I Progetti Regionali sulla fragilità - AUSL di Bologna · Dr. Antonio Brambilla ... University per...
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Dr. Antonio BrambillaDr. Antonio Brambilla
Dr. Oreste CapelliDr. Oreste Capelli
Assessorato Politiche per la Salute Assessorato Politiche per la Salute
Regione EmiliaRegione Emilia--RomagnaRomagna
, 1
I Progetti Regionali sulla fragilità
Il Sostegno alla Fragilità e la Prevenzione della Non Autosufficienza, Bologna 7 maggio 2013
Dalla fragilità alla
non autosufficienza
Disabili
Terminali
Anziani
Fragilitàsociale
Disabili
Anziani
Cronici
Area della
non autosufficienza
Area della fragilità
Dalla fragilità alla non autosufficienza
DisabiliTerminali
Anziani
Fragilitàsociale
Disabili
Anziani
Cronici
Area della non autosufficienzaArea della fragilità
Care-giver
Case-management
Percorsi di presa in carico:
Patologie croniche
Assistenza protesica
Valutazione TO per ACSC
Progetti di valutazione del rischio di ricovero
Cure Domiciliari
Assistenza protesica
Rete Cure Palliative
Assistenza residenziale e semi-residenziale
Percorsi
C01 - Invalidi civili al 100% di invaliditàsenza indennità di accompagnamento
0
10.000
20.000
30.000
40.000
50.000
60.000
2007 2008 2009 2010 2011
AUSL BO RER
C02 - Invalidi civili al 100% di invaliditàcon indennità di accompagnamento
0
10.000
20.000
30.000
40.000
50.000
60.000
70.000
2007 2008 2009 2010 2011
AUSL BO RER
Invalidità anni 2007/2011Numero attestati di esenzioni ticket rilasciate dalle Aziende USL della RER e attive al 31 dicembre
C03 - Invalidi civili con riduzione della capacità lavorativa > 2/3 - dal 67% al 99% di invalidità
0
20.000
40.000
60.000
80.000
100.000
2007 2008 2009 2010 2011
AUSL BO RER
Soluzione:Tagli Lineari!!?
�Le ultime manovre finanziarie
�La legge 135 del 7 agosto 2012
(Spending Review)- ridisegno rete ospedaliera
�La legge 189 del novembre 2012
(Riorganizzazione Territoriale)- modelli di
assistenza innovativi
�…….???
Senza risorse aggiuntive
Ogni 1.000 ultranovantenni,
190 in struttura …..T
ass
o d
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utt
ure
re
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en
zia
li
Disease/Care management
Educazione al Self-management
Prevenzione Primaria
Case-Manag.
Fra
gilit
à
La Piramide della fragilità sanitaria
Bassa
Medio
Alta
Molto AltaW
elfa
re d
i Com
unità
4.1 %
5.7%
15.5%
74.7%
150,999Paziente complesso
212,089rischio elevato
513,480rischio medio
2,768,773rischio basso
3.705.341residenti nella RER
Parola chiave:
INTEGRAZIONE
Almeno 3 livelli di integrazione:
1. A livello istituzionale: fra le diverse politiche e i diversi enti di governo
2. A livello organizzativo e gestionale: fra servizi sociali, sanitari e risorse della Comunità
3. A livello operativo e professionale: fra operatori di diversa formazione e competenza e associazionismo
Obiettivo nr. 10/2013
Direzione Sanità e Politiche Sociali
Fragilità sanitaria e socio economica
• Sviluppare un Modello Predittivo Regionale di
analisi dei bisogni della popolazione, finalizzato
a riconoscere le condizioni potenziali di Fragilità
Sanitaria e Socio-economica
• Definire le tipologie di intervento più appropriate
in relazione alla pesatura dei diversi componenti
dell’Indice di Fragilità
Obiettivo nr. 10/2013
Direzione Sanità e Politiche Sociali
Strutture coinvolte:• Agenzia sanitaria e sociale regionale • Assistenza distrettuale• Coordinamento politiche sociali e socio educative,
programmazione e sviluppo del sistema dei servizi• Integrazione socio-sanitaria e politiche per la non
autosufficienza• Politiche per l'accoglienza e l'integrazione sociale • Presidi ospedalieri • Salute mentale, dipendenze patologiche, salute nelle
carceri servizio • Sanità pubblica • Sistema informativo sanità e politiche sociali
nel 2013……
• Mappatura delle esperienze in tema di valutazione delle condizioni di fragilità sanitaria e socio economica
• Individuare i determinanti sanitari e socio-economicidisponibili nei flussi informativi correnti
• Progettazione di un Indice sintetico multidimensionaledi Fragilità a partire dai determinanti individuati, integrati con l’Indice di Deprivazione
• Definire le tipologie di intervento più appropriate in relazione alla pesatura dei diversi componenti dell’Indice di Fragilità
Coordinamento delle azioni:
Servizio Assistenza Distrettuale
Le Case della Salute
rappresentano i luoghi elettivi di
presa in carico delle
persone fragili e con patologie croniche,
secondo le logiche della
medicina di iniziativa.
…..in tutte devono
essere presenti
alcune
caratteristiche
fondamentali
adattata dal modello di Patient-Centered Medical Home (PCMH) dell’American Academy of Family Practice
Tre diverse tipologie:
piccola, media grande
Oltre l’attività di assistenza primaria erogata dal nucleo delle cure primarie: MMG, PLS, infermiere, ostetrica e assistente sociale (casa della salute piccola),
….possono essere presenti i servizi consultoriali, il poliambulatorio (casa della salute media),
….il centro di salute mentale, i servizi di igiene pubblica, e i centri diurni e residenziali per i diversi target di popolazione (casa della salute grande).
Ma un solo logo….
Azienda
USL
CdS dichiarate attive CdS programmate
Piccola Media Grande Totale Piccola Media Grande Totale
Piacenza 0 0 0 0 6 3 0 9
Parma 4 5 3 12 7 2 5 14
Reggio E. 9 0 0 9 7 5 1 13
Modena 2 0 0 2 2 1 0 3
Bologna 0 4 3 7 6 6 3 15
Imola 1 1 0 2 0 0 0 0
Ferrara 1 0 2 3 0 1 1 2
Ravenna 2 1 2 5 0 0 0 0
Forlì 0 1 1 2 1 1 1 3
Cesena 1 0 3 4 0 0 0 0
Rimini 5 0 0 5 1 0 0 1
Totale 25 12 14 51 30 19 11 60
18
51 Case attive…
Letti territoriali
nelle Strutture Intermedie
(Ospedali di Comunità)
Strutture Intermedie Territoriali:
– Moduli di 20 letti
– Gestione infermieristica, coinvolti MMG/MCA
– Presa in carico temporanea (max 30 gg)
– Paz. Cronici in fase di riacutizzazione
o dimissioni precoci
Alcuni progetti realizzati dal Servizio Integrazione socio-sanitaria e politiche per la non autosufficienza
su programmi di sostegno delle reti sociali e di prevenzione per gli anziani fragili
-PROGETTO EUROPEO I2I (isolation to inclusion) Gruppo di esperti europei e regionali ha lavorato sul tema dello sviluppo di piani di azione locali per contrastare l’isolamento e promuovere l’inclusione sociale della popolazione anziana (2006-2007)
- PROGETTI SPERIMENTALI realizzati in alcuni territori su obiettivi del Piano di Azione Regionale per la popolazione anzian a (DGR 2299/04)
Progetto 2 del PIANO REGIONALE PREVENZIONE (DGR 207 1/10) “Contrasto all’isolamento dell’anziano con particol are riferimento alla costruzione di reti sociali di sostegno e di vicina to”
Anziani e fragilità
Parma - Distretto Sud-Est
Indagine su 5.373 soggetti di età > 74 aa
non conosciuti ai servizi
Contesto familiare e relazionale
• Fattori di rischio– Isolamento
– Solitudine
– Nucleo familiare - percentuale di soggetti stabili:• 79,3% coppia
• 73,6% soli
• 68,7% nucleo familiare
• Fattori di protezione:– Partecipazione alla vita sociale
– Rapporti con i vicini• rapporti assenti o scarsi con la comunità: peggioramento nel 35,7% dei casi
• livello medio di partecipazione: peggioramento nel 14,2%
• Nessuna relazione statisticamente significativa tra la presenza di figli e variazione dello status.
Conclusioni del progetto di Medesano
• Numero molto limitato di situazioni di completa non
autosufficienza gestite in ambito familiare
• Importanza della rete familiare per la presa in carico di
situazioni complesse; figli come principali care-giver
• elevata diffusione di casi che, pur presentando livelli di non
autosufficienza lieve o moderata, risultano non essere
conosciuti dai servizi.
• Alcune problematiche (inadeguatezza dell’abitazione,
scarsa accessibilità dei trasporti, comunicazioni viarie)
possono incidere sull’autonomia delle persone anziane
confermando la necessità di politiche integrate
Profilo dei pazienti a rischio di ospedalizzazione
Azienda USL di Parma
Collaborazione fra la Agenzia Sanitaria e Sociale della
Regione Emilia-Romagna e la Thomas Jefferson
University per costruire dei modelli predittivi,
attraverso l’uso della banca dati amministrativa
sanitaria regionale, per l’identificazione dei pazienti a
rischio di ospedalizzazione
AUSL di Parma ha scelto di investire nella
sperimentazione applicativa dei risultati di tali modelli
Definition of hospitalization risk categories
Risk Category
Estimated probability of
hospitalization Description
Very High
> 25%The very high risk group includes approximately 4% of the population. 4% of a panel of ~1,500 patients would be ~ 60 patients for a GP
High 15% to 25%
The high risk may be the group that would benefit most from chronic care management programs. With the selected cutoff, = ~ 6% of patients, this would include ~ 90 patients in a GPs panel of 1500 patients.
Moderate 6% to 15% Adult patients with greater than average risk, ~ 15% of the population would be ~ 225 patients in a GP’s panel.
Low < 6%The remaining low risk group contains the largest group of patients (~75%). Includes patients with a probability of hospitalization or death less than that observed in the general population
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Reportistica
• MMG
– Sommario delle caratteristiche di tutti i propri pazienti a
rischio molto alto (4% dei pazienti totali) e ad alto rischio
(6% dei pazienti totali)
• Casa della Salute
– Sommario delle caratteristiche dei pazienti di tutti i MMG
a rischio molto alto e ad alto rischio
Presa in carico e gestione proattiva da parte
dell’equipe multiprofessionale
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