ic autonomo 11 2022 - Movet

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Ve ic olo autonomo e ntr o 11 2 0 22 Al Museo Piaggio si parla di "Industria 4.0", destinata a rivoluzionare la nostra economia 1 PONTEDERA Il futuro è sempre più tecnolo- gico. Ma non è poi così talmen- te dietro l'angolo come può sembrare. Le aziende vi lavora- no, ci puntano, lo cercano. Quasi lo bramano. E così ecco la due giorni al Museo Piaggio di Pontedera, ie- ri e oggi, con Paradigma 4. 0, la conferenza tecnica scientifica organizzata da Movet, l'asso- ciazione che riunisce aziende, università e centri di ricerca con l'obiettivo di creare siner- gie tra istituzioni pubbliche e partner privati nel campo dell'automotive per informare e formare le aziende su nuove tecnologie, big data e compe- tenze digitali. L'obiettivo per Giuseppe Pozzana, presidente di Movet «è capire e far capire che è in at- to un ripensamento completo del modo di usare le tecnolo- gie. L'innovazione 4.0 compor- ta impatti sull'organizzazione, sulla progettazione, sulla logi- stica, sulla gestione della sub- fornitura. Integrazione è la pa- rola chiave». Comunque è una Toscana proiettata verso il futuro, quel- lo dell'automotive 4. 0. Il setto- re è trainato soprattutto da pic- cole e medie industrie ad alto valore tecnologico o grandi multinazionali con stabilimen- ti nella regione. Tuttavia, le ec- cellenze dell'automotive tosca- no riescono a rivaleggiare con colossi internazionali come Google o Tesla. Parlare di Industria 4. 0 vuol dire che già ci sono state tre "ri- voluzioni" industriali e ci stia- mo avviando alla quarta. Quel- la dirompente dal punto di vi- sta tecnologico. Ma attenzione: come ha ricordato Laura Lem- bi della Continental Cobot con sede a Pisa rifacendosi allo stu- dioso americano Elbert Green Hubbard "Una macchina può fare il lavoro di 50 persone ordi- narie, ma non quello di un uo- mo straordinario". Per Maurizio Miglietta, re- sponsabile del Piano innova- La platea al convegno " Paradigma 4.0" zione di Fca Italia, la strada da percorrere è fattadi quattro cor- sie: decarbonizzazione, qualità dell'aria, urbanizzazione, sicu- rezza per giungere a un veicolo davvero "green". «La strada - dice - vedrà sempre più veicoli sensorizzati: sia tra veicoli e vei- coli che tra veicoli e pedoni». La curi osità è tanta e chiedia- mo. Quando? «Per un veicolo autonomo le previsioni parla- no del 2022». Ma secondo Mi- glietta occorre essere «attori at- tivi su tre fronti: la strada, le fer- rovie e sull'acqua». Però nasce anche un'altra domanda, quella dell'utente della strada, quello della porta accanto. Perché chi vuole ac- quistare un'auto "pulita" deve pensare a un investimento più impegnativo? «È la sostenibili- tà - risponde il manager Fca - a 360 gradi. C'è da garantire lo stesso livello e questa è la vera sfida. Ora, diciamo che siamo al livello 2, ma per arrivare al li- vello 4 e avere con esso una pe- netrazione sul mercato più de- mocratica, nel senso che è rivol- ta al maggior numero di perso- ne, occorrono altri sorzi e altri investimenti. Ma questa è la tendenza e ci arriveremo in 4-5 anni». Paolo Falconi ©RI PRODUZIONE RISERVATA

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Veicolo autonomo entro 11 2022Al Museo Piaggio si parla di "Industria 4.0", destinata a rivoluzionare la nostra economia

1 PONTEDERA

Il futuro è sempre più tecnolo-gico. Ma non è poi così talmen-te dietro l'angolo come puòsembrare. Le aziende vi lavora-no, ci puntano, lo cercano.Quasi lo bramano.

E così ecco la due giorni alMuseo Piaggio di Pontedera, ie-ri e oggi, con Paradigma 4. 0, laconferenza tecnica scientificaorganizzata da Movet, l'asso-ciazione che riunisce aziende,università e centri di ricercacon l'obiettivo di creare siner-gie tra istituzioni pubbliche epartner privati nel campodell'automotive per informaree formare le aziende su nuovetecnologie, big data e compe-tenze digitali.

L'obiettivo per GiuseppePozzana , presidente di Movet«è capire e far capire che è in at-to un ripensamento completodel modo di usare le tecnolo-gie. L'innovazione 4.0 compor-ta impatti sull'organizzazione,sulla progettazione, sulla logi-stica, sulla gestione della sub-fornitura. Integrazione è la pa-rola chiave».

Comunque è una Toscanaproiettata verso il futuro, quel-lo dell'automotive 4. 0. Il setto-re è trainato soprattutto da pic-cole e medie industrie ad altovalore tecnologico o grandimultinazionali con stabilimen-ti nella regione. Tuttavia, le ec-cellenze dell'automotive tosca-

no riescono a rivaleggiare concolossi internazionali comeGoogle o Tesla.

Parlare di Industria 4. 0 vuoldire che già ci sono state tre "ri-voluzioni" industriali e ci stia-mo avviando alla quarta. Quel-la dirompente dal punto di vi-sta tecnologico. Ma attenzione:come ha ricordato Laura Lem-bi della Continental Cobot consede a Pisa rifacendosi allo stu-dioso americano Elbert GreenHubbard "Una macchina puòfare il lavoro di 50 persone ordi-narie, ma non quello di un uo-mo straordinario".

Per Maurizio Miglietta, re-sponsabile del Piano innova-

La platea al convegno "Paradigma 4.0"

zione di Fca Italia, la strada dapercorrere è fattadi quattro cor-sie: decarbonizzazione, qualitàdell'aria, urbanizzazione, sicu-rezza per giungere a un veicolodavvero "green". «La strada -dice - vedrà sempre più veicolisensorizzati: sia tra veicoli e vei-coli che tra veicoli e pedoni».

La curi osità è tanta e chiedia-mo. Quando? «Per un veicoloautonomo le previsioni parla-no del 2022». Ma secondo Mi-glietta occorre essere «attori at-tivi su tre fronti: la strada, le fer-rovie e sull'acqua».

Però nasce anche un'altradomanda, quella dell'utentedella strada, quello della porta

accanto. Perché chi vuole ac-quistare un'auto "pulita" devepensare a un investimento piùimpegnativo? «È la sostenibili-tà - risponde il manager Fca - a360 gradi. C'è da garantire lostesso livello e questa è la verasfida. Ora, diciamo che siamoal livello 2, ma per arrivare al li-vello 4 e avere con esso una pe-netrazione sul mercato più de-mocratica, nel senso che è rivol-ta al maggior numero di perso-ne, occorrono altri sorzi e altriinvestimenti. Ma questa è latendenza e ci arriveremo in 4-5anni».

Paolo Falconi©RI PRODUZIONE RISERVATA

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Au mo ¡ve:la Toscanaè competitiva

Una due giorni dedicataa unsettore che perla Toscanacostituisce una fettaconsistente della propriaeconomia. Secondo gli ultimidati prodotti da Movet e Ircres(Istituto di ricerca perlacrescita economica sostenibiledel Cnr ) nel 2015 , l'automotivein Toscana ha prodottoricchezza per circa 3 miliardi dieuro , 1,3 dei quali daesportazioni. 122 imprese14mi la gli occupati , il 63%deiquali lavora in grandi aziende,spesso multinazionali, constabilimenti con più di 250addetti ; il 22% in medieimprese , il 14% in piccole e l'1%in micro . Pisa e Livorno neraccolgono circa la metà.Movet con questo convegnosollecita una riflessione rispettoa un settore fondamentale perlaToscana. Le conclusioni dellaprima giornata sono stateportate Maria Chiara Carrozza,parlamentare e professoressadella Scuola SuperioreSant'Anna, che ha parlato dellesfide scientifiche perla roboticanell'era di industria 4.0.