Bardo!

Possa il Tri-Khaya essere realizzato

Abbandonando la pigrizia – poiché non ci deve essere pigrizia

nella vita –

Entrando nella Realtà senza distrarsi, ascoltando, riflettendo e

meditando,

Portando sul Sentiero il sapere della vera natura delle

apparenze e della mente:

Una volta che la forma umana è stata realizzata,

Possa non esserci il tempo di sprecarla.

[2]

Ora, quando sta sorgendo su di me il Sogno del Bardo!

Possa la consapevolezza senza distrazione mantenersi nel suo

stato naturale,

Abbandonando il disordinato torpore senza vita del sonno

dell‟ignorante,

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130

Possa io crescere nella Chiara Luce della Trasformazione

Miracolosa, comprendendo la vera natura dei sogni:

Possa il mescolarsi della pratica del sonno e la presente

esperienza essere grandemente apprezzate,

Evitando di agire come una bestia abbandonata nell‟inerzia.

[3]

Ora, quando sta sorgendo su di me il Dhyhana Bardo!

Possa la mente essere presa dall‟attenzione senza fine e senza

distrazioni del Samhadi,

Abbandonando l‟intera matassa delle distrazioni e delle

illusioni,

Possa essere raggiunta la stabilità sia nello stato della

visualizzazione sia in quello perfezionato:

In questo momento, quando sto meditando in assoluta

concentrazione, libero da qualsiasi altra attività,

Possa io non cadere sotto il potere delle passioni che traviano

ed instupidiscono.

[4]

Ora, quando sta sorgendo su di me il Bardo del Momento della

Morte!

Possa io restare senza distrazione nello spazio delle istruzioni

che illuminano,

Page 131: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

131

Abbandonando l‟attrazione, il desiderio e la debolezza verso le

cose del mondo,

Possa io essere capace di trasfondermi negli celesti spazio del

Non Nato:

E‟ venuta l‟ora di separarmi da questo corpo fatto di carne e

sangue;

Possa io riconoscere che il corpo è impermanente ed illusorio.

[5]

Ora, quando sta sorgendo su di me il Bardo della Realtà,

Possa io riconoscere che tutte le cose che appaiono sono mie

forme pensiero,

Abbandonando tutti i miei timori, le paure ed il terrore,

Possa riconoscerle come apparizioni nello Stato Intermedio;

„Arriva un tempo in cui si raggiunge il punto di svolta

principale;

Non temere le schiere delle Pacificatrici e delle Furiose,

Esse sono nostre forme-pensiero.‟

[6]

Ora, quando sta sorgendo su di me il Bardo della Rinascita!

Sia io capace di continuare con i miei ripetuti sforzi il corso

delle buone azioni,

Focalizzato su un singolo voto;

Page 132: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

132

Possa la porta della utero essere chiusa e la reazione ricordata:

E‟ venuta l‟ora in cui sono necessarie l‟energia ed il puro

amore;

Possa io allontanare da me l‟invidia e meditare sul Guru, e sul

Padre-Madre.

[7]

Oh, tu che hai procrastinato, pensando che la morte non

sarebbe mai arrivata,

Ti sei dedicato alle inutili faccende della vita,

Sei stato imprevidente a dissipare la tua grande opportunità;

Infatti, avrai sbagliato il tuo proponimento, se ritornerai a mani

vuote:

Poiché il Santo Dharma è riconosciuto essere la tua sola

necessità,

Nemmeno adesso ti voterai al Santo Dharma?

Epilogo

Così parlano con devozione i Grandi adepti.

Se l‟insegnamento scelto dal tuo guru non sarà presente nel tuo

spirito,

Non starai tradendo te stesso?

È di grande importanza che queste parole fondamentali siano

conosciute.

Page 133: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

133

[IV:]

„Il Sentiero dei Buoni Voti che Proteggono

dalla Paura del Bardo‟

[1]

Quando il lancio dei dadi della mia vita si è esaurito,

I parenti in questo mondo non mi saranno d‟aiuto;

Quando mi aggiro da solo nel Bardo,

Voi, Conquistatori, Pacificatori e Furiosi, esercitando il potere

della vostra compassione,

Permettete che le Tenebre dell‟Ignoranza vengano dissolte.

[2]

Quando mi aggiro da solo, separato dai cari amici,

Quando sorgono su di me le immagini delle mie vuote forme-

pensiero,

Possano i Buddha, esercitando il potere della loro divina

compassione,

Far sì che non ci siano né paura né terrore nel Bardo.

Page 134: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

134

[3]

Quando la brillante radiosità delle Cinque Saggezze splende su

di me,

Possa io, senza esserne spaventato, né terrorizzato, riconoscerle

come parte di me;

Quando le apparizioni delle immagini delle Pacificatrici e delle

Furiose sorgono su di me,

Possa io, ottenendo la rassicurazione di essere libero dalla

paura, riconoscere il Bardo.

[4]

Quando sperimentando le sofferenze, a causa della forza del

cattivo karma,

Possano i Conquistatori, le Pacificatrici e le Furiose,

allontanare le sofferenze;

Quando il suono della Realtà autooriginante risuona come

mille tuoni,

Possa esso essere trasformato nel suono delle Dottrine del

Mahayana.

[5]

Quando senza protezione, le influenze karmiche mi seguiranno

qui

Page 135: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

135

Imploro i Conquistatori, le Pacificatrici e le Furiose, di

proteggermi;

Quando soffrendo i tormenti, a causa dell‟influsso karmico

delle propensioni,

Possa sorgere il beato Samhadhi della Chiara Luce.

[6]

Quando avrò una rinascita sopranormale nel Sidpa Bardo,

Possano le rivelazioni ingannatrici di Mhara non verificarsi;

Quando arriverò ovunque io desideri,

Possa io non sperimentare la paura ed il terrore del cattivo

karma.

[7]

Quando si udranno i ruggiti delle bestie selvagge,

Possano essi venir trasformati nei sacri suoni delle Sei Sillabe;

Quando perseguitato dalla neve, dalla pioggia, dal vento e

dall‟oscurità,

Possa io vedere con gli occhi celestiali della splendente

Saggezza.

Page 136: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

136

[8]

Possano tutti gli esseri coscienti dello stesso ordine armonioso

nel Bardo,

Liberi da invidia, ottenere la rinascita sui piani più elevati;

Quando soffrendo per i grandi tormenti della fame e della sete,

Possa io non sperimentare le torture della fame e della sete, del

caldo e del freddo.

[9]

Quando vedrò i futuri genitori mentre si uniscono,

Possa io vederli come la Coppia, i Conquistatori, le

Pacificatrici e le Furiose, Padre e Madre;

Ottenendo il potere di nascere dovunque, per il bene degli altri,

Possa io ottenere un corpo perfetto, ornato dai segni della

grazia.

[10]

Ottenendo per me il corpo migliore di un maschio,

Possa io liberare tutti coloro che mi vedono o mi ascoltano;

Impedendo al karma cattivo di seguirmi.

Possa qualsiasi merito seguirmi ed essere moltiplicato,

Page 137: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

137

[11]

Dovunque io sia nato,

Possa io incontrare i Conquistatori, le Divinità Pacificatrici e

quelle Furiose;

Essendo capace di camminare e di parlare immediatamente

dopo la nascita,

Possa io ottenere un intelletto che non dimentica e che ricordi

la mia vita passata.

[12]

In tutte le varie tradizioni, grandi, piccole e intermedie,

Possa io essere in grado di ottenerne la conoscenza profonda

semplicemente con l‟ascolto, la riflessione e vedendo;

In qualunque luogo io nasca, Possa questo essere un fausto

evento;

Possano tutti gli esseri coscienti essere dotati di felicità.

[13]

Voi Conquistatori, Pacificatrici e Furiose,

Possiamo io e gli altri eguagliarvi in voi stessi,

Page 138: Il Bardo, Il Libro Tibetano Dei Morti

138

Nella somiglianza ai vostri corpi,

Nei vostri seguaci, nella durata delle vostre esistenze, nei limiti

dei vostri reami,

E nella bontà dei vostri nomi divini..

[14]

Per la grazia divina delle innumerevoli Misericordiose

Pacificatrici e Furiose,

E per le onde di grazia di tutta la pura Realtà,

per le onde di grazia della devozione focalizzata dei devoti

mistici,

Possano tutti i voti venire esauditi qui ed ora.

„Il Sentiero dei Buoni Voti che Protegge contro le Paure del

Bardo‟ è finito.

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139

V:

Il Colophon

(Il manoscritto si conclude con i seguenti sette versetti del lama

o dello scriba che lo ha copiato, ma egli – fedele all‟antico

insegnamento lamaico che la personalità dell‟essere umano

deve essere ignorata e che solo le Scritture devono essere

esaltate agli occhi delle creature coscienti – non ha scritto il

suo nome)

“Per la mia intenzione perfettamente pura nel compimento di

ciò,

Per le radici dei meriti che vi sono contenute,

Possano questi esseri coscienti senza protezione, oh Madri,

Essere posti nello Sato di Buddha:

Possa la radiosa gloria dei felici auspici venire ad illuminare il

mondo;

Possa questo Libro essere di buon auspicio;

Possano la virtù e la bontà essere perfezionate in ogni modo.”

(Qui termina il Manoscritto del Bardo Thodol)