I. · ti giorni, il coro delle proteste si è scatenato nel giro di un niente, veicolato –manco a...

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I. ORTOGRAFIA E PUNTEGGIATURA

La conoscenza delle regole di ortografia e punteggiatura serve per non avere dubbi o fare errori nell’e-spressione scritta.

Sei in grado di correggere gli errori di ortografia e punteggiatura in questo testo? Sono 35

In principio di cuesta storia ce la città La citta è una città piuttosto piccola ché grande, piutosto bruta che

bella, piuttosto sfortunata che fortunata e però e nonostante tutto questo che se appena detto, piuttosto

felice che infelicie. Era – ed e – collocata in una grande pianura, su una sorta di d’osso formato, qualche

miglione di anni fa, dal moto delle maree ho dai sedimenti dei fiumi di un mondo ancora inconsapevole

delle nostre vicende ancora beato dei suoi dinosauri e delle sue felci grandi come alberi; e si affacia su un

orizonte di montagnie cariche di neve come sulle quinte di un immenso palcoscienico, in un paesaggio che

gli dei anno voluto sistemare in questo modo, perché fosse il loro teatro. lassù sopra le nostre teste infatti

negli spazzi senza tempo che noi chiamiamo universo di tanto in tanto gli dei – quelli di omero – vengono ad

assistere allo spetacolo delle nostre pazzioni e delle nostre lotte e un eco delle loro risate è forse percepibile

nello scrosco delle aque che in primavera straripano tuttattorno alla città, allagando i terreni coltivati, e

nel rumore del vento che, dautunno, fa turbinare le foglie sui viali, spingiendo le nuvole verso le montagne

lontane

Da S. Vassalli, Cuore di pietra

Segna l’accento tonico sulle parole in neretto – se non le conosci cercale sul dizionario – delle frasi seguen-ti. Poi, prova a leggerle ad alta voce prestando attenzione all’accento che hai messo: la frase funziona? Es. Se non hai ancora il cappello, méttitelo.

1. Non voglio che mi rubino il cellulare; lo metterò in tasca.

2. Nella seconda decade di settembre comincia la scuola.

3. Credimi, ce l’ho messa tutta!

4. Non so dove Alessia abbia comprato quello splendido abitino.

5. Il computer portatile è decisamente più comodo, ma il tablet è davvero insostituibile.

6. L’anziano signore è senza dubbio stato circuito; non avrebbe certo agito così.

7. E’ una lotta impari ricordarsi tutti i verbi a memoria, ma se ne impari uno per tipo sarà più facile ricor-

dare gli altri.

8. Non c’era un alito di vento.

9. Buon anniversario, amore mio! Festeggiamo con gioia!

10. Si sentiva un fastidioso brusio provenire dal fondo della sala.

Nelle frasi inserisci le maiuscole e la punteggiatura; presta attenzione al tipo di pausa richiesta.

1. è opportuno fare due cose chiamare i nonni e invitarli a cena poi andare al supermercato

2. a firenze nel cinquecento lavorarono artisti famosi per esempio michelangelo buonarroti

3. giorgio studente del terzo anno di scuola superiore quest’estate vorrebbe seguire un corso di windsurf

in liguria

4. le chiederei dottor bianchi di rendersi disponibile per domani ci incontreremo alle 9 nella sede di piazza

statuto

5. davanti alla scuola un gruppo di studenti aspettava l’ora dell’entrata qualcuno fra i maschi aveva comin-

ciato una partita di pallone altri sfogliavano i quaderni altri ancora chiacchieravano a bassa voce ma si

affrettarono a salutare il professor rossi che usciva dal bar sport

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Nei seguenti trafiletti di cronaca sono stati commessi parecchi errori di ortografia e sillabazione. Sei in grado di correggerli?

Guasto all’aquedotto

Mezza domenica e mezzo lunedì senz’a-qua. E, visto il caldo torrido e afoso di cues-ti giorni, il coro delle proteste si è scatenatonel giro di un niente, veicolato –manco a dirlo –da Facebook. Domenica pomeriggio si è verificatoun blocco elettrico che ha messo fuori serviz-zio due pozzi. I serbatoi, che hanno una capacità comple-ssiva di un miglione 100 mila litri, hanno garantito l’approv-igionamento fino al tardo pomeriggio. Per una decina di utenze si è provveduto alla distribuzzione di boccioni d’acqua. L’acqua erogata risponde ai recuisiti di potabilità. Fino alle 17 di oggi il Comune ha vietato l’uso dell’acqua per scopi irigui.

I detective a 4 zampe riportano a casa Nutella

Non indossano il cappello di Sherlock Holmes sopra le orecch-Ie di pelo. Ma Marta, Kira e Gill, sabato scorso, sono stati dei veri e propri detective professionisti. Sono tre meticci didue anni. Sono stati loro a ritrovare Nutella, la cagnietta sma-rita il 1 luglio, mentre faceva un amena passeggiata con la sua padrona in un pomeriggio destate. I tre innoqui meticci si sonomessi sulle sue traccie sabato al calar del sole. E bastato far annu-sare ai tre detective un cuscino e un’osso di Nutella, poi sono partitiha cercarla dal punto in qui la cagnetta era stata avvistata l’ultima volta. La gioia è stata enorme, come l’efficenza dei tre meticci ades-trati per la ricerca di animali smarriti.

Inserisci l’accento e l’apostrofo dove occorre:

1. Giorgio, fa un salto al supermercato e compra una scatola di caffe; se non trovi la solita marca non fa

niente: prendi quel che ce.

2. Non ho fatto ne gli esercizi di latino ne il riassunto dell’articolo di scienze e ora non trovo nessun amica

che me li passi; quest anno dovrò rimboccarmi le maniche!

3. Ho finito di studiare; ora non so se guardare alla tv quell episodio del serial che mi sono perso l’altra sera;

se fa bello mi sa che andro a giocare con quel mio amico a pallone.

4. Di a tutti che cosa pensi di fare tra un po di anni; qual è il tuo obiettivo dopo l’esame? Hai gia un idea

precisa sul tuo futuro?

5. Va fino in fondo alla strada principale, poi un po piu su fino alla rotonda – attento! Ce ne sono due di se-

guito – e gira in via sant Anselmo, dove troverai quel palazzo con un intera fila di persiane verdi.

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II. LE PARTI DEL DISCORSOLa conoscenza delle parti del discorso aiuta a migliorare l’espressione scritta e orale e fornisce la terminolo-gia comunemente usata nello studio delle lingue antiche e moderne.

Analizza le forme verbali presenti nelle seguenti frasi, indicando modo tempo persona forma – attiva, passiva o riflessiva – infinito del verbo di provenienza, uso transitivo o intransitivo.

1. Dovunque abbia messo quel quaderno, devo trovarlo subito, altrimenti mi prenderò una nota!2. Michele dichiarò che avrebbe fatto un gol spettacolare, se il difensore non avesse deviato la palla.3. I passeggeri hanno atteso per ore il volo a causa dello sciopero indetto dai piloti.4. Essendo arrivato tardi, non mi è stato possibile partecipare alla riunione; mi sarebbe sembrato più op-

portuno che venisse rimandata, dato che il ritardo era causato da un incidente in tangenziale.5. Dopo aver letto quella notizia che mi aveva colto di sorpresa, provai una sensazione di sgomento e tac-

qui per lungo tempo.

Scrivi le forme verbali corrispondenti alle definizioni:

1. Sapere: congiuntivo presente I persona singolare attivo2. Dare: indicativo passato remoto II persona plurale attivo 3. Fare: congiuntivo imperfetto III persona singolare passivo4. Vincere: gerundio passato passivo5. Cogliere: condizionale passato I persona plurale attivo

Completa le seguenti frasi con i verbi corretti:

1. Spero che......................... (venire, 2^ pers. sing.) domani al mare.2. Nonostante ......................... (studiare, 1^ pers. sing.) molto, non sono riuscita a passare l’esame.3. Forse è meglio che ............................ (tornare, 3^ pers. plur.) a casa presto.4. Ci chiediamo tutti come......................... (mettersi, 3^ pers. sing.) in quel guaio.5. Se Paolo ....................... (essere) in casa, ci ........................ (aprire) la porta.

6. Se ieri .................... (ascoltare, 2^ pers. plur.) con attenzione, oggi .................... (riuscire) a rispondere.

Completa le frasi inserendo opportunamente l’ausiliare corretto:

1. Mi .................... dovuto sdraiare perché ero molto stanco.2. La squadra .................... potuto vincere solo perché gli avversari nel finale ………3. ceduto.4. Non .................... potuto essere presente.5. I due ragazzini .................... venuti alle mani e .................... dovuto intervenire il maestro.6. Dato che il treno .................... già partito, i ragazzi .................... dovuto prendere l’auto7. Non capisco come .................... potuto succedere.

8. Per fare scendere i gatti dal tetto .................... dovuti intervenire i pompieri. Indica a quale categoria appartengono le parole delle seguenti frasi, scegliendo tra articolo-nome-agget-tivo-pronome-verbo-avverbio-preposizione-congiunzione

1. Tutti sanno che questa storia è falsa: chissà perché fanno finta di crederci.2. Non lavarti le mani: dobbiamo ancora svuotare due scaffali molto polverosi3. Il nonno ha comprato dei rotoli di carta plastificata da mettere sopra uno scaffale della nostra cantina.4. Ecco la mossa vincente: il trofeo è suo, ormai!5. Se non ci sono obiezioni, è meglio che ci vediamo più tardi al cinema.

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Indica se il “che” è usato come pronome relativo PR, interrogativo PI, esclamativo PE, come aggettivo interrogativo AI, esclamativo AE o come congiunzione C: 1. Che aria fredda!2. Conservo ancora il regalo che mi portò mio padre dall’India.3. Paolo mi ha detto che andrà in vacanza ad agosto4. Che elementi hai per giudicare?5. Che vuoi da me?6. Che mi tocca di vedere!7. Mettiamo in ordine prima che torni la mamma.8. Ma guarda che razza di idee gli sono venute! Nelle frasi distingui tra pronome e aggettivo e individuane la tipologia tra numerali, personali, riflessivi, possessivi, dimostrativi, indefiniti, relativi, interrogativi, esclamativi. Ripassali, se non ricordi bene le differenze!

1. Prendi questo piatto; quello è rotto.

2. Ciascun abitante del quartiere ha prestato la sua opera per ripulire quel giardino

3. Armando colleziona fiori esotici nella sua serra: sono tutti bellissimi e alcuni davvero rari

4. Certe persone pensano che la nostra scuola sia facile: solo chi ha provato può dare il proprio parere.

5. Ho mangiato una doppia porzione di tiramisù e vi posso garantire che era ancora meglio di quel che mi

aspettassi.

III. LA FRASE SEMPLICE E LA FUNZIONE LOGICA DEI SUOI ELEMENTIConoscere le strutture sintattiche della frase semplice in lingua italiana ti aiuterà a padroneggiare meglio l’espressione scritta, a individuare le caratteristiche della frase in relazione alle funzioni svolte dai gruppi di parole, distinguendo tra elementi fondamentali e accessori, per leggere e comprendere testi di vario tipo.

Indica se il verbo “essere” ha nelle seguenti frasi funzione di copula (C), ausiliare (A) o predicato verbale (PV).

1. Sul tavolo c’è un grande vaso.

2. La lettera è arrivata un mese fa.

3. Il ragazzo con la maglia rossa è Marco.

4. Questo è un bel giorno.

5. Di chi è il libro?

6. Dove sei andato?

7. Il freddo è tornato in fretta.

8. Filippo è al settimo cielo.

9. La gita è stata perfetta.

10. La classe si è comportata bene.

Indica se le forme pronominali in grassetto sono soggetto (S), complemento oggetto (CO) o complemento

di termine (CT).

1. Volevo lasciarti un messaggio ma non so se tu hai la segreteria telefonica.

2. Mi accompagni dal dentista tu oggi?

3. Non lo conosco ma te lo descrivo.

4. Aspettavo che voi mi chiamaste.

5. Poiché ti deridevano gliene ho dette quattro.

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Individua i soggetti, sottolinea i predicati e indica di che tipo sono i complementi introdotti dalla prepo-sizione a

1. Chiudi a chiave la porta, per favore.

2. Mio padre ha acquistato un vestito a righe.

3. A chi posso spedire questo pacco?

4. Il colpevole fu condannato a tre anni di reclusione.

5. Quel vestito è decisamente a buon mercato.

6. Va’ a casa, i tuoi ti aspettano.

Sottolinea nelle seguenti frasi l’aggettivo e indica se si tratta di un attributo (A), un predicativo (P) o un nome del predicato (NP).

1. A molti gli scacchi sembrano impegnativi.

2. Qualcuno ha trovato difficile il primo esercizio.

3. L’uomo anziano sembrò rabbrividire per il vento glaciale.

4. Mio fratello Roberto è un ottimo violinista.

5. La strada è tortuosa ma più avanti diventa dritta.

Individua i complementi introdotti dalle preposizioni da e di:

1. Perché vieni a scuola con le scarpe da basket?

2. Mi stavo recando dai nonni quando mi accadde qualcosa di veramente strano.

3. Il ragazzo dall’aspetto strano è stato assunto da una grande azienda.

4. Il clima della città di Roma è reso mite dal vento occidentale.

5. Il ristorante “Da Achille” è da oltre dieci anni uno dei più rinomati del paese.

Individua i complementi introdotti da con e per:

1. Mi hai preso per uno sciocco? Dobbiamo parlarci con calma.

2. Vieni al mare con lo zaino o con la valigia? Io per ora non ho deciso.

3. Per un anno ho frequentato quella palestra con il mio amico Antonio.

4. Questi appartamenti sono stati costruiti per i nuovi abitanti del quartiere con materiali di prima qualità.

5. Con l’arrivo del caldo molti hanno acquistato il condizionatore per le temperature proibitive dei loro

alloggi.

Indica se le parole in grassetto sono soggetto (S), complemento oggetto (CO) o complemento indiretto (CI).

1. Se Giorgio mangia delle fragole gli viene l’orticaria.

2. Con il dizionario il mio zaino pesa dieci chili.

3. Quella bambola è mia: dammela subito.

4. Chi ti ha regalato il maglione che indossavi ieri?

5. Silvana ha preparato ai suoi fratelli delle squisite torte.

6. Nella luce della sera non si distinguevano a occhio nudo i suoi lineamenti.

7. Delle amiche di mia madre ci hanno portato vecchi dischi.

8. Quale libro ti ha consigliato la professoressa?

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IV. LA FRASE COMPLESSA E IL SISTEMA DEL PERIODO

Conoscere le strutture sintattiche complesse della lingua italiana ti permetterà di comprendere i sistemi di

proposizioni – i periodi – individuando in essi le funzioni delle diverse frasi semplici, per acquisire maggiore

fluidità e proprietà nell’espressione scritta e orale e per analizzare testi più articolati, anche nelle lingue

classiche e straniere moderne.

Delimita con barrette le varie proposizioni che compongono i seguenti periodi:

1. Per sfuggire alla peste che sterminava le popolazioni, famiglie intere s’erano incamminate per le campa-

gne, e l’agonia le aveva colte lì. (I. Calvino)

2. Si era alzato presto, aveva fatto la prima colazione solo, e aveva trascorso la mattinata a rileggere gli

appunti che si riferivano all’affare per cui lo si chiamava in Inghilterra. (A. Christie)

3. Il procuratore Varga era impegnato nel processo Reis, che durava da circa un mese e si sarebbe trascina-

to almeno per altri due, quando in una dolcissima sera di maggio, dopo le dieci e non oltre mezzanotte

secondo testimonianze e necroscopia, lo ammazzarono. (L. Sciascia)

4. Quando il corso normale della vita quotidiana viene spezzato, ci rendiamo conto che siamo come dei

naufraghi che cercano di tenersi in equilibrio su un pezzo di legno in mare aperto, dimentichi di dove

sono venuti e senza sapere dove vanno. (A. Einstein)

5. La mia esperienza è che, appena la gente è vecchia abbastanza per saperne di più, non sa proprio niente.

(O. Wilde)

6. Aperto poi di nuovo il breviario, e recitato un altro squarcio, giunse a una volta della stradetta, dov’era

solito d’alzar sempre gli occhi dal libro, e di guardarsi dinanzi: e così fece anche quel giorno. (A. Manzoni)

7. Ma ricordo perfettamente che in quella mia esclamazione c’era il dispiacere, non già delle zanzare che

molestavano il mio inquilino, ma di quegli ariosi puliti magazzini che da ragazzo avevo veduto costruire

e dove correvo, stranamente esaltato dalla bianchezza abbarbagliante dell’intonaco e come ubriacato

dall’umido della fabbrica stessa. (L. Pirandello)

Individua le congiunzioni coordinanti (C) e quelle subordinanti (S) nelle frasi seguenti; se sei allenato a farlo, svolgi anche l’analisi del periodo:

1. Affitteremo un’auto per andare in Sicilia o prenderemo il traghetto?

2. Spero che ci incontreremo presto e avremo tempo per fare due chiacchiere.

3. Sebbene ami soprattutto gli horror, Marco ha accompagnato Paola a vedere una commedia romantica

4. Ieri ho incontrato una mia amica e abbiamo parlato finché è arrivato il suo autobus; però era così pieno

che ha dovuto aspettare il successivo.

5. Ho lavorato molto, perciò mi merito una vacanza per ritrovare le energie perdute.

Collega le seguenti frasi con una congiunzione indicando se si tratta di una congiunzione coordinante (C) o subordinante (S).

1. Ci sarà una lezione molto importante ….… voglio che prestiate molta attenzione.

2. Ti dico che domani verrò alla partita ………………… abbia molti impegni.

3. Non mi piace andare al cinema ……………….. verrò ugualmente con voi.

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4. Ho studiato tutto il giorno ….……… domani ci sarà un compito in classe.

5. Mi sono allenata duramente ………………… vincere la gara.

6. Salite a piedi ………….. prendete l’ascensore.

7. Ho letto un romanzo così coinvolgente ……. L’ho consigliato a tutti i miei amici.

Le parole in neretto sono usate in modo scorretto. Correggi gli errori e poi, se lo sai fare, indica di che proposizione si tratta.

1. C’è il sole poiché esco.

2. Anche se non gli interessava il suo lavoro, Giorgio si è licenziato.

3. L’avrei fatto, nonostante me lo avessi chiesto.

4. Non sento la necessità di acquistare un condizionatore, dato che fa caldo.

5. Ho scoperto una discoteca che la musica è bella.

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è IL MOMENTO DI METTERSI ALLA PROVA!

LAVORARE SU UN TESTOOra che ti sei esercitato/a puoi sperimentare testi più complessi, per i quali ti si chiederà di applicare le tue cono-scenze/competenze attraverso la lettura e l’analisi.

AMORE E PSICHE

Afrodite, dalle sue diverse unioni, ebbe alcuni figli: dal principe troiano Anchise ebbe Enea; dal dio Dioniso, Imene; da Ares, due figli terribili quanto il padre, Eros e Anteros. I poeti greci raccontano che, quando Afro-dite ebbe Eros, si lamentò con la dea Temi che il bambino non cresceva. La dea Temi rispose che Eros non sarebbe mai cresciuto finché non avesse avuto un fratello. Allora Afrodite diede vita ad Anteros, e i due bambini crebbero insieme. Anteros non significa, come potrebbe sembrare, “colui che è contro l’amore”, ma “colui che ricambia l’amore”. Così i poeti, con la graziosa leggenda, hanno voluto dire che l’amore, per poter crescere, deve essere ricambiato.

Eros, che i Romani identificarono col loro Cupido, era comunemente rappresentato come un fanciullo di otto o nove anni, armato di un arco e di una faretra colma di frecce. Talvolta aveva gli occhi bendati, per indicare che l’amore è cieco e non vede i difetti della persona amata. Il suo potere era grandissimo: chiun-que fosse ferito dalle sue frecce, uomo, donna, dio che fosse, diveniva immediatamente suo innamorato e suo suddito. Per dimostrare che persino le belve non potevano sottrarsi al suo giogo, spesso Eros veniva raffigurato sopra un carro tirato da leoni. Di solito, dietro le sue spalle, spuntavano due alette. Gli erano sacri il gallo e il cigno. Di lui si narra una graziosa leggenda.

Un re aveva tre figlie, e di esse la più giovane e la più bella si chiamava Psiche, nome che in greco significa “anima”. Eros la vide e subito se ne innamorò. Nottetempo, con un buio fitto fitto, quando nessuno poteva vederlo, trasportò la vezzosa fanciulla in un magnifico palazzo incantato che aveva fatto sorgere in mezzo a un bosco. Qui si unì alla ragazza, e ogni notte, da quel giorno, veniva a visitarla, partendo però improv-visamente la mattina dopo, appena all’orizzonte spuntava il più lieve barlume dell’alba. In tal modo Psiche non aveva mai visto la faccia del suo sposo e non sapeva neanche chi fosse; ma, poiché egli la colmava di ogni sorta di premure, la fanciulla capiva che lo sposo l’amava molto e di altro non si curava. Una volta sola, più per curiosità femminile che per altra ragione, gli chiese di poter vedere il suo volto; ma Eros le disse che ciò non era possibile e che, se gli voleva bene e desiderava essere una sposa felice, non doveva più rivolgergli simili domande: doveva insomma rinunciare a vederlo e a sapere chi fosse. Le fece giurare di obbedirgli, aggiungendo che, se, per caso, lo avesse veduto, egli subito sarebbe scomparso e lei non lo avrebbe rivisto mai più.

Le due sorelle maggiori di Psiche, gelose della fortuna capitata alla cadetta, la vennero a trovare e la per-suasero che, per non volersi far vedere, lo sposo doveva essere un mostro orribile. La povera Psiche rimase ossessionata dal dubbio atroce che le sorelle le avevano messo in mente e, ansiosa e spaventata, una notte, mentre Eros dormiva, si avvicinò al suo letto con una lampada e, con sua grande meraviglia, vide che, anziché il mostro che si era aspettata di trovare, il suo sposo aveva un viso bellissimo, una testina bionda e ricciuta, una boccuccia che esalava un soave profumo di ambrosia e capì che egli doveva essere il più giovane e il più bello degli dèi immortali. Senonché, estasiata da quella contemplazione, la fanciulla non si accorse che la lampada che teneva in mano s’era inclinata e da essa era caduta sul dormiente una goccia d’olio caldo che lo aveva colpito alla spalla. Eros, sentendo il bruciore che gli causava quella goccia

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ØPer ciascuno dei vocaboli evidenziati in neretto nel testo svolgi l’analisi grammaticale.ØProva a dare una definizione dei vocaboli sottolineati nel testo, tenendo conto del contesto in cui sono

inseriti, e a sostituirli con un sinonimo o un’espressione equivalente.ØIndica almeno quattro termini derivanti dalla radice dei seguenti vocaboli presenti nel testo: es.

terr|ibile – r.2: terrore, terrorizzare, terrificante, atterrito.armato; amore; bello; giorno; profumo; bosco

ØSvolgi l’analisi grammaticale del paragrafo compreso tra r. 4 Allora Afrodite… e r. 7 …deve essere ricam-biato.

ØIndividua i predicati del paragrafo da r. 15 a r. 26 e analizzali, indicando anche se sono attivi, passivi o riflessivi e se sono transitivi o intransitivi.

ØSvolgi l’analisi logica del paragrafo da r. 8 a r. 14.ØSvolgi l’analisi del periodo da r. 40 – vagò – a r. 48 procedendo in questo modo: individua le varie frasi

riconoscendo il predicato; sottolinea la proposizione principale; cerchia le congiunzioni coordinanti e ri-quadra quelle subordinanti; individua i vari tipi di proposizione. Se non conosci adeguatamente l’analisi del periodo per non averla affrontata alla scuola media, svolgi nell’ordine le attività che sei in grado di portare a termine. Almeno le prime due sono senz’altro alla tua portata.

ØPartendo dalla proposizione data qui sotto costruisci periodi complessi che rispecchino il contenuto del testo, ma senza ricopiare le frasi del racconto:

a. Eros non cresceva perché ………………………………………………………….; allora ………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………….

……………………………………………………………………………………………………………………………………………

……………….

b. Eros era rappresentato ………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………

c. Eros si innamorò di Psiche e ………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………………

fatale, si destò e, vedendo la sposa con la lampada in mano, si rese subito conto di quel che era accaduto e che Psiche, per diffidenza, aveva mancato al giuramento. Si levò dal letto, gettò sulla sposa un triste sguardo di rimprovero e di rimpianto e disparve. Psiche, dopo aver sparso lacrime amare, pensò che non le restava altro da fare che mettersi in cammino, risoluta a cercare, in ogni parte del mondo in cui si nascon-desse, lo sposo adorato senza il quale ella non avrebbe potuto più vivere. Vagò infatti per tutti i paesi della terra, consumando ben più che sette paia di scarpe, e una sera, stanca, sfinita, si trovò davanti a un palazzo sontuoso; era il palazzo di Afrodite. Costei, che odiava Psiche per la sua grande bellezza e per il dolore che aveva causato al suo figliuolo, la prese con sé come schiava, maltrattandola senza pietà e imponendole i lavori più umili e faticosi.

Eros, che l’amava sempre, venne in suo soccorso, placò la madre e ottenne da Zeus che le nozze che lo univano a Psiche fossero riconosciute e benedette dagli dèi e che anche la sua sposa divenisse, come era lui, una divinità immortale.

Da F. Palazzi, I miti degli dei e degli eroi, Loescher Editore, Torino 1988

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d. Psiche chiese …………………………………………………………………………………………………………………...

……………………………………………………………………………………………………………………………………………

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e. La gelosia delle sorelle fece pensare a Psiche che ……………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………

f. La fanciulla escogitò uno stratagemma: ………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………

g. Ma Eros si svegliò perché ……………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………

h. Psiche partì ……………………………………………………….., vagò……………………………………………………

……………..................................................................................................................................... e infi-

ne.................……………………………………………………………………………………………………………………….

i. La storia ha un lieto fine: ……………………………………………………………………………………………………

……………..……………………………………………………………………………………………………………………………

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RICOSTRUIRE UN TESTO LETTERARIOTi proponiamo un brano tratto dal romanzo “Io non ho paura” di N. Ammaniti, in cui le sequenze sono state mescolate alla rinfusa e numerate. Rimettile in ordine (l’ultima sequenza è al posto corretto).

1. – Vai in porta, – mi ha urlato Salvatore.2. Salvatore mi si è avvicinato. – Michele, che hai?3. Mi sono sputato nelle mani, ho allargato le braccia e le gambe e ho stretto gli occhi come Zoff.4. – Adesso paro. Paro tutto. –5. Togo, un bastardino bianco e nero, rincorreva la palla e finiva tra le gambe di tutti.6. – Che ho? –7. Togo era apparso a Acqua Traverse all’inizio dell’estate ed era stato adottato da tutto il paese. Si era

fatto la cuccia nel capannone del padre di Teschio. 8. Mi ci sono messo. A nessuno piaceva fare il portiere. A me sì. Forse perché con le mani ero più bravo che

con i piedi. Mi piaceva saltare, tuffarmi, rotolarmi nella polvere. Parare i rigori . Gli altri invece volevano solo fare gol.

9. Il Teschio ha smarcato Remo, ha sparato una bordata tesa e centrale. Una palla forte, ma facile, di quelle che si possono respingere con un pugno, oppure stringere contro la pancia. Ho provato ad afferrarla ma mi è schizzata dalle mani.

10. Dopo aver preparato la colazione a Maria sono sceso in strada. Il Teschio e gli altri giocavano a calcio sotto il sole.

11. – Stai giocando malissimo. –12. Quella mattina ne ho presi tanti. La palla mi sfuggiva o arrivavo tardi. Ero distratto.13. Tutti gli davano resti ed era diventato un grassone con una pancia gonfia come un tamburo. Era un

cagnolino buono, quando gli facevi le carezze o lo portavi dentro casa si emozionava e si accucciava e faceva la pipì.

14. – Gol!- ha urlato il Teschio, e ha sollevato il pugno in aria come se avesse segnato contro la Juventus.

METTI IN ORDINE: ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….Quindi, riassumi in tre righe il contenuto del brano. La tua ricostruzione dei fatti ti convince?…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………...……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

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RICOSTRUIRE UN TESTO ESPOSITIVOOra prova a ricostruire questo breve brano tratto da un libro di geostoria (la prima frase è al posto corretto)

1. Nello scorso millennio, il reddito pro capite mondiale (il valore dei beni prodotti diviso per il numero di abitanti) è aumentato di circa 13 volte;

2. Per combattere tali malattie, così come la fame, occorre ridurre ed eliminare la povertà, la “malattia” che provoca più vittime nel mondo.

3. Alla fine del XX secolo era sette volte superiore: 4. Ancora più accentuati sono i divari tra le singole regioni: 5. Nell’anno 1000, le regioni oggi a più alto sviluppo economico avevano all’incirca lo stesso reddito delle

regioni oggi meno sviluppate.6. A differenza dell’Antichità e del Medioevo, quando imperversavano le carestie dovute a insufficiente

produzione di cibo, oggi la causa fondamentale della fame non è la mancanza di cibo sul mercato ma la povertà.

7. sono però aumentati anche i divari di reddito tra una parte del mondo e l’altra. 8. Il problema della fame può essere risolto con una strategia che assicuri anzitutto una più equa distribu-

zione della proprietà della terra.9. tale calcolo è stato fatto in un autorevole studio pubblicato dall’OCSE.10. Ciò conferma che “i divari di reddito sono molto più ampi di quanto lo siano stati in qualsiasi altro perio-

do del passato”.11. Le grandi malattie infettive dell’antichità e del Medioevo, come la peste bubbonica che alla metà del XIV

secolo uccise un terzo della popolazione europea, sono state debellate grazie ai progressi nelle norme igieniche e nelle conoscenze mediche.

12. ad esempio, secondo i dati del 2010 della Banca mondiale, il reddito medio pro capite dell’area dell’Euro è circa 35 volte superiore a quello dell’Africa subsahariana.

13. Successivamente però, con l’estendersi del dominio europeo nel mondo, il reddito pro capite del primo gruppo di regioni cominciò ad aumentare, tanto che nel XIX secolo era già il doppio di quello del secondo gruppo.

14. Le loro cause fondamentali sono la sottoalimentazione e la malnutrizione, la mancanza di acqua pota-bile, le cattive condizioni igienico-sanitarie.

Subito dopo aver letto il testo, prova a rispondere a queste domande, che ti daranno alcuni suggerimenti per riordinarlo:

- Quanti temi generali vengono trattati in queste righe? Elencali e associa le frasi che parlano di ciascuno di essi

- Qual è la soluzione ai problemi posti nel brano? Hai messo la frase che ne parla al termine del testo?- Dopo il punto fermo ci vuole sempre la lettera maiuscola; in quali casi non è necessaria?- ORA RIORDINA IL TESTO:…………………………………………………………………………………………………………………………………………………

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COSTRUIRE UN TESTO NEL SUO SENSO LOGICOInfine, qualche breve esercizio sui connettivi, ovvero quelle parole o espressioni che servono a legare ele-menti di una frase o interi periodi, con la funzione di rendere chiare le relazioni logiche tra le parti di un testo.Inserisci i connettivi mancanti scegliendoli tra quelli dati qui sotto (attenzione: qualcuno potrebbe com-parire più di una volta):

poi – fuorché – dunque – oltre a – invece – senza che – perché – infatti – sia…sia – la prima – la seconda

La parola sintassi ha un’origine curiosa …………………… rinvia al modo in cui un comandante greco nell’an-

tichità disponeva i propri soldati sul campo di battaglia. Probabilmente ti saresti aspettato di tutto,

……………………………………… immaginare un’origine militare. Secondo quanto affermano i linguisti, sintassi

deriva ………………. dal greco syntaxis, composto dalla preposizione syn- (=con) e dal verbo tàssein (=dispon-

go, sistemo) e vuol ……………………… dire “dispongo assieme”. La sintassi è ……………….. quella parte della

grammatica che studia la struttura della frase, gli elementi che ne fanno parte e, soprattutto, le relazioni

formali e di contenuto che intervengono per costruire …….. la frase semplice o proposizione, ……. la frase

complessa o periodo.

……………………….. ricordare questo termine, possiamo ……………….aggiungere altri vocaboli che derivano

da sintassi: si tratta di parole che indicano le modalità principali di disporre le proposizioni in un periodo.

………………. distinguiamo la paratassi dalla ipotassi: …………………… indica la costruzione sintattica che

collega le proposizioni linearmente, una dopo l’altra, ……………………………… una proposizione prevalga;

……………….. indica …………………………. la costruzione sintattica che distingue una proposizione principale

da una o più proposizioni subordinate, rette dalla principale.

INFINE… PROVA TU!Scrivi un breve testo – una decina di righe –raccontando un episodio della tua vita attuale usando i se-guenti connettivi:come – nonostante – malgrado – siccome – sia….sia – fuorché – infatti – perciò – quindi

- - - - - - - - - - - - - - - -- -- - - - -

P.S.: Non sai cosa leggere durante l’estate? Noi ti suggeriamo...

Sepulveda, Il vecchio che leggeva romanzi d’amore (Una storia curiosa, a caccia del tigrillo nella giungla...)

Twain, Le avventure di Huckleberry Finn (1800 chilometri insieme a due ragazzi su una zattera lungo il Mississippi...)

Potok, L’arpa di Davita (Il mondo degli adulti raccontato attraverso gli occhi di una bambina nel passaggio dall’infanzia all’adole-scenza...)

Dostoevskj, Il giocatore (Una storia tra amore e gioco d’azzardo scritta da Dostoevskj in 28 giorni...)

Simenon, I Pitard(Il naufragio di un matrimonio a bordo di una nave sull’oceano...)

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Comastri Montanari, Cave canem (Indagine su un omicidio condotta dal senatore Publio Aurelio, detective nell’Antica Roma...)

Manfredi, Idi di marzo(Il romanzo della congiura e della morte di Cesare...)

Pennac, Il paradiso degli orchi (Prima puntata della saga familiare dei Malausséne, improbabili abitanti di Belleville, Paris...)

Crichton, Jurassic park(Spesso dietro a un film famoso c’è un romanzo pieno d’avventura...)

Barbero, 9 agosto 378, il giorno dei barbari(Saggio sulla battaglia di Adrianopoli, avvicente come un romanzo...)

Winchester, Krakatoa(La biografia di un vulcano e la storia di una delle più grandi catastrofi naturali che hanno colpito l’umanità...)

ED ORA … SEI PRONTO AD AFFRONTARE LA NUOVA AVVENTURA DELLA SCUOLA SUPERIORE.

TI ASPETTIAMO CON GIOIA!

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LAVORO ESTIVO DI MATEMATICA PER GLI ISCRITTI ALLE QUARTE GINNASIO

Queste sono le indicazioni di ciò che dovresti saper fare di matematica per affrontare serenamente la quarta ginnasio. Per ciascuna competenza richiesta trovi degli esercizi. Prova a svolgerli. Se incontri difficoltà riprendi i libri e i quaderni della scuola media e rivedi gli argomenti in questione.

1. Riconoscere numeri naturali, interi, razionali e distinguere frazioni proprie, improprie, apparenti, conoscere i concetti di opposto, inverso, valore assoluto

a. Di ciascuno dei seguenti numeri indica se è intero, se è naturale, se è una frazione propria, impropria o apparente: -2, 7/5, -4/8, 3, -9/3, 1/3

b. Scrivi l’opposto, l’inverso e il valore assoluto di ciascuno dei seguenti numeri: -2, 7/5, -4/8, 3, 1/3

2. Disporre in ordine crescente i numeri

a. Disponi in ordine crescente i numeri: -2; 1,33; -3; 3,1 ;    1013

;    54;    

31

− ;    65;  21

− ,  -­‐2,  38

3. Lavorare con le quattro operazioni e con le potenze, prestando particolare attenzione al

comportamento dei numeri zero e uno e all’uso delle parentesi a. Calcola, se possibile: 01⋅  ;       0:1 ;       1:0  ;       0:0  ;     1:5  ;       5:1  ;       15    ;     05  ;     51    ;       50 ;     11    ;       00 b. Calcola  utilizzando,  dove  possibile,  le  proprietà  delle  potenze:           534 2:22 ⋅        ;           ( ) 234 2:22 +      ;  

234 2:22 +      ;          33

34:

32

⎟⎠

⎞⎜⎝

⎛⎟⎠

⎞⎜⎝

⎛    ;          33

34

32

⎟⎠

⎞⎜⎝

⎛−⎟⎠

⎞⎜⎝

4. Calcolare il valore di espressioni con numeri interi o con frazioni

a. Calcola: ( )[ ] ( ) ( ) ( ) ( )[ ]0220323222 3223:311:11:23 +−+−+−−

b. Calcola: ( )92:1

31

910

21:

43

32:

31 532324

−⎟⎠

⎞⎜⎝

⎛ −+⎥⎥⎦

⎢⎢⎣

⎡+⎟

⎞⎜⎝

⎛⎟⎠

⎞⎜⎝

⎛−⋅⎟⎠

⎞⎜⎝

5. Risolvere semplici problemi con le frazioni

a. Un rettangolo con il perimetro di 32 cm ha un lato che è 3/5 dell’altro. Calcola l’area del rettangolo.

b. Un ragazzo ha letto 360 pagine di un libro, cioè i 5/6 del libro. Quante pagine ha il libro?

6. Riconoscere e determinare multipli e divisori di un numero a. Scrivi tutti i divisori di 36 b. Scrivi tre multipli di 7 che non siano multipli di 2

7. Scomporre un numero in fattori primi

a. Scomponi i seguenti numeri in fattori primi: 72;              420;   189

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8. Determinare MCD e mcm di numeri dati

a. Calcola il M.C.D. e il m.c.m. fra i seguenti gruppi di numeri: 36,      12,  120;           7,      10,      14

9. Calcolare il termine mancante in una proporzione a. Determina il valore della x nelle seguenti proporzioni: 8:15 :10;x= 16::9 xx =

10. Utilizzare le proporzioni per risolvere semplici problemi

a. In una ricetta leggi come ingredienti: 350 g di farina, 3 uova, 45 g di burro. Se hai a disposizione solo 30 g di burro, quanta farina e quante uova usi per la tua ricetta?

11. Risolvere semplici problemi con le percentuali e con le proporzioni a. Una scuola ha 12 classi, il 25% di queste è formato da 20 alunni, il 50% è formato da 25

alunni e le restanti da 30 alunni. Calcola quanti alunni frequentano la scuola. Sapendo che di essi il 40% frequenta il biennio, calcola quanti sono gli alunni del triennio.

b. Un negoziante in occasione dei saldi vende tutta la merce con uno sconto del 30%. Compro una maglia a 28 euro. Quanto costava prima dei saldi la maglia?

12. Tradurre una proposizione dal linguaggio verbale al linguaggio simbolico e viceversa

a. Scrivi sotto forma di espressione matematica la seguente proposizione, poi calcolane il risultato: “Somma  10  al  prodotto  di  3  per  la  differenza  fra  60  e  35”

b. Esprimi a parole la seguente espressione matematica: [ ])(2 32 aba −+⋅ ,  quindi  calcola  il  valore  

dell’espressione  se  a  =  -­‐2  e  b  =  -­‐1

13. Esprimere una misura attraverso diverse unità di misura (equivalenze) a. Trasforma nelle unità di misura proposte: damcm .....5,1 =       mgkg .....8,3 =           22 .....5,1 cmm =

14. Conoscere le definizioni e le proprietà dei principali triangoli e quadrilateri e saperne

calcolare perimetri e aree a. Disegna un triangolo rettangolo con i cateti di 6 cm e di 8 cm e calcolane perimetro e area.

Disegna l’altezza relativa all’ipotenusa e calcolane la lunghezza. b. Dai la definizione di rettangolo. E’ vero che un quadrato è un rettangolo? Perché? c. Dai la definizione di parallelogramma. E’ vero che un parallelogramma è un rettangolo?

Perché?

Ti consigliamo inoltre di leggere almeno uno dei seguenti libri: 1) Malba Tahan, L’uomo che sapeva contare, Salani 2) H.M. Enzensberger, Il mago dei numeri, Einaudi 3) E. Abbott, Flatlandia, Adelphi

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℗ & © 2015 Liceo Classico D’Azeglio A cura di Rosangela Zanghì, Giuliana Besso e Laura Fenocchio