I REGOLINI MAGICI AMICI -...

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Marco Ramello I REGOLINI MAGICI AMICI Progetto didattico-musicale sull'importanza delle regole nel vivere sociale, realizzato in collaborazione con la scuola materna paritaria di Busca (CN).

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Marco Ramello

I REGOLINI

MAGICI AMICI

Progetto didattico-musicale sull'importanza delle regole nel vivere sociale, realizzato in collaborazione con la scuola materna paritaria di Busca (CN).

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Presentazione.

Il progetto educativo vuole aiutare i piccoli a riconoscere, riscoprire e rivalutare

l’importanza delle regole nel vivere sociale.

Si cercherà di stimolare la curiosità nel bambino e prendere coscienza che esistono

comportamenti negativi e positivi legati all’osservanza o meno delle regole stabilite.

Per raggiungere gli scopi prefissati, faremo la conoscenza dei “REGOLINI”, simpatici

personaggi di fantasia, che ci accompagneranno passo passo nel nostro cammino

educativo-didattico lungo tutto il corso dell’anno.

Nei diversi laboratori, così come nel lavoro delle sezioni, le attività nasceranno dalla

scoperta dei “regolini” che di volta in volta appariranno portando con sé delle indicazioni

precise e i bambini saranno guidati a decifrare, farle proprie e farle diventare REGOLE DI

VITA.

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La storia.

Le vacanze estive sono ormai finite; tra poco i bambini ritorneranno alla Scuola Materna e ad attenderli ci sarà un ambiente bello, caldo, accogliente e pieno di giochi e colori. Le maestre per abbellire aule e saloni preparano cartelloni colorati, ed angoli pieni di giochi divertenti; inoltre per fare un po’ d’ordine e pulizia portano in soffitta gli oggetti diventati ormai vecchi e inutili. Ma proprio in un angolino buio e dimenticato trovano un vecchio baule tutto impolverato. Prese dalla curiosità lo aprono… e con grande stupore vi trovano un antico librone elegantemente bordato, sulla cui copertina con caratteri dorati appare la scritta “ I REGOLINI MAGICI AMICI “. La sorpresa è grande per i bambini quando, tornati a scuola incontrano le maestre che dopo averli fatti sedere in cerchio attorno al vecchio baule pian pianino aprono il coperchio e sorpresa… ecco uscire il grande, vecchio librone… ma cosa ci sarà scritto? Con delicatezza, per non rovinare le pagine iniziano a sfogliare il libro, ma appena aperta la prima pagina, ecco saltare fuori uno strano personaggio tondo tondo come una palla di color arancione e con un bel paio di occhiali calati sul naso.

Immaginate la sorpresa dei bimbi! Il libro è magico! Il buffo pupazzo si presenta cosi: ” Ciao bambini! Io sono il regolino Arancione, i miei amici ed io vivevamo tranquilli dentro il nostro libro, ma da un po’ di tempo non possiamo più riposare in pace perché abbiamo notato che non c’ è più rispetto per le cose, per gli ambienti, per le persone e così ci siamo svegliati ed abbiamo deciso di insegnarvi tante cose interessanti che vi aiuteranno nel grande e lungo cammino che avete intrapreso e che è la vita! Sentite un po’ che cosa vi vogliamo raccontare …

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I Regolini, magici amici

Oggi abbiamo noi trovato un oggetto misterioso era tutto impolverato da gran tempo dimenticato. Che cos’è mai quest’oggetto un baule col lucchetto che sorpresa, caro amico c’è un bel libro molto antico. Eh, oh, i regolini, eh, oh, magici amici, eh, oh, i regolini, eh, oh, magici amici. Sono usciti da quel libro degli strani personaggi sono tutti colorati, sono anche molto saggi. Tante cose loro sanno e poi ce le insegneranno sono molto “alla buona” e hanno una gran panciona.

Spunti Didattici.

Costruiamo i regolini. I REGOLINI sono stati realizzati rivestendo un palloncino con della carta pesta ed in seguito pitturati con la tempera aggiungendo ad ognuno alcuni particolari (occhiali, cappello da cuoco, papillon, ciuccio, berretto …). I pupazzi, dopo essere stati presentati, sono stati sistemati nel loro ambiente al fine di aiutare i bambini a ricordarsi delle regole suggerite (es: ROSINA si trova in sala da pranzo, CELESTINO in bagno, ROSSO in salone, …).

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Arancione

Io sono il regolino ARANCIONE seguimi per una buona educazione con me imparerai / a salutare e, chi ti aiuta, / ringraziare con pazienza proverai aspettare i tuoi amici a / rispettare e tutto quanto insieme / riordinare. ARANCIONE, fa rima con EDUCAZIONE, ARANCIONE, fa rima con EDUCAZIONE, Oh, oh, Oh, oh, oh Oh, oh, ARANCIONE. Buon giorno, ciao amico, / buona giornata, grazie mille, tu sei molto gentile. Con me tu puoi stare / sempre tranquillo, lo sai che io aspetto / il mio turno Con pazienza io ti aspetterò, e alla fine mi aiuterai noi siamo grandi amici, siamo OK

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Spunti Didattici.

In tutti i giochi, nelle varie attività - ci spiega il regolino arancione - occorre una buona educazione: aspettare il proprio turno, salutare, riordinare. Proponiamo due giochi da eseguire all’aperto o in un salone ampio. Staffettona a sorpresa. Si dividono i bambini in due o più squadre. A staffetta, il primo componente di ogni squadra parte, raggiunge il punto del campo da gioco in cui si trova una maestra e raccoglie un cartoncino sul quale c’è scritto in che modo dovrà percorrere il ritorno (es.: di corsa, su di un piede, a quattro gambe, a gambero, a rana …). La maestra legge il cartoncino scelto e spiega al concorrente come deve procedere. Il piccolo torna indietro seguendo le istruzioni e dà il cambio al compagno che continua la staffetta. La prova termina quando tutti i bambini hanno eseguito il percorso. Vince la squadra che ha impiegato minor tempo. Gioco del saluto (per un gruppo di circa 20 bambini). I bambini sono divisi in due gruppi da 10. Ogni gruppo è seguito da una maestra. Ai bambini, uno per volta, è insegnato un tipo di saluto. Al via i bimbi dei due gruppi camminano liberamente e ognuno deve ripetere a voce alta il proprio saluto, finché non trova il bambino che dice lo stesso e forma la coppia. Nel momento in cui i due bimbi si trovano, si siedono per terra. In sezione poi si può discutere con i bimbi quando sono usati questi tipi di saluto. I saluti possono essere:

ciao

buongiorno

buonasera

buon pomeriggio

buona giornata

salve

arrivederci

addio

a presto

a domani.

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Oh Rosina

Io sono ROSINA, la regolina della cucina se qualcosa tu vuoi mangiare, in silenzio tu devi stare, e la manina, puoi alzare, e la manina, puoi alzare. Io sono ROSINA, la regolina della cucina, le posate sono in tante e il cucchiaio è molto adatto, per svuotare tutto il piatto, per svuotare tutto il piatto. Oh, ROSINA, senza te come farei Oh, ROSINA, tu sei sempre lì in cucina, Oh, ROSINA, ma tu non ti stanchi mai? Io sono ROSINA, la regolina della cucina, la conosci la posata, quattro punte ha la forchetta per infilare la polpetta, per infilare la polpetta. Io sono ROSINA, la regolina della cucina, un’altra cosa molto importante, se vuoi acqua nel bicchiere, devi dire per piacere, devi dire per piacere. Oh, ROSINA, … C’è un gran segreto, per diventare grande, assaggiare quello che ROSINA ci dà, assaggiare quello che ROSINA ci dà.

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Spunti Didattici.

Il momento di andare a tavola può essere vissuto dai bambini come una gran festa o come un supplizio. Fin da piccoli è indispensabile far conoscere l’importanza di una dieta equilibrata e, nessuno meglio della nostra Rosina, può insegnarci che è fondamentale assaggiare un po’ di tutto, anche in piccole quantità. Ma cosa significa un po’ di tutto? Dopo aver appeso un cartellone con una grossa piramide, sono consegnati ai bambini dei disegni che rappresentano i diversi cibi della nostra alimentazione. Ci sarà chi ha una pagnotta, chi una patata, un piatto di pastasciutta, la verdura, il latte, il pesce, le uova, la carne, il formaggio, i dolci… Ogni bambino si alzerà in piedi e mostrerà il proprio cibo dicendo anche il nome (aiutato dalla maestra se piccolo). Ecco che si presenta Rosina a far ordine, e che aiuta ogni bambino a inserire il proprio cibo nella casella giusta della piramide. Ad ogni bimbo è consegnata su un foglio la stessa piramide (vuota) e tutti i cibi (in formato più piccolo). Insieme alla maestra il bambino costruisce la propria piramide in base ai suoi gusti e a ciò che mangia di più. All’esterno inserirà tutti i cibi che non assaggia mai. La nuova piramide sarà sicuramente molto diversa da quella ideale spiegata da Rosina. Tutte queste piramidi saranno collocate in un luogo ben visibile, con il nome di ciascun bambino. Sarà Rosina, con l’aiuto delle maestre, ad aiutare il bambino ad “assaggiare”, durante il pranzo, proprio quei cibi importanti che stanno al di fuori della piramide. Sicuramente quando un bimbo riesce a mangiare ciò che sempre ha rifiutato partirà l’applauso degli altri bambini. Le piramidi dei bambini possono essere ottimo materiale per revisioni durante l’anno, per valutare i miglioramenti. Ecco la piramide ideale:

Alla base ci sono le sostanze che devono essere consumate in quantità maggiori come le patate, i cereali, la pasta e il riso. Subito sopra frutta e verdura, indispensabili in ogni pasto. Al terzo piano ecco il latte e i suoi derivati, il pesce, le uova e la carne. Attenzione, queste sostanze vanno alternate fra di loro e quindi non devono essere consumate nello stesso pasto pesce e formaggio, oppure carne e uova. Infine, all’ultimo piano, qualche dolce si può assaggiare, ma senza esagerare.

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Celestino

Io sono del bagno il regolino, lo sai, il mio nome è Celestino, qui dalle mie parti è tutto bagnato se non stai attento … sei già scivolato! Lo vuoi un segreto, per non scivolare, piano, pian, pianino bisogna andare, chi va troppo forte, lo scopre da solo, prima o dopo lui … fa un bel volo! E poi, e poi, e poi con Celestino sai, quante cose ancora tu imparerai, quante cose ancora … L’acqua e la carta non vanno sprecate e poi le finestre non vanno usate se le tue manine son belle lavate anche quelle macchie … se ne sono andate! E poi, e poi, e poi con Celestino sai, quante cose ancora tu imparerai, quante cose ancora … Lo sai che è contento Celestino se provi a rivestirti per benino tu sei diventato un bravo bambino se non hai bagnato … il grembiulino! E poi, e poi, e poi con Celestino sai, quante cose ancora tu imparerai, quante cose ancora imparerai.

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Spunti Didattici.

Prevenzione denti E’ possibile già alla scuola materna sensibilizzare i bambini sui problemi dei denti e su cosa fare per evitarli. Iniziamo con un lavoro in sezione: conversazione con i bambini

Mangiamo spesso chewing-gum, caramelle, confetti colorati ricoperti di zucchero, lecca-lecca…?

Ci laviamo i denti? Quante volte al giorno? Usiamo il dentifricio? Siamo già andati dal dentista?

Al termine della conversazione invitiamo se possibile un dentista che aiuti a capire l’importanza di una buona igiene dentale, tramite materiale di facile comprensione. Spunti per cartelloni:

disegnare un dente gigantesco e spiegarne l’anatomia

disegnare amici e nemici dei denti Amici dei denti: fluoro, dentifricio, spazzolino, dentista, alimenti sani (latte, frutta, formaggio, carne, verdura, pesce, uova, pasta, riso, carote). Nemici dei denti: chewing-gum, caramelle, confetti colorati, lecca-lecca, cioccolato, patatine, zucchero, merendine… Uso corretto dello spazzolino: non bisogna spazzolare i denti in modo orizzontale, ma in modo verticale, partendo dalla gengiva. Bisogna pulire i denti con movimento rotatorio e vanno spazzolati fuori, dentro, dietro e negli spazi fra un dente e l’altro. Lo spazzolino va cambiato ogni tre mesi. Tutte queste informazioni sono date in modo semplice dal medico. Lavare le mani E’ utile insegnare ai bambini l’importanza di lavarsi le mani, perché molte malattie entrano nel nostro corpo attraverso invisibili granelli che si possono raccogliere toccando cose sporche. E’ quindi bene lavarsi le mani con cura prima di mangiare e utilizzare non solo l’acqua, ma anche il detergente. Queste semplici regole possono essere spiegate tramite cartelloni o materiale informativo (libri, videocassette…).

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Rosso

ROSSO ROSSO Io sono il regolino ROSSO e mi piace tanto giocare Io gioco sempre a più non posso e mi piace tanto saltare. ROSSO ROSSO Quando la mattina mi sveglio faccio un salto giù dal letto qualche volta pure mi sbaglio sbatto forte il mio culetto. Guarda che bel gioco, si è proprio bello per me Questo è un bel gioco, se ci giochi tu con me. ROSSO ROSSO Io sono il regolino ROSSO voglio insegnarti a giocare sì è proprio bello se vinci qualche volta anche se perdi. Guarda che bel gioco, si è proprio bello per me Questo è un bel gioco, se ci giochi tu con me. C’è una cosa molto importante che non bisogna scordare tu puoi diventare un birbante se non aiuti a ritirare. Guarda che bel gioco, si è proprio bello per me Questo è un bel gioco, se ci giochi tu con me. ROSSO

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Spunti Didattici.

Tutti i bambini amano giocare. Molte volte vediamo i più piccoli divertirsi con giochi molto semplici, costruiti da soli, giochi di fantasia. Spesso i giocattoli tanto pubblicizzati attirano i bambini finché sono degli oggetti del desiderio, quando li vedono alla televisione, sulle riviste, nelle vetrine. Ma nel momento in cui finalmente il gioco tanto sognato è nelle loro mani, viene usato solo per poco tempo e, passata l’euforia dei primi momenti, spesso viene dimenticato. Con queste attività vogliamo far scoprire ai bambini il gusto di costruire un gioco unico, fatto con le proprie mani e con l’aiuto della fantasia. Un gioco costruito personalmente ha un “sapore” speciale, e per questo insegna ad averne cura. L’attività aiuta il bambino a capire che bisogna avere cura per tutti i giochi, occorre trattarli bene e, quando si finisce di giocare, è necessario riordinare.

Costruzione di una girandola Materiale occorrente: Un quadrato di cartoncino di cm. 20 di lato; un bastoncino lungo cm. 50; uno spillo; un anellino di pasta alimentare. Su un cartoncino colorato ritagliare un quadrato di cm 20 di lato. Disegnare sul quadrato le diagonali. Tagliare le diagonali fermandole a 4 cm dal centro. Piegare gli angoli in modo alterno e fissarli al centro con uno spillo.

Infilare lo spillo al bastoncino inserendo la pasta fra la girandola e il legno.

Costruzione di una bambola di lana. Materiale occorrente: Lana (filato piuttosto grosso) di diversi colori; cartoncino. Prendere un mazzetto di lana, avvolgerlo bene attorno ad un cartoncino e tagliarlo da una parte. Legare poi con un filo colorato la parte non tagliata in modo da segnare la testa. Separare un po’ di fili per formare le braccia, accorciarli, tagliandone una parte e, con dei fili colorati, formare le mani e i piedi. Infine, con dell’altro filo colorato che potrà essere più grosso degli altri, fare una bella cintura da stringere alla vita della nuova bambola.

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Costruzione di una marionetta (per i bimbi più grandi)

Materiale occorrente: per la cartapesta: giornali vecchi, acqua, colla per la testa: un calzino vecchio, sale o segatura oppure sabbia, un po' di spago per il corpo: un ritaglio di stoffa e un po' di cartoncino per fare le mani. PREPARARE LA CARTAPESTA Strappare dei fogli di carta di giornale in strisce di piccole dimensioni e lasciarle macerare nell'acqua con un po' di colla per qualche ora. COSTRUIRE LA TESTA Riempire un vecchio calzino con sale, sabbia oppure segatura, in modo da formare una pallina. Chiudere con lo spago la calza in

modo che la segatura non esca. Prendere le strisce di giornale dall'acqua con la colla e appoggiarle sulla calza rigonfia. Striscia dopo striscia, si deve rivestire tutta la parte rigonfia del calzino con uno strato di almeno mezzo centimetro. È consigliabile non mettere tutti gli strati di cartapesta nella stessa direzione, ma sovrapporli in modo incrociato. Lasciare asciugare all'aria. Quando la pallina-testa è asciutta, si può modellare sopra, con altra cartapesta gli occhi, il naso e le orecchie. Quando la faccia è ben asciutta, togliere il cordino e lasciare fuoriuscire la segatura (o il sale,...). Tagliare la parte del calzino che spunta dalla cartapesta. All'interno della testa è così rimasto un buco, che servirà per metterci le dita e muovere la marionetta. Dipingere la testa e il viso con le tempere. COSTRUIRE IL CORPO Tagliare due pezzi di stoffa a forma di T e cucirli insieme, lasciando il buco per inserire la testa della marionetta e, al fondo, per infilare la mano. Le mani possono essere realizzate ritagliando del cartone (dello spessore del cartone delle scatole di pasta o del sale) che andrà colorato.

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Sono Giallo

Sono GIALLO e sto in sezione in silenzio ascolto la “lezione” sto seduto anche quando devo scrivere e colorare quanta attenzione per tagliare ed incollare Sono come il sole alla finestra in silenzio ascolto la maestra sto seduto anche quando devo disegnare e punteggiare quanta attenzione io non devo più sbagliare Sono GIALLO e io voglio imparare di più Sono GIALLO se lo vuoi ce la fai anche tu! Io non sono proprio mai sbadato io rimango sempre concentrato sto seduto anche quando vorrei proprio a tutti far vedere questo disegno è proprio un capolavoro Sono GIALLO e io voglio imparare di più Sono GIALLO se lo vuoi ce la fai anche tu! Sono GIALLO e ho proprio lavorato il riposo ho meritato io mi alzo solo quando tutto quanto ho riordinato sono felice, posso andare a giocare. Sono GIALLO e io voglio imparare di più Sono GIALLO se lo vuoi ce la fai anche tu! Sono GIALLO e io voglio imparare di più Sono GIALLO se lo vuoi ce la fai anche tu!

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Spunti Didattici.

Silenzio, ascolto, attenzione, concentrazione: ecco cosa ci propone il “Regolino Giallo”. I bambini svolgono tante attività in sezione, ma hanno bisogno di imparare anche a concentrarsi, a fare silenzio…

Silenziometro Proviamo a spiegare l’importanza del silenzio costruendo insieme ai bambini, in ogni sezione, il SILENZIOMETRO: uno strumento che misura giorno per giorno la capacità di stare in silenzio. Su un cartoncino disegniamo un gran termometro, magari simile a quello per misurare la febbre, più conosciuto rispetto al termometro d’ambiente. Il termometro deve essere grande, ben visibile e deve contenere 10 tacche, da 1 a 10. Coloriamo le tacche da 1 a 4 di verde, da 5 a 8 di giallo, il 9 e il 10 di rosso. Spieghiamo ai bambini il significato di questo strumento e dei 3 colori (come il semaforo, che alcuni bambini già conoscono). Il verde significa che c’è un buon silenzio, il giallo significa un po’ di rumore, il rosso troppo baccano. Applicare sul termometro un segna gradi, sempre costruito con il cartoncino. Questo strumento può essere utilizzato quando si richiede ai bambini particolare ascolto e concentrazione. La maestra segnalerà i “gradi” di silenzio al termine dell’attività, e renderà visibile il loro impegno attraverso il SILENZIOMETRO.

Gioco del silenzio Preparare una schiera di sedie di cui una, al centro, rappresenta il trono. I bambini sono disposti in semicerchio guardando le sedie. Uno di loro è nominato “re del silenzio” e deve scegliersi dei cavalieri: indicherà quindi via via uno dei giocatori, che dovrà presentarsi a lui senza rumori, senza sorridere, senza parlare. Se il bimbo chiamato perde la serietà, deve tornare a posto. Il re tenta di far ridere i suoi cavalieri. Chi riesce a stare serio diventa cavaliere. I cavalieri possono collaborare col re a far ridere i candidati, ma se ridono sono revocati.

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Noi amiamo il verde.

Sono VERDE e sto in giardino la natura devo rispettare posso correre e gridare, io mi posso anche sfogare com’è bello stare insieme ma che bella è la natura impariamo a rispettarla sempre di più. VERDE-E-E, noi amiamo il verde VERDE-E-E, la natura è verde in giardino, sai noi giochiamo, dai ma che bello in mezzo al verde in giardino, sai tutti insieme, dai ma che bello in mezzo al verde Sono VERDE e sto in giardino la natura devo rispettare posso correre e gridare, ma nella strada non devo andare com’è bello stare insieme ma che bella è la natura impariamo a rispettarla sempre di più. VERDE-E-E, noi amiamo il verde … Sono VERDE e sto in giardino la natura devo rispettare posso giocare con la sabbia che però non va gettata com’è bello stare insieme ma che bella è la natura impariamo a rispettarla sempre di più. VERDE-E-E, noi amiamo il verde …

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Spunti Didattici.

Con l’obiettivo di conoscere meglio i doni che la natura ci offre, e quindi il valore del rispetto per il verde che ci circonda, si chiede ai bambini (con l’aiuto prezioso delle famiglie) di portare a scuola erbe aromatiche, verdure, foglie, radici, bacche, fiori e frutti. Quando tutti i prodotti sono raccolti, si cerca di far conoscere ad ogni bambino il nome, il profumo e il colore di ciascun prodotto. La natura ci regala un’infinità di erbe selvatiche dai profumi intensi e colorazioni vivaci che si prestano a svariate attività didattiche. Dopo questa prima analisi, ecco alcune idee da realizzare in classe. Colori della natura Le verdure che i bambini hanno procurato possono facilmente essere ridotte in forma liquida. Per i piccoli può essere molto divertente grattugiate le carote, strizzare gli spinaci, schiacciare i cavoli o pestare le verze. Il tutto può essere filtrato e con l’aggiunta di sale, aceto o limone, diventare liquido colorato: il rinomato colore della natura. Le tinte ottenute possono essere usate con fantasia e creatività per tecniche di stampa Batik e Stencil. Batik: pittura su tessuto. Arte antica che si sta affermando nel mondo moderno per essere entrata nell'attenzione dei grandi stilisti della moda. Richiede come base di lavoro alcuni tipi di tessuto che si prestano in modo naturale ad assorbire il colore. Stencil: arte di decoro. Grazie alla sua semplicità di esecuzione si possono realizzare disegni e abbellimenti di straordinario effetto. Con lo stencil si possono decorare pareti, pavimenti, mobili, stoffe, oggetti.

Materiale occorrente prodotti della natura batticarne, grattugia, recipienti vari sale, aceto o limone pennelli, oggetti da decorare (vasetti, stoffa, cartoncini in conformità a ciò che si vuole

dipingere) stampini.

Tisane Le erbe aromatiche (menta, rosmarino, salvia, camomilla, malva, alloro…) possono essere usate per spiegare ai bambini le loro proprietà benefiche che un tempo erano usate per alleviare diversi tipi di dolori, e che ancora oggi possono essere utilizzate per buonissime e profumatissime tisane. Queste possono essere preparate insieme alla classe e poi fatte sorseggiare tiepide. Sacchetti profumati Con foglie e fiori profumati, come viole, lavanda, garofani, alloro, menta, origano, scorza di limone tritata, cannella si possono preparare dei bellissimi sacchetti profumati. E’ importante insegnare ai bambini a raccogliere i petali e i fiori, senza sradicare le piante, proprio per rispetto alla natura. Il materiale raccolto va lasciato seccare all’ombra, in un luogo asciutto e ventilato e ogni tanto occorre rigirarlo. Dopo una quindicina di giorni ci si divertirà a mescolare i diversi profumi, facendo scegliere i bambini in base ai loro gusti preferiti e si confezioneranno dei simpatici pacchettini chiusi da un nastrino, che ognuno porterà in dono alla propria famiglia. Erbario Con fiori, erbe e foglie (in questo caso non è necessario che profumino) costruiamo dei simpatici biglietti che possono poi essere utilizzati per gli auguri ai genitori nei momenti di festa durante l’anno. Tutto il materiale che i bambini ci portano o che raccogliamo insieme a loro durante una passeggiata all’aperto, va messo ad asciugare tra carta assorbente o giornali. Tra un foglio e l’altro va inserita una sola piantina, avendo cura che i fiori siano ben distesi, quindi è necessario sovrapporre dei pesi (libri) e conservare l’erbario in una stanza asciutta per una settimana. Ogni tanto vanno sostituiti i giornali in modo che l’umidità assorbita dalle pagine non provochi muffa. Quando sono completamente essiccati si possono fissare su un cartoncino e il biglietto per gli auguri è pronto!

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Ti faccio sognare (Blu)

Io, son BLU vivo lassù tra nuvole e stelle, tu sogni le cose più belle, lassù … Io, son BLU vivo lassù racconto le fiabe se proprio non riesci a dormire, lassù … Ti faccio sognare con questa ninna nanna Ti faccio sognare ninna na Io, son BLU vivo lassù tra tanti bambini che sognano in pace tranquilli, lassù … Ti faccio sognare con questa ninna nanna Ti faccio sognare ninna na Io, son BLU vivo lassù in cima alle scale adagio, tenendo la mano, lassù … Ti faccio sognare con questa ninna nanna Ti faccio sognare ninna na ninna nanna ninna na ninna nanna ninna na

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Spunti Didattici.

Per ogni essere umano è fondamentale dormire bene. I bambini fin da piccoli hanno delle abitudini che cambiano crescendo e influenzano il momento del riposo. Facciamoci raccontare dai bambini come si preparano per la nanna, con che cosa vanno a dormire e quale posizione assumono nel letto. C’e chi:

dorme con un dito in bocca o con il succhiotto con la bocca protetta da una mano su di un fianco con la testa sotto il cuscino sulla schiena, con le braccia distese lungo i fianchi sulla schiena, con le mani raccolte sul petto con le mani sotto il viso con le braccia in alto, allungate sul cuscino col letto ben rimboccato, le coperte ben distese col letto in disordine, le lenzuola strette fra le braccia con il peluche in mano con un copertina (o maglietta, fazzoletto…) fra le mani

Questi sono alcuni esempi di ciò che i bambini ci possono raccontare o far vedere su di un materassino, mettendosi nella posizione che di solito assumono quando dormono. Al termine del racconto dell'esperienza di ogni bambino, analizziamo insieme con loro in che modo dormono i personaggi dei giochi, come ad esempio i protagonisti della Banda Disney e altri. La maestra porta in sezione molti giornalini da poter ritagliare (si può chiedere la collaborazione delle famiglie per avere diversi tipi di testate), li dà ai bambini che cercano tutti i personaggi mentre dormono, li ritagliano. Altri personaggi possono essere valutati insieme facendosi raccontare dai bimbi come dormono i loro “eroi” delle videocassette. Esempi: Paperon de Paperoni: dorme con un materasso imbottito di banconote, con un letto a baldacchino laminato d’oro e ha il comodino a forma di cassaforte. Paperino: ha un sonno sempre molto agitato, con incubi. Sogna forse lo Zione che viene ad ordinargli un lavoro? Topolino: dorme sempre con Pluto al fianco. Winnie the Pooh: dorme in un tenero lettone, con un buffo cappellino in testa. Di fianco al letto sono pronti vasetti di miele. Simba piccolo: dorme vicino ai genitori, in una piccola caverna. Si alza sempre presto e sveglia i genitori perché vuole scoprire il mondo. Biancaneve: dorme nel letto dei sette nani, sempre con il sorriso. In quella casetta sembra essere protetta da tutto e da tutti e quindi può dormire sonni tranquilli. Linus: dorme sempre con la copertina in mano. Timon e Pumbaa: Timon dorme sulla pancia di Pumbaa, che a sua volta dorme a pancia in su disteso nell’erba. La carica dei 101: dormono tutti insieme, vicini. Sbrodolino non vuole mai coricarsi perché vuole guardare ancora la TV. Tarzan: dorme sugli alberi. Con questa attività i bambini prendono coscienza delle abitudini che ognuno può avere quando dorme. A questo punto si possono dare loro piccoli consigli per riposare bene. Le regole del buon dormire possono essere rappresentate tramite dei semplici disegni su di un cartellone. Lo stesso lavoro può essere eseguito dai bambini stessi che prepareranno un cartoncino con tutte le regole (scritte e disegnate) da portare a casa e appendere.

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Ecco alcune regole: Andare a dormire ogni sera e alzarsi ogni mattina alla stessa ora.

I "riti del sonno": è necessario instaurare delle "ritualità" serali, cioè eseguire le stesse azioni, sempre nello stesso ordine e, possibilmente, agli stessi orari.

Cercare di rilassarsi il più possibile prima di andare a letto, per esempio facendo un bagno (ma non la doccia, che ha un effetto stimolante), o bevendo latte caldo o tisane e infusi a base di erbe.

Evitare giochi troppo eccitanti nell’ultima ora, prima di coricarsi.

Se si ha fame all'ora di andare a dormire, mangiare qualcosa di leggero, per evitare problemi di digestione;

Dormire in un letto comodo, in una camera da letto protetta quanto più possibile dai rumori, ad una temperatura ambiente ne’ troppo fredda ne’ troppo calda, intorno ai 18-20 gradi.

Mangiare ad orari regolari, evitando pasti abbondanti in prossimità dell'ora di andare a letto.

Cibi e bevande che contengono caffeina e teofillina devono essere evitate per molte ore prima di andare a nanna. Queste sostanze sono contenute in molti cibi e bevande di uso comune (coca-cola, cioccolata, caffè, tè).

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Tanti auguri

Io son Bianco e sono speciale perché arrivo solo a Natale quando fa freddo e scende la neve ecco che arrivo, ecco son qua. Tanti auguri di Buon Natale sia di pace e felicità Tanti auguri anche a chi è solo ‘che l’amore un giorno verrà.

Io son Bianco e voglio insegnare non solo i doni devi aspettare in questa notte molto speciale c’è anche qualcuno che triste sarà.

Spunti Didattici.

Canto da utilizzare per la recita di Natale.

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Quanti colori!

Sono di tutti i colori ma io non sono arlecchino come tutti gli altri amici sempre sarò un regolino Mi piace fare ogni tanto qualche pazzia un po’ strana ma io non perdo la strada se no divento una frana Quanti colori formiamo insieme noi se tutti insieme cantiamo così Pace c’è Regolini Pace c’è che colori Pace c’è tra i bambini Pace c’è dentro ai cuori. Sono di tutti i colori sembro un arcobaleno che per la strada ha viaggiato come su un lungo treno Quanti amici ho incontrato quante avventure passate ma che bei giochi vissuti che io mai più scorderò. Quanti colori …

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Spunti Didattici.

Click …che foto! Tutti i Regolini si sono presentati e hanno lanciato il loro messaggio. Colori diversi, insegnamenti diversi, canzoni diverse: ogni bambino avrà in simpatia uno di questi regolini. E’ giunto quindi il momento di scattare fotografie: una per ogni bimbo insieme al regolino preferito. Quando le fotografie saranno pronte, prepariamo una bella cornice con i bimbi. Per la cornice:

1. Disegnare su un cartoncino (cartone ondulato, quello delle scatole da imballaggio) due rettangoli, uno più grande dell’altro, poi punteggiare l’interno per formare una cornice.

2. Disegnare sulla cornice un paesaggio (mare, montagna) e colorarla con i colori a tempera. Si possono applicare foglie e fiori punteggiati, conchiglie, fiori e farfalle costruiti con il pongo; si può spalmare la colla e versare sopra sabbia…

3. Su un cartoncino della stessa misura della cornice incollare la fotografia del bambino. 4. Girare la cornice e spalmare di colla tutti i bordi 5. Appoggiare il cartoncino con la foto e premere. 6. Ritagliare un cartoncino robusto largo 1/3 della base della cornice e alto 1,5 volte, piegarlo

al centro ed effettuare due piccoli fori alle estremità. 7. Legare o pinzare un filo sui due fori per tenere chiuso il cartoncino e poterlo usare come

supporto. 8. Incollare un lato del supporto sul retro della cornice.

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Spartiti musicali.

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I REGOLINI MAGICI AMICI.

di MARCO RAMELLO - Libro + musicassetta/CD

L’amicizia con i “Regolini” ci fa scoprire l’importanza delle regole e c’insegna ad

applicarle nei vari ambiti del vivere sociale.

Progetto didattico-musicale per bambini della scuola materna che ruota attorno alla

scoperta dei “Regolini”, simpatici amici di fantasia che con l’uso dei colori c’insegnano il

comportamento corretto per ogni situazione.

Ambiti: cucina, bagno, gioco, classe, natura, riposo, gruppo, pace, Natale.

Ad ogni argomento è abbinata una canzone, un colore e alcune attività didattiche che

prendono spunto dalle avventure dei “Regolini”.