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la Memoria delle Alpi la Mémoires des Alpes Gedachtnis der Alpen I Sentieri della Libertà I Centri-Rete Al via l’apertura dei 10 Centri-Rete dei 43 percorsi della memoria

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copertina

la Memoria delle Alpila Mémoires des AlpesGedachtnis der Alpen

I Sentieri della Libertà

I Centri-ReteAl via l’apertura dei 10 Centri-Retedei 43 percorsi della memoria

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Entra nel vivo il progettoInterreg “La Memoria delleAlpi” in provincia di Cuneo. Ilprogetto, che riguarda l’interoarco alpino dal mar Ligure alCanton Ticino, intenderealizzare una rete musealetransfrontaliera dedicata allastoria e alla memoria deiterritori montani di Italia,Francia e Svizzera. Sono statirealizzati o rifunzionalizzati aquesto scopo ecomusei,musei all’aperto, struttureespositive tradizionali ovirtuali.

In provincia di Cuneonell’ambito di questo progettosono in allestimento 43sentieri, denominati “Sentieridella Libertà” e articolatiintorno ai temi della guerra,della persecuzione razziale edella Resistenza. Per ognunodi questi sentieri è stata

allestita la segnaletica in sitoper consentirne lapercorribilità ed una primacomprensione della valenza storica. Perl’approfondimento sono statipredisposti 10 Centri-Retedislocati sul territorio elocalizzati presso edifici essistessi in modi diversi legati aitemi del periodo storico inoggetto. Presso i Centri-Retesono disponibili spazi,materiali, attrezzature evengono organizzate iniziativeche offrono informazionistoriche a sostegno delleescursioni lungo i sentieri econsentono di rivivere ipensieri, le scelte, i sentimenti,le vicende e le emozioni deiprotagonisti del passato.

Dopo un accurato lavoropreparatorio, sta in questigiorni prendendo il via laprogressiva apertura dei centri

che compongono la rete: inquesta occasione presentiamoun inserto monograficorelativo alle 10 strutture, di cuivengono inserite descrizioni,note storiche e riferimentipratici per organizzarepasseggiate o escursioni sulletracce delle vicende dellaSeconda Guerra Mondiale inprovincia di Cuneo.

Ogni Centro-Rete disponedelle attrezzature necessarieper assistere e informare ivisitatori e in particolare saràdotato di:w materiali didattici einformativi sull’intera rete:mappe, brochures, libri, Cd-Romw postazioni informatiche peraccedere alle banche datiitalo-franco-svizzere su itemitrattati dai percorsiw spazi per attività diapprofondimento.

I Sentieri della Libertà

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Il Comune di Cuneo ha avutoper legato testamentario dalfratello di Duccio, l’Ing. CarloEnrico, tra gli altri beni anchela proprietà e la disponibilitàdell’alloggio della famiglia.Accettando la donazione, ilComune si è assuntol’impegno di usare la struttura“a fini di cultura e diistruzione” istituendovi “unabiblioteca ed unapinacoteca…aperteall’istruzione della popolazionesotto la custodia del Comunestesso”. Dal 1982 l’alloggio deiGalimberti è stato ristrutturatocome Casa-Museo ed è apertoal pubblico.

note storicheIn questa casa vissero icomponenti di una famiglia lecui vicende si intrecciano conun secolo di storia cuneese eintersecano più di una volta lastoria nazionale: BartolomeoGalimberti, TancrediGalimberti, Alice Schanzer,Duccio Galimberti. Duccio fuanimatore tra il ‘40 ed il ‘42presso il proprio studioprofessionale di un circoloculturale di chiara improntaantifascista, e fondatore del

Partito d’Azione in provincia diCuneo.Il 26 luglio con un discorsopronunciato dal balcone delsuo studio, per primo incitapubblicamente alla lottacontro i tedeschi. Il suo studionei giorni che precedono eimmediatamente seguono l’8settembre è un viavai diantifascisti che si organizzanoper la resistenza. Scelta lastrada della clandestinitàl’indomani dell’8 settembre èben presto chiamato alcomando regionalepiemontese delle formazioniGL. Nell’assolvimento diquesti compiti è arrestato daifascisti torinesi, e da essiconsegnato a quelli cuneesiche lo uccidono a tradimentolungo la via Cuneo-Torino. I Centri-Rete

dotazioneAccanto all’attrezzatura di base,

il Centro/Rete ospita unamostra permanente su Duccio

Galimberti; nello spazio musealesi tengono mostre temporanee

e verrà svolta la funzione dicentro visite con servizio di

informazione, prenotazione,promozione e organizzazione

delle attività dellarete”Memoria delle Alpi”.

infodata di apertura

autunno 2005

calendario attività previsteda stabilire

ente di riferimentoComune di Cuneo / Assessorato

alla Cultura

infoPiazza Galimberti 6, Cuneo. Tel. 0171.693344/[email protected]

www.comune.cuneo.it/cultura/casa_galimb.html

Casa Museo Galimberti Cuneo

i sentieriIl Centro-Rete di Casa Galimberti

sarà riferimento organizzativoper tutti i “sentieri della

libertà”.Più in particolare, è toccato

direttamente da:CN 13 P1 - I luoghi della vitaquotidiana in tempo di guerraCN 13 P2 - I luoghi del potere

fascistaCN 13 P3 - I luoghi

dell’antifascismo e della ribellioneCN 12 P1 - Nascita di una

formazione partigiana -dedicato a Duccio

CN 18 P2 - Verso l’Europa conDuccio Galimberti

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Il Sacrario Partigiano,inaugurato nel 1947,custodisce i resti di diversicaduti della guerra diLiberazione e ricorda inominativi dei caduti del 1°Gruppo Divisioni Alpine delleFormazioni Autonome checombatterono in zona.

note storicheBastia Mondovì, dopo esserestato per la prima metà delNovecento snodo ferroviario estradale di fondamentaleimportanza per l’economia edil commercio fra Langhe,pianura ed entroterra ligure,diventa nel periodo 1943-1945un crocevia obbligato peruomini e merci di tutte le forzein lotta e indispensabileavamposto delle formazioni

partigiane autonome, che quioperano dall’aprile 1944 alledipendenze del 1° GruppoDivisioni Alpine del maggioreEnrico Martini “Mauri”. Idodici “distaccamenti” deipaesi circostanti daranno vitanel mese di agosto alla 1°Divisione “Langhe” di MarioBogliolo, con le brigate“Castellino”, “Mondovì”,“Langhe Ovest” e“Pedaggera”.Per tutta l’estate e l’autunno1944 i partigiani compironoazioni verso i centri nemici e lepiù importanti infrastrutturedella pianura, fino a mandarerinforzi alla stessa città di Albanell’imminenza delcontrattacco fascista contro la“libera repubblica”.In seguito vi furono spedizioni“punitive” dei nazifascisti egrandi rastrellamentinell’autunno-inverno 1944; gliultimi attacchi nemici, conl’”Operazione Marder”, sonodel marzo 1945: quando laguerra volge al termine, gliuomini di “Mauri” partecipanoin forze alla liberazione dellapianura fino a Moncalieri.I Centri-Rete

dotazioneOltre all’attrezzatura di basecollocata nei locali dellabiblioteca, il Centro-Retedispone di spazi perl’allestimento periodico dimostre temporanee nei localidella ex scuola elementare alcentro del Sacrario.

infodata di aperturadomenica 26 giugno 2005

calendario attività previstedomenica 26 giugno 2005, in occasione della annualecommemorazione, nel corsodella quale è prevista anchel’apertura ufficiale del Centro-Rete e del sentiero che lo tocca,sarà inaugurata la mostra “Alpiin Guerra/Alpes en Guerre1939-1945”

ente di riferimentoComune di Bastia / Assessoratoalla Cultura

info e recapitiLoc. San Bernardo, Bastia M.vì.Tel. 0174.60112 (municipio)

i sentieriIl Centro-Rete è riferimento per i sentieri: CN 8 P1 - Tra monarchici e repubblicaniCN 8 P2 - La battaglia diValcasottoCN 8 P3 - La "Prima Valcasotto"CN 9 P1 - Il pane quotidianoCN 9 P2 - La tela del ragnoCN 9 P3 - Le missioni AlleateCN 19 P1 - Le formazioniautonome in Langa, di cui èinoltre tappa intermedia

Sacrario Partigiano Bastia Mondovì

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Su di un binario morto dellastazione ferroviaria sono staticollocati nella primavera del2000 tre vagoni merci d’epoca.I vagoni stanno per essereinseriti in uno spazio -memoriale volto ad attirarel’attenzione dei passanti intreno o in auto ed acomunicare gli eventi che lìaccaddero nell’autunno-inverno del 1943.

note storicheA Borgo san Dalmazzo operò,tra il 18 settembre del ‘43 ed il15 febbraio del ‘44, un campodi concentramento per gliebrei arrestati sul territorioprovinciale. In esso furono rinchiusicomplessivamente circa 400ebrei di diversa provenienza in due ondate successive e sotto due diverse direzioni:un primo campo ordinato e controllato dai nazisti, in cui furono rinchiusi quasiesclusivamente ebrei stranierie temporaneamente una trentina di cuneesi; un secondo campo ordinato e controllato dalla RepubblicaSociale Italiana che imprigionò26 ebrei quasi tutti italiani.

354 degli ebrei rinchiusi nel campo furono deportati,prevalentemente adAuschwitz. Di essi, 336morirono nei lager nazisti.Queste cifre così elevate,la provenienza e la storia delle vittime , rendono le tracce del campo diconcentramento e la stazionedi Borgo San Dalmazzoimportanti luoghi dellamemoria della persecuzionerazziale in Europa.

I Centri-Rete

dotazioneAccanto al memoriale della

Deportazione, nei locali dellaStazione verranno allestiti unlaboratorio didattico, dotato

dell’attrezzatura di base previstaper tutti Centri-Rete, ed una

mostra permanente sullapersecuzione e deportazione

degli ebrei in provincia di Cuneo

infodata di apertura

autunno 2005

calendario attività previstedomenica 11 settembre:

animazione teatrale e musicale,a cura della ass. Da’at, lungo il

percorso della marcia dellamemoria, che verrà compiuta

da Borgo a Saint MartinVésubie e ritorno attraverso il

Colle delle Finestre.

ente di riferimentoComune di Borgo San

Dalmazzo

info e recapitiStazione Ferroviaria, Borgo San Dalmazzo

Tel. 0171.754111.

i sentieriIl Centro-Rete è riferimento

per i sentieri: CN 14 P1 - Le comunità

ebraiche e le leggi razzialiCN 14 P2 - I luoghi della

salvezza tra guerra e ResistenzaCN 14 P3 A/B- L’illusione della

terra promessa

Memoriale della Deportazione Borgo S. Dalmazzo

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Il Rifugio partigiano DettoDalmastro, inaugurato il 2giugno 1970 a SantaMargherita di Dronero, sorgeal centro della zona dioperazioni delle formazioni GLdella valle Maira, di cuirappresenta anche il sitomemoriale.

note storicheIl vallone della Margherita, edin particolare la sua borgataestrema, a m. 1326 dialtitudine, rivestì in provincianel periodo della Resistenzauna notevole importanza. Fu la sua stessa collocazionegeografica alla testata delvallone di Moschieres sulladestra orografica del Maira, inposizione insieme dominante,

appartata e facilmentecontrollabile, a portarlainevitabilmente ad esserescelta come quartier generaledella guerriglia. A tre ore di marcia daDronero, la borgata fu alcentro di tutta l’attivitàpartigiana di Giustizia eLibertà che si svolse sulladestra orografica della valleMaira e nella confinante valleGrana. Lì inoltre trovaronocostantemente rifugio edospitalità nei venti mesi dellaResistenza praticamente tuttele bande partigiane delcuneese di altro colore eprovenienza, che viapprodavanotemporaneamente perriprendersi dai rastrellamentiportati dai nazifascisti nelleloro zone di insediamento.Nella prima metà del marzo1944, nella vicina borgata degliAssarti (m.1408), vienestampato il primo numero di“Giustizia e Libertà” recante ilsottotitolo “Notiziario deiPatrioti delle Alpi Cozie”.

I Centri-Rete

dotazioneAccanto all’attrezzatura di baseil Centro-Rete ospiterà unamostra permanente sullastampa partigiana e svolgerà ilruolo di posto-tappa pertrekking di più giorni attraversoi “sentieri della libertà” di cui èpunto di riferimento.

infodata di aperturaprimavera 2006

calendario attività previsteda stabilire

ente di riferimentoComune di Dronero

info e recapitiLoc. SantaMargherita, Dronero,tel. 0171.917080 (ufficioturistico IAT Valle Maira)

Rifugio Partigiano Santa Margherita di Dronero

i sentieriIl Centro-Rete è riferimentodiretto per i sentieri: CN 10 P1 - Giustizia e Libertàin valle MairaCN 18 P2 - Verso l’Europa conDuccio GalimbertiCN 18 P4 - La Resistenzaeuropea: ricordando JeanLippmann

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Un piano dell’edificio dedicatoalla storia ed alle tradizioniormeasche sarà dedicato allafunzione di Centro-Retedell’ecomuseo.

note storicheOrmea è per tutto il periododella seconda guerramondiale sede di casermemilitari e importante croceviadi lotte e di scontri fra itedeschi e le forze partigiane.Il coinvolgimento di questalocalità con le vicende bellicheè evidente sin dai primi giornisuccessivi all'attacco allaFrancia, perché ad Ovest delvicino colle di Nava si stacca lastrada militare dìarroccamento che congiungel'Alta Valle Tanaro alle valliRoia e Vermenagna, facendodi Ormea un crocevia logisticoimportante per il passaggio ditruppe in armi e dirifornimenti. Inoltre, dallacaserma alpina della vicinaborgata di Trappa partì il 31dicembre 1942, in un clima digrande scoramento etensione, l'ultima tradottamilitare carica di giovanireclute destinate al fronte del

Don. Infine, nei giorni seguentiall'armistizio dell’8 settembre1943, le truppe italiane della 4°Armata in rientro dalla Franciaattraverso il Colle di Nava siscontrano in battaglia aridosso dell'abitato con letruppe tedesche, in risalitadalla pianura padana. Nellaprimavera del 1944 siconcentrano in questa zonamigliaia di soldati dellaWermacht, decisi adistruggere sul nascere laResistenza della vicina ValleCasotto. Nell'autunno diquell’anno i rastrellamentitedeschi investirono lacittadina e si si conclusero afine dicembre con l'arresto dicentinaia di partigiani e civilidel Monregalese.

dotazioneAccanto all’attrezzatura di base

il Centro-Rete ospiterà unamostra permanente sul tema

della Campagna di Russia.

infodata di apertura

entro il 30 settembre 2006

calendario attività previsteda stabilire

ente di riferimentoComune di Ormea

Ufficio Turistico

info e recapitivia Madonna degli Angeli,

Ormea.Tel. 0174.392157

Casa-Museo della Tradizione Alpigiana ed Etnografica Ormeasca Ormea

i sentieriIl Centro-Rete è riferimento per

i sentieri: CN 16 P1 - La battaglia di

PasquaCN 17 P1 - La ritirata della

Felice Cascione, percorsointerregionale Liguria-Piemonte

CN 8 P1 - Tra monarchici erepubblicani

CN 8 P2 - La battaglia diValcasotto

CN 8 P3 - La "PrimaValcasotto"

I Centri-Rete

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Il rifugio partigiano “104°Brigata Garibaldi - CarloFissore” fu inaugurato il 25aprile 1972 in uno dei siti piùrappresentativi dellaResistenza in valle Maira:Sant’Anna di Roccabruna.

note storicheIl territorio del comune diRoccabruna, con le sue 93borgate fu nei 20 mesi dellaResistenza un permanenteriferimento per la 104^ B.taGaribaldi che occupòcostantemente la sinistraorografica della valle Mairasotto la guida del medesimocomandante, Stefano Revelli(Steve). L’appartenenza comune deidistaccamenti garibaldini diMaira e Varaita allo stesso

comando superiore fin dalfebbraio del 1944, fece sì chefrequenti fossero, fino allaLiberazione, gli incontri tra icomandanti sulla linea dicresta, i passaggi di staffetteda una valle all’altra perportare ordini e comunicazionied i trasferimenti di uomini incaso di rastrellamento tra ledue vallate : per questipassaggi, Sant’Anna diRoccabruna, la borgata piùalta di quota,costituiva inMaira , così come Lemma eValmala nella Varaita, il primoapprodo dopo losvalicamento.Nella continua mobilità dellaguerriglia partigiana, chevedeva spostarsi ora verso ilfondovalle ora verso l’alta vallei distaccamenti, a secondadelle necessità strategiche delcombattimento e di quellelogistiche e diapprovvigionamento , laborgata di Sant’Anna noncessò mai di essere postazionepartigiana anche per la suacollocazione geografica dieccezionale vedetta su tutta lapianura da Dronero fino, nellegiornate più limpide, a tutto ilmonregalese.I Centri-Rete

dotazioneAccanto all’attrezzatura di baseil Centro-Rete ospita unamostra fotografica permanentesulla 104ª Brigata Garibaldi esvolge il ruolo di posto-tappaper trekking di più giorniattraverso i “sentieri dellalibertà” delle valli Maira eVaraita

infodata di aperturaprimavera 2006

calendario attività previstesul percorso CN 7 P2 - Anello diNorat sabato 21 maggio 2005 siè svolta una animazione teatralee musicale prodotta da unlaboratorio didattico delle classiterze medie dell’IC di Dronero.

ente di riferimentoComune di RoccabrunaANPI Dronero

info e recapitiFraz. Sant’Anna, Roccabruna. ,Tel. 0171.917201.

i sentieriIl Centro-Rete è riferimento peri sentieri delle valli Maira eVaraita: CN 4 P1 - Anello di LemmaCN 4 P2 - Donne e resistenzaCN 5 P1 - L’agguatoCN 5 P2 - Le battaglie di ValcurtaCN 7 P1 - Camminando con SteveCN 7 P2 - Anello di NoratCN 11 P1 - Echi partigianiCN 11 P2 - La spia e la cattura

Rifugio Partigiano Sant’Anna di Roccabruna

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Il paese di Sambuco è statotestimone attivo degli eventirelativi alla guerra ed allaResistenza: in particolarel’edificio scolastico è statomaterialmente coinvolto a piùriprese in quelle vicende,essendo l’unica struttura delpaese adatta a contenere unnumero elevato di persone.Il Centro di Documentazione èstato allestito nel 1988all’interno dell’edificioscolastico dismesso.

note storicheAllo scoppio della guerra lavalle Stura è inserita nelsettore della 1ª Armata,schierata sul confine franceseed è valle di passaggioprioritario delle truppe chevengono inviate verso l’Ubayee la Tinée.Il gruppo ArmateOvest si scioglie il 9luglio:restano in zona circa2000 militari, 201 dei qualidopo l’8 settembre sono fattiprigionieri dai tedeschi edeportati in Germania. Lapresenza delle fortificazioninella valle la rende terrenointeressante per le formazionipartigiane per

approvvigionarsi di armi. La sua natura di valle di valicola rende inoltre una delle zonepartigiane più impegnatecontro i tedeschi. Nell’aprile’44 un feroce rastrellamentocolpisce l’alta valle: una delledue maestre, la centalleseMaria Isoardo è aggredita educcisa da un militare tedesconei locali della scuola diSambuco. Nell’agosto, siscatena la battaglia piùimpegnativa, che si protraeuna settimana, tra i tedeschi inforze e la Brigata valle SturaCarlo Rosselli che combatteper rallentarne il più possibilel’avanzata verso la Francia.Successivamente i paesi subiscono larappresaglia tedesca. I Centri-Rete

dotazioneAccanto all’attrezzatura di baseil Centro-Rete offre uno spazio

espositivo per mostretemporanee e una mostra

permanente sulla valle Stura inguerra.

infodata di apertura

estate 2005

calendario attività previsteda stabilire

ente di riferimentoComunità Montana Valle Stura

Comune di Sambuco

info e recapitiVia Umberto I 50/a, Sambuco.

Tel. 0171.955555.

i sentieriIl Centro-Rete è riferimento per

i sentieri: CN 12 P1 - Nascita di una

formazione partigiana -dedicato a Duccio

CN 18 P3 - Resistenza europea:la Brigata Rosselli

Centro di Documentazione Sambuco

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Il monumento/rifugio fuinaugurato il 9 settembre 1983.La struttura era nata conl’esplicito fine di divenireluogo di memoria degli eventiche si svolsero nel territoriocircostante tra la Langa e lapianura, “centro-studi e sededi una mostra permanentesulla Resistenza”, nodo di unarete di sentieri partigiani. Nellaricorrenza del sessantennaledella Resistenza, l’edificioriscoprirà la sua originariavocazione.

note storicheAlla fine del 1944 esigenzelogistiche e strategicheportarono i comandanti Gl adecidere di sfoltire le bande dimontagna trasferendone

reparti in pianura durantel’inverno. La Banda MonteBram e la banda Monterossodella Brigata GL Valle GranaPaolo Braccini si trasferirono indue scaglioni a Somano dopoaver attraversato la pianuracuneese con una faticosamarcia tra il 29 dicembre 1944ed i primi di gennaio 1945. Leformazioni GL si inserisconoquindi nel contesto dell’altaLanga dove avevano fino adallora operato soltanto leformazioni garibaldine (laBrigata Generale Perotti,all’interno della quale era natoil distaccamento dell’Islafran) ele formazioni Autonome Mauri.Garombo di Somano fu labase dei GL in Alta Langa finoalla Liberazione. Trent’annidopo, il Comune di Somanoacquisì per la cifra simbolica di£.200 ciascuno gliappezzamenti di terreno su cuisi intendeva edificare ilmonumento-rifugio. I lavori dicostruzione furono tutti operadi volontari e le somme perl’acquisto dei materiali furonoraccolte tra gli ex partigianidella zona e delle formazioniche in zona avevano militato.I Centri-Rete

dotazioneAccanto all’attrezzatura di baseil Centro-Rete ospiterà unamostra permanente sulleformazioni partigiane nell’altaLanga e svolgerà la funzione diposto-tappa per il trekkingstorico sulle colline della Langache lega Somano a Bossolasco,Bonvicino e Lovera. Nelle sueadiacenze sarà realizzata laricostruzione di un campo dilancio.

infodata di aperturaottobre 2005

calendario attività previsteda stabilire

ente di riferimentoComune di Somano

info e recapitiLoc. Garombo, Somano.Tel. 0173.730101

i sentieriIl Centro-Rete è riferimento per i sentieri: CN 18 P1 - La Resistenzaeuropea: sulle traccedell’IslafranCN 15 P1: La pianurizzazione

Monumento-Rifugio alla Resistenza Somano

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Palazzo Drago fu sedemunicipale dal 1873 al 1962;attualmente il palazzo è sedepolivalente delle attivitàculturali del paese e dellabiblioteca.

note storicheVerzuolo ebbe un rapportomolto stretto con laResistenza. Nella localeCartiera Burgo si concentravadurante il regime fascista enegli anni della guerra circa unmigliaio di operai al cui internosi discutevano quelle idee equei progetti di radicalerinnovamento politico esociale da cui maturò la sceltadella Resistenza. Giànell’Agosto 1943, come in altrefabbriche del Nord Italia, nellaCartiera 200 operai erano scesiin sciopero e nel Settembredel 1943 molti giovaniverzuolesi compiono la sceltapartigiana. La maggior partedella popolazione li appoggiae li sostiene. Il Cav. MicheleRiva, Ufficiale di Stato Civile,con la Complicità del Podestàing. Bianchi, rilasciava sovente,a chi ne aveva necessità, cartedi identità e tessere annonariefalse. Nel Marzo 1944 in

concomitanza con lo scioperogenerale proclamato in tutto ilNord Italia i garibaldini dellavalle Varaita scendono in forzead appoggiare lo scioperodegli operai della CartieraBurgo. I commissari “Ezio”,“Rubro” e “Vanni” arringanogli scioperanti e numerosisono i giovani che alla fine delcomizio li seguono inmontagna. Nell’inverno 1944 ilproclama Alexander ed i rigoridell’inverno indeboliscono manon piegano la Resistenza inmontagna: nell’ aprile 1945Garibaldini, GL, Matteotti,attendono sulla collina l’ordinedi scendere a proteggere gliimpianti industriali dalla ritiratadi tedeschi e repubblicani. Il 25 Aprile 1945 il paese è libero. I Centri-Rete

dotazioneAccanto all’attrezzatura di baseil Centro-Rete offre uno spazio

espositivo per mostretemporanee e due sale per

proiezioni e conferenze

infodata di apertura

sabato 28 maggio 2005

orari di visitamar.-mer.sab. ore 9-12 e 15-18;

dom. su prenotazione

calendario attività previsteda sabato 28 maggio è aperta la

mostra “Ci resta il nome - I luoghi della memoria della II

Guerra Mondiale in Italia”,visitabile fino al 19 giugno 2005

in orario mar.-mer.-gio.-ven.15-18; sab.-dom. 10-12 e 15-18.

ente di riferimentoComune di Verzuolo /

Assessorato alla Cultura

info e recapitiVia Marconi, Verzuolo.

Tel. 0175.88390/[email protected]

Palazzo Drago Verzuolo

i sentieriIl Centro-Rete è riferimento per

i sentieri della Valle Varaita:CN 1 P1 - Anello di Verzuolo

CN 1 P2 - Colline di casaCN 1 P3 - Verso la montagna

partigianaCN 1 P4 - La strada alta

CN 1 P5 - Luoghi diantifascismo e Resistenza

CN 1 P6 - Da paese a paese perla collina

CN 2 P1 - L’anello dell’eccidioCN 2 P2 - La via di fuga

CN 3 P1 - Le prime bandeCN 3 P2 - I luoghi delle prime

bandeCN 4 P1 - Anello di Lemma

CN 4 P2 - Donne e resistenzaCN 5 P1 - L’agguato

CN 5 P2 - Le battaglie di ValcurtaCN 6 P1 - Ogni mio passo è storiaCN 6 P2 - Con Bacco e Medici

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Nata a metà degli anni ‘80 delXX secolo, la Scuola di Pace diBoves è stata la primaorganizzazione italianaufficialmente riconosciuta adoccuparsi del tema della pace.L’idea della scuola, espressaper la prima volta nel 1983, furibadita l’anno successivo conl’istituzione di un Assessoratoalla Pace e tradotta in realtànel 1986. La scuola di pace diBoves ha esercitato da allorauna intensa e sistematicaattività didattica di granderilievo. La collocazioneall’interno della scuoladell’attrezzatura di Centro-Rete dell’ecomuseo dellaguerra-deportazione, intendecollegare la storia del periodobellico ai temi civili e socialidel presente e rappresenta

anche materialmente la finalitàdella rete dei “sentieri dellalibertà”: conoscere la storiaper saper costruire un futurocomune di pace.

note storicheBoves fu bruciata due volte adopera delle truppe tedesche:la prima il 19 settembre 1943,la seconda il 1 gennaio 1944.Nel settembre vengono uccisi23 civili e distrutte odanneggiate circa 350 case. Nel rastrellamento delgennaio, condotto per quattrogiorni nel quadro di una stessaazione ripetuta in numerosicentri del cuneese, volta aterrorizzare la popolazionecivile, i morti fra civili epartigiani sono 59, enormi ledistruzioni materiali. Boves hapagato con i morti e le casedistrutte il suo tributo dilibertà. Città martire, luogo dipellegrinaggi civili, e dimemorie ancora dolorose, hasaputo tuttavia liberarle dallecatene del rancore per far sìche tutti i visitatori ed i suoiabitanti potessero, proprio perla forza della storia di quelluogo, accedere ad una culturadi pace. I Centri-Rete

infodata di aperturaentro il 30 settembre 2006

calendario attività previsteda stabilire

ente di riferimentoComune di Boves

info e recapitiScuola di pace di Boves, c/o Municipio Vecchio, via Marconi 4, Boves.Tel. 0171.388227/389337www.scuoladipace.it;[email protected]

i sentieriIl Centro-Rete di Boves èriferimento di tutti i “sentieridella libertà”della provincia perla riflessione, nellacontemporaneità, sui temi:guerra, pace, legalità,violenza,diritti, uguaglianza, solidarietà,violenza etc.. e costituisce illaboratorio per l’elaborazione,verso il futuro, della conoscenzastorica degli eventi.

Scuola di Pace Boves