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AZIENDE DI VALORE I PROGETTI SOCIALI DEL GRUPPO EGEA DI ALBA INSIEME PER UNA CITTÀ SOSTENIBILE L'ENERGIA DI UNA COMUNITÀ La sede del Gruppo Egea. Nel riquadro: l'amministratore delegato PierPaolo Carini. Nell'altra pagina, sopra: gli ecovolontari; sotto: la "Festa delle buone energie". Ecovolontari che realizzano percorsi di educazione ambientale nelle scuole elementari, bici elettriche, sostegno allo sport giovanile e alle attività culturali. Sono alcune delle iniziative promosse sul territorio dall'impresa multiutility piemontese di Giulia Cerqueti S ono ex insegnanti, genitori, nonni, pensionati. Indossano orgogliosamente la loro divisa e dedicano il loro tempo libero, o una parte di esso, a educare i bambini, le nuove generazio- ni, al rispetto dell'ambiente, a partire dai piccoli gesti quotidiani che fanno la differenza. Sono gli ecovolontari di Alba, in provincia di Cuneo: un servi- zio innovativo nato nel 2016 grazie all'idea e al sostegno del Gruppo Egea, impresa multiutility con sede nella cittadina delle Langhe, che opera nei settori dell'energia e dell'ambien- te, fornitura di energia elettrica e gas, reti e impianti di teleriscaldamento, sviluppo di fonti rinnovabili (come il biogas), efficienza energetica. La squa- dra degli ecovolontari è entrata nei 102 19/2018 quattro istituti comprensivi di Alba per promuovere un percorso di edu- cazione all'ecologia raggiungendo quasi mille alunni delle classi terze, quarte e quinte elementari. «Noi abbiamo lanciato l'idea e abbiamo formato i volontari che hanno rispo- sto con entusiasmo all'appello. Poi, il servizio potrà andare avanti sulle sue gambe, in modo autonomo», spiega PierPaolo Carini, amministratore de- legato di Egea, origini emiliano-lom- barde, innamorato di Alba e delle Lan- ghe che, come lui stesso ricorda, sono patrimonio dell'Unesco. «Il progetto della squadra di eco- volontari cambia la concezione di un servizio, in questo caso ambientale: esso non è più semplicemente eroga- to dall'alto, ma partecipato dal basso, rr ^ ' " - LA TERRA •l^iiif " IL CINEMA CHE NASCE DAL BASSO La terra buona, film del regista emergente albese Emanuele Caruso, è stato realizzato grazie alla partecipazione attiva del pubblico e del territorio. Il budget era di quasi 2 0 0 mila euro: SO mila sono stati raccolti grazie al crowdfunding (azionariato popolare). L'altro 50% è stato finanziato dal Gruppo Egea, con la consulenza di Film Investimenti Piemonte.

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AZIENDE DI VALORE

I PROGETTI SOCIALI DEL GRUPPO EGEA DI ALBA

INSIEME PER UNA CITTÀ SOSTENIBILE

L'ENERGIA DI UNA COMUNITÀ

La sede del Gruppo Egea. Nel riquadro:

l'amministratore delegato PierPaolo

Carini. Nell'altra pagina, sopra:

gli ecovolontari; sotto: la "Festa delle

buone energie".

Ecovolontari che realizzano percorsi di educazione ambientale nelle scuole elementari, bici elettriche, sostegno allo sport giovanile e alle attività culturali. Sono alcune delle iniziative promosse sul territorio dall'impresa multiutility piemontese

di Giulia Cerqueti

Sono ex insegnanti, genitori, nonni, pensionati. Indossano orgogliosamente la loro divisa e dedicano il loro tempo libero, o una parte di esso, a educare i bambini, le nuove generazio-

ni, al rispetto dell'ambiente, a partire dai piccoli gesti quotidiani che fanno la differenza. Sono gli ecovolontari di Alba, in provincia di Cuneo: u n servi-zio innovativo nato nel 2016 grazie all'idea e al sostegno del Gruppo Egea, impresa multiutility con sede nella cittadina delle Langhe, che opera nei settori dell'energia e dell 'ambien-te, forni tura di energia elettrica e gas, reti e impianti di teleriscaldamento, sviluppo di font i rinnovabili (come il biogas), efficienza energetica. La squa-dra degli ecovolontari è entrata nei

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quattro istituti comprensivi di Alba per promuovere un percorso di edu-cazione all'ecologia raggiungendo quasi mille alunni delle classi terze, quarte e quinte elementari. «Noi abbiamo lanciato l'idea e abbiamo formato i volontari che hanno rispo-sto con entusiasmo all'appello. Poi, il servizio potrà andare avanti sulle sue gambe, in modo autonomo», spiega PierPaolo Carini, amministratore de-legato di Egea, origini emiliano-lom-barde, innamorato di Alba e delle Lan-ghe che, come lui stesso ricorda, sono patr imonio dell'Unesco.

«Il progetto della squadra di eco-volontari cambia la concezione di u n servizio, in questo caso ambientale: esso non è più semplicemente eroga-to dall'alto, ma partecipato dal basso,

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LA TERRA

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IL CINEMA CHE NASCE DAL BASSO La terra buona, film del regista emergente albese Emanuele Caruso, è stato realizzato grazie alla partecipazione attiva del pubblico e del territorio. Il budget era di quasi 200 mila euro: SO mila sono stati raccolti grazie al crowdfunding (azionariato popolare). L'altro 50% è stato finanziato dal Gruppo Egea, con la consulenza di Film Investimenti Piemonte.

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dalla cittadinanza stessa». Partecipa-zione, responsabilità e senso della comunità: sono le parole-chiave per stimolare un cambiamento che sia virtuoso e vantaggioso per tutt i . E la risposta dei cittadini, conferma l'in-gegner Carini, è stata straordinaria: sia da parte degli ecovolontari, sia da parte del corpo degli insegnanti e dei bambini, i buoni cittadini di domani, entusiasti dei percorsi di educazio-ne ambientale a scuola.

Al termine dell'anno scolastico, il progetto di educazione ambientale si conclude con la "Festa delle buone energie": a giugno del 2017 gli alunni si sono ritrovati per u n grande evento in piazza Duomo con giochi, musica e spettacoli di magia. Quest'anno, sem-pre a giugno, sarà proposto a tu t t i gli alunni uno spettacolo teatrale.

«Vogliamo provare a contribuire alla costruzione di una società più cosciente e responsabile», prosegue Carini. «Se le persone vengono coin-volte in prima persona e informate, il riscontro positivo c'è». I benefici dei servizi partecipati e dei percorsi edu-cativi si riflettono in modo tangibile

sullo stile di vita e sul benessere (an-che economico) della cittadinanza. A partire dalla raccolta differenziata: «Ad Alba è cresciuta, arrivando nel giro di poco tempo al 67%, un dato molto significativo». E questo ha con-sentito a sua volta una riduzione della tassa sui rifiuti, con ricadute impor-tant i sulle tasche stesse degli abitanti.

«Noi ci occupiamo di servizi alla persona e il nostro mot to di impresa è coniugare la competenza industriale con la passione per il territorio, testa e cuore, per al imentare le energie buone della comunità. Oggi si impone la ne-cessità che le aziende concorrano allo sviluppo del tessuto sociale. Le amministrazioni pubbliche da sole non ce la fanno più, in termini orga-nizzativi e finanziari. Bisogna pensare in termini di cooperazione: la società è di tutti , dei cittadini e delle imprese».

L'impegno sociale di Egea parte dall 'ambiente per toccare numero-se realtà e problematiche. Nel 2017 l 'impresa ha devoluto 80 mila euro al Comune per sostenere l'assistenza all'autonomia scolastica di 81 bam-bini con disabilità che frequentano le scuole materne, primarie e medie. Ha dato un contributo di 50 mila euro, sotto forma di bonus in bolletta del valore di 100 euro, ai clienti Egea in difficoltà economica. Promuove atti-vità sportive per i giovani e iniziative culturali, come il film La terra buona del regista albese Emanuele Caruso. Il legame con il territorio si concretizza anche nel sostegno all'occupazione: negli ul t imi dieci anni ad Alba e din-torni l 'impresa ha creato oltre 800 po-sti di lavoro.

VOLONTARIATO

CUORE FRATELLO DA PRISTINA A SAN DONATO La Onlus sostiene gli interventi in Italia sui piccoli cardiopatici kosovari

di Laura Bellomi

So n o pas sa t i poch i m e s i dal l ' inaugurazione dell 'ul-t i m o ambula to r io , in Ko-sovo, e già sette piccoli

cardiopatici dei Balcani sono stati operati e guardano al futuro. «Sono bambin i e ragazzi affe t t i da patologie gravi, trat tabil i solo in centri specializzati», dice Leo-narda Viretti, 63 anni, volontaria di Cuore fratel lo Onlus. L'asso-ciazione, n a t a nel 2002, a oggi ha a iu ta to oltre 300 minor i nel mondo, favorendo le diagnosi in loco e sostenendo le spese per gli interventi al Policlinico San Donato di San Donato Milanese.

Secondo le analisi del net-work Guariamoli, in Kosovo, su 124 casi clinici, la quota delle car-diopatie è superiore al 45% (2014). «Curiamo tutti, senza distinzio-ne di etnia e religione», ripren-de la Viretti. «Dopo la guerra nei Balcani oggi in Kosovo la sfida è l 'integrazione fra la maggioranza albanese e le minoranze serba e rom. Per me essere volontaria di Cuore fratello è anche u n modo di diffondere fratellanza fra i popoli». Per informazioni: www. cuorefratello.org •