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I processi responsabili nella
strutturazione (e nelle scelte
politiche per la strutturazione)
del territorio romano dagli anni
Novanta- Nuovi fattori di localizzazione
- Evoluzione del turismo
- Indicazione politica per il policentrismo
- Ri-articolazione dei poteri dello Stato
Le ‘montagne’ nel mondo piatto. I
settori leading edge e i rapporti
face to face
- Servizi finanziari e alla produzione
- Industria culturale e creativa
- Turismo
- Quaternario
Il turismo culturale e la creatività sono divenuti strumenti fondamentali nel rilancio dell’immagine delle città
questo grazie ad alcuni processi fra i quali:
1) il turismo culturale è divenuto ‘di massa’, in un processo di culturizzazione della società, in cui un numero sempre maggiore di aree di consumo è visto come culturale. Questo processo unisce alle tradizionali risorse dei musei e dei siti archeologici tutta una serie di risorse nuove che vanno dalla cultura popolare, alle tradizioni, agli stili di vita, alle attrazioni culturali, alle esperienze, alle emozioni;
2) la cultura e la creatività sono divenuti settori importanti in Europa (2,6% del GDP in UE) e questo per effetto del fatto che:
• I settori più competitivi sono quelli che producono beni e servizi con contenuti simbolici e culturali importanti (intrattenimento, educazione e formazione, moda, arredamento dì interni, ecc.)
• La stessa cultura è sempre più intesa come bene da commercializzare nelle sue diverse espressioni (arti performative, media, musica, cinema, editoria, ecc.)
Classificazione del prodotto turistico-culturale (WTO, ETC, City Tourism
& Culture, 2005)
Classificazione dei luoghi sulla base del loro prodotto culturale (WTO, ETC, City Tourism
& Culture, 2005)
Un paesaggio omogeneo e convergenterappresenta per le città (le glamour cities) una vera e propria “infrastruttura” necessaria ad essere competitive sul piano globale (Sassen, 2007).
Fioriscono gli ambienti State of the art, spazi inventati da architetti e ingegneri ‘fornendo il vocabolario visuale per la trasformazione di parti della città’ (…) ‘il codice visivo creato per segnalare elevati livelli di sviluppo’ (Sassen, 2008)
Città creative
La letteratura evidenzia come il legame sia forte
soprattutto nelle politiche che puntano al
“creativity-led urban economic development”
(Gibson e Klocker, 2004).
“Be creative or die … cities must attract the new
‘creative class’ with hip neighborhoods, an art
scene and a gay-friendly atmosphere – or they’ll
go the way of Detroit” (cit. in Peck, 2005)
Tre i punti della Normative Agenda che le istituzioni locali devono soddisfare (il pensiero è di Florida la sintesi di A.J.Scott, 2007):
• incoraggiare lo sviluppo delle amenities richieste dalla ‘creative class’;
• produrre un’atmosfera di tolleranza e apertura;
• trasformare l’ambiente costruito con operazioni di ‘upscaling’.
La letteratura sui grandi eventi sottolinea, d’altra parte, lo stesso tipo di legame tra paesaggio e competitività.
Ne può nascere quello che è stato definito paesaggio urbano glocalizzato (Beriatos, Gospodini, 2004):
- Il paesaggio della tradizione che ha a riferimento il patrimonio storico-culturale e architettonico (di tipo tangibile);
- Il paesaggio dell’innovazione (branded landscape), dove il design urbano ripropone riferimenti globali e propone le cosiddette ‘controstrutture’ dell’ambiente tradizionale e dunque le risorse per il turismo urbano (Gospodini, 2001)
Le città in modo particolare sfruttano gli investimenti del tipo ‘global imagineering’ per competere sul piano globale, mostrando di avere o facendo finta di avere la cultura, il paesaggio, le funzioni, le strutture tipiche di una città internazionale.
Vengono quindi introdotti contenuti simbolici a festival ed eventi sportivi, mostre, fiere, concerti…
Ma anche materialmente costruiti simboli o strutture cui si dà contenuto simbolico, parchi, centri commerciali, alberghi, aereoporti, tutto serve a mostrare di essere una città internazionale.
Caratteri delle politiche urbane (Ruggiero V., 2008)
Ricerca da parte delle amministrazioni urbane di strumenti per rivitalizzare
l’economia e per far fronte al declino urbano.
Le città rigenerano e riqualificano il paesaggio urbano e rilanciano la loro
immagine per attrarre investimenti e visitatori
Cultura, innovazione e creatività, concorrono al rinnovamento del
paesaggio e all’evoluzione del turismo
Turismo e politiche per il turismo assumono un ruolo centrale nella
definizione di una nuova economia urbana
Rigenerazione urbana, rinnovamento del
paesaggio e promozione del turismo
(Ruggiero V., 2008)
Incentivazione, in sinergia con il turismo, di quartieri, distretti
e cluster culturali, della creatività e dell’innovazione(alternativi, con un’anima “neo-bohémienne”, termine che richiama la tradizione e
l’apertura al post-fordismo). (pericoli di gentrificazione)
Le iniziative si caratterizzano per :
- Tolleranza sociale e apertura verso i giovani talenti creativi per farli sentire
liberi di esprimere se stessi, le loro idee e le loro capacità (un’opzione
strategica e di immagine per la città)
- Disponibilità di locali e di servizi a costo non elevato
- Multiculturalità e particolare attrattività dei luoghi
Comunità in cui si rinnovano le competenze e le professionalità
tradizionali o se ne creano di nuove, con il contributo di classi sociali
“creative” e imprenditorialità inedite, che propongono idee e prodotti
innovativi, essenziali all’economia “informale” della città contemporanea
Sviluppo delle strutture e delle attività ricreative, dello svago,
dell’intrattenimento e dello sport e organizzazione di “grandi
eventi” che lasciano un patrimonio materiale e immateriale di
interesse culturale, commerciale, sportivo, religioso
Miglioramento delle infrastrutture e della qualità dell’offerta di
servizi, dell’eco-sistema e della sostenibilità urbana
Valorizzazione dei paesaggi urbani che emergono da
migrazioni, sicurezza, integrazione razziale (città multietnica)
Consolidamento e diffusione dell’immagine dei paesaggi
urbani attraverso il romanzo, il cinema e lo spettacolo, che ne
interpretano l’atmosfera decretandone l’attrazione turistica
Rigenerazione urbana, rinnovamento del paesaggio e
promozione del turismo (Ruggiero V., 2008)
opzioni e indirizzi in apparenza simili, celano differenze tra
iniziative originali e creative e altre banalmente ripetitive e
omologanti, che conseguono un vantaggi competitivi effimeri,
richiamano un turismo di basso profilo e compromettono la
sostenibilità urbana
richiedono valutazioni oggettive e soggettive ad un tempo ed
approcci socioeconomici e semiotici. Basti pensare alle molteplici
interpretazioni cui danno luogo i fenomeni di gentrificazione nei
quartieri coinvolti
I risultati delle politiche e delle iniziative che
coinvolgono paesaggio e turismo sono
spesso controversi (Ruggiero V., 2008)
Le critiche più accese investono gli interventi simbolici di rinnovamento
della città post-fordista ed in particolare i prodotti degli architetti
e degli urbanisti come elementi di attrazione turistica
Il caso di Roma. Turismo, cultura, immagine, paesaggio
1961 1991 2009
Superficie (km2)----------------------
5.353---------------------
Popolazione residente2.775.380
3.761.067
4.110.035
Popolazione urbana2.188.160
2.775.250
2.790.857
Densità (abitanti km2) 518 703 768
Tasso di crescita annuo (%) 2,9 0,2 0,5
Rapporto urbano/suburbano (%) 26,9 35,5 47,3
Densità urbana (abitanti km2) 1.460 1.852 1.862
Tasso annuo di crescita urbana(%)
3,2 -0,2 -0,1
Densità suburbana (abitantikm2)
152 256 342
Tasso annuo di crescitasuburbana (%)
1,8 1,5 1,5
www.urbanistica.comune.roma.it
Nell’ambito delle centralità (metropolitane) in attuazione:
La Nuova Fiera di Roma, che a regime occuperà 920.000 mq (di
cui al momento 302.000 di sono ancora destinati a verde pubblico);
Eur Sud Castellaccio, che accoglie un mix di residenze, ricettività
turistica, centro congressi, servizi pubblici metropolitani, e spazi
commerciali per 62.000 mq;
Ponte di Nona-Lunghezza, dove agli interventi infrastrutturali di
base si uniscono le funzioni turistico-ricettiva e residenziale;
rappresenta uno dei maggiori poli commerciali dell’area
metropolitana, con il Centro Commerciale dei Record (110.000
mq);
Polo Tecnologico, che vede rafforzato il proprio profilo funzionale
legato all’industria aerospaziale, ICT ed elettronica ma è anche
previsto un centro commerciale, spazi sportivi, ricettività turistica;
• Bufalotta, è il secondo maggiore nucleo di progettazione, con residenze, direzionalità pubblica e privata e una gigantesca area commerciale (140.000 mq);Pietralata, rappresenta la nuova città degli uffici, della direzionalità pubblica e dell’Università La Sapienza, con spazi commerciali previsti comunque in 13.000 mq;
• Tor Vergata, viene confermata come polo didattico e scientifico, aprendo tuttavia alle funzioni sportive e all’ampliamento commerciale (che si prevede in 12.000 mq);
• Ostiense, si continua a rafforzarne il profilo funzionale: università, cultura, amenities metropolitane;
• Alitalia Magliana (unica centralità urbana in fase di attuazione), con il Progetto Millennium di Richard Rogers. Prevedeva di accogliere il nuovo Mercato dei Fiori ma pare che l’area (oltre 200.000 mc) sarà destinata a centro sportivo, in particolare baseball e softball.
• Nell’ambito delle centralità (urbane) in corso di pianificazione
• Anagnina-Romanina, della quale non ancora definita la struttura funzionale, ma nelle destinazioni d’uso ammesse sono previsti più di 200.000 mq per commercio-servizi-turismo;
• Massimina, sarà un nuovo polo plurifunzionale con ricettività turistica, scuole di formazione e spazi espositivi, centro commerciale di 30.000 mq;
• La Storta, dove la riqualificazione ruota intorno a due grandi piazze dove è previsto sviluppo di commercio, piccoli uffici, servizi e spazi ricreativi e per il tempo libero;
• Torre Spaccata, sarà sede di servizi pubblici e sviluppo di attività commerciali nella parte sud;
• Acilia Madonnetta, altro nucleo di grandi importanza con un mix funzionale fatto di residenze, servizi pubblici locali, turismo, sanità, commercio;
• Nell’ambito delle centralità (urbane) da
pianificare:
• Ponte Mammolo, rappresenterà un nodo di
scambi dove si prevedono servizi di ristorazione,
pubblici esercizi, piccole e medie strutture
commerciali;
• Cesano, sembra destinato ad accogliere
residenze, spazi pubblici, nuove aree militari,
servizi pubblici e privati, turismo, commercio;
• Saxa Rubra, diventerà polo direzionale;
• S.M. della Pietà, accoglierà parte del
decentramento dell’Università ‘La Sapienza’.
• Le direttrici turismo / cultura
Distribution of arrivals in percentage (Rome Province).
Groups of municipalities and central municipality
Nord-ovest5.43%
Valle del Tevere0.83%
Tiburtino/Sublacense
1.16%
Prenestina/M.Lepini0.21%
Castelli/Litorale sud
7.20%
Comune di Roma
83,51%
Il primo municipio, pari all’1,11% dell’intero comune di Roma, ha le seguenti caratteristiche:
• Coincide con il centro monumentale e archeologico, patrimonio mondiale dell’Unesco;
• Accoglie il 56% degli arrivi e il 57% delle presenze (source: EBTLazio-Observatory);
• Concentra il 29,9% del totale ristoranti e alberghi (Census 2001);
• Concentra 33 Musei nazionali sui 49 totali del Comune di Roma (Comune di Roma);
• Concentra il 48% del totale license per spettacoli e manifestazioni artistiche(Comune di Roma);
Il caso di Roma sembra testimoniare come gli obiettivi della
competitività e della coesione tendano a divergere:
“la competitività focalizza sui potenziali, la coesione focalizza su sfide
e carenze”
“ è il classico dilemma tra efficienza (competitività come forze e
potenziali) ed equità (coesione, distribuzione di ricchezza,
occupazione)
(Waterhout, Zonneveld, Meijers, 2005).
Questo è vero se ad essere perpetuato è il modello centro-periferia, e
non la città policentrica. In quest’ultima la pianificazione è chiamata a
riconoscere e promuovere diversi percorsi di sviluppo:
Potential based approach vs Redistribution approach
Il policentrismo ”esattamente come il concetto di sostenibilità, fa oggi
riferimento a dimensioni economiche, sociali e ambientali integrate”
(Prezioso, 2007, pag. 26).
E’ quindi possibile attribuire al modello policentrico i tre principali
aspetti della coesione territoriale (Prezioso, 2007):
a) la qualità territoriale, cioè la qualità della vita e dell’ambiente
lavorativo, gli standard di vita comparabili e l’accesso similare ai servizi
d’interesse generale e alla conoscenza;
b) l’efficienza territoriale, cioè l’efficienze nelle risorse, la
competitività della struttura economica, l’attrattività del territorio locale,
l’accessibilità interna ed esterna;
c) l’identità territoriale, cioè la presenza di ‘capitale sociale’, la
capacità di sviluppare visioni condivise del futuro, il livello di know-how
locale e di specificità, le vocazioni produttive e il vantaggio competitivo
di ogni territorio.
Fonte: Piroddi, Scenari per Roma