I volti dell'impresa - pizzarotti.it · na volta mio padre mi ha detto una cosa che mi è ... nel...
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Scorrendo le pagine di questo libro, sento riaffiorare ricordi che mi riportano all’azienda, la cui storia, come
per mio padre, anche per me, nel mio immaginario, da sempre s’intreccia a quella della famiglia. Ricordo
bene la sede di borgo Felino, che nella parte interna affacciava sul nostro giardino di casa, ricordo che da
bambini noi tre fratelli passavamo ore a giocare in quello spazio e chiamavamo nostro padre perché si
affacciasse a salutarci. Ricordo le persone che là lavoravano, sempre gli stessi volti affezionati e familiari.
Quando sono entrata in azienda, nel 2000, neolaureata in lettere, non avevo un gran bagaglio di esperienze
da portare con me. Nessun lavoro precedente e pochissima conoscenza del settore, per di più il mio percorso
formativo mi sembrava poco attinente. In realtà, devo dire che in parte mi ha aiutato soprattutto a vedere il valore
delle persone, a percepire da subito la dedizione di molti, il senso di appartenenza e di sicurezza che la figura di
mio padre suscitava in loro. Allora ho pensato che qualche apporto lo potevo dare, magari aggiungendo ricchezza
laddove ancora si poteva intervenire. è così che sono arrivata al ruolo che da allora ricopro nelle risorse umane,
proprio pensando alle due cose che mi stavano più a cuore: l’azienda di famiglia e le persone che in essa e per essa
lavorano.
Penso che tanto si stia facendo e tanto si possa ancora fare nel campo delle risorse umane, avendo sempre ben
presente l’obiettivo che ci si è prefissati e che nostro padre ci ha trasmesso come uno dei fondamentali del nostro
lavoro, ovvero pensare sempre al bene dei collaboratori.
Per questo, mi sono sempre premurata perché negli anni essi fossero seguiti nei progetti, che da qualche tempo
portiamo avanti, da professionisti di grande valore. Enrica Pizzarotti
Una volta mio padre mi ha detto una cosa che mi è rimasta profondamente impressa. In quel periodo
avevo appena finito il servizio civile all’ospedale di Parma e avrei voluto continuare ad occuparmi
delle persone in difficoltà lavorando nel sociale e lui mi ha detto: “Non c’è un posto come la nostra
azienda dove tu possa impegnarti così tanto ed in prima persona per migliorare le condizioni di vita
delle persone”. Aveva assolutamente ragione, non l’ho mai dimenticato. Michele Pizzarotti
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I miei primi ricordi sono forse quelli legati alle tante visite fatte ai nostri cantieri con mio padre il sabato e la
domenica: uno tra tutti, forse il primo che ho, è quello della ricostruzione del ponte a Ponte Taro dove tutto
mi sembrava grandissimo e mi ha colpito la velocità con cui le persone operavano in una situazione di grave
emergenza.
In questo percorso ho ritrovato con piacere anche i ricordi legati alla figura di mio nonno, una persona che pensata
oggi presenta davvero l'aspetto del pioniere. Ha viaggiato tanto nonostante l'epoca in cui è vissuto ed era alla
costante ricerca dell'innovazione, di tutto ciò che in qualche modo anticipasse i tempi. Ne ho sempre sentito parlare,
da parte di chi lo ha conosciuto, come di una persona che rispettava gli altri e capace di farsi amare. Io mi sono fatto
l'idea di una persona di valore, "in gamba" e se dovessi pensare oggi a come immagino la nostra impresa nel futuro,
sarebbe il riuscire a mantenere vivo questo interesse per l'innovazione e l'esplorazione del mondo come luogo pieno
di opportunità. Pietro Pizzarotti
Rivivendo tramite il libro le esperienze di vita dei miei famigliari, mi rendo conto che il sentimento più
forte che sopraggiunge è la gratitudine. La fatica umana che si legge nelle pagine di racconti di chi mi
ha preceduto è davvero impressionante anche per noi, oggi. E poi, in questi scorci di vita, si vede lo
straordinario valore del progresso che solo può aiutare le persone a vivere sempre meglio,
con più dignità e con più serenità. La gratitudine nasce proprio da questo, dalla consapevolezza di poter lavorare in
condizioni sempre migliori grazie allo sforzo dei miei famigliari e di tutti i loro collaboratori. Guardare al futuro della
Pizzarotti partendo da queste basi è più rassicurante perché sapendo da dove veniamo, avremo l’umiltà che serve
per continuare... cercando di progredire sempre. Michele Pizzarotti
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In questo libro vedo la sintesi della mia vita, faccio parte dell'impresa dal settembre del '58 quando davvero
ci si conosceva quasi tutti per nome. Mi colpisce come dentro queste foto ci sia quell'elemento che da
sempre ha caratterizzato il DNA di questa impresa, la ricerca costante dell'innovazione tecnologica. Le
immagini testimoniano il progresso continuo che c'è stato. Questa attenzione viene da molto lontano, non
posso non ricordare quando Pietro Pizzarotti, il padre del nostro Presidente, veniva ad incontrarci di persona a
Campo Franco in provincia di Agrigento e riuniva tutti noi allora giovanissimi, per aggiornarci direttamente sulle
ultime soluzioni trovate sia nel campo delle tecniche delle costruzioni sia dell'organizzazione del lavoro più
in generale. Andava personalmente a visitare le fiere specialistiche, direi in tutto il mondo e spesso acquistava
i macchinari presentati per farceli poi testare, tanto per le attività di cantiere quanto per quelle di gestione
amministrativa dell'azienda. Avevamo le macchine fotocopiatrici quando ancora nessuno sapeva cosa fossero. Devo
dire anche che hanno sempre cercato di capire in ognuno di noi quali fossero i veri talenti posseduti per valorizzare
a pieno le nostre capacità. Con me ha funzionato e vedo tutto questo vivo ancora oggi. Bruno Melardi
Celebrare il centenario mi ha fatto toccare con mano come questi 30 anni di vita professionale siano
davvero volati. Alla domanda perché siano passati così rapidamente, risponderei senza esitazione che
mi sono piaciute le tante cose che ho fatto, e soprattutto l’aver potuto farle in un ambiente dove mi sono
trovato bene e nel quale ho potuto esprimermi al meglio. Credo che mi siano piaciute perché sono
state, e tuttora sono, opere permanenti divenute parte della vita quotidiana di tutti e lo rimangono al di là di chi le ha
realizzate. Riguardandole oggi, mi rendo conto che il mio occhio le vede ancora come un insieme infinto di dettagli
di cui io ricordo ancora la storia e questo, non nascondo, suscita una certa emozione. Corrado Bianchi
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Sono consigliere di amministrazione della Pizzarotti da ormai dodici anni e, fra i consiglieri, il più vecchio
di età (ho ereditato questo "titolo" da un grande maestro per tutti noi, il Dott. Franco Nobili, che ricordo,
unitamente al Dott. Rocca, con profonda stima e affetto) e fra i meno anziani come anni di appartenenza
al gruppo. Questo non mi ha impedito, però, di sentirmi parte di un unicum straordinario né, tantomeno...
diversamente giovane, anzi! Gli stimoli sono continui, il ritmo è incalzante ed i risultati sono ottenuti nella
consapevolezza dell'incondizionato sostegno dell'imprenditore e dell'azienda. Un'azienda che, con lungimiranza,
ha saputo utilizzare anche i momenti meno prosperi per investire nel rinnovamento e per prepararsi alla ripresa che
sarebbe venuta. Un'azienda ispirata ed animata da un grande rigore, ma sempre viva, a dimensione umana, distinta
da quel carattere familiare che è il punto di forza, il collante dell'eccellente staff che la compone e la vera anima del
successo. Sono onorato di farne parte! Maurizio Fratoni
Ancora più dei tanti ricordi, vedere la storia che ci ha permesso di essere qui oggi, muove dentro di
me la riflessione che spesso ho fatto in questi anni nell'impresa. Lavorando qui, ho compreso come
un'organizzazione sia fatta in primo luogo da persone e come ognuna debba dare lealmente il suo
contributo perché il lavoro di tutti sia reso possibile. Ecco, forse l'insegnamento più importante che
ho appreso è che le persone sono messe in grado di operare al meglio quando si instaura un clima di "unitarietà
di intenti" e di "comune sentire". Questo credo sia il vero patrimonio dell'impresa che ognuno di noi dovrebbe
accrescere sempre con responsabilità e impegno. Sergio Bandieri
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Consiglio di Amministrazione dell'Impresa Pizzarotti & C. S.p.A.Da sinistra:Rag. Bruno MelardiDott. Ing. Luca SassiGeom. Maurizio FratoniCav. Lav. Dott. Paolo PizzarottiDott. Ing. Aldo ButtiniGeom. Corrado BianchiDott. Ing. Sergio BandieriDott. Ing. Lidio Giordani
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Parma, Italia.I collaboratori della sede centrale in via Anna Maria Adorni.
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1 I collaboratori del cantiere dell'Autostrada Salerno-Reggio Calabria lotto di Sicignano.2 I collaboratori del cantiere del Brennero. Cunicolo esplorativo.
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1 I collaboratori del cantiere di Rabat in Marocco.2 I collaboratori del cantiere di Cluj in Romania.
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1 I collaboratori del cantiere di Vicenza .2 14 luglio 2009. Visita del Presidente della Repubblica. Romania3 I collaboratori del cantiere dell'Autostrada Bucarest-Brasov in Romania.
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1 I collaboratori del cantiere di Kef Eddir in Algeria. 2 I collaboratori del cantiere di Constantine in Algeria.
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I collaboratori del cantiere di Lugano.
I collaboratori del cantiere di Napoli. Linea 1.
I collaboratori del cantiere ponte a nord di Parma.
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I collaboratori del cantiere di Napoli. Linea 6.
I collaboratori del cantiere di Napoli. Torre Annunziata.
I collaboratori del cantiere di Parma. Pronto soccorso.