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DERIVAZIONE DEI DNELs e PNECs PER L’ACETONE

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I valori di riferimento DNEL e PNEC per la valutazione del

rischio per l’acetone

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ACETONESCENARI DI ESPOSIZIONE:

CARATTERIZZAZIONE DEI RISCHISalute umana: confronto tra l’esposizione di ogni popolazione

umana che può essere esposta e i DNEL (Derived No-Effect Levels) appropriati

Ambiente: confronto tra le concentrazioni ambientali previste in ogni settore ambientale e le PNEC

(Predicted No Effect Concentration)

Rischio accettabile

Esposizione < DNEL /PNEC

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DNEL (Derived No-Effect Levels) ACETONEIndividuazione dei DNEL necessari per la valutazione del rischio

N.B. L’acetone non è una sostanza non soglia-dipendente (es. non ha effetti cancerogeni) pertanto non è necessario identificare i DMELs (Livelli derivati di effetto minimo)

DNEL appropriato

Lavoratori Consumatori

Cronica-Dermica, effetti sistemici

Lavoratori-DNEL cronico per via dermica-sistemico

Consumatori-DNEL cronico per via dermica-sistemico

Cronica-Inalazione, effetti sistemici

Lavoratori-DNEL cronico per via inalatoria-sistemico

Consumatori-DNEL cronico per via inalatoria-sistemico

Cronica-Orale, effetti sistemici --- Consumatori-DNEL cronico per via

orale-sistemico

Acuta-Inalazione, effetti sistemici --- Consumatori-DNEL acuto per via

inalatoria-sistemico

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DNEL ACETONE

Linee Guida Echa R15 e R8

• Le esposizioni sporadiche (ad es. mensili) devono essere considerate come esposizioni ripetute e devono essere confrontate con uno DNEL cronico.

• Solo se la maggior parte dei consumatori (≥ 90%) usa il prodotto raramente e per un periodo breve.

• La definizione di uno DNEL acuto è talmente difficoltosa (non èstata ancora messa a punto una metodologia ufficialmente accettata) che usualmente si può valutare il rischio associato ad esposizioni acute utilizzando DNEL cronici.

• Per quanto riguarda lo DNEL acuto dermico la sua determinazione è ancora più inusuale di quello inalatorio e in tale caso mancano del tutto orientamenti specifici per la sua determinazione.

DNEL acuto per i consumatori: alcune considerazioni

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DNEL cronicoLinea Guida ECHA R8

•Selezione di dosi descrittori (dati tossicologici) rilevanti per l’end-point di interesse

•Modifica, qualora necessario, dei dosi descrittori rilevanti per la correzione del punto di partenza

•Applicazione di fattori di correzione (AF)

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Selezione di dosi descrittori (dati tossicologici) rilevanti per l’endpoint di interesse

DNEL cronico

EndpointVia di

esposizione

Effetti sistemici Specie Effetti rilevanti

associati Annotazioni Fonte

Tossicitàdose ripetuta

Sub-acuta/ sub-cronica/ cronica

Orale

NOAEL: 200 mg/kg/day NOAEL: 900 mg/kg/day

Ratto

Effetti ematici (debole anemia macrocitica).

Danni ai reni (aumento dell’incidenza e gravità della nefropatia nei maschi)

13 settimane

Somministrazione tramite ingestione di acetone diluito in acqua

Gruppi di 10 maschi e 10 femmine

Dietz et al 1991, NTP et al 1991

Inalatoria LOAEL 1250 ppm Uomini

Effetti neurologici (Aumento della risposta della visione sotto stimolazione

1-7,5 ore al giorno

2-5 giorni a settimana

6 settimane

maschi

Stewart et al. 1975

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Modifica, qualora necessario, dei dosi descrittori rilevanti per la correzione del punto di partenza

DNEL cronico

DNEL inalatorio:Time-scaling: non necessario (studio di

riferimento esposizione per 1-7,5 ore al giorno)

DNEL dermico:

“Route-to route”: estrapolazione (estrapolazione da orale a dermica): non necessaria (l’assorbimento dermico non èpiù elevato di quello orale)

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AF lavoratori:5x6=30AF Consumatori:10x6=60

Applicazione di fattori di correzione (AF) per DNEL cronico

inalatorio

AF Effetti sistemiciInterspecie

Differenze velocità metabolica per peso corporeo (tossicocinetica)

7 Topo

4 Ratto

2 Scimmia

2 Cane

Differenze rimanenti (in particolare tossicodinamica) 2.5

IntraspeciePopolazione generale 10

Lavoratori 5

Durata di esposizioneSub-acuta a sub-cronica 3

Sub-cronica a cronica 2

Sub-acuta a cronica 6

Vie di esposizioneDa Orale a Inalatoria

Da orale a dermica

LOAEL a NOAEL 1Altre differenze tra lo studio a disposizione e lo DNEL di interesse 1

DNEL cronico

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AF lavoratori: 4x5x2=40AF Consumatori:4x10x2=80

Applicazione di fattori di correzione (AF) per DNEL cronico dermico e orale

AF Effetti sistemiciInterspecie

Differenze velocità metabolica per peso corporeo (tossicocinetica)

7 Topo

4 Ratto

2 Scimmia

2 Cane

Differenze rimanenti (in particolare tossicodinamica) 2.5

IntraspeciePopolazione generale 10

Lavoratori 5

Durata di esposizioneSub-acuta a sub-cronica 3

Sub-cronica a cronica 2

Sub-acuta a cronica 6

Vie di esposizioneDa Orale a Inalatoria

Da orale a dermica

LOAEL a NOAEL 1Altre differenze tra lo studio a disposizione e lo DNEL di interesse 1

DNEL cronico

EPA: non risultano differenze tra l'uomo e il

ratto per gli effetti nefrotossici, pertanto non ènecessario applicare un AF

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• Lavoratori-DNEL-lungo termine per via dermica-sistemico: 900/40= 23 mg/kg/gg

• Lavoratori-DNEL-lungo termine per via inalatoria-sistemico: 1250/30= 42 ppm (108 mg/m3)

• Consumatori-DNEL-lungo termine per via dermica-sistemico: 900/80= 11 mg/kg/gg

• Consumatori-DNEL-lungo termine per via orale-sistemico: 900/80= 11 mg/kg/gg

• Consumatori-DNEL-lungo termine per via inalatoria-sistemico: 1250/60= 21 ppm (54 mg/m3)

DNEL cronico

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AF di 10 per la variabilità intraspecie DNELacuto = 12000/10=1200 ppm (3111) mg/m3

DNEL acuto

EndpointVia di

esposizione

Effetti sistemici Specie Effetti rilevanti

associati Annotazioni Fonte

Tossicitàacuta Inalatoria LOAEL:

12000 ppm Uomo

Effetti neurologici (incoscienza, confusione, mal di testa)

1 giorno

2 min-4 oreRoss, 1973

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PNEC (Predicted No Effect Concentration)Metodo deterministico

Linea Guida ECHA R10• L’approccio suggerito nel caso in cui siano disponibili

pochi dati di partenza, è il metodo DETERMINISTICO. Tale metodo, per la derivazione dei PNEC, prevede il ricorso a dei fattori di valutazione AF, partendo da informazioni ecotossicologiche a breve termine EC50/LC50 oppure a lungo termine NOEC/EC10 (scegliendo il valore più basso).

PNEC= EC50/LC50AF

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Comparti ambientali

Acquatico: Acqua dolce, acqua marina e sedimentiTerrestreMicro-organismi nei sistemi di trattamento acqua reflueAtmosfericoPredatori al vertice della catena alimentare

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Specie testata Informazioni disponibili

AF PNECmg/l

Acqua dolce

Acqua marina

Acqua dolce

Acqua marina

Salmo gairdneri (pesce d’estuario acqua dolce)

LC50: 6100 mg/l/24ore Fonte: Phenolchemie GmbH Gladbeck;

Metodo: bioassay with rainbow trout fingerlings

1000 10000 6,100 0,610

Pimephales Promelas (pesce d’acqua dolce)

LC50: 6810-.8120 mg/l

Fonte: Phenolchemie GmbH Gladbeck

Metodo bioassay with fathead minnow (age 28, 33 days)

1000 10000 6,810 0,681

Daphnia magna (crostaceo)

EC50: >10000 mg/l/24ore

Fonte: Phenolchemie GmbH Gladbeck

Metodo: nicht bekannt kriterium Schwimmfahigkait

1000 10000 10 1

PNECs ACETONE: acqua dolce e salata

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• L’acetone non viene significativamente adsorbito dai sedimenti a causa della sua elevate solubilità in acqua(ATSDR, 1994; Howard, 1990).

Poiché l’acetone ha il log Kow < 3 non è una sostanza pericolosa per tale compartimento ambientale e pertanto non è necessario procedere alla valutazione del rischio.

PNECs SEDIMENTIACETONE

La proprietà principale di una sostanza che determina la sua pericolosità per i sedimenti è il suo potenziale di essere assorbita o legata ai sedimenti

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PNEC SUOLO

ACETONE

Poiché l’ACETONE è prontamente biodegradabile e non viene applicato direttamente sul terreno non è necessarioprocedere alla derivazione del PNECsuolo

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PNEC microrganismi STP ACETONE

Il PNECmicrorganismi più basso calcolato per l’acetone è di 0,59 mg/l

Specie testata Informazioni disponibili AF PNEC mg/l

Activated sludge of a predominantly domestic sewage

EC50: 59 – 67,4 mg/l/30minuti

Fonte: Phenolchemie GmbH Gladbeck

Metodo: ISO test for inhibition of oxygen consumption by activated sludge procedure (method B)

Rif Tab 10-6 C R10 Respiration Inhibition tests

100 0,59-0,67 mg/l

Pseudomonas putida (Batterio)

EC50: 1700 mg/l/16 ore

Fonte: Phenolchemie GmbH Gladbeck

Metodo: DIN 38412 part 8, cell multiplication inhibition test

Rif Tab 10-6 C R10 “Growth inhibition test with Pseudomonas putida”

10 170 mg/l

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PNEC PREDATORI ACETONE (Avvelenamento secondario)

Le sostanze chimiche che devono essere valutate per gli effetti di avvelenamento secondario sono nello specifico quelle che possiedono proprietà lipofiliche e alcuni composti metalli.

Poiché l’ACETONE ha un log Kow molto basso (-0,24), è prontamente biodegradabile, e non èclassificato come molto tossico, tossico o nocivo con almeno una delle frasi di rischio R48, R60-64 non ènecessario procedere alla derivazione del PNECpredatori

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ARIA ACETONE

La valutazione del comparto aria non richiede la determinazione di una PNEC in quanto viene effettuata in maniera qualitativa, prendendo in considerazione gli effetti biotici ed abiotici.

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ARIA ACETONE

Effetti biotici: metodi per valutare gli effetti delle sostanze chimiche su organismi che popolano l’atmosfera non sono stati pienamente sviluppati;Effetti abiotici:•Riscaldamento globale•Deplezione dell’ozono nella stratosfera•Formazione di ozono nella troposfera•Acidificazione

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ARIA ACETONE

Il Photochemical ozone creation potential (POCP)” delle sostanze varia a seconda delle condizioni atmosferiche e i modelli utilizzati negli studi. Alcuni esempi:

•Derwent et al., 2009: POCP acetone =4•Report IVL Swedish Environmental Research Institute, 1998: POCP acetone 35-53

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ARIA ACETONE

D.Lgs 161/2006 e s.m.i. “Attuazione della direttiva 2004/42/CE, per la limitazione delle emissioni di composti organici volatili conseguenti all'uso di solventi in talune pitture e vernici, nonche' in prodotti per la carrozzeria”Tale decreto, al fine di prevenire o di limitare l'inquinamento atmosferico derivante dagli effetti dei composti organici volatili, di seguito denominati: «COV», sulla formazione dell'ozono troposferico, determina, per le pitture, le vernici e i prodotti per carrozzeria, il contenuto massimo di COV ammesso ai fini dell'immissione sul mercato

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• PNECacqua dolce: 6,1 mg/l

• PNECacqua marina: 0,61 mg/l

• PNECmicrorganismi STP: 0,59 mg/l

• PNECsuolo: Non necessario

• PNECsedimenti: Non necessario

• PNECpredatori: Non necessario

• PNECaria: Non applicabile

PNEC - CONCLUSIONI