“la cessione dei crediti ‘certificati’ vantati nei confronti della pubblica amministrazione”
I TEMPI MEDI DI PAGAMENTO DELLE STRUTTURE … · della Comunità europea una prima proposta di...
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STUDINUMERO 31 - MAGGIO 2015
I TEMPI MEDI DI PAGAMENTO DELLE STRUTTURE SANITARIE PUBBLICHE E PRIVATE
DATI 2014 E ANNI PRECEDENTI
CENTRO STUDI
Centro studi intitolato a Ernesto Veronesi
Direttore: Paolo Gazzaniga
A cura di:
• Andrea Guglieri Centro Studi Assobiomedica – CSA
• Sara Carbone Centro Studi Assobiomedica – CSA
INDICE
INTRODUZIONE 3
1. RITARDATI PAGAMENTI E NORMATIVA DI RIFERIMENTO 41. EVOLUZIONE TRA 1990 E 2012 4
1.2. SVILUPPI RECENTI 6
1.2.1 I DECRETI “SBLOCCA-DEBITI” 6
1.2.2 LA FATTURAZIONE ELETTRONICA 9
1.2.3 LO SPLIT PAYMENT 9
2. I TEMPI DI PAGAMENTO IN ITALIA 102.1 STRUTTURE SANITARIE PUBBLICHE 10
2.1.2 IL FENOMENO MISURATO A LIVELLO LOCALE 12
2.2 STRUTTURE SANITARIE PRIVATE 14
CONCLUSIONI 17
ALLEGATO 1 ASPETTI METODOLOGICI 19
ALLEGATO 2 TABELLE E GRAFICI DSO PER REGIONE (1990-2014) 22
ALLEGATO 3 TABELLE DSO PER ENTE PUBBLICO (DICEMBRE 2014) 64
ALLEGATO 4 TABELLE DSO PER ENTE PRIVATO (DICEMBRE 2014) 72
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INTRODUZIONEAssobiomedica dal 1991 ha attivato un osservatorio crediti allo scopo di monitorare i tempi di pagamento delle forniture di dispositivi medici da parte delle strutture sanita-rie pubbliche. Da allora, i dati relativi a fatturato e crediti forniti da un panel di impre-se statisticamente rappresentativo del settore, sono stati elaborati mensilmente regione per regione. Il risultato dell’elaborazione è l’indice DSO (days of outstanding sales) che rappresenta il numero dei giorni tra la data di fatturazione e data di incasso, ovvero il tempo medio di incasso di un'impresa fornitrice. Da 2011 le elaborazioni hanno riguardato anche i singoli enti pubblici (mensilmente) e infine dal 2013 anche le principali strutture private (semestralmente).
Questa pubblicazione presenta i dati sui tempi medi di pagamento delle strutture sa-nitarie pubbliche e private, aggiornati a dicembre 2014, ripercorrendo l’evoluzione del fenomeno in relazione a quella della normativa di riferimento. A questo riguardo va riconosciuto che negli ultimi due anni sono stati presi provvedimenti decisivi che hanno avuto un significativo impatto in termini di riduzione dei tempi medi di pa-gamento delle aziende sanitarie pubbliche. Data la natura di tali provvedimenti, il miglioramento osservato - che peraltro non ha coinciso con un analogo miglioramento dei tempi medi di pagamento delle strutture private che anzi hanno fatto segnare un peggioramento - rischia però di non essere strutturale.
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1. RITARDATI PAGAMENTI E NORMATIVA DI RIFERIMENTO
1.1 EVOLUZIONE TRA 1990 E 2012
Per comprendere il fenomeno dei ritardati pagamenti in Italia è utile che esso venga contestualizzato nel percorso di riforme e interventi normativi introdotti dal Legislatore nazionale negli ultimi 25 anni.
Nei primi anni Novanta i decreti legislativi n.502/92 e n.517/93 hanno attribuito personalità giuridica e autonomia patrimoniale e gestionale agli enti sanitari. Tali decreti hanno determinato un pesante peggioramento dei tempi medi di pagamento: a livello nazionale, l’intervallo dei valori minimi e massimi fatti registrare dall’indice DSO nel corso di ciascun anno solare passò dai 264-320 giorni del 1991 ai 301-340 giorni del 1994 e ai 313-359 giorni del 1995.
In quegli anni l’impegno di Assobiomedica fu di portare il problema all’attenzione della Commissione Europea, che nel 1998 presentò al Parlamento e al Consiglio della Comunità europea una prima proposta di direttiva, divenuta poi definitiva nel 2000, dopo un travagliato iter procedurale. Gli Stati membri erano tenuti a recepirla entro l’8 agosto 2002; in Italia fu recepita con il decreto legislativo del 9 Ottobre 2002, n. 231. Nonostante l’Italia fosse uno dei pochi paesi in cui già esisteva una norma contro i ritardati pagamenti1, il recepimento della direttiva – pur rappresen-tando di principio un fatto importante – sul piano pratico non portò a miglioramenti sostanziali della situazione.
Nel 2002 i DSO minimo e massimo giunsero rispettivamente a 302 e a 336 giorni. Negli anni successivi – nonostante il recepimento della direttiva sui ritardati paga-menti – i DSO non scesero mai sotto quota 300 giorni. Invece aumentarono fino a raggiungere il picco nel 2006, quando arrivarono a quota 331 (di minimo) e 372 giorni (di massimo).
A livello regionale, tra il 1990 e il 2000, aumentò il divario tra le regioni con le per-formance migliori e quelle con le performance peggiori: a dicembre 1990 i DSO più elevati erano quelli di Calabria (495), Campania (482), Puglia (467)e Lazio (424); i più bassi quelli di Valle D’Aosta (80), Trentino (119) e Piemonte (154); a dicembre 2006, i DSO più elevati risultavano essere quelli di Molise (912), Campania (837), Puglia (527), Calabria (488), Emilia Romagna (441) e Lazio (416), contro i più bassi di Trentino (85), Friuli V.G. (96) e Valle D’Aosta (101).
A livello locale, in quel periodo si assistette ai primi casi di acclarato dissesto di enti sanitari: prima quello dell’Azienda universitaria Policlinico Umberto I° di Roma2, poi quello dell’Istituto Ordine Mauriziano di Torino3. Casi differenti tra loro ma che non erano destinati a rimanere unici nel loro genere4.
1 Legge n. 833/1978.
2 Decreto legge n.431/1999, convertito in legge n.453/1999.
3 Decreto legge n.277/2004, convertito con legge n.4/2005.
4 La stessa sorte toccò nel 2011 all’Ospedale San Raffaele (uno dei centri d’eccellenza della Sanità privata lombarda) e nel 2013 all’Ospedale Miulli (Ente privato convenzionato della Regione Puglia), all’IDI, al San Giovanni Calibità di Roma e alla Fondazione Maugeri di Pavia, tutte strutture di primaria importanza nel settore sanitario privato, fallite o in attesa di approvazione di concordato preventivo.
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La sensibile crescita del debito sanitario delle regioni – cresciuto del 44% in quattro anni dal 2000 – spinse a realizzare tra 2003 e 2006 le prime operazioni di cartola-rizzazione dei crediti commerciali vantati dai fornitori della sanità pubblica, prima in Lazio, poi in Abruzzo, Piemonte, Campania e Sicilia.
La prima di queste iniziative – promossa da Assobiomedica in collaborazione con UBS Investment Bank – fu finalizzata nel luglio 2004, quando la Società Atlantide Finance emise obbligazioni ABS (asset-back securities) con scadenza quinquennale per un valore complessivo pari a 518 milioni di euro. Il DSO medio della regione passò dai 664 giorni di giugno ai 324 giorni di agosto. Questa operazione venne accolta con grande interesse dagli operatori finanziari a livello internazionale (i titoli furono distribuiti in Italia, Germania, Benelux, Regno Unito, Francia) e aprì la strada a manovre simili anche in altre regioni. Tra il 2004 e il 2006 solo in Lazio vennero cartolarizzati crediti per un importo complessivo pari a 2,3 miliardi di euro.
Tali operazioni si rivelarono, nell’immediato, un’efficace soluzione finanziaria. Le re-gioni, infatti, potevano rimodulare le scadenze a breve del debito verso i fornitori, secondo un profilo di ammortamento a medio termine più compatibile con i flussi finanziari di un bilancio di previsione pluriennale. Questo si traduceva in un alleggeri-mento dell’impatto dei debiti accumulati sul fabbisogno di cassa, in quanto rateizzan-done il pagamento nel medio periodo era possibile contenerne il costo finanziario. Le imprese fornitrici, d'altra parte, potevano vendere pro-soluto tutti i crediti per fatture emesse fino a una certa data verso le aziende sanitarie delle regioni coinvolte a costi inferiori all’1% del capitale e dunque a condizioni competitive rispetto a soluzioni più tradizionali. Ciò fu possibile perché i crediti delle imprese venivano offerti sul mercato internazionale dei capitali sfruttando direttamente il merito di credito delle regioni interessate senza passare per alcun finanziatore intermedio.
Tuttavia il limite di queste iniziative fu nella capacità di consolidare il processo di progressiva normalizzazione dei tempi di pagamento dei debiti correnti. Infatti, al termine di tutte le operazioni di questo tipo, lo stock del debito riprese a salire e con esso i DSO.
Nel 2010, mentre la Commissione europea modificava la precedente direttiva sui ritardati pagamenti in termini di giorni di pagamento e interessi di mora, il legisla-tore italiano introduceva una norma5 che impediva ai fornitori di intraprendere o proseguire pignoramenti nei confronti delle aziende sanitarie locali e ospedaliere, limitando la maturazione degli interessi a quelli legali di cui all’art. 1284 del codice civile (1% annuo a far data dall’1 gennaio 2010), salvo accordi fra le parti per tassi inferiori.
La norma riguardava i crediti verso le aziende sanitarie e ospedaliere delle regioni che avevano sottoscritto “Piani di rientro dai disavanzi sanitari “ ai sensi dell’art. 1, comma 180 della legge 30 dicembre 2004 n. 311, vale a dire quelle che avevano accumulato i debiti maggiori: Calabria, Campania, Lazio, Molise e Abruzzo. La Cor-te Costituzionale bocciò la norma6 solo nel 2013.
La Commissione Europea ha recentemente chiesto all’Italia informazioni ufficiali sulla mancata applicazione della nuova direttiva7 in tema di ritardati pagamenti. Ad oggi
5 Art. 1 comma 89 della legge 191/2009 - Finanziaria 2010.
6 Sentenza n.186/2013.
7 D.lgs. n.192/2012.
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le argomentazioni addotte8 non sembrano aver convinto l’Europa che è pronta ad attivare una procedura di infrazione contro il nostro paese.
Nel 2012, con la riforma della legge fallimentare9, in alternativa al tradizionale fallimento é stato introdotto l’istituto del concordato preventivo che prevede la prose-cuzione dell’attività di impresa (oppure la cessione dell’azienda in esercizio, oppure il conferimento della stessa in una newco) a condizione che il piano del concordato contenga anche l’indicazione analitica dei costi e dei ricavi attesi dalla prosecuzione dell’attività, delle risorse finanziarie necessarie e delle relative modalità di copertura, nonché la relazione di un professionista che attesti come la prosecuzione dell’attività sia funzionale al miglior soddisfacimento dei creditori, il tutto previa autorizzazione del tribunale competente. L’aspetto critico è che nell’ambito di tale istituto è consentito congelare per lungo tempo il debito pregresso, e riconoscere percentuali esigue ai creditori chirografari. Questo determina un grave problema, soprattutto se si consi-dera la possibilità che gli stessi creditori possano essere coinvolti in molteplici casi di fallimento, come è plausibile accada ai fornitori di dispositivi medici in un periodo come questo in cui stanno fallendo diversi istituti di cura privati.
Infine, sono significativi gli sviluppi degli ultimi anni, tra cui: i decreti "sblocca debiti" (2013-2014), e due provvedimenti che influenzeranno la capacità delle regioni e dei singoli enti nel far fronte ai propri impegni di saldo fornitori, ovvero l'obbligo di fatturazione elettronica e il nuovo regime di versamento IVA cosiddetto split payment.
1.2 SVILUPPI RECENTI
1.2.1 I DECRETI “SBLOCCA-DEBITI”
Tra il 2013 e il 2014, mediante tre decreti legge10, lo Stato è intervenuto in tema di debiti cumulati della pubblica amministrazione, con tre obiettivi principali:
1. saldare parte di quanto dovuto ai fornitori per i debiti cumulati al 31/12/2013;
2. quantificare l’esatto ammontare del debito pubblico (inclusi i debiti sanitari);
3. dare facoltà al creditore di cedere il proprio credito a intermediari finanziari in modo più semplice e meno oneroso possibile.
Nel complesso sono stati messi a disposizione oltre 56 miliardi per il pagamento di debiti maturati fino al 31 dicembre 2013 da parte della pubblica amministrazione.
La Banca d'Italia stima che a fine 2012 il debito complessivo dello Stato verso i propri fornitori ammontasse a circa 91 miliardi. Inoltre, le risorse erogate agli enti debitori alla data del 30 gennaio 2015 risultano pari a circa 42,8 miliardi di euro, mentre si stima che i pagamenti effettuati ai soggetti creditori con tali risorse siano pari a circa 36,5 miliardi. Si tratta certo di un’importante manovra economica che però appare
8 Il Governo italiano si è giustificato sostenendo che la direttiva dà la possibilità di scegliere tra pagare nei tempi previsti o pagare una mora dell'8%.
9 Legge 7 agosto 2012, n 134.
10 «Pagamento Debiti P.A.» - GU del 7 giugno 2013 n.132; «IMU» - GU del 31 agosto 2013 n. 66.; «Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale» - G.U del 24 aprile 2014 n. 95.
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insufficiente a coprire tutto il debito stimato, anche per il fatto che al momento risulta essere stata erogata agli enti debitori solo una parte delle risorse messe a disposizio-ne, e che questa a sua volta non è stata interamente corrisposta ai creditori.
Dei 56 miliardi oggetto della manovra, 14,5 sono stati destinati al saldo dei debiti in ambito sanitario, inclusi quindi i debiti per l’acquisto di dispositivi medici. Rispetto a tale ammontare, solo 12,3 miliardi sono stati effettivamente richiesti dalle regioni: diverse di queste hanno infatti rinunciato a tale possibilità. Le anticipazioni di liquidità da parte dello Stato sono di fatto prestiti che le regioni avranno l’obbligo di restituire al Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) in 30 anni con un tasso di interesse annuo del 3,3%: prestiti che andranno a pesare sui bilanci futuri delle regioni che ne hanno fatto uso. Per questo motivo diverse regioni hanno preferito non aggravare la propria situazione.
Tabella 1: Erogazioni e saldo fornitori ex decreti n.35/2013, n.102/2013 e n.66/2014
Regione I Tranche II Tranche III Tranche IV Tranche Totale Erogato
Importo saldato al
30/01/2015
ABRUZZO 174.009.000 174.009.000 174.009.000
BASILICATA
BOLZANO
CALABRIA 89.750.000 89.750.000 88.000.000
CAMPANIA 531.970.000 425.576.000 993.000.000 1.950.546.000 1.720.546.000
EMILIA-ROMAGNA 447.980.000 358.384.000 140.000.000 946.364.000 946.364.000
FRIULI
LAZIO 832.052.000 665.641.600 1.686.457.095 669.624.000 3.853.774.695 3.782.774.695
LIGURIA 81.833.000 65.466.400 40.000.000 187.299.400 187.299.400
LOMBARDIA
MARCHE
MOLISE 44.285.000 44.285.000 44.285.000
PIEMONTE 803.724.000 642.979.200 509.653.800 1.956.357.000 1.956.357.000
PUGLIA 185.975.000 148.780.000 318.171.000 652.926.000 652.926.000
SARDEGNA
SICILIA 606.097.000
TOSCANA 230.753.000 184.602.400 404.000.000 819.355.400 819.355.400
TRENTO
UMBRIA 17.222.000 12.226.632 29.448.632 29.222.000
VALLE D’AOSTA
VENETO 777.231.000 810.249.000 1.587.480.000 1.587.480.000
TOTALE 4.822.881.000 2.491.429.600 4.913.757.527 669.624.000 12.291.595.127 11.988.618.495
Fonte: Ministero dell’Economia e delle Finanze – sito web aggiornamento al 30/01/15.
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Prima dell’emanazione di questi decreti non era disponibile un dato preciso sull’enti-tà del debito pregresso della pubblica amministrazione, tantomeno di quello riferito alla Sanità. Al fine di fare chiarezza su questo punto, il Governo Letta, con il decreto legge n. 35/2013, ha previsto un’apposita ricognizione di tutti i debiti cumulati al 31/12/12, fatta eccezione per quelli riferiti a: debiti oggetto di contestazione; debiti sconosciuti; debiti relativi a interessi per ritardati pagamenti.
Il decreto imponeva a ciascun ente di registrare il proprio debito cumulato su una piattaforma telematica predisposta dal MEF. Il temine ultimo per tale adempimento era fissato per il 14 settembre del 2013. Nonostante fossero previste pesanti sanzioni pecuniarie in caso di mancato adempimento, secondo le ultime rilevazioni disponibili, i dati riversati sulla piattaforma MEF riguarderebbero solo 13500 amministrazioni su un totale di circa 22000, per un totale di soli 3 miliardi di euro11.
Dati i risultati insoddisfacenti, il successivo Governo Renzi, ha pensato di perseguire il me-desimo obiettivo, invertendo l’onere di inserimento dati, ossia affidando tale compito agli stessi creditori che tramite la piattaforma MEF possono richiedere la certificazione dei pro-pri crediti e, una volta ottenuta, possono cedere il proprio credito a condizioni agevolate.
Secondo il decreto n. 91/201412 l’istanza di certificazione può essere presentata, attraverso la piattaforma MEF, per i crediti vantati nei confronti di:
• amministrazioni statali, centrali e periferiche;• regioni e province autonome;• enti locali, esclusi quelli commissariati per fenomeni di infiltrazione e condiziona-
mento di tipo mafioso;• enti del Servizio Sanitario Nazionale, esclusi gli enti delle regioni sottoposte a
piano di rientro dai disavanzi sanitari o che abbiano in atto operazioni ricogniti-ve del debito (Campania, Lazio, Abruzzo, Calabria e Molise).
Con decreto n. 66/201413 il MEF – oltre a posticipare il termine per presentare istan-za di certificazione di crediti assistiti da garanzia dello Stato al 31/10/2014 – ha fissato la misura massima dello sconto che le banche e gli intermediari finanziari pos-sono applicare sulle operazioni di cessione riferiti a crediti maturati al 31 dicembre 2013 nei confronti della pubblica amministrazione e certificati a partire dall’entrata in vigore del decreto.
In particolare il decreto stabilisce che:• per l'operazione di cessione non può essere richiesto uno sconto superiore
all’1,90% dell'ammontare complessivo del credito certificato, comprensivo di ogni eventuale onere;
• qualora l'ammontare complessivo dell'operazione di cessione superi i cinquanta-mila euro, sull'importo eccedente tale soglia non può essere richiesto uno sconto superiore all'1,60%, comprensivo di ogni eventuale onere.
Lo stesso decreto prevedeva anche la definizione di un accordo-quadro con l’Asso-ciazione Bancaria Italiana (ABI) per favorire la realizzazione delle operazioni di cessione, poi sottoscritta in data 21 luglio 2014.
11 Fonte: Il Sole 24 Ore n. 328 pag. 8 - del 29 novembre 2013.
12 Convertito con legge n. 116/2014, art.22, comma 7-bis.
13 Convertito dalla legge n. 89/2014.
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Il limite in questo caso deriva dal fatto che escludendo la possibilità di certificare i crediti delle regioni commissariate, non solo non sarà possibile quantificare il peso totale del debito storico, che si concentra quasi tutto in queste regioni, ma si riducono quasi del tutto le reali opportunità di cessione del credito. Inoltre, la convenzione quadro sottoscritta tra ABI e MEF non obbliga gli Istituti Bancari ad acquistare i crediti secondo le condizioni stabilite dal decreto n. 66/2014. Resta, infatti, discrezione di ogni singolo Istituto di Credito aderente all’ABI acquistarli oppure no.
1.2.2 LA FATTURAZIONE ELETTRONICA
Il decreto n. 55/201314 impone a tutti i fornitori e a tutti gli enti della PA l’obbligo di utilizzare la fatturazione elettronica, tramite la procedura e la piattaforma predisposte dall’Agenzia delle Entrate (AE). Due i punti fondamentali:1. a decorrere dal 31/03/2015, le amministrazioni pubbliche non possono accet-
tare fatture che non siano trasmesse in formato elettronico, tramite il Sistema di Interscambio (SDI);
2. a decorrere dal 31/03/2015 le amministrazioni non possono procedere ad alcun pagamento, nemmeno parziale, sino all’invio delle fatture in formato elet-tronico.
Il procedimento non è semplice sotto il profilo tecnico e richiede un sistema informa-tico che garantisca il rispetto di tutte le specifiche tecniche predisposte per questo servizio sia dai parte dei fornitori sia da parte della pubblica amministrazione. Per questo motivo il legislatore ha concesso 2 anni di tempo a fornitori e PA per adeguare i propri sistemi informatici al nuovo sistema di fatturazione.
1.2.3 LO SPLIT PAYMENT
Con la legge n. 190/201415, il legislatore ha sancito che per le cessioni di beni e per le prestazioni di servizi effettuate nei confronti della PA, l’imposta sul valore ag-giunto (IVA) sia versata all’erario direttamente dagli enti pubblici, secondo modalità e termini fissati con decreto del MEF. Tale meccanismo, detto split payment, è entrato in vigore il 1 gennaio 2015 per le fatture emesse dopo il 1 gennaio 2015.
Il decreto prevede che i fornitori della PA emettano fattura indicando la dicitura “scis-sione dei pagamenti” e incassino il corrispettivo al netto dell’IVA, che poi l’ente pub-blico verserà direttamente allo Stato. Il provvedimento implica adeguamenti contabili non banali sia per la PA sia per i fornitori, che in questo caso si trovano ad avere uno scarso periodo di adeguamento.
Un ulteriore aspetto di possibile difficoltà per i fornitori è che l’inversione del mec-canismo di versamento dell’IVA potrebbe causare una riduzione di liquidità anche sensibile. Sebbene si tratti di somme dovute al fisco indipendentemente da chi le versi, la sfasatura tra incasso e pagamento consentiva in passato ai fornitori di recuperare l’IVA pagata sugli acquisti e di disporre di risorse di cassa con cui far fronte ai ritardi nei tempi di pagamento o alle difficoltà nell’accesso al credito.
14 «Regolamento in materia di emissione, trasmissione, e ricevimento della fattura elettronica da applicarsi alle amministrazioni pubbliche» - GU n. 118 del 22 Maggio 2013.
15 «Legge di stabilità 2015», art. 1, comma 629, lettera b - GU del 29 dicembre 2014 n.300.
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2. I TEMPI DI PAGAMENTO IN ITALIA
2.1 STRUTTURE SANITARIE PUBBLICHE
Nonostante tutti i limiti indicati, i fondi stanziati tra 2013 e 2014 hanno avuto un impat-to sensibile sui tempi di pagamento. Nel settore dei dispositivi medici a livello naziona-le, il DSO rilevato a dicembre 2014 ha toccato il minimo storico degli ultimi 25 anni, sebbene i 60 giorni stabiliti dalla direttiva europea restino un obiettivo ancora lontano.Considerando il biennio 2012-2014, a livello nazionale i tempi medi di pagamento e lo scoperto complessivo sono diminuiti del 40%: rispettivamente -110 giorni e -2,9 miliardi di euro circa.Il problema, analizzato su base regionale, mostra due facce: quella delle regioni i cui servizi sanitari – pur in miglioramento – continuano ad avere un importante disavanzo (Calabria, Molise, Campania, Piemonte, Sicilia) e quella delle regioni da cui sarebbe legittimo aspettarsi performance migliori (Toscana, Veneto, Emilia Romagna, Puglia).Come termine di paragone per queste ultime, è possibile richiamare il caso della Lombar-dia che nel giro di tre anni, dal 2008 al 2010, è riuscita ad abbattere il proprio DSO - arrivato anche quota 373 giorni negli anni precedenti – stabilizzandolo intorno ai 90-100 giorni senza far ricorso a prestiti statali. In questo caso l’istituzione di una tesoreria centralizzata è stato molto probabilmente l’elemento chiave; a fare la differenza è stata anche la determinazione della Regione nel perseguire la normalizzazione dei pagamenti e la responsabilizzazione dei vertici delle proprie aziende sanitarie.Sul modello lombardo, si stanno ora muovendo sia la Campania sia il Piemonte. Nel 2014, queste due regioni hanno definito modalità e tempi per la centralizzazione dei propri pagamenti. Entrambe le nuove tesorerie regionali dovrebbero essere operative entro la fine del 2015.Tra le otto regioni attualmente sottoposte a piano di rientro – tutte aderenti ai fondi sblocca debiti – si segnalano tempi di pagamento in netto calo per Puglia, Campania, Lazio e Abruzzo; mentre risulta insufficiente la riduzione in Piemonte e Sicilia, ma soprattutto in Calabria e Molise.
Grafico 1: Tempi di pagamento in Italia negli ultimi 25 anni
Fonte: Centro Studi Assobiomedica (CSA).
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Tabella 2: Impatto delle operazioni “sblocca-debiti”
Dicembre 2012 Dicembre 2014
Regioni Stima Scoperto
Dispositivi Medici
DSO Stima Scoperto
Dispositivi Medici
DSO Var. Scoperto
Var. Scoperto
Valle D’Aosta 4.336 81 3.472 73 -864 -8
Piemonte 437.579 289 315.586 217 -121.993 -72
Liguria 120.567 179 64.968 102 -55.598 -77
Lombardia 251.873 98 215.498 84 -36.375 -14
Trentino A.A. 21.894 72 21.773 70 -121 -2
Veneto 380.378 250 144.551 105 -235.826 -146
Friuli V. G. 36.642 76 44.225 88 7.583 11
Emilia Romagna 419.587 262 170.641 115 -248.946 -147
Toscana 328.884 258 236.241 169 -92.643 -89
Marche 68.443 134 39.086 78 -29.357 -56
Umbria 43.183 135 37.433 115 -5.750 -20
Abruzzo 108.084 189 77.242 136 -30.842 -53
Molise 104.769 875 71.616 641 -33.153 -234
Lazio 566.563 331 265.230 157 -301.333 -174
Campania 826.049 685 380.921 279 -445.127 -406
Basilicata 23.000 131 23.649 138 649 7
Puglia 356.466 299 207.315 176 -149.151 -123
Calabria 443.892 913 315.769 669 -128.123 -244
Sicilia 252.479 248 246.937 229 -5.543 -20
Sardegna 113.219 243 74.210 145 -39.009 -98
Nazionale 4.907.887 276 2.956.365 166 -1.951.522 -110
*Valori in migliaia di euro
Fonte: Centro Studi Assobiomedica (CSA).
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Figura 1 – Regioni commissariate soggette a piani di rientro (dicembre 2014)
Fonte: Centro Studi Assobiomedica (CSA).
2.1.2 IL FENOMENO MISURATO A LIVELLO LOCALE
I dati DSO per singolo ente evidenziano profonde differenze nei tempi medi di pa-gamento tra le diverse strutture sanitarie pubbliche, in alcuni casi distanti solo pochi chilometri l’una dall’altra. La tabella 3 riporta i DSO migliori e peggiori registrati per ciascuna regione.
Differenze di tale portata sollevano due punti d’attenzione:
1. a livello locale – ovvero tra enti della stessa regione – denunciano insufficiente attenzione alla corretta gestione del ciclo passivo di fatturazione;
13
2. a livello regionale – ovvero tra enti di regioni diverse – denunciano inefficienza nel riparto dei fondi tra aziende sanitarie, ripartizione che evidentemente non tiene conto in modo adeguato del reale fabbisogno.
I dati per ente confermano le grandi differenze tra Nord e Sud Italia. I migliori paga-tori, infatti, appartengono tutti a regioni del centro-nord, mentre i peggiori pagatori risiedono in due regioni del Sud. La Calabria, in particolare, si distingue per annove-rare 6 tra i 10 peggiori pagatori, di cui 5 appartengono a due sole province, Catan-zaro e Cosenza (tabelle 5 e 6).
Tabella 3 – I migliori e peggiori enti pagatori per regione (dicembre 2014)
REGIONI Enti che pagano più celermente
DSO al 31.12.14
Enti che pagano con maggior ritardo
DSO al 31.12.14
PIEMONTE Asl. 2 Alba 108 Az. Osp. Citta della Salute e della Scienza Torino
440
LIGURIA Az. Osp. San Martino Genova
72 Ente Osp. Ospedali Galliera Genova
158
LOMBARDIA Az. Osp. G. Salvini Garbagnate Milano
70 Az. Osp. S. Carlo Borromeo Milano
135
VENETO Asl. 7 Pieve di Soligo 54 Asl 16 Padova 162
FRIULI V. G. Az. Osp. Univ. Osp. Riuniti Trieste
60 Centro Riferimento Oncologico Pordenone
162
EMILIA ROMAGNA
Az. Osp. Univ. Pol. S. Orsola Malpighi Bologna
54 Asl. Modena 163
TOSCANA Asl. 1 Massa Carrara 109 Asl. 5 Pisa 336
MARCHE Az. Osp. Univ. Umberto I Lancisi Salesi Ancona
62 Az Sanitaria Unica Regionale Ancona
79
UMBRIA Az. Osp. Perugia 61 Az. Unità Sanitaria Locale Umbria 2 Terni
127
ABRUZZO Asl. 4 Teramo 83 Asl. 2 Lanciano - Vasto - Chieti
144
LAZIO Fondazione PTV Policlinico Tor Vergata Roma
103 Asl. Roma E 264
CAMPANIA Az. Osp. S. Giuseppe Moscati Avellino
147 Asl. Napoli 1 Centro 622
PUGLIA Asl. Lecce 148 Asl. Foggia 270
CALABRIA Az. Osp. (B.M.M.) Reggio Calabria
131 Az. Osp. Mater Domini Catanzaro
1.459
SICILIA Azienta Sanitaria Provinciale Ragusa
149 Az. Osp. Ospedali Riuniti Pappardo Piemonte Messina
363
SARDEGNA Asl 8 Cagliari 77 Az. Osp. G. Brotzu Cagliari 229
Fonte: Centro Studi Assobiomedica (CSA).
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Tabella 4 – Ranking dei 10 migliori enti pagatori a livello nazionale (dicembre 2014)
REGIONI denominazione DSO
VENETO Asl 7 Pieve di Soligo 54
EMILIA ROMAGNA Az. Osp. Univ. Pol. S. Orsola Malpighi Bologna 54
TRENTINO A.A. Az. Prov. per i Servizi Sanitari Trento 58
VENETO Asl 2 Feltre Belluno 59
FRIULI V.G. Az. Osp. Univ. Osp. Riuniti Trieste 60
UMBRIA Az. Osp. di Perugia 61
FRIULI V.G. Asl 4 Medio Friuli Udine 61
FRIULI V.G. Asl 3 Alto Friuli Gemona 62
MARCHE Az. Osp. Univ. Umberto I Lancisi Salesi Ancona 62
MARCHE Az. Osp. Ospedali Riuniti Marche Nord Pesaro 69
Fonte: Centro Studi Assobiomedica (CSA).
Tabella 5 – Ranking dei 10 peggiori enti pagatori a livello nazionale (dicembre 2014)
REGIONI denominazione DSO
CALABRIA Az. Osp. Mater Domini Catanzaro 1.459
CALABRIA AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE Cosenza 817
CALABRIA Azienda Sanitaria Provinciale Catanzaro 797
CALABRIA Az. Osp. Pugliese - Ciaccio Catanzaro 718
MOLISE Azienda Sanitaria Reg. Campobasso 653
CAMPANIA AZ. SAN. LOC. NAPOLI 1 CENTRO Napoli 622
CALABRIA Azienda Sanitaria Provinciale Crotone 620
CAMPANIA Az. Osp. Osp. Riun. S.G Dio-R. D'Aragona Salerno 603
CALABRIA Az. Osp. di Cosenza Cosenza 583
CALABRIA AZIENDA PROVINCIALE Reggio Calabria 444
Fonte: Centro Studi Assobiomedica (CSA).
2.2 STRUTTURE SANITARIE PRIVATE
Nonostante il mercato italiano sia prevalentemente pubblico, non bisogna dimenti-care che oltre il 26%16 del fatturato in dispositivi medici deriva da domanda privata (ospedali privati accreditati ed enti religiosi) e che questa a sua volta presenta le sue criticità sul fronte dei tempi di pagamento.
Tra la fine degli anni ’90 e la prima metà del 2000 ci furono i primi casi di dissesto finanziario di enti privati che rimasero casi isolati solo fino a questi ultimi due anni, in cui – con il perdurare della crisi economica – i casi di default finanziario si sono moltiplicati coinvolgendo principalmente gli enti religiosi.
Se già il fallimento di un ente rappresenta un costo molto elevato per i fornitori a
16 Fonte: Centro Studi Assobiomedica (CSA) – Rapporto PRI 2014.
15
credito, la situazione si è aggravata in seguito all’introduzione dell’istituto del concor-dato preventivo in continuità aziendale che consente di congelare il debito pregresso, riconoscerne percentuali esigue ai creditori chirografari e saldare dopo 5 anni17.
Tabella 6 – Ranking dei 25 peggiori enti pagatori privati (dicembre 2014)
REGIONE DENOMINAZIONE LOCALITÀ DSO
LAZIO OSPEDALE GENERALE DI ZONA "SAN GIOVANNI CALIBITA" RM 1591
PUGLIA CONGREGAZIONE REL. SUORE ANCELLE DIVINA PROVVIDENZA BA 1399
PUGLIA CBH CITTA DI BARI HOSPITAL SPA BA 1287
PUGLIA OSPEDALE GENERALE REGIONALE F. MIULLI BA 1035
LAZIO MEDICAL PRODUCTS SRL RM 727
LAZIO A.C.I.S.M.O.M. RM 721
LAZIO AURELIA 80 S.P.A. RM 718
LAZIO GIOMI S.P.A. RM 619
PUGLIA LABORATORIO DOTT.PASQUALE PIGNATELLI S.R.L. LE 592
LOMBARDIA IRCCS S.GIOVANNI DI DIO - FBF MI 528
LAZIO European Hospital RM 486
LAZIO EUROSANITA' SPA RM 484
TOSCANA SAN GIUSEPPE HOSPITAL AR 476
SICILIA Centro Clinico e Diagnostico CT 467
LOMBARDIA IRCCS CASA DI CURA MULTIMEDICA S.P.A. MI 466
CAMPANIA CASA DI C. PRIVATA MALZONI/VILLA DEI PLATANI AV 456
MOLISE NEUROMED I.R.C.C.S. IS 451
VENETO OSPEDALE VILLA SALUS OSP. GEN. DI ZONA VE 388
CAMPANIA Clinica Mediterranea Na NA 379
LOMBARDIA FONDAZIONE SALVATORE MAUGERI CLINICA DEL LAVORO E DELLA RIABILITAZIONE
PV 362
MOLISE FONDAZIONE DI RICERCA E CURA GIOVANNI PAOLO II CB 358
LAZIO POLICLINCO PORTUENSE SPA RM 347
CAMPANIA OSP. SACRO CUORE DI GESU' FATEBENEFRATELLI, PROV. REL. DI SAN PIETRO DELL'ORDINE OSPEDALIERO SAN GIOVANNI DI DIO, OSPEDALE BUCCHERI LA FERLA.
BN 344
CAMPANIA Villa Dei Fiori S.R.L. NA 343
Fonte: Centro Studi Assobiomedica (CSA).
Nota: Idi (Fallito), San Giovanni Calibità, Congregazione Religiosa Suore Ancelle della Divina Provvidenza, Fondazione Maugeri, Miulli (pre-concordato).
17 Un esempio su tutti è quello dell’Ospedale Miulli, ente privato convenzionato della Regione Puglia, soggetto a concordato preventivo in continuità aziendale. Il concordato preventivo disposto dal Tribunale Fallimentare di Bari prevede il pagamento dei creditori chirografari nella misura del 35,9% di tutti i crediti congelati al 14 aprile 2013 entro il 31 dicembre 2018. Ad oggi il tribunale fallimentare non ha ancora reso operativo il concordato, per gravi inadempienze da parte dell’ente nel quantificare l’esatto importo da riconoscere ai creditori chirografari.
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Come per il settore pubblico, anche nel privato, gli enti in maggiore difficoltà risiedo-no in gran parte in quelle regioni dove i sistemi sanitari sono più in crisi.
Come si può notare (tabella 6), infatti, tra i peggiori 25 pagatori privati ben 16 hanno sede tra Lazio, Puglia, Molise, e Campania, regioni peraltro dove l’offerta privata è da sempre molto ben presente sul territorio.
Tuttavia, anche realtà ben più solide come la Regione Lombardia, non sono immuni da casi di dissesto, quali il già citato Ospedale San Raffaele di Milano o la Fondazio-ne Maugeri di Pavia, strutture peraltro a detta di tutti di primissima eccellenza.
Non c’è una matrice comune per spiegare le cause di questi dissesti. Si passa dalle più comuni inefficienze economico/gestionali a fenomeni di illegalità che poco hanno a che fare con qualsivoglia crisi economica.
17
CONCLUSIONI
Nonostante le operazioni straordinarie di finanziamento disposte in favore dei forni-tori della PA abbiano prodotto risultati sensibili in termini di riduzione dei tempi di pa-gamento, i tempi medi di pagamento delle strutture sanitarie pubbliche italiane anche nel 2014 restano tra i più lunghi in Europa. Inoltre, non hanno sortito ugual effetto per quanto concerne la quantificazione del debito pubblico e la cessione del credito.
La fatturazione elettronica, invece, sarà certamente uno strumento di notevole semplifi-cazione a vantaggio sia della PA sia dei fornitori. L’obbligatorietà di utilizzare un solo sistema di transito delle fatture (SDI) consentirà, in futuro, di conoscere in tempo reale e al centesimo, a quanto ammonterà la spesa pubblica per singolo ente.
Sebbene l’ammontare del debito sia elevato, il vero fulcro della questione oggi è il grado di incertezza che circonda questo dato soprattutto in alcune realtà, quali ad esempio la regione Calabria. Tale incertezza non dovrebbe essere ammissibile, tut-tavia finisce per contagiare di approssimazione ogni ipotesi di intervento e piano di rientro.
In alcuni casi risultano essere ancora troppo marcate le differenze di performance nei pagamenti da parte di regioni e di aziende sanitarie. Il perdurare dei ritardati pagamenti da parte delle strutture sanitarie pubbliche è la risultante non solo di un problema di illiquidità, ma anche di un insieme di altri fattori quali:
• le diffuse inefficienze gestionali interne, con riferimento in particolare ai flussi di cassa;
• l’opacità amministrativa della PA;
• la limitata efficacia delle norme introdotte dal legislatore nazionale per contrasta-re i ritardati pagamenti dovuta anche ai tempi lunghi della giustizia o all’effetto congiunto di provvedimenti di segno opposto che ne riducono l’efficacia.
Per ottenere un impatto reale e possibilmente definitivo sul processo di normalizzazio-ne dei tempi di pagamento, bisognerebbe:
• procedere a prossime emissioni di titoli obbligazionari da parte dello Stato e delle regioni maggiormente indebitate;
• realizzare un programma di graduale e massiccia dismissione di partecipazioni azionarie detenute dal ministero dell’economia e delle finanze, da cui trarre la liquidità per acquistare titoli obbligazionari regionali;
• realizzare analoghi programmi di graduale dismissione del patrimonio pubblico in capo alle regioni, il cui ricavato sia destinato al rimborso del debito verso i fornitori e delle obbligazioni regionali;
• realizzare una riforma delle procedure legali di recupero del credito.
Quest’ultimo punto merita un approfondimento. Infatti, uno dei motivi per cui in Italia le norme contro i ritardati pagamenti – incluse quelle europee – spesso sono disattese è riconducibile ai tempi della giustizia civile che nel nostro paese sono lunghissimi e che, di fatto, spingono a trovare accordi extragiudiziali e a sopportare le inadempien-ze contrattuali della PA. L’impianto del procedimento monitorio per decreto ingiuntivo è fondamentalmente corretto, sono i tempi di gestione che comportano gravi problemi al creditore.
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Per questo è auspicabile una riforma che accorci sensibilmente i tempi per ottenere un decreto ingiuntivo, ovvero:
• renda il decreto ingiuntivo immediatamente esecutivo a patto che si dimostri (per crediti verso la PA assistiti da documentazione contrattuale quali ordini, fatture e bolle di consegna) la messa in mora, con intimazione raccomandata, in assenza di contestazione da parte del debitore entro 15 giorni;
• preveda l’abrogazione della norma che impone la rinotifica del titolo esecutivo e relativo decorso di 120 giorni, prima di poter avviare l’azione esecutiva18.
18 Per approfondimenti Studi - N.28 I tempi medi di pagamento delle strutture sanitarie pub-bliche e private. Dati 2013 e anni precedenti - Aprile 2014
19
ALLEGATO 1 - ASPETTI METODOLOGICI Sul piano metodologico, gli indici DSO a livello nazionale e di singola regione ven-gono mensilmente elaborati (sulla base dei dati di fatturato e scoperto raccolti dalle imprese del panel) secondo la seguente formula:
∑ scoperto di ciascuna Impresax 360
∑ fatturato 12-mesi-mobili di ciascuna Impresa
Nel presente lavoro si parla indifferentemente di tempi di pagamento delle aziende sanitarie e di tempi di incasso da parte delle imprese fornitrici, mentre una corretta misurazione dei primi dovrebbe tener conto della data di registrazione delle fatture e della data di inoltro al tesoriere del mandato per il pagamento: un periodo variabile tra i 10-15 giorni dovrebbe essere imputato al servizio postale e ai tesorieri.
Inoltre, nelle regioni dove fossero aperte gestioni liquidatorie dei debiti di enti cessati, gli indici DSO da noi calcolati includono anche di tali debiti per cui – in questi casi – non è del tutto preciso parlare di tempi di pagamento delle aziende sanitarie attive dato che i conti delle gestioni liquidatorie non rientrano nei bilanci delle aziende in questione bensì in apposite gestioni a stralcio. I dati qui utilizzati comprendono tutti gli importi fatturati dai fornitori del panel, compresi quindi quelli riferiti a eventuali fatture oggetto di contestazioni da parte degli enti.
Tutti gli importi comprendono l’IVA, sono al netto di eventuali interessi di mora, fanno riferimento a forniture ad enti con IVA in sospensione (sono quindi esclusi i casi di ven-dita a rivenditori e a strutture sanitarie private) e non comprendono i casi di cessione pro-soluto di credito (ad esempio a società di factoring).
La formula utilizzata ha il limite che se in un determinato mese il fatturato subisse sensi-bili variazioni rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, l’indice DSO varierebbe di conseguenza a prescindere da effettive variazioni nei tempi di pagamento (ovvero il DSO aumenterebbe se il fatturato complessivo delle imprese crollasse, o diminuireb-be se il fatturato complessivo si impennasse). Il grado di tale errore si giudica però essere sufficientemente ridotto e comunque limitato ad un arco temporale di indagine ristretto ai pochi mesi in cui ciò dovesse avvenire.
Un’alternativa sicuramente di maggior precisione per il calcolo del DSO (percorribile non dall’Associazione, ma da parte di ciascuna impresa grazie ai dati di maggior dettaglio a disposizione) consiste nel metodo count back (a scalare), di seguito illu-strato grazie ad un esempio.
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Si ipotizzi uno scoperto complessivo al mese di rilevazione “t” pari a 11 milioni di euro e un fatturato riferito allo stesso mese pari a 4,5 milioni.
Si sottragga 4,5 a 11, ottenendo 6,5 milioni; a questo punto si conteggino 30 giorni.
Si sottragga allo scoperto residuo di 6,5 milioni il fatturato riferito al mese “t-1” (ipotizziamo pari a 3 milioni), ottenendo 3,5 milioni; si conteggino ulteriori 30 giorni (che sommati ai trenta di prima fanno 60).
Si sottragga allo scoperto residuo di 3,5 milioni il fatturato del mese “t-2” (ipotizziamo pari a 2 milioni), ottenendo 1,5 milioni; si conteggino ulteriori 30 giorni (che sommati ai sessanta di prima fanno 90).
A questo punto si ipotizzi che il fatturato del mese “t-3” sia stato pari a 6 mi-lioni: poiché tale fatturato è maggiore dello scoperto residuo, invece che sot-trarre il primo al secondo, occorre calcolare un fatturato "giornaliero" riferito al mese “t-3” (ovvero 6 milioni diviso trenta giorni = 200.000 euro al giorno) e su queste basi calcolare a quanti giorni di fatturato equivarrebbe lo scoperto residuo (1,5 milioni diviso 200.000 euro al giorno = 7,5 giorni). Fatto questo, è sufficiente sommare 7,5 giorni ai 90 precedentemente totalizzati per ottenere il DSO aggiornato al mese “t”.
Va considerato che il monitorare i tempi medi di pagamento delle aziende sanitarie è solo il primo passo verso un’adeguata misurazione del problema, ovvero una misura-zione in grado di esprimerne l’onerosità per le imprese fornitrici. Infatti i tempi medi di pagamento in ciascuna regione andrebbero pesati tenendo conto della massa debi-toria sottostante, che dipende dal livello di spesa (a livello regionale) che la alimenta: costa di più essere esposti finanziariamente per 5 milioni di euro per duecento giorni che essere esposti per 500000 euro per quattrocento giorni. Sulla base di questa semplice considerazione, a fine anni ‘90 Assobiomedica elaborò il cosiddetto “indice DeP”19 che – a differenza dell’indice DSO – era costruito in modo da tenere conto sia del tempo medio assoluto di pagamento sia del peso relativo del debito comples-sivamente accumulatosi.
Lo svantaggio di tale indice – che ne limita la spendibilità sul piano della comuni-cazione – è quello di non essere immediatamente interpretabile numericamente, in quanto non era espresso in numero di giorni come l’indice DSO né indicava valori percentuali, ma rimandava a una scala convenzionale (tab. 6-7).
L’indice DeP si ottiene sommando gli score del soggetto debitore in due speciali classifiche: la classifica DSO composta da 13 posizioni che vanno da p1 (= tempi di pagamento di ca. 1 mese) a p13 (= tempi di pagamento oltre l’anno) e alle quali è associato un punteggio da -1 a +5; la classifica “OVERDEBT” composta da 11 posizioni che vanno da d1 (= il debito in eccesso20 del sog-getto in questione non pesa più del 1% del mercato totale) a d11 (= il debito in eccesso pesa oltre il 10% del mercato totale) e alle quali è associato un
19 Overdebt and payment performance.
20 Con “debito in eccesso” (overdebt) si intende la differenza tra il debito effettivo e quello che sarebbe conseguente a un DSO di 90 giorni.
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punteggio da 0 a +10.
A titolo illustrativo si consideri il seguente esempio tratto dal settore sanitario: nel caso in cui le aziende sanitarie di una regione sistematicamente pagassero a 90 giorni e quindi non avessero altri debiti che le fatture riferite all’ultimo trimestre, l’indice DeP della regione assumerebbe valore 0; se invece le azien-de sanitarie pagassero oltre l’anno e il debito complessivamente accumulato in eccesso pesasse più del 10% del mercato Italia l’indice DeP assumerebbe valore 15.
In generale, dunque, maggiore è l’indice DeP e più gravosa finanziariamente è la situazione per i fornitori in quella regione.
Tabelle 8-9 – Schema per la costruzione dell’indice DeP
CLASSI DI “PAYMENT PERFORMANCE”
PERIODO DI SCOPERTO
DSO PUNTI
1 1 MESE < 45 -1
2 2 MESI 46-75 -0,5
3 3 MESI 76-105 0
4 4 MESI 106-135 0,5
5 5 MESI 136-165 1
6 6 MESI 166-195 1,5
7 7 MESI 196-225 2
8 8 MESI 226-255 2,5
9 9 MESI 256-285 3
10 10 MESI 286-315 3,5
11 11 MESI 316-345 4
12 12 MESI 346-375 4,5
13 > 12 MESI > 375 5
CLASSI DI “DEBT STATUS”
“OVER-DEBT” IN % SUL MERCATO
PUNTI
1 1% 0
2 2% 1
3 3% 2
4 4% 3
5 5% 4
6 6% 5
7 7% 6
8 8% 7
9 9% 8
10 10% 9
11 > 10% 10
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ALLEGATO 2 TABELLE E GRAFICI DSO PER REGIONE (1990-2014)
ITALIA
Italia DSO 2013
DSO 2014
Gennaio 283 215Febbraio 285 211Marzo 283 209Aprile 278 207Maggio 274 201Giugno 272 204Luglio 270 201Agosto 256 190Settembre 243 181Ottobre 232 180Novembre 225 172Dicembre 211 166
Italia DSO MIN.
DSO MAX
1990 285 3181991 264 3201992 271 3301993 322 3571994 301 3401995 313 3591996 259 3361997 241 3071998 258 2991999 277 2942000 282 2902001 267 3062002 302 336
Italia DSO MIN.
DSO MAX
2003 305 3462004 300 3302005 305 3372006 331 3722007 286 3512008 269 3152009 259 2922010 273 2972011 286 3072012 276 3172013 211 2852014 166 215
23
1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998
Gennaio 285 293 271 332 331 313 327 273 258Febbraio 295 306 277 346 340 321 329 279 271Marzo 296 315 276 346 339 324 330 288 279Aprile 301 320 283 345 337 341 325 290 279Maggio 306 313 290 342 330 339 326 292 278Giugno 307 305 299 347 329 346 330 296 288Luglio 318 308 307 357 338 359 336 307 299Agosto 307 292 307 342 328 350 311 290 291Settembre 305 294 317 336 325 341 297 275 290Ottobre 299 291 317 333 324 334 285 271 291Novembre 295 286 330 331 317 328 274 261 289Dicembre 288 264 319 322 301 317 259 241 281
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Gennaio 282 282 292 302 331 326 317 331 351Febbraio 287 290 299 315 342 324 337 339 348Marzo 284 285 299 308 346 322 329 338 347Aprile 283 286 305 312 332 325 327 342 348Maggio 284 285 306 316 333 321 305 351 331Giugno 289 287 303 327 331 330 310 361 333Luglio 294 290 305 336 337 320 319 372 340Agosto 288 282 295 326 324 300 315 341 327Settembre 282 286 287 318 315 303 315 345 330Ottobre 282 287 290 320 314 309 317 351 311Novembre 280 288 287 322 314 308 321 358 312Dicembre 277 285 267 322 305 303 311 336 286
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
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Fonte: Centro Studi Assobiomedica (CSA), osservatorio crediti
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ABRUZZO
Abruzzo DSO 2013
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Abruzzo DSO MIN.
DSO MAX
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Abruzzo DSO MIN.
DSO MAX
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2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
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Fonte: Centro Studi Assobiomedica (CSA), osservatorio crediti
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BASILICATA
Basilicata DSO 2013
DSO 2014
Gennaio 144 146Febbraio 138 146Marzo 138 136Aprile 139 136Maggio 138 134Giugno 144 139Luglio 149 135Agosto 148 133Settembre 147 131Ottobre 137 131Novembre 137 127Dicembre 143 138
Basilicata DSO MIN.
DSO MAX
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Basilicata DSO MIN.
DSO MAX
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1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998
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1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
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2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
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Fonte: Centro Studi Assobiomedica (CSA), osservatorio crediti
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CALABRIA
Calabria DSO 2013
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Calabria DSO MIN.
DSO MAX
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Calabria DSO MIN.
DSO MAX
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1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
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Fonte: Centro Studi Assobiomedica (CSA), osservatorio crediti
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CAMPANIA
Campania DSO 2013
DSO 2014
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Campania DSO MIN.
DSO MAX
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Campania DSO MIN.
DSO MAX
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1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
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Fonte: Centro Studi Assobiomedica (CSA), osservatorio crediti
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EMILIA ROMAGNA
Regione DSO 2013
DSO 2014
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Regione DSO MIN.
DSO MAX
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Regione DSO MIN.
DSO MAX
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1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998
Gennaio n.d. 277 239 309 257 280 288 326 305Febbraio n.d. 318 251 318 276 289 293 338 318Marzo n.d. 348 255 314 285 304 303 357 328Aprile 310 341 266 278 282 323 319 374 332Maggio 318 273 273 282 270 332 336 398 339Giugno 330 241 275 279 272 337 356 412 349Luglio 321 244 285 291 296 347 367 430 360Agosto 324 231 290 266 300 332 354 385 353Settembre 309 231 300 267 306 318 339 362 360Ottobre 255 231 321 275 307 305 336 376 373Novembre 274 228 347 263 289 293 321 351 371Dicembre 233 221 306 242 266 274 311 285 325
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Gennaio 344 366 285 275 325 334 363 408 460Febbraio 348 363 287 290 330 343 378 414 472Marzo 350 347 284 298 332 339 384 385 485Aprile 361 337 300 309 301 328 371 394 483Maggio 358 331 313 309 301 325 363 399 445Giugno 365 315 294 303 306 333 375 388 425Luglio 359 313 298 311 322 334 382 404 421Agosto 337 293 278 293 318 335 383 411 399Settembre 347 305 282 288 305 340 388 429 402Ottobre 356 307 290 296 313 354 397 443 396Novembre 354 303 282 304 303 357 404 465 387Dicembre 352 279 238 303 296 353 397 441 367
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
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Fonte: Centro Studi Assobiomedica (CSA), osservatorio crediti
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FRIULI VENEZIA GIULIA
Friuli V.G. DSO 2013
DSO 2014
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Friuli V.G. DSO MIN.
DSO MAX
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Friuli V.G. DSO MIN.
DSO MAX
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1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998
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1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Gennaio 125 120 119 123 107 106 87 112 110Febbraio 128 131 121 122 110 110 126 120 113Marzo 134 122 129 124 112 118 123 123 109Aprile 126 132 134 135 112 122 125 126 115Maggio 120 127 140 143 115 117 125 120 110Giugno 143 128 143 145 120 118 122 110 114Luglio 154 129 144 156 118 115 129 124 106Agosto 139 116 138 128 110 111 120 107 96Settembre 132 121 129 123 98 101 114 103 97Ottobre 130 118 145 112 102 97 107 97 91Novembre 121 112 140 112 107 92 103 101 89Dicembre 119 102 138 98 96 86 94 96 81
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
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Fonte: Centro Studi Assobiomedica (CSA), osservatorio crediti
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LAZIO
Lazio DSO 2013
DSO 2014
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Lazio DSO MIN.
DSO MAX
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Lazio DSO MIN.
DSO MAX
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1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998
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1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
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Fonte: Centro Studi Assobiomedica (CSA), osservatorio crediti
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LIGURIA
Liguria DSO 2013
DSO 2014
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Liguria DSO MIN.
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Liguria DSO MIN.
DSO MAX
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Fonte: Centro Studi Assobiomedica (CSA), osservatorio crediti
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Lombardia DSO MIN.
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Fonte: Centro Studi Assobiomedica (CSA), osservatorio crediti
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Fonte: Centro Studi Assobiomedica (CSA), osservatorio crediti
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PIEMONTE
Piemonte DSO 2013
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Piemonte DSO MIN.
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Fonte: Centro Studi Assobiomedica (CSA), osservatorio crediti
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Fonte: Centro Studi Assobiomedica (CSA), osservatorio crediti
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Sardegna DSO 2013
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Fonte: Centro Studi Assobiomedica (CSA), osservatorio crediti
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Toscana DSO 2013
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Fonte: Centro Studi Assobiomedica (CSA), osservatorio crediti
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Trentino A.A.
DSO MIN.
DSO MAX
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Umbria DSO MIN.
DSO MAX
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Fonte: Centro Studi Assobiomedica (CSA), osservatorio crediti
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Valle D'Aosta
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Valle D'Aosta
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Fonte: Centro Studi Assobiomedica (CSA), osservatorio crediti
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1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998
Gennaio n.d. 268 211 279 211 194 167 131 174Febbraio n.d. 267 210 286 212 200 158 137 192Marzo n.d. 284 209 275 200 205 159 148 193Aprile 268 302 223 269 207 213 157 167 198Maggio 262 303 234 254 191 209 159 169 195Giugno 263 309 248 248 191 215 155 177 202Luglio 267 310 261 254 204 224 165 190 207Agosto 261 294 260 237 196 217 161 180 207Settembre 259 296 268 222 193 204 130 170 207Ottobre 254 303 273 213 195 191 124 175 213Novembre 260 301 286 213 194 173 116 157 219Dicembre 245 208 262 202 181 168 115 148 184
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007
Gennaio 200 210 192 203 233 232 239 257 280Febbraio 208 220 197 217 240 226 261 260 276Marzo 215 217 206 214 235 226 248 250 272Aprile 214 233 212 216 228 223 232 250 265Maggio 212 237 207 217 224 218 224 251 257Giugno 220 233 196 214 224 221 221 257 254Luglio 217 224 203 217 228 224 229 267 266Agosto 209 221 181 207 226 218 228 259 248Settembre 169 213 169 211 207 216 233 262 250Ottobre 168 215 169 210 200 223 231 270 232Novembre 207 194 172 217 203 228 235 271 232Dicembre 200 174 167 215 208 218 229 261 227
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014
Gennaio 240 228 237 270 291 259 182Febbraio 248 238 251 276 292 262 180Marzo 259 247 256 284 292 264 173Aprile 262 248 260 288 291 258 170Maggio 261 240 260 283 289 254 163Giugno 263 241 268 279 292 254 161Luglio 260 246 269 287 293 256 164Agosto 253 240 262 287 259 242 152Settembre 243 242 261 279 257 205 127Ottobre 236 238 255 280 255 201 120Novembre 236 242 260 275 258 201 113Dicembre 208 216 262 278 250 176 105
Fonte: Centro Studi Assobiomedica (CSA), osservatorio crediti
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ALLEGATO 3 TABELLE DSO PER ENTE PUBBLICO (DICEMBRE 2014)
REGIONE Denominazione Località P iva Dic-14
ABRUZZO Asl 2 Lanciano - Vasto - Chieti Chieti 02307130696 144
ABRUZZO Asl 1 Avezzano - Sulmona - L'Aquila L'Aquila 01792410662 142
ABRUZZO Asl 3 Pescara Pescara 01397530682 91
ABRUZZO Asl 4 Teramo Teramo 00115590671 83
BASILICATA Azienda Sanitaria Locale Matera 01178540777 177
BASILICATA Asl 1 Venosa Venoza Pz 00628970766 N.D.
BASILICATA AO Osp. S. Carlo Potenza 01186830764 88
BASILICATA Azienda Sanitaria Locale Potenza 01722360763 107
CALABRIA Az. Osp. Mater Domini Catanzaro 01991530799 1.459
CALABRIA Az. Osp. Pugliese - Ciaccio Catanzaro 01991520790 718
CALABRIA Azienda Sanitaria Provinciale Catanzaro 02865540799 797
CALABRIA Az. Osp. di Cosenza Cosenza 01987250782 583
CALABRIA Azienda Sanitaria Provinciale Cosenza 02853720783 817
CALABRIA Azienda Sanitaria Provinciale Crotone 01997410798 620
CALABRIA Az. Ospedaliera (B.M.M.) Reggio Calabria
Reggio Calabria 01367190806 131
CALABRIA AZIENDA PROVINCIALE Reggio Calabria 02458490808 444
CALABRIA Azienda Sanitaria Provinciale Vibo Valenzia 02866420793 406
CAMPANIA Az. Osp. S. Giuseppe Moscati Avellino 01948180649 147
CAMPANIA Azienda Sanitaria Locale Avellino 02600160648 294
CAMPANIA Az. Osp. G. Rummo Benevento 01009760628 420
CAMPANIA Asl Benevento 1 Benevento 01009680628 N.D.
CAMPANIA Az. Osp. S. Sebastiano di Caserta Caserta 02201130610 311
CAMPANIA AZ.SAN.LOC. DI CASERTA Caserta 03519500619 429
CAMPANIA AZ. SAN. LOC. NAPOLI 3 SUD Castellammare di Stabia
06322711216 310
CAMPANIA AZ. SAN. LOC. NAPOLI 2 NORD Monteruscello - Pozzuoli
06321661214 367
CAMPANIA Az. Osp. Univ. Federico II Napoli 06909360635 319
CAMPANIA Az. Un. Polic. della II Università Napoli 06908670638 252
CAMPANIA IRCCS I.N.Tumori Fond. G. Pascale Napoli 00911350635 320
CAMPANIA Az. Osp. Cardarelli Napoli 06853240635 414
CAMPANIA A.O.R.N. Azienda Osp. Dei Colli Napoli 06798201213 235
CAMPANIA Az. Osp. Santobono - Pausilipon Napoli 06854100630 222
CAMPANIA AZ. SAN. LOC. NAPOLI 1 CENTRO Napoli 06328131211 622
CAMPANIA SO.RE.SA Napoli 04786681215 149
CAMPANIA Az. Osp. Osp. Riun. S.G Dio-R. D'Aragona
Salerno 03020860650 603
CAMPANIA AZ.SAN.LOC. DI SALERNO Salerno 04701800650 400
65
REGIONE Denominazione Località P iva Dic-14
EMILIA ROMAGNA
Istituti Ortopedici Rizzoli Bologna 00302030374 101
EMILIA ROMAGNA
Az. Osp. Univ. Pol. S. Orsola Malpighi
Bologna 02553300373 54
EMILIA ROMAGNA
Asl Bologna Bologna 02406911202 103
EMILIA ROMAGNA
Asl Cesena Cesena 01254310400 139
EMILIA ROMAGNA
Az. Osp. Univ. Arcispedale S. Anna Ferrara 01295950388 172
EMILIA ROMAGNA
Asl Ferrara Ferrara 01295960387 117
EMILIA ROMAGNA
Asl Forlì Forlì 01959920404 N.D.
EMILIA ROMAGNA
Asl Imola Imola 00705271203 86
EMILIA ROMAGNA
Az. Osp. Policlinico di Modena Modena 02241740360 163
EMILIA ROMAGNA
Asl Modena Modena 02241850367 163
EMILIA ROMAGNA
Az. Osp. di Parma Parma 01874240342 126
EMILIA ROMAGNA
Asl Parma Parma 01874230343 122
EMILIA ROMAGNA
Asl Piacenza Piacenza 01138510332 100
EMILIA ROMAGNA
Asl Ravenna Ravenna 01277240394 118
EMILIA ROMAGNA
Asl della Romagna Ravenna 02483810392 98
EMILIA ROMAGNA
Az. Osp. Arcispedale S.Maria Nuova Reggio Emilia 01614660353 104
EMILIA ROMAGNA
Asl Reggio Emilia Reggio Emilia 01598570354 120
EMILIA ROMAGNA
Asl Rimini Rimini 02329590406 N.D.
FRIULI V. G. Asl 3 Alto Friuli Gemona Ud 00825260300 62
FRIULI V. G. Asl 2 Isontina Gorizia 00317460319 102
FRIULI V. G. Asl 5 Bassa Friulana Jalmicco P. Ud 01199500305 94
FRIULI V. G. Az. Osp. S. Maria degli Angeli Pordenone 01302970932 97
FRIULI V. G. Asl 6 Friuli occidentale Pordenone 01278420938 N.D.
FRIULI V. G. Centro Riferimento Oncologico Pordenone 00623340932 162
FRIULI V. G. I.R.C.C.S. Burlo Garofalo Trieste 00124430323 120
FRIULI V. G. Az. Osp. Univ. Osp. Riuniti Trieste Trieste 01066380328 60
FRIULI V. G. Asl 1 Triestina Trieste 00052420320 N.D.
FRIULI V. G. Azienda Osp. Universitaria S. Maria della Misericordia
Udine 02445630300 88
FRIULI V. G. Asl 4 Medio Friuli Udine 01880290307 61
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REGIONE Denominazione Località P iva Dic-14
LAZIO Asl Roma H Albano Laziale Rm 04737811002 146
LAZIO Asl Roma F Civitavecchia Rm 04743741003 229
LAZIO Asl Frosinone Frosinone 01886690609 234
LAZIO Asl Latina Latina 01684950593 154
LAZIO Asl Rieti Rieti 00821180577 143
LAZIO Università Privata CAMPUS BIO MEDICO
Roma 04802051005 103
LAZIO Policlinico Universitario Privato Agostino Gemelli
Roma 02133120150 300
LAZIO Fondazione PTV Policlinico Tor Vergata
Roma 10110821005 103
LAZIO Az. Policlinico Umberto I Rm Roma 05865511009 182
LAZIO Istituti Fisioterapici Ospitalieri Roma 01033011006 179
LAZIO Università La Sapienza Roma 02133771002 N.D.
LAZIO Az. Osp. S. Camillo - Forlanini Roma 04733051009 115
LAZIO Az. Osp. S. Filippo Neri Roma 04738701004 139
LAZIO Az. Osp. S. Giovanni - Addolorata Roma 04735061006 222
LAZIO Az. Osp. Sant'Andrea Roma 06019571006 216
LAZIO Asl Roma A Roma 04735671002 108
LAZIO Asl Roma B Roma 04734201009 132
LAZIO Asl Roma C Roma 04739291005 206
LAZIO Asl Roma D Roma 04733491007 159
LAZIO Asl Roma E Roma 04736011000 264
LAZIO I.N.M.I Lazzaro Spallanzani Roma 05080991002 N.D.
LAZIO Asl Roma G Tivoli Rm 04733471009 258
LAZIO Asl Viterbo Viterbo 01455570562 133
LIGURIA Asl 4 Chiavarese Chiavari Ge 01038700991 91
LIGURIA IRCCS Istituto Scient.Tumori Genova 01144010103 N.D.
LIGURIA IRCCS Az. Osp Univ. San Martino Ist. Genova 02060250996 89
LIGURIA Az. Osp. San Martino Genova 03483570101 72
LIGURIA Ente Osp. Ospedali Galliera Genova 00557720109 158
LIGURIA Asl 3 Genovese Genova 03399650104 97
LIGURIA Istituto Giannina Gaslini Genova Quarto 00577500101 91
LIGURIA Asl 1 Imperiese Imperia 01083060085 101
LIGURIA Asl 5 Spezzino La Spezia 00962520110 80
LIGURIA Asl 2 Savonese Savona 01062990096 84
LOMBARDIA Az. Osp. Osp. Riuniti Bergamo Bergamo 00837210160 88
LOMBARDIA Asl Provincia di Bergamo Bergamo 02584740167 83
LOMBARDIA Asl Vallecamonica Sebino Breno Bs 02072150986 101
LOMBARDIA Az. Osp. Spedali Civili Brescia Brescia 01109200178 98
LOMBARDIA Asl Provincia di Brescia Brescia 03436310175 N.D.
LOMBARDIA Az. Osp. Osp.di Circolo Busto Arsizio Busto Arsizio Va 02411080126 84
LOMBARDIA Az. Osp. M. Mellini Chiari Bs 01971010986 127
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REGIONE Denominazione Località P iva Dic-14
LOMBARDIA Az. Osp. S. Anna Como Como 02166380135 88
LOMBARDIA Asl Provincia di Como Como 02356740130 N.D.
LOMBARDIA Az. Osp. Osp. Maggiore Crema Crema Cr 01151550199 108
LOMBARDIA Az. Osp. Istituti Ospitalieri Cremona Cremona 01071310195 78
LOMBARDIA Asl Provincia di Cremona Cremona 01150400198 N.D.
LOMBARDIA Az. Osp. Desenzano del Garda Desenzano del Garda
01972400988 83
LOMBARDIA Az. Osp. S. Antonio Abate Gallarate Gallarate Va 02411250125 94
LOMBARDIA Az. Osp. G. Salvini Garbagnate Mi 12314450151 70
LOMBARDIA Az. Osp. Osp. di Lecco Lecco 02166640132 106
LOMBARDIA Asl Provincia di Lecco Lecco 02356390134 N.D.
LOMBARDIA Az. Osp. Osp. Civile Legnano Legnano Mi 12313480159 76
LOMBARDIA Asl Provincia di Milano 1 Legnano Mi 12313930153 72
LOMBARDIA Az. Osp. della Prov. di Lodi Lodi 03426440966 75
LOMBARDIA Asl Provincia di Lodi Lodi 11387440156 N.D.
LOMBARDIA Az. Osp. Osp. Carlo Poma Mantova 01736140201 75
LOMBARDIA Asl Provincia di Mantova Mantova 01838560207 N.D.
LOMBARDIA Asl Provincia di Milano 2 Melegnano Mi 12319440157 N.D.
LOMBARDIA IRCCS Fond. Osp. Maggiore Pol. Mang. Regina
Milano 04724150968 92
LOMBARDIA A.S.P. Golgi Redaelli Milano 04737420150 N.D.
LOMBARDIA IRCCS Istituto Nazionale Tumori Milano 04376350155 78
LOMBARDIA IRCCS Istituto Naz. Neurologico C. Besta
Milano 04376340156 81
LOMBARDIA Az. Osp. Luigi Sacco Milano 04410920153 71
LOMBARDIA Az. Osp. Osp. Niguarda Cà Granda Milano 11390840152 90
LOMBARDIA Az. Osp. Ist. Clinici di Perfezionamento
Milano 04408300152 123
LOMBARDIA Az. Osp. Fatebenefatelli e Oftalmico Milano 11809480152 108
LOMBARDIA Az. Osp. S. Paolo Milano 04444150157 115
LOMBARDIA Az. Osp. Ist. Ortopedico Gaetano Pini
Milano 00903310159 123
LOMBARDIA Az. Osp. Osp. S. Carlo Borromeo Milano 11385730152 135
LOMBARDIA Asl Città di Milano Milano 12319130154 100
LOMBARDIA Az. Osp. S. Gerardo dei Tintori Monza e Brianza 00745800961 87
LOMBARDIA Asl Monza e Brianza Monza e Brianza 02734330968 99
LOMBARDIA IRCCS Ospedale Policlinico S. Matteo Pavia 00580590180 128
LOMBARDIA Az. Osp. della Prov. di Pavia Pavia 01949220188 81
LOMBARDIA Asl Provincia di Pavia Pavia 01748780184 70
LOMBARDIA Az. Osp. Bolognini Seriate Bg 02585160167 76
LOMBARDIA Az. Osp. Valtellina e Valchiavenna Sondrio 00202030144 75
LOMBARDIA Asl Provincia di Sondrio Sondrio 00727690141 N.D.
LOMBARDIA Az. Osp. Osp. Treviglio Caravaggio Treviglio Bg 02585580166 116
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REGIONE Denominazione Località P iva Dic-14
LOMBARDIA Az. Osp. di Circolo e Fondazione Macchi
Varese 00413270125 108
LOMBARDIA Asl Provincia di Varese Varese 02413470127 N.D.
LOMBARDIA Az. Osp. Osp. Civile Vimercate Vimercate Mi 02733390963 81
LOMBARDIA Az. Osp. Osp. di Melegnano VizzoloPredabissi Mi
12319420159 105
MARCHE Az. Osp. Univ. Umberto I Lancisi Salesi
Ancona 01464630423 62
MARCHE Az Sanitaria Unica Regionale Ancona 02175860424 79
MARCHE Az. Osp. Ospedali Riuniti Marche Nord
Pesaro 02432930416 69
MARCHE Az. Osp. Osp. S. Salvatore Pesaro 01316870417 N.D.
MARCHE INRCA Ancona 00204480420 N.D.
MOLISE Azienda Sanitaria Reg. Campobasso 01546900703 641
PIEMONTE ASL CN 2 Alba Cn 02419170044 108
PIEMONTE Az. Osp. SS. Antonio Biagio e C. Arrigo
Alessandria 01640560064 198
PIEMONTE ASL AT Asti 01120620057 118
PIEMONTE ASL BI Biella 01810260024 135
PIEMONTE ASL AL Casale M.to Al 02190140067 166
PIEMONTE ASL TO 5 Chieri To 06827170017 204
PIEMONTE ASL TO 4 Chivasso To 09736160012 144
PIEMONTE ASL TO 3 Collegno TO 09735650013 275
PIEMONTE Az. Osp. S. Croce e Carle Cuneo 01127900049 134
PIEMONTE ASL CN 1 Cuneo 01128930045 128
PIEMONTE Az. S. O. Ordine Mauriziano Lanzo Torinese To 09059340019 153
PIEMONTE Az. Osp. Maggiore della Carità Novara 01521330033 328
PIEMONTE ASL NO Novara 01522670031 183
PIEMONTE ASL VCO Omegna Vb 00634880033 193
PIEMONTE Az. Osp. S. Luigi Gonzaga Orbassano To 02698540016 216
PIEMONTE Azienda Osped. Città della Salute e della Scienza
Torino 10771180014 440
PIEMONTE ASL TO 1 Torino 09737640012 150
PIEMONTE ASL TO 2 Torino 09737190018 187
PIEMONTE ASL VC Vercelli 01811110020 179
PUGLIA Azienda Sanitaria BT Andria 06391740724 155
PUGLIA Università degli studi Aldo Moro Bari 01086760723 N.D.
PUGLIA Az. Osp. Osp. Policlinico Consorziale Bari 04846410720 226
PUGLIA IRCCS Ospedale Onc Giovanni Paolo II°
Bari 00727270720 N.D.
PUGLIA Azienda Sanitaria Locale Bari Bari 06534340721 181
PUGLIA Az. Osp. A. di Summa Brindisi 01713790747 N.D.
PUGLIA Asl 1 Brindisi Brindisi 01647800745 157
69
REGIONE Denominazione Località P iva Dic-14
PUGLIA IRCCS De Bellis Castellana Grotte Ba
00565330727 N.D.
PUGLIA Az. Osp. Osp. Riuniti Foggia Foggia 02218910715 165
PUGLIA Azienda Sanitaria Locale Foggia Foggia 03499370710 270
PUGLIA Azienda Sanitaria Locale Lecce Lecce 04008300750 148
PUGLIA Az. Osp. SS. Annunziata Taranto 02090440732 N.D.
PUGLIA Asl 1 Taranto Taranto 02026690731 210
SARDEGNA Policlinico Universitario Cagliari Cagliari 02271870921 N.D.
SARDEGNA Az. Osp. G. Brotzu Cagliari 02315520920 229
SARDEGNA Asl 8 Cagliari Cagliari 02261430926 77
SARDEGNA Az. Ospedaliero-Universitaria Cagliari 03108560925 129
SARDEGNA Asl 7 Carbonia Carbonia Ca 02261310920 123
SARDEGNA Asl 4 Lanusei Lanusei Nu 00978060911 N.D.
SARDEGNA Asl 3 Nuoro Nuoro 00977680917 82
SARDEGNA Asl 2 Olbia Olbia Ss 01687160901 227
SARDEGNA Asl 5 Oristano Oristano Nu 00681110953 84
SARDEGNA Asl 6 Sanluri Sanluri Ca 02265950929 106
SARDEGNA Az. Univ. Studi Sassari Pol. Univ. Sassari 02268260904 207
SARDEGNA Asl 1 Sassari Sassari 00935650903 191
SICILIA Azienda Sanitaria Provinciale Agrigento 02570930848 315
SICILIA Azienda Sanitaria Provinciale Caltanissetta 01825570854 162
SICILIA Azienda Sanitaria Provinciale Catania 04721260877 329
SICILIA Az.Osp.di Ril.Nazionale Alta Sp. Garibaldi-Arnas
Catania 04721270876 225
SICILIA Azienda Osp. Per l'Emergenza Cannizzaro
Catania 04721280875 203
SICILIA Az. Osp. Univ. Pol. Vitt. Emanuele Catania 04721290874 297
SICILIA Azienda Sanitaria Provinciale Enna 01151150867 288
SICILIA Az. Osp. Univ. Polic. G. Martino Messina 03051890832 258
SICILIA Azienda Sanitaria Provinciale Messina 03051870834 182
SICILIA Azienda Osp. Ospedali Riuniti Papardo-Piemonte
Messina 03051880833 363
SICILIA IRCCS - Centro Neurolesi Bonino Pulejo
Messina 02733700831 N.D.
SICILIA Azienda Sanitaria Provinciale Palermo 05841760829 235
SICILIA Az.Osp.di Ril.Nazionale Alta Sp. Civico-Cristina
Palermo 05841770828 244
SICILIA Az.Osp. Ospedali Riunti Villa Sofia - Cervello
Palermo 05841780827 244
SICILIA Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico "Paolo Giaccone"
Palermo 05841790826 317
SICILIA Az. Osp. Civili M.P. Arezzo Ragusa 00980630883 N.D.
SICILIA Azienda Sanitaria Provinciale Ragusa 01426410880 149
SICILIA Az. Osp. O. C. R. Sciacca Sciacca Ag 01965970849 N.D.
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REGIONE Denominazione Località P iva Dic-14
SICILIA Azienda Sanitaria Provinciale Siracusa 01661590891 250
SICILIA Az. Osp. S. Antonio Abate Trapani Trapani 01760600815 N.D.
SICILIA Azienda Sanitaria Provinciale Trapani 02363280815 172
TOSCANA Asl 8 Arezzo Arezzo 01458450515 126
TOSCANA Asl 11 Empoli Empoli Fi 04616830487 119
TOSCANA Az. Osp. Careggi Firenze 04612750481 211
TOSCANA Az. Osp. Univ. Pol. Meyer Firenze 02175680483 N.D.
TOSCANA Asl 10 Firenze Firenze 04612810483 146
TOSCANA AREA VASTA CENTRO Firenze 05577300485 209
TOSCANA Asl 9 Grosseto Grosseto 00315940536 N.D.
TOSCANA Asl 6 Livorno Livorno 00615860491 180
TOSCANA Asl 2 Lucca Lucca 00559320460 270
TOSCANA Asl 1 Massa Carrara Massa Carrara 00294690458 109
TOSCANA Fondazione Toscana Gabriele Monasterio
Pisa 01851550507 263
TOSCANA Az. Osp. Univ. Pisana Pisa 01310860505 227
TOSCANA Asl 5 Pisa Pisa 01311020505 336
TOSCANA AREA VASTA NORD OVEST Pisa 01641600505 193
TOSCANA Asl 3 Pistoia Pistoia 01241740479 138
TOSCANA Asl 4 Prato Prato 01683070971 179
TOSCANA Az. Osp. Univ. Senese Siena 00388300527 201
TOSCANA Asl 7 Siena Siena 00388270522 168
TOSCANA AREA VASTA SUD EST Siena 01166590529 183
TOSCANA Asl 12 Viareggio Viareggio Lu 00523180461 122
TRENTINO A. A. Azienda Sanitaria dell'Alto Adige Bolzano 00773750211 70
TRENTINO A. A. Az. Prov. per i Servizi Sanitari Trento Trento 01429410226 58
UMBRIA Azienda Unita Sanitaria Locale Umbria 1
Perugia 03301860544 90
UMBRIA Azienda Unita Sanitaria Locale Umbria 2
Terni 01499590550 127
UMBRIA Az. Osp. di Perugia Perugia 02101050546 61
UMBRIA Az. Osp. S. Maria Terni Terni 00679270553 103
VALLE DI AOSTA Asl Valle d'Aosta Aosta 00177330073 73
VENETO Asl 19 Adria Adria Ro 01013550296 N.D.
VENETO Asl 5 Arzignano Arzignano Vi 00913220240 105
VENETO Asl 8 Asolo Asolo Tv 00896810264 89
VENETO Asl 3 Bassano del Grappa Bassano del Grappa
00913430245 83
VENETO Asl 1 Belluno Belluno 00300650256 123
VENETO Asl 22 Bussolengo Bussolengo Vr 02576210237 89
VENETO Asl 14 Chioggia Chioggia Ve 02798310278 131
VENETO Asl 15 Alta Padovana Cittadella Pd 00347610289 99
VENETO Asl 17 Monselice Este Pd 00348220286 79
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REGIONE Denominazione Località P iva Dic-14
VENETO Asl 2 Feltre Feltre Bl 00300620259 59
VENETO Asl 21 Legnago Legnago Vr 02574230237 105
VENETO Asl 13 Mirano Dolo Mirano Ve 02799530270 87
VENETO Az. Osp. Osp. di Padova Padova 00349040287 114
VENETO Asl 16 Padova Padova 00349050286 162
VENETO Istituto Oncologico Veneto Padova 04074560287 N.D.
VENETO Asl 7 Pieve di Soligo Pieve di Soligo Tv 00896790268 54
VENETO Asl 18 Rovigo Rovigo 01013470297 122
VENETO Asl 10 Veneto Orientale S. Donà di Piave Ve
02799490277 156
VENETO Asl 4 Alto Vicentino Thiene Vi 00913490249 79
VENETO Asl 9 Treviso Treviso 03084880263 105
VENETO Asl 12 Veneziana Venezia 02798850273 123
VENETO Az. Osp. Istituti Ospitalieri Verona Verona 02573100233 N.D.
VENETO Asl 20 Verona Verona 02573090236 141
VENETO Azienda Osped. Univers. Integrata Verona
Verona 03901420236 96
VENETO Asl 6 Vicenza Vicenza 02441500242 124
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ALLEGATO 4 TABELLE DSO PER ENTE PRIVATO (DICEMBRE 2014)
REGIONE Denominazione Località P iva Dic-14
ABRUZZO LAB.AN.CLIN.E MICROBIOL.MANTOUX S.N.C. - LANCIANO -
CH 01586190694 N.D.
ABRUZZO CASA DI CURA PRIVATA PIERANGELI SRL PE 00062520689 228
ABRUZZO Casa Di Cura Villa Serena Srl PE 01220790685 127
ABRUZZO SYNERGO S.R.L. PE 00062520689 323
CALABRIA CASA DI CURA SCARNATI CS 01018540789 N.D.
CALABRIA CASA DI CURA VILLA MICHELINO SRL CZ 01473410791 N.D.
CALABRIA Villa Sant'Anna Spa CZ 00800680795 333
CALABRIA POLICLINICO MADONNA DELLA CONSOLAZIONE
RC 00154270805 N.D.
CALABRIA IST. CLINICO PROF.DR. R.DE BLASI SRL RC 00339320806 N.D.
CAMPANIA C.D.C. Montevergine S.P.A. AV 00110550647 203
CAMPANIA CASA DI CURA VILLA MARIA SAS AV 01728360643 N.D.
CAMPANIA CASA DI C. PRIVATA MALZONI/VILLA DEI PLATANI
AV 00126180645 456
CAMPANIA CENTRO ANALISI CLINICHE S.A.S. - MONTELLA -
AV 01590400642 N.D.
CAMPANIA OSP. SACRO CUORE DI GESU' FATEBENEFRATELLI, PROV. REL. DI SAN PIETRO DELL'ORDINE OSPEDALIERO SAN GIOVANNI DI DIO, OSPEDALE BUCCHERI LA FERLA.
BN 00894591007 344
CAMPANIA Casa Di Cura San Michele Srl CE 00258670611 237
CAMPANIA CASA DI CURA LA MADONNINA SRL NA 01304701210 N.D.
CAMPANIA Villa Dei Fiori S.R.L. NA 00974610636 343
CAMPANIA Clinica Mediterranea Na NA 00271860637 379
CAMPANIA CASA DI CURA NOSTRA SIGNORA NA 01248331215 N.D.
CAMPANIA FONDAZIONE EVANGELICA BETANIA NA 06408500632 N.D.
CAMPANIA PINETA GRANDE SRL NA 07045161218 200
CAMPANIA CASA DI CURA OSPEDALE INTERNAZIONALE
NA 03507900631 N.D.
CAMPANIA IST.DIAGNOSTICO VARELLI S.R.L. NA 06028690631 287
CAMPANIA CENTRO DIAGNOSTICO BASILE SRL NA 03171950631 N.D.
CAMPANIA CASA DI CURA MARIA ROSARIA S.P.A. - POMPEI -
NA 02977901210 N.D.
CAMPANIA COLEMAN SPA - ACERRA - NA 02711741211 206
CAMPANIA LABORATORIO S.D.N. SPA NA 01288650631 145
CAMPANIA C.R.C ECOLAB SNC - SORRENTO - NA 01465091211 N.D.
CAMPANIA LABORATORIO C. PANDOLFI & C. SAS NA 05072150633 N.D.
CAMPANIA Casa Di Cura Privata Salus Spa SA 06553100634 N.D.
CAMPANIA Campolongo Hospital Spa SA 00180470650 160
73
REGIONE Denominazione Località P iva Dic-14
CAMPANIA CC.Villa Del Sole Hyppocratica SA 00550600654 N.D.
CAMPANIA CASA DI CURA TORTORELLA SA 00741790653 N.D.
CAMPANIA LABORATORIO ANALISI CLINICHE LAMBERTI SA 00466730652 N.D.
CAMPANIA ANALISI CLINICHE MATER DEI S.R.L. - PAGANI -
SA 02223270659 N.D.
CAMPANIA DIAGNOSTICA CAVALLO S.R.L. - SALERNO - SA 01112760655 N.D.
EMILIA-ROMAGNA Casa Di Cura M. Fortunata Toniolo BO 00427050232 98
EMILIA-ROMAGNA Casa Di Cura Prof. Nobili SpA BO 00519601207 N.D.
EMILIA-ROMAGNA Casa di Cura Villa Laura s.r.l. BO 02378901207 31
EMILIA-ROMAGNA CASA DI CURA VILLA CHIARA BO 00503971202 61
EMILIA ROMAGNA CASA DI CURA VILLA ERBOSA (GRUPPO SAN DONATO)
BO 00312830375 190
EMILIA-ROMAGNA Casa Di Cura Villa Serena Spa FC 00376360400 115
EMILIA-ROMAGNA CDC PRIV. MALATESTA NOVELLO SRL FC 00377720404 N.D.
EMILIA-ROMAGNA Eurosets Srl (Gruppo Villa Maria) MO 02005430364 N.D.
EMILIA-ROMAGNA Ospedale di Sassuolo S.p.A. MO 02815350364 72
EMILIA-ROMAGNA Hesperia Hospital S.p.A. MO 01049620360 171
EMILIA-ROMAGNA Casa Di Cura Citta' Di Parma S.P.A. PR 00305320343 155
EMILIA ROMAGNA HOSPITAL PICCOLE FIGLIE SRL PR 00306740341 N.D.
EMILIA-ROMAGNA C.C. Villa Maria Cecilia RA 00178460390 N.D.
EMILIA-ROMAGNA KRONOSAN S.R.L. RA 08906470151 249
EMILIA-ROMAGNA CASA DI CURA VILLA VERDE RE 00294320353 111
EMILIA-ROMAGNA Casa Di Cura Villa Maria Spa RN 00370290405 86
EMILIA-ROMAGNA C.D.C. Sol Et Salus RN 00432390409 44
EMILIA-ROMAGNA CDC PRIVATA PROF E. MONTANARI SPA RN 00413900408 N.D.
FRIULI Policlinico Triestino s.r.l. TS 00139620322 N.D.
FRIULI CASA DI CURA CITTA' DI UDINE SPA UD 00158790303 118
LAZIO Casa Di Cura Sant'Anna Srl FR 00627760606 N.D.
LAZIO Casa Del Sole S.R.L. LT 01298500594 N.D.
LAZIO CASA DI CURA CITTA' DI APRILIA LT 00168290591 N.D.
LAZIO Casa Di Cura Sant'Anna RM 01998571002 N.D.
LAZIO ITALIA HOSPITAL S.P.A. RM 05780911003 208
LAZIO Dolomiti S.P.A. RM 01148721002 N.D.
LAZIO European Hospital RM 01774941007 486
LAZIO Rome American Hospital S.P.A. RM 01739301008 N.D.
LAZIO Casa Di Cura Mater Dei S.P.A. RM 01847211008 N.D.
LAZIO Le Cure Cliniche Moderne Srl RM 01188071003 N.D.
LAZIO Fiducia S.R.L. RM 05185971008 N.D.
LAZIO CDC Villa Valeria S.r.l. RM 01032551002 N.D.
LAZIO C.D.C. San Feliciano RM 00958671000 N.D.
LAZIO Casa di Cura Villa Mafalda S.p.A. RM 00858841000 N.D.
LAZIO Villa Margherita S.p.A. RM 01007401001 N.D.
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REGIONE Denominazione Località P iva Dic-14
LAZIO GIOMI S.P.A. RM 06619881003 619
LAZIO NUOVA CLINICA ANNUNZIATELLA S.R.L. RM 05066941005 N.D.
LAZIO CDC VILLA PIA RM 00967051004 N.D.
LAZIO CASA DI PROCURA GENERALIZIA DELL'ISTITUTO DELLE SUORE DI SAN GIUSEPPE DI GERONA
RM 01001021003 N.D.
LAZIO CASA REGINA APOSTOLORUM DELLA PIA SOCIETA' DELLE FIGLIE DI SAN PAOLO
RM 05195071005 N.D.
LAZIO IRCCS SANTA LUCIA RM 05692831000 241
LAZIO IRCCS SAN RAFFAELE PISANA RM 08253151008 N.D.
LAZIO IDI IRCCS PROV. IT. CONGR. FIGLI DELL IMMACOLATA CONCEZIONE, PROV. IT. CONGR.FIGLI DELL IMM CONC OSP. S CARLO DI NANCY, IDI IRCCS VILLA PAOLA
RM 00988411005 2811
LAZIO OSPEDALE PEDIATRICO BAMBIN GESU' RM 80403930591 231
LAZIO OSPEDALE GENERALE DI ZONA "SAN GIOVANNI CALIBITA"
RM 00989031000 1591
LAZIO ISTITUTO FIGLIE DI NOSTRA SIGNORA AL MONTE CALVARIO "CRISTO RE"
RM 01067031003 N.D.
LAZIO OSPEDALE ISRAELITICO RM 02133341004 181
LAZIO POLICLINCO PORTUENSE SPA RM 00905701009 347
LAZIO A.C.I.S.M.O.M. RM 00995661006 721
LAZIO A.D.I. ACCENTRAMENTO DIAGNOSTICO - CASAL MONASTERO -
RM 01133501005 N.D.
LAZIO ALLIANCE MEDICAL DIAGNOSTIC S.R.L. RM 02846000616 192
LAZIO ANALISI CLINICHE D.PIZZO E SALVATORI SRL
RM 00988181004 N.D.
LAZIO ARTEMISIA S.P.A. RM 00929551000 N.D.
LAZIO AURELIA 80 S.P.A. RM 01239831009 718
LAZIO B.& S. SERVIZI SANITARI SRL RM 04977641002 N.D.
LAZIO BIOS PREVENTION S.R.L. RM 12430111000 N.D.
LAZIO BIOS S.P.A. RM 01014021008 129
LAZIO CASA DI CURA VILLA BETANIA RM 01084871001 339
LAZIO CASA DI CURA PAIDEIA SPA RM 01847201009 N.D.
LAZIO EUROSANITA' SPA RM 06726891002 484
LAZIO FE.NI.G. S.R.L. RM 01137951008 N.D.
LAZIO ISTITUTO ANALISI CLINICHE I.A.C. S.R.L. - OSTIA LIDO -
RM 01553881002 N.D.
LAZIO LAB. ANALISI CLIN. ALESSANDRINI SRL RM 01330781004 N.D.
LAZIO MARILAB S.R.L. - OSTIA LIDO - RM 01233441003 N.D.
LAZIO MEDICAL PRODUCTS SRL RM 06017211001 727
LAZIO METAMED S.R.L. RM 11181911006 N.D.
LAZIO PRAXIMEDICA S.R.L. RM 01319331003 N.D.
LAZIO RM 81 S.P.A. RM 01353181009 148
LAZIO SALUS INFIRMORUM RM 01442520696 N.D.
75
REGIONE Denominazione Località P iva Dic-14
LAZIO SAN FELICE S.R.L. RM 01302791007 N.D.
LAZIO SERVIZI DIAGNOSTICI S.R.L. RM 07246691005 218
LAZIO V&V MEDICAL S.R.L. RM 04238541009 N.D.
LIGURIA Casa di Cura Montallegro GE 00967100108 N.D.
LIGURIA ICLAS S.R.L. GE 00201380995 N.D.
LIGURIA VILLA SERENA SPA GE 00262530108 N.D.
LIGURIA OSPEDALE EVANGELICO INTERNAZIONALE GE 00656740107 134
LIGURIA BIO-DATA S.R.L. - LAVAGNA GE 00174920991 N.D.
LOMBARDIA Clinica Castelli Spa BG 00455110163 N.D.
LOMBARDIA CONGREGAZIONE SUORE DELLE POVERELLE - ISTITUTO PALAZZOLO
BG 00533470167 101
LOMBARDIA CASA DI CURA SAN FRANCESCO BG 00564560100 81
LOMBARDIA POLICLINICO SAN MARCO (GRUPPO SAN DONATO)
BG 01758140162 239
LOMBARDIA POLICLINICO SAN PIETRO (GRUPPO SAN DINATO)
BG 00468460167 N.D.
LOMBARDIA LE CLINICHE GAVAZZENI SPA BG 00468520168 98
LOMBARDIA DOMUS SALUTIS CONGREGAZIONE SUORE - ANCELLE DELLA CARITA'
BS 03375240177 N.D.
LOMBARDIA FONDAZIONE POLIAMBULANZA ISTITUTO OSPEDALIERO
BS 02663120984 134
LOMBARDIA ISTITUTO CLINICO CITTA' DI BRESCIA SPA (GRUPPO SAN DONATO)
BS 00585540172 184
LOMBARDIA ISTITUTO CLINICO SANT'ANNA (GRUPPO SAN DONATO)
BS 00298670175 152
LOMBARDIA ISTITUTO CLINICO SAN ROCCO (GRUPPO SAN DONATO)
BS 03141990170 182
LOMBARDIA SYNLAB ITALIA SRL - BRESCIA BS 00577680176 116
LOMBARDIA Lanzo Hospital S.p.A. CO 00192700136 133
LOMBARDIA ISTITUTO CLINICO VILLA APRICA SPA (GRUPPO SAN DONATO)
CO 00226780138 158
LOMBARDIA OSP. GEN. ZONA VALDUCE CO 00278770136 278
LOMBARDIA ASSOCIAZIONE LA NOSTRA FAMIGLIA, ISTITUTO SCIENTIFICO MEDEA BOSISIO P.
LC 00307430132 N.D.
LOMBARDIA MEDICAL GAMMA S.N.C. LAB.ANALISI MEDICHE - CODOGNO -
LO 03431430150 N.D.
LOMBARDIA ISTITUTI CLINICI ZUCCHI (GRUPPO SAN DONATO)
MB 00697570968 125
LOMBARDIA C.A.M. CENTRO ANALISI MONZA SPA MB 00701390965 97
LOMBARDIA CDC La Madonnina S.p.A. MI 00866980154 108
LOMBARDIA EMO GVM CENTRO CUORE COLUMBUS SRL
MI 07993660153 N.D.
LOMBARDIA IRCCS S.GIOVANNI DI DIO - FBF MI 01647730157 528
LOMBARDIA CENTRO CARDIOLOGICO MONZINO SPA MI 13055640158 167
LOMBARDIA DIAGNOSTICA E RICERCA SAN RAFFAELE MI 13168120155 100
LOMBARDIA BIANALISI SRL MI 00731780961 92
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REGIONE Denominazione Località P iva Dic-14
LOMBARDIA VE.DI. SRL MI 01864140155 N.D.
LOMBARDIA CASA DI CURA SAN CAMILLO MI 06532810964 185
LOMBARDIA IRCCS OSPEDALE SAN RAFFAELE (GRUPPO SAN DONATO)
MI 05592661002 205
LOMBARDIA CASA DI CURA IRCCS S.M.NASCENTE-FOND.DON C.GNOCCHI
MI 12520870150 75
LOMBARDIA ISTITUTO CLINICO HUMANITAS MI 10125410158 173
LOMBARDIA ISTITUTO CLINICO SANT'AMBROGIO E SAN SIRO (GRUPPO SAN DONATO)
MI 00858290158 155
LOMBARDIA ISTITUTO EUROPEO DI ONCOLOGIA MI 08691440153 155
LOMBARDIA I.R.C.C.S. POLICLINICO SAN DONATO SPA (GRUPPO SAN DONATO)
MI 05853360153 273
LOMBARDIA I.R.C.C.S. ISTITUTO ORPTOPEDICO GALEAZZI SPA (GRUPPO SAN DONATO)
MI 05849220156 270
LOMBARDIA MULTIMEDICA HOLDING SPA MI 13384540152 N.D.
LOMBARDIA POLICLINICO DI MONZA CASA DI CURA PRIVATA SPA, ISTITUTO CLINICO SANTA RITA SPA.
MI 11514130159 550
LOMBARDIA IRCCS CASA DI CURA MULTIMEDICA S.P.A. MI 06781690968 466
LOMBARDIA ISTITUTO CLINICO CITTA' STUDI S.P.A. MI 09444340153 137
LOMBARDIA ISTITUTO AUXOLOGICO ITALIANO MI 02703120150 144
LOMBARDIA CLINICA SAN CARLO CASA CURA PRIVATA - PADERNO DUGNANO -
MI 02061970964 170
LOMBARDIA CASA DI CURA IGEA S.P.A. MI 02031760156 54
LOMBARDIA CDI CENTRO DIAGNOSTICO ITALIANO S.P.A.
MI 01721030151 88
LOMBARDIA FLEMING RESEARCH S.R.L MI 04962000156 101
LOMBARDIA OSPEDALE CIVILE DI VOLTA MANTOVANA SRL
MN 02069430201 N.D.
LOMBARDIA OSPEDALE DI SUZZARA SPA MN 04482440965 181
LOMBARDIA FOND.IST.NEUROL.C.MONDINO PV 00396070187 N.D.
LOMBARDIA FONDAZIONE SALVATORE MAUGERI CLINICA DEL LAVORO E DELLA RIABILITAZIONE
PV 00305700189 362
LOMBARDIA ISTITUTO CLINICO PROF. E. MORELLI (GRUPPO SAN DONATO)
PV 00303270185 N.D.
LOMBARDIA ISTITUTO CLINICO BEATO MATTEO (GRUPPO SAN DONATO)
PV 08086250159 N.D.
LOMBARDIA ISTITUTO DI CURA CITTA' DI PAVIA (GRUPPO SAN DONATO)
PV 00182770180 193
LOMBARDIA LAB. ANALISI MEDICHE S.GIORGIO SRL - SAN GENESIO ED UNITI -
PV 00834060188 N.D.
LOMBARDIA Ist. Clinico Mater Domini C.D.C. VA 00340810126 121
LOMBARDIA TOMA ADVANCED BIOMEDICAL ASSAYS S.P.A. - BUSTO ARSIZIO -
VA 00772010120 64
MARCHE LAB. ANALISI CHIMICO CL. DEL PIANO SRL AN 00235150422 N.D.
MARCHE LABOR SPA CASA DI CURA VILLA IGEA AN 00204460422 N.D.
77
REGIONE Denominazione Località P iva Dic-14
MARCHE CASA DI CURA VILLA SAN MARCO AP 00210190443 N.D.
MARCHE CASA DI CURA VILLA VERDE FM 00220340442 N.D.
MARCHE SALUS MEDICA SRL PU 02246030411 N.D.
MOLISE CASA DI CURA VILLA ESTHER DI FORTE ELISA
CB 00060750700 N.D.
MOLISE FONDAZIONE DI RICERCA E CURA GIOVANNI PAOLO II
CB 01660990704 358
MOLISE NEUROMED I.R.C.C.S. IS 00068310945 451
PIEMONTE CDC PRIVATA CITTA' DI BRA S.P.A. CN 01118370046 87
PIEMONTE CASA DI CURA I CEDRI SPA NO 01337620031 N.D.
PIEMONTE PROMEA SPA - DAY SURGERY TO 08029290015 N.D.
PIEMONTE Ecas Spa Casa Di Cura Fornaca TO 01737940013 N.D.
PIEMONTE Casa Di Cura Cellini S.P.A. TO 00510380017 134
PIEMONTE Pro Infantia SpA TO 01090120013 116
PIEMONTE FONDAZIONE DEL PIEMONTE PER L'ONCOLOGIA
TO 97298700150 N.D.
PIEMONTE PICCOLA CASA DELLA DIVINA PROVIDENZA OSP. COTTOLONGO
TO 01538340017 N.D.
PIEMONTE PRESIDIO BEATA VERGINE CONSOLATA TO 11586340457 N.D.
PIEMONTE PRESIDIO OSPEDALIERO OSPEDALE GRODENIGO
TO 01097260010 112
PIEMONTE L.A.M.A.T. S.R.L.- LAB. ANALISI CLINICHE TO 00951610013 N.D.
PIEMONTE CENTRO DIAGNOSTICO CERNAIA S.P.A. TO 03784000014 194
PIEMONTE LABOR.MEDICO "CESARE BATTISTI" SAS - CHIERI -
TO 01409390018 N.D.
PIEMONTE RAFFAELLO S.R.L. LABORATORIO ANALISI MEDICHE
TO 00709170013 N.D.
PIEMONTE Centro Ortopedico Di Quadrante VB 01875380030 73
PUGLIA Cdc S. Maria Spa Bari BA 00597760727 236
PUGLIA CASA DI CURA PROF. PETRUCCIANI BA 01813160759 N.D.
PUGLIA CBH CITTA DI BARI HOSPITAL SPA BA 05498020725 1287
PUGLIA OSPEDALE GENERALE REGIONALE F. MIULLI
BA 00574290722 1035
PUGLIA CONGREGAZIONE REL. SUORE ANCELLE DIVINA PROVVIDENZA
BA 02519530725 N.D.
PUGLIA FOND. CASA SOLLIEVO DELLA SOFFERENZA OSPEDALE
FG 00138660717 258
PUGLIA CASA DI CURA RIUNITE VILLA SERENA E NUOVA SAN FRANCESCO SRL
FG 00368500716 N.D.
PUGLIA PIA FOND.DI CULTO E RELIGIONE LE 02616050759 324
PUGLIA LABORATORIO DOTT.PASQUALE PIGNATELLI S.R.L.
LE 01143150751 592
PUGLIA CASA DI CURA S. CAMILLO SRL TA 00273480731 N.D.
PUGLIA Casa Di Cura Villa Verde TA 00943900738 138
PUGLIA Casa Di Cura Bernardini S.R.L. TA 00601480742 N.D.
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REGIONE Denominazione Località P iva Dic-14
PUGLIA SAN RAFFAELE CITTADELLA DELLA CARITA' TA 01051420733 N.D.
SARDEGNA CASA DI CURA MADONNA DEL RIMEDIO CA 00439710922 N.D.
SARDEGNA C.D.R. LABORATORIO ANALISI MED. NUCLEARE SAS
CA 01060190921 N.D.
SICILIA LAB.AN.CLINICHE VITO MANNINA SRL AG 02205530849 N.D.
SICILIA Sia Casa Di Cura S. Anna S.p.A. AG 00137210845 N.D.
SICILIA Centro Clinico e Diagnostico CT 00248620874 467
SICILIA LINEA BLU DIAGNOSTICI SRL - SAN GIOVANNI LA PUNTA -
CT 04879960872 N.D.
SICILIA LABORATORI RIUNITI SANTA TERESA SRL - PALAGONIA -
CT 04791210877 N.D.
SICILIA OSPEDALE ASSOCIAZIONE OASI MARIA SANTISSIMA IRCCS
EN 00102160868 N.D.
SICILIA PROVINCIA SICULA CC.RR.M.I ME 00191770833 N.D.
SICILIA Casa Di Cura Cristo Re ME 00191850833 N.D.
SICILIA Casa di Cura Villa Salus ME 01379750837 339
SICILIA CASA DI CURA CARMONA S.R.L. ME 01428290892 N.D.
SICILIA Ismett PA 04544550827 68
SICILIA C.D.C. Noto Pasqualino S.R.L. PA 00712600824 N.D.
SICILIA CASA DI CURE ORESTANO Srl PA 00295440820 N.D.
SICILIA FONDAZIONE INSTITUTO SAN RAFFAELE OSPEDALE G. GIGLIO DI CEFALU'
PA 05205490823 270
SICILIA CONSORZIO TRISCELE SCARL - PARTINICO - PA 05767970824 N.D.
SICILIA LAB. ANALISI CLINICHE DR.BALISTRERI - BAGHERIA -
PA 04713570820 N.D.
SICILIA CASA DI CURA CANDELA SPA PA 00118410828 N.D.
SICILIA CASA DI CURA MACCHIARELLA SPA PA 00301520821 N.D.
SICILIA LABORAT.DI RICERCHE LOCOROTONDO PA 02434030827 N.D.
SICILIA LABORATORY SERVICE PA 05489930825 N.D.
SICILIA CDC Cura Villa Azzurra S.R.L. SR 00904300894 N.D.
SICILIA ISTITUTO ORTOPEDICO VILLA SALUS SR 01552710897 290
TOSCANA SAN GIUSEPPE HOSPITAL AR 08531211004 476
TOSCANA VALDISIEVE HOSPITAL SRL FI 00639790484 163
TOSCANA Casa Di Cura Villa Donatello S.P.A. FI 00393590484 151
TOSCANA CENTRO ONCOLOGICO FIORENTINO FI 00932450489 101
TOSCANA HC HOSPITAL CONSULTING SPA LOC GRASSINA
FI 03010380487 160
TOSCANA RICERCHE CL.PR.MANFREDO FANFANI SAS FI 01768030486 N.D.
TOSCANA IST.FIORENTINO DI CURA E ASSISTENZA SPA
FI 01300810486 220
TOSCANA FONDAZIONE STELLA MARIS IRCCS PI 00126240506 N.D.
TOSCANA CASA DI CURA SAN ROSSORE S.R.L. PI 00125720508 N.D.
TOSCANA CASA DI CURA VILLA FIORITA SRL PO 00336980974 63
TOSCANA CASA DI CURA RUGANI S.R.L. SI 01243020524 166
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REGIONE Denominazione Località P iva Dic-14
UMBRIA CDC Liotti S.p.A. PG 01678940543 N.D.
UMBRIA Casa di Cura Elledue s.r.l. PG 02253190546 N.D.
VENETO CASA DI CURA ABANO TERME PD 01735030684 130
VENETO RDI S.R.L. RETE DIAGNOSTICA ITALIANA - LIMENA -
PD 04296540281 128
VENETO CASA DI CURA VILLA MARIA SRL - PD 00669200289 N.D.
VENETO DATA MEDICA PADOVA S.P.A. PD 00477060289 N.D.
VENETO CLINICA VETERINARIA S.MARCO SRL PD 03313150280 N.D.
VENETO CDC Privata S.M.Maddalena SpA RO 00119690295 169
VENETO OSPEDALE GENERALE DI ZONA SAN CAMILLO, ISTITUTO SAN CAMILLO ROMA.
TV 01008231001 179
VENETO POLICLINICO SAN MARCO S.P.A. VE 00347320277 126
VENETO OSPEDALE VILLA SALUS OSP. GEN. DI ZONA
VE 00336090477 388
VENETO I.R.C.C.S. OSPEDALE 'S.CAMILLO' VE 01556270153 N.D.
VENETO L.A.M.M. S.R.L.-LAB.ANALISI MEDICHE - MESTRE -
VE 00397910274 N.D.
VENETO Casa Di Cura Eretenia S.P.A. VI 00444840243 96
VENETO CDC Villa Berica S.p.A.. VI 02933770246 N.D.
VENETO C.D.C. Pederzoli VR 00233020239 58
VENETO OSPEDALE SACRO CUORE VR 00280090234 133
I dati e le informazioni di cui al presente documento possono essere trascritte da terzi alla condizione che venga citata la fonte:
Guglieri A. et al. (2015), I tempi medi di pagamento delle strutture sanitarie pubbli-che e private. Dati 2014 e anni precedenti. Centro Studi Assobiomedica, Studi N.31, Maggio 2015.
ASSOBIOMEDICA CENTRO STUDI
Via Marostica, 1 - 20146 Milano - Tel. 02.34531165 - Fax 02.34592072
E-mail: [email protected]