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Impresa Agricola MENSILE DELLA CONFEDERAZIONE ITALIANAAGRICOLTORI DELLA LOMBARDIA Anno XXIX n. 11 - dicembre 2008 Poste italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - Dl 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 - DCB BRESCIA Pac: dal 2009 parte la “miniriforma” All’Italia un aumento del 5% delle quote La verifica dello “stato di salute” della Pac si è conclusa con il consiglio dei ministri agricoli Ue del 20 novembre L o scorso 20 novembre , dopo mesi di discus- sioni e di confronto in tutti i 27 paesi dell’Unione europea, il Consiglio dei ministri agricoli dell’Unione ha chiuso la cosiddetta veri- fica dello stato di salute della Pac adottando le linee guida di una “miniriforma” della Politica agricola comune. Le proposte della Commissione europea del 20 maggio scorso sono state le linee guida della discus- sione giunta a un compro- messo finale che ha in parte corretto in termini più pru- denziali le indicazioni origi- nali della commissaria all’a- gricoltura Fischer Boel. In sostanza, si può tuttavia dire che le indicazioni di fondo della Commissione sono state tutte recepite. Fine delle quote latte nel 2015 con un “atterraggio morbido” - per l’Italia un po’ meno di morbidezza-; fine del set- aside, spostamento -anche se inferiore del previsto- di risorse dai titoli allo Sviluppo rurale con il mec- canismo della modulazione; nuova definizione dei mec- canismi di sostegno ai setto- ri: sono queste in estrema sintesi le novità più rilevanti che accompagneranno la Pac già dal prossimo anno. Nelle pagine 4 e 5 di que- sto numero pubblichiamo con maggior dettaglio le scelte adottate dal Consiglio dei ministri che dovranno trovare ora la definitiva scrit- tura nei testi legislativi che saranno predisposti dalla Commissione. Resta invece aperto il tema della regionalizzazione che occuperà prevedibilmente buona parte dell’agenda della politica agricola italia- na dei prossimi mesi. L’Italia, come è noto, sino ad oggi ha adottato il criterio della media storica per la definizione del’importo dei titoli al premio unico spet- tanti ad ogni azienda. Dal prossimo anno gli stati membri potranno rivalutare se adottare l’opzione della forfettizzazione dei titoli con le diverse formule. Senza entrare nel merito delle com- plesse modalità in cui potrebbe essere gestita la regionalizzazione, il dato più evidente che si tratterebbe comunque di un significativo spostamento di risorse tra i singoli beneficiari dei titoli e tra le aree geografiche dello stesso bacino regionale che potrebbe essere comunque più ampio dei confini regio- nali amministrativi. La scelta del mantenimen- to dello status quo o della regionalizzazione (con le sue diversi opzioni più o meno “soft”) dovrà essere comuni- cata all’Unione europea entro la prossima estate. La decisione che ha avuto maggior rilievo, anche se da tempo annunciata, è stata senza dubbio quella legata alle quote latte. Le quote finiranno, come del resto era già previsto sin dal 2003, nel 2015. Per arri- vare a quella data, la Commissione ha previsto un aumento lineare per tutti i paesi dell’1% annuo, fatta eccezione per l’Italia che già dal prossimo periodo 2009/2010 avrà un aumento del 5%. Un ritocco, da tempo atteso peraltro, sul tenore nazionale di materia grassa di fatto porterà l’aumento al 5,8%. Come e a chi verrà riparti- to l’aumento del quantitativo di riferimento nazionale non è ancora stabilito, anche se le disposizioni che la legge 119/2003 già indica sono chiare. Servirà comunque almeno un decreto ministe- riale per ripartire le assegna- zioni a livello regionale. Secondo prime indicazioni del ministro Zaia (un appro- fondimento a pagina 5) la decisione sarà adottata entro la fine dell’anno. La Cia Lombardia, in una nota al presidente della Giunta regionale Formigoni e all’assessore Ferrazzi, che ha già evidenziato che “dopo il risultato politico ottenuto dal ministro di aumento delle quote latte all'Italia, la fase di gestione di tale aumento deve essere demandata alle Regioni delle aree vocate. I criteri generali dovranno essere in funzione del merca- to lattiero-caseario, priorita- rio per la ripresa dei redditi agricoli, dei Psr e della coerenza e legalità”. (Di.Ba) All’interno: * Per i prezzi dei cereali il 2008 a due facce, solo i costi di produzione col segno “più” * Psr, approvate le disposizioni attuative delle misu- re 133, 312, 313, 321 e 323A * Condizionalità: dal 2009 introdotte nuove norme anche per i vigneti * La “nuova” Pac: basta quote latte dal 2015, più risorse allo Sviluppo rurale e ai mercati * Cosa cambia per l’agricoltura italiana con la pros- sima Politica agricola comune * Blue tongue: la Francia vaccinerà “a tappeto” * Mercato unico dei suini: partenza a dicembre * Per il latte crudo una circolare del ministero della salute * Blue tongue e malattia vescicolare suina al centro dell’attenzione * I valori fondiari italiani sono i più elevati d’Europa, torna a crescere il prezzo della terra * Il mercato degli affitti ancora in salita, aumenti anche del 30% in Lombardia Riunite in un unico testo tutte le leggi regio- nali in materia di agri- coltura, foreste, pesca e sviluppo rurale Il Consiglio Regionale della Lombardia ha appro- vato lo scorso 25 novem- bre all'unaninimità il Testo unico in materia di agricol- tura, foreste, pesca e svi- luppo rurale. Il testo, composto da 180 articoli, raggruppa e di fatto cancella dodici leggi regio- nali di settore ed è diviso in 12 titoli. Un vero e proprio manuale per imprenditori agricoli, apicoltori, opera- tori forestali ma anche per gli appassionati di pesca e raccolta funghi. Il Testo unico, in quanto tale, è una raccolta sistema- tica di leggi regionali relati- ve a un determinato settore. Non contiene, dunque, novità normative, limitan- dosi a raccogliere sistema- ticamente in un unico prov- vedimento tutte le norme regionali attinenti una materia, in un’ottica di rior- dino e semplificazione. Intesa sul prezzo del latte a Brescia In provincia di Brescia è stata raggiunta un'intesa, siglata l’11 dicembre scor- so, sul prezzo di riferimen- to del latte alla stalla per il periodo dal 1 aprile 2008 al 31 marzo 2009. Secondo l'intesa, le impre- se acquirenti si impegnano a corrispondere agli acqui- renti prezzi tali da garantire che la media aritmetica del periodo in considerazione risulti pari a euro 37,18 euro (Iva esclusa). Per quanto riguarda i termini di pagamento, il pagamento differenziato secondo qua- lità e gli altri aspetti con- trattuali si continuerà a rife- rirsi all'accordo siglato il 28 marzo 2007 per l'intera Lombardia. L'intesa è stata siglata dalle organizzazioni di prodotto bresciane e del settore agroalimentare dell'Associazione industria- li di Brescia, con il coinvol- gimento dell'assessore pro- vinciale all'agricoltura Gianfranco Tomasoni. La Cia di Brescia ha espres- so apprezzamento per l'im- pegno dell'assessore Toma- soni per il raggiungimento del protocollo d'intesa. Il prezzo giunge in un momento congiunturale di estrema difficoltà per un settore privo di un accordo regionale. Questa intesa permetterà ai produttori bresciani di raggiungere remunerazioni più elevate rispetto agli acconti sino ad oggi corrisposti. Buon Natale e felice anno nuovo

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Impresa AgricolaMENSILE DELLA CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI DELLA LOMBARDIA

Anno XXIX n. 11 - dicembre 2008 Poste italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - Dl 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 - DCB BRESCIA

Pac: dal 2009 parte la “miniriforma”All’Italia un aumento del 5% delle quote

La verifica dello “stato di salute” della Pac si è conclusa con il consiglio dei ministri agricoli Ue del 20 novembre

Lo scorso 20 novembre, dopo mesi di discus-sioni e di confronto in

tutti i 27 paesi dell’Unioneeuropea, il Consiglio deiministri agricoli dell’Unioneha chiuso la cosiddetta veri-fica dello stato di salute dellaPac adottando le linee guidadi una “miniriforma” dellaPolitica agricola comune.

Le proposte dellaCommissione europea del20 maggio scorso sono statele linee guida della discus-sione giunta a un compro-messo finale che ha in partecorretto in termini più pru-denziali le indicazioni origi-nali della commissaria all’a-gricoltura Fischer Boel.

In sostanza, si può tuttaviadire che le indicazioni difondo della Commissionesono state tutte recepite. Finedelle quote latte nel 2015 conun “atterraggio morbido” -per l’Italia un po’ meno dimorbidezza-; fine del set-aside, spostamento -anche seinferiore del previsto- dirisorse dai titoli alloSviluppo rurale con il mec-canismo della modulazione;nuova definizione dei mec-canismi di sostegno ai setto-ri: sono queste in estremasintesi le novità più rilevantiche accompagneranno la Pac

già dal prossimo anno.Nelle pagine 4 e 5 di que-

sto numero pubblichiamocon maggior dettaglio lescelte adottate dal Consigliodei ministri che dovrannotrovare ora la definitiva scrit-tura nei testi legislativi chesaranno predisposti dallaCommissione.

Resta invece aperto il temadella regionalizzazione cheoccuperà prevedibilmentebuona parte dell’agendadella politica agricola italia-na dei prossimi mesi.

L’Italia, come è noto, sinoad oggi ha adottato il criterio

della media storica per ladefinizione del’importo deititoli al premio unico spet-tanti ad ogni azienda.

Dal prossimo anno gli statimembri potranno rivalutarese adottare l’opzione dellaforfettizzazione dei titoli conle diverse formule. Senzaentrare nel merito delle com-plesse modalità in cuipotrebbe essere gestita laregionalizzazione, il dato piùevidente che si tratterebbecomunque di un significativospostamento di risorse tra isingoli beneficiari dei titoli etra le aree geografiche dellostesso bacino regionale chepotrebbe essere comunquepiù ampio dei confini regio-nali amministrativi.

La scelta del mantenimen-to dello status quo o dellaregionalizzazione (con le suediversi opzioni più o meno“soft”) dovrà essere comuni-cata all’Unione europeaentro la prossima estate.

La decisione che ha avutomaggior rilievo, anche se datempo annunciata, è statasenza dubbio quella legataalle quote latte.

Le quote finiranno, comedel resto era già previsto sindal 2003, nel 2015. Per arri-vare a quella data, laCommissione ha previsto unaumento lineare per tutti ipaesi dell’1% annuo, fattaeccezione per l’Italia che già

dal prossimo periodo2009/2010 avrà un aumentodel 5%. Un ritocco, da tempoatteso peraltro, sul tenorenazionale di materia grassadi fatto porterà l’aumento al5,8%.

Come e a chi verrà riparti-to l’aumento del quantitativodi riferimento nazionale nonè ancora stabilito, anche se ledisposizioni che la legge

119/2003 già indica sonochiare. Servirà comunquealmeno un decreto ministe-riale per ripartire le assegna-zioni a livello regionale.Secondo prime indicazionidel ministro Zaia (un appro-fondimento a pagina 5) ladecisione sarà adottata entrola fine dell’anno.

La Cia Lombardia, in unanota al presidente dellaGiunta regionale Formigonie all’assessore Ferrazzi, cheha già evidenziato che “dopoil risultato politico ottenutodal ministro di aumento dellequote latte all'Italia, la fase digestione di tale aumentodeve essere demandata alleRegioni delle aree vocate. Icriteri generali dovrannoessere in funzione del merca-to lattiero-caseario, priorita-rio per la ripresa dei redditiagricoli, dei Psr e dellacoerenza e legalità”. (Di.Ba)

All’interno:* Per i prezzi dei cereali il 2008 a due facce, solo icosti di produzione col segno “più”* Psr, approvate le disposizioni attuative delle misu-re 133, 312, 313, 321 e 323A* Condizionalità: dal 2009 introdotte nuove normeanche per i vigneti* La “nuova” Pac: basta quote latte dal 2015, piùrisorse allo Sviluppo rurale e ai mercati* Cosa cambia per l’agricoltura italiana con la pros-sima Politica agricola comune* Blue tongue: la Francia vaccinerà “a tappeto” * Mercato unico dei suini: partenza a dicembre* Per il latte crudo una circolare del ministero dellasalute* Blue tongue e malattia vescicolare suina al centrodell’attenzione* I valori fondiari italiani sono i più elevatid’Europa, torna a crescere il prezzo della terra * Il mercato degli affitti ancora in salita, aumentianche del 30% in Lombardia

Riunite in un unicotesto tutte le leggi regio-nali in materia di agri-coltura, foreste, pesca esviluppo ruraleIl Consiglio Regionaledella Lombardia ha appro-vato lo scorso 25 novem-bre all'unaninimità il Testounico in materia di agricol-tura, foreste, pesca e svi-luppo rurale.Il testo, composto da 180articoli, raggruppa e di fattocancella dodici leggi regio-nali di settore ed è diviso in12 titoli. Un vero e propriomanuale per imprenditoriagricoli, apicoltori, opera-tori forestali ma anche pergli appassionati di pesca eraccolta funghi. Il Testo unico, in quantotale, è una raccolta sistema-tica di leggi regionali relati-ve a un determinato settore.Non contiene, dunque,novità normative, limitan-dosi a raccogliere sistema-ticamente in un unico prov-vedimento tutte le normeregionali attinenti unamateria, in un’ottica di rior-dino e semplificazione.

Intesa sul prezzo dellatte a BresciaIn provincia di Brescia èstata raggiunta un'intesa,siglata l’11 dicembre scor-so, sul prezzo di riferimen-to del latte alla stalla per ilperiodo dal 1 aprile 2008 al31 marzo 2009. Secondo l'intesa, le impre-se acquirenti si impegnanoa corrispondere agli acqui-renti prezzi tali da garantireche la media aritmetica delperiodo in considerazionerisulti pari a euro 37,18euro (Iva esclusa). Perquanto riguarda i termini dipagamento, il pagamentodifferenziato secondo qua-lità e gli altri aspetti con-trattuali si continuerà a rife-rirsi all'accordo siglato il 28marzo 2007 per l'interaLombardia.L'intesa è stata siglata dalleorganizzazioni di prodottobresciane e del settorea g r o a l i m e n t a r edell'Associazione industria-li di Brescia, con il coinvol-gimento dell'assessore pro-vinciale all'agricolturaGianfranco Tomasoni.La Cia di Brescia ha espres-so apprezzamento per l'im-pegno dell'assessore Toma-soni per il raggiungimentodel protocollo d'intesa. Ilprezzo giunge in unmomento congiunturale diestrema difficoltà per unsettore privo di un accordoregionale. Questa intesapermetterà ai produttoribresciani di raggiungereremunerazioni più elevaterispetto agli acconti sino adoggi corrisposti.

Buon Natale e felice anno nuovo

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Impresa Agricoladicembre 2008 2

Impresa AgricolaMensile della

Confederazione ItalianaAgricoltori Lombardia

Reg. Trib. di Milano n. 103 del 12.03.1979

Iscrizione Roc n. 13558/2006

EditoreCia Lombardia

Direzione, redazione e amministrazio-ne Piazza Caiazzo, 3 - 20124 Milano Tel. 02/6705544 - Fax 02/66984935

[email protected] www.cialombardia.org

Direttore editoriale Mario Lanzi

Direttore responsabileDiego Balduzzi

StampaColor Art S.r.l. -Via Industriale 24/26

Rodengo Saiano (Bs)

“Attività di informazione anno 2008che è stata oggetto di richiesta difinanziamento sulla Misura 111 delProgramma di Sviluppo Rurale 2007 -2013 della Regione Lombardia, cofi-nanziato dall'Unione Europea attraver-so il FEASR”

I dati raccolti nella mailing-list diImpresa Agricola sono utilizzati perl’invio della pubblicazione. Ai sensiDlgs 196/03, i dati potranno esseredistrutti su richiesta da inviare allaredazione di Impresa Agricola - PiazzaCaiazzo, 3 Milano.

Periodico associato UspiChiuso in redazionel’11 dicembre ‘08

Panorama AgricolturaLa produzione di soia è ormai marginale in tutta l’Unione europea

Alcuni analisti, com-mentando l’anda-mento dei mercati

cerealicoli nel 2008, lohanno definito “l’anno dellaschizofrenia”. Prima un’in-cessante crescita delle quota-zioni dei principali prodotticerealicoli fino ai massimi diaprile e maggio, poi il crollodei prezzi fino alla sogliadell’intervento registratinelle ultime settimane.

Mentre per il frumento e lasoia, quelli attuali sono anco-ra prezzi superiori a quellimedi mensili registrati dal2000, sono i listini del maisha soffrire di più con quota-zioni tra le più basse del dal2000 (solo nel 2005/06 sipuò dire che siano stati sta-bilmente su livelli inferiori).“Se i produttori piangono -sostiene Renzo Rosetto delSettore Studi Economici diVeneto Agricoltura- gli uti-lizzatori non ridono: la mag-gior parte di essi si era giàcoperta fino a fine annoquando i prezzi erano ancoravicino ai massimi. Se ad oggile indicazioni provenienti daimercati internazionali sem-brano indicare il perdurare diquesta situazione di prezzi,viste anche le previsioni diraccolti abbondanti per tutti iprincipali prodotti cerealico-li, a gennaio la situazionepotrebbe anche cambiaredrasticamente”.

A detta di alcuni osserva-tori -sostiene la newsletter n.23/2008 de ‘I mercati delfrumento, del mais e dellasoia’- “la discesa dei prezzi èormai andata oltre i valoriimpliciti nei fondamentalidel mercato. In base a questaconsiderazione non si puòescludere che quando ladomanda si ripresenterà sullepiazze di contrattazionenazionale, con rinnovatavolontà/necessità di acqui-sto, l’offerta possa riuscire aspuntare qualche correzioneal rialzo dei prezzi”

Come per il frumento,anche le quotazioni del mais,continuano a non mostraresegni di ripresa. Secondo glioperatori i prezzi del frumen-to e del mais sono ormaiscesi sotto la soglia di remu-neratività mettendo in note-vole difficoltà le impreseagricole che stanno soppor-tando i forti rialzi delle mate-rie prime (fertilizzanti, anti-parassitari e carburanti).

La situazione è resa ancorpiù difficile dal fatto che,negli Stati orientalidell’Unione Europea, le quo-tazioni del mais sono scesesotto il prezzo d'intervento di101 euro per tonnellata.

Per i prezzi dei cereali il 2008 a due facce,solo i costi di produzione col segno “più”

Le quotazioni sono incostante discesa da luglio ela picchiata si è accentuata inprossimità dell’inizio dellacampagna di commercializ-zazione 2008/09. Da ottobrehanno registrato delle oscil-lazioni tra i 120 e i 130euro/t e le ultime quotazionisono addirittura scese sottola soglia, considerata “psico-logica” dei 120 euro/t, con-solidando la forbice negativacon i prezzi dello stessoperiodo delle due annate pre-cedenti (-40% rispetto al2007 e -24% rispetto al

2006.La produzione europea di

soia nella campagna 2008/09è prevista in rialzo dalloUsda, ente nazionale ameri-cano per l’agricoltura, per ilquale dovrebbe attestarsi acirca 0,8 milioni di tonnella-te, sugli stessi livelli del2007/08. I consumi si man-tengono a circa 15 milioni ditonnellate, coperti quasitotalmente dalle importazio-ni (14 milioni di t). Gli stockfinali sono in leggero calo a0,8 milioni di tonnellate.

A livello mondiale le stime

Psr: aprono i bandi delle misure 133, 312, 313, 321e 323ACon il decreto n. 13913 del 28 novembre 2008 sono statiapprovati i bandi delle misure 133 Attività di informazione epromozione dei prodotti agroalimentari di qualità, 312Sostegno alla creazione e allo sviluppo delle imprese, 313Incentivazioni di attività turistiche, 321 Servizi essenzialiper l'economia e la popolazione rurale e 323A FormazionePiani di Gestione siti Natura 2000 I bandi definiscono le procedure attuative delle misure e for-niscono indicazioni circa le modalità di presentazione delledomande. Il decreto è pubblicato sul Burl n. 50 dell’11dicembre 2008.

Latte crudo, ordinanza del ministeroLee macchine erogatrici di latte crudo dovranno riportare inrosso la indicazione "prodotto da consumarsi solo dopo bol-litura"; la data di scadenza del latte crudo non può superarei tre giorni dalla messa a disposizione del consumatore; nonpotrà essere distribuito latte crudo in bicchieri o altri conte-nitori per il consumo immediato; è vietata la somministra-zione di latte crudo nell'ambito della ristorazione collettiva,comprese le mense scolastiche. Sono questi i principali con-tenuti dell'ordinanza del ministero della Salute emanata il 10dicembre scorso.

Centri per i controlli degli atomizzatori e dellebarre irroratrici operanti in LombardiaPer la verifica degli atomizzatori e delle barre da diserbo gliagricoltori e i contoterzisti possono rivolgersi ai centri rico-nosciuti dalla Regione Lombardia, di cui è stato pubblicatoun elenco aggiornato disponibile sul sito web della DgAgricoltura della Regione LombardiaGrazie al “Protocollo di accreditamento dei centri per laverifica funzionale e la taratura delle macchine irroratrici”(Dgr3423/2001), il servizio è stato organizzato con l'accre-ditamento di centri di verifica, in grado di coprire tutto ilterritorio regionale e le esigenze di controllo per barre irro-ratrici ed atomizzatori, soggette ai controlli obbligatori pre-visti dalle misure agroambientali del Programma diSviluppo Rurale. L'entrata a regime del servizio permette in prospettiva diottimizzare le macchine irroratrici di prodotti fitosanitaripresenti sul territorio regionale, con significativi vantaggiper l'applicazione alle colture di prodotti fitosanitari, sotto ilprofilo igienico-sanitario, dato che l'ottimizzazione riduce irischi di esposizione degli operatori (fra i soggetti più espo-sti al rischio di neoplasie da agenti esterni); ambientale, perla riduzione del rilascio di molecole chimiche di sintesi nel-l'ambiente; economico, per la riduzione dei costi di impresa. Per la verifica degli atomizzatori e delle barre da diserbo gliagricoltori e i contoterzisti possono rivolgersi ai centri rico-nosciuti dalla Regione Lombardia.

della produzione di soia perla campagna commerciale2008/09 sono orientate alribasso rispetto alle prece-denti stime (-2,5 milioni di t)a circa 236 milioni di tonnel-late, un valore comunquesuperiore a quello del2007/08 (+7% circa). Ladiminuzione è da attribuirsiquasi esclusivamente al rac-colto brasiliano, che vienestimato a circa 60 milioni dit. La situazione degli agricol-tori brasiliani è particolar-mente difficile: la perdita divalore della moneta naziona-le ha ampliato le conseguen-ze della diminuzione dellequotazioni del seme di soiaregistrata sui mercati inter-nazionali. Un’ulteriore con-seguenza negativa è l’au-mento dei costi di produzio-ne (fertilizzanti, fitofarmaci,lavorazioni,ecc.), che va adincidere sulla redditivitàdella coltura e anche sullerese produttive.

I consumi sono previsti inleggero calo rispetto alle pre-cedenti stime, a circa 234milioni di tonnellate (-1,5milioni di t): in diminuzionesoprattutto l’utilizzo delseme di soia in Argentina (36milioni di t), Brasile (32milioni di t) e Stati Uniti(47,5 milioni di t). Il com-mercio mondiale dovrebberegistrare una leggera fles-sione rispetto ai livelli stima-ti il mese scorso: la diminu-zione attesa per le esporta-zioni dal Brasile (26 milionidi t, -1,5 milioni di t) è par-zialmente bilanciata dallemaggiori spedizionidall’Argentina (15 milioni dit).

Gli stock finali sonosostanzialmente stabili acirca 54 milioni di tonnella-te.

Ici sui fabbricati rurali, si attende ancora un chiarimento normativoPer l’Ici sui fabbricati rurali non è ancora arrivato, nonostante le assicurazioni in questosenso, un definitivo chiarimento normativo, accentuando il rischio di un dannoso e ingiusti-ficato contenzioso che può mettere in seria difficoltà l’attività imprenditoriale di moltissimeaziende agricole. La questione della tassazione ai fini Ici dei fabbricati rurali è già oggetto di un notevole con-tenzioso, dovuto a una ‘smagliatura’ del tessuto legislativo e da una lettura solo parziale dellagiurisprudenza.La richiesta di pagamento dell’Ici sui fabbricati rurali da parte degli enti territoriali compe-tenti risulta errata.L’esenzione dal pagamento dell’Ici adottata nel tempo, non è semplicemente avvallata da unamera consuetudine, ma risponde al principio dell’assenza di doppia imposizione e alla fun-zione dei fabbricati in questione sia rispetto all’attività agricola, in quanto asserviti al terre-no, sia al singolo contribuente ed alla collettività.L’Ici sui fabbricati rurale interesserebbe più di tre milioni e mezzo di fabbricati rurali, finoraesentati. In assenza del provvedimento promesso dal Governo, la scadenza per il 2008 è fis-sata al 16 dicembre, i comuni stanno adottando provvedimenti di recupero dell’Ici conside-rata evasa. Comportamenta sollecitato dall’Anci, anche sulla scorta di pronunciamenti deigiudici di legittimità, che inevitabilmente comporterà l’esplodere del contenzioso. Per questola Cia ha chiesto al ministro Tremonti di “intervenire tempestivamente tenendo conto anchedelle misure in esame e in approvazione e degli impegni che l’Esecutivo si è assunto chia-rendo con apposita disposizione di rango legislativo la questione. Tra l’altro, si tratterebbe diun intervento che non comporterebbe oneri aggiuntivi per le Finanze”.

Dal prossimo gennaio la Cia Lombardiaoffrirà gratuitamente agli agricoltori unnotiziario periodico di aggiornamentosui principali temi dell’agricoltura lom-barda, inviato via email.

Per ricevere il notiziario scrivete a:[email protected]

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Impresa Agricoladicembre 2008 Panorama Agricoltura 3

Condizionalità: dal 2009 introdotte nuove norme anche per i vigneti

La novità più sostan-ziale della “condizio-nalità” 2009 sarà il

coinvolgimento dei viticol-tori nel complesso insiemedi regole e di adempimentiresi obbligatori con la rifor-ma della Pac del 2005.

Dal primo gennaio 2009anche la gestione dei vignetisarà interessata dai provve-dimenti in corso di predispo-sizione per il nuovo anno,. Èquesta una delle principalinovità contenute nel decretodel ministero delle Politicheagricole, alimentari e fore-stali, approvato dallaConferenza Stato-Regionidel 13 novembre scorso, peraggiornare il quadro norma-tivo della condizionalità peril 2009.

Rispetto al vigente testo(decreto del 21 dicembre2006 n. 12541), a cui siaggiungono le disposizioniregionali lombarde, vieneincluso per la prima voltanella condizionalità anche ilsettore vitivinicolo.

Questo inserimento è statonecessario a seguito del Reg.CE n. 479/2008 del 29 aprile2008, che ha posto manoall’Organizzazione comunedel mercato vitivinicolo.

La riforma del settore viti-vinicolo, approvata nei mesiscorsi, prevede l’estensionedella condizionalità ambien-tale per le aziende che bene-ficiano di pagamenti diretti icui titoli sono abbinati a

Previsto l’obbligo di potatura e il divieto di eliminazione dei terrazzamenti

superfici vitate, per i benefi-ciari dei pagamenti nell’am-bito dei programmi di soste-gno per la ristrutturazione ela riconversione dei vigneti edei pagamenti del premio diestirpazione.

Nel dettaglio va ricordatoche nel settore non è previstoun aiuto unico aziendale,come in altri comparti, maun contributo analogo è attri-buito a chi ha beneficiatodelle misure previste nelpiano nazionale di applica-zione dell’enveloppe come acoloro che hanno beneficiatodegli aiuti all’estirpazione.

Le novità specifiche per leaziende vitivinicole in vigorenel 2009 riguardano le buonecondizioni agronomiche eambientali e in particolare lenorme 4.3, “Mantenimentodegli oliveti e dei vigneti inbuone condizioni vegetati-

Progetti concordati,valutati positivi 12 pro-getti sui 18 presentatiCon il Decreto n. 12376 del6 novembre, la DgAgricoltura ha approvato legraduatorie provinciali deiprogetti concordati presen-tati con il primo bando.Rispetto alle 18 proposte diprogetti presentate sonostati valutati con esito posi-tivo 12 progetti, che riguar-dano il territorio di 9 pro-vince, e con esito negativo6 progetti, che riguardano ilterritorio di 6 provincelombarde.L’elenco dei progetti conesito positivi e negativo èdisponibile sul sito webdella Dg Agricoltura.

Misura 214 (agroam-biente): modificato l'e-lenco delle domandeammesse a finanzia-mento per il 2008Con il dduo n. 12777 del 10novembre 2008 sono statimodificati gli elenchi delledomande della misura 214(agroambiente), ammesse afinanziamento per la cam-pagna 2008.Le modifiche sono staterese necessarie per la corre-zione di alcuni errori mate-riali e per le modificheintrodotte dalle istruttoriedelle amministrazioni pro-vinciali.Le aziende non in regolacon il regime delle quotelatte sono state ammessecon riserva e indicate in unapposito elenco.Gli importi indicati neglielenchi potranno subireriduzioni nel corso dell'iteristruttorio.

Interventi regionali perl'attività agrituristicanei poli urbani, appro-vati gli elenchi deibeneficiariSono 11 le aziende chebeneficeranno di oltre559mila euro di contributiper l’attività agrituristicarealizzata nei poli urbani,ossia in quei comuni classi-ficati come “poli urbani” equindi esclusi dalla possibi-lità di presentazione delledomande attraverso lemisure del Psr.E’ stato infatti emanato ildocumento di ammissionedelle domande per l'attivitàagrituristica nei poli urbani,presentate nell’ambito delbando di selezione per iprogetti di sviluppo agritu-ristico delle aziende agrico-le ubicate nei poli urbani,approvato con la Dgr n.7277 del 19 maggio 2008.L’elenco delle aziendebeneficiarie e l’importo delcontributo concesso è dis-ponibile sul sito web dellaDg Agricoltura.

ve” e 4.4, “Mantenimentodegli elementi caratteristicidel paesaggio”.

La norma 4.3 prevede ilmantenimento in buone con-dizioni vegetative dei vignetie in particolare l'esecuzionedella potatura entro il 30maggio di ciascun anno ealmeno una volta ogni treanni nonché l’eliminazionedei rovi e di altra vegetazio-ne pluriennale infestante taleda danneggiare le piante.Sono previste particolarideroghe, in caso di reimpian-to autorizzato o di estirpazio-ne autorizzata e in presenzadi motivazioni di ordine fito-sanitario.

Le Regioni e Provinceautonome potranno specifi-care ulteriormente gli impe-gni nei propri provvedimen-ti, definendo per esempio lafrequenza della potatura e

l’eventuale suddivisione delterritorio in aree omogeneeper caratteristiche pedocli-matiche e per forme di alle-vamento degli impianti viti-coli.

È’ estesa alle aziende viti-vinicole anche la norma 4.4.Per assicurare un livellominimo di mantenimentodegli elementi caratteristicidel paesaggio sull’intero ter-ritorio nazionale, gli agricol-tori devono rispettare ildivieto di eliminazione deiterrazzamenti esistenti, dieffettuazione di livellamentinon autorizzati e il rispettodei provvedimenti regionalidi tutela degli elementi carat-teristici del paesaggio.

Le altre novità sono dicarattere procedurale; laprima riguarda la proroga al31 dicembre 2008 del termi-ne per l’emanazione deiprovvedimenti regionali peril 2009 che contengono l’e-lenco degli impegni applica-bili a livello territoriale.Infine, il decreto prevede cheAgea, in qualità di autoritàcompetente al coordinamen-to dei controlli, entro il 30aprile di ciascuna annualitàdi applicazione del regime dicondizionalità, stabilisca conpropri provvedimenti i ter-mini e gli aspetti proceduralidi attuazione, i criteri comu-ni di controllo e gli indici diverifica del rispetto degliimpegni, in modo da permet-tere alle Regioni di informa-re gli agricoltori prima dellascadenza della domandaunica.

La Commissione euro-pea decide la reintrodu-zione dell’ammassoprivato per il burroL’attuale diminuzione deiprezzi dei prodotti lattiero-caseari, dopo i livelli recorddello scorso periodo, hannoportato la Commissioneeuropea alla decisione direintrodurre, dal 1° gennaio2009, l’ammasso privatoper il burro. Il livello medio dell’aiuto èfissato a 15,62 euro per ton-nellata, più 0,44 euro pertonnellata al giorno percoprire i costi variabili perle celle frigorifere e di fun-zionamento.

Applicazione del dirittocomunitario dell'am-bienteLa Commissione ha formu-lato un piano per migliorarel’applicazione del dirittodell’Unione Europea inmateria di tutela ambienta-le, composto da più di 200atti normativi. Il progetto si inserisce inuna più ampia strategiadella Commissione, annun-ciata nel 2007, mirante amigliorare l'applicazionedel diritto dell'Ue, e coinci-de con la pubblicazionedella relazione annualedella Commissione sul con-trollo dell'applicazione deldiritto comunitario. Lacomunicazione sottolineala necessità di una strettacollaborazione con gli Statimembri per garantire lacorrettezza delle normenazionali di attuazione e laloro tempestiva adozione el'effettivo conseguimentodegli obiettivi condivisi.Laddove persistono proble-mi gravi – come la tolleran-za delle discariche abusiveo i molteplici casi di man-cato trattamento delleacque reflue urbane - laCommissione promuoveràazioni legali strategichepiuttosto che azioni indivi-duali. La vastità del “cor-pus” di norme europee inmateria ambientale, cosìcome la gamma di condi-zioni a cui va applicato,possono determinare unaserie di problemi applicati-vi: allo stato attuale, i mag-giori problemi del dirittoUe dell'ambiente riguarda-no il miglioramento delleinfrastrutture, l’introduzio-ne di idonei meccanismiamministrativi e la facilita-zione della partecipazionedei cittadini. Miglioramentinell'applicazione sono piùprobabilmente conseguibilitramite una combinazionedi misure miranti ad affron-tare una serie di aspettiapplicativi, e sono talimisure che verranno prefe-rite.

Misura 121 (investimenti aziendali e 311A (agritu-rismo): primo riparto 2008 delle risorse finanziariealle Amministrazioni Provinciali La Regione Lombardia ha approvato il riparto alle ammini-strazioni provinciali delle risorse finanziarie per il pagamen-to delle domande presentate nei mesi scorsi relative allamisure 121 (investimenti aziendali) e 311A (agriturismo) delPsr 2007-2013. Contestualmente è stato pubblicato l'elencosia delle domande ammesse a finanziamento che dell'elencodelle domande istruite positivamente ma non finanziate Il provvedimento (decreto n. 13565 del 24 novembre 2008)è stato pubblicato sul Burl s.o. n. 49 del 1 dicembre 2008.Per la mis. 121 (investimenti aziendali) la somma comples-siva è di 26.409.797,69, corrispondente all’importo del pre-mio spettante a 297 beneficiari a che hanno presentatodomanda nel periodo 23 febbraio 2008 – 30 giugno 2008.Sono invece 261 le domande istruite positivamente, ma nonfinanziate per un importo complessivo di 21.333.665.Queste domande rimarranno in graduatoria per i prossimidue riparti.Relativamente alla misura 311A (agriturismo) il riparto alleAmministrazioni Provinciali della Lombardia consentirà l’e-rogazione di 5.393.698 euro, corrispondenti all’importo delpremio spettante a 60 beneficiari che hanno presentatodomanda nel periodo 22 marzo 2008 – 30 giugno 2008.Sono invece 19 le domande istruite positivamente, ma nonfinanziate nelle zone A e B, per un importo complessivo di1.531.772.

Vino: proroga al 15gennaio della dichiara-zione della raccoltadelle uveIl termine per la presenta-zione delle dichiarazioni diraccolta delle uve è proro-gato al 15 gennaio 2009.Lo ha deciso il Mipaf inbase alla decisione assuntaa livello comunitario dalComitato di gestionedell’Ocm vino. Slittanoquindi anche le denuncedelle uve Do/Igt. InLombardia la dichiarazio-ne di raccolta è gestita uni-camente in via telematicatramite il Siarl. Le aziende interessate sipossono recare ai Caa (CaaCia Lombardia è presentein tutte le province lombar-de) per la gestione delladichiarazione.La Regione Lombardia haconseguentemente proro-gato all’11 dicembre il ter-mine per l’iscrizione aglialbi regionali di vigneti aDo/elenco vigne Igt.

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Impresa Agricoladicembre 2008 La “nuova” Pac 4

La “nuova” Pac: basta quote latte dal 2015, più risorse allo Sviluppo rurale e ai mercati

Fine del set-aside e dell’art. 69 le altre importanti novità dopo l’accordo dei ministri agricoli

Erano molte le questio-ni che hanno interes-sato la “verifica dello

stato di salute” della Pac.Dopo la comunicazione

della Commissione delnovembre 2007, esattamentedopo un anno l’iter delledecisioni si è concluso con ilConsiglio dei ministri dei 27paesi dell’Unione europeache hanno raggiunto l’accor-do sulle modifiche da appor-tare alla politica agricolacomune, che ora dovrannotrovare la definitiva stesurain regolamenti.

Queste, in sintesi, le prin-cipali decisioni.

Estinzione graduale dellequote latte: dato che le quotelatte sono destinate ad estin-guersi nell’aprile 2015, vienepredisposta una “uscita mor-bida” dal regime mediantemaggiorazioni annuali dellequote nella misura dell’1%tra il 2009/10 e il 2013/14.Per l’Italia verrà introdottaimmediatamente, nel2009/10, una maggiorazionedel 5%. Nel 2009/10 e nel2010/11, gli agricoltori chesuperano la loro quota dioltre il 6% dovranno pagareun prelievo del 50% superio-re all’importo normale.

Disaccoppiamento degliaiuti: la riforma della Pacaveva “disaccoppiato” gliaiuti diretti corrisposti agliagricoltori, cioè i pagamentinon erano più vincolati allaproduzione di un particolareprodotto. Nondimeno, alcuniStati membri avevano sceltodi mantenere una parte deipagamenti “accoppiati” (cioèvincolati alla produzione).

Ora i rimanenti aiutiaccoppiati verranno disac-coppiati e integrati nel regi-me di pagamento unico(Rpu), ad eccezione deipremi per le vacche nutrici,gli ovini e i caprini, per iquali gli Stati membri posso-no mantenere gli attualilivelli di aiuto accoppiato.

Sostegno ai settori conproblemi specifici (cosiddet-te misure “articolo 68”):attualmente gli Stati membripossono trattenere, per setto-re, il 10% dei massimali dibilancio nazionali applicabiliai pagamenti diretti, da desti-nare a misure ambientali o almiglioramento della qualitàe della commercializzazionedei prodotti del settore inquestione. Questa possibilitàsarà resa più flessibile: ildenaro non dovrà più esserespeso necessariamente nello

per gli agricoltori dell'UE-12: ai paesi dell’UE-12 ver-ranno assegnati 90 milioni dieuro per facilitare l’applica-zione dell’articolo 68 finoalla completa introduzionedei pagamenti diretti agliagricoltori.

Impiego delle risorseattualmente inutilizzate: gliStati membri che applicano ilregime di pagamento unicosaranno autorizzati ad utiliz-zare i fondi non spesi dellaloro dotazione nazionale permisure “articolo 68” o a tra-sferirli al Fondo per lo svi-luppo rurale.

Storno di fondi dagli aiutidiretti allo sviluppo rurale:attualmente, tutti gli agricol-tori che ricevono più di 5 000Eur l'anno di aiuti diretti sivedono detrarre il 5%, quotache viene devoluta al bilan-cio dello sviluppo rurale.Questa percentuale verràportata al 10% entro il 2012.Un ulteriore taglio del 4%verrà applicato ai pagamentisuperiori a 300 000 Eurannui. I fondi così ottenutipotranno essere utilizzatidagli Stati membri a soste-gno di programmi in materiadi cambiamenti climatici,energie rinnovabili, gestionedelle risorse idriche e biodi-versità, nonché per promuo-vere l’innovazione in questiquattro campi, o per misuredi accompagnamento nel set-tore lattiero-caseario. Questifondi stornati saranno cofi-nanziati dall’Ue al tasso del75% e del 90% nelle regioniammissibili all'obiettivo diconvergenza, il cui Piledio è

inferiore. Aiuti agli investimenti per

i giovani agricoltori: gli aiutiagli investimenti per i giova-ni agricoltori nell’ambitodello sviluppo rurale sarannoaumentati da 55.000 a70.000 euro.

Abolizione della messa ariposo: è abolito l’obbligoper gli agricoltori di lasciareincolto il 10% dei seminati-vi. In questo modo potrannomassimizzare il loro poten-ziale di produzione.

Condizionalità: l'erogazio-ne di aiuti agli agricoltori ècondizionata al rispetto dideterminati vincoli ambien-tali, di benessere animale edi qualità alimentare. Gliagricoltori che non rispetta-no tali norme si vedonotagliare gli aiuti. Questosistema, noto come “condi-zionalità”, sarà semplificato,ritirandone gli obblighi chenon sono pertinenti o chericadono sotto la normaleresponsabilità dell’agricolto-re. Saranno aggiunti nuovirequisiti per salvaguardare ibenefici ambientali del regi-me della messa a riposo e permigliorare la gestione idrica.

Meccanismi d’intervento:le misure di contenimentodell’offerta non debbono fre-nare la capacità degli agri-coltori di rispondere aisegnali del mercato.L’intervento sarà abolito perle carni suine e azzerato perorzo e sorgo. Durante ilperiodo di apertura dell'inter-vento sarà ancora possibileacquistare frumento all'inter-vento, al prezzo di 101,31euro/t, fino ad un massimo di

3 milioni di ton-nellate; oltre que-sto limite, gliacquisti dovrannoessere effettuatimediante gara. Peril burro e il lattescremato in polve-re, i massimalisono fissati rispet-tivamente a 30 000t e 109 000 t, oltrei quali l’interventoavverrà mediantegara.

Altre misure:una serie di regimidi sostegno minorisaranno disaccop-piati e trasferitiall’Regime dipagamento unico apartire dal 2012. Ilpremio per le col-ture energeticheverrà abolito.

stesso settore, ma potrà ser-vire ad aiutare i produttori dilatte, carni bovine, carniovine e caprine e riso inregioni svantaggiate o in tipidi agricoltura vulnerabili,oppure a sovvenzionaremisure di gestione dei rischiquali polizze di assicurazio-ne contro le calamità natura-li e fondi comuni di investi-mento per le epizoozie; ilregime diventerà accessibileanche ai paesi che applicanol’Rpus.

Proroga dell’Rpus: gliStati membri dell’Ue cheapplicano il regime semplifi-cato di pagamento unico persuperficie (Rpus) potrannomantenerlo fino al 2013anziché dover passare obbli-gatoriamente al regime dipagamento unico (Rpu)entro il 2010.

Finanziamenti aggiuntivi

L’intesa raggiunta con-sentirà di ammoderna-re la Pac: giudizio posi-tivi della Commissioneeuropea sull’intesa rag-giuntaLa Commissione europeaplaude all’intesa politicaraggiunta dai ministridell’Agricoltura dell’Uesulla “valutazione dellostato di salute” della politi-ca agricola comune (Pac).Questa verifica avrà pereffetto di ammodernare,semplificare e snellire ulte-riormente la Pac, liberandogli agricoltori dalle rima-nenti pastoie affinché pos-sano rispondere meglio aisegnali del mercato eaffrontare nuove sfide.L’accordo verte su tutta unaserie di misure, tra cui l’a-bolizione della messa ariposo dei seminativi, ilgraduale aumento dellequote latte fino alla loroestinzione nel 2015 e la tra-sformazione dell’interventosui mercati in una pura esemplice rete di sicurezza. Iministri hanno convenutoanche di aumentare lamodulazione, ossia il mec-canismo per il quale vengo-no decurtati i pagamentidiretti agli agricoltori e ildenaro così risparmiato èversato al Fondo per lo svi-luppo rurale. Questo trasfe-rimento di fondi consentiràdi cogliere le nuove sfide eopportunità che si presenta-no all’agricoltura europea,dai cambiamenti climatici auna migliore gestione dellerisorse idriche, dalla prote-zione della biodiversità allaproduzione di energiaverde. Gli Stati membripotranno anche aiutare iproduttori di latte delleregioni sensibili ad ade-guarsi alla situazione delmercato.“Sono lieta che sia statopossibile trovare un com-promesso che rispetta tutti iprincipi della nostra propo-sta originaria”, ha dichiara-to la commissaria perl’Agricoltura e lo Svilupporurale Mariann FischerBoel. “La valutazione dellostato di salute altro non èche un modo per prepararegli agricoltori europei adaffrontare le sfide che liattendono nei prossimianni, come i cambiamenticlimatici e le loro conse-guenze, e affrancarli perchépossano rispondere aisegnali del mercato. Graziea un più cospicuo trasferi-mento di fondi allo svilup-po rurale, saremo in gradodi trovare soluzioni adatte aspecifici problemi regiona-li. Le modifiche approvaterappresentano un importan-te passo avanti per la Pac”.

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Impresa Agricoladicembre 2008 la “nuova” Pac 5

Cosa cambia per l’agricoltura italianacon la prossima Politica agricola comune

L’intesa raggiunta insede Ue sull’ “healthcheck” della Politica

agricola comune è frutto diuna lunga e complessa tratta-tiva che ha visto impegnatigoverni, Parlamento euro-peo, cha ha fornito importan-ti indicazioni e il suo ruolodeve essere necessariamentevalorizzato, organizzazioniagricole, che, attraverso unacontinua azione, hanno datoun fattivo contributo.

L’analisi nel dettaglio deicontenuti dell’accordo pre-senta aspetti positivi, malascia aperti anche alcuniproblemi.

Sull’aumento del prelievodi risorse dal titoli Pac alloSviluppo rurale, attraverso lamodulazione, la decisionefinale è stata al ribasso.Sull’impegno di garantiremaggiori risorse agricoleallo sviluppo rurale, sarebbestato preferibile un maggiorecoraggio. La proposta delParlamento europeo, ancheper quanto riguarda le fascedi applicazione della modu-lazione progressiva, avrebbepotuto essere più adeguata.

Comunque, per quantoriguarda la ridefinizione deiprogrammi di sviluppo rura-le, viste le nuove risorse e inuovi obiettivi aggiunti,occorrerà ora avviare unadiscussione sui Psr già avvia-ti. L’intesa sulle nuove sfide(cambiamenti climatici,energie rinnovabili, gestionedell’acqua, biodiversità), che

saranno finanziate attraversole risorse aggiuntive per loSviluppo rurale, rappresentaun primo passo verso la Pacdel futuro. Poiché le risorsesono comunque ancora limi-tate, è importante definire lepriorità di utilizzo, in parti-colare nei confronti del siste-ma delle imprese.

L’ipotesi iniziale di fissareun limite minimo ai paga-menti della Pac è stata modi-ficata stabilendo un parame-tro tra 100 euro e 400 euro (i250 euro previsti inizialmen-te sarebbero stati penalizzan-ti soprattutto per le piccoleimprese italiane). Gli importiche verranno “risparmiati”

Rimane aperta la discussione sulla regionalizzazione dei titoli insieme all’applicazione nazionale delle nuove misure

saranno affidati alla riservanazionale.

Sulle misure di intervento,in particolare con il nuovoart. 68 appare come elemen-to positivo è la maggioreflessibilità introdotta. Lescelte ora si dovranno tradur-re a livello nazionale. Lascelta su come indirizzare gliinterventi, sin qui adottata intalia, per alcuni settori(cereali, vacche nutrici edovicaprini) ha visto una fortedispersione delle risorse(basta citare le poche decinedi euro per ettaro di cereali)con interventi non certo effi-caci.

Occorre anche evitare chetroppi settori e temi finisca-no, in una sorta di calderone,nell’articolo 68, consideran-do che è necessario tenereconto del possibile finanzia-mento pubblico al pagamen-to del premio assicurativo.

Tra i principali temi di dis-cussione c’è ovviamente laconcessione all’Italia del-l’aumento delle quote lattedel 5% in vista della fine delregime oramai definitiva-mente prevista per il 2015.

Ora si aprirà la discussionesul riparto regionale e sui cri-teri di attribuzione dellequote ai singoli produttori.

La Cia Lombardia a questoproposito ha chiesto, con unanota indirizzata al presidenteFormigoni e all’assessoreFerrazzi, un impegno istitu-zionale perché la gestionedell'aumento delle quotenazionali sia demandato alleRegioni. Ribadendo che icriteri generali dovrannoessere in funzione del merca-to lattiero-caseario (in parti-colare nel contesto delle pro-duzioni Dop), prioritario perla ripresa dei redditi agricoli,dei Psr, della legalità e di sal-

vaguardia del valore degliinvestimenti sostenuti dagliallevatori.

Sempre nell’ambito delsettore lattiero-caseario, siregistra un diverso tratta-mento tra le produzioni con-tinentali e quelle italiane. Peril burro sono state, infatti,confermato alcune misure diammasso privato, mentre peraltri prodotti (formaggi dopin particolare) non è statariproposta un'analoga misu-ra.

Un altro tema che entreràin discussione nei prossimimesi è quello della regiona-lizzazione. La possibilità diridefinire i criteri di attribu-zione dei premi Pac (titoli)dovrà essere oggetto di unadiscussione a livello nazio-nale con le organizzazioni

agricole. Per i l’insediamento dei

giovani in agricoltura unelemento positivo è rappre-sentato dall’aumento dellimite (70 mila euro) degliinvestimenti ammessi a con-tributo per i giovani agricol-tori, che dovrà però trovareconcreta attuazione eni sin-goli Psr regionali. Proprio inragione della nuova Pac chenascerà dopo il 2013, ilricambio generazionale èfondamentale. Per questoanche lo stesso Parlamentoeuropeo ha sollecitato inter-venti per ampliare e meglioindirizzare le misure a soste-gno dei giovani e del loroinserimento. In questo conte-sto va affrontato e risoltoprioritariamente la questionefondiaria.

Negoziato Pac: tutti raggiunti, secondo il ministro, gli obiettivi italiani. Nientesanatorie per le “multe” latteL'Italia ha raggiunto, secondo il ministro delle Politiche agricole, Luca Zaia, gli obiettivi pre-fissati su tutte e quattro le tematiche al centro del negoziato: il futuro delle quote latte; lamodulazione (ossia il trasferimento delle risorse dagli aiuti diretti allo Sviluppo Rurale); lemisure di sostegno per problematiche settoriali o regionali (articolo 68), e il recupero deifondi non utilizzati. Sul fronte del latte, l'Italia ha ottenuto un aumento della quota di produzione del 5%.L'accordo prevede inoltre una revisione del metodo di calcolo della materia grassa nel regi-me delle quote: ciò significa che per il nostro Paese è prevista la possibilità di un aumentoproduttivo ulteriore di circa l'1%. Nel complesso l'Italia potrà usufruire di un incremento dicirca 620 mila tonnellate, per un valore di mercato annuo di circa 240 milioni di euro. Ciòconsentirà agli allevatori di compensare ampiamente i quantitativi in esubero rispetto allaquota nazionale. “Non ci saranno sanatorie – ha precisato il ministro – prima si procederà alla regolarizzazio-ne e al pagamento delle multe, poi si passerà alla distribuzione delle quote agli splafonatori.Avere le quote per il futuro non può prescindere dalla regolarizzazione”. Peraltro, l'Italia ha ottenuto un trattamento ad hoc: mentre per gli altri paesi Ue è previsto unaumento progressivo dell'1% l'anno, per cinque anni, il nostro Paese potrà invece attribuireai produttori l'intero aumento già a partire dal 1° aprile 2009. Tale aumento consentirà allenostre aziende di assorbire le eccedenze produttive evitando il pagamento del prelievo per leprossime campagne. In una nota in calce all'accordo sulla revisione della Pac, l'Italia ha reso noto che “le quotelatte addizionali saranno assegnate in via prioritaria a quei produttori che sono stati respon-sabili del superamento della quota nazionale di latte”. “Si tratta di riportare alla legalità – hadichiarato il ministro – coloro i quali, in virtù di un sistema iniquo, sono stati costretti a lavo-rare al di fuori della legalità. Inoltre, abbiamo spiegato alla Commissione e ai partner euro-pei che l'incremento non è destinato a nuove mungiture".Per quanto concerne il trasferimento delle risorse dagli aiuti diretti allo Sviluppo rurale(modulazione), l'impatto della misura è stato notevolmente ridimensionato rispetto all'ipote-si avanzata dalla Commissione e sono state accolte le preoccupazioni manifestate dall'Italia,che ha sottolineato l'esigenza di non ridurre eccessivamente gli aiuti diretti destinati ai pro-duttori in una fase di mercato contraddistinta da notevoli elementi di incertezza. La modulazione introdotta dall'accordo ammonterà al 5% rispetto all'8% della proposta ini-ziale per lo scaglione di base tra 5.000 e 300.000 euro. Un'aliquota del 4% è inoltre previstain aggiunta per gli aiuti superiori a 300.000 euro. Tutto ciò consentirà di varare nuove misu-re nell'ambito dello Sviluppo Rurale, finalizzate a consentire alle imprese di affrontare inmodo adeguato le nuove sfide del mercato.L'accordo ha introdotto poi un regime che consente agli Stati membri di intervenire con misu-re specifiche in presenza di problemi settoriali o regionali. L'Italia ha infatti chiesto ed otte-nuto una maggiore flessibilità per l'attivazione delle misure previste dall'art. 68, in particola-re l'aumento del tetto massimo al 3,5% per le misure accoppiate. In base al nuovo regime, sipotrà destinare parte delle risorse previste per gli aiuti disaccoppiati a nuove misure: il nostroPaese avrà quindi la possibilità di incentivare la qualità o di sostenere determinati settori pro-duttivi o alcune regioni, con una dotazione annua di circa 420 milioni di euro annui, dei quali150 milioni erogabili attraverso misure accoppiate.L'Italia ha inoltre chiesto ed ottenuto la predisposizione di meccanismi che consentano dipoter utilizzare i fondi del regime di pagamento unico assegnati ma non richiesti dagli aven-ti diritto: sarà possibile utilizzare il 4% del massimale nazionale per finanziare le risorsenecessarie per l'erogazione del sostegno specifico. L'Italia avrà quindi a disposizione circa140 milioni di euro da poter usare quale sostegno specifico. Infine, per ciò che concerne ilgrano duro e il riso, l'accordo raggiunto prevede che sia possibile attivare una rete di sicu-rezza in caso di crisi di mercato.

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Impresa Agricoladicembre 2008 Notiziario 6

Raggiunto un accordo bilaterale con l’Italia

Blue tongue: la Franciavaccinerà “a tappeto”

Apartire da metàdicembre saranno invigore le previsioni

dell'accordo bilaterale sotto-scritto dai servizi veterinariitaliani e quelli francesi inmateria di scambio di anima-li vivi sensibili alla malattia.Oggetto dell'intesa è l'espor-tazione dalla Francia di capidestinati alla filiera produtti-va italiana.

Saranno in vigore a partireda metà dicembre (inizio delperiodo tradizionalmentelibero dagli insetti vettori inItalia e, perciò, considerato abasso rischio di trasmissionedella malattia) le previsionidell' accordo bilaterale sotto-scritto dai servizi veterinariitaliani e quelli francesi inmateria di scambio di anima-li vivi sensibili alla blue ton-gue. Lo rende noto un comu-nicato del Commissariostraordinario per le emergen-ze zootecniche, Ettore Ianì.

Oggetto dell'intesa è l'e-sportazione dalla Francia dicapi destinati alla filiera pro-duttiva italiana. Per effettodel nuovo protocollo saràautorizzata l'introduzione inItalia di bovini di età supe-riore a 90 giorni, vaccinaticontro i sierotipi 1 e 8, subi-to dopo la realizzazione dellavaccinazione. Questa dispo-sizione prevede, perciò, diaccorciare di 60 giorni ilperiodo attualmente richiestoprima della partenza deglianimali. Sarà inoltre autoriz-zata l'introduzione in Italia dibovini non vaccinati o vacci-nati per un solo sierotipo sel'arrivo degli animali avràluogo 60 giorni prima dellafine del periodo di inattivitàvettoriale in Italia.

La firma dell' accordo per-mette di fissare in Francia ilcalendario della campagna divaccinazione di massa sul-

l'intero territorio nazionale:la vaccinazione simultaneacontro i sierotipi 1 e 8 saràobbligatoria e avrà luogodurante il periodo invernale.L'obiettivo fissato dal mini-stro dell'Agricoltura france-se Barnier è vaccinare tuttigli animali entro il 30 aprile2009.

LombardiaContributi per i prodotti agri-coli, pronta la modulistica per iprogetti per la promozione e lavalorizzazione delle produzioni In attesa delle pubblicazione ufficialesul Burl, è possibile scaricare dal sitoweb della Dg Agricoltura (www.agricol-tura.regione.lombardia.it) la modulisti-ca e i nuovi criteri per preparare ladomanda di contributi per i progetti dipromozione dei prodotti agricoli delpatrimonio enogastronomico lombardo E' stato infatti approvato il decreto n°13392 del 20 novembre 2008 (che saràpubblicato sul Burl del 1 dicembre2008) che approva il Bando relativo allemodalità per la concessione di contribu-ti volti alla promozione e alla valorizza-zione dei prodotti agricoli e del patrimo-nio enogastronomico lombardo (Lr.7/2000).

Tariffe servizio fitosanitario: ipagamenti vanno fatti all’ErsafLa Regione Lombardia informa gliutenti del Servizio fitosanitario regiona-le che, con decorrenza 10 novembre2008, le tariffe relative alla certificazio-ne fitosanitaria import/export e alle ana-lisi laboratoristiche (Laboratorio diPavia) dovranno essere versate ad Ersafa cui sono state affidate le attività delServizio fitosanitario regionale sul terri-torio lombardo. Gli estremi per i versamenti le cui inte-stazioni vanno riportate così come diseguito indicate:Conto corrente postaleNumero: 92700434Intestazione: Ersaf - Tariffe serviziofitosanitarioConto corrente bancarioNumero: 1000/00300001Coordinate: Iban IT27 P030 6909 79010000 0300 001Intestazione: Ersaf - Tariffe serviziofitosanitario

Norme Forestali Regionali: lacircolare sui controlli e sullesanzioni Con circolare n. 17 del 28 ottobre 2008la Dg Agricoltura della RegioneLombardia ha fornito le indicazioni sul-l'esecuzione dei controlli nel settoreforestale, obbligatori ai sensi del regola-mento regionale 5/2007. L'art. 17 del regolamento regionale5/2007 obbliga gli enti forestali (provin-ce, comunità montane, parchi e riserve)a effettuare controlli annuali sulle istan-ze di taglio bosco e di altre attività sel-vicolturali, informando dei risultati laGiunta Regionale.La circolare emanata fornisce agli enti leprime indicazioni pratiche su comeeffettuare i controlli.Inoltre, chiede agli enti forestali diinformare gli uffici della DirezioneGenerale Agricoltura delle sanzioni irro-gate a carico delle imprese boschiveiscritte all'albo regionale previsto dal-l'art. 19 della l.r. 27/2004 (Tutela e valo-rizzazione delle superfici, del paesaggioe dell’economia forestale).

Bacino Burana – Volano, sotto-scritto il Protocollo d’intesa tra

i Consorzi di Bonifica e leProvinceI Consorzi di Bonifica Burana diModena, Terre dei Gonzaga di Mantova,Generale di Ferrara e le rispettive pro-vince opereranno insieme per la sicurez-za idraulica del bacino Burana-Volano.Un territorio questo di oltre 300.000ettari, con 440.000 abitanti ed insedia-menti produttivi rilevanti. Il documento sottoscritto sancisce l’im-pegno sinergico deiConsorzi e delleProvince per risolvere le criticità idrau-liche di tale territorio da sempre espostoa gravi rischi idraulici e con problemati-che nell’approvvigionamento idrico ascapito degli insediamenti produttivi edello sviluppo socio-economico locale.Il Protocollo d’intesa costituisce unostrumento di riferimento per le sceltepianificatorie, programmatiche ed ope-rative delle istituzioni e degli enti com-petenti nella gestione dell’intero Bacino.Con il protocollo d’intesa inizierannogli incontri tecnici di un tavolo di lavo-ro, composto da amministratori e diri-genti dei Consorzi e delle Province inte-ressate, per affrontare i problemi delbacino in modo organico ed efficiente,individuandone le relative soluzioni tec-nicoidrauliche, economiche ed organiz-zativo-gestionali. Tali soluzioni sarannosottoposte alle Regioni Emilia-Romagna e Lombardia, all’Autorità diBacino del fiume Po e all’Aipo per unaloro condivisione.

Consorzio di Bonifica EstTicino Villoresi, parte un siste-ma di telecontrollo per lagestione delle risorse idricheIl Consiglio d’amministrazione del CdBEst Ticino Villoresi ha deciso di darel’avvio ad un progetto di monitoraggio etelecontrollo del sistema irriguoconsor-tile. Lo scopo di quest’attività consiste-rà nell’avere elementi certi e condivisisulle portate delle principali derivazioni.I risultati saranno, oltre alla approfondi-ta conoscenza, una più corretta e precisagestione dell’idrometria della rete delConsorzio così da relazionarsi al megliocon i vari enti territoriali e con gli uten-ti irrigui.Per realizzare il sistema per tutto il con-sorzio si prevede una spesa attorno ad 1milione e 400mila euro.

Consorzi forestali: sospensione

o revoca del riconoscimento peralcuni consorziLa Regione Lombardia ha sospeso orevocato il riconoscimento regionale adalcuni Consorzi Forestali che non sisono adeguati ai criteri regionali stabili-ti con la ex l.r. 27/2004 (l.r. 31/2008). I consorzi sospesi temporaneamente frafine 2007 e inizio 2008 sono stati iseguenti: Alta Val Brembana (29 agosto2007); Alta Val di Staffora (17 settem-bre 2007); Prandaglio (17 settembre2007); Valle del Ticino (17 settembre2007); Madonna di Montù (26 ottobre2007); Silvaconsorzio (14 gennaio2008); Valle San Martino (14 gennaio2008). Il consorzio Alta Val Brembanasi è adeguato ai requisiti regionali e per-tanto la sospensione è stata revoc loscorso novembre.Ai seguenti consorzi è stato invece defi-nitivamente revocato il riconoscimentoregionale di "consorzio forestale", nonessendosi adeguati ai dettami stabilitidalla Giunta regionale: Prandaglio (11dicembre 2008); Madonna di Montù (11dicembre 2008).

ItaliaSoia: in aumento la produzionementre il prezzo scende Per la soia più produzione ma prezzi piùbassi. Secondo l’Ismea, sulla base diun'indagine campionaria, complementa-re alle rilevazioni quantitative dell'Istat,il raccolto 2008 di soia in Italia dovreb-be attestarsi a 437.000 tonnellate, facen-do segnare, su base annua, un aumentodel 6,9%. La previsione è basata su una crescitadelle superfici investite, indicatadall'Istat in un più 7%, e su un'assenza divariazioni, rispetto alla scorsa campa-gna, in termini di rese, che anche que-st'anno avrebbero raggiunto una medianazionale di 3,1 tonnellate per ettaro. Nel Nord-Est, che concentra gran partedegli investimenti a soia, si prevede unincremento dei raccolti del 5,9%, a fron-te di una crescita del 16,6% nelle regio-ni nord-occidentali. Al contrario, per il girasole Ismea stimauna flessione produttiva del 2,4% alivello nazionale, per un raccolto 2008previsto attorno alle 275.000 tonnellate. La riduzione, più marcata al Nord (-4,1%), rispetto alle regioni del Centro-Sud (-2%), è attribuibile essenzialmenteal calo del 4% delle superfici seminate.In lieve aumento, invece, la resa mediapassata da 2,2 a 2,3 tonnellate per ettaro. Sul fronte dei prezzi, Ismea prevede siaper la soia, sia per il girasole, un anda-mento negativo a causa di una forte cre-scita dei raccolti mondiali. Le quotazio-ni - spiega l'Istituto - sono già scese inItalia sotto i livelli dell'anno scorso, purmantenendosi al di sopra della mediadelle precedenti campagne di commer-cializzazione.

Costi di produzioni, non siarresta la corsa dei prezzi deiconcimiPur con una piccola flessione nel mesedi ottobre, l’indice dei costi di produzio-ne agricoli arriva ad un aumento mediodei prezzi di quasi il 7% Nel mese di ottobre 2008 l'indice Ismeadei prezzi dei mezzi correnti di produ-

Notizie in breve

Mercato unico deisuini, a dicembre partela sperimentazionePotrebbe partire da dicem-bre il mercato unico deisuini. Dopo il susseguirsi diriunioni tecniche il proget-to, inserito nelle azioni pro-poste dal tavolo della filierasuinicola potrebbe entrarenella fase operativa. Il tavo-lo di filiera ha valutato iprotocolli e deciso l’avviodel mercato unico dei suini.Nell’intesa interprofessio-nale raggiunta l’intento delmercato unico è quello dimonitorare una formazionedei prezzi trasparenti,accompagnato anche dauna differente valutazionedelle carcasse. Dopo una riunione al Mipaaf conl’ausilio della Borsa tele-matica, il 10 dicembre èstato fissato il primo prezzoindicativo per lo scambiodei suini. Sarà poi ReggioEmilia, secondo alcuneindicazioni, la sede delmercato unico dei suini.L’Anas, l’Associazionenazionale allevatori suini,tiene però a precisare che lerilevazioni del mercatounico si pongono in con-traddizione con le quota-zioni delle Camere di com-mercio che, al contrario,potranno essere verificatecon i prezzi rilevati aReggio Emilia.

Page 7: ia dicembre 2008 · logica” dei 120 euro/t, con-solidando la forbice negativa con i prezzi dello stesso periodo delle due annate pre-cedenti (-40% rispetto al 2007 e -24% rispetto

zione agricoli, calcolato in base 2000=100, siè attestato a 131,7, facendo segnare una ridu-zione dello 0,4% rispetto a settembre.Positivo, invece, il confronto con lo stessomese dell'anno precedente, che evidenzia unincremento dell'indice del 6,9%. Dall'analisi delle diverse voci di spesa emer-gono variazioni al ribasso, rispetto al meseprecedente, per i prodotti energetici (-2,2%) -per effetto di una riduzione dei prezzi dei car-buranti (-3,4%) - per i mangimi (-1,9%) e perle sementi (-0,9%). In aumento, invece, sempre su base mensile, iprezzi degli animali da allevamento (+1,8%)e dei concimi (+1,2%), a fronte di incremen-ti, invece, solo marginali per le categoriericomprese sotto le voci materiale vario(+0,2%) e antiparassitari (+0,1%). Fermo suilivelli di settembre l'indice riferito alle spesevarie, incluse le assicurazioni. Per quanto riguarda le variazioni su baseannuale, i maggiori aumenti fanno ancorariferimento ai concimi, che rispetto a ottobredel 2007 hanno registrato un più 60,9%. Aumenti tendenziale di un certo rilievo emer-gono anche per i prodotti energetici (+6,1%) -con i carburanti che segnano un +7,7% - per

il materiale vario (+6,1%) e per gli antiparas-sitari (+3,5%). Variazioni tendenziali positive, anche se con-tenute, si registrano inoltre per le sementi(+0,9%) e le spese varie (+0,7%). In calo le altre voci di costo, con riduzioni subase annua del 7,7% per i mangimi e del 3,1%per gli animali da allevamento.

Europa-MondoLa Commissione reintroduce i daziall’import sui cerealiCon il Reg. CE 1039/2008, la Commissioneeuropea ha ufficializzato la decisione di ripri-stinare i dazi sulle importazioni di cereali perla campagna 2008-2009.Nel dicembre del 2007 il Consiglio dell’Ueaveva unanimemente approvato la propostadella Commissione europea per far fronteall’aumento dei prezzi dei cereali e la stessaCommissione aveva pubblicato il Reg. CE1/2008 recante sospensione temporanea deidazi doganali all’importazione di talunicereali nel corso della campagna di commer-cializzazione 2007/2008.Successivamente, tale decisione era stata pro-rogata fino al giugno 2009 ma, in occasionedel consiglio dei ministri dell’agricoltura, unbuon numero di Paesi, capeggiati dallaPolonia, aveva chiesto alla Commissione lareintroduzione dei dazi all’importazione nelsettore dei cereali, a fronte di un importanteaumento della produzione e di prezzi chesono in continua diminuzione.

Frumento, i maggiori Paesi produt-tori concordano un piano d'azionecontro la ruggine dello stelo(Ug999sI rappresentanti dei maggiori Paesi produttoridi grano hanno sollecitato un piano di inter-vento coordinato contro la virulenta rugginedello stelo (Puccinia graminis), chiamataUg99. Questo fungo attacca le coltivazioni digrano causando ingenti danni, con graveminaccia per la sicurezza alimentare dei Paesicolpiti.Nel documento finale adottato allaConferenza Internazionale sulla ruggine delgrano Ug99, che si è svolta a Delhi a novem-bre, i Paesi partecipanti si sono impegnati apromuovere attività di prevenzione e control-lo della ruggine dello stelo nell'ambito dellepolitiche nazionali e della cooperazione inter-nazionale. Si esortano i Paesi colpiti e quelli arischio a sviluppare piani di contingenza perevitare una diffusione epidemica della ruggi-ne e a condividere le conoscenze in materia disorveglianza. Inoltre, si raccomanda l'istitu-zione urgente di un sistema mondiale di aller-ta rapida. Tra le altre raccomandazioni, il raf-forzamento della ricerca e maggiore coopera-zione a livello internazionale per svilupparevarietà resistenti alla nuova ruggine. A livellonazionale si dovrebbero moltiplicare varietàdi sementi di qualità resistenti alla ruggineUg99 da distribuire alle comunità agricole piùesposte.

Impresa Agricoladicembre 2008 Notiziario 7

Continua l’attività di sorveglianza epidemiologica

Inghilterra, Scozia, nonchél'intera area centro-europeacon interessamento diOlanda, Germania, Belgio,Lussemburgo, RepubblicaCeca, Slovacchia e Austria.Nel nord Europa, la malattia- di origine tropicale e mairiscontrata in precedenza aquelle latitudini - si è estesa atutta la Danimarca e alla por-zione più meridionale dellaSvezia. In Italia, a parte legià ricordate province diMantova e Verona, si verifi-ca la presenza di altri sieroti-pi (in particolare Btv1, Btv2,Btv8, Btv9 e Btv16) nelleregioni centro-meridionali enelle isole: tali sierotipihanno però colpito le popola-zioni ovine. A complicareulteriormente la situazione èproprio il grande numero didifferenti sierotipi riscontratisul territorio europeo cherendono difficoltose le scelterelative alle misure di con-trollo della malattia.L'ipotesi della vaccinazionepreventiva del bestiame arischio, di per sé complessaper il gran numero di anima-li interessati e le conseguentidifficoltà economiche ed

Iresponsabili dei ServiziVeterinari regionalihanno recentemente fatto

il punto sulla situazione epi-demiologica delle patologie(blue tongue e malattiavescicolare suina) che hannointeressato il comparto zoo-tecnico lombardo con gravidanni.

E’ sempre attiva, infatti,in tutta la regione un’intensaattività di monitoraggio e dicontrollo delle principalipatologie zootecniche.

Rimane sempre in primopiano la blue tongue, patolo-gia che ha interessato con ilsierotipo Btv8, anche se inmaniera indiretta, il compar-to bovino della Lombardiaed in particolar modo la pro-vincia di Mantova.L’identificazione di alcunifocolai di infezione nellaprovincia di Verona ha deter-minato l'adozione, nellascorsa primavera, dellemisure di restrizione previstedai regolamenti comunitari.

Le decisioni assunte hannoavuto un forte impatto sullamovimentazione del bestia-me, con forti restrizioni.

La area interessata, inizial-mente riguardava l'intero ter-ritorio regionale, è statalimitata, con due successiviprovvedimenti ministeriali ,in prima battuta alle provincedi Brescia e Mantova e suc-cessivamente alla sola pro-vincia di Mantova. A cui siaggiunge la provincia diVerona all'interno della qualesi sono manifestati i focolai.Con un proprio decreto nelmese di luglio, la Dg Sanitàdella Lombardia ha dispostola vaccinazione obbligatoriadi tutti i capi bovini di etàsuperiore ai due mesi emezzo di età presenti negliallevamenti della provinciadi Mantova. L’attività vacci-nale si è completata nel mesedi ottobre.

Con una nota delMinistero del Lavoro, dellaSalute e delle PoliticheSociali dello scorso 17novembre, è stato precisatoche la movimentazione deglianimali è autorizzata dopoche si sia “instaurata l'immu-nità secondo le specifiche delvaccino usato”.

Al di là della situazionelombarda sotto controllo,notevole apprensione destala diffusione della malattia inambito europeo.

Confrontando la situazio-ne attuale a quella dello scor-so anno, si evidenzia unaforte crescita dell'areale dipresenza della malattia cheinteressa ormai Spagna,Portogallo, Francia,

Blue tongue e malattia vescicolaresuina al centro dell’attenzione

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L’archivio del numeri di ImpresaAgricola dal 2000 è disponibile sulsito web www.cialombardia.orgnella sezione dedicata al mensile.

Per ricevere in anteprima il som-mario del numero pubblicato scri-vete a: [email protected]

organizzativa, non offrirebbein questo scenario garanzieadeguate, considerando chel'eventuale vaccinazione neiconfronti di un determinatosierotipo non garantisce l'im-munizzazione verso gli altrisierotipi che si dovesseroeventualmente diffonderenell'ambiente.

***Torna ad aleggiare lo spet-

tro della malattia vescicolaresuina che negli ultimi dueanni ha pesantemente colpitola suinicoltura lombarda ebresciana in particolare. Duesuccessive epidemie checomportarono abbattimentidi bestiame nelle aziendedirettamente colpite e misurefortemente restrittive per leaziende situate nelle aree cir-costanti.

Da metà novembre sonostati l'individuati alcunifocolai di infezione in alcuneregioni del centro Italia,ovvero Toscana, Lazio,Marche, Umbria ed Abruzzocon il rischio della possibilediffusione della malattia aseguito di movimentazionedi animali da queste areeverso allevamenti ubicati inaltre regioni.

Le autorità veterinarielombarde hanno immediata-mente verificato la presenzadi animali provenienti dagliallevamenti infetti sul terri-torio regionale: i riscontrieffettuati hanno sinora scon-giurato questa eventualità,ma permane una situazionedi particolare attenzione. Inquest'ottica la Dg Sanità hadisposto con una proprianota dello scorso 4 novembreil divieto di partecipazione afiere, mostre ed altre analo-ghe manifestazioni sul terri-torio regionale per gli anima-li di specie suina, alla lucedel fatto che la movimenta-zione degli animali e, soprat-tutto, l'inadeguato trattamen-to igienico degli automezziutilizzati per il loro trasportocostituiscono un gravissimofattore di rischio sanitario.

Per approfondire le notizie e gli argomentipubblicati su “Impresa agricola”, per trova-re analisi e documenti sui principali temid’interesse per l’agricoltura consultate lepagine we del sito della Cia Lombardia,all’indirizzo www.cialombardia.org.

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Impresa Agricoladicembre 2008 L’approfondimento 8

I valori fondiari italiani sono i più elevatid’Europa, torna a crescere il prezzo della terra

L’indagine Inea per il 2007fotografa una significativa crescita del valore dei terreni agricoli

Nel 2007 il prezzodella terra è tornato acrescere in misura

significativa dopo due annidi sostanziale stabilità. E’quanto sostiene Inea, Istitutonazionale di economia agra-ria, nel suo annuale rapportosull'andamento del mercatofondiario in Italia.

L'andamento positivo deimercati agricoli ha aumenta-to le aspettative degli investi-tori inducendoli all'acquistodi terreni, soprattutto per lacoltivazione di seminativi.

Malgrado il rallentamentoche si registra per l'interosistema economico naziona-le e la redditività agricolaabbastanza modesta, la terracontinua a rappresentare uninteressante bene di investi-mento, al sicuro dallerischiose fluttuazioni di altrimercati dei capitali.

Il valore fondiario medio alivello nazionale -secondo idati Inea- ha superato lasoglia dei 17.000 euro perettaro, un valore che nascon-de la forte variabilità riscon-trabile a livello territoriale.

Infatti i terreni situati nellecircoscrizioni del Nord pre-sentano valori medi più chedoppi rispetto a quelli delMezzogiorno e allo stessomodo i terreni di pianura, inmedia, sono valutati circa trevolte di più di quelli di mon-tagna.

Malgrado queste forti dif-ferenziazioni, il prezzomedio dei terreni in Italia sipone ai vertici di una ipoteti-ca classifica europea, dovesoltanto paesi come l'Olanda,il Belgio e la Danimarca pre-sentano valori simili. Dalconfronto con il tasso di

inflazione i prezzi hanno evi-denziato, dopo due anni diflessione, una leggera cresci-ta in termini reali (+0,2%),invertendo una preoccupantetendenza alla riduzione delvalore reale del patrimoniofondiario.

Il valore della terra in ter-mini reali si mantiene sulivelli superiori a quelliriscontrabili negli anninovanta ma inferiori al prez-zo deflazionato degli anniottanta. Ne hanno beneficia-to soprattutto i terreni situatinelle aree agricole settentrio-nali: analizzando i dati nel-l'arco degli ultimi sette anniil valore della terra è aumen-tato in termini reali del 5-10% in queste aree, mentrein tutto il Mezzogiorno sisono riscontrate contrazionidei valori intorno al 7-10%

. L'impennata dei prezziagricoli nel secondo seme-stre del 2007 ha riacceso l'in-teresse per l'investimentofondiario e spiega, almenoparzialmente, la rinnovatacrescita delle quotazioni fon-diarie. Il buon andamento suimercati delle commodity ha

ridato fiato al mercato fon-diario, soprattutto nelle zonepiù fertili.

Inoltre non va sottovaluta-ta la disponibilità di nuoverisorse finanziarie che saran-no disponibili attraverso i

Il mercato degli affitti ancora in salita,aumenti anche del 30% in Lombardia

In Lombardia pesa la corsa ai terreni per lo spandimento dei reflui zootecnici

Nel 2007 il mercatodegli affitti ha evi-denziato un discreto

dinamismo, dovuto all’allorasignificativo incremento deiprezzi dei principali prodottiagricoli sui mercati naziona-li.

Lo rileva l’Inea, nella suaindagine del mercato degliaffitti del 2007, evidenzian-do che i canoni sono aumen-tati soprattutto nella secondaparte dell'anno: con l'avviodella nuova annata agraria2007/08 è stata, infatti,osservata la tendenza aincorporare nel canone i forti

incrementi dei prezzi deicereali e di alcuni prodottizootecnici

Questa situazione ha inte-ressato i nuovi contratti,mentre sembra avereinfluenzato in misura minorei rinnovi contrattuali.

In particolare in alcunearee della pianura padana, tracui la Lombardia, i nuovicontratti sono stati siglati conun aumento del canone com-preso tra il 10% e il 30%rispetto all'annata preceden-te.

Meno rilevanti sono i cam-biamenti dei canoni registra-ti nel Mezzogiorno a causadegli elevati livelli raggiuntinelle precedenti annate.Anche nelle aree maggior-mente vocate alla zootecnial'aumento dei canoni è statofrenato dal contestuale incre-mento dei costi di produzio-ne.

Il favorevole andamentocommerciale delle principaliproduzioni agricole ha spes-so indotto i proprietari a col-tivare in proprio i terreni, o asiglare accordi con i conto-terzisti.

Nelle aree cerealicole delleregioni meridionali l'aumen-to dei prezzi ha posto fine amolti contratti atipici - comequelli verbali - sostituiti dallacoltivazione diretta del pro-prietario.

In queste zone risultasostenuta la domanda di ter-reni in affitto da destinarealla coltivazione di granoduro, che non trova peraltroun corrispondente livello

piani di sviluppo rurale nelquadro della programmazio-ne 2007-2013.

Secondo gli operatori delsettore è probabile che gliimprenditori più capacisaranno in grado di capitaliz-zare, anche nel mercato fon-diario, gli aumenti di redditoderivanti dai nuovi investi-menti strutturali e dalle atti-vità multifunzionali che ipiani di sviluppo rurale sonoorientati a promuovere.

Secondo i ricercatoridell’Istituto di ricerca delMipaaf, a distanza di tre annidall'applicazione del nuovosostegno disaccoppiato, nonsi notano particolari effettisul mercato fondiario. È pro-babile che le aspettativedegli operatori siano ormaiorientate verso una ulteriore

graduale riduzione del soste-gno, quindi il valore dellaterra probabilmente starisentendo meno di un tempodella capitalizzazione degliaiuti pubblici. Nella primametà del 2008, secondo leprime valutazioni fornitedagli operatori del settore,l'interesse per i terreni agri-coli è continuato a crescereanche in conseguenza delledifficoltà sempre più eviden-ti riscontrabili negli altrimercati dei capitali.

Il peggioramento dellacongiuntura agricola a metàdel 2008 e, soprattutto, l'e-stendersi della crisi finanzia-ria pongono non pochi dubbiinvece sulla capacità delmercato fondiario di mante-nere lo stesso dinamismorilevato qualche mese prima.

dell'offerta. La riforma della Pac, con il

sistema dei titoli che dannodiritto al cosiddetto premiounico, rappresenta uno deiprincipali fattori che hannocondizionato il mercato degliaffitti negli ultimi anni: conl'introduzione del regime didisaccoppiamento si è infatticreato un mercato paralleloper i terreni dotati di titolo aiquali sono in genere associa-ti dei canoni superiori a quel-li previsti per terreni similima privi di titolo.

L'aumento della domandadi terreni in affitto è statosostenuto anche dagliimprenditori agricoli deten-tori di titoli ma impossibilita-ti ad utilizzarli per la man-canza di superficie agricola.

In Lombardia l’affitto deiterreni agricoli è fortementecondizionato anche dallaprospettive generate dalPiano d’azione per l’applica-zione della direttiva nitrati

Circoscrizione Zona altimetrica Totale

montagna montagna collina collina pianura interna litoranea interna litoranea

valori per ettaro in migliaia di euro Nord-Ovest 5,4 23,6 20,0 72,7 31,6 22,8

Nord-Est 18,4 - 29,8 21,4 38,7 31,7

Centro 7,7 9,6 11,4 15,9 19,9 12,2

Meridione 6,7 9,5 10,6 16,5 14,5 11,5

Isole 6,1 8,8 7,7 10,2 14,5 9,1

Totale 9,1 9,6 12,9 15,2 28,3 17,1

variazione percentuale 2007/2006 Nord-Ovest 1,6 2,0 2,7 2,4 1,3 1,6

Nord-Est 2,2 - 2,1 -2,4 3,0 2,6

Centro 2,9 2,6 1,6 2,8 3,4 2,3

Meridione 1,3 0,1 1,0 1,7 0,3 1,0

Isole 1,1 0,7 0,7 0,4 1,9 1,0

Totale 1,9 0,5 1,6 1,5 2,1 1,9

che sta obbligando molteaziende zootecniche all'af-fannosa ricerca di superficiper lo spandimento dei refluizootecnici.

Per quanto riguarda letipologie contrattuali, i con-tratti in deroga, stipulati inbase all'art. 45 della legge203/82, continuano ad essereampiamente diffusi in tutte leregioni centro-settentrionalie si stanno affermando anchenelle regioni meridionali einsulari.

Gli accordi verbali sonoriscontrabili nelle aree mon-tane e per terreni marginali.Proprietari e affittuari tendo-no a stipulare accordi dibreve durata, differenziati infunzione della tipologia col-turale e spesso coincidenticon il periodo di adesionealle misure previste dal Psr,mentre i contratti stagionaliriguardano le colture ortive equelle industriali (pomodoroe tabacco).

I valori medi fondiari rilevati dall’Inea nel 2007