IC ‘Borgata Paradiso’ Collegno, 6.09.2015 Progettare e ... Progettare... · - l’enciclopedia...
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Progettare
per competenze
Didattica
laboratorialee ambiente di
apprendimento
IC ‘Borgata Paradiso’
Collegno, 6.09.2015
Progettare e valutare
per competenzeG. Pozzo
Valutare
per competenze
2
1
3
G. Pozzo, 2016
G. Pozzo, 2015
Ruolo della scuola
Dare ordine alla frammentarietà
Favorire un approccio critico all’uso del
mezzo
Favorire la riflessione metacognitiva e
dare strumenti per il controllo di quanto
si fa
G. Pozzo, 2016
Dalla didattica delle conoscenze
alla didattica per competenze.
Cosa cambia?
G. Pozzo, 2016
• Da programma a curricolo
•Da materie a discipline
•Da conoscenze a competenze
• Da didattica trasmissiva
a didattica laboratoriale
Cambiano le parole …
G. Pozzo, 2016
Il programma …
Per programma si intende per lo più un
elenco di contenuti da apprendere
relativi a un ambito disciplinare.
G. Pozzo, 2016
Il curricolo è …
il percorso che si fa insieme
per far evolvere le conoscenze
per sviluppare competenzeG. Pozzo, 2016
Da visione semplice
a visione complessa
Da materia inerte
a disciplina evolve e comprende il metodo
Da insegnare la disciplina
a insegnare con la disciplina
G. Pozzo, 2016
Le Indicazioni sottolineano:
la centralità dell’alunno
la continuità e unitarietà del curricolo: i diversi ordini
di scuola hanno una propria specificità, ma non sono
spezzoni separati e indipendenti. Quindi le Indicazioni
invitano a favorire percorsi didattici all’nsegna della
continuità.
un ruolo attivo dell’alunno
finalizzazione della didattica alla promozione di
competenze
G. Pozzo, 2016
Cambia la prospettiva
G. Pozzo, 2016
Da
“cosa vogliamo insegnare?”
a
“cosa vogliamo che gli alunni imparino?”
=
Quali contenuti mediare
in modo che gli alunni diventino responsabili e
autonomi
e quindi competenti in un dato ambito?
G. Pozzo, 2016
Il costrutto “competenza"
Sapere:
le conoscenze
Saper fare:
la competenza
operativa
Saper essere:
gli atteggiamenti
Saper imparare:
la capacità
metacognitiva
di riflettere
sui processi
e di
controllarliG. Pozzo, 2016
“sapere” le conoscenze dichiarative
Tipi di “conoscenza” :
- l’enciclopedia o conoscenze sul mondo
- conoscenze disciplinari
- conoscenza di regole e
procedure
G. Pozzo, 2016
“saper fare”: il sapere procedurale
(abilità)
Il fare correlato a prestazioni circoscritte a specifici
settori e a seguito di una specifica richiesta
Es., ripetere una sequenza di operazioni in modo da
renderle automatiche (es., imparare ad andare in
bicicletta, a sigillare la carne prima di cuocerla,
applicare una procedura data per far fronte a un
compito)- Fare ipotesi sulla base di titolo e immagini prima di leggere un testo
- Individuare le parole chiave in un testo
- Leggere il testo del problema, individuare i dati utili, pensare a una
strategia risolutiva
- Sfruttare elementi verbali e non verbali (immagini, caratteri di stampa,
segni diacritici) nella lettura di un testo a carattere disciplinareG. Pozzo, 2016
Conosci la tua città
G. Pozzo, 2016
Competenza Conoscenze Abilità
Fruire del
patrimonio
artistico
- elementi
fondamentali di un
manufatto e
prodotto artistico
(quadro, scultura,
architettura,
fotografia, film,
fotografia...):
- principali forme di
espressione
artistica (forme,
composizione,
contesto storico)
- conoscere e rispettare i beni culturali
del proprio territorio
-identificare le forme significanti
dell'architettura nell'esempio campione
- individuare (nominare) i singoli elementi
- distinguere la funzione
- individuare la funzione delle parti:
strutturale, decorativa...
- raccogliere e estrapolare dati e
informazioni da testi cartacei e multimed
- organizzare i dati
- interpretare
- cogliere relazioni tra l'estetico formale e il
materico coloristico, tra le parti e il tutto
“saper essere”
G. Pozzo, 2016
“saper essere”
la competenza personale
CONVINZIONI
Idea della disciplina
pesa su atteggiamenti e motivazione
ATTEGGIAMENTI
Curiosità per il nuovo e disponibilità a fare e a
correre rischi accettare la sfida
Tolleranza per situazioni incerte accettare
l’ambiguità
Volizione impegnarsi, cimentarsi, provarsi
Autoefficacia pensare di farcela, percezione di
competenza G. Pozzo, 2016
“imparare a imparare”
la competenza metacognitiva
Conoscenze metacognitive
per es., sapere che la comprensione è il frutto di un’interazione tra testo e lettore
Consapevolezza dei propri punti forti e deboli e delle risorse disponibili
sapere dove impegnarsi di più
Riflessione su processi e azioni per poter esercitare il controllo
fermarsi, porsi domande, motivare e controllare le risposte porta a rafforzare e/o modificare ciò che non funziona
G. Pozzo, 2016
Competenza è …
“… la capacità di far fronte a un compito
riuscendo a mettere in moto e a orchestrare le
proprie risorse interne, cognitive, affettive e
volitive, e a usare quelle esterne disponibili per
affrontare positivamente una tipologia di
situazioni sfidanti”.M. Pellerey, 2004
SAPERSELA CAVARE
CON LE RISORSE DISPONIBILIG. Pozzo, 2016
Idea di apprendimento e di
apprendente
Idea di apprendimento: processo individuale,
attivo e olistico che si basa sulle conoscenze,
sta in relazione con l’esperienza e ha come
conseguenza un cambiamento continuo nei
comportamenti e atteggiamenti
Idea di apprendente: persona che possiede già
risorse (esperienze, conoscenze, abilità)
G. Pozzo, 2016
Dalle conoscenze alle competenzeDa “sapere” e “saper fare”
a “saper agire” con quanto si sa e si sa fare
- esercizi e compiti “scolastici”, guidati
- un’unica soluzione
- mettono in gioco conoscenze
- valutabili in termini di giusto / sbagliato
- situazioni complesse, aperte, problematiche
- più interpretazioni e soluzioni
- attivano strategie e stimolano il confronto, l’argomentazione e la riflessione metacognitiva
- da (auto-) valutare sulla base di criteri espliciti
ESERCIZI COMPITI
G. Pozzo, 2016
Apprendimento attivo
vs insegnamento trasmissivo
Insegnamento trasmissivo
Scopo: saper riprodurre i contenti appresi (apprendimento meccanico)
Accettare passivamente quanto proposto (idee e informazioni)
Valutazione delle conoscenze in termini di giusto /sbagliato da parte dell’insegnante
Apprendimento superficiale
Apprendimento attivo
Scopo: sviluppare una comprensione della situazione
Pensare e riflettere: interagire con il contenuto, attivare quanto già si conosce e collegarlo con le nuove informazioni, attivare strategie e sviluppare una consapevolezza delle strategie attivate
Valutazione esplicita e trasparente, fondata su criteri condivisi
Apprendimento profondo
G. Pozzo, 2015
Nei compiti tradizionali si valuta ciò che un ragazzo SA,
cioè si controlla e si verifica la
RIPRODUZIONE
ma non la
COSTRUZIONE e lo SVILUPPO
della conoscenza e neppure la
CAPACITÀ di APPLICAZIONE al REALE
della conoscenza posseduta.
La competenza emerge nel passaggio dal
FARE al SAPER FARE al SAPER AGIRE
Il FARE è condizione necessaria ma non sufficiente.
Quello che si è fatto deve essere RACCONTATO, in quanto il fare deve passare attraverso il LINGUAGGIO per diventare competenza.
Infine ha bisogno di essere VALUTATO e soppesato.
Solo così si passa
- dall’eseguire al gestire
- dalla dipendenza all’autonomia
- dal fare all’agire
Spostamento del punto focale:
dalla competenza di riproduzione alla competenza di azione
Centralità dell’alunno
Didattica laboratoriale
Valutazione continua, formativa, per l’apprendimento, basata su criteri espliciti per favorire l’autovalutazione
Verso l’autonomia dell’apprendente
La direzione
G. Pozzo, 2015
G. Pozzo, 2016
Didattica laboratoriale
La lezione non è il solo modo di insegnare.
Occorre costruire situazioni didattiche significative.
Come? Metodologia laboratoriale
Insegnamento per problemi Apprendimento cooperativo Discussioni e argomentazioniG. Pozzo, 2016
Didattica laboratoriale
• Mettere alunni in situazione
= Compito autentico, situazione
problematica con più soluzioni
Accettare le risposte degli studenti anche se
diverse dalle nostre
Lasciare che siano gli alunni a scegliere “gli
strumenti giusti” per poter risolvere la
situazione
Nel lavoro laboratoriale :- si può esplorare
- fare ipotesi- l’errore è un arricchimento per capire e dare un
senso alle cose che si stanno facendo
Laboratorio come
spazio / tempo d’azione
Per fare esperienze, esplorare,
mobilitare risorse, comunicare,
confrontarsi, argomentare, riflettere
Partire da domande significative, su problemi reali
Proporre, compiti complessi all’interno di una cornice
di senso, condividendo la meta
Sfruttare la dimensione sociale: pluralità punti di vista
stimola il ragionare e l’argomentare
Ripercorre e riflettere sul lavoro svolto per individuare
ostacoli e strategie attivate per superarli
Valutare sulla base di criteri espliciti condivisiG. Pozzo, 2016
Progettare implica …
Sapere cosa si deve insegnare (Contenuti)
Sapere come si costruisce una competenza
(Compiti)
Sapere come insegnare e valutare
(Metodologia)
Sapere con che cosa insegnare (Strumenti)
Sapere come si gestiscono i contesti (Cura
della relazione e del clima; gestione delle
risorse)
G. Pozzo, 2016
Le coordinate della progettazione
Traguardi
Competenze disciplinari
e trasversaliObiettivi di
apprendimento
Compiti di
apprendimento
Strumenti e criteri
di valutazione Scelte metodologiche
Didattica laboratoriale
G. Pozzo, 2016
La progettazione
di
compiti complessi
G. Pozzo, 2016
Situazione - problema
Compito complesso
Caratteristiche
Interesse per problemi reali e attuali
Riesame di concetti e problemi già incontrati in un
contesto nuovo
Decisionalità e ruolo attivo degli studenti
Negoziazione e collaborazione
Può richiedere più tentativi - rischio di insuccesso
Condivisione dei risultati
Valutazione su criteri espliciti e condivisi
Riflessione su punti di forza e difficoltà incontrateG. Pozzo, 2016
Le competenze trasversali
Nei compiti complessi si mobilitano non
solo le competenze disciplinari ma
anche le competenze trasversali
repertori
G. Pozzo, 2016
Le competenze trasversali
Comunicare
Progettare
Collaborare e partecipare
Agire in modo autonomo e
responsabile
Risolvere problemi
Individuare collegamenti e
relazioni
Acquisire e interpretare
informazioni
imparare a imparare
G. Pozzo, 2016
Comunicazione madre lingua
Comunicazione in LS
Competenza matematica e in
scienze e tecnologia
Competenza digitale
Imparare a imparare
Competenze sociali e civiche
Spirito d’iniziativa e
imprenditorialità
Consapevolezza ed
espressione culturale
Dinosauri
Domande di senso
Cosa sapete dei
dinosauri? Com’erano?
Quali differenze?
Meta: conoscere per
preparare carte da gioco
Brainstorming
Organizzare le informazioni (mappa)
Lettura schede informative
Gli alunni suddivisi in gruppi
scelgono un dinosauro. Leggono
la scheda informativa: inferiscono
significato parole non note e
preparano la Carta identità
corredata da disegno.
Riflessione metacognitivaG. Pozzo, 2016
Tyrannosaurus-rex
il più grande predatore mai esistito.
Altezza: 6 m.
Lunghezza: 12 m.
Peso: 7 tonnellate
Periodo: Cretaceo
Vissuto in: Nord America e Asia
Dieta: carnivora
Cicerone per un giorno
Motivazione. Conosci la tua zona? Ci sono edifici , monumenti,
manufatti, oggetti artistici degni di nota? Quali?
Meta: presentare un edificio a … (destinatario) nella giornata ..
Attivazione delle conoscenze previe (brainstorming) + mappa
Sviluppo. Lettura immagini e documenti riferiti a edifici di
periodi storici diversi.
Lavoro in coppia su immagini – osservazione e descrizione
Lavoro in gruppo per lettura dei documenti. Ogni gruppo sceglie
un edificio . Seleziona, elabora informazioni (materiali cartacei,
in rete), raccoglie dati in schede informative.
Uscita. Ogni gruppo presenta l’edifico ai compagni (ma vedi
anche cortili aperti)
Riflessione e valutazione.. Riflessione meta cognitiva.
Valutazione su criteri condivisiG. Pozzo, 2016
;
Vacanze in camper
VACANZE IN CAMPER
Quest’ anno papà e mamma e Luca hanno deciso di noleggiare un camper
per le vacanze e porteranno anche Tobia, il loro cagnolino.
Le loro vacanze dureranno 10 giorni: visiteranno la Toscana e l’Umbria e
pensano di percorrere circa 2000 chilometri.
Hanno deciso di partire il 3 agosto.
Su Internet hanno trovato e stampato la seguente tabella per leggerla
attentamente e scegliere insieme la soluzione più conveniente.
CAMPER
Prezzi tutto compreso!
Dovete mettere solo il gasolio, le stoviglie
e la biancheria
STAGIONE
BASSA (giugno, luglio e
settembre)ALTA ( agosto)
Tariffa tutto
compreso
senza limiti
di km
Tariffa con
100 km al
giorno
inclusi*
Tariffa tutto
compreso
senza limiti
di km
Tariffa con
100 km al
giorno
inclusi*
€ 80 € 60 € 120 € 95
€ 90 € 65 € 130 € 100
3 PostiMARLIN
3 Posti AUTOROLLER
*Costo per ogni Km in più € 0,22
Qual è il camper più conveniente per le esigenze per la famiglia di Luca?
Scrivi il tuo ragionamento e i tuoi calcoli. Poi confrontati con un compagno.G. Pozzo, 2016
Grandi personaggi
Contesto di senso e meta. Sarai una statua vivente in un museo e dovrai essere in grado di parlare di te in modo fluente e convincente per far rivivere il personaggio.
Passi (webquest). Suddivisione in gruppi. Ogni gruppo sceglie un personaggio tra quelli dati (Leonardo da Vinci, Rita Levi Montalcini, Malala Yousafzai, John Kennedy, Jessie Owen, Albert Einstein, Anna Frank, Maria Montessori, Nelson Mandela, Steve Job, Teresa di Calcutta ...) e legge una varietà di documenti (biografie, interviste immaginarie, video, articolo, ...) da cui trarre le informazioni utili a far rivivere il personaggio. Completamento di una scheda informativa.
In gruppo, scrivere la biografia e creare un motto o slogan che rappresenti il personaggio.
In una presentazione orale di 3 minuti impersonare il personaggio.
Cosa osservare e valutare? con quali criteri?
G. Pozzo, 2016
Uscita didattica al Museo delle Scienze
Devi organizzare per la tua classe un'uscita didattica presso uno dei
laboratori offerti dal Museo delle Scienze di Torino.
1) Scegli il più adatto alla tua classe.
2) Prepara un preventivo della spesa che ogni bambino dovrà sostenere
(laboratorio + trasporto)
Per il trasporto potrai scegliere se utilizzare: autobus o treno
3) Stabilisci l'orario di partenza e di ritorno
4) Prepara una breve relazione per motivare le scelte fatte
5) Prepara una comunicazione sintetica dell'uscita per le famiglie
indicando:
• luogo dell'uscita didattica
• programma
• data
• orari
• costi G. Pozzo, 2016
MATERIALI
- Almeno tre pagine del catalogo del
Museo delle scienze dove vengono
indicate le attività delle varie visite.
- Tre preventivi di ditte di trasporti
mezzo autobus
- Costo biglietto dei treni
- Orari dei treni (anche tramite
Internet)
PRODOTTO
DELLA PROVA
Una comunicazione scritta per le
famiglie indicando:
· luogo dell'uscita didattica
· programma
• data
• orari
• costi
Motivare le scelte
G. Pozzo, 2016
Un territorio da scoprireContesto di senso
La tua scuola intende organizzare una escursione in una località della regione ricca di bei paesaggi. Per prepararvi all'escursione l'insegnante vi chiede tre cose, nel rispetto delle regole della scuola.
A.In gruppo, raccogliete informazioni sulla località (anche in rete)
B.Descrivete il luogo in non più di 400 parole mettendo in evidenza i possibili motivi di interesse.
C. Scrivete una breve lettera al dirigente scolastico per presentare la proposta e chiedere l'autorizzazione all’escursione.
Regolamento
1. Una volta al mese gli alunni di una data classe possono fare un'uscita per scoprire la regione.
2. Una settimana prima dell'uscita occorre scrivere una lettera al DS indicando le finalità e obiettivi dell'uscita, data proposta e mezzo di trasporto.
Criteri e indicatori - Criteri salienti
- pertinenza; rispetto della consegna (AA fanno quanto richiesto?)
- correttezza: uso corretto della lingua (il testo è corretto?)
- coerenza del testo scritto (assenza di ripetizioni, progressione dell'argomento, assenza di contraddizioni)
- efficacia comunicativa: argomenti per convincere il DS (richiesta motivata?)
Si mobilitano …
conoscenze sul mondo,
conoscenze disciplinari
abilità
atteggiamenti,
consapevolezza
competenze trasversali
- saper estrapolare e elaborare
dati; saper collaborare; saper
comunicare, saper risolvere
problemi, …
Su possesso dei saperi richiesti
Per es., se sa individuare e selezionare i
dati rilevanti ; elaborare dati ; descrivere
nel dettaglio
Aspetti del saper essere e del saper
imparare come: percezione di
competenza/autoefficacia;
- consapevolezza di cosa si sa/ non si
sa fare …
Per es, se sa ricavare dati pertinenti; collaborare; comunicare (argomentare,
esporre) ; risolvere problemi ….
G. Pozzo, 2016
L’insegnante osserva evidenze
riferite a …
Avviare e sostenere il processo
Prestare attenzione alle esigenze dei singoli alunni
Fase d’avvio motivare e coinvolgere
- attivare conoscenze e abilità pregresse e valorizzarle
- osservare e valutare la qualità degli interventi
Fase di sviluppo
- impegnare gli studenti in attività (individuali e collaborative) mirate a sviluppare i processi richiesti nella gestione di situazioni problematiche (es., ragionare, rielaborare, confrontare, motivare, …)
- osservare e rilevare prestazioni e comportamenti dei singoli
- far riflettere e chiedere di motivare come ognuno ha proceduto per superare eventuali difficoltà
Fase finale
- stimolare la riflessione metacognitiva e l’auto-valutazione
- procedere alla verifica degli apprendimenti e alla valutazione delle competenze G. Pozzo, 2016
Porre domande di senso
Avere chiaro lo scopo dell’attività
proposta
Fare anticipazioni e ipotesi
Attivare le conoscenze previe (schemi
mentali) con il brainstorming
Il compito
PRIMA
Predisporre al compito
attivare conoscenze, fare ipotesi…
G. Pozzo, 2016
Brainstorming
Valenza affettiva
Valenza cognitiva
G. Pozzo, 2016
Attivare schemi di conoscenza
Costruire mappe
inquinamento
aria
pesticidi
scarichi
industriali
fumi
acqua
….
…..
terraacustico
G. Pozzo, 2016
Durante il compito
Attivare processi di elaborazione, trasformazione e organizzazione delle conoscenze
Favorire lo sviluppo di strategie di elaborazione delle informazioni e la negoziazione dei significati
Favorire la riflessione su difficoltà e strategie
Favorire l’autovalutazione
G. Pozzo, 2016
Funzioni cognitive
Operazioni della mente
Fare ipotesi
Classificare
Gerarchizzare
Confrontare
Argomentare
…
G. Pozzo, 2016
Perché focalizzare le operazioni della mente
Dalla quantità delle conoscenze da assimilare
alle operazioni sottese che sono trasversali
è più economico
si va più in profondità
è possibile osservare cosa l’alunno sa fare o
non sa fare in maniera puntuale e dare un
sostegno mirato
G. Pozzo, 2016
Come coinvolgere gli alunni
e sostenere i processi
La discussione
(es: mappa nel mezzo)
La discussione a piramide
Valenza affettiva
Valenza cognitiva
G. Pozzo, 2016
La mappa nel mezzo
A
B C
D
G. Pozzo, 2016
La discussione a piramide - 1
La "discussione a piramide" è una tecnica utile nei
casi in cui si tratta di concordare e di condividere
pochi punti, regole, principi, caratteristiche. Si procede
per accumulo - come in una piramide rovesciata: da
pochi punti a molti - decidendo nel processo cosa
tenere e a cosa rinunciare. Nella condivisone gli
alunni possono riflettere sulle priorità e stabilire una
gerarchia.
Ambiti d’uso: Concordare regole di comportamento
per la vita di classe. Individuare un numero
concordato di caratteristiche per una discussione
efficace o stabilire x regole; ecc. G. Pozzo, 2016
La discussione a piramide - 2
Esempio. Concordare 10 regole per il regolamento di classe.
Procedura (i numeri possono essere modificati in base al
numero di alunni per classe)
1. Ogni alunno scrive tre regole.
2. In coppia, gli alunni uniscono le due liste e concordano tre
regole.
3. Si uniscono due coppie: si cerca insieme un accordo per
arrivare a quattro regole.
4. Le due coppie si uniscono a due altre coppie e si concordano
cinque regole.
5. Il gruppo di otto riporta le proprie regole su un cartellone.
6. In plenaria si confrontano gli esiti dei gruppi e si negoziano
dieci regole. G. Pozzo, 2016
La discussione a piramide - 3
N.B.
Ad ogni passaggio si eliminano i doppioni ; si
discutono le regole da tenere e quelle da
eliminare per non superare il numero indicato.
In plenaria si individuano le dieci regole.
Le regole vengono disposte in gerarchia: dalla
più importante alla meno importante.
Le regole vengono riportate su un cartellone e
appese alla parete dell'aula.G. Pozzo, 2016
Dopo il compitoRiflettere su quanto svolto e sui risultati
Presentare i risultati
Capire dove non si è capito e rileggere
Essere consapevole dei propri punti forti e deboli
Valutare gli esiti e l’efficacia delle strategie attivate (autovalutazione)
G. Pozzo, 2016
… nei compiti complessi
Problemi reali e attuali e domande propulsive = motivazione, attivazione schemi mentali
Alunni impegnati a fare = azioni e decisioni
Acquisizione e elaborazione di dati/testi = acquisire e
elaborare informazioni
Confronto e negoziazione = collaborare, argomentare,
decidere
Riflessione su punti di forza e difficoltà incontrate =
imparare a imparare
Valutazione su criteri espliciti e condivisi = valutareG. Pozzo, 2016
La passeggiata di un distratto
Contesto di senso. Ascoltare una storia per scoprire che tipo è il
personaggio, costruirlo e giocare un gioco speciale in palestra.
G. Pozzo, 2016
Sviluppo
In aula i bambini (1 classe) disegnano i pezzi
di Giovanni e ne scrivono il nome. Poi
ricostruiscono il proprio Giovanni.
- In palestra (o in salone) l’insegnante
propone ai bambini di giocare a
“Giovannino”:
- In aula: conversazione “metacognitiva” (vd.
Scheda di autovalutazione).
- Il percorso termina con una canzoncina
“Giovanni ha perso …” (Tema “Il merlo ha
perso il becco …”)G. Pozzo, 2016
In aula i bambini (1 classe) disegnano i pezzi di
Giovannino e ne scrivono il nome. Poi
ricostruiscono il proprio Giovannino
G. Pozzo, 2016
In palestra (o in salone) l’insegnante propone ai
bambini di giocare a “Giovannino”:
G. Pozzo, 2016
In aula: riflessione “metacognitiva”
- SONO CAPACE DI STARE ATTENTO?
- LA MAESTRA STA RACCONTANDO UNA STORIA, UN COMPAGNO TI
CHIAMA SOTTOVOCE RIDACCHIANDO, TU COSA FAI?
- CONTINUI A SEGUIRE IL RACCONTO E CERCHI DI IGNORARE IL
COMPAGNO?
- TI GIRI VERSO IL COMPAGNO PER SENTIRE COSA TI DEVE DIRE?
- STAI LAVORANDO SU UNA SCHEDA CHE TI HA CONSEGNATO LA
MAESTRA, VEDI SPUNTARE DA SOTTO IL BANCO UN BEL DISEGNO
CHE HAI INIZIATO IERI, COSA FAI?
- CONTINUI A LAVORARE SULLA SCHEDA E LASCI PERDERE IL
PENSIERO DEL DISEGNO
- LASCI LA SCHEDA E COMPLETI IL TUO DISEGNO?
- QUALE TIPO DI LAVORO IN AULA TI FA STARE PIU’ ATTENTO?
- ASCOLTARE UNA STORIA
- COPIARE DALLA LAVAGNA
- COMPLETARE UNA SCHEDAG. Pozzo, 2016
- IN QUALE MOMENTO DELLA GIORNATA RIESCI A STARE PIU’ ATTENTO AL LAVORO?
MATTINA POMERIGGIO
- IN GENERALE PENSI DI ESSERE UN BAMBINO
ATTENTO DISTRATTO
- SE PENSI DI ESSERE DISTRATTO, CREDI DI POTER CAMBIARE? SI NO
- CHE COSA POTREBBE FARTI DIVENTARE ATTENTO?
- LE SGRIDATE DELLA MAESTRA
- LE SGRIDATE DEI GENITORI
- RENDERTI CONTO CHE I BAMBINI ATTENTI RICEVONO I COMPLIMENTI DELLA MAESTRA.
- RENDERTI CONTO CHE I BAMBINI ATTENTI RICEVONO I COMPLIMENTI DEI GENITORI
- RENDERTI CONTO CHE SE SEI DISTRATTO NON RIESCI AD ESEGUIRE BENE I LAVORI ASSEGNATI.
G. Pozzo, 2016
- IN QUALE MOMENTO DELLA GIORNATA RIESCI A STARE PIU’ ATTENTO AL LAVORO?
MATTINA POMERIGGIO
- IN GENERALE PENSI DI ESSERE UN BAMBINO
ATTENTO DISTRATTO
- SE PENSI DI ESSERE DISTRATTO, CREDI DI POTER CAMBIARE? SI NO
- CHE COSA POTREBBE FARTI DIVENTARE ATTENTO?
- LE SGRIDATE DELLA MAESTRA
- LE SGRIDATE DEI GENITORI
- RENDERTI CONTO CHE I BAMBINI ATTENTI RICEVONO I COMPLIMENTI DELLA MAESTRA.
- RENDERTI CONTO CHE I BAMBINI ATTENTI RICEVONO I COMPLIMENTI DEI GENITORI
- RENDERTI CONTO CHE SE SEI DISTRATTO NON RIESCI AD ESEGUIRE BENE I LAVORI ASSEGNATI.
G. Pozzo, 2016
Proporre compiti complessi:
perché?
Porta gli studenti ad interessarsi della realtà e a tenere conto dei problemi attuali, sia personali che sociali
Richiede di riesaminare in un contesto nuovo una forma, un concetto o un problema precedentemente studiato
Assegna agli alunni un ruolo attivo che favorisce l’attivazione di operazioni cognitive
Richiede negoziazione e collaborazione tra compagni
Richiede di fare scelte e prendere decisioni
Può richiedere più tentativi
Porta ad assumere il rischio dell’insuccesso
Porta a riflettere sui punti di forza e le difficoltà incontrate
Gli alunni possono condividere i risultati e valutarliG. Pozzo, 2016
Didattica laboratoriale
Tiene conto degli
interessi degli studenti
Attivare le conoscenze
pregresse
Alunni attivi e impegnati
ad agire per uno scopo
per arrivare a una meta
Possibilità di avere un
sostegno nel processo
Possibilità di capire cosa
non funziona e di
autovalutarsi
Porre domande significative,
su problemi reali
Brainstorming
proporre situazioni
problematiche che
richiedono di prendere
decisioni e negoziare
Usare mediatori didattici
Far riflettere; avere criteri di
valutazione trasparente,
fondata su criteri condivisi
G. Pozzo, 2016
La mediazione dell’insegnante
Aiuta a ricordare esperienze/ conoscenze precedenti
Sollecita interventi e a prendere consapevolezza del problema
Pone domande sulle difficoltà incontrate e sul risultato
Stimola a dimostrare che cosa si è capito
Valorizza l’errore, inducendo a riflettere sulla sua natura
Aiuta a riformulare la risposta
Mette in relazione risposte diverse evidenziando i nessi
Nella risoluzione di compiti e problemi, stimola a parlare delle
strategie attivate e a modificarle, se necessario
Stimola la generalizzazione della regola, funzione o strategia
Adotta un atteggiamento di attesa evolutiva, infonde fiducia
nelle capacità di pensiero G. Pozzo, 2016
Si impara meglio facendo.
Ma si impara ancora meglio
se si combina il fare
con il parlare di quello che si è fatto
e con il riflettere su quanto si è fatto.Seymour PapertG. Pozzo, 2016