Idee per lo studio della matematica - Prof. Oreste Fabio...
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Studio della Matematica; a cura delProf. Oreste Fabio Fanelli
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IDEE PER LO STUDIO DELLA MATEMATICA
A cura del Prof. Oreste Fabio Fanelli
Studio della Matematica; a cura delProf. Oreste Fabio Fanelli
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LA MATEMATICA:perché studiarla???
• La matematica non è una disciplina fine a sestessa poichè fornisce strumenti importantie utili in molti settori della scienza e dellatecnologia: biologia, medicina, geologia,economia, psicologia, ecc.
• La matematica offre uno strumento perl’analisi e la sintesi, sviluppa la capacità diragionamento, l’intuizione, la fantasia el’approccio critico alla realtà.
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IL METODO
• Utilizzare la matematica nella realtàquotidiana significa apprendere unmetodo specifico che richiedeIMPEGNO e PARTECIPAZIONEATTIVA;
• Apparentemente all’inizio il metodo puòsembrare noioso e caratterizzato daattività ripetitive; ma con l’esercizioesso permette di sviluppare strumentiche offrono un valido e concreto aiuto.
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ESEMPIO
• Puoi assistere molte volte al concertodel tuo gruppo preferito ma perimparare a cantare e suonare nonbasta andare ai concerti;
• Così è la matematica: non bastaassistere alle lezioni per impararla!Occorre impegno quotidiano, pazienzae buona volontà.
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IL LINGUAGGIO
• La matematica ha un propriolinguaggio, solo in apparenza pocointuitivo; in realtà una volta appreso sirivela di facile utilizzo poiché esso nonè mai ambiguo, non si contraddice epertanto è impossibile che conduca adiverse interpretazioni della realtà;
• Il linguaggio della matematica èsempre oggettivo, non ambiguo epotente.
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IL LAVORO A SCUOLA:l’ascolto
• Durante la spiegazione in classeoccorre la massima concentrazione equindi evita le distrazioni;
• Prova a riconoscere lo schemasottostante all’argomento della lezionecogliendone i passaggi logici al fine dicrearti una propria mappa concettualee aiutando in tal modo lo sviluppo delragionamento.
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IL LAVORO A SCUOLA:gli appunti
• Segui le lezioni prendendo dei buoni appunti;riguardali “a caldo” (il giorno stesso o almassimo il giorno dopo): cerca di capire ognipassaggio, e soprattutto il filo logico.
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IL LAVORO A SCUOLA:gli appunti
• Spesso non si riesce a scrivere tutto ciò cheil professore dice o scrive: un passaggioperso si recupera sul libro o da uncompagno, piuttosto è importante nonperdere il motivo per cui una catena dipassaggi è stata fatta.
• Se il professore parla per un pò senzascrivere niente alla lavagna, non significache stia dicendo cose inutili! Magari staspiegando, in modo non tecnico, l’idea difondo della lezione.
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IL LAVORO A SCUOLA:gli appunti
• Se l’argomento è svolto interamentesul libro di testo fai solo uno schemadell’argomento, ma ricordati di riportaresempre e con cura gli esercizi svolti inclasse che rappresentano “esercizi-tipo” e che ti potranno essere utili infase di studio.
• Concludendo: prendere appunti è utileperché aiuta a concentrarsi e facilital’ascolto.
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IL LAVORO A SCUOLA:domandare
• Annota le domande che ti vengono in mente e i puntioscuri. Non preoccuparti di memorizzare subito:l’importante è capire.
• Segui l’insegnante con attenzione e, appenapossibile, chiedigli di ripetere una definizione o unconcetto non chiaro o non riportato negli appunti.Ricorda che nessuna domanda è mai stupida (nonvergognarti a porla temendo il giudizio deicompagni): l’unica cosa stupida è non farla! Essainvece potrebbe fare la differenza e aiutare non solote ma tutta la classe.
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IL LAVORO A SCUOLA:le esercitazioni
• Seguire le esercitazioni in classe facilital’apprendimento dell’argomento e aiuta illavoro domestico.
• E’ importante anche seguire leinterrogazioni dei compagni perché offronoun momento di verifica personale o diripasso.
• RICORDA: più ti eserciti, più tutto diventafacile e più lavori a scuola meno lavori acasa!!
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IL LAVORO A CASA
• Tieni sempre presente che il lavorodomestico è utile se svolto in modoregolare e costante.
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IL LAVORO A CASA
• E’ sbagliato: fare gli esercizi senza aver studiato lateoria, per fare “prima”.
• E’ giusto: svolgere gli esercizi dopo aver studiato lateoria.
• E’ sbagliato: partire subito con le operazioni giàfatte in altri esercizi.
• E’ giusto: leggere bene la domanda prima dicominciare perché può contenere richieste particolario suggerire quale sia la risposta.
• E’ sbagliato: svolgere l’esercizio guardandone unaltro simile.
• E’ giusto: svolgere l’esercizio solo con la propriatesta.
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IL LAVORO A CASA
• RICORDA:• Utilizza solo tecniche già usate dal Professore in classe;• Non arrenderti al primo tentativo fallito (a volte l’errore può
essere una semplice distrazione) e se non riesci in ognimodo a risolvere l’esercizio mostra sempre al tuoinsegnante tutti i tentativi che hai fatto: lui potrà chiarire ituoi dubbi e aiutarti a trovare insieme la soluzione.
• Segui sempre con attenzione la risoluzione degli esercizifatta in classe.
• Se a casa sei aiutato da qualcuno ricordati che il metodoutilizzato dal tuo Insegnante per risolvere gli esercizi spessonon è l’unico possibile. Pertanto se qualcuno tisuggerisce un nuovo metodo, prima di applicarlo parlanecon il tuo Professore.
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CONCLUSIONI
• Viene anche il momento di memorizzare le cose studiate. Usandol’indice del libro, leggi su appunti e/o il libro di testo stesso, tutto ciòche riguarda l’argomento. Accertati che i dubbi siano già stati risolti,altrimenti risolvili prima di proseguire: non cercare di imparare amemoria una cosa non capita. Fai le tue sintesi, i tuoi schemi (mentalie scritti). Prova a ripetere ad alta voce e in modo sistematico.
• Chiediti: la mia esposizione è sicura? Sono capace di dare conprecisione le definizioni? Gli enunciati di un teorema? Le dimostrazionirichieste? Le notazioni sono precise e coerenti? Ho imparato a usarlecorrettamente come il professore o il libro di testo?
• Non inventare simboli tuoi, non ti chiami Leibnitz (*)!• Il libro di testo talvolta può essere sintetico, con argomentazioni che
richiedono più chiarezza. Se ti prepari all’interrogazione per tempo,non sarà mai troppo tardi per domandare ciò che non hai capito.
(*) Matematico e molto altro nato a Lipsia 1646 morto ad Hannover 1716
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CONCLUSIONI
• RICORDA: ci sono problemie..problemi! Nessuno sa risolvere tutti iproblemi, ma tutti possono risolvernequalcuno. Basta insistere e nonarrendersi..solo così si avrannosoddisfazioni e gusto nel lavoro svolto,ottenendo anche un rafforzamentodella propria autostima e unarricchimento personale.