I trattori del passato riaccendono i motori - ilcittadino.it filedel trattore. Ci sono altri...

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FIERABORGHETTO2018 I GIOVEDÌ 3 MAGGIO 2018 I IL CITTADINO DI LODI I XXIII sono calati un pochino». Ogni anno il gruppo organizza un tour da percorrere interamente sul trattore. «Quest’anno tra la fine maggio e l’inizio di giugno andremo a Isola della Scala, in provincia di Verona, per poi fare la scalata del monte Baldo. Ogni chilometro del nostro viaggio sarà fatto a bordo del trattore. Ci sono altri appassio- nati che quando si mettono in viag- gio caricano i trattori sui carrelli per scaricarli solo a destinazione. Noi invece facciamo tutto il percor- so sui nostri trattori. Naturalmente cerchiamo percorsi alternativi, po- co trafficati. L’anno scorso il nostro viaggio aveva avuto una meta più lontana, la Sardegna. Era stato par- ticolarmente impegnativo, ma era- vamo stati ripagati dall’interesse della gente. In fin dei conti le nostre iniziative hanno uno scopo anche didattico: con i trattori portiamo in giro anche un po’ di storia dell’agri- coltura». n di Andrea Soffiantini Sempre in perfetta forma, come fossero appena usciti dalla rimessa di un’officina. Eppure con alle spal- le tanta vita di campagna e nelle ruote chissà quanti ettari di terra solcati. Quella dei trattori storici del gruppo “Coast to Coast Tractor Te- am” di Pieve Porto Morone, in pro- vincia di Pavia, si annuncia come una delle attrazioni più suggestive della fiera. Non di una sfilata si trat- terà, bensì dell’esposizione di alcu- ni pezzi pregiati. «Tra i modelli che porteremo in fiera - spiega Emilio Pradella, coordinatore del gruppo, 69 anni - ci saranno di sicuro un Fordson del 1920, un Allgaier del ‘52, tre Testacalda Landini anni ‘50 e un Gualdi sempre degli anni ‘50. Sono tutti trattori marcianti, che i nostri iscritti hanno restaurato con molto rispetto per la loro storia». Il gruppo conta una ventina di appassionati (tra i quali il lodigiano Elino Riva, di Senna) ed ha sin qui collezionato un’ottantina di tratto- ri: «Ognuno di noi - spiega Pradella - ha più di un trattore. La passione è tale per cui uno solo può non ba- stare a soddisfarla. Sia i trattori che i pezzi di ricambio li recuperiamo attraverso il passaparola, le riviste specializzate, i contatti con altri gruppi di appassionati. È un hobby molto costoso, è vero: una decina di anni fa i prezzi erano diventati quasi impossibili, ora per fortuna Tra i modelli esposti un Fordson del 1920, un Allgaier del ‘52, tre Testacalda Landini e un Gualdi degli anni ’50 INCONTRI Arzani svelerà il meraviglioso mondo delle api Il sorprendente mondo delle api operaie. È parlando di questo che Giorgio Arzani - apicoltore amatoriale di Monte Cremasco, 67 anni, guardia ecologica volontaria della Regione in qualità di compo- nente onorario - attirerà anche quest’anno l’attenzione dei visita- tori della fiera. Sabato e domenica dalla sua postazione risponderà alle domande di quanti vorranno approfondire la cono- scenza della materia. «Le api operaie - spiega - svolgono numerosi compi- ti. Per i primi venti giorni di vita curano i lavori interni alla loro casa. Dal ventesimo al ventiduesimo giorno diventano sentinelle, controllano cioè che le api en- tranti facciano parte della famiglia. Poi dal ventiduesi- mo al cinquantesimo giorno diventano api bottinatrici, raccolgono cioè il nettare che porteranno all’alveare e che sarà tramutato in miele dalle api magazziniere. Questo significa che le api che vediamo sui fiori hanno almeno ventidue giorni. Ai visitatori della fiera riferirò di queste e delle altre funzioni che le api operaie, in base all’anzianità, svolgono nel corso della loro vita. Forse potrà incuriosire il lettore sapere che tra queste funzioni vi sono quelle di nutrici, spazzine, magazzi- niere, architette, ventilatrici, sentinelle e bottinatrici». Arzani porterà in fiera anche un po’ del suo miele, prodotto in territorio del Parco del fiume Tormo (il cui corso d’acqua nasce dai fontanili della Bassa bergama- sca, attraversa la provincia di Cremona e sfocia nel- l’Adda a Corte Palasio): «Saranno tre le qualità che il pubblico potrà degustare: acacia, tiglio e millefiori. E anche quest’anno nella mia postazione ci sarà uno smielatore: i bambini potranno girare la manovella e simulare così l’azione della smielatura». n AMARCORD Grazie ad alcuni appassionati pavesi I trattori del passato riaccendono i motori Un Landini d’epoca: Borghetto accoglierà esemplari davvero pregiati Giorgio Anzani e le sue api Portone da garage automatico da * Porta d'ingresso senza elemento laterale da *

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FIERABORGHETTO2018 I GIOVEDÌ 3 MAGGIO 2018 I IL CITTADINO DI LODI I XXIII

sono calati un pochino».Ogni anno il gruppo organizza

un tour da percorrere interamentesul trattore. «Quest’anno tra la finemaggio e l’inizio di giugno andremoa Isola della Scala, in provincia diVerona, per poi fare la scalata delmonte Baldo. Ogni chilometro delnostro viaggio sarà fatto a bordodel trattore. Ci sono altri appassio-nati che quando si mettono in viag-gio caricano i trattori sui carrelliper scaricarli solo a destinazione.

Noi invece facciamo tutto il percor-so sui nostri trattori. Naturalmentecerchiamo percorsi alternativi, po-co trafficati. L’anno scorso il nostroviaggio aveva avuto una meta piùlontana, la Sardegna. Era stato par-ticolarmente impegnativo, ma era-vamo stati ripagati dall’interessedella gente. In fin dei conti le nostreiniziative hanno uno scopo anchedidattico: con i trattori portiamo ingiro anche un po’ di storia dell’agri-coltura». n

di Andrea Soffiantini

Sempre in perfetta forma, comefossero appena usciti dalla rimessadi un’officina. Eppure con alle spal-le tanta vita di campagna e nelleruote chissà quanti ettari di terrasolcati. Quella dei trattori storici delgruppo “Coast to Coast Tractor Te-am” di Pieve Porto Morone, in pro-vincia di Pavia, si annuncia comeuna delle attrazioni più suggestivedella fiera. Non di una sfilata si trat-terà, bensì dell’esposizione di alcu-ni pezzi pregiati. «Tra i modelli cheporteremo in fiera - spiega EmilioPradella, coordinatore del gruppo,69 anni - ci saranno di sicuro unFordson del 1920, un Allgaier del‘52, tre Testacalda Landini anni ‘50e un Gualdi sempre degli anni ‘50.Sono tutti trattori marcianti, che inostri iscritti hanno restaurato conmolto rispetto per la loro storia».

Il gruppo conta una ventina diappassionati (tra i quali il lodigianoElino Riva, di Senna) ed ha sin quicollezionato un’ottantina di tratto-ri: «Ognuno di noi - spiega Pradella- ha più di un trattore. La passioneè tale per cui uno solo può non ba-stare a soddisfarla. Sia i trattori chei pezzi di ricambio li recuperiamoattraverso il passaparola, le rivistespecializzate, i contatti con altrigruppi di appassionati. È un hobbymolto costoso, è vero: una decinadi anni fa i prezzi erano diventatiquasi impossibili, ora per fortuna

Tra i modelli espostiun Fordson del 1920, un Allgaier del ‘52, tre Testacalda Landini e un Gualdi degli anni ’50

INCONTRI

Arzani sveleràil meravigliosomondo delle api

Il sorprendente mondo delleapi operaie. È parlando di questoche Giorgio Arzani - apicoltoreamatoriale di Monte Cremasco, 67anni, guardia ecologica volontariadella Regione in qualità di compo-nente onorario - attirerà anchequest’anno l’attenzione dei visita-tori della fiera. Sabato e domenicadalla sua postazione risponderàalle domande di quanti vorranno approfondire la cono-scenza della materia.

«Le api operaie - spiega - svolgono numerosi compi-ti. Per i primi venti giorni di vita curano i lavori internialla loro casa. Dal ventesimo al ventiduesimo giornodiventano sentinelle, controllano cioè che le api en-tranti facciano parte della famiglia. Poi dal ventiduesi-mo al cinquantesimo giorno diventano api bottinatrici,raccolgono cioè il nettare che porteranno all’alvearee che sarà tramutato in miele dalle api magazziniere.Questo significa che le api che vediamo sui fiori hannoalmeno ventidue giorni. Ai visitatori della fiera riferiròdi queste e delle altre funzioni che le api operaie, inbase all’anzianità, svolgono nel corso della loro vita.Forse potrà incuriosire il lettore sapere che tra questefunzioni vi sono quelle di nutrici, spazzine, magazzi-niere, architette, ventilatrici, sentinelle e bottinatrici».

Arzani porterà in fiera anche un po’ del suo miele,prodotto in territorio del Parco del fiume Tormo (il cuicorso d’acqua nasce dai fontanili della Bassa bergama-sca, attraversa la provincia di Cremona e sfocia nel-l’Adda a Corte Palasio): «Saranno tre le qualità che ilpubblico potrà degustare: acacia, tiglio e millefiori.E anche quest’anno nella mia postazione ci sarà unosmielatore: i bambini potranno girare la manovellae simulare così l’azione della smielatura». n

AMARCORD Grazie ad alcuni appassionati pavesi

I trattori del passatoriaccendono i motori

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Giorgio Anzanie le sue api

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