I S T I T U T O C O M P R E N S I V O S E G N I · 2020. 10. 9. · e rosso qua e là. La cosa più...

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Re della Matematica FILIPPO BARNI Scuola Primaria “T.Falasca” VC Concorso grafico “INVENTA UN’IMMAGINE SIMBOLO PER IL BICENTENARIO DELLA BAN- DA DEL TUO PAESE Lorenzo Navarra Elena Turco Leonardo Kullojka IIC IIIB IIIB Concorso fotografico “ATTRAVERSO L’OBIETTIVO” Ass. Culturale ITINESEGNI PUCELLO EMILIANO RAIMONDI ANISIA VARI EMANUEL MASSARI PETRA BONOIFAZIO SARAMARIA COLUZZI BENEDETTA VITTORI GIULIA GAGLIARDUCCI ALESSIA VALENZI BENEDETA SPORTOLETTI NICOLE MONELLI MARTRINA IIIC IC IB 1B IA IIA IIC IIC IIIA IIIA IIIC PROGETTO ROSAD “Il cielo in una scuola” COLUZZI BENEDETTA SINIBALDI FRANCESCA VARI NICOLO’ XHELILAJ ILARIA IIA IIIA IIIA IIIC CONCORSO “La donna un pianeta da esplorare” Unitre’ TUMMOLO NICOLA TUMMOLO LORENZO TUMMOLO SIMONE QUATTROCIOCCHI FLAVIO GUERGUIEVA DEBORA . IIIC IIIC IIIC IIIC IIIC CONCORSO PREMIO “P.L.NERVI” LORENZI ELENA VALENZI BENEDETTA PUCELLO BEATRICE DERME FRANCESCO IIIA IIIA IIIA IIIA Concorso Letterario LA GOCCIA D’ORO ALESSIO VERONICA IIC LEPINIADI 2016 ISTITUTO DON CESARE IONTA ECCELLE NELL’ATLETICA LEGGERA MARTINA DE VITA BONOMO ARIANNA NAVARRA GIULIA DRAGUTINOVIC VALENTINO IIB IIB IC IA IL MEDAGLIERE RUBRICA QUESTO DICONO DI NOI Pag 14 ISTITUTO COMPRENSIVO SEGNI VOLUME 1 NUMERO 4 Giugno 2016 VISITE GUITATE E VIAGGI D’ ISTRU- ZIONE BAGNAIA - CAPRAROLA 2 VISITE GUITATE E VIAGGI D’ ISTRU- ZIONE TARQUINIA 3 Testi a confronto Visita al NINFEO di Segni 4-6 WhatsApp 7 Dopo il’esasme TRINITY … Emozione Olimpico 8 Progetto Rosad Astrofili 9 AVIS 10 Da Mario… A scuola di Pizza 11 A.Romiti 12 Lepiniadi 2016 13 Nordic Walking 15 Sommario: Di seguito i vincitori dei numerosi concorsi a cui l’Istituto Comprensivo ha partecipato

Transcript of I S T I T U T O C O M P R E N S I V O S E G N I · 2020. 10. 9. · e rosso qua e là. La cosa più...

  • Re della Matematica

    FILIPPO BARNI

    Scuola Primaria “T.Falasca”

    VC

    Concorso grafico “INVENTA

    UN’IMMAGINE SIMBOLO PER

    IL BICENTENARIO DELLA BAN-

    DA DEL TUO PAESE

    Lorenzo Navarra Elena Turco

    Leonardo Kullojka

    IIC

    IIIB

    IIIB

    Concorso fotografico

    “ATTRAVERSO L’OBIETTIVO”

    Ass. Culturale ITINESEGNI

    PUCELLO EMILIANO RAIMONDI ANISIA

    VARI EMANUEL

    MASSARI PETRA

    BONOIFAZIO SARAMARIA COLUZZI BENEDETTA VITTORI GIULIA

    GAGLIARDUCCI ALESSIA

    VALENZI BENEDETA

    SPORTOLETTI NICOLE

    MONELLI MARTRINA

    IIIC

    IC

    IB

    1B

    IA

    IIA IIC

    IIC

    IIIA

    IIIA

    IIIC

    PROGETTO ROSAD “Il cielo in

    una scuola”

    COLUZZI BENEDETTA SINIBALDI FRANCESCA

    VARI NICOLO’

    XHELILAJ ILARIA

    IIA

    IIIA

    IIIA

    IIIC

    CONCORSO “La donna un pianeta

    da esplorare”

    Unitre’

    TUMMOLO NICOLA

    TUMMOLO LORENZO

    TUMMOLO SIMONE

    QUATTROCIOCCHI FLAVIO

    GUERGUIEVA DEBORA .

    IIIC

    IIIC

    IIIC

    IIIC

    IIIC

    CONCORSO PREMIO “P.L.NERVI”

    LORENZI ELENA VALENZI BENEDETTA

    PUCELLO BEATRICE

    DERME FRANCESCO

    IIIA

    IIIA

    IIIA

    IIIA

    Concorso Letterario LA GOCCIA

    D’ORO

    ALESSIO VERONICA

    IIC

    LEPINIADI 2016 ISTITUTO

    DON CESARE IONTA ECCELLE

    NELL’ATLETICA LEGGERA

    MARTINA DE VITA

    BONOMO ARIANNA

    NAVARRA GIULIA

    DRAGUTINOVIC VALENTINO

    IIB

    IIB

    IC

    IA

    IL MEDAGLIERE

    RUBRICA

    QUESTO DICONO DI NOI

    Pag 14

    I S T I T U T O C O M P R E N S I V O S E G N I

    VOLUME 1 NUMERO 4 Giugno 2016

    VISITE GUITATE E

    VIAGGI D’ ISTRU-

    ZIONE

    BAGNAIA -

    CAPRAROLA

    2

    VISITE GUITATE E

    VIAGGI D’ ISTRU-

    ZIONE

    TARQUINIA

    3

    Testi a confronto

    Visita al NINFEO

    di Segni

    4-6

    WhatsApp 7

    Dopo il’esasme

    TRINITY

    … Emozione

    Olimpico

    8

    Progetto Rosad

    Astrofili

    9

    AVIS 10

    Da Mario… A

    scuola di Pizza

    11

    A.Romiti 12

    Lepiniadi 2016 13

    Nordic Walking 15

    Sommario:

    Di seguito i vincitori dei numerosi concorsi a cui

    l’Istituto Comprensivo ha partecipato

  • nata che portava alla fonta-

    na principale , chiamata

    la"Fontana dei Mori"; cir-

    condata da fiori, labirinti

    ed altre piccole fontane.

    Infine ci siamo riposati su

    un grande prato e poi sia-

    mo ripartiti per Segni.

    Noemi Priori

    Francesca Raviglia

    IIA

    Il 29 Aprile

    siamo andati

    in gita a Caprarola e Bagnaia, 2 bellissimi

    uoghi da visitare.

    La partenza è stata alle ore 7:30 di mattina ,

    dopo circa 2 ore siamo arrivati a Caprarola ,

    per visitare Palazzo Farnese.

    Entrati nella villa, grazie alla guida,abbiamo

    potuto ascoltare le descrizioni degli affreschi

    che impreziosivano le grandi stanze. Le came-

    re si dividevano in 2 categorie, invernali ed

    estive. Le stanze invernali possedevano in

    particolare i camini che la famiglia Farnese

    usava per riscaldare l'ambiente. Spesso negli

    affreschi era rappresenta-

    to lo stemma della fami-

    glia Farnese formato da 6

    gigli. All' interno del pa-

    lazzo c'era una stanza af-

    frescata da diverse scene

    religiose, questa, prende

    il nome di cappella, infatti

    veniva usata per pregare.

    All'esterno, si trovavano i

    giardini, decorati da maestose fontane, labi-

    rinti e tanto verde. La più affascinante tra

    quest'ultime é stata una particolare grotta, che

    nel corso dei secoli

    grazie all'acqua che

    cadeva sul terreno si

    é formato un picco-

    lo laghetto. Succes-

    sivamente abbiamo

    pranzato a Bagnaia

    in un bar. Dopo es-

    serci riposati, abbia-

    mo visitato i giardini

    di Villa Lante. All'

    ingresso si trovava

    una bellissima fonta-

    na, chiamata la

    "Fontana di Pegaso".

    Accanto alla fontana

    si trovava una scali-

    TUTTI IN GITA!!!

    VILLE , PALAZZI E GIARDINI

    A BAGNAIA E CAPRAROLA

    Pagina 2 La Voce dello Studente

    Foto di XHELILAJ ILARIA IIIC

  • 24 Maggio 2016 ancora una

    gita scolastica per le classi pri-

    me. La partenza era program-

    mata alle ore 7:30 ma a causa

    di alcuni controlli sul mezzo di

    trasporto è stata rimandata alle

    ore 8:00.

    Arrivati a Tarquinia ci hanno

    accolto due gentilissime gui-

    de:Luca e Maddalena. Dopo

    averci salutato ci hanno spiega-

    to la storia della necropoli dei

    Monterozzi e dell’antica città

    etrusca di Tarquinia. Nella Ne-

    cropoli c’erano oltre 6000 se-

    polture e circa 200 tombe cono-

    sciute, che contengono alcuni

    affreschi. Le tombe erano quasi

    tutte ipogee,abbiamo visitato le

    più importanti:quella della Cac-

    cia e della Pesca,quella dei Ca-

    ronti ,quella dei Leopardi e del-

    le Leonesse. Le tombe dipinte,

    ornate con scene figurate tra cui

    cacciatori, pescatori, suonatori,

    danzatori, giocolieri, atleti, rap-

    presentano la ricchezza ed il

    potere dei defunti per cui furo-

    no eseguite: so-

    no il simbolo

    del loro elevato

    rango sociale.

    L'importanza

    della pittura e-

    trusca è data

    anche dalla tota-

    le perdita della

    pittura greca, di cui possiamo

    farci un'idea tramite le decora-

    zioni di alcune eccezionali tom-

    be tarquiniesi, dove infatti si è

    ipotizzata la mano di artisti gre-

    ci, attirati in Italia a decorare i

    sepolcri dei ricchi etruschi. Vi-

    sitate le tombe ci siamo raduna-

    ti tutti quanti e siamo saliti sul

    pullman per andare a visitare il

    centro storico di Tarquinia,città

    più importante dell’etruria me-

    ridionale e oggi, luogo archeo-

    logico di fama internazionale e

    di intensa vita culturale. Nel

    centro storico abbiamo visitato

    il Museo Archeologico Nazio-

    nale Tarquiniense, che ha sede

    nell’aristocratico Palazzo Vitel-

    leschi, capolavoro

    dell’architettura gotico-

    rinascimentale. Se vi ca-

    piterà di passeggiare nel

    centro della città scoprire-

    te angoli suggestivi, verre-

    te dominati dalle alte torri,

    percorrerete anguste viuz-

    ze che sfociano improvvi-

    samente in ampie piazze dove

    le facciate delle chiese fanno da

    scenario, fino ad arrivare ai li-

    miti delle antiche mura urbane a

    strapiombo sulla roccia, oltre le

    quali si apre un suggestivo pa-

    norama caratterizzato dal con-

    fondersi dei colori: il giallo oro

    dei campi di grano che si intra-

    mezza al verde della campagna,

    le diverse tonalità di marrone

    dei terreni ondulati che arrivano

    all’azzurro del mare.

    Apprendere la storia, gli usi e i

    costumi della civiltà etrusca,

    scoprire i segreti delle antiche

    necropoli, comprendere gli ec-

    cezionali reperti etruschi è fon-

    damentale per calarsi in un

    mondo così lontano e ricco di

    suggestioni.

    Anisia Raimondi IC

    Beatrice Iatomasi IC

    Giorgia Roazzani IA

    Daniela Maniscalco IB

    Pagina 3

    3 METRI... SOTTO TERRA!

    Visita guidata a Tarquinia

  • In occasione del proget-

    to«Acqua, fonte di vita» orga-

    nizzato da Federica Colaiaco-

    mo, la responsabile del Museo

    Archeologico di Segni e arche-

    ologa. Accompagnati dalle pro-

    fessoresseLiberati e Gagliar-

    ducci, il giorno 4 maggio, sia-

    mo andati a visitare il NINFE-

    O.Siamo partiti a piedi alle

    10:00 dalla nostra scuola ovve-

    ro "don Cesare Ionta" e dopo un

    po' di minuti eravamo già stan-

    chi e avevamo molto caldo.

    Sotto il solo splendente, passato

    il "Lago della Fontana", una

    piccola ma faticosa salita e un

    uliveto, finalmente siamo arri-

    vati! Federica ci ha accolto con

    una spiegazione generale sul

    monumentocioè che prima ap-

    parteneva ad una proprietà privata

    e faceva da muro ad un garage.

    Poi quando è stato scoperto ( nel

    2012) fureso un reperto comunale

    cioè appartenente a tutto il paese e

    aperto ai cittadini.

    Dopo essere entrati in una piccola

    casetta che conteneva il monu-

    mento, l'archeologa ha cominciato

    ad essere più dettagliata. Ci ha

    spiegato che il NINFEO erauna

    Fontana costruita sfruttando la

    formazione del territorio e prende

    questo nome perché l'architetto si

    era ispirato al luogo dovevivevano

    le Ninfe. Sotto c'è una grande va-

    sca ricoperta di coccio pesto e nel-

    la parte finale di esso un foro col-

    legato a un tubo che prendeva

    l'acqua da una cisterna posta vici-

    no al monumento. È formato da

    rocce che dovevano rappresentare

    spugne e alghe di mare. Nella par-

    te centrale ci sono molte nicchie

    formate da perline di colore blu

    egiziano, gusci di ostriche e varie

    conchiglie, inoltre anche da pez-

    zetti di vetro che con il riflettersi

    nell'acqua formavano giochi di

    luce. All'interno di questi archi

    dovevano esserci delle statue ma

    non sono state ancora ritrovate.I

    colori non si sono molto conser-

    vati a parte qualche schi,zo di blu

    e rosso qua e là. La cosa più im-

    portante è che è stato il primo

    NINFEO ad avere lafirma dell'ar-

    chitetto in greco cioè Quinto Mu-

    zio. Successivamente l'archeologa

    ci ha assegnato un compito, dove-

    vamo inventare la sto-

    ria dell'architetto e del NINFEO

    sottoforma di fumetto. È stata

    un'attività molto piacevole e inter-

    essante.

    Gloria Priori 1B

    Testi a confronto:

    Dalla scuola

    primaria alla

    secondaria di primo

    grado

    Pagina 4 La Voce dello Studente

  • Noi bambini della clas-

    se III C , alle ore 9:15

    siamo andati a visitare il

    “Ninfeo” di Segni, con

    le nostre insegnanti.

    Per arrivare al Ninfeo

    siamo usciti da scuola,

    abbiamo percorso la

    strada per arrivare alla

    Porta Saracena, abbia-

    mo imboccato uno stra-

    dello in discesa e …

    finalmente siamo arri-

    vati!

    Lì ci attendeva l’ arche-

    ologa Federica , dopo

    un po’ siamo entrati e…

    che meraviglia!

    Federica ci ha spiegato

    l’ importanza di questo

    sito archeologico per la

    nostra cittadina. Il Nin-

    feo risale circa al se-

    condo secolo a.C. ed

    era un' importante fonte

    di acqua per la popola-

    zione Segnina. Era col-

    locata entro le mura ci-

    clopiche. Il Ninfeo deri-

    va da ninfa, la ninfa era

    una divinità delle acque

    e si pensa che nelle nic-

    chie ci fossero delle

    statue di ninfe.

    Un nostro compagno ha

    notato che sul muro di

    fondo c’ erano incise

    delle lettere; Federica

    ci ha spiegato che quel-

    le lettere erano la firma

    dell’ architetto che l’ a-

    veva progettata: Quinto

    Mutius.

    Il Ninfeo tanto tempo fa

    era tutto decorato, nelle

    nicchie erano incasto-

    nate conchiglie e pez-

    zetti di vetro blu che

    luccicavano e delle sta-

    tue di ninfe intorno.

    Ad un certo punto, men-

    tre tutti eravamo attenti,

    è arrivato un simpatico

    intruso : un dolcissimo

    gattino bianco e nero

    che si aggirava tra di

    noi. Federica lo ha chia-

    mato Merlino.

    Siamo usciti dal Ninfeo

    e abbiamo fatto meren-

    da, dopo un po’ abbia-

    mo ripreso il cammino

    verso la scuola, abbia-

    mo cantato e ascoltato

    musica.

    Poi la maestra Stefania

    ci ha fatto fare la foto di

    gruppo sotto la Porta

    Saracena.

    Abbiamo ripreso la

    strada per la scuola; c’

    era chi raccoglieva fiori

    e chi ascoltava musica;

    siamo arrivati in classe

    stanchi, ma felici: è stata

    una giornata meravi-

    gliosa.

    Classe III C

    Scuola primaria

    “T. Falasca”

    Visita al “ Ninfeo”

    Pagina 5 La Voce dello Studente

    Di seguito i disegni dei bambini

  • Pagina 6

  • Ormai ogni persona che ha uno

    smartphone possiede anche

    whatsapp. Ecco, whatsapp.

    Whatsapp è un’applicazione

    che ti permette di scambiare

    messaggi gratuitamente con tut-

    te le persone di cui hai il nume-

    ro. Ormai è il principale pensie-

    ro di quasi ogni persona al

    mondo. Per rendere il discorso

    più semplice dividerò le perso-

    ne in due categorie: i

    “Mammamia chi mi ha scritto!”

    e i “Mi ha scritto qualcuno e

    chissene frega”. Io faccio più

    parte dei “Mammamia chi mi

    ha scritto!”, però diciamo che io

    sono meno patologica. Analiz-

    ziamo queste due categorie.

    Partiamo con la prima. Della

    prima categoria fanno parte più

    o meno il 70% delle persone

    che hanno whatsapp, queste

    persone hanno una patologia

    vera e propria per questa appli-

    cazione, tipo per esempio la-

    sciano costantemente la connes-

    sione attiva in attesa che qual-

    cuno gli scriva, ma non deve

    essere per forza qualcosa di im-

    portante, può anche essere il

    messaggio della mamma che gli

    dice di tornare a casa. Questa

    cosa è una delle meno gravi.

    Dei “Mammamia chi mi ha

    scritto!” fanno parte anche gli

    stalker. Gli stalker sono quelli

    che controllano continuamente:

    lo stato, la foto del profilo e

    l’ultimo accesso di una deter-

    minata persona. Anche queste

    cose sono dei problemi. Perché

    queste persone non solo guar-

    dano o leggono, analizzano

    ogni singola cosa, come per

    esempio: quel mio amico ha

    messo come stato le iniziali dei

    suoi amici, vediamo se ha

    messo anche quella del mio

    nome, quell’altro mio amico

    ha cambiato lo foto del profilo,

    vediamo se sta da solo o se sta

    in compagnia o addirittura ve-

    diamo se sta in compagnia ma

    senza di me. Poi c’è l’”ultimo

    accesso”, queste due parole

    sono il principale problema

    dentro whatsapp. Perché non è

    solo il problema dei

    “Mammamia chi mi ha scrit-

    to!” ma diventa anche quello

    dei “Mi ha scritto qualcuno e

    chissene frega”. Perché

    l’”ultimo accesso” una persona

    maschio o femmina che sia, lo

    controlla ancora prima dello

    stato e della foto profilo.

    Anch’io sono vittima

    dell’”ultimo accesso” e penso

    neanche in un modo leggero.

    Perché le vittime dell’”ultimo

    accesso” sono così: controlla-

    no sempre se qualcuno, di soli-

    to il ragazzo o la ragazza che

    gli piace, è online. Una volta

    che hanno visto che è online

    controllano se “sta scrivendo”,

    ma di solito non succede mai.

    Poi controllano anche se hanno

    letto il messaggio e se l’hanno

    fatto perché non hanno risposto.

    Da come la penso io, anche se

    faccio parte di questa categoria,

    è una cosa ridicola, però pur-

    troppo ne sono vittima. Passia-

    mo alla seconda categoria. A

    loro non importa niente, puoi

    anche morire, ma se chiedi aiu-

    to a loro su whatsapp, prima

    che ti vengono ad aiutare già ti

    hanno cremato, quindi immagi-

    nate un po’. Queste persone so-

    no l’esatto opposto della prima

    categoria. Loro non vanno su

    whatsapp o addirittura non ac-

    cendono il telefono per giorni

    interi. Quindi tu li chiami, gli

    scrivi, ma loro non ti faranno

    mai luce. Ho voluto fare

    l’esempio di queste due catego-

    rie per far capire la gente che

    uso ne fa. Io sinceramente pen-

    so che non sia così utile con-

    trollare continuamente il telefo-

    no e soprattutto non trovo giu-

    sto che certe cose siano dette in

    chat. Per esempio, se io dovessi

    dire una cosa ad un mio amico

    penso che lo incontrerei o al

    massimo lo chiamerei. Spero

    che questo testo vi sia piaciuto

    e che forse vi abbia anche stam-

    pato un sorriso in faccia.

    NOEMI GALLO

    2°A

    Pagina 7 La Voce dello Studente

  • Come fai ad annoiarti? Questa

    scuola è ricca di risorse! I nostri

    professori riescono con un’ ac-

    curata programmazione a farci

    studiare e a regalarci momenti di

    forte emozione.

    Abbiamo potuto così assaporare

    il brivido di un esame difficile

    come quello per superare il cor-

    so TRINITY per la certificazio-

    ne linguistica di inglese e il pal-

    pitio del cuore per aver potuto

    accedere allo stadio Olimpico di

    Roma.

    La preparazione per l’esame di

    certificazione internazionale del

    “Trinity College London” è

    durata tutto l’anno scolastico e la

    maggior parte di noi una volta a

    settimana ha proseguito l’orario

    scolastico anche nel pomeriggio

    per seguire questo corso coordi-

    nato dalle professoresse di lin-

    gua Inglese Elisabetta Porqued-

    du e Anna Rossiello, le quali con

    pazienza e dedizione hanno sa-

    puto portare tutti noi

    all’obiettivo prefissato, cioè af-

    frontare con successo un esame

    così difficile.

    Ognuno di noi ha reagito in mo-

    do diverso a questa prova, tutti

    siamo entrati a scuola con timore

    e tanta paura di sbagliare e non

    superare l’esame e, dopo, alcuni

    hanno scaricato la tensione con

    un pianto liberatorio, altri con

    urla di contentezza, altri ancora

    sono riusciti a mantenere i nervi

    saldi.

    La ricompensa di tutti gli sforzi

    fatti durante l’anno scolastico è

    stata la bellissima giornata tra-

    scorsa il 26 maggio all'Olimpi-

    co di Roma in occasione della

    manifestazione “Emozione O-

    limpico 2016” organizzata dal

    CONI Lazio.

    Con seria organizzazione sia-

    mo entrati passando prima allo

    Stadio dei Marmi, bellissima

    struttura circondata da enormi

    statue di marmo che riproduco-

    no gli sport praticati alle anti-

    che Olimpiadi greche, fino ad

    arrivare con un passaggio sot-

    terraneo all’interno dello stadio

    Olimpico e…. CHE EMOZIO-

    NE!... Trovarci li, non sulle

    tribune, bensì sul campo! Pro-

    tagonisti di tantissime attività

    sportive e alla presenza di cam-

    pioni Olimpici di varie discipli-

    ne ai quali abbiamo potuto

    chiedere da vicino curiosità,

    dedizione e passione sulle pro-

    prie specifiche specialità.

    Appena entrati abbiamo potuto

    anche vedere gli spogliatoi

    delle due formazioni calcisti-

    che della Capitale, Roma e La-

    zio, e sederci sulle poltrone dei

    nostri calciatori preferiti e

    poi… di nuovo in campo, pron-

    ti a vivere l’emozione di imme-

    desimarsi nel portiere e parare

    un rigore, ma anche soltanto di

    Dopo l’esame del Trinity per la certificazione

    linguistica …. Emozione Olimpico!

    toccare il manto erboso dello

    Stadio Olimpico. Ma non

    c’era solo il calcio! Abbiamo

    potuto provare numerose di-

    scipline sportive grazie alla

    presenza di istruttori e rap-

    presentanti che hanno coordi-

    nato le attività: rugby, tennis,

    pallavolo, taekewondo, scher-

    ma, ginnastica artistica, ed

    anche i giochi di una volta:

    tiro alla fune, piastrelle, tam-

    burelle…

    Ovviamente non eravamo

    solo noi ma tantissimi ragazzi

    provenienti da tutte le scuole

    del Lazio, tutti insieme per

    una giornata di sport e di cu-

    riosità.

    Clara Tummolo IB

    Serena Quattrino 1A

    Pagina 8

  • Studiare, studiare, studiare e

    sempre studiare … ma “non so-

    lo”, questo è proprio il bello della

    nostra scuola: l’Istituto Don Ce-

    sare Ionta. Tipico di questa scuo-

    la è, infatti, partecipare a nume-

    rosi progetti, tra i quali possiamo

    nominar il progetto ROSAD. Ma

    che cos’è? È il progetto che ha

    visto la collaborazione del MIUR

    con l’UAI (Unione Astrofili Ita-

    liani) per valorizzare e dare risal-

    to agli osservatori astronomici

    amatoriali e ai piccoli planetari in

    modo da diffondere la cultura

    scientifico/astronomica tra i gio-

    vani: in particolare quelli di età

    tra gli 11 e 13 anni.

    La fortuna dei ragazzi di Segni è

    la vicinanza con l’osservatorio

    molto importante e ben attrezzato

    di Gorga, un paese vicino al no-

    stro, dove è stato possibile incon-

    trare gli astrofili che lo gestisco-

    no.

    L’associazione che se ne occupa

    è il GAML che organizza confe-

    renze, osservazioni pubbliche,

    laboratori scientifici, giornate di

    studio e mostre.

    Il programma del progetto preve-

    deva i primi incontri con gli a-

    strofili a scuola con lezioni fron-

    tali e interattive durante le quali

    sono stati presentati argomenti

    diversi a seconda della classi.

    Così le classi prime hanno assi-

    stito alla conferenza sul Sole, le

    seconde sulla Luna e le fasi luna-

    ri, e le terze sulla Terra, la sua

    formazione, le sue caratteristiche,

    i suoi moti e, infine, il tema

    dell’inquinamento luminoso,

    argomento quest’ultimo partico-

    larmente interessante perché ri-

    guarda una problematica già dif-

    fusa ma ancora non molto cono-

    sciuta.

    Le classi terze hanno inoltre avu-

    to l’occasione di andare a visita-

    re l’osservatorio di Gorga.

    Dopo una serie di incontri, a

    scuola si è sostenuto una sorta di

    esame al quale è seguita una re-

    lazione sugli argomenti trattati.

    In base al punteggio ottenuto si

    sono distinti quattro alunni che

    hanno mostrato impegno, serietà

    e interesse sull’argomento. Pro-

    prio questi giovani alunni hanno

    avuto l’opportunità di partecipa-

    re ad uno stage che prevedeva

    due giorni ed una notte all’hotel

    Eden di Campo Catino. Lì han-

    no svolto diverse attività, tutte

    relative allo studio dell’universo.

    I giorni interessati sono stati il

    14 e il 15 Maggio e sono stati

    così organizzati: all’arrivo i ra-

    gazzi sono stati subito ben ac-

    colti e hanno avuto la possibilità

    di riposarsi e rifocillarsi. Nel po-

    meriggio si sono svolte delle le-

    zioni di approfondimento degli

    argomenti già appresi in preceden-

    za ai quali sono seguiti altri nuovi

    e molto interessanti. Dopo la cena

    era prevista una visita

    all’osservatorio di Campo Catino

    ma, a causa del mal tempo, i ra-

    gazzi sono rimasti in albergo e

    hanno svolto varie attività. Il gior-

    no seguente, dopo aver fatto cola-

    zione, hanno partecipato ad altre

    interessantissime lezioni e, dopo

    aver pranzato, sono ripartiti. I ra-

    gazzi raccontano che tra studio e

    svago si sono molto divertiti, che è

    stata un’esperienza costruttiva e

    che sicuramente la rifarebbero.

    Benedetta Coluzzi IIA

    Francesca Sinibaldi IIIA

    Ilaria xhelilaj IIIC

    Nicolò Vari IIIA

    www.osservatoriogorga.org

    Pagina 9

    http://www.osservatoriogorga.org

  • Il 26 Aprile alle ore 11:00 pres-

    so l'aula conferenze della nostra

    scuola,sono venuti due operato-

    ri AVIS (Associazione Volon-

    tari Italiani del Sangue) per

    sensibilizzarci a contribuire alla

    donazione del sangue . Prima si

    sono presentati e poi ci hanno

    introdotto l'argomento e in una

    piccola lezione ci hanno spiega-

    to tante cose. L' associazione è

    attiva in più di 3000 comuni in

    tutta Italia ma il sangue donato

    non è sufficiente, sarebbe ne-

    cessario il 4% ma ce n'è a di-

    sposizione solo il 2,5 % del

    fabbisogno. Nel nostro piccolo

    paese di Segni i donatori

    sono68, se raggiungessimo 100

    il risultato sarebbe migliore, più

    persone potrebbero trarne van-

    taggio, questo è l'obiettivo che

    si è posto l'associazione.

    Ci hanno mo-

    strato un filma-

    to dove due ra-

    gazzi dovevano

    girare un video

    su i giovani e

    sull'opportunità

    di donare e una

    ragazza che

    doveva preparare una tesina sul

    sangue.

    Mentre i ragazzi erano in giro,

    la ragazza era in biblioteca per

    la sua ricerca. La ragazza non

    trovando interessante l'argo-

    mento decide di smettere la ri-

    cerca e torna a casa. Fuori dalla

    biblioteca c'è stato un incidente

    e incontra un ragazzo dell'AVIS

    i due chiacchierano e lui si pre-

    senta come un donatore e si of-

    fre di aiutarla per la tesina, la

    invita alla sede AVIS. La ragaz-

    za allora capisce quantro sia

    importante il sangue e si appas-

    siona all'argomento che non

    trova più noioso. Terminato il

    video Vincenzo e Aldo, i due

    signori dell'AVIS, ci hanno for-

    nito molte indicazioni: per do-

    nare si deve pesare più di 50

    Kg, si deve essere maggioren-

    ne, prima di donare si devono

    fare le analisi per vedere se si è

    idonei o no e conoscere il pro-

    prio gruppo sangugno perché

    non si può donare a qualsiasi

    persona ma il gruppo, A, B,

    AB, 0 , sia Rh positivo o Rh

    negativo, deve essere compati-

    bile con il ricevente. Tante e

    tante altre sono state le notizie

    che ci hanno fornito e che noi

    non conoscevamo. L'incontro è

    stato piacevole, interessante e

    per nulla noioso. Abbiamo ca-

    pito quanto sia importante do-

    nare, significa salvare le perso-

    ne in caso di malattie, di inci-

    denti, di interventi chirurgici.

    Donando il sangue fai del bene,

    non costa niente,non perdi nul-

    la,perchè il sangue che viene

    prelevato si rigenera, è indolo-

    re. Questo incontro ci è servito

    per spronarci a parlarne anche

    a casa a genitori e parenti e a

    noi per ricordarlo quando avre-

    mo 18 anni.

    E' un gesto di solidarietà e se si

    ha la possibilità di donare, bi-

    sogna farlo perchè si deve aiu-

    tare il prossimo, e un giorno

    anche noi stessi potremmo a-

    verne bisogno.

    Infine ci hanno consegnato dei

    libricini, “Dizionarietto del

    sangue” dove possiamo trovare

    tutte le risposte alle nostre insi-

    curezze.

    Anglano Matilde

    Bonelli Martina

    Bisegna Valerio

    Guerguieva Debora

    Neccia Veronica

    Tummolo Lorenzo

    Tummolo Nicola

    III C

    Pagina 10

  • Durante il mese di aprile, abbia-

    mo avuto l'opportunità di impa-

    rare alcune nozioni basilari sul-

    la pizza e poi di realizzarla pra-

    ticamente presso la pizzeria di

    Mario, che sta a Segni in corso

    Vittorio Emanuele. Tra le cose

    che abbiamo imparato vogliamo

    riassumervi quelle più impor-

    tanti.

    Lo sapevate che oggi la pizza

    non sarebbe la stessa se non ci

    fossero stati gli Egizi e se Cri-

    stoforo Colombo non avesse

    scoperto l'America?

    Se oggi possiamo assaporare

    questo piatto, simbolo del MA-

    DE IN ITALY e dichiarato pa-

    trimonio dell'UNESCO, é pro-

    prio grazie ad un passato glorio-

    so che ha portato alla diffusione

    della pizza in tutto il mondo.

    Agli antichi Egizi si deve la

    scoperta del lievito, mentre gra-

    zie alla scoperta dell'America si

    deve il pomodoro, importato dal

    Perù.

    PERCHÉ LA CHIAMIAMO

    MARGHERITA?

    Nel 1889 Re Umberto I e sua

    moglie Margherita visitarono

    Napoli e, il miglior pizzaiolo

    dell'epoca, Raffaele Esposito,

    serví la pizza ai sovrani. La Re-

    gina Margherita apprezzò tal-

    mente tanto quel piatto che rin-

    graziò per iscritto Esposito. Il

    pizzaiolo partenopeo, per ri-

    cambiare i ringraziamenti della

    sovrana, chiamo la pizza farcita

    con pomodoro e mozzarella con

    il nome della Regina. Fu allora

    che nacque la pizza Margherita.

    FASE PRATICA E INGRE-

    DIENTI

    Venerdì 22 aprile, alle ore 9:00,

    ci siamo recati presso la pizzeri-

    a di Mario per fare la pizza. Ap-

    pena entrati abbiamo lavato le

    mani e indossato grembiuli e

    cappelli. Ognuno di noi aveva

    la sua postazione per realizzare

    l'impasto con le seguenti dosi:

    500 ml di acqua

    800 gr di farina

    15 gr di lievito

    1 bicchiere scarso di olio EVO

    ( extravergine di oliva)

    20 gr di sale

    15 gr di zucchero

    Procedimento

    La prima cosa che abbiamo fat-

    to è stata versare l'acqua tiepida

    in contenitori di plastica per

    miscelarla con l'olio. Dopo ab-

    biamo aggiunto farina e lievito

    e cominciato a impastare con le

    mani, per poi aggiungere 15 gr

    di zucchero e 20 gr di sale.

    L'impasto che abbiamo ottenuto

    era piuttosto morbido.

    Mario ha poi messo a disposi-

    zione dei dischi di pizza già

    pronti perché non c'era il tempo

    per far lievitare la massa. Noi

    abbiamo condito le pizze pre-

    cotte con pomodoro e mozza-

    rella. Inoltre abbiamo imparato

    ad informare con la pala e a

    sfornare le pizze senza scottar-

    ci. Una volta cotte tutte le pizze

    le abbiamo messe negli appositi

    contenitori e portati a scuola per

    gustarle insieme a qualche com-

    pagno e condividere con loro e

    con il Dirigente Scolastico un

    momento di gioia e di arricchi-

    mento personale.

    Ci piacerebbe tanto ripetere

    quest'attività o farne altre che ci

    aiutino a capire quello che vo-

    gliamo fare da grandi.

    Busillo Cristian,

    Massari Petra,

    Prosperi Michela Sofia.

    A scuola di "pizza"...da Mario

    Grazie Mario per

    averci ospitato!

    Pagina 11 La Voce dello Studente

  • La mattina del 26 Novem-

    bre 2015, le classi secon-

    de della Scuola Media

    "Don Cesare Ionta" di Se-

    gni, hanno incontrato la

    campionessa mondiale di

    Nuoto in acque libere Ales-

    sandra Romiti nell'ambito

    del progetto "I giovani in-

    contrano i campioni" pro-

    mosso dal CONI.

    A fare gli onori di casa la re-

    sponsabile di plesso, nonché

    docente di educazione fisica,

    Prof.ssa Paola Fiore che ha

    portato i saluti del Dirigente

    Scolastico Marco Saccucci sot-

    tolineando l'importanza di que-

    sto progetto.

    Presente all'iniziativa per conto

    dell'Amministrazione Comuna-

    le l'Assessore allo Sport Elisa-

    betta Carabella, che ha ringra-

    ziato il CONI e Alessandra Ro-

    miti per aver dato al nostro i-

    stituto la possibilità di cono-

    scere da vicino una grande

    campionessa. Lo Sport rappre-

    senta un importante ambito di

    crescita personale, ci insegna a

    conoscere i nostri limiti e a

    perseguire i nostri obiettivi con

    tenacia e grande forza di vo-

    lontà. La Città di Segni offre

    moltissime opportunità per la

    pratica sportiva grazie alla pre-

    senza di numerose strutture e

    soprattutto grazie all'impegno

    delle tante associazioni sporti-

    ve che quotidianamente diffon-

    dono la cultura dello sport ed i

    valori che stanno alla base del-

    lo stesso.

    Alessandra Romiti, dopo aver

    raccontato la sua esperienza ha

    risposto alle numerosissime

    domande dei ragazzi in parti-

    colare è stato chiesto se prima

    di una gara è solita fare riti di

    buon augurio; lei con un sottile

    sorriso sul volto per l’insolita

    domanda ha dato una sempli-

    cissima risposta “passare del

    tempo con i miei amici la sera

    prima della gara è quello che

    solitamente faccio, perché mi

    aiuta a far diminuire la tensio-

    ne tipica che precede una ga-

    ra”; poi le è stato chiesto cosa

    pensasse del doping e se ne

    avesse mai fatto uso. Lei ha

    risposto che non ammette que-

    sta pratica perché in una gara

    deve vincere il più forte, colui

    che con il sudore e il sacrificio

    ha meritato quella medaglia e

    quegli applausi e non chi ha

    raggiunto queste mete con una

    pasticca o una puntura che in

    quel momento lo ha reso invin-

    cibile. La campionessa ha poi

    concluso affermando che

    "nello sport, cosi come nella

    vita in generale, è importante

    fissare, programmare e perse-

    guire degli obiettivi precisi. Io

    sono sempre stata una sogna-

    trice e con sacrificio e grande

    forza di volontà ho raggiunto

    mete che mi rendono orgoglio-

    sa. Indipendentemente dal fatto

    che si possa diventare o no

    campioni nello sport e nella

    vita, la cosa importante è che si

    faccia tutto con passione e con

    la consapevolezza di aver dato

    il massimo".

    Barni Elisa

    Gagliarducci Giorgia

    Fivoli David

    Felici Pascal

    IIB

    Pagina 12

    Gli studenti della scuola media di Segni incontrano la campionessa di nuoto

    Alessandra Romiti

  • Come ogni anno nel campo

    sportivo di Segni si sono svolte

    le LEPINIADI, siamo ormai

    giunti alla VI edizione. Ma che

    cosa sono? Gare sportive tra le

    scuole dei comuni di Segni,

    Montelanico, Artena e Carpi-

    neto Romano.

    Alcuni alunni, selezionati dai

    rispettivi docenti di educazione

    fisica, si sono ritrovati protago-

    nisti in mezzo al campo da cal-

    cio del nostro bellissimo im-

    pianto sportivo che, attrezzato

    e ben curato, presenta un cam-

    po da rugby con le tribune, due

    campi da tennis, un campetto

    da calcetto e uno da calcio, tut-

    to circondato da spazi verdi

    dedicati alle attività

    dell’atletica leggera.

    Tutti gli alunni che non erano

    in campo hanno dato conforto

    e aiuto ai loro compagni dalle

    tribune con cori, applausi e

    incitazioni. Ma chi vincerà? La

    partecipazione delle associa-

    zioni sportive del comune di

    Segni è stata fondamentale,

    infatti si sono adoperate per la

    buona riuscita della manifesta-

    zione con partecipazione attiva

    e collaborativa e … anche il

    tempo è stato favorevole. Le

    specialità in cui si sono con-

    frontati i nostri atleti sono state

    la corsa di velocità, il lancio del

    vortex, il salto in lungo per

    l’atletica leggera a cui hanno

    partecipato le classi prime e se-

    conde; tennis, calcio e pallavolo

    per i più grandi, gli alunni delle

    classi terze. La scuola di Segni

    è stata particolarmente eccelsa

    nell’atletica leggera meritando

    il primo posto. Volete sapere

    invece della corsa di velocità?

    Giulia Navarra delle classi pri-

    me ha vinto la corsa femminile

    e Valentino Dragutinovic quella

    maschile. Siamo rimasti poco

    contenti però nel lancio del vor-

    tex perchè, nonostante i lanci

    esplosivi di Fabrizio Gizzi,

    Francesco Colaiacomo e Miche-

    le Pucello, per soli 8 decimi non

    ci siamo guadagnati il primo

    posto. Le squadre di calcio e

    pallavolo hanno dimostrato

    grinta e rispetto verso le altre

    squadre cercando in tutti i modi

    di portare la nostra scuola sul

    podio.

    La manifestazione si è conclusa

    con la premiazione delle squa-

    dre degli atleti alla presenza di

    figure di rilievo quali assessori

    del comune di Segni Antonio

    Bartolomei e Elisabetta Cara-

    bella, il D.S. Marco Saccucci e

    il direttore tecnico di tutte le

    associazioni sportive.

    È stato emozionante partecipare

    sia da protagonisti che da spet-

    tatori a questa magnifica mani-

    festazione che speriamo vedrà

    ancora tanta partecipazione. In

    questa giornata la nostra scuola

    ha dimostrato di saper rispettare

    la regola fondamentale dello

    sport:”L’IMPORTANTE NON

    È VINCERE, MA PARTECI-

    PARE”

    Anisia Raimondi 1C

    Evento

    sportivo:

    Le LEPINIADI

    Pagina 13 La Voce dello Studente

  • È la professoressa mi-

    gliore del mondo! È di

    Segni ed ha una figlio.

    Ha un fisico slanciato,

    alcuni la vedono alta e

    magra qualcuno dice che

    è robusta. Ha capelli lun-

    ghi, ricci e con meches di

    colore biondo chiaro che

    ricorda il bianco, spesso

    li porta legati con una

    simpatica coda alta tutta

    arricciata, ma le piace

    cambiare, infatti a volte li

    lega con una treccia altre

    volte li porta lisci. I suoi

    occhi sono di un colore

    celeste quasi abbagliante,

    eppure ad alcuni sembrano

    marroni. Ha labbra sottili,

    un naso abbastanza pro-

    nunciato e la carnagione

    chiara. Non si può certo

    dire che sia una brutta

    donna! Non ha particolari

    difetti, è perfetta così

    com’è, è ottima!

    Il suo aspetto fisico e le

    espressioni del viso rispec-

    chiano il suo carattere lu-

    minoso e sempre solare, si

    rivolge a noi sempre con

    tono calmo e scherzoso

    infatti non si innervosisce

    quasi mai, ma … se succe-

    de,alza il tono di voce e si

    arrabbia non poco. È mol-

    to simpatica e qualcuno

    dice di avere con lei molte

    cose in comune, come es-

    sere molto sportivi, altri

    dicono di conoscerla sin

    dalla scuola dell’infanzia e

    di avere con lei rapporti

    molto confidenziali.

    In genere ha un abbiglia-

    mento curato anche se

    sempre sportivo e ordina-

    to. Indossa sempre tuta e

    scarpe da ginnastica e non

    può mancare l’assordante

    fischietto che porta sem-

    pre con sè. Ormai avete

    capito di chi si parla, è

    proprio lei, la professo-

    ressa Paola Fiore! Inse-

    gna Educazione Fisica,

    una delle materie più bel-

    le di tutte! Insegna molto

    bene e se qualcuno non

    riesce a fare qualcosa lei

    cerca di incoraggiarlo con

    un “BRAVO”. Ci fa pro-

    vare diverse attività spor-

    tive: pallavolo, basket,

    atletica, rugby, nordic

    walking, esercizi di gin-

    nastica generale, percorsi

    sportivi con piccoli e

    grandi attrezzi.

    Quest’anno è la responsa-

    bile di plesso e, sempre

    quest’anno, ha compiuto

    …. non diciamo l’età ma

    è un traguardo importante

    e lei … non li dimostra

    proprio!

    Con affetto

    Tutti gli alunni

    RUBRICA Pagina 14

    Questo dicono di noi: così come ci vedono e …

    come ci vorrebbero!

  • Iniziamo l’ora di Educazione

    Fisica come al solito con un po’

    di corsa di riscaldamento, qual-

    che andatura, stretching e poi ...

    Arriva lui!.... chi è? La Profes-

    soressa ci aveva avvisato che

    durante l’anno scolastico a-

    vremmo avuto delle lezione di-

    verse tenute da specialisti di

    varie discipline sportive … Ec-

    co Marco Biancone esperto di

    Nordic Walking; con lui ha por-

    tato delle attrezzature.

    Appena l’abbiamo visto siamo

    rimasti stupiti per questa gran-

    dissima sorpresa!

    Anche se già lo conoscevamo si

    è presentato e dopo averci illu-

    strato questa disciplina ci ha

    spiegato l’andatura e le tecniche

    di base e poi, subito pronti per

    provare, siamo usciti fuori nel

    piazzale della scuola e abbiamo

    cominciato a fare dei giri di

    campo con l’attrezzatura che

    aveva portato. Ad ognuno di

    noi aveva assegnato due baston-

    cini (simili alle racchette dello

    sci di fondo) con i quali biso-

    gnava coordinare braccia e

    gambe: a guardare lui sembrava

    facile! In realtà noi tutti abbia-

    mo incontrato delle difficoltà

    anche se con i suoi consigli e il

    suo incoraggiamento subito do-

    po siamo riusciti a prendere la

    giusta coordinazione.

    Possiamo dire che è una splen-

    dida attività da fare all’aria a-

    perta adatta a tutti e a tutte le

    fasce d’età, soprattutto in un

    paese come Segni che offre una

    varietà di magnifici luoghi dove

    poterla praticare. Abbiamo sco-

    perto che i bastoncini sono usati

    per spingere e non come appog-

    gio. Abbiamo anche capito

    l’importanza di un gesto così

    semplice e naturale come cam-

    minare, e che questo gesto mo-

    stra, invece, la sua complessità

    infatti nella tecnica specifica

    prevede una coordinazione al-

    ternata e un’ampiezza di movi-

    mento delle gambe e delle brac-

    cia con spalle rilassate, schiena

    dritta e rullata del piede. Grazie

    Marco!

    Eugenio Marchese

    Gabriele Alvini

    IC

    MA QUANTE ATTIVITA’ SPORTIVE!

    NORDIC

    WALKING

    SPORT

    Pagina 15 La Voce dello Studente

  • INCONTRI CON:

    ANNALISA CICCOTTI BIBLIOTECA COMUNALE DI SEGNI

    COLAIACOMO FEDERICA MUSEO ARCHEOLOGICO DI SEGNI

    D.S. Dott.MARCO SACCUCCI, M. ISABELLA COPPOLA, STEFANIA GIAPPICHINI confe-

    renza su “BULLISMO E CYBERBULLISMO”

    Prof.sse E.PORQUEDDU e A. ROSSIELLO (Trnity College London)

    LA BANDA MUSICALE DI SEGNI

    AVIS SEGNI

    GRUPPO ASTROFILI DEI MONTI LEPINI

    FRANCESCO DEL GIUDICE PER IL CONCORSO PRESEPI E L’INFIORATA.

    ALESSANDRA ROMITI…… “ I GIOVANI INCONTRANO I CAMPIONI”

    MARCO BIANCONE NORDIC WALKING

    L’ASSOCIAZIONE ATLETICA SEGNI

    L’ASSOCIAZIONE RUGBY SEGNI

    L’ASSOCIAZIONE CALCIO SEGNI

    ABBIAMO PARTECIPATO A:

    CONCORSO PARLAWIKI

    CONCORSO CIBO PER TUTTI

    CONCORSO PREMIO P.L.NERVI

    CONCORSO UNITRE COLLEFERRO : “La donna, un pianeta da esplorare””

    CONCORSO LA GOCCIA D’ORO

    CONCORSO ATTRAVERSO L’OBIETTIVO—ASS. ITINESEGNI

    CONCORSO PRESEPI

    LA PIAZZA INCANTATA

    RUMOROSA ORCHESTRA

    CONCORSO REGIONE LAZIO-MIUR: “Un brano contro le mafie”

    PER UN PUGNO DI LIBRI (prima edizione scolastica)

    CORSA CAMPESTRE

    CAMPIONATI STUDENTESCHI SPORTIVI

    EMOZIONE OLIMPICO - FORO ITALICO

    SCHEGGE DI SPORT - FORO ITALICO

    INTERNAZIONALI DI TENNIS - FORO ITALICO

    RUGBY 6 NAZIONI - FORO ITALICO

    GOLDEL GALA - FORO ITALICO

    PALIO DEI COMUNI

    Ringraziamo la Comunità Montana dei Monti Lepini e il Convento dei Frati Cappuccini

    per averci ospitato in diverse occasioni

    RINGRAZIAMO TUTTI PER AVER RESO QUESTO ANNO SCOLASTICO

    COSI’ RICCO DI INIZATIVE ED EVENTI.

    Riassumiamo brevemente tutte le attività svolte durante l’anno scolastico e ringraziamo tutti gli attori coinvolti

    Pagina 16 La Voce dello Studente

  • Un caloroso abbraccio a tutti coloro

    che ci hanno seguito durante questo

    anno scolastico.

    Auguriamo ai ragazzi delle classi terze

    un “in bocca al lupo” per gli esami

    e a tutti BUONE VACANZE!

    ISTITUTO COMPRENSIVO SEGNI

    La grammatica segnina

    Si ringraziano i docenti che hanno colla-

    borato a questo numero:

    Gagliarducci A.

    De Cammilis

    Boccardelli A.

    Marchetti L.

    Santucci D.

    Coluzzi M..

    Porqueddu E.

    Mercuri B.

    Lanciotti A.

    Collacchi E.

    Della Vecchia Rita

    Turco Stefania

    REDAZIONE:

    Roazzani Giorgia 1A

    Coletta Leonardo 2C

    Felici Pascal 2B

    De Vita Martina 2B

    Massari Petra 1B

    Michela Sofia Prosperi 2A

    Docenti Coordinatori del progetto:

    M. Manni

    E.Raviglia

    F.Vari

    S.Liberati

    Contattabili al seguente indirizzo:

    [email protected]

    Regola Esempio

    Il Nome nel dialetto di Segni ha 2 generi: maschile e femminile.

    I nomi maschili singolari terminano in linea di massima in “o”

    quelli maschili plurali in “i”

    il cavallo – jo cavaglio

    Il somaro – jo sumaro

    la patata – la petata

    I cavalli - i cavagli

    I somari– i sumari

    I nomi femminili singolari terminano in linea di massima in “a”

    ” quelli plurali in “e.

    Le patate- le petate

    Il Pronomi personali nel dialetto

    Io - èo

    Tu - tù

    Lui - isso

    Lei - essa

    Noi- nù

    Essi-Esse- issi esse

    Nel dialetto di Segni non si usa mai l’articolo “il” . Esso è sostituito in

    linea di massima con “jo” o “lo” sia per il nome maschile singolare

    che per il nome di animali e cose.

    Per esempio per dire prendi “prendi un po’ di pane” diciamo “togli

    m’pesticcio de pa’”

    .l’arancia – jo portogallo

    Il falcetto – jo saricchio

    Il fieno – lo féno

    Il formaggio – lo caso

    Nel dialetto di Segni gli aggettivi hanno una forma per il maschile, e

    una per il femminile

    stanco – stracco (m.s.)

    stanca – stracca (f.S.)

    Bello - béglio

    Bella -bella

    Stracchi (m.p.)

    Stracche (f.p.)

    Begli

    Belle

    Fabrizio Gizzi e Antonio Colabucci 1C