I TEST INVALSI

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I TEST INVALSI I TEST INVALSI IL SISTEMA DI VALUTAZIONE IL SISTEMA DI VALUTAZIONE NELLA SCUOLA-AZIENDA NELLA SCUOLA-AZIENDA Esiste sempre un’ ideologia in un Esiste sempre un’ ideologia in un apparato e nelle sue pratiche” (L. apparato e nelle sue pratiche” (L. Althusser) Althusser)

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I TEST INVALSI. IL SISTEMA DI VALUTAZIONE NELLA SCUOLA-AZIENDA “Esiste sempre un’ ideologia in un apparato e nelle sue pratiche” (L. Althusser). Traccia:. La scuola-azienda e le sue mitologie; I test INVALSI come fulcro della scuola-azienda; Aspetti critici dei test. - PowerPoint PPT Presentation

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I TEST INVALSII TEST INVALSII TEST INVALSII TEST INVALSIIL SISTEMA DI VALUTAZIONEIL SISTEMA DI VALUTAZIONE

NELLA SCUOLA-AZIENDANELLA SCUOLA-AZIENDA““Esiste sempre un’ ideologia in un apparato e Esiste sempre un’ ideologia in un apparato e

nelle sue pratiche” (L. Althusser)nelle sue pratiche” (L. Althusser)

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1.La scuola-azienda e le sue

mitologie;

2.I test INVALSI come fulcro della scuola-azienda;

3.Aspetti critici dei test.

Traccia:

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1. Premessa: la scuola, grande malata (forse immaginaria)

Si dice e ripete che la scuola italiana attraversa una profonda crisi: ma è vero?

Un’ analisi comparativa con gli altri Paesi UE dimostra che la scuola italiana ‘tiene’: i suoi risultati formativi sono perfettamente

in linea con la media UE. E CIO’ NONOSTANTE CHE IN ITALIA LA SPESA PER L’ ISTRUZIONE SU P.I.L. SIA LA PIU’ BASSA DEI 27

(seguita dalla sola Grecia).

Un classico caso di ‘falsa emergenza’

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La filosofia della scuola 2.0 in tre citazioni

“Innovare, innovare, innovare!” (H. Varian, capo economista di Google)

“Il processo di innovazione è a senso unico, una volta intrapresa la strada delle classi 2.0 non si può più tornare indietro.” (dal sito del MIUR-INDIRE)

“Non c’ è merito che non possa essere misurato” ( R. Abravanel, consulente

della Gelmini)

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I pilastri dell’ innovazione scolastica

• La neo-lingua managerial-bancaria: risorse, profitto, credito/debito, contratto formativo, indicatori di qualità, organigramma, capitale umano, investimento, ottimizzazione, rating, accountability, feedback, ricadute, spendibilità…..

• La crescente, asfissiante presenza delle T.I.C., prima incoraggiata, ora imposta ex-lege (valuta on-line, re- gistro elettronico etc.)

• La continua misurazione delle prestazioni: anteporre competizione a cooperazione; instillare già dalla scuo-la primaria il marcusiano principio di prestazione;

• Dalla lezione come momento di crescita alla lezione come processo produttivo;

ovvero dal servizio pubblico ‘in perdita’ alla azienda in competizione con le altre scuole

per conquistare

Il MercatoIl Mercato

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Il ruolo delle grandi Imprese::

• 1987: nasce l’ E.R.T. (gruppo di consulenza di 40 multinazionali tra cui Nokia, Renault, Nestlé, Thyssen-Krupp, Solvay, Deutsche Telekom);

• 1992 Art 126 trattato di Maastricht con-ferisce alla Commissione Europea poteri di indirizzo in materia di Istruzione ed Educazione;

• L’ E.R.T. crea un gruppo di lavoro ad hoc che con una serie di rapporti annuali dal 1993 al 2000 elabora le linee generali della educazione UE.

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Tra le indicazioni generali dell’ E.R.T.

troviamo:• La necessità di passare ad una didattica

per competenze misurabili e certificabili;• La necessità di inserire i soggetti privati

e le aziende nella gestione della Scuola/delle singole Scuole;

• La necessità di informatizzare e tecno-logizzare il processo di insegnamento ed apprendimento.

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Anche la ConfindustriaConfindustria tramite la Associazione TreeLLLeAssociazione TreeLLLe ha detto la sua:

1.Aumentare il numero di alunni per classe;2.Ridurre in numero di Istituti e di insegnanti;3.Ridurre gli indirizzi;4.Accorciamento del corso di studi da 13 a 12 anni;5.Riduzione competenze degli OOCC ;6.Assunzione diretta dei docenti su chiamata del DS; (www.treelle.org)Tranne il punto 6 gli altri sono stati fatti propri da governi sia di centro-sinistra che di centro-destra.

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LaLa Fondazione Agnelli Fondazione Agnelli non è da menonon è da meno::

Nel 2008 ‘L’ Accountability nella scuola’ viene descritta come un percorso che integri i seguenti elementi:•La valutazione esterna delle scuole;•La pubblicazione dei risultati;•Un sistema di sanzioni e ricompense legate ai test;•Una didattica di ‘Teaching to the test’;•Eventuale rimozione di dirigenti e docenti sulla base dei risultati.Nel 2010 la Fondazione Agnelli calcola che, tramite la rimozione degli ‘incapaci’, il sistema scolastico potrebbe tagliare altri 17.000 posti oltre a quelli già tagliati dalla Gelmini.

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Molte di queste direttive industriali sono state introdotte in modo

bipartisan:• Autonomia degli Istituti introdotta da Berlinguer nel 1997; ne derivano i nuovi poteri del DS con il

simmetrico svuotamento degli Organi Collegiali;• Ingresso dei privati nel Consiglio di Istituto e

diffe-renziazione delle carriere dei docenti (bozza Aprea, per ora rinviata date le resistenze);

• Dalle conoscenze alle competenze con annessi ‘tra-guardi irrinunciabili’, nel 2010 introdotti da Fioroni con i ‘4 assi’ per la scuola dell’ obbligo;

• Sviluppo delle T.I.C., come già detto, verso una futura scuola ‘paperless’.

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Ed ancora:

•Certificazione della ‘Qualità‘Qualità TotaleTotale’ della scuola da parte di Enti esterni. Esperimento-pilota del FVG (con Illy) poi lasciato cadere da Tondo perché troppo costoso.

•Il sistema di valutazione nazio-nale INVALSI di cui stiamo parlando.

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2. Come ci si arriva• Marzo 1997: autonomia gestionale e finanziaria

degli Istituti, premessa della loro aziendalizzazione;

• 1999, DPR275 attribuisce la v. e. al CEDE• DL 286/2004: dal CEDE nasce l’ INVALSI come

“Ente di ricerca dotato di personalità giuridica di diritto pub-blico.” NB Il direttivo dell’ INVALSI (Direttore + 6 membri) è di NOMINA POLITICA;

• DM139/07 : 8 competenze-base che recepiscono quelle UE per l’ apprendimento permanente (L394/2006)

• L 176/2007 individua le classi soggette ai test; • 2008 implementazione dei test INVALSI negli

esami di terza media (Fioroni);• 2010 le 8 competenze-base disposte sui 4 assi

nella scuola dell’ obbligo (Fioroni);• DL11 2/9/2011: estensione dei test al BIENNIO

SUPERIORE;

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•26 ottobre 2011 la famosa lettera di Tremonti alla UE ed alla BCE per chiedere aiuti; in cambio si assume una serie di impegni tra cui: - interventi correttivi sulla scuola; - accountability e rating delle singole scuole; - diversificazione di carriere e stipendi nella scuola. Tutti questi compiti vengono attribuiti all’ INVALSI.•DM 24 agosto 2012: -attribuisce all’ INVALSI la definizione di indicatori nazionali di efficienza ed efficacia delle scuole;-Stabilisce le modalità di formazione e selezione degli ispettori INVALSI da parte del Ministero della P.I. senza concorso e fuori da ogni controllo esterno. I VALUTATORI NON POTRANNO ESSERE VALUTATI!

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• CM72 dell’ 8.3.2013, il Governo Monti appena battuto alle elezioni politiche emana un dettagliato regolamento di at-tuazione della lettera alla UE di Tremonti basato sulle “3 I”: INVALSI, INDIRE (innovazione tecnologica), ISPETTORI.

- viene istituito un corpo di Ispettori con poteri di valutazione di Istituti e singoli docenti, e di ristrutturazione organizzativa degli Istituti ritenuti inefficienti.

-viene disposto un S.N.V. dei Dirigenti Scolastici, sulla attu-azione della normativa INVALSI nei singoli Istituti;

-viene introdotto il principio di PREMIALITA’ ECONOMICA per i il personale degli Istituti con risultati sensibilmente superiori alla media nazionale.

• AGOSTO 2013, si tiene a Roma in agosto un corso resi-denziale di formazione per ispettori dell’ INVALSI (100 posti) bandito in fretta e furia e di cui poco si sa.

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Il progetto VALeS

• Parte integrante dell’ INVALSI è il progetto triennale VALeS, cui aderiscono (volontariamente) 300 Istituti.

• VALeS costruisce un percorso di autovalutazione d’ Isti-tuto, di monitoraggio in itinere delle competenze, dei costi medi (in termini di ore/cattedra) per il raggiungimento di dati incrementi di prestazione con lo scopo di ottimizzare il profitto sulla base di determinate risorse umane (dal sito dell’ INVALSI, sezione VALeS).

• VALeS è specificamente puntato sulla continuità scuola-lavoro e sulla capacità di orientare e ri-orientare lo stu-dente in uscita.

• Vi sono previsti Focus-groups di docenti ‘a tema’, gruppi motivazionali per ‘superare le resistenze professionali interne’ (sic!), e ‘potenziare il cambiamento e l’ innovazione’.

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INVALSIVALeS progetto triennale su 300

Istituti

Fondazione peril merito (MEF)

Partnership pubbli-co/privato, in-

centivi ad IstitutiE studenti ‘meritevoli’

“SCUOLA INCHIARO”

Messa sul WEBdei risultati

dei test

Sviluppo delle T.I.C. e rela-

tivi investimenti

Dispositivi di legge e finanziamenti

Businesseditorialedi training

ai test

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Peraltro l’ INVALSI non colma alcun vuoto, dato che nella scuola (italiana ed

europea) vi sono anche:• Test IEA/TIMSS, cadenza quadriennale

a campione.• Test IEA/PIRLLS, cadenza

quinquennale a campione;• Test OCSE/PISA, cadenza triennale a

campione;Sommando queste indagini periodiche

con quelle annuali dell’ INVALSI, l’ alunno italiano viene valutato dall’

esterno fino a 9 volte.

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RIASSUMENDO

Almeno 3 sono le aree della cosiddetta innovazione dove l’ INVALSI assume un ruolo centrale:

1) la messa in concorrenza delle scuole tra loro; 2) la messa in concorrenza degli insegnanti

tra loro; 3) Ma soprattutto sostituire la cultura (umani-

stica, scientifica, artistica……) intesa come insieme di aspetti relazionali e qualitativi CON PRESTAZIONI INDIVIDUALI MISURABILIPRESTAZIONI INDIVIDUALI MISURABILI.

Tutto ciò fa dell’ INVALSI lo strumento cardine della aziendalizzazione della

scuola italiana.

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3. Test discriminatori e raffazzonati: ma ci sei o ci fai?I test INVALSI mostrano poi gravi difetti tecnici

e, - La elaborazione con il protocollo del ‘valore

ag-giunto’ non è scientifica e serve solo A RISPAR-MIARE sostituendo le due rilevazioni necessarie (in ingresso-in uscita) con una sola in uscita.

- Errori materiali nelle risposte ‘corrette’;- scelte multiple senza risposta corretta;- Scelte a disposizione limitanti, ‘chiuse’ e

senza alcuna possibilità di riflessione (misurare il solo pensiero convergente);

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Modalità di somministrazione ‘razziste’

• Discriminazione ed esclusione: al DS è data facol-tà di escludere dai test, o di farli effettuare loro in aule separate, gli alunni con ‘bisogni speciali di apprendimento’; è vietata la presenza in classe dell’ insegnante di sostegno, per “assicurare l’ at-tendibilità della rilevazione” (istruzioni INVALSI ai Dirigenti 2012).

• In caso di effettuazione i risultati dei test degli alunni con b.e.s. non verranno conteggiati ai fini della elaborazione statistica: ma non fanno parte anche loro della popolazione scolastica?

• Il questionario-studente allegato ai test è no-minativo ed è in palese violazione della legge sulla privacy (difatti, almeno per ora è volontario).

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Ulteriori aspetti negativi:•Ore di lezione dirottate dallo svolgimento dei programmi all’ addestramento ai test; a maggior ragione quando gli stessi insegnanti verranno premiati/ puniti sulla base degli esiti;•Riduzione, anche nella didattica ‘normale’, degli aspetti qualitativi a favore di quelli prestazionali;•Stress emotivo ‘da test’ soprattutto per il primo ciclo;•Direttive del tutto antisindacali, che obbligano i docenti a somministrare e tabulare i test, imponendo in forma coattiva ed al di fuori di ogni contrat-tazione un lavoro che spetterebbe alll’ INVALSI.Intorno ai test viene messo in atto dai DS un atteg-giamento autoritario che fa passare i test medesimi come obbligatori quando NON LO SONO.

Si segnalano episodi di intimidazione anche sul nostro territorio.

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Biblio-sitografia essenziale• La scuola impossibile, numero monografico di AUT-AUT, a

cura di B. Bonato, marzo 2013• AAVV I test INVALSI, CESP/COBAS, Bologna, febbraio 2013• Abravanel, Meritocrazia, Garzanti 2009;• http://tagli.me

/2013/05/13/istruzione-e-spesa-uno-sguardo-sullitalia-e-un-confronto-con-leuropa/

• http://www.indire.it/ • http://www.treellle.org/

sintesi-della-sperimentazione-ministeriale-valorizza • http://www.invalsi.it/invalsi/index.php

• http://www.ilsussidiario.net/Speciali/Invalsi-e-dintorni/ • http://www.invalsi.it/invalsi/ri/vales

/documenti/Logiche_gen_progetto_VALeS.pdf

• La scuola impossibile, numero monografico di AUT-AUT, a cura di B. Bonato, marzo 2013

• AAVV I test INVALSI, CESP/COBAS, Bologna, febbraio 2013• Abravanel, Meritocrazia, Garzanti 2009;• http://tagli.me

/2013/05/13/istruzione-e-spesa-uno-sguardo-sullitalia-e-un-confronto-con-leuropa/

• http://www.indire.it/ • http://www.treellle.org/

sintesi-della-sperimentazione-ministeriale-valorizza • http://www.invalsi.it/invalsi/index.php

• http://www.ilsussidiario.net/Speciali/Invalsi-e-dintorni/ • http://www.invalsi.it/invalsi/ri/vales

/documenti/Logiche_gen_progetto_VALeS.pdf

• La scuola impossibile, numero monografico di AUT-AUT, a cura di B. Bonato, marzo 2013

• AAVV I test INVALSI, CESP/COBAS, Bologna, febbraio 2013• Abravanel, Meritocrazia, Garzanti 2009;• Fondazione Giovanni Agnelli, Rapporto sulla scuola in Italia 2010,

Laterza, Bari 2010;

• http://tagli.me/2013/05/13/istruzione-e-spesa-uno-sguardo-sullitalia-e-un-confronto-con-leuropa/

• http://www.indire.it/ • http://www.treellle.org/sintesi-della-sperimentazione-ministeriale-

valorizza • http://www.invalsi.it/invalsi/index.php

• http://www.ilsussidiario.net/Speciali/Invalsi-e-dintorni/ • http://www.invalsi.it/invalsi/ri/vales/documenti/

Logiche_gen_progetto_VALeS.pdf • http://www.invalsi.it/snvpn2013/documenti/materiale_info/

Nota_alunni_con_particolari_bisogni_educativi_2013.pdf