i volantini della R.D.B.

RAPPRESENTANZE SINDACALI DI BASE ADERENTE ALLA CONFEDERAZIONE UNITARIA DI BASE (C.U.B)

_________________________________________________________________________________ Rappresentanze Sindacali di Base Pubblico Impiego – Confederazione Unitaria di Base

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10 ANNI DI REPRESSIONE DEL CONFLITTO SINDACALE

TRIESTE TRASPORTI SPA CONTINUA AD ATTACCARE IL SINDACATO DI BASE E I SUOI ESPONENTI, PER

ELIMINARE IL DISSENSO E CANCELLARE LE LEGITTIME RIVENDICAZIONI DEI LAVORATORI

LA FEDERAZIONE DELLE R.D.B. SI MOBILITA IN DIFESA DEI DIRITTI, DELLA DIGNITÀ, DELLA

SICUREZZA, DELLA DEMOCRAZIA E PER OTTENERE IL RISPETTO DELLE LEGGI E DEI CONTRATTI

e mail [email protected]

La politica nazionale e locale che da molti anni continua a sostenere la necessità di privatizzare i servizi pubblici essenziali, porta con se delle ricadute poco note o addirittura del tutto sconosciute, alla maggior parte dei cittadini.

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A Trieste, la più grande azienda di trasporto pubblico del Friuli Venezia Giulia è stata priva-tizzata già a partire dal 2001 con la creazione di una Società mista pubblico / privata de-nominata:

I primi atti di questa privatizzazione sono stati l’annuncio del taglio di 114 posti di lavoro e la disdetta nonché l’azze-ramento di tutti gli accordi integrativi aziendali. Questi atti unilaterali della nuova azienda di trasporti di Trieste “T.T. spa ” hanno determinato una immediata reazione dal basso, sfociata in uno sciopero spontaneo, dei lavoratori, che han-no incrociato le braccia, manifestando fuori dei cancelli, dal 1 al 3 gennaio del 2001.

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Il piano industriale della “nuova” Società era stato quindi riti-rato e modificato, “ ricalibrandone “ i termini e i contenuti, ma mantenendo la riduzione delle spese per gli stipendi dei dipendenti, ma in modo da aumentare comunque gli utili di bi-lancio. Negli anni successivi la Società triestina – anche per i cospicui corrispettivi economici versati annualmente dalla Regione F. V. G. (tra i più alti in Italia) - ha potuto comun-que eccellere nel confronto con le altre aziende nazionali, rag-giungendo i primi posti in Italia in quanto a parametri di ef-ficienza e di redditività, ottenendo un margine industriale di tre volte superiore rispetto alla media nazionale, con un costo operativo inferiore del 30 % e con un livello di produttività altis-simo che per il personale di guida è ancor oggi efficacemen-te rappresentato dai 22.000 chilometri annui di servizio,contro la media dei 17.000 degli altri colleghi italiani.

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Nel corso degli anni successivi si è invece registrata, , una progressiva riduzione della sicurezza del servizio e delle tutele sanitarie dei dipendenti, un progressivo decadimento della qualità e della quantità del servizio,

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con rilevanti perdite di corse giornaliere, autobus fermi per avarie, forti riduzioni d'organico, compensate da un numero spropositato di ore straordinarie, l’aumento dello stress per il personale e di tutte le patologie connesse, l’aumento del numero degli infortuni a carico degli autisti, degli operai del-le officine ed anche a carico dell’utenza

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Dopo appena 5 anni di gestione “ privatizzata”, nel dicembre 2005, la T. T. spa, decide –in violazione delle norme contrattuali e legislative - di interrompere unilateralmente le relazioni sinda-cali e il confronto con la CUB Trasporti – Rappresentanze di Ba-se nonostante questo sindacato fosse già stato riconosciuto co-me maggiormente rappresentativo e firmatario di contrattazione decentrata.

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La decisione della Società di trasporto era motivata dal fatto che la CUB Trasporti - Rappresentanze di Base – unica forza sin-dacale aziendale – aveva nuovamente mobilitato i lavorato-ri, rifiutando di sottoscrivere l’aggiornamento del Piano in-dustriale che risultava totalmente in linea con quello pre-sentato dalla Società nel 2001, che prevedeva:

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DA QUELLA DATA IN POI I DIRIGENTI DELLA SOCIETÀ’ HANNO INTENSIFICATO I LORO COMPORTAMENTI E LA LORO ATTIVITA’ANTISINDACALE, , TESA A COMPRIMERE LA DIALETTICA NATURALE DEL CONFLITTO SINDACALE E A REPRIMERE IL DISSENSO, LE CONTINUE DENUNCE E LE INIZIATIVE DI CUB TRASPORTI RAPPRESENTANZE DI BA-SE, CHE GIA’ A PARTIRE DAL 1993 AVEVANO DI FATTO OSTACOLATO SIGNIFICATIVAMENTE I DISEGNI DI RI-STRUTTURAZIONE DELLA EX AZIENDA CONSORTILE E CHE, ANCHE IN TEMPI PIU’ RECENTI, AVEVANO CONTI-NUATO A CONTRASTARE LA PIENA ATTUAZIONE DEL PIA-NO INDUSTRIALE, CHE TUTTORA TENDE A PERSEGUIRE LA SOLA LOGICA DEL PROFITTO ECONOMICO, TRASCU-RANDO E SOTTOVALUTANDO LE PREMINENTI ESIGENZE DI TUTELA DELLA SALUTE DEI LAVORATORI E DI SICU-REZZA DEL SERVIZIO. L’ATTIVITA’ ANTISINDACALE DELL’ AZIENDA, SI E’ SVILUP-PATA ED E’ PROSEGUITA IN TERMINI SEMPRE PIU’ PE-SANTI, NONOSTANTE CHE LA MAGISTRATURA TRIESTINA - GIA’ A PARTIRE DAL 1994 – ABBIA RIPETUTAMENTE RI-CONOSCIUTO LA CUB TRASPORTI RDB, COME ORGANIZ-ZAZIONE SINDACALE MAGGIORMENTE RAPPRESENTATI-VA.

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I GIUDICI -CONDANNANDO RIPETUTAMENTE, IN PIU’ OC-CASIONI, L’AZIENDA DI TRASPORTO - HANNO COSTRETTO TRIESTE TRASPORTI A RICONOSCERE ALLA CUB TRA-SPORTI RDB, TUTTE LE PREROGATIVE PREVISTE DALLA LEGGE 300/70. QUESTO HA CONSENTITO, nonostante tutte le azioni aziendali tese alla cancellazione di questa O.S., IL RA-DICAMENTO DELLA STESSA ALL’ INTERNO DELL’ AZIEN-DA, .AL PUNTO CHE – ANCOR OGGI – QUESTA RAPPRE-SENTA DAL PUNTO DI VISTA NUMERICO, LA SECONDA FORZA SINDACALE

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La CUB TRASPORTI RDB SI E’ DUNQUE COSTANTEMENTE IMPEGNATA PER IMPEDIRE IL PEGGIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI LAVORO E DELLA SICUREZZA DEI LAVO-RATORI AUTOFERROTRANVIERI DI TRIESTE E LA QUALI-TA’ DEL SERVIZIO,

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L’ATTIVITA’ SINDACALE DIELLA CUB TRASPORTI RDB SI E’ CARATTERIZZATA ANCHE CON INIZIATIVE CHE HANNO BLOCCATO I PROGETTI DEVASTANTI DELLA TRIESTE TRASPORTI SPA CHE:

Nel 2001 – voleva cancellare tutta la contrattazione inte-grativa aziendale, aumentare l’orario di lavoro, eliminare 114 “esuberi”;

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Nel 2005 – voleva “semplificare” i contratti aziendali con il “ testo unico “ che di fatto eliminava invece tutta la contrattazione aziendale e gran parte dei diritti acquisiti;

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Nel 2007 - voleva dalla Regione F.V.G. una Legge ad hoc, sull’ appalto del “ gestore unico ferro-mare gom-ma“ senza vincoli: per le assunzioni, per gli organici e per le retribuzioni dei lavoratori;

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Nel 2008 - voleva togliere il lavoro a 38 conducenti di li-nea, sub appaltando ben dieci linee di trasporto pubbli-co fondamentali per l’utenza cittadina

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IN TAL MODO LA CUB TRASPORTI RDB E’ RIUSCITA A CONTRASTARE QUESTO MODELLO I PRIVATIZZAZIONE, NON RITENENDOLO CONFORME ALLO SPIRITO DELLA LEGGE, SCONFESSANDO, SOPRATTUTTO, L’OPERATO DI QUEI DIRIGENTI CHE CON I PESANTI SACRIFICI RICHIESTI AI LAVORATORI, SI SONO SEMPRE PREGIATI DI ESSERE I GESTORI DI UNA DELLE MIGLIORI AZIENDE NAZIONALI ED ORA VELLEITARIAMENTE PUNTANO AD ACQUISIRE IL MONOPOLIO DEL TRASPORTO PUBBLICO NEL FRIULI VE-NEZIA GIULIA E IN BUONA PARTE DEL NORD ITALIA.

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PER TUTTI QUESTI MOTIVI , TRIESTE TRASPORTI PRE-SENTA OGGI, IL CONTO A R.D.B., TENTANDO DI CANCEL-LARE DAL PANORAMA SINDACALE AZIENDALE, L’ UNICO SINDACATO CHE HA SEMPRE CONTRASTATO EFFICACE-MENTE GLI EFFETTI DEVASTANTI DEL SUO PIANO INDU-STRIALE,

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L’AZIENDA DI TRASPORTO TRIESTINA,SI RENDE ALTRESÌ’ CONTO CHE L’ATTIVITÀ SINDACALE DELLA CUB TRA-SPORTI RDB, particolarmente efficace per la sua costante inci-sività e per la sua puntuale controinformazione, – OGGI PO-TREBBE ANCHE COMPORTARE:

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LA DECISIONE, DA PARTE DELLE AMMINISTRAZIONI LO-CALI DI AZZERRE LA CONCESSIONE E DI DECIDERE LA

REVOCA DELL’ APPALTO DEL SERVIZIO DI TRASPORTO.

SE LA PROVINCIA DI TRIESTE E LA REGIONE FRIULI VE-NEZIA GIULIA, DOVESSERO DECIDERE DI ACCOGLIERE E CONDIVIDERE LE MOTIVAZIONI DI CUB TRASPORTI RDB, VERREBBE IN TAL MODO STOPPATA LA POLITICA, SIN QUI PRATICATA, NON SOLO DALLA TRIESTE TRASPORTI , MA ANCHE QUELLA DEL GRUPPO DI AZIONISTI PRIVATI DI RIFERIMENTO, CHE IN ITALIA FANNO CAPO AD “ ARRI-VA ITALIA “,SUSCITANDO SICURAMENTE UNA NOTEVOLE ECO – NEGATIVA - A LIVELLO NAZIONALE E NON SOLO. GIA’ IN PRECEDENZA INFATTI UN’ONDATA DI FORTE BIA-SIMO ERA RICADUTA SU NUMEROSE AZIENDE DI TRA-SPORTO PUBBLICO NAZIONALE, CHE AVEVANO DISAT-TESO DELLE PRECISE NORME LEGISLATIVE RIUSCENDO AD AGGIRARE LE PROCEDURE DI GARA, E PROPRIO PER TALE MOTIVO ERANO STATE PESANTEMEMNTE SANZIO-NATE DALLA “AUTORITA’ GARANTE DELLA CONCOR-RENZA E DEL MERCATO”.

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PER CONTRASTARE QUINDI L’ ATTIVITA’ SINDACALE DEL-LA CUB TRASPORTI RDB, LA SOCIETÀ DI TRASPORTO TRIESTINA, HA ATTIVATO DELLE INIZIATIVE CHE NEL CORSO DEGLI ANNI SI SONO CARATTERIZZATE E CONTI-NUANO A CARATTERIZZARSI CON:

A. la repressione del dissenso attraverso il ricorso alla Magistratura penale;

B. l’ utilizzo distorto del potere e delle sanzioni disciplina-ri;

C. una campagna denigratoria nei confronti del sindacato e dei suoi attivisti;

D. pressioni dirette e indirette nei confronti di RdB e dei lavoratori “ dissenzienti “

E. delle palesi violazioni contrattuali e legislative; F. la denigrazione dei lavoratori considerati “ assenteisti

“

A. REPRESSIONE DEL DISSENSO ATTRAVERSO IL RI-CORSO ALLA MAGISTRATURA CON:

Una denuncia - immotivata – per “presunto” volantinag-

gio non autorizzato mentre sino ad oggi il volantinaggio è e rimane un diritto costituzionale;

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Una denuncia penale - immotivata - per blocco del ser-vizio pubblico

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Una denuncia penale - immotivata - per procurato allar-me

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Una denuncia penale - immotivata - per turbativa del servizio pubblico in data 23.12.05 ( che è ancora pendente );

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Una denuncia penale - immotivata - per diffamazione

sulla stampa Una denuncia penale - immotivata - per gli R.L.S. sco-

modi B. UTILIZZO DISTORTO DEL POTERE E DELLE SANZIONI

DISCIPLINARI REALIZZATO CON PESANTI SANZIONI AI DIRIGENTI AZIENDALI DELLE R.D.B. CON :

Il paventato licenziamento per “ giusta causa “ ai 2 Co-

ordinatori territoriali La retrocessione al livello inferiore e blocco dello sti-

pendio per 6 mesi per i 2 Coordinatori

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tredici giorni di sospensione dal servizio per il Coordi-natore regionale

aspettative coatte di 12 mesi – azioni di mobbing- licen-

ziamenti

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C. CAMPAGNA DENIGRATORIA NEI CONFRONTI DEL SIN-DACATO E DEI SUOI ATTIVISTI SVILUPPATA CON: articoli sui quotidiani, sul giornalino aziendale, sui co-

municati ai lavoratori

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D. PRESSIONI DIRETTE E INDIRETTE NEI CONFRONTI DI RDB E DEI LAVORATORI “ DISSENZIENTI ” CON: negazione dell’ informativa e del confronto tra le parti;

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visite mediche illegittime;

spostamenti di reparto; negazione dei cambi turno; negazione delle agibilità sindacali; ostacoli alla partecipazione dei lavoratori agli scioperi ostacoli alla funzione di controllo sindacale sulle turna-

zioni del personale viaggiante

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E. PALESI VIOLAZIONI CONTRATTUALI E LEGISLATIVE:

2007 – 7 a fuoco nel 2008 violazione ( art 9 L. 300/70 )

conciliazioni giudiziarie disattese

ire le croniche assenze negli organici ( - 12 % autisti )

so in azienda per il personale in malattia o in infortunio

lizzo di strumenti di ri-levazione illeciti ( badge mensa)

lla sa-lute dei lavoratori con medico “non competente”

informativa negata sui ripetuti incendi d’ autobus (3 bus

distrutti nel

utilizzo abnorme dello straordinario ( 10.000 ore/mese ),

per copr

divieto di acces

procedimenti disciplinari,con uti

scorrette procedure sanitarie e illecite indagini su

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mancata informativa sindacale ai sensi dell’ art. 3 del C.C.N.L. 1985

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mancata collocazione del personale inidoneo, mancato

utilizzo ausiliari al traffico, mancato utilizzo turni 300, il-lecite modifiche delle turnazioni del personale viaggian-te

mancata concessione delle turnazioni idonee al perso-nale anziano e al personale con particolari motivazioni familiari o di salute

interrogatori sulle motivazioni dell’adesione dei lavora-tori agli scioperi di RDB

F. LA DENIGRAZIONE DEI LAVORATORI CONSIDERATI “ ASSENTEISTI “ CON: ripetute e frequenti accuse di eccessive assenze dal la-

voro (malattia infortunio)

Per affrontare ed opporsi alla “ politica ” aziendale e far fronte alle ingenti spese legali conseguenti alle iniziative attivate da T. T. spa – che prevedono per l’Organizzazione sindacale, un corrispettivo impegno economico di oltre 10.000 euro a cui si devono aggiungere ulteriori 4.000 euro necessari a garan-tire la stampa e la diffusione dei comunicati informativi ai lavoratori - la Federazione delle R.D.B. è stata costretta ad avviare una campagna di sensibilizzazione ed una sottoscrizio-ne tra i lavoratori e la cittadinanza, in modo da rendere pub-bliche e stigmatizzare le violazioni legate al comportamento “ scorretto “, della Società di trasporto pubblico triestina

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CONFORTA PERALTRO RILEVARE CHE CONTRO IL PIANO INDUSTRIALE E L’INIQUA POLITICA AZIENDALE DI T.T. SPA, SI SONO GIA’ DECISAMENTE SCHIERATI I LAVORATORI, LA CITTADINANZA PROVINCIALE E LA STESSA FEDERAZIONE CUB RdB, CON DELLE IMPORTANTI INIZIATIVE CARATTE-RIZZATE DA:

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2 petizioni con 700 firme dei lavoratori, che hanno denuncia-

to le pessime condizioni di lavoro e i pericoli connessi all’ in-sufficiente manutenzione dei mezzi di trasporto, chiedendo:

1. un miglioramento delle condizioni di lavoro; 2. un miglioramento complessivo della sicurezza delle

operazioni lavorative e del servizio reso all’utenza dei bus;

3. il blocco degli avanzamenti di carriera – clientelari – per coloro che agevolano le procedure di repressione disciplinare;

4. la fine delle promozioni agevolate, per i sindacalisti che firmano accordi “ utili “ solo alla Società;

5. la fine delle agevolazioni clientelari nella gestione delle prestazioni lavorative: cambio mansioni, turni di lavoro , prestazioni straordinarie, ferie e riposi;

6. l’utilizzo immediato di tutti i 34 ausiliari al traffico di T. T. SpA, che nonostante l’accordo sottoscritto il 21.02.06 con il Comune di Trieste, non vengono impie-gati dalla Società, che in tal modo riduce le spese per il personale, ma nel contempo evita di contribuire al de-congestionamento del traffico cittadino, alla riduzione dell’inquinamento atmosferico, e a tutelare adeguata-mente la salute dei suoi autisti, riducendone lo stress.

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una petizione popolare con 1.600 firme, con le quale i citta-dini della Provincia di Trieste, hanno richiesto all’ Ammini-strazione di:

1. evitare il sub appalto delle linee di trasporto pubblico, 2. migliorare il sevizio reso dalla concessionaria Trieste

Trasporti spa.

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LA CUB TRASPORTI RdB INCORAGGIATA DALL’ AMPIO CONSENSO OTTENUTO, HA CONTINUATO NELL’ AZIONE DI TUTELA DEI LAVORATORI E DELL’ UTENZA, ANCHE AT-TRAVERSO CONTINUE E COSTANTI AZIONI DI DENUNCIA AGLI ORGANISMI COMPETENTI IN RELAZIONE ALLE CA-RENZE MANUTENTIVE ED ORGANIZZATIVE AZIENDALI CHE HANNO DETERMINATO:

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numerosi e gravi infortuni a carico degli autisti, causati perlopiù : dal difettoso sistema ammortizzante delle ruo-te e dei sedili delle vetture, dall’intossicazione da com-bustibili e da gas di scarico nella cabina di guida, dalle cadute nelle fosse di rimessaggio delle officine, dal di-stacco del sedile di guida dal suo basamento o da pan-nelli caduti dal soffitto del bus sul conducente;

ed anche a carico degli operai nelle officine, a seguito:

di esplosioni degli accumulatori, dell’amputazione delle falangi, dell’intossicazione dovuta a prodotti dannosi per la salute, dello schiacciamento del tronco, della ca-duta dai ponteggi, dell’investimento all’interno della ri-messa;

nonché a carico dell’utenza che si è infortunata con un

particolare tipo di finestrini montati sugli autobus di re-cente acquisizione ed anche a causa dello specchio e-sterno destro del bus Breda Menarini – troppo basso - che sbatte sulla testa dei pedoni;

molti altri infortuni ed incidenti sono stati evitati nonostante:

le perdite sul manto stradale dei liquidi di lubrificazione, del carburante, di parte del sistema di trasmissione, del-le ruote, del paraurti e del cristallo anteriore degli auto-bus, o a causa di altre innumerevoli e gravi avarie subi-te dagli autobus che sono rimasti senza impianto fre-nante o sono andati distrutti a causa di incendi o che producevano esalazioni tossiche in cabina di guida ed anche a seguito delle numerose avarie e deragliamenti della trenovia.

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ULTERIORI ESPOSTI E DENUNCIE SONO STATI PRESEN-TATI ANCHE IN RELAZIONE: alla discriminazione / delegittimazione degli r.l.s. e dei

sindacalisti da parte dirigenti T.T.spa all’inosservanza delle procedure di sicurezza e la disap-

plicazione delle precise indicazioni dell’ A.S.L. d.p.s.c.p.s.a.l. (locale inidoneo per assemblee - centinaia di bus in avaria - sic 001)

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alle prevaricazioni e violazioni a danno della salute dei lavoratori.

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all’ inosservanza delle procedure di sicurezza – con un -aumento del 28 % degli infortuni nel 2007 ( protocollo d’intesa 2005 - sic 001 con centinaia di bus sempre in avaria -)

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alla mancata applicazione degli ordini Pretorili agli ostacoli e agli impedimenti che ostruiscono le vie di

fuga, nelle officine al deposito di materiali (tossici) pericolosi, nelle officine

alle visite psichiatriche per chi rivendica sicurezza e ap-

plicazione dei contratti al mancato rilascio dei documenti disciplinari e degli

accordi sindacali pregressi al mancato rilascio documenti sanitari ai lavoratori sot-

toposti a controlli medici da parte di T. T. spa all’aggravamento dello stato di salute degli autisti, con

assegnazione di turnazioni di lavoro non compatibili con le patologie rilevate privatamente dai medici specia-listi

alla violazione della privacy con dati delle patologie sa-

nitarie a conoscenza di tutto l’ufficio del personale la modifica unilaterale delle procedure disciplinari,

all’ arbitraria e pericolosa chiusura degli spogliatoi du-

rante l’orario di lavoro all’ inosservanza del Protocollo sanitario d’intesa dd.

04.02.05

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gli impedimenti all’ utilizzo dei permessi parentali ( L. 53/2000 – L. 104/1992)

alla riduzione del servizio e di centinaia di corse dei bus,

all’ eccessivo utilizzo sub appalti ( vigilanza, rimessag-gio dei bus, parte delle manutenzioni, distribuzione titoli viaggio, gommisti,lavaggio bus, pilotaggio ai capolinea, pulizie, carrozzieri, personale della funicolare e della trenovia)

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agli impedimenti alle funzioni dei Rappresentanti per la Sicurezza R.L.S.

alle immotivate accuse di assenteismo del personale (u-tili come alibi per giustificare il sub appalto di 900.000 km di linee )

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I DIRIGENTI DI T. T. SPA PARE INVECE CHE CONTINUINO A NON CURARSI NE DI TALI QUESTIONI, NE DELLE PROTE-STE NE DEL MALESSERE GENERALIZZATO, IN QUANTO - CON I SOLDI RICEVUTI DAGLI ENTI PUBBLICI - RISULTANO MOLTO PRESI DALLE STRATEGIE CHE PREVEDONO: il contenimento delle spese per il personale e la conse-

guente realizzazione degli utili di bilancio, nonche’ la partecipazione alle prossime gare d’appalto, con le

quali auspicano di assumere non solo il controllo del t.p.l. del F.V.G., ma in prospettiva anche del Nord Italia, attra-verso l’intervento del socio privato – l’inglese “Arriva I-talia”.

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T.T. spa NEL CORSO DEGLI ANNI, HA RIPETUTAMENTE DIMOSTRATO DI NON VOLER TENER CONTO:

1. dei suoi lavoratori, che continuano a protestare e scioperare per il mancato miglioramento delle condizioni di lavoro e del-la sicurezza;

2. degli suoi utenti, che continuano inutilmente a richiedere un complessivo miglioramento del servizio;

3. dei suoi pensionati, a cui ha iniziato a far pagare la tesse-ra di trasporto sui mezzi pubblici;

4. dei soci del circolo ricreativo aziendale C.R.A.L., che de-nunciano il taglio dei già miseri contributi che la Società mette a disposizione delle attività ricreative e sportive;

5. di un’importante Società assicurativa di Trieste, che ha con-testato per la quarta volta, il tentativo di Trieste Traspor-ti di modificare unilateralmente la convenzione di favore per i lavoratori di T. T. spa.

Una tale situazione gestionale, mal si concilia con la parti-colare “posizione” di alcuni dirigenti aziendali – che in barba alle disposizioni normative e legislative - sono stati assunti no-nostante fossero in possesso di una fedina penale molto cor-posa e che continuano a svolgere un secondo remuneratissimo incarico lavorativo esterno – con il ruolo di dirigente o di ammi-nistratore delegato all’interno di altre società italiane. Tale situazione gestionale ed individuale, mal si concilia anche con i confortanti dati dell’ indagine sul gradimento del servizio di trasporto pubblico, raccolti e diffusi periodicamente dalla stessa Società, dai quali emergerebbe una situazione totalmente diversa da quanto invece viene quotidianamente rilevato dai lavoratori e dalla cittadinanza;

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Tutto ciò male si concilia anche con il ruolo non limpido, assunto dal Comune di Trieste che in qualità di azionista di maggio-ranza, ha condiviso in più occasioni le strategie della sua So-cietà “ partecipata”. Tale posizione gli ha consentito di incassare milioni di euro di utili, senza doversi preoccupare di fornire alcuna risposta o giustificazione ai lavoratori e alla cittadinanza, preoccupati per le scelte gestionali sviluppate dall’ azienda.

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Anche il ruolo assunto dalla Provincia di Trieste - in qualità di Organismo di vigilanza e di controllo sul servizio, sulla sicu-rezza e sull’ applicazione corretta delle norme contrattuali e legislative – è risultato fino ad oggi poco incisivo, nonostante la recente Legge regionale 23/07 preveda espressamente per tale Ente, le funzioni di accertamento, contestazione e ir-rogazione delle sanzioni relative agli eventuali illeciti com-messi dalla Società di trasporto pubblico e preveda inoltre anche le funzioni di valutazione delle possibili violazioni, al fine di attivare la procedura di decadenza della concessione e di ri-soluzione del contratto decennale di servizio stipulato nel 2001 con la T.T. spa. TUTTO CIO’ CONTINUA PURTROPPO ANCORA AD ACCA-DERE, NONOSTANTE LE PALESI VIOLAZIONI CONTRAT-TUALI E LEGISLATIVE – GIA’ ACCLARATE CON:

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10 condanne da parte della Magistratura del lavoro;

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una sanzione penale dell’Ispettorato provinciale del Ministero del La-voro;

una censura da parte della Commissione di Garanzia sul diritto di sciopero;

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69

LA CUB TRASPORTI RDB IN ATTESA DI NUOVI POSITIVI INTERVENTI E RISCONTRI,

DA PARTE DEGLI ORGANISMI ISTITUZIONALI E DA PARTE DELLA STESSA MAGISTRATURA,

HA DECISO DI:

MOBILITARE LE STRUTTURE CON ECLATANTI

MANIFESTAZIONI DI PROTESTA,

ATTIVARE UNA SOTTOSCRIZIONE CHE SI RENDERA’ NE-CESSARIA PER FAR FRONTE ALLE INGENTI SPESE LE-

GALI E GIUDIZIARIE,

ORGANIZZARE UN CONVEGNO PUBBLICO A TRIESTE, NEL MESE DI GENNAIO 2009 AL QUALE SARANNO INVI-

TATI IMPORTANTI ESPONENTI DEL MOMDO POLITICO ED ISTITUZIONALE,

CHE SI CONFRONTERANNO SULLA QUESTIONE DELLA

REPRESSIONE DEL CONFLITTO E SUI PROBLEMI RELATI-VI ALLA TUTELA DEI DIRITTI DEI LAVORATORI E

DELL’UTENZA DEI SERVIZI PUBBLICI

ROMA, 10 GENNAIO 2009

i volantini della R.D.B.

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