I sistemi politici del mondo 01 - Gli Stati Uniti d'America

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GLI STATI UNITI D’AMERICA I SISTEMI POLITICI DEL MONDO – LEZIONE 1 Prof. ERMANNO FERRETTI – A.S. 2015/16 – [email protected]

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GLI STATI UNITI D’AMERICA

I SISTEMI POLITICI DEL MONDO – LEZIONE 1

Prof. ERMANNO FERRETTI – A.S. 2015/16 – [email protected]

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LA STRUTTURA POLITICA

• Gli Stati Uniti sono una Repubblica Presidenziale Federale.

• Questo significa:• che il fulcro del sistema è il Presidente, eletto dal popolo;• che gli USA sono una federazione di Stati, ognuno con

prerogative (e leggi) proprie.

• Vige il principio illuministico della divisione dei poteri:• Potere esecutivo, in mano al Presidente e ai suoi ministri;• Potere legislativo, in mano al Congresso;• Potere giudiziario, in mano alla magistratura.

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I PARTITI• Da ormai più di un secolo e mezzo, i partiti

dominanti negli Stati Uniti sono due: il Partito Democratico e il Partito Repubblicano.

• Il Partito Democratico (di solito rappresentato col colore blu) si pone su posizioni liberal e progressiste.

• Il Partito Repubblicano (rappresentato col colore rosso) è invece di stampo conservatore.

• Questi due partiti si scontrano nelle elezioni presidenziali e in quelle parlamentari.

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LA STRUTTURADEI PARTITI

• I partiti americani hanno però una struttura molto diversa da quella europea.

• I partiti europei tradizionali si basano infatti su un apparato: hanno un segretario, un presidente, un’organizzazione interna ben definita, delle sedi nazionali e locali, dei funzionari, delle proprietà immobiliari, dei dipendenti, dei giornali.

• I partiti americani, invece, sono molto più “liquidi”: non hanno segretari, né organizzazioni interne chiare. Sono più simili a comitati elettorali che a partiti veri e propri.

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IL PRESIDENTE• Il presidente viene eletto ogni 4 anni. Alloggia alla

Casa Bianca e detiene il potere esecutivo federale.• Ha il controllo delle Forze Armate e delle attività di

Intelligence (CIA e altre agenzie).• Nomina i ministri (chiamati Segretari di

Dipartimento) e vari altri funzionari, anche se questi devono essere approvati dal Senato.

• Ha un vice, che si candida assieme a lui alle elezioni e che può subentrargli a tutti gli effetti e concluderne il mandato, in caso di impedimento o morte.

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L’ELEZIONEDEL PRESIDENTE

• Il meccanismo che porta all’elezione del Presidente è molto particolare.

• L’elezione non è infatti diretta, ma indiretta. Il che significa che i cittadini eleggono in realtà dei Grandi Elettori, che a loro volta eleggono il Presidente.

• Questo meccanismo si basa poi sugli Stati che compongono la federazione.

• Gli Stati Uniti sono formati infatti da 50 Stati, di dimensioni tra loro molto diverse. Ad ogni Stato è assegnato un certo numero di Grandi Elettori.

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LE PRIMARIE• Prima di parlare degli Stati, però, bisogna

capire cosa sono le Primarie.• I due partiti, infatti, presentano alla “fase

finale” un solo candidato a testa. Questo candidato può essere scelto in due modi:a) è il presidente uscente (nel caso in cui abbia

svolto un solo mandato);b) ha vinto le primarie del suo partito.

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COME FUNZIONANOLE PRIMARIE

• Qualunque cittadino americano dalla nascita può, in linea di principio, candidarsi alla Casa Bianca. In genere, però, i candidati sono sempre Governatori o Senatori (o, di recente, anche importanti imprenditori).

• Di solito candidarsi è molto oneroso: bisogna raccogliere soldi per una campagna elettorale lunga e dispendiosa, avere appoggi, fare attività di propaganda per mesi e mesi. Normalmente, in ogni partito i candidati non sono molti, da 3 a 20.

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I CANDIDATIALLE PRIMARIE 2016

• A titolo di esempio, ecco i candidati per le prossime primarie.

• Partito Democratico: Hillary Clinton, Martin O’Malley, Bernie Sanders.

• Partito Repubblicano: Jeb Bush, Ben Carson, Chris Christie, Ted Cruz, Carly Fiorina, Jim Gilmore, Lindsey Graham, Mike Huckabee, John Kasich, George Pataki, Rand Paul, Marco Rubio, Rick Santorum, Donald Trump.

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COME SI ARRIVAALLA NOMINATION

• In genere questi candidati vanno via via diminuendo man mano che procedono le elezioni.

• Anche le primarie si svolgono infatti Stato per Stato. Così, dopo qualche votazione è chiaro chi è favorito e chi, invece, non ha più possibilità di recuperare. Così i candidati più deboli in genere si ritirano prima della fine del confronto.

• Alla fine il vincitore delle primarie acquisisce la nomination per il suo partito.

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L’ELEZIONEDEL PRESIDENTE

• Una volta scelti i due contendenti, parte la corsa alla presidenza. I candidati si misurano in date diverse in ognuno dei 50 Stati. Non c’è quindi una data unica per le elezioni.

• In ogni Stato viene proclamato un vincitore e uno sconfitto. Ma il vincitore conquista tutti i Grandi Elettori di quello Stato.

• Un esempio concreto: la California è lo Stato più popoloso dell’Unione. Ha a disposizione 55 Grandi Elettori. Il candidato che vince (anche solo di 1 voto) in California conquista tutti i suoi 55 voti elettorali.

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LE ULTIME ELEZIONIQuesto è lo schema delle elezioni 2012. In rosso gli Stati in cui hanno vinto i Repubblicani (conquistando tutti i relativi Grandi Elettori, indicati dal numero) e in blu quelli in cui

hanno vinto i Democratici.

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LE CONSEGUENZE• Questo ha due conseguenze:

• 1) può capitare che a vincere non sia il candidato che ha preso più voti. Ad esempio, un candidato che vince di molto in alcuni Stati e perde di poco in altri può avere una percentuale maggiore, ma meno Grandi Elettori;

• 2) gli Stati in cui il voto è più in bilico (detti swing states) e che però danno tanti voti elettorali diventano quelli decisivi.

• I candidati infatti tendono a trascurare Stati in cui storicamente il loro partito è più forte o più debole, dandoli per già acquisiti o persi, per dedicarsi a quelli in cui il risultato è più incerto.

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QUANTO SI INVESTE NEGLI SWING STATES

Ogni dollaro ($) indica un milione di dollari speso in pubblicità nella campagna 2004. Da notare come gli investimenti fossero

focalizzati in solo alcuni Stati.

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GLI STATI DECISIVI• Negli ultimi anni, gli swing state più decisivi

sono stati quelli della Florida e dell’Ohio.• La Florida in particolare è stata al centro di

molte polemiche nelle elezioni del 2000. I due candidati, George W. Bush e Al Gore, arrivarono infatti testa a testa, e il voto in Florida sarebbe risultato decisivo.

• L’esito di quella votazione fu molto contestato, anche perché Governatore della Florida era allora Jeb Bush, fratello del candidato George W., poi risultato vincente.

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PRESIDENTI DEGLI USA NEGLI ULTIMI 40 ANNI

• 1977-1981: Jimmy Carter (Democratico)• 1981-1989: Ronald Reagan (Repubblicano)• 1989-1993: George Bush (Repubblicano, già

vice di Reagan)• 1993-2001: Bill Clinton (Democratico)• 2001-2009: George W. Bush (Repubblicano,

figlio di George)• 2009-2017: Barack Obama (Democratico)

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IL CONGRESSO• Il Parlamento americano è chiamato Congresso.• È diviso in due camere:

• Camera dei Rappresentanti, i cui membri (435) sono eletti in collegi uninominali creati in base al numero di abitanti.

• Senato, i cui membri sono solo 100, due per ogni Stato.

• Questo comporta delle conseguenze particolari. Ad esempio:• la California ha 53 deputati e 2 senatori;• il Vermont ha 1 deputato e 2 senatori.

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LA CAMERADEI RAPPRESENTANTI

• I deputati vengono eletti su collegi creati in base alla popolazione. In genere, uno ogni 700mila abitanti.

• Le elezioni per la Camera si svolgono ogni due anni. Questo implica che un deputato abbia poco tempo per lavorare, e che l’azione della Camera sia in genere un po’ più affrettata e partigiana.

• La maggioranza parlamentare può non essere in mano al partito del Presidente. E le elezioni di “medio periodo” (a metà del mandato del Presidente) diventano spesso un test sul governo.

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IL SENATO• Nel Senato, invece, tutti gli Stati pesano allo

stesso modo.• Il meccanismo di elezione è complesso. Ogni senatore

rimane in carica 6 anni, ma il Senato si rinnova per un terzo ogni due anni.

• Facciamo un esempio pratico. La California ha due senatori, attualmente Dianne Feinstein e Barbara Boxer, entrambe democratiche. La Boxer è stata eletta nel 2011 e rimarrà in carica fino al 2017; la Feinstein nel 2013 e rimarrà fino al 2019. Nel 2015 non è stato eletto nessun nuovo senatore per la California.

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LE ELEZIONIDEL SENATO

• Così, per la California (ma similmente per gli altri Stati), il meccanismo è il seguente:• 2011: un nuovo senatore;• 2013: un secondo nuovo senatore;• 2015: nessuna elezione;• 2017: rinnovo del primo senatore;• 2019: rinnovo del secondo senatore;• 2021: nessuna elezione.

• Ogni volta, il senatore viene eletto da tutto lo Stato con un sistema uninominale.

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LA MAGGIORANZAAL CONGRESSO

La maggioranza al Senato (sopra) e alla Camera (sotto) in relazione ai Presidenti (striscia in mezzo). In rosso i

Repubblicani, in blu i Democratici.

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I POTERIDEL CONGRESSO

• Il Congresso detiene il potere legislativo.• Il bicameralismo è pressoché perfetto. Ogni

legge deve essere esaminata da entrambi i rami del Parlamento e approvata nella stessa forma.

• Esistono però alcune piccole differenze:• solo la Camera può proporre leggi tributarie;• solo la Camera può avviare la procedura di

impeachment, anche se è poi il Senato a votare sulla questione;

• solo il Senato ratifica i trattati internazionali e avvalla le nomine presidenziali di funzionari e ministri.

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COS’È L’IMPEACHMENT• L’impeachment è una procedura di messa in

stato di accusa di un funzionario pubblico, per atti considerati illeciti praticati nell’esercizio delle proprie funzioni.

• Questa pratica è diventata celebre negli anni ’90, quando l’allora presidente Bill Clinton fu accusato di spergiuro e intralcio alla giustizia.

• Clinton fu comunque assolto dal Senato, nonostante in quel momento esso fosse a maggioranza repubblicana.

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LE LEGGI FEDERALIE LE LEGGI STATALI

• Le leggi emanate dal Congresso hanno validità federale, cioè valgono per tutta la Nazione. Molte leggi, però, vengono emanate anche dai parlamenti locali e regolano la vita dei singoli Stati.

• Questo fa sì che le leggi possano cambiare da Stato a Stato, a volte anche in maniera radicale. Diverse sono, almeno in una certa misura, anche le imposte dirette e indirette.

• Ogni Stato, d’altronde, ha una sua Costituzione e può rifarsi almeno in parte a sistemi giuridici diversi.

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ESEMPI DI LEGGI LOCALI

• Uno degli argomenti regolamentati a livello locale è quello della pena di morte. Attualmente 19 Stati non la prevedono, mentre altri 3 Stati non la applicano più dal 1976. Lo Stato col maggior numero di esecuzioni capitali è il Texas.

• Tra le leggi regolamentate a livello locale, fino a pochi mesi fa c’era anche quella sui matrimoni gay. Nel 2003 solo 1 Stato su 50 li permetteva; nel 2014 gli Stati erano saliti a 37. Quest’anno, una sentenza della Corte Suprema ha reso incostituzionali i divieti dei restanti 13 Stati.