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I progetti CCM per il monitoraggio della Legge 3/2003
ela rete delle scuole che promuovono la salute
Annarosa Pettenò
Aosta, 5-6 novembre 2010
Centro nazionale per la prevenzionee il Controllo delle Malattie
Ha tra i propri obiettivi il contrasto di emergenze sanitarie e la prevenzione anche attraverso la promozione di stili di vita sani.
E’ impegnato a sostenere il sistema sanitario e il Paese nell’applicazione del divieto di fumo e nelle azioni di contrasto al fumo, in sintonia con il Programma .
L’obiettivo finale è quello di ridurre il carico di morte e malattie correlate al fumo attraverso lo sviluppo di azioni a tre livelli:
1. Proteggere i non fumatori2. Prevenire l’iniziazione al fumo nei non fumatori3. Favorire la disassuefazione nei fumatori attivi.
Centro nazionale per la prevenzionee il Controllo delle Malattie
Centro nazionale per la prevenzionee il Controllo delle Malattie
Il CCM si avvale della collaborazione delle Regioni
“Piano nazionale di formazione sul Tabagismo rivolto a pianificatori regionalied operatori pubblici e del privato sociale”
“Sostegno alle iniziative di controllo del tabagismo: dalla pianificazione regionale alla pianificazione aziendale”
“Programmazione partecipatainteristituzionale di Percorsi dipromozione della Salute”
“Sostegno alle iniziative di controllodel tabagismo: consolidamento degli interventi di rete nella pianificazioneaziendale”
“Programma diprevenzione delle Aziende Sanitarie Locali a sostegno della Legge 3/2003”
“Programma di prevenzione del tabagismo e di sostegno alla legge 3/2003 nelle Regioni italiane”.
“Mamme libere dal fumo”
Campagna “GenitoriPiù”
“Definizione e implementazione di un sistema di monitoraggio del rispetto della normativa sul fumo in Italia”.
1. Mantenere nel tempo l’osservanzadella Legge 3/2003, eventualmenterendendola uniforme nell’ambitonazionale
2. Affiancare agli aspetti applicatividella norma iniziative di prevenzionedel tabagismo e promozione dellasalute
3. Implementare i programmi diprevenzione efficaci o basati suevidenze di buona pratica rilevatiattraverso la raccolta e l’analisi deiprogetti censiti
Obiettivi generali
CCM 1 Veneto
concluso
2.431Uffici visitati e altri spazi
308Sedi comunali monitorate
312Sedi comunali campionate
13ASL partecipanti (DP)
9Regioni partecipanti
3.828Locali analizzati
863Schede analizzate
3.928Locali visitati
884Schede pervenute (ditte monitorate)
33ASL partecipanti (DP)
10Regioni e/o Province Autonome partecipanti
Monitoraggio negli uffici comunali – Novembre 2006:Gennaio 2007
Monitoraggio nelle ditte private – Novembre 2006:Aprile 2007
Monitoraggio negli uffici comunaliNovembre 2006:Gennaio 2007
70%
29%1%
Si No Non indicato
Uffici e altri spazi per presenza di cartelli
regolamentari
9 8 ,0 %
1,5% 0 ,5%
Si No Non indicato
Uffici e altri spazi in cui sono state notate persone
fumare
95%
3% 0%1%1%
Assente Leggero Moderato Pesante Non indicato
Uffici e altri spazi per livello di odore di
fumo di sigaretta
Monitoraggio nelle ditte privateNovembre 2006:Aprile 2007
50%48%
2%
Si No Non indicato
Locali per presenza di cartelli regolamentari indicanti il divieto di fumo
2%
95%
3%
Si No Non indicato
Locali in cui sono state notate persone fumare
89%
4%0%1% 6%
Assente Leggero Moderato Pesante Non indicato
Locali per livello di odore di fumo di sigaretta
Obiettivi specifici
2.1 Censire le attività di prevenzioneofferte dal Servizio SanitarioNazionale e da Associazioni divolontariato
2.2 Identificare le pratiche efficaci e divulgare i risultati del censimento
Obiettivo generale 2
Obiettivo specifico 2.1
Progetti pervenuti 221
Scuole dell'infanzia 5Scuole primarie: 23Scuole secondarie di I° grado: 100Scuole secondarie diII°grado: 93
7Lombardia7Liguria
16Friuli-Venezia Giulia
27Emilia-Romagna7Campania
172Totale83Veneto3
Trentino Alto-Adige
18Toscana4Marche
Azioni svolte Costituzione gruppo di esperti a
livello nazionaleBonfanti Marina, Regione Lombardia - BosiSandra, Lega per la Lotta contro i TumoriOnlus, Reggio Emilia - Faggiano Fabrizio, Università degli Studi di Torino - GaleoneDaniela, CCM Ministero della Salute -Gentilini Franca e Monti Claudia, IstitutoOncologico Romagnolo IOR - PacificiRoberta, OssFAD Istituto Superiore diSanità - Pellai Alberto, Università degliStudi di Milano - Pettenò Annarosa e Tamang Elizabeth, Regione del Veneto -Perra Alberto, Istituto Superiore di Sanità- Sbrogiò Luca, Azienda ULSS 9 Treviso, Veneto.
Obiettivo specifico 2.2
Tipologia del Progetto Ciclo di interventi Intervento coordinato
Obiettivi specifici Comportamentale Attitudinale
Tipo di valutazione effettuata Efficacia
Metodologia Attività interattiva Lavoro di gruppo Role playing Educazione tra pari
Condotto da: Docenti
Progetti selezionatiTutti i progetti rivolti alla scuola dell’infanzia e alla scuola primaria.Per la scuola secondaria quelli che rispondevano ad almeno 4 deiseguenti criteri:
Obiettivo specifico 2.2
Rispondenti ai criteri:Scuole secondarie di I° e II° grado: 47Ulteriore selezione sulla base di: Valutazione di efficacia Produzione di materiali Numero di persone coinvolte
Selezionati:
10 progetti finali per scuola dell’infanzia e primaria25 progetti finali per la scuola secondaria di I° e II°
Richiesti i materiali ai referenti di progetto
Obiettivo specifico 2.2
Pervenuti i seguenti progetti sottoposti al gruppo diesperti nazionali:
SCUOLE DELL’INFANZIA E PRIMARIA
Infanzia a colori – Emilia-RomagnaVia il fumo dagli occhi – Liguria Alla conquista del pass per la città del sole - LombardiaMr Star Bene e il Club dei Vincenti - LombardiaFumo City Story - VenetoC’era una volta e vissero sani e contenti - Veneto
Obiettivo specifico 2.2
SCUOLE SECONDARIE DI I° E II° GRADOMentore – MarcheNautilus – CampaniaLasciateci puliti – Emilia-RomagnaScuole libere dal fumo – Emilia-RomagnaIo non fumo e tu? – LombardiaLiberi di decidere – LombardiaEu-dap – PiemonteAlcol e fumo – Trentino Alto-Adige Messaggi di fumo – Trentino Alto-Adige Sfumiamo i dubbi – VenetoInsider – VenetoChi non fuma vince – VenetoSmoke free class – Veneto/Italia
Obiettivo specifico 2.2
Azioni svolte
Analizzati i 19 progetti e selezionati4 esempi di buone pratiche
Perchè:
Un programma per ogni ordine e gradodi scuola
Facilmente riproducibili in realtàdiverse
Facilmente realizzabili con risorsecontenute
Obiettivo specifico 2.2
Scuola dell’Infanzia
Scuola Primaria
Scuola Secondaria di I°e biennio II°
Scuola Secondaria di I°
Alla conquista del Pass per la città del sole
Intervento educativo rivolto a bambini, docenti e genitori dell’ultima classe della scuola dell’Infanzia (5 anni) e dei primi due anni della scuola primaria.
Obiettivi:1. Promuovere competenze
comportamentali verso le buone abitudini di vita
2. Sensibilizzare al problema tabagismo il personale della scuola
3. Coinvolgere i genitori nel processo di promozione di una cultura libera dal fumo
Club dei vincenti. Un piano speciale contro il fumo
Intervento educativo rivolto a bambini, docenti e genitori della scuola Primaria.
• Se il programma viene svolto in un biennio, I° anno: classe quarta e II° anno: classe quinta.
• Se il programma viene svolto in un anno: classe quinta.
Obiettivi:• Favorire lo sviluppo di conoscenze
e comportamenti per uno stile di vita sano e libero dal fumo.
• Ridurre il numero di bambini che provano a fumare.
• Incentivare l’intenzione di rimanere “smoke-free” anche in futuro.
Liberi di scegliere
Intervento educativo rivolto agli studenti e ai docenti della scuola secondaria di I°grado, preferibilmente classe seconda.
Obiettivi:• Aiutare i ragazzi a
comprendere il complesso di fattori ambientali e personali che inducono le persone a fumare
• Potenziare le capacità di far fronte alle pressioni sociali
• Valorizzare l’immagine del non fumatore
Concorso europeo rivolto a tutte le classi delle scuole secondarie di I° grado e alle classi I° e II° delle scuole secondarie di II° grado
Obiettivi:1. Prevenire o ritardare
l’iniziazione al fumo2. Eliminare o ridurre il
consumo di sigaretta3. Promuovere la cultura
del “non fumatore”
In Italia a.s. 2009/2010
Regioni partecipantiCalabria, Campania,Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio,Lombardia, Marche,Molise,Piemonte,Puglia,Sardegna, Sicilia,Toscana,Valle d’Aosta,Veneto.
Definite linee guida operative per l’appropriata applicazione dellanormativa in chiave promotiva
Sono stati adottati i manuali giàpredisposti e sperimentati dallaRegione del Veneto, migliorati e aggiornati grazie al contributo dioperatori di varie Regioni ed integrati con lavori analoghi di altreRegioni
1. Mantenere e rafforzare nel tempo l’osservanza della Legge 3/2003 in modo uniforme nel territorionazionale
2. Implementare nel territorionazionale i programmi diprevenzione efficaci basati suevidenze di buona pratica e selezionati tra i 221 progetticensiti nell’ambito del Programma2004
Obiettivi generali
CCM 2
Veneto
Obiettivi specifici1.1 Verificare il rispetto della normativa in esercizi pubblici
(bar, ristoranti) attraverso un’indagine di tipo qualitativo(ENFASI), ambienti di lavoro privati e ambienti sanitari.
1.2 Coinvolgere il personale dei Dipartimenti di Prevenzionenel territorio nazionale in un ruolo attivo di vigilanza del rispetto del divieto, per l’appropriata applicazione dellanormativa e del suo uso in chiave di promozione dellasalute (sviluppo di una cultura per ambienti liberi dalfumo) in diversi contesti
Obiettivo generale 1
1. Definire e sviluppare un sistemapermanente di monitoraggionazionale per la rilevazione del rispetto della normativa del fumoin Italia
2. Rafforzare un sistema ditutoraggio e di monitoraggiopermanente dell’applicazione deiquattro progetti di prevenzione del tabagismo per la scuola identificatinei programmi CCM precedenti
Obiettivi generali
CCM 3 Veneto
CCM 3 Veneto
Regioni partecipantiCalabria,Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche,Puglia,Sardegna, Sicilia,Toscana,Valle d’Aosta,Veneto.
Ribadisce, a partire dal rispetto della legge, il ruolo fondamentale della scuola nelle sue diverse componenti (personale docente e non, genitori e studenti) ad un livello più ampio, che comprende e travalica gli aspetti sanitari della prevenzione delle malattie fumo-correlate per porsi l’obiettivo di concorrere a costruire giovani critici, autonomi, con un maggior controllo di sé, capaci di orientarsi a scelte sane, veramente liberi da sostanze e da stereotipi.
Verso una scuola libera dal fumo
Visione in linea con i principi ed i metodi della “promozione della salute” intesa quale “processo che rende le persone capaci di aumentare il proprio controllo sui determinanti della salute e quindi migliorare la propria salute” (OMS, 1998). Principali strumenti del processo sono l’azione comunitaria, la creazione di ambienti orientati alla salute, lo sviluppo delle capacità personali (Carta di Ottawa, 1986).
Una scuola che promuove la salute cerca di rendere capaci gli alunni, gli insegnanti e la comunità ad intraprendere azioni per avere una vita, una scuola e una società più sane, in grado, quindi, di assumersi le proprie responsabilità in tutti gli ambiti compreso il comportamento di salute.
(Rete HPS)
“E’ stata del tutto condivisa l’elaborazione proposta in sede internazionale che individua la salute come progressiva
integrazione nella crescita personale dei livelli di organizzazione bio-psico-sociali. L’attuale concetto di salute comporta il superamento della sola prospettiva preventiva in favore di
un’ottica che enfatizza la promozione della salute e la valorizzazione della persona: cultura, scuola e persona sono inscindibili. Come afferma Edgar Morin “bisogna insegnare a
vivere”: insegnare le regole del vivere e del convivere è per lascuola un compito oggi ancora più ineludibile rispetto al passato”
(Piano nazionale per il benessere dello studente: linee di indirizzo a.s. 2007/08) – 18 aprile 2007
La scuola rappresenta il luogo in cui gli studenti quotidianamente sperimentano i processi di apprendimento vivendo straordinarie
opportunità di crescita intellettuale, di maturazione, di acquisizione di consapevolezza critica e di responsabilità ma, al
tempo stesso, in cui si misurano anche con le difficoltà, la fatica, gli errori ed i momentanei insuccessi. Ne consegue che la qualità delle relazioni, il clima scolastico e le diverse modalità con cui si vive la scuola influenzano, più o meno direttamente, la qualità
della vita, nonché la percezione del benessere e della salute. Il benessere fisico, come noto, non è determinato solo dall’assenzadi malattia o di comportamenti a rischio, ma dipende, anche, da variabili soggettive quali l’autostima, la visione che l’individuo ha di sé, la soddisfazione per la propria vita, le relazioni sociali, soprattutto con i coetanei con i quali gli studenti condividono la
maggior parte delle esperienze che fanno a scuola. (Piano nazionale per il benessere dello studente: linee di indirizzo a.s. 2007/08)
Progetto Ministero Salute e MIUR –2009/10; 2010/11Formazione congiunta degli operatori
Tavolo di lavoro congiunto
Scuola e Sanità: un nuovo dialogo
Accordi e modalità intersistemiche….verso la costruzione di una rete stabile di rapporti, di condivisione delle pratiche e delle esperienze, nel rispetto delle specifiche competenze
Protocollo d’Intesa siglato il 5 gennaio 2007 tra il Ministero della Pubblica Istruzione e il Ministero della Salute in cui si impegnano a definire strategie comuni tra salute e scuola e a realizzare un programma d’interventi, che impegni il sistema scolastico ed il sistema sanitario per la prevenzione di patologie croniche e il contrasto di fenomeni tipici dell’età giovanile.
Scuola e Sanità: un nuovo dialogoHa rifocalizzato l’attenzione, sia dei referenti dellascuola che della salute, sulla co-progettazione e sullaco-partecipazione nella programmazione e nelle azioni.
Il tema della prevenzione e della promozione dellasalute nasce di per sè trasversale a molte delle azionimesse in campo sia dalla scuola che dalla sanità, pertanto, è necessario migliorare le pratiche dicondivisione e di coordinamento già esistenti, focalizzandosi sulle seguenti finalità:- Selezionare e coordinare obiettivi di lavoro comuni- Ricondurre agli stessi le progettualità esistenti suiterriotri riconoscendovi piena autonomia ed operatività- Incentivare la documentazione delle progettualità, in particolare le pratiche innovative e virtuose.
Scuola e Sanità: un nuovo dialogoLa filosofia di fondo che sta animando i tavoli dilavoro, le intese, i protocolli, l’avvio ed il sostegnoa progetti, nella scuola veneta, poggia su alcuniprincipi:- La salute è un bene individuale da promuoverecollettivamente: la sua mancanza ha un costofisico, psicologico, affettivo e sociale molto alto.- Il benessere è uno stato di vita della persona indispensabile: il suo realizzarsi e mantenersi lungol’intero ciclo di vita richiede la partecipazioneattiva di tutti i cittadini.- Solo scelte e pratiche educative forti, condivisee quotidiane producono realmente dei cambiamentiinerenti lo stato di salute e di benessere dellegiovani generazioni.
RIVEDERE LE STRATEGIE
ATTIVARE LA RETE DELLE RESPONSABILITÀ EDUCATIVE:- dei soggetti per le specifiche competenze
AFFRONTARE il problema con l’aiuto degli esperti
Far crescere DISPONIBILITÀ, PAZIENZA, RISORSE… sensibilità e coinvolgimento di tutti
Un programma d’azione condiviso e coordinato per contrastare i quattroprincipali fattori di rischio di malattie
croniche nel nostro paese:inattività fisica, scorretta alimentazione, soprappeso e/o obesità, alcol e tabacco
DPCM 4 maggio 2007
LA SALUTE IN TUTTE LE LA SALUTE IN TUTTE LE POLITICHEPOLITICHE
Politiche Politiche
AgricoleAgricole
Mondo della Mondo della
ScuolaScuola
Politiche Trasporti
Politiche Trasporti
UrbanisticheUrbanistiche Politiche
Politiche
EconomicheEconomiche
Giovani e Giovani e tempo liberotempo libero
Sistema SanitarioSistema Sanitario
INTERSETTORIALITÀINTERSETTORIALITÀ
Direzione per la PrevenzioneServizio Sanità Pubblica e Screening
Dorsoduro, 349330123 Venezia
tel: 041 279 1352-1655fax: 041 279 1667
www.regione.veneto.it/prevenzionee-mail: [email protected]