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Mensile d’informazione culturale, politica, sportiva e di attualità - Febbraio 2015 - numero 79 www.lapianura.it Gentile Direttrice, ho fatto un esperimento mediatico e le voglio rappresentare l’esito. Durante la seconda metà del mese di gennaio, dopo le dimissioni di Napolitano, ho volutamente ripiegato in una sorta di vuoto mediatico. Non ho più letto i quotidiani, né ascoltato le radio e né visto i telegiornali. Ho cercato di immedesimarmi in Renzi, l’unico che aveva la facoltà di nominare il nuovo Presidente. In questo vuoto mediatico sono andato rivedere un film tanto visionario quanto straordinario: “Benvenuto Presidente!”. Questa pellicola del 2013 racconta di un Presidente nominato, pardon eletto, inconsapevolmente ed interpretato da Claudio Bisio. Bisio è un oscuro (in genere si dice così) bibliotecario della profonda provincia italiana che appena eletto si comporta come una persona qualunque, senza alcun vezzo tipico dei nostri politici. A chi non avesse ancora potuto vedere questo film lo invito vivamente a sedersi comodo in poltrona perchè lo spettacolo pirotecnico è assicurato. Quando mi sono reso conto che era stato eletto il nuovo Presidente, sono riemerso in superficie ed ho saputo che il nuovo inquilino del Quirinale è Sergio Mattarella. Ho dovuto sorbirmi i soliti, nonché sperticati, encomi di rito: “Persona degnissima, uomo di solidi principi, un fratello assassinato dalla mafia”. Ho pensato: “Meglio di così non poteva capitare!”. Poi, riflettendo, mi è sembrato di capire quanto segue: - il giovin rottamatore aveva un tris di candidati, tutti personaggi della così tanta detestata prima Repubblica; in questo tris, è stato scelto il più defilato, tanto da pensare ad una cariatide, anzi un telamone visto che si tratta di un maschio, prelevato da quel cimitero di elefanti (per un politico di professione) che è la Corte costituzionale; l’editoriale prosegue a pagina 3. Editoriale Sommario Direzione: Stefania Brunelli Edizioni “La Pianura”-Via S.Martino, 11-Verolanuova (Bs) Stampa: Tiber spa - Brescia Pubblicazione mensile E-mail: [email protected] per inserzioni pubblicitarie email: [email protected] VISITA IL NOSTRO SITO www.lapianura.it Manerbio pag 3 Manerbio » 4 Manerbio » 5 Manerbio e Pavone Mella » 6 San Gervasio » 7 Manerbio » 8 Manerbio » 9 Dialetto - Territorio » 10 Orzinuovi » 11 Pontevico » 12 Pontevico e Cigole » 12 Calendario Bresciano » 14 Ricette » 15 Rubriche » 16 Il 15 di Febbraio si terranno le consuete celebrazioni per i Santi Faustino e Giovita patroni della città e della Diocesi di Brescia vedi pag.3

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Mensile d’informazione culturale, politica, sportiva e di attualità - Febbraio 2015 - numero 79

www.lapianura.it

Gentile Direttrice,ho fatto un esperimento mediatico e le voglio rappresentare l’esito.Durante la seconda metà del mese di gennaio, dopo le dimissioni di Napolitano, ho volutamente ripiegato in una sorta di vuoto mediatico.Non ho più letto i quotidiani, né ascoltato le radio e né visto i telegiornali.Ho cercato di immedesimarmi in Renzi, l’unico che aveva la facoltà di nominare il nuovo Presidente.In questo vuoto mediatico sono andato rivedere un film tanto visionario quanto straordinario: “Benvenuto Presidente!”.Questa pellicola del 2013 racconta di un Presidente nominato, pardon eletto, inconsapevolmente ed interpretato da Claudio Bisio.Bisio è un oscuro (in genere si dice così) bibliotecario della profonda provincia italiana che appena eletto si comporta come una persona qualunque, senza alcun vezzo tipico dei nostri politici.A chi non avesse ancora potuto vedere questo film lo invito vivamente a sedersi comodo in poltrona perchè lo spettacolo pirotecnico è assicurato.Quando mi sono reso conto che era stato eletto il nuovo Presidente, sono riemerso in superficie ed ho saputo che il nuovo inquilino del Quirinale è Sergio Mattarella.Ho dovuto sorbirmi i soliti, nonché sperticati, encomi di rito: “Persona degnissima, uomo di solidi principi, un fratello assassinato dalla mafia”.Ho pensato: “Meglio di così non poteva capitare!”.Poi, riflettendo, mi è sembrato di capire quanto segue:- il giovin rottamatore aveva un tris di candidati, tutti personaggi della così tanta detestata prima Repubblica;in questo tris, è stato scelto il più defilato, tanto da pensare ad una cariatide, anzi un telamone visto che si tratta di un maschio, prelevato da quel cimitero di elefanti (per un politico di professione) che è la Corte costituzionale;

l’editoriale prosegue a pagina 3.

Editoriale Sommario

Direzione: Stefania BrunelliEdizioni “La Pianura”-Via S.Martino, 11-Verolanuova

(Bs)Stampa: Tiber spa - Brescia

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Manerbio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .pag . 3

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Manerbio e Pavone Mella . . . . . . . . . . » 6

San Gervasio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 7

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Dialetto - Territorio . . . . . . . . . . . . . . . . . » 10

Orzinuovi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 11

Pontevico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 12

Pontevico e Cigole . . . . . . . . . . . . . . . . . » 12

Calendario Bresciano . . . . . . . . . . . . . . » 14

Ricette . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 15

Rubriche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 16

Il 15 di Febbraio si terranno le consuete celebrazioni per i Santi Faustino e Giovita patroni della città e

della Diocesi di Brescia vedi pag.3

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Pag . 2 Luglio-Agosto 2014

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Pag . 3ManerbioFebbraio 2015

Alpini generosi, disponibili per la solidarietà. Lo hanno dimostrato alcuni associati alla costituenda sezione dell’Associazione nazionale di Manerbio nella giornata di sabato 30 gennaio. Incuranti della temperatura rigida dell’inverno (era uno dei giorni della Merla) alpini in congedo,

indossato l’inseparabile cappello con la penna nera, in via XX Settembre hanno distribuito e le arance offerte in vendita per finanziare ricerca sul cancro. Sorridenti sono stati immortalati nella fotografia mantenendo fede ai principio di servizio alla comunità.

Alpini generosi

15 febbraio, festa dei santi Faustino e Giovita celebrati con grande solennità nel capoluogo cittadino per esserne i protettori, ma anche in provincia come a Manerbio che, nella toponomastica locale dedica ai due santi il quartiere Breda. Perciò anche a Manerbio la festa è partecipata per le funzioni religiose programmate nell’antica chiesa dominata dalla tela “La Madonna col Bambino, Angeli, i santi Faustino e Giovita e una santa martire”. Il dipinto, del Sei-settecento, è attribuito al pittore clarense Giuseppe Tortelli. Recentemente il tempio si è arricchito delle reliquie di Santa Maria Crocifissa di Rosa, donate dagli eredi dei conti Cantoni Marca che

attraverso la parentela dei Di Rosa divennero proprietari della ex villa Luzzago casa di campagna nella periferia di Manerbio.Completano il programma religioso della giornata alcune iniziative di richiamo quali la scalata al palo della cuccagna che completerà il pomeriggio del 15 febbraio imperniato sugli spettacoli offerti dal centro equestre San Clemente realizzato nella costruzione in perfetto stile agricolo lombardo, con portici e stalle in recupero con adeguato restauro. Nel centro in questo periodo sono custoditi diciotto cavalli e quattro pony che passano le giornate al pascolo nei prati delimitati da invisibile recinzione per tenere gli animali negli spazi loro assegnati. confinanti con l’ospedale, delimitati dal percorso di via Valsecchi dal fiume Mella che corre poco distante. Nella antiche stalle sono stati ricavati oltre ai box per gli animali, una club house per gli associati e l’accoglienza degli ospiti ai quali la proprietà apre le porte ogni volta richiesto. Delle attività del centro si occupa l’amazzone Giulia Prestini reduce da esperienze di lunghi periodi in Irlanda, Inghilterra ed in nazioni dove l’equitazione è largamente praticata. A Giulia Prestini sono affidati bambini, ragazzi ed adulti con

la passione dell’ippica tra i quali bambini delle scuole materne di Bassano e Manerbio che nelle giornate libere frequentano le lezioni per imparare a cavalcare, tecnica possibile da acquisire ad ogni età. I saggi del pomeriggio di domenica 15 febbraio, lo dimostreranno come hanno già avuto occasione di verificare alcuni spettatori che, soprattutto di domenica, potano i loro pargoli a conoscere il cavallo al quale gli antichi attribuivano un particolare carattere religioso come dimostrano graffiti e dipinti sulle pareti delle caverne nelle quali il valore dell’equino è ricordato in numerose tradizioni mitologiche.

San Faustino come nella tradizione prosegue dalla prima pagina.- il giovin rottamatore si è scordato del genere femminile. Possibile che su 30 milioni di donne italiane di cui circa la metà oltre i 50 anni, età minima per ambire al Colle, non ce ne fosse almeno una da inserire nell’elenco dei papabili?- Il giovin rottamatore però un capolavoro l’ha compiuto. Ha democristianamente trasformato tutte le istituzioni, facendo convergere su questo anziano siciliano anche i voti dei vecchi ed ostinati (ex) comunisti ed ha trasformato il Partito democratico in una versione nuova della DC. Per gli ex comunisti vale solo la pena di ricordare loro la parabola evangelica del ricco Epulone dove Lazzaro si sfamava con ciò che cadeva dalla tavola imbandita. (E’ vero che Lazzaro verrà ricompensato nell’aldilà, però su questa terra era un povero mendicante).Concludendo, il nuovo che avanza è quanto di più vecchio che si possa immaginare.Considerato che l’italiano medio è, da sempre, pronto a salire sul carro del vincitore e del potente di turno, sono orgoglioso di essere fuori dal coro e di non aver alcuna voglia di partecipare al rito più vecchio che esista: lodare il nuovo Presidente per essere più realista del re.Cordialità.

Lettera firmata

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Pag . 4 Manerbio Febbraio 2015

DEFIBRILLATORE = Il defibrillatore per la Virtus la società del calcio di Manerbio che si adegua così alle nuove normative in totale autonomia mancando fondi pubblici per la spesa. Il defibrillatore è stato acquistato grazie al lavoro svolto dai genitori dei giovani calciatori e da alcuni benefattori i quali dall’estate scorsa hanno dato vita ad una raccolta di fondi con tombolate giganti, distribuzioni di torte e pesche con premi, hanno raccolto il denaro necessario per comprare (e donare alla società) lo strumento. Ora che “i mezzi” ci sono, manca solo l’abilitazione necessaria per l’utilizzo del defibrillatore che sarà portata a termine a breve da parte di tutti gli allenatori e dei dirigenti.

CENSIMENTO = Un’indagine per conoscere tutte le società sportive del territorio: lo scopo principale dell’iniziativa è per poter intervenire e risolvere eventuali problemi del sistema sportivo. I dati ricavati saranno quindi raccolti per formare una sorta di albo dello sport di Manerbio all’assessorato incaricato del settore che nell’informativa del sindaco nel 2013 ha realizzato una serie di iniziative grazie alla collaborazione di alcune associazioni. Vista l’assenza di finanziamenti si è portati a pensare che sono state iniziative a scrocco.

IMMIGRATI = Nel periodo del Ramadan la palestra di piazza Aldo Moro era diventata moschea, utilizzo concesso dalla giunta Alghisi. Dopo trenta giorni l’edifico ritornò alle sue funzioni originarie, cioè ambiente per attività di “benessere” grazie all’intervento dell’Uips provinciale. Ora corre voce che gli immigrati sono alla ricerca di un luogo per i loro incontri e sono intenzionati a realizzare un centro culturale di aggregazione aperto a tutta la cittadinanza che pare sia stato già individuato in un locale del centro storico. Sulla vicenda già all’attenzione dell’ufficio tecnico del comune nessuno fiata.Dal canto loro i rappresentanti degli immigrati dichiarano: “Le caratteristiche principali, che deve avere il luogo che cerchiamo, sono la distanza da zone residenziali e ampio parcheggio. Non vogliamo arrecare disturbo ai cittadini manerbiesi che comunque vorremmo invitare a feste, matrimoni e battesimi, per noi aperti a tutti”.

AMIANTO = Un nuovo tetto per scuola media statale «Angelo Zammarchi», nella foto sotto una vista satellitare, di Manerbio con la rimozione della copertura in amianto ancora presente su un padiglione dell’edificio. L’intervento fa parte del lotto di lavori di manutenzione straordinaria e messa a norma della scuola progettati dall’Ufficio tecnico del Comune. Sono infatti previste anche opere per la messa in sicurezza dell’edificio nel rispetto della normativa antincendio e per la sistemazione del tetto della palestra più grande. Tutti gli interventi saranno svolti nei mesi estivi per non interrompere il regolare svolgimento delle lezioni all’interno della scuola. Importo della spesa previsto in 146mila euro, la maggior parte dei quali (120mila euro) sono frutto di un contributo statale specifico per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto. I restanti saranno prelevati dalle casse comunali. Ma non sono a secco?

Brevi

DOMENICA 1 MARZO = ALLA MADONNA DELLA NEVE DI PRANDAGLIO di Villanuova S/CPartenza da Manerbio: ore 8,30 da piazza Falcone - Punto di partenza per escursione: PrandaglioCoordinatore: Alberto ZilettiDOMENICA 8 marzo = ALLA FORCELLA DI SALE DA INZINOCoordinatore: Giuseppe Bulgari - Iscrizione entro il 6 marzo - Partenza da Manerbio: ore 8 da piazza Falcone - Punto di partenza per escursione: Gardone Val Trompia loc Inzino.

Col CAI Manerbio

Premio al presepio

Tra i numerosi presepi che hanno partecipato al concorso diocesano, il secondo posto della classifica è stato assegnato all’installazione di Angelo Bertelli, presidente del Punto Famiglia di vicolo Coro, 4 a Manerbio.Complimenti all’autore che ha riprodotto un angolo di montagna dell’Appennino parmense dov’è solito trascorrere periodi di vacanza. Il materiale è già stato richiesto da alcuni sodalizi ai quali Angelo Bertelli lo consegnerà nei prossimi giorni. Il primo premio è toccato al presepio di San Rocco di Verolanuova.

GIOVEDI - 05 FEBBRAIO Architettura ORE 15.15 Da Chicago a Dubai: l’architettura va verso il cieloRelatrice: Prof.ssa Graziella FREDDI GIOVEDI – 12 FEBBRAIO Letteratura ORE 15.15 “Nessuna croce manca”. I poeti della Grande GuerraRelatrice: Prof.ssa Carla BORONI GIOVEDI - 19 FEBBRAIO Curiosità ORE 15.15 Fenomeni mondiali: L’Italia conquista il mondo… con gustoRelatore: Sig. Gianfranco BERTOLI GIOVEDI - 26 FEBBRAIO Fotografia ORE 15.15 Un click lungo due secoliRelatore: Dr. Gianluca GALLINARI

Il programma della Lum

Nel recente periodo, in particolare prima delle festività natalizie e di fine anno, sono state annunciate attraverso la stampa locale e con comunicati/interviste orali autoelogi ed autocelebrazioni delle opere compiute dall’Amministrazione, condite dalle consuete promesse.Manca al momento solo uno scritto agiografico!Ci pare tuttavia che sproporzionate siano le esultanze e che, anche il democratico rivolgersi ai cittadini per consigli, faccia parte più delle retorica politica che di una vera e rapida disponibilià alla soluzione dei problemi.La Pianura è stata prodiga di pareri, ma ha prevalso l’avarizia dei fatti.Ci si riferisce alla sistemazione dell’illuminazione pubblica, precaria,

zoppicante e anche assente in molte vie.Anche la segnaletica orizzontale stradale, nonostante chiare sollecitazioni e indicazioni, non è stata ancora eseguita.Il cittadino partecipa e suggerisce, ma in cambio sembra esserci solo un’alzata di spalle.Entrambe le cose saranno verosimilmente fatte per il periodo estivo, quando meno serviranno.Nè può definirsi grande opera la ventilata sistemazione del piazzolo e tanto meno il posizionamento dei rilevatori “trappola” al portone (purtù): i cittadini sono già spennati anche senza trappole.Evitiamo che abbia ragione il concetto del proverbio: “Chi si loda si imbroda”.

M. Dr. G. B. Bisetti

Verità dei proverbi

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Pag . 5ManerbioFebbraio 2015

Lettere al direttoreMi associo ai contenuti della lettera (Pianura dicembre 2014) firmata e inviata al direttore sull’argomento delle estumulazioni avvenute al cimitero di Manerbio in modo irriferibile nella descrizione e irricevibile dalla civiltà: uno scempio.La lettera di cui si sottolinea il modo garbato, corretto, civile e rispettoso, intende significare come i modi e i concetti della sua compilazione sarebbero auspicabili anche per le pietose operazioni a cui ci si riferisce.Purtroppo io stesso, durante un viaggio, ho letto in un paese un cartello con la dicitura “Isola mortuaria” invece di cimitero.In tempi di raccolte differenziate è doveroso sollevare il problema.

Lettera firmata

Lettera aperta al Responsabile per la viabilità e sicurezza del Comune di Manerbio.

Finalmente, come più volte pubblicizzato, i lavori di manutenzione delle strade di Manerbio sono iniziati come programmato. Bene. Tale intervento giustamente si presume sia finalizzato non tanto da un punto di vista estetico, ma soprattutto a garantire la sicurezza di chi transita nelle nostre Vie cittadine. Purtroppo l’obiettivo, almeno in questa fase iniziale, non è stato del tutto raggiunto.La documentazione fotografica allegata dimostra che in Via Papa Giovanni XXIII si è provveduto all’asfaltatura di due collettori (uno a poca distanza dall’altro), accentuando il pericolo già da anni esistente invece di cogliere l’occasione per eliminarlo.Ora io vorrei condividere con i lettori le domande che mi sono posto:- E’ stato svolto da parte del responsabile dei lavori per il Comune un sopralluogo preliminare per individuare eventuali problematiche da affrontare e concordarne con l’impresa esecutrice la risoluzione?- Il capo cantiere dell’impresa esecutrice si è reso conto di che cosa stava facendo?- Il responsabile dei lavori per il Comune ha effettuato una verifica in merito alla corretta esecuzione dei lavori?- Il nostro Corpo di Polizia locale non si è accorto di nulla, lasciando libero il transito senza una minima e obbligatoria segnalazione del pericolo?Se così fosse allora vuol dire che nessuno dei soggetti in causa ha svolto correttamente il proprio lavoro oppure non ha le competenze necessarie.Comunque io non intendo cadere in una sterile polemica, ma anzi esprimere una critica costruttiva perché in primo luogo si proceda ad una rapida messa in sicurezza, prima che qualcuno si faccia male e che per i futuri interventi si proceda con maggiore perizia. Se impieghiamo delle risorse, spendiamo bene i nostri soldi.

Un semplice cittadino manerbiese.

Pericolo rosso

Il vigile elettronico al semaforo del “Purtù” non perdona, nemmeno alle forze dell’ordine, carabinieri e polizia, le cui automobili sono passate con colore proibito. Ci sono automobilisti che han fatto raccolta di verbali che prevedono decurtazione di punti sulla patente per ciascuna multa ed un importo di 162 euro ridotto del trenta per se il pagamento avviene entro i cinque giorni dalla notifica. All’ufficio della polizia municipale fioccano le proteste e le richieste di chiarimenti, mentre il bilancio del comune di Manerbio incassa, o dovrebbe riscuotere, almeno fin quando qualcuno (è già accaduto altrove) non s’imputerà e vorrà vederci chiaro in particolare per quanto riguarda la durata del giallo al semaforo. Proteste ovunque dunque con interventi anche in facebook per cui il comandante della polizia municipale, Andrea Stefano Agnini, s’è sentito in dovere di diffondere un comunicato stampa (riportato pure in Internet) per spiegare la rava e la fava delle leggi e quant’altro regolamenta la materia per concludere che al Purtù è tutto in regola. Dal suo punto di vista ha certamente ragione. Diverso invece il parere del cittadino che si trova “spennato” da provvedimenti dei quali non riesce a capacitarsi. E’ lo stesso cittadino che si domanda perché la giunta Alghisi abbia incaricato un appaltatore – cui va parte dell’incasso – per sanzionare una

situazione, quella del Purtù appunto, che mai ha provocato disagi alla circolazione. Il comandante del corpo di polizia municipale disserta sul fatto che il tempo del giallo non è stabilito da apposita normativa. In altri territori i semafori sono temporizzati, calcolano muniti e secondi nei quali rosso, giallo e verde si alternano. Così l’utente della strada è messo nella condizione di regolarsi al volante di un veicolo, accelerare o ridurre la velocità. Questo sarebbe un servizio all’utente che se trasgredisce è giusto sanzionare. Lo scopo, invece, è un altro: quello di far cassa perché il pubblico bilancio fa acqua da tutte le parti per oneri che sono spalmati nel futuro. Una consuetudine purtroppo che va radicandosi come a Manerbio dove in giunta fanno sapere di non avere “avviato la procedura di dissesto finanziario” con un “piano di riequilibrio” col quale “in dieci anni estingueremo il disavanzo di amministrazione” e nello stesso tempo ridurre “il peso dei mutui sul bilancio”. Bella Idea. Come dire: altri pagheranno, intanto stiamo sereni.

Intanto, sempre i tema di viabilità, le gettoniere per la sosta a pagamento risultano fuori uso. Al parcheggio in piazza Bianchi, fra la parrocchiale ed il Politeama, è affisso l’avviso che avverte come la sosta è gratuita in quanto l’apparecchio è guasto.

Prosegue anche nel mese di febbraio il percorso informativo dedicato ai diritti umani ed ai diritti di cittadinanza delle persone con disabilità partito il 29 gennaio scorso al Piccolo Teatro “Memo Bortolozzi” di Manerbio su iniziativa de “Il Circo della farfalla – Insieme per i progetti di vita delle persone con disabilità”.Giovedì 5 febbraio alle 20,30 è in programma l’incontro sul tema “Disabilità e lavoro”. Interverranno: Maria Carlotta Bragadina, Presidente dell’Assemblea dei Sindaci Ambito 9; Lidia Copetta, responsabile dell’Agenzia Spazio Lavoro

del Consorzio Tenda; Marzia Andreetto e Claudia Mangerini del Servizio Integrazione Lavorativa del Consorzio Tenda.Giovedì 12 febbraio, sempre con inizio alle 20,30, viene invece proposta la serata “ Ti racconto la mia vita - Voci di persone con disabilità e di familiari”. A coordinarla sarà Giancarlo Onger del CNIS di Brescia. Voce narrante di Francesca Garioni; suoni e percussioni di Aligi Colombi.La partecipazione è libera.Per informazioni: ASSOCIAZIONE INSIEME – via Palestro 49, Manerbio (030 9383191 www.assinsieme.org)

Diritti delle persone con disabilità, con “Il circo Farfalla”

per conoscerli

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Pag . 6 Manerbio e Pavone Mella Febbraio 2015

Anche quest’anno il Comune di Pavone del Mella ha riconosciuto gli alunni più meritevoli dei tre ordini di scuola e i laureati nell’anno 2014, ben 41!La cerimonia si è svolta presso il Centro Polivalente Giovanni Paolo II mercoledì 21, alla presenza del Sindaco Mariateresa Vivaldini, del Consigliere Delegato alla Pubblica Istruzione Valentina Meneghel e di altri membri dell’amministrazione, ai premiati è stato consegnato un assegno di studio, una attestato di merito e un omaggio letterario. Il Sindaco durante il suo discorso ha rimarcato l’importanza di questi riconoscimenti che nonostante i tagli al bilancio sono stati mantenuti per premiare la costanza, la diligenza scolastica, la responsabilità di questi ragazzi, perché studiare è un investimento che permetterà loro di costruire un futuro migliore, perché la vita di un uomo non è mai frutto del caso o di un destino, ma il risultato di una fatica e di un preciso percorso. Belle parole anche da parte del Consigliere Meneghel che ha rimarcato l’importante ruolo che svolge la scuola nella società: una funzione fondamentale di promozione umana che favorisce l’autonomia del pensiero e della decisione, apre alla responsabilità personale, forma il carattere, rende sensibili ai problemi sociali, introduce alla cultura

della democrazia ed educa al futuro, per questo vi diciamo: Amate la scuola, ragazzi. E’ vita essa stessa. E’ il luogo deputato per crescere, per imparare a pensare, a stare con gli altri e migliorare se stessi. Ecco l’elenco dei premiati.

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADOHanno conseguito una votazione di 9/10:Baronchelli Stefano, Brontesi Emma, Comincini Lara, Frassine Matteo, Migliorati Daniel, Singh Harshmeet.Hanno conseguito una votazione di 10/10:Fongaro Jacopo Maria, Frutta Sofia, Gazzoldi Aurora, Gazzoldi Riccardo, Kaur Palvinder, Legrazie Benedetta, Scaglia Lorenzo, Spolvera Laura, Spoti Silvia.Hanno conseguito una votazione di 10/10 con LODE: Malleier Chiara e Rissini Chiara.

SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO

Pancera Cristina 7,77Migliorati Ilaria 7,83Baiguera Caterina 7,85Zenucchini Giacomo 7,90

Saleri Elisa 7,92Bertoni Lorenzo 8,00Manenti Alice 8,08Girardini Anna 8,09Migliorati Gabriel 8,09Capuzzi Sara 8,10Chen Luisa 8,23Somenza Elena 8,25Fassoli Sergio 8,25Bresciani Maria Giovanna8,31Migliorati Erica 8,45Baronchelli Benedetta 8,67Palmieri Gianluca 8,75

Bulgari Andrea 9,00Aimo Dalila 9,16Pilenghi Lisa 9,16

LAUREEBresciani Lara in Fisioterapia.Bulgari Andrea in Ingegneria per l’ambiente e il Territorio.Guerreschi Giada in Scienze della Comunicazione.Tanghetti Clara in Tecnologie per la Conservazione e il Restauro.

Studenti modello a PAVONE MELLA

Arrampicare in palestra

Riaperta la parete di arrampicata nella palestra di piazza Aldo Moro. Dopo la riqualificazione a cura dell’UISP, grazie al CAI ed al gruppo autonomo di arrampicatori “I PelabRock” è stata riattivata la parete di arrampicata della struttura, l’unica della Bassa Bresciana.La riapertura della Palestra è stato un risultato importante che si è realizzato grazie ad una serie di disponibilità.La struttura in legno, che occupa

complessivamente 110 mq circa a ridosso delle pareti della palestra, è stata realizzata per consentire l’arrampicata, il bouldering e la piolet traction.È possibile arrampicare il martedì ed il venerdì dalle 21.00 alle 23.00. Sul sito della sottosezione CAI di Manerbio all’indirizzo https://caimanerbio.wordpress.com/murodarrampicata/contatti/ è possibile iscriversi alla mailing list del gruppo di arrampicata.

Il capitano Gianfranco Corsetti, comandante la compagnia carabinieri dei carabinieri di Verolanuova, ospite del Rotary club Manerbio ha illustrato l’ordinamento dell’Arma, organizzata con la disponibilità degli oltre 100mila uomini collocati in via autonoma nell’ambito del Ministero della Difesa, con rango di Forza Armata. Il compito istituzionale è quindi di forza militare di polizia a competenza generale ed in servizio permanente di pubblica sicurezza. Per far fronte alle esigenze istituzionali, l’Arma ha una struttura organizzativa diretta dal Comando Generale (ove sono collocati anche il Centro Nazionale Amministrativo e il Centro Nazionale di selezione e reclutamento Carabinieri), al cui vertice è posizionato il Comandante Generale che è anche membro del comitato nazionale dell’ordine e della sicurezza pubblica nonché del consiglio generale per la lotta alla criminalità organizzata.Vi sono inoltre Organizzazioni Addestrative (scuola Ufficiali, Sottufficiali, Allievi Carabinieri, Scuola di perfezionamento al tiro, e di lingue estere), Territoriali (Aree territoriali, Legioni, Compagnie, Stazioni, Nucleo Radiomobile) Mobili e Speciali (NOE, RaCIS, Ordine Pubblico, NAS, ROS, ecc.) nonché Reparti per esigenze specifiche. Il capitano Corsetti

si è soffermato nella descrizione delle particolarità dei reparti che, seppur inquadrati all’interno dell’Arma dei Carabinieri, non hanno molta visibilità a livello territoriale, ma sono estremamente attivi e presenti nella tutela della nostra vita quotidiana.Basti pensare ad esempio ai reparti anti falsificazione delle banconote, antidroga e anti terrorismo, ai nuclei di tutela del patrimonio artistico e territoriale, di tutela del lavoro e della salute. Personale dell’Arma è impiegato in Organismi Interforze della Difesa e delle Forze di Polizia (sia nazionali che internazionali). In questo ambito è stato chiarito il ruolo fondamentale svolto dal Prefetto, che è il massimo rappresentante del Governo sul territorio Provinciale, è Autorità Provinciale di pubblica sicurezza, è responsabile del coordinamento delle forze di Polizia (quindi Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza), e presiede il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.

Carabinieri, forza di polizia militare

Giovani ed internetGiovedì 12 febbraio alle ore 20,30, nell’aula magna dell’istituto Pascal in via Solferino a Manerbio, incontro di formazione per genitori sul tema: “Responsabilità genitoriale nell’era di facebook”. Previsto l’intervento della dott.sa Emma Avezzù

procuratore presso il tribunale dei minori di Brescia che illustrerà “quali rischi corrono i genitori quando i figli utilizzano i social network”. Modera il prof. Rocco Resta,

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Pag . 7San GervasioFebbraio 2015

Il Sindaco dice sì al mega ampliamento dell’allevamento di suini sul territorio del Comune di San Gervasio esprimendo parere incondizionatamente favorevole al progetto. Di parere opposto si dichiarano, invece, l’Ufficio Tecnico Comunale sollevando l’incompatibilità con il P.G.T., l’A.S.L. sottolineando il non rispetto del Regolamento di Igiene e l’A.R.P.A. evidenziando forti problematiche di carattere ambientale.Manca il parere finale della Provincia Settore Territorio per capire come si concluderà la vicenda che appare alquanto intricata ed ambigua, tant’è che molti cittadini di San Gervasio si sono chiesti quali siano state le vere motivazioni per le quali, il Sindaco Morandi, contro il buon senso, la logica e la legge abbia potuto esprimersi in favore del progetto.Eppure Morandi si era presentato alle ultime elezioni Comunali, vinte per 14 voti, spiattellando un curriculum di tutto rispetto: ex Presidente del movimento ambientalista Respiro Libero, due lauree, in economia e giurisprudenza, Credit Manager di un grande gruppo industriale.La vicenda ha inizio nel mese di luglio 2014, quando l’allevamento di suini Valtulini presenta un imponente progetto di ampliamento della propria attività, chiedendo la costruzione di 2 nuove porcilaie di mq. 3710, un nuovo impianto di trattamento reflui e un nuovo vascone di stoccaggio liquami di ben 1984 mq pari a mc 7936, occupando complessivamente nuova area per 19.200 mq.Con la richiesta di ampliamento,

l’allevamento andrebbe a ben 9.564 posti suino; premesso che, in un anno, si producono almeno 4 cicli di suinetti e 2 di suini da ingrasso, significa che l’allevamento, potenzialmente, porterebbe

Si colora di giallo “l’affaire” dell’allevamento di suinila propria produzione annua ben oltre i 12.000 capi, ovvero più del quintuplo degli abitanti di San Gervasio.La richiesta di costruire le nuove porcilaie, con l’enorme vascone per ospitare le deiezioni animali era stato volutamente sottaciuto dall’Amministrazione Comunale, anche dopo le forti lamentele di cittadini per i forti odori estivi, dimostrando poca trasparenza e poca considerazione per i propri amministrati.I Consiglieri di Minoranza hanno fatto proprie le preoccupazioni dei sangervasini, scrivendo alle Istituzioni interessate dalle Procedure Ambientali e a tutti i Consiglieri Comunali di maggioranza, per illustrare le ricadute negative derivanti dall’ampliamento, soprattutto in ordine all’ambiente, alla tutela del territorio e alla qualità della vita della Comunità e, sottolineare, altresì, le lapalissiane contraddizioni e conflitti emersi tra il parere favorevole di Morandi con le Normative ed i Regolamenti vigenti .In attesa della conclusione dell’“Affaire” legato all’ampliamento, in Paese rimane aperta la discussione sulle motivazioni che hanno portato il Sindaco Morandi, ex Presidente di Respiro Libero ad esprimere un parere positivo senza aver,

Ampliamento da 19.200 mq

410 mtdistanza frazione casacce

260 mtdalla pista ciclabile

660 mtdal portale bosco lusignolo

19200 mqarea di ampliamento

3710 mqnuove porcilaie

1920 mqnuovo vascone liquami

7936 mcvolume nuovo vascone liquami

9564posti stalla dichiarati

12000suini circa potenzialità allevabili anno

770traffico di soli mezzi pesanti dichiarati

0nuove assunzioni dichiarate

0introiti per il Comune

deliberatamente, tenuto conto delle valutazioni tecnico- ambientali e giuridiche, già espresse da A.S.L., A.R.P.A. e Ufficio Tecnico Comunale, ma, soprattutto, senza aver considerato le ricadute negative sulla popolazione.L’altra domanda che la popolazione si pone è dove si sia disperso il Comitato Respiro Libero, con il suo Presidente Prestini.

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Pag . 8 Manerbio Febbraio 2015

La colonia elioterapica di Manerbio

I medici igenisti introdussero questa nuova forma terapeutica sin dalla seconda metà dell’ottocento.Malachia De Cristoforis nel 1881 fondò la Società per la cura climatica a Milano, sulla scorta di analoghe iniziative sperimentate in Germania e in Svizzera.La Colonia Elioterapica era la sorella minore delle Colonie Estive di vacanza, sia marine che montane.Quest’ultime si distribuivano su turni mensili, mentre le elioterapiche avevano turni di 40 giorni.Nel momento di massima espansione delle Colonie Elioterapiche, alla fine degli anni ‘30, se ne contarono in Italia circa 2.000, sparse in prevalenza nord.Infatti si può comporre il seguente quadro statistico.Nel 1932 sono attive in Italia 261 Colonie marine, 237 montane, 635 elioterapiche, 179 fluviali e termali per un totale di 1.312.Nel 1933 sono attive in Italia 500 Colonie marine, 323 montane, 944 elioterapiche, 255 fluviali e termali per un totale di 2.022.Nel 1934 sono attive in Italia 474 Colonie marine, 313 montane, 1.410 elioterapiche, 295 fluviali e termali per un totale di 2.492.Nel 1935 sono attive in Italia 424 Colonie marine, 325 montane, 2.058 elioterapiche, 321 fluviali e termali per un totale di 3.128.Nel 1936 sono attive in Italia 470 Colonie marine, 430 montane, 2.555 elioterapiche, 366 fluviali e termali per un totale di 3.821.Le Colonie Elioterapiche potevano essere anche fluviali.

Pontevico fu sede di una esemplare Colonia Fluviale.Vediamo il caso Manerbiese.Il primo anno in cui viene organizzata la Colonia Elioterapica è il 1926 durante la podesteria di Ferdinando Tognelli.Fino al 1940 la Colonia veniva organizzata presso lo Stadium.Il sostegno economico a questa iniziativa che verrà ripetuta fino al 1942 è dato da alcune contribuzioni.Il Comune innanzitutto, che eroga annualmente un contributo in denaro pari a lire 5.500 almeno per i primi anni, dal Lanificio che si accolla l’onere totale del vitto e da contributi da parte di privati ed Enti.Ad esempio nel 1927 la Congregazione di carità contribuisce al funzionamento della Colonia.Nei due anni successivi la Cassa di risparmio delle provincie lombarde versa un contributo annuo di lire 900.Il 19 luglio 1931 viene organizzata una serata benefica a favore della Colonia elioterapica.Un tendone viene eretto al centro dello Stadium ed adibito ad Osteria bresciana che non mesce vino. I balli in costume sono il piatto forte della serata.Nel 1933 si registrano 104 oblatori che hanno contribuito al funzionamento della colonia con offerte per complessive lire 1.264,05.Nell’agosto 1937 Gaetano Marzotto eroga un contributo di lire 500 alla colonia

elioterapica.Nel 1938 i costi sono coperti da offerte da parte dei privati.Tra queste si segnalano:Consorzio dazio e consumo lire 1.000;Emilio Antonioli lire 500;Luigi e fratelli Zambelli lire 500;Cassa Rurale e Artigiana lire 250;Isaia e fratelli Casalotti lire 150.Nel luglio 1941 Gaetano Marzotto eroga un contributo pari a lire 25.000 a favore del Fascio e della GIL per la Colonia elioterapica.La direzione ed il patrocinio erano affidati a Dina Antonioli Ghirardi che si avvaleva delle sue collaboratrici.Queste ultime erano di due tipi: le donne iscritte al Fascio femminile, in particolare

Giuditta Capra Colturi, e le insegnati delle Scuole elementari. I ragazzi ospiti della colonia venivano divisi in turni e l’attività si svolgeva nei mesi estivi.I medici del paese, in particolare modo il dottor Volpi coadiuvato dal dottor Bignetti, prestavano gratuitamente la propria opera.Il corpo insegnante, composto principalmente dalle maestre, assistevano i ragazzi ai quali, oltre alla loro educazione fisica, veniva somministrato un vitto sano e abbondante.Il vitto era fornito gratuitamente dal lanificio e consisteva nella minestra cucinata nel convitto.La minestra, abbondante fin che si vuole, era sempre la minestra.In occasioni particolari la minestra era accompagnata da pane e carne lessata.La giornata tipo era così riassumibile: la preghiera mattutina, il saluto al tricolore, ricreazione, ginnastica ed istruzione morale.I frequentanti oscillavano da duecento a trecento unità.Nei primi anni quaranta si toccò il numero

record di 600 ragazzi.Un’ampio telone sorgeva al centro del campo.In alcuni frangenti si organizzavano serate di beneficenza.Veniva pure utilizzato il fabbricato che fungeva pure da spogliatoio per gli avvenimenti sportivi.La colonia elioterapica era intitolata al tenente manerbiese Gino Brunelli, volontario caduto sul Carso.La famiglia Brunelli, soprattutto in occasione di anniversari, versava contributi per il funzionamento della colonia.Non abbiamo notizie certe sul funzionamento della Colonia nei primi anni.La prima annotazione è del 22 luglio 1929

allorquando Augusto Turati, segretario nazionale del PNF, viene a Manerbio ad inaugurare la Casa dell’operaio.Terminata la cerimonia passa a visitare la Colonia.Sul piano numerico bisognerà attendere il 1931 per avere notizie certe.La Colonia Elioterapica riprende la propria attività il 1 luglio accogliendo 300 Balilla e Piccole italiane per turno.La direzione della colonia è affidata a Dina Ghirardi, affiancata dalla vice Giuditta Capra Colturi, dai dottori Giuseppe Volpi e Francesco Bignetti, dalle insegnanti Flora Tenchini, Angela Rodella, Riccò, Lucia Cominelli e R. Barbieri.Nel 1933 la Colonia elioterapica accoglie 400 bambini divisi su due turni di 25 giorni.Durante il periodo viene visitata dal Prefetto Salerno accompagnato dalla segretaria del fascio femminile, dal dottor Volpi e da Giuditta Colturi.Il 9 luglio 1934, per il nono anno consecutivo, si apre la Colonia elioterapica che resterà aperta fino al 23 agosto e si articola su due turni.

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Pag . 9ManerbioFebbraio 2015

Il numero di bambini per turno è di 230 per cui complessivamente sono 460 i partecipanti.La direzione della Colonia è affidata al Fascio femminile, mentre l’assistenza sanitaria è assunta dal dott. Giuseppe Volpi.Il 23 agosto 1934 chiude l’attività la Colonia Elioterapica con una cerimonia nella quale il segretario del Fascio celebra i fasti del regime e rivolge un ringraziamento alla direttrice Giuditta Capra Colturi, alle insegnanti volontarie, ed al medico dott. Volpi.Nel luglio 1935, alla presenza del Podestà, della Fiduciaria provinciale dei Fasci femminili e del Segretario del Fascio, inizia l’attività della Colonia Elioterapica il cui funzionamento data da dieci anni.Il primo turno ha avuto inizio con 200 bambini affidati alle cure dei dottori Giuseppe Volpi e Francesco Bignetti.Complessivamente sono stati oltre 300 i bambini che hanno frequentato la colonia diretta dalla maestra Luigina Miglioli Zanotti.Come per il passato il Lanificio ha fornito gratuitamente le 8.000 razioni di minestra consumate dai bambini.L’anno successivo e più precisamente il 12 luglio 1936, presso il campo sportivo si apre la Colonia elioterapica che sarà frequentata da 300 bambini dai 6 ai 12 anni.Alla cerimonia di apertura presenziano il Segretario del Fascio, il direttore sanitario e gli insegnanti. Durante il suo svolgimento il Segretario federale Gianni Comini

ispeziona la Colonia.Il 21 agosto 1936 termina il funzionamento della Colonia Elioterapica che ha registrato la presenza di 270 ragazzi.L’assistenza medica è stata garantita dalla dott.sa Teresina Tranchina e dal dottor Giuseppe Volpi.Le insegnanti volontarie sono state Angela Mascherpa, Micheletti, Maria Tambalotti, Flora Tenchini e Lucia Cominelli.Nel maggio del 1937 il fascio femminile manerbiese coordinato da Dina Antonioli Ghirardi organizzava corsi di preparazione per vigilatrici di colonie, sia di vacanza che elioterapica.Il 15 luglio 1937, alla presenza della Fiduciaria dei Fasci femminili, del Podestà, del Segretario del Fascio, di altre autorità s’inaugura l’apertura della Colonia Elioterapica.Gli assistiti sono 150.Nell’agosto 1937, durante il periodo di funzionamento, come da tradizione, il dottor Caporali e l’Ispettore federale Panini ispezionano la Colonia.Il 20 agosto termina la Colonia elioterapica intitolata a Gino Brunelli, caduto nella Grande guerra.Alla presenza della fiduciaria provinciale dei Fasci femminili, Dina Ghirardi, e di tutte le autorità civili e politiche si effettua un saggio ginnico, accompagnato da canti patriottici.Durante l’ammaina bandiera la direttrice, maestra Camilla Manfredi, fà l’appello di Giuseppe Caldera, manerbiese caduto per

l’Impero.La Colonia è stata gestita dalle insegnanti Lucia Cominelli, Maria Tambalotti, Angela Mascherpa, Antonia Donadoni e dal collega Giuseppe Pedrioni.La direzione sanitaria è stata affidata ai dottori Giuseppe Volpi e Mario Tranchina.L’anno successivo e più precisamente il 4 luglio, si apre la Colonia Elioterapica intitolata a Gino Brunelli.Centocinquanta sono i bambini ammessi.Il 2 agosto, come da abitudine, il Segretario federale visita la Colonia.Con la costruzione del nuovo stadio in riva al fiume Mella, la colonia abbandonò la primitiva sede per trasferirsi nel nuovo campo.Il 15 luglio 1940 viene inaugurata la Colonia Elioterapica per i bambini più bisognosi nella nuova sede.Oltre 150 i partecipanti che sono stati scelti dall’Ufficiale sanitario, dal comandante della GIL, dalla Segretaria del Fascio

femminile e dalla Comandante della GIL femminile. All’inaugurazione è presente il direttore del Lanificio Schiavio.Durante il periodo di apertura della Colonia si succederanno ripetutamente le visite di Schiavio, del Segretario politico e del vice comandante della GIL.Il giorno seguente, il Segretario federale, accompagnato dal Podestà, dal Segretario del fascio e dagli esponenti sindacali, visita il Lanificio.Dopo la visita passa in rassegna le opere assistenziali ed il complesso sportivo, la Colonia elioterapica, la sede del fascio, il municipio, l’ospedale e il Dopolavoro.Il 14 luglio 1941 apre i battenti la Colonia Elioterapica Gino Brunelli.Durante la sua attività il vice comandante federale della GIL Pea e il membro del Direttorio federale Emilio Antonioli visitano la Colonia alla presenza dei gerarchi dei Fasci maschile e femminile e della GIL.Era pure presente lo squadrista Schiavio, Direttore del Lanificio. Il 23 agosto 1941 termina la Colonia Elioterapica.Vi hanno partecipato quattrocento ragazzi, figli di richiamati, di famiglie numerose e

di operai, divisi in due turni.La cerimonia di chiusura si svolge con un omaggio al monumento dei caduti, con una messa nella parrocchiale e con un saggio ginnico nel cortile della Casa del fascio.La Piccola italiana Mantovani legge una lettera di ringraziamento al duce per il suo operato alla presenza del vice podestà, della segretaria del Fascio femminile e dei gerarchi.Il 1 luglio 1942 apre i battenti la Colonia Elioterapica Gino Brunelli alla quale sono ammessi cinquecento ragazzi, figli di famiglie numerose e di combattenti.Nell’agosto 1942 il Federale Feliciani ispeziona la Colonia elioterapica.I bambini, per l’occasione, eseguono un saggio ginnico.Al termine, visita le Opere assistenziali e dopolavoristiche del Lanificio.La Colonia termina il 29 agosto .La cerimonia di chiusura si articola alla mattina con la celebrazione della messa e

con la deposizione di fiori al monumento ai caduti.Al pomeriggio dopo un discorso del Segretario del Fascio, numeri di arte varia da parte dei Balilla e delle Piccole italiane con un saggio ginnico.Circa l’impegno finanziario sostenuto per il mantenimento della colonia, segnaliamo che in una lettera di Fortunato Perbellini, vice segretario del fascio di Manerbio, datata 18 luglio 1941 ed indirizzata a Gaetano Marzotto, si accusa ricevuta della somma di lire 25.000 a favore della colonia elioterapica.Vista la stretta dipendenza tra la Colonia ed il Lanificio, è pleonastico sottolineare che il direttore del Lanificio visitava periodicamente la colonia.Ormai la Guerra incombe e le attività all’aperto non sono consigliabili.L’ultima notizia che abbiamo riscontrato è del luglio 1943.E’ probabilmente l’ultima volta che si effettua sotto il regime fascista.La Colonia elioterapica accoglie 600 bambini distribuiti su due turni.Il costo è sostenuto dal Lanificio.

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Il nostro dialetto e TerritorioPag . 10 Febbraio 2015

Il dramma della Shoah raccontato attraverso le struggenti parole scritte nel suo diario da una ragazza ebrea di Amsterdam, costretta nel 1942 ad entrare nella clandestinità insieme alla famiglia per sfuggire alle persecuzioni ed ai campi di sterminio nazisti. La giovane riempie pagine e pagine raccontando la sua vita nel “nascondiglio” e le vicende di tutti i giorni. Il racconto si interrompe nell’agosto del 1944 quando i clandestini sono scoperti, arrestati e condotti in un campo di concentramento. Quì i destini del nucleo familiare si divideranno; nel marzo del 1945 la giovane morirà di tifo nel campo di sterminio tedesco di Bergen- Belsen. Di tutta la famiglia a sopravvivere sarà solo il padre che rientrato in Olanda dopo la guerra riceverà da un gruppo di amici gli appunti della figlia che pubblicherà ad Amsterdam nel 1947. Vede così la luce il conosciutissimo “Diario” di Anna Frank che l’UNESCO dal 2009 inserito nell’Elenco delle Memorie del mondo.Con “Pagina dopo pagina”, spettacolo-lettura ispirato proprio al celebre”Diario”, la compagnia teatrale “Cara…Mella”, il 24 gennaio scorso su invito dell’Assessorato alla Cultura ed alla Pubblica Istruzione del Comune di Offlaga, ha portato in scena il ricordo di una delle più terribili ed oscure pagine della storia moderna. Lo spettacolo, ospitato nella Galleria del Palazzo comunale, ha avuto la regia di Piero Forlani. In scena, oltre allo stesso Piero Forlani, gli attori Elisabetta Innocenti, Silvia Cornacchiari e Giorgio Forlani con l’accompagnamento musicale di Stefano Frizza, al clarinetto e di Marino Fracassi, alla chitarra.L’appuntamento dedicato alla Giornata della Memoria è stato preceduto, il

17 gennaio dalla serata “E il Piave mormorò… ricordi e testimonianze della Grande guerra”, spettacolo proposto in collaborazione con il Sistema Bibliotecario della Bassa Centrale. Protagonisti indiscussi della serata: lettere dal fronte, poesie e testi di brani musicali ai quali ha dato voce la bravissima Elena Bettinetti accompagnata dalle musiche di Bob Dylan, Pink Floyd e Beatles interpretate magistralmente da Angel Luis Galzerano musicista, cantante, scrittore e poeta di origini uruguaiane ormai bresciano d’adozione. Lo spettacolo ha concluso il ciclo di iniziative, voluto dall’Amministrazione per celebrare il centenario della Prima Guerra Mondiale, apertosi nell’ottobre dello scorso anno e che ha proposto, oltre ad un altro spettacolo ospitato a Cignano, l’allestimento della mostra di documenti e cimeli della Grande Guerra curata dallo storico locale Alessandro Tomasini oltre alla conferenza dal titolo “1914:L’Italia non entra in guerra!” tenutasi a Faverzano l’11 dicembre scorso Relatori: l’architetto e storico Michelangelo Tiefenthaler e lo storico locale Alessandro Tomasini.

Stefania Brunelli

OFFLAGA: Grande Guerra e Shoah, tanti appuntamenti

per non dimenticare

Aldo Cibaldi, poeta dialettale

Fébrér

Che malmustuza chèsta séra l’aria!Ön sul strimìt chè tè sé mia sé ‘l ghè,èl sé delégua sö la pèl dèi mürcome ‘n cügià dè söcher nèl cafè.

Le case le sé varda ‘mbamboladecó le finestre chè sbadacia ‘n strada,le sé strèns töte ‘nsèma e le s’enturcianel sò culur dè patina malada.

La zènt la passa e scantùna viacome sè la ghès póra dè ‘ntompàs:somèa dè viver èn ön mond dè cartapostàt èn öna còla de bombàs.

Entat sé spèta e le zornade pégrele tè ‘mbrómba dè gnegna e dè scontènt;se spèta apéna chè la ciòche ai védrela primaéra cól mantèl d’arzent.

Febbraio

Come è imbronciata questa sera l’aria!Un sole timido che non sai se ci sia,si scioglie sulla pelle dei muricome un cucchiaio di zucchero nel caffè.

Le case si guardano imbambolatecon le finestre che sbadigliano verso la strada,si stringono tutte insieme e si avvolgononel loro colore di patina malata

La gente passa e svicola viacome se avesse paura di urtarsi:sembra di vivere in un mondo di cartaposizionato su un’aiuola di bambagia.

Intanto si aspetta e le giornate pigreti impregnano di malessere e di malcontento;si aspetta soltanto che batta ai vetrila primavera col mantello d’argento.

Borse di studio distribuite a studenti di Bassano Bresciano che frequentano con profitto scuole del territorio. Su segnalazione dell’Istituto Comprensivo Statale Verolanuova,sono stati premiati gli studenti del quinto anno: Luigi Cremaschini, Lorela Lagji e Giulia Pelucchi che hanno riportato dieci decimi in tutte le materie. Su segnalazione dell’istituto comprensivo di Verolanuova della scuola secondaria di primo grado il riconoscimento è andata a: Mattia Andrini e Riccardo Carlotti ( dieci decimi e lode), Giovanni Pini (dieci decimi in pagella) Stefano Farina, Stefano Migliorati, Giorgia Papetti, Mattia Stanga e Athea Ruffini (tutti con nove decimi). Altri premiati delle classi della scuola media: Alessia Bodini, Mauro

Seniga, Lorenzo Zanoli, Federica Barcellari, Giulia Cremaschini, Gloria Provaglio, Luca Davelli, Miriam Provaglio, Elisa Dagani, Ivan Preti, Elena Cremaschini, Chiara Barbi,Simone Capra e Rabab Ejjaki. La consegna dei riconoscimenti durante un incontro con gli amministratori municipali. Il sindaco Giampaolo Seniga ha concluso con l’affermazione:” Abbiamo voluto nuovamente porre attenzione sui giovani studenti e sulla scuola in generale, stante le scarse risorse economiche del momento gravate dai sempre continui tagli al bilancio dell’Ente imposti dal Governo , ritenendo strategico per il futuro della società pubblica investire nella scuola e nella formazione dei cittadini di domani”.

BASSANO:gli studenti meritevoli

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Pag . 11OrzinuoviFebbraio 2015

Il Fenil di Sant’Antonio di ORZINUOVI

L’integrazione e la ScuolaSi parla molto spesso di integrazione con riferimento alla massiccia immigrazione che negli ultimi decenni ha interessato la gran parte dei Paesi europei. Certo sino a poco tempo fa gli Stati destinatari di cospicui flussi migratori erano pochi, limitandosi alla Germania Ovest, alla Francia, all’Inghilterra, alla Svizzera, al Belgio, con immigrati che erano comunque quasi del tutto europei loro stessi, provenendo nella quasi totalità dall’Europa meridionale (Italia, Spagna, Portogallo) con una limitata immigrazione in Francia di nordafricani delle ex colonie.A partire dal 1990 la situazione si è del tutto modificata con l’inizio della immigrazione dall’Europa orientale, a cui si è ben presto sommata quella dall’Asia (alcuni Paesi arabi, India, Filippine, Cina), dalla America latina e dall’Africa in generale. L’Italia che ancora sino alla fine del 1900 aveva inviato nella sola Europa

2.000.000 di propri connazionali (ed altri 20.000.000 nel mondo), si trova ora ad ospitare nei propri confini oltre 4.000.000 di nuovi immigrati. L’integrazione era certo anche prima un problema, ma non creava particolari difficoltà in quanto si completava nel solo volgere di una generazione, soprattutto perché gli immigrati provenivano anch’essi da quella che si poteva considerare una comune base culturale e sociale, che non portava dunque al sorgere di complicazioni insormontabili.Ora, invece, i nuovi immigrati, se si escludono quelli provenienti dall’Europa orientale, sono tutti originari da Paesi che presentano culture a volte del tutto in antitesi alla comune cultura che si riscontra nella nostra Europa. Ma non è comunque reale che l’integrazione sia per questo impossibile, tanto è vero che, a dispetto di quanto si pensa, è già in buona parte avvenuta nelle nuove generazioni. E

Incamminandoci sulla strada che da Orzinuovi conduce verso Soncino, appena prima del Santuario della Madonna di Caravaggio, proprio di fronte all’Istituto Cossali ed al termine della storica Via Vecchia, troviamo il Fenil di Sant’Antonio, attualmente in possesso alla famiglia Colombi.Anche se l’aspetto attuale non parrebbe indicarne una origine antica, sappiamo per certo che esisteva già nel 1500, in quanto ne abbiamo rinvenuto il nome all’interno del libro dei battesimi della parrocchia di Orzinuovi, quando nell’anno 1546 viene annotato l’atto di battesimo di un fanciullo di nome Antonio Branger, nato per l’appunto nel Fenil di Sant’Antonio.È anche vero che nei secoli successivi, e più precisamente dal 1700, si registra la contemporanea presenza di un Fenil di Sant’Antonio di Sopra, corrispondente al cascinale originario, e di un Fenil di

Sant’Antonio di Sotto, evidente ampliamento del precedente.La prima descrizione di questa cascina, anche se sintetica, è conservata nell’Estimo catastale dell’inizio del 1600, quando si dice che “il fenile di due tratti con ara et Horto in contrada di Santo Antonio” era allora in possesso di un certo Battista Alghise figlio di un Domenico.Nel secolo successivo, verso la fine del 1700, si trovano dunque indicati negli Estimi catastali sia il Fenil di Sant’Antonio di Sopra che quello di Sotto, con il primo la cui proprietà era dei fratelli Attilio e Francesco Turotti, mentre per quello di Sotto era della famiglia Zorzi con i fratelli Giovanni Domenico e Giovanni Maria figli di Giuseppe ed i fratelli Giovanni e Giovanni Battista figli di Giovanni.A metà del 1800, poi, la proprietà del Fenil di Sant’Antonio si spezzetta in numerose parcelle, tanto che era suddivisa fra Paolo

Pavoni e la famiglia Zorzi che però, quest’ultima, ne vedeva spartito il possesso in quattro porzioni, con la prima spettante a Pietro, e le altre, a seguire, a un Bartolomeo, ai fratelli Giovanni, Bartolomeo e Francesca ancora minorenni e sotto la tutela della nonna Lucia Bonometti, e, infine, ai fratelli Giovanni Battista, Giuseppe e Maria minorenni e sotto la tutela della mamma

Domenica Pedrinelli.Le ultime notizie storiche nei riguardi dei due cascinali risalgono al censimento del 1931, quando si registrano 12 abitanti nel Fenil di Sopra, con le famiglie Gozzi e Lupezza, e 11 nel Fenil di Sotto, con le famiglie Zorzi e Bigoni.

Dario Ghirardi

la Scuola è stata l’artefice di tutto questo. Proprio nella Scuola infatti, ed anche nel nostro Orzinuovi, l’integrazione è divenuta un fatto reale e palpabile. Nella Scuola ragazzi provenienti da Paesi di culture diversissime si sono ben presto inseriti, facilitati in questo dalla capacità dei coetanei italiani di vedere in essi solo dei compagni e non… dei diversi. Nella Scuola sono rarissimi i casi di mancata accettazione degli alunni stranieri, che divengono allora stranieri solo per il nome. D’altronde il

popolo italiano non è altro che il frutto di secolari e continui apporti di nuove genti, che sul nostro territorio hanno poi trovato l’amalgama che ne ha fatto un unico popolo come ora lo conosciamo. Mentre dunque gli adulti discutono non senza contrasti, che a volte sono solo ideologici, saranno le nuove generazioni ad arrivare a quella integrazione, che pur avversata da alcuni, non potrà che essere l’obiettivo indispensabile del nostro futuro.

Dario Ghirardi

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Pag . 12 Pontevico Febbraio 2015

Continua il cammino di “Cancro, io ti boccio”

Anche quest’anno, facendo proseguire una tradizione che dura ormai da diversi anni, gli studenti della classe Terza della Scuola Secondaria di Primo Grado di Pontevico sono stati coinvolti nel progetto presentato dall’AIRC “Cancro io ti boccio”. La significativa iniziativa ha riscosso una volta di più un notevole successo, abbinando una approfondita sensibilizzazione sull’argomento alla vendita delle arance della salute che si è tenuta venerdì 30, sabato 31 gennaio e domenica 1 febbraio sul sagrato delle Chiese di Pontevico (dall’Abbazia a quelle delle frazioni Bettegno, Chiesuola, Dossi e Torchiera) e nei paesi di Alfianello e S. Gervasio, che hanno aderito a loro volta alla manifestazione. Il riuscito progetto è stato sostenuto anche dalla Scuola Primaria Statale e da quella Paritaria di Pontevico, dalla Scuola Secondaria di S. Gervasio e dalla Fondazione Giroldi-Forcella, sempre di Pontevico. Un contributo è giunto anche dalla sezione pontevichese dell’Associazione

Bersaglieri, che ha partecipato alla vendita delle arance. Il tutto ha riservato ancora una volta un occhio di riguardo proprio ai più giovani, visto che si è cercato di informare i ragazzi sull’importanza di una corretta alimentazione, avvicinandoli al tempo stesso alla solidarietà e ad un impegno nel volontariato. Riflessioni e considerazioni che per insegnanti ed alunni hanno rappresentato il cuore di alcune lezioni davvero speciali.

A Pontevico il 2015 dal punto di vista culturale è partito offrendo diversi motivi di interesse. Il nuovo anno ha infatti continuato lo slancio che aveva caratterizzato gli ultimi mesi del 2014, quando l’inizio della stagione teatrale aveva ribadito nel più concreto dei modi la voglia di conoscere e di condividere dell’intera comunità. In questo senso, guardando brevemente ai momenti che si sono posti maggiormente in evidenza, troviamo

soprattutto due serate che si sono poste a buon diritto al centro dell’attenzione generale. Nel primo caso è stata la prosa a conquistare il plauso di un nutrito pubblico grazie a “La favola del figlio cambiato”, un’opera di Luigi Pirandello che è stata messa in scena lo scorso sabato 17 gennaio dalla compagnia “La Betulla”. Il lavoro del grande autore siciliano ha fatto vedere una volta di più le liriche e le tematiche di un vero e proprio artista che ha impressa

una forte impronta nella letteratura contemporanea non solo italiana. Il sabato seguente, invece, le luci della ribalta si sono nuovamente accese al Teatro Comunale, dove la “Nuova compagnia teatrale” ha interpretato “Il medico dei pazzi” di Eduardo Scarpetta. Un’opera tanto piacevole e coinvolgente che in breve tempo è diventata un vero e proprio classico, come ha potuto constatare il pubblico pontevichese. Serate che possono essere considerate il fiore all’occhiello delle iniziative culturali che hanno inaugurato

il nuovo anno e lo hanno fatto veramente nel migliore dei modi, coinvolgendo tante persone e dimostrando che realtà come la cultura, il teatro e le letteratura non sono beni a disposizione di un numero ristretto di fortunati fruitori, ma, al contrario, rappresentano una fertile risorsa che può essere sfruttata da tutti coloro che vi si avvicinano. Una ricchezza che non deve essere tenuta al “chiuso” di luoghi riservati sostanzialmente agli “addetti ai lavori”, ma che deve essere aperta a tutta la comunità.

Applausi per le opere di Pirandello e Scarpetta

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Febbraio 2015

E’ stata firmata una convenzione attraverso la quale l’Amministrazione Comunale di Pontevico sosterrà il cinema dell’Oratorio. Un accordo quinquennale che permetterà alla Parrocchia di ricevere un contributo fondamentale per portare avanti l’attività dell’unica sala cinematografica del paese. “Il cinema dell’Oratorio – spiega il sindaco Roberto Bozzoni – ha rivestito da sempre un ruolo particolare all’interno della nostra comunità. E’ l’unico del nostro territorio e rappresenta una risorsa per tutti i pontevichesi. Proprio per questo abbiamo deciso che un bene comune di questo genere non doveva andare disperso ed abbiamo così firmato una convenzione con la Parrocchia attraverso la quale per i prossimi cinque anni metteremo a disposizione un contributo che la sosterrà nella gestione di questa realtà e, in particolare, nell’acquisto del nuovo proiettore che, come dice la legge, rappresenta ormai un requisito indispensabile per portare avanti la propria attività”. In effetti i cinema devono passare dall’analogico al digitale e questo obbligo impone l’acquisto di un nuovo proiettore il cui costo supera i 50.000 euro. Una somma

assolutamente proibitiva per le casse della Parrocchia di Pontevico, soprattutto in un periodo di crisi diffusa come quello che stiamo attraversando. Davanti all’ipotesi che il paese potesse perdere quello che per consolidata tradizione è il “suo” cinema il Comune è intervenuto, affiancandosi così alla Parrocchia in questo impegnativo cammino destinato a salvaguardare questa struttura: “Per i pontevichesi – prosegue lo stesso Bozzoni – poter continuare ad avere un cinema vicino a casa e, soprattutto, a prezzi modici rappresenta un bel vantaggio, così come merita la giusta attenzione il fatto che il nuovo proiettore consentirà di avere a disposizione pellicole nuove, senza dover aspettare almeno un paio di mesi dall’uscita del film come capitava con il vecchio sistema. Una maggiore qualità a prezzi sempre contenuti rappresenta dunque il principale risultato di questo accordo che è riuscito a conservare a Pontevico il cinema dell’Oratorio nonostante i tempi difficili che stiamo attraversando, tempi durante i quali sono numerose le sale cinematografiche che hanno chiuso o sono sul punto di farlo”.

Il comune “sostiene” il cinema dell’oratorio

L’Amministrazione Comunale di Pontevico con l’inizio del 2015 ha deciso di aderire al CBU, Comuni Bresciani Uniti, una rete telematica che mette a disposizione dei cittadini degli enti aderenti diversi servizi, a cominciare dal “Suap associato”, lo sportello unico per le attività produttive. Un’innovazione senza dubbio di notevole importanza, soprattutto per la qualità dei servizi così proposti, che diventerà operativa con l’inizio del mese di marzo. Naturalmente gli abitanti e le aziende di Pontevico potranno continuare a rivolgersi agli uffici comunali per informazioni e adempimenti vari, ma avranno a loro disposizione il nuovo, efficace strumento informatico che consentirà loro di effettuare diverse pratiche e preparare le documentazione necessaria senza uscire dal proprio ufficio e perdere magari tempo ad attendere il proprio turno. Tutto quello che occorre d’ora in poi potrà essere fatto comodamente davanti al proprio computer con evidenti vantaggi sia in termini di efficacia e qualità del servizio stesso che di risparmio di tempo. A tal proposito può essere utile ricordare che il “Suap” si rivolge non solo alle attività produttive intese in senso stretto, ma anche all’edilizia, al territorio, all’ambiente e molti altri settori. In questo senso lo sportello telematico unificato consente di semplificare le relazioni tra le imprese, i professionisti, i cittadini e la Pubblica Amministrazione, proprio attraverso la presentazione

telematica delle varie istanze. Questo strumento che si sta dimostrando sempre più importante può essere utilizzato da tutte le imprese che producono beni o servizi, dai professionisti che operano sul territorio e da tutti i cittadini che, a qualsiasi titolo, devono presentare un’istanza al Comune. In questo senso lo sportello unificato rappresenta un unico interlocutore per molteplici esigenze (come, ad esempio, la localizzazione, l’ampliamento, la cessazione, la riattivazione, la riconversione e la ristrutturazione della propria attività produttiva e dei relativi impianti, la presentazione di istanze edilizie, territoriali, ambientali e molto altro ancora), con conseguenze positive per l’utente sia in termini di efficienza che garanzia di ricevere la risposta richiesta. E’ per questo che l’adesione di Pontevico alla rete telematica del CBU rappresenta un significativo passo in avanti e uno strumento efficace in più al servizio del cittadino e delle aziende del territorio come ha ribadito il sindaco Roberto Bozzoni: “Abbiamo voluto portare a buon fine questo accordo nella certezza di poter offrire un sostegno gradito alle attività produttive e a tutta la comunità di Pontevico. In questo caso, pur rimanendo a disposizione gli uffici comunali per qualsiasi chiarimento o approfondimento, tutti i cittadini potranno facilmente accedere ad un servizio che fa della qualità il suo biglietto da visita”.

Servizi telematici a disposizione dei cittadini

Prosegue la stagione teatrale ospitata dal Teatro Comunale di Pontevico. Il prossimo appuntamento in ordine di tempo è fissato per sabato 21 febbraio, quando il “Movie Trio” presenterà lo spettacolo “La grande musica per il cinema”. La rappresentazione inizierà alle 21 e porta avanti il nutrito programma preparato dall’associazione per il teatro “Le Muse” in stretta collaborazione con l’assessorato alla cultura dell’Amministrazione Comunale pontevichese. Un calendario che ha preso il via con l’inizio dell’autunno lo scorso mese di ottobre e che porterà avanti le sue proposte sino al prossimo mese di aprile per una stagione teatrale senza dubbio importante e in grado di toccare temi anche molto diversi tra di loro. Per quel che riguarda la rappresentazione del

21 febbraio il pubblico potrà scoprire un legame del tutto particolare tra musica e cinema, un rapporto visto da un’angolatura diversa dal solito. Una serata che, pur senza voler togliere agli spettatori il piacere della sorpresa, ha tutte le carte in regola per ripetere l’indubbio successo ottenuto finora dagli spettacoli teatrali che si sono succeduti da ottobre fino a gennaio. “L’invito – commenta Mario Ferrari, consigliere delegato alla cultura – è rivolto a tutta la comunità, affinché il maggior numero possibile di persone possa scoprire non solo il fascino del teatro, ma si renda conto direttamente di quante emozioni (anche profondamente diverse tra di loro, dal divertimento del genere brillante alle riflessioni regalate da certe riflessioni) sia in grado di offrire uno spettacolo teatrale”.

La stagione teatrale abbina musica e cinema

Nell’ambito del progetto “Salvabimbo Domani Grande” la scuola dell’infanzia don Luigi Marconi di Cigole, con il patrocinio del Comune, organizza una “Lezione interattiva di disostruzione pediatrica” nella serata di venerdì 20 febbraio in palazzo Cigola Martinoni. La partecipazione è gratuita, ma è necessaria l’iscrizione presso la Scuola dell’infanzia o gli uffici del Comune di Cigole. Durata della lezione circa 2 ore. L’iniziativa in collaborazione con “Outsphera for

life” Centro di Formazione Salvamento Academy, rete nazionale di formatori che ha come obiettivo principale quello di contribuire a diffondere la cultura del Primo Soccorso nella comunità. Salvamento Academy, con i propri istruttori qualificati, ha intrapreso iniziative volte a promuovere la diffusione della cultura della defibrillazione precoce sul territorio, attraverso corsi di formazione di primo soccorso per soccorritori occasionali.

CIGOLE: formazione di soccorritori con “Salva Bimbo”

Pag . 13Pontevico e Cigole

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CalendarioPag . 14

1 DOMENICAS. VERDIANAÈl sùl dè févreér ‘l fa ‘ndà la moér a l’ospédàl.Il sole di febbraio fa andare la moglie all’ospedale.

2 LUNEDÌPRESENTAZIONE DI GESU’ AL TEMPIO (CANDELORA)San Paol ciàr, scürä la Candélòrä, l’invérèn nó ‘l fa piö pórä.Bel tempo a San Paolo, nuvoloso alla Candelora, l’inverno non fa più paura.

3 MARTEDÌS. BIAGIO (BENEDIZIONE DELLA GOLA)A San Biàs la néf la ga piàs.A San Biagio piace la neve.

4 MERCOLEDÌS. GILBERTOChi gà ‘l sospèt gà ‘l difètt.Chi ha il sospetto è in difetto.

5 GIOVEDÌS. AGATANó ghè sabót sènsä sul gnè fomna sensa amùr.Non c’è sabato senza sole né donna senza amore.

6 VENERDÌS. DOROTEA‘N pó per ü fa mal a nissü.Un po’ per uno non fa male a nessuno.

7 SABATOS. TEODOROQuant sé nàss désgrassiàcc ‘l piöf söl cül a sta sentacc.Quando si nasce sfortunati piove sul sedere anche a star seduti.

8 DOMENICAS. GIROLAMO EMILIANIÈl fèr dè stirà l’è ‘l röfià dèl sartùr.Il ferro da stiro è il ruffiano del sarto.

9 LUNEDÌS. APOLLONIAQuànd èl pütì fa i vèrsatì cröda a la mamä i rissulì.Quando il bambino si lamenta alla mamma cadono i riccioli.

10 MARTEDÌS. SILVANOGó ‘na spóndä ‘n gambä.Ho una sponda in gamba (ho qualcuno su cui contare).

11 MERCOLEDÌB. V. MARIA DI LOURDESMè padèr e mé nónó i ma lassat per testamènt dè da mai négót a crèdèt.Mio padre e mio nonno mi hanno lasciato per testamento di non dare mai niente a credito.

12 GIOVEDÌS. DAMIANOSé i gróp nó ta sét bù a fa l’è ‘nütil ligà.Se i nodi non sai fare è inutile legare.

13 VENERDÌS. MAURAChi nó gà dè pènsà Dio ga ‘n da.A chi non ha pensieri Dio ne dà volentieri.

14 SABATOS. VALENTINOChi gà piö enzegn l’adòpéré.Chi ha più cervello lo usi.

15 DOMENICASS. FAUSTINO E GIOVITANella foto sotto, Vincenzo Foppa, Pala della Mercanzia, coi Santi Faustino e Giovita.A San Faustì l’ócä la sercä ‘l nì.A San Faustino l’oca cerca il nido.

16 LUNEDÌS. SAMUELELa primä acquä ché vé l’è chèlä ché bagnä.La prima pioggia che cade è quella che bagna.

17 MARTEDÌSS. SERVI DI DIOÈn mancansä dè caai sa fa trótà i azèn.In mancanza di cavalli si fan trottare gli asini.

18 MERCOLEDÌS. SIMEONEÈl lèt l’è gran pràt: sé sa va miä a dórmèr sa va a pólsà.Il letto è un grande prato: se non si va a dormire si va a riposare.

19 GIOVEDÌS. TULLIOChèl che ta ghét ènségnàt a tò fiöl, ta ga l’ét ènségnàt al fiöl dè tò fiöl.Quello che hai insegnato a tuo figlio, l’hai insegnato al figlio di tuo figlio.

20 VENERDÌS. TECLAA falä a giü sòp ga völ giü drìt.A farla ad uno zoppo ci vuole un dritto.

21 SABATOSAN PIER DAMIANIVal pió vìghèn che saìghèn.Conta di più averne che saperne.

22 DOMENICACATTEDRA DI SAN PIETROAzèn dè natürä chi nó cónós la sò scritürä.Asino di natura chi non riconosce la propria scrittura.

23 LUNEDÌS. POLICARPOTal paés tal üsansä: chi i-à schèrsä i-è sènsä créansä.Ogni paese ha i suoi usi: chi li deride manca loro di rispetto.

24 MARTEDÌS. SERGIOCaàs du öcc per caàn giü al sò nemìs.Cavarsi due occhi per cavarne uno al nemico.

25 MERCOLEDÌS. CESARIOÈl fanatèch l’è ‘n òm con i pè piantàcc per ariä.Il fanatico è un uomo con i piedi piantati per aria.

26 GIOVEDÌS. VITTORIOL’è dificil troà el dutùr de la malatìä dè l’amùr.E’ difficile trovare il medico per la malattia dell’amore.

27 VENERDÌS. GABRIELE DELL’ADDOLORATAA fabricà e litigà sé cónsömä chèl che se gà.A fabbricare e litigare si consuma quello che si ha.

28 SABATOS. ROMANOLa fomnä grandä l’è ossiùsä, chèla péssènä l’è malissiùsä, chèlä bèlä l’è vanitùsä e chèla brötä l’è fastidiùsä.La donna grande è oziosa, quella piccola è maliziosa, quella bella è vanitosa e quella brutta è fastidiosa.

CALENDARIO BRESCIANO: FEBBRAIO

Febbraio 2015

• Caffe’ e brioche 1,50€ cappuccio e brioche 1,90€ Aperitivo 2,50€

• Ampia gamma prodotti artigianali pronto forno surgelati

• Aperti da lunedì a venerdì con orario continuato, anche la domenica mattina con pane fresco

• Aperti anche il venerdì e sabato notte!

Bassano Bresciano loc. Bettolino, zona industriale rotonda Verolacenter

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Pag . 15RicetteFebbraio 2015

Da questo numero iniziamo la pubblicazione di alcuni pasti combinati con ricette tipiche.

ANTIPASTO:FEGATINI SU FETTE TOSTATE

Ingredienti: 350 g di fegatini di pollo, 1 cipollina, 3 acciughe, 1 cucchiaio di capperi, burro, vino bianco, fette di pane casereccio, sale e pepe.

Procedimento: per prima cosa rosolate una cipollina tritata con un po’ di burro; unite i fegatini, spruzzate del vino bianco, salate e quando il sugo si sarà asciugato, ritirateli dal fuoco e tritateli assieme alle acciughe e ai capperi. Riponete sul fuoco per qualche minuto con un po’ di burro, unite del pepe macinato fresco e spalmate infine il composto su fette di pane abbrustolito.

PRIMO PIATTO:VELLUTATA DI ASPARAGI

Ingredienti: 900 g di asparagi, 1 patata, 50 g di burro, 50 g di grana, 3 mestoli di brodo, sale e crostini di pane.

Procedimento: lessate gli asparagi e la patata. Schiacciate la patata, tagliate a pezzetti gli asparagi e passate il tutto al setaccio, aggiungete al passato il burro ammorbidito, mescolate e allungate con il brodo caldo. Mettete un attimo sul fuoco,

salate e versate nella zuppiera. Servite con il grana grattuggiato e i crostini fatti dorare nel forno.

SECONDO PIATTO:FILETTO DELLA PADRONA

per 6 persone

Ingredienti: 900 g di filetto di manzo, 1 cucchiaio di “ariosto”, pasta di tartufo, spumante, 100 g di patè di fegato d’oca, alcune fette di pan carrè, grana, olio, burro, brodo, sale e pepe.

Procedimento: strofinate la carne con l’”ariosto” (polvere aromatica per arrosti), pepatela, salatela e mettetela in una casseruola; unite un filo d’olio e dei fiocchetti di burro e fatela dorare a fuoco vivo. Spruzzatela con un bicchiere di vino spumante che farete evaporare. Cuocetela per 45 minuti, bagnandola di tanto in tanto con un po’ di brodo. Fatela raffreddare, poi tagliatela in 12 fette. Fate tostare le fette di pane e disponetele su un piatto resistente al calore: mescolate il patè con un cucchiaio di pasta di tartufo e spalmate con parte del composto 6 fette di carne, poi cospargetele di grana a scaglie e accoppiatele con altre 6 fette di carne. Posatele sulle fette di pane tostate e spalmate il tutto con la crema rimasta. Cospargete ancora di grana e passate pochi istanti sotto il grill del forno.

CONTORNO:

Cucina bresciana: Pranz i

Domande alla nutrizionista:VITA SEDENTARIA E TRIGLICERIDI

La dott.ssa Subacchi riponde alle Vs domande scrivendo a: [email protected] Riceve a: MANERBIO (BS) Poliambulatorio

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INSALATA RIGOGLIOSA

Ingredienti: 1 cespo di invidia, 2 patate lesse, 2 cipolle cotte al forno e 1 cucchiaiata di prezzemolo tritato.Ingredienti per il condimento: 3 cucchiai d’olio d’oliva, 1 cucchiaio di aceto, sale, pepe q. b. e 6 filetti di acciughe.

Procedimento: scegliete le foglie interne dell’insalata, lavatele e scolatele. Lessate le patate e tagliatele a fettine. Sbucciate le cipolle e tritatele grossolanamente. Mettete in una terrina l’olio, l’aceto, il sale e il pepe e battete tutto assieme con una forchetta. Mescolate l’invidia con le patate e le cipolle, condite con il condimento preparato e disponete l’insalata a forma di cupola nell’insalatiera. Spolverate di prezzemolo tritato e guarnite con i filetti di acciuga.

ANTIPASTO:COPPE DI SCAMPI per 4 persone

Ingredienti: 600 g di code di scampi piuttosto piccoli (col guscio) oppure 2 pacchetti di scampi surgelati, 1 vasetto circa di maionese, 2 o 3 cucchiai di Ketchup, 1 cucchiaino di salsa Worcestershire, 2 cucchiaini di Brandy, 2 o 3 cucchiai di panna liquida, sale, paprika e 1 cespo di lattuga.

Procedimento: lavate gli scampi, fateli cuocere in acqua bollente salata per 5 minuti, poi scolateli e sgusciateli. In una scodella mescolate la maionese, il Ketchup, la salsa Worcestershire, il Brandy, sale, la paprika e la panna liquida. Sul fondo di quattro coppe di cristallo, disponete foglie di lattuga tagliate a listarelle, poi appoggiatevi gli scampi, tranne 12 che utilizzerete per la decorazione delle coppe. Versate la salsa preparata, guarnite ogni coppa con scampi disposti a raggiera e da un lato inserite una piccola foglia intera di lattuga.

PRIMO PIATTO:CANNELLONI DA FAVOLA

per 4 persone

Ingredienti: 12 – 15 cannelloni.Ingredienti per il ripieno: 100 g di fegato di vitello, 100 g di fegatini di pollo, 1 piccola cipolla affettata, qualche foglia di salvia o di

timo, 2 tuorli d’uovo, 50 g di parmigiano grattugiato, sale e pepe q. b., una salsa besciamella fatta con 25 g di farina, 25 g di burro, 1/4 di l di latte, 1/2 cucchiaino di sale, 2 cucchiai di parmigiano grattugiato e 1 chiara d’uovo.

Procedimento: fate lessare i cannelloni in abbondante acqua salata, tenedoli al dente, quindi metteteli a scolare su un tovagliolo. A parte preparate il ripieno nel modo seguente: tritate finemente la cipolla e mettetela a rosolare con un bel pezzo di burro; appena è bionda aggiungete il fegato di vitello e i fegatini di pollo tagliuzzati grossolanamente; aggiungete anche il timo o la salvia e fate dare un bollore mescolando con un cucchiaio di legno. Tenete presente che il fegato deve rimanere rosa nell’interno. Appena cotto, passate tutto al setaccio. Raccogliete il passato in una terrina e mischiatelo con un cucchiaio di formaggio grattugiato, una presa di sale ed una di pepe, 2 cucchiai di salsa besciamella piuttosto densa, ed infine 2 tuorli d’uovo. Introducete l’impasto nei cannelloni servendovi di un cucchiaino. Disponete i cannelloni in una pirofila abbondantemente unta di burro. Versatevi il resto della salsa besciamella, spolveratela di formaggio grattugiato e cuocete in forno caldo per circa 20 minuti. Servite immediatamente.

SECONDO PIATTO:LINGUA DI VITELLO DELLA

MASSAIA per 4 persone

Ingredienti: 1 lingua di vitello lessata di circa 1 kg, senape, pan grattato e burro fuso q. b.Ingredienti per la salsa: 2 cipolline tritate, 2 bicchierini di Cognac, 1 cucchiaino di prezzemolo tritato, 1 cucchiaino di salsa di pomodoro, 1/2 tazza di brodo, 1 cucchiaio di salsa Worcestershire e pepe q. b.

Procedimento: dopo aver fatto lessare la lingua come di consueto, lasciatela raffreddare e tagliatela trasversalmente a fette non troppo sottili. Spalmate sopra ogni fetta un po’ di senape, quindi ungetele con burro fuso, impanatele, inumiditele ancora con un po’ di burro e cuocetele lentamente sulla griglia, prima da una parte e poi dall’altra. Fate intanto la salsa: tritate le cipolle e rosatele nel burro; quando avranno preso un bel colore biondo bagnatele con il Cognac o vino bianco, e fate ridurre il liquido di metà. Bagnate ancora con un bicchiere di brodo, aggiungete un cucchiaio di salsa di pomodoro, uno di prezzemolo tritato, condite con sale, pepe e un cucchiaio di salsa Worcestershire e fate bollire qualche minuto. Disponete le fette di lingua sopra un piatto di portata e servite a parte la salsetta.

G e n t i l i s s i m a D o t t o r e s s a S u b a c c h i , ho 60 anni, svolgo lavoro d’ufficio quindi s e d e n t a r i o , faccio poca attività fisica, la mia domanda è questa : ho il colesterolo alto e anche i trigliceridi pure

non mangiando grassi nè insaccati nè formaggi il colesterolo è sempre alto, cosa sbaglio nel mangiare? Quali alimenti vanno assolutamente vietati? Aggiungo che mangio anche pochi farinacei , al massimo tre fette biscottate al mattino 50 gr. pane a pranzo e 50 a cena, il mio errore dov’è?

Leggendo la sua lettera ho notato che già da sola ha ipotizzato delle risposte alle domande che pone: “ho il colesterolo e i trigliceridi alti “

però: “faccio poca attività fisica e non mangio nè insaccati nè formaggi”...Il fatto di fare poca attività fisica è un fattore che può peggiorare il suo problema in quanto il movimento aiuterebbe a contrastare il colesterolo totale facendole aumentare quello cosiddetto “buono”.Oltre a non mangiare formaggi e insaccati, dovrebbe fare attenzione anche ad altre fonti di colesterolo come carni, specie quelle grasse, e uova, considerando anche il fatto che l’organismo stesso ne produce una certa quota.Sarebbe importante capire intanto quali sono i valori dei due parametri alterati (colesterolo e trigliceridi) e in base a questo e ad un’accurata anamnesi alimentare provare ad organizzare una giornata alimentare equilibrata. Eliminare i carboidrati non è soluzione al suo problema. Anzi pane e pasta integrali sono di aiuto per abbassare il colesterolo. Tanta frutta e verdura ma soprattutto no si dimentichi almeno mezz’ora di camminata al giorno.

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RubrichePag . 16

Per 6 personeIngredienti: (per la pasta) 10 g di lievito di birra, 10 cl di latte, 250 g di farina + il necessario per la spianatoia, 2 cucchiai di zucchero, 1 uovo, sale e 100 g di burro ammorbidito + il necessario per la tortiera;(per la guarnizione) 3 uova, 150 g di zucchero, 10 cl di vino bianco e 50 g di burro.Preparazione: Stemperate il lievito in una ciotola con 5 cl di latte tiepido; unite 50 g di farina e mescolate. Coprite il composto con un canovaccio e fate lievitare per circa 30 minuti finchè il suo volume si sarà raddoppiato. Versate la farina rimasta in una terrina, disponetela a fontana e mettete nella conchetta centrale il latte avanzato, lo zucchero, l’uovo, un pizzico di sale e il composto lievitato. Lavorando con la punta delle dita amalgamate gli ingredienti a poco a poco, quindi incorporatevi anche il burro, che aggiungerete un pezzetto per volta. Lavorate energicamente l’impasto; quando sarà liscio ed elastico copritelo

con un canovaccio e fate nuovamente lievitare per 1 ora. Anche in questa seconda fase di lievitazione la pasta dovrà raddoppiare di volume. Stendete l’impasto con il matterello sulla spianatoia infarinata, poi disponetelo in una tortiera di 25-26 cm di diametro, che in precedenza avrete imburrato. Rialzate bene i bordi e bucherellate qua e là con i rebbi di una forchetta lo strato di pasta sul fondo della tortiera. Tenete da parte mentre preparate la guarnizione. Rompete le uova in una terrina, quindi battetele con la frusta aggiungendo 100 g di zucchero e il vino bianco. Ottenuto un composto chiaro e spumoso, versatelo nella tortiera. Passate il recipiente in forno preriscaldato a 200°; trascorsi 20 minuti di cottura estraetelo dal forno e spolverizzate la superficie della torta con lo zucchero rimasto, su cui poi disporrete il burro tagliato a pezzettini. Infornate e fate cuocere per altri 15 minuti, finchè in superficie si formerà una bella crosticina dorata.

Il nostro dialettoTermini in via d’estinzione

TORTA AL VINO BIANCO

Questo dolce svizzero delizia il palato con la croccante patina di zucchero che copre la guarnizione.

Maér: lavoratore al maglio.Maestà: immagine sacra o effigie.Maèta: asola di filo, fermaglio.Magatù: gozzo, sornione, lumacone.Magés: maggese, terreno tenuto sodo per la semina dell’anno seguente.Maghón: intrattabile, rozzo, rustico, scortese, selvatico, zotico e introverso.Magiòstra: fragola.Magiüstrìna: cappello di paglia.Magù: stomaco, ventriglio del pollo, affanno morale, rammarico, tristezza, amarezza.Magüt: apprendista muratore.Mai: ferriera, maglio.Maiacàrte: impiegato di strapazzo, aiutante di studio.Maiadùra: mandibola, mangiatoria.Maièta: borchia.Maiaség: mangia sego, soprannome dei soldati austriaci.Maierù: lavoratore al maglio.Maìgola: miseria, pastinaca (tipo di carota con cui ci si alimentava in modo povero).Maiocà: mangiucchiare.Maiòch: mangione alla buona, epulone, ghiottone e pacchione.Maiöl: il falso pollone, succhione.

Maitì: mattutino, raganella, cinciacola (arnesi per far baccano la notte del giovedì santo).Malsanàt: evirato.Mamalöch: sempliciotto, babbeo, mamalucco.Mamàna: colei che provoca aborti clandestini, ruffiana.Mamào: sciocco e stolto.Mamarìna: persona lamentevole, pianucolosa, delicata.Mamórta: l’istituto della successione senza tasse.Manàro: animale inesistente che induce paura (lupo).Mandràgola: beffa, inganno.Mandríta: mano destra.Manegòt: mezza manica, randello, manopola e manicotto.Manèla: pennacchio, quantità di lino o panno da porre in rocca per filare, quantità e qualità di pasta arrotolata, pannocchia di granoturco.Manéra (vedi manarì): mannaia, scure.Manés: maneggio, manico, manovella, comando di attrezzi, governo dell’aratro.Manìster (con diminutivi e varianti): mestolo.

Febbraio 2015