I trasporti e la mobilità al Sud secondo il Def «Nuove ... Il... · zazione sulla linea...

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Time: 17/04/17 22:50 IL_MATTINO - NAZIONALE - 9 - 18/04/17 ---- 9 Primo piano Martedì 18 aprile 2017 Il Mattino «Nuove opere, occorre cautela» Cascetta: le valutazioni tecnico-economiche oggi sono la vera priorità Nando Santonastaso È il coordinatore della nuova strut- tura tecnica di missione del ministe- ro delle Infrastrutture e dei traspor- ti e soprattutto colui che ha messo nero su bianco l’allegato al Def che disegna le priorità e le politiche del ministero stesso fino al 2030. Ennio Cascetta, già assessore regionale ai trasporti, parla di innovazioni so- stanziali rispetto al passato. «A parti- re - spiega - «da una visione integra- ta e complessiva delle infrastruttu- re per rispondere ai fabbisogni di mobilità di persone e merci nel Pae- se, verso il resto dell’Europa, del Mediterraneo e del mondo in un orizzonte di medio e lungo perio- do». In termini concreti cosa vuol dire? «Che le scelte proposte non sono una mera shopping list di opere, ma piuttosto rispondono a chiari obiettivi strategici e alle esigenze funzionali della domanda di mobilità. Per esempio si fa la scelta di fondo di rompere il “muro” delle Alpi con la ferrovia costruendo nuovi tunnel ferroviari attraverso il Frejus e il Brennero, in sostituzione di quelli attuali costruiti nella seconda metà dell’Ottocento, raccordando i valichi svizzeri del Gottardo e del Sempione con la Pianura Padana e i porti liguri e nord adriatici, di estendere corridoi per i treni merci “europei”, più lunghi e più “alti” di quelli attuali, lungo il Tirreno e l’Adriatico fino alla Calabria e alla Puglia. In questo quadro, molta rilevanza viene data ai collegamenti intermodali di ultimo miglio dei porti e degli interporti con le reti ferroviarie». Ma per l’Alta velocità non si era detto che bisognava estenderla alle aree del Paese dove, come nel Sud, se ne vede praticamente pochissima? «E l’obiettivo resta. Si è scelto nel testo accluso al Def di estendere i servizi di Alta Velocità alle parti del Paese che oggi non sono servite dalle nuove linee veloci e di farlo in tempi visibili e con costi sostenibili. Oltre al completamento dell’AV da Milano a Venezia, quindi, si propone un nuovo modello di Alta Velocità di Rete che non prevede il quadruplicamento delle linee esistenti che hanno ancora margini di capacità, ma una loro velocizzazione con tecnologie e interventi infrastrutturali per poter raggiungere velocità commerciali dell’ordine di 200-250 km/h». Dove? «Pensiamo al collegamento fra Napoli e Palermo, fra Venezia e Trieste, fra Genova e Torino-Milano, lungo la direttrice adriatica, oltre alla Napoli-Bari che è già in un fase di realizzazione. Al contempo, per le infrastrutture autostradali e stradali, è previsto il completamento di importanti itinerari, non procedendo per singoli lotti, ma sempre in una visione sistemica dell’intero collegamento. È previsto, inoltre, il decongestionamento della rete autostradale intorno alle grandi aree metropolitane italiane come Milano, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Catania». Insomma, nuove tecnologie al posto di nuove opere laddove si può intervenire? «Esattamente. Oltre alla costruzione di nuove opere abbiamo pensato di applicare nuove tecnologie per la manutenzione e l’ottimizzazione di servizi già esistenti. Tanti interventi, diffusi sulle reti e spesso di piccole dimensioni che però, messi insieme, consentono di mettere in sicurezza e migliorare l’ enorme patrimonio di infrastrutture del nostro Paese». Parte rilevante dell’allegato è dedicata ai progetti da rivedere. C’entra anche il Ponte sullo Stretto? «Sono i fabbisogni di “project review”, e cioè la revisione, anche sostanziale, di progetti concepiti nei decenni scorsi e ormai poco attuali dal punto di vista dei tempi, dei costi e degli impatti sul territorio, al fine di renderli più snelli. Esempi di project review ne abbiamo già visti in questi ultimi anni in Italia, dall’autostrada Salerno-Reggio Calabria alla linea ferroviaria Torino-Lione, al passante autostradale di Bologna. Partendo da queste esperienze positive, il documento prevede che per oltre trenta interventi strategici sia necessaria una project review. Si pensi al completamento ad esempio della statale 106 ionica». E il Ponte? «In questo caso parliamo di progetti di fattibilità, ovvero progetti di infrastrutture che si immagina possano essere utili, ma per le quali oggi non ci sono elementi sufficienti per prendere decisioni sulla loro realizzazione, con quali scelte tecnologiche, a quali costi. Esempi importanti sono l’itinerario di Alta Velocità di Rete fra Napoli e Palermo, compreso appunto il tema dell’attraversamento dello Stretto, o il collegamento ferroviario Tirreno-Adriatico fra Roma e Pescara-Ancona. I progetti di fattibilità comprendono ovviamente un’attenta valutazione della convenienza economica e sociale degli investimenti, anche attraverso l’utilizzo delle nuove Linee Guida per la valutazione degli investimenti in opere pubbliche, appena redatte dal ministero. Insomma fabbisogni non solo di opere e cantieri, ma anche di progetti e valutazioni tecnico–economiche». © RIPRODUZIONE RISERVATA La svolta «Non più un mero elenco ma scelte funzionali alla nuova mobilità» Project review Per 30 interventi strategici come per la statale Jonica cambia il metodo operativo Alta tecnologia Verrà sempre più utilizzata per gli interventi relativi alla manutenzione delle linee Fattibilità Si misurerà la convenienza degli investimenti come per l’Av tra Napoli e Palermo Il supertecnico Ennio Cascetta già assessore regionale ai trasporti è adesso coordinatore della nuova struttura tecnica di missione del ministero La nuova Sa-Rc Le scelte che hanno portato al completamento dell’autostrada saranno replicate L’impulso «Non occorre moltiplicare l’esistente se la velocità è migliorabile con le nuove tecnologie» i le nterviste del Mattino

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Time: 17/04/17 22:50 IL_MATTINO - NAZIONALE - 9 - 18/04/17 ----

9PrimopianoMartedì 18 aprile 2017IlMattino

FrancescoPacifico

Sul Ponte di Messina – nonostantegliultimiannuncidelgoverno–c’èsoltanto un rapido accenno nelDef per le infrastrutture. Tra l’altropresente soltanto nelle tabelle cheaccompagnano il Documento:nell’elenco delle opere ferroviariesileggecheèallostudioun«proget-todifattibilitàfinalizzatoaverifica-relepossibiliopzionidiattraversa-mento sia stabili che non stabili».Come dire che si potrebbe andareavanti anche con i traghetti da Vil-la San Giovanni a Messina.

Per certi aspetti non meno pre-occupante è che tutti i progetti peril cargo si fermino all’aeroporto diFiumicino. Si continua quindi aperseguire un modello di logistica,che già oggi esclude gli aeroportidel Mezzogiorno. Non a caso a Ca-podichino attualmente vengonomobilitate “appena” 10mila ton-nellate di merci e al Fontanarossadi Catania non si va oltre le 6milatonnellate.

SottoilLiriGariglianolamobili-tàèall’annozero:Napoli,lamiglio-renelcampo, può“vantare” menodi10chilometridilineemetropoli-tanecontrole26diMilano;l’assen-za di infrastrutture fa sì che il turi-smo locale generi soltanto il 13 percento del giro d’affari nazionale. Ese i porti meridionali hanno personell’ultimo triennio circa 4 milionidi tonnellate di merci soltanto nel-le attività legate alle rinfuse solidea favore degli scali del centro nord,dagli aeroporti del Mezzogiorno il66 per cento dei passeggeri si èmosso soltanto verso mete nazio-nali.Ilmotivo?I voli internazionaliqui mancano.

Complice il gap tra i due qua-dranti del Paese, anche nel Def in-frastrutturale alla quantità non se-guelaqualità.Nell’elencodi119in-terventiprioritari(valore35miliar-didieuro)cheilministerodelleIn-frastrutture ha inserito nel testo ilSudèpresentein quasiunasettan-tina di essi. Singolarmente, oppu-re in progetti che riguardano tuttolo Stivale. Eppure, a ben guardaresono pochissimi quelli (come i po-tenziamenti delle statali sull’asseSalerno-Potenza-Matera-Bari)che hanno ottenuto un pieno vialibera.

Proprio l’abbandono del Pontesullo Stretto dimostra, però, che ilministro delle Infrastrutture, Gra-zianoDelrio,haunapprocciomol-to cauto e pratico sul tema infra-strutturale del Mezzogiorno. NelDefleprioritàperilSuddeldicaste-ro di Porta Pia restano le grandi estoriche incompiute dell’area.Cioè portare l’alta velocità tra Na-poli e Bari. Completare la velociz-zazione sulla linea ferroviaria checollega Battipaglia a Reggio Cala-bria. Rendere la statale Jonica, for-se quella più pericolosa d’Europacon un morto ogni dieci giorni,una strada degna di questo nome.Eppoi ci sono gli ultimi tasselli perquellacheeral’incompiutaperec-cellenza, la Salerno Reggio Cala-bria,oggiautostradadelMediterra-neo.Sitrattadeglisvincolimancan-ti di Cosenza Nord e Cosenza Sud,ma soprattutto il piano per farne laprima Smart Road d’Europa. En-trounbienniolemacchineincirco-

lazione saranno in costante colle-gamento wi–fi con il concessiona-rio (l’Anas), che nel breve terminedovrebbedareinformazioniconti-nue sulla viabilità. Ma che in futu-ropotrebbeanche“guidare”leau-to senza conducente.

Guardando ai singoli compartisi scopre che sul versante ferrovia-riosonoiprogettisopracitatiquellipiù ambiziosi. Ma sull’”Upgradetecnologico ed infrastrutturale”dell’AVR (Alta Velocità di Rete) Sa-lerno-Reggio Calabria il governodeve aver preferito prendersi unapausadiriflessionerispettoaquan-to fatto (velocizzazione e non nuo-va rete) finora sino a Battipaglia:neltesto si parladi «progetto difat-tibilitàfinalizzatoaverificarelemo-dalitàpiùefficienti».Sivalutanoin-vece«icostiinrelazioneallafunzio-nalità attesa» per le tratte della di-rettrice Messina-Catania-Paler-mo.

Sulfronteautostradalelaprinci-pale emergenza al Sud resta la sta-tale Jonica: si sta completando ilterzo megalotto, ma manca il pro-getto per il resto dell’opera. Ancheinquestocasosistudierannoalter-native per tagliare spesa e tempi diconsegnadell’unicaarteriachecol-lega sudest e sud ovest del Paese.

Stessa filosofia sarà applicata alpiano di fattibilità per il secondolotto della Telesina tra Caianello(A1) e San Salvatore Telesino. Tragli interventi prioritari anche il po-tenziamento della SS7 Domitiana.

Per quanto riguarda il trasportoaereo, l’opera più complessa è lacostruzione di una seconda pistaall’aeroporto di Fontanarossa diCatania, per permettere l’atterrag-gio e il decollo di aeromobili desti-nati al lungo raggio, quindi ai voliinternazionali.

Mentre la “Ciclovia dell’Acque-dotto Pugliese”, 500 chilometri daCaposele (Avellino) a Santa Maria

di Leuca (Lecce), è una delle quat-tro autostrade ciclabili entrate nelprogetto europeo “Euvelo”.

Ai porti di Napoli e Gioia Tauro(dove, come a Palermo, è previstoancheunnuovobacinodicarenag-gio) saranno garantiti i collega-menti ferroviari alla rete nazionaleche mancano. Per quelli di Bari eSalernosilavoreràinvecesulcosid-detto ultimo miglio stradale.

Nelcampodeltrasportopubbli-co locale “cura del ferro” a Napoli(con il completamento delle lineemetropolitane o il raddoppio deibinari delle ferrovie secondarie), aBari o a Palermo,interessate da in-terventi per rafforzare o creare“una rete integrata di trasporto ra-pido di massa”.

Più in generale Delrio vuole ap-plicaresulleinfrastrutturedelMez-zogiorno un principio che ha già

permesso la ripartenza dei lavorisulla Tav in Val di Susa: il cosiddet-to sviluppo tecnologico per au-mentare prestazioni e capacità. Insoldoni prevede di non costruirenuove reti, ma di modernizzarequelli esistenti con «un ampio in-sieme di interventi diffusi» per«adeguare le tecnologie per la cir-colazione mediante la realizzazio-ne di sistemi per il controllo dellamarciadeltreno(SCMT),disegna-lamento e tecnologie rivolte all’in-teroperabilità delle reti (ERTMS),nonché all’aggiornamento dei si-stemi di telecomunicazione eGSM-R».

Sirisparmiasiainterminifinan-ziari sia sul versante del conflittocon i territori. Ed è in quest’otticachecistamuovendopervelocizza-re i binari che portano verso Reg-gio Calabria, con non pochi dubbidel governatore Mario Oliverio.

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«Nuove opere, occorre cautela»Cascetta: le valutazioni tecnico-economiche oggi sono la vera priorità

Gli aeroportiLa realizzazionepiù complessa:una seconda pistaa Catania per i voliinternazionali

Nando Santonastaso

È il coordinatore della nuova strut-tura tecnica di missione del ministe-ro delle Infrastrutture e dei traspor-ti e soprattutto colui che ha messonero su bianco l’allegato al Def chedisegna le priorità e le politiche delministero stesso fino al 2030. EnnioCascetta, già assessore regionale aitrasporti, parla di innovazioni so-stanziali rispetto al passato. «A parti-re - spiega - «da una visione integra-ta e complessiva delle infrastruttu-re per rispondere ai fabbisogni dimobilità di persone e merci nel Pae-se, verso il resto dell’Europa, delMediterraneo e del mondo in unorizzonte di medio e lungo perio-do».

In terminiconcreti cosavuol dire?«Che le scelteproposte nonsono una merashopping list diopere, mapiuttostorispondono achiari obiettivistrategici e alleesigenzefunzionali della

domanda di mobilità. Per esempiosi fa la scelta di fondo di rompere il“muro” delle Alpi con la ferroviacostruendo nuovi tunnel ferroviariattraverso il Frejus e il Brennero, insostituzione di quelli attualicostruiti nella seconda metàdell’Ottocento, raccordando ivalichi svizzeri del Gottardo e delSempione con la Pianura Padana ei porti liguri e nord adriatici, diestendere corridoi per i treni merci“europei”, più lunghi e più “alti” diquelli attuali, lungo il Tirreno el’Adriatico fino alla Calabria e allaPuglia. In questo quadro, moltarilevanza viene data ai

collegamenti intermodali di ultimomiglio dei porti e degli interporticon le reti ferroviarie».Ma per l’Alta velocità non si eradetto che bisognava estenderlaalle aree del Paese dove, come nelSud, se ne vede praticamentepochissima?«E l’obiettivo resta. Si è scelto neltesto accluso al Def di estendere iservizi di Alta Velocità alle parti delPaese che oggi non sono servitedalle nuove linee veloci e di farlo intempi visibili e con costisostenibili. Oltre alcompletamento dell’AV da Milanoa Venezia, quindi, si propone unnuovo modello di Alta Velocità diRete che non prevede ilquadruplicamento delle lineeesistenti che hanno ancora marginidi capacità, ma una lorovelocizzazione con tecnologie einterventi infrastrutturali per poterraggiungere velocità commercialidell’ordine di 200-250 km/h».Dove?«Pensiamo al collegamento fraNapoli e Palermo, fra Venezia e

Trieste, fra Genova eTorino-Milano, lungo la direttriceadriatica, oltre alla Napoli-Bari cheè già in un fase di realizzazione. Alcontempo, per le infrastruttureautostradali e stradali, è previsto ilcompletamento di importantiitinerari, non procedendo persingoli lotti, ma sempre in unavisione sistemica dell’interocollegamento. È previsto, inoltre, ildecongestionamento della reteautostradale intorno alle grandiaree metropolitane italiane comeMilano, Genova, Bologna, Firenze,Roma, Napoli, Bari, Catania».Insomma, nuove tecnologie alposto di nuove opere laddove sipuò intervenire?«Esattamente. Oltre allacostruzione di nuove opereabbiamo pensato di applicarenuove tecnologie per lamanutenzione e l’ottimizzazionedi servizi già esistenti. Tantiinterventi, diffusi sulle reti e spessodi piccole dimensioni che però,messi insieme, consentono di

mettere in sicurezza e migliorare l’enorme patrimonio diinfrastrutture del nostro Paese».Parte rilevante dell’allegato èdedicata ai progetti da rivedere.C’entra anche il Ponte sulloStretto?«Sono i fabbisogni di “projectreview”, e cioè la revisione, anchesostanziale, di progetti concepitinei decenni scorsi e ormai pocoattuali dal punto di vista dei tempi,dei costi e degli impatti sulterritorio, al fine di renderli piùsnelli. Esempi di project review neabbiamo già visti in questi ultimianni in Italia, dall’autostradaSalerno-Reggio Calabria alla lineaferroviaria Torino-Lione, alpassante autostradale di Bologna.Partendo da queste esperienzepositive, il documento prevede cheper oltre trenta interventi strategicisia necessaria una project review.Si pensi al completamento adesempio della statale 106 ionica».E il Ponte?«In questo caso parliamo diprogetti di fattibilità, ovveroprogetti di infrastrutture che siimmagina possano essere utili, maper le quali oggi non ci sonoelementisufficienti perprenderedecisioni sullalororealizzazione,con quali sceltetecnologiche, aquali costi.Esempiimportanti sonol’itinerario diAlta Velocità diRete fra Napoli ePalermo, compreso appunto iltema dell’attraversamento delloStretto, o il collegamentoferroviario Tirreno-Adriatico fraRoma e Pescara-Ancona. I progettidi fattibilità comprendonoovviamente un’attenta valutazionedella convenienza economica esociale degli investimenti, ancheattraverso l’utilizzo delle nuoveLinee Guida per la valutazionedegli investimenti in operepubbliche, appena redatte dalministero. Insomma fabbisogninon solo di opere e cantieri, maanche di progetti e valutazionitecnico–economiche».

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Rischiodicodeaicasellidelleau-tostrade, proprio al rientro dallungo weekend di Pasqua. Cgil,Cisl, Uil, Ugl e Sla hanno indettoinfatti uno sciopero di 24 ore,scattato alle 22 di ieri sera e chesi concluderà stasera alle 22.

Durantel’astensionepotran-no rimanere chiusi i varchi conpagamento solo manuale, perl’assenza degli esattori, mentreresteranno regolarmente apertii varchi con cassa automatica equelli riservati ai clienti Tele-pass.ArenderlonotoèAutostra-de per l’Italia che, comunque,precisa che saranno garantiti iservizi di assistenza al cliente,conlapresenzadipersonaledel-la Viabilità di Autostrade perl’Italia, e il funzionamento degliimpianti per il pagamento delpedaggio che, si ricorda, «è do-vuto per legge».

Maèscontrosuquestopuntoconi sindacati,chevanno all’at-tacco: «Qualsiasi disservizio e li-mitazione della circolazione nelcorso dello sciopero dipende-rannodallesceltedeiconcessio-

nari di concentrare il traffico aicaselli sui soli varchi regolati daautomatismo e queste sceltenon possono essere addebitateai lavoratori ed al sindacato».

In realtà, la protesta, spiega-no Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltraspor-ti,Sla-CisaleUgl,èlegataal fattoche molte concessionarie auto-stradalinonapplicanolacircola-

re ministeriale che impone lapresenza di un addetto per tuttol’arco delle 24 ore della giornataai caselli automatizzati.

FiltCgilhachiestocheduran-teloscioperoivarchiautostrada-lisianolasciatiaperti.Inpartico-lare, il sindacato sostiene: «Nes-sun pagamento - sottolinea laFederazione dei Trasporti dellaCgil- è dovutoin caso di passag-

gioalvarcoapertoequalsiasilet-tera di pagamento è illegittima,cosi come l’uso della telecame-ra per verificare chi passa con lebarriere aperte durante lo scio-pero». «Dove ci fossero disagi -evidenzia infine la Filt - nonprendiamocela con il sindacatoed i lavoratori, a cui invece an-drebbe espressa solidarietà, macon le concessionarie che, an-che contro il parere del Ministe-ro dei Trasporti, stanno in alcu-ni casi unilateralmente levandoil personale al casello, pensan-docheconl’automazionesipos-sa fare tutto, con più guadagni,tagliodelpersonaleemenosicu-rezza per gli automobilisti».

Ieri, comunque, i 28 casellidelle autostrade A24 e A25 sonorimasti aperti. La concessiona-ria Strada dei Parchi, ha infatticompletato l’installazione delSart(SistemaAutomaticoRileva-mento Targhe) che consente difotografare le targhe delle auto efa sapere che fra qualche setti-mana i proprietari dei mezzitransitati riceveranno per postaunbollettinodipagamento,sen-za aggravi.

Il ministero, le scelte

Ponte sullo Strettodietrofront nel Defnon è più prioritàStop anche all’ammodernamento della Jonicasì al terzo megalotto, non al resto dell’arteria

La spesaI tagli riguardanoanche il pianodi fattibilità peril secondo lottodella Telesina

Gli interventiTra i più importantiin Campania c’èil potenziamentodella strada stataleDomiziana

Il MezzogionoNon si prevededi costruire retinuove: si puntaa modernizzarele preesistenti

La svolta«Non piùun meroelencoma sceltefunzionalialla nuovamobilità»

Project reviewPer 30 interventi strategicicome per la statale Jonicacambia il metodo operativo

Alta tecnologiaVerrà sempre più utilizzataper gli interventi relativialla manutenzione delle linee

FattibilitàSi misurerà la convenienzadegli investimenti comeper l’Av tra Napoli e Palermo

La protesta

Autostrade, rientro con lo sciopero: caselli senza personale fino alle 22

Lostop È scattata ieri alle 22 la protesta di ventiquattro ore dei casellanti

Il supertecnicoEnnio Cascetta giàassessore regionaleai trasporti è adessocoordinatore dellanuova strutturatecnica di missionedel ministero

Lanuova Sa-Rc Le scelte che hanno portato al completamento dell’autostrada saranno replicate

L’impulso«Non occorremoltiplicarel’esistentese la velocitàè migliorabilecon le nuovetecnologie»

fi ocusdel Mattino

ile ntervistedel Mattino

I trasporti e la mobilità al Sud secondo il Def

RomaBari

ReggioCalabria

Palermo

Genova

Olbia

Napoli

Cagliari

Sassari

Salerno

Foggia

Progetti senza ostacoli

Progetti di fattibilitàda rivalutare

Progetti da revisionare

AutostradaTirrenica

Alta capacità e alta velocitàferroviaria Napoli-Bari

Alta velocitàtra Salerno

e Reggio Calabria(ma la linea sarà

velocizzata)

Itinerario Altavelocità di rete

tra Napoli e Palermocompreso il Ponte

sullo Stretto

VelocizzazioneCagliari-Sassari-Olbia

Le ciclovie

Nessun ostacolo per i 500 kmdi piste già previsti tra Campania,Basilicata e Puglia

Completamentodella Statale 106

Jonica con riduzionedi costi e tempi

di intervento