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I primi strumenti e il fuoco GIORGIA LOLLI

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I primi strumenti e il fuoco

GIORGIA LOLLI

Nella preistoria le tappe della storia della tecnologia hanno coinciso con quelle dell’evoluzione del genere umano e sono state al servizio delle attività che esso praticava per sopravvivere. Quando l’umanità si dedicava alla raccolta di vegetali e alla caccia, i suoi strumenti avevano lo scopo di facilitare l’uccisione delle prede: nel corso di circa 2 milioni e mezzo di anni, si passò dai ciottoli appena lavorati alle piccole punte di freccia ricavate dalla selce. Un decisivo salto in avanti fu compiuto dai membri di Homo Erectus, una specie nata circa 1,6 milioni di anni fa, che imparò a usare il fuoco.

I primi strumenti usati dall’umanità sono stati ciottoli scheggiati e appuntiti

Circa 10.000 fa l’ homo sapiens aveva da tempo completato la propria evoluzione. Alcune comunitàcominciarono ad abbandonare lo stile di vita fatto di continui spostamenti per la ricerca del cibo e si verificarono due delle più importanti rivoluzioni tecnologiche: l’invenzione dell’agricoltura e la domesticazione degli animali. Nacquero così nuove forme di organizzazione della vita sociale: si impose la divisione del lavoro e sorsero le attività artigianali, come la cottura dell’ argilla, la filatura e la tessitura. Intorno al 4000 a.C., iniziarono estrazione e lavorazione dei metalli. Tra il 3500 e il 3000 a.C., apparve in Mesopotamia la prima ruota da vasaio; dopo un migliaio di anni le ruote vennero applicate ai carri da trasporto

Lavorazione dei metalli: forgiatura di armi

Da quel momento in poi le tappe della storia e della tecnologia hanno segnato lo sviluppo delle varie civiltà nel corso delle grandi epoche storiche. Nell’Età classica greco-romana, ebbe un particolare sviluppo la scienza delle costruzioni, che si espresse con a realizzazione di templi, palazzi, acquedotti, ponti e strade. Nei secoli del medioevo europeo, alcuni popoli asiatici, arabi e cinesi, primeggiarono nelle innovazioni tecnologiche. Dalla fine del medioevo in poi, gli Europei, anche grazie alla sapiente applicazione di tecniche innovative alla navigazione e alla guerra, iniziarono la loro conquista del mondo.

Tempio romano ad Agrigento nella Valle dei templi

Per millenni , la principale attivitàeconomica dell’ umanità è stata l’agricoltura. Discipline come lo studio dei materiali o la ricerca scientifica applicata erano considerati come il desiderio di conoscenza di poche persone con limitate ripercussioni sul piano pratico. Questa situazione è durata fino alla seconda metà del diciottesimo secolo, quando, in Inghilterra, una serie di importanti cambiamenti sociali, di sviluppi delle attività economiche e di innovazioni tecnologiche dette il via alla cosiddetta rivoluzione industriale. Da quel momento è iniziato il passaggio da un’economia agricola,

Locomotiva a vapore

nella quale la maggior parte della popolazione lavorava la terra, a un’economia industriale, in cui la produzione di beni avveniva con l’ausilio di macchine concentrate nelle fabbriche impiegando molti operai, che aumentano sempre più, a scapito del numero dei contadini. La spinta iniziale alla Rivoluzione Industriale fu data dallo sviluppo delle attività agricole: la ricchezza accumulata con lo sfruttamento sempre più razionale dei terreni, da un lato permise l’ acquisto delle macchine industriali, dall’ altro fece crescere la domanda di prodotti. Inoltre, l’ Inghilterra disponeva di numerose miniere di carbone che alimentavano le macchine a vapore, una straordinaria novità tecnologica di quel periodo applicata alla produzione dei manufatti. Macchina a vapore

Durante il diciannovesimo secolo i

paesi dell’ Europa occidentale, gli Stati

Uniti e il Giappone si

industrializzarono. Tra il

diciannovesimo secolo e il ventesimo

secolo, nelle industrie di questi paesi si

verificarono cambiamenti tali da dare

vita a una seconda Rivoluzione

Industriale , le cui principali novità

furono:

• l’importanza della ricerca scientifica

nelle attività produttive;

•l’affermazione di nuovi settori

industriali: acciaio, chimica ed

elettricità;

LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

La seconda rivoluzione industriale ebbe inizio tra il Congresso di Parigi (1856) e quello di Berlino (1878)

• la forte crescita delle dimensioni degli impianti industriali, con la necessità di investimenti sempre piùelevati;

• l’introduzione di nuove forme di organizzazione del lavoro.

Ma la scoperta che cambiò il volto della

tecnologia e dei metodi di produzione a

partire dal diciannovesimo secolo fu la

scoperta dell’ elettricità e le successive

conquiste scientifiche e tecnologiche

che portarono alla realizzazione di

motori elettrici sempre più efficienti

Parallelamente, la ricerca sui motori

portò allo sviluppo dei motori a scoppio

azionati da carburanti derivati dal

petrolio: si chiudeva così per sempre

l’era del vapore

Veduta di Londra a fine ‘800Le fasi dell’industrializzazione fino alla II guerra mondiale hanno riguardato pochi paesi tutti collocati nell’Emisfero Nord del Pianeta

Nessun altro periodo è stato ricco di scoperte scientifiche e di innovazioni tecnologiche quanto il ventesimo secolo, e mai la vita del genere umano è cambiata così tanto e così rapidamente . Scienza e tecnologia sono state protagoniste di questi cambiamenti: la tecnologia del novecento ha migliorato la vita di miliardi di persone, mentre la scienza ha modificato la concezione stessa che l’uomo ha di sé e del proprio ruolo nell’ universo . Sono state formulate teorie rivoluzionarie che hanno cambiato il nostro modo di conoscere lanatura e di confrontarci con essa. Ma scienza e tecnologia sono state legate anche a eventi drammatici: due guerre mondiali, con il piùvasto spiegamento di uomini e mezzi di tutta la storia, hanno portato alla realizzazione dell’ arma più devastante mai concepita, la bomba, atomica, che sfrutta un ‘ energia prima sconosciuta, l’energia nucleare.

La fissione nucleare

Nel 1973 l’ aumento nel prezzo del petrolio, ha aperto un periodo di crisi delle economie dei paesi industrializzati, con il rallentamento della produzione, l’aumento della disoccupazione e altre conseguenze, non tutte negative: la crisi energetica ha infatti imposto un ripensamento sui criteri di produzione, e sull’ impianto della tecnologia e del mercato sull’ambiente . Parole come inquinamento, energie alternative rinnovabili, ecologia, sostenibilità sono entrate a far parte del vocabolario di tutti i giorni come argomenti non piùignorabili

Inquinamento atmosferico causato dai fumi delle industrie

A partire dalla seconda metà del ventesimo secolo, infine , è avventura la Rivoluzione Informatica. L’uso degli elaboratori elettronici, il primo dei quali realizzato nel 1946, ha rivoluzionato il modo di lavorare, studiare, comunicare , produrre, viaggiare. Il mondo è diventato <<più piccolo>> e in particolare la progressiva diminuzione dei tempi e dei costi dei trasporti di merci e persone e lo sviluppo dei sistemi di comunicazione hanno favorito l’affermarsi della cosiddetta globalizzazione, cioè la creazione di un mercato mondiale

L’avvento dell’informatica consente di gestire con rapidità ed intelligenza il lavoro e la comunicazione anche in luoghi molto distanti

LE ESSENZELEGNOSE

� Balsa = proveniente dall’America meridionale, è un’essenza bianca, più leggera del sughero, ma molto resistente. Viene usata in aeromodellismo e come isolante acustico e termico.

Essenze teneri o dolci

Legno di balsa

� Larice = caratteristico delle zone europee, è di colore chiaro e presenta a volte molti piccoli nodi. Molto resistente ma poco flessibile, ha il difetto di spaccarsi durante la lavorazione . Viene usato per pavimenti, rivestimenti interni ed esterni, pali del telefono , puntelli.

Legno larice

� Pino strombo = si trova sia in Europa che in America settentrionale. Di colore bianco rossiccio, resistente all’ usura, elastico, flessibile e facilmente lavorabile èimpiegato principalmente per serramenti, travature e strutture portanti di edifici; inoltre è indicato per ponteggi e impalcature, modelli per fusione, tavoli da disegno.

Pino strombo

� Tiglio = tipica pianta europea, della famiglia delle latifoglie, ha un colore chiaro sfumato di rosa e fibra compatta, omogenea e facile da incidere . Facile da lavorare, viene soprattutto usato in modellismo, per arredamenti, oggetti realizzati al tornio, oggetti di cancelleria, tastiere per strumenti musicali. E’ un essenza delicata, non resiste bene all’ invecchiamento e viene spesso attaccata dai tarli.

Legno di tiglio

� Pioppo = comune in Europa, è di colore bianco, tenero e facile da lavorare, ma poco resistente al tempo e alle intemperie. Oltre che per la produzione di cellulosa destinata alla fabbricazione della carta, viene usato per telai di mobili, imballaggi e compensati.

Legno di pioppo

� Abete bianco = comune in Europa è un legno leggero, nodoso, poco resistente alle intemperie e con fibra facilmente deteriorabile. Il colore è chiaro con venature rossicce. E’ impiegato nelle costruzioni, in falegnameria di media qualità, per imballaggi e per ricavare cellulosa che entra nel ciclo di lavorazione della carta.

Legno di abete

bianco

� Abete Douglas = tipico degli Stati Uniti, è stato introdotto in Europa nel diciannovesimo secolo. Tra i legni dolci è il più robusto e resistente e viene usato per mobili, pavimenti, serramenti esterni , utensili da cucina, piallacci, compensati, travi e strutture portanti.

Abete Douglas

� Acero = presente in Europa e Nord America , è di colore chiaro, compatto durevole, elastico. Si impiega per strumenti musicali, oggetti al tornio e piallacci.

Legno acero

Essenze dure o forti

� Castagno = pianta europea di colore bruno chiaro, dal disegno fine e regolare. E’ usato per mobili, serramenti, oggetti al tornio, piallacci.

Legno castagno

� Ciliegio = comune in Europa e America Settentrionale, ha un colore rosato ed ècompatto, tenace, di buona lavorazione. Viene usato per la realizzazione di mobili, strumenti musicali e scientifici, piallacci .

Legno ciliegio

� Pero = essenza europea, ècompatta e ha la pasta di colore omogeneo. Frequentemente impiegato per la realizzazione di mobili, si usa senza copertura pittorica .

Legno pero

� Faggio = essenza europea di colore giallo-rosato e tessitura fine e compatta, facile da lavorare ma poco resistente all’ umidità e soggetta a tarli. Oggi èusato soprattutto

<<vaporizzato>>, risultando così facilmente curvabile. In faggio sono realizzati molti mobili (sedie, banchi), oggetti lavorati al tornio, botti, attrezzi agricoli.

Legno faggio

� Frassino = comune in Europa, è caratterizzato da un colore chiaro con venature ben disegnate. E’molto resistente, durevole nel tempo ed elastico. Viene usato per mobili e attrezzi sportivi, bastoni, ombrelli. Si può lucidare molto bene e curvare col vapore.

Legno frassino

� Noce = pianta europea dal legno abbastanza pesante e duro (talvolta è classificato come semiduro), dal colore caldo e venature omogenee. E’ poco resistente agli agenti atmosferici. Si usa per mobili, torneria, rivestimenti, piallacci.

Legno noce

� Olmo = essenza europea dal color miele e dalla bella venatura, è resistente all’usura e all’acqua. Frequente il suo uso per mobili, imbarcazioni, attrezzi per palestre. Erano in olmo i pali da fondazione nell’acqua .

Legno olmo

� Ebano = specie asiatica adesso a rischio di estinzione, è caratterizzata da colore nero, fine tessitura e lunga durata. Compatto ma fragile, si usa per mobili di lusso, sculture, strumenti musicali. Dall’ebano prende il nome l’arte dell’ ebanisteria, cioè la realizzazione di decorazioni, mosaici o disegni veri e propri, utilizzando esclusivamente diverse qualità di legno (quindi non solo ebano).

Legno ebano

� Mogano = essenza africana in pericolo di estinzione, èdura e compatta, durevole ma di non facile lavorazione. Si usa per mobili di lusso, ebanisteria, nautica, pavimenti e piallacci.

legno mogano

� Rovere = ricavato da una qualità di quercia, è pesante e duro, elastico, molto resistente, ma di difficile lavorazione. E’ di colore bruno giallastro. Si realizzano in rovere pavimenti, costruzioni pesanti navali e ferroviarie, travature subacquee. Erano in rovere le travature delle cattedrali e le strutture dei mulini. Inoltre èusato nell’ industria vinicola per la costruzione di botti, tini e mastelli, perché una componente del legname, il tanino, conferisce un particolare aroma al vino.

Legno rovere

� Teak = specie asiatica a rischio di estinzione, è un ‘essenza di media durezza, elastica, facilmente fendibile , resistente all’acqua. Ha un colore bruno verdastro venato, giallo o rosso cannella. Presenta tracce di minerali che rendono difficile il taglio. E’molto solido, pesante, resistente agli sbalzi atmosferici e all’ umidità. Si usa per realizzare pavimentazioni interne ed esterne, arredamenti, serramenti, costruzioni navali e idrauliche e per piallacci.

Legno teak